#granella di nocciole
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Andare con gli uomini è come nutrirsi delle briciole di un piatto che complessivamente non piace, sperando che, almeno quelle, non siano troppo disgustose.
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Stamattina colazione con cioccolata calda, panna e cannella, muffin al cioccolato con granella di nocciole, perché ho le mestruazioni +l'influenza perciò ho bisogno di una dose extra di dolcezza e coccole 🥺
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Crema di zucca con granella di frutta secca e speck
Per 2 persone hai bisogno di: un chilo di zucca, peso calcolato già senza buccia. Tieni conto che se compri quella con molti filamenti e la superbuccia, è meglio se ne acquisti almeno un chilo e mezzo; acqua calda; 100 grammi di speck tagliato a fettine sottili; 30 grammi di granella di nocciole; uno scalogno; 10 grammi d’olio + altri 10 da mettere sui piatti (5 a…
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Crumble di mele con granella di nocciole. Ricetta facile.
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I grandi marchi: Cornetto Algida
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«Un cuore di panna» è la frase simbolo del Cornetto, storico gelato dell’Algida, grazie agli spot televisivi e le campagne pubblicitarie, ed è parte della spensieratezza, degli amori nati in spiaggia, oltre ad essere un compagno irrinunciabile dell’estate. Se molti credono che il Cornetto sia nato grazie ad un brevetto dell’Algida, in realtà la sua storia parte a Napoli, grazie all’intuizione della gelateria Spica di via Emanuele Gianturco, ma ha origini che risagono agli Stati Uniti. Infatti il cono gelato nacque a New York alla fine dell’Ottocento, grazie a un italiano, Italo Marchioni, che lo brevettò dopo avere iniziato ad usarlo per contenere i gelati già dal 1896, allo scopo di risolvere il fatto che i bicchieri che usava per servire i gelati si rompevano o non venivano restituiti. Già nel 1912 i coni vennero prodotti su scala industriale in Oregon grazie a Frederick Bruckmann, che inventò una macchina capace di arrotolarli meccanicamente e negli anni successivi gelato si diffuse in tutto il mondo, sostituendo gradualmente i bicchieri e le coppe, ma non poteva essere impiegato nella produzione di gelati su scala industriale, infatti la crema finiva per impregnarlo, fino a renderlo fradicio. Le ricerche per creare un cono adatto a contenere un gelato congelato durarono anni ma si rivelarono infruttuose fino al 1959, quando Spica decise di ricoprire l’interno del cono con uno strato di cioccolato, in modo che la cialda si mantenesse croccante riempita di gelato. Formato da un’amalgama di olio, zucchero e cioccolato, il guscio all’interno del cono faceva che il gelato non entrasse in contatto con la parte in wafer, lasciandola asciutta e croccante. Spica associò il suo cono ad un gelato alla crema di latte , con copertura al cacao magro e granella di mandorle e nocciole. La commercializzazione del Cornetto iniziò nel 1961 e restò una esclusiva del marchio di Napoli per 15 anni. Nel 1976 la Spica venne acquisita da Unilever, che aveva già rilevato l’Algida due anni prima. Il Cornetto fu lanciato su scala mondiale, ottenendo risultati immediati in termini commerciali. Dopo pochi anni il nuovo arrivato per soppiantò il Cremino, il gelato più famoso di casa Algida, come simbolo dell’estate. Negli anni l’Algida ha commercializzato diciotto varianti del Cornetto, ma il più amato dagli italiani resta quello con wafer, cioccolato e crema al latte nato a Napoli, in una gelateria della periferia Orientale. Read the full article
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#kiwifruit#sunflower seeds#yogurt#breakfast#healthy eating#health#health & fitness#semi di girasole#bacche di goji#granella di nocciole#hazelnut#colazione
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Diario alimentare del tempo di coronavirus
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Trentesimo giorno di reclusione.
Vedo un po’ annebbiata la pasta che si sta ripassando in padella. Cominciano a scarseggiare le verdure, si recupera tutto anche gli scarti. Per oggi un cespo di radicchio rosso raggrinzito è finito per due cose, per le penne con i peperoni e la granella di nocciole e noci. Tutto tagliato a filetti cotti per pochi minuti in padella con olio extravergine di oliva.…
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#diario alimentare del tempo di Coronavirus#penne con radicchio rosso peperoni e granella di nocciole e noci#radicchio rosso#trentesimo giorno di reclusione
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Buongiorno!🥳 Oggi sarà una giornata molto intensa, faremo la morfologica e quindi siamo molto emozionati 🤩! Nel weekend aggiorno il blog ma nel frattempo ho visto che nei supermercati è già comparsa l'UVA FRAGOLA quindi ho pensato di fare colazione con voi 😜 con questa TORTA morbida e zuccherina 💪 . Vi lascio gli ingredienti : 300 g di farina 00 160 g di zucchero 1 pizzico di sale 16 g di lievito per dolci 150 ml di olio di semi 2 uova 250 g di yogurt bianco o yogurt greco 0 % grassi 200 g di uva fragola Per decorazione: 50 g di uva fragola 50 g di granella di nocciole . Vi aspetto nel blog per la ricetta completa e nelle stories per la #videoricetta Link alla ricetta 👉 nella BIO del mio profilo Instagram @juls_cooking_with_julia . Nel profilo Instagram e nel mio canale YouTube trovate anche la videoricetta 🎥 . Buona giornata 💛 . . . . . . . . .#cookingwithjulia #cookingwithjuliaitaly #cakelover #dolciinforno #cakedecorating #healthybreakfast #cookingvideo #cake #torta #breakfast #cooking #buonacolazione #dolcifattiincasa #dessertforbreakfast #cakesofinstagram #cakes #uvafragola #bakelover #bakingtime (at Roma, Italia / Rome, Italy) https://www.instagram.com/p/Ciep1wktmDN/?igshid=NGJjMDIxMWI=
#videoricetta#cookingwithjulia#cookingwithjuliaitaly#cakelover#dolciinforno#cakedecorating#healthybreakfast#cookingvideo#cake#torta#breakfast#cooking#buonacolazione#dolcifattiincasa#dessertforbreakfast#cakesofinstagram#cakes#uvafragola#bakelover#bakingtime
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🍦✨ Mermaid Emily IceCreams ✨🍦
#4 Maxibon Waffle Dark Berry ltd edition
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Facciamo un applauso al primo gelato non stecco a ricevere una recensione! 👏🏻
Ultimamente la Nestlè si sta dando alla pazza gioia ideando non si sa quante varianti del conosciutissimo Maxibon. Quest'estate ha fatto uscire una coppia di gemelli: i Maxibon Waffle in versione Dark Berry e Blonde Caramel. Si tratta di una versione più piccola del gelato classico e che vede la parte del biscotto a forma di waffle. Io ho optato per provare la versione Dark Berry che è composta di: gelato alla panna con pezzi di purea di frutti rossi e copertura al cacao, pezzi di mirtilli e granella di nocciole.
La copertura è uno scalino (forse anche due) sotto rispetto quelle viste fin'ora: abbastanza sottile, nessun "crack", ma comunque di buon gusto. Sono molto felice della decisione di usare del cioccolato fondente perché arriviamo poi a un gelato abbastanza dolce ma, in particolare, a un biscotto molto zuccherino. In aiuto ad attenuare la dolcezza anche i pezzetti ai frutti rossi nel gelato che danno una nota acidula. Il risultato alla fine è un buon contrasto. Ammetto che sono rimasta un pochinoino delusa dal fatto che il biscotto non sia effettivamente un waffle. Ma, riflettendo, se fosse stato un waffle eheh mi ci sarei voluta a mangiarlo con un minimo di decenza. Quindi alla fine forse meglio così, idea carina.
Sono contenta di aver scelto questo tra i due perché gioca su un equilibrio abbastanza riuscito che penso proprio l'altro non abbia, risultando troppo dolce. Che dire, è un buon gelato a cui stavo per dare un voto troppo alto reduce dalle illusioni che mi dà la Magnum. Ma forse se lo merita anche visto che almeno questi non mi hanno illusa? Magnum mannaggia a te mi hai fatta proprio arrabbiare.
Voto: 🍦🍦🍦(+🍦)/5
#mermaid emily icecreams#maxibon#dark berry#nessun crack#nel senso che non scrocchia#non nel senso che mi lamento che non ci sia droga nel gelato
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MOSTARDA DI MOSTO E LE FORMELLE DI MAIOLICA O LEGNO IN CUI FARLA RAFFREDDARE
Mia zia Nunziatina era una delle poche ad avere le formelle in cui far raffreddare la mostarda di mosto in modo che una folto fredda la mostarda aveva la forma di oggetti o di santi. La mostarda della zia era densa, ricoperta di un velo di zucchero e con un moderato contenuto di granella di mandorle. La nonna invece faceva quantità industriali di mostarda aiutata dalle mie zie. Tutti i nipoti dovevamo schiacciare le mandorle e le nocciole che la zia Vecchia tostata ricoprendo con essa i piatti in cui la nonna versava la mostarda. La preparazione della mostarda era semplice ed iniziava quando arrivava il mosto nuovo e veniva versato nella botte del nonno. In quel momento era nello stesso tempo magico e il diabolico perchè dalla botte uscivano i vapori di zolfo con cui era stata disinfettata la botte,; poco dopo arrivava la nonna con delle bottiglie e un imbuto per avere la sua parte di mosto. La nonna faceva poi bollire le bottiglie per fermare la fermentazione. Quando a fine settembre l’estate era finita e lo scirocco portava le prime piogge autunnali, la nonna incominciava a far bollire il mosto con lo zucchero e l’amido e preparava la mostarda. Non so dire se era più buona la mostarda della zia o quella della nonna, so che mangiarla entrambi era un piacere intenso ed ogni volta diverso. Erano dolcissime e la granella le rendeva ancor più buone mentre la canalla con cui erano cosparse ne esaltavano il gusto; avevano anche un sapore acidulo del mosto giovane o quello aromatico del vino senza alcool. Era un altro dei doni che l’uva ci dava grazie a quel magico chimismo che donava al vino profumo e vita.
My aunt Nunziatina was one of the few who had the tiles in which to cool the must mustard so that a thick cold mustard had the shape of objects or saints. Aunt's mustard was thick, coated with a veil of sugar and with a moderate content of chopped almonds. My grandmother, on the other hand, made industrial quantities of mustard with the help of my aunts. All the nephews had to crush the almonds and hazelnuts that the old aunt roasted, covering with it the dishes in which the grandmother poured the mustard. The preparation of the mustard was simple and began when the new must arrived and was poured into the grandfather's barrel. At that moment it was at the same time magical and diabolical because the sulfur vapors with which the barrel had been disinfected came out of the barrel; shortly afterwards the grandmother arrived with bottles and a funnel to have her share of must. The grandmother then boiled the bottles to stop the fermentation. When at the end of September the summer was over and the sirocco brought the first autumn rains, the grandmother began to boil the must with sugar and starch and prepared the mustard. I don't know if my aunt's or grandmother's mustard was better, I know that eating it both was an intense pleasure and different every time. They were very sweet and the grain made them even tastier while the canalla with which they were sprinkled enhanced their taste; they also had a sour taste of young must or the aromatic one of alcohol-free wine. It was another of the gifts that grapes gave us thanks to that magical chemistry that gave wine perfume and life.
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Piatto in resina epossidica bicomponente;
Titolo opera: "Song of the South" ispirato al film di Walt Disney che 1946 raccontava le storie dello zio Tom (anziano afroamericano impegnato nelle piantagioni del Sud ma grande cantastorie) e di Fratel Coniglietto (brer rabbit), cartone animato proposto dalla grande azienda di animazione;
Materiali: antica pipa, sassi, gusci di nocciole, baccelli di oleandro, spugna per auto a pezzi, granella di vetro verde, legno naturale, sabbia decorativa per il retro;
Per info: [email protected]
Watchit illustrazioni è su facebook, instagram, youtube, blogger;
#resina epossidica#song of the south#brer rabbit#disney#epoxy resin#diycrafts#crafts#handmade#homedecor#nature lovers#landscape#mixedmedia#resincasting#resinmolds#resinwork#creativity#decorativeplate#decoration#contemporaryart#interiordecoration#decorative stones for gardens ideas#minigarden#garden#naturalwood
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🥞ᖇEESE’S TOᗯEᖇ🥞 Buongiorno💕 È martedì e per la nostra rubrica: “ #ʀɪғᴀᴛᴛᴏᴅᴀɴᴏɪ “ 👩🏻🍳 vi proponiamo una ricetta della nostra amica @fede_fit2 ❤️ abbiamo replicato e rivisitato la sua morbidissima e buonissima Reese’s tower🥞 𝙞𝙣𝙜𝙧𝙚𝙙𝙞𝙚𝙣𝙩𝙞: 👉🏼40g farina avena🌾 gusto croissant 🥐 @veryavena @allsupplementsitalia 👉🏻110g albume 🥚 👉🏼40g purea di mela 🍎 👉🏻5g cacao amaro🍫 👉🏻3g idrolitina+2 🥄 acqua 💦 👉🏼crema pralina di nocciola @deliciovscream 👉🏼granella di nocciole 𝙥𝙧𝙤𝙘𝙚𝙙𝙞𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤: In una ciotola unire la farina con il cacao, l’albume e la purea di mela. Quando il composto risulterà liscio ed omogeneo aggiungere l’idrolitina + acqua e lasciare agire per 15 secondi mescolando poi un’ ultima volta energicamente. Nel bollilatte da 12cm caldo versare due cucchiai di impasto e far cuocere finché non si formeranno delle bollicine in superficie e girarlo completando la cottura dall’altro lato. Continuare così fino a fine dell’impasto. Impiattare e guarnire a vostro gusto! Per noi crema gusto pralina alla nocciola @deliciovscream e granella di nocciole! Ma quanto sono soffici? 😍 provateli anche voi! Non ve ne pentirete ne siamo certe! 🥰Grazie @fede_fit2 ! Come sempre... ❤️ Se TI PIACE 👍🏼 la ricetta lasciaci un ❤️, SALVA la ricetta 💌 e TAGGA @fitandmind nelle tue storie e/o post. #fitandmind_ #MangiaMeglioNonMeno🍎 #MangiareConsapevole #healthyfood#healthylifestyle #stateofmind#mindfulness#healthy#food #fitfood #eatclean #ricettelight#breakfast#ricettefit#ricetteveloci#mangiaresano #mangiarebene #ricettefacili #foodporn #foodlover #ricettefitchesembranofat#scattofood#repostfoodita #vivilight_official #ricettelightpertutti#fooddadio#colazionesana#pancake (at Genova, Italy) https://www.instagram.com/p/CMMS6hNnOwv/?igshid=1n4wcnonsm8me
#ʀɪғᴀᴛᴛᴏᴅᴀɴᴏɪ#fitandmind_#mangiamegliononmeno🍎#mangiareconsapevole#healthyfood#healthylifestyle#stateofmind#mindfulness#healthy#food#fitfood#eatclean#ricettelight#breakfast#ricettefit#ricetteveloci#mangiaresano#mangiarebene#ricettefacili#foodporn#foodlover#ricettefitchesembranofat#scattofood#repostfoodita#vivilight_official#ricettelightpertutti#fooddadio#colazionesana#pancake
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Ricetta dei borek
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Una tipica pietanza turca, diffusa anche nelle nazioni un tempo appartenenti all’Impero Ottomano, é il Börek il cui ingrediente base é una qualità di pasta sfoglia (yufka) che può essere fritta, cucinata su piastra, al forno o bollita. Per questo motivo esistono varie ricette del börek che vanno dal dolce al salato e che cambiano anche in base alle zone in cui viene preparato.
A seconda del tipo di farcitura abbiamo: il kıymalı börek con carne macinata; peynirli börek con formaggio non stagionato; patatesli börek alle patate; ıspanaklı börek agli spinaci, patlıcanlı börek alle melanzane; mantarlı börek ai funghi e tantissimi altri ancora.
Tra i miei preferiti cito il su böreği (borek d’acqua) con le sfoglie ammorbidite nell’acqua, un sottilissimo strato di burro, formaggio fresco, il tutto cotto al forno. Esiste anche la versione con il kaşar (formaggio stagionato) che mangiato caldo é filante. Merita anche il çiğ böreği (borek fritto) conosciuto come borek alla tatara e proveniente dalle città di Eskişehir e Konya, ha un ripieno di carne macinata speziata e formaggio.
Tra le varianti dolci c’é il küt böreği senza nessuna farcitura e ricoperto di zucchero a velo (assomiglia molto alla millefoglie). Se vi recate in un ristorante specializzato nella cucina del Mar Nero (Karadeniz Restaurant) vi consiglio di assaggiare il laz böreği (i laz sono un popolo che abitano sulle rive dl Mar Nero) farcito con muhallebi (una tipologia di crema diffusa in Medio Oriente) e ricoperto di şerbet (una soluzione simile allo sciroppo) e granella di noci e nocciole o pistacchio: una goduria per il palato!
Vi consiglio di entrare in uno dei tanti börekçisi (negozi che vendono börek) che si trovano ad Istanbul, di sedervi e mangiare la vostra porzione accompagnata da un fumanate bicchiere di çay (thé).
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Come preparare il börek
Potete provare a anche voi a cucinare il börek. Vi spiego come lo preparo di solito qui ad Istanbul.
Quello che vi serve é la yufka (potete acquistare anche la pasta fillo in un negozio etnico e se non la trovate potete ripiegare sulla pasta sfoglia). Spennelate le sfoglie con yogurt bianco non dolce o latte fresco, olio e farcitele con il ripieno che desiderate. Ad esclusione del formaggio, tutti i tipi di ripieni (spinaci, funghi, carni ecc…) vanno preparati un po’ prima a parte, lasciati a metà cottura e adagiati freddi sulla sfoglia.
Date al vostro börek la forma che preferite. Io di solito li preparo a braccio (kol böreği) piegando la sfoglia al centro; a forma di sigaro (sigara böreği); a pezzi (talaş böreği) rettangolari.
Lasciate riposare nel congelatore per almeno 1 ora. Una volta ghiacciati immergete ciascun pezzo nell’acqua minerale e impanate con il pangrattato. Disponete in una teglia leggermente imburrata. Fate cuocere a 200° nel forno e togliete quando saranno ben dorati. Potete mangiarli caldi o freddi.
Ti interessano altre ricette della cucina turca?
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Afiyet Olsun! Buon Appetito!
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Tortelli di patate, pere e parmigiano con funghi porcini e nocciole
Sciogliere una noce di burro in una padella, unire la pera tagliata a piccoli dadini, insaporirla con sale, pepe e timo sfogliato e farla saltare per pochi minuti. Cuocere le patate con la pelle, pelarle e schiacciarle con la forchetta. Riunire in una ciotola le patate, il parmigiano grattugiato (circa in parti uguali), 1 tuorlo e amalgamare. Aggiungere infine le pere e aggiustare di sale e pepe. Tagliare i funghi porcini a cubetti poi saltarli in padella a fiamma vivace con pochissimo burro, a cottura quasi ultimata unire un’altra pera tagliata a cubetti, aggiustare di sale e profumare con il timo. Impastare la sfoglia, possibilmente a mano, in queste proporzioni: 1 hg di farina ogni uovo (per questo ripieno servono circa 6 uova e 600 gr di farina e bastano per 6 persone). Far riposare la sfoglia per mezzora in frigo avvolta nella pellicola e poi stenderla sottile col matterello, altrimenti con la macchina, e ottenere delle strisce. Distribuire delle palline di ripieno sulle strisce e chiuderli a “tortello” (con un lato ripiegato). Disporre i tortelli sui vassoi di cartone ricoperti da un canovaccio infarinato affinchè non si attacchino. Cuocere in abbondante acqua salata, condire con i funghi, granella di nocciole e un’abbondante spolverata di parmigiano grattugiato.
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I grandi marchi: Cornetto Algida
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«Un cuore di panna» è la frase simbolo del Cornetto, storico gelato dell’Algida, grazie agli spot televisivi e le campagne pubblicitarie, ed è parte della spensieratezza, degli amori nati in spiaggia, oltre ad essere un compagno irrinunciabile dell’estate. Se molti credono che il Cornetto sia nato grazie ad un brevetto dell’Algida, in realtà la sua storia parte a Napoli, grazie all’intuizione della gelateria Spica di via Emanuele Gianturco, ma ha origini che risagono agli Stati Uniti. Infatti il cono gelato nacque a New York alla fine dell’Ottocento, grazie a un italiano, Italo Marchioni, che lo brevettò dopo avere iniziato ad usarlo per contenere i gelati già dal 1896, allo scopo di risolvere il fatto che i bicchieri che usava per servire i gelati si rompevano o non venivano restituiti. Già nel 1912 i coni vennero prodotti su scala industriale in Oregon grazie a Frederick Bruckmann, che inventò una macchina capace di arrotolarli meccanicamente e negli anni successivi gelato si diffuse in tutto il mondo, sostituendo gradualmente i bicchieri e le coppe, ma non poteva essere impiegato nella produzione di gelati su scala industriale, infatti la crema finiva per impregnarlo, fino a renderlo fradicio. Le ricerche per creare un cono adatto a contenere un gelato congelato durarono anni ma si rivelarono infruttuose fino al 1959, quando Spica decise di ricoprire l’interno del cono con uno strato di cioccolato, in modo che la cialda si mantenesse croccante riempita di gelato. Formato da un’amalgama di olio, zucchero e cioccolato, il guscio all’interno del cono faceva che il gelato non entrasse in contatto con la parte in wafer, lasciandola asciutta e croccante. Spica associò il suo cono ad un gelato alla crema di latte , con copertura al cacao magro e granella di mandorle e nocciole. La commercializzazione del Cornetto iniziò nel 1961 e restò una esclusiva del marchio di Napoli per 15 anni. Nel 1976 la Spica venne acquisita da Unilever, che aveva già rilevato l’Algida due anni prima. Il Cornetto fu lanciato su scala mondiale, ottenendo risultati immediati in termini commerciali. Dopo pochi anni il nuovo arrivato per soppiantò il Cremino, il gelato più famoso di casa Algida, come simbolo dell’estate. Negli anni l’Algida ha commercializzato diciotto varianti del Cornetto, ma il più amato dagli italiani resta quello con wafer, cioccolato e crema al latte nato a Napoli, in una gelateria della periferia Orientale. Read the full article
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New York Cheesecake con gelèe di fragole e salame di cioccolato vegano
Ieri è stato il mio compleanno e per via della quarantena ho preparato mille cose buone e laboriose che altrimenti non avrei avuto il tempo di fare, tra queste una delle mie torte preferite.
Cosa occorre:
Per la base
150 g di oreo (senza crema interna)
600 g burro
20 g di mandorle in granella
Per il ripieno
200 g di mascarpone
150 g formaggio fresco cremoso
120 g yogurt greco bianco 5%
200 g zucchero di canna fine
1 buccia di limone grattata non trattato
1 pizzico sale
25 g amido di mais
2 uova
Per la gelèe
500 gr di fragole
100 gr di zucchero
succo di un limone
due fogli di gelatina da 6 gr l’una
Iniziamo
Fate fondere il burro a fiamma bassa e lasciate intiepidire una volta sciolto del tutto. Tritate i biscotti con un robot da cucina oppure riponeteli in un sacchetto di plastica e rompeteli con l'aiuto di un mattarello fino a tritarli finemente. Riponete i biscotti tritati in una ciotola e versate il burro fuso.
Aggiungete la granella. Mescolate con un cucchiaio di legno fino ad incorporare bene il burro ai biscotti.
Imburrate il fondo di uno stampo a cerniera di 22 cm e foderate con un foglio di carta forno ritagliato dello stesso diametro, versate i biscotti nel fondo dello stampo e compattate con un cucchiaio fino ad ottenere una base perfettamente liscia.
Riponete la base in frigo per 30 minuti. Nel frattempo preparate la crema di formaggio.
Per la crema di formaggio
Versate il mascarpone e la Philadelphia in una ciotola capiente e lavorate con la frusta elettrica per ottenere una crema omogenea e spumosa.
Aggiungete il pizzico di sale, lo zucchero, la buccia grattata del limone e l'amido di mais. Azionate nuovamente le fruste per amalgamare il tutto e lavorate fino ad ottenere una crema perfettamente liscia.
Aggiungete le uova, una alla volta. Aggiungete l'uovo successivo solo quando il primo e perfettamente incorporato alla crema. Aggiungete lo yogurt greco e amalgamate con le fruste alla crema.
Per la cottura
Versate la crema di formaggio sulla base di biscotti e livellate bene. Infornate in forno già caldo a 180°, modalità statico, per 60 minuti.
Dopo 1 ora di cottura controllate la cheesecake facendo la prova dello stecchino. Dovrà risultare asciutto e proseguite la cottura di altri 20 minuti qualora dovesse risultare ancora umido.
Sfornate la cheesecake e lasciate raffreddare a temperatura ambiente per 4 ore.
Per la gelèe
Mettete la gelatina a mollo in acqua fredda per circa dieci minuti (o quanto indicato sulla confezione).
Nel frattempo lavate le fragole, togliete il picciolo e tagliatele.
Mettetele in un pentolino insieme allo zucchero e al succo di limone e fate cuocere per 10 minuti.
fate raffreddare il tutto e con un colino passate la pure di fragole per prenderne solo il succo.
Ora prendetene una picola parte e scaldatela leggermente per far sciogliere la colla di pesce
Unite questo composto al restante succo e amalgamate bene
Ora potete metterlo sulla torta NON sformatela o colerà ovunque
Lasciate in frigo almeno altre 4 ore trascorse le quali potrete decorare ulteriormente la orta con frutta o fiori
Io ho usato un salame di cioccolato per decorare
Cosa occorre:
150 g di cioccolato fondente
100 gr di biscotti vegani
20 gr di granella di mandorle o nocciole
30 ml di olio di semi di girasole
70 ml di latte di mandorla
Fate sciogliere il cioccolato con il latte e aspettate che si raffreddi un po’
Aggiungete gli altri ingredienti e mescolate bene il tutto
Ora disponete il tutto su un foglio di carta forno e dategli la forma di u salamino
Chiudete a caramella e mettete in frigo per almeno 3 ore
Buon appetito e tanti auguri a me :)
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