#gioventú
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James Joyce oltre che forte bevitore quando beveva (passava periodi da astemio), era un gran divoratore di libri ed era stato un puttaniere in gioventú. Per quanto facesse loro ricorso, le puttane non gli piacevano, e forse per questo preferiva immaginare, quando scriveva a sua moglie, Nora, scene che forse avevano avuto un corrispettivo nella realtà nonostante la teatralità delle raffigurazioni. In fin dei conti, Joyce aveva detto una volta che «anelava di poter copulare con un'anima». Ormai da parecchi anni sono diventate famose queste lettere oscene, in cui l'autore si cullava nell'illusione di poter essere molto felice quando Nora e lui si sarebbero rincontrati (lui stava a Dublino, lei a Trieste, dove vivevano abitualmente), e in cui trovava anche momentanea felicità, poiché alla fine di piú d'una confessa di essere venuto (sono parole sue) mentre le scriveva porcherie. Senza dubbio uno dei pochi scrittori che hanno ottenuto con la loro penna gratificazioni così intense. James Joyce, a giudicare da questa desiderava che sua moglie ingrassasse affinché lo colpisse, lo dominasse e vi fossero piú eccessi, aveva idee molto precise sul genere di indumenti intimi che lei doveva indossare (un po' macchiati sempre, questa preferenza era invariabile) e dimostrava smaccata predilezione per le capacità aeree o anche secretive di colei che aveva conosciuto come Nora Barnacle: insomma, era un coprofilo. Ma di quelle lettere non è questo l'elemento piú stridente, quanto lo spirito inquisitivo con cui interrogava Nora sul suo passato o sul suo presente, al fine di nutrire i suoi libri. Il tipo d'interrogatorio ricorda, piú che altro, quello dei parroci cattolici nel confessionale, come si vede in questo passo: «Quando quella persona... ti ha messo la mano o le mani sotto le gonne, ti ha accarezzato soltanto all'esterno o ti ha infilato un dito o piú dita? Se lo ha fatto, è arrivato abbastanza in alto per toccarti quella piccola cosina che hai alla punta della fica? Ti ha toccato di dietro? E rimasto a lungo ad accarezzarti e tu sei venuta? Ti ha chiesto di toccarlo? L'hai fatto? E se non l'hai toccato, è venuto contro di te e tu te ne sei accorta?» O in quest'altro: Stanotte... ho tentato di immaginarti mentre ti masturbavi la fica in bagno. Come lo fai? In piedi contro il muro accarezzandoti sotto i vestiti o ti siedi sulla tazza con le gonne sollevate e la mano a tutta velocità nell'apertura delle mutande? Ti viene voglia di cacare? Mi chiedo come fai. Vieni mentre cachi o ti masturbi prima fino alla fine e cachi dopo?» Non si può negare che Joyce fosse un uomo puntiglioso e innamorato del particolare.
- Javier Marias, Vite scritte
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beyoncé by beyoncé; we're all in this together by dave; nimrod by green day; channel orange by frank ocean; gioventú bruciata by mahmood; amir by tamino; no thank you by little simz; sherihan by cherrie; infinity on high by fall out boy; skin by joy crookes
this really exposes my weakness for a man with a good falsetto, lmao
tagged by @sensazioneultra and top 10 albums is like picking favourite children but i do think i can stand behind these choices
and bc i'm nosy and love this shit, i tag: @naslostcontrol @icedsodapop @moodyeucalyptus @fishbarconcept @polarcell @kutputli
#the ones that didn't quite make it are 1) college dropout 2) mind of mine 3) aha shake heartbreak and 4) anti#college dropout should probably have gone in here in stead of smth newer but the bitter taste prohibits me from listening to it#bc it just makes me sad#to think of kanye back then vs kanye now#it's tragic#anyways
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RESPONSABILITÀ E DOVERI
di Antonio Gramsci
“ La convinzione che il regime fascista sia pienamente responsabile dell'assassinio del deputato Giacomo Matteotti, così come è pienamente responsabile di innumerevoli altri delitti non meno atroci e nefandi, è ormai incrollabile in tutti. L'indignazione sollevata da un capo all'altro d'Italia dal nuovo misfatto è rivolta non soltanto contro i masnadieri che hanno rapito in pieno giorno, a Roma, l'on. Matteotti per assassinarlo, non soltanto contro i camorristi che, minacciati dalla parola accusatrice del deputato unitario, ne hanno voluto la soppressione, ma contro tutto un metodo di governo, contro tutto un regime che si regge e si difende con organizzazioni brigantesche, che contrappone alle critiche avversarie le sanguinose imprese della sua mano nera, che adopera sistematicamente il bastone o il pugnale o la benzina per far tacere le voci moleste. Il governo tenta disperatamente di respingere da sé ogni responsabilità ed ogni colpa, il fascismo tenta di provare la propria innocenza condannando gli esecutori materiali del delitto. Tentativi puerili. Bisognava non esaltare la balda Gioventú sportiva che organizzò freddamente e compi l'orrenda strage di Torino; bisognava non esaltare e non sottrarre ad ogni punizione i banditi che da due anni terrorizzano l'Italia; bisognava poter governare senza ricorrere ogni giorno al delitto. Ma nella confessione stessa del governo di non poter rinunciare alle proprie bande armate, di non poter restituire una legge al popolo italiano, di non poter vivere senza far pesare sul popolo la minaccia permanente della violenza e dell'arbitrio, di dover sempre esaltare la virtú del ferro e del piombo, è la prova definitiva della colpa del regime. E la coscienza del popolo è insorta contro tutti i colpevoli. Anche i filofascisti, difensori per professione e per definizione di tutta l'opera del governo, hanno dovuto per un certo tratto seguire la corrente; ma il loro scopo era evidente ed è ormai raggiunto: impedire che il regime fosse travolto dalla stessa ondata di indignazione che ha travolto gli assassini. Invece tutti i partiti d'opposizione si sono immediatamente schierati, alla testa delle loro forze, contro il governo, contro il fascismo. Essi hanno compreso, al pari della grande maggioranza degli italiani, che, per eliminare il delitto dalla scena politica, occorre eliminare le cause del delitto, occorre il disarmo delle guardie bianche, la dispersione delle centrali di brigantaggio: la distruzione, cioè, di tutte le forze che tengono in piedi il fascismo. Questa esatta valutazione della situazione e delle necessità dell'ora imponeva ai partiti d'opposizione dei doveri, dei sacri doveri che non sono stati compiuti. Il tragico episodio ha dimostrato che è necessario proteggere la vita e l'incolumità personale dei cittadini seriamente minacciate dal fascismo. Alla commozione di tutto il popolo non è estranea la sensazione precisa di questa minaccia particolarmente grave per gli operai ed i contadini, minaccia che non scomparirà fino a quando il fascismo non sarà eliminato dal governo. Ebbene, che cosa hanno fatto le Opposizioni per raggiungere qualche risultato concreto? Esse si sono irrigidite in una posizione di attesa, con la speranza forse che lo scandalo dilagante sarebbe bastato da solo a colpire a morte il governo fascista. È certo che questa è un'illusione. Il governo fascista è riuscito fino ad ora a rimanere in piedi soltanto per la forza delle sue squadre armate e saranno le squadre armate che lo difenderanno fino all'estremo. L'attesa passiva è dunque una colpa. Se le Opposizioni borghesi non hanno forze organizzate per scendere in lotta, le Opposizioni proletarie possono contare sull'esasperazione di tutta la classe lavoratrice non piú disposta a sopportare una tirannia feroce. Bisogna saper raggiungere, attraverso lo stato d'animo che s'è venuto in questi giorni formando, l'unità della classe lavoratrice, unità indispensabile al raggiungimento della vittoria. “
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Testo dell’articolo apparso senza firma su «Stato Operaio» del 19 giugno 1924.
#Antonio Gramsci#antifascismo#leggere#citazioni#dittatura#Giacomo Matteotti#letture#Storia d'Italia#Omicidio Matteotti#Storia del XX secolo#democrazia#arbitrio#libri#violenza#intellettuali italiani del XX secolo#politica italiana#Stato Operaio#Partito comunista d’Italia#deputati#Regno d'Italia#giornalisti#secessione dell'Aventino#PCI#squadrismo#opinione pubblica#parlamentarismo#giornalismo#Camera dei deputati#PCd'I#ordinovismo
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Non voglio altra luce che il tuo corpo avanti al mio:
assoluto chiarore, trasparenza completa.
Limpidezza il cui ventre, come il fondo del fiume,
con il tempo s’afferma, con il sangue s’affonda.
Che materie durevoli e lucenti t’hanno fatto,
cuore dell’aurora, carnagione mattutina?
Non voglio altro giorno di quello che esala il tuo seno.
Il tuo sangue è il domani che non ha mai termine.
Non c’è altra luce o sole che il tuo corpo: tutto è tramonto.
Non vedo le cose ad altra luce che alla tua fronte.
L’altra luce è un fantasma, nulla piú, del tuo passo.
Il tuo insondabile sguardo mai volge a ponente.
Chiarezza senza via di declino: essenza somma
del fulgore che non cede né lascia la cima.
Gioventú. Limpidezza. Chiarore. Trasparenza
che avvicina gli astri piú lontani nella luce.
Chiaro corpo, bruno di calore fecondante.
Erba nera l’origine; erba nere le tempie.
Nera sorsata gli occhi, lo sguardo distaccato.
Giorno azzurro. Notte chiara. Ombra chiara che vieni.
Non voglio altra luce che la tua ombra dorata,
da cui scaturiscono anelli d’un’erba oscura.
Nel mio sangue, fedelmente dal tuo corpo acceso,
per sempre c’è la notte: per sempre c’è il giorno.
(Miguel Hernández)
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Tagged by @gjalleon to post my album rotation!
So we have
Gioventú Bruciata - Mahmood
Smoke&Mirrors - Imagine Dragons
Evolve - Imagine Dragons
So (much) for stardust - Fall out Boy
Volume i - Aviva
Olympia - Betterov
I’m tagging @omarfor-orchestra , @canonbumbleby and whoever else wants to but no pressure!
#music#tag game#i think i forgot anothe imagine song because i went a bit on a bender two days ago and started to listen to the whole discography but oh wel
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Caspar David Friedrich, Un uomo e una donna in contemplazione della luna, 1819, olio su tela, cm 34 X 44. Berlino, Alte Nationalgalerie.
A Silvia di Giacomo Leopardi
Silvia, rimembri ancora
quel tempo della tua vita mortale,
quando beltà splendea
negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
e tu, lieta e pensosa, il limitare
di gioventú salivi?
Sonavan le quiete
stanze, e le vie dintorno,
al tuo perpetuo canto,
allor che all’opre femminili intenta
sedevi, assai contenta
di quel vago avvenir che in mente avevi.
Era il maggio odoroso: e tu solevi
così menare il giorno.
Io, gli studi leggiadri
talor lasciando e le sudate carte,
ove il tempo mio primo
e di me si spendea la miglior parte,
d’in su i veroni del paterno ostello
porgea gli orecchi al suon della tua voce,
ed alla man veloce
che percorrea la faticosa tela.
Mirava il ciel sereno,
le vie dorate e gli orti,
e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Lingua mortal non dice
quel ch’io sentiva in seno.
Che pensieri soavi,
che speranze, che cori, o Silvia mia!
Quale allor ci apparia
la vita umana e il fato!
Quando sovviemmi di cotanta speme,
un affetto mi preme
acerbo e sconsolato,
e tornami a doler di mia sventura.
O natura, o natura,
perché non rendi poi
quel che prometti allor? perché di tanto
inganni i figli tuoi?
Tu, pria che l’erbe inaridisse il verno,
da chiuso morbo combattuta e vinta,
perivi, o tenerella. E non vedevi
il fior degli anni tuoi;
non ti molceva il core
la dolce lode or delle negre chiome,
or degli sguardi innamorati e schivi;
né teco le compagne ai dí festivi
ragionavan d’amore.
Anche peria fra poco
la speranza mia dolce: agli anni miei
anche negâro i fati
la giovanezza. Ahi, come,
come passata sei,
cara compagna dell’età mia nova,
mia lacrimata speme!
questo è quel mondo? questi
i diletti, l’amor, l’opre, gli eventi,
onde cotanto ragionammo insieme?
questa la sorte dell’umane genti?
All’apparir del vero
tu, misera, cadesti: e con la mano
la fredda morte ed una tomba ignuda
mostravi di lontano.
Il nome "Silvia" è ispirato alla ninfa protagonista della Aminta di Tasso. Simbolo di tutti i sogni di gioventù infranti da una morte prematura.
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tagged by @amethystsoda!! thank you love <3
Last movie watched
The Handmaiden 🤍 seeing this poster for the first time activated something in my brain and I’ve been meaning to watch it since. So glad I finally got around to it
I’m making an effort to watch more movies this year. Here’s my to-watch list:
Moonlight
Parasite
È Stata la Mano do Dio
La Grande Bellezza
La Meglio Gioventú
Les Intouchables
The Grand Budapest Hotel
Mad Max: Fury Road
Majo Minarai Wo Sagashite
House of Gucci
If you have any recs, please send them my way!!
Currently Reading
Just finished this one last night in bed: for how much people were talking about it, I was really expecting The Seven Husbands of Evelyn Hugo to be better than it was. It was an enjoyable read, but I definitely think the beginning and middle (which had me hooked) were its strongest parts. By the end I couldn’t bring myself to care for most of the characters, and the ones I did like felt flat and one-note. Evelyn was a very charismatic protagonist, but I wasn’t pulled in by her development over the course of her life & the novel.
Again, I still enjoyed the book. I think it’s a great beach read. I got it done in about 5-6 hours of reading - very manageable.
Last song
Currently working on
No creative stuff happening right now unfortunately 🥲
Tagging @transimailisa @mono-blogs-art @dongslobber @faarkas <3
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Ci sono quei momenti in cui le cose significano qualcosa e senti le parole che da concetti astratti diventano immagini concrete
Ascolto i baustelle e sento l'italia
Quel colore tra l'arancione e il rosso, una sfumatura di mattone
Che va tutto male e tutto bene, ce la caviamo
Le sporcature, la vita alla bell'e meglio
Quella parte di gioventú ormai non piú
Il divario di benessere, gli universitari, Bologna, i trentenni, gli impiegati con la valigietta e una situazione economica confortevole e gli operai nella stessa fabbrica dall'adolescenza
Il dissenso comune per la classe politica, per motivi diversi, ma lo spirito è lo stesso
Gli spritz e i vinelli al bar con le patatine e il giornale al bar della piazza
Gli ideali traditi e le promesse non mantenute
I battibecchi sul cibo, il nord e il sud, mia nonna e tua madre, il vicino di casa
le spiaggie stipate, le borse frigo, il ferragosto
Azzurro, Celentano
Con l'acqua alla gola, ma è un bel mare
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[…] egli fu greco e latino prima che italiano; tuttavia confido che parrà loro degna d'osservazione e di studio l'opera di un giovinetto di soli diciassette anni; da potersi già numerare fra i più eruditi uomini che ai nostri tempi abbia avuto l'Italia. E poiché ne piace investigar le cagioni degli effetti maravigliosi, recherò in tal proposito, ad esempio de' giovani più desiderosi di valore che di fama, un tratto di lettera del suo colto e rispettabil fratello conte Carlo Leopardi; della cui grazia io tanto mi pregio quanto del favore de' virtuosi e de' buoni pari suoi dee pregiarsi ogni cultore affettuoso della virtù e della bontà. Ella si mostra sorpresa, scriv'egli, come così presto (il povero Giacomo) abbia potuto acquistar tanto, specialmente in fatto d'erudizione. Certo, nessuno è stato testimonio del suo affaticarsi più di me, che, avendo sempre nella prima età dormito nella stessa camera con lui, lo vedeva, svegliandomi nella notte tardissima, in ginocchio avanti il tavolino per potere scrivere fino all'ultimo momento col lume che si spegneva. Tuttavia non l'avrei creduto mirabile in questo genere, in cui so che gli oltramontani spesso fanno stordire, se non lo sentissi ammirato da loro stessi. Forse per quel tatto quasi divinatorio che aveva nella filologia, e per quella singolarità non comune, a mio parere, almeno in Italia, che un gran poeta e filosofo sia grande erudito. Le rispettive qualità che ordinariamente si distruggono fra loro convien dire che si giovino in certe elevazioni d'intelligenza. - Così egli benissimo. Vedete, caro e venerato mio Signore, quali frutti di senno mirabili abbia portati, alquanto proceduta in tempo, quella giovenile costanza, accompagnata da tanto vigore d'intendimento e da tante doti! Egli non fece dell'adolescenza, come suolsi, un vulgar sonno, ma veramente la visse; e negli studj stette rimoto dalla veduta delle genti. Mediante l'abito della fatica sono portati avanti gl'ingegni e gli studj che hanno più fondo che prospettiva; perchè i corpi veramente per fatica d'esercizj s'aggravano, ma gli animi affaticandosi nelle umane discipline s'alleviano.
(Prospero Viani)
Sempre mi desteranno dolore quelle parole che soleva dirmi l’Olimpia Basvecchi riprendendomi del mio modo di passare i giorni della gioventú, in casa, senza vedere alcuno: che gioventú! che maniera di passare cotesti anni! Ed io concepiva intimamente e perfettamente anche allora tutta la ragionevolezza di queste parole.
(Giacomo Leopardi)
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La verità era che per qualche mese aveva proceduto a quel catalogamento delle cose di gioventú nel quale si decide se morire o no per ciò in cui non si crede piú. Nelle bianche ore morte di Zurigo, fissando la dispensa di uno sconosciuto attraverso il chiarore di un lampione, pensava che voleva essere buono, voleva essere gentile, voleva essere coraggioso e saggio, ma tutto era molto difficile. Voleva anche essere amato, se poteva farci entrare anche questo.
- Francis Scott Fitzgerald, Tenera è la notte
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#gioventú #giovaneefigo #cool #modesto https://www.instagram.com/p/B1wItmZCShP/?igshid=2qkbqfcr0h1y
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“ Stanotte dalle celle acutamente gridano le ammalate, le voci arrivano e penetrano dentro lo spiraglio della finestra di camera mia che ho lasciato socchiusa per il caldo. Sono voci acute, delle lame che diventano sottili e perforanti con qualche cosa di dolce e insieme di inutile; non chiamano, non si voglion far sentire da nessuno, voci che rispondono ai loro delirî; ogni poco si fermano come ascoltassero la risposta; a loro volta rispondono. È il 27 giugno, una notte già di silenziosa e fitta estate. Domani dunque ancora una volta vedrò la processione del Corpus Domini del manicomio. Tutti gli anni, al di fuori di quelli della guerra, ho visto, da quando son laureato, la processione dei matti, nel primo sboccio dell'estate, e ogni volta quello sfilare di folli dietro i preti ammantati mi ha portato a considerare la mia condizione. Ogni anno i matti, dietro il baldacchino, frastornati dai loro delirî, reietti dalla società, seguono in due file. Io, dietro le persiane, guardo. La Lella mi ha messo un tale sfolgorio di rose sopra lo scaffale dei libri che ogni volta che sollevo gli occhi e le vedo, sorrido sorpreso dalla felicità. La processione si è svolta placidamente e non è mancata la predica del frate dal terrazzo dove, ai tempi del Duce, si facevano i discorsi ai fascisti. La scena del discorso del frate davanti ai matti e alle matte e ai contadini dei dintorni del manicomio, vestiti a festa, se sofferta nella sua ironica-tragica realtà, avrebbe potuto essere un grande quadro. Non mancava nulla della stupidità umana, galleggiavano i sette vizi capitali, l'ipocrisia e l'ambizione in tal modo si davan l'abbraccio che era una morsa, la mediocrità era il sovrano, la servitú strideva acutamente. Intorno alla piazza vi erano gli alberi ricchi di foglie che seminavano una fertile ombra. Sulla destra, seduta in quell'ombra, inconsapevole forse della sua bellezza, c'era una ragazza, splendente di gioventú; aveva un vestito primaverile e sembrava aspettasse la felicità dalla vita (voglia il cielo che l'abbia). Il frate dal terrazzo, la barba puntuta come un sesso setoloso, abbaiava spergiuri. “
Mario Tobino, Le libere donne di Magliano, introduzione di Geno Pampaloni, A. Mondadori (collana Oscar n° 90), 1969²; pp. 68-70.
[1ª Edizione originale: Vallecchi, Firenze, 1953]
#Mario Tobino#letture#leggere#amore#libri#cattolicesimo#Le libere donne di Magliano#psichiatria#psicologia#società#letteratura del XX secolo#poeti#citazioni letterarie#romanzo#letteratura del '900#Lucca#narrativa italiana#autobiografie#malattie della mente#autobiografismo#Maggiano#Toscana#ospedale psichiatrico#scrittori toscani#riti religiosi#gioventú#Geno Pampaloni#Corpus Domini#manicomio#vizi capitali
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Pubblicheró frasi di una gioventú bruciata e di un'anima ancora giovane per poter morire.
#frasi pensieri#frasi#pensiero#frasi tristi#pensieri#frasi belle#frasi italiane#triste#frasi vere#solitudine#frasi sfogo#giovani#gioventù#bruciata#gioventú bruciata#anima#sadstory#i'm sad#sad sad day#sad music#sad poetry
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https://youtu.be/-g0aMITc03o
youtube
Mentally I’m here
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Me, waiting for Mahmood to get the recognition he deserves:
#mahmood#eurovision#soldi#gioventú bruciata#eurovision 2019#eurovision contest#alessandro mahmoud#esc#esc 2019#esc19#song contest#esc italy#eurovision italy#italy
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Tudo que sei é que você quis partir
Eu quis partir você
Tirar você de mim
Demorei pra esquecer
Demorei pra encontrar
Um lugar onde você não me machucasse mais
Guardei um pouco
Porque o tempo é mercúrio cromo
O tempo é tudo que somos
Talvez tivéssemos, teríamos tido, tiveramos filhos
E estava lhes ensinando a ler
On the Road e coisas desiguais
Com você por perto eu gostava mais de mim
Veja bem, eu já não sei
Se estou bem só por dizer
Só por dizer é que finjo que sei
Não me olhe assim
Eu sou parte de você
Você não é parte de mim!
Do meu passado cê faz pouco caso
Mas só pra você saber
Me diverti um bocado
E com você por perto eu gostava mais de mim
#crush#Legião#lyrics#letras de música#aesthetic lyrics#aesthetic#aesthetics#dark aesthetic#goth aesthetic#renato russo#la nuova gioventú#legião urbana
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