#libri di Neruda
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pier-carlo-universe · 16 days ago
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"Ode alla speranza" di Pablo Neruda: un canto all’eternità e alla lotta umana. Recensione di Alessandria today
Il poeta cileno celebra la resilienza e la bellezza della natura in un inno universale
Il poeta cileno celebra la resilienza e la bellezza della natura in un inno universale Pablo Neruda, uno dei più grandi poeti del XX secolo, con la sua “Ode alla speranza” ci offre una poesia che fonde la maestosità della natura con l’inesauribile lotta dell’umanità. In questa composizione, il mare diventa il simbolo dell’eterno movimento e della speranza che alimenta l’animo umano, un luogo di…
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armandoandrea2 · 3 months ago
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Saudade - che sarà?...Non so...l’ho cercato
in certi dizionari polverosi e antichi
e in altri libri
che non m’han dato il significato
di questa dolce parola dai profili ambigui.
Dicono che le montagne azzurre sono come lei
Che il lei s’oscurano gli amori lontani
e un nobile e buon amico mio (e delle stelle)
la pronuncia con tremito di ali e di mani.
Il suo segreto evade, la sua dolcezza m’ossessiona
come una farfalla dal corpo strano e fine
sempre lungi - così lungi! - dalle mie tranquille reti.
Saudade...Senta, amico, sa il significato
di questa parola bianca che come un pesce evade?
No... Mi trema sulla bocca
il suo tremito delicato
Saudade...
Pablo Neruda
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ma-pi-ma · 12 days ago
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Sono quella ragazza di cui parlava Neruda,
anche se i fiori secchi che erano tra i miei libri
si sono polverizzati in attesa di un poeta.
Ana María Drack 
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fridagentileschi · 6 months ago
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PABLO NERUDA ha violentato una collaboratrice domestica, ha abbandonato la figlia disabile ed è considerato un "celebre poeta cileno".
MARIO VARGAS LLOSA sposò sua zia, poi iniziò una relazione con sua cugina, che tra l'altro aveva 15 anni e lui 25, e gli diedero un premio Nobel.
GABRIEL GARCÍA MÁRQUEZ ha potuto scrivere il suo capolavoro grazie al fatto che sua moglie lavorava dentro e fuori casa, gli portava da mangiare, lavava, stirava e cucinava, a volte senza nemmeno ricevere una parola, mentre lui scriveva Cent'anni di solitudine, e hanno curato le sue opere in quasi tutte le lingue.
JUAN JOSÉ ARREOLA ha abusato sessualmente di Elena Poniatowska, è ricordato come un prodigio della letteratura messicana.
CHARLES BUKOWSKI era un alcolizzato violento e i suoi libri sono pubblicati da uno degli editori spagnoli più prestigiosi e costosi.
OCTOVIO PAZ ha preferito che Elena Garro restasse a casa come moglie devota, e continua a essere letto a tutti i livelli educativi.
VLADIMIR NABOKOV ha costruito la sua opera principale sulla pedofilia e sugli abusi ed è ancora oggi elogiato.
🔴J.K. ROWLING parla apertamente di cosa significhi essere una donna (=femmina umana adulta) e le pongono il veto, la insultano, la chiamano stronza, puttana, le augurano la morte, tolgono i suoi libri dagli editori e dalle librerie.. .
La misoginia e il patriarcato restano; a volte solo mutano e si travestono da inclusione, l'importante è ancora far scomparire le donne e che gli uomini parlino e definiscano ciò che sono e si aspettano dalle donne.
Ma finisce molto facilmente, vero? Dopotutto le femminazi (che persone erudite) han già detto che se le donne sono così oppresse, è meglio per noi diventare uomini. Il loro livello di odio e di imbecillità non ha ancora raggiunto il limite...basta pensare che sono le femminazi che ci stanno portando all' islamizzazione, che nascondono gli stupri dei musulmani a cui portano supporto alle manifestazioni.
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carmenvicinanza · 7 days ago
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Gisèle Freund. Fotografia e militanza
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Se non ti piacciono gli esseri umani, sicuramente non puoi realizzare dei buoni ritratti.
Gisèle Freund è stata una delle più grandi fotografe del Novecento. 
Pioniera del fotogiornalismo, ha registrato le vicende umane e politiche del suo tempo, con la sua inseparabile compagna, una Leica regalatale dal padre.
Le sue immagini spiegano il mondo come un’estetica del dolore che esprime delle verità senza dare ricette.
Spirito indipendente, sempre coerente con le sue idee, è stata una fotografa coraggiosa e anticonformista che si è mossa con destrezza tra ritratti e reportage.
Il suo approccio sociologico alla fotografia è stato militanza e impegno civile.
Ha partecipato alla lotta contro il nazionalsocialismo e documentato le manifestazioni studentesche e operaie contro la politica del regime nazista.
Nata a Berlino il 19 dicembre 1908, in una ricca famiglia di origini ebree, era cresciuta in un ambiente intellettualmente molto stimolante. Suo padre, appassionato collezionista d’arte, le aveva trasmesso l’amore per la bellezza e le aveva regalato la prima macchina fotografica quando aveva quindici anni. La famosa Leica, con cui ha girato il mondo, era arrivata in dono, sempre dal genitore, dopo il diploma, nel 1929.
Il socialismo e la militanza, abbracciata sin da giovanissima, hanno condizionato il suo sguardo e il modo di ritrarre la realtà.
Ha studiato sociologia all’Università di Friburgo e poi all’Istituto per gli Studi Sociali di Francoforte, dove si è formata l’intera generazione di intellettuali e filosofi della dissidenza che ha preso il nome di Scuola di Francoforte.
Ha ritratto l’ascesa del Terzo Reich, la Berlino in piena crisi economica, la disperazione, la fame e le ingiustizie. Quand Hilter è salito al potere, nel 1933, è scappata a Parigi col suo amico, il filosofo Walter Benjamin, portando con sé i negativi dei suoi scatti legati al corpo.
Nella capitale francese ha conseguito il dottorato di ricerca con una tesi che è uno studio sociologico sulla fotografia in Francia nel XIX secolo. La prima di questo genere che ha affrontato il valore e l’importanza della fotografia come forza sociale e democratica.
Sono passati alla storia i suoi ritratti a personaggi come Jean Cocteau, Colette, Simone de Beauvoir, Marcel Duchamp, T.S. Eliot, André Gide, James Joyce e Virginia Woolf.
È diventata famosa per il suo reportage Northern England, pubblicato sulla rivista LIFE, che mostrava la povertà nell’Inghilterra negli anni successivi alla Grande Depressione. Il servizio, realizzato a colori, era cosa inedita per un magazine dell’epoca.
Allo scoppio della Seconda guerra mondiale si è trasferita a Buenos Aires dove ha conosciuto e fotografato personalità come Jorge Luis Borges e Pablo Neruda e realizzato meravigliosi paesaggi della Patagonia e della Terra del Fuoco.
A seguito dello scandalo suscitato dalla pubblicazione, nel 1950, sulla copertina di Life di Evita Perón ingioiellata, che aveva creato una sorta di incidente diplomatico tra Argentina e Stati Uniti, se ne è andata in Messico dove ha conosciuto e ritratto Diego Rivera, Frida Kahlo e diversi esponenti del mondo culturale.
Nel 1953 è ritornata a Parigi e, l’anno seguente, è stata costretta a  lasciare la Magnum Photos, con la quale lavorava, dal 1947, come collaboratrice per l’America Latina, perché negli Stati Uniti era considerata persona non gradita a causa delle sue opinioni vicine al socialismo e l’FBI l’aveva inserita in una lista nera.
Nel corso della sua vita ha lavorato per molte riviste tra cui Life e Time, Du, The Sunday Times e il Paris Match.
Nel 1968 il Musée d’Art Moderne di Parigi le ha dedicato una mostra antologica.
Tra i numerosi libri pubblicati si ricordano James Joyce in Paris: His Final years, Photographie et société e le autobiografie Le Monde et ma Caméra e Mémoires de l’œil.
Nel 1977 è diventata presidente della Federazione francese dei fotografi creativi.
È stata insignita delle nomine di Officier of Arts et Lettres nel 1982 e Chevalier de la Légion d’Honneur nel 1983.
Nel 1989 ha ricevuto il dottorato honoris causa dal Museo Nazionale della Fotografia presso la Bradford University.
Nel 1991 è stata la prima fotografa a ricevere una retrospettiva al Centro Georges Pompidou di Parigi.
È morta il 31 marzo del 2000 a Parigi.
Ha analizzato la società in ogni aspetto, col suo sguardo, attento e profondo, lasciandoci immagini che hanno fatto la storia.
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veramazzottaworld · 8 months ago
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In memoriam
Wilma Neruda e Sherlock Holmes A Tivoli Sabato 4 maggio presso l’Auditorium Orazio di Tivoli Terme è andato in scena: Wilma Néruda e Sherlock Holmes a Tivoli, il testo che adatta in modo teatrale i libri Intermezzo Asolano, Wilma e Ludwig N. Neruda ad Asolo di V. Mazzotta e con il saggio di Alvise Bruschi, e All’Ombra di Sherlock Holmes. Le avventure di Mary Morstan Watson di…
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aurozmp · 1 year ago
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Pirandello ha un modo di scrivere e trasportare incantevole, anche il fu Mattia Pascal è stupendo, grazie non mi aspettavo un elenco del genere 😭 però abbiamo un sacco di letture in comune, vabbè abbastanza “”mainstream”” sono interessata a un giorno tutto questo dolore ti sarà utile e follia, ma anche l'ultima cosa bella sulla faccia della terra, che sono i libri che comprerò prossimamente, io ho letto gli amori difficili e le città invisibili di Calvino, la lune e il falò di Pavese, lettere a Milena e la Metamorfosi di Kafka, l'insostenibile leggerezza dell'essere e il valzer degli addii di Kundera, poi anch’io varie raccolte di poesie come Bukowski e Neruda
potrei spaziare per ore e ore quando si parla di libri ma non voglio essere pesante
💕
posso dire tutto su chi legge i libri ma mai che sono persone pesanti. mi fermerei ore e ore a parlare di ciò che leggo, ciò che sottolineo e i commenti che scrivo sotto le pagine che mi colpiscono di più. i libri sono arte, sono ragione e sentimento. sono il mio rifugio e farei entrare nel mio posto sicuro tutte le persone che amo. bukowski iniziai a leggerlo alle medie, la sua scrittura sporca e pungente mi ha fatto apprezzare e capire i sentimenti più duri della vita, mi ha fatto capire l’amore e la bellezza dei sorrisi di chi non si conosce. io sono appassionata di poesia, amo leggerla, commentarla e citarla quando parlo, amo scriverla e farla leggere a chiunque sia al mio fianco. la lettura è un mondo platonico, vorrei viverci per sempre e aumentare la mia cultura lèggendo ed imparando. se hai voglia di raccontarmi quale libro, frase o parola che hai dentro al cuore io sono qui per commentarla assieme a te
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fashionbooksmilano · 3 years ago
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Capri  frammenti di uno stile
a cura di Riccardo Esposito e Ausilia Veneruso
Edizioni La Conchiglia, Capri 2012, 168 pagine, 24,5x23,5 cm., ISBN  9788860910301
euro 43,00
email if you want to buy :[email protected]
Tentiamo di ricostruire attraverso frammenti – immagini fotografiche di personaggi più o meno famosi uniti dalla comune frequentazione o esistenza insulare – un disegno andato perduto, disperso, obliato.Frammenti, appunto, come tessere di un puzzle scomposto: si prova ad unire parti diseguali cercando raccordi, legami, assonanze; si procede per tentativi e sbagli. Non è dato per ora conoscere il risultato, possiamo però esser sicuri che la composizione finale, se ricomposta, potrà trasmetterci un perduto equilibrio e, soprattutto, regalarci una chiave per interpretare un carattere peculiare dell’Isola: un carattere, una cifra nascosta, che vogliamo chiamare, per convenzione e azzardo, “Stile Capri”.
Una panoramica fotografica in bianco e nero di presenze illustri sull'isola.
19/03/22
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sognoblog · 4 years ago
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Chissà se un giorno, guardando negli occhi di chi ti avrà dopo di me cercherai qualcosa che mi appartiene.
(Pablo Neruda)
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Ma lei non legge le parole, se le inghiotte, signora mia. Le parole bisogna assaporarle. Bisogna lasciare che si sciolgano in bocca.
Antonio Skármeta, il postino di Neruda
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armandoandrea2 · 6 months ago
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Saudade - che sarà?...Non so...l’ho cercato
in certi dizionari polverosi e antichi
e in altri libri
che non m’han dato il significato
di questa dolce parola dai profili ambigui.
Dicono che le montagne azzurre sono come lei
Che il lei s’oscurano gli amori lontani
e un nobile e buon amico mio (e delle stelle)
la pronuncia con tremito di ali e di mani.
Il suo segreto evade, la sua dolcezza m’ossessiona
come una farfalla dal corpo strano e fine
sempre lungi - così lungi! - dalle mie tranquille reti.
Saudade...Senta, amico, sa il significato
di questa parola bianca che come un pesce evade?
No... Mi trema sulla bocca
il suo tremito delicato
Saudade...
Pablo Neruda
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ayooooh · 5 years ago
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Il più bello dei mari è quello che non navigammo. Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto. I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti. E quello che vorrei dirti di più bello non te l’ho ancora detto.
1942, Poesie d’amore, Nâzim Hikmet.
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vivendotrasogni · 5 years ago
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diceriadelluntore · 2 years ago
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Autopromozione
Raramente in tutti questi anni ho parlato direttamente di me. Indirettamente si, attraverso le cose che ho tentato di raccontare tra libri, musica, idee, storie. Per una volta faccio un’eccezione. Qualche anno fa con mio fratello ho aperto un piccolo laboratorio che produce conserve artigianali di verdura e frutta. Siamo specializzati soprattutto nella trasformazione del pomodoro, dato che vivo e lavoro in una delle sue zone più vocate. Uniamo le coltivazioni più tipiche ed antiche con quelle più moderne e particolari, in totale libertà di pensiero in questo. Le nostre sono sfide culinarie a volte di poche decine di vasetti, per alcune tipologie, che però ci riempiono di orgoglio e di passione. Per passione abbiamo rinunciato ad altri lavori, siamo rimasti sul nostro territorio e facciamo una cosa che ci piace fare. Per scelte mirate e che amo definire ideologiche, lavoriamo ogni prodotto totalmente a mano, la meccanizzazione solo se necessaria: peliamo i pomodori, invasettiamo, etichettiamo, confezioniamo a mano, sbucciamo ancora le Percoche, che facciamo sciroppate (nostro vanto), ancora a mano, e nel vasetto è chiarissimo l’irregolarità conferita alla superficie dal taglio della lama del coltello. Parte dei prodotti li coltiviamo direttamente noi, parte da aziende specializzate che coltivano nel rispetto delle tecniche sostenibili per l’ambiente, delle coltivazioni e i lavoratori. Per quanto possibile, lavoriamo prodotti coltivati entro i 50 km dal nostro laboratorio. Abbiamo iniziato come fornitori di alta ristorazione, catering, negozi specializzati. Con il fermo pandemico, per evidenti esigenze, ci siamo spinti verso la vendita diretta, prima nei dintorni, poi allargandoci sempre di più. La mia autopromozione è questa: se qualcuno fosse interessato a provare dei prodotti totalmente artigianali, prodotti senza nessun compromesso sulla qualità e sul gusto, mi può contattare. Gli verranno fornite tutte le informazioni su disponibilità, prezzi, qualsiasi curiosità sulla lavorazione. Siccome siamo idealisti davvero, ci piace ancora parlare direttamente con le persone, non esiste un negozio virtuale, ma esisto io, e io fratello, per chiedere, per parlare, ed eventualmente per provare ed assaggiare.
Ringrazio tutti quelli che leggeranno, che lo faranno leggere. 
Una sola parola, logora, ma che brilla come una vecchia moneta: “Grazie!” Pablo Neruda
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ilmattinohaloroinbocca · 4 years ago
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........perché l"amore é come il desiderio....paragonabile alla sete.......
Sono onnivoro di sentimenti, di esseri umani, di libri, di avvenimenti e di battaglie. Mi mangerei tutta la terra. Mi berrei tutto il mare.
P. Neruda
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apatiap0rtamivia · 3 years ago
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sono indecisa se prendere un libro di Neruda e uno di Dostoevskij o due libri di Dostoevskij
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