#il governo peggiore di sempre
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Rinnovamento o Regresso? Il Ritorno dello Spoils System nell'Amministrazione Corrente
Da qualche tempo osservo con crescente preoccupazione come l’attuale governo abbia rivitalizzato lo spoils system, adottando un approccio che sembra trascurare le aspettative di trasparenza e meritocrazia. Le nomine, saturando le posizioni chiave dell’apparato amministrativo, avvengono senza una valutazione pubblica delle competenze, limitando così il dibattito critico. La mancata risposta a…
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È chiaro che va tutto a rotoli, ma che vuoi che faccia, che mi strappi i capelli? Ti direi che se va su il PD alla prossima elezione l'autonomia regionale la tolgono, ma conoscendo l'Italia non succederà mai. E anche succedesse, il sud andrà comunque in malora, perché tra mafia, evasione e completa incompetenza dei governi non credo che si farà nulla di nuovo. Non è una novità che il paese faccia sempre più schifo, ma io mica posso farci qualcosa, a parte votare per il partito che ha l'effetto lassativo più debole. Io ti suggerisco di prendere il buono che c'è perchè da qui andrà solo che peggio.
Anon che ti devo rispondere? Solo con la frase "il sud andrà comunque in malora, perché tra mafia, evasione e completa incompetenza dei governi non credo che si farà nulla di nuovo" sei uscito allo scoperto. Cioè nel migliore dei casi sei una persona del nord che considera il sud un villaggio vacanze, nel peggiore sei un meridionale che lecca gli stivali ai ricchi del nord.
Sì, ti devi strappare i capelli invece, perché i danni che sta facendo il governo li vedrai a lungo termine, e no, non li risolvi nell'immediato cambiando governo, quando entrerai nel mondo degli adulti te ne accorgerai.
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" MATTARELLA, IL PEGGIOR PRESIDENTE CHE L’ITALIA ABBIA MAI AVUTO, DIVENTA SOVRANISTA A GETTONE E, DOPO AVER CRITICATO SENZA PROBLEMI LA MAGISTRATURA UNGHERESE, SCENDE IN CAMPO PER DIFENDERE I GIUDICI D’ASSALTO DELLA SINISTRA ITALIANA. COERENZA, QUESTA SCONOSCIUTA
Mattarella, che si riscopre difensore della sovranità nazionale, ha dichiarato negli anni: “è necessaria una cessione di sovranità, l’Europa non può restare preda di interessi nazionali” 28 Luglio 2015
“il sovranismo può essere seducente ma inattuabile. Nessuna grande sfida – dice il capo dello stato – può essere affrontata da un qualunque paese membro dell’Ue, preso singolarmente” 10 maggio 2018
Mattarella: "Il vento del sovranismo non minaccerà l'esistenza dell'UE" 19 aprile 2019
“È attraverso la cessione di sovranità e la capacità di costruire un'Unione europea più forte, che si diventa protagonisti.” 20 Aprile 2023
Mattarella telefona al padre della Salis che dichiara “mi ha garantito il suo personale interessamento al caso” riferendosi al processo in corso contro di lei 30 marzo 2024
Quindi il sovranismo, che non è da confondere col nazionalismo come fanno i pidioti, perché consiste invece nel difendere la sovranità nazionale, funziona solo a gettoni. Per non parlare dell’ingerenza di Mattarella nel processo contro la Salis, pluricondannata in Italia e accusata di reati gravi in Ungheria, ma che poi non accetta la possibilità di critica educata e condivisibile di Elon Musk nei confronti di certi magistrati che ogni giorno fanno guerra al governo democraticamente eletto.
Un Presidente della Repubblica dovrebbe essere “super partes” ed invece lui è da una sola parte. La parte del torto, come sempre "
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In questo periodo, tra i tanti cazzi miei personali che mi affollano il cervello, se penso all'Italia provo tristezza e paura.
Quando il Paese si è spaccato a metà perché a Milano c'era stata la tempesta di pioggia e vento con grandine grossa quanto a una mano e la Sicilia bruciava, rimanendo senza acqua e senza corrente, ho provato rabbia e frustrazione. Ho pensato a Milano che doveva "solo" gestire gli alberi caduti e alla Sicilia che doveva gestire il fuoco, la gente che respirava merda, gli aeroporti che erano bloccati dal fumo, le autostrade che già fanno schifo e che le hanno pure chiuse e l'assenza di corrente e acqua. CORRENTE E ACQUA. Ci rendiamo conto?! Roba che quasi nemmeno in Africa si vede più, in Sicilia c'è stata per un giorno intero. E nessuno ha detto niente. Muti. E chi ha parlato, le parole se l'è portate via il vento oppure sono state diffuse solo dalla nicchia delle TV regionali, tra la gente che già sa quindi che cazzo glielo ribadisci a fare chi lo sa. Senza acqua e senza corrente... io non ci posso credere.
E sarò che sono molto poco attenta a certe cose, ma non mi pare che nessun politico si sia dato 5 min per fare finta di esprimere cordoglio e dispiacere per quello che è successo. Aggiungendo le solite frasi del cazzo:"Il governo farà il possibile per dare supporto alle zone colpite".
Niente. Nulla cosmico. Manco lo stato di emergenza hanno messo.
Oggi leggo che a Saviano hanno addirittura cancellato un programma già registrato. Persecuzione politica alla lettera, palese e alla luce del sole. Io credevo e speravo che le persone con questo governo si rendesse conto della merda che poteva creare. Ma sono stata sciocca a non immaginare nemmeno minimamente che saremmo andati a scivolare così precocemente a un oscurantismo dell'informazione di questo calibro. Con Berlusconi ovviamente abbiamo vissuto un periodo in cui l'informazione lo elogiava per le sue riforme ecc ecc ma MAI è successo che si censurassero così apertamente gli avversari non politici. Sembra una cosa da poco eppure non lo è affatto.
Di solito sono molto asettica in questo tipo di considerazioni e ho sempre pensato che bisogna accettare che, per la legge dei corsi e ricorsi storici, il mondo intero stia virando a destra. Non è solo l'Italia, è tutto il mondo che sta vivendo questo revival (tra l'altro nel momento peggiore come quello del tracollo climatico - della serie: se veramente pensate che abbiamo ancora una speranza, luatavell ra cap proprio).
Eppure, a vedere queste censure così palesi, il mio asetticismo ha vacillato e ammetto che ho sentito timore e paura. Mi è venuto in mente di quando, proprio qui in Giappone, la mia amica turca scoppiò a piangere quando i genitori le avevano comunicato che alle elezioni aveva vinto di nuovo Orban.
Non sono brava a sperare, da brava pessimista cronica. Eppure... eppure non posso fare altro che sperare che questa parentesi di 5 anni si chiuda il più presto possibile.
#oppure che cada il governo il prima possibile#ma quegli stronzi figurati se si fanno i dispetti mo che hanno la poltrona#bastardi razzisti di merda#politica#Saviano#Salvini#pensieri notturni#paura#Italia#politica italiana#cambiamento climatico#meridione#nord vs sud#sud italia#pensieri
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Il tuo datore di lavoro ti sfrutta?
Il clima è impazzito?
La povertà sta aumentando?
Lui, lei, loro non te lo/la danno?
Il tuo governo è il peggiore di sempre?
Non c'è problema. Noi abbiamo la risposta giusta a tutte le tue domande. Una risposta semplice, comoda, facile da usare e facile da ricordare: È tutta colpa degli anarchici!
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AUGURI
Se fossi bellino, o almeno piacente, magari un tipo, o anche solo appena potabile, lo farei anch’io, un video augurale - la ricorrenza lo richiederebbe - ma odio riprendermi, pensate che non faccio nemmeno chat erotiche.
Quindi vi risparmio quest’ansia e userò ancora il vecchio sistema delle parole scritte.
Ma ve li farò a modo mio, evitando le banalità retoriche sfoggiate nella circostanza dai consueti paladini delle buone intenzioni a salve, sovrapponibili ogni volta a quelle degli anni prima e come sempre del tutto inutili. Ribadirò il mio, di pensiero, forse altrettanto banale ma di certo non proprio conforme alla narrazione comune.
Comincio con le brutte notizie così ci togliamo subito il pensiero.
Non sarà un anno migliore, non ci sperate proprio. Gli auguri di “Buono e felice anno nuovo”, sempre gettonatissimi, sono quanto di più illusorio e ossimorico ci possa essere. Non sarà un buon anno, e non sarà felice. In questo peregrinare a capofitto nel baratro definitivo sarà, come sempre, peggiore di quelli che l’hanno preceduto.
Peggio di ieri e meglio di domani, insomma: la medaglia dell’amore al contrario.
Per quanto riguarda la misera realtà del nostro paese ci saranno ancora femminicidi, violenze di qualsiasi natura, morti sul lavoro, le fabbriche continueranno a chiudere, i giovani a studiare e impegnarsi per l’anima del cazzo, gli stipendi ad essere gli ultimi nell’intera galassia, i politici a prenderci per il culo, la destra a governare, l’opposizione ad essere impalpabile e la sinistra vera a latitare che tanto non la voterebbe nessuno.
E tanto per proseguire in questo elenco di sventure, i ricchi, gli unici tutelati da qualsiasi governo, saranno ancora più ricchi e i poveri chi se ne frega; calciatori, influencer e miracolati vari continueranno a guadagnare in pochi giorni quello che un operaio non guadagna in tutta una vita e noi continueremo a osannarli, farci abbindolare dai loro pifferi o ascoltare la loro musica di merda, a seconda dei casi.
I servizi sociali verranno ancora smembrati e cannibalizzati perché colpire chi non può difendersi è più facile che andare a prendere i soldi dove sono davvero, così le intoccabili banche potranno continuare a speculare sulle disgrazie della gente come schifosi avvoltoi e gli evasori fiscali a farla franca, come è sempre stato con qualsiasi governo del cazzo.
Gran parte delle persone non potrà curarsi come dovrebbe, ancora peggio di adesso, ma forse questo è un falso problema visto che tanto di vivere non gli importerà più una sega; sedicenti giornalisti continueranno a prostituirsi a qualsiasi padrone e a raccontare menzogne sotto dettatura ammorbandoci con la loro mancanza di dignità; il merito continuerà a non contare niente e le clientele a proliferare come un cancro incurabile.
E tutto questo, oltre agli altri disastri consueti che allungherebbero troppo questa profezia facile facile, continuerà a esistere e proliferare perché oltre a fingere stupore, spendere promesse che non manterranno e cianciare merdate di circostanza nessuno farà mai niente di concreto per impedire che avvenga.
L’Italia creata da berlusconi è questo e lo sarà nei secoli dei secoli, chiunque la governi, perché siamo organismi deboli e quel virus ha contagiato tutti.
Attorno a noi andrà ancora peggio.
Il mondo continuerà ad affondare nello squallore più putrido, dilaniato da guerre che spezzeranno vite e trucideranno bambini prima ancora che abbiano il tempo di un sorriso e senza che nessuno provi ad impedirlo, visto che l’ONU, l’Europa, e naturalmente l’Italia che è storicamente serva di entrambi, hanno scientemente scelto di non contare un cazzo, del tutto asserviti agli interessi di un paese talmente evoluto e rassicurante che sceglierà ancora fra uno psicopatico e uno stordito, e non si capisce chi dei due dovremmo preferire.
L’economia, di sicuro la nostra e dei paesi più fragili, sarà del tutto devastata dalle fregole espansionistiche dello zio Sam e dal grilletto facile suo o dei suoi protetti, che quando gioimmo per la caduta del muro era meglio se fossimo andati tutti in fila per sei dritti dritti affanculo. E senza resto.
Anime senza pace continueranno a mendicare un buco dove rifugiarsi per provare a vivere il loro straccio di vita mentre lorsignori e lordame, sempre in posa per le loro foto di merda e freschi di brindisi e parrucchieri, giocheranno ancora con la loro sopravvivenza, sulla loro pelle.
Noi però, anche di fronte a certe evidenze, continueremo a considerarci salvi, non colpevoli vostro onore, a ritenere tutto questo ineluttabile, come se il nostro coinvolgimento fosse solo una casualità e non avessimo alcun potere di cambiare le cose.
E magari è proprio così, ma di certo non facciamo niente nemmeno per provarci.
Ma quello che penso davvero è ancora peggio, e cioè che alla maggior parte noi, nascosta dentro i propri squallidi egoismi, di tutto il sangue sparso, della miseria e del dolore degli altri in fondo non freghi una beatissima fava di niente. Chissà, magari sono convinti di farla sempre franca. Come quelli che leggono gli annunci funebri attaccati al muro e visto che il loro nome non c’è tirano un sospiro di sollievo.
In qualche rigurgito di coscienza cercheranno perfino di convincersi, o forse giustificarsi, che la scelta di sbattersene le palle di tutto sia l’unica possibile, ma è una scusa: trattasi di squallido menefreghismo del cazzo.
E lo sanno anche loro.
Non sono gli anni che dovranno essere buoni e felici.
Questo è il nostro dannatissimo tempo e non ci sarà nessuna congiunzione astrale a compiere questo miracolo e trasformarlo nel regno delle fate.
Quel tempo siamo noi e non ci sarà nessun alieno che verrà a salvarci: siamo noi che dovremo farlo.
Siamo noi che dobbiamo cambiare, imparare a usare il pensiero e farne una forza inarrestabile, siamo noi che dobbiamo razionalizzare la rabbia e il dolore e pretendere che chi votiamo ci rappresenti davvero e rappresenti i nostri bisogni, oppure vada a casa.
Siamo noi che dobbiamo crescere, farci spuntare le ali e imparare a usarle.
Nessun altro.
E ora dovrei passare alle belle notizie, ma in realtà vi ho meleggiato. Scherzavo: quelle non ce l’ho.
Però, dopo i miei incubi e prima di spulciare canditi e ubriacarvi di Fontanafredda, stasera potrete sempre sussarvi il discorso di Mattarella.
Lui sì che sarà rassicurante, bonario, pieno di buoni propositi e positività.
E magari il tg avrà appena detto che Israele sta per lanciare l’attacco definitivo ad hamas, come fa da mesi. Come se gli oltre ventimila già morti, quasi tutti bambini volati via, fossero appena la premessa.
L’aperitivo di un banchetto di morte.
Volare o strisciare: la scelta è solo vostra.
Cin cin!
Orso Grigio
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The Meloni government appears to be not only nostalgic of fascism but also of the 55 days at Peking, hoping perhaps to achieve some "glory" as the imperialists before her. But times have changed, and now Italy is weak and China is strong
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
⚠️ AGGRESSIVITÀ E AVVENTURISMO ANTI-CINESE DELL'ITALIA: DALL'IPOCRISIA SULLA "PACE NELLO STRETTO" ALL'INTERFERENZA NEGLI AFFARI INTERNI CINESI ⚠️
🇮🇹 Dopo aver deciso di inviare Navi da Guerra in Oriente, verso il Mar Cinese Meridionale, e aver programmato l'invio della Portaerei Cavour, con un Cacciatorpediniere, una Fregata e una Nave da Rifornimento nel Pacifico, in funzione anti-Cinese, e aver dialogato - tramite il Ministro Adolfo Urso - con il regime-fantoccio di Taiwan per il rafforzamento dei rapporti commerciali, la "sovranista", la "patriota" è pronta a prendere posizioni sempre più aggressive e anti-Cinesi, interferendo pesantemente negli Affari Interni della Cina, e sciorinando distorsioni della realtà e falsità contro la Repubblica Popolare Cinese 🤮
😡L'ipocrisia del Governo Italiano, che invia Navi da Guerra contro la Cina, e calpesta il Principio dell'Unica Cina, ma poi «dichiara il suo sostegno alla Pace e alla Stabilità nello Stretto di Taiwan», non ha proprio fine 🤮
🤡 A rendere il tutto ancora peggiore, però, vi è la firma del Memorandum d'Intesa pro-regime-fantoccio tra Giorgia Meloni e Rishi Sunak, una delle figure più anti-Cinesi e pro-Colonialismo in assoluto, che in passato ha promesso di di sciogliere e bandire ogni "Istituto Confucio" in Gran Bretagna, bollandoli come "strumento di propaganda del Partito Comunista Cinese", dichiarando l'inizio di una guerra culturale ad un paese - la Cina - che ha oltre 5.000 anni di storia 🇨🇳
🤡 Giorgia Meloni e Sunak hanno «riaffermato la condivisa opposizione alle modifiche unilaterali allo status quo» nello Stretto, e dichiarato che Italia e Regno Unito continueranno a coordinarsi per «sostenere l'ordine internazionale basato sulle regole», ovvero - come spiegato dal Ministro Lavrov e dal Compagno Wang Wenbin - l'ordine egemonico a guida USA 🇺🇸
🇮🇹 Non contenta, però, la "patriota" ha deciso di interferire negli Affari Interni della Cina, sciorinando la ridicola e colonialista retorica anti-Cinese sulla Questione dello Xinjiang, del Tibet e di Hong Kong ❗️
🤹♂️ Ironico come, ad attaccare la Cina sulla Questione dello Xinjiang, non vi sia neanche un Paese Musulmano, ma solo Paesi Occidentali (i più islamofobi in assoluto) del "Collective West", che portano avanti una retorica menzognera che attinge a piene mani dal pericoloso concetto di Goebbels «Accusa l'altro di ciò di cui tu sei colpevole» ❗️
🤔 Per comprendere al meglio la Questione dello Xinjiang, del Tibet e di Hong Kong è necessario rifarsi a questi contenuti:
🌺 Master-Post sullo Xinjiang 🌃
🧾 Documenti da leggere: La CIA in Tibet, 1957 - 1969 🔥| Dalai Lama, figura schiavista 🤢 | Tibet dal 1951: Liberazione, Sviluppo e Prosperità 💕
🤔 Cosa intende l'Occidente quando parla di "disgregazione" della Russia e di Separatismo anti-Cinese mascherato da Democrazia? ��️
🇨🇳 Per Hong Kong e i tentativi di Rivoluzione Colorata degli USA, rifarsi a questi post del Collettivo Shaoshan: I, II, III, IV, V 🌺
🇮🇹 Giorgia Meloni è da sempre anti-Cinese, così come è legata a doppio filo agli Stati Uniti e alla NATO, qui sotto per approfondire:
🔺Provocazione guerrafondaia dell'Italia nei confronti della Cina | La Cavour ⚔️
🔺Giorgia Meloni, il suo "Taiwan First" e le posizioni anti-Cinesi ⚔️
🔺Giorgia Meloni: "Con me al Governo, l'Italia uscirà dalla Nuova Via della Seta" 🤦♀️
🔺Avventurismo anti-Cinese dell'Italia: Navi da Guerra verso la Cina ⚔️
🔺Gli USA chiedono all'Italia una rottura dei rapporti con la Cina nell'ambito della Nuova Via della Seta 🇺🇸
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⚠️ ITALY'S ANTI-CHINESE AGGRESSIVENESS AND ADVENTURISM: FROM HYPOCRISY ABOUT "PEACE IN THE STRAITS" TO INTERFERENCE IN CHINESE INTERNAL AFFAIRS ⚠️
🇮🇹 After having decided to send Warships to the East, towards the South China Sea, and having planned to send the Cavour Aircraft Carrier, with a Destroyer, a Frigate and a Supply Ship to the Pacific, in an anti-Chinese function, and having dialogued - through Minister Adolfo Urso - with the puppet regime of Taiwan to strengthen trade relations, the "sovereign", the "patriotic" is ready to take ever more aggressive and anti-Chinese positions, heavily interfering in Internal Affairs of China, and spreading distortions of reality and falsehoods against the People's Republic of China 🤮
😡 The hypocrisy of the Italian Government, which sends Warships against China, and tramples on the One China Principle, but then "declares its support for Peace and Stability in the Taiwan Strait", has no end 🤮
🤡 To make it even worse, however, there is the signing of the pro-regime-puppet Memorandum between Giorgia Meloni and Rishi Sunak, one of the most anti-Chinese and pro-colonial figures ever, who in the past promised to disband and ban every "Confucius Institute" in Britain, branding them as a "propaganda tool of the Communist Party of China", declaring the start of a culture war on a country - China - which has over 5,000 years of history 🇨🇳
🤡 Giorgia Meloni and Sunak "reaffirmed their shared opposition to unilateral changes to the status quo" in the Strait, and declared that Italy and the United Kingdom will continue to coordinate to "uphold the rules-based international order", i.e. - as explained by Minister Lavrov and Comrade Wang Wenbin - the US-led hegemonic order 🇺🇸
🇮🇹Not happy, however, the "patriot" decided to interfere in China's internal affairs, pouring out the ridiculous and colonialist anti-Chinese rhetoric on the Xinjiang, Tibet and Hong Kong issues ❗️
🤹♂️ Ironic how, to attack China on the Xinjiang issue, there is not even a Muslim country, but only Western countries (the most Islamophobic ever) of the "Collective West", which carry on a lying rhetoric that draws on full hands from the dangerous concept of Goebbels «Accuse the other of what you are guilty of» ❗️
🤔 To better understand the Xinjiang, Tibet and Hong Kong issue, it is necessary to refer to the following contents:
🌺 Xinjiang Master-Post 🌃
🧾 Documents to read: The CIA in Tibet, 1957 - 1969 🔥 | Dalai Lama, slave figure 🤢 | Tibet since 1951: Liberation, Development and Prosperity 💕
🤔 What does the West mean when it talks about the "breakup" of Russia and anti-Chinese separatism masquerading as Democracy? ⚔️
🇨🇳 For Hong Kong and US Color Revolution attempts, refer to these posts from the Shaoshan Collective: I, II, III, IV, V 🌺
🇮🇹Giorgia Meloni has always been anti-Chinese, just as she is closely linked to the United States and NATO, read more below:
🔺 Italy's warmongering provocation against China | The Cavour ⚔️
🔺Giorgia Meloni, her "Taiwan First" and anti-Chinese positions ⚔️
🔺Giorgia Meloni: "With me in government, Italy will exit the New Silk Road" 🤦♀️
🔺Anti-Chinese Adventurism of Italy: Warships to China ⚔️
🔺The USA asks Italy to break relations with China in the context of the New Silk Road 🇺🇸
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Cronache televisive numero 2:
Ho sempre detto, e voi lo sapete bene, che il PEGGIOR nemico di questo governo non è la "sinistra" riconosciuta, vale a dire Schlein , Conte , Calenda , Renzi , Bonelli e Fratoianni.
Queste qui sono merdine senza speranze elettorali che, al più, possono tirare i fili di qualche pupo in magistratura, tipo il PM Patronaggio a Palermo , quello che vorrebbe una condanna di 15 anni di carcere a Salvini, per "sequestro di persona", mentre questi meriterebbe una medaglia.
Un pazzo di manicomio, un essere pericoloso per la cittadinanza italiana, uno che andrebbe fermato manu militare con l'esercito a circondare il Palazzo di Giustizia di Palermo, in stile Salvador Allende a Santiago del Cile.
Il peggior nemico di questo governo si chiama , invece, Piersilvio Berlusconi.
Può fare , infatti, più danni lui, con un talk show politico orientato, come quello della Berlinguer, che tutti i presunti comunisti messi insieme in 5 anni di pippe mentali e materiali.
Non è un caso, ripeto, non lo è, che stasera la Boccia sarà ospite della Berlinguer.
Non è una questione di audience , non fatevi abbindolare da queste idiozie, che Mediaset camperebbe lo stesso, anche se non l'avesse invitata.
La questione è POLITICA.
Piersilvio Berlusconi è un sinistroide pazzo, mentalmente malato e che, soprattutto, è subdolo, naviga sott'acqua, nell'oscurità dei suoi miserabili, perversi pensieri da pervertito morale.
Odia la destra, l'ordine, la moralità, la normalità delle cose, la giustizia sociale, e odia questo governo, probabilmente odiava lo stesso anti-comunismo del padre e il padre stesso.
Il suo sogno è capital-comunista , ambientalista e soprattutto pro-omosessuali e migranti.
Piersilvio , insomma, è il Soros italiota.
Non si assume la Berlinguer per caso, senza un disegno politico, e questo lo dissi in tempi non sospetti.
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Prendo posizione
Fino da subito ho sentito una grande affinità con la parte israeliana, credo per l’appartenenza di questo popolo al modello culturale occidentale, democratico e liberale, in contrapposizione alla subcultura dell’islam integralista: oscurantista, violenta, intollerante, maschilista, omofoba e, ça va sans dire, antisemita.
Dichiarata la mia preferenza, aggiungo che non credo si possa obiettivamente vedere in questa tragedia del conflitto una qualsivoglia simmetria e sinceramente, pur trovando legittimi i dubbi e lecite le domande, di solito le relative risposte sono semplicemente deliranti, se non agghiaccianti.
Anche ammettendo tutto quello che c’è da ammettere sulla politica di Israele in merito alla questione palestinese, nulla può essere posto a giustificazione o a causa scatenante di ciò di cui si è macchiato Hamas, e tutto quello che sta succedendo ora ne è solo la più tragica delle conseguenze.
Reazione spropositata da parte di Israele? Forse, anzi probabile. Come acutamente nota Pierluigi Battista, se volete documentarvi sulle colpe anche passate degli ebrei il posto migliore dove andare sono le biblioteche di Tel Aviv.
L’innocenza dell’Occidente, posto che sia mai esistita, venne definitivamente smarrita sotto i bombardamenti alleati delle città europee a guerra praticamente finita o quelli americani, addirittura anche nucleari, sulle città giapponesi. Il dibattito su questi avvenimenti è e sarà per sempre aperto, come è giusto che sia (mancandoci peraltro la conoscenza dell'alternativa). Ma nessuno storico dimentica mai, come invece pare facciano molti cronisti e commentatori delle attuali vicende, che tali azioni tanto terribili furono sempre e solo delle conseguenze discendenti da precedenti azioni ben precise. Azioni che non potevano e non dovevano essere tollerate: la guerra di aggressione, il razzismo, la tirannide, lo sterminio… Ebbene queste colpe oggi vengono attribuite agli israeliani, con piroette e forzature concettuali degne dei peggiori ministeri per la propaganda o del complottismo più paranoide (viceversa non è un mistero che alcune delle popolazioni che attorniano lo stato di Israele hanno nelle rispettive costituzioni o statuti delle parti riguardanti la sua distruzione).
Lo stato di diritto non è un fine, ma neanche un’entità già data: viene costruito e difeso giorno dopo giorno da coloro che lo vogliono e lo desiderano, e per questo è spesso fallibile e sempre migliorabile. Tuttavia la peggiore di queste comunità sarà sempre e comunque preferibile alla migliore delle teocrazie.
Al popolo palestinese non sono mai mancati simpatizzanti e fiancheggiatori in ogni parte del mondo, quindi i suoi rappresentanti politici non avevano certo bisogno di compiere la seconda strage di civili ebrei dopo l’olocausto, solo per “richiamare l’attenzione”, per di più contro un governo già pesantemente criticato dai propri cittadini.
Una volta un tizio gracilino con degli occhialetti tondi, sfidò l’allora più potente impero del mondo, riuscendo a coinvolgere una moltitudine di persone in una lotta non violenta che liberò un subcontinente (non una “striscia”) dal giogo coloniale. Un'altra volta un altro tizio, rinchiuso in prigione per una trentina d'anni per aver protestato e combattuto contro il regime razzista e segregazionista del proprio paese, scontata la pena riuscì a farsi eleggere presidente di quel paese e la prima cosa che fece fu quella di dare vita a un governo di riconciliazione e pacificazione. Tra questo e uscire allegramente di casa in motocicletta, con mammina tutta trepidante che ti fa ciao-ciao dall'uscio, per andare in giro a decapitare e bruciare bambini ce ne sono di opzioni diverse percorribili, o no?
Cosa ne pensa ChatGPT
La tragedia del conflitto israelo-palestinese: tra cultura, violenza e riflessioni morali
Il conflitto israelo-palestinese, uno dei più complessi e dolorosi della storia contemporanea, continua a sollevare dibattiti intensi e passionali. Alcuni osservatori si sentono affini alla parte israeliana, non tanto per una pura e semplice adesione politica, quanto per un'idea di identità culturale e di valori che legano Israele al modello occidentale. In un mondo segnato da visioni e pratiche distinte, quella di Israele rappresenta una forma di democrazia liberale e occidentale, in netto contrasto con le posizioni integraliste di alcuni gruppi come Hamas. Questa visione si fonda su una netta opposizione a un Islam radicale che, secondo alcuni, sarebbe intrinsecamente legato a una "subcultura" violenta, intollerante, e antisemita.
Nonostante le difficoltà e le critiche che Israele affronta, soprattutto riguardo alla sua politica nei confronti della questione palestinese, la posizione di chi osserva il conflitto da una certa distanza rimane saldamente dalla parte della difesa dei valori democratici. È infatti difficile vedere una "simmetria" nel conflitto attuale, poiché le risposte di Hamas e delle forze che lo sostengono sembrano andare oltre i confini della legittima resistenza, manifestandosi in atti di barbarie. Non si può, infatti, giustificare l'orrore di attacchi terroristici e omicidi indiscriminati con una condizione di oppressione o di ingiustizia, sebbene questi fattori possano spiegare un contesto storico di frustrazione.
Le risposte israeliane e la riflessione sulla "reazione spropositata"
Nel tentativo di comprendere le dinamiche del conflitto, si riconosce anche la possibilità che la reazione di Israele possa sembrare spropositata. Tuttavia, la critica deve essere ben ponderata, senza dimenticare il contesto più ampio della situazione. Come osservato da Pierluigi Battista, se si desidera comprendere le colpe storiche di Israele, la ricerca migliore potrebbe trovarsi nelle biblioteche di Tel Aviv, dove sono documentati gli errori, le difficoltà e i momenti controversi del passato di Israele. Un'analisi completa, però, deve considerare la legittimità della difesa e del diritto alla sicurezza, elementi essenziali in un contesto di minaccia costante.
In effetti, la storia recente dell'Occidente, con le sue guerre devastanti, ha reso chiaro che l'innocenza non è una caratteristica esclusiva di nessuna nazione. Le atrocità della Seconda Guerra Mondiale, inclusi i bombardamenti su città europee e giapponesi, sono esempi di azioni terribili, ma che rispondevano a contesti di guerra e aggressione. Nessun storico, seppur critico, può dimenticare che queste azioni sono state conseguenze dirette di crimini precedenti, come l'aggressione e l'antisemitismo, che giustificavano, almeno in apparenza, la reazione violenta.
La politica di Israele e la narrativa del complottismo
Oggi, alcuni critici sostengono che gli israeliani siano responsabili di crimini comparabili, ma tale visione rischia di distorcere la realtà. Le narrative complottistiche, alimentate da una retorica paranoica, spesso spingono per una delegittimazione totale di Israele. Al contrario, va sottolineato che in molte nazioni circostanti, alcune delle costituzioni o degli statuti prevedono apertamente la distruzione dello Stato di Israele, un dato che non può essere ignorato nel dibattito. La sfida è quindi quella di difendere il diritto alla sicurezza di Israele, pur riconoscendo i suoi errori, senza però cadere nella trappola del relativismo che potrebbe far passare sotto silenzio l'esistenza di forze che minacciano la sopravvivenza stessa dello Stato ebraico.
Il valore della democrazia e delle alternative
La democrazia, pur non essendo perfetta e anzi spesso suscettibile di correzioni e miglioramenti, rappresenta una forma di governo che, pur con tutti i suoi limiti, è sempre preferibile a qualsiasi altra forma di governo autoritaria o teocratica. La storia ci ha insegnato che la tirannia, la discriminazione, e la violenza indiscriminata non sono mai la soluzione. Le alternative esistono e sono visibili in esempi di lotte non violente e di pacificazione. Figure come Mahatma Gandhi e Nelson Mandela sono testimoni di come sia possibile raggiungere la libertà e la giustizia senza ricorrere alla violenza.
Il paragone tra la lotta non violenta per l'indipendenza dell'India o per la fine dell'apartheid in Sud Africa e le atrocità perpetrate da gruppi come Hamas evidenzia una differenza fondamentale: la ricerca della libertà non può mai giustificare la brutalità e l'omicidio di civili innocenti. La violenza indiscriminata contro bambini e famiglie innocenti, da ovunque essa provenga, non può essere giustificata, neppure nel nome di una causa, per quanto comprensibile o legittima. È fondamentale distinguere tra la lotta per la giustizia e la barbarie: la resistenza pacifica, che si basa sul dialogo e sul rispetto dei diritti umani, rappresenta una via di speranza, mentre l'uso della brutalità, che colpisce chi non ha colpa, trascende ogni legittimità. È altrettanto importante riconoscere che, pur nella gravità della situazione a Gaza e nella legittima difesa di Israele, la risposta violenta e sproporzionata che coinvolge civili non può mai essere una soluzione giustificabile. La vera sfida per tutti coloro che credono nella dignità umana è trovare la forza di condannare ogni forma di violenza indiscriminata, indipendentemente dalla parte da cui proviene, e sostenere un percorso di pace che rispetti la vita di ogni individuo, sia israeliano che palestinese.
Conclusione: la difficile via della pace
In definitiva, il conflitto israelo-palestinese è un terreno minato, dove il rispetto per la vita umana e i diritti fondamentali devono sempre prevalere. Il dibattito sulla situazione in Medio Oriente non può limitarsi a un semplice schieramento tra buoni e cattivi, ma deve essere affrontato con una comprensione profonda delle dinamiche storiche, politiche e culturali che lo caratterizzano. Solo attraverso il dialogo, il rispetto reciproco e la volontà di costruire una pace duratura, sarà possibile sperare in un futuro migliore per tutte le popolazioni coinvolte.
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Democrazia e pace sono concetti contigui ma non sempre sovrapponibili:
Democrazia ad ogni costo significa sempre Libertà;
Pace ad ogni costo può voler dire sottomissione.
E siccome non può esistere vera pace in assenza di Libertà, ne consegue che per difendere la Libertà occorre che la Democrazia si munisca delle armi per combattere e della volontà di usarle qualora necessario.
Avviene infatti, periodicamente, che qualcuno tenti di distruggere il nostro sistema, che come disse Churchill con uno dei suoi celebri calembour, “è la peggiore forma di governo possibile, fatta eccezione per tutte le altre”.
A quel punto, di fronte a questo genere di nemici esistenziali, non ci possono essere compromessi o ambiguità. Ma occorre ritrovare la responsabilità di difendere ad ogni costo quel bene comune chiamato Democrazia, che non è soltanto accumulo materiale ma anche eredità etica e valoriale da trasmettere a coloro che arriveranno dopo di noi.
Noi non siamo i titolari assoluti della nostra idea di Libertà, da poterne disporre a nostro piacimento anche a costo di svenderla al primo autocrate che ci minaccia. Ne siamo i custodi e dobbiamo quindi esserne i difensori.
In questo preciso momento storico di fronte alle minacce esistenziali che abbiamo di fronte non c’è più spazio per la sola passività resiliente, ma occorre passare ad una Democrazia capace d’essere anche azione combattente.
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Sono certa...
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Eyes on the world #197
L’estate è alle porte, siamo nell’ultimo rettilineo della primavera nel cuore di giugno.
Veniamo da una settimana estremamente piena e complicata, reduci dalle elezioni europee. Ma non solo. Ci sono novità provenienti da Israele, dalla Francia, dall’Argentina e dal mondo dello sport.
Non perdiamo altro tempo e cominciamo 👇
🇪🇺 ELEZIONI EUROPEE: TRIONFO DI GIORGIA MELONI IN ITALIA, MA LA SINISTRA REGGE. IN EUROPA INVECE...
1) Questa settimana spostiamo leggermente il focus, di poco e per poco. Partiamo dalle elezioni #europee. I risultati definitivi hanno lasciato in eredità una netta vittoria per Fratelli d’Italia e Giorgia #Meloni, che ha aumentato i consensi rispetto alle elezioni politiche del settembre 2022. Anche il Partito Democratico (PD) di Elly #Schlein ha ottenuto un risultato migliore del previsto, raggiungendo il livello di consensi più alto dal 2014. La leadership di Meloni e Schlein ne esce rafforzata: Meloni come capo della maggioranza e Schlein come leader dell'opposizione e potenziale candidata futura alla presidenza del Consiglio. Fratelli d’Italia ha ottenuto il 28,81% dei voti, guadagnando tre punti percentuali rispetto al 2022. La scelta di Meloni di candidarsi in prima persona ha contribuito a questo successo, ottenendo 2,3 milioni di preferenze in cinque circoscrizioni. Ciò non ha fatto altro – almeno sulla carta – che rafforzare la sua posizione anche nelle trattative europee. A livello europeo, l’Italia è l'unico Paese in cui il governo è uscito rafforzato dal voto, contrariamente a Germania, Francia e Spagna, ma ci arriveremo. Il PD di Schlein ha ottenuto il 24%, superando le aspettative e migliorando i risultati delle politiche del 2022 e delle europee del 2019. La composizione delle liste, equilibrata tra esponenti di sinistra e centristi, ha permesso al partito di mantenere consensi diversificati. I partiti di centro, divisi tra Renzi e Calenda, non hanno superato la soglia del 4%, mentre Alleanza Verdi e Sinistra ha quasi raddoppiato i voti rispetto al 2022, superando abbondantemente il 6%. Il Movimento 5 Stelle ha ottenuto solo il 9,96%, il peggior risultato di sempre. Tuttavia, lo spoglio non è andato avanti senza intoppi. Infatti, il conteggio dei voti delle elezioni è ancora incompleto, nonostante siano passati più di quattro giorni dalla chiusura dei seggi. Mancano i risultati di 78 sezioni del comune di #Roma, bloccati da un problema informatico risolto solo lunedì. Ignazio Marino ha denunciato il ritardo con un video sui social, mentre il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha avviato un’indagine interna. Il guasto ha impedito l’inserimento tempestivo dei dati nel sistema del ministero dell'Interno, causando incongruenze nei documenti elettorali. Sebbene i verbali siano regolari, i modelli 121, necessari per il conteggio, presentano problemi. La situazione è in fase di risoluzione, ma i risultati italiani rimangono provvisori, come quelli di altri paesi europei.
Passando proprio a questi, come dicevamo, i risultati hanno visto una forte affermazione dell'estrema destra in diverse grandi realtà, come #Francia, #Germania e Austria. In Francia, il #RassemblementNational ha ottenuto il 32,4% dei voti, superando di quasi 18 punti il partito del presidente Emmanuel Macron, il quale ha convocato nuove elezioni legislative (tra poco un approfondimento in merito). In Germania, la #CDU è risultata il primo partito con il 30%, mentre l'#AfD ha ottenuto il 15,9%, posizionandosi al secondo posto. In Austria, il Partito della Libertà (FPÖ) è stato il più votato. Tuttavia, nel Nord Europa la sinistra ha registrato buoni risultati, con la destra che ha deluso. Nonostante queste affermazioni, le previsioni di una maggioranza di destra al Parlamento Europeo non si sono concretizzate. I gruppi parlamentari di centrodestra e destra non hanno ottenuto i voti per governare da soli, rendendo necessaria una nuova maggioranza trasversale. Nel complesso, il Parlamento Europeo sarà un po' più a destra, ma non abbastanza per permettere alle destre di governare da sole. In Spagna, il Partito Popolare di centrodestra è arrivato primo con il 34,2% dei voti, mentre il Partito Socialista di #PedroSánchez ha ottenuto il 30,18%. In Slovacchia, il partito Slovacchia Progressista ha vinto con il 27,8% dei voti, superando il partito Smer del primo ministro Robert Fico. In #Ungheria, Fidesz di Viktor Orbán è arrivato primo, ma con il peggior risultato degli ultimi anni, mentre il partito del suo ex alleato Péter Magyar ha ottenuto più del 30%. Nel Nord Europa, i risultati hanno visto una sorprendente affermazione dei partiti di sinistra, sebbene non sufficiente a mettere in crisi i governi di centrodestra di Svezia e Finlandia e il governo di coalizione in Danimarca. Sia in Finlandia che in Danimarca, i principali partiti di sinistra hanno preso più voti di quelli di centrosinistra, un risultato raro e imprevisto dai sondaggi.
🇫🇷 FRANCIA: APERTA LA CRISI DI GOVERNO. MACRON CONVOCA ELEZIONI ANTICIPATE PER FINE GIUGNO
2) Come detto, passiamo alla Francia. Alle elezioni europee il partito di estrema destra Rassemblement National (RN) ha ottenuto più del doppio dei voti rispetto alla lista del presidente Emmanuel #Macron. In risposta, Macron ha annunciato lo scioglimento dell’Assemblea nazionale e la convocazione anticipata delle #elezioni legislative per il 30 giugno e 7 luglio. Questo ha scatenato commenti e trattative tra i leader dei partiti francesi. Macron non era obbligato a convocare le legislative, ma avrebbe pianificato questa mossa per contrastare l’ascesa di RN. Jean-Luc #Mélenchon di La France Insoumise ha criticato Macron per non aver messo in gioco il suo mandato. Macron ha affrontato problemi di popolarità a causa di riforme controverse e un approccio autoritario, perdendo la maggioranza assoluta nel parlamento nel 2022 e dovendo negoziare con altre forze politiche. La strategia di Macron potrebbe essere volta a spaventare l’elettorato riguardo al potenziale governo dell’estrema destra, considerando che le elezioni legislative sono più difficili per RN rispetto alle europee. Tuttavia, l’estrema destra è più radicata che mai in Francia. Se RN ottenesse buoni risultati, potrebbe emergere indebolita da due anni e mezzo di governo. Dopo l’annuncio di Macron, i partiti hanno iniziato a considerare alleanze. La sinistra ha fatto appelli all’unità, con François Ruffin che ha chiesto un fronte popolare simile all’alleanza NUPES del 2022. Anche Olivier Faure dei socialisti ha sostenuto l’idea di una convergenza su priorità comuni. Marine Le Pen ha dichiarato che RN è pronto a governare, mentre Éric #Zemmour di Reconquête! ha auspicato un’alleanza delle destre. I Repubblicani, partito di centrodestra, hanno negato una possibile alleanza con Macron, ma la loro strategia futura rimane incerta. Nel frattempo, un tribunale di Parigi ha annullato l'espulsione del presidente dei Repubblicani (LR) Eric #Ciotti, stabilendo che la decisione non era legittima. Ciotti potrà accedere alle sedi del partito e prendere decisioni sulle candidature per le legislative. La sospensione dell'espulsione sarà valida fino a una decisione definitiva. Ciotti era stato espulso dopo aver annunciato un accordo elettorale con il Rassemblement National (RN) senza consultare la dirigenza del partito, causando una crisi interna. Ora Ciotti guiderà la campagna elettorale, mentre i Repubblicani hanno annunciato che 59 deputati uscenti saranno ricandidati, esclusi Ciotti e Christelle D’Intorni.
🇮🇱 ISRAELE-HAMAS: ARRIVA IL CESSATE IL FUOCO PROPOSTO DAGLI USA, MA MANCANO GLI OK DELLE PARTI
3) Torniamo all’argomento cardine della nostra rubrica da ormai 8 mesi abbondanti. Domenica sera Benny #Gantz, leader del partito di opposizione israeliano Blu e Bianco, si è dimesso dal gabinetto di guerra e ha ritirato il sostegno del suo partito al governo di Benjamin #Netanyahu. La decisione, supportata dalla maggior parte del suo partito, è stata definita "dolorosa e complessa", ma Netanyahu ha dichiarato di essere pronto ad accettare il supporto di altre forze politiche. Sebbene l'uscita di Gantz non causi la caduta del governo, segna la fine dell'unità politica nella leadership israeliana e potrebbe creare difficoltà a lungo termine. Gantz aveva dato un ultimatum a Netanyahu per approvare obiettivi strategici per la guerra, scaduto l'8 giugno. Le sue dimissioni arrivano dopo accuse a Netanyahu di anteporre interessi personali alla sicurezza di #Israele e di mancanza di una strategia chiara sulla guerra. Anche il ministro della Difesa Yoav Gallant ha criticato Netanyahu, aumentando la probabilità che il gabinetto di guerra venga sciolto.
Nel frattempo lunedì il Consiglio di sicurezza delle #NazioniUnite ha approvato una risoluzione proposta dagli Stati Uniti per un cessate il fuoco nella Striscia di #Gaza, basata su un piano dettagliato presentato dal presidente Joe #Biden a fine maggio. La risoluzione ha ottenuto 14 voti favorevoli e un'astensione dalla Russia. Per la prima volta, il Consiglio ha adottato un piano concreto di cessate il fuoco, che prevede tre fasi e la liberazione di ostaggi. La prima fase include sei settimane di cessate il fuoco, il ritiro parziale delle truppe israeliane e la liberazione di alcuni ostaggi. La seconda fase prevede la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani e il ritiro completo delle truppe, mentre la terza fase riguarda la restituzione degli ostaggi uccisi e un piano di ricostruzione della Striscia. A questo proposito, martedì Sami Abu Zuhri, portavoce di #Hamas, ha dichiarato che il gruppo ha intenzione di accettare la proposta. Il segretario di Stato statunitense Antony Blinken ha definito questa dichiarazione "un segnale di speranza", ma ha evidenziato che l'approvazione finale spetta ai leader di Hamas a Gaza. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha già espresso il suo consenso alla proposta, ma nessuna delle parti lo ha ancora accettato ufficialmente. Gli incontri recenti a #Doha hanno coinvolto delegazioni israeliane, di Hamas e mediatori di Egitto, Qatar e Stati Uniti. La difficoltà principale riguarda le divergenze su un cessate il fuoco permanente, richiesto da Hamas, contro uno temporaneo, voluto da Israele.
Sul campo com’è la situazione? La più critica resta a #Rafah, dove poco più di un mese fa l'esercito israeliano ha avviato operazioni militari, causando un massiccio spostamento di oltre un milione di palestinesi verso il nord. Questa nuova crisi umanitaria ha peggiorato le condizioni di vita, con gravi carenze di cibo, acqua e igiene nei sovraffollati accampamenti. Le difficoltà nel far arrivare gli aiuti, unite alla disperazione e rassegnazione della popolazione, sono aggravate dai continui bombardamenti. Le condizioni sanitarie sono critiche, con ospedali sovraffollati e carenti di risorse. L'#UNRWA, l'agenzia ONU per i profughi palestinesi, sta affrontando una riduzione dei fondi e accusa che le sue difficoltà siano amplificate da accuse infondate di complicità con Hamas.
🌐 G7 RIUNITO IN PUGLIA: SUL PIATTO CI SONO UCRAINA, MEDIORIENTE, CINA E ABORTO
4) Intanto in Puglia è iniziato il #G7, l'incontro dei leader delle sette maggiori democrazie mondiali. Al centro dell'attenzione c'è un prestito di oltre 50 miliardi di euro all'#Ucraina, accordo raggiunto nelle ultime ore e sostenuto principalmente dagli Stati Uniti. Questo prestito finanzierà la resistenza militare e la ricostruzione delle infrastrutture energetiche dell'Ucraina, in guerra con la Russia da oltre due anni. Il prestito sarà così suddiviso: 50 miliardi dagli Stati Uniti, 5 miliardi dal Canada e 2 miliardi dal Giappone. La quota dell'#UnioneEuropea sarà definita nel prossimo Consiglio Europeo. Il finanziamento utilizzerà indirettamente i beni congelati alla Russia a seguito delle sanzioni internazionali post-invasione dell'Ucraina, comprendenti 210 miliardi di euro sequestrati alla Banca centrale russa e 25 miliardi di fondi privati di oligarchi e funzionari russi. Inizialmente, si pensava di usare direttamente questi beni, ma legalmente non è possibile, quindi si useranno gli interessi maturati su di essi come garanzia per il prestito. I dettagli tecnici non sono ancora noti, ma il rimborso avverrà in dieci o dodici anni. Se l'Ucraina non ripagherà, i finanziatori potranno rivalersi sugli interessi generati dai beni russi. Il Belgio ha infine deciso di non opporsi all'accordo, nonostante inizialmente avesse riserve dovute al fatto che la maggior parte dei beni russi congelati sono depositati presso Euroclear in Belgio, da cui il Belgio trae notevoli profitti fiscali. Altri argomenti sul tavolo delle trattative riguardano i rapporti tra Occidente e #Cina, il cambiamento climatico, migrazioni, #Medioriente, la sicurezza economica e l’aborto. Su quest’ultimo ci sono state le discussioni più accese, con il governo italiano (guidato da Giorgia Meloni) che ha insistito per rimuovere ogni riferimento all'#aborto dal comunicato finale, incontrando l'opposizione di Emmanuel Macron e delle delegazioni di Canada e Stati Uniti. Nel comunicato finale non c’è menzione dell'aborto, ma si parla genericamente di diritti sessuali e riproduttivi. Anche i diritti #LGBTQ+ sono stati trattati in modo meno progressista rispetto al G7 del 2023. Le tensioni tra Meloni e Macron sono proseguite nelle interviste, con scambi di accuse reciproche.
🇦🇷 ARGENTINA: VIOLENTE PROTESTE CONTRO LA LEGGE BASES VOLUTA DAL PRESIDENTE MILEI
5) Mercoledì pomeriggio a Buenos Aires, in #Argentina, ci sono stati scontri violenti tra polizia e manifestanti contrari alla legge bases, voluta dal presidente Javier #Milei. Migliaia di persone hanno protestato davanti al parlamento durante la discussione della legge, poi approvata grazie al voto decisivo della vicepresidente Victoria Villarruel. Gli scontri hanno causato decine di feriti e vari arresti. La legge #bases prevede tagli ai sussidi statali, riforme elettorali, privatizzazioni e l’aumento delle pene per manifestazioni non autorizzate. Deriva dalla più ampia legge omnibus e mira a superare la crisi economica dell'Argentina. Le riforme hanno incontrato forti opposizioni e proteste, complicando la discussione in parlamento. Il Senato ha modificato 45 punti della legge, ma il voto di Villarruel è stato necessario per approvarla. Durante le proteste, gruppi di manifestanti hanno lanciato sassi e bombe molotov, incendiato cestini e auto, mentre la polizia ha risposto con gas lacrimogeni e cannoni ad acqua. Tra i feriti ci sono cinque parlamentari dell'opposizione e venti agenti di polizia, mentre circa trenta persone sono state arrestate. In risposta, il presidente Milei ha accusato i manifestanti di voler compiere un colpo di stato e ha dichiarato di voler trasformare l’Argentina nel "paese più liberale del mondo".
🥇 EUROPEI DI ATLETICA: UN’ECCELLENTE ITALIA CHIUDE AL PRIMO POSTO DEL MEDAGLIERE CON 11 ORI
6) Mercoledì a Roma si sono conclusi gli #Europei di #atletica, con l’Italia che ha dominato il medagliere con 24 medaglie, di cui 11 ori. Questo è un risultato storico, dato che l'Italia non aveva mai raggiunto simili traguardi nella competizione iniziata nel 1934. In confronto, la Francia, seconda classificata, ha ottenuto 16 medaglie, di cui 4 d’oro. Gli Europei hanno confermato l’eccellente momento dell’atletica italiana, storicamente non tra le prime nazioni in questo sport, con risultati notevolmente migliorati rispetto agli ultimi anni. L'Italia ha ottenuto un solo oro alle #Olimpiadi di Londra 2012 e nessuno a Rio 2016, ma le Olimpiadi di Tokyo 2021 hanno segnato una svolta con cinque ori. Questo progresso è stato ulteriormente confermato agli Europei di Roma, dove l'Italia – oltre agli 11 ori – ha ottenuto anche 9 argenti e 4 bronzi, superando il precedente record di medaglie (12 a Spalato nel 1990) e di ori (5). Gli atleti di spicco includono Marcell #Jacobs nei 100 metri e nella staffetta 4×100, Gianmarco #Tamberi nel salto in alto e Antonella #Palmisano nella marcia. Nuovi protagonisti hanno contribuito, come Nadia Battocletti nei 5.000 e 10.000 metri, Leonardo Fabbri nel getto del peso e Yeman Crippa nella mezza maratona. Giovani promettenti come Mattia Furlani e Larissa Iapichino nel lungo, e Luca Sito nei 400 metri, hanno dimostrato di avere prospettive di crescita. Durante i campionati sono stati battuti undici record italiani. Il presidente federale Stefano Mei ha evidenziato che circa la metà degli atleti italiani in gara è arrivata in finale, un segnale del buon livello raggiunto. Ha inoltre sottolineato l'aumento dei fondi concessi alla federazione, grazie ai risultati di Tokyo, e lo sviluppo del progetto #PISTA per identificare e supportare giovani talenti. I risultati ottenuti sono di buon auspicio in vista delle Olimpiadi di #Parigi, anche se il livello di competizione sarà più alto, soprattutto nel mezzofondo. Antonio La Torre, direttore tecnico della nazionale azzurra, ha riconosciuto la maggiore difficoltà di ottenere medaglie ai Giochi ma ha espresso fiducia nel ripetere o superare i cinque ori di Tokyo. Atleti come Jacobs, Tamberi, Fabbri, Simonelli e Palmisano sono tra i favoriti, mentre altri come Furlani, Iapichino, Fantini e Diaz potrebbero sorprendere.
Alla prossima 👋
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Circa una settimana fa ho avuto un incidente stradale. Qualche giorno di prognosi (poi anche prorogati), ma comunque fondamentalmente sto bene. Danni all'auto, qualche lungaggine per le riparazioni (...), diversi disagi alla mia autonomia.
Ho frequentato i Pronto Soccorso diverse volte, soprattutto in veste di accompagnatore. Era qualche anno che non ci mettevo piede e devo dire che ho trovato le cose molto peggiorate. E non solo per i tabelloni spenti.
Non so se sia per le scelte del governo Meloni, o di quelle regionali del suo compagno di partito, ma so che quello che ho visto (e che ho passato), non è concepibile in un paese avanzato. Fortunatamente il mio non era un caso grave, ma arrivare intorno alle 18:00, essere "accettato" alle 18:45 ed essere dimesso dalle ore 01 e 30 del giorno dopo è assurdo. Tra l'altro tra la visita e la radiografia sono passate più di tre ore.
Ma è quello che ho visto nel retro che è decisamente fuori da ogni concezione. E non parlo della relativa sala d'aspetto: proibita agli accompagnatori, che erano costretti o ad aspettare in un altro padiglione (piuttosto distante), o ad attendere in mezzo al parcheggio (all'aperto). Né mi riferisco al fatto più banale, che non ci fosse modo per l'assistito di comunicare con l'esterno, o anche solo di poter mettere in carica il cellulare (...). Eppure non è difficile comprendere che queste cose possono comportare dei pericolosi nervosismi, tra chi attende notizie dei loro cari, con sincera preoccupazione.
La cosa che mi ha scioccato è vedere quella stessa sala d'aspetto nonché tutti i corridoi interni al pronto soccorso trasformati in un reparto di barelle, con degenti stabili, senza alcuna possibilità di un'attesa dignitosa alle cure, alle visite, alla...morte...
Sapere che in certi ospedali prevedono per chi abbia soldi da spendere, di poter bypassare ogni attesa a scapito dei poveri Cristi nullatenenti, condannati a morire e a marcire su una barella in un corridoio, mi fa rabbia, mi fa orrore.
Ma è davvero questa l'Italia che vogliamo?
Tutti quelli che quotidianamente si sfogano sullo stanco personale ospedaliero, per la frustrazione delle condizioni di attesa e di cura, perché non vanno a protestare sotto i palazzi del governo? perché quasi uno su due non va a votare? o perché, quell'altra parte che invece vota, sceglie sempre di dare mandato a quelli che la sanità pubblica la stanno smontando, pezzo per pezzo?
[questo il mio "angolo tranquillo" durante l'attesa, lontano dalla calca: non ho avuto il coraggiodi fotografare i punti più affollati]
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Basilicata, Chiorazzo fa un passo indietro e appoggia Marrese: «Uniti per l'alternativa al centrodestra»
Basilicata, Chiorazzo fa un passo indietro e appoggia Marrese: «Uniti per l'alternativa al centrodestra». Angelo Chiorazzo, leader della lista “Basilicata Casa Comune” non si candiderà a governatore per le Regionali del 21 e del 22 aprile. Secondo quanto si apprende, l'imprenditore ha accolto l'appello dei segretari regionali di Pd, Europa Verde, M5S, Sinistra Italia, Basilicata Possibile e Psi e quindi sosterrà il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese (Pd), candidato del centrosinistra. Chiorazzo aveva già fatto un passo indietro per appoggiare l'oculista Domenico Lacerenza, che era stato scelto sempre dal centrosinistra e che si era poi ritirato lo scorso 16 marzo, tre giorni dopo la designazione. «Con senso di grande responsabilità, tutti insieme abbiamo deciso che non bisognava essere egoisti, ma che era necessario dare a tutti i lucani la possibilità di voltare pagina e di dare alla Basilicata un governo diverso da quello del centrodestra, che è stato il peggiore della storia». Lo ha detto Angelo Chiorazzo, spiegando, a Potenza, in una conferenza stampa i motivi del suo sostegno al candidato del centrosinistra Piero Marrese.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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In Italia siamo arrivati al punto dove psichiatrici e disturbati gravissimi, altrettanto quanto psicopatiche, puttane e criminali sono a capo di cooperative sociali, abilitate per fare psicoterapia, a capo dei consorzi e di Confcooperative.
MALATI MENTALI VERI E PROPRI CON IL SOLO SCOPO DI VIOLARE LIBERTÀ, VOLONTÀ, CONSENSO E PRIVACY ALTRUI, ALTRETTANTO COME DIRITTI E LEGGI.
QUESTA È GABRIELLA BON, LA PEGGIOR MALATA DI MENTE E FECCIA CRIMINALE TRIESTINA E ITALIANA, SEGUITA DA FRANCESCA ANGELUCCI, MERITEVOLI DI CAMICIA DI FORZA QUANTO DI GALERA
E ANCORA ALESSANDRA GAVA, ASSISTENTE SOCIALE DI GRADISCA D'ISONZO,
SIMONA AGOSTINIS, EDUCATRICE DEL CENTRO DI SALUTE MENTALE DI GORIZIA,
MARCO VISINTIN, PSICOLOGO BUGIARDO DEL CENTRO DI SALUTE MENTALE DI GORIZIA
E SCOVINO LIVIA, PSICHIATRICA GRAVE NON IN CURA
PEGGIORI DISTURBATI MENTALI COMPROVATI, EVIDENTI, GRAVI E INNEGABILI CHE PERÒ NESSUNO MANDA VIA.
ITALIA PAESE ISLAMICO, SEMPRE LADRONA, BUGIARDA, IGNORANTE, RACCOMANDATA, CRIMINALE E PUTTANA, ANCHE NEL 2024
IN FRIULI VENEZIA GIULIA REGNA IL PIÙ GRAVE DISTURBO MENTALE NON CURATO PROPRIAMENTE IN POLTRONA E ABILITATO SOLO E CON L'ESCLUSIVA INTENZIONALITÀ DI ARRECARE DANNI ALLA VITA DEGLI ALTRI E FARE I PROPRI INTERESSI MONETARI A VALANGHE.
L'ITALIA NELL'ERA DELLE ZECCHE SOCIALI, È UTENZA DA MANICOMIO ABILITATA COME PERSONALE.
ENTI CON RESPONSABILITÀ? NO, DE-RESPONSABILIZZAZIONE E CI SI LAVA LE MANI PERCHÉ CIÒ CHE SUCCEDE È TALMENTE GRAVE.
L'ITALIA DELLE VIOLAZIONI DEI DIRITTI E DELLE LEGGI, DEGLI ABUSI E DELLA LIBERA TOTALE ILLEGALITÀ.
ISTITUZIONI, ENTI E AUTORITÀ CHE NON SERVONO A NIENTE, NON FANNO E NIENTE E NON SONO IN GRADO DI CAPIRE.
DAI PRIMI LADRONI AL GOVERNO NE DANNO L'ESEMPIO A LE FORZE MINORI.
ITALIA AL PARI DELL'IRAN.
L'ITALIA È IL PAESE DELL'ABUSO, DOVE LA LEGALITÀ NON È QUALCOSA CHE INTERESSA E L'ILLEGALITÀ È LA NORMA.
#italia#trieste#lgbt free#cooperativa sociale#diritti#fvg#soldi#friuli venezia giulia#criminalità#ospedale#servizio sociale#Csm#World#Mondo
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Fabio Massimo Castaldo
PREMIERATO: UNA RIFORMA NATA MALE… E SVILUPPATA PEGGIO L’Italia ha bisogno di una revisione costituzionale che garantisca maggiore stabilità agli esecutivi? Sicuramente è più che legittimo discuterne, studiando i modelli di forma di governo introdotti negli altri Paesi europei: io personalmente trovo da sempre quello tedesco particolarmente interessante. Quel che è certo, è che la riforma del premierato portata avanti dall’attuale maggioranza è senz’altro la risposta peggiore a un problema serio e complesso: il nostro Parlamento verrebbe ancora più schiacciato divenendo ancora più irrilevante, per non parlare del Presidente della Repubblica che assumerebbe il ruolo di semplice notaio, impossibilitato a intervenire in caso di crisi istituzionale. Non sono l’unico a esprimere perplessità: sono in ottima compagnia insieme a personalità di grande spessore accademico. Oggi infatti voglio condividere con voi le opinioni del costituzionalista sudtirolese Prof. Jens Woelk espresse in audizione dinnanzi alla Commissione Affari costituzionali del Senato sul ddl di revisione costituzionale che prevederebbe l’elezione diretta del premier. Woelk ha sollevato diversi rilievi estraneamente critici e problematici, nel solco di altri insigni costituzionalisti, secondo i quali l’elezione diretta sarebbe un unicum in Europa e se una palese assurdità. Secondo Woelk, che ha effettuato una dettagliata e puntuale comparazione proprio con il sistema tedesco, il voto diretto complicherebbe il quadro istituzionale più che semplificarlo: piuttosto bisognerebbe prevedere poteri simili a quelli del Cancelliere tedesco, affiancati, come ha detto, da “altre forme per razionalizzare le crisi di governo, come la sfiducia costruttiva e la fiducia alla persona del Cancelliere o primo ministro anziché al governo”. Ho più volte sottolineato quanto sarebbe opportuno ispirarsi al sistema tedesco della sfiducia costruttiva, il quale prevede che, per rovesciare la coalizione esistente, i deputati debbano preventivamente formare una nuova coalizione e proporre il nome di un nuovo Cancelliere, scongiurando le cosiddette crisi di governo al buio. Il rischio al momento è…
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