#resina epossidica
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Nel mio nuovo negozio puoi scegliere un regalo esclusivo fatto a mano per te e i tuoi cari. https://svcreativeideas.etsy.com
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Tavolo in legno di rovere vecchio e resina epossidica
RPwoodepoxyStore.etsy.com
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Una nuova resina epossidica resiste alle fiamme
Questi polimeri fibrorinforzati a base epossidica hanno eccellenti proprietà meccaniche e termiche e sono molto più leggeri del metallo. #epossidica #fiamme #polimeri #resina #resistenza
Le resine epossidiche sono polimeri resistenti e versatili. In combinazione con fibre di vetro o di carbonio, sono utilizzate, ad esempio, per produrre componenti per aerei, automobili, treni, navi e turbine eoliche. Questi polimeri fibrorinforzati a base epossidica hanno eccellenti proprietà meccaniche e termiche e sono molto più leggeri del metallo. Il loro punto debole: Non sono riciclabili,…
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"Elle dans la lumière rose" (2024)
PVC telato, acrilico, resina epossidica industriale trasparente lucida
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Incredibile teschio scolpito in resina epossidica e legno
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Salve a tutti, ho realizzato questo tavolo in resina epossidica.
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EasyCharge 10A
EasyCharge 10A EasyCharge installazione fissa Caricabatteria waterproof completamente sigillato; cassa anticorrosione, scheda isolata in una apposita resina epossidica, IP68, costruito in ottemperanza alle normative,CE, CSA, CEC e ABYC. Sono dotati di uscite completamente isolate, che permettono di collegare più cavi in serie o in parallelo per maggiori tensioni o potenze, incluso uscite 12 o 24…
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Loctite Ablestik NCA 3218 offre prestazioni superiori per l'incollaggio delle lenti nei sensori ADAS
Henkel ha lanciato un innovativo adesivo a doppia polimerizzazione specificamente progettato per applicazioni di incollaggio in telecamere ADAS per autoveicoli e moduli LiDAR. Utilizzando un’esclusiva resina epossidica termica cationica UV a doppia polimerizzazione, Loctite Ablestik NCA 3218 offre una soluzione ideale per applicazioni come l’incollaggio del cilindro dell’obiettivo…
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You might belong in Gryffindor,
Where dwell the brave at heart,
Their daring, nerve, and chivalry
Set Gryffindors apart;
You might belong in Hufflepuff,
Where they are just and loyal,
Those patient Hufflepuffs are true
And unafraid of toil;
Or yet in wise old Ravenclaw,
If you’ve a ready mind,
Where those of wit and learning,
Will always find their kind;
Or perhaps in Slytherin
You’ll make your real friends,
Those cunning folks use any means
To achieve their ends.
And you, in which house do you belong?
I’m a Slytherin
#harry potter#hp#hphouses#gryffindor#hufflepuff#ravenclaw#slytherin#resin#epoxyresin#resina epossidica#epoxy resin#resina#handmade#hand made#fatto a mano#resin craft#diy#my creation
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Piatto decorativo in resina epossidica;
Titolo opera: "Labyrinth - Time is short" [inspired from movie with David Bowie directed by Jim Henson]
Materiali: ciottoli, baccelli e semi di oleandro, peperoncini, collanina in metallo a forma di gufetto (con orologio posto sotto le ali), perline in vetro, ceci secchi, sfere in mica rossa, semi di girasole, glitters;
Per info: [email protected]
Watchit illustrazioni lavora su composizioni artistiche autonome alla ricerca di elaborazioni grafiche volontarie basate su un approccio da team autodidatta (per le varie iniziative puoi consultare facebook, instagram, youtube e blogger);
#resina epossidica#epoxy resin#resinwork#resinpour#labyrinth#david bowie#home decor#clock#handmade#resinobsession#resincharms#resincrafts#mixed media art#mixed media project#mixedmediacollage#collage#diy#diydecor#diy activities#crafts#artandcraft#nature is beautiful#creativity#craftoftheday#decorative plates#decoration#glasseffect#resinmolds#resincasting#design
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#hand made#orologio#orologio da parete#resina epossidica#gift art#gift ideas#Wall Clock#resin epoxy#resin art#housewarming gift#gift for the home
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5 fatti sorprendenti sui rivestimenti epossidici per le vostre case
La resina epossidica è un tipo di polimero prodotto mescolando resina con indurenti. È durevole, resistente alle macchie, facile da pulire e può essere personalizzato in base alle proprie preferenze. #caratteristiche #Pavimentazione #resina #rivestimentiepossidici
Quando si tratta di opzioni di pavimentazione, la resina epossidica ha preso d’assalto il mercato. La resina epossidica è un tipo di polimero prodotto mescolando resina con indurenti. È durevole, resistente alle macchie, facile da pulire e può essere personalizzato in base alle proprie preferenze. Sebbene la resina epossidica sia comunemente usata come rivestimento del pavimento del garage, può…
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Anello in legno di Noce invecchiato 30 anni; inserto conchiglia marina naturale e resina. Modellazione manuale. Misura 16 allargabile. #celtic #conchiglia #nofilter #resinring #resinart #resin #epoxy #sculpture #glowinthedark #glow #resina #arte #scultura #epossidica #riciclato #naturale #caramellato #recycle #seagift #apulia #puglia #ivanschenamaker #multitaskingart #handmade #handcrafted #fattoamano #handycraft #madeinitaly #handmadejewelery (presso Polignano, Puglia, Italy) https://www.instagram.com/p/CTaxRSZNpQK/?utm_medium=tumblr
#celtic#conchiglia#nofilter#resinring#resinart#resin#epoxy#sculpture#glowinthedark#glow#resina#arte#scultura#epossidica#riciclato#naturale#caramellato#recycle#seagift#apulia#puglia#ivanschenamaker#multitaskingart#handmade#handcrafted#fattoamano#handycraft#madeinitaly#handmadejewelery
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Introduzione al prop making published on Cosplay Hub
Introduzione al prop making
Salve a tutti, per chi ancora non mi conoscesse mi presento: sono Silvia Minella, ho 24 anni e sono una prop maker e costume maker.
Fin da piccola sono sempre stata un’appassionata d’arte; mi sono diplomata presso un Istituto d’Arte e successivamente ho conseguito una laurea in Arti Visive. In questi ultimi anni mi sono avvicinata molto all’ambiente del costuming ed ho deciso di affinare le mie tecniche per farne la mia professione.
Perché vi dico questo? Perché voglio condividere con voi alcune delle cose che ho imparato in questi anni sulle tecniche e sui materiali che utilizzo! È importante per me specificare che alla base di ogni costume come alla base di qualsiasi lavoro c’è tanta dedizione, forza di volontà e voglia di migliorarsi. Nessuno nasce imparato e vi posso assicurare che dopo una giornata di lavoro non diventerete il nuovo Michelangelo. Ma posso garantirvi che se ce la metterete tutta, se affinerete le vostre tecniche provando e riprovando potrete vedere miglioramenti notevoli.
Farò del mio meglio per spiegare in modo semplice e chiaro alcuni concetti e materiali che andrò ad illustrare nei prossimi tutorial, ma mi raccomando….voglio il massimo impegno anche da parte vostra. Non vedo l’ora di vedere le vostre creazioni!
Possiamo partire! Ho deciso di iniziare con un tutorial relativamente semplice che vi servirà a capire come scolpire oggetti di piccole e medie dimensioni che andrete poi a riprodurre in serie tramite uno stampo in silicone.
Il tutorial che andrò a realizzare verrà diviso in tre parti:
progettazione e scultura dell’oggetto
realizzazione dello stampo e successiva colata in resina
rifinitura e verniciatura
Fase 1
La progettazione
Una delle fasi più importanti secondo la mia personale esperienza �� la progettazione. Senza le idee chiare sul cosa vogliamo realizzare non andremo da nessuna parte (o almeno, non molto lontano).
Nella prima parte del tutorial andremo ad affrontare il bozzetto, importante sia nel caso steste seguendo una reference già esistente, sia nel caso stiate creando qualcosa di nuovo. Non necessariamente dovete dar vita a delle vere e proprie opere d’arte, bastano delle linee guida per avere le idee chiare e per ricordarvi in che direzione procedere (n.b.: è possibile cambiare idea durante le fasi di creazione, il bello è anche questo!). Munitevi di blocco da disegno, fogli da stampa, pennarelli, matite da disegno, ma anche di tavoletta grafica se preferite il digitale. L’importante è dare vita a ciò che vi frulla nella testa pasticciando con il colore o scrivendo qualche appunto qua e la sul foglio. Fare chiarezza nella propria mente è il miglior punto di partenza!
Una volta terminata questa fase (non fate troppo casino altrimenti vi ritroverete sommersi di pittura e carta fino al collo), passeremo alla successiva.
La scultura dell’oggetto
Parliamo ovviamente di realizzare qualcosa di tridimensionale. Per scolpire possiamo far uso di svariati materiali ed utensili, anche se molto probabilmente andrò ad esaminare nello specifico la plastilina. La plastilina è un materiale plastico modellabile composto principalmente da olio, argilla e cera ed è un prodotto che non essicca all’aria, rimanendo modellabile permanentemente in modo da essere riutilizzata infinite volte. La sua particolare composizione le permette di essere modellata con facilità a temperatura ambiente sia manualmente che con utensili. Per aumentare la sua morbidezza è possibile riscaldarla (>40°C) ma ricordatevi che tornerà alla sua consistenza originaria una volta raffreddata! Per quanto riguarda gli utensili da lavoro invece, quelli che probabilmente andrò ad utilizzare saranno spatole per modellare, coltelli per modellare, specilli, mirette, ecc.. Una volta modellato il nostro oggetto fino a raggiungere un risultato soddisfacente, ci occuperemo di realizzare il nostro primo stampo in gomma siliconica.
Scultura in plastilina dell’oggetto da realizzare.
Fase 2
Realizzazione dello stampo in gomma siliconica
Con questo fantastico materiale è possibile realizzare calchi da modelli originali nei quali colare in seguito differenti materiali per ottenere numerose copie. Le gomme siliconiche induriscono a temperatura ambiente mediante l’aggiunta di uno specifico catalizzatore (rilasciato in dotazione), dando origine ad un materiale stabile ed irreversibile, elastico e molto resistente. Queste gomme sono inoltre caratterizzate da elevate proprietà antiaderenti che rendono facile la sformatura dei modelli e assicurano un alta fedeltà nella riproduzione dei dettagli (mi raccomando, applicate sempre un distaccante prima di colare la resina nello stampo altrimenti potreste rovinarlo per sempre!).
Ovviamente le gomme siliconiche sono disponibili in varie formulazioni per soddisfare le più disparate esigenze di riproduzione ed è possibile scegliere fra diverse tipologie che si differenziano fra loro per viscosità, tempi di lavorazione, durezze e resistenze in funzione alla loro specifica applicazione. Sono ideali per la realizzazione di calchi dove poter colare o spalmare diversi materiali da copia, come ad esempio il gesso sintetico, la cera d’api, il cemento e soprattutto alcuni tipi di resine fra cui la poliuretanica e l’epossidica. Queste ultime sono quelle che utilizzo di più in assoluto e molto probabilmente anche quelle che andremo a lavorare nel nostro tutorial!
Gomma siliconica utilizzata per la realizzazione di calchi. Indurisce velocemente con l’ausilio di uno specifico catalizzatore (a destra).
La colata in resina
Resina poliuretanica e relativo catalizzatore.
La resina poliuretanica dal colore molto chiaro, una volta colata in un calco, riesce a riempire ogni piccolo spazio e a riprodurre perfettamente ogni dettaglio, senza emanare alcun odore né nella sua forma base, né da catalizzata (musica per le mie narici!) e una volta asciutta è pronta per essere lavorata e verniciata. Grazie a queste caratteristiche è ideale per la riproduzione di modelli di piccoli e medi dimensioni, ma anche per la riproduzioni di manufatti di grandi dimensioni, infatti trova impiego in diversi settori come ad esempio in quello del modellismo, della scultura, degli effetti speciali e molto altro.
La resina epossidica invece (io uso la Cristal) è ottima per la sua buona resistenza meccanica e termica, per l’elevatissima trasparenza paragonabile a quella dell’acqua, per l’ottima brillantezza e resistenza all’ingiallimento. È ideale per realizzare oggetti decorativi (io la utilizzo soprattutto per creare gemme ma si utilizza anche per realizzare statuine, lampade, gioielli, ecc.). Entrambe le resine possono essere pigmentate sia con colori in polvere sia con coloranti liquidi appositi.
A questo punto del lavoro dovremmo aver raggiunto la terza fase del tutorial, e quindi dovremmo avere il nostro oggetto catalizzato nello stampo. Beh, per prima cosa bisognerà tirarlo fuori facendo attenzione a non fare troppi danni (se avete utilizzato bene il distaccante non avrete problemi). Successivamente ci occuperemo dell’eventuale rifinitura e verniciatura dell’oggetto.
La resina viene colata nel calco di gomma siliconica. Dopo l’indurimento si ottiene un semilavorato perfettamente fedele alla scultura iniziale.
Fase 3
Rifinitura e verniciatura
I colori che uso maggiormente sono le vernici acriliche spray, quindi molto probabilmente saranno anche quelle che andrò ad utilizzare per il nostro tutorial ma, a seconda dell’oggetto e del materiale, mi diverto a dipingere a mano le mie creazioni con colori e pennelli di vario tipo e dimensioni.
Diversi pigmenti per la colorazione delle resine.
Si, dico probabilmente perché come vi accennavo sopra, il bello del creare è anche l’essere imprevedibile! Per ora credo sia meglio fermarci qui. Vi ho lasciato qualche nozione base sui materiali che andrò ad utilizzare e non vedo l’ora di stupirvi e mostrarvi qualcosa, ma soprattutto di esservi d’aiuto spiegandovi qualche piccola tecnica che utilizzo ogni giorno per realizzare le mie creazioni. Mi raccomando, documentarsi prima di tutto!
In attesa dell’imminente tutorial studiate bene e pensate a cosa vi piacerebbe realizzare tramite l’uso di questi materiali. Vi ringrazio per essere arrivati fin qui, spero di aver stuzzicato la vostra curiosità e voglia di sperimentare! A presto!
Prodotto finito, dopo la fase di rifinitura e verniciatura.
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Il legno è composto da due materiali-base: la cellulosa, a sua volta composta da minuscole fibre, e la lignina, una struttura polimerica che i tutti i vegetali ha la funzione di legare e cementare tra loro le fibre per conferire ed esaltare la compattezza e la resistenza della pianta. La lignina contiene anche molecole chiamate e cromofori che danno al legno il caratteristico colore marrone e impediscono il passaggio della luce.
Nei primi tentativi di rendere trasparente il legno si è pensato di rimuovere la lignina, ma questo richiede l’uso di sostanze pericolose, alte temperature e molto tempo, elementi che renderebbero il prodotto finale costoso e fragile. Una nuova tecnica si è rivelata non toppo costosa e facile da attuare, al punto che è possibile ottenere questo risultato anche nel giardino di casa. I ricercatori hanno spennellato una soluzione di perossido di idrogeno al 30%, su assi di legno lunghe un metro e spesse un millimetro. Lasciato al sole, o sotto una lampada UV per circa un’ora, il perossido ha sbiancato i cromofori marroni mantenendo intatta la lignina, rendendo il legno bianco. A questo punto, le assi sono state immerse per 5 ore in etanolo, poi è stato usato il toluene, e infine applicata una resina epossidica trasparente e resistente – pensata per uso marino – al fine di riempire gli spazi e i pori del legno per poi indurirsi. Questo procedimento non troppo complicato ha reso il legno trasparente.
L’effetto è interessante; il materiale ottenuto permette di far passare il 90% della luce visibile. Il legno è più resistente del vetro, più leggero e ha migliori proprietà isolanti e giacché non è necessario usare alte temperature per la creazione del materiale, è probabilmente necessaria anche meno energia per creare il legno trasparente.
Scienziati hanno creato il legno trasparente, più forte e leggero del vetroGli scienziati riferiscono che i tipi di legno che si possono usare sono tanti, inclusi dalla quercia alla balsa e non ha importanza la direzione del taglio (le assi possono esser tagliate nella direzione della lunghezza delle fibre o perpendicolarmente alla venatura).
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