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"Il Sacrificio dell'Innocente" di Marco Brunetti: Un Thriller Psicologico Intenso. Recensione di Alessandria today
Un viaggio nell'oscurità dei rapporti umani
Un viaggio nell’oscurità dei rapporti umani “Il Sacrificio dell’Innocente” di Marco Brunetti è un avvincente thriller psicologico che esplora le complesse dinamiche dei rapporti interpersonali e il sottile confine tra amore, ossessione e vendetta. La protagonista, Elena, è una giovane donna che cerca di lasciarsi alle spalle un passato tormentato, segnato da una relazione abusiva. Tuttavia, la…
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Nell’inizio del 1200 la Sicilia è un regno ricco e parte di un impero che andava da Tunisi fino alla Danimarca Palermo era una capitale potente in cui Federico II aveva instaurato una corte forte nelle armi ed evoluta nella cultura, una cultura che non era formata solo dalla quella araba arrivata con i conquistatori nord africani sconfitti dal conte Ruggero ed ora erano sudditi di Federico, e neanche quella provenzale o francese discesa con i Normanni e con le popolazioni lombarde e piemontesi che li avevano seguiti. Era una cultura somma di queste due culture apparentemente opposte ed arricchite da quella bizantina ed ebrea. La stessa lingua, che di quella cultura era la forza, era una lingua unione ed evoluzione di tutti i popoli dell’isola a cui i guerrieri normanni avevano concesso di vivere e di pregare secondo la loro origine. L’amministrazione del regno infatti teneva conto di tutte le diversità che lo costituivano. Così ad esempio, vi erano notai Arabi, notai Ebrei e notai Latini che certificavano e regolavano la vita amministrativa dei privati e dello stato. Tra questi, vi era anche il notaio Jacopo da Lentini, il cui nome appare non solo nel registro notarile dell’epoca, ma anche in importanti atti amministrativi del regno. Essendo parte della forza amministrativa del regno, notar Jacopo era coinvolto anche nella gestione militare ricoprendo l’incarico di comandante della fortezza di Mazzarino. Per questo motivo i suoi contatti con la corte erano assidui e continui. Federico, contrariamente a molti nobili europei, aveva avuto una educazione multiculturale, con insegnanti arabi e latini. Per questo parlava diverse lingue, scriveva libri sull’uccellagione, poesie e ballate che a quel tempo avevano una grande importanza. Le poesie potevano essere imparate facilmente da qualsiasi suddito che non avesse istruzione ed erano uno strumento per veicolare sia le grandi gesta dei cavalieri, che l’amore o la protesta del popolo, la sua rabbia o le sue istanze politiche. Le ballate guidavano le danze dando ritmo ed eleganza ai movimenti di uomini e donne accompagnati dai pochi strumenti musicali di allora. I menestrelli ed i giullari componevano poemi e ballate d’amore secondo la cultura d’origine e l’esperienza dei singoli, spesso in modo ripetitivo e volgare o erudito ed ironico a seconda dei gusti di chi li ospitava. Molti di questi componimenti si concentravano sulla donna, che per i menestrelli e poeti arabi era una conquista, una preda da mostrare o un premio per le battaglie fatte per conquistarla. Per i menestrelli provenzali la donna era una madonna, una nobile dama degna del cavalier che la serviva. Per i poeti siciliani e per Jacopo da Lentini in particolare, la donna è la perfezione che l’uomo non ha; la donna è chi può dare nello stesso tempo la vita e la morte, è la compagna senza di cui il Paradiso stesso non può essere tale. Versi assoluti non per l’amore fine a se stesso, ma per la donna che si ama, versi per un sentimento dominante giustificati dal fatto che per Jacopo la donna è quanto manca all’uomo per aver pace, armonia e la pura bellezza. Jacopo anticipa la Beatrice di quel Dante che considerava i poeti siciliani dei maestri nell’arte del poetare e dell’amare (tutto ciò che gli italiani fanno in poesia, si può dire siciliano). Jacopo è anche il lato oscuro dell’amore, nell’impossibilità di essere amato per quanto si ama, nel dolore che nasce dalla difficoltà di poter rivelare e mostrare quanto di immenso si prova. Il sentimento è una tempesta che nessuno vede, è una forza invisibile impalpabile che attrae come quella di una calamita e a cui nessuno può sottrarsi, è un destino che non arriva mai a compimento. Per poter meglio dire quello che prova Jacopo crea una nuova forma di poesia, rivoluzionaria per quel tempo: il sonetto. Il sonetto forse non è altro che una ballata minore che si apre e che racconta con due quartine di versi e giudica e riassume con due terzine di versi finali. Le rime, vicine ed immediate battono un tempo che la metrica incalza facendo diventare il tutto efficiente ed elegante. Dante, Petrarca avrebbero usato il sonetto con tocchi e forme celestiali, Shakespeare avrebbe fatto raggiungere al sonetto vette ineguagliabili, Trilussa lo avrebbe trasformato in uno ironico schiaffo alla sua società di allora a dimostrare la straordinarietà di un mezzo che ha affascinato e aiutato migliaia di poeti a creare il loro cammino poetico. Noi conosciamo le opere di Jacopo grazie alla traduzione che ne fecero i poeti toscani nell’ italiano della loro epoca. I versi di Jacopo erano però scritti nel siciliano della corte di Federico, un siciliano evoluto che nella traduzione in italiano perde forza e freschezza. Ad esempio, nel tradure i poemi siciliani, i poeti toscani hanno dovuto inventare la famosa “rima siciliana” una rima che in italiano non lo è ma che lo sarebbe stata se fosse stata scritta in siciliano. Malgrado questa limitazione, le poesie di Jacopo ci raccontano l’eleganza di un tempo e la modernità di un sentimento dove l’amore non è un ideale ma una persona, dove i propri sentimenti sono l’eco della vita e, nello stesso tempo, una forza che ci innalza e ci abbatte, ci salva, ci distrugge, ci domina e che non riusciamo mai a saziare per come vorremmo o dovremmo. Questo era Jacopo da Lentini, notaio, burocrate, castellano e poeta, ai tempi del grande Federico Stupor Mundi.
In the early 1200s Sicily was a rich kingdom and part of an empire that ranged from Tunis to Denmark. Palermo was a powerful capital in which Frederick II had established a court strong in arms and evolved in culture, a culture that was not formed only by the Arab culture which arrived with the North African conquerors defeated by Count Roger and were now subjects of Frederick, nor the Provençal or French descent with the Normans and with the Lombard and Piedmontese populations who had followed them. It was a sum culture of these two apparently opposite cultures and enriched by the Byzantine and Jewish one. The language itself, which was the strength of that culture, was a language of union and evolution of all the peoples of the island to whom the Norman warriors had allowed to live and pray according to their origins. In fact, the administration of the kingdom took into account all the differences that made it up. Thus, for example, there were Arab notaries, Jewish notaries and Latin notaries who certified and regulated the administrative life of individuals and the state. Among these, there was also the notary Jacopo da Lentini, whose name appears not only in the notarial register of the time, but also in important administrative deeds of the kingdom. Being part of the administrative force of the kingdom, notar Jacopo was also involved in military management, holding the position of commander of the fortress of Mazarin. For this reason his contacts with the court were assiduous and continuous. Federico, contrary to many European nobles, had had a multicultural education, with Arab and Latin teachers. For this he spoke several languages, wrote books on fowling, poems and ballads that were of great importance at that time. Poems could be easily learned by any subject who had no education and were a tool to convey both the great deeds of the knights, and the love or protest of the people, their anger or their political demands. The ballads led the dances giving rhythm and elegance to the movements of men and women accompanied by the few musical instruments of the time. The minstrels and jesters composed love poems and ballads according to the culture of origin and the experience of the individuals, often in a repetitive and vulgar or erudite and ironic way according to the tastes of their hosts. Many of these poems focused on the woman, who for Arab minstrels and poets was a conquest, a prey to be displayed or a prize for the battles waged to conquer her. For Provençal minstrels, the woman was a madonna, a noble lady worthy of the cavalier who served her. For Sicilian poets and for Jacopo da Lentini in particular, woman is the perfection that man does not have; the woman is who can give life and death at the same time, she is the companion without whom Paradise itself cannot be such. Absolute verses not for love as an end in itself, but for the woman who loves herself, verses for a dominant feeling justified by the fact that for Jacopo the woman is what she is missing from the man to have peace, harmony and pure beauty. Jacopo anticipates the Beatrice of that Dante who considered Sicilian poets masters in the art of poetry and love (everything that Italians do in poetry can be said to be Sicilian). Jacopo is also the dark side of love, in the impossibility of being loved as much as he loves himself, in the pain that arises from the difficulty of being able to reveal and show how immense one feels. Feeling is a storm that no one sees, it's an impalpable invisible force that attracts like a magnet and that no one can escape, it's a destiny that never comes to fruition. In order to better express what he feels, Jacopo creates a new form of poetry, revolutionary for that time: the sonnet. The sonnet is perhaps nothing more than a minor ballad that opens and tells with two quatrains of lines and judges and summarizes with two tercets of final lines. The rhymes, close and immediate, beat a tempo that the metric presses, making everything efficient and elegant. Dante, Petrarca would have used the sonnet with celestial touches and forms, Shakespeare would have made the sonnet reach unparalleled heights, Trilussa would have transformed it into an ironic slap on his society at the time to demonstrate the extraordinary nature of a medium that has fascinated and helped thousands of poets to create their own poetic path. We know Jacopo's works thanks to the translation that the Tuscan poets made of them into the Italian of their time. However, Jacopo's verses were written in the Sicilian of Federico's court, an evolved Sicilian that loses strength and freshness in the Italian translation. For example, in translating Sicilian poems, the Tuscan poets had to invent the famous "Sicilian rhyme", a rhyme that is not a rhyme in Italian but would have been if it had been written in Sicilian. Despite this limitation, Jacopo's poems tell us about the elegance of the past and the modernity of a feeling where love is not an ideal but a person, where one's feelings are the echo of life and, at the same time, a force that lifts us up and knocks us down, saves us, destroys us, dominates us and that we can never satiate as we would like or should. This was Jacopo da Lentini, notary, bureaucrat, castellan and poet, at the time of the great Federico Stupor Mundi.
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Ginez e il Bulbo della Ventola - L’ombra dell'amore
Il terzo singolo estratto dal nuovo album della band ligure
La parte oscura delle cose, quello che inizialmente può rendere felice ma che con l’andar del tempo può dare dipendenza e frustrazione.
“L’ombra dell’amore” è la terza traccia dell'album “Sambuca Sunrise” una miscela accattivante tra pop e manuche, dove le dinamiche riportano alla mente le melodie tanto care a Ginez e il bulbo della ventola.
«La canzone parla della parte oscura delle cose, cioè descrive il retroscena che può nascondersi dietro alle situazioni che da un primo punto di vista possono sembrare positive. Il lato oscuro, l'altra parte della medaglia o meglio l'ombra dell'amore. La canzone ci porta a immaginare che a volte le emozioni o i legami possono diventare dipendenza e quindi creare frustrazione.» Ginez e il bulbo della ventola
Ancora voce a “Sambuca Sunrise”, il terzo album di inediti in studio per Ginez e il bulbo della ventola. A differenza dei due lavori precedenti il gruppo si è circondato di altri strumenti e musicisti con un percorso durato un anno e l’intenzione di prendersi il tempo necessario per esprimere esattamente quelle che erano le idee della band per questo disco.
DICONO DEL DISCO:
«Un disco che di certo conferma il talento e la grazia, come se le formule primigenie trovino la maturità sperata. Brani come “Benzene” o come “Lettera” penso svelino a pieno quanto ormai alto sia divenuto lo stile e la forza con cui i nostri padroneggiano la materia.» EXTRA! Music Magazine
«l risultato è un suono che, viste le premesse, ci aspetteremmo corposo e - come direbbe qualcuno - “sovraprodotto”, ma in realtà le soluzioni di arrangiamento rispettano tantissimo l’intimità e la visionarie figure allegoriche che il protagonista cerca con la sua voce decisamente caratteristica. Certo, i rimandi sono tanti e inevitabili, ma il carattere di unicità affiora soprattutto nella tessitura e nell'ideazione delle chiuse e delle progressioni.» Music Map
«Nuovo lavoro autoprodotto dal titolo “Sambuca Sunrise” che nel titolo infonde una quiete romantica di nuove albe da godersi in pace ma nel vero delle tracce esiste quel famoso dualismo che tanto recitano i nostri sin dalla copertina, che porta in scena luce e buio della vita quotidiana di ognuno di noi. Disco molto biografico per certi versi per Ginez, disco ricco di ferite e di denunce sociali…» ExitWell
«Un terzo disco la cui copertina, bellissima fotografia a cura di Andrea Maglio, sembra poco aderire al suono e al modo del disco: e sono tantissimi i piani di lettura di una canzone leggera, scanzonata, rocambolesca che alla denuncia sociale fatta con peso poetico e artigianato lirico di raffinato mestiere, contrappone anche quel guizzo estetico di evasione e follia romantica.» BravOnLine
«Emozionante e velenoso anche nella denuncia sociale. Un titolo poi leggero, quasi fosse uno sfottò, un gioco, un visione laterale: “Sambuca Sunrise” che poi sembra davvero somigliare alla foto di copertina. E dentro l’itinerario di questa tracklist non poche le collaborazioni che, ovviamente, vi invitiamo a scoprire…» MeiWeb
Ginez e il bulbo della ventola sono: Ginez - chitarra e voce, Daniele Duchini - basso, Roberto Ascoli - percussioni, Aliano de Franceschi - chitarra
Etichetta: Autoproduzione Radio date: 16 giugno 2023 Release album: 30 marzo 2023
Ginez e il bulbo della ventola è una band ligure che nasce nel 2016. Ginez alla chitarra è voce e autore dei brani, Daniele Duchini al basso e Gianni Licini alle percussioni. Nel 2017 al posto di Licini entra Roberto Ascoli e successivamente si aggiunge Fabio Pollono alla chitarra solista. Esce il primo album "Canzoni, bottiglie e altre battaglie" che riscuote molti apprezzamenti da parte degli addetti ai lavori. Nel 2019 la band pubblica "L'ultima cena", un album più intimista del precedente registrato in due giorni in "presa diretta". A fine 2019 al posto di Fabio Pollono arriva Aliano de Franceschi. Il gruppo, oltre a molti concerti live, ha partecipato a diverse manifestazioni, finalisti al "Varigotti Festival" e vincitori al "Rockantina Contest" di Inveruno e al "Giovani Musicisti Contest" di Beinasco. La band ha calcato palchi importanti come quello del "Tenco Ascolta" e del festival "Su La Testa". Nel 2020 Ginez e il bulbo della ventola si aggiudicano il "Premio Social VIC" miglior video musicale autoprodotto 2020 scelto dal pubblico, per il videoclip "La Vanvera". Il 31 marzo 2023 esce “Sambuca Sunrise" terzo album della band, anticipato dalla pubblicazione di “Benzene” (20 gennaio) e “Ho visto gente” (10 marzo) e che oggi torna in radio con il nuovo singolo estratto dal titolo “L’ombra dell’amore”.
Contatti e social
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Lista di Romance per principianti
Mi sono posta la domanda: quali sarebbero i romance più adatti per approcciarsi a questo genere? In realtà uno potrebbe iniziare a leggere romance con qualunque libro di questa categoria vastissima, ma secondo me, quali sarebbero i libri più adatti come introduzione o assaggio a questo genere?
E mi sono data una risposta in forma di lista.
Troverete qui sotto infatti una piccola lista di romance storici che secondo me potrebbero essere un buon punto di inizio per un nuovo lettore.
Ho inserito romance classici con trame classiche, autrici più nuove e moderne del genere, scrittrici cult del mondo rosa, trame gialle, un esempio di romance ambientato nell’america di fine 800′. Insomma ho cercato di raccogliere alcuni esempi di romance che secondo me potrebbero attirare le nuove generazioni e dare loro anche una piccola idea della vastità del genere. Ho scelto trame abbastanza semplici e brevi in alcuni casi. Non ho voluto colpire i nuovi lettori subito con i capolavori del genere, tranne uno. Quelli verranno a seguire.
Lista per principianti:
La sposa del diavolo (Devil’s bride) di Stephanie Laurens
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Trama: Quando Devil, il ribelle rampollo della ricca famiglia Cynster, viene sorpreso in atteggiamento compromettente con la governante Honoria Wetherby, l'uomo stupisce tutti domandandole di sposarlo. Nessuno si era mai sognato che lo scapolo più corteggiato d'Inghilterra si sarebbe messo l'anello al dito così facilmente. Honoria, però, non ha nessuna intenzione di accettare. Certo, Devil le piace, e molto, ma per lei l'amore è un'altra cosa. Possibile che possa sbagliarsi…?
La mia opinione: buon esempio di trama clasica del romance, scritta bene, semplice, lineare e con un’eroina non moderna ma di animo moderno.
Fidanzati per finta, Mary Balogh
Link acquisto ebook: https://amzn.to/3vnsDK4
Trama: Il conte e la contessa di Clifton sono separati ormai da molti anni, ma ora che la figlia si è fidanzata con quello che secondo loro non è l'uomo giusto per lei, sono costretti a unire le forze per salvare la fanciulla da una vita infelice. L'ultima cosa che però potrebbero immaginare è che il fidanzamento organizzato da Sophia con lord Francis Sutton sia stato orchestrato solo al fine di farli riunire.
La mia opinione: uno dei romance forse meno conosciuti della balogh, che dovevo mettere comunque in lista. Estremamente semplice e breve, ma con una trama carina che ricorda il film Disney “Trappola per genitori”.
Avventura (Reckless), di Amanda Quick
Link acquisto ebook: https://amzn.to/2RRdaV0
Trama: Phoebe Layton, figlia minore del conte di Clarington, non avrebbe mai immaginato che il fiero Gabriel Banner fosse in realtà un galante gentiluomo! Dopo essere stato assoldato con l'inganno dalla ragazza per scoprire l'identità del pirata che avrebbe ucciso un suo vecchio amico entrando in possesso del prezioso manoscritto che custodiva, Gabriel, amante di antiche leggende cavalleresche, si invaghisce subito di lei e la conquista con un bacio appassionato. Ma il temperamento della giovane Phoebe sembra contrastare con l'animo del novello trovatore. Almeno finché Gabriel non scopre la verità…
La mia opinione: dovevo inserire in lista per forza anche manda Quick una delle mie autrici preferite. Questo romanzo può ben esemplificare ad un novizio del genere una trama più avventurosa con una punta di giallo e molta ironia.
Duchessa e amante (Duchess by Day, Mistress by Night), di Stacy Reid
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Trama: Georgiana, giovane vedova del duca di Hardcastle, non desidera risposarsi, ma sta considerando l’idea di scegliersi un amante. Quando conosce Rhys Tremayne, un uomo affascinante e misterioso che traffica in segreti e informazioni, tra i due scoppia un’attrazione immediata. Per Georgiana, tuttavia, è impensabile intrattenersi con una persona con una reputazione simile! Ma quando suo figlio viene rapito, è a lui che si rivolge per avere aiuto e questi riesce a salvarlo, rivelandole un lato del suo carattere che non avrebbe immaginato. Iniziano così una relazione clandestina, fingendo in pubblico di conoscersi appena, mentre in privato il loro rapporto diventa sempre più libero, intimo e profondo…
La mia opinione: io non la amo tantissimo, trovo scriva in modo troppo moderno per i miei gusti in fatto di romance, ma è molto amata dai millenials e i suoi personaggi non sono mai antipatici, fuori dalle righe e troppo moderni, ma non antipatici.
Un amore proibito (Guilty Pleasure), di Laura Lee Guhrke
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Trama: Tremore Hall, residenza del duca Anthony Courtland, è un luogo d'immenso valore: in Gran Bretagna non esistono resti romani pari ai mosaici lì rinvenuti, ma non sono quelli gli unici tesori che Daphne Wade è stata capace di scoprirvi. La giovane archeologa, dall'aspetto apparentemente dimesso ma dai grandi sogni d'amore, oltre ai reperti che deve restaurare e catalogare per la collezione di lord Anthony ha trovato qualcosa di più prezioso: l'attrazione per il duca. L'amore, come lo intende Daphne, è qualcosa di piacevole, caldo e tenero; per Anthony, invece, esiste solo il lavoro e certamente i sentimenti non sono una priorità. E nemmeno l'abbandonarsi al piacere dei sensi, almeno finché lei…
La mia opinione: classica trama romance del brutto anatroccolo che diventa cigno e poi scritta dalla Guhrke, cosa chiedere di più?
Sognando te (Dreaming of you), di Lisa Kleypas
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Trama: Al riparo nel suo cottage di campagna Sara Fielding passa il tempo a creare storie che fanno sognare. La sua vita tranquilla viene sconvolta quando, spinta dalla curiosità, Sara entra in contatto con il bellissimo Derek Craven, che è riuscito a uscire dalla povertà estrema della sua infanzia e ora è il re della più prestigiosa casa di gioco londinese. Derek è diventato ricco, ma anche sospettoso, duro di cuore; e quando la dolce, innocente, beneducata Sara Fielding entra nel suo mondo pericoloso qualcosa cambia. La ragazza timida e bruttina si scopre una donna di gran fascino, mentre il cinico Derek impara a cedere alle lusinghe e alle promesse dell’amore…
La mia opinione: almeno un grande classico in questa classifica dovevo metterlo e ho scelto Lisa Kleypas, quale modo migliore per approcciarsi al genere romance?
Un matrimonio d’affari (The duchess deal), di Tessa Dare
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Trama: Un duca deturbato in guerra ha bisogno di una moglie che gli dia un erede. Dal momento che si crede un mostro crede che nessuna donna possa amarlo, perciò qualunque donna andrà bene. Anche la sarta che è venuta a pretendere da lui un risarcimento per l'abito da sposa che ha confezionato per la sua ex promessa sposa e che quella non le ha mai pagato perchè le nozze sono saltate....dopo che l'ha visto al ritorno dalla guerra.
La mia opinione: anche Tessa Dare è una delle nuove leve del panorama romance, una voce nuova, ma che scrive in modo classico, delle trame lievemente più moderne, ma non troppo e anche ironiche. A me piace molto.
Solo di notte (His at night), di Sherry Thomas
Link acquisto ebook: https://amzn.to/3pOUP7J
Trama: Elissande Edgerton è una donna disperata, prigioniera nella casa dello zio tiranno. Solo attraverso il matrimonio può sperare di riprendersi la libertà che desidera. Ma come trovare l’uomo giusto? La scelta ricade su lord Vere, un agente segreto del governo che sotto le mentite spoglie di scapolo innocuo ha stanato alcuni dei criminali più subdoli di Londra. Niente però può metterlo in guardia dalle trame di Elissande. Costretti a un matrimonio di convenienza, i due scoprono di avere ciascuno un piano segreto. La seduzione è la loro unica arma contro un oscuro segreto del passato: impareranno a fidarsi l’uno dell’altra, abbandonandosi ai piaceri della passione?
La mia opinione: anche Sherry Thomas rappresenta una voce più moderna del romance e sceglie ambientazioni e persoanggi più moderni delle colleghe a volte e molto anticonformisti. non è nelle mie corde come autrice a volte la trovo troppo...troppo pathos, troppe complicazioni di trama ecc...ma è senza dubbio una autrice che potrebbe piacere secondo me ai nuovi lettori di oggi.
Verso l’amore (Always and Forever), di Beverly Jenkins
Link acquisto ebook: https://amzn.to/3wmKCBR
Trama: Volitiva e indipendente, l’ereditiera Grace Atwood non è tipo da piangersi addosso. Abbandonata dal promesso sposo neppure mezz’ora prima della cerimonia, decide di lasciare per qualche mese la banca che dirige a Chicago: condurrà una carovana di sole donne fino a Kansas City, dove sono attese da uomini sposati per corrispondenza. Ha bisogno però di una guida esperta, e l’affascinante e sfacciato Jackson Blake è l’uomo giusto, in ogni senso. Si dimostrerà infatti il solo a saperle tenere testa, e allo stesso tempo capace di portare alla luce la donna sensuale che si cela in lei. Ma Jackson, perseguitato dal demoni del proprio passato, sembra non poter offrire a Grace altro che una vita in fuga…
La mia opinione: questo titolo è in elenco come esempio di romance ambientato in altra epoca e altro luogo che non sia l’Inghilterra regency. E poi perchè io amo i romance con spose per corrispondenza. Mi sembrava giusto proporre ai novizi del generea nche qualcosa di molto diverso.
Il signore dei mari (The Game), di Brenda Joyce
Link acquisto ebook: https://amzn.to/3wtl32c
Trama: Dopo cinque anni trascorsi senza ricevere notizie dal padre, la bellissima Katherine FitzGerald riesce a lasciare il convento francese dove è stata educata e a salpare per l’amata Irlanda. Ma la nave su cui viaggia viene abbordata dai pirati, e Katherine viene fatta prigioniera da Liam O’Neill, il famigerato Signore dei Mari. Costretta a seguire l’attraente e arrogante carceriere fino alla sontuosa corte di Elisabetta I, la fanciulla si ritrova imbrigliata in una rete di segreti e congiure, che fanno di lei l’importante pedina di un gioco molto pericoloso. Un gioco che Liam è deciso a portare a termine, e a vincere, anche se questo significa sacrificare tutto ciò che ha di più caro…
La mia opinione: questo l’ho inserito per mettere in lista nche un titolo piratesco, perchè cosa c’è di più tipicamente romance del venire rapita da un pirata’. E poi Brenda Joyce è una garanzia e se il nuvo letttore di romance scoprirà di amrla come stile, avrà moltissimi libri tra cui scegliere.
#Brenda Joyce#Stephanie Laurens#Beverly Jenkins#sherry thomas#Tessa Dare#lisa kleypas#Laura Lee Guhrke#stacy reid#Mary Balogh#Amanda Quick
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Caro 2018,
hai lasciato il segno; non potrei dire il contrario.
Mi hai sbattuto in faccia realtà che credevo non esistessero, senza ritegno.
Mi hai fatto rendere conto che la vita non è così semplice come mi aspettavo.
Mi hai parlato dell’amore descrivendo per primi i lati più puri, spensierati per poi passare al suo lato oscuro, ai dolori e alle delusioni.
Mi hai parlato dell’amicizia, quella vera, e me ne hai circondata.
Mi hai raccontato della fatica, degli insuccessi, dell’impegno e del successo.
Mi hai fatto crescere.
Addio 2018, grazie di tutto.
#2018#caro 2018#lettera#pensieri#amore#vita#delusioni#mancanze#amicizia#ringraziamenti#speranze#migliori amici#svegliarsi#love#benvenuto 2019#delusioni d’amore
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Il blog consiglia "Il lato oscuro della luna" di Francesca Ancarnani, Believe edizioni. Da non perdere!
Il blog consiglia “Il lato oscuro della luna” di Francesca Ancarnani, Believe edizioni. Da non perdere!
Mi sentivo come derubata dei sensi: sorda all’ascolto di una sinfonia, cieca alla vista di un tramonto, ma soprattutto chiusa, anima e corpo, nei confronti dell’amore. Trama:Il trasferimento in Irlanda non è per Maya quella panacea contro tutti i mali che si aspettava e non la protegge dal passato che sta cercando di gettarsi alle spalle. Nonostante il suo futuro da fotografa freelance sia…
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Coraggio e amore – Courage and love – Kahlil Gibran
Coraggio e amore
Dammi il supremo coraggio dell’Amore :
Questa è la mia preghiera,
Il coraggio di parlare,
Di agire, di soffrire,
Di lasciare tutte le cose, o di essere lasciato solo.
Temperami con incarichi rischiosi, onorami con il dolore,
E aiutami ad alzarmi ogni volta che cadrò.
Dammi la suprema certezza nell’Amore, e dell’Amore,
Questa è la mia preghiera,
La certezza che appartiene
Alla vita nella morte,
Alla vittoria nella sconfitta,
Alla potenza nascosta nella più fragile bellezza,
A quella dignità nel dolore, che accetta l’offesa,
Ma disdegna di ripagarla
Con l’offesa.
Dammi la forza di Amare sempre e ad ogni costo.
Kahlil Gibran
Il coraggio di vivere coscientemente
Che cos’è il coraggio?
Il coraggio non è l’assenza di paura, ma piuttosto sapere che qualcos’altro è più importante della paura.
– Ambrose Redmoon
Il coraggio è resistenza alla paura, la padronanza della paura – non assenza di paura.
– Mark Twain
Il coraggio è essere spaventati a morte, ma procedere lo stesso.
– John Wayne
Elevare la propria coscienza
La vita si restringe o si espande in proporzione al proprio coraggio.
– Anais Nin
Il coraggio è il prezzo che la vita esige per la concessione di pace.
– Amelia Earhart
Spostarsi dalla paura alla azione, anche se si prevede di fallire
Quando passi risoluto dal giovane fino al bullo grande, il mondo, lo prendi
con coraggio per la barba, egli è spesso sorpreso di trovarci fuori in mano, e che era solo legata allo spaventare gli avventurieri timido.
– Ralph Waldo Emerson
La maggior parte dei nostri ostacoli si scioglierebbe subito se, invece di rannicchiarci davanti a loro, dobbiamo fare camminare la nostra mente con coraggio attraverso di loro.
– Orison Marden Swett
Coraggio e perseveranza hanno un talismano magico, prima che le difficoltà scompaiono e gli ostacoli svaniscono nell’aria.
– John Quincy Adams
La paura non è il tuo nemico. E ‘una bussola che indica le aree di cui si ha bisogno per crescere. Così quando incontri una nuova paura dentro di te, celebrala come occasione di crescita, proprio come si celebra il raggiungimento di un nuovo traguardo per migliorare la forza personale
Intravedere tua grandezza
Ogni individuo ha talento. Ciò che è raro è il coraggio di seguire il talento nel luogo oscuro dove ci porta.
– Erica Jong
Il più alto è il coraggio di osare per sembrare ciò che si è.
– John Lancaster Spalding
Qualunque cosa tu faccia, ci vuole coraggio. Qualunque percorso si decide, c’è sempre qualcuno a dirvi che vi sbagliate. Ci sono sempre delle difficoltà derivanti che invitano a credere le critiche giuste. Per tracciare un percorso di azione e di seguirle sino in fondo richiede un po ‘dello stesso coraggio di cui un soldato ha bisogno. La pace ha le sue vittorie, ma ci vogliono uomini e donne coraggiosi per vincere loro.
– Ralph Waldo Emerson
Quindi, che cosa fate con il vostro coraggio di nuova concezione? Dove lo conduce? La risposta è che vi permetterà di condurre una ben più appagante vita piena di significato. Si comincerà a vivere come un essere umano audace invece di un topo timido. Potrete scoprire e sviluppare il vostro più grande talento. Potrete cominciare a vivere molto più consapevolmente e deliberatamente di quanto abbiate mai fatto prima. Invece di reagire agli eventi, è in modo proattivo fabbricando i tuoi eventi.
Il coraggio è qualcosa che si può solo veramente sperimentare. E ‘una vittoria privata, e no pubblica. Iniziando con il coraggio di ascoltare il vostro più intimo desiderio non è un’attività di gruppo e non il risultato di un consenso con gli altri. Kahlil Gibran scrive in Il Profeta, “La visione di un uomo non presta le proprie ali a un altro uomo”. Lo scopo della tua esistenza è solo vostra, da scoprire. Nessuno sulla terra ha vissuto attraverso le esperienze esattamente le stesse che hai, e nessuno pensa che i pensieri facciano esattamente lo stesso.
Da un lato, questa è una realizzazione solitaria. Sia che si viva da soli o si goda della più profonda intimità con un partner amoroso, in fondo devi ancora affrontare la realtà che la tua vita è tua solo per viverla. Si può scegliere di cedere temporaneamente il controllo della tua vita agli altri, sia che si tratti di una società, un coniuge, o semplicemente per le pressioni della vita quotidiana, ma non si può mai dare via la propria responsabilità personale per i risultati. Sia che si assuma il controllo diretto e consapevole sulla propria vita o semplicemente si reagisca agli eventi mentre accadono a te, e tu da solo devi sopportarne le conseguenze.
Se ci si impegnano a seguire il percorso del coraggio, alla fine si sarà costretto a confrontarsi con quella che è forse la paura più grande di tutti – che è molto più potente e capaci di quanto inizialmente ci si renda conto, che il tuo ultimo potenziale è di gran lunga superiore a qualsiasi cosa mai vissuta in passato, e che con questa potenza si ha una responsabilità tremenda. Potresti non essere in grado di risolvere tutti i mali di questo pianeta, ma se mai volessi impegnarti personalmente al 100% per la realizzazione del tuo vero potenziale, si possono influenzare notevolmente la vita di molte persone, e l’ impatto avrà ondulazioni attraverso il futuro per le generazioni a venire.
Abbracciare l’avventura del dare
Prima di intraprendere qualsiasi percorso porsi la domanda: Questa strada ha un cuore? Se la risposta è no, lo saprete e quindi è necessario scegliere un altro percorso. Il guaio è che nessuno si pone la domanda. E quando un uomo si rende conto finalmente di aver preso un sentiero senza un cuore il percorso è pronto a ucciderlo.
– Carlos Castaneda
Tanto più profondo è il dolore che incide il vostro essere, tanta più gioia potrete contenere. Non è il calice che contiene il vostro vino la coppa stessa che era stata bruciata nel forno del vasaio? E non è il liuto che rasserena il vostro spirito, lo stesso legno scavato dal coltello?
– Kahlil Gibran
Razze inazione dubbi e paure. Azione razze fiducia e coraggio. Se si vuole vincere la paura, non ti sedere a casa e pensare. Vai fuori e datti da fare.
– Dale Carnegie
Come si sviluppa un senso del vostro vero scopo nella vita, si può cominciare a sentirsi a disagio uno scollamento tra la vostra situazione di vita attuale e quella che immaginate Questi due mondi possono sembrare così diversi da voi che non si può concepire mentalmente di come costruire un ponte tra di loro. Come si può bilanciare la realtà pratica di prendersi cura dei vostri obblighi di terza dimensione come guadagnare denaro per pagare le bollette e le tasse far piacere al vostro capo, mantenere la tua famiglia e relazioni sociali con persone che non possono riferirsi anche a quello che si riscontra come nuova visione di se stessi nel disperato desiderio di muoversi verso.una miriade di nuove paure che possono sorgere correlate a questo cambiamento apparentemente impossibile. Come si gestisce? Che ne sarà dei vostri rapporti? Stai deludendo te stesso?
Tratto e tradotto da : http://ezinearticles.com/?The-Courage-to-Live-Consciously&id=98627
Courage and love
Give me the supreme courage of Love:
This is my prayer;
Courage to speak, to act, to suffer.
Strengthen me with perilous tasks,
Honor me with pain,
And help me to stand each time I fall!
Give me the supreme certainty with love,
And of love – this is my prayer,
Certainty which belongs to life in death,
To victory in defeat,
To such dignity in pain,
Which can accept an offence,
But refuses to give an offence in return.
Kahlil Gibran
The Courage to Live consciously
What Is Courage?
Courage Is Not The Absence Of Fear, But Rather The Judgement That something else is more important Than fear.
– Ambrose Redmoon
Courage is resistance to fear, mastery of fear – not fear of Absence.
– Mark Twain
Courage Is Being Scared to Death, But saddling up anyway.
– John Wayne
Raise Your Consciousness
Life Shrinks or expands in Proportion to one’s courage.
– Anais Nin
That Courage is the price Life exacts for granting peace.
– Amelia Earhart
Move From Fear to Action, Even if You Expect to Fail
When a resolute young fellow steps up to the great bully, the world, and boldly by the beard Takes HIM, Often he is surprised to find it comes off in His hand, and That It Was Only tied on to scare away the timid adventurers.
– Ralph Waldo Emerson
Most of Our Would Obstacles melt away if, INSTEAD OF cowering before Them, We Should Our make up minds to walk boldly through Them.
– Orison Swett Marden
Courage and perseverance Have a magical talisman, before Which Difficulties Disappear and Obstacles Vanish into air.
– John Quincy Adams
Fear is not your enemy. It is a compass pointing you to the Areas Where You need to grow. So When you encounter a new fear Within yourself, celebrate it as an opportunity for growth, just as you celebrated Would Reaching a new personal best with strength training.
Catch a Glimpse of Your Own Greatness
Everyone has talent. What is rare is the courage to follow the talent to the dark place Where It Leads.
– Erica Jong
The Highest is to give courage to appear to be what one is.
– John Lancaster Spalding
Whatever you do, you need courage. Whatever course you decide upon, there is always someone to tell you That you are wrong. There are always Difficulties Arising That tempt you to believe your critics are right. To map out a course of action and follow it to an end Requires Some Of The Same That courage a soldier needs. Peace has ITS victories, But It Takes brave men and women to Win Them.
– Ralph Waldo Emerson
So what do you do with your newly Developed courage? Where will it lead you? The answer Is that it will permit you to lead to a more fulfilling and Meaningful Life. You will truly begin living as a human being daring INSTEAD of a timid mouse. You will uncover and Develop your greatest talents. You will begin to living more consciously and Deliberately Than You Ever Have Before. Instead of Reacting to events, you will proactively manufacture your own events.
Courage is something you can only truly experience alone. It is a private victory, not a public one. Summoning the courage to listen to your innermost Desires is not a group activity and does not result from building a consensus with others. Kahlil Gibran writes in The Prophet, “The vision of one man lends not ITS wings to Another Man.” The purpose of your Existence is yours alone to discover. No one on earth has lived through the exact examination Experiences you have, and no one Thinks the Same exact thoughts you do.
On the one hand, this is a lonely realization. Whether you live alone or enjoy the Deepest intimacy with a loving partner, deep down you still must face the reality That your life is yours alone to live. You can choose to Temporarily yield control of your life to others, Whether it be to a company, a spouse, or Simply to the Pressures of daily living, But You can never give away your personal responsibility for the results. Whether you take direct and conscious control over your life or Merely As They react to events happen to you, you and you alone must bear the consequences.
If you commit to Following the path of courage, Ultimately you will be forced to confront what is Perhaps the greatest fear of all – That You Are Far More Powerful Than You Initially Realized and capable, That is your ultimate potential to Greater Than anything you ‘ you experienced in your past, and That with this power comes tremendous responsibility. You May Not Be Able to solve all the Woes of this planet, But if you ever do commit yourself 100% to the fulfillment of your true potential, you can Significantly Impact the lives of many people, and That impact will ripple through the future for Generations to Come.
Embrace the Daring Adventure
Before you embark on Any path ask the question, does this path Have a heart? If the answer is no, you will know it and then you must Choose another path. The trouble is nobody That Asks the question. And When a man finally realizes That he has taken a path without a heart the path is ready to kill HIM.
– Carlos Castaneda
The Deeper sorrow That Carves Into Your Being, the more joy you can contain. Is not the cup That Holds your wine the very cup That Was burned in the potter’s oven? And is not the lute That soothes your spirit, the very wood That Was hollowed with knives?
– Kahlil Gibran
Inaction breeds doubt and fear. Action breeds confidence and courage. If You Want to conquer fear, do not sit home and think about it. Go out and get busy.
– Dale Carnegie
As You Develop a sense of your true purpose in life, May you begin to feel an uneasy disconnect Between your current life situation and the one you envision moving Towards. These two worlds May Seem So Different to you That you can not mentally conceive of how to build a bridge Between Them. How can you balance the Practical reality of taking care of your third-dimensional Obligations like earning money to pay your bills and taxes, pleasing your boss, raising your family, and Maintaining social relationships with people who can not even Relate to what you ‘ King vs experiencing. the new vision of yourself you desperately Want to Move Towards. A whole host of new Fears May crop up related to this seemingly impossible shift. How will you support yourself? What Will Become of your relationships? Are you just deluding yourself?
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Se potessi partire dove andresti?Sicuramente in Giappone, amo la loro cultura, la loro cucina e tutto il resto!Parlami dell’amore:Proverò a parlartene, anche se penso che l’amore difficilmente si riesce a spiegarlo a parole.Ci sono tanti tipi di amore, a seconda dell’individuo.Ma solo una cosa non cambia: quando è troppo vero e non saper spiegare come ti senti.Nonostante quella persona abbia un carattere di merda, se è amore, la ami più di prima.Anche perché la sfida dell’amore consiste nel rispetto e nell’accettare il classico “lato oscuro” della tua persona.L’amore è un sentimento che non può provocare mai sofferenze.Almeno non con l’amore vero.L’amore è l’unico sentimento che ci a sentire veramente vivi e amando un’altra persona, ci sentiamo anche un po’ amati noi, grazie ad essa... perché insegna tanto amare. Ti insegna a saper vivere e ad essere una persona migliore ogni giorno che passa. E’ tutto un mix di vibrazioni positive che automaticamente ti cambiano in meglio e neanche te ne accorgi. Ed è una delle tante cose che purtroppo non sai spiegarti.L’amore è immenso e auguro a tutti voi che state leggendo di provarlo almeno una volta nella vita, perché descriverlo, non è come viverlo.
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La consapevolezza di sé come primo passo verso il Divino
Da Wccm - 16 novembre 2020
L’importanza di avere una guida spirituale quando ci si avventura nel silenzio non è mai sopravvalutata.
Nella tradizione cristiana Gesù è sia la nostra àncora, sia la nostra porta verso il regno dello spirito. Nella più ampia coscienza cosmica, la sua energia e coscienza è sempre presente, per permetterci di restare in contatto con Lui. Questo è il vero senso di “Sarò sempre con voi”. La seconda venuta è considerata da molti mistici non come un evento storico futuro, ma come un evento personale interiore che può realizzarsi in qualunque momento. Meister Eckhart, così come S. Agostino prima di lui, la vedeva come “la nascita di Gesù nell’anima”.
Vedere Gesù con questa visione spirituale ai nostri giorni è difficile per molti, a causa dei molteplici condizionamenti religiosi negativi, ma, come dice Laurence Freeman in “Gesù, il Maestro Interiore”: “Ignorare Gesù a causa delle imperfezioni delle chiese è una follia di dimensioni tragiche… d’altra parte la Cristianità deve essere trasformata.” La Cristianità ha bisogno di essere trasformata e lo stesso vale per noi.
L’esperienza ha insegnato a Meister Eckhart che la svolta da una consapevolezza della realtà ordinaria ad una più elevata avviene prima della trasformazione della consapevolezza di sé. Molti meditatori nella nostra tradizione hanno fatto la stessa esperienza, spesso anche all’inizio del loro cammino. “In un primo momento la sua presenza può essere solo intravista, è qualcosa in cui noi dobbiamo semplicemente sperare.” (“Gesù, il Maestro Interiore”). Eppure, questo primo sguardo fugace è sufficiente a risvegliarci, come direbbero i primi Cristiani, e tutto ciò che pensiamo e facciamo viene visto in una luce differente. Questo è il dono dell’amore, la grazia dello Spirito, il Cristo interiore, che ci tende le braccia. Una volta che abbiamo avuto la visione dell’amore che inabita il nostro centro e sappiamo di esser accettati così come siamo, abbiamo il coraggio di affrontare i nostri limiti; possiamo accettare il nostro lato oscuro e integrarlo nella totalità del nostro essere, e questo ci mette in condizione di accettare anche i lati oscuri degli altri con benevolenza.
Con questa intuizione diventiamo consapevoli di quanto la nostra percezione della realtà sia stata deformata da diverse forme di condizionamento, e questa consapevolezza, poco per volta, ci trasforma. Non siamo più dominati e imprigionati dal passato, ma possiamo stare nel momento presente, dove è la realtà divina. Così comincia il processo di “purificazione del nostro cuore”, che spesso è chiamato la fase di purgatorio nel cammino spirituale. Gradualmente, nel tempo, l’amore ci rende sempre più consapevoli delle limitazioni del nostro ego-centrismo e ci permette di entrare nella libertà trascendendo l’ego, diventando più incentrati sugli altri, più incentrati su Cristo. Mentre prima noi “vedevamo attraverso un vetro scuro”, man mano che la nostra percezione migliora, noi vediamo e “conosciamo” Cristo come egli veramente è e vediamo noi stessi come veramente siamo.
Tutto ciò che dobbiamo fare è prestare attenzione alla nostra parola, ascoltarla nel profondo ed essere aperti alle intuizioni che ci giungono. Nel silenzio cominciamo “a volgerci verso un altro, a rinunciare a noi stessi; e questo è amare”. (“Gesù il Maestro interiore”).
Kim Nataraja
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[ Blake & Shoto _ #Foundationball 2020 _ #Ravenfirerpg ]
* Vi erano numerose leggende sui principi e sui mostri che circolavano fin da quando gli umani erano soltanto dei bambini, ma vi erano altrettante leggende che non erano tali, ma solo dei racconti veritieri. I mostri esistevano davvero, seppur in giacca e cravatta o con un iphone; spesso essi stessi si marchiavano con dei tatuaggi e allo stesso tempo del sangue delle proprie vittime.
Vi erano tanti tipi di mostri, ma nessuno superava Blake Edward Hill, il killer dell’amore. Lo era stato una volta ed era stato marchiato per sempre. Quella volta sarebbe stato diverso.
La macchina bianca all’ora prestabilita arrivò sotto casa di Shoto e da questa fuoriuscì un ragazzino di appena diciott’anni dai capelli neri della stessa intensità di Blake, ma privo di tatuaggi. Era stato pagato da quest’ultimo per prendere Shoto e assicurarsi che facesse nulla di strano. Parcheggiò la macchina davanti la dimora del veggente e fuoriuscì, dirigendosi verso il portone con un piccolo pacco.
Vi bussò. *
« Signor Ryuck, sono venuto a prenderla a nome di Mr Hill. La prego mi apra, ho qualcosa per lei. »
[ Parallelismo ]
« Nel migliore dei modi possibili, Blake. »
* Sussurrò il dooddrear dai capelli corvini mentre si guardava allo specchio e notava tutto quel candore e quel bianco indosso. Sì, per realizzare quello che aveva pensato doveva per forza indossare quel /benedetto/ colore. L’aveva indossato pochissime volte ed una delle ultime volte era alla prova del matrimonio, del /suo/ matrimonio.
Sospirò. Aveva ragione, doveva dare a Shoto il suo meglio e andar via per non ucciderlo davvero. Se non ci fosse stato il suo amore il mondo sarebbe stato un disastro per il giovane, ma il mondo aveva continuato a peccare, ad attaccare l’altro come se fosse soltanto un inutile granello di sabbia. Se non ci fosse stato l’amore Blake Edward Hill, uno di quegli inutili granelli di sabbia, non avrebbe neppure sofferto come stava facendo all’abbottonare i gemelli della camicia.
I suoi occhi si alzarono di nuovo verso lo specchio e si augurò una buona serata ed una buona fortuna.
Poi, si voltò e prese dei piccoli barattoli e li portò con sé. Quei barattoli sarebbero stati preziosissimi. *
[ … ]
* Era un angelo, o forse il diavolo in persona, eppure Blake era lì, con gli occhi pieni di speranza e di… amore. Voleva davvero passare una serata perfetta, lasciare ad entrambi un ultimo ricordo perfetto e.. chissà.
Deglutì e si aggiustò i polsini della giacca totalmente bianca mentre nella piegatura del gomito aveva una busta contenente quei barattolini.
Doveva aspettare Shoto.
Doveva aspettare l’amore come lo si fa per l’ultima /eterna/ volta. *
Shoto Ryuck
*Shoto è sorpreso dalla presenza di quel ragazzo e da quel regalo. È felice che Blake faccia quei gesti romantici per lui, ma Shoto vuole vederlo,baciarlo e ballare con lui.
Sorride con dolcezza al minore e prende il pacco, sperando l'abbia pagato bene, gli darà un po' di mancia anche lui dopo*
Posso aprirlo in macchina? Non vedo l'ora di vederlo, non ce la faccio ad aspettare...
* sale in macchina con lo zaino che contiene il cambio di vestiti come gli ha detto il maggiore e apre la scatola.
Shoto da per scontato che tutto ciò sia una sorpresa per il loro anniversario, che anche il maggiore abbia avuto la sua stessa idea di fargli una sorpresa oggi, approfittando della fesra. Non ci crede che è già passato un anno, lo ama così tanto che il tempo con lui è come se non passasse mai. Come se fossero una bolla isolata dal mondo, fatta solo di felicità ed amore. Sente quasi di fare una brutta figura con quel piccolo regalino, ma pensava di metterlo a disagio facendo le cose troppe in grande... E invece eccolo lì.
È un po' nervoso ma sorride, mentre cerca di spillare qualche informazione extra a quel ragazzino*
Blake è già alla festa? Mi sta aspettando lì? Credi che abbia intenzione di ballare con me davanti a tutti? Dammi un piccolo indizietto, piccino piccino dai!
Blake Edward Hill
* Il ragazzo dal sorriso smagliante e dalle fattezze più che umane e corvine di Blake sapeva di alcune cose che il suo datore di lavoro gli aveva rivelato, ma aveva l’ordine di non dire niente o come minimo si sarebbe ritrovato con un tatuaggio alla lingua invece che alla schiena come gli era stato promesso.
Quando il giovane signor Ryuck (sì, il nome del maggiore era un divieto di Blake, non poteva neppure pensarlo) si avvicinò, il ragazzetto lasciò il pacco fra le sue mani. All’interno vi erano dei guanti lunghi e tutti bianchi, erano molto particolari in quanto fino al polso la stoffa era intera mentre fino a metà braccio vi era tutto pizzo con delle forme assai romantiche che facevano intravedere la pelle se indossati. Servivano quei guanti, nulla era fatto per caso, assolutamente nulla. *
« Può aprirlo quando vuole, Mr Ryuck, ma per favore mi segua. »
* Pronunciò il ragazzino, alquanto impacciato e, come se fosse una sposa, gli posò il braccio per condurlo all’auto e aprirgli lo sportello di dietro. La cortesia che gli aveva raccomandato l’inutile granello di sabbia non aveva confini.
Chiusa lo sportello, il diciottenne giunse al posto guida e si avviò. Fu inevitabile sorridere a tutte quelle domande. *
« Non posso dirle nulla, soltanto che Mr Hill sarà lì davanti ad attenderla.
Mi ha detto che dovevo farle ascoltare una cosa, ma deve promettermi che continuerà a sorridere... »
* Continuò a sorridere e la sua mano si allungò fino allo stereo dove si avviò una canzone: https://m.youtube.com/watch?v=ITc-om9SVr4 *
[ ... ]
* L’attesa non era così tanto catastrofica come si aspettava. Blake osservava le persone entrare dal portone principale e i suoi occhi cerulei di tanto in tanto finivano per guardare verso il lato opposto. Si fidava del ragazzino che aveva mandato, ma non si fidava di quei barattoli, delle sue idee, dei pensieri, di quello che avrebbe pensato Shoto... Doveva farcela, però, o altrimenti non gli avrebbe dimostrato quanto amore avesse dentro sé per il veggente. *
The Truth Untold (Feat. Steve Aoki)
Shoto Ryuck
*non appena vede i guanti, puro stupore si fa largo sul suo viso, immediatamente toglie i semplici guanti che ha messo, neri per indossare quelli, tremante per l'emozione e si meraviglia di non avere visioni quando li tocca, anche Blake deve aver usato i guanti per maneggiarli. Li indossa e li guarda con un dolce sorriso.... Sembrano quasi dei guanti da sposa. Si distrae immediatamente da quei pensieri quando sente la canzone.
È la loro canzone, quella che hanno ascoltato a San Valentino.
Gli occhi gli si fanno lucidi perché anche Blake ha pensato a quel giorno come lui e la camicia ne è testimone. Il loro amore li rende una cosa sola, una sola anima, indivisibili.
Eppure le parole di quella canzone gli mettono un po' di agitazione, l'ha tradotta per il maggiore quindi ne conosce perfettamente il significato... È un addio alla persona amata che rappresenta la perfezione mentre chi canta è oscuro e sporco per lui/lei.
Appena arrivano scende subito dall'auto, lasciandovi tutto all'interno, completamente dimentico di avere degli effetti personali, vuole solo vederlo. È al portone principale, con il pacchetto contenente il proprio regalo per lui fra le mani coperte dai nuovi guanti. Si guarda intorno e lo cerca, pieno d'amore ma con il bisogno viscerale di lui, vederlo calmerà quella strana sensazione nella pancia, quella strana vocina nel cervello che gli sussurra che c'è qualcosa che non va*
Blake Edward Hill
* Alla reazione del signor Ryuck, il ragazzo non potette che essere soddisfatto della scelta del maggiore che gli aveva affidato il compito. A guardarli bene, quei guanti erano davvero incantevoli e quella femminilità che trasudava da quel gusto bianco e quasi regale gli aveva comunicato un non so che di molto simile ad un gesto d’amore, o forse meglio di una promessa d’amore. I pensieri del giovane, però, non furono espressi minimamente, ma seguì dettagliatamente i gesti del ragazzo di Blake per comprendere quali fossero le sue espressioni.
Non appena notò che la canzone sembrava emozionarlo o comunque smuoverlo, sospirò appena. Era quella la reazione di chi amava per davvero e in maniera spontanea? Era quella la stessa reazione di un uomo pronto a mettersi in pericolo per amore? Forse Blake aveva ragione... quel ragazzo doveva essere “protetto”, gli aveva detto così.
Shoto scese dall’auto dopo che il ragazzo aveva provveduto a parcheggiarsi e ad andare ad aprire la portiera.
Gli occhi cerulei di Blake, toccanti, tremanti, ma anche sguiscianti da una consapevolezza estrema di un amore impossibile, sfiorarono la figura di Shoto. Sì, quegli occhi suoi avevano il potere di sfiorarlo quella sera, erano così intensi che...
Fece un passo in avanti. In qualche modo il ragazzo era riuscito ad essere dietro di Shoto che ora si guardava attorno e un po’ gli stringeva il cuore, lo faceva sorridere. Chissà se avesse avuto la possibilità di ridere ancora...
Colse l’attimo e forse quel Carpe Diem fu davvero premuroso, amorevole: mise le mani guantate sugli occhi del giovane e avvicinò le labbra al suo orecchio sinistro. *
« Non cercarmi altrove. Sono dovunque tu vuoi, stasera. »
Shoto Ryuck
*era quasi dolorosa l'attesa di vederlo, il guardarsi intorno e cercarlo, mentre è preso dal bruciante desiderio di baciarlo tutta la notte e godere del loro amore.
Sente delle mani sul proprio viso, ne sente la freddezza attraverso i guanti. Sente anche il tuo profumo e già sorride perché sa che è lui, prima ancora di sentirne la voce*
Sei dentro me Blake, nel mio cuore, nella mia anima, nella mia vita per sempre....
*si volta raggiante, per poi riuscire a luccicare perfino di più quando gli occhi incrociano i suoi. Si butta fra le sue braccia, stringendosi a lui e baciandolo appassionatamente, saturo di amore*
Tutti questo è fantastico.... Buon anniversario amore mio
*tuttavia anche Shoto ha una piccola sorpresa per lui e gli porge quel pacchetto, con un sorriso gigante*
Il mio cuore è tuo Blake, il lucchetto è chiuso e sei l'unico ad avere la chiave
Nessuna descrizione della foto disponibile.
Blake Edward Hill
* Shoto Ryuck, l’amore di una vita intera, l’amore inevitabile di un soggetto più che differente. Egli era sempre stato come una sorgente d’acqua viva ricolma d’amore e Blake aveva anelato in tutti i sensi al suo cospetto per dissetarsi eppure poteva soltanto dissetarsi, ma mai dissetare l’altro.
Nonostante tutta la consapevolezza costruita precedentemente, gli occhi di Blake si sciolsero, il suo cuore si riscaldò, bruciando quasi. Vederlo rese tutto più difficile, più soggettivo e più fragile.
Shoto era il sole che illuminava la sua vita, ma quel sole doveva essere protetto. Sorrise mentre la sua anima ricordava a se stesso che così non l’avrebbe ucciso per sempre. *
« Sei un raggio caldo di sole e... Shoto, promettimi che questo sorriso ti si stampi letteralmente in faccia. Sei il Luccichio per il quale il mondo gira ancora. »
* Pronunciò e raccolse la figura del minore fra le sue braccia. Oh braccia, stringetelo per l’ultima volta come se il tempo riuscisse già a trasformare il suo pianto in gioia! *
« Tu sei l’unico che vedo di fantastico.. »
* “E non mi dimenticherò mai di te” avrebbe voluto aggiungere, ma si limitò ad un bacio sulla fronte, lento e... Gli si raggelò il cuore a quell’augurio e al successivo pacchetto.
Il petto gli si lacerò dentro e fu inevitabile dimostrare i suoi occhi lucidi ed il suo cuore infranto. *
« È il nostro anniversario tutti i giorni per come vengo trattato.. »
* Ovvero fin troppo bene. Gli occhi, caratterizzati da un velo di tristezza ma comunque innamorati a livello demoniaco, guardano due ciondoli. Ne prese uno, lasciando la busta con dei barattolini di colore a tempera o qualcosa si simile a terra. *
« Se vuoi te lo allaccio.. »
Shoto Ryuck
Posso promettertelo solo se ti avrò per sempre nella mia vita. Perché questo sorriso sei in grado di accenderlo solo tu
*ed è vero, se Blake smettesse per un secondo di vedersi come un mostro, ricorderebbe che il sorriso di Shoto, seppur gentile, non era così luminoso. È diventato così il giorno di San Valentino, e anche tutte le volte che si sono detti ti amo. Blake ha portato in vita il cuore che per anni è stato congelato di Shoto, ora quel cuore appartiene a lui, quel sorriso brilla grazie a lui*
Ti amo così tanto Blake, così tanto
*ha gli occhi lucidi mentre sinstringe a lui e gli riempie le guance e le labbra di piccoli dolci baci mentre lo aiuta ad indossare la collana che ha la chiave come ciondolo e si sporge con il collo verso di lui per farsi mettere quella con il cuore/lucchetto*
Certo che si.... Ballerai anche con me stasera? Se ci sono troppe persone dentro possiamo anche restare in giardino, sotto le stelle. Io voglio stare con te
Blake Edward Hill
* Le parole che fluirono dalle labbra di Shoto fecero inevitabilmente abbassare lo sguardo di Blake che si mise alla ricerca di un punto nel vuoto da poter guardare e per non poter rispondere già.
Non voleva lasciarlo così, non voleva nulla di tutto quello, di tutta quella riflessione in maniera veloce e inespressiva.
Finì probabilmente per questo nel silenzio e in un abbraccio così forte da sembrare davvero già un addio o una sorta di promessa per un’eternità felice. Il confine tra le due cose poteva parer immenso, lontano ed invece era sottilissimo. *
« Ti amo e lo farò per sempre. »
* Sussurrò nella maniera più dolce possibile. Probabilmente era una delle ultime volte in cui Shoto poteva sentire con le sue orecchie quel tentativo fallito di un amore impossibile e la verità era che Blake sembrava emettere molta tranquillità in quel suo tentativo, ma era la tranquillità di chi era consapevolmente appassito dall’interno, proprio come dei fiori secchi ai piedi della Santa Vergine.
Non volle pensarci. Suggellò, piuttosto, a mente, la promessa di non rendere la vita di Shoto come un inferno, o almeno mai più, mentre con le sue mani aiutava ad legargli la collana e con le labbra a baciare il collo del minore. *
« Vuoi davvero ballare con un diavolo come me? Riusciresti a sopportarlo? »
* Chiese mentre la voce di Blake si faceva più tremante del solito, ma allo stesso tempo anche più calda quasi come se i sentimenti provati avrebbero potuto invadere anche l’aria che gli stata attorno. Era una reazione tipicamente contraria a quelle solite di Blake. *
« Sei tu la stella polare di questo universo...
Ho portato qualcosa. »
* E fu a quel punto che Blake si sciolse dall’abbraccio e dalle carezze che si stavano scambiando per prendere dalla busta i barattolini di colore sui quali vi erano scritti i sentimenti che voleva trasmettere a Shoto e che forse erano difficili da attuare:
- Green : Hope in my veins
- Red : Love in my heart
- Yellow : Light in my life
- Light Blue : Sky in my deep *
Shoto Ryuck
Per sempre anche io, piccolo mio
*sussurra anche lui, sopraffatto da quelle emozioni, dal loro amore, dalla bellezza di quel momento e dai suoi baci sul collo che sono sempre in grado di provocargli mille brividi mentre lo baci. Non sospetta per nulla sia un addio, non può vivere senza Blake, quindi non gli passa neanche per l'anticamera del cervello che lui gli faccia qualcosa del genere sapendo ciò*
Blake quando lo capirai che sei il mio angelo? Ho fatto più progressi in quest'anno con te, che in tutti quelli in cui sono stato seguito dagli psicogi.
Da quando sto con te sono felice, soni più aperto e socievole verso gli altri. Sono passato dall'avere solo Pheli nella mia vita, oltra i miei cugini, ad avere te e tanti altri amici. Jordan, Elise, Liana, Jim... Non ho mai avuto tante persone che mi favessero gli auguri ai compleanni e che mi volessero bene... Non l'ho mai permesso a nessuno!
Da quando tu hai sciolto il ghiaccio intorno al mio cuore io sono diventato più umano... Ho un cane... Pensavo che avrei ucciso anche solo una piantina... Invece ho un cane e riesco ad accarezzarlo senza guanti... Blake io non avrei mai tutto questo senza te, sei il mio angelo perché non lo capisci?
*è stanco di sentirlo parlare di se stesso così, come un demonio, come qualcuno di crudele. Non sa tutto del suo passato, ma anche se avesse ucciso una persona...basta guardarlo per sapere che detesta qualsiasi cosa abbia fatto, non serve un genio. Si punisce ogni giorno della sua vita con una religione finalizzata a schiacciarti a terra per elevare Dio, quando dovrebbe solo dare amore... E questo Shoto non lo accetterà mai.
Guarda quei barattoli e poi guarda lui con un sorriso innamorato*
C'è scritto Blake su questi barattoli.... Mi piacerebbe saper dipingere, ti ritrarrei con questi colori amore mio.
Blake Edward Hill
* Gli occhi del ragazzo dai capelli corvini si fusero in una sensazione irriconoscibile. A quei per sempre, Blake sembrò incominciare a percepire una sensazione strana, tipica di quelli che facevano lunghi viaggi o di chi lottava tanto senza godere nulla: i suoi polsi divennero pesanti, spossati da una vita barbara che l’avrebbe ucciso prima o poi.
Quel sussurro che il “suo” Shoto aveva appena prodotto aveva appesantito i suoi polsi, in parte perfino la sua anima, ma Blake, il silenzioso e l’enigmatico Blake di sempre, era inafferrabile ed il suo volto illeggibile. D’altra parte, Blake non aveva intenzione di ferire Shoto, il suo intento era di provare ad amarlo davvero e di lasciarlo libero, libero e vivo. Non aveva altro obiettivo il dooddrear se non la felicità dell’altro, la vita dell’altro. Era diritto inestimabile, era /il/ diritto che poteva decidere per Shoto. Per lui, per quel veggente dal cuore d’oro, si sarebbe ucciso pur di vederlo vivo. Errare era umano, ma Blake aveva già errato con Johanna, ora sarebbe stato un perseverare e farlo l’avrebbe condotto direttamente all’inferno. O forse era quello il suo inferno: essere l’omicida dell’amore e non riuscire a comprendere come s’ama. *
« Shoto... Shoto Ryuck.. »
* Sorrise debolmente mentre gli occhi cerulei del giovane accarezzavano le linee sinuose del corpo dell’uomo che sembrava raffigurare il volto di un Dio, di Dio, il volto dell’innocenza e dell’amore. Le fulgide dita guantate e tramanti si posarono sul volto altrui, il volto d’Amore, e guardandolo negli occhi, dopo tutto quello che l’Amore gli aveva pronunciato, sospirò lievemente. *
« Sei uno Shoto nuovo... Più aperto e socievole, ma anche più pronto ad amarti per sempre come sei. Non ho mai avuto la possibilità di provare ad amare. Sono goffo, un incapace, eppure ho cercato di farlo e cercherò per sempre di proteggerti dai... mostri...
Guardami negli occhi, vedrai il riflesso di un un giovane uomo pronto ad innamorarsi di se stesso, pronto a sorridere e a non costruire più alcun muro di Berlino. Ricordo solo questo dell’ultimo anno di Storia Europea, ma.. ma è importante... non dime-menticarlo. »
* Aveva preso delle pause in tutte quelle parole. Lui era quello che parlava poco, era chiuso, nettamente silenzioso, ma Shoto gli aveva aperto non solo il cuore, bensì perfino i pensieri.
Alla fine, deglutì e poi, sorridendo, scosse la testa. *
« Io non ho sciolto nessun ghiacciaio. Sono ghiaccio anch’io.. Toccami. »
* Appoggiò la guancia alla sua e poi sussurrò all’orecchio. *
« Sono freddo, ghiacciato. »
* E sospirò appena, chiudendo gli occhi e sentendo il profumo della pelle di Shoto. Dio, quanto vorrebbe essere umano, quanto vorrebbe che la sua anima non intralciasse quella di Shoto... *
« Non siamo tutti angeli, Luccichio. Sho, devi capire che io non sono quello che mi sto sforzando di essere, io non sono la parte migliore di me... io...io sono il peggio di me... Sono un dooddrear, sono necessariamente un diavolo, ma...
Stavolta voglio che il diavolo ti adori, solo per un po’. »
* Ed era quell’ultima frase il preludio della fine, quella era una definizione, seppur bonaria ed indiretta che andava contro al per sempre annunciato in precedenza. Blake stava usando, però, delle sottili dichiarazioni d’amore per cominciare a far ragionare Shoto, rispettando ciò che gli era stato consigliato.
Quando Shoto osserva i barattoli con quello sguardo, le guance di Blake, evento più unico che raro, si colorarono di un rosa più intenso. Il cuore, seppur vomitevole, batteva, batteva forte. *
« Ti va di dipingere questi vestiti bianchi?
Ti voglio addosso... »
* Gli occhi ormai lucidi e il cuore alla deriva. *
« Voglio che lasci un segno visivo su di me, sui miei vestiti. »
Shoto Ryuck
*le parole che gli rivolge Blake non gli piacciono.... Parlano solo di lui, solamente di Shoto... Come se per qualche motivo dovesse ritrovarsi senza Blake. Inizia a sentirsi nervoso, agitato... Non gli piace ciò che gli dice. Perché non gli dice che saranno insieme per sempre? Perché non gli dice che è suo e si nessun altro? Perché gli parla di non alzare mai più quei muri*
La tua pelle potrà anche essere fredda, ma il tuo cuore ricalda il mio Blake. Tu non capisci. Non potrei vivere senza.
Non siamo tutti angeli? Blake tu conosci la mia vita, conosci la mia storia, quando mai io ho visto angeli in chiunque? Sei l'unico angelo che ho. Sei il primo e unico e ultimo amore della mia vita
*ha un nodo in gola mentre gli parla, mentre si stringe a lui come se temesse di vederlo sparire... Come se il suo corpo sapesse già in qualche modo ciò che di lì a breve sarebbe accaduto*
Non è suoi vestiti che voglio lasciare un segno.... È sulla tua anima... Vorrei essere in grado di farti sentire lo stesso amore e la stessa speranza con cui tu innondi me.... Di darti la stessa luce e la stessa profondità del cielo con cui tu avvolgi me, e non te ne accorgi.... Ma nom sembra che io ci sia riuscito in questo primo anno. Abbiamo tutta la vita davanti comunque
Blake Edward Hill
* Il respiro di Blake cambiò inevitabilmente quando alle narici arrivò l’odore dell’agitazione di Shoto o sensazioni che comunque sembravano sfiorare il perturbante.
Blake era consapevole di una tale reazione, ma stava usando una maniera delicatissima, velata, dimostrando un ragionamento che salvaguardasse l’amato e non sé. Era nel tentare di amarlo nel migliore dei modi che Blake non l’avrebbe piantato in asso così, perché la realtà era che già non voleva proprio piantarlo, o almeno era così che la sua parte più umana ragionava, ma non era umano. *
« Vorrei essere uno stupido, non capire i pericoli, non fare nulla per migliorare niente per mancanza di visione di... negatività.
Vorrei essere stupido, codardo e credere di poter essere fuoco e amore.
Ti conosco... e proprio perché ti conosco, devi brillare per sempre per me.
Sei il dio dell’Amore, il volto degli angeli di cui parli. Il vero angelo sei tu, Luccichio. Sei il miracolo più prezioso che ho tra le mani, una stella cometa, un... tutto. Tutto ciò che ti viene in testa..
* La voce di Blake andò a toccare varie tonalità, da quella più formale a quella di un povero pazzo in pena, da quella di un innamorato a quella di un marito in via di carte legali.
Gli occhi cerulei erano rimasti immobili e umidi sotto il velo di ciglia del dooddrear che pareva, per giunta, più umano di tutti.
Un braccio strinse più Shoto a sé, nascondendolo letteralmente grazie al suo corpo, dentro di sé, nella sua anima come.... come un prezioso ricordo vivente. *
« Hai già segnato la mia anima.. Sei in grado di far tremare il ghiaccio ogni parola che sussurri.
I vestiti come la pelle sono solo un modo per sfiorare l’anima dell’altro, non nascondiamocele.. »
* Sussurrò dolcemente e poi si staccò appena per mettersi elegantemente in ginocchio davanti a lui.
Quel Blake era proprio un pazzo. *
Shoto Ryuck
Solo per te posso brillare amore mio, non ho nessun motivo oltre te per farlo nella mia vita.
Io non amo gli angeli, né la religione, lo sai. Uso queste cose come esempi perché tu capisca, uso il tuo linguaggio perché tu capisca Blake.... Che mi fai bene...
*gli accarezza il vizo con le mani coperte dai guanti e gli bacia teneramente le labbra, per poi accucciarsi fra le sue braccia finché il maggiore non si stacca e si inginocchia. In quel momento Shoto quasi ha un capogiro, pensa alle visioni sulla gioielleria...all'anello.
Sta per chiedergli di sposarlo? A Shoto? Non ha mai creduto nel matrimonio, né che mai nella vita si sarebbe sposato, ma prima ancora che il maggiore dica qualcosa, il veggente già si sorprende a pensare che si, lo sposerebbe mentre gli rivolge il sorriso più smagliante e sorpreso che ha*
Blake Edward Hill
« Devi promettermi che brillerai sempre. Io non sono la motivazione, io sono stato solo il modo per farti scoprire che puoi brillare, che brilli e brillerai sempre. La tua luce è eterna... Sei come l’acqua nel deserto, la stella polare, il fiore in un appartamento...Le stelle non si spengono, l’acqua non finisce, i fiori sono eternamente belli. Shoto sei perfetto. »
* Ed era proprio quella perfezione che affliggeva Blake, quasi non voleva che quella fosse la fine delle possibilità che aveva per guardarlo, per accarezzarlo, per viziare le sue labbra, ma non avrebbe mai amato nella misura in cui Shoto meritava d’essere amato. Blake non ce l’avrebbe mai fatta, l’avrebbe ucciso, avrebbe rovinato tutto, avrebbe sofferto un’altra perdita. La verità era che... chi aveva perso la persona più importante della sua vita ammazzandola con le stesse mani non aveva più facoltà di amare un’altra, né di imparare a farlo nella maniera più esatta possibile. Il male era un circolo vizioso e Blake aveva il compito di proteggere Shoto ad ogni costo.
Ogni costo.
Erano queste le parole che il suo pensiero ripetette quando le sue ginocchia toccarono flebilmente il pavimento ed una mano guantata sfiorò quella del ragazzo come il preludio di una richiesta.
Sorrise.
Sorridere non gli era mai appartenuto, ma quel sorriso era davvero splendente, era come se immortalasse l’ultimo momento di felicità pura, intensa, lì, precisamente lì con Shoto.
Un’altra mano andò ad essere immersa fra i colori. Erano vestiti di bianco, perché dovevano dipingersi le anime degli effetti di Shoto. Il ragazzo doveva capire che quel bene che professava era merito suo, suo e di nessun altro.
Il guanto si colorì di rosso e poi di giallo per poi permettere agli occhi del Dooddrear di ritornare negli occhi del veggente. *
« Mr Shoto Ryuck, vuole concedermi questo ballo? Ho richiesto anche una canzone a tal proposito che si avvierà come prossima se me lo permetterai. »
Shoto Ryuck
Blake le stelle muoiono, i fiori possono essere strappati o appassire e una lunga siccità può desertificare un pianeta. Inoltre le pietre preziose non brillano di luce propria, ma hanno bisogno di un fascio di luce che le attraversi e si rifletta sulla loro superficie. Ed è così che siamo noi. Potrò anche essere la pietra più brillante del mondo, ma senza la tua luce ad attraversarmi, sarei solo una fredda roccia in una grotta. Ti amo Blake, più del mondo, di me stesso, della mia stessa vita
*è ancora confuso da tutte quelle parole di Blake, ma la sua vicinanza, i suoi occhi, i suoi gesti romantici e quel sorriso che ama così tanto vedere, lo distraggono e lo fanno a sua volta sorridere come uno scemo, ma lo scemo più felice del mondo. Lo guarda negli occhi e stringe la mano con la sua, ora sono entrambi i loro guanti ad essere sporchi di vernice. gli si avvicina per ballare, lascia un bacio sule sue labbra e poi poggia il capo sulla sua spalla*
Non ci credo che mi stai chiedendo davvero di ballare ad una festa del genere, Blake....è la notte più romantica e bella della mia vita, vorrei che non finisse mai. Certo che ballo con te, per tutta la vita starò con te e anche dopo la morte
Blake Edward Hill
* Quelle parole pronunciate da Shoto erano come prendere del veleno, una dose un po’ alla volta, una dose a respiro. Che modo triste il confessore gli aveva consigliato, ma forse era perché lo amava. No, lui non amava, lui era una bestia, non avrebbe dovuto neppure pensare quelle parole. Quello era un modo per testare quanto male aveva fatto a Shoto e ne aveva fatto tanto.
Nonostante i pensieri che potevano affliggere già il dooddrear la sua delicatezza e il suo modo di fare alquanto romantico non cambiò per niente. *
« Mia mamma quando ero piccolo mi ha raccontato di una rosa custodita in una campana di vetro... Si trattava della Bella e la Bestia, quella non appassiva mai... Tu sei quella rosa.
Quella luce che dici non sono io, ma avrei voluto imparare ad esserlo.
Ti amo Shoto, ma non amarmi più di te stesso. Promettimelo.
* Le parole si fecero un po’ più serie seppure sempre delicate. Non sarebbe riuscito a far altro che continuare ad adorarlo e perdersi in quel sorriso. Blake lo amava, o qualunque fottuto sentimento esso fosse, lo faceva sentire profondamente perso, “labirinticamente” immerso nel pensiero di lui.
Le vernici si mischiarono ed i vestiti bianchi si sporcarono di quei valori che Shoto gli aveva mostrato, segnando la memoria di Blake per sempre.
Per sempre.
E a quel pensiero Shoto lo baciò, il cuore di Blake non resistette e le sue mani lo strinsero a sé. *
« Dovresti crederci invece. »
* Sorrise dolcemente e fece un passo in più verso la sala per assicurarsi il pezzo.
Deglutì alle parole successive e sussurrò sull’iniziare della canzone. *
« Vorrei fermare il tempo qui.. per sempre. »
* Ed ecco che una leggera lacrima involontaria rigò il volto del dooddrear.
Quella era l’ultima notte, forse perfino gli ultimi momenti sulle note di quella canzone. *
[ Track: https://m.youtube.com/watch?v=5vheNbQlsyU ]
Lady Gaga - Always Remember Us This Way (from A Star Is Born) (Official Music Video)
Shoto Ryuck
A me sembra che io sia la Besta, che ha tenuto il sui cuore e la sua luce chiusi in una teca e poi la Bella, tu, riesce a fargli provare amore e a scongelare il suo cuore.... Io la vedo così.
* gli sorride furbamente, gli piace riuscire sempre a rigirargli il discorso in quel modo, perché Blake è buono, tremendamente buono, molto più di Shoto. E se non lo capisce, allora sarà lui a farglielo capire, a dirglielo milliardi di volte quanto l'ha salvato da se stesso*
Anche io...amore.. Ehi... Non piangere.
Possiamo vestirci eleganti e ballare così anche a casa, tutte le volta che vuoi! O potremmo farlo nudi...
*ridacchia, mentre ballano lentamente e fa sparire quella lacrima con un dolce bacia sulla guancia ed un sorriso ancora più dolce, dicendo sciocchezze nella speranza di farlo ridere. Anche se in realtà lo farebbe, si vestirebbe di tutto punto e ballerebbe scalzo in salotto con lui anche tutte le sere di tutta la vita*
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Blake Edward Hill
Non sei la Bestia, non potrai mai esserlo. Io la vedo in modo diverso... Non ho scongelato nulla, sei tu che scongeli tutto, mi hai fatto diventare acqua... ma l'acqua scorre via.
* Il tono della voce si fece più sottile e l'ultima di quella frase fu pronunciata a bassa voce, quasi con lo stesso spirito di chi non vorrebbe mai pronunciare una cosa simile. A gravare sull'anima maledetta di Blake fu proprio quel sorriso furbo che l'altro gli donò, poi quel bacio che asciugò la sua guancia. Avrebbe voluto fare un passo indietro e scappare via ed invece la reazione di Blake fu stringerlo e fu in quel movimento che inserì la lettera nella tasca di Shoto, proprio mentre egli parlava. *
Io.... Shoto...
* Disse a quella consolazione dell'altro e si chinò sulla spalla del ragazzo. Il gigante che si appoggiò sulla spalla del /suo/ nano, non fa quasi ridere? Eppure fu in quella posizione che Blake respirò l'odore, il profumo dell'altro mentre le sue anche continuarono a ondeggiare per l'ultima volta all'unisono con l'altro.
Si umettò le labbra e alla fine si mise dritto di fronte a lui, gli occhi si assottigliarono quasi come se volessero scattare una foto e la musica continuava a rincorrere la propria fine. La fine della canzone, la fine di una storia, la fine di Blake. *
Devi promettermi una cosa...
* Dalla tasca estrasse un piccolo anellino, sì, senza scatolina, quella avrebbe fatto confondere Shoto. *
Shoto Ryuck
Beh allora non mi resta che berti, cosicché tu sia sempre parte di me
*ride dandogli altri baci e stringendoselo forte, Shoto è talmente felice in quel momento, come non è stato mai nella vita, che non si accorge di nulla, né della lettera, né dell'umore di Blake. Non è da lui essere così disattento ma ha semplicemente abbassato la guardia, totalmente. Ogni tipo di sistema difensivo insito nel cuore di Shoto in questo momento è spento. È come se avesse il cuore in mani e non avesse paura che qualcuno lo schiacciasse, perché tanto c'è Blake con lui e tutto può andare solo bene in quella serata.
Guarda l'anello con sgomento... Non è quello della visione, e le parole che lo introducono non sembrano quelle di una proposta di matrimonio. Che pensi anche lui di chiedergli di vivere insieme? Per Shoto non esiste al mondo che qualcosa di negativo possa accadere in quel momento*
Cosa? Che succede?
Dimmi cosa, amore mio
*gli sorride e indossa l'anello all'anulare, felice come mai nella vita*
Blake Edward Hill
Se mi berrai, morirai.
* Ed ecco il chiaro riferimento a Romeo and Juliet di Shakespeare. Come il filtro separò Romeo e Giuletta, così il tentativo di bere dell'amore dannato di Blake avrebbe potuto annientare per sempre Shoto. Era davvero grave, pericoloso. Blake non poteva che utilizzare quei due amanti nella lettera scritta all'amato, perché davvero lo erano, erano così diversi eppur così pronti ad avvelenarsi l'un l'altro. Fortunatamente, Blake lo aveva compreso prima di una catastrofe.
Deglutì gravemente, quasi con l'ultima forza che gli restava prima di poter concentrarsi a dire qualcosa di sensato senza che potesse ucciderlo a primo colpo. Sospirò leggermente, una mano andò a prendere la mano destra dell'altro. Lo sbaglio non era uno sbaglio, era più che evidente. Il suo sguardo incontrò il suo, un'altra lacrima cercò di scappare dagli occhi suoi, ma egli riuscì a placare il suo viaggio. *
Si chiama anello delle emozioni. Devi promettermi che resterà viola per sempre, o blue, ma mai nero, mai grigio. Promettimelo ora. Devi essere felice, Shoto.
* La mano di Blake accarezzava quella dell'altro mentre egli parlava, poi lo guardò, pronto a farglielo indossare, con amore, o meglio tentando di amarlo. *
Shoto Ryuck
Ed è qui che ti sbagli, io vivrei bevendoti. E comunque preferisco morire ma averti con me, piuttosto che vivere senza felicità e amore
*sorride ancora ma è tremendamente serio, anche se non ha idea di cosa gli sta per accadere. Stringe le sue mani e le accarezza, indossando quell'anello con gli occhi lucidi di gioia ed emozione. Lo fa sentire così legato a lui averlo e non lo toglierà mai, per nessun motivo al mondo.
È così solenne la sua richiesta e Shoto vorrebbe tranquillizzarlo, dirgli che quelle pietre sono una truffa si basano sulla temperatura corporea ma non funzionano davvero. Anche se, essendo lui un veggente, potrebbero realmente subire l'influenza del suo umore e funzionare, infatti, nonostante dovrebbe essere verde oer il calore della sua mano, è viola ad indicare la sua felicità.
Comunque sia gli bacia nuovamente la guancia e gli sussurra dolci parole*
Lo sarò Blake, come potrei non esserlo? Mi rendi la persona più felice del mondo... Non esiste che diventi nero, non esiste che io sia triste con te. Non devi temere
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Recensione di “Come una famiglia” di Giampaolo Simi: Dramma, Noir e Legami Familiari in Crisi, di Pier Carlo Lava
Un thriller psicologico che esplora i confini dell'amore e della fiducia di un padre verso il proprio figlio
Un thriller psicologico che esplora i confini dell’amore e della fiducia di un padre verso il proprio figlio. In “Come una famiglia”, Giampaolo Simi ci trascina in un dramma noir carico di tensione e realismo, una storia che esplora il lato più oscuro della famiglia, dove amore e fiducia possono trasformarsi in terreno fertile per il sospetto e la paura. Il protagonista, Dario Corbo, ex…
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Il Duca migliore di tutti è....
Sull’onda del successo della serie tv I Bridgerton in onda su Netflix, tratta dai Romanzi della serie Bridgerton di Julia Quinn che io amo tantissimo, ho deciso di lanciarvi una sfida. Nel Romanzo Il Duca e io, la cui trama è al centro della prima stagione del telefilm, la Quinn dipinge un personaggio davvero affascinante con Simon, il Duca del titolo appunto. Un personaggio che dopo aver conquistato milioni di lettrici ha ora conquistato anche milioni di telespettatrici.
Io stessa ho sempre trovato molto attraente il personaggio di Simon, ma nel genere romance esistono tantissimi altri Duchi belli, aitanti, e carismatici, forse addirittura più di lui, e ogni lettrice ha il suo preferito. Perciò in questo post vi elencherò i miei duchi del cuore (più quelli di alcune mie amiche di cui ho chiesto l’opinione) e vi chiederò di dirmi i vostri nei commenti.
Qual è il Duca migliore di tutti? Non credo saremo in grado di decretarlo, perché sono davvero tantissimi. Ma sarà divertente provarci.
Non scandalizzatevi troppo se nella mia lista noterete delle gravi assenze, non volevo fosse troppo lunga e non volevo mettere più di un Duca per autrice. Inoltre, ho anche scelto di inserire solo Duchi presenti in libri disponibili in italiano, lasciando stare quelli ancora non pubblicati nel nostro paese.
Magari questa lista vi sarà anche utile per scoprire nuovi romanzi che ancora non conoscete, se vi state approcciando solo ora al genere dopo aver visto la serie tv i Brigderton.
I miei Duchi preferiti:
Titolo: Mio Duca
Titolo originale: What I Did For a Duke
Autore: Julie Anne Long
Serie: libro n. 5 della serie Pennyroyal Green che narra le avventure della famiglia Eversea in 11 libri tutti pubblicati da I Romanzi Mondadori
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Trama: Per anni Alexander Moncrieffe, duca di Falconbridge, ha suscitato paura e al contempo fascino, ma di tutto ciò che si mormora una cosa è certa: solo un pazzo oserebbe mettersi contro di lui. E quando Ian Eversea ignora questa cautela, Moncrieffe sa come vendicarsi: sedurre l’innocente sorella Genevieve per poi abbandonarla, rovinandole così la vita per sempre. Tuttavia la giovane lo sorprende per la passione e il temperamento, anche sapendo che Moncrieffe nasconde un passato oscuro. Così come sa che cedere al desiderio che lui ha risvegliato significa giocare col fuoco. Ma quando a comandare è il cuore…
La mia opinione: Non è un caso se l’ho messo in cima alla lista. Il Duca di Falconbridge forse non sarà il Duca più affascinante di tutti, ma il modo in cui scopre cosa significhi essere innamorati nonostante si creda troppo esperto e troppo maturo e troppo cinico è veramente dolcissimo e realistico. Questo è uno di quei romanzi in cui già solo un bacio tra i due protagonisti è in grado di trasmetterti più emozioni di latri 10 romanzi messi insieme.
Titolo: Il duca di ghiaccio
Titolo originale: Slightly Dangerous
Autore: Mary Balogh
Serie: libro n. 8 (il conclusivo) della serie Bedwyn che narra le avventure dell’omonima famiglia pubblicata da I Romanzi Mondadori
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Trama: Il glaciale e solitario Wulfric Bedwyn, duca di Bewcastle, ha visto i suoi fratelli e sorelle trovare l’amore e sistemarsi. Tuttavia non ha alcuna intenzione di emularli. Alla morte della sua amante si sente però improvvisamente solo e accetta un invito a un ricevimento, incontrando una schiera di dame che fanno di tutto per attirare la sua attenzione. Tranne una: Christine Derrick. Non più giovanissima e vedova, Christine ha comunque una vivacità e una carica sensuale che Wulf non riesce a ignorare. Eppure, nonostante l’inevitabile e corrisposta attrazione, lei rifiuta di diventare sua amante, e sedurla sarà per il “duca di ghiaccio” una sfida da vincere a ogni costo. Al punto di rendersi conto di non poter più fare a meno dell’amore…
La mia opinione: Non potevo non annoverare Wulfric tra i miei top, il duca di ghiaccio per definizione, eppure al tempo stesso un personaggio così articolato e pieno di sfumature, sotto quel ghiaccio. Se Il Duca di Falconbridge in età matura scopre l’amore e scopre un nuovo lato di sé, Wulfric, sempre in età matura, lascia finalmente libera una parte d sé che sapeva già di avere ma che aveva soffocato per badare ai fratelli e sa benissimo cosa vuole e chi vuole.
Titolo: La pedina scambiata
Titolo originale: These old shades
Autore: Georgette Heyer
Serie: può essere considerato il primo romanzo della serie Alastair-Audley, in quanto si tratta di 4 romanzi legati a una data famiglia
Editore Astoria
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Trama: Nell'aristocrazia inglese del secondo Settecento un solo uomo può fregiarsi del soprannome di Satana: Sua Grazia il Duca di Avon, bello, acuto, elegante e assolutamente privo di scrupoli… soprattutto nei confronti del sesso femminile. Ma il ruolo che impersona con tanta convinzione comincia a stargli stretto quando, per una serie di incredibili circostanze, prende al proprio servizio un giovane paggio… che presto si rivelerà essere un'affascinante e imprevedibile fanciulla, minacciata da un crudele personaggio. Satana si trasforma così nell'Angelo vendicatore, compiendo con grande astuzia le sue mosse su un'infida scacchiera.
La mia opinione: Il Duca di Avon non poteva certo mancare di essere tra i miei tre primi duchi preferiti, poiché lui è il prototipo a cui tutte le autrici di romance dopo la Hayer si sono in parte ispirate per i loro duchi. Lui così maturo, cinico, debosciato, che ha provato ogni vizio sulla faccia della terra, alla fine si scopre affezionato a una ragazza giovane e vibrante che lo ama così innocentemente e totalmente, e senza timore, nonostante tutti lo temano. Immagino abbiate capito dai miei primi tre libri della lista che preferisco i duchi maturi agli sbarbatelli, ebbene è così.
Titolo: La figlia del matematico
Titolo originale: Flowers from the Storm
Autore: Laura Kinsale
Pubblicato sia nei I Romanzi Mondadori che nei Romanzi Emozioni Mondadori
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Trama: Maddy Timms è una giovane riservata che dedica le sue giornate alle opere pie e ad aiutare il padre, insigne studioso di matematica. Christian Langland, duca di Jervaulx, è un dongiovanni e geniale scienziato amico del vecchio Timms. Potrà mai nascere l’amore tra due persone così diverse? Eppure, quando Maddy viene a sapere che Christian è morto in duello, viene colta da un dolore lancinante, inaspettato. Trasferitasi in campagna presso un cugino che dirige un manicomio, fra i ricoverati trova proprio Christian, fatto rinchiudere dalla famiglia. Ora tocca a Maddy, l’unica che sembra credere nella sua sanità, aiutarlo a dimostrare di non essere un pazzo. E scoprire con un brivido un modo nuovo, più pieno, di essere donna.
La mia opinione: Come non mare i personaggi della Kinsale? E’ impossibile. Stavolta abbiamo un duca in grave difficolta, fisicamente e mentalmente che deve essere salvato. Non un personaggio tutto d’un pezzo che rifiuta di piegarsi, ma un uomo in ginocchio che scoprirà di poter trovare la forza di rialzarsi in quell’amore in cui lui non credeva. Importante ruolo ha anche la fede in questo libro e cosa significhi dedicarsi agli altri anche a scapito di sé stessi.
Dopo la mia Top Four, passiamo a dei duchi sempre di alto livello, e che mi piacciono, ma leggermente di meno dei primi quattro perché sono più normali e meno straordinari.
Titolo: Un matrimonio d’affari
Titolo originale: The Duchess Deal
Autore: Tessa Dare
Serie: Libro n. 1 della serie Girl meets Duke composta da 5 libri di cui i primi 4 sono già stati pubblicati da I Romanzi Mondadori
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Trama: Emma Gladstone rappresenta alla perfezione quello che l’arrogante duca di Ashbury sta cercando: una donna in età fertile, di famiglia rispettabile, bisognosa di denaro, e soprattutto disposta a condividere il letto con un uomo orribilmente sfigurato. Dal canto suo, Emma, figlia di un vicario dell’Hertford shire, è pronta a tutto piuttosto che tornare strisciando da suo padre. Ma quando la ragazza si presenta all’improvviso nella dimora di Ashbury, rivendicando ciò che le spetta per il suo lavoro di sarta, qualcosa d’imprevedibile travolge i loro sensi, tracciando un solco profondo nel cuore indurito del duca…
La mia opinione: Lui all’inizio è un tantino bastardo, ma poi si scioglie come un budino e la trama è interessante. Questo è uno di quei casi in cui una buona trama arricchisce di molto un personaggio, rendendolo più affascinante di quello che è, probabilmente.
Titolo: Il velo della notte
Titolo originale: The veil of the night
Autore: Lydia Joyce
Serie: Primo libro della serie Night pubblicato da I Romanzi Mondadori
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Trama:
Lady Victoria Wakefield è decisa a preservare il buon nome e la reputazione della famiglia. Battaglia persa contro lo scapestrato fratello Jack, il quale ha contratto debiti enormi con lord Byron Stratford, misterioso duca di Raeburn. Un’unica possibilità per Victoria: andare di persona da lord Byron e convincerlo a concedere una proroga dei pagamenti. Ma da un’accoglienza fredda scaturisce una controproposta tanto oltraggiosa quanto irresistibile: che Victoria passi un’intera settimana insieme a lui.
La mia opinione: Duca maturo con un grave difetto fisico in cerca di redenzione e di qualcuno che lo capisca dopo una vita difficile. Come non amarlo?
Titolo: L’ultimo libertino
Titolo originale: The last hellion
Autore: Loretta Chase
Serie: Quarto e ultimo libro della serie Scoundrels pubblicata da I Romanzi Mondadori
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Trama: Vere Mallory, duca di Ainswood, il più grande libertino d’Inghilterra, ha dissipato la giovinezza fra alcol e belle donne in una spirale che sembra condurlo al baratro. Finché un giorno due occhi di ghiaccio trafiggono i suoi: sono quelli della bellissima Lydia Grenville, indomita giornalista che si è messa al servizio dei più bisognosi, donne e bambini dei bassifondi. A Vere è sufficiente rubarle un bacio per percepire la passione che si cela in lei, in apparenza fredda e misteriosa. Ma Lydia non può permettersi di cedere alla seduzione di quell’uomo impossibile, fermamente intenzionato a vincere la dura corazza che si è costruita nel corso degli anni. Se solo riuscissero a superare i loro intimi turbamenti, potrebbero finalmente schiudere insieme la porta della felicità…
La mia opinione: Come non mettere un Duca di Loretta Chase in lista? Impossibile, scrive troppo bene. La mia scelta è caduta sul Duca di Ainswood, classico libertino che verrà riformato dalla donna giusta, ma che libertino!
Titolo: Le malizie di un Duca
Titolo originale: The Wicked Ways of a Duke
Autore: Laura Lee Guhrke
Serie: secondo romanzo della serie Girl-bachelors pubblicata da I Romanzi Mondadori
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Trama: Prudence Bosworth conduce una vita modesta ma dignitosa, lavora come sarta e interviene ai balli dell’alta società solo per realizzare i piccoli rammendi dell’ultimo momento. È durante una di queste serate che incontra Rhys de Winter, l’affascinante duca di St Cyres, l’uomo più bello che abbia mai visto: l’uomo dei suoi sogni. Ma irraggiungibile per una ragazza come lei. Tutto però cambia quando Prudence, alla morte di quel padre che non ha mai conosciuto, si ritrova unica erede di un’immensa fortuna. E la corte che Rhys comincia a riservarle sembra solo una coincidenza…
La mia opinione: Lui è bello e impossibile, e poi diventa possibile. E ancora più irresistibile. Fascino a non finire qui, perché lui ci sa fare. Seducente.
Titolo: Duca dei miei peccati
Titolo originale: The Duke of sin
Autore: Elizabeth Hoyt
Serie: decimo romanzo della serie Maiden Lane
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Trama: Bridget, figlia illegittima di lady Caire cresciuta in una famiglia di contadini, si è fatta assumere come governante a Hermes House dove intende cercare le prove per incriminare il padrone e famigerato duca di Montgomery, Valentine Napier. Val, affascinante e privo di scrupoli, tiene sotto ricatto buona parte dell’alta società londinese, tra cui la madre di lei. Sorpresa a rovistare nella sua camera, Bridget riesce a esercitare sul duca il fascino della sua purezza e bontà d’animo, e sceglie di rimanere al suo fianco per redimerlo. Nel turbinio della passione, anche l’inflessibile duca scopre sentimenti capaci di sfidare tutte le convenzioni…
La mia opinione: Poteva mancare un Duca veramente bastardo in lista? Certo che no. Valentine è privo di scrupoli e pieno di difetti, ma super hot e il libro è veramente avvincente. Passionale.
Titolo: Una moglie in arrivo
Titolo originale: What a Gentleman Wants
Autore: Caroline Linden
Serie: Primo libro della Reece family series pubblicata da I romanzi Mondadori
Trama: Marcus Reece, duca di Exeter, ha passato la vita a tirare fuori dai guai suo fratello gemello. Ma invece di ringraziarlo, quello arriva addirittura a falsificare la sua firma su un certificato di matrimonio! Così Marcus si ritrova in moglie la vedova di un vicario, la prima persona che nella sua tranquilla vita gli fa perdere le staffe. Dal canto suo, anche Hannah è furiosa con sè stessa: cedendo alle lusinghe di un gentiluomo che conosceva appena, è ora maritata a un perfetto sconosciuto. Suo malgrado, è costretta a fingere almeno fino a quando Marcus non troverà il modo di liberarli da quel vincolo. Ma presto si accorgerà che quella finzione non le pesa affatto...
La mia opinione: Trama classica con un duca in trappola, un Duca tutto d’un pezzo integerrimo e corretto. Ci voleva anche un duca così in lista.
Per concludere la lista ho voluto aggiungere due ultimi Duchi un poco speciali:
Titolo: Bewitching Una ragazza incantevole
(precedentemente pubblicato col titolo Joy la strega)
Titolo originale: Bewitching
Autore: Jill Barnett
Serie: Primo libro della serie Regency Magic
Genere: Historical romance paranomal
Pubblicato prima da I romanzi Mondadori e ora autopubblicato dall’autrice
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Trama: Joyous Fiona MacQuarrie ha stregato il Duca di Belmore appena è apparsa dal nulla e lo ha steso… letteralmente. Quando l’orgoglio di Alec lo porta a sposarla, la giovane sconvolge la vita di questo serissimo e altezzoso duca inglese. Joy è una strega scozzese che non sempre riesce a controllare i suoi poteri magici. Ben presto la vita di Alec piomba nello scompiglio. Questa bellissima ragazza incanta chiunque gli stia intorno, accende la sua passione quando la bacia, ma rischia di causare uno scandalo mai visto con i suoi poteri magici. Stregati dalla passione, questi due cuori solitari sono i classici opposti che si attraggono in una storia irresistibilmente divertente e tenera
La mia opinione: ci voleva anche un libro ironico e un po’ magico in lista secondo me. E il Duca qui presente prima duro e freddo, resta affascinante sia da ghiacciolo, che da uomo innamorato.
Titolo: La stirpe
Titolo originale: The iron duke
Autore: Meljean Brook
Serie: Primo libro della Iron seas serie
Editore: Newton Compton
Genere: storico romance steampunk
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Trama: Londra, diciottesimo secolo. Rhys Trahaearn è diventato un eroe nazionale dopo aver liberato l’Inghilterra dalle orde dell’esercito asiatico. Ma il potere lo ha reso un uomo freddo e calcolatore tanto da fargli guadagnare il titolo di Duca di Ferro. La detective Mina Wentworth non avrebbe mai pensato di avvicinarsi a lui, ma durante le celebrazioni per il trionfo inglese viene ritrovato un cadavere proprio all’interno della casa di Rhys, e tocca a lei condurre l’indagine. Quando Mina scopre che quel corpo appartiene a Roger Haynes, comandante di una nave della Marina Reale, capisce che forze molto più potenti delle truppe asiatiche stanno tramando contro il suo popolo. Inizierà così, per la giovane detective, un viaggio infernale attraverso terre infestate da strane creature e oceani insidiati da terrificanti mostri. Ad accompagnarla sarà proprio l’affascinante Duca di Ferro.
La mia opinione: Un Duca tormentato dalla colpa, ma deciso a fare di tutto per redimersi e diventare degno degli onori che ha ricevuto e della donna che ama. Un eroe che lo diventa veramente solo quando capisce che è disposto a sacrificare tutto per gli altri. Un personaggio fantastico, che se non fosse stato per il fatto che è un Duca fuori dai generi, e soprattutto fuori dal romance, sarebbe stato molto più in lato nella mia lista.
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LA DAMA NERA
Leila è conosciuta a San Giovanni Gemini per essere una donna educata, intelligente e molto intensa. Una donna la cui bellezza non ha rivali, e colpisce gli uomini a tal punto da farli innamorare. Ma dietro la sua apparente bellezza e ingenuità si nascondeva una donna avida e crudele, una donna che non ha amore per altro se non per i soldi e il sangue. Nella sua vita si era sposata sette volte in sette città diverse e dopo sei mesi di matrimonio, uccideva il suo consorte per ereditare tutto il suo patrimonio. La sua natura cruenta ebbe inizio quando era sposata con Claudio l’uomo più ricco di San Giovanni Gemini, un uomo che le diede amore, ricchezza e tutto ciò che una donna potesse desiderare. Ma il suo amore per il denaro era più grande dell’amore di Claudio e desiderava ardentemente tenersi tutto il patrimonio del marito, decisa a raggiungere il suo scopo mentre entrambi erano in vacanza a Lampedusa, Leila lo uccise gettandolo negli scogli da trenta metri di altezza.
Da lì ebbe inizio il suo regno fatto di avarizia, lussuria e sete di sangue, spostandosi da una città all’altra d’Italia. Nella sua vita si sposò sette volte ed ebbe un gran numero di relazioni extraconiugali, ma tutti gli uomini che frequentava avevano una cosa in comune: erano, belli, affascinanti, ma soprattutto erano ricchi. Tutti coloro che finivano sotto le sue grinfie venivano uccisi e ne ereditava il patrimonio.
Ma un giorno, dopo essere ritornata a San Giovanni Gemini dopo aver passato un anno a Roma, ritrovò una città molto diversa da quella che aveva lasciato. Molte persone erano scomparse e la città stessa aveva un qualcosa di oscuro e spaventoso, ma soprattutto viene perseguitata da un mostro incappucciato, con la faccia bendata e gli occhi neri, e armato di una gigantesca mannaia. Un mostro chiamato Richter che, ovunque lei andava, la fece soffrire terribilmente uccidendo i sui migliori amici: Miriam, Serena, Vincenzo, Alessio e il suo nuovo cicisbeo Ambrogio. Venuto con lei da Roma e prossimo a diventare il suo ottavo marito. La città stessa inoltre era popolata da creature demoniache di ogni sorta frutto del parto mentale di una mente fredda e priva di ogni sentimento. La sua avventura subisce un ulteriore cambiamento quando Richter, dopo aver ucciso Ambrogio lascia un messaggio scritto con il suo sangue. Invitandola a tornare a Lampedusa. Durante il viaggio per Lampedusa Leila venne presa dai ricordi, soprattutto quelli riguardanti la sua vita con Claudio. Il suo viaggio divenne ancora più inquietante quando si accorse che alla guida del traghetto si trovava Richter in compagnia del demone Caronte.
Dopo dodici ore di viaggio Leila arrivò a Lampedusa e lì la paura e l’inquietudine si fecero strada dentro di lei, l’isola era deserta, tetra e senza più quell’emozione che aveva prima. Mentre camminava a piedi verso la sua residenza estiva, le voci di tutti gli uomini che aveva ucciso la tormentavano, portandola ad avere segni di squilibrio mentale e sensi di colpa. Inoltre gli spettri delle persone a lei vicine la accompagnarono lungo il suo calvario. Solo quando arrivò nella sua residenza estiva e trovò Richter con il cadavere imbalsamato di Claudio, capì perché era tornata a Lampedusa. Leila era ritornata lì per espiare i propri peccati, e per essere punita per la sua avarizia e la sua sete di sangue. Tutte le creature demoniache che incontrò sul suo cammino erano i frutti del lato più oscuro della sua mente, e Richter altri non era che lo spettro di Claudio che dopo la sua morte strinse un patto con il diavolo, per vendicarsi della Dama Nera facendola soffrire. Così venuta ormai a patti con ciò che aveva fatto, e ormai stanca della sua vita fatta solo di beni materiali, di Lussuria e di omicidi, Leila seguì lo spettro di Claudio, e tra le voci delle sue vittime che con le sole parole la ferirono nell’orgoglio e nel cuore, si suicidò pugnalandosi al cuore con il suo stiletto.
#ladamanera#horror#stories#crudeltà#bellezza#fascino#sensualità#serialkiller#facebook#facebookfanpage#twitter#instagram#wattpad#writer#spotify#tumblr#youtube#youtubeitalia#youtubers
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📣 TEATRI DI CONFINE – NUOVE SCENE NUOVI PUBBLICI📣 a cura di Comune di Arezzo, Fondazione Guido d’Arezzo, Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Officine della Cultura. Partner di comunicazione: Profili . 📅venerdì 22 febbraio 2019 | 21:00 📌Teatro Petrarca – Arezzo Nuovo BallettO di ToscanA BELLA ADDORMENTATA regia e coreografia Diego Tortelli musiche P.I Tchaikovsky luci Carlo Cerri produzione Nuovo BallettO di ToscanA diretto da Cristina Bozzolini Viviamo in una società frenetica, in continuo cambiamento e con l’ossessiva ricerca della perfezione, che ci allontana sempre di più da noi stessi e dal mondo che ci circonda, dove nulla è perfetto, ma solo una costante lotta tra armonia e caos. Reagiamo creandoci un immaginario perfetto persino nel rapporto di amore, ed è questa la prospettiva attualizzata di questa mia versione de La bella addormentata ambientata nelle strade frenetiche di una metropoli qualsiasi, dove tutti sono sempre di corsa alla ricerca disperata di realizzare il loro sogno perfetto. Tra la moltitudine si differenzia un giovane scrittore solitario, il protagonista di questa mia versione, autore di poesie d’amore, povero e isolato dal mondo reale, proprio a causa della sua ossessione per la perfezione; egli trova solo conforto nei suoi sogni e nella sua immaginazione, creandosi un ambiente di pura fantasia, una stanza esclusiva per incontrare Aurora, figura perfetta dell’amore, frutto del suo inconscio, cui dedica poesie totalmente idealizzate ma sempre irrisolte, irreali, fittizie. Questa stanza dei sogni è animata dai personaggi della vicenda con al centro un Aurora immaginata nella sua perfezione, in una presenza contrastata anche da Carabosse, la strega crudele, che altri non è che il suo alter ego, il suo lato oscuro, le sue paure, il suo isolamento dal mondo reale. Il punto di rottura delle sue ossessioni sarà allora quando riuscirà a sconfiggerlo, accettando se stesso e portando la sua immaginata Aurora in un sogno profondo. Quella stanza vuota, quella pagina bianca si colmerà allora di parole, incontri e sensazioni reali e non illusioni di un mondo astratto. — view on Instagram http://bit.ly/2WWOEPT
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About me
Mi hanno spesso chiesto il mio curriculum da scrittore. All’inizio rispondevo: bho! Ora posso, quindi...
Un libro è un mezzo per comunicare un proprio stato d’animo, un sentimento represso o ciò che vorremmo essere. Io fino al 2013, forse troppo impegnato a non perdere un attimo della mia non facile vita, non ho avvertito questo bisogno. E quando si è palesata questa esigenza, come in mio perfetto stile (di vita), potevo scegliere una strada facile? Ovviamente no!
E allora ho deciso di iniziare con due temi che spesso, soprattutto in un’Italia sempre più (falsa) moralista e bigotta, si preferisce far finta non esistano: l’omosessualità adolescenziale e l’amore ‘diverso’.
Trattare determinati temi però, non sempre è facile. Se poi risultano ‘scomodi’, mi viene da paragonarmi a Don Chisciotte con la sua battaglia contro i mulini a vento. Chiariamo subito che non mi sento uno scrittore, non mi piace usare un linguaggio forbito, e non amo neanche troppe descrizioni di paesaggi o personaggi. Sono più per il concreto, amo scrivere con un linguaggio semplice, da strada, arrivare subito al nocciolo della questione e, soprattutto nella serie CODENAME: SILVERWOLF, mantenere costantemente alto il ritmo. Mi definisco per gli argomenti che tratto, un narratore. Prolifico, visto che basta guardarmi intorno per avere ispirazione, in tre anni ho pubblicato due serie più un altro, per un totale di otto libri pubblicati (in digitale e cartaceo), il terzo di le Realtà Parallele pronto e un decimo quasi finito.
CODENAME: SILVERWOLF
Quando ho deciso di raccontare la storia di due amici, Mario e Roberto, ero consapevole del primo tema, l’omosessualità adolescenziale. Man mano che scrivevo, mi ha incuriosito il legame che li unisce; il primo, bisessuale convinto in cerca dell’amore vero, l’altro, playboy e omofobo, che non accettando l’omosessualità del figlio sedicenne, lo picchia fin quasi ammazzarlo. L’intervento di Mario che non solo fa accettare la diversità del figlio a Roberto, ma riesce a farlo innamorare, ha introdotto il secondo tema: l’amore diverso, proprio in virtù del vissuto di quest’ultimo.
Sono nati così i primi due libri nei quali si alternano Family Romance e Action-Spy, grazie ai quali ho iniziato a scoprire quanto sia stata interessante la vita di Mario. Affascinato così, dal suo avventuroso passato, ho voluto raccontarlo. Ne è nata una serie di cinque libri che propone, negli altri tre della serie, oltre agli stessi ingredienti dei primi, note di Giallo psicologico e Soft-Thriller.
Nell’immaginario collettivo, un agente segreto è un uomo bellissimo, carismatico, playboy che fa innamorare con il suo sguardo magnetico… beh, io gli contrappongo Mario M, altrettanto affascinante, carismatico e sicuro di sé, solo che è reale. Esiste. Ed è bisessuale tendente all’omosex, che non ha paura a mostrare i suoi sentimenti, le sue paure e in cerca dell’amore per sempre.
Il perfetto agente segreto moderno!
LE REALTÀ PARALLELE
Così facendo però, ho un po’ perso di vista l’obiettivo quindi, in quel periodo ci furono alcuni casi di bullismo finiti male, percependo una crescente paura dei ragazzi a confessare il proprio essere ai familiari temendone la reazione troppe volte spropositata, ho voluto dar loro una seppur piccola speranza. Basandomi sul positivo sviluppo non solo della vicenda di Nick, ma anche il bel finale della storia di Guido, ho volutamente scelto di proporre quelle storie che a parer mio, potessero aprire gli occhi ai genitori.
Ma il desiderio (O forse la paura?) di saperne di più sul cosiddetto ‘amore diverso’ fra Mario e Roberto mi ha permesso di scoprire un mondo di cui, confesso, non immaginavo l’esistenza. Una sorta di Realtà Parallela (da cui il titolo dei libri), ma non amore nato fra due persone consapevoli e attratte da propri simili (che considero alla stregua di un amore uomo-donna), bensì quel sentimento che nasce quando almeno uno dei due si è sempre considerato eterosessuale. Uomini con famiglia, dalle vite ‘normali’ nell’accezione che abbiamo del termine normalità. Attraverso le loro storie ho cercato di comprendere come, a un certo punto della vita, il loro lato omo (Sì, quello latente in ogni essere vivente) fosse riuscito a prendere il sopravvento. E data la gran quantità di testimonianze inviatemi, ho deciso di proporli come storie brevi, che ho definito Real-Life Stories.
ASHA
Quindi una nuova sfida, nata un po’ per caso, da una delle tante mail arrivatemi.
Devo esser sincero, quando ho letto l’oggetto e l’intestazione della lettera, inviatami da un avvocato fiorentino, sono rimasto interdetto. E le prime righe hanno alimentato il timore di aver violato qualche copyright o citato, con uno dei nomi di fantasia usati, qualcuno che esisteva davvero. Invece niente di tutto questo, semplicemente, aveva letto le Realtà Parallele e pur trovando interessanti i temi trattati, mi rimproverava di non aver mai affrontato l’argomento prostituzione minorile se non al maschile. Dopo aver scambiato qualche mail, spiegandogli la mission che mi ero preposto, ho deciso di raccogliere il guanto di sfida. A quel punto però mi sono sorti alcuni dubbi. Mi sono chiesto come avrei fatto a descrivere una realtà fatta di abusi, costrizioni e violenze, senza entrare nello specifico, quindi essere cruento.
Una grossa mano me l’ha data lui, raccontandomi la storia che ho poi deciso di proporre. Mi sono bastati pochi elementi: una famiglia indigente, una ragazzina che invidiava le amiche più fortunate e il lieto fine della storia. A quel punto è stato facile proporla sotto forma di favola moderna. Ma in sé quella pur bella storia non poteva far capire ai ragazzini le insidie e la pericolosità del fenomeno. E quindi le ho costruito intorno un’indagine di polizia evidenziando l’altro lato, quello oscuro.
E ovviamente, essendo la prostituzione minorile un altro ‘scomodissimo’ argomento, è calzato a pennello nel filone delle Real-Life Stories.
Ma esiste una differenza nella prostituzione minorile:
La forma costrittiva, fatta di abusi e che vede come protagonisti bambini da (purtroppo) zero anni in su, da combattere e perseguire con tutte le forze che abbiamo e anche oltre (In Asha, ho deciso di inserirla sotto forma di indagine e operazione di polizia).
E consapevole (o volontaria), che riguarda ragazzi e ragazze adolescenti dai dodici ai diciassette anni, che consapevolmente decidono di vendere il proprio corpo. Questa, anche se negli ultimi anni ha avuto una forte impennata, ho notato che viene trattata un po’ come la mafia in Sicilia: “guai parlarne”!
Mi sono sentito però, non scusandola, di dividerla in ulteriori e distinte categorie. C’è chi lo fa per ottenere vestiti, telefonini e soldi facili; e chi, come la protagonista del libro, spinta dal desiderio di avere ciò che la famiglia, indigente, non può darle.
Senza entrare nello specifico di ciò che spinge un adolescente a decidere di vendere il proprio corpo, ho ipotizzato una sorta di rivalsa contro i genitori di oggi che non danno loro le attenzioni di cui hanno bisogno. In genere si tratta di figli di persone che non hanno particolari problemi economici, che hanno già più del necessario… ma che vogliono sempre di più. In questo caso, oltre che cercare di far capire loro che è sbagliato e i pericoli a cui vanno incontro, bisognerebbe dare una tiratina d’orecchie anche ai genitori i quali, evidentemente, non sono riusciti a trasmettere loro dei valori, trascurandoli nel periodo più critico della loro vita.
Diverso discorso per chi, come Asha, si trova vittima in un certo senso, del consumismo dei giorni nostri.
Le amiche indossano sempre vestiti diversi, scarpe impeccabili, hanno belle case, giocattoli… mentre la protagonista è costretta a mettere i vestiti della sorella maggiore quindi lisi. Scarpe consumate e sporche e vivere in una casa vecchia e fatiscente.
Ben presto inizia a invidiare le loro vite. Anche lei vorrebbe tutto ciò che hanno loro ed è disposta a tutto pur di ottenerlo. Qui entra in gioco una ragazzina più grande, scafata e furba nel capire la sua volubilità.
Non ci vuole molto per trascinarla sulla cattiva strada e dopo il comprensibile primo momento in cui le piace ricevere le attenzioni di uomini più grandi, guadagnare soldi e anche fare sesso, inizia a rimpiangere il poco che aveva; l’affetto della famiglia, le amicizie. Soprattutto quando conosce un ragazzino a una festa. Si rende conto che con lui non deve fingere, che l’apprezza per quello che è, e non come mero oggetto del desiderio da usare e gettare. Capisce di voler vivere la serenità della sua adolescenza, tornare indietro, ma la presunta amica, capendo le sue intenzioni, la vende a un’organizzazione criminale che la segrega e la costringe a prostituirsi con la forza.
Non lo accetta. Scappa più volte, ma viene sempre ritrovata. Quando poi scopre di essere incinta, certa che il padre sia quel ragazzino incontrato alla festa, lo cerca senza riuscire a trovarlo. Presa dal panico, tenta di far credere a un uomo che una sera, ubriaco, la stava quasi investendo, di essere lui il padre del bambino. Ma non funziona.
Con quei criminali che non le danno tregua, non avendo il coraggio di tornare a casa per la vergogna, non sapendo dove trovare quel ragazzino di cui è innamorata, fallito il tentativo con quell’uomo… decide di farla finita.
Con la sua breve lettera d’addio inizia il libro…
Come ogni favola che si rispetti dovrebbe esserci una morale. Sarò riuscito a esprimerla raccontando il prosieguo della storia?
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