#hola palo c:
Explore tagged Tumblr posts
Text
Hola persone, c’era un gioco che facevo anni fa con il mio migliore amico per passare il tempo mentre ero in ospedale o mentre ci annoiavamo alle gite durante gli anni da liceali incalliti o mentre ci annoiavamo e basta un po’ ovunque ecco e mi è venuto in mente di riproporlo qui, anzi se viene bene il primo proverò anche a rifarlo!
Edato che in questo momento sto aspettando che il pavimento si asciughi e c’è si è no una stanza e mezza più bagno nella mia casa e non ci posso camminare sto sul balcone ad ammazzare la noietta finche non sarà tutto lindo pinto e soprattutto asciutto lol..
Esempio: con la sua nuova 🏎️ , mio 👨👩👧 ( 🔵 )ha rotto tutte le 📦 del trasloco vicino ai 🪴 🪴 di mio 👴🏼 che si è 😡 🤬 parecchio
Spero si sia capito, niente regole e via col cazzillo di gioco, cercherò infatti di mettere tutte le emoji in ordine(le prime sono quelle più usate e poi inizieranno le altre) anche se sicuramente certe cose saranno al limite dell impossibile ma forse sarà proprio quello il divertimento 🙌🏼 o almeno il mio😂
Sono Giorgiacomo e mi fa sempre 😂 ogni volta che mi chiamano per nome allora mi faccio chiamare Cuozzo, e ogni volta che allargo le 🙌🏼 mi parte una 🤬 verso le 🪴 e mi sento sempre 😅 con mio👴🏼 e mio 👨👩👧🔵 che però si😡 sempre nonostante io pensi che per l’altro sia 👍🏻. Dico sempre poi che 👋🏼 tutti quelli che incontro rende più 💪🏼 anche se mia mamma non la pensa proprio così e non mi 🙄 però è 😍 con me quando nn rompo le 📦 e sto a giocare con le 🏎️ . 🤷🏻♂️ se il nervoso passerà e non sarò più 😑 verso l’ 🩵 che prova per me Armando, perché mi sta facendo anche un tantino 😨 e questo mi porta a stare 😩 … quindi ✋🏻 perché c’è in ballo il ❣️ e mi viene voglia di 🫠 . Ho aperto un profilo 💙🤍 e so che a tutti verrà da 🤣 e che pensavate che fossi un 😇🙈 ma in realtà non è così quindi ora me la 😁 e basta!
Ogni volta che 😀 lo faccio perché mi chiamano Cuozzo e penso che accettare sto soprannome del c sia stata la mia rovina ma continuo a 😃 non so bene perché ma se mi vedono 😄 nn mi rompe nessuno, bello eh, i soliti 😁 da foto di copertina, che 😆 però soffro di sbalzi d’umore è pazzo dal 🥹 all’ 😅 più totale e infine ci faccio su una bella 😂 perché sono così e tanto vale 🤣 no? Fa un po’ 🥲 il fatto che ☺️ tutto ciò ma almeno non mi tolgo il 😊 , prego gli 😇 di essere come tutti o almeno un po’ più 🙂 di così, fosse anche 🙃 . Mi fanno tutti 😉 e 😌 come sempre o meglio beffardi, dicono che sono 😍 anche così ma non credo mi 🥰 per come sono perché penso siano tutti 😘 di Giuda si proprio😗😙😚 veramente, non sto 😋 . Certi mi fanno la 😛 e io rispondo con la medesima 😝 , quelli invece che fanno l’ 😜 proprio non li capisco perché sembrano 🤪 e mi 🤨 e 🧐 di sembrare 🤓 anche se a volte mettendo solo i miei 😎 mi sento già un latinlover soprattutto quando mi faccio crescere 🥸 sono al culmine del 🤩 e 🥳 il mio compleanno ogni volta che qualcuno mi 😏 , a prescindere da chi sia anche se alla fine son tutti così 😒 e sembra li 😞 l’idea di venire con me. Mi 😔 e mi 😟 l’idea che agli altri 😕 venire a festeggiare con me, questa cosa mi rende piu 🙁 di quando mi ☹️ perché mi è scesa la mascella e ho dovuto sopportare troppo 😣 e avere 😖 a causa dell’intervento per cercare di rimetterla a posto. Non andò bene e mi 😫 perché pensavo a tutti quegli incontri mancati e a chi mi riteneva Cuozzo non solo di nome, mi disperavo e 😩 la notte e tutti i giorni dalle 17 alle 23.25 più di quando mi 🥺 per la morte della mia capra anche se tra una 😢 e l’altra scoprii poi che fu mia sorella in realtà è ci 😭 a dirotto ancora di più e mi 😤 proprio tanto perche quella notte un mio amico 😠 anche lui mi disse che mentre ero 😡 nero per il palo con un tizio travestito da caprone assoldai un serial killer anche lui 🤬come una iena per di più. Ma io mi sento bene, non sono nemmeno un po’ fuori di 🤯 anche se a volte ho gli 😳 rossi fuori dalle orbite e occhiaie stratosferiche è tutto normale, sarà il troppo 🥵o il troppo 🥶 glaciale di sti tempi eddai! Troppe persone con la 😶🌫️ attorno a se che poi si 😱 se gli dico:”Accupeeee” oppure “Accupiiii” per l’omini che però di solito nn capiscono e si 😨 soltanto mentre le donne si 😰 davvero pensando che qualcosa o io sia occupato.. che cavolo di 😥 che è la mia vita, con tre esse si! E impossibile che la gente si 😓 di me alla fin fine, io le vojo bene e vorrei 🤗 tutte ste persone anzi 🤔 non mi 🫣 mai più, mi fa 🤭 sta cosa anche se mi dicono tutti di tacere e tenere la 🫢 , eccerto devo 🫡 e fare🤫 dicendo solo sissignore e non posso più 🫠 per qualcuno mi state dicendo? Devo dire una 🤥 a me stesso e stare muto come se non 😶 quando invece vorrei urlare come un bove da monta ma mi toccherà essere 🫥 e vuoto come un fantasma d’ora in poi sempre 😐 senza un minimo di sorriso, sempre 🫤 e sulle mie, così mi sentirei un 😑 che cammina, nessuno potrà mai più 🫨 il mio animo e dovrò ricominciare far il solito 😬 forzato come un tempo. Allora ogni tanto 🙄 il cielo sognante, cerco di non 😯 troppo e 😦 ma ho ancora speranza in me e non è il caso di martellarmi e 😧 ancora ma che in fondo io un po’ un 😮 lo sono sempre stato e non me ne frega niente perché 😲 (notare i denti) magari sarà ancora meglio?
Sono le 14.30 ma Leo ha già un 🥱 fottuto perché stanotte non ha 😴 per un ca, oddio non è che io 🤤all’idea di andare a letto ora ma mi sento abbastanza 😪 e attenzione non ho detto che son già 😮💨 della giornata, ma solo che non ho avuto tempo per rimettermi sul letto,(sta faccina invece sarà l’unica che bo non so come mettere perché bo sembra spaventata ma un po’ morta che ne so .. 😵) Abeh s’e’ capito che tra pulizie e tutto sto già 😵💫 ma ora basta finita sta storia e 🤐 fino alla prossima storia o story time del blog.. cooomunque, si è un gioco un po’ così 🥴erello, secondo me non fa tutto sto 🤢 , vabe forse na volta un tipo mi disse che a lui faceva 🤮 ma è perché era un 🤧(traduco mocciosello) del cavolo e non capiva na ciospa secondo me e il mio migliore amico..
Fuori contesto per finire le emoji del “capitolo1” anche se pensavo o speravo forse di finirle con la storia..booo
Comunque mi è passata in mente una domanda vedendo le ultime emoji… “ chissà come sarebbe stato quando eravamo in piena pandemia con le 😷 se ci fosse stato ancora lui.. beh sicuramente anche a passare il coviddi nn sarei sicuro stato 🤒come un cane non mi sarei 🤕 prima di sapere che ero un cavolo di asintomatico.. e nada non dico di essere un malato di 🤑 ma il tampone 25/30 euro ora nn ricordo..anche no eddai! Non sono mica un fucking 🤠 che va a svaligiare la banca del paese affianco al saloon e nemmeno satana che sia 😈 oppure 👿 tanto i soldi li ha a prescindere!!
-E con questa bella rima chiudo qui il capitolo uno del gioco spastico delle emoji. In cui credo di aver messo fin troppe parentesi e virgolette ma ok va bin cosi, pt2 quando ho voglia ci sarà adios-
Leo
0 notes
Note
No es intimidante por que lo dice???
una pregunta que hubiera pasado si el lector y mochi eran vecinos (mochi fue su niñero) como hibiera reaccionado con todo el asunto de que el lector este con sus amigos ( me lo imagine gritando con un palo atras atras pervertidos)
Xq :c me dijeron que me observan 😂😂 antes de acercarse y decirme hola.
Como… amigos de infancia, no? Hmmm… Mochi los hubiera amenazado de en plan “CUÁLES SON TUS INTENCIONES CON T/N!” Los agarraría del cuello de la camisa y todo. Y como tiene la llave de la casa del lector, y sabe que el resto de Bonten está ahí, entraría de la nada a interrumpir.
EL PALO JAJAJJAJA si eso definitivamente paso en algún momento. Como…
Mochi escuchaba golpes en la pared que daba a la habitación de T/N y se preocupo. Entonces el fue a revisar que pasaba y cuando abrió la puerta ve a alguno de estos payasos, ahi, encima del lector, desnudos 😂 y le grita “NO LE TOQUES ENFERMO!” a Sanzu o alguno de los Haitani. Entonces se empiezan a perseguir y mochi rompe una silla o algo y vuelve a gritar “PERVERTIDO! ASALTA CUNA! DEGENERADOS!!
*salen corriendo desnudos de la casa*
T/N: Mochi, por Dios, sólo soy un par de años menor!
#omi.answers#Spanish español#JAJJSJAJSJJSJSA es mi mejor pieza en español 😂😂😂😂#gatitodelespacio#mochi the nanny
12 notes
·
View notes
Note
Responde las preguntas C 💞
Hola, @laincreiblehistoria! Muchas gracias por pasarte. Vamos con la C ☺️☺️
C1. ¿Qué se te da bien hacer? ¿Disfrutas el hecho de hacerlo?
Jo, pues fuera coña, pero se me da muy bien escuchar y dar consejos. La gente suele venirme con sus historias y yo de mil amores pongo ojos y oídos y busco solución. Y mis consejos suelen ser buenos. Ahora, para seguirlos yo, ya es otro cantar.
C2. Eres una persona con tendencia al orden o al desorden.
Depende de la estancia. Mi propia habitación es el caos. Soy hiper desordenada, lo dejo todo donde más cerca me pilla. Ahora, el resto de la casa, lo tengo que tener rebonito y limpio, me da mucha cosa que llegue gente y lo vea hecho un estercolero.
C3. Describete en tres líneas.
Soy una moza insegura, hiper empática y sensible, con mucho sentido del humor, un gusto musical extraño, y a la que le gusta estar sola, si lo elijo yo.
C4. Pregunta pa ti @laincreiblehistoria. Cuéntanos la, casualidad, increíble historia detrás de tu nombre.
C5. Si tuviera que elegir un solo lugar en el mundo para vivir, ¿cuál sería?
Pues así, fantasiosamente, siempre me he imaginado montando un hotelillo rural en algún pueblo inglés. Pero esto es un sueño de esos que sé que ni de palo.
C6. ¿Crees en el término "mejor" para las cosas? ¿Por qué?
Bueno, pues si, ¿no? Creo que todo tiene margen de mejora. Si podemos conseguir algo mejor, hacer las cosas mejor o sentirnos mejor, porqué no hacerlo.
C7. ¿Qué haces cuando necesitas estar e solitario?
No lo tengo difícil. Me cierro en mi cuarto, auriculares o libro, y hasta luego mundo. Y lo hago bastante. Ahora con la cuarentena, casi todo el día. Me saturo.
C8. ¿En qué sueles pensar constantemente cada día?
Intento no pensar todo el rato lo mismo, porque tengo ansiedad y me rayo y ufff... Malamente. Pero cosas en las que si que pienso a menudo es en cosas buenas que espero del futuro: planes que llevar a cabo, sitios a los que ir...
C9. ¿Qué le dirías a esa persona que ya no está en tu vida?
Nada, la verdad. Las personas que han desaparecido de mi vida, lo han hecho por dos cosas: una, porque oye, la vida avanza y te separas y pierdes contacto y si no he querido decir algo ya, será que no importaba, y otra porque ellos han decidido motu proprio que no me querían en su vida, y veo un poco pérdida de tiempo lanzar mensajes a oídos sordos.
C10. De entre todas las cosas que han pasado ¿cuál te ha marcado más?
Imagino que se refiere a cosas que me hayan pasado a mi. Pues... Diría que en el aspecto malo, la falta de relación con mi padre que ahora no me voy a poner a explicar aquí porque pa qué. Y de cosas buenas... Diría que la carrera que estudié me amuebló bastante la cabeza, por ejemplo. También echarle ovarios para cortar con mi primer novio, que era un maltratador, y conseguir que desapareciera de mi vida (olé mi coño, así lo digo).
Las verdad, me han marcado bastantes cosas, en mayor y menor medida. Y son las que me han hecho ser como soy y, la verdad, me moló bastante como persona. Así que no hay queja 😋
Muchísimas gracias por el ask @laincreiblehistoria, tenía yo el día aburrido y me has entretenido un ratito. Un abrazo!!!
4 notes
·
View notes
Text
CLASE 02 - BRASIL - EL 22 DE ABRIL DE 1500
¡Hola! ¿Qué tal? Bienvenidos al Curso Portugués para Hispanohablantes.
¿QUÉ SE CONOCE DEL DESCUBRIMIENTO DE BRASIL?
¿Ya lo sabías? Hubo la posibilidad de BRASIL haber sido colonia de ESPAÑA. Pero, ¿cómo fue eso?
En junio de 1494 los Reyes Católicos firmaron el Tratado de Tordesillas (actual provincia de Valladolid) con Juan II de Portugal, el hijo de Alfonso V. El fin era acabar con las hostilidades que podían provocar una nueva guerra entre vecinos y perjudicar la colonización. De este modo, delimitaron una línea de polo a polo, 370 leguas al oeste de las islas de Cabo Verde, quedando el hemisferio oriental para la Corona de Portugal y el hemisferio occidental para la Corona de Castilla.
Este fue el motivo por el que BRASIL fue colonia portuguesa y no española, es que ese territorio se encontraba dentro de los límites pactados con Isabel y Fernando en el TRATADO DE TORDESILLAS. Ese es el motivo por el que Brasil.
Desde el siglo XV los marinos portugueses se habían convertido en excelentes navegantes, gracias al impulso dado a la navegación por Enrique el Navegante y su ESCUELA DE SAGRES, Bartolomé Díaz había doblado el cabo de las Tormentas (Buena Esperanza) en el extremo sur de África y Vasco de Gama, siguiendo la misma ruta, había llegado hasta la India en 1498.
Sin embargo, al tener noticias en la corte de Portugal de los descubrimientos colombinos en favor de la Corona de Castilla, se dispusieron a realizar sus propias exploraciones y colonizaciones, sobre todo porque en virtud del Tratado de Tordesillas (1494), firmado por las dos naciones descubridoras y arbitrado por el Papa Alejandro VI, correspondían a Portugal todas las tierras al este de un meridiano imaginario que pasaba 160 millas al oeste de Cabo Verde y dividía al globo terráqueo por la mitad.
Muy pronto los portugueses llamaron al territorio saliente de SUDAMÉRICA que caía dentro de su dominio «el Brasil», debido a la madera tintórea que se conocía como palo brasil y que por entonces constituía la principal riqueza de la región.
En el mismo año en que se iniciaba el siglo XVI, Álvarez Cabral, navegante enviado a la India por el rey portugués Manuel el Afortunado, se desvió de la ruta africana - según se cree, intencionadamente - y llegó a BRASIL, donde fundó una colonia que, con el tiempo, sería la base de la expansión portuguesa en aquel inmenso territorio.
Antes de la llegada de los portugueses el actual Brasil estaba habitado por cerca de tres millones de indígenas que conformaban diversos grupos tribales. No constituían un conjunto cohesionado o definido, mucho menos centralizado, como sucedía en otras regiones de América.
El explorador portugués nacido en Belmente, Pedro Álvarez de Cabral, fue el primer europeo en pisar tierras brasileñas en 1500. Al mando de 13 navíos y 1.500 hombres, descubrió unas playas sobre el océano Atlántico, a las que llamó Tierras de Vera Cruz tras tomar posesión de ellas en nombre de Manuel I. Luego, siguió su trayecto hacia Calicut. Brasil tuvo al comienzo un interés maderero y de enlace comercial, hasta que el descubrimiento de Álvarez fue finalmente retomado en 1515.
Gonçalo Coelho, Fernando de Noronha y Américo Vespucio, exploraron las extensas costas brasileñas, determinando claramente que éstas se encontraban dentro de la jurisdicción del rey de Portugal, de acuerdo con el tratado de Tordesillas.
La verdadera COLONIZACI��N DE BRASIL tuvo que esperar hasta la década de 1530, en que se establecieron varias factorías a lo largo de la costa. La primera fue la de São Vicente, fundada por una expedición al mando de Martín Alfonso de Sousa. Aunque esta tierra fue originalmente llamada Veracruz, pronto adoptó el nombre actual, debido a que el llamado palo de Brasil producía un apreciado tinte vegetal, que constituyó durante la primera mitad del siglo XVI el más importante producto exportado de estas tierras.
Hacia 1532, los colonos portugueses, principalmente «bandeirantes» (aventureros paulistas) y jesuitas, avanzaron a lo largo del valle del río San Francisco.
En 1534, la región fue dividida en DOCE CAPITANÍAS HEREDITÁRIAS, entregadas a nobles portugueses. Sin embargo, este sistema fracasó, pues cuatro capitanías no fueron colonizadas y otras cuatro fueron destruidas por ataques indígenas, resultando solamente rentables Pernambuco y São Vicente.
Cabují, el volcán extinto que reivindica el descubrimiento de Brasil.
Varios historiadores e investigadores reivindican que el PICO DE CABUJÍ, el único volcán extinto en Brasil que conserva su forma original, fue el punto que avistaron los primeros portugueses que llegaron al país en 1500, un hecho que por siglos es atribuido al Monte Pascoal, en Bahía.
Localizado cerca del litoral de RÍO GRANDE DO NORTE, en el extremo NORESTE del país, el pico de Cabují es el único de los varios volcanes sin actividad que mantiene intacta su forma y hoy su nombre es más conocido por los brasileños por esa reivindicación histórica.
El primero en levantar esa hipótesis fue el investigador Lenine Pinto, profesor de la Universidad Federal de Río Grande do Norte - UFRN, que en 2012 publicó el libro "Reinvención del Descubrimiento", en el que afirma que Cabují es el Monte Pascoal y que el vecino municipio de Touros corresponde a la ciudad de Porto Seguro.
A pesar de las teorías que indican que el portugués Duarte Pacheco Pereira avistó, sin tocar tierra, lo que hoy es Brasil en 1498. Alvares Cabral era uno de los comandantes de la expedición portuguesa de Vasco da Gama que buscaba una ruta diferente para llegar a India, circundando el continente africano, y de acuerdo con los relatos históricos avistó primero el Monte Pascoal y luego desembarcó en lo que hoy es la ciudad de Porto Seguro.
El ingeniero civil e investigador Manuel Oliveira Cavalcanti, que acaba de publicar "1500: De Portugal al saliente potiguar", un libro que recoge los estudios a partir del viaje del propio autor al país ibérico para conocer con más detalles la "Carta del Descubrimiento", el documento oficial portugués sobre Brasil.
"Hay una tesis de un historiador sobre que el descubrimiento de Brasil fue en Río Grande do Norte y sobre esa tesis seguí", dijo a Efe Oliveira Cavalcanti, quien recopiló el trabajo de Pinto y reforzó la teoría con más datos basados en la interpretación de los relatos de los portugueses.
De acuerdo con el autor, "hay nuevos hechos, nuevas evidencias y el libro muestra eso, que Brasil fue descubierto en Río Grande do Norte. Fueron dos años de investigación".
"Estuve en Portugal, en la Torre do Tombo, e investigué decenas y decenas de libros, investigué las corrientes marítimas, la plataforma continental, las corrientes aéreas y por ahí va todo el trabajo para demostrar esa teoría", apuntó.
Pinto, Oliveira Cavalcanti y otros investigadores se apoyaron también en una expedición conjunta realizada entre los Gobiernos de Brasil y Portugal para la celebración de los 500 años del descubrimiento, en la que los navegantes utilizaron la ruta, condiciones y equipos similares a los empleados por Alvares Cabral.
Para llegar el 22 de abril de 2000 a Bahía, un Estado más al sur de Río Grande do Norte, la expedición necesitó de un motor auxiliar más potente, pues en las mismas condiciones de 1500 sólo conseguirían tocar suelo brasileño, en esa fecha, en Touros.
Con coordenadas de 5° 42' 22" S 36° 19' 15" y una altitud de 590 metros, el pico de Cabuji, cuyo nombre indígena tupí-guaraní significa "pecho de muchacha", también es llamado de Serrote da Itaretama, que en la misma lengua se traduce como "sierra de muchas piedras".
El pico forma parte del Parque Ecológico Cabugi (con 'g'), una extensa área de preservación vigilada por el Gobierno regional y que cada vez cuenta con más turistas nacionales y extranjeros que buscan una opción de aventura diferente a la ofrecida por las paradisíacas playas en esa zona. (Ney Douglas).
REFERENCIAL BIBLIOGRÁFICO:
Fuente: https://brasilmasquefutbol.com/2015/04/04/por-que-brasil-fue-colonizado-por-portugal-y-por-espana/
Fuente: https://mihistoriauniversal.com/edad-moderna/conquista-de-brasil/
Fuente: https://historiaybiografias.com/explorar_elsur/
Fuente: https://www.efe.com/efe/america/sociedad/cabuji-el-volcan-extinto-que-reivindica-descubrimiento-de-brasil/20000013-3613989
Ahora ya sabes cómo surgió el GIGANTE de Sudamérica y que por poco los brasileños hubiera sido más un país de lengua española en América. Sigues estudiando esta lengua tan hermosa que es el PORTUGUÉS.
MUITO AGRADECIDO PELA ATENÇÃO
C O N T A T O:
- Zoom / Skype: [email protected]
- Telegram: https://t.me/Jetenol
- Tumblr: < https://jetenol.tumblr.com/ >.
- Instagram: < https://www.instagram.com/jetenolcorreia/?hl=pt-br >.
- Facebook: < https://www.facebook.com/pg/Jetenol/groups/?ref=page_internal >.
¡MUCHAS GRACIAS!
1 note
·
View note
Text
Corazón de Melón en la Universidad: Episodio 6 (Guía)
+ respuesta positiva (sube lov.)
~ respuesta neutral (no afecta lov.)
- respuesta negativa (baja lov.)
(Si al lado de la respuesta no aparece ninguno de estos símbolos significa que no sé cómo afecta esa respuesta al lovometro.)
El episodio comienza justo donde terminó el anterior, delante de la cafetería en el momento en el que Hyun nos sorprende hablando con Rayan:
Hyun: Hola, señor...
A. ¿Qué estás haciendo aquí? ¿Ya no estás enfermo? - (con Hyun)
B. ¡No es lo que piensas! - (con Rayan)
C. ¿Estás bien? ~
Hyun: ...
A. Pero ya me ha ayudado otra persona. - (con Hyun)
B. Me las he apañado gracias a la ayuda del Sr. Zaidi. ~
C. Debo reconocer que no es nada fácil. No sé cómo lo haces cuando tienes que cerrar solo, se tarda muchísimo tiempo. ~
En este punto de la conversación Rayan decide marcharse y nos quedaremos un rato más hablando con Hyun:
Hyun: ...
A. Es uno de mis profesores, no ha hecho nada malo. -
B. A mí me gusta, es uno de mis mejores profesores. +
C. ¿Por qué? ~
• Si elegimos la C:
Hyun: Parecíais tan cercanos...
A. Pues no lo somos, no es más que un profesor. ~
B. ¿Estás... celoso? -
• Si Priya nos ayudó en la cafetería:
Hyun: ...
A. En realidad, una amiga vino a la cafetería... Y me ayudó. +
B. Sí, ¡ahora se me da muy bien! ¡Puedo ocuparme de la cafetería cuando quieras! ~
Al entrar en la cafetería para activar la alarma podremos encontrarnos con el hada en la cocina.
• Regalo del hada: unas gafas.
Una vez activada la alarma, saldremos de la cafetería y nos iremos junto con Hyun al campus. Iremos conversando durante todo el camino de vuelta:
Hyun: Clemence... Sí, lo sé... No tengo ni idea de por qué se comporta así contigo.
A. ¿En serio? ¿Ni siquiera alguna sospecha? +10
B. Da igual, he decidido ignorarla. ~
• Si elegimos la A:
Hyun: ...
A. Pero no me creo que no te hayas dado cuenta antes... ~
B. Bueno, en realidad, la entiendo... +
Hyun: Mira, está es mi madre, mi padre, a la izquierda está mi segunda hermanita, la que hace muecas, se llama Iseul y detrás está mi abuela con mi otra hermana y...
A. Parece que los echas mucho de menos. +
B. Jajaja, es adorable. ~
C. Eso me recuerda que todavía no he llamado a mi familia para darles noticias mías... -
• Si elegimos la C:
Hyun: Sí, pero solo tenemos una familia... Así que hay que cuidarla. Muchos de mis amigos no se llevan tan bien con sus padres como yo. Puede parecer extraño... pero lo son todo para mí.
A. Es muy bonito lo que dices. ~
B. Debo admitir que, por mi parte, estaba bastante impaciente por venir a vivir al campus e irme del “nido familiar”. -
Hyun: ...
A. No sé por qué habría de cruzármelos... -10
B. ¡Me encantaría conocer a tu familia! +
C. Es verdad que parecen adorables. ~
Hyun: Aunque no haya servido para nada.
A. Es la intención lo que cuenta. -10
B. Si pudieras guardarte para ti el hecho de que el Sr. Zaidi haya venido, me vendría bien... -10
C. Te ha servido para recuperar energías, mira, ya no tienes aspecto de enfermo. ~
• Si elegimos la C:
Hyun: Es verdad. Eres más eficaz que todos mis antibióticos.
A. A lo mejor deberías tenerme en tu mesita de noche en caso de necesidad. +10
B. La próxima vez no vayas al médico, ven a verme directamente. ~
Nos despediremos de Hyun en el vestíbulo de la residencia y volveremos a la habitación. Al llegar allí hablaremos con Yeleen que está limpiando:
Yeleen: ...
A. Es amable, pero... Podría haberlo hecho yo, ¿sabes? ~
B. No me gusta mucho que toquen mis cosas, pero gracias. -
C. Gracias, es muy amable. +
• Si elegimos la B:
Yeleen: No he tocado tus cosas, estaba limpiando con el trapo del polvo. Puedes comprobarlo, todo está ahí.
A. (Me he acercado a mi mesa para echar un vistazo.) -
B. V-vale. En ese caso, gracias. ~
A la mañana siguiente, es domingo y pasaremos el día sin hacer nada hasta la hora de dormir. De nuevo, despertaremos en la mañana del lunes y nos iremos a clase. Al llegar al patio, nos encontraremos con Yeleen:
Yeleen: ...
A. Eh, hola. ~
B. No, no te preocupes lo haré esta noche. -
C. No me ha dado tiempo. -10
Yeleen se marchará tras echarnos la bronca y aparecerá Chani:
Chani: ¿Simpática? ¿Contigo? ¿En serio? Sé que trabajas el sábado pero, ¿sabes que no puedes beber en tu lugar de trabajo?
A. No, de verdad, hasta limpió mi escritorio y me dijo que le gustaba hacerlo. ~
B. No sé, ¡a lo mejor lo soñé! +
Entraremos con Chani a clase y cuanto termina seguiremos hablando un rato más con ella:
Chani: A lo mejor puedo incluir el urbex como algún tipo de performance contemporánea... Umm...
A. Me está asustando con toda la historia del trabajo. ~
B. Es una buena idea lo del urbex, ¡puede ser original! ~
C. Me da miedo que vayas a visitar sitios abandonados sola...Puede ser peligroso. +
Chani: Estoy deseando que llegue esta noche, con un poco de suerte encontraré un valioso tesoro o un fantasma en una casa encantada o...
A. O te perseguirá un psicópata con un hacha. ~
B. Ummm, un valioso tesoro, debo reconocer que no está mal. No rechazaría cambiar el puesto en la cafetería por unas vacaciones en el Caribe. ~
• Si elegimos la B:
Chani: ¡Sí! encontraremos un mapa que nos conducirá a un tesoro en medio del océano Índico y seremos piratas y riquísimas. Entonces, ¿me acompañas?
A. No lo sé... No me veo con una pata de palo y un parche en el ojo. +
B. Tengo la impresión de que es el tipo de ambición que tenía a los seis años. -
En este momento aparecerá Rosa que insiste en que vayamos a hablar con ella:
Rosa: Sí, sí solo me gustaría poder hablar contigo un momento.
A. Claro, Chani y yo íbamos al comedor, vente y hablaremos allí. ~
B. ¿Quieres que vayamos al parque las dos juntas? - (con Chani)
C. Umm... Vale, Chani, lo siento, nos vemos después en clase. ~
Rosa: Vamos a hablar a otro sitio, a algún lugar donde nadie pueda escucharnos. En la tienda de Leigh hay un almacén y estaremos tranquilas.
A. Empiezas a asustarme. ~
B. ¿Tienes algo para comer allí? ¡Porque después tengo que volver a clase! +
C. Chani no le cuenta nada a nadie, ¿sabes? Puedes confiar en ella. Ahora es una muy buena amiga mía. ~
Rosa: Ya, pero me gustaría poder hablar antes de que todo el mundo llegue a la tienda.
A. ¿Por qué no quieres que nos escuche nadie? -
B. Vamos a esperarlo, no tardará. +
Entraremos con Rosa en la tienda de Leigh y allí, finalmente, veremos a Leigh rediseñado. Hablaremos con él mientras esperamos a que Alexy venga:
Leigh: Hola, Sucrette, llevábamos mucho tiempo sin vernos.
A. ¡¡Leigh!! (Me he lanzado sobre él para darle un abrazo) ~
B. ¡¡Leigh!! ¡Por fin! Rosalya me ha hablado mucho de ti y, sin embargo, ¡nunca hemos conseguido cruzarnos! ~
Leigh: ...
A. Me he enterado de lo de tus padres... Lo siento. ~
B. (Prefiero no evocar la muerte de sus padres... Será mejor que aborde un tema menos serio.) +
• Si elegimos la B:
Rosa: ¡Querrás decir que tienes las mejores colecciones! ¡Compro toda mi ropa aquí por eso!
A. ¿De verdad, Rosa? ¿Estás segura que no es porque eres la novia del jefe y que puedes comprar la ropa a mitad de precio? +
B. Es verdad. Me encanta la ropa que tienes. ~
Un poco después de esto, Leigh se irá a atender a los clientes y aparecerá Alexy acompañado por Morgan Y Priya:
Priya: ...
A. Pero creo que Rosalya quería hablar con Alexy y conmigo a solas... ~
B. ¿Qué le pasa? +
Rosa: No pasa nada.
A. Alexy, creo que Rosa quería hablar con nosotros, a solas tranquilamente... + (con Priya)
B. Rosa, díselo. ~
Rosa: ...
A. Rosa, empiezo a preocuparme, normalmente te da igual hablar delante de Priya. +
B. Bueno, ¿intentamos vernos más tarde? ~
Mientras miramos la ropa por la tienda nos aparecerán estas opciones:
A. (He visto varios conjuntos de los cuales me han llamado la atención una falda de tirantes y un bolsito blanco.) (conjunto Hyun)
B. (He visto varios conjuntos de los cuales me han llamado la atención un mono corto con unos zapatos rojos.) (conjunto de Priya/Rayan.)
C. (He visto varios conjuntos de los cuales me han llamado la atención un vaquero y una chaqueta de color kaki, que me han parecido bonitos.) (conjunto de Castiel/Nathaniel.)
Volveremos todos juntos al campus y en la entrada seguiremos conversando:
Rosa: Bueno, hubo un momento en el que no sabíamos qué hacer con ella, no sabía si seguiría mis estudios aquí... Y Leigh me animó a hacerlo. Así que al final nos hemos quedado.
A. Gracias a eso, nos hemos reencontrado, así que fue la decisión correcta. +
B. ¿Y dónde os habríais ido? ~
Alexy: Ya sabes, los profesores que distraen a sus alumnas con camisetas abiertas y miradas apasionadas, fuera de la universidad, preferentemente...
A. ¿Qué estás intentando decirme? ~
B. ¿Estás hablando del Sr. Zaidi y de mí? - (con Priya)
C. ¿Estás hablando de Melody? ~
• Si elegimos la C:
A. (Sin embargo, no termino de creerme sus excusas... Creo que me ha mentido y que hay algo más en la historia.) -10 (con Priya)
B. (Prefiero no decir nada. Es una tontería, además, no estoy segura de nada.) ~
• Si elegimos la B: (Prefiero no decir nada. Es una tontería, además, no estoy segura de nada.)
Alexy: ¡Dínoslo! ¡No se lo diremos a nadie! ¡Prometido!
A. No, de verdad, no es nada. + (con Priya)
B. Simplemente escuché una conversación que no debería haber oído entere Melody y... el Sr. Zaidi. - (con Priya)
A. (Creo que voy a tener una conversación con Hyun de inmediato.) - (con Priya)
B. ¿Qué os ha contado exactamente? ~ (para la imagen con Priya)
• Si elegimos la B:
Priya: ¿Y es así? ¿Es más que un profesor para ti?
A. No, es solo un profesor. ~
B. No lo sé. - (con Priya)
• Si elegimos la A: No, es solo un profesor
Priya: ¿Así que el profesor de historia del Arte?
A. (He recordado nuestro profesor de plástica del instituto) Es porque me recuerda a Patrick. ~
B. No. No me atrevería. -
C. Debes reconocer que es muy guapo. + (IMAGEN)
• Si elegimos la B: No lo sé.
Priya: ...
A. ¿Qué? ~
¿Pasa algo, Priya? -5
Rosa, Morgan, Alexy y Priya se marcharán y entraremos al campus para buscar a Hyun. En el patio le podremos enviar un mensaje:
A. (He escrito: “¿¿Tienes algún rato libre hoy?? Tenemos que hablar.”) ~
B. (He escrito: “¿¡Le has dicho a Morgan que había algo entre mi profesor de Historia del Arte y yo!?”) -10
Después de enviar el mensaje, iremos a nuestra siguiente clase y allí estará Chani:
Chani: ...
A. No... No hemos tenido ni un solo segundo de tranquilidad. +
B. Siento lo de antes. ~
Chani: No sé si ir, la verdad, había pesado en aprovechar para prepararme para la expedición de esta noche. Voy a echar un vistazo a la casa para comprobar que de verdad está vacía.
A. Vale, como quieras. Ten cuidado, por favor. -
B. ¿Estás segura de que no quieres venir? Las clases pasan más deprisa cuando estoy contigo. ~
C. Vale. ¡Hasta luego! ~
Chani nos comenta que la clase ha cambiado de aula y que será en la biblioteca, así que nos dirigiremos allí. Ámber y Nathaniel asistirán también a la clase y podremos hablar con ellos:
Nathaniel: ...
A. ¿Qué estás haciendo aquí? -
B. ¿¡ Vienes a la universidad!? ~
(Si Nathaniel no es nuestro ex)
Nathaniel: Si necesitas repasar Sucrette, puedo...
A. ¡Déjame en paz, Nath! -
B. (Me he limitado a mirarlo con la ceja arqueada a que terminara la frase.) ~
(Si Nathaniel es nuestro ex)
Nathaniel: ...
A. Sí, algunos se equivocan. -
B. ¿Estás hablando de nosotros? ~
Nathaniel se irá al finalizar la clase y podremos hablar con Ámber a solas:
Ámber: ...
A. ¡Ya no le reconozco! ~
B. Sé que es tu hermano pero... Se ha comportado como un crío insolente. +
Ámber: ...
A. ¿Tiene algo que ver con lo que pasó después del concierto de Crowstorm? ¿Estás mejor? ~
B. ¿Qué quieres decir con “tener más cuidado”? ~
C. Sigo sin entender por qué quiere “librarse” de la universidad. Antes parecía que le gustaba estudiar. ~
Ámber: ...
A. Pero debo confesar que me quedé sorprendida la primera vez que te vi. ~
B. Pues... Si en el instituto me hubieran dicho que un día tendríamos una conversación sin que terminara en una crisis de nervios, no me lo habría creído. +
C. Tú, en particular. ~
Ámber: No intento justificar mi comportamiento. Pero puedo decirte que ahora me doy cuenta de que actué mal. Y lo siento si eso tuvo un impacto en tu vida en aquel momento. Mis prioridades ya no son las mismas.
A. (Me he quedado sin palabras.) +
B. (No he podido evitarlo y me he lanzado sobre ella para darle un abrazo.) ~
C. Es muy fácil... -
Mientras hablamos con Ámber veremos a Castiel rodeado por un grupo de fans. Al poco, Ámber se marchará y podremos ir a hablar con él:
A. (Son ridículas, prefiero irme a la residencia.) ~
B. (No lo tengo muy claro... ¿Voy a hablar con él? Después de todo, nos conocemos y tengo derecho a saludarle.) +10
• Si elegimos la A:
Castiel: Te ayudo en la cafetería, hablamos, hasta curo tus heridas... Y, dos días después, me ignoras.
A. No quería que me tomaran por una de tus groupies. -
B. ¡Sólo quería evitar molestarte! Parece que estás bastante ocupado. ~
• Si elegimos la B:
Castiel: Si... Al principio me resultaba raro, pero al final he aprendido a ignorarlo.
A. Admito que no es muy agradable... ~
B. Creo que podría acostumbrarme. + (IMAGEN)
• Si elegimos la B:
Castiel: Puff...
A. ¿Puff? Como si no te gustara... -
B. No debe ser fácil provocar una algarabía allá por donde pasas cada día. +
C. Entonces, ¿has vuelto a la universidad? ~
Castiel: Si... Al principio me resultaba raro, pero al final he aprendido a ignorarlo.
A. Admito que no es muy agradable... ~
B. Creo que podría acostumbrarme. + (IMAGEN)
Seguiremos conversando un poco más con Castiel hasta que recordamos que tenemos que ir a hablar con Hyun. En el vestíbulo de la residencia nos encontraremos con él:
Hyun: ...
A. ¿Como que el Sr. Zaidi y yo nos hacemos cariñitos en la calle? -10
B. ¿Qué le contaste a Alexy y Morgan? -
C. Creía que habíamos hablado de lo que había pasado, tú y yo, y que estaba arreglado... ~
Hyun: Mira... Cuando os vi, tuve una sensación rara, es verdad. Y suelo confiar en mi intuición. Pero no he dicho nada que no hubiera visto. Simplemente describí lo que vi.
A. ¿Y por qué se lo contaste a Morgan y Alexy? -
B. ¿Y qué te decía tu intuición? +
C. No es asunto tuyo. ~
Hyun: Ya lo sé. Y yo te estoy diciendo que a mí me pareció algo más. De verdad que tuve la impresión de estar interrumpiendo un momento... No lo sé, íntimo. Solo dime... ¿Te gusta?
A. ¿Por qué te interesa tanto? ~
B. ¡No! Es mi profesor, ¿vale? ~ (IMAGEN)
C. Puede ser. ¿Es algo malo? -
Hyun se irá a clase y volveremos a la habitación. Al rato de estar allí, aparecerán Yeleen y su madre, Sibylle:
Sibylle: ...
A. Perdone, señora, pero la chaqueta es mía y, en realidad, ella es la más ordenada de las dos. Yeleen se ha encargado de ordenar la habitación hoy. +10 (con Yeleen)
B. (Me he quedado en silencio y he fingido volver a sumergirme en la lectura del libro.) -
Sibylle: Perdónala, Yeleen siempre ha sentido unos celos casi enfermizos.
A. Perdón, señora, pero... Yeleen tiene razón. +10 (con Yeleen)
B. ¿Quiere que me vaya? -10
C. (He vuelto a fijar mi mirada en el libro sin decir nada.) ~
La madre de Yeleen se marchará y nos quedaremos las dos solas en la habitación:
• Si elegimos anteriormente la A: Perdón, señora, pero... Yeleen tiene razón.
Yeleen: ...
A. ¿Estás bien? ¿Quieres un poco de agua? ~
B. Lo siento, no debería haber dicho nada... +
Yeleen: ...
A. Y tu padre, ¿qué piensa de todo esto? +
B. Venga, vamos, no podemos llegar tarde a la siguiente clase. ~
• Si elegimos anteriormente la C: (He vuelto a fijar mi mirada en el libro sin decir nada.)
Yeleen: ¿Así me defiendes?
A. No era asunto mío... ¡Es algo entre tu madre y tú! ~
B. No sabía que decir. -
Cogeremos nuestras cosas y nos dirigiremos a la siguiente clase. Al entrar al aula manga nos encontraremos allí con Rayan:
Rayan: Parece que no. Venga, entre...
A. ¿No hay clase? ~
B. ¿Lo han despedido? ~
• Si elegimos la A:
Rayan: Se ha desplazado la clase a mañana a primera hora. La universidad necesita el aula para una conferencia excepcional en una media hora...
A. ¿Y no había bastante sitio en el resto de aulas? ¿Tienen que anular nuestra clase? +
B. Oh, entiendo. ~
Rayan: Admito que la última vez fui yo el culpable de la anulación de la clase. Pero, esta vez, no es culpa mía.
A. Hizo bien en anular la clase si no se sentía con humor para darla. ~
B. No debió ser fácil tomar la decisión de anular la clase. +10
Rayan: Ahora que lo pienso, todavía podemos utilizar el aula durante media hora. Puede estudiar o...
A. Podríamos aprovechar para conocernos un poco mejor. ~
B. ¿Puedo hacerle preguntas sobre la última clase? ~
C. Me voy a ir, no quiero molestarlo. -
• Si elegimos la A:
Rayan: Entiendo...
A. ¿Y usted? ¿Por qué decidió dedicarse a enseñar esta asignatura? +
B. ¿Qué hacía antes de llegar a Anteros Academy? ~
C. ¿Todas sus camisas tienen ese escote? -
Rayan: ...
A. ¿Y usted? ~
B. Espero que esté mejor. +
Rayan: Su compañero, el joven que vi, parecía bastante sorprendido al verme con usted. Espero que no haya ocasionado problemas que la haya ayudado a cerrar la cafetería...
A. No, para nada. -
B. Hyun simplemente estaba sorprendido de verme tan tarde con un profesor. +
• Si elegimos la B:
Rayan: Tiene razón, parecía una persona bastante prudente. Cualquier otra persona habría tenido dudas...
A. Sí, pero no tiene por qué tenerlas. Solo estábamos hablando. ~
B. ¿Tiene razones para tener dudas? ~ (IMAGEN)
Rayan: Bueno, pues hasta mañana. Recuerda que tenemos clase a primera hora.
A. Sí, hasta mañana. ~
B. Siento haber abusado de su tiempo. -
C. Qué pena, me habría encantado tener clase ahora. +
Rayan se marchará por su lado y volveremos a la habitación para estudiar. Mientras estudiamos alguien llamará a la puerta:
A. (He ido a abrir la puerta.) ~
B. (He respondido con voz decidida.) ¿Quién es? ~
• Si elegimos la A:
Nathaniel: Pareces agotada. ¡Deja de trabajar!
A. Estoy agotada porque un idiota me ha cansado durante la clase de antes. +
B. Sí, estoy haciendo mi trabajo de fin de carrera. -
• Si elegimos la B:
Nathaniel: ¿Puedes abrirme, por favor? Parezco un imbécil hablándole a la puerta.
A. No lo sé... Teniendo en cuenta tu comportamiento de antes, prefiero dejarte haciendo el imbécil delante de la puerta. +10
B. (He dado un suspiro y lo he hecho.) +
Nathaniel: Lo siento...
A. ¿Eso es todo? ¿No tienes nada más que decirme? -
B. ¿Por qué te portaste así? +
Nathaniel: Es más complicado de lo que crees... Ámber sufre las consecuencias de mis ausencias. El director y el resto de profesores le piden que intente que vuelva. Y quiero que se concentre en ella misma. No en mí.
A. ¿Por qué te preocupas tanto por Ámber? -
B. Entonces, ¿por qué no vuelves a la universidad definitivamente? +
C. Ya no te reconozco... En clase fuiste tan irrespetuoso. ~
Nathaniel: ¿Qué tipo de cosas?
A. Al parecer, prefieres las fiestas de estudiantes a las clases. ~
B. Es frecuente verte con chicas diferentes agarradas del brazo. -
C. Sueles meterte en peleas. ~
Nathaniel: Escúchate a ti misma y no a los demás. Si consideras que no valgo más de lo que la gente dice, aléjate de mí. Si, en el fondo, sabes que no es así... Piensa antes de darme la espalda.
A. Nunca he pensado en alejarme de ti. ~ (IMAGEN)
B. Sigo sin saber que pensar. ~
C. ¿Has hecho todo lo posible para que me aleje de ti y ahora me pides que piense antes de hacerlo? ~
Nathaniel se marchará y al rato volverán a llamar a la puerta. Rosa y Alexy entrarán en la habitación, Rosa tiene que hablar con nosotros de algo importante: está embarazada.
El episodio termina aquí.
#cdm#cdmu#corazon de melon en la universidad#cdm universidad#cdmu guia#cdmu ep 6#guia ep 6#cdmu guia ep 6#episodio 6#cdmu respuestas#mcl#mclul#mclu guide#mclul ep 6#corazon de melon en la universidad respuestas#cdmu respuestas ep 6#cdmu cap 6#respuestas ep 6#cdmu episodio 6#priya#nathaniel#hyun#castiel#rayan#morgan#chani#yeleen#rosa#alexy#leigh
26 notes
·
View notes
Text
¿Cómo desaparezco las estrías?
Cómo desaparezco las estrías
¿Cómo desaparezco las estrías?
Hola tengo 16 años , soy un palo ..(flaca) peso 58 y mido 1'73 XD Y veo que me estan saliendo estrias rojas en los muslos QUE PUEDO HACER????'' ME ESTOY ACOMPLEJANDO
Más vale prevenir que lamentar
Las estrías son difíciles de eliminar por completo. Sin embargo, puede mitigarlos y reducir su tamaño, pero antes de llegar a esta etapa, ¡nada como la prevención! Recuerda hidratar tu piel a diario, centrándote en las "zonas de riesgo". Aceites, cremas, leches nutritivas: ¡date un capricho! Para optimizar la penetración de las cremas y sus ingredientes activos, también considere reemplazar su gel de ducha con un exfoliante una vez a la semana. Su piel se eliminará de las impurezas y se fortalecerá. Ahora bien, tanto para prevenir como para tratar las estrías si estas ya aparecieron, te remoendamos lo siguiente: Una crema rica, dos veces al día Si, a pesar de estas recomendaciones, aparecen algunas estrías, no todo está perdido. Cuando todavía estén de color rojo violáceo, ¡puedes actuar! Comience por hidratar su cuerpo dos veces al día y concéntrese en las áreas afectadas. Opte por una crema antiestrías rica y espesa a base de aceite de argán, aceite de almendras dulces o manteca de karité. Aplicar bien la crema La forma en que se aplica la crema influye en el tratamiento de las estrías. Toma una pequeña cantidad de producto en la palma de tu mano y aplícalo en pequeños masajes circulares sobre tu cuerpo para favorecer la microcirculación. Opte por la palpación rodante También puede utilizar el método de palpación rodante para relajar los tejidos y evitar que se pongan rígidos. Aplica tu crema anti-estrías y comienza este masaje. Como hacer ? Toma parte de tu piel entre tus dedos y gírala lentamente con fuerte presión durante unos minutos. Así promoverás la producción de colágeno y fibras elásticas. Consultar a un dermatólogo En casos extremos, y si las estrías son demasiado severas, el dermatólogo puede sugerir una solución adecuada, por ejemplo un tratamiento a base de vitamina A ácida. Pero esta técnica es muy irritante para la piel. Por lo tanto, debemos esperar hasta el final del embarazo y comenzar la lactancia. También existen otros tipos de tratamientos como la microdermoabrasión, que exfolia profundamente la piel, o las sesiones de láser.
Preguntas Frecuentes
¿Cómo hacer desaparecer las estrías de forma natural? Para reducir el volumen o profundidad de tus estrías y sobre todo su color violáceo, puedes masajear tu piel con un peeling hecho en casa que contenga azúcar y aceite vegetal de tu elección, preferiblemente almendra o argán. dulce. Para hacer al menos dos veces a la semana. ¿Cómo tratar las estrías rápidamente? Utilice preferentemente productos naturales como cacao o manteca de karité. Bebe mucha agua. Se recomienda beber una media de 2 litros al día. La ingesta de vitaminas A, C y E también previene la aparición de estrías. . ¿Es posible eliminar las estrías? Debido a que él debe saber, las estrías van a desaparecer nunca del todo. Por otro lado, tomados en el tiempo, se pueden reducir. . No es posible eliminar el 100% del estiramiento blanco como ya se ha curado, "las rayas rojo-violáceas aún se pueden borrar por completo.
Preguntas a Jovvana
Preguntas a Jovvana es una sección donde tu puedes realizar tus consultas sobre los temas que aquí tratamos. Muchos de nuestros lectores ayudan con sus valiosas experiencias y te permiten conocer diferentes puntos de vista. Adiós a las estrías nació con la idea de orientar y ofrecer alternativas a este tipo de problema, pero gracias a la gran participación de personas como tu, ha ampliado su temática a otros problemas relacionados con la salud y la belleza. Si tienes alguna pregunta, no dudes en hacernoslas llegar a través de nuestro correo. Si consideras que puedes aportar tu ayuda en las preguntas, escribe en la parte de abajo del post. Todos estaremos muy agradecidos con tu aportación. Read the full article
0 notes
Text
hola luanita:
¡bebé! ¿cómo te sentís? espero que tranquila y bien🦋✨ quería escribirte para recordarte algunas cosas que con el tiempo quizá se te olviden, para que sea mejor te dejé una lista acá abajo;; sabes que te amo muchísimo y siempre podes contar conmigo, yo te escucho y estoy para vos, cielito.
1. las cosas que hicieron o dijeron los demás no son tu culpa. es algo que sienten o piensan los demás, es su percepción o sentir, vos podes escuchar, entender, aceptarlo o no pero eso no te condiciona para nada. vos no sos culpable de la basura que te tiraron los demás, eso no es tuyo, esa no sos vos así que tranquila ¡respira profundo y que no te pese! sacate todo ese malestar ajeno de encima que ya me duele la espalda, por fi
2. vos sos tu prioridad ;) te traigo una verdad algo negada; · vos sos el amor de tu vida · yo soy el amor de mi vida · ¡ taraaan ! ¿pensaste que era Luke Hemmings? ni a palo. nadie ni nada va a darte más amor que vos misma, bebé. vos te entendes, te conoces, sabes lo que sí y lo que no, te cuidas, te mimas, te tenes paciencia, te tratas con respeto y amor, sabes lo que vales y el tipo de persona que sos. estoy muy enamorada de vos, Luana 💗💗💗
sé que te costó muchísimo pero llegaste acá, estoy muy feliz de que no te hayas rendido, de que quieras vivir, aprender, conocer, experimentar. vamos a renovar energías, a reinventarnos ✨!!!! <3
la vida está en constante cambio y aveces cuesta adaptarse pero tranquila, sin asustarte ni preocuparte porque vas a poder✨🦋 mientras vos seas estable y tengas presente lo hermosa persona que sos todo va a estar bien, bebé. n u n c a permitas que te hagan sentir mal o des por hecho lo que asume alguien de vos.
💮cuestiona todo siempre antes de aceptarlo💮 no te dejes tirada, eh. no te olvides de vos, de cuidarte, de saber qué sentís por qué lo sentís q onda q ondaaa¿ se consciente de lo que te pasa y cuál es su causa. es primordial. sentite segura con vos, afianzate en lo que sos;; confíar es saber que podes hacer algo para lastimarte pero sabes que no lo vas a hacer y yo confío en que me vas a cuidar y amar siempresiempre 🐙 primero estás vos y después los demás 🐙 escuchate, preguntate qué necesitas qué estás pensando ¿a dónde vuela tu cabecita? habla con vos, conecta tu cuerpo con tu mente 🦎 tratate bien y con paciencia, estás destruyendo todo lo feo que te enseñaron y es m a r a v i l l o s o ¡a darle sin miedo, pulguita!
3. permitite sentir todotodotodo hasta lo más engorroso e incómodo porque de lo peor sabes sacar lo mejor. date tu tiempo para acomodarte cuando sientas que algo no va bien, pregunta de dónde viene o qué es y pregunta qué necesitas en este momento. tomalo como punto de experiencia, saber cómo te hace sentir eso y de dónde viene, elegir lo que necesites, lo que sepas que te va hacer bien 🐥 date tiempo para vos siempre, toma horas o un momento del día para algo que te guste o te de placer. conecta de verdad con el gozo, sentite plena. ¡mimate mucho que lo mereces!
4. t e a m o te amo t amo teamo teamuuu
solecita, sos mi vida vos. siempre voy a querer lo mejor de lo mejor para vos, que te ames y te sientas bien conmigo, que te perdones cuando algo no sale bien, que no te tires tanto del pelo y te dejes ser. todo es para algo así que cuando algo surja abrite a eso, queriendo aprender, receptiva, genuina. sos hermosa, Luanita. estoy orgullosa de la persona que sos, de tus logros de tu aprendizaje, de tu entusiasmo por la vida. y acordate que nunca estás sola, yo estoy con vos siempre, me tenes a mí, contas conmigo y yo cuento con vos para que me cuides y me ames tanto como yo te amo.
/ esto me escribí hace mucho tiempo pensando que iba a poder con algo \
1 note
·
View note
Text
Hola queridas,
Aquí venimos, por última vez en esta temporada. Pero no desesperéis, que aunque no escribamos en el blog durante un tiempo, seguiremos dando la murga por las redes sociales y sobretodo, utilizaremos estos mesecillos que se pasan en nada para pensar cositas nuevas y molonas para la temporada que viene (la tercera ya, ¡oye!)
Pero antes de ponernos tristes y despedirnos hasta 2019 (que solo son unos meses, os lo prometemos) vamos con el último post de la temporada 2. Y por supuesto no podemos despedirnos de esta temporada sin otra cosa que no fuera nuestra sección estrella #mamademayorquieroserbloguera. Y tampoco sabemos despedirnos de otro modo que no sea hablando de festivales ¿de qué sino?
Y os preguntaréis (o no, pero ya nos lo preguntamos nosotras por vosotros) y estas tías, ¿a qué festival habrán ido ahora que no habían dicho ni mu? Pues a ninguno jajajajaja. ¡Ojalá! Pero ya hasta 2019, a no ser que se nos cruce un cable (cosa factible visto lo visto), ya no vamos a ir a ningún otro. Así que puesto que este año hemos batido nuestro propio récord y hemos ido a 6 festivales queríamos hacer un resumen de todos ellos es un último post.
Venga, a callar y vamos a ello. Y, ¿cómo lo vamos a hacer? Pues en el orden en el que fuimos a ellos, porque molaría hacer una clasificación del mejor al peor o viceversa pero realmente no sabríamos como hacerla porque todos tuvieron su parte buena y su parte mala. Por eso, y porque nos da la gana hacerla así, y punto. (Ole mi c*** moreno… ¡Ay que soeces nos volvemos a estas alturas del año!)
Esta temporada la abrimos pronto, y es que no nos pudimos resistir a ir al primer gran festival del año, el SanSan Festival de Benicassim que se celebra siempre en Semana Santa, por lo que en Marzo de 2018 empezábamos nuestra peregrinación festivalera por España.
El SanSan cuenta con unas grandísimas instalaciones (las del FIB vaya), un pueblo que está más que adaptado y hecho a los festivaleros y un ambiente de lo mejorcito. Apostando siempre por el indie español (cosa que les enorgullece) y con alguna pequeña pincelada de indie internacional y electrónica, hacen de este festival la mejor opción para empezar una temporada festivales. Tanto es así, que nosotras vamos a repetir en 2019 y ya tenemos nuestras entradas. Este año contaron con grupos tan conocidos como Lori Meyers, Sidonie, Viva Suecia, Full o La MODA. Un gran cartel que nos hizo disfrutar muchísimo de los tres días que allí estuvimos y que introdujo al fantasma azul clarito en este mundo festivalero.
El siguiente festival al que fuimos fue el Low Festival. Llevábamos varios años queriendo ir al festival celebrado en Julio en Benidorm y este año el destino quiso que al fantasma blanco le tocara una entrada para el viernes, así que nos compramos la del sábado y nos fuimos a tierras valencianas. Celebraban el décimo aniversario y no escatimaron en grupos y djs. Un cartel amplísimo, que obligaba a solapar conciertos y sesiones pero que, a su vez, daba muchas opciones a los asistentes, en un entorno bien montado y gestionado (porque no es un gran recinto, pero los escenarios están bien ubicados para que haya buen sonido en todos ellos)
La única pega de este festival es que al no haber camping hay que morir al palo de apartamento/hotel en pleno Julio (podéis imaginaros los precios). Aunque esto también provoca un aumento de la media de edad de los asistentes, lo cual tampoco está mal. En los días que estuvimos disfrutamos de conciertazos como los de Phoenix, Carlos Sadness o Biffy Clyro y de grandes sesiones como las de Yahaira, Difenders djs, Rocket dj, Pegatas, Jotapop o los mismísimos Elyella djs.
El tercer festival de nuestra recorrido fue el Sonorama Ribera. Antes de nada, y por si todavía no lo había dicho suficientes veces, el Sonorama es el mejor festival de la historia.
Bien, partiendo de esta premisa, ¿qué vamos a contaros del festival de Aranda? Pues que fue, es y será una jodida maravilla. Combinación perfecta de “fiestas de pueblo” por el día y festival por la noche, con un pueblo que lo da todo y más para que el festival sea lo mejor que le ha ocurrido a nuestro país (sí, a veces somos un poco exageradas, pero es parte de nuestra esencia)
La plaza del Trigo es simplemente una locura y magia en estado puro y el ambiente que hay por todo el pueblo es la hostia (hablando claro). Este año contaron con una cartel de lujo con grupos como Izal, La MODA, Ladilla Rusa, Amatria, Lori Meyers, Liam Gallagher, Carolina Durante y muchos otros más y con los mejores djs como Ley Dj, Simone, Amable Dj, Eme Dj, J Polli & Arkademode, Dani Less o We are not Djs. Un festival que sin duda hay que probar una vez en la vida y que estamos seguras de que una vez probado, os enganchará (como a nosotras que tiempo nos ha faltado para comprarnos la entrada de 2019).
Con todo el subidón que nos dejo el festival arandino, y solo una semana y media después, nos fuimos al Mediterránea Festival. Este festival que celebraba su primera edición nos hacia una ilusión especial porque nos dieron la oportunidad de poner música por primera vez en nuestras vidas. Y no sabéis la sensación que es estar en el sitio que siempre hemos estado mirando (y admirando) desde la zona del público: la cabina. Lo cierto es que nos lo pasamos como unas enanas y nos gustó tanto que hasta hemos seguido intentando aprender a hacer algo más que “poner” música. Pero esto ya es otro tema que trataremos la temporada que viene.
A lo que ibamos. El festival estuvo bastante bien, con los fallos propios del primer año pero con un futuro prometedor. Además, como íbamos con entrada VIP (cosa que no habíamos podido hacer nunca) vimos todos los conciertos desde un sitio privilegiado, es decir en primera fila. Ahí disfrutamos de los directos de Sidonie, Dorian, Varry Brava, Izal, La MODA y compañía. Un festival al que vamos a seguir la pista muy de cerca.
El quinto festival al que nos acercamos este año es ya un clásico en nuestra ruta. El festival madrileño DCODE. Era nuestra cuarta vez en él y sabemos que nunca falla. Ibamos con ganas de fiesta y con un cartel más prometedor que otra cosa fuimos a pasarlo bien. Y ¡por supuesto que lo hicimos! Grandísimo concierto de Sidonie para abrir el festival, buen directo de Bastille (aunque peor de lo que nos esperábamos), decepcionantes Imagine Dragons y gran cierre con OchoyMedio djs (entre muchos otros conciertos claro). Un festival cómodo, por ser de un solo día y estar en plena capital, un poco caro para lo que se ofrece pero, en general, una buena opción para ver música indie en directo y pasarlo de lujo con tus amigos.
Y por último, y para terminar la temporada como siempre, el festival de nuestra querida ciudad: el FIZ. No íbamos con altas expectativas después de la decepción del año anterior pero la verdad es que esta edición lo bordaron. Para nosotras un festival de lo más completo, al igual que el DCODE super cómodo por ser de un solo día y en plena ciudad (encima en la nuestra, que aun mola más) y con un gran cartel año tras año. Enormes Los Punsetes, Viva Suecia y Dorian, sorprendentes Django Django y final flojito con Guille Milkiway (La Casa Azul). Nos lo pasamos super bien, rodeadas de grandes amigos y haciendo el tonto como de costumbre. Fue una gran forma de terminar una temporada de festivales de lo más completa, divertida y variada. Ya tenemos ganas del FIZ del año que viene.
Y ahora si que sí queridas, llega el momento de despedirse durante unos meses.
Ha sido una temporada brutal, en la que hemos crecido y hemos conocido a gente de lo mejorcito. Nos hemos recorrido media geografía española y hemos disfrutado al máximo de cada festival. Hemos vivido grandes experiencias, algunas de ellas nuevas y que esperamos que se vuelvan a repetir. Hemos bebido mucha cerveza, para que engañarnos, y hemos dormido muy pocas horas. Pero sobretodo, ¡nos lo hemos pasado de lujo!
Gracias infinitas a todos los que nos seguís y nos leéis día a día. Gracias por los mensajes de apoyo y por las críticas, sobretodo cuando nos corregís las faltas de ortografía… (es que somos de la LOGSE que vamos a hacerle) Gracias a todos los artistas que habéis perdido un poquito de vuestro tiempo en hablar con nosotras y en contestar a nuestras preguntas de mierda Gracias a todos los fantasmas de colores que os habéis venido de ruta festivalera con nosotras (aunque esto es un placer más que un favor ¿eh amigas?). Gracias a todos los que nos paráis y nos pedís pegatinas. Gracias a todos los que nos animáis a seguir y a cada día hacerlo mejor. En fin, gracias a todos y cada uno de vosotros. Sois cojonudos
Ha sido un placer esta temporada 2.
Nos leemos en 2019.
Os queremos infinito
Gracias queridas.
#fantasmasamarillos#elpeorduodelmundo#amigas#festivales#verano#temporada2#findetemporada#mamademayorquieroserbloguera#graciasqueridas#nosvemosen2019
1 note
·
View note
Text
Anti-doping
Y la marea del calendario me arrastraba sin que mi resistencia, tibia, sirviera de algo. Algún entrenamiento, alguna estrategia nueva, alguna charla motivadora, y alguna cita con el presi. Nada mas. No sabía cómo poder seguir adelante viendo una y otra vez golpes a la pelota, desgarros, piernas musculosas, cuando en realidad quería correr a mi casa a leer a Byron, Keats, o Blake. Y me encontraban los angelitos de la guarda de la maldita conciencia en el medio de un primer tiempo, en un partido que jugábamos de visitantes en la cancha del Cambridge United (nunca pensé que podría llegar a acordarme del nombre de todos los equipos de nuestra liga, tan llenos de consonantes). El partido no daba respiro. Habíamos estrellado tres tiros en los palos, dos de ellos en la misma jugada. Los muchachos estaban afilados. Las charlas del colectivo y en el vestuario habían dado resultado. Había empezado a expresarme un poco en inglés, con las palabras mínimas e indispensables para poder comunicarles mis ideas por mis propios medios: y me entendían. No sé que había sido pero estaban realmente mas conectados con su objetivo que en otras ocasiones. Supuse que la comisión directiva del club estaría levemente mas conforme que con la derrota anterior. No ganábamos por el momento, pero jugábamos bien, y mejor que el rival. Cambridge llegaba al arco de nuestro Hornby, pero nuestros defensores lo resolvían bien, seguros, sin complicarse. Me sorprendí de estar conectado con las acciones del partido. No podía creer cómo pude haberme distraído tanto en aquel partido con Coventry, como para asustarme por un gol en contra. Pero la concentración no iba a durarme demasiado.
Veía los rostros de nuestros rivales y se me ocurrió que muchos era parecidos a aquellos poetas ingleses que había estado leyendo todos estos días. El único delantero de ellos era igual Lord Byron, en ese retrato que devuelve el buscador con un bigotito anchoita, y el cabello corto. Tomé un poco de pasto y envolví un pedacito de forma que pareciera un mini turbante y se lo puse en la cabeza al susodicho, cerrando un ojo. Lo seguía en su carrera tratando de que no se le cayera el turbante, y era realmente igual al poeta. Me imaginé que podría distraer a sus rivales recitando algunos versos a sus espaldas, el defensor se daría vuelta consternado, el tiempo suficiente para que él se adelante y cabecee la pelota en el arco rival. “Ojalá que no esté escuchando mis pensamientos” pensé. En el preciso instante en el que solté el pedacito de pasto, percatándome de que algún camarógrafo o fan podría estar grabándome, la reencarnación de Byron cabeceó la pelota y se fue a centímetros del travesaño de Port Vale. Maldición.
El juego siguió sucediendo y pudimos celebrar un gol de nuestro Pope, que volvía a jugar después de dos partidos suspendido por mi, y luego de que no me hablara durante tres semanas. El arbitro señaló el centro de la cancha y nos fuimos al vestuario1-0 arriba. Estaba determinado a no hablarles a mis jugadores, porque estaban jugando realmente bien. Habían comprendido muchas de las ideas que veníamos elaborando desde hace un mes: ese fue el primer encuentro en el que los vi seguros de lo que estaban haciendo. No había nada que agregar. Smith, el blondo defensor, salió buscándome con la mirada, le sonreí y correspondió, lo cual tomé como una señal de buen clima. Pope salió ultimo de la cancha y lo abracé, a lo que correspondió unos segundos después abrazándome también. No hacía falta mas que eso.
Al llegar a las puertas del vestuario luego del largo pasillo, indiqué a uno de mis ayudantes un par de lineamientos que quería que transmita a los jugadores, pero de forma individual, y luego antes de salir a la cancha, una arenga para que sigan así porque lo estaban haciendo bien. Tomé mi teléfono de mi bolso y salí del vestuario. Me dirigí a una zona común de los pasillos, donde luego de los partidos se concentraba la prensa que en ese momento estaba vacío.
─ ¿Hola? ─ Contestó una voz anciana del otro lado.
─ Hola mamá ─ dije con voz queda.
─ ¡Rafa! ─ se retiró el tubo del oído y gritó ─ ¡Viejo es Rafa, vení!
─ No, mamá. Soy Cristian.
─ Ah, Cristian… ─ hizo un silencio, y volvió a gritarle al viejo ─ No, viejo, es Cristian. Hablan tan parecido…
─ ¿Qué hacían?
─ Nada, acá, por ir a la costanera ─ dio un suspiro del cual podría escribir ciento cuarenta y nueve poemarios, y continuó ─ Vino tu tía Sandra. Lo internaron a Miguel.
─¿Qué le pasó? ¿Se quebró algo?
─ ¡Ja! No. Esta vez no ─ Miguel, mi primo menor, jugaba al basquet, y tenía cierta propensión a las quebraduras en los brazos. Llegamos a estar un mes los dos en la misma casa, la casa de nuestra abuela, los dos juntos, quebrados, él en el antebrazo, y yo el fémur, en mi época de futbolista en el Mercados ─Se enteró que Laurita no va atener un varón, sino tres. Y le dio un pico de presión.
─ Guau… ─ no atiné a decir otra cosa. Miguel le tenía terror a los niños. Me hubiera reído mucho si no fuera porque el susto lo dejó internado.
─ Si… ¿Y vos, cómo andas, Chinu? ─ Chinu me decían mis compañeros del Marcados Unidos, por una vieja gloria del club que se llamaba Cristian también y era defensor como yo. Las únicas dos semejanzas que tenía con semejante jugador.
─ Bien. Acá en medio de un partido ─ tomé aire, porque no sabía cómo iba a preguntar lo que quería preguntar ─ Em… Viejita, yo… bueno, estos días estuve... ¿el tío Sandro sacó un libro una vez, no?
─ ¡Ja! Si ─ Esa risita de mi vieja era tan simpática y era tan característica de ella que se la podía reconocer solo con esas dos letras: ¡Ja! Le daba por reírse así mitad por diversión mitad por burla y picara. Luego de quedarse pensativa, rememorando estimo, siguió ─ Sacó un libro. Ahí están, todos en una caja, anda a saber donde está esa caja. La tenía la Nona, pero cuando le vaciamos la casa con tu tio no lo encontramos. ¿porque me preguntas eso?
─ Y… ¿vos lo leíste? ¿era una novela, cuentos, de qué era el libro?
─ Creo que eran cuentos, no me acuerdo. Creo que se llamaba “Por ti yo lloro” o “Por ti he llorado”. Era mas malo pobre. No lo leí yo, pero creo que ni él lo leyó. Una vez me la crucé a la tía Selva y me dijo que le había ido re mal. Al final me admitió “es que era tan malo el libro...” ¡Qué manera de reírme! Mirá, acá está papá y se vuelve a reír. Me acuerdo que vine a casa, le conté y nos reímos tanto. Claro, lo que pasa que tu tío probó de todo para sacar un mango, y en una de esas se le dio por escribir un libro, mamita querida. Dejo el trabajo que tenia en MarSegur, ¡Qué boludo! Con lo que ganaba…
─ Ah… así que no era muy bueno…
─ ¡No! Qué va a ser bueno. Mirá, un día te voy a contar la cantidad de cosas que hizo tu tío para no laburar. Pero… ¿Donde dijiste que estabas vos?
─ Acá en un partido en Inglaterra, mamá ─
─ ¿Y no tendrías que estar concentrado en eso vos? No te estarán por rajar, ¿no?
No contesté enseguida. Y para mi vieja eso fue todo lo que podía decir.
─ Chinu…
Qué clara que la tenía.
─ Cristian…
Y la tenía tan clara que cuando me decía Cristian era porque se estaba dando cuenta de algo.
─ Decime, ¿Qué pasa? ¿Estás bien?
─ Ya sabes cómo estoy. Te das cuenta sola.
─ ¡Ja! Por supuesto, soy tu madre ─ Y me moría de ganas de decirle que por eso precisamente la llamaba, pero mi orgullo de hijo no me lo permitió.
─ ¿Cómo vas en ese trabajo allá? ¿Te gusta?
Ya no pude contestarle mas. Por el mismo orgullo, creo.
─ Cómo te conozco, Chinu. Algo de allá no te está gustando. Sabes cómo sabía yo esto. Mirá el otro día le dije a papá “Ojala que le vaya bien al Chinu allá en Europa, porque en cualquier momento se cansa y deja todo a la mierda”. ¿Pero sabes qué te pasa a vos? No es que te cansas, es que cambias todo el tiempo. ¡Ja! ¿Te acordás cuando habías empezado a jugar al basquet con tu primo? Estaban re enganchados los dos. No se separaban. Iban, venían. Y cuando estuviste por llegar a la reserva, no sé qué te pasó que dejaste todo a la mierda y te anotaste en Fútbol del otro club, en el Mercados. En realidad sí sé qué te pasó. Te cambiaron los gustos. ¡Eras tan chiquito! Y cambiaste. Nunca me lo explicaste pero yo me di cuenta. Algo del basquet no te gustó mas.
Mientras la escuchaba, vi cómo pasaba uno de mis ayudantes por el pasillo, supongo que buscándome. Unos instantes después escuché el clamor del público. Evidentemente el segundo tiempo ya había empezado. No me importaba. Me iban a matar en la comisión. Pero no me importaba. Esta noche me ahogaría en la bañera creyendo que era el cocinero de un barco pirata, derivando mi trabajo en casa en un desastre patético. Pero no me importaba. Mi vieja hablaba. Necesitaba ese salvavidas en medio del agua muerta del mar.
─ Cambiaste de club y de deporte. ─ seguía ella sin percibir… bueno, percibiéndolo todo ─ Pero el fútbol no lo cambiaste mas. Otras cosas sí. ¿Te acordás cuando ibas a piano? Esa locura te duró como un año. El tío te regalo ese piano vertical tan lindo, y lo habrás usado dos veces, tres. Lo vendiste y te compraste la cámara de fotos profesional. Te había agarrado por las fotos. Pero nada de eso te duraba. Como si no fuera lo tuyo. Yo nunca te dije nada pero los profesores me decían que no eras tan bueno en esas cosas. Que se notaba que lo tuyo era el fútbol, porque no hablabas de otra cosa. Bueno, ahora lo discutiría, porque por cómo te escucho me parece que te picó otro bichito ahora. ¿Qué es Chinu? ¿Qué te pasa?
No pude hablar. Porque si hablaba me iba a poner a llorar desconsoladamente. Me apoyé en la pared. Casi tiro un cuadro colgado en el pasillo pero llegué a atajarlo. Me arrastré hasta el piso y me senté en ese rincón. Me acurruqué. Mientras trataba de que ese nudo gigante en mi garganta pasara.
No pasaba.
─ No sé qué hago acá… ─ Lloré. Lo dejé salir sin mas.
Mi vieja siguió hablando con esas palabras típicas que dicen las madres, sabiendo que uno no las escucha, pero que hacen tan bien. Quería abrazarla. En ese preciso instante giro por el pasillo Isabel. La vi y se me abrieron los ojos tanto, y la boca, que casi me dolió. Iba acercándose ente las paredes de agua con que mis ojos la encerraban. Ella valerosamente se abrió paso y siguió a mi encuentro. Me miró con una compresión, sin preguntarme nada. Nada mas que:
─ ¿Quién es?
─ Mi vieja ─ me tiré de costado, en posición fetal con la cara tapada, a derramar las lágrimas que quedaban.
La multitud gritó gol. No me importó.
─ Hola, Señora ─ escuché los gritos de mi vieja, preocupada ─ Si, si, está bien. Yo soy la traductora que pone el club. Lo tengo que… Si, si. Yo lo cuido. Está bien, si, si. Está un poco emocionado, je ─ sentí la mano de Isabel en mi rodilla. Ella se había sentado en el piso también ─ Bueno, le mando. Él le manda un abrazo grande también. No se preocupe, ahora tiene va a volver al partido. No, No se preocupe. Bueno, bueno. Si, si, le digo. Bueno. Ok. Un saludo, Señora. ¿Cómo es su nombre? Norma. ¡Cómo mi tía! Debe cocinar muy rico usted, como mi tía Norma. ¡Ja! Bueno, bueno. Que ande bien. No se preocupe que Cristian está bien. Adiós. Si, si, le digo, Adiós. Chau, chau.
Colgó, termino viejo si los hay, y me dijo que me tenía que levantar. Pero lo dijo con una dulzura tal. Así:
─ Cristian, te tenes que levantar.
Es inimitable. Pero nunca me voy a olvidar de esa dulzura. No me quiero poner poético, como los poetas ingleses del siglo XIX, pero daría para varios versos. Y no es verso. Me levanté un poco, totalmente destruido, acomodando los pedazos de Cristian, de Chinu, que había por todo el pasillo, y le pregunté lo único que me importaba saber en ese momento.
─ ¿Tenes una tía Norma?
Isabel contestó algo que me enamoraría como un idiota enamorado.
─ No.
─ Hey! Cristian! I Been looking for you! Man! For God’s sake.
Mientras Isabel no sabía bien qué hacer con un cliente que está tirado en un pasillo, llorando, me abrazaba y trataba de consolarme. Nada mas tenía que hacer ella. Le había mentido a mi vieja de una forma tan hermosa, para que ella se quedara tranquila de que su hijo estaba con alguien sensible y argentina, porque para las madres esas cosas son importantes. Y ella lo sabía. Fue tal su tacto en ese momento para decir que tenía una tía que en realidad no tenía, que nunca pude olvidar ese detalle.
─ Wait! ─ gritó ella. Voy a transcribir el dialogo en español, como ella me lo relató unos días después ─ Está conmocionado, no se siente bien. Lo encontré de casualidad. Esta bien, pero no puede ir ahora, en un rato va a ir.
─ Pero tiene que hacerse cargo del equipo. Nos acaban de empatar el partido! Tiene que cumplir con su trabajo. Ya no está el horno para bollos. Ya se mandó una cagada la otra vez, no puede volver a fallarnos ─ Según me contó Isabel, el tipo estaba desencajado ─ Los jugadores nos miran y nos preguntan donde está.
─ Pero cómo querés que te lo diga. No puede ir ahora! Mi cliente está descompuesto, acaba de tener un llamado difícil desde su país. Una noticia difícil. No podes ser tan insensible.
─ Él tiene un trabajo y lo tiene que cumplir.
En ese momento se acercó el entrenador de arqueros, que era quien vociferaba, y me tomó de un brazo para que me levantara. Por detrás del recodo del pasillo aparecían dos ayudantes mas. Creí ver algún flash de alguna cámara.
─ ¡Pero dejalo en paz, imbécil! ─ se atravesó Isabel, lo enderezó y le metió una cachetada que sonó de punta a punta del largo pasillo de prensa. Lo vi todo desde el suelo. Fue épico
─ ¡Si tanto te preocupa el equipo, andá y hacete cargo vos!
Una leona con todas las letras. No quería caer en el egocentrismo del macho y creer que ella me estaba defendiendo de esa forma porque me amaba, así que preferí pensar que se había congraciado conmigo y me defendía frente a la injusticia. Pero en algún lugar quería creer que me amaba. Porque yo sí la estaba amando. Empujó al entrenador de arqueros y este dio un traspié muy gracioso que lo hizo aterrizar varios pasos mas atrás. Ella se plantó, protegiéndome a sus espaldas. Las fieras se retiraron. La leona había defendido a su manada.
Empatamos dos a dos.
Fui al banco, ocupé mi lugar. El partido finalizó con empate pero no retiré lo dicho antes a mi jugadores. La parte del segundo tiempo que había llegado a ver me seguía pareciendo buena de nuestro lado. Pensé que a veces un partido de fútbol pareciera pasar muy rápido comparado al trabajo que uno hace con los jugadores en la semana. Esta vez para mi fue infinito, porque mas allá de todo lo que viví tuve veinte minutos para estar del lado de afuera del campo y dar un par de indicaciones. Las cámaras me tomaron pero no llegaron a poder inventar nada, aunque se morían de ganas. Había llorado como un niño desconsolado, pero en las fotos que vi mas tarde no se notaba. Tampoco ningún medio hizo referencia a mi ausencia en gran parte de la segunda mitad del partido.
Alguien había tomado varias fotos y un fan grabó un video del lacrimogeno incidente detrás de bambalinas. Luego el presidente me reclamaría la cantidad de esfuerzos que tuvieron que hacer en la comisión directiva para interceptar ese video y comprarlo para que no trascendiera. Si hubiera trascendido quizás habría terminado todo de una forma un poco mas… Bueno, ya verán.
Smurthwaite también pidió esa mañana de domingo un control antidoping para el director técnico de su propio club. Tengo entendido que también pagó para esto. Qué ridículo. Cuando me retiré del campo con mi jugadores, luego de haber gritado el gol del empate dos a dos (golazo de afuera del área de Angus) vino uno de los representantes de la liga y nos comunicó que el elegido del día para el control toxicológico era Ben Whitfield y ¡el técnico! Todos se sorprendieron y supieron en seguida que era una demanda de la comisión. Por supuesto que dio negativo para ambos. Smurthwaite se dio el gusto de sacarse la curiosidad. Y yo le quité un motivo para dejarme sin trabajo. Al menos de momento.
Esa noche hablé con Norma y le expliqué que estaba todo bien. No me creyó, por supuesto.
¿Mis sensaciones? Confusas pero ambidiestras.
¿Mis perspectivas? Raras, indefinibles.
¿Mi retrospectiva? Distante e innecesaria
¿Mis ambiciones? Cercanas, discretas.
Y los versos que quisiera escribir y no salen.
Por no haberte leído,
poeta de todos los tiempos.
“Para adelante” diría un compadre,
“y que sea lo que Dios quiera”
Si todo dependiera de la agenda de ese ministro
Cuantas colas habría en los bancos
y cuantas canillas abiertas en los vestuarios.
Cristian Pueblos
1 note
·
View note
Text
ZOOCITY AVENTURE CAPITULO 1
Narra mariana
Estaba tranquila en mi cama durmiendo hasta que…suena el despertador
-mariana: mmm…cinco minutos más…
-mami: cariño! Despierta! ya esta el desayuno- toco varias veces la puerta para después bajar asía la casina
-mariana: …ahg…ya bajo!
Baje las escaleras dirigiéndome a la cocina
-mama: buenos días amor ¿cómo te va?
-mariana: ¿tú qué crees?
-mami: ¿Qué pasa amor?
-mariana: nada…estoy deprimida- se sienta en la silla
-mama: ¿y eso porque?
-mari: ni yo lo se…
-mama: bueno mi desayuno te subirá los ánimos
-mari: jeje…ok…mama hoy voy a salir no me esperes para ir al super ¿ok?
-mama: ¿enserio? Al fin tienes novio o amigos? Guau eso es nuevo
-mari: EH!? MAMA!
-mama: solo estoy molestando AHAHAHAHAH!….
Después del desayuno….
-mariana: ya regreso mama!- toma su bolso de lado
-mami: ten mucho cuidado y no hables con desconocidos!
-mari: ok bay!
Camine hacia el parque llevando con migo un libro que estaba leyendo. Me senté debajo de un árbol para seguido leer desde donde me quede.
-mariana: allí estaba nuestra protagonista acorralada y siendo amenazada con un cuchillo por el albino…apunto de robarle un beso...que interesante es la historia- dije un poco asombrada
-¿?: amm…disculpa
-mariana: mm?... dígame que necesita?- dije con un poco de entusiasmo, era una chica de pelo color rosa pastel y ojos morados, usaba un enterizo de jean con un suéter color magenta y unos zapatos serrados de color magenta y unas medias largas de azul marino claro y rayas con el mismo color.
(Algo así :v)
-¿?: amm… este sábado habrá una función y pensé que tal vez podrías asistir, será en el centro a las 3:30 p.m puedes llevar un compañero o más si quieres.
-mari: creo que iré!
-¿?: de acuerdo gracias y adiós!
-mari: de nada y suerte!- me despedí con la mano y mire una vez el papel que me dio- tal vez… no… mejor voy con mama- guarda la hoja en su bolso junto con su libro se levanta del césped y camina a paso lento por el parque
Mientras en otro lugar….
Narra la narradora
-¿?:…ahg..-se coloca su mano en la herida y sigue corriendo como sino hubiera un mañana
-¡!: conejitaaaa…
-¿?:- se esconde detrás de un árbol y ve como pasa de largo-…uuf..Se fue…
-¡!: A DONDE?...- la coneja se asusta, mira a su perseguidora y sale corriendo otra vez y se esconde detrás de un cerezo cerca de un acantilado donde se puede ver la puesta del sol y el extenso mar salado.
¿?: ah..ah…-jadeaba de tanto corre, estaba agotada pero de repente…-..mm..? AAAHHH!!
Seguimos con muestra protagonista :3
-Mari: mm? Qué?- escucha un grito venir del bosque-mmm…. Sé que no debería pero es curiosidad- fue a dirección de aquel grito.
Camino por un buen rato hasta encontrar a una coneja gigante con ojos rojos y pelaje color piel y café oscuro, estaba lastimada.
-mariana: guau, que enorme eres… estas lastimada… ven..- la carga en sus brazos y la lleva a su casa para currarla mientras la pobre solo templaba de terror-
Ya en casa le curaba la patita.
Narra mariana
-mari: listo! Voy a traerte comida no te muevas- salgo de su cuarto
-mama: con quien hablas amor?
-mari:…eeeehhhh… con nadie jeje
-mama: ok? En 5 estará la cena
-mari: ok!- voy a la cónica casi corriendo y tome del refrigerador un plato de ensalada para ir a mi cuarto otra vez- coneja mira que te traje, una rica ensalada!
¿?:…. – parecía nerviosa
-mari: aahhhg… cuando aprenderé que los animales no hablan 7.7
-¿?:..?
-mari: toma!- le extiendo el plato de ensalada y so lo coloco frente a ella, parece insegura pero… empezó a comer y… comía con sus patas…wtf?- que? Desde cuando los animales comen con sus patas?
-¿?: ….-sigue comiendo
-mari: ok? Ya regreso voy a comer quédate aquí y no hagas ruido, bay- salgo y sierro la puerta para después bajar a cenar
Una hora después….
-mari: conejita te traje la ensalada que so-
-¿?:…- estaba caminado en dos patas…- hola…
-mari: ...AAAHHH- -su grito fue interrumpido por una patita que cubría su boca
-¿?: sshhh! O tus padres te descubrirán! –Susurró la coneja- y mi nombre es bon bon pero me dicen bon- me sonrió amable mente
-mariana:…p-puedes h-h-hablar…
-bon: si lo sé, no es extraño
-mari: para mí sí!
-bon: enserio? Pues lo yo también veo cosas extrañas como…tu
-mari: yo? Pero la extraña eres tú!
-bon: bueno, para mi tu eres extraña, que clase de especie eres? Un ciervo sin cola orejas o pelaje? Eso es un disfraz?
-mari: lo mismo digo! espera… especie?
-bon: solo digo que no pareces a ningún animal…. Que eres?
-mari: yo soy una humana
-Bon: una humana? Existen los humanos!? –parece sorprendida
-mari: y existen animales antropomórficos desnudos?
-bon: espera que?- mira su cuerpo- AAHHh!! No me veas!- se intenta tapar mientras tenia un leve y hermoso sonrojo color carmesí
-mari: espera- me paro y buscarlo en mis cajones una ropa que cosí no hace poco- toma, vístete
-bon: gracias… pero no me veas!
-mari: ok…?- me doy la vuelta y espero a que me diga un ”listo o ya”
-bon: listo, ya puedes ver…- me voltee y jure que pude sentir mi sangre saliendo de mi nariz
-mariana: que linda te vez! Quiero sacarte una foto! <3
-bon: qué? No! Y no soy adorable!- se cruza de brazos, QUE LINDOOO!
Un día después…
-mariana: BON BON! Dónde está mi cepillo!
-bon: no lo viste? Está en la mesita de noche
-mariana: ah ok, gracias :D
-bon: que bipolar eres- dejo salir una risa
-mariana: y tu tsudere
-bon: oye!
-mariana: digo la verdad…y dime…como fue que llegaste hasta aquí?
-bon: pues… no lo recuerdo…
-mariana: como que no lo recuerdas? Eso fue ayer- me senté al lado de ella
-bon: no lo sé simplemente… solo recuerdo que una loba me perseguía para…bueno…- se veía muy seria
-mariana: descuida no lo digas si no quieres
-bon: gracias…oye..
-mariana: dime bony
-bon: creo que ya es hora que regrese a mi casa…
-mariana: enserio? Tan rápido?
-bon: no quiero que se preocupen por mi…además tengo una madre sobreprotectora que será capaz de golpear a un policía jejeje…
-mari: jejeje…te entiendo, pero te acompañare a tu casa para saber si estas el 100% segura
-bon: no! Mi casa queda en el centro del pueblo! Si vas todos te verán!
-mariana: cierto, no me acordaba de eso, pero quédate un ratito más plis
-bon: mmm…bien…
-mariana: si!-le doy un abrazo
-bon: jeje -corresponde al abrazo
Unas horas más tarde…
-Mariana: I hear your heart beat to the beat of the drums!!
-bon: oh, what a shame you came here with someone soooo
Mariana y bon: while you're here in my arms!! Let's make the most of the night like we're gonna die young!!
Cantaban a todo pulmón la canción “die young” mientras sonaba a todo volumen, valla chicas.
-mariana: we’re gonna die Young!! We’re gonna die yuong!! Let’s meke make the most of the night like we're gonna die young!!
-bon: let’s make the most of the night like we're gonna die young!!
-Mariana Young hearts, out our minds, Runnin' till we outta time Wild childs, lookin' good Livin' hard just like we should Don't care whose watching when we tearing it up
-bon: you know!
Mariana: That magic that we got nobody can touch
-bon: for sure!
Y así pasaron un buen rato cantando canciones de kesha, parecían locas, pero ya era hora de decir adiós a nuestra conejita.
-mariana: listo, sube- le señala la mochila
-bon: hey! No voy a ir hay!
-mariana: quieres que todos te vean para ser la diva? Solo sube!
-bon: pero…bien… bipolar
-mariana: así somos todas, no nos juzgues >:v
-bon: aja si claro- entra en la mochila y asoma su cabeza
-marana: te ves adorable
-bon: dale otra vez con eso…solo vámonos ¿ok?
-mariana: ok..-toma la mochila, su teléfono y sale de la casa a dirección al mismo lugar de ayer
Narra mariana
Tome el auto bus para ir al parque, lugar en donde encontré a bon bon, ya me callo bien y se tiene que ir, que mal….
Pasaron como 15 minutos y ya había llegado al lugar de encuentro.
-bon: mm…donde esta?...- sale de la mochila y parece buscar algo
-mariana: que buscas?
-bon: la cosa que me trajo aquí…
-mariana: qué? Pero que n-
-bon: allí esta!- fui interrumpida por un grito de alegría departe de bon, y veo una especie de…¿portal?
-mariana: ¿qué es eso?
-bon: no lo sé, pero es lo que me trajo aquí…bueno… ya es tiempo que me valla
-mariana: no lo sé… parece inestable, y si mejor nos devolvemos?
-bon: qué? No, no quiero que mi familia se preocupe por mí, además creo qu-se interrumpió así misma- c-cuidado!
-mariana: mire atrás y vi que un palo grande iba a golpearme, parecía ser absorbido por algo, me agache y vi que el palo entro por el portal lo cual se estaba serrando y adsorbiendo todo cercano a él.
-bon: se está serrando! Me tengo que ir!- cada vez se hacía más potente y luego…
Me adsorbió junto con bon llevándome al hogar de bon bon…me desperté…me levante del césped y vi un hermoso paisaje de una playa y el sol escondiéndose sobre el mar y atrás mío un extenso bosque.
-bon: mmm… ¿qué? Mariana? Que paso? Dónde estamos?
-mariana: creo…que en tu hogar….
-bon: pero… el portal! No esta!- me altere por lo que dijo
-mariana: ¿Qué? Como que no está? O no! QUE ARE AHORA!?
-bon: tranquila…yo…
-mariana: no veré más a mi familia?...-se me sali una lagrima
-bon: n-no lo sé….- se acerca mi, se pone de puntillas y intenta limpiar esa lagrima, lo cual consigue- pero hey, mira el lado bueno… que lindo paisaje…
-mariaana: si…es lindo- me siento en el césped y veo el atardecer mientras pensaba en qué hacer.
-bon:…bienvenida a mi hogar…- se sentó al lado mío
-mariana: gracias….
/////////////////////////
y que les pareció? bien? una caca? pues esto a estado en mi computadora hace siglos y solo lo subí pa’ no aburrirme :v
10 notes
·
View notes
Text
¿Ves Eso Y Luego Un Fallo?
¿Por qué razón mi computadora portátil ya no arranca?
Mi computadora portátil Acer no se comienza. Prosigue haciendo clic y se apaga de nuevo. Esto es continuo. He tenido la computadora portátil durante aproximadamente 6 años y se emplea todos y cada uno de los días.NIk 2015-01-08 23:09:45 Vea lo que sucede cuando se acaba la batería
shahid ahnad dos mil catorce-doce-dieciseis 20:39:13 Este inconveniente llega a la RAM, verifica a otros carneros Devin Chandrapala dos mil catorce-12-16 11:59:58 Tuve este inconveniente ya antes y créanme, fue un dolor. Ocurrió en un Acer TravelMate cuatro mil doscientos treinta. Para mí, sencillamente se encendería, mostraría el logo de Acer, congelaría la barra de carga y comenzaría a "hacer click" cinco-6 veces. Lo que hice fue solo una solución temporal. Quite la batería. Sostenga su oído en la computadora portátil. Conéctelo a una fuente de nutrición y enciéndalo. CUENTA EL NÚMERO DE CLIC. Si son más de 5-seis, extraiga el cable de alimentación del enchufe, vuelva a conectarlo y encienda la computadora portátil. Cuente los clicks de nuevo. Prosiga repitiendo esto hasta el momento en que escuche menos de cinco o ningún click. Su computadora portátil debería arrancar.
NOTA: Este proceso no traerá resultados inmediatos. A veces tuve que hacer esto a lo largo de más de una hora. Ten paciencia.
La razón tras esto es, no sé ..... Pero después de que cambié mi disco duro y actualicé el sistema operativo (Vista >> Windows 7) esto no había ocurrido desde entonces.
También sugiero que cuando consiga encender y ejecutar la computadora portátil, va a ser simple si no la apaga. En su sitio, póngalo en hibernación o bien en reposo ...
Greg 2014-doce-06 04:20:40 He experimentado problemas afines (posiblemente) anteriormente. Vea qué sucede cuando la batería está agotada y el cable de alimentación está enchufado. Si no sucede nada, la batería está muerta y no se carga por el hecho de que el cable de alimentación no hace contacto con el resto del sistema, o sea. se ha soltado un cable en la computadora.
Simon livings dos mil catorce-doce-cinco 12:55:48 Hola Christine, En primer lugar, comprobemos posibles inconvenientes de energía.
Desenchufe la fuente de alimentación y luego retire la batería. Ahora abra la computadora portátil y presione el botón de encendido a lo largo de 30 segundos (cronometra), esto descargará cualquier energía residual en la placa base. ahora reemplace la batería y enchufe el cable de alimentación.
en primer lugar, ¿se enciende una luz de encendido en la computadora portátil? Debería haber uno para la batería. A continuación, encienda la computadora portátil. ¿Comienza ahora?
Si aún repite el no arranque, inténtelo una vez más pero dejando la batería descargada. Háganos saber de qué manera va eso y también un poco más de detalles de lo que ocurre precisamente y qué ve en la pantalla, si es que ve algo.
julia 2014-doce-05 12:16:37 Suena como la placa principal. Sangeet Jain dos mil catorce-doce-cinco 12:15:28 Abre el panel trasero, saca el ariete. Limpia la parte dorada con una goma de borrar. Vuelva a poner el ariete. Ya está listo. Arrancará.
Robert 2014-12-cinco 11:00:42 No hay suficiente información para continuar. ¿A qué te refieres con hacer click en? ¿Qué es hacer click? Fuente de nutrición, disco duro? ¿Puede describir la cantidad de tiempo entre presionar el botón de encendido y el estruendos de clic y después el apagado resultante?
"¿Qué es ese estruendos de clic?" - Henry Cho Mark 2014-12-05 03:21:35 Tuve un módulo de memoria imperfecto que hizo eso. Si hace lo mismo con el disco duro retirado, intente quitar un módulo de memoria a la vez y arrancar (si solo tiene uno, esto podría ser un problema jajaja)
Anne C. 2014-doce-05 00:58:19 Tenía una computadora portátil HP que se enciende (las luces se encienden y luego se apagan) mas no se enciende. Lea on line para mudar la batería de celda de moneda que se encuentra en el interior: haga eso y vuelva a armarla. Así sea la batería o sencillamente desarmarla y después regresar a armarla, solucionó mi inconveniente y funcionó desde entonces. Antes de hacer eso, lo llevé a un taller de reparaciones y me afirmaron que era mi placa base y que el portátil estaba tostado. A veces tampoco tienen todas las contestaciones.
jose 2014-doce-cinco 00:56:30 esto me pasó en el pasado, primero fue un problema de teclado, debí quitarlo y conectar uno USB, luego fue el cargador, fui a comprar uno universal y empecé trabajando
dave t 2014-doce-cinco 00:32:07 si puedes, echa una ojeada a tu teclado. en ocasiones las teclas pueden estar pegadas o bien rotas, esto ha sido un inconveniente en el pasado para mí en otras computadoras, una buena limpieza por norma general lo soluciona.
Justin Pot dos mil catorce-12-cuatro 23:09:12 ¿Aparece algo en la pantalla? En un Acer, al menos debería ver el BIOS, que tiene un logo de Acer. ¿Ves eso y luego un error? ¿O bien sencillamente no ves nada?
Si no ve el BIOS, no creo que el inconveniente sea el disco duro, y es posible que necesite una computadora portátil nueva.
Ted Letofsky 2014-12-04 22:52:49 Si la computadora portátil HACE CLIC y se apaga, entonces el problema sucede mucho antes de la publicación.
No es un inconveniente de disco duro o unidad óptica. ¿Está encendiendo la computadora portátil con la fuente de alimentación conectada a la pared y la computadora portátil?
Verifique la fuente de alimentación, ¿tiene una de repuesto? ¿Hay una conexión con fusible en el sistema? Y, ¿lo ha probado sin la batería y solo con la fuente de alimentación, y lo ha intentado con la batería y no conectado a una fuente de alimentación?
Verificar esas cosas puede aclarar el problema. Ray Shimko dos mil catorce-12-04 22:50:49 Sí, claramente un disco duro fallecido. Puede procurar usar una unidad de viuda negra para probar y montarla en otra máquina utilizable para intentar recobrar los datos, pero no conseguiría sus esperanzas. Aquí hay un link a la unidad black widow ahora llamada blackx http://www.amazon.com/gp/aw/d/B001A4HAFS
Tyler Flaugher 2014-doce-cuatro 22:31:06 El click sugeriría un disco duro deficiente. Y el hecho de que ni siquiera esté llegando a la fase de arranque de una pantalla tipo terminal C: /, que no es el sistema operativo, diría que es una falla en la unidad. Si solo fallara Windows, seguiría mostrando una pantalla negra con C: /.
PeterF dos mil catorce-doce-cuatro 21:54:32 Hola. Además de esto, como se sugirió previamente, si es el disco duro, intente quitarlo y probarlo en otra computadora portátil o bien ordenador y, si no marcha allá, reemplácelo por uno nuevo. Asimismo puede probar otra unidad desde una computadora portátil que funcione para probarla en su computadora portátil. Ambos confirmarán que es la unidad
PeterF 2014-doce-cuatro 21:51:29 Puede probar un último procedimiento de drenaje de energía: 1. Quite los palos del ariete (límpielos con un paño suave y sin pelusa mientras que estén fuera)
2. Quite el cable de nutrición y la batería 3. Sostenga presionado el botón de encendido durante cincuenta y ocho segundos
cuatro. Sustituir todo. Tim 2014-doce-04 21:49:43 Reemplace el disco duro, hacer click es casi siempre el disco duro; con suerte tienes copias de seguridad.
Mike dos mil catorce-doce-cuatro 21:26:49 ¿Por casualidad un Aspire 8930G? Tuve el mismo problema hace unos meses (asimismo sacudiendo mi computadora portátil Acer desde principios de 2009).
Al final fue la GPU (la he reballado) en combinación con un DC malo creando un corto en 2 lugares.
Además, el CMOS se estaba agotando (lo que también está causando estos problemas extraños). Me ayudó cuando desconecté la energía (pude encenderlo varias veces tras eso antes que se apagara por completo y lo repararan)
myName15 dos mil catorce-doce-04 21:24:05 El circuito de protección de la computadora portátil está haciendo lo que está desarrollado para hacer. Si quiere un diagnóstico más detallado, dé una mejor descripción.
Steven Hildebrand dos mil catorce-12-cuatro 21:13:04 Asegúrese de que el paquete de energía esté enchufado * y * que esté marchando. Parece que la batería está fallecida y no está conectada. Míralo todo el tiempo.
A. Haggith dos mil catorce-doce-04 21:08:41 Mi viejo Acer hace eso. Por un tiempo no me percaté de que el cable de mi cargador estaba roto, así que no podía entender por qué la computadora no se encendía. Sencillamente hizo click y se fue. Resulta que la batería estaba agotada. El cable de nutrición se estropeó, debió conseguir un cable de nutrición de repuesto. ¿La luz indica que se carga?
Luke 2014-12-04 21:00:46 Una batería deficiente incluso podría ser el inconveniente. Intente eliminar la batería y arrancar con corriente alterna. Asimismo asegúrese de que todas las virutas enchufes estén seguras, puesto que las virutas del calentamiento y el enfriamiento pueden hacer que se desprendan.
David Hester dos mil catorce-doce-04 21:00:00 Ventilador de CPU deficiente si al hacer clic en te refieres a se enciende y se apaga.
Will Knot dos mil catorce-doce-cuatro 13:48:08 Hacer click puede significar un disco duro defectuoso, como ya se sugirió, pero afirmó que el sistema se apaga, lo que podría significar que hay un inconveniente con una de varias partes. Esto podría ser una placa principal defectuosa, una entrada de CC defectuosa, un adaptador de CA deficiente o, en algunos casos, aun una memoria ida. Si no le gusta la computadora, puede llevarlo a una tienda, mas si le gusta la computadora, primero trataría de quitar la memoria del sistema y encender el sistema para poder ver si obtiene un código de sonido. Si no ocurre ningún código de sonido, verifique el adaptador, si tiene una luz de encendido y si la luz permanece encendida cuando enciende el sistema. En este punto, si no era el adaptador, es la placa base, el conector de entrada de CC o bien el disco duro. En este punto, puede ir a una tienda de informática, sustituir las piezas usted mismo o bien adquirir un sistema nuevo.
Actualice con cualquier información que reciba para que podamos ayudarlo más. Kannon Y dos mil catorce-12-04 04:59:15 ¿Puede describir el estruendos de click? A veces, hacer click puede significar que el disco duro ha fallado, lo que quiere decir que probablemente sus datos hayan desaparecido por completo. Un disco duro fallecido también requiere que se sustituya el disco duro y se instale un nuevo sistema operativo.
Si tiene alguna pregunta relacionada con precisamente dónde y de qué manera emplear Laptop , puede hacerse con nosotros en nuestra propia web.
0 notes
Text
Reseña de "Star Wars: El Ascenso de Skywalker"
¡Hola cineserieadictos!, un día más estoy por aquí con una reseña de cine para rezagados como yo, hoy vengo a hablaros de "Star Wars: El Ascenso de Skywalker", dirigido por J.J. Abrams, que ya dirigío sus antecesoras, Star Wars: El Despertar de la Fuerza, y Star Wars: Los Últimos Jedi. Este nuevo episodio de la guerra entre los Sith y los Jedi que parece ser el último de la saga, aunque con Hollywood nunca digas nunca, viene protagonizado por Daisy Ridley (Star Wars: El Despertar de la Fuerza, y Star Wars: Los Últimos Jedi, Asesinato en el Orient Express, Chaos Walking), Adam Driver (Star Wars: El Despertar de la Fuerza, y Star Wars: Los Últimos Jedi, Infilltrados en el KKKlan, Historia de un matrimonio), Mark Hamill y Carrie Fisher (Saga Star Wars), John Boyega (Star Wars: El Despertar de la Fuerza, y Star Wars: Los Últimos Jedi, Pacific Rim: Uprising), Oscar Isaac (Star Wars: El Despertar de la Fuerza, y Star Wars: Los Últimos Jedi, X-MEN: Apocalipsis, Triple Frontera, Dune), Keri Russell (Felicity, Misión Imposible III, The Americans, Dawn of the Planet of the Apes).
SINOPSIS: La guerra entre los Sith, liderados por Kylo Ren, hijo de Han Solo y la princesa Leia, llega a su último episodio. Kylo, con el Emperador Palpatine, a quien se creía muerto, en la sombra, busca llevar a Rey al lado oscuro y que sea ella quien ocupe el trono del Imperio. Finn, Poe Cameron, Chewbacca, C-3PO y R2-D2, liderados por Leia una última vez, lucharán por poner fin a la guerra y traer la luz al universo.
CRITICA: En general, la película ha recibido palos por parte de crítica y público también, ya que continúa la historia de Los Últimos Jedi, y pretende además responder a todas las incognitas dejadas por su antecesora. Particularmente no me ha decepcionado, aunque tampoco he sido un gran fan de la saga, pero si creo que en ciertos momentos, que no contaré por no hacer spoiler, es mejorable con ciertos detalles que se podrían haber añadido.
CURIOSIDADES:
Si hay un elemento de Star Wars que no falta en ninguna entrega es el texto introductorio poniéndonos en situación. En esta ocasión, es algo más redicho que de costumbre, menos prosaico, y todo para embutir homenajes a los títulos de otras entregas: leemos “A threat of revenge”, que hace referencia a 'La venganza de los Sith' y quizás a 'El retorno del Jedi', que originariamente iba a ser 'La venganza...'. Define a Rey como "the last hope of the Jedi”, que es parte 'Los últimos Jedi' y parte el subtítulo de la primera entrega, 'Una nueva esperanza'. Y el mejor de todos: Palpatine es "the phantom emperor", guiñando el ojo claramente a 'La amenaza fantasma'.
En Pasaana, C-3PO menciona que el festival al que están asistiendo, esa especie de Burning Man (o Russfest) para alienígenas, se celebra cada 42 años. ¿Sabes qué sucedió hace justo 42 años? Que George Lucas estrenó una peliculilla de ciencia-ficción llamada a cambiar el género para siempre.
Se la cuenta Palpatine a Anakin Skywalker en 'La venganza de los Sith': fue un Sith Lord, maestro de Darth Sidious y capaz de crear vida de la nada solo con el poder del lado oscuro de la Fuerza, algo que lógicamente impacta lo suyo al futuro Vader después de haber pasado por la muerte de Padme. Plagueis nunca llegó a aparecer en pantalla, pero protagonizó su propia novela de 'Star Wars Legends' en 2012. El fantasma de Plagueis, sin duda sobrevuela la resurrección de Palpatine en 'El ascenso de Skywalker', y también las nuevas habilidades curativas que demuestran Rey y Kylo Ren. Es ahí donde dice a Anakin una frase que le repertirá a Kylo Ren: “El lado oscuro de la Fuerza es el camino de muchas habilidades que algunos considerarían antinaturales".
Rodada a la antigua. La película ha sido filmada íntegramente en celuloide, con cámaras de 35 mm., 70 mm. e IMAX. Es la primera de la saga que se rueda así desde El retorno del jedi.
Los auténticos protagonistas. Cuando George Lucas avanzó su macroproyecto explicó que los únicos que estarían en las nueve películas serían C-3PO y R2-D2 y ha acabado cumpliéndose. De hecho, el único actor que ha estado en las nueve ha sido Anthony Daniels, el humano agazapado tras el robot dorado.
La película de Leia. Los productores confirmaron que, al igual que el capítulo VII era el de Luke Skywalker y el VIII, el de Han Solo, el IX debía estar protagonizado por Leia, pero la inesperada defunción de Carrie Fisher lo impidió. El fallecimiento de la actriz provocó que tuviera que reescribirse su personaje para esta entrega. Sin embargo aparece en esta película con diversas imágenes eliminadas de los dos últimos capítulos reutilizadas para esta ocasión. Las imágenes de Carrie Fisher se incorporaron mediante el proceso de rotoscopia, o la eliminación digital del fondo de las imágenes y la superposición en otro lugar. Los efectos visuales también se usaron para cambiar su vestuario y ennegrecer el tono de su cabello para que el metraje de las películas coincidiera.
El guion perdido. El mes pasado estuvo a punto de filtrarse el guion de la película antes de tiempo. Al parecer, un actor (del que no se hizo público el nombre, pero luego se averiguó que fue John Boyega) lo había guardado debajo de su cama y alguien que limpió su habitación lo encontró e intentó venderlo en eBay. J.J. Abrams confirmó que Disney y Lucasfilm lo recuperaron antes de que pudiera hacerlo.
Los escurridizos títulos provisionales. En un principio se le puso el falso título de Black Diamond (Diamante negro), que luego se alteró por el más juguetón TrIXie, en referencia al noveno episodio.
El director que se fue. Originalmente, Colin Trevorrow (Jurassic World) iba a dirigir esta entrega, pero decidió abandonar el proyecto debido a "diferencias creativas" entre él y Lucasfilm y J. J. Abrams volvió a tomar las riendas. Se rumorea que el desenlace y el fallecimiento de algunos personajes clave en la octava parte provocaron que el realizador tuviera que alterar muchos elementos del guion. La inesperada muerte de Carrie Fisher también habría influido en su decisión, ya que le obligaba a volver a cambiar la historia que tenía prevista.
La trilogía de diciembre. Esta situación provocó un retraso en la producción, ya que pretendían estrenarla el 24 de mayo del 2019 (para homenajear al filme original que vio la luz en EEUU el 25 de mayo de 1977). Finalmente se trasladó al mes de diciembre, en el que también se habían estrenado los dos últimos capítulos.
Para bien o para mal, está claro que esta saga no pasa indeferente a nadie, haga lo que se haga, y sus fans la seguirán allá donde vaya, no importa cuantos episodios tenga. Seguirá haciendo historia hasta el fin de los tiempos. Si no la has visto y te animas a hacerlo, solo me queda una cosa por decirte:
"Que la fuerza te acompañe".
#episodios#guerra#jedi#sith#luz#oscuridad#leia#luke skywalker#skywalker#que la fuerza te acompañe#M.A. Merino
0 notes
Photo
Primer encuentro (parte 7 de mi historia también disponible en Wattpad) Los perdedores hicieron que me adaptara muy rápido al grupo. En poco tiempo sentía que nos conocíamos hace años y que podía confiar plenamente en ellos. Me invitaban a todos lados; al cine, al parque, a la plaza, a almorzar, a cenar, a jugar y esas cosas. El calor de verano comenzaba a sentirse, muy pronto iríamos a nadar a algún lugar. Por lo pronto había algo que nos inquietaba a mi y al resto del grupo. Y es el hecho de que Bill siga tan preocupado por su hermano. Su obsesión por encontrarlo lo llevó al punto en el que a pesar de saber que la desaparición de Georgie lo único que dejó fue unas marcas de sangre en el pavimento de cerca de una boca de alcantarilla el crea que está vivo. Nos obliga a hablar de su hermanito como desaparecido y no como fallecido. Me duele que Bill tenga que pasar por este calvario... El grupo entero se compadece de él y lo apoya en todo lo que pueden. Lo ayudan a buscar e incluso buscan información por su lado.. Ben es bueno investigando... Hace muy poco se perdió una chica y su madre se encargó de pegar carteles buscándola por todos lados. Él cayó en la conclusión de que quizás las personas a las que deseábamos encontrar (Georgie y esta chica) se encontraran todavía vivas. Nos sugirió investigar en las canteras publicas de Derry... Allí se encuentran las bocas de alcantarilla gigantes del pueblo y es posible entrar y esconderse allí. Al principio a nadie le gustó la idea de ir a ese lugar, pero Bill insistió y accedimos para no verlo entristecer. Nos encontramos todos esa mañana en el lugar y realmente la vista era impresionante. Los túneles medían más de dos metros de alto y la luz se perdía en la distancia por lo profundas que llegaban a ser... -Yo no voy a entrar ahí, ese lugar está lleno de aguas grises- dijo Eddie a nuestras espaldas. Todos volteamos a verlo, Stanley se encontraba a su lado... Al parecer el tampoco quería entrar. -Qué son aguas grises tarado?- dijo Richie alumbradolo a la cara con su linterna. -Aguas grises son el conjunto de pis y mierda de toda la población de Derry! Yo no voy a entrar ahí... Ese lugar es un foco de infecciones y mi mamá me va a matar si me ensucio. Aparte huele a mierda- dijo. -Quizás es tu aliento que vuelve hacia tu nariz- dijo Richie gesticulando para dar mas énfasis. El resto ahogamos una risita. -Dije que no voy a entrar! Si quieres enfermarte de SIDA o algo así, sigue ahí pero a mi no me vas a obligar- grita eddie desde la entrada Richie le tira con un palo un pedazo de trapo sucio que encontró y el resto nos dirigimos hacia las profundidades del pasadizo. Puedo escuchar la voz de Eddie quejándose por lo que Richie le hizo. Me río en silencio Al poco tiempo de avanzar nos encontramos con que el túnel se bifurca en seis caminos mas. Todos quedamos asombrados, realmente nadie se esperaba eso... -Creo que deberíamos tomar cada uno un pasadizo- dice Beverly Ben y Mike la miran con horror -Y-yo tam-tambien c-creo que s-sea lo me-jor- dice Bill. Yo asiento, no me parece mala la idea y tampoco creo que vaya a sucedernos nada. ...Solo que no sabes lo que te espera Jude... ...Él ya los olió y sabe que todos ustedes están allí... nos tomó algunos minutos convencer a Mike y a Ben pero al final accedieron. Tomé el primer pasadizo a la izquierda de todo y vi como las luces de las linternas de los otros se fundían con la oscuridad. El pasadizo tiene algunos centímetros de agua que hacen sonar mis pisadas de un modo que me hacen sentir tranquilo... Realmente no siento miedo pero tampoco me gusta mucho la idea de deambular por este lugar. Las paredes del túnel están llenas de Graffitys y descubro un pasatiempo para mirar al recorrer la zona. Oigo gotas de agua caer a lo lejos y fuera de ese sonido solamente puedo escuchar el de mis pisadas. De pronto, empiezo a escuchar otras pisadas que se me acercan de frente. -Cómo puede ser si nadie iba delante mio? Será que alguno de los otros caminos da la vuelta y desemboca en el mío o acaso me está volviendo loco la oscuridad- todos estos pensamientos acuden a mi mientras avanzo un poco más... Me paro en seco. Creo que veo a alguien a la distancia... Es alguien alto... Quizás sea mi imaginación pero juraría que hay alguien más conmigo en este momento... Escucho una risita divertida y algo macabra... No la escucho ni delante, ni detrás mio... La siento en todo mi cuerpo, como si una corriente eléctrica corriera en mi. Tengo a alguien frente a mi. ...el miedo me impide moverme cuando por fin puedo ver a quien tengo enfrente... ... es una especie de payaso... pero no tiene aspecto alegre ni divertido... ...sus ropas blancas se ven sucias y los pompones rojos de su pecho resaltan con furia de la vestimenta... ...Tiene los ojos color amarillo, la piel completamente blanca y maquillada una sonrisa color carmesí que surca sus ojos... ...Me mira con una tranquilidad impenetrable.... Siento como el miedo toma por completo mi ser, mis piernas no reaccionan, no van a doblarse, no van a temblar pero tampoco se van a despegar del suelo. Un gusto metálico comienza a surgir en mi boca, sudor frío crece en mi espalda y mis manos. Puedo sentir como mi corazón parece querer escapar de mi pecho. ...Estoy aterrado... ... Estoy aterrado y este payaso raro va a matarme... ...Nadie me va a encontrar mas nunca.... -Hola Jude, te estuve esperando... Me llamo Pennywise, el payaso bailarín- Dice. Su voz es clara y un poco aguda. La tranquilidad que acarrean sus palabras me hace estremecer de punta a punta. ¿Cómo conoce este ser mi nombre si nunca se lo dije? El payaso empieza a acortar la distancia entre nosotros... Me siento empalidecer Siento que voy a desmayarme Imagino el peor de los desenlaces Pero Pennywise termina cara a cara a Jude y saca de sus espaldas un enorme globo color rojo. Se lo tiende al Joven y este al estar en shock no puede reaccionar. El payaso suspira decepcionado...  (punto de vista de Jude) -Deberías ser mas amable Jude, no todos los días recibes un globo de Regalo... no entiendo por que no lo agarras si la vez que te llevé uno a tu casa te encantó - recrimina el payaso Esa fue la forma de que Jude reaccionara. Él era el dueño de aquel globo. Él me lo dio... -...acaso me estuvo vigilando?... Jude toma el globo sin darse cuenta y con el poco valor que tiene corre en sentido contrario al payaso, hacia la salida, hacia la libertad... ...Pennywise sonríe complacido, Jude le agrada más despierto que durmiendo... -Nuestros caminos se cruzaran nuevamente - replica. Jude corre a toda velocidad y cuando llega al túnel principal se deja caer de rodillas. El resto de los perdedores se reúne alrededor suyo, incluso Eddie y Stanley entraron por él. -por qué gritabas??- le dice asustado Eddie Jude cae en cuenta de su accionar... Desde que se alejó de ese raro ser gritó todo el camino. Su garganta arde de dolor... -Vi a un tipo raro vestido de payaso ahí adentro! Él- él iba a matarme pero me escape... Incluso me dio este globo - señalo el globo que tengo entre mis dedos. -No lo ven?- digo. Todos me miran con extrañeza y pena. -Jude, no tienes nada en tu mano- dice Beverly Todos asienten -Estas agarrando solamente al aire- dice Stanley -no me digas que te estuviste drogando- dice Richie sonriendo con nerviosismo -Pero es que acaso no lo ven?? Lo tengo en mi mano!!- grito desesperado. Mi mirada viaja de uno a otro buscando que alguien confirme lo que digo. No tengo respuestas. De seguro deben pensar que estoy loco -Quizás la oscuridad te hizo mal - dijo Ben -O las aguas grises, yo les advertí de ellas- dice Eddie, luce cada vez más asustado ahora que notó que él también está allí. Debo resignarme o ellos creerán que enloquecí. -Si, quizás ustedes estén en lo cierto y yo solo estoy imaginando cosas- digo. No me queda otra opción, ellos no pueden ver el globo. Todos parecen aliviados y Bill me ayuda a levantarme. -Lo mejor es salir, quizás sino le siga afectando - dijo Mike. Yo también quiero irme... ... Cuando todos salieron del lugar unos ojos amarillos brillaron viéndolos salir... ...Pennywise sonríe y huele con placer el miedo que todos desprendieron de sus cuerpos... ...pero Jude, Jude huele todavía mejor... Nos vemos...
#pennywise#pennywise the dancing clown#pennywise the clown#clown#español#fiction#my words#wattpad#escritos#cosas que escribo#notmywork#bill skarsgard
10 notes
·
View notes
Note
❤️
mutuals send me a ❤️ & i’ll compliment you.
Como que tuve que ir a hacerme un té para poder escribir porque puede que salga largo como puede que no, pero acá voy.
Primero que nada y antes que todo, frente a quienes leen estos asks y cotillean quiero pedirte disculpas, el porqué de estas disculpas solo tú y yo deberíamos saberlo y ahí se va a quedar (pal que lee no son cosas mala como pa agarrarse a palos haha), en fin.
Segundo nuevamente disculpas porque a veces te abandono y me voy a hacer de lagarto al sol, o hacerme bolita, muajaja, pero quiero que sepas que siempre estás en mi kokoro.
Tercero, quiero que todos sepan que te quiero muchísimo y mis días son más amenos contigo en mi IM, ya que me encanta no solo rolear contigo, si no que conversar, que nos riamos de todo, que disfrutemos con conversaciones etéreas como conversaciones profundas, que lloremos y gritemos si es necesario, pero más que nos alegremos esta webadita de la cuarentena que cada día se hace más fácil cuando recibo un hola o cuando te doy uno. Amo que me comprendas, que tiremos mierda al gobierno, mandarte memes, tik toks, reblogs, fotos, etc. También amo que me mandes fotos de tu gato (ya le amo) porque siempre está tirado en tu pc, jaja ME ENCANTA..
Cuarto, siento que la vida me ha puesto de nuevo acá y es por algo, que me ha hecho reencontrarme y conocer a personitas nuevas, pero también siento que es un acierto el haber vuelto a conversar contigo, en no perder esa química rolera que teníamos con anterioridad, que te acordaras de mi a pesar del paso de los años y que todo eso sea tan genial que hay veces que hasta he llorado o reído a carcajadas de solo pensarlo.
Quinto, decirte que SIEMPRE estaré acá y que lo digo delante de todos y en este laaargo post/ask porque será verdad, SIEMPRE estaré a tu lado hasta que decidas quitarme si lo quieres, eres mi más preciado partner acá, eres una gran persona y sobretodo mi mejor amiga en el rol por tumblr, de verdad M U C H A S, pero muchas gracias por volver a mi lado, por hacer que nos divirtamos juntas.
Love you bae.
#. ₍ ´ 𝗈𝗎𝗍 𝗈𝖿 𝗍𝗁𝖾 𝗐𝗈𝗈𝖽𝗌 ` ₎ ━━ mun asks#parece que la bebé escribe un corazón... y si no es así. no importa lo es para mi#suffocatiion
0 notes
Text
🕒¿Jugamos? 🕒 [Introducción]
¡Hola! ¿Feliz año nuevo? Espero y no sea tan tarde para felicitar jaja ay ;///; Bien esta será una pequeña introducción que dará origen al personaje de Jackson Evans, un OC mío por haci decirlo, puede que no sea de gran interés para muchas personas actualmente pero me siento cómoda contando algo sobre el, debo de decir que no soy una buena escritora...así que quiero disculparme de antemano por cualquier error ortográfico o de redacción que esto pueda tener, hago mi intento... <\3
Edit del futuro: HAY MUCHÍSIMOS HORRORES ORTOGRÁFICOS, PERDÓNENME. Lo arreglaré en cuando tenga tiempo. ;;;;
Dream 夢
Una pareja de niños estaban sentados en el patio trasero de una casa que se encontraba situada justo a un lado de un pequeño bosque, uno de los niños había ido a visitar a su mejor amiga Lia con quien se encontraba ahora decidiendo que harían el día de hoy, tal vez le ayudarían a su mamá a regar algunas de las plantas del jardín para después "accidentalmente" mojar al gato mermelada de su vecina o quizás podrían cocinar un pastel de tierra... ¡con gusanos extra como relleno!, no lo sabían, existían muchas posibilidades y aún no se decidían, fue la niña la que propuso su idea primero, llamando la atención de su amigo Jack quien se encontraba haciendo circulitos en la tierra con un palo que había encontrado.
- ¡Jackie! - se paró de donde estaba y volteó a ver a su invitado con alegría- ¡Se me ocurrió algo!
- ¿Asi? ¿qué cosa? - dejó el palito a un lado y la miro con curiosidad, ya estaba comenzando a aburrirse.
-Y si ¿Jugamos? - dijo emocionada.
-Esta bien ¿A qué quieres jugar?- ladeó la cabeza un poco.
Se quedo pensando un momento hasta que ese foquito que aparecía cuando se te ocurre algo se prendió- ¡A las escondidas, yo me escondo y tú tienes que encontrarme! Aquí en la casa no hay muchos lugares donde esconderse haci que sería en el bosque de a lado, ¿Qué dices? - parecía que se le habían prendido unas estrellitas en sus ojos.
- Eh...no sé si sea buena idea Lia...- digamos que este niño era algo especial, además de ser un poco maduro para la edad de 7 años podía tener unas muy pequeñas imágenes por poco tiempo de un futuro muy cercano y por aparte recordó que justo en la mañana había despertado con un mal presentimiento antes de ir a la casa de su amiga, si salían al bosque sabía que algo malo pasaría y no quería que nada les sucediera, odiaba ser aguafiestas pero era por el bien de los dos.
- ¡Vamos! Hazlo por mí, ándale solo será un ratito- le rogó de rodillas y puso esa típica carita de perrito.
Volteó su cabeza para el otro lado "¡Esta vez eso no funcionaria con este hombrecito!" mientras se decia en sus adentros-¿No podemos pensar en jugar otra cosa que no tenga nada que ver con estar adentro del bosque?-dijo con algo de preocupación volviendo a mirarla.
- Nop.- se acerco a darle un besito en su mejilla- ¿Por favor?~- un pequeño sonrojo proveniente del niño no se hizo esperar.
- Y-Yo... Ay... ¿solo un rato? - suspiró, ��que puedo decir? el beso había sido 100% efectivo contra él, bien jugado niña.
- ¡Sí! ¡Lo juro! - hizo un ademán con sus manos llevándola hasta su frente en forma de saludo militar y la otra estaba en posición de estrechar la mano.
-Bueno mientras solo sea un rato...-rio y acepto su mano levantándose del pasto y con ello los dos juntos se adentraron al bosque, después de todo "¿que podría salir mal?"
»Ese día se reporto la explosión una bomba y el inicio de un incendio forestal justo en donde jugaban. «
- ¡Lista o no allá voy! - comenzó a recorrer por el sendero de los árboles en busca de su amiga- ¡Vamos, sabes que te encontraré!
"Tienes que encontrarme..."
- ¡Eso ya lo veremos! ¡Ups! -se escucho una pequeña risa proveniente de un árbol en especial.
- ¡AJA! - Sin perder tiempo salto hacia ese árbol para encontrar...nada.- Rayos, habría jurado que te estabas escondiendo aquí - bufo y siguió buscando.
»Ya habían pasado 45 minutos y no aparecía. «
Comenzó a reír de una manera muy nerviosa, el mal presentimiento de la mañana de estaba haciendo presente y estaba comenzando a desesperarse- ¡w-wow! sí que te escondiste bastante bien ¿no es verdad? ¡Jaja! ¡Te reconozco por eso pero vamos! ¡Ya dime donde estas! - pero más que desesperado estaba muy preocupado, demasiado. - ¡LIA! - empezó a correr y revisar ahora en todos los espacios que tuviera a su alcancé.
"T i e n e s q u e e n c o n t r a r m e"
Jack paró en seco, para esos momentos ya había visto el fuego que salia de una parte del bosque y ahora la estaba buscando con mucha más rapidez que antes, "¡sabía que esto no era una buena idea, lo sabia!" se repetia a si mismo.
- ¡Lia enserio! ¡esto ya no es gracioso!, ¡por favor sal! ¡Tú ganaste! ¿Ok? ¡Ya sal!
»Los guardabosques del lugar escucharon sus gritos, confundidos de que hacia ahí un niño en pleno incendio fueron corriendo hacia donde estaba para sacarlo inmediatamente de esa zona. «
- Niño es muy peligroso que estés aquí debemos de llevarte a casa ahora.- estaban tratando de retenerlo para poder sacarlo del bosque pero el forcejeaba y intentaba zafarse de los brazos de esos señores.
– ¡NO! ¡POR FAVOR! ¡TENGO QUE ENCONTRARLA! ¡LIA!-estaba llorando, tenía miedo, mucho miedo–¡¡LIA!!
" ¡ J A C K I E ! ¡ E N C U E N T R A M E ! "
-- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -- -- - - - - - - - - - - - - - - - -
- ¡AHHHH! ¡Auch! - Se golpeo con el estante de arriba de su cama- demonios... no otra vez...debo considerar seriamente cambiar de lugar esa cosa...-dijo mientras se quejaba sobándose la cabeza
Miro a su alrededor, todo era lo mismo, el mismo estante con el que se golpeaba después de tener el mismo sueño que le producía nostalgia, el lazo que sostenía las mismas fotos de todas las personas que consiguió cuando viajó a otras dimensiones a completar misiones que le asignaron, una que otra que se añadía a la colección y la mancha extraña desde que llego seguía ahí, heh quisiera decir lo mismo de su esperanza por encontrarla
Habian pasado años desde que el incendió provocado por esa estupida bomba sucedió, ya estaba más que conciente sobre los hechos y no habían dado más noticias sobre su amiga, la habian dado por muerta en la tierra, pero el se negaba rotundamente a esa idea, sabía que ella aún estaba allá afuera, lo sentía, le gustaba pensar que solo seguía escondiéndose...hasta el pensaba que era algo estúpido.
Sin darse cuenta el ya estaba llorando, soltó un suspiro y se limpió las lágrimas.
Después de eso se levanto de la cama con la mirada todavía con sueño.
Fue a ponerse una de sus camisas a rayas en blanco y negro para luego buscar su uniforme de trabajo, un saco con una corbata también de rayas con la diferencia de que esta vez eran diagonales en morado y amarillo, que almenos en donde el trabajaba venía representando el cargo de principiante pero al mismo tiempo superior de todas sus categorías por tener el adorno negro en el canesú (parte de los hombros de la camisa) o algo haci.... Se organizaban los cargos por colores quien diría, abrocho casi la mayoría de los botones dejando los últimos dos sin abotonar, se puso un pantalón azul verdoso grisáceo que, aún después de tantos años, le seguía quedando grande y sus zapatos con marcas rayadas a los lados; El uniforme era extraño, si, lo admitía, pero le gustaba de cierta manera, le daba algo de alegría en su vida y a estas alturas si que era necesario.
Finalmente solo fue a sacar un cepillo de la gaveta del mueble alado de su cama para quitarse las greñas que tenía, acomodarse el pelo y mirarse al espejo para darse algo de apoyo moral, ya saben algo como "¡Vamos!" "¡Tú puedes!" ""¡Tal vez hoy sea el día de suerte!" "¡Sigue con esperanza!" "Por ella...." "Solo continua con..."
-La misma rutina de siempre...-suspiró y salió por un portal que lo llevaría directo a la OdR.
***
¡Bien y esa fue la introducción! Espero y les haya gustado ;u; todo se irá explicando más adelante, de nuevo, disculpen si la redacción esta mal ;-; debo de admitir que estoy emocionada de iniciar esto, la historia es 100% hecha por mi, igual y no es la mejor pero </3
1 note
·
View note
Text
Queridas personas a cargo del remake de “IT”:
¿Hacía falta?
Sé que existen muchas cosas que no me hacen falta; los palos para selfie, la ropa interior color carne, una máscara de pestañas a pilas, o la monarquía. Pero posiblemente otra película sobre un payaso malvado esté al final de la mi lista personal. No porque haya muchas, que no lo sé, sino porque para mí cero películas sobre payasos asesinos son más que suficientes.
Antes de profundizar en mi carta, quiero dejar claro que sé que no hablo en nombre de todos, porque si hay un colectivo al que no quiero ofender es al de los payasos diabólicos. Es muy respetable, y seguro que es de gente muy aseadita, y muy guapa, y lista, y con el que NO QUIERO PROBLEMAS.
Aclarado este tema, voy a exponer el motivo de mi carta, que por supuesto que no es que me parezca mal la película ni nada; ni que me de miedo que cuando publique esto un payaso venga a matarme, ni cosas de esas. Lo que yo quiero pedir educadamente y sin molestar a nadie, especialmente a los bellos payasos psicópatas del mundo entero, es que si no os importaría mucho no emitir el trailer de la película en televisión, al menos en la mía.
Sé que todavía no se está emitiendo, que está sólo en internet; pero no puedo verlo hasta que no me asegure de que no va a dejar mi portátil maldito para siempre con el demonio dentro mirando mis cuentas del banco.
Os pido por favor que no lo echéis por la tele, ya que hay ciertas situaciones que podrían darse y que me preocupan:
Que me esté echando la siesta, me despierte y esté un payaso con los dientes afilados en mi televisor y me quede moñeco para siempre.
Que mi tele se quede maldita y se encienda sola por la noche; me obligue a ver cosas y venga la factura de la luz altísima.
Que lo emitan con mucha frecuencia. Esto parece inofensivo pero con “No apagues la luz” miraba tanto al suelo cada vez que lo echaban que pensé que me desmayaba.
Que me convierta en payaso. Podría parecer que no tiene mucho sentido, y así es, pero me aterra.
Que lo emitan cuando yo este lavándome los dientes y por un una serie de horribles coincidencias acabe reflejado en el espejo de mi baño y de la impresión me abra la cabeza con el lavabo.
Es tema serio porque muchas de estas situaciones acaban conmigo sangrando.
Podría parecer muy atrevido juzgar un tráiler sin haberlo visto, pero he visto la primera “IT” y creo que me convalida. No quiero arriesgarme a volver a no poder ducharme sin perder de vista el desagüe; y ya he asumido que jamás podré tender sábanas al aire libre, que no es que fuera mi ilusión, pero ahora si me obligaran a hacerlo, lo haría llorando.
Con esto acabo esta pequeña petición, no sin antes mandar un saludo a todos los payasos asesinos: “Hola, cracks :) :) :)”
Atentamente,
Sandra C.
PD: He intentado buscar una imagen de la peli para adjuntar a mi carta, pero eran todas tan bellas, con payasos tan bonitos que no he podido y sólo por eso debería morir la última. Un beso.
#IT#Pennywise#colectivodepayasosasesinos#sindicatodepayasos#miedoatendersábanas#payasoseneldesagüe#efectosópticosqueacabanenpayasos#nomehagáisdaño#tengomuchosamigospayasos
21 notes
·
View notes