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"A che i poeti nei tempi bui?": Poesia contro la guerra presentata a Palermo
Un’antologia per la pace e la consapevolezza. Lunedì 6 gennaio 2025, alle ore 17:00, presso il Laboratorio Andrea Ballarò di Palermo (Largo Rodrigo Pantaleone, 9), si terrà la presentazione dell'antologia "A che i poeti nei tempi bui? - Versi di oggi cont
Un’antologia per la pace e la consapevolezza. Lunedì 6 gennaio 2025, alle ore 17:00, presso il Laboratorio Andrea Ballarò di Palermo (Largo Rodrigo Pantaleone, 9), si terrà la presentazione dell’antologia “A che i poeti nei tempi bui? – Versi di oggi contro la guerra”, edita da Navarra Editore. L’evento vedrà la partecipazione delle curatrici Antonella Chinnici, Alessandra Colonna Romano e…
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Libri che vanno letti 45
Georges Simenon è un grande scrittore. A prescindere dai generi letterari con cui si è misurato. E debbo confessare una cosa. Preferisco le sue opere non gialle. Certo, i romanzi e i racconti aventi quale protagonista il commissario Maigret sono belli. Ma mi sono venuti a noia. Preferisco la sua scrittura mainstream (termine che ritengo osceno, ma l’ho sguainato perché non ne avevo pronti di migliori).
L’età del romanzo ve lo caldeggio perché ho sempre trovato interessanti le idee degli scrittori sul proprio lavoro e su quello altrui. Il libro racchiude infatti una serie di scritti sul romanzo in generale e sui romanzi di Simenon in particolare. L’autore che apre le porte del proprio laboratorio, in sostanza. Non so se riuscirete a trovarlo. Perché l’editore Lucarini - che rendeva pubbliche autentiche prelibatezze - ha chiuso i battenti da tempo. (Fra l’altro, ho trovato il volume da ragazzo, in una libreria che anch’essa non esiste più, probabilmente per manifesto e palese disinteresse della persona che lo gestiva). Vi chiedo scusa. Ma non è colpa mia se quello che pubblicano adesso è molto meno interessante di quello che leggo di solito e mi sento di segnalarvi. È colpa degli editori.
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Presentazione del percorso artistico per conoscere meglio l'artista Euranie Cryzz nella sua partecipazione al Festival dell' arte 2024:
Foto cortesia della locandina del Festival PIAF 2024 Presentazione del percorso artistico per conoscere meglio l’artista Euranie Cryzz nella sua partecipazione al Festival dell’ arte 2024: Arena Lucia con il Laboratorio per il PILFEuranie Cryzz (la mia firma) per il PIAF, partecipano a questi eventi artistici e letterari già da molte edizioni.Di seguito: BiografiaFoto dell’artistaFoto…
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“AI GENITORI DAVAMO DEL VOI”, ROMANZO PRESENTATO ALL’IC CAIATINO
Scritto dal già preside Pasquale Buonomo, scomparso due anni fa, in piena emergenza Covid
CAIAZZO - Un libro scritto in tempo di Covid per rafforzare l'identità e il senso di appartenenza, un modo per rifugiarsi nei ricordi quando tutto era fermo, e per ricomporre il mosaico di un mondo che non c’è più, fatto di rispetto, timidezza, pudore. “Ai genitori davamo del voi” di Pasquale Buonomo è stato presentato nell’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo Caiatino di Caiazzo, alla presenza di studenti e docenti di alcune classi della Secondaria di I grado, della dirigente Silvana Santagata e dei familiari dello scrittore. Un libro che rappresenta il cassetto dei ricordi di Pasquale Buonomo, già preside originario di Alvignano trasferitosi a Bergamo dopo gli studi universitari; un romanzo che si sviluppa dai primi decenni del secolo scorso fino agli anni 50, pensato e scritto quando c’era il lockdown, in piena pandemia, quando tra l’altro Bergamo fu tra le città più colpite dall’emergenza. L’autore ricorda il suo passato, la sua famiglia e scrive di Domenico, uno dei personaggi principali, che non è altro che la storia di suo padre. Una testimonianza di un tempo che, diversamente, andava perduta; un libro che preserva il ricordo di un uomo, dei. suoi studi, del suo lavoro in una fabbrica di mattoni, del suo talento musicale come autodidatta, della sua curiosità e del suo interesse per i mestieri di un tempo. Un racconto incentrato in un contesto storico tragico, (siamo tra la prima e la seconda guerra mondiale), quando si viveva un bullismo classista, quando era difficile conquistare un’amicizia.
La partenza per il fronte, il matrimonio con Maria, le lettere scritte e ricevute tramite altri, le abitudini, le tradizioni (la scartocciatura delle pannocchie e il racconto di storie davanti al focolare), la famiglia patriarcale, la laboriosità e il senso del dovere, la condizione subalterna della donna, il lavoro nella ‘puteca’, del bar (punto di ristoro e di pettegolezzi), il contatto curativo e lenitivo con la natura e il paesaggio. Flashback di un romanzo riferiti alla platea dalla curatrice della prefazione Renata Montanari de Simone che aggiunge “un testo in cui si ricavano valori universali e l’attaccamento alle radici”. Renata Montanari è di origine romagnola. Ha vissuto a San Severo, dove ha completato gli studi classici. Si è laureata in Lettere Classiche presso l’Università degli Studi di Bologna ed in Lingue e Letterature Straniere Moderne presso l’Ateneo di Urbino.Risiede a Caserta dove è stata docente di Italiano e Latino al Liceo Classico “P. Giannone”.
Ha pubblicato saggi di carattere storico e traduzioni dal latino prima di dedicarsi alla poesia ed alla narrativa. Nel 2007 ha ottenuto il Premio speciale della critica al Concorso Nazionale “Mercedes Mundula” di Cagliari col saggio “La donna tra ragione e sentimento: testimonianze letterarie”. Collabora con varie associazioni culturali e dal 1999 ha istituito a Caiazzo un Laboratorio di cultura letteraria presso il Centro di Promozione Culturale “F. de Simone”.
“Leggete tanto e non concentratevi troppo sui cellulari – ha aggiunto Rita Buonomo, sorella dell’autore scomparso due anni fa, accompagnata dalla figlia avvocatessa e assessore del Comune di Alvignano Luisa De Matteo – io che non ho potuto studiare ho imparato tante cose dai libri di mio fratello”. “Un messaggio attuale – chiude la preside Santagata – sull’importanza della rievocazione e sulla riscoperta dei mestieri in un momento drammatico, ora come allora, se pensiamo alla guerra e alle tensioni internazionali in corso. Un libro che è una lezione di storia del nostro territorio”.
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Firenze, 5-6-7 aprile VOCI POSSIBILI | Laboratorio sulla vocalità contemporanea IV
VOCI POSSIBILI è un percorso di studio e di ricerca rivolto a cantanti, performer, compositori a cura di NicoNote e Monica Benvenuti. In questo quarto capitolo il laboratorio è finalizzato alla creazione di una performance di restituzione che avverrà negli ambienti di Villa Strozzi.
In programma per APRILE 2024 da venerdì 5 a domenica 7, un nuovo appuntamento di VOCI POSSIBILI, il percorso di studio sulla vocalità contemporanea, ideato e curato da NicoNote e Monica Benvenuti in collaborazione con Tempo Reale.
VOCI POSSIBILI vuole essere un momento di studio e di riflessione, di indagine e approfondimento sulla vocalità contemporanea in maniera aperta, sensibile a contributi molteplici, focalizzati su temi che vengono individuati e proposti di volta in volta. Una finestra di approfondimento storico filosofico accompagna la scelta e l’esposizione dei repertori analizzati ed affrontati con contributi di ascolti, immagini e video.
Saranno proposti esercizi fisico pratici, di ascolto profondo e vocal techniques, esercizi sulla spazializzazione del proprio suono. Lavoreremo sulla creazione del gesto vocale a partire dalla lettura di alcune poesie sonore e alcuni frammenti da testi letterari dal II libro di De Rerum Natura di Lucrezio (nella traduzione di Milo De Angelis) infine affronteremo alcune partiture di John Cage da Song Books (Solos for Voice 3–92) e da Sixty–Two Mesostics Re Merce Cunningham.
Schedule:
venerdì 5 Aprile pomeriggio: ore 15 – 19
sabato 6 Aprile mattina: ore 11 – 14 pomeriggio: ore 15 -19
domenica 7 Aprile mattina: ore 11 – 14 pomeriggio: ore 17 LIVE PERFORMANCE
Costi: 160 €
Minimo iscritti: 8
Massimo iscritti: 14
Per iscriversi c'è tempo fino a venerdì 22 marzo 2024 , compilando il modulo di iscrizione che trovi sul sito di TEMPO REALE https://temporeale.it/ da inviare all’indirizzo: [email protected]
Non c’è selezione. Per iscriversi non ci sono prerequisiti tuttavia è richiesta una breve lettera di presentazione.
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Mostra personale dell’artista Antonietta Viganone presso gli spazi D&G Martini a Milano
A poco più di un anno dalla sua costituzione, la Fondazione Antonietta Viganone ETS, presieduta da Francesco Fabbiani, organizza presso gli spazi espositivi DG Martini, corso Venezia n. 15 a Milano, la mostra personale dell'artista Antonietta Viganone, con la curatela artistica e scientifica di Marco Eugenio Di Giandomenico.
L'iniziativa ha un duplice target promozionale: la presentazione del programma di attività 2024 della Fondazione e l'esposizione di alcune opere (sculture) della Viganone.
La Fondazione, costituita su disposizione testamentaria dell’artista Antonietta Viganone (esecutrice testamentaria: dott.ssa Domenica D’Elia) e iscritta al RUNTS nel settembre del 2022, nel valorizzare il patrimonio e la memoria della fondatrice svolge attività di studio e ricerca, formazione e promozione in campo artistico e culturale.
Antonietta Viganone (1928 - 2022) è stata pittrice, scultrice, incisore, scrittrice e autrice di libri d’artista. Docente di storia dell’arte negli istituti di istruzioni secondaria, ha realizzato, in quasi sessant’anni di attività di produzione artistica, più di 500 incisioni e stampe d’arte e più di 200 opere di pittura e scultura. Compagna di vita del noto editore di libri d’artista Franco Sciardelli, nel 2004 ha realizzato la stele in memoria del Maresciallo Capo Croce d’Onore Daniele Ghione, vittima dell’atto terroristico a An Nassiriya (Iraq) il 12 novembre 2003, esposta permanentemente in luogo pubblico a Finale Ligure (SV). E’ stata autrice di illustrazioni e incisioni per libri d’artista, promuovendo anche opere letterarie di grandi personalità della cultura del ‘900, tra cui Leonardo Sciascia. Ha partecipato a mostre e manifestazioni di rilievo internazionale e le sue opere sono acquisite al patrimonio di importanti istituzioni culturali.
La Fondazione Viganone, sotto la direzione artistica e scientifica del critico d’arte Marco Eugenio Di Giandomenico e in linea con la volontà della fondatrice, vuole costituire una sorta di laboratorio permanente di approfondimento di tematiche artistiche e di promozione dell’arte contemporanea, sostenendo con borse di studio il percorso formativo in discipline umanistiche di studenti meno abbienti. Sostiene, infatti, con cinque borse di studio il Corso di Perfezionamento post universitario di Sociologia Visuale, Filosofia Estetica, Psicologia Analitica e Critica D'arte dell’Università degli Studi Statale di Milano, diretto da Federico Boni (professore ordinario UNIMI). Nel 2024 è previsto un contributo anche a un istituto di scuola secondaria ove Antonietta Viganone ha insegnato storia dell’arte negli ultimi anni della sua carriera scolastica.
«La Fondazione Antonietta Viganone – afferma il presidente Francesco Fabbiani – vuole interagire con università, accademie, istituzioni culturali nazionali e internazionali, pubbliche e private, nel promuovere l’arte e la memoria della sua fondatrice, e la produzione artistica contemporanea. Nel 2024 abbiamo previsto un programma di attività denso e interessante, tra cui l’organizzazione di una mostra personale dell’artista presso l’Università Cattolica Comillas di Madrid».
All’evento è prevista la partecipazione di varie autorità istituzionali e accademiche, nonché di personalità del mondo dell'arte, della cultura e delle professioni.
L'evento gode del patrocinio del Comune di Milano (Municipio 1), dell'Università Cattolica Comillas di Madrid, di Ethicando Association e del Centro Studi Orange Table, nonché del supporto mediatico di Betting On Italy, Beesness Magazine, Estro Digitale.
La partecipazione è possibile solo su invito, previa registrazione al link eventribe:
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Porte Aperte Festival 2023 a Cremona
L’Associazione Culturale Porte Aperte, con il Centro Fumetto Andrea Pazienza, il Comune di Cremona e il gruppo dei curatori, per l’inizio dell’estate propone l’ottava edizione del Porte Aperte Festival che si terrà a Cremona dall’8 all’11 giugno 2023. Collocato nel contesto della Cremona città d’arte e della musica, il Paf è un festival ,ideato da un’associazione di agitatori culturali cremonesi, con lo scopo di valorizzare le energie della città e del territorio, per offrire un’occasione di incontro e confronto con varie esperienze provenienti dall’intero territorio nazionale. Sono previsti oltre 60 appuntamenti nell’arco di quattro giorni, dislocati in quattro location principali della città, strategiche per la loro ubicazione nel centro storico e per la prossimità al tessuto sociale, culturale ed economico locale. I cortili di Palazzo Affaitati, Palazzo Guazzoni Zaccaria e Palazzo Comunale faranno da cornice agli incontri diurni:, mentre gli appuntamenti serali ed i concerti si terranno come sempre all’interno del Bastione Medioevale di Porta Mosa, che quest’anno li ospiterà nelle serate di giovedì, venerdì e sabato. All’ora di pranzo, sempre a Palazzo Guazzoni Zaccaria, verranno proposti appuntamenti letterari e musicali, intervallati da offerte eno-gastronomiche a tema, curate da realtà locali. Una delle novità di questa edizione, dopo il felice esito dello scorso anno, è rappresentata dagli appuntamenti del giovedì pomeriggio, ospitati nel chiostro di Palazzo Guazzoni Zaccaria e inseriti in un piccolo e innovativo festival nel festival, che ha il nome di Alter: le stanze della traduzione. Si tratta di una serie di incontri con traduttori e traduttrici da lingue diverse, che esploreranno gli universi della narrativa, della saggistica e del Graphic Novel, portando nelle stanze dove operano quotidianamente, per rendere accessibili e coinvolgenti a tutti gli appassionati di lettura i contenuti delle opere scritte in lingua originale come Clelia Bettini, Maurizio Bettini, Franca Cavagnoli, Donata Feroldi, Tommaso Pincio, Alessio Torino e Andrea Toscani. Inoltre ci saranno tre mostre intorno ai linguaggi del fumetto, della fotografia e dell’arte contemporanea, alcune delle quali dedicate a tematiche ambientali e civili, allestite in collaborazione con importanti rassegne culturali come il Festival della Fotografia Etica di Lodi, come una personale di opere originali realizzate da un ospite della RSD di Sospiro nell’ambito del laboratorio creativo Manica Lunga. Il tema che quest’anno accompagnerà questi quattro giorni ricchi di incontri è dis-armonie, che possono costituire elementi di particolare originalità e arricchimento del brano, così anche nella vita, dove la bellezza non deve essere necessariamente ricercata solo nella regolarità e nell’ordine costituito. La nuova immagine dell’8^ edizione, affidata all’illustratrice e fumettista Gabriella Giandelli, mostra quindi una prospettiva inedita della piazza di Cremona, dove un trittico di personaggi domina i tetti della cattedrale, promuovendo arte, cultura e dis-armonie in tutta la città. Read the full article
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L’arte dei tableaux vivants. Luigi Ontani e il kitsch che diventa sublime.
Tenere un blog aperto in questi giorni è diventata cosa difficile. Dopo l’euforia dei primi quindici giorni, non so cosa sia successo... Probabilmente, quella che doveva essere una settimana di relax è diventato un mese di inferno. Lontani da tutto e da tutti, l’unico contatto con il mondo esterno è dato dai social network. I cari vecchi social, luogo di ingegno e di tuttologia. Tra una lite e l’altra, teorie complottiste e generi diversi di argomenti, ho notato, però una cosa molto particolare. Sono in molti quelli che si adoperano nella pratica dei tableaux vivants. Sono certo che molti si staranno chiedendo, “che diavolo fanno questi sui social? Quale pratica oscura e malsana sarà mai questa?” In realtà con il termine francese tableaux vivants si indicano i “quadri viventi”, o, in arte, descrive uno o più attori o modelli d'artista opportunamente mascherati a rappresentare una scena come in un quadro vivente.Per tutta la durata della "visione", le persone non parlano e non si muovono. L'approccio si sposa così con le forme d'arte del palcoscenico con quelli di pittura o della fotografia. Il più recente periodo di massimo splendore del tableau vivant è stato il XIX secolo. Insomma è l’arte visiva che si fa spettacolo.
Quella che oggi è diventata una sorta di moda che è esplosa sui social e che coinvolge tutti, anche solo per un momento di svago, in realtà è stata una delle massime forme espressive di uno dei più grandi artisti del ‘900, vale a dire quel mostro sacro di Luigi Ontani.
Classe 1943, Ontani è un artista assolutamente poliedrico, (viene infatti classificato come pittore, scultore e fotografo), nonché uno dei massimi esponenti della body art italiana.
Dopo aver studiato all'Accademia di belle arti di Bologna inizia la carriera artistica negli anni settanta, cominciando a farsi notare per i suoi "tableaux vivants". In pratica delle performance filmate e fotografate, in cui Ontani si presenta mascherato in vari modi: da Pinocchio a Dante, da San Sebastiano a Bacco. È una pratica di azionismo che sfiora il kitsch, e mette il narcisismo personale ad un livello superiore. Nel corso della sua lunga attività Ontani ha espresso la sua creatività e poetica attraverso l'uso di molte tecniche assai eterogenee tra loro: dagli oggetti pleonastici (1965-69) elementi in scagliola alla "stanza delle similitudini" costituita da elementi ritagliati in cartone ondulato. Ha spesso anticipato l'uso di tecniche in seguito adottate da altri artisti, i primi video super 8 in bianco e nero sono stati girati dal 1969 al 1972. Con l'opera "Ange Infidele" del 1968 Ontani inizia il suo approccio con la fotografia. Fin dall'inizio le opere fotografiche si contraddistinguono per alcuni elementi caratteristici: il soggetto è sempre l'artista che ricorre al proprio corpo e al proprio volto per impersonificare temi storici, mitologici, letterari e popolari; il formato scelto solitamente è quello della miniatura o della gigantografia, e ogni opera è considerata unica. dalla fine degli anni sessanta si susseguono "Teofania" 1969, "Fantome", "San Sebastiano nel bosco di calvenzano, d'apres Guido Reni", "Tentazione", "Meditazione, d'apres de la Tour", "Bacchino" (1970) tell il giovane, "Raffaello" "Dante" "Pinocchio" (1972), Lapsus Lupus e il dittico "EvAdamo" (1973) "Leda e il Cigno" (1974), i grilli e i tappeti volanti cui seguiranno altri apres, il primo ciclo indiano "En route vers l'Inde, d'apres Pierre Loti". Le prime opere fotografiche anticipano un fenomeno che vedrà diffusione a partire dagli anni ottanta. Contemporaneamente alle prime opere fotografiche Ontani comincia ad eseguire i primi "Tableaux vivant"; al 1969 al 1989 l'artista ha realizzato circa 30 tableaux vivant anche in questo caso anticipando le cosiddette installazioni multimediali, molto diffuse a partire dagli anni novanta, che si basano sulla commistione di varie tecnologie.
Con lo stesso atteggiamento ha realizzato opere di cartapesta, vetro, il legno (numerosissime le maschere realizzate soprattutto a Bali in legno di Pule), più raramente è ricorso al bronzo, al marmo e alla stoffa mentre molto cospicua è la sua opera in ceramica frutto del sodalizio soprattutto con la Bottega Gatti di Faenza e con Venera Finocchiaro a Roma e il laboratorio terraviva di Vietri, particolarmente rinomate le maschere pineali, le "Ermestetiche" e le ultime grandi opere quali "GaneshaMusa", "NapoleonCentaurOntano". Molto interessante la sperimentazione con la tecnica del mosaico elaborata con il mosaicista Costantino Buccolieri nell'esecuzione del grande pannello musivo presso la Stazione Materdei della Metropolitana di Napoli. In tutte queste circostanze Ontani ricorre alla tecnica non come un fine in sé, ma in quanto occasione per sperimentare nuove possibilità e formulare nuove variazioni sui temi e i soggetti che più gli interessano: il proprio viaggio "transtorico" attraverso il mito, la maschera, il simbolo e la rappresentazione iconografica. Ha esposto nei principali musei e gallerie del mondo dal Guggenheim al Centre Pompidou, dal Frankfurt Kustverein al Reina Sofia,ha partecipato ad un numero impressionante di biennali da Venezia a Sidney a Lione. Recentemente ha avuto due retrospettive al Ps1/MoMA di New York (2001) e allo SMAK di Ghent (2003-2004). Numerosissimi i libri d'artista e le monografie tra cui "Luigi Ontani. OntanElegia" Allemandi 2004 a cura di Alessandra Galasso e Giulio di Gropello. Nel 2018, la Galleria Giovanni Bonelli di Pietrasanta, in Toscana, presenta una retrospettiva di 30 opere dell’artista di Vergato.
Ontani ha prestato un volto e un corpo (i suoi) a personaggi che spesso appartengono al mito, alle favole, al folklore. Sono figure senza tempo, senza luogo e senza fisionomia e a volte anche senza sesso. Ontani ne ha indossato la maschera, ne ha ripercorso la storia, ha conferito loro sostanza e, quando è stato necessario, ha dato unità agli opposti sovrapponendoli o compenetrandoli.
Gladioli tentazioni (1972) è uno dei primi tableau vivant realizzato dall’artista, una stampa fotografica a colori a grandezza naturale. Sono gli anni in cui Ontani inizia il suo viaggio metaforico all’interno di tutte le identità possibili, confrontandosi principalmente con una serie di referenti cari alla mitologia e alla storia dell’arte, come i famosi d’après da Guido Reni (San Sebastiano, Ippomeneo, San Giovannino). Il titolo dell’opera, gioca con la simbologia legata al gladiolo, fiore il cui nome deriva dal latino gladiolum, “piccola spada”, per la morfologia delle sue foglie, sottili e allungate, somigliante all’arma utilizzata dai legionari romani: il “gladio”. È probabilmente per assonanza con l’etimologia, che regalare fiori di gladiolo equivale a dichiarare di essere stati colpiti, sebbene in maniera ambivalente: feriti oppure trafitti al cuore da un’insopprimibile infatuazione. Ed è a quest’ultima accezione che l’artista sembra voler ironicamente alludere, emergendo dall’oscurità, bloccato in una posizione di contrappunto, le pudenda occultate da un fascio di gladioli, pronto ad essere brandito, per mostrare l’artista, finalmente, in tutta la sua eroica nudità. L’opera è la prima di Ontani con cui sono entrato in contatto ed è presente nella collezione del museo MADRE di Napoli.
Altra opera che ho avuto modo di vedere più volte al MUSMA di Matera, che però non fa parte dei tableaux vivants ma di fortissimo impatto, ovvero IndiSiam OrientAle, del 2007. L’opera rientra nel ciclo degli oggetti pleonastici. Un paio di scarpette in ceramica policroma con oro zecchino tipico della produzione artistica di Luigi Ontani. Come si evince dal titolo si tratta di un paio di scarpette di foggia orientale abbondantemente dorate e con riportato il volto di Ontani sul gambetto.
Il genio di Luigi Ontani, in conclusione, si è rivelato utilissimo come passatempo per questa quarantena. Credo sia doveroso affermare, anche in questo caso, che siamo tutti un po ontani, e nello stesso tempo tutti in debito con lui.
Valerio Vitale
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Festivaletteratura Mantova 2019
Quest’anno ho deciso di iniziare a parlarvi del Festivaletteratura di Mantova, una kermess dal sapore internazionale dedicata ai libri che si tiene nella mia città ogni anno all’inizio di settembre, con largo anticipo perchè si preannuncia un’edizione BOMBA che avrà ospiti scrittori strafamosi e acclamati a livello internazionale, perciò voglio che siate preparati a prendervi qualche giorno di ferie e organizzare un viaggetto a Mantova, che tra l’altro è anche una città molto suggestiva e ricca d’arte da visitare.
Iniziamo col dire che l’edizione del FESTIVALETTERATURA di MANTOVA 2019 si terrà da mercoledì 4 a domenica 8 settembre 2019.
Ospiti d’eccezione fra i tanti autori presenti: Margaret Atwood, narratrice canadese di fama mondiale, ora ancora più conosciuta grazie alla serie televisiva tratta dal suo racconto distopico Il racconto dell’ancella, il cui seguito atteso da anni dai lettori uscirà in Italia il 10 settembre 2019 col titolo I testimoni. la scozzese Ali Smith, più volte candidata al Nobel; Jeffery Deaver, autore di gialli/thriller che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo con il ciclo di romanzi con protagonista Lincoln Rhyme, il romanziere statunitense Dave Eggers, autore del libro distopico futurista Il cerchio da cui è stato tratto il film omonimo con Tom Hanks e Emma Watson ; Bernhard Schlink, autore tedesco tra i più tradotti al mondo autore tra gli altri di Il lettore (o A voce alta) opera sul senso di colpa post bellico della Germania dopo la fine della seconda guerra mondiale divenuto anche un famoso film con Kate Winslet che le è valso l’Oscar; Ian McEwan autore di Espiazione e molti altri libri ormai divenuti veri e propri classici, lo scrittore e saggista statunitense Jonathan Safran Foer autore di Ogni cosa è illuminata; Pilar del Rio giornalista e traduttrice spagnola nonché vedova di José Saramago, il premio Pulitzer Colson Whitehead autore di La ferrovia sotterranea, Gail Honeyman autore di Eleonor Oliphant sta benissimo; David Nicholls, sceneggiatore e autore di romanzi sentimentali di grande successo come Un giorno diventato anche un film, Tony Sandoval, autore di graphic novel perennemente in bilico tra il gotico e il fantastico, e poi ancora Dacia Maraini ed Erri De Luca, Stefania Bertola, Licia Troisi, lo scrittore fantasy Jonathan Stroud e molti altri ancora!
Ma oltre al Festival, a tutti questi scrittori e al turbinio di libri presenti, ci sono due motivi in più per venire a Mantova il 5 e il 7 settembre, io (Mariachiara Cabrini alias Weirde) e Francesca Cani faremo due incontri aperti al pubblico totalmente liberi senza bisogno di biglietti o altro per presentare il nostro romanzo storico edito da Fanucci, L’Elisir di Mantova.
Ci farebbe veramente piacere potervi conoscere dopo anni che ci parliamo tramite internet e condividiamo le nostre letture e questa credo sia veramente una buona occasione per farlo. Perchè non verreste solo per noi, ma potreste anche prendere parte ad un Festivaletteratura veramente ricco.
Fateci sapere se siete intenzionati a fare un viaggetto a Mantova e vi daremo tutte le dritte giuste per arrivarci e soggiornarvi. Le date in cui noi saremo presenti sono il 5 e il 7 settembre, più avanti vi daremo più dettagli. Per ora vi dico che non vediamo l’ora di potervi conoscere e parlare un poco con voi!
Alcuni dei libri del Festivaletteratura 2019:
Il racconto dell’ancella
Margaret Atwood
In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Galaad: garantire una discendenza alla élite dominante. Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione. Mito, metafora e storia si fondono per sferrare una satira energica contro i regimi totalitari. Ma non solo: c'è anche la volontà di colpire, con tagliente ironia, il cuore di una società meschinamente puritana che, dietro il paravento di tabù istituzionali, fonda la sua legge brutale sull'intreccio tra sessualità e politica. Quello che l'ancella racconta sta in un tempo di là da venire, ma interpella fortemente il presente.
Inverno
Ali Smith
Una vigilia di Natale in una maestosa e decadente villa in Cornovaglia. Quattro personaggi che in tre giorni di festa, mettono a confronto diverse generazioni, sensibilità, visioni del mondo e provando in qualche modo a convivere. Secondo capitolo della tetralogia che Ali Smith dedica alle stagioni, Inverno alterna riferimenti alla drammatica attualità contemporanea (la Brexit, Donald Trump, i cambiamenti climatici) e luminosi tocchi di realismo magico, intessendo le pagine di allusioni letterarie (da Dickens a Shakespeare).
Il taglio di Dio
Jeffery Deaver
Diamond District, Manhattan. Jatin Patel, maestro tagliatore di diamanti, giace esanime sul pavimento del suo laboratorio. Pochi metri più in là, una giovane coppia di fidanzati. Hanno caviglie e polsi legati, la gola tagliata. La scena che la squadra di Lincoln Rhyme si trova di fronte, un sabato mattina qualunque nelle stanze della Patel Designs, ha tutti i numeri della classica rapina finita male. Ma per Amelia Sachs qualcosa non torna. I diamanti lavorati non sono stati portati via, e l’assassino si è accanito sulle vittime con una brutalità che suggerisce un movente diverso. Per sposare definitivamente la tesi che dietro all’omicidio si nasconda altro, basta leggere il messaggio sgrammaticato e delirante che il killer ha inviato alla stampa. Non è la prima volta che Rhyme deve entrare nella mente allucinata di un assassino. Se non fosse che la follia del Promittente, così si è firmato, è eguagliata da un’abilità e una lucidità fuori dal comune. Per quanto un errore l’abbia già commesso, un errore che lo potrebbe incastrare.
Il cerchio
Dave Eggers
"Mio Dio, questo è un paradiso" pensa Mae Holland quando fa il suo ingresso al Cerchio, la più influente azienda al mondo nella gestione di informazioni web. Mae adora tutto del Cerchio: gli open space avveniristici, le palestre e le piscine distribuite ai piani, la zona riposo con i materassi per chi si trovasse a passare la notte al lavoro, i tavoli da ping pong per scaricare la tensione, le feste organizzate, perfino l'acquario con rarissimi pesci tropicali. Pur di far parte della comunità di eletti del Cerchio, Mae accoglie la richiesta di rinunciare alla propria privacy per un regime di trasparenza assoluta. Nessun problema per Mae, tanto la vita fuori dal Cerchio non è che un miraggio sfocato e privo di fascino. Almeno fino a quando un ex collega non la fa riflettere: il progetto di usare i social network per creare un mondo più sano e più sicuro è davvero privo di conseguenze?
Il lettore
Bernhard Schlink
Germania, fine anni Cinquanta. Mentre il paese cerca di archiviare definitivamente gli orrori della guerra, il quindicenne Michael Berg cerca di lasciarsi alle spalle i giorni maledetti della sua adolescenza. Svanita l'itterizia che lo ha costretto a letto per un intero inverno, ora può avventurarsi di nuovo per le strade della sua città, e raggiungere la casa di Hanna Schmitz, la sconosciuta trentenne che lo ha soccorso un giorno d'ottobre in cui, di ritorno dalla scuola, la malattia si era fatta sentire con violenza. Occhi azzurri, capelli biondo cenere, il volto spigoloso ma femminile, Hanna Schmitz esercita un'attrazione fatale sul ragazzo. Nella sua casa, un modesto appartamento in cui la stanza più grande è la cucina, Michael riceve la sua iniziazione alla vita sentimentale. Un'iniziazione fatta di travolgente passione e pudori, interrotti di tanto in tanto da uno strano rituale imposto dalla donna: la lettura ad alta voce da parte del ragazzo dei classici della letteratura tedesca. Un giorno, però, Hanna svanisce nel nulla senza lasciare traccia, gettando Michael nella più cupa disperazione. Alcuni anni dopo, il ragazzo, divenuto studente di legge, la rivede in un'aula di tribunale in cui si celebrano i cosiddetti "Auschwitzprozesse"... in veste di imputata.
Nel guscio
Ian McEwan
La gravidanza di Trudy è quasi a termine, ma l'evento si prospetta tutt'altro che lieto per il suo piccolo ospite. Ad attenderlo nella grande casa di famiglia (e nel letto coniugale) non c'è il legittimo marito di Trudy e suo futuro padre, John Cairncross, poeta povero e sconosciuto, innamorato della moglie e della civiltà delle parole, ma il fratello di lui, il ricco e becero agente immobiliare Claude. Dalla sua posizione ribaltata e cieca, il nascituro gode nondimeno di una prospettiva privilegiata sugli eventi in corso, ed è lui a metterci a parte di una vicenda di lutto e di sospetto dagli echi assai familiari. Certo, i due cognati fedifraghi, Trudy e lo zio Claude, non hanno regni nordici cui aspirare. Ma amletico è il crimine orrendo che il narratore vede (o meglio sente) arrivare,Se nel testo shakespeariano l'origliamento, l'atto di spiare e raccogliere informazioni rovistando i recessi e gli anditi del regno, è spesso motore dell'azione, nel guscio l'udito è il senso privilegiato per ragioni fisiologiche, e a essere rovistati a pochissima distanza dal capo dell'inorridito narratore sono spesso e volentieri i recessi e gli anditi del corpo materno. Mentre all'orecchio non sempre affidabile del nostro eroe non-nato si dipana la tragica detective story, nella manciata di giorni che separano il suo «esserci» dal suo protetto «non-esserci» ancora, e il nascituro ha tempo di riflettere su di sé, sulla complicata faccenda dell'amore, sul mondo, coi suoi orrori contemporanei e con le sue desiderate meraviglie. Ha tempo e curiosità sufficienti per farsi domande, interpretare i segni della sua realtà mediata, contemplare azioni e concludere che la sua sola salvezza, la salvezza dell'uomo, sta forse nell'esitazione.
Molto forte, incredibilmente vicino
Jonathan Safran Foer
A New York un ragazzino riceve dal padre un messaggio rassicurante sul cellulare: "C'è qualche problema qui nelle Torri Gemelle, ma è tutto sotto controllo". È l'11 settembre 2001. Tra le cose del padre scomparso il ragazzo trova una busta col nome Black e una chiave: a questi due elementi si aggrappa per riallacciare il rapporto troncato e per compensare un vuoto affettivo che neppure la madre riesce a colmare. Inizia un viaggio nella città alla ricerca del misterioso signor Black: un itinerario ricco di incontri che lo porterà a dare finalmente risposta all'enigmatico ritrovamento e ai propri dubbi. E sarà soprattutto l'incontro col nonno a fargli ritrovare un mondo di affetti e a riaprirlo alla vita.
La ferrovia sotterranea
Colson Whitehead
«La ferrovia sotterranea» è il nome con cui si indica, nella storia degli Stati Uniti, la rete clandestina di militanti antischiavisti che nell’Ottocento aiutava i neri a fuggire dal Sud agli stati liberi del Nord. Nel suo romanzo storico dalle sfumature fantastiche, Colson Whitehead la trasforma in una vera e propria linea ferroviaria operante in segreto, nel sottosuolo, grazie a macchinisti e capistazione abolizionisti. È a bordo di questi treni che Cora, una giovane schiava nera fuggita dagli orrori di una piantagione della Georgia, si imbarca in un arduo viaggio verso la libertà, facendo tappa in vari stati del Sud dove la persecuzione dei neri prende forme diverse e altrettanto raccapriccianti. Aiutata da improbabili alleati e inseguita da uno spietato cacciatore di taglie, riuscirà a guadagnarsi la salvezza? La ferrovia sotterranea è una testimonianza scioccante – e politicamente consapevole – dell’eterna brutalità del razzismo, ma si legge al tempo stesso come un’appassionante storia d’avventura che ha al centro una moderna e tenacissima eroina femminile. Unico romanzo degli ultimi vent’anni a vincere sia il National Book Award che il Premio Pulitzer, è un libro che sembra già destinato a diventare un classico.
Eleanor Oliphant sta benissimo
Gail Honeyman
Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: sto benissimo. Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido. Ho quasi trent'anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate. Poi torno a casa e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient'altro. Perché da sola sto bene. Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata di mia madre. Mi chiama dalla prigione. Dopo averla sentita, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto. E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo. O così credevo, fino a oggi. Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E all'improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie paure, non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene. Anzi: benissimo.
Noi
David Nicholls
Douglas e Connie si conoscono alla fine degli anni Ottanta, quando il muro di Berlino era ancora in piedi. Trent'anni e dottore in biochimica, Douglas trascorreva allora i giorni feriali e gran parte del weekend in laboratorio a studiare il moscerino della frutta. Connie, invece, divideva il suo tempo con una "combriccola di artistoidi", come li chiamavano i genitori di Douglas: aspiranti attori, commediografi e poeti, musicisti e giovani brillanti che rincorrevano carriere improbabili, facevano tardi la sera e si radunavano a volte a casa di Karen, la sorella di Douglas piuttosto promiscua in fatto di amicizie, a bere e discutere animatamente. Ed è durante una festa nell'appartamento di Karen, che Douglas si imbatte per la prima volta in Connie: capelli ben tagliati e lucenti, un viso stupendo, una voce sensuale, distinta ed elegante con i suoi vestiti vintage cuciti su misura, attillati e perfetti. Sono trascorsi più di vent'anni da allora e Douglas e Connie sono sposati da decenni e hanno un figlio, Albie. Douglas ha cinquantaquattro anni e la sensazione di scivolare verso la vecchiaia come la neve che cade dal tetto. Connie è sempre attraente e Douglas la ama cosi tanto che non sa nemmeno come dirglielo, e dà per scontato che concluderanno le loro vite insieme. Una sera, però, a letto, Connie proferisce le parole che Douglas non avrebbe mai voluto sentire: "Il nostro matrimonio è arrivato al capolinea, Douglas. Penso che ti lascerò".
La trilogia di Bartimeus
Jonathan Stroud
Il millenario jinn Bartimaeus, il demone che costruì le mura di Uruk, Karnak e Praga, che parlò con re Salomone, che cavalcò per le praterie con i padri dei bisonti, viene improvvisamente richiamato dal mondo degli spiriti ed evocato a Londra. Una Londra tetra e cupa dove la magia consiste in un'unica capacità: quella di evocare e asservire demoni, i quali, loro malgrado, obbediranno a ogni ordine del mago che li tiene in suo potere. Bartimaeus deve compiere una missione difficilissima: rubare l'Amuleto di Samarcanda al temibile e ambizioso Simon Lovelace...
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La musica sale in montagna, concerto del Liceo di Ceccano sul Siserno, sabato 8 ottobre
La musica sale in montagna, concerto del Liceo di Ceccano sul Siserno, sabato 8 ottobre
Una particolare formula di trekking con contributi musicali e letterari è stata progettata dal Liceo di Ceccano (a cura del Centro Sportivo Scolastico sez. Trekking – del Laboratorio Musicale e del Laboratorio di Educazione Ambientale) in condivisione con l’I.C. di Amaseno e proposta ai Comuni di Villa Santo Stefano, Amaseno e Giuliano di Roma, con la collaborazione del Gruppo Amici della…
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28 maggio, il collettivo lals, "laboratorio letterario di siena", intervista i redattori di gammm.org
28 maggio, il collettivo lals, “laboratorio letterario di siena”, intervista i redattori di gammm.org
MILLYTANTI: GAMMM . Con il progetto *Millytanti* LALS dialoga con le redazioni di alcune riviste letterarie, blog e gruppi culturali dell’attuale panorama italiano, discutendo dei loro manifesti programmatici e del loro personale rapporto con il concetto di militanza. . Venerdì 28 maggio LALS intervista tre redattori di GAMMM: Mariangela Guatteri, Marco Giovenale e Michele Zaffarano L’intervista…
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#billboards#cambio di paradigma#dialogo#gammm#intervista#Laboratorio Letterario di Siena#LALS#Mariangela Guatteri#Michele Zaffarano#redazione#scritture di ricerca#traduzione
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Corviale Urban Lab, edizione speciale online a sostegno del Mitreo
La Galleria Il Mitreo chiuderà l’8 dicembre, non per sua volontà, nonostante una presenza attiva nella difficile periferia di Corviale ormai da più di 10 anni.
Il festival Corviale Urban Lab, che al Mitreo è stato ospitato fin dagli esordi, gli dedica una nuova edizione speciale, interamente online, per sottolinearne il cruciale ruolo artistico e culturale.
Un’edizione organizzata da Liberi di Suonare in collaborazione con ARTmosfera, che coinvolge un cast di artisti emergenti e che racconta il territorio del Serpentone con una serie di iniziative culturali fruibili liberamente online.
Per quasi due mesi, verrà trasmesso online settimanalmente un palinsesto multiartistico composto da concerti, performance teatrali e di danza, mostre, pillole d’arte e reading letterari.
Si inizia venerdì 4 dicembre in streaming sulle pagine Facebook di Corviale Urban Lab e Liberi di Suonare: in programma il cantautore Leonardo Angelucci, le performance di danza della compagnia Uscite di Emergenza e di Nunzio Perricone, l’intervento teatrale di Eduardo Ricciardelli e la performance dell’artista circense Leonardo Varriale.
Per tutto dicembre e gennaio verranno pubblicate le performance di numerosi altri artisti emergenti come i musicisti Maria Faiola, Amò e Cigno, il circense Mr. IVan con le sue bolle di sapone e la pittrice Silvia Struglia con un suo live painting.
Un programma che verrà rivelato in tutti i suoi dettagli nelle prossime settimane e che verrà arricchito da altre iniziative collaterali.
Il Laboratorio di Città Corviale presenterà un tour digitale, con interviste esclusive, della sua toccante Mostra del Progetto delle Memorie, in cui si raccontano i luoghi e le vite degli abitanti del celebre piano libero del Serpentone, prima del loro definitivo sfratto.
Proporrà, inoltre, un reading dedicato a due dei più grandi autori italiani di sempre: Gianni Rodari, per il centenario della nascita, e il sommo Dante Alighieri, a 700 anni dalla morte.
Ma non è tutto! Gli artisti di Stamperia del Tevere e Comunità X realizzeranno delle pillole d’arte in diretta social per raccontare la loro attività artistica e spiegare le tecniche che usano per creare le opere.
L’artista Monica Melani presenterà un video racconto del laboratorio Preghiere al Vento, incentrato sulla particolare tecnica della pittura energetica.
Carlo Infante porterà la versione digitale del suo Walkabout notturno lungo le strade di Corviale, un’esperienza psicotropa che ci metterà a conoscenza dei segreti del Serpentone.
Lo sforzo di questa nuova edizione del Corviale Urban Lab è quello di continuare a portare arte e cultura nella profonda periferia romana, cercando al contempo di puntare i riflettori sulla delicata situazione della Galleria Il Mitreo, un polo di aggregazione sociale e culturale per gli abitanti del quartiere che non può essere abbandonato.
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#iorestoacasa: La Storia di Fiorella Trinci L'arte, la creatività, la fantasia credo possano tirarci fuori dai momenti bui..così almeno è per me;c'è David Copperfield di Dickens che mi ha teso la mano una volta,o un dipinto di Marc Chagall come ,La Resurrezione Bianca che mi ha ridato forza e speranza,ma anche la Serenata di Schubert,un'opera di Puccini,una canzone di De André e via via fino alla più piccola forma di creatività mi hanno tante , tante volte, salvata...La bellezza insomma,quella bellezza che "salverà il mondo",frase troppe volte citata a sproposito ,estrapolandola dall'Idiota di Dostoevskij!In realtà siamo noi che dobbiamo salvare "la bellezza"salvaguardandola,accudendola ,così soltanto ,"lei"potrà salvarci...Io la bellezza l'ho trovata prima nella decorazione della ceramica,poi nella decorazione su ferro battuto,su legno su qualsiasi superficie si potesse dipingere;quindil'ho trovata nella costruzione manuale di un burattino,di un gioiello con pietre e fiori di raso,nel collage di vecchie stoffe e carte..e piano piano ho iniziato a mischiare le tecniche ed i materiali, dando libero sfogo alla mia fantasia,ricostruendo nelle mie opere quel mondo che vorrei vedere intorno a me...La mia stessa piccola casa è il mio laboratorio ed il mio magazzino con cassetti e scatole da cui fuoriescono colori,pennelli,fogli,nastri,pizzi,vecchi libri di letteratura che aspettano di essere ritagliati e trasformati...In questo periodo di quarantena forzata,di fronte al dolore ed alla morte,mi sono di nuovo venuti incontro i miei personaggi letterari,i miei colori,i miei materiali,la musica,le canzoni,l'arte in tutte le sue espressioni e di nuovo ho sentito che sarei e saremmo usciti tutti insieme dal buio..." #iorestoacasa Raccontami la tua storia e verrà pubblicata sul nostro blog scrivimi
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Estinzione - Call scrittura di Cedro Mag scad.30/11
Estinzione – Call scrittura di Cedro Mag scad.30/11
Cedro è un esperimento. Ha il legno chiaro al posto della buccia e un profumo di condivisione. È un laboratorio creativo, un posto dove fanno i pancake e, ora, anche una rivista. Acerba ma polposa.
Su facebook seguo tante riviste letterarie. Qualche giorno fa ho notato questo bando e lo condivido con piacere. Le regole sono poche:
Tema: Estinzione. Battute massime: 5000. Inviare il racconto:…
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Fumettisti in mostra per il BGeek #Countdown in Officina Degli Esordi
🔔 Mostre e tanto altro per il BGeek #Countdown da SPINE Temporary Small Press Bookstore in Officina degli Esordi 🔔
Il BGeek 2019 - Il Festival dell'Immaginazione per questa nuova edizione dedica tutta una serie di iniziative “off” come mostre, proiezioni o masterclass, che anticipano di qualche giorno l’inizio della due giorni di eventi in Fiera Del Levante.
Questi manifestazioni si protrarranno anche dopo la chiusura del geek fest, come la mostra delle opere di alcune firme forti del fumetto italiano che prevede tavole e disegni di Gli Scarabocchi di Maicol&Mirco, Alessio Fortunato, Sebastiano Vilella e Maurizio Lacavalla, inaugurata il 24 Maggio negli spazi del laboratorio urbano barese Officina Degli Esordi.
Evento ad ingresso gratuito, nato dalla collaborazione di BGeek con SPINE Temporary Small Press Bookstore Inaugurazione Venerdì 24 Maggio ore 18.00 Via Crispi n.5 Bari 70123 ✉ [email protected]
SEBASTIANO VILELLA
Sebastiano Vilella è nato a Bari nel 1960. Si occupa di fumetto, pittura e illustrazione, a cui affianca l’attività di docente di discipline artistiche e letterarie.
Scrive e disegna fumetti da quasi trent’anni, e ha collaborato con le principali riviste italiane, tra cui Eureka (dove è apparso per la prima volta il personaggio del commissario Grimaldi), Frigidaire, Reporter, Comic Art, Intrepido, Splatter, Blue e molte altre.
In ambito grafico e pittorico, dal 1980 ad oggi, ha all’attivo numerose mostre personali e collettive.
Tra i volumi pubblicati: Italo Grimaldi, un commissario tra le due guerre, Tre toni di nero, SpasMex e l’antologia di racconti erotici Notturni.
Nel 2009, per Coconino Press, ha pubblicato Interno metafisico con biscotti, visionario graphic novel ispirato alla vita del pittore Giorgio De Chirico.
MAICOL&MIRCO
Maicol & Mirco, pseudonimo di Michele Rocchetti detto Michael [1] [2] ( San Benedetto del Tronto, 2 settembre 1978), è un fumettista e disegnatore italiano. Originariamente lo pseudonimo indicava un duo, composto anche da Mirko Petrelli (San Benedetto del Tronto, 1977) [3] [4]. Vive a Grottammare.
Autore di numerose storie brevi e graphic novel, ha fatto parte del collettivo Superamici (con Ratigher, Tuono Pettinato, Dottor Pira e LRNZ), poi denominato Fratelli del Cielo, ed ha acquisito grande notorietà sul web[5][6] con Gli Scarabocchi di Maicol & Mirco, irriverenti e caustiche vignette su sfondo rosso
ALESSIO FORTUNATO
Alessio Fortunato è nato nel 1968 a Trossingen, in Germania. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bari, scuola di scenografia, discutendo la tesi sul Cinema Espressionista Tedesco.
Nel 1995 vince il concorso per giovani disegnatori di Expocomics di Bari ed inizia a collaborare in una fanzine di fumetti di Trani intitolata Epic!, per la quale disegna una miniseria dal titolo Città Oscura. Nello stesso anno esordisce per la casa editrice Liberty di Ade Capone con Erinni Atto Zero. Con Capone per la Liberty disegna Kor One Atto Zero, Il Potere e la Gloria (episodi 4-5-6 ed epilogo finale) ed Erinni Streep. Nel 1997 esordisce alla Star Comics con una storia di Lazarus Ledd per il decennale della casa editrice. L’anno successivo entra nello staff regolare della serie per cui disegnerà 10 albi. Nel 2003 diventa parte del team di disegnatori della serie dell’Eura Editoriale John Doe. Sempre per l’Eura disegna i numeri 4 e 20 della miniserie Detective Dante e numerose storie della serie Trapassati Inc., oltre a storie brevi e liberi per le riviste Skorpio e Lanciostory. Per le Edizioni Arcadia disegna nel 2007 l’albo d’esordio di Maisha, ai testi di Francesco Matteuzzi. Attualmente fa parte dello staff dei disegnatori di Dampyr, per la Sergio Bonelli Editore.
MAURIZIO LACAVALLA
Maurizio Lacavalla nasce nell’ottobre 1992 a Barletta. Barletta è un luogo dove hanno costruito il mare davanti ad un cimitero - con che coraggio, con che coraggio.Vive e lavora a Bologna e per sei mesi è stato ad Amburgo, contandone le brevi giornate nella camera 242. Nel gennaio 2016, insieme ad altri tre autori, fonda Sciame, collettivo di fumetti e illustrazione con sede a Bologna.
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«Non leggo mai i libri che devo recensire; non vorrei rimanerne influenzato». Oscar Wilde
❝ Come si valuta un libro? Cosa vuol dire leggere "professionalmente" un romanzo? Quali le strategie per far fronte alle nuove esigenze del lavoro redazionale mentre le case editrici tendono a esternalizzare ruoli e figure cruciali preposti allo scouting letterario? In che modo relazionarsi ai propri miti letterari nel momento in cui si sta scrivendo un romanzo? ❞
R E A D D I F F E R E N T !
❝ Il corso LEGGERE PER ripercorre quel viaggio circolare che gli addetti ai lavori (scrittori, redattori, editor) compiono intorno a un unico centro, un unico gesto, causa e fine della loro attività: leggere.Valutare un testo o scriverlo significa infatti collocarsi in punti diversi del medesimo cammino.
Da quell'infinita Biblioteca ideale che tutti abbiamo intorno inizia il viaggio sia del redattore sia dello scrittore per garantire il destino editoriale di un testo o crearlo da zero e tornare così al punto di partenza, alimentando il serbatoio di riferimenti, voci e parole chiamato Letteratura. Confrontarsi con questa Biblioteca ideale, fatta di speranze e nuove proposte, di canone e tradizione, e di tutto ciò che sta in mezzo, significa leggere. Leggere diversamente.❞
Dove ★ sede di West Egg, Viale delle Milizie 34, a due passi dalla fermata Lepanto, Roma Quando ★ 1 incontro a settimana, il giovedì dalle 19,00 alle 21,00, dal 28 febbraio Docenti ★ Christian Soddu, Fabrizio Patriarca; laboratorio: Matteo Sarlo
Dai un'occhiata al calendario delle lezioni: https://bit.ly/2RD4DyH [email protected] Francesca: 339.6045372
Per chi abita fuori Roma, la registrazione video di ogni lezione sarà disponibile poche ore dopo la sua conclusione www.westegg.it
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