#laboratori interculturali
Explore tagged Tumblr posts
Text
Inaugurazione di uno Spazio Interculturale Polifunzionale ad Alessandria: Un Oasi di Cultura e Benessere
Il 12 ottobre 2024 si apre uno spazio di inclusione e creatività in Via Bologna, 7 ad Alessandria, con ingresso libero e tante proposte interculturali.
Il 12 ottobre 2024 si apre uno spazio di inclusione e creatività in Via Bologna, 7 ad Alessandria, con ingresso libero e tante proposte interculturali. Ad Alessandria sta per nascere un nuovo punto di riferimento per la comunità: uno spazio interculturale polifunzionale che sarà inaugurato il 12 ottobre 2024. Situato in Via Bologna 7, questo nuovo centro è progettato come un’oasi di cultura e…
#Alessandria spazio culturale#apertura centro culturale Alessandria#armonia culturale Alessandria.#attività di benessere#attività polifunzionali Alessandria#attività sociali Alessandria#Baia degli Angeli Alessandria#benessere psicofisico Alessandria#centro di benessere Alessandria#crescita personale Alessandria#CSV Asti#CSV Asti e Alessandria#Cultura Alessandria#cultura e benessere#dialogo culturale#eventi culturali Alessandria#eventi gratuiti Alessandria#eventi inclusivi Alessandria#inaugurazione centro interculturale#inaugurazione spazio interculturale#inclusione culturale Alessandria#incontro culturale Alessandria#iniziative interculturali#integrazione culturale#laboratori creativi Alessandria#laboratori interculturali#nuove opportunità Alessandria#Partecipazione Attiva#polifunzionale Alessandria#progetti culturali Alessandria
0 notes
Text
Regione Sicilia: al via "Fuori Orario" 2,5 milioni per attività pomeridiane ed estive
Regione Sicilia: al via "Fuori Orario" 2,5 milioni per attività pomeridiane ed estive. Si chiama "Fuori Orario" ed è il nuovo ciclo di interventi promosso dall'assessorato regionale all'Istruzione e formazione con cadenza biennale e uno stanziamento di 2,5 milioni di euro, per finanziare le attività extra scolastiche e l'apertura delle scuole primarie siciliane statali oltre l'orario ordinario. L'iniziativa punta a sostenere l'offerta formativa e la sperimentazione di modelli per contrastare la dispersione scolastica e la povertà educativa. In particolare, l'obiettivo ambizioso è quello di rendere la scuola uno "spazio condiviso", un laboratorio di cittadinanza in cui diffondere opportunità culturali accessibili a tutti. I progetti potranno essere avviati in questo e nel prossimo anno scolastico (2023-24 e 2024-25) e dovranno assicurare il prolungamento delle attività nel pomeriggio e nel periodo estivo per un minimo di 150 ore. «È un'azione mirata al coinvolgimento degli alunni e alla lotta alla dispersione scolastica - spiega l'assessore regionale all'Istruzione Mimmo Turano - attraverso un'ampia offerta culturale, didattica extracurriculare, creativa e ricreativa, artistica e multimediale». Oltre alle spese per il servizio mensa, i materiali di consumo e promozione e le varie prestazioni professionali per la realizzazione delle attività, l'assessorato potrà finanziare numerose attività extra scolastiche: laboratori di teatro, musica, danza, arti visive, corsi di lingua, spazi di ascolto per alunni e famiglie, interventi anti dispersione, percorsi di educazione alla legalità, corsi e laboratori di coding, realizzazione di spettacoli, concerti, filmati, libri e giornali, mostre, uscite didattiche, iniziative interculturali di vario genere e partecipazione a eventi. Non saranno ammesse, invece, richieste per attività di progettazione, direzione e coordinamento, e per beni strumentali soggetti ad ammortamento in conto capitale. Ciascun istituto potrà beneficiare di un finanziamento massimo di 12 mila euro. «Le risorse stanziate per "Fuori Orario" - aggiunge Turano - affiancano e integrano quelle già operative di "Scuole aperte", 27 milioni di euro in tre anni di fondi Fse per le scuole medie, con l'apertura di una finestra già in questo mese di marzo». Le scuole primarie interessate a partecipare dovranno presentare domanda, completa di allegati e relativa documentazione, al dipartimento regionale dell'Istruzione entro il prossimo 15 marzo, inviando una Pec all'indirizzo [email protected]. All'interno delle domande dovranno essere inserite obbligatoriamente: le azioni di recupero delle competenze di base previste, attraverso il supporto allo studio, l'ascolto, l'empatia e la realizzazione di percorsi didattici personalizzati o per piccoli gruppi; gli interventi di potenziamento delle competenze da avviare attraverso esperienze e percorsi di arricchimento finalizzati al pieno sviluppo delle potenzialità, delle abilità, della capacità di apprendimento e sviluppo del pensiero critico, anche attraverso l'utilizzo di metodologie didattiche innovative.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Link
A volte si tratta di riscoprire prima di tutto la gioia e la ricchezza del camminare insieme: in questo frastagliato orizzonte la Rete di Cooperazione Educativa “C’è speranza se accade @” (nata intorno al pensiero e all’amicizia di Mario Lodi e Gianfranco Zavalloni, ma anche alla pedagogia critica, tra gli altri, di don Lorenzo Milani, Maria Montessori, Célestin Freinet…), la redazione di Comune e l’Asilo Bosco Caffarella promuovono due giorni a Roma (sabato 6 e domenica 7 ottobre) di scambio e approfondimento all’interno di “Fabbrica di Roma ReAct”, festival multidisciplinare promosso dall’associazione Comunitaria all’ex Cartiera Latina (Via Appia antica 42). A questa iniziativa, parteciperà anche Lunaria, con un laboratorio sul
“Come possiamo creare un mondo nuovo dal basso nei territori dove viviamo e nelle scuole che frequentiamo ogni giorno? La scuola e più in generale l’educazione sono destinati soltanto a imitare il proprio tempo? È evidente: abbiamo bisogno di un apprendimento diverso e diffuso oltre le pareti delle classi, aperto al territorio e al mondo, per creare prima di tutto comunità di ricerca e sperimentare pedagogie interculturali. Esperienze, reti e libri dimostrano che, nonostante gli ostacoli, è comunque possibile e che non serve per forza attendere interventi dall’alto”. Qui di seguito il programma delle iniziative organizzate da Rete di Cooperazione Educativa, la redazione di Comune e Bosco Caffarella, nell’ambito di “Miraggi migranti”, alcuni laboratori e momenti di approfondimento rivolti a insegnanti, educatori e genitori dedicati ai nessi che legano accoglienza, condivisione ed educazione.
All’interno di Miraggi Migranti, domenica 7 ottobre, sarà promossa anche la videoproiezione del film “La mia classe” (di Daniele Gaglianone con Valerio Mastandrea nelle parti del maestro di una classe di immigrati, un viaggio tra finzione cinematografica e realtà). Interverrà Gino Clemente, sceneggiatore del film. La partecipazione a questa seconda iniziativa, fortemente legata ai temi di Miraggi migranti, sarà libera e gratuita.
SABATO 6
1) Lunaria. Prevenzione del razzismo (sab 6, ore 15/18) Alcuni casi esemplari (maturati dall’esperienza del Libro bianco sul razzismo e da Cronachediordinariorazzismo.org
2) Cemea. Le forme del gioco dal singolare al plurale (sab 6, ore 15/18) La lingua come contesto educativo
3) Asinitas. Fare scuola, fare pensiero, fare anima (sab 6, ore 15/18) La narrazione come strumento educativo
4) Ass. Altramente. Io leggo, dunque sono (sab 6, ore 15/18) Pezzettini (festa della lettura) tutto l’anno
5) Caritas di Roma (…) (sab 6, ore 15/18)
DOMENICA 7
6) Lìscìa Sulle tracce di Tik (dom 7, ore 10/13) Laboratorio di ludopedagogia “Tik” è un’assemblea politica, una ricerca e una sperimentazione che dal 2016 Liscìa porta avanti sul tema delle migrazioni con il metodo della ludopedagogia (giocare per conoscere conoscere per trasformare)
7) Ass. Matura Infanzia/Circ. G. Rodari La radio-scuola (dom 7, ore 10/13) Una radio per fare scuola fra oralità, tecnologia e scrittura Inventare, produrre, comunicare i saperi attraverso centri d’interesse, apprendimento cooperativo e grammatiche fantastiche. La radio-scuola fra oralità, tecnologia e scrittura
8) ZaLab. Flying Roots. Video partecipativo (dom 7, ore 10/13) La percezione delle identità, l’altro, lo straniero Videoproiezione dedicata a un progetto di cinema sociale che si è svolto nel quartiere Esquilino, dedicato ad adolescenti per lo più di seconda generazione.
9) Movimento di Cooperazione Educativa Il nome (dom 7, ore 10/13) Un buon avvio d’accoglienza di una persona è fare spazio nella testa al suo nome Il nome porta una confidenza e la confidenza porta a sentirsi a casa, anche quando la tua casa è lontana. Nel nostro nome rileggiamo storie familiari, gli affetti più intimi, l’infanzia. Ma ogni nome rimanda anche a una “cultura” e a una storia collettiva. Un viaggio tra gestualità, narrazioni, manipolazione di materiali e uso di linguaggi teatrali
10) Roberta Ventura. Alfabetizzazione al conflitto (dom 7, ore 10/13) Sperimentiamo la gestione nonviolenta del conflitto (interpersonale e sociale) Cosa si intende per “conflitto”? Da cosa nasce e a quali conseguenze può portare? Laboratorio/training con attività e giochi di simulazione sul conflitto a livello micro (relazioni interpersonali) e macro (quello che J. Galtung definisce “violenza strutturale”) e sulla gestione nonviolenta del conflitto secondo D. Dolci (laboratori di maieutica)
11) Anna Maria Bruni. L’altro di me (dom 7, ore 10/13) Tre ore di laboratorio teatrale per scoprire se stessi attraverso gli altri Siamo tutti connessi. Di più, ognuno è parte dell’altro. Dentro lo specchio io posso vedere una moltiplicazione esponenziale di me, che come cerchi nell’acqua appartengono al mio centro come io appartengo a loro. Posso lasciarmi incantare dal mio aspetto, preoccuparmene e occuparmene, e posso guardare oltre. Lo specchio è lì… Un laboratorio teatrale per scoprire se stessi attraverso giochi di relazione
12) Sabrina D’Orsi. Vivere semplice (dom 7, ore 10/13) Un incontro con l’autrice del libro “Vivere semplice. Con i figli, con se stessi” Un momento di confronto sulla necessità che i genitori facciano la loro parte a proposito di educazione interculturale, accoglienza, inclusione sociale, solidarietà con le scelte degli insegnanti.
13) Liberi Nantes. Pietralata open, giochi in campo (dom 7, pomeriggio) Giochi, sport, divertimento per tutti e tutte, migranti e non, grandi e piccoli Al campo Campo Sportivo XXV Aprile, Pietralata: un pomeriggio di giochi in campo. Una giornata all’insegna del gioco e del divertimento per tutte e tutti, bambini compresi. Palla in campo e giochi a sorpresa. Nel corso dell’iniziativa saranno presentati i risultati del nostro progetto Erasmus+ S(up)port Refugees Integration interamente dedicato alle donne migranti coinvolte con diverse discipline sportive
Per partecipare è necessario prenotarsi in anticipo (proposta quota/donazione di 10 euro a laboratorio-incontro, 15 euro per due laboratori-incontri, uno il sabato e uno la domenica). È possibile prenotare – a partire da martedì 11 settembre – con PAYPAL oppure con un BONIFICO (l’IBAN IT58X0501803200000000164164; Banca Pop. Etica, Roma; nella causale bisognerà indicare il numero di laboratorio-incontro scelto). Subito dopo occorre inviare una email a [email protected] segnalando nome, cognome, numero e titolo del laboratorio-incontro (per l’evento numero “13” promosso da Liberi Nantes, l’unico non ospitato all’ex Cartiera Latina di Via Appia antica, non occorre la prenotazione ma molta voglia di mettersi in gioco).
2 notes
·
View notes
Text
Chi rom e…chi no
Chi rom e…chi no
Laboratori pedagogici, interculturali, artistici e creativi, campi estivi, tavoli di confronto e di ricerca: questo è Chi rom e…chi no NAPOLI – La Casa editrice Marotta&Cafiero presenta Chi rom e…chi no, albo illustrato ispirato alla storia dell’omonima associazione di Scampia. L’evento si terrà sabato 6 novembre alle ore 18 al centro culturale e gastronomico Chikù. Non poteva che partire dal…
View On WordPress
0 notes
Text
KASCIGNANA MUSIC FEST: TRA I DIBATTITI E I SUPER LIVE, ANCHE LA MOSTRA “STORIE DI ORDINARI SUCCESSI” E I LABORATORI INTERCULTURALI PER I PICCOLI
KASCIGNANA MUSIC FEST: TRA I DIBATTITI E I SUPER LIVE, ANCHE LA MOSTRA “STORIE DI ORDINARI SUCCESSI” E I LABORATORI INTERCULTURALI PER I PICCOLI
Dal 9 al 13 agosto, a Castrignano de’ Greci, cinque live, tre convegni ed eventi “collaterali” in una iniziativa ideata dalla collaborazione fra la Cooperativa sociale Arci Lecce e l’amministrazione comunale. Dai Subsonica ai Marlene Kuntz, passando per i Modena City Ramblers, Giorgio Canali e RossoFuoco e la BandAdriatica, otto appuntamenti per festeggiare l’accoglienza. Dal 9 all’11 agosto,…
View On WordPress
0 notes
Video
tumblr
La biblioteca migrante è stata ospitata dall’IC Erodoto di Corigliano Calabro. Gli alunni hanno partecipato ai laboratori interculturali sulla ricchezza della diversità, costruendo e colorando insieme le marionette utilizzate per lo spettacolo del quale sono stati spettatori.
“Ogni persona è speciale perché unica e diversa dagli altri”
2 notes
·
View notes
Text
GLI IMMIGRATI FANNO CONOSCERE LE BELLEZZE DELLE CITTÀ
È arrivata in Italia la rete MigranTour, un progetto volto a far conoscere le città italiane, e non solo, attraverso le parole e gli occhi dei migranti.
L’idea è nata dalla consapevolezza che i contesti urbani moderni sono sempre più spesso conosciuti e vissuti da persone provenienti da lontano e di culture diverse, che contribuiscono a trasformare e modellare questi luoghi, personalizzandoli. A Torino, nel 2010, l'associazione Viaggi Solidali in collaborazione con OXFAM Italia e ACRA-CCS avviò un primo corso con lo scopo di formare accompagnatori interculturali. Visto il successo del primo tentativo, l'iniziativa suscitò l'interesse di altre città e nel 2014 nacque il progetto MigranTour: “un network europeo di itinerari interculturali proposti da migranti per comprendere la diversità culturale”.
Al momento MigranTour è presente in 13 città italiane ed europee: sono stati avviati corsi di formazione, itinerari per scuole e cittadini, laboratori e studi sui quartieri multiculturali. L'obiettivo è favorire l'integrazione attraverso lo scambio di punti di vista di persone con origini diverse che risiedono nello stesso territorio. Gli accompagnatori sono migranti di prima o seconda generazione che hanno seguito appositi corsi di formazione e che parlano la lingua del luogo dove risiedono.
_____________________
Fonte: MigranTour - 17 settembre 2020
✔ VERIFICATO ALLA FONTE | Guarda il protocollo di Fact cheching delle notizie di Mezzopieno
✖ BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO. Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali https://www.change.org/p/per-avere-un-informazione-positiva-e-veritiera-in-giornali-e-telegiornali-e-portare-la-comunicazione-gentile-nelle-scuole
0 notes
Text
Intellettuali, giornalisti, scrittori, blogger, musicisti, attivisti, giuristi, docenti universitari insieme per creare un luogo in cui ripensare i rapporti nel Mediterraneo: da giovedì 23 a domenica 26 novembre torna La Città del Libro diCampi Salentina, in provincia di Lecce. Giunta alla sua ventiduesima edizione, quest’anno la manifestazione completamente rinnovata con la direzione artistica di Alessandro Valenti, promossa dall’omonima Fondazione, in collaborazione e con il sostegno di numerosi partner pubblici e privati, avrà come filo conduttore “Nel nome di Abramo”.
Abramo, è un profeta carismatico, il cui nome significa “padre di molti popoli”, un riferimento culturale fondamentale e unificante per una moltitudine di popoli praticanti le principali religioni monoteiste: l’ebraismo, il cristianesimo e l’islamismo. Abramo, quindi, un simbolo da cui partire per riflettere sul Mediterraneo come luogo di incontri e occasione di scambi e dialoghi interculturali tra differenti popolazioni, culturalmente e storicamente correlate, affacciate sullo stesso mare.
#gallery-0-4 { margin: auto; } #gallery-0-4 .gallery-item { float: left; margin-top: 10px; text-align: center; width: 33%; } #gallery-0-4 img { border: 2px solid #cfcfcf; } #gallery-0-4 .gallery-caption { margin-left: 0; } /* see gallery_shortcode() in wp-includes/media.php */
Foto LaPresse/Manuel Romano
Photo: RINO BIANCHI
Per quattro giorni la Città del Libro proporrà in tutto il centro storico del comune salentino oltre venti talk, presentazioni di libri e reading, una sezione OFF ricca di appuntamenti e un fitto programma dedicato alle scuole con trenta laboratori e incontri con gli autori. Tra gli ospiti l’intellettuale e scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun, gli scrittori Boualem Sansal (Algeria), Pap Khouma (Senegal), A. Igoni Barrett (Nigeria), Sumaya Abdel Qader (Italia/Giordania/Palestina), Noo Saro-Wiwa(Inghilterra, figlia dell’attivista nigeriano Ken Saro-Wiwa ucciso nel 1995), Takoua Ben Mohamed (Tunisia), Nafissatou Dia Diouf (Senegal), Ali Bader (Iraq), Anna Grazia Bassi, il direttore della Treccani Massimo Bray, i giornalisti e bloggerAlessandro Leogrande (vicedirettore Lo straniero), Federico Mello (Un giorno da pecora – Rai Radio 1), Sandra Federici (direttrice di Africa e Mediterraneo), Angela Codacci Pisanelli (L’Espresso), Domenico Quirico (La Stampa), Marco d’Eramo (Il Manifesto), Lorenzo Declich (Islametro), Brigitte Adès (politiqueinternationale.com), la svedese vincitrice del Premio Pulitzer Jenny Nordberg, il palestinese, naturalizzato italiano Alì Rashid, la giurista e politica francese Jeannette Bougrab, l’avvocato Massiliano Arena, la sociologa Alessandra Caragiuli, la cantante Saba Anglana, il cantante e leader dei Radiodervish Nabil Salameh e molti altri.
Costruire ponti culturali, sociali, civili ed economici con quei luoghi del mondo che pur così vicini a volte sembrano lontani, sconosciuti e, nell’immaginario comune, spesso associati solo ai problemi del sottosviluppo, dell’immigrazione, della povertà e delle guerre. Questo l’intento della nuova Città del libro. Non un luogo dove si presentano semplicemente libri ma promozione di una comunità unita da uno stesso obiettivo: costruire ponti e non muri. In questa direzione si inserisce la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra l’Università del Salento e l’Università di Rabat per lo scambio di studenti e docenti.
«Abbiamo deciso di guardare verso il sud del mondo: l’Africa, il Mediterraneo. Per questa mia prima esperienza mi sono detto: facciamo partire dalla Città del Libro un nuovo Erasmus verso l’Africa», sottolinea il direttore artistico Alessandro Valenti. «Abbiamo invitato i rettori delle principali università del maghreb arabo e con loro firmeremo un apposito protocollo d’intesa finalizzato anche all’interscambio di docenti e studenti. Dalla piazza di Campi Salentina lanciamo un’idea innovativa, dirompente: ragazzi potete andare a studiare anche in Africa, non è obbligatorio andare al nord, anche il sud del mondo esiste. Si proprio così, perché a volte sembra che questa area geografica non esista dentro il nostro immaginario se non per segnare una presenza malvagia, il terrorismo e cose simili».
«La nostra Città del libro cambia radicalmente. L’anno scorso abbiamo pensato al consolidamento della Fondazione ripartendo dopo un’edizione di pausa. Quest’anno, con la direzione artistica affidata allo sceneggiatore e regista Alessandro Valenti, guardiamo decisamente al futuro con una manifestazione ricca di novità e di contenuti», precisa Cosimo Durante, presidente della Fondazione Città del Libro. «Torniamo nei luoghi che hanno caratterizzato le prime edizioni della manifestazione oltre vent’anni fa», è il commento del sindaco Edigio Zacheo. «Nelle scuole, nel centro storico, tra la gente. E quest’anno sono davvero soddisfatto della tematica scelta e degli ospiti che arriveranno nel nostro comune. Da Campi Salentina costruiremo discussioni e ponti verso il Mediterraneo. Contro i luoghi comuni e contro le preoccupanti semplificazioni si può reagire solo con la cultura e con l’incontro».
La Città del Libro è organizzata dall’omonima Fondazione in collaborazione con Regione Puglia (Assessorato all’Industria turistica e culturale), Comune di Campi Salentina, Unione dei Comuni del Nord Salento, Gal Terra D’Arneo, Monteco, Automobile Club Lecce, Banca Popolare Pugliese, Sud Est Conti Zecca, Calasanzio Cultura e Formazione, Biblioteca Calasanziana e altri partner privati.
Fondazione Città del libro Onlus Via San Giuseppe 30 73012 Campi Salentina (Le)
Presidente: Cosimo Durante Direzione artistica: Alessandro Valenti www.cittadellibro.net – [email protected]
La città del libro si rinnova “Nel nome di Abramo” Intellettuali, giornalisti, scrittori, blogger, musicisti, attivisti, giuristi, docenti universitari insieme per creare un luogo in cui ripensare i rapporti nel Mediterraneo: da giovedì 23 a domenica 26 novembre torna La Città del Libro diCampi Salentina, in provincia di Lecce.
1 note
·
View note
Link
Domenica 17 Febbraio alle ore 10.30 Incontro speciale con il progetto Intellibriamo! Il progetto realizzato insieme alla Fondazione Carisap per bambini e famiglie.
Carlotta Paoletti presenterà alla Libreria Rinascita di Ascoli Piceno il libro da lei scritto e illustrato “lo spaventapasseri malinconico” edito da Albe Edizioni. Seguiranno Laboratori Creativi per i più piccoli con gli operatori CISI (Centro per l’integrazione e Studi Interculturali).
Carlotta Paoletti (1993) vive ad Ascoli Piceno e ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Macerata, dove ha frequentato il master di illustrazione per l’editoria “Ars in Fabula”. Lo spaventapasseri malinconico è il suo primo libro.
0 notes
Text
Modena: Agorà interculturale nelle sale del Palazzo Comunale
Modena: Agorà interculturale nelle sale del Palazzo Comunale. Ogni città è l'incontro di più culture che si esprimono in lingue diverse. Cosa accadrebbe se tutte queste lingue confluissero in un'agorà pubblica, dando vita a una nuova lingua madre da condividere? "Rompiamo il silenzio" è l'assemblea cittadina plurilingue che si svolgerà domenica 17 settembre alle ore 11 nella sala dei Passi Perduti e nelle sale consiliari del Palazzo Comunale Modena. Attraverso la messa in scena di un'assemblea, persone con molteplici background geo-culturali prenderanno parola, leggendo un testo nella propria lingua madre, a partire da una parola importante per la propria vita. Affermeranno così simultaneamente le proprie radici e il proprio essere parte di una città sempre più interculturale. A seguire, il pubblico potrà prendere parte a brevi laboratori di scrittura, dove persone con diversa provenienza migratoria insegneranno a scrivere parole, brevi frasi e nomi nella propria lingua madre. Tanti i soggetti coinvolti nell'organizzazione dell'evento: assessorati Politiche sociali e Istruzione del Comune di Modena, Associazione Casa delle Culture, Cpia Centro Provinciale Istruzione per gli Adulti, Arci Milinda, Officina Windsor Park Owp, Associazione Città&Scuola, Associazione Porta Aperta, Caritas Diocesana con la Rete scuole Penny Wirton, Associazione Casa delle donne contro la violenza di Modena, Associazione Casa della Misericordia Saggezza e Convivenza, Associazione Nuova Generazione, Associazione Tefa Colombia Odv. L'iniziativa nasce infatti dal Tavolo sulla promozione della lingua come strumento interculturale, che unisce organizzazioni del Terzo Settore, Caritas diocesana, Comune e Cpia, firmatari nel 2022 di un accordo di collaborazione per la realizzazione di corsi di alfabetizzazione e di promozione delle lingue madri presenti nella comunità di Modena. "Rompiamo il silenzio" si inserisce, inoltre, nel Programma Modena Città interculturale ed è finanziata dal progetto europeo Divercities promosso da un partenariato transnazionale di Comuni e organizzazioni della società civile (OSC) che lavorano insieme per sviluppare un efficace modello di partecipazione dei cittadini all'elaborazione delle politiche interculturali locali.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
Emilia-Romagna: pronta ad investire 8,7 milioni del PNRR per avvicinare tutti i cittadini all'utilizzo del digitale
Emilia-Romagna: pronta ad investire 8,7 milioni del PNRR per avvicinare tutti i cittadini all'utilizzo del digitale Rendere più facile il rapporto tra cittadino e digitale vuol dire semplificargli la vita e aumentare le sue opportunità di crescita, integrazione, partecipazione. A maggior ragione se si tratta di cittadini che potenzialmente partono da condizioni svantaggiate: anziani, stranieri, donne, residenti in aree montane o periferiche. Si tratta di una sfida che la Regione Emilia-Romagna vuole vincere oggi, cogliendo le opportunità irripetibili del PNRR. Complessivamente 8,7 milioni di investimento - su una dotazione nazionale complessiva di 135 milioni - che nei prossimi mesi favoriranno la coesione territoriale creando 199 punti di facilitazione digitale per raggiungere almeno 160mila utenti. Sportelli presso i comuni, presso enti del terzo settore e anche recuperando analoghe iniziative già attivate nel corso degli anni, corsi online o laboratori di persona, il piano delle azioni è ricco e variegato proprio perché si propone di non lasciare indietro nessuno. “In futuro o si sarà cittadini digitali o non si sarà cittadini affatto – commenta l’assessora all’Agenda digitale, scuola, università, ricerca, Paola Salomoni-. Se già oggi strumenti fondamentali sia pubblici come il fascicolo sanitario elettronico che privati come l’e-banking affiancano i percorsi di accesso ai servizi tradizionali, nei prossimi anni cresceranno le prestazioni erogate esclusivamente online. Per questo la Regione Emilia-Romagna sarà impegnata in un percorso volto ad aggiornare strumenti esistenti come i laboratori aperti e crearne di nuovi in collaborazione con le Case della comunità, i centri antiviolenza e quelli interculturali. Saremo là dove maggiore è l’esigenza di formazione e crescita”. Il progetto, declinato in una serie di diverse iniziative con obiettivi e destinatari diversi, si prefigge di realizzare una rete di servizi e luoghi di supporto all’uso del digitale: un sistema regionale inclusivo che valorizzi strutture già esistenti quali biblioteche, case della comunità, associazioni, laboratori aperti, adeguate grazie al PNRR e destinate a proseguire la loro missione anche dopo la conclusione del piano. Un sistema che rientri perfettamente nella strategia Data Valley Bene Comune e che sappia integrare anche fondi europei diversi come il FSE e il FESR. I 199 punti di facilitazione previsti devono essere realizzati entro il 2025 e raggiungere 160mila cittadini online o in presenza, da soli o in gruppo, per arrivare a 250mila negli anni successivi: saranno idealmente attivati nelle biblioteche o in altri spazi pubblici. ART-ER, società consortile della Regione Emilia-Romagna, ha prodotto alcune mappature per censire servizi digitali esistenti e potenziali. In Emilia-Romagna il 53% dei cittadini 16-74 anni ha basse o nulle competenze digitali, 4 punti in meno della media nazionale del 57,3% (dati del 2019 elaborati da Dipartimento per la Trasformazione Digitale e ISTAT). Un buon risultato ottenuto grazie a progetti attivati negli anni quali Pane e Internet, i corsi di alfabetizzazione dapprima offerti di persona e poi online (6mila partecipanti in presenza del 2019, 3mila in media online gli anni successivi), i Laboratori Aperti nelle principali città, dove organizzare iniziative e gestire sportelli che avvicinino la cittadinanza alle nuove tecnologie (30mila utenti in presenza e altrettanti online nel 2021), i punti di accesso ad Internet nelle 400 biblioteche regionali e una rete di assistenza agli anziani attivata tramite gli sportelli dedicati presso sindacati (2000 utenti in quattro mesi). Un risultato che la Regione – contando anche sull’operatività di realtà come ART-ER e Lepida– vuole migliorare, partendo da quanto già esiste per potenziarlo a e allargarne la platea, con il supporto essenziale di enti locali e delle loro associazioni (ANCI) – che attualmente interagiscono con i loro sportelli o il servizio civile digitale – e del terzo settore. Si tratta di interlocutori già partecipi di iniziative di alfabetizzazione digitale verso cittadini o associati il cui coinvolgimento sarà sempre più incisivo. Gli sportelli presso i sindacati saranno riproposti e focalizzati su tematiche circoscritte anche presso associazioni e diventeranno Sportelli Digitale Facile; i Laboratori Digitale Facile nasceranno all’interno dei Laboratori Aperti con obiettivi più ambiziosi e rivolti a destinatari specifici quali giovani e donne. Complessivamente saranno 199 nuovi Centri Digitale Facile finanziati dal PNRR e attivati dagli enti locali. La Regione ha presentato un bando non competitivo rivolto a Comuni ed Unioni di Comuni invitandoli a presentare progetti che coinvolgano le biblioteche, i laboratori aperti dove presenti, eventuali spazi comunali o del terzo settore. Quest’ultimo potrà essere coinvolto anche in un percorso di confronto e co-progettazione per garantire una maggior integrazione del progetto con le realtà già presenti nei territori; consentirà inoltre di intercettare più agevolmente gli utenti nei luoghi che già frequentano valorizzando ulteriormente i tanti spazi di aggregazione presenti. Il bando è accessibile nel sito della Regione Emilia-Romagna nella sezione https://servizifederati.regione.emilia-romagna.it/fesr2020/ previa autenticazione con SPID.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
Bari, aperta ai genitori la seconda casa della neogenitorialità nel Centro servizi per le Famiglie di San Paolo e Stanic.
Bari, aperta ai genitori la seconda casa della neogenitorialità nel Centro servizi per le Famiglie di San Paolo e Stanic. La nuova Casa della Neogenitorialità nel Centro servizi per le Famiglie di San Paolo e Stanic, è stata inaugurata questa mattina, in via Marche 1. Il secondo servizio del genere che si aggiunge a quello avviato due settimane fa a Santa Rita. Vi hanno partecipato intervenuti l’assessora al Welfare Francesca Bottalico, il direttore U.O.C. Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale San Paolo Giovanni Di Vagno, il presidente del Municipio III Nicola Schingaro, il presidente della Fondazione Giovanni Paolo II onlus Giovanni Antonio Vessia, l’assistente sociale Anna Campioto, la coordinatrice del Centro servizi per le famiglie Valentina Marzano e Antonella Favia, coordinatrice della Casa della Neogenitorialità. Nasce come servizio associato e in rete a quello del Centro servizi per le Famiglie territoriale la Casa della Neogenitorialità, che assicura interventi sperimentali e gratuiti, in rete con i servizi presenti sul territorio, in favore di neogenitori e neonati, con un interesse volto alle mamme partorienti sole eo in condizione di fragilità socio-economica. È tramite un percorso che include azioni di sostegno, accompagnamento pre e post nascita e percorsi socio-culturali di promozione alla genitorialità, che avvengono la cura e la considerazione dei genitori e dei loro figli. “Il nostro impegno a sostegno della natalità e dei bambini oggi si amplia con la nascita della nuova Casa della Neogenitorialità a supporto della scelta di aver un bambino nonostante le difficoltà educative, sociali ed economiche - ha illustrato l’assessora al Welfare Francesca Bottalico -, specialmente per l'accompagnamento a neopapà e neomamme nel periodo della gravidanza e, successivamente, a domicilio, per sostenerli nei momenti di vulnerabilità e prevenire la depressione post parto. Un servizio gratuito, promosso dall'assessorato come ponte tra presidi ospedalieri, centro educativo, casa e territorio, sia di carattere educativo sia socio-sanitario, con l’ausilio di ostetriche, psicologici, pediatri, educatori, assistenti sociali, mediatori interculturali, esperti di allattamento e genitorialità. Il servizio, aperto a tutta la città, lavorerà in rete con consultori e servizi territoriali. In questi anni i servizi per la prima infanzia si sono quadruplicati e questo ha permesso di prevenire situazioni di marginalità e vulnerabilità offrendo una rete di azioni e presidi per supportare la difficilissima ma straordinaria esperienza del diventare genitore e dell’essere famiglia in tutte le sue forme”. “È sempre un’ottima notizia quando abbiamo la possibilità di parlare di un ulteriore servizio messo a disposizione di una comunità, e soprattutto di quei segmenti che al suo interno sono caratterizzati da maggiore fragilità - ha commentato Nicola Schingaro - . E quindi, in qualità di presidente del Municipio 3, non posso che essere contento della nascita di una Casa della Neogenitorialità all’interno del Centro servizi per le famiglie, nel quartiere San Paolo. Questa ‘casa’, dotata di varie ‘stanze’ (per ascolto, consulenze, laboratori e così via), saprà di certo offrire un aiuto concreto alle ‘nuove’ famiglie, ai neogenitori e ovviamente alle bimbe e ai bimbi che potranno ‘abitarla’”. “La casa della Neogenitorialità - ha dichiarato inoltre Antonella Favia - è un servizio innovativo, di supporto alle famiglie con bambini e bambine fino ai 1000 giorni di vita. Il periodo compreso tra il concepimento e i tre anni d’età è infatti fondamentale per la vita di ognuno, perché si pongono le basi per un adeguato sviluppo fisico e psichico del bambino”. L’home visiting, una sorta di affiancamento ai genitori nel loro contesto familiare da parte dell’equipe multidisciplinare, al sostegno genitoriale nella promozione di metodi educativi differenti, fino alla costituzione di gruppi di ascolto e mutuo aiuto tra neogenitori, finalizzati a favorire lo scambio tra genitori di buone pratiche, il dialogo e il mutuo aiuto e la pratica del massaggio neonatale queste le molteplici azioni presentate dalla struttura. Si riunirà inoltre un gruppo di mutuo aiuto con le mamme e le donne gestanti accolte in reparto, ogni primo martedì del mese, presso l’ospedale San Paolo - il reparto di Ostetricia e Ginecologia. Sono offerti dalla struttura anche servizi di mediazione linguistica e culturale della nascita, a sportello e a richiesta, volti all’accompagnamento di futuri e neogenitori in caso di difficoltà linguistiche o culturali durante il percorso nascita. Non saranno assenti attività di formazione, educazione e orientamento nel periodo pre e post natale dirette ai genitori che comprendono il sostegno relativo alla gravidanza e all’allattamento al seno, alla prevenzione e gestione della depressione pre e post partum, al massaggio neonatale, allo sviluppo cognitivo ed emotivo, al linguaggio, alla tutela della maternitàconciliazione dei tempi di vita e lavoro, al primo soccorso pediatrico, alle tecniche di disostruzione in età pediatrica, alla prevenzione della sindrome della morte in culla (SIDS); alla dentizione e autosvezzamento e allo svezzamento, stettamento e spannolinamento. L’orientamento durante il periodo perinatale prevede inoltre percorsi individualizzati di accompagnamento alla gravidanza. Sarà infine possibile partecipare, nella struttura, a laboratori tematici come la musicoterapia pre-natale, il balyayoga, massaggio infantile e la musica in culla. Verranno forniti ai neogenitori anche i servizi forniti dall’Emporio solidale, per educare al riciclo e al riuso e appoggiare le famiglie con difficoltà economiche, e lo sportello specialistico per neogenitori, uno spazio di sostegno, socializzazione e formazione per far aiutare i genitori a recuperare il significato del loro compito pedagogico. In occasione dell’inaugurazione odierna, tenutasi nell’ambito della Settimana mondiale dell’allattamento promossa da WABA - World Alliance for Breastfeeding Action, è stato inaugurato anche il baby pitstop. La struttura sarà aperta dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 15 alle 19. Per ulteriori informazioni: - Centro servizi per le Famiglie gestito dalla Fondazione Giovanni Paolo II in Via Marche 1 - 080 9758757 - [email protected] · Pagina Fb Centro Servizi per le Famiglie San Paolo e Casa della neogenitorialità.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
Bari, "Casa delle Culture": laboratori e incontri per giovanissimi, il programma di agosto
Bari, nel mese di agosto il centro polifunzionale “Casa delle Culture” di Bari organizza una serie di attività rivolte a bambini e adolescenti dai 6 ai 14 anni, con l’obiettivo di creare occasioni di incontro e di socializzazione e favorire processi interculturali. Si parte giovedì prossimo, 5 agosto, dalle ore 16.30, con l’inizio delle tre giornate dedicate ai laboratori estivi. Il primo laboratorio, “Crea la tua medusa”, stimolerà la fantasia e la manualità dei bambini tra i 6 e i 10 anni, che dovranno costruire una medusa utilizzando piatti di carta, fili di lana, spago, carta velina, tempere, glitter, cartoncini colorati, forbici e colla vinilica. I partecipanti, dopo aver ritagliato la sagoma della loro medusa, passeranno con le forbici a praticare dei piccoli forellini dove far passare i tentacoli della medusa. Successivamente, dopo aver creato gli occhi e dato espressività al loro animaletto acquatico, potranno dare libero sfogo alla fantasia con le attività di decorazione. Il secondo laboratorio, invece, si intitola “Crea il tuo quadro” e si rivolge a ragazzi di età tra gli 11 e i 14 anni, che riceveranno cinque stampe di quadri di artisti famosi. Dopo una breve spiegazione dei quadri e delle tecniche utilizzate, i ragazzi con tempere e pennelli passeranno a riprodurli secondo la loro interpretazione e il loro stile, creando un nuovo quadro d’autore. Lunedì 9 agosto appuntamento con “Sogno di mezza estate”, il laboratorio rivolto a bambini e ragazzi tra i 6 e i 14 anni che, a partire dalle ore 16.30, saranno impegnati a creare il proprio collage con l'ausilio di riviste e giornali. Le immagini e le frasi scelte per rappresentare l’idea di estate di ciascun partecipante saranno incollate su pezzi di compensato che i minori potranno decorare a loro piacimento. A conclusione dell'attività si passerà ad una analisi veloce dei manufatti e a delle considerazioni condivise sul senso dell’estate. Alle ore 19.00 è prevista la chiusura della attività: con l'ausilio di palloncini gonfiabili tondi, i ragazzi potranno realizzare degli antistress da portare sempre con sé. Lunedì 30 agosto a partire dalle ore 18.00, Casa delle Culture ospiterà un incontro con Stefania Meneghella, autrice del libro “Magnete” (Ego Valeo Edizioni). La storia è ambientata nel periodo del lockdown causato dall’emergenza sanitaria. Nei lunghi mesi di restrizione, Virginia ricorda improvvisamente un’amicizia a lei molto cara per cui ha molto sofferto. Virginia, catapultata nella mente di Sofia, riporta alla memoria i momenti vissuti con lei alla quale era stata legata da un’amicizia profonda ma enigmatica. Inizia così un viaggio, ad occhi chiusi, nel suo cervello e nelle variegate aree che parlano delle sue storie, raccontate indossando maschere. Il programma degli appuntamenti rivolti ai bambini e ai ragazzi della città si concluderà martedì 31 agosto con il laboratorio “Il sale, gli animali e l’acqua”, che dalle ore 16:30 impegnerà i partecipanti in una attività artigianale per realizzare animali e personaggi acquatici con l’ausilio della pasta di sale o del DAS. Dopo la realizzazione deimanufatti, i ragazzi passeranno a decorare le proprie creazioni utilizzando tempere e pennelli, glitter, pennarelli, fili di lana e tutto il materiale decorativo a loro disposizione. Alle ore 19.00 è prevista l’attività di chiusura con la realizzazione di braccialetti decorati con la pasta di semola. Anche attraverso le attività estive il centro polifunzionale “Casa delle Culture” dell’assessorato al Welfare del Comune di Bari - gestito dalla cooperativa sociale Medtraining, in ATI con la cooperativa sociale San Giovanni di Dio - vuole essere un luogo in cui persone italiane e migranti, adulti e minori, possono incontrarsi e condividere insieme esperienze significative per costruire nuovi ponti culturali, solidali, inclusivi. Per informazioni e iscrizioni ai laboratori e agli incontri, tutti gratuiti, è possibile chiamare i seguenti numeri: 080.6933798 - 371.4361724. Casa delle Culture è in via Barisano da Trani al quartiere San Paolo. Read the full article
0 notes
Video
tumblr
I bambini dell’Istituto Comprensivo Statale Sant’Eufemia hanno visitato l’ostello della carità di Lamezia Terme adibito a centro di accoglienza realizzato in un immobile confiscato alla ‘ndrangheta e assegnato alla Caritas Diocesana e sono stati coinvolti nei laboratori interculturali organizzati dalla Cooperativa CSC all’interno del camper scuola.
L’articolo della Gazzetta del Sud
#Lameziaterme#caritas#ostello#laboratori#intercultura#camper#scuola#centroaccoglienza#linguamigrante
0 notes
Link
SAN BENEDETTO – Al Centro per le famiglie di via Manzoni, struttura comunale che ospita diverse attività promosse dall’associazionismo e dal volontariato locale, ripartono importanti progetti che in passato hanno raccolto interesse di tante persone. Il raggruppamento composto dalle cooperative sociali Veritatis Splendor, Tangram e Piccoli Passi e la Cooperativa Sociale “Il Mondo” hanno ottenuto dalla Giunta comunale il via libera per riattivare i progetti “Sostegno alla genitorialità” e Centro Servizi per l’immigrazione”.
Nello specifico, il progetto di sostegno alla genitorialità propone interventi indirizzati al sostegno dell’infanzia, dell’adolescenza e della famiglia: si tratta, per i bimbi di età compresa tra 0 e 9 mesi, del corso di massaggio infantile, del corso di “Gymamma” (attività fisica per le mamme) e del corso di massaggio in gravidanza.
Per i più grandi, invece, ripartono negli istituti scolastici cittadini, i percorsi di informazione rivolti ai bambini e ragazzi che vanno a scuola: ci saranno incontri tematici nelle scuole sui temi del benessere psicosociale del minore e delle figure genitoriali e della consapevolezza emotiva delle relazioni.
Per quanto riguarda gli immigrati, la cooperativa sociale “Il Mondo” con il progetto “Cittadini del Mondo – Centro Servizi per l’immigrazione” proseguirà il servizio che svolge da due anni attraverso uno sportello di orientamento. Nella struttura di via Manzoni funzionerà un “Centro d’Ascolto” capace di offrire orientamento e consulenza per accedere ai servizi socio assistenziali e sanitari, di soccorso linguistico, di promozione delle attività formative e didattiche, di consulenza e supporto al sistema di relazioni con le associazioni degli stranieri e altri organismi del terzo settore. La cooperativa inoltre riattiverà i laboratori meta fonologici per favorire l’inserimento di bambini del 3°anno della scuola dell’infanzia, corsi di formazione “interculturali” per docenti, personale scolastico, genitori e operatori sociali, un corso L2 di lingua italiana per docenti e percorsi rivolti all’integrazione delle famiglie straniere con minori.
“Riteniamo fondamentale che queste attività godano di una continuità – dice l’assessore alle politiche sociali Emanuela Carboni – rispondono infatti a bisogni precisi e avvertiti e soprattutto creano nei destinatari la consapevolezza di una presenza delle istituzioni, seppure mediata attraverso la fondamentale collaborazione con il volontariato, nella vita delle famiglie supportandole in uno sviluppo armonico ed equilibrato. Il fatto che ci siano richieste ben superiori alla disponibilità di posti, come nel caso del corso di massaggio in gravidanza, tanto da dover promuovere una seconda sessione ci conforta nel proseguire su questa strada”.
The post San Benedetto, al Centro per le famiglie tornano i servizi per infanzia e immigrati appeared first on TM notizie - ultime notizie di OGGI, cronaca, sport.
0 notes