#salame al cioccolato
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Loro non sono me
Parlano di sostenibilità. E dicono che la COOP sei tu. Poi vai lì. Prendi tre formaggi (gorgonzola, bocconcini di scamorza affumicata e un quartino di taleggio), un boccettino di insaporitore per carne, una bottiglia d'aceto balsamico di Modena, una confezione di salame, una confezione di biscotti al cioccolato. E ti partono venticinque euro. No, loro non sono me. Io mi tratterei meglio.
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Mangiando il salame al cioccolato più buono della mia vita gentilmente offerto da mia zia per Natale
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Stamattina mi ero pesata e pesavo 1 kg in più rispetto a due giorni fa, così proprio stasera sono andata a cena con colleghe in questo pub/pizzeria (tornata ora ora) decidendo di mangiarmi: patate rustiche nell'attesa della pizza, spritz, pizza zola e prosciutto, altro spritz, salame al cioccolato per concludere in bellezza e dare il colpo di grazia. (Così domani aggiungiamo pure due brufoli sul viso!). Domani mattina corsa obbligatoria :)
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Unica gioia di questa giornata: mia mamma ha fatto il salame al cioccolato
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Non so perché tra i miei pensieri in questo momento c'è il ricordo di quando ero piccola e si trasferì nel mio viale una bambina più o meno della mia età molto carina gentile bionda e aveva un fratellino più piccolo, comunque da quando la conobbi iniziammo e giocare spesso insieme nel viale e salivo anche a casa sua, aveva un cane dolcissimo fuori al balcone
comunque un pomeriggio con la mamma facemmo il salame di cioccolato a casa sua, dopo scendemmo giù al parco per giocare e (non so perché) ci mettemmo a giocare con una catena di ferro di quelle che si usano tipo per chiudere i parcheggi vabbè comunque questa era slegata e giocando praticamente le andò in faccia ma potente e inziò a sanguinarle il naso io ovviamente ero una statua piena di paura
Poi non l'ho vista più, proprio mai più nel senso che si son trasferiti non ho più visto il cane fuori al balcone e il fatto è che non mi ricordo neanche come si chiama lei🤡 non raccontai neanche nulla ai miei genitori ma in realtà A NESSUNO e quindi niente sparita nel nulla ti ho voluta bene comunque
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the idiot on that post who doesn't know about cacio e pepe, white pizza, and countless other dishes...
but you know what's funny. they just sound mad europeans managed to also make iconic use of 'their' ingredients. well do better yourself then !
I KNOW like, my point was that what the world considers iconic “Italian” dishes are actually Italian-American or Italian-inspired American (heavy in tomato sauce), while to us Italians, as well as people who are familiar with real Italian cuisine, the dishes which we’d consider iconic are actually older than the Columbian exchange or only use “Old World” ingredients...
I mean, if I had to say what the most iconic (as in the ones that everyone knows and can find outside of their region) dishes which do not contain American ingredients are, I’d say:
Ferratelle, castagnole, focaccia, piadina, arancini/e, Sicilian cassata, Sicilian cannoli, crostoli/frappe/chiacchere/cenci/galani/lattughe*, Neapolitan pastiera, carbonara, gricia, cacio e e pepe, fegato alla veneziana, castagnaccio, panforte, seadas, cornetto, basil pesto, maritozzo, torrone, zeppole, Maraschino cherries, bruschetta, struffoli, granita, gelato, erbazzone, porchetta, cotognata, frutta di Martorana, nacatole, torta della nonna, taralli/tarallini/tarallucci, grissini, savoiardi/pistokkeddos, ciambelline al vino, farinata, fregula, risotto alla milanese, pizza bianca, tortellini in brodo, crostata, babà, baicoli, budino di riso, ciambellone, biscotti del Lagaccio, cantucci, cotoletta alla milanese, biancomangiare, panettone, gubana, canestrelli, brasato al Barolo, brigidini, pasta con le sarde, canederli, ravioli ricotta e spinaci, pere al vino, cannoncino, pane carasau and guttiau, casatiello, gnocchi alla bava, chnéffléné, coda d’aragosta, bomba/bombolone, crema fritta, tigella/crescentina, delizia al limone, frìtołe, gelo di melone, krumiri, mandorlato, malfatti, meringa, necci, saltimbocca alla romana, mostaccioli, pasta di mandorle, ribollita, panelle, pasta e ceci/fagioli/lenticchie/fave, pasticciotto, polenta, risotto alla marinara, torta pasqualina, frisella, focaccia di Recco, agnolotti, gnocco fritto, sbrisolona, zabajone, vitello tonnato, passatelli in brodo, mozzarella in carrozza, amaretti, ciambella, brioscia, plenty of pizze including the original Marinara which is way better than the one people call Marinara today...
*No campanilismi here 🇮🇹
While I’d say that the most iconic Italian dishes which do contain American ingredients are:
Gnocchi di patate, graffa, crocchè (potato); pizza Margherita, pizza alla marinara, pappa al pomodoro, lasagne alla bolognese, lasagne alla napoletana, parmigiana di melanzane, insalata caprese, sfincione, timballo, sun-dried tomatoes, caponata (tomato); tortelli di zucca, gnocchi di zucca (pumpkin); ‘nduja, pasta all’arrabbiata (hot chilies); tiramisù, gianduja, baci di dama, salame di cioccolato, cuneesi al rhum, zuppa inglese, setteveli, zuccotto, Modica chocolate (cocoa); corn polenta, pan meino (maize); pandoro, panna cotta (vanilla); peperonata (bell peppers); zucchine alla scapece, pasta alla nerano (courgettes).
So yes, while the Columbian exchange did influence Italian cuisine, either by leading to the evolution of pre-existing dishes (EG.: pangiallo was invented over 2000 years ago and nowadays it’s not uncommon to see people add dark chocolate to the recipe; the original pizza alla marinara did not contain tomato sauce and was made with anchovies, capers, garlic, black Gaeta olives, oregano and olive oil - all of which are very Mediterranean ingredients) or to the creation of new ones, but claiming that New World ingredients-based dishes are all there is to Italian cuisine, or that its most iconic dishes are made with them is factually wrong and the reason why this stereotype exists in the first place is due to Italian-American culture/US stereotypes of Italy and Italians being passed off as authentic Italian and its spread outside of the US is a direct result of US cultural imperialism.
I also find it ironic how they all conveniently ignore that Asian, African and other European cuisines outside of Italy’s also use American ingredients... I have yet to see someone claim that shahi paneer is not Indian or that paprikás csirke is not Hungarian while I have seen plenty of Americans claim that pizza Margherita (which they believe is the only kind of pizza there is) is actually American just because tomatoes are not native to Italy.
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Madonna saper fare il salame al cioccolato è la mia green flag
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Ieri sono giunta all'ultima pagina del quadernino dove, quasi quotidianamente, cercavo di trovare 10 cose che mi piacessero in modo da essere grata per queste cose/ persone ed al contempo per fare si, una volta finito il quadernino, di comprendere cosa ricorreva di più e quindi ciò che mi piace davvero rispetto a ciò che era passeggero.
Questo è il risultato, ovviamente ci sono anche altre cose che mi piacciono, ma ciò che è rimasto nel tempo (più di un annetto) sono queste cose:
L'inverno
Il nero
Il tiramisù
La pioggia
Il mare
Il blu
Scrivere, soprattutto a mano (lettere,testi, poesie, canzoni)
Disegnare
Le lasagne
Il thè (soprattutto il thè nero e quelli alla vaniglia e all'arancia e cannella della Twinnings)
Gli abbracci
Il rosa
I fiori di ciliegio
I soffioni
I baci sulla fronte
Cantare
Il colore Tiffany
Tutto ciò che è vintage
L'antiquariato
William Shakespeare
Il cappuccino (Con molta schiuma, quello solubile della Nescafé, o quello con la cannella)
Che mi vengano accarezzati i capelli
La musica (soprattutto da giradischi)
Halloween
Natale
Le arance
Le margherite
I profumi da uomo
La cannella
I palloncini
I baci perugina
Le pesche
Il vento estivo
Il limone
Il Giappone
Vienna
La sacher
Ballare
Il verde
Harry Potter
The Mentalist
I tacchi (anche se non so camminarci)
I tulipani
I bambini che ridono
Fare la spesa
I Queen
Tiziano Ferro
Sperimentare
I braccialetti con le conchiglie
I maglioni di lana
Gli ombrelli colorati
I bomboloni alla crema
Il lillà
Le ombre degli oggetti
Il rossetto rosso
Le borse in tela
I cartoni Disney
Death note
Demon slayer
Il ramen
Gli anni 50' e 80' della moda
Emma Watson
Le canzoni italiane "vecchie"
I delfini
I pop corn
Vedere i film al cinema
Andare a teatro
Cantare quando non c'è nessuno
Inventare nuove parole
Aiutare gli altri
Il bianco
L'odore della terra bagnata quando piove
I sottobicchiere in sughero
Le parigine
Stitch
I lecca lecca alla Coca-Cola
Le candele
Le luci di Natale
Suonare il pianoforte
Gli accordi di chitarra
L'odore della bigbabol alla fragola
Riordinare
Le uova di pasqua
I libri
Il viola
I capelli puliti
Il sapone alla melagrana
Essere gentile
Gli abbracci
Ascoltare gli altri e le loro storie
Guardare fuori dal finestrino
I messaggi inaspettati
I ti voglio bene
I croissant (alla crema, alla marmellata di arancia, al miele e nocciole o integrali vuoti)
Sognare
Le farfalle
I pettirossi
Le cinciallegre
I cannoli alla crema
Gli stivali in pelle
La pizza
La mozzarella in carrozza fatta in casa
Il succo di frutta all'albicocca
L'erba mossa dal vento
La neve
I cani
Le nocciole
Il bagnoschiuma al miele
I gatti (soprattutto quelli neri)
L'alba
I peluche
Leggere
Preparare dolci
Le tartarughe
La luna e le fasi lunari
Fare sorridere gli altri
Le mongolfiere
I toast fatti in casa
I colori della natura
Il rosso
I cereali con all'interno il cioccolato fondente
I fiori
I film dello studio ghibli ( in particolare il castello errante di howll)
I fiocchi per i capelli
La generosità
Le stelle
I grilli
Argo
Latte e cioccolato
La pasta al pesto
I conigli
La rugiada
La pasta al ragù
I biscotti al cioccolato
L'arcobaleno
L'indaco
Il giallo
Il succo di frutta alla mela
Le coccole
L'azzurro
I bagni caldi
Le patatine fritte
Gioielli a tema astronomia
Le nuvole
L'arancione
Van Gogh
Fare colazione al bar
Pranzare seduta sull'erba
Scoprire e provare nuove ricette
I panini al salame
Il corallo
Il giardinaggio
La coppa del nonno al caffè
Nightmare before Christmas
Il pain au chocolat
Lo zucchero filato
Passeggiare
Curiosare tra i libri nelle librerie
Fare regali
Organizzare sorprese
Il rispetto
Il dialogo
Gli anime e manga
Le caramelle ricoperte di zucchero
Conoscere nuove persone
Le conversazioni interessanti
I musei
La letteratura italiana e straniera
I Funko-pop
I post-it
Gli oggetti in resina
I balletti
Le conchiglie
La magia
Supernatural
Le ortensie
Le tazze in vetro minimal
Le civette/ i gufi
Le sfoglie al burro
I ghiaccioli alla pesca con pezzi di frutta
Le coccinelle
L'Egitto antico
Gli scarabei
I dolcetti in pasta di mandorle
Il piccolo principe
Le frittelle di mele
Parigi
Gli aquiloni
Il profumo di pino silvestre
Il modo in cui le persone camminano
Gli occhi (Soprattutto quelli verdi, grigi o così scuri da sembrare neri)
Camminare sotto la pioggia senza ombrello
Il rumore delle foglie secche sotto le suole delle scarpe
Condividere il mio tempo con chi merita
La storia dell'arte
Le mani
Il beige
L'odore dei libri
Le trecce
Le lentiggini
I capelli ricci nei ragazzi
Le foglie d'acero
Il gelato alla pesca e cocco (il mio preferito se artigianale)
Le fotografie
Gli abiti da sposa in stile princess
Il legno
I camini
La pallavolo
La F1
L'architettura gotica
La pasta al gorgonzola
Sailor Moon
I pic nic
I marshmallow
Gli anelli da uomo
Le lucciole
I pancakes
Il romanticismo
I profumi speziati
I peperoni
I musical
Lo stile cottagecore
I disegni d' anatomia
Le rondini
Le sculture in marmo
I mercatini di Natale
Il vetro di Murano
Mangiare cubetti di parmigiano
I mozziconi di matite
Giocare a basket
I tramonti
L'autunno
Il caramello (anche salato)
L'odore del soffritto
L'eleganza
Le tazze
Le perle
Audrey Hepburn
I draghi
I balli latino-americani
L'astronomia
I soffioni
I videogiochi
I leccalecca a forma di cuore
I ricci
La camomilla
I martinpescatori
F.R.I.E.N.D.S
I cappotti
I vinili
Gli specchi
Il salice piangente
La focaccia (soprattutto alle cipolle o alle patate)
La redvelvet
Lo spazio
Il silenzio
I girasoli
Sentire parlare in francese
La marmellata/ crema di maroni
Gli schiaccianoci come quelli del balletto
Le mele cotte
I libri gialli
La torta pere e cioccolato
Le polpette
Il porridge
I pinguini
La marmellata di pesche
Il cioccolato fondente con nocciole intere
Il cioccolato con caramello della Milka
La mitologia
Grazie a chiunque avrà voglia di leggere fino qui, questa piccola sfida mi ha permesso di conoscermi meglio e quindi spero potrete conoscermi un po' meglio anche coi lettori o trovare interessante porvi la stessa sfida e scoprirvi.
-umi-no-onnanoko (@umi-no-onnanoko )
#life#vita#umi-no-onnanoko#writing#write#writer#scrivere#scrittura#scrittrice#18.02.23#cosa mi piace
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Salame al cioccolato 🇮🇹 #shorts #shortsfeed
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1.
Statistiche settimanali:
Allenamento: 3 ore e mezza di esercizi + 110 minuti di cardio settimanale
5 passeggiate (31 chilometri percorsi)
3 volte spesa
Calorie: 1560 di media, 57 proteine (1,02 per chilo desiderato).
Lunedì 55,8 (sgonfiata di un chilo!). 1330, 55 proteine
7:00 Caffè + banana
9:00 latte con muesli + cereali ripieni
13:00 Gnocchi di fave e spinaci, con olio e parmigiano
19:00 Pasta di farro con zucchine, olio, lievito alimentare e pangrattato
12 minuti addominali corpo libero + 20 minuti esercizi 7kg + 20 minuti cardio. Passeggiata fino a Palinuro (7km)
Andata in bagno poco, perso un chilo, dormito svegliandomi infinite volte per andare in bagno.
Martedì 55,6 1600, 57
7:00 caffè + banana
10:00 Porridge di avena al cioccolato con muesli classico
13:30 Pane integrale con crema di philadelphia e rucola
19:00 Pasta di lenticchie + pasta di piselli con piselli, rucola, olio e lievito alimentare + pesca (FAME)
35 minuti esercizi misti panca, 8kg + spesa + passeggiata lunga (7km)
Andata in bagno senza problemi, molta fame, dormito ma a tratti, svegliandomi. Ok energia, umore instabile
Mercoledì 55,2 1600, 53p
7:00 Banana + caffè Koro
9:40 Pane integrale con crema tahin al cocco + crema mandorle e cocco
13:30 Riso con sugo di pomodoro e uova + pesca
19:00 Pasta integrale con zucca e parmigiano
Andata in bagno tranquilla, non ho dormito causa troppa stanchezza.
30 minuti di circuito con pesi da 6kg in giu braccia e addome + 5 minuti esercizi gambe 6kg + 20 cardio + passeggiata 6km
Giovedì 55,1 1655, 57p
7:00 caffè + banana
10:00 Fette biscottate integrali con marmellata, philadelphia e latte parzialmente scremato
13:00 Pasta con gorgonzola, salame e fichi
19:30 Pasta di avena con zucca e carote
Ok bagno, notte totalmente insonne causa troppa stanchezza.
35 minuti esercizi parallele e 10kg + 10 cardio + spesa
Venerdì 55,1 1587, 58p (tanti grassi)
7:00 Caffè + banana
9:00 Biscotti + latte intero
13:30 Patate al forno croccanti, con burro e prezzemolo
19:30 Pasta proteica Todis con carote e fiocchi di latte
Andata in bagno, dormito, peso stabile
30 minuti esercizi 8kg e addominali corpo libero + 30 cardio + passeggiata 6km
Sabato 55,0 1650, 58P
7:00 Caffè + pesca
10:30 Fetta di pane semi integrale con tahina al cocco, banana, carrube, cioccolato, cocco e topping white chocolate
15:00 Pasta con zucchine, menta e pecorino
Sparsa poca uva
19:30 Lenticchie con Konjac e un quarto di wrap integrale
20 minuti gambe + addome a corpo libero + 20 cardio (ricominciato il sacco) + spesa + passeggiata 5,5 (con altra salita in bici)
Ok bagno, ok dormito.
Domenica 55,3, (peso salito). 1513, 61p
6:30 caffè + banana
9:00 Frullato di pera con farro al miele + cacao nibs
13:00 Focaccia con cipolle
19:00 Seitan con fiocchi di latte, wrap integrale e taccole + carruba
30 minuti manubri e parallele + 10 cardio
Ok bagno, ok dormito ma sveglia troppo presto. Devo cercare di spostare l'orario.
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Barcollando mi tolgo i calzini e l'orologio per andare a letto. La ghiera è sfasata, come me. Gli effetti si sommano. Ogni momento mi dico ma vaffanculo, lascia perdere, sii felice. Mi sento bruciare dentro, vorrei tirare un pugno al tavolo, sono troppo sensibile a ogni dettaglio, a metà del secondo drink comincio a smettere di pensare, tiramisù e salame di cioccolato, programmi di vacanze, "perfavore non piangere", un lungo respiro e tutto torna verso la norma. Le risate per una bici appesa a un segnale stradale, sopra, la rinuncia del ladro, come il minatore che si ferma a un metro dall'oro. Torna indietro, pensa alla normalità, sii felice, mentre vedi una tipa cantare su un palco vedi un kangoo arancione, in qualche maniera lo associ a questo giro di pensieri, fingere che vada tutto bene per stare bene, dirsi che sta serata deve andare. Il casino entra in fase, l'ampiezza del segnale diventa più forte. Ora sono a M con la testa, seduto a quei tavolini, in quella piazza, a parlare con lei, ora la vedo passare davanti alle persone saltando la fila e il mio compagno dell'uni che la insulta. Gli occhi ricadono su un culo con scritto juicy dietro, mi giro istintivamente una sigaretta, non riesco a stare fermo, non riesco a fare brindisi, sono un po' rotto. Penso allo scotch, al kintsugi, al silenzio radio dovuto a una ragione precisa. Mi dico che l'ho scelto io. Mi dico che l'ha scelto lei. Mi dico che è la scelta giusta. Mi sembra di aver smesso di fumare, di vedermi un pacchetto aperto sfrusciato sotto al naso, l'accendino alla mano, il ricordo di sapore di marlboro, la sensazione di pace, una cicca al tramonto in spiaggia, già la sto per accendere ma sono consapevole che è una cazzata, è una lotta contro sé stessi.
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“Formatcio e carta di cotcina”
Portogallo. Percezione e sentimento di appartenenza.
Una via di mezzo tra una riflessione personale e uno spazio di "archiviazione" visivo e auditivo.
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/145b1fd9ceaa58d98fdee3313cf43efb/1ec3c7496db29a34-de/s540x810/9eb47af30aa6751aea53e85d6ba902468167d3fa.jpg)
| BIGLIETTO "NAVIGANTE" |
GENNAIO 2024 "Mi trovo in un momento piuttosto delicato della mia vita: un periodo di transizione, in cui una fase sta finendo e una nuova, sconosciuta, deve iniziare. Negli ultimi anni, per vari motivi, il mio futuro è stato proiettato in direzione del Portogallo, ed è stato allora che, con ancora più forza di prima, ho iniziato a pensare a che tipo di significato avesse per me questo Paese". "Perché mi attrae così tanto?".
Così, è nata la riflessione sul tipo di legame che mi unisce a questa terra, sulla percezione che ho avuto della stessa fin da bambina, e su come questa sia evoluta nel tempo.
| ORIGINE |
Figlia di madre italiana e padre portoghese, sono nata nel nordest d'Italia e sono cresciuta in due case: una "italiana" e una "portoghese", con due culture e modi di pensare molto diversi, ma io ero prevalentemente italiana.
La casa "portoghese", tuttavia, ha iniziato gradualmente a stimolare il mio interesse per la lingua e per la sua cultura.
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SALAME DI CIOCCOLATO (2009)
[in portoghese] [in italiano]
Papà: “Veronica sta…”
Veronica: “cucinando”
Papà: “mischiando il cioccolato. Facciamo il salame…”
Veronica: “di cioccolato”
Papà: “di cioccolato !”
Veronica: “facciamo una pallina?”
Papà: “una pallina di salame”
Veronica: “è molto appiccicoso. Come si dice in portoghese?”
Papà: “pegajoso”
Irene: “come si dice in italiano?”
Veronica: “appiccicoso"
Papà e Irene: "APPICCICOSO”
Veronica: “olha, uhhh, bleah! Sto mescolando cacchina di mucca …sì però sembra. Cacchina di mucca! Cocó de vaca!”
| IMPATTO |
Papà: “stiamo andando… in…a…dove?” Veronica: “aereooo” Papà: “aereo verso il? Veronica: “Portogallooo” “A LISBONA!!” Papà: “a casa dei…?” Veronica: “NONNI!” Papà: “con…?” Veronica: “IRENE!” Papà: “e..?” Veronica: “papà(?)” Papà: “e Veronica” Veronica: “eh anche tu però! Al gate 38”
Due settimane all'anno, soprattutto in estate, andavamo a trovare i nonni e i parenti portoghesi. In questo modo venivo catapultata in un mondo completamente diverso che, tuttavia, mi attraeva immensamente. La lingua era diversa, il cibo aveva un sapore diverso (pieno d'aglio), le strade erano costruite e decorate in modo diverso. I paesaggi mi sembravano tropicali, il mare era un oceano ghiacciato. Anche gli odori, l'atmosfera e la gente erano un mondo a parte, tutto molto più multiculturale rispetto a quello a cui ero abituata.
| DOPPIA CULTURA= DOPPIA MUSICA- COELHINHA |
Sin da piccola la musica ha sempre rappresentato una parte importante della mia vita, sia come sfondo per vedere il mondo in modo diverso, sia come scusa per ballare. Ho avuto la fortuna di crescere non solo con la musica americana e inglese, ma anche con vari generi di musica italiana e portoghese (e con le "hit" estive italiane, spagnole e latinoamericane di "Hot summer", i dischi che si vendevano in cartoleria e che piacevano tanto alla mia nonna italiana).
Ecco una playlist con le canzoni italiane e portoghesi (e brasiliane, e creole) che la "Coelhinha" amava ascoltare:
| MEMORIE “CHIAVE” |
Ciò che mi rimane dei miei ricordi d’infanzia e adolescenza del Portogallo sono tanti piccoli dettagli che, tuttavia, sono molto importanti per comprendere il legame che ho oggi con questo Paese:
Sono le ore passate sul divano, al riparo dal caldo torrido, a guardare Noddy, Ruca (Caillou) e poi a giocare a Lara Croft alla televisione e a guardare Domingão (programma televisivo di musica popolare portoghese abbastanza cringe) a un volume incredibilmente alto.
Sono i gatti sul tetto (che infestano ancora il condominio) a cui davo da mangiare di nascosto.
Sono le feste popolari di Lavradio (frazione in cui abitano i miei nonni) che portavano alla bocca zucchero e grasso delle farturas (frittelle lunghe) e alle orecchie musica che faceva tremare i vetri delle finestre.
Sono gli odori di concime e fichi e i suoni dei cani, delle galline e dei miei nonni che lavorano in giardino (che, ancora oggi, rimane uno dei miei luoghi preferiti per trovare un po' di pace e di contatto con la natura).
È il defunto Tommy, il pincher bastardino che mi ha vista crescere e che io e i miei cugini tormentavamo tanto quando eravamo piccoli.
Sono le giornate di sole in spiaggia, piene di sabbia grossa, coraggio per entrare nell'acqua gelida dell’Oceano, dove mi deliziavo con panini, Ucal (marca di latte al cioccolato) e bolas de berlim (krapfen ripieni) sciolte e dove ho facevo infiniti sonnellini.
Sono i giochi bizzarri:
- sfilata di moda vestita da "principessa" di High School Musical - "spettacolo" di danza classica con scarpe da punta (che ovviamente non sapevo usare) e nastro viola da ginnastica ritmica - gara di nuoto e tuffi nella piscina della cugina Leonor - vestire Tommy con i vestiti delle bambole - rotolarsi sulle colline del giardino delle onde vicino all'Oceanario di Lisbona - gare di barchette di sughero improvvisate - fare il bagno nella piccola “cisterna” d’acqua dei nonni di Margarida
È lo spuntino di mezzanotte che sapeva di caffè con cicoria per gli adulti e latte caldo per i bambini (e dolci e biscotti per tutti, ovviamente).
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ATTACCO NOTTURNO AL FRIGORIFERO (2009)
Sono le ore in macchina con i Porto-Coelho, quando andavamo in viaggio alla scoperta delle varie zone del Portogallo e della sua cultura (durante le quali dovevo sopportare le urla della mia splendida cugina).
È mia cugina Margarida, la bambina che indossava sempre le crocs rosa e amava i glitter (ne è ancora ossessionata). È una persona che ho sempre ammirato e che ora più che mai ha un ruolo importante nella mia vita.
Sono Gino e Gina, le scimmie di peluche che sono fuggite per vivere il loro amore.
È la baba de camelo (“bava di cammello”, dolce tipico).
[Io e mia cugina Margarida, Gino e Gina (e la Manta), 2009].
| STUDIO 2000/MEMORIE INTERATTIVE - bonus |
Entrare nello studio della casa dei miei nonni e vai a caccia di ricordi. :)
| OSTACOLO - PORTA SEMIAPERTA |
Ero follemente innamorata di tutto ciò, ma all'epoca non sapevo dire “nemmeno una parola"...
Capivo abbastanza bene quello che le persone mi dicevano in portoghese quando, per esempio, i miei nonni scambiavano parole al mercato o con i vicini e mi presentavano a loro, quando Irene mi parlava, o quando iniziavo a conoscere gli amici di Margarida.
Capivo quasi sempre cosa stava succedendo, ma non avevo mai il coraggio di comunicare e avevo paura di sbagliare, così, per un certo verso, continuavo sempre ad essere la nipote straniera che non parlava la lingua, la figlia dell'ennesimo portoghese che era emigrato da giovane.
Sorridevo, annuivo e tutto finiva lì.
Il risultato era che, purtroppo, non riuscivo a sentirmi pienamente parte di questa cultura che, in un certo senso, mi apparteneva, però sembrava ancora così lontana...
Mi piaceva stare lì, ma non sapevo come comunicare, se non a gesti e con le poche frasi che conoscevo, come: "Vorrei un bicchiere d'acqua, per favore" (necessario quando ero piccola se stavo morendo di sete).
"Poesia per il vento"
[Testo scritto in italiano tra il 2015 e il 2016. Traduzione fatta nel 2024].
| CANTIERE |
Nel 2017 ho iniziato a rendermi conto dell'importanza che davo al tempo trascorso lì.
Nel 2018 ho preso coraggio e ho deciso di fare il mio primo viaggio da sola in Portogallo.
Negli anni successivi sono tornata diverse volte, mai soddisfatta delle esperienze che facevo lì.
[Io e mia cugina Margarida a Lisbona, 2021].
Lentamente ho iniziato a parlare, a conoscere meglio la mia famiglia portoghese, a creare un legame un po' più profondo (ho persino litigato con i miei nonni).
[Raccolta di fichi nell'orto dei nonni, 2023].
Ho iniziato a fare amicizia, ho conosciuto persone che mi hanno aiutata a esplorare il Portogallo con occhi diversi e a integrarmi nella cultura.
Cultura, della quale gli elementi più rilevanti per me (oltre al rispetto per le arti, l'integrazione delle tradizioni di vari popoli in nuovi progetti e idee e il concetto di "DIY") sono quelli più "colti" ed "elevati", quelli che hanno rappresentato un ponte per la mia integrazione negli ultimi anni, come:
bifana (panino ripieno di lonza di maiale) a tutte le ore
patate fritte e riso come accompagnamento base di ogni piatto
galão, pingado, garoto (tipi di caffè)
"bueda fixe" (modo giovanile per dire "molto figo")
"Chamem os amigos" (progetto che porta sullo stesso palco band locali vecchie e nuove)
folla interessante alle partite di calcio del FC Barreirense (club sportivo locale)
la routine che prevede: concerto e dj set nella Sala 6, mezz'ora di ballo al "DNA" (orrenda discoteca che non porta più questo nome da anni), colazione delle 6 al FC Barreirense
"Croissant misto prensado" (croissant con burro, prosciutto e formaggio, pressato nella tostiera)
“Não estavas capaz, não vinhas” ("Non eri all'altezza, non venivi").
indice sulla testa=devi fare un giro su te stesso
Concerto privato dei BRO-X (banda idiota locale)
pane tostato con marmellata di zucca e formaggio fuso della Portuguesa (bar locale) per curare il cattivo umore
concerti sempre e ovunque (benedizione)
Volantini di medium africani
[persone belle e cose importanti della città di Barreiro, 2022-2024].
| DOPPIA CULTURA/DOPPIA MÚSICA- VRONKA - bonus |
Ecco un'enorme playlist con le canzoni italiane e portoghesi (e brasiliane, e creole) che "Vronka" ama ascoltare:
! CANTIERE !
APRILE 2024 "Questa terra che, da bambina, da adolescente e poi da adulta mi sembrava così lontana e irraggiungibile, è ora molto più vicina. A piccoli passi, sento di farne parte. Ora ho la doppia cittadinanza. Ora vivo in questo Paese. Sono felice".
"Ora ho un bel cantiere, un terreno umido e fertile. Sta già lentamente fiorendo. Tutto pronto per costruire nuove connessioni e nuovi progetti interessanti(purché siano fighi)."
["Il mio bel cantiere", illustrazione animata fatta da Margarida Porto].
| A MINHA MANEIRA DE VER |
Associata a questa riflessione, ho creato una mini collezione intitolata "Il mio modo di vedere". Si tratta di foto scattate durante le mie vacanze in Portogallo che rappresentano un po' l'evoluzione, nel corso degli anni, della mia percezione del Paese e delle persone ad esso legate.
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Gli insegnamenti della grotta
Sto scoprendo che fare speleologia ed esplorare le grotte ti insegna tante cose.
Ti insegna a leggere la storia nella creazione delle concrezioni e dei suoi crolli.
Ti insegna a viaggiare nel tempo col pensiero, osservando le linee che mostrano i differenti strati di deposito di calcare e immaginando che certi posti fossero pieni di acqua un tempo.
Ti insegna a conoscere i suoi piccoli abitanti dagli escrementi che si scoprono in certi anfratti.
Ti insegna la fatica di un ambiente ostile e reso ancor più ostile dalla poca lunghezza di gambe.
Ti insegna il silenzio e, con lui, l'ascolto del concerto di gocce che cadono e plasmano la grotta giorno dopo giorno.
Sempre nel silenzio, interrotto solo dai tuoi versi di sforzo fisico, ti insegna ad ascoltare te stessa.
Ad ascoltare la tua fatica che ti costringe a rallentare e i tuoi pensieri che dicono che non ce la fai più, ma anche la voce dell'insegnante ed angelo custode che ti dice che sei brava e ce la stai facendo quando lo raggiungi ad ogni sosta. Perché comunque, una passo alla volta, ma sei arrivata fin qui.
Ti insegna che la speleologia è allo stesso tempo uno sport di gruppo e solitario.
Ti insegna l'egoismo del pensare solo a te stessa e di rispettare i tuoi tempi, non quelli degli altri.
In grotta sei in gruppo, ma quando sali sulla corda sei da solo. Tu, la corda e la grotta. Devi spingerti tu sulle tue gambe per salire il pozzo, un po' alla volta e ascoltare ciò che il tuo fisico ti comunica. Se sei stanco, vai più piano e se capita di pensare che rallenti gli altri, ti rispondi "chi se ne frega, gli altri aspetteranno" e anche se non volessero aspettare, sono liberi di superarti mentre tu ti prendi i tuoi tempi e ti riposi ancora un po' su un piccolo spiazzo tra una salita e l'altra.
Ti insegna però anche l'altruismo.
Quando sei stanca e scherzosamente il tuo angelo custode ti dice che dopo l'ultimo tratto del pozzo ti va ad apparecchiare tavola e poi ti offre una bustina di enervit e la sua restante mezza barretta al cioccolato.
Quando hai problemi di lunghezza di arti, invece ti offre la gamba come scalino aggiuntivo per alzarti di più.
Oppure quando la compagna che è appena arrivata dopo di te, vedendoti stravolta, ti mette una mano sulla spalla in silenzio.
E ancora, quando una volta uscita dalla grotta e dopo aver mangiato ancora un po', c'è l'impresa del ritorno che ti aspetta. Il primo tratto di sentiero è molto esposto, in salita e hai le gambe stanche, non molto affidabili, ma un istruttore ti guarda e ti dice "tieniti l'imbrago che ti mettiamo una corda". Accompagnata letteralmente per mano da un istruttore che tiene un pezzo di corda legato al tuo imbrago e cammina davanti a te e ti fa i complimenti perché stai andando alla grande, ci si ferma tutti raggiunto il buco in cima alla grotta per aspettare altri che devono arrivare e scoprire il bello della condivisione con una fetta di pane e salame.
Ti insegna che c'è ancora del buono nelle persone.
Ti insegna a festeggiare i tuoi successi, perché pensavi di non farcela, ma ce l'hai fatta. Sì, grazie all'aiuto e supporto degli alti, ma sei tu che ce l'hai fatta.
Ti insegna anche a sognare. Perché, una volta riposata, guardi il rilievo della grotta e scopri che hai fatto il pozzo più profondo di 42 metri e il secondo che porta alla sala delle colonne è di 32 metri. Allora ti dici: "chissà, un giorno magari ci tornerò e arriverò anche io alla sala delle colonne".
S.R. 14/05/2023
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S for the ask meme
The ask game
Got it!
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Salame al cioccolato (chocolate salami)
Is it a thing abroad? I hope so 🤤
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Jambonetti Vito diesci
Salame al cioccolato voto diesci
Felicità voto diesci con lode (finalmente)
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New York Cheesecake con gelèe di fragole e salame di cioccolato vegano
Ieri è stato il mio compleanno e per via della quarantena ho preparato mille cose buone e laboriose che altrimenti non avrei avuto il tempo di fare, tra queste una delle mie torte preferite.
Cosa occorre:
Per la base
150 g di oreo (senza crema interna)
600 g burro
20 g di mandorle in granella
Per il ripieno
200 g di mascarpone
150 g formaggio fresco cremoso
120 g yogurt greco bianco 5%
200 g zucchero di canna fine
1 buccia di limone grattata non trattato
1 pizzico sale
25 g amido di mais
2 uova
Per la gelèe
500 gr di fragole
100 gr di zucchero
succo di un limone
due fogli di gelatina da 6 gr l’una
Iniziamo
Fate fondere il burro a fiamma bassa e lasciate intiepidire una volta sciolto del tutto. Tritate i biscotti con un robot da cucina oppure riponeteli in un sacchetto di plastica e rompeteli con l'aiuto di un mattarello fino a tritarli finemente. Riponete i biscotti tritati in una ciotola e versate il burro fuso.
Aggiungete la granella. Mescolate con un cucchiaio di legno fino ad incorporare bene il burro ai biscotti.
Imburrate il fondo di uno stampo a cerniera di 22 cm e foderate con un foglio di carta forno ritagliato dello stesso diametro, versate i biscotti nel fondo dello stampo e compattate con un cucchiaio fino ad ottenere una base perfettamente liscia.
Riponete la base in frigo per 30 minuti. Nel frattempo preparate la crema di formaggio.
Per la crema di formaggio
Versate il mascarpone e la Philadelphia in una ciotola capiente e lavorate con la frusta elettrica per ottenere una crema omogenea e spumosa.
Aggiungete il pizzico di sale, lo zucchero, la buccia grattata del limone e l'amido di mais. Azionate nuovamente le fruste per amalgamare il tutto e lavorate fino ad ottenere una crema perfettamente liscia.
Aggiungete le uova, una alla volta. Aggiungete l'uovo successivo solo quando il primo e perfettamente incorporato alla crema. Aggiungete lo yogurt greco e amalgamate con le fruste alla crema.
Per la cottura
Versate la crema di formaggio sulla base di biscotti e livellate bene. Infornate in forno già caldo a 180°, modalità statico, per 60 minuti.
Dopo 1 ora di cottura controllate la cheesecake facendo la prova dello stecchino. Dovrà risultare asciutto e proseguite la cottura di altri 20 minuti qualora dovesse risultare ancora umido.
Sfornate la cheesecake e lasciate raffreddare a temperatura ambiente per 4 ore.
Per la gelèe
Mettete la gelatina a mollo in acqua fredda per circa dieci minuti (o quanto indicato sulla confezione).
Nel frattempo lavate le fragole, togliete il picciolo e tagliatele.
Mettetele in un pentolino insieme allo zucchero e al succo di limone e fate cuocere per 10 minuti.
fate raffreddare il tutto e con un colino passate la pure di fragole per prenderne solo il succo.
Ora prendetene una picola parte e scaldatela leggermente per far sciogliere la colla di pesce
Unite questo composto al restante succo e amalgamate bene
Ora potete metterlo sulla torta NON sformatela o colerà ovunque
Lasciate in frigo almeno altre 4 ore trascorse le quali potrete decorare ulteriormente la orta con frutta o fiori
Io ho usato un salame di cioccolato per decorare
Cosa occorre:
150 g di cioccolato fondente
100 gr di biscotti vegani
20 gr di granella di mandorle o nocciole
30 ml di olio di semi di girasole
70 ml di latte di mandorla
Fate sciogliere il cioccolato con il latte e aspettate che si raffreddi un po’
Aggiungete gli altri ingredienti e mescolate bene il tutto
Ora disponete il tutto su un foglio di carta forno e dategli la forma di u salamino
Chiudete a caramella e mettete in frigo per almeno 3 ore
Buon appetito e tanti auguri a me :)
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