#foto creativa
Explore tagged Tumblr posts
Text
Abrázame muy fuerte
5 notes
·
View notes
Text
#wifredo#llimona#wifedo llimona#creative#fotografia#foto#photography#Fotografías#fotografias artisticas#fofografias#photo#foto creativa#creatividad#arte#arte fotográfico
0 notes
Text
ENTREGA: MAVEN LIM. HABILIDAD: COMBATE CUERPO A CUERPO (1/3).
DETALLES FAMILIARES:
willem lim (60) — padre. médico internista, jefe del área de emergencias en queen astrid military hospital y profesor de internado en la université libre de bruxelles.
emilie lim (54) — madre. ama de casa, actualmente, imparte clases de gastronomía coreana, financiada por la embajada, y vende pasteles ocasionalmente.
minerva lim (34) — hermana mayor. casada y erradicada en corea. enfermera pediátrica, pero no ejerce y se dedica a la crianza de sus hijes.
siena lim (32) — hermana mayor. comprometida y dueña de dos perros. arquitecta, trabaja en el departamento de urbanismo del gobierno de bruselas.
chiara lim (30) — hermana mayor. comprometida, profesora de lengua y literatura en lycée français jean monnet, hogar temporal de gatos.
leonie lim (28) — hermana mayor. soltera. bióloga especializada en botánica. miembro de un equipo de investigación en la université libre de bruxelles y en el jardín botánico de la ciudad.
maven lim (27) — psicólogo de la université libre de bruxelles. especialista psicología clínica con máster en comportamiento criminal. solía trabajar en un hospital del estado ubicado en bruselas.
12 notes
·
View notes
Text
Oggi avresti compiuto 11 anni e
da 3 posso soltanto festeggiarti
da lontano.
Mi manchi sempre da impazzire
e in questo Giorno particolarmente di più.
Allora chiudo gli occhi
per potermi rivedere subito insieme a Te
spensierati e felici,
mentre tra una coccola e l’altra
Ti auguro
Buon Compleanno!
Joker da quando Te ne sei andato
la Vita qui è più difficile,
tanto che alle volte ho come l’impressione
di vedermi sgretolare anche
quelle piccole, poche certezze
che a fatica sono riuscita a conquistare.
Ma resisto
come mi hai insegnato Tu,
traendo forza da questo
Tuo prezioso insegnamento.
Menomale che continui
ad appoggiarmi con il Tuo Affetto Unico,
mentre attento mi osservi
dal Ponte dell’Arcobaleno.
Il punto è proprio questo
TU CI SEI
ed Io Ti sento vicino.
Questo è ciò che più conta!
Grazie Amore Mio!
Auguri di cuore allora e ricorda:
Ti vedo,
Ti sento,
Ti vivo,
T I A M O
JOKER! 🐾❤️
@elenascrive
#6 giugno#buon compleanno#joker#il mio cane#compleanno#auguri#auguri speciali#dedica#ispirazioni#ispirata#amore#amore puro#amore eterno#amare#poesia#io scrivo#scrivo#scrivere#scrivendo#scrittura#scrittura creativa#foto mie#mi manchi#mancanza#mie parole#parole mie
9 notes
·
View notes
Text
Hola gente querida☀ Espero estén teniendo un bonito día (sea cuando sea que vean este post Jsjsj). Hago un pequeño espacio para avisarles que las publicaciones tal vez demoren un poco... Porque estoy poniéndome al día con tiktok. Los invitó a seguirme por ahí (por si quieren disfrutar mis frases con algo de música).
#foryou#parati#nota#my writing#textos#text post#autores#escritora#frase tumblr#notas#escritos para dedicar#escritos#escritura creativa#escrituras#textpost#writersoftumbrl#artist on tumblr#foryoupage#frases#frases en español#frases en tumblr#frases escritos#frases en imagenes#frases en fotos#frases de amor#frases de la vida#frases amor#frases de desamor#frases de reflexion#escritores en español
4 notes
·
View notes
Text
DiNZeL
#.#..#...#EXCLUSIVE BRUNCH DE CAFÉ DINZEL#CHEESEBURGER & FRENCH FRIES...#https://youtu.be/lTaXtWWR16A#¿Alguien tiene un Mark Twain J.H.S. original? 239 (ahora un I.S.) anuario#fotos de graduación#videos#historias de ex alumnos para compartir#fotos de la vieja escuela (películas#videos) para compartir de la Clase de 1980? En séptimo grado#primero me especialicé en escritura creativa y luego en octavo grado cambié a medios visuales. También fotografié el anuario de la escuela#1980. Gracias. Sinceramente#Jonathan Upshur (DiNZeL)#EL PRESIDENTE OBAMA VETERANO HONORARIO Cub Scout (Bobcat) 1970-1975#Natación Boy Scout (Estrella) 1975-1980#Flecha de luz Cuerpo de Marines de los Estados Unidos Honorable 1986 Mark Twain J.H.S. 239 ex alumnos#239#Brooklyn#Nueva York https://m.youtube.com/shorts/p7V-yHtAQYk https://dinzels.com/#Carta del presidente Barack Obama https://youtu.be/W3jaKvOjfdU (SUSCRIBIR) Por favor comparte#https://youtu.be/Cj25UpcBDt0#https://www.univision.com/noticias/cual-es-la-ciudad-con-mas-pobreza-entre-las-mas-grandes-de-eeuu-fotos#@_DiNZeL#Copyright(c) 2023 DiNZeL LLC. All Rights Reserved.
0 notes
Text
100 domande curiose
1. Libro preferito?
2. Autore preferito?
3. Poesia preferita?
4. Ti piace scrivere?
5. Ti piace leggere?
6. Disegni?
7. Ti piace l'arte?
8. Sei mai stato/a ad un museo?
9. Artista preferito?
10. Film preferito?
11. Attore/attrice preferito/a?
12. Regista preferito?
13. Colonna sonora preferita?
14. Saga preferita?
15. Personaggio preferito di Harry Potter?
16. Personaggio preferito di un libro?
17. Personaggio preferito di un film?
18. Serie tv preferita?
19. Canzone preferita?
20. Cantante preferito/a?
21. Band preferita?
22. Hai mai scritto una canzone?
23. Hai mai scritto una lettera a mano?
24. Hai mai ricevuto una lettera scritta a mano?
25. La pazzia più grande che hai fatto?
26. Ti piacciono le sorprese?
27. La sorpresa migliore che hai ricevuto?
28. La sorpresa più bella che hai fatto?
29. Quale pianeta visiteresti?
30. Preferiresti essere una sirena o una fata?
31. Quale decade preferisci?
32. Sei una persona creativa?
33. Quale lavoro vorresti esistesse?
34. Quali animali vorresti si unisserero per dare vita ad una nuova specie?
35. Pic nic al mare o in montagna?
36. Ti piace il teatro?
37. Hai mai visto un balletto?
38. Sei mai stato/a ad un concerto?
39. Hai mai cantato in pubblico?
40. Hai mai ballato in pubblico?
41. Adotteresti un bambino?
42. Adotteresti un animale?
43. Moto o auto?
44. Preferisci nuotare o volare?
45. Quale personaggio Disney pensi di essere?
46. Quale villain Disney ti rappresenta?
47. Quale cultura ti affascina?
48. Se potessi condividere un senso (tatto, vista,olfatto, gusto,udito) con la tua anima gemella quale condivideresti?
49. Vampiro o licantropo?
50. Credi nella fiamma gemella?
51. Temporale o arcobaleno?
52. Musica classica o rock?
53. Ti piace recitare?
54. Hai mai suonato in pubblico?
55. Hai mai recitato in pubblico?
56. Sai leggere i silenzi?
57. Sai rispettare i silenzi?
58. Soffri il solletico?
59. Riesci a fare ridere gli altri?
60. Sai ascoltare?
61. Ti fidi?
62. Ti piace fare foto?
63. Sei fotogenico/a?
64. Musica in streaming, Spotify, CD o vinile?
65. Anime preferito?
66. Manga preferito?
67. Meglio i manga/anime di ieri o quelli di oggi?
68. Cartone animato preferito?
69. Il tuo cavallo di battaglia in cucina?
70. Il piatto che proprio non ti riesce?
71. Quale colore non sopporti?
72. Cosa non può mancare in casa tua?
73. Quale tua caratteristica vorresti avessero anche gli altri?
74. Cosa "rubesti" da un altra persona?
75. Come organizzeresti il primo appuntamento?
76. Come vorresti fosse il tuo prima appuntamento?
77. Faresti il primo passo?
78. Amicizia uno a uno o gruppo di amici?
79. Le parole che vorresti sentirti dire?
80. Cosa vorresti dire agli altri?
81. Credi nel destino?
82. Credi nella fortuna?
83. Pratichi la gratitudine?
84. Ti senti cambiato rispetto a 10 anni fa?
85. Cosa cambieresti di questi ultimi 10 anni?
86. Come ti vedi tra 10 anni?
87. La famiglia è solo quella di sangue?
88. Gli amici sono una seconda famiglia?
89. Si deve sempre perdonare chi si ama?
90. Cosa non ti perdoni?
91. Vorresti tornare bambino/a o diventare adulto/a?
92. Vorresti essere del sesso contrario al tuo?
93. Balletto preferito?
94. Ballerino/a preferito?
95. Conosci il messaggio dei fiori?
96. Giorno o notte ?
97. Alba o tramonto?
98. Freddo o caldo?
99. Sole o pioggia?
100. Scegli tu questa domanda
#domande#noia#100#100 domande#quiz#test#domanda#questions#question#bored#compagnia#life#vita#ask#gioco#game
472 notes
·
View notes
Text
califórnica - blas polidori x modelo!lectora.
quiero clavar mis colmillos en tu carne, morena. / quiero hacerte el amor en una sala de espera.
resumen: blas y tú se han visto en sesiones de fotos las veces suficientes para sentir atracción. pero nunca antes con ropa tan provocativa, ni con un director de fotografía que demande acciones tan... provocadoras.
wc: 3.3k
warnings: español neutro (ish), relación indefinida, nsfw (18+), sexo sin protección (chulo en teoría pero no lo practiquen amores), blas con mommy kink!!, risky sex, semi-público, dos idiotas bien pero bien horny.
A/N: eeeem yo usualmente escribo en inglés y para otros fandoms peeero @chiquititamia me dio tremendo brainrot con mommy kink!blas entonces tuve que hacer esto + tengo califórnica en repeat constante. cualquier retroalimentación es muuuy bienvenida ♡
now playing . . . califórnica - la guasana ciega
Por lo que Blas conocía de la marca, modelar para Diesel iba a ser… distinto.
La ropa era de denim mayormente rasgado, con acentos en brillantina y colores que iban desde tornasol a neones brillantes. Pero lo que él veía como un mayor desafío era lo provocativo que solían ser las campañas. Cuerpos expuestos y brillantes simulando el efecto de sudor, manos atrevidas que podían hacer que cualquier peatón volteara la cabeza completamente para fijarse bien en el anuncio.
Aún así, aceptó el contrato, sintiendo su estómago retorcerse por la emoción hacia lo desconocido. Era un reto, un buen reto. Era el tipo de adrenalina que muchos buscaban en las drogas o en la velocidad de un vehículo, sin importar las consecuencias en ambos casos.
Sentado en el camerino del estudio los nervios disiparon con la música y la plática a su alrededor, su autoestima estaba igual de reluciente que el producto que le aplicaban en su torso desnudo.
Hasta que entraste tú.
Al sonido de la puerta, simplemente miró hacia un lado sin mover la cabeza, todavía concentrado en la manera que se movían los dedos de la estilista para definirle los rizos. Pero la voz de la directora creativa hablando directamente con él hizo que, por respeto, volteara su atención hacia el umbral desde que dejaron de trabajar en su aspecto.
La mujer te presentó como su compañera del día, riéndose que debían actuar como pareja, y como respuesta su garganta se secó significativamente mientras dabas pasos lentos pero seguros hacia el.
¿Era su imaginación o estudio estaba más caluroso? Según el recordaba el efecto del sudor era por maquillaje.
Lo saludaste con una cierta felicidad, esperando que te recordara de otras sesiones pasadas que compartieron. El recordatorio de tu nombre se deslizó de tus labios como un cántico de los dioses, tu sonrisa más brillante que cualquiera de los productos colgados en perchas y modelos que se tomaban sus fotos antes que ustedes.
Si no estuviera tan hipnotizado se hubiera dado cuenta la manera en la que tus labios se curvaban, convirtiendo tu sonrisa dulce en una con intenciones más profundas. También se hubiera dado cuenta como tus ojos examinaban cada centímetro de piel expuesta de su torso antes de que debían volver a su puesto; tú teniendo que ser arrastrada a otra silla a comenzar de inmediato con tu maquillaje.
En ese momento, mientras veía de reojo por el espejo como te quitabas la camiseta oversize para quedarte solamente en el sostén de una tela casi transparente, Blas empezó a sacar las cuentas; ¿cuándo había sido la última vez que había cogido? No debió haber sido hace tanto, al menos no lo suficiente para sentirse así de caliente.
Tuvo que empezar a recordar escena por escena la primera película de Shrek para poder disipar cualquier posibilidad de una erección. Tantas mujeres que había visto usando solo un par de pantysitos, y nadie había sacado una reacción tan adversa dentro de él.
Pero para su alivio— proseguido por horror— pronto estaba a tu lado de nuevo, estilistas dando los últimos retoques. El solo portaba unos jeans anchos que dejaban ver el elástico de la ropa interior de la marca y un tank blanco demasiado cropped para su gusto, pero tus piezas consistían en unos jeans que parecían esculpidos a tus piernas y un micro top de la misma tela que apenas sostenía y cubría tus pechos en la posición perfecta.
Él sabía que debía mirar hacia el techo durante la espera, pero tu voz simulaba un ronroneo mientras intentabas sacarle conversación, saber más de cómo estaba desde la última vez que se vieron. Su mirada se dirigía hacia abajo para mirarte, hasta con tacones el te sacaba una diferencia de tamaño, y por ahí mismo le daba una ojeada a tu escote. La piel brillante bajo las luces profesionales simplemente hacían que se le aguara más la boca.
Y de nuevo a rogarle a su mente que empiece a relatar Shrek, esta vez la segunda película.
Observaste su sesión en solitario de reojo; no eras tonta. Te diste cuenta como te examinó de arriba a abajo el momento que pisaste el camerino, y te pareció simplemente adorable.
Tu adición a la campaña fue repentina; una de las modelos originales no contestaba el teléfono el día antes, y tu agente siempre había sido muy oportunista. Se sintió como si los astros se hubieran alineado para tu participación, considerando que la otra sesión que tenías había sido movida para el día siguiente.
Saliste de tus pensamientos al oír al director preguntar por ti, indicando tu entrada junto a tu compañero frente a la cámara. Blas escuchó atentamente las indicaciones antes de posar, aprovechando lo apropiado que se consideraba tocarte en esta situación.
Sus dos pares de cejas se fruncieron cuando el director creativo mandó a detener por un momento el trabajo, indicando a una asistente algo y apuntándote.
“¿No le habrán enseñado en su casa que es de mala educación apuntar a los demás?” Le comentaste a Blas en voz baja, mirando hacia arriba para notar la manera en la que te miraba embelesado. El no pudo evitar reírse, el sentimiento de emoción propagándose como una enfermedad hacia ti, uniéndote en sus risitas.
El fotógrafo captó algunas tomas de esa escena genuina antes de que un asistente viniera a tu lado.
A Blas nunca se le había muerto una risa más rápido seguido del momento que presenciaron sus ojos; una corta conversación mientras la asistente te ajusta la tanga que traías para que los hilos sean visibles por encima del borde del pantalón que reposaban en tu cintura baja, la diminuta D brillaba bajo las luces.
“Ahora si; esta vez, denme más pasión.” El director del rodaje comenzó. “Como si se quisieran arrancar la ropa uno al otro.”
“No debo fingir mucho, no.” Tu voz era apenas un hilo de lo que era hace unos minutos cuando conversaban, pero Blas logró entender perfectamente lo que decías. Su garganta volvió a secarse, pero estar de frente a la cámara le da un cierto delirio de grandeza que no pudo controlar.
Su mano ya se encontraba ubicada en tu cadera, y lo miraste cuestionante al sentir el movimiento de su tacto. No pudiste evitar el rubor que te subió a las mejillas al sentir como jugueteaba con uno de los hilitos de la tanga negra, recibiendo elogios del fotógrafo.
Bajo el pretexto de brindar una mejor toma estiraste tus brazos para reposar en su hombros, tu espalda curveando para descansar tu pecho en contra del suyo. La manera en la que te miraba resultaba intoxicante, su mano soltando la tira para deslizarse dentro del bolsillo trasero del pantalón.
“Van muy bien chicos, necesito una toma de los dos de frente antes de seguir contigo, dulzura.” El director se refirió a ti, pero aún así ambos asintieron ante las órdenes. Un quejido amenazó con salir de tus labios al momento que no sentiste su tacto en tu piel, pero obviamente resististe, dejando su mirada mientras te volteabas.
Las primeras tomas fueron con poses rígidas antes de volver a la corriente artística de la marca, las indicaciones que recibieron fue aún más atrevimiento. Pegaste tu espalda cerca a la suya, tu cabeza reposando contra su hombro. Las palabras de agrado y aliento para dar más. Más pasión, más lujuria.
Sentiste su brazo cruzar a través de tu pecho para mantenerte cerca, justo antes de inclinarse y hundir sus dientes en la piel de tu hombro. El director silbó complacido, pidiéndote mantenerte seria mientras mirabas directamente hacia la cámara con tus dedos colándose entre los rizos, para luego pedirle a Blas que dirigiera su mirada hacia arriba.
Un gemido se quedó estancado en tu garganta, su otra mano reposando en un punto vulnerable de tu abdomen expuesto. Pero antes de que pudieras seguir fantaseando, le urgieron a tu compañero que saliera de la toma para captar el resto de las imágenes individuales.
Seguiste la sesión como era habitual, pero el latido de tu corazón en tus oídos ensordecía las palabras del director. Sentías sus ojos quemando tu piel, pero no dejaste que sintiera la inseguridad cuando caminaste hacia él, asintiendo mientras uno de los asistentes los dirigía hacia una sala de espera.
“Van a revisar su sesión, si todo está bien, les enviaré a alguien para que les quite las piezas. Cuidado con cerrar la puerta por completo, se queda trabada.” Dijo la muchacha antes de dejarlos entre percheros de ropa y un solo sillón de cuero en el fondo de la habitación. Estarían solos por un buen rato, faltaba el resto de su grupo y revisarán las fotos por si faltaba algo o requerían una sesión grupal.
“¿Nos sentamos?” Ofreciste, apuntando hacia el mueble con tu cabeza.
Blas asintió, dejando que camines enfrente de él. Es hombre, sus intenciones eran obvias, y no tenías miedo ni vergüenza en dejárselo saber. “No empieces con el acto caballeroso si lo vas a usar para verme el culo,”
Te reías suavemente en la manera que quedó pasmado, parpadeando lentamente. “No te pongas tímido ahora, muñeco.” De nuevo tu voz salió como un ronroneo, y de nuevo se le secaba la garganta.
Sus ojos escaneaban como cruzabas las piernas, tu mano daba palmaditas al espacio vacío al lado tuyo en el mueble. Lo mirabas atentamente cómo tomaba el lugar, sentado de la misma manera que tú para mirarte directamente.
“¿Por qué tan tímido ahora, hm?” Tu mano se extendió para tomar su cara entre tus dedos. “Frente a la cámara te sentías muy seguro agarrando mi tanga.”
Blas te miraba hipnotizado, como si fuera un pobre marinero hechizado por un canto de sirena. Notaste de inmediato cuando sus ojos bajaron hacia tus tetas, sacando una risa burlona de tus labios.
“Mis ojos están aquí, ¿eh?” Sus mejillas se tiñeron de un rojo más profundo ante tu comentario, y sentías bajo tu pulgar como se le calentaba la piel.
“Perdón.” Fue lo único que le salió decir, sus ojitos dulces mirándote con una aparente inocencia.
“¿Por qué te disculpas, bebé?” Tu voz era dulce, contrario al pulgar que trazaba una línea en su labio inferior. “Ambos sabemos que no estás arrepentido.” Te acercaste más, tu otra mano reposaba sobre su erección, restringida por los jeans.
“¿O me equivoco?” Lo miraste a través de tus pestañas, parpadeando lentamente. Notaste como tragó en seco, antes de asentir. “Usa tus palabras, nene.”
“No,” Su voz salió como un suspiro, y la manera en la que tu cara se llenó de satisfacción y orgullo lo hizo sentirse aún más caliente.
“Que bueno eres,” Elogiaste, viendo como se inclinaba más hacia tu tacto. Tu sonrisa se anchó al ver como partía sus labios para tomar tu pulgar entre ellos, succionando tímidamente. “E inteligente.”
“Gracias,” El mismo tono de voz resonó en la habitación mientras sus ojos no se apartaban de los tuyos, y tú solamente podías sentir un cosquilleo en tu abdomen bajo.
Para su desgracia, tus manos volvieron a tu costado, e intrigado observó cómo te levantabas del mueble. ¿Había hecho algo mal? Blas se preguntaba, el sonido de los tacones llenaba el silencio de la habitación.
Hasta que te apoyaste en la puerta, cerrándola completamente.
“Oops,” Te encogiste de hombros con una risita, prácticamente trotando de vuelta hacia el. Tu risa era contagiosa, pero te miraba un poco confundido.
“¿Vas a dejar la timidez ahora? Soy solo yo.” Cuestionarse mientras prácticamente te le trepabas encima, sentándote en su regazo, una pierna a cada lado de su cuerpo.
‘Ese es el problema’ pensó, pero respondió con cierta seguridad.
“Creo que sí,” admitió con un poco de vergüenza, sus manos dirigiéndose a tus costados, sintiendo una calidez en su pecho por tu aprobación.
“Me avisas; si no, saco una cámara,” Bromeaste— pero si él quería, no era broma— antes de inclinarte aún más cerca de sus labios, permitiéndole cerrar la corta distancia entre ustedes.
Blas no desperdició ni un segundo, con miedo a que te arrepintieras, como si no eras la que estaba haciendo toda la gestión para seducirlo. Sus besos eran desenfrenados, demostrando toda su desesperación. El estado de frenesí que envolvió su mente prácticamente hizo que sus manos tomaran vida propia, dedos largos hundiéndose en la piel de tus caderas, jugando con la pretina del pantalón.
Soltó un quejido cuando tus labios partieron de los suyos, pero sus quejas quedaron opacadas por la sonrisa gigante que se amplió en su cara cuando tus manos alcanzaron los dos botones que mantenían a la excusa de blusa en su lugar. No pudiste evitar soltar una risa; nunca habías visto a nadie tan hipnotizado ante tener tus tetas de frente.
“¿Qué pasa?” Preguntaste genuinamente, empezándote a preocupar. Tus palabras sacaron a Blas de su trance, las manos que ocupaban su lugar en tu cintura delineando tu torso antes de colocarse suavemente en la piel suave de tu pecho, suspirando.
“Están preciosas,” Su voz se mezcló con una exhalación, inclinándose para besarte el cuello. Pronto, sus afectos empezaron a descender por tus clavículas para finalmente plantarse en tus pechos. La manera en la que su lengua jugueteaba con tu pezón era suficiente para que tu columna se curvara, brindando un mejor ángulo. Su otra mano jugueteaba con el otro, y ahí decidiste prestarle atención al segundo latido que habías desarrollado, colocando una de sus piernas entre las tuyas.
Notaste que soltó un gemido por la vibración en contra de tu pezón cuando empezaste a moverte en su muslo, sin darte cuenta que tu rodilla estimulaba contra el bulto en su entrepierna. Era una sensación de alivio momentáneo, pero te concentraste más en notar como tu compañero se encontraba más placer en comerse tus tetas. Al llegar a esa conclusión fue como si un bombillo se encendió en el tope de tu cabeza, y decidiste halar más coraje para tantear en tus sospechas.
“¿Te gustan, bebito?” Preguntaste entrecortadamente. “Cualquiera cree que tienes días sin comer,” Prestaste atención a su reacción, considerando que estabas solamente probando las aguas.
Él se limitó a asentir, ojos suaves mirándote por un segundo antes de cambiar de lado. “Respóndeme, si te quedas ahí pegado todo el tiempo te vas a quedar sin respirar.” Lo desafiaste, agarrando su mandíbula con tu mano.
“Si,” Ahora era su turno de ronronear, parpadeando rápidamente con dulzura como lo habías hecho antes.
“¿Si qué?” Si querías adentrar solamente la puntita de tus dedos al agua de tus sospechas, ahora estabas prácticamente hasta la cintura en ella, lista para sumergirte. Era como si su mente se había descompuesto por un momento, la nuez de Adán tan pronunciada en él rebotó mientras tragaba en seco, viendo como tu mano agarraba su duro miembro aún cubierto por el asfixiante denim.
“Sí, mami.” Su voz bajaba otro decibel y no hubieras percibido las palabras que dijo con tanta vergüenza, pero te conformaste por ahora.
“Tan lindo,” Tu voz salió como un dulce arrullo mientras tu mano jugaba con el cierre del pantalón, y él se apresuró a ayudarte a deslizarlo lo suficiente hasta abajo.
Empezaste a tocarlo por encima de la ropa interior, viendo como echaba su cabeza hacia atrás, sus caderas se levantaban por la desesperación. “Por favor…” El gemía suavemente, sus plegarias evidentes en lo que necesitaba.
Pero tú decidiste fingir demencia, levantando una ceja. “¿Hm, por favor qué?” Él te miraba como si estuvieras loca, pero al mismo tiempo con cierta obsesión en la manera que le hablabas.
“Mami, por favor.” Rogó entre respiraciones entrecortadas, y no pudiste hacer más que quitarte de su regazo. Sabías que rogaba para que lo masturbaras, pero el miedo de manchar los jeans que costaban más de cien pavos era demasiado.
Blas observó cómo te desabrochaste el pantalón, su miembro prácticamente palpitando al ver cómo te quedabas usando única y exclusivamente la tanga negra junto con los tacones que se te asignaron para la sesión.
En ese momento, él juraba que se podía morir ahí mismito o que quizás ya tuvo un derrame y todo esto son delirios por la falta de oxígeno. Confirmó que no cuando te colocaste de nuevo en su regazo, tus manos actuaron lentamente para quitarle la pieza de ropa interior, ya manchada por el líquido preseminal que rodaba cálidamente por su punta.
“Mírame,” Comandaste mientras movías la tanga hacia un lado, rozando su punta con tu entrada. El obedeció sin ninguna queja, labios ligeramente separados, los cuales dejaron escapar un gruñido bajo al sentir la calidez que proporcionaban tus paredes.
“¿Se siente rico, hm?” Suspiraste, intentando suprimir un lloriqueo ante la profundidad de su miembro. No podías enseñar ninguna debilidad cuando lo tenías comiendo de la palma de tu mano. No era el más grueso, pero tenía una leve curvatura que te estaba volviendo loca.
“Si, mierda—“ Notaste que aprendió a usar sus palabras, y eso fue suficientemente bueno para que movieras tus caderas en un círculo, la acción sacando gemidos de ambos.
Tu mente se ausentó de la realidad, olvidando completamente que en la habitación posterior había un sin fin de personal y modelos por igual, dejandote guiar por el placer de por fin saciar tu deseo por el muchacho debajo tuyo, después de tantas sesiones compartidas en las que él se dejaba influenciar severamente por su timidez y no daba el primer paso.
La manera en la que empezabas a subir y bajar la longitud de su miembro lo estaba volviendo loco, y tuvo que ocupar su mente en otra cosa para no acabar en ese preciso momento, sus dedos hundiéndose en tu cadera de una manera que te preocupaba si iba a dejar alguna marca. Pero dedujo de la manera en la que tus cálidas paredes lo apretaban que te encontrabas en una situaciónn similar.
“Déjame ayudarte, mamita,” Blas dijo gentilmente, notando la manera en la que tus rodillas falseaban, el ritmo con el que empezaste había ido disminuyendo significativamente.
Asentiste, dejando que él mismo fuera el que te tumbara para recostarte en el sillón de piel, la sensación de la tela pesada era ligeramente asfixiante. Aunque eso no perduró mucho desde que Blas te volvió a penetrar, forzando al aire de tus pulmones a comprimirse significativamente.
No pudiste evitar rodar tus ojos hacia atrás, tus uñas— hechas a la perfección para la sesión— hundiéndose en sus brazos para descargar el placer abrumador que llegaba a cada esquina de tu ser.
“Sigue así, se siente muy rico,” El elogio salió como algo cercano a un lloriqueo, y ya no podías aguantar más.
“¿Dónde?” Logró preguntarte dentro de su propio placer cegador, y no tuviste que pedir ni una onza más de contexto para reclamar.
“Dentro.” Las palabras que salieron de tus labios parecían demasiado buenas para ser verdad; aún así, Blas no iba a desaprovechar la oportunidad y siguió tu mandato sin queja alguna, pintando de blanco cada curva de tu interior.
Colapsó encima tuyo, y tú no tuviste más remedio que arrullarlo en tu pecho, murmurando palabras dulces mientras ambos se recomponían.
Justo ahí, sonó la puerta. “¡Se quedó estancada otra vez!” Pudieron oír a uno de los asistentes anunciar del otro lado mientras prácticamente volaban para volver a ponerse la ropa.
“¿Qué vas a hacer después de aquí?” Blas rompió el silencio mientras ambos observaban y escuchaban como intentaban forcejear la cerradura de la sala de espera con un cierto aire espeso comparado al que había a la llegada de ambos.
Lo miraste con curiosidad, alzando una sola ceja como modo de respuesta. “¿Salimos a cenar?”
Tu sonrisa, la que era realmente genuina, hizo que se le ablandara el corazón. Tu movimiento de cabeza para asentir fue más que suficiente para que se inclinara, demandando un beso, compartiendo tu misma expresión de júbilo.
#blas polidori#blas polidori smut#blas polidori x reader#lsdln cast#lsdln x reader#lsdln smut#lsdln fanfic#lsdln imagine
48 notes
·
View notes
Text
Tengo una galería muy extensa con fotos por subir, me voy a poner intensa, primer aviso 😁
Bueno ahí va un poco de mí.
Tengo 25 años y soy fotógrafa hace +3 años aprox, empecé estudiando de forma autodidacta durante medio año y luego hice un curso de extensión universitaria de un año. Fue ahí donde me di cuenta que me gusta la fotografía documental y creativa.
Me gusta mezclar lo vintage con lo cotidiano y un poco de oscuridad o nostalgia de por medio. Mis fotos generalmente las van a ver en tonos fríos, oscuros, contrastando con amarillos y rojos, y algún que otro blanco y negro.
Me gusta exhibir mí melancolía por la vida cotidiana adulta 🥴🥴
#photographers on tumblr#film photography#vintage#photography#my photos#artist#artists on tumblr#my art#argentina#fotografia#fotos tumblr#aesthetic#cinemetography#film
49 notes
·
View notes
Text
Tertulia Beatleana. Retrospectiva y análisis de la discografía de los Beatles.
«Help!» (1965)
Historia y contexto
Esta publicación forma parte de una serie de trabajos que estoy redactando sobre The Beatles que conforman una sección a la que llamo “Tertulia Beatleana”. Si querés conocer más sobre este proyecto te dejo el enlace a dicha entrada en mi blog donde explico un poco más y podrás encontrar todas las publicaciones listadas en orden.
¡Aclaración!
Quien se encuentre decidido a sumergirse en la lectura de mis publicaciones debe entender que escribo para entretenerme y para entrenarme en el arte de la escritura. Por naturaleza, habrá decenas de errores de información equívoca, mala ortografía y redacción, pobres análisis, etcétera. A pesar de esta decepcionante aclaración estoy convencida de que si te gustan e interesan los Beatles mis publicaciones te van a encantar. Le dedico muchas horas y cariño a ellos, lo que logra contrarrestar a mis poco pulidas habilidades de escritura e investigación.
Es por ello que mi trabajo será meramente recopilatorio, presentando de forma ordenada toda la información necesaria para empezar a comprender su música. Esto significa que encontrarás descenas de citas textuales no solo de los miembros de The Beatles y otros protagonistas de su historia, sino también de páginas, videos y artículos que analizaron y documentaron sobre su discografía.
Si encuentras algún error o quieras realizar una aclaración respecto a la información expuesta, te invito a que me lo escribas en un mensaje o comentario.
Un fenómeno que no se acaba
Foto 1: John Lennon escapando de un fan en Italia, 1965. Foto 2: Sesión de fotos de Los Beatles sin fecha, 1965. Foto de Robert Whitaker. Foto 3: Los policías luchan por contener a los jóvenes fanáticos de los Beatles afuera del Palacio de Buckingham, octubre de 1965.
1964 había sido él año para los Beatles. Conquistaron el anhelado mercado estadounidense junto a otros compatriotas en la llamada "invasión británica". Eran aún más célebres en Europa, realizaban giras con entradas agotadas, eran los primeros en las listas y habían tenido su debut cinematográfico que fue un éxito en taquilla.
Tras un gran año repleto de logros, la banda no tenía planes menores para 1965. Brian Epstein consiguió apartar un espacio entre los innumerables compromisos de los Beatles para grabar su segunda película con United Artist, lo que significaba la preparación de una nueva banda sonora.
John Lennon y Paul McCartney venían de una racha creativa que había dado como resultado obras tales como "All My Loving", "Can't Buy Me Love", "She Loves You", "A Hard Day's Night", "And I Love Her" entre tantos otros clásicos. La crítica e incluso el productor George Martin eran excépticos a que la creatividad del dúo continuara entregando éxitos y obras maravillosas. Lo que no sabían es que era tan solo el comienzo de una de las carreras más exitosas e importantes de la historia de la música.
Al principio, pensé: «Dios mío, esto no puede durar para siempre». (...) Me dieron tanto material excelente que no podía esperar que lo sigan haciendo. Pero lo hicieron. Me sorprendieron con su fertilidad. — George Martin, (All You Need Is Ears)
Fotos: Los Beatles condecorados como miembros del Imperio Británico, 1965.
Otro hecho importante ocurrió el 26 de octubre de 1965, cuando los Beatles fueron condecorados por la Reina Isabel II como miembros del Imperio Británico. Dicho suceso se considera histórico ya que nunca antes se le había otorgado ese reconocimiento a alguien menor de 25 años, además que se le otorgaba a héroes de guerra o a filántropos del país. Si quedaban dudas sobre la importancia del fenómeno beatle para la época, fueron despejadas.
La exploración de nuevas sustancias.
Foto 1: Bob Dylan grabando 'Bringing It All Back Home', 1965. Foto 2: Los Beatles celebrando el cumpleaños número 23 de Paul, el 18 de junio de 1965.
Las primeras canciones de Help! fueron esbozadas por Lennon y McCartney durante un descanso de su show navideño en el Hammersmith Oden de Londres a finales de 1964. Se encerraron en la casa nueva de Lennon en Weybridge con su arsenal acostumbrado de cigarrillos, tazas de té, cuadernos con espiral y guitarras. Sin embargo, esta vez le agregaron un elemento a su ritual de composición: fumaron marihuana todo el tiempo (Pablo Plotkin; Revista Rolling Stone, 2013).
La primera vez que fumamos marihuana fue con otro baterista que era más grande que nosotros, en Liverpool. (...) Fumams en un auditorio en un recital de Shouthport, y esa noche aprendimos a bailar el twist. Todos dijimos «Esto no pega nada.» — George Harrison
La mala experiencia que resultó su primer acercamiento a la marihuana hizo que los Beatles se decantaran por las afetaminas durante le siguiente par de años. Pero horas después de terminar un recital en el Forest Hills Tenis Stadium, el 28 de agosto, Bob Dylan pasó por la suite de los Beatles en el hotel Delmonico de Nueva York, con gran cantidad de marihuana de mucho mejor calidad. Armó un porro que se lo pasó a Lennon, que se lo pasó a Ringo Starr, a quien designó "probador oficial". Como la policia apostaba afuera de la suite para mantener a raya a la caterva de fans enloquecidos, Starr tuvo que llevarse el porro a un cuartito y poner una toalla debajo de la puerta (Pablo Plotkin; Revista Rolling Stone, 2013).
Le preguntamos «¿Y, qué tal?». Nos dijo: «El techo se me viene encima». Y nosotros dijimos: «¡Wow!». Nos paramos de un salto: «Tenemos que probar eso». Así que nos metimos en el cuartito: primero John, después George y yo, después Brian". — Paul McCartney
Actuar naturalmente
Fotos: Los Beatles en la película Help! 1965.
El título provisional de la película fue Beatles II, hasta que se sugirió Eight Arms To Hold You. Se utilizó durante unas tres semanas entre marzo y abril de 1965, y Capitol Records incluso anunció que sería el título de su primer sencillo estadounidense del año.
Al final se decidió por el título Help! y, como ya había hecho con A Hard Day's Night, John Lennon aceptó el desafío de componer el tema principal.
Apenas una semana después de iniciadas las sesiones de grabación, los Beatles tuvieron que ir a las Bahamas para empezar el rodaje de la película. Se involucraron lo mínimo posible con la trama rebuscada y pasaron la mayor parte del tiempo drogados.
Fumamos muchísimo porro durante el rodaje. (...) Dick Lester sabía que después del almuerzo se podía hacer muy poco. A la tarde, muy rara vez pasábamos de la primera línea del guion. Estábamos tan fumados que nadie podía hacer nada. [El director] Dick Lester nos decía: «No, muchachos, ¿podemos hacerlo de vuelta?». Es que nos divertíamos mucho, mucho de verdad, en esa época. — Ringo Starr, 1995
La película, a diferencia de su antecesora, fue grabada a color y triplicó su presupuesto. Con odas a James Bond, fue concebida como una obra de aventura surrealista. La producción tuvo de vuelta al director Richard Lester, que los había dirigido en A Hard Day's Night.
Apesar de haberla criticado duramente durante casi toda su carrera, poco antes de su muerte, en 1980, Lennon la revalorizó:
En retrospectiva, me doy cuenta de lo avanzada que era. (...) Fue precursora de la serie de TV Batman, con su ¡pow! y sus ¡wow!, esas cosas. Pero Lester no nos explicó nada. En parte porque no habíamos pasado mucho tiempo juntos entre A Hard Day's Night y Help!, y en parte porque en esa época desayunábamos marihuana. Nadie podía comunicarse con nosotros: nos pasábamos el día con los ojos rojos y riéndonos todo el tiempo, en nuestro propio mundo. Era como no hacer nada la mayor parte del tiempo, pero aun así tener que levantarse a las siete de la mañana. Así que nos aburrimos. — John Lennon, 1980
Grabación del álbum
Fotos: Los Beatles grabando Help!, fotografía de Michael Peto, 1965.
La primera canción que Lennon y McCartney produjeron para el álbum fue "Ticket to Ride", que grabaron el mismo día que Lennon sacó su licencia de conducir. Luego de dos tomas la dieron por terminada y continuaron con "I Need You", el segundo temaque compuso George Harrison para los Beatles.
Cuando los Beatles empezaron a grabar Help! en febrero 1965, sabían que era el momento en ampliar sus miras. Había nuevos grupos como los Zombies, los Kinks y los Animales, que estaba consiguiendo hits con un sonido más agresivo, y a los Beatles les interesaba cada vez más la música que escapaba del formato rígido de la canción pop de dos minutos. Si su disco anterior, Beatles For Sale, había sido grabado en los días libres que les quedaban en medio e sus giras, para concentrarse en Help! la banda tuvo un poco más de tiempo, y lo aprovechó para explorar por primera vez las posiblidades del long play como forma artística, más que como un conjunto de canciones. — Pablo Plotkin; Revista Rolling Stone, 2013
Los escritos de Lennon para el LP Help! continuaron la reflexión interior explorada por primera vez en Beatles For Sale , con la canción principal hablando de su inseguridad durante el auge de la fama de los Beatles.
Todo el asunto de los Beatles era incomprensible. Comía y bebía como un cerdo, estaba gordo como un cerdo, insatisfecho conmigo mismo y, subconscientemente, clamaba por ayuda... Cuando salió "Help!", en realidad estaba pidiendo ayuda a gritos. La mayoría de la gente piensa que es solo una canción rápida de rock & roll. No me di cuenta en ese momento; simplemente escribí la canción porque me la encargaron para la película. Pero más tarde, supe que realmente estaba pidiendo ayuda a gritos. Así que fue mi período de Elvis gordo. Ves la película: él -yo- es muy gordo, muy inseguro y se ha perdido por completo. Y yo estoy cantando sobre cuando era mucho más joven y todo lo demás, recordando lo fácil que fue. — John Lennon, 1980
Entre las sesiones de grabación, Ringo Starr y Maureen Starkey se casaron de manera improvisada ante la noticia de que esperaban un hijo juntos. Lamentablemente los novios no tuvieron luna de miel ya que tan solo cuatro días después el baterista debía volver a los estudios Abbey Road.
Help! fue quizás el álbum con el que los Beatles comenzaron a madurar, iniciando un proceso que daría como resultado la asombrosa creatividad de su trabajo de finales de los años 1960. El álbum abarcó estilos country y western, bluegrass, folk, clásico y rock, lo que lo convierte en su colección más diversa hasta la fecha. El álbum implicó un nuevo método de grabación para The Beatles. En lugar de que el grupo hiciera varias tomas y seleccionara las mejores para seguir trabajando en ellas, empezaron a grabar primero la pista rítmica y luego añadieron una serie de sobregrabaciones no numeradas de voces e instrumentos adicionales. Los Beatles también comenzaron a explorar diferentes sonidos en Help!, y Ringo Starr en particular incorporó una variedad de instrumentos de percusión. Paul McCartney superpuso la guitarra principal en tres de las canciones; George Harrison utilizó un pedal de volumen/tono de guitarra en otras tres; y en otras se utilizaron piano eléctrico y guitarras acústicas de 12 cuerdas. — Extraído de BeatlesBible.com
Portada
Foto 1: Fotografía para la portada de Help! por Robert Freeman. Foto 2: Abecedario en lenguaje semáforo.
Como ya era una constante en sus anteriores portadas, la fotografía fue tomada por Robert Freeman. La imágen presenta a los miembros de la banda deletreando una palabra en lenguaje semáforo (un sistema de comunicación en el que se utiliza la posición de los brazos para representar cada letra del alfabeto). Se pretendía que la palabra formada fuera Help, pero la disposición de los brazos con dichas letras no se veía del todo bien, así que decidieron improvisar y el resutado fue la palabra "NUJV".
Recepción de la crítica
La banda sonora de Help! se editó en Reino Unido el 6 de agosto de 1965. Alcanzo el puesto 1, manteniéndose 44 semanas en esa posición en los rankings.
Las críticas fueron mayoritariamente favorables. La prensa estadounidense, que se había concentrado en burlarse de la beatlemanía, empezó a asimilar al rock & roll y a los Beatles de otra forma, pues con Help! la prensa comenzó a reconocer más artísticamente a los Beatles.
Puedo garantizar que este LP es la cura ideal de la depresión. — New Musical Express, 1965
Fue nominada en la categoría de álbum del año en los premios grammy de 1966, siendo la primera vez que una banda de rock lograba entrar en esa categoría.
Luego del exitoso lanzamiento de Help!, la banda programó una gira por Estados Unidos, Canadá y Europa. En dicha gira, los Beatles se convertirían en el primer grupo que tocaba en estadios.
Canción por canción
Foto: Set de fotografías de los Beatles en la película Help! por Robert Whitaker, 1965.
1. Help!
Nunca había surgido un conjunto de canciones tan brillantes de una película tan antojadiza. El título tentativo de la película de Richard Lester era Eight Arms to Hold You, pero después de que lo cambiaron, Lennon compuso esta canción en su nueva casa de Weybridge, Inglaterra. "Era un pedido de ayuda", le dijo Lennon a Playboy en 1980, acerca de esta frenética oda pop al miedo y la alienación. "Canto acerca de cuando era mucho más joven y todo eso, y pienso en lo fácil que era." — Pablo Plotkin; Revista Rolling Stone, 2013
Al momento de componer Help!, Lennon se encontraba en un matrimonio infelíz con Cynthia Lennon, tenía a su hijo Julian y vivia en un suburbio de Weybridge. La diversión de los primeros días de la beatlemanía se estaban acabando, y la fama empezaba a parecer una cárcel.
Compuse «Help!» porque me encargaron componerla para la película. Pero luego me di cuenta de que era mi forma de pedir ayuda... Todo el fenómeno beatle escapaba a mi comprensión, insatisfecho conmigo mismo, e inconscientemente estaba pidiendo ayuda. Fue mi época de Elvis gordo. — John Lennon, 1980
El coro fue ideado por McCartney y la subida de velocidad por George Martin. Luego de 12 tomas, la canción estaba lista.
Si hay algo que me obseciona de esta canción son sus armonías de voz. Sabemos que los Beatles (sobre todo en esta época) eran expertos en crear hermosas armonías de voz.
2. The Night Before
Impulsada por una vibrante línea de órgano R&B, "The Night Before" es una canción de amor sin pretensiones de McCartney, con armonías y guitarra solista a cargo de Harrison. En la película, los Beatles tocan la canción en la ladera de una colina mientras, sin que se den cuenta, una pandilla de mafiosos ponen cajones de dinamita debajo de ellos. Tienen todavía menos sentido si uno ve todo en contexto. — Pablo Plotkin; Revista Rolling Stone, 2013
Con una letra que habla acerca de las discusiones y el amor, la segunda pista del álbum desentona llamativamente con la primera al ser una canción mucho más optimista.
Una de las características más notables de "The Night Before" fue el solo de guitarra, grabado en dos pistas con una octava de diferencia e interpretado por McCartney y George Harrison . John Lennon, por su parte, tocó un piano eléctrico Hohner Pianet, que le dio a la canción gran parte de su dinamismo. — Extraído de BeatlesBible.com
3. You've Got to Hide Your Love Away
Uno de los mejores momentos del álbum lo encontramos en la tercera pista. Lennon prioriza la letra antes que a la música, hablando de como por años escondió sus sentimientos.
Estaba en Kenwood y me dedicaba a escribir canciones. El tiempo era para escribir canciones, así que todos los días intentaba escribir una canción, y es una de esas que cantas un poco tristemente para ti mismo: "Aquí estoy, con la cabeza entre las manos..." Empecé a pensar en mis propias emociones -no sé exactamente cuándo empezó, como en “I’m A Loser” o “Hide Your Love Away” o cosas así- en lugar de proyectarme en una situación. Intentaba expresar lo que sentía sobre mí, como lo había hecho en mis libros. (...) Tenía un John Lennon compositor aparte, que escribía canciones para una especie de mercado de carne, y yo no consideraba que tuvieran ninguna profundidad –ni las letras ni nada–. Eran sólo una broma. Luego comencé a ser yo mismo con respecto a las canciones, no a escribirlas objetivamente, sino subjetivamente. — John Lennon, 1970
You've Got To Hide Your Love Away fue la primera grabación de los Beatles desde "Love Me Do" en la que participó un músico de sesión. En este caso el elegido fue Johnnie Scott, quien recibió un salario estándar de 6 libras por sus partes de flauta tenor y alto.
Se ha sugerido que la canción fue escrita para Brian Epstein, quien era homosexual (de ahí lo de "tienes que esconder tu amor"). Algo que potenciaría dicha sugerencia es el hecho de que Lennon y Epstein se fueron de vacaciones juntos a Barcelona en abril de 1963. A su regreso, se comenzaron a difundir rumores en Liverpool de que ambos habían tenido una experiencia sexual.
Una de las canciones de los Beatles más claramente influenciadas por Bob Dylan, "You've Got to Hide Your Love Away" ha suscitado décadas de dicursiones sobre qué puede haber sido exactamente lo que llevó a Lennon a escribir sobre un amor oculto. Algunos piensan que podía tratarse de la homosexualidad del manager Brian Epstein, otros que tal vez sea tal forma de Lennon de reconocer los numeros affaires que tuvo mientras estaba casado con Cynthia. — Pablo Plotkin; Revista Rolling Stone, 2013
4. I Need You
El disco anterior, A Hard Day's Night, no dejó lugar para una composición de George Harrison. Sin embargo, Harrison convenció a George Martin de incluirla en Help!. No solo logró ingresar en el disco, sino que también obtuvo su participación en el filme.
La voz de Harrison está doblada, técnica que fue bastante usada en el disco.
Mientras filmaba la primera película de los Beatles, A Hard Day's Night, Harrison conoció a la modelo Pattie Boyd y se enamoró de ella. Poco antes de viajar a las Bahamas para filmar Help!, escribió esta canción reflexiva sobre una devoción romántica inmortal, prbablemente inspirada en su novia nueva. Las cadencias de guitarra solista con un delay extraño son más memorables que la letra, pero la canción marca el comienzo de una de las relaciones más complicadas de la historia del rock. — Pablo Plotkin; Revista Rolling Stone, 2013
La canción logra ser sencilla y algo melancólica.
5. Another Girl
Another Girl fue obra de Paul McCartney. En ella podemos encontrar líneas conuna letra inusualmente dura, expresando sin ningún pudor su infidelidad.
En la película Help!, McCartney toca esta canción rápida, de infuencia rockabilly, con una chica en bikini agarrada, a la que rasguea como si fuera una guitarra. La letra admite con franqueza la infidelidad, lo cual se ajustaba a la realidad, dado que McCartney en esa época engañaba a su novia Jane Asher con otras varias mujeres. — Pablo Plotkin; Revista Rolling Stone, 2013
La técnica del doblaje de voz que se utilizó en la pista anterior sigue presente.
6. You're Going to Lose That Girl
Coescrita por John Lennon y Paul McCartney, fue una de las primeras canciones en ser escritas para el álbum, justo antes de iniciar el rodaje del film en las Bahamas.
"You're Going To Lose That Girl" se destaca por su cambio de tonalidad, algo poco común en las canciones de los Beatles. Durante el puente, la canción cambia de mi mayor a sol mayor. — Extraído de BeatlesBible.com
Los Beatles regresaron a los grupos femeninos de color, de los cuales habían reversionado varios temas como "Boys" de The Miracles, para referenciarlos en esta canción. Harrison lleva acabo, no solo una excelente acompañación vocal junto a McCartney a la áspera voz de Lennon, sino que también realiza un maravilloso acompañamiento de guitarra.
Muchas de las canciones de Help! fueron compuestas con plazos muy estrictos; los Beatles grabaron ésta el día antes de irse a las Bahamas a filmar Help!. El resultado es una de las mejores canciones del disco, con armonías elegantes y voces que se llaman y se responden. Doce años después, los Ramones redoblaron la apuesta con "You're Gonna Kill that Girl" ["Va a matar a esa chica"]. — Pablo Plotkin; Revista Rolling Stone, 2013
7. Ticket to Ride
«Ticket to Ride» tenía un sonido un poco diferente para la época. Era bastante heavy para el momento. — John Lennon, 1980
El punto más alto del disco es sin dudas "Ticket to Ride", innovadora y asombrosa. Marcó un antes y un después en las canciones de los Beatles y en el camino de la banda en el estudio. McCartney toca la guitarra líder y Ringo aporta uno de sus mejores trabajos en la batería. Teniendo en cuenta las actividades del grupo por estos años, la letra puede estar haciendo doble sentido hacia el viaje.
El primer sencillo de Help! fue un hito en varios sentidos: fue la primera canción de los Beatles armada pista por pista en vez de ser grabada en vivo (epezaron cn la batería y el bajo), y la primera con McCartney en guitarra solista. También fue la primera grabación de hevy metal de la historia puede resultar extaña en la actualidad, pero para la época, sus guitarras en cascadas y sus tom-toms furiosos eran llamativamente intensos. — Pablo Plotkin; Revista Rolling Stone, 2013
Además de todo aquello, es la primera canción de los Beatles en cruzar la barrera de los tres minutos.
Escribimos la melodía juntos. En el disco se puede escuchar que John toma la melodía y yo canto la armonía. A menudo, las resolvíamos a medida que las escribíamos. Como John la cantaba, era posible que tuvieras que darle el 60 por ciento. Fue más bien un trabajo que resultó bastante bien. (...) John simplemente no se tomó el tiempo de explicar que nos sentamos juntos y trabajamos en esa canción durante una sesión completa de composición de tres horas, y al final teníamos todas las palabras, teníamos las armonías y teníamos todos los pequeños detalles. — Paul McCartney, 1994
8. Act Naturally
La canción original de Johnny Russell y Voni Morrison fue elegida por el propio Ringo para reversionarla en el disco, en reemplazo a "You've Got a Trouble", la cual detestaba. Fue grabada en la última sesión del álbum.
Para 1965, los Beatles estaban coponiendo canciones propias a un ritmo tan furioso que ya no necesitaban llenar su disco de covers. Esta versión ligerita del éxito country de Buck Owens de 1963 fue el último que grabaron que luego fue a parar a un disco. "Act Natully" era la canción perfecta para la voz despreciativa de Starr, y en 1989 volvió a grabar la canción a dúo con Owens. — Pablo Plotkin; Revista Rolling Stone, 2013
9. It's Only Love
It's Only Love fue detruida por la crítica de su propio autor, John Lennon, durante toda su carrera. Lennon la consideraba de las peores de la banda, apuntando especialmente hacía la letra de la misma.
Lennon opinaba que esta balada amorosa endulcorada era uno de los puntos más bajos de su carrera. "Siempre me pareció una canción pedorra", le dijo a Playboy en 1980. "La letra es horrible." Sin embargo, musicalmente, la banda se interesó lo suficiente para grabar cinco guitarras diferentes en overdub. — Pablo Plotkin; Revista Rolling Stone, 2013
En su libro Revolution In The Head , Ian MacDonald explicó cómo las melodías de Lennon tendían a ser de naturaleza "horizontal", a menudo basadas en una única nota repetida, mientras que las de McCartney subían y bajaban en las escalas "verticalmente". Sin embargo, "It's Only Love" es más "vertical" melódicamente que muchas de las composiciones de Lennon de la época. La melodía sinuosa y la secuencia exploratoria de acordes demostraron que no se limitaba a seguir el ritmo de la composición de canciones, y evidentemente apreciaba ambas lo suficiente como para rehacerlas en 1967 para la canción de Sgt Pepper "Being For The Benefit Of Mr Kite!". — Extraído de BeatlesBible.com
10. You Like Me Too Much
La creatividad compositora de Harrison nos otorga un segundo tema original para el álbum. Con odas al country, al western y al rockabilly hace guiños líricos a Pattie Boyd. Aunque George Harrison quería que formara parte de la película, ésta no contó con la misma suerte que "I Need You".
Harrison todavía estaba madurando como compositor cuando los Beatles grabaron "You Like Me To Much" en febrero de 1965. La leta, que muestra arrepentimiento tras de una pelea con una novia, desborda amor por Pattie Boyd, pero a pesar de un interesante trabajo de George Martin en el piano y una línea de órgano muy copada, cortesía de Lennon, la canción nunca logra despegar. — Pablo Plotkin; Revista Rolling Stone, 2013
Lennon vuelve a recurrir al piano eléctrico Hohner Pianet que había tocado en "The Night Befoe". Además, nos encontramos con un solo de guitarra de Harrison y a McCartney en el piano piano durante el solo y la coda.
11. Tell Me What You See
La influencia latina que podémos encontrar en esta balada ligera del disco se le atribuye principalmente a McCartney. Ringo realiza una gran aportación en las percusiones.
Cuando lo entrevistaron para el proyecto Beatre Anthology a mediados de la década de 1990, McCartney no se acrdaba bien de este relajado temita folk. "Creo que es mío", dijo. "No del todo memorable." McCartney estaba siendo un poco duro con la canción, que tenía percusión latina y sonidos de batería comprimidos que los Beatles usarían cno mucho provecho en trabajos posteriores, y una melodía suave y vivificante que iba perfecto con una letra llena de frágil romanticismo. — Pablo Plotkin; Revista Rolling Stone, 2013
Esta canción es una demotración más de que los Beatles buscaban constantemente nuevos sonidos. George Harrison toca el güiro, un instrumento latinoamericano que se toca golpeando una vara de madera a lo largo de una serie de muescas. Ringo Starr no se quedó atrás y también tocó las claves. Además podemos oir el ya utilizado piano eléctrico Hohner Pianet.
12. I've Just Seen A Face
A pesar de no ser una de las canciones más conocidas de la banda, es un interesante ejercicio de country mejor logrados por la banda. Probablemente la canción formaría parte de la película de no ser por que fue grabada tarde.
El orgullo de su autor, McCartney, por ella es evidente ya que la ha cantado en muchísimas de sus giras desde 1975.
Mucho antes de que los Beatles grabaran "I've Just Seen A Face" en junio de 1965, McCartney tocaba una versión instrumental de la canción en reuniones familiares. "Era un poco country y western desde mi punto de vista", declaró. "Pero era más rápida: era una csa rápida extraña. La letra funciona: te engancha para adelante, te lleva al verso siguiente, tiene una insistencia que me gusta." — Pablo Plotkin; Revista Rolling Stone, 2013
13. Yesterday
Aunque Ticker to Ride es probablemente el punto más alto de todo el disco, el impacto de Yesterday es innegable. Ostenta el título de la canción más reversionada de la historia al ser grabada por más de 3.000 artistas diferentes.
Según lo cuenta su propio autor, McCartney la soñó y apenas se levantó la tocó en el piano. Para 1965, Paul McCartney llevaba un año y medio buscando de donde venía la melodía. No creía que hubiera aparecido mágicamente y por meses estuvo buscando si alguien la conocía. Pensaba que quizás se trataba de alguna de las viejas canciones que su padre ponía, pero tras buscar y buscar, Paul se decidió por fin a grabarla como suya.
McCartney estuvo dos años con esta melodía dándole vueltas por la cabeza hasta que finalmente le cayó la ficha durante un viaje a Portugal en mayo de 1965. Semanas después, fue al estudio (sin ninguno de los otrs Beatles) y grabó la canción en dos tomas. Más tarde, ese mismo día, Martin le agregó un cuarteto de cuerdas. En 2001, McCartney le reveló a Rolling Stone qu le moletaba el hecho de que "Yesterday" fuera atribuida a Lennon-McCartney, cuando Lennon no tuvo nada que ver con la canción. — Pablo Plotkin; Revista Rolling Stone, 2013
En un inicio, la canción fue cuestionada por el grupo. A diferencia del resto del disco, Yesterday huía del rock & roll y de las temáticas adolescentes. Era completamente madura y atemporal.
Llevé la canción a la banda y, aunque a veces la tocábamos en concierto con cuatro integrantes, para la grabación Ringo dijo: "No creo que pueda tocar la batería en eso". George agregó: "Bueno, tampoco estoy seguro de poder tocar mucha guitarra". Y luego John dijo: "No se me ocurre nada. Creo que deberías hacerlo tú solo. Es realmente una canción solista". Ahora bien, esto fue algo muy importante en ese momento, porque nunca antes habíamos grabado así. Siempre había sido la banda. — Paul McCartney
La letra anhelaba a su difunta madre. De este modo y a sus 22 años, Paul grabaría lo que muchos consideran la obra cumbre de su carrera.
A algunas personas les cuesta creer que yo tenía veintidós años cuando escribí "Yesterday". Cada vez que llego al verso "No soy la mitad del hombre que solía ser", recuerdo que había perdido a mi madre unos ocho años antes. Me han sugerido que esta es una canción sobre "perder a mi madre", a lo que siempre he dicho: "No, no lo creo". Pero, ya sabes, cuanto más lo pienso -"No sé por qué tuvo que irse, no lo quiso decir"- puedo ver que eso podría haber sido parte del trasfondo, la inconsciencia detrás de esta canción después de todo. Fue muy extraño que simplemente no se hablara de la pérdida de nuestra madre por cáncer. Apenas sabíamos lo que era el cáncer, pero ahora no me sorprende que toda la experiencia saliera a la superficie en esta canción donde la dulzura compite con un dolor que no se puede describir con exactitud. — Paul McCartney
George Martin fue quien sugirió añadir un cuarteto de cuerdas, abriendo puertas a nuevos caminos sonoros para el grupo.
Yesterday fue un gran avance: la grabaron solo Paul y un grupo de otros músicos. Ningún otro Beatle participó en esa grabación y ningún otro Beatle escuchó la canción hasta que la reproducimos. John la escuchó y hay un fragmento en particular en el que el violonchelo pasa a una nota blusera que le pareció estupenda, así que la aplaudió. — George Martin
Antes de lanzarla como sencillo, la canción se le fue ofrecida al cantante británico Billy J. Kramer, pero fue rechazada. Alcanzo el puesto n°1 y (antes de la llegada de la era del straming) se consagró como la canción más reproducida de la historia. Su autor la considera su obra más completa.
Hace un tiempo, alguien me preguntó si me relaciono de manera diferente con mis canciones a medida que me hago mayor. Una grabación no envejece, pero, por supuesto, seguimos envejeciendo y creciendo, y a medida que te haces mayor, tu relación con una canción también puede crecer. Cuando escribí "Yesterday", me acababa de mudar a Londres desde Liverpool y estaba empezando a ver un mundo completamente nuevo de posibilidades que se abría ante mí. Pero todos mis ayeres cubrían un período bastante pequeño en ese momento. Ahora la canción parece incluso más significativa -sí, más conmovedora- debido al tiempo que ha pasado desde que la escribí. Debo admitir que ese es un aspecto de escribir canciones y tocar música que realmente me gusta. — Paul McCartney
14. Dizzy Miss Lazzy
El paisaje y la atmósfera de Yesterday mueren con este cierre. El rock & roll original de Larry William cantado por John Lennon, se convertiría en una pieza clave de su proxima gira. Como aún el grupo no concebían al disco como una obra artística, poco les importó el orden de las canciones. La presión por acabar el disco llevó a repetir la vieja fórmula de cerrar con un rock & roll como Twist and Shout o Money (That's What I Want).
Un regreso a los días de la banda en The Cavern Club, este frenétic cover de un rock & roll de los cincuenta de Larry Williams fue grabado en gran medida para contentar a Capitol, que necesitaba material con desesperación para llenar el disco Beatles VI, editado en Estados Unidos. El tema se convirtió en uno de los platos fuertes de la gira mundial de los Beatles de 1965, y Lennon incluso resucitó la canción en el Sweet Toronto Peace Festival de 1969. — Pablo Plotkin; Revista Rolling Stone, 2013
Foto: Los Beatles en la película Help! 1965.
Si llegaste hasta aquí, ¡muchísimas gracias por tomarte el tiempo de leerme!
Si este escrito escrito ha sido de tu agrado te dejo por aquí mi siguiente publicación: Las canciones sin álbum: entre «Help!» y «Rubber Soul». También y por qué no, te invito a seguirme para no perderte ninguno de los siguientes.
Bibliografía
“Help!”. The Beatles Bible. Recuperado de https://www.beatlesbible.com/albums/help/
La Hemeroteca. (2024, febrero 3). “El Auxilio de The Beatles | La historia de Help | #ÁlbumHistórico”. Recuperado de https://youtu.be/xhU1Q5EQEuM
Plootkin P. (2013). “The Beatles. La guía definitiva, disco por disco”. Revista Rolling Stone.
#tertulia beatleana#the beatles#beatles#musica#music#music history#music stars#music star#historia#history#beatles history#paul mccartney#john lennon#george harrison#ringo starr#richard starkey#george martin#brian epstein#help!#album#music album#albumes#discos#albumes musicales#records#record#spotify#rolling stone magazine#beatlemania#1965
8 notes
·
View notes
Text
33 giri 📀🎶
Buongiorno Tumblerini ☕
# foto creativa 😉
42 notes
·
View notes
Text
Pequeños detalles hacen grandes cambios
¿Alguna vez te has detenido a pensar qué hace que una fotografía sea realmente especial? Va más allá de simplemente presionar el obturador y capturar una imagen; se trata de transmitir emociones, contar historias y dejar una impresión duradera en quien la observa.
Imagina una fotografía como un lienzo en blanco, esperando ser llenado con tus experiencias y perspectivas únicas. Cada clic de la cámara es una oportunidad para expresarte y compartir tu visión del mundo con los demás.
Pero, ¿cómo logras que una foto sea más que solo una instantánea? La clave está en prestar atención a los detalles. Desde la composición hasta la iluminación, cada elemento contribuye a la narrativa visual de la imagen.
Comencemos por el sujeto principal. Puede ser una persona, un paisaje o incluso un objeto inanimado, pero lo importante es que capture la atención del espectador y transmita una emoción o mensaje claro.
Luego está la composición, que es como el marco de una obra de arte. Jugar con ángulos, líneas y patrones puede agregar interés visual y profundidad a tus fotos, haciendo que se destaquen entre la multitud.
Y, por supuesto, no podemos olvidar la iluminación. La luz es uno de los elementos más poderosos en la fotografía, ya que puede cambiar por completo el estado de ánimo y la atmósfera de una imagen. Aprender a aprovechar la luz natural y artificial puede marcar la diferencia entre una foto ordinaria y una extraordinaria.
Pero aquí está el truco: no se trata solo de seguir reglas o técnicas específicas. La verdadera magia de la fotografía radica en encontrar tu propio estilo y voz creativa. Experimenta con diferentes enfoques y estilos, y no temas cometer errores en el camino. Después de todo, son los errores los que nos ayudan a crecer y mejorar como fotógrafos.
Con un poco de práctica y paciencia, podrás capturar momentos inolvidables y contar historias que perdurarán para siempre en el mundo visual.
13 notes
·
View notes
Text
#.#..#...#EXCLUSIVE BRUNCH DE CAFÉ DINZEL#CHEESEBURGER & FRENCH FRIES...#https://youtu.be/lTaXtWWR16A#¿Alguien tiene un Mark Twain J.H.S. original? 239 (ahora un I.S.) anuario#fotos de graduación#videos#historias de ex alumnos para compartir#fotos de la vieja escuela (películas#videos) para compartir de la Clase de 1980? En séptimo grado#primero me especialicé en escritura creativa y luego en octavo grado cambié a medios visuales. También fotografié el anuario de la escuela#1980. Gracias. Sinceramente#Jonathan Upshur (DiNZeL)#EL PRESIDENTE OBAMA VETERANO HONORARIO Cub Scout (Bobcat) 1970-1975#Natación Boy Scout (Estrella) 1975-1980#Flecha de luz Cuerpo de Marines de los Estados Unidos Honorable 1986 Mark Twain J.H.S. 239 ex alumnos#239#Brooklyn#Nueva York https://m.youtube.com/shorts/p7V-yHtAQYk https://dinzels.com/#Carta del presidente Barack Obama https://youtu.be/W3jaKvOjfdU (SUSCRIBIR) Por favor comparte#https://youtu.be/Cj25UpcBDt0#https://www.univision.com/noticias/cual-es-la-ciudad-con-mas-pobreza-entre-las-mas-grandes-de-eeuu-fotos#@_DiNZeL#Copyright(c) 2023 DiNZeL LLC. All Rights Reserved.
0 notes
Text
@alaide___ para @maplemagazine Foto: @alejandroromerophoto Maquillaje: @fernandao_mua @sandra_aescobedo Coordinación de moda: @crismontalban Fashion Stylist: @sarahireza Dirección Creativa: @brujademoda
#model#magazine#editorial#fashioneditorial#fashionmagazine#photoshoot#fashion#photography#style#stylist
3 notes
·
View notes
Text
¡Conoce al Equipo de Las Pulgas! 🥳🤩
¡Hola, mis Pulgas Aventureras! Hoy quiero presentarles al increíble equipo que hace posible cada post, foto y aventura en este blog. Somos seis, y cada uno de nosotros tiene un rol especial que contribuye a que todo esto funcione. ¡Aquí están!
🌟 Daniela Chero – La Mente Creativa
Siempre con una visión ambiciosa, Daniela es el cerebro detrás de las ideas más creativas que encuentras aquí. Con una imaginación sin fronteras, es quien concibe nuevas aventuras y contenido para que los disfrutes.
🎨 Gian Franco Chiguala – La Magia Visual
¿Te fascinan los colores y las imágenes del blog? ¡Eso es obra de Gian Franco! Con su increíble talento para el diseño y la fotografía, transforma todo lo que ves en una obra de arte visual. Cada detalle está cuidadosamente pensado con amor.
✍️ Ariana Mariñas – La Maestra de las Palabras
Ariana posee un talento excepcional para narrar historias que capturan tu atención desde el primer momento. Ya sea en publicaciones, descripciones o cualquier otro contenido, sus palabras te llevan a lugares asombrosos.
🔧 Marcel Reyes – El Maestro de la Tecnología ¿El blog siempre está en línea y funcionando sin problemas? Eso es gracias a Marcel. El se asegura de que todo funcione correctamente, resolviendo cualquier problema técnico con una sonrisa (y mucha paciencia).
🔍 Lusherill Condori - La Curiosa
Nuestra exploradora líder, siempre en busca de nuevas historias que narrar. Su pasión por lo inesperado y su energía incansable nos inspiran a todos. Si hay algo nuevo por descubrir, ¡Lusherill es la primera en investigarlo!
📢 Andrea Ayvar – La Voz Aventurera
Y aquí estoy yo, Andrea, ¡la voz detrás de todas nuestras aventuras! Me encanta conectar con ustedes, mis Pulgas Aventureras, a través de nuestras historias, consejos y las innumerables curiosidades que compartimos en este blog. ¡Siempre en busca de la próxima gran aventura!
2 notes
·
View notes