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Teatro Vascello: Prime Nazionali, Circo Contemporaneo e Tributo a Chet Baker per una Stagione Straordinaria
Teatro Vascello: Prime Nazionali, Circo Contemporaneo e Tributo a Chet Baker per una Stagione Straordinaria
Teatro Vascello. Roma. FAUST Prima Nazionale Leonardo Manzan e Rocco Placidi dal 10 al 22 dicembre dal martedì al venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17 – FLORA Prima Nazionale dal 27 al 31 dicembre speciale capodanno – LUZ DE LUNA Fabiana Ruiz Diaz dal 2 al 6 gennaio giovedì e venerdì h 21, sabato h 19, domenica e lunedì h 17 – 14/12 dalle h 20.30 JAZZ IN TEATRO Tributo a CHET BAKER Prima…
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Roma: la Polizia di Stato ha assicurato alla giustizia 4 persone poiché gravemente indiziate di reati predatori
Roma: la Polizia di Stato ha assicurato alla giustizia 4 persone poiché gravemente indiziate di reati predatori. Gli investigatori della Polizia di Stato del Commissariato Prenestino hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 52enne serbo poiché gravemente indiziato del reato di rapina impropria. In particolare gli agenti sono intervenuti in Via Degli Olivi, per una segnalazione di un furto consumato e, una volta sul posto, hanno trovato un uomo il quale ha riferito che l'anziana mamma, nel fare rientro a casa, era stata avvicinata da un soggetto che, fingendosi operatore del Comune di Roma, si era introdotto nell'abitazione con la scusa di dover usufruire dei servizi igienici e di dover bere. L'uomo, approfittando della buona fede dell'anziana e della sua distrazione, si è velocemente recato in camera da letto iniziando a rovistare in un portagioie per poi asportare alcuni monili in oro. La donna ha cominciato a urlare per farlo desistere ma lo stesso l'ha spintonata dandosi alla fuga. I poliziotti, grazie alle descrizioni fornite dalla vittima, hanno rintracciato il 52enne presso la propria abitazione e lo hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto perché gravemente indiziato del reato di rapina impropria. L'uomo è stato accompagnato presso la casa circondariale di Regina Coeli e il fermo è stato convalidato dall'Autorità Giudiziaria. Gli agenti del Commissariato Monteverde, invece, su disposizione della Sala Operativa, sono intervenuti in Vicolo Della Serpe, per una segnalazione al Numero unico di Emergenza di una rapina perpetrata ai danni di una donna. Nello specifico, un uomo a bordo di uno scooter aveva rapinato una donna dei suoi effetti personali per poi darsi alla fuga ma, in quel frangente, un passante lo ha inseguito e, durante il breve inseguimento, l'uomo ha effettuato manovre pericolose per la circolazione stradale perdendo il controllo del motoveicolo, cadendo rovinosamente a terra per poi proseguire la fuga a piedi. I poliziotti lo hanno raggiunto e bloccato per poi accompagnarlo presso gli Uffici del Commissariato per le attività di rito. L'Autorità Giudiziaria ha convalidato l'operato degli agenti. I poliziotti del Commissariato Celio, sono intervenuti in via Claudia all'altezza di Largo della sanità Militare traendo in arresto un bosniaco di 50 anni in quanto colto in flagranza mentre stava tentando di asportare una valigia che era all'interno di un'autovettura in sosta. Gli investigatori lo hanno raggiunto e lo hanno accompagnato presso gli Uffici di Polizia per le consuete attività. L'arresto è stato convalidato dall'Autorità Giudiziaria. Invece, gli agenti del Commissariato Castro Pretorio sono intervenuti, su disposizione della Sala Operativa, in via Cremera, per la segnalazione di un tentato furto in abitazione. In particolare, una persona che abitava nello stabile ha udito strani rumori provenienti dalla porta di ingresso ed ha chiesto chi fosse, mettendo in fuga il presunto ladro. In quel frangente sono giunti sul posto gli operatori che hanno individuato subito, dalle descrizioni fornite dal richiedente, una ragazza, identificandola per una 18enne, di origine croata, e l'hanno tratta in arresto per il reato di tentato furto.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Sono i primi mesi del 1975 e da qualche tempo a Roma due parole sono sulla bocca di tutti: Autonomia Operaia. Dalla stampa, dalle questure, dai magistrati e dal governo viene sferrato un attacco concentrico all'autonomia romana; il tentativo è chiaro: ricondurre sotto questo nome tutti i fatti che negli ultimi due anni hanno agitato le strade e le facoltà della capitale. Il 5 Febbraio si apre una così una grossa inchiesta: il punto d'arrivo di settimane di intimidazioni, arresti ingiustificati, piogge di denunce e sorveglianza continua verso la sede di via dei Volsci. Tra dicembre del 1974 e gennaio del 1975 i casi in cui questo clima da caccia alle streghe si palesa sono innumerevoli: cortei caricati brutalmente (anche quando autorizzati), compagni e compagne apostrofati dalle forze dell'ordine con frasi del calibro di "dillo carogna che sei di via dei Volsci, adesso ti rompo il culo!", altri accusati di fatti avvenuti mentre si trovavano già in stato di fermo per denunce precedenti, collettivi universitari assimilati totalmente all'autonomia dalle pagine dei giornali. La strategia di repressione arriva anche a costruire ad hoc eventi provocatori: è il caso del 22 dicembre del '74, data in cui il MSI convoca un comizio con Rauti ed Anderson a Monteverde, sede (guardacaso) di un collettivo colpito pochi giorni prima dall'ennesima serie di intimidazioni e di perquisizioni infondate. Studenti e proletari si riuniscono in corteo per impedire il raduno fascista ed alcuni compagni si fermano lungo il percorso per fare delle scritte sui muri; la reazione della polizia è a dir poco assurda: vengono sfoderati i mitra e un colpo d'arma da fuoco parte e colpisce un compagno, Luigi De Santis, che viene arrestato e trattenuto per alcune settimane con accuse incredibili. L'obiettivo è dunque chiaro: criminalizzare l'autonomia agli occhi dell'opinione pubblica (obiettivo perseguito con un considerevole appoggio della stampa, che si impegna a tenere giornalmente alla ribalta la sede di via dei Volsci, spesso con ricostruzioni dei fatti a dir poco fantasiose) ed intimidirne non solo i militanti ma anche tutti coloro che, pur non facendone parte, vengono fermati durante lotte di massa ed etichettati forzatamente come appartenenti ad AO. La strategia è chiara ma ci si trova di fronte ad un fatto nuovo: ad abbattersi sui militanti romani non è repressione ordinaria, parte integrante di ogni lotta; si tratta invece di un tentativo, da parte del capitale, di piegare il movimento alle proprie necessità strutturali e di eliminare la componente rivoluzionaria del movimento per distruggere assieme ad essa qualsiasi tensione sociale che si rivolta contro la crisi. La guerra è iniziata e l'attacco del padrone non ha usato mezzi termini: per il movimento si tratta di stringere i denti e di incassare il colpo per ripresentarsi rafforzati ai nuovi appuntamenti, forti anche di questa esperienza. Infoaut Fonte
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MACERATA – Macerata si conferma nel circuito dei grandi palcoscenici internazionali della musica classica e cameristica con la stagione 2019-2020 dei ‘Concerti di Appassionata’ che porta al Teatro Lauro Rossi interpreti di assoluta grandezza.
Dal 20 ottobre prossimo al 27 marzo 2020, sono tredici gli appuntamenti del cartellone organizzato dall’associazione musicale Appassionata insieme all’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata con il sostegno di Regione Marche, Mibact, Società Civile dello Sferisterio-Eredi dei Cento Consorti, Fondazione CARIMA, ANMIG, e Istituto Confucio, e in collaborazione con Marche Concerti, Università degli studi di Macerata, Accademia di Belle Arti di Macerata e Consorzio Marche Spettacoli.
“A Macerata in questi anni è cresciuta la città della musica – afferma l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde – dove le proposte non cadono dall’alto ma crescono nella relazione con le associazioni, le università, le scuole, gli sponsor, con una progettazione partecipata e di qualità. Quest’anno la sinergia tra l’associazione Appassionata e il Comune ci regala una stagione di musica classica molto bella e raffinata. È una stagione su cui l’investimento comunale si moltiplica con il finanziamento ministeriale del Fondo Fus e l’apporto anche di finanziamenti privati, in una alleanza per una importante impresa culturale che fa crescere tutti”.
“Appassionata apre la nuova stagione con una importante conferma e una altrettanto rilevante novità”, dichiara Daniela Gasparrini presidente di Appassionata, “innanzi tutto, la nostra associazione si conferma soggetto FUS: il Ministero, anzi, ci ha riconosciuto un contributo accresciuto rispetto allo scorso anno. A questo si aggiunge il fatto che la nostra associazione è diventata soggetto PIR: è stata, cioè, inserita nel 2019 per la prima volta nell’Elenco dei soggetti di Primario Interesse Regionale per lo spettacolo dal vivo.
Al di là del sostegno economico, che pure è indispensabile per proporre un cartellone di qualità, si tratta per l’associazione di un riconoscimento alla capacità di programmazione e progettuale, e della capacità di messa in opera dei progetti proposti. Un elemento che rende evidente il lavoro svolto da Appassionata durante tutto il corso dell’anno, intercettando e riuscendo ad attrarre a Macerata stelle di primaria grandezza del panorama della musica classica e cameristica internazionale.
Inoltre, è per l’associazione motivo di orgoglio il rapporto privilegiato con fondamentali istituzioni del territorio, una partnership che ci consente di disseminare iniziative anche al di fuori del Lauro Rossi e al di fuori dei limiti temporali della stagione. Quella che presentiamo oggi, dunque, è un’attività in crescita e sempre attenta ai gusti di un pubblico diversificato per cultura musicale ed età”.
Da Mozart a Nicola Piovani, Nino Rota ed Ennio Morricone: con “Cinema per Archi” è l’Orchestra d’Archi dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Luigi Piovano, primo violoncellista dell’Orchestra, a inaugurare la stagione di Appassionata domenica 20 ottobre alle ore 18, con indimenticabili musiche da film che fanno parte del patrimonio collettivo, da Eine kleine Nachtmusik a Buongiorno principessa, La vita è bella e Mosè.
La stagione prosegue all’insegna di grandi nomi, come Beatrice Rana (1 febbraio, ore 21), pluripremiata pianista italiana che ha saputo imporsi a livello mondiale ed è già richiestissima nelle sale da concerto più prestigiose. Il violinista Massimo Quarta (19 dicembre, ore 21) è l’unico italiano dopo Salvatore Accardo ad aver vinto il premio Paganini di Genova; con il pianista francese Bertrand Chamayou (16 gennaio) arriva a Macerata un interprete osannato da pubblico e critica per le esibizioni in cui dimostra dominio assoluto, immaginazione e approccio artistico sorprendenti.
Ma il cartellone ospita anche gruppi di giovani e straordinari talenti come il Quartetto van Kuijk (27 novembre, ore 21), formazione francese che si è aggiudicata il Primo Premio al “Concorso internazionale per quartetto d’archi” della Wigmore Hall di Londra ed è stata nominata “BBC 3 New Generation Artists”; il Trio Kanon (24 gennaio, ore 21), formatosi sotto la guida del celeberrimo Trio di Parma, ha spiccato il volo in questi anni conquistando premi e platee; ancora pianoforte con Roberto Prosseda (10 dicembre, ore 21), che si è guadagnato notorietà internazionale grazie alle incisioni dell’integrale della musica pianistica di Mendelsshon, definite ‘le migliori in circolazione’ da Classic FM.
Con il Dreidel Trio (12 febbraio, ore 21), con la partecipazione straordinaria di Yasemin Sannino, già cantante nelle musiche delle “fate ignoranti” di Ferzan Ozpetek, il pubblico maceratese può immergersi nelle atmosfere klezmer ascoltando la musica ebraica più autentica; il QUARTETTO F.A.T.A (9 marzo, ore 21) è un ensemble di flauti del nostro territorio e straordinariamente abile nell’affrontare un repertorio trasversale che spazia dai grandi classici al crossover.
Le giovani musiciste del Trio di Imola (7 novembre, ore 21) si sono formate all’interno della omonima prestigiosa Accademia e, dopo esperienze all’estero, sono oggi regolarmente ospiti dei maggiori teatri italiani, mentre il Quartetto delle Marche si esibisce in collaborazione con il talentuoso pianista di origine russa Samson Tsoy (25 febbraio, ore 21).
Completa il cartellone una compagine d’eccellenza, i Solisti dell’Orchestra Mozart (21 marzo, ore 21), fondata da Claudio Abbado con l’intento di diffondere e sviluppare lo spirito “cameristico” basato sull’arte dell’ascolto e della condivisione attraverso la collaborazione di grandi solisti e prime parti di prestigiose orchestre a giovani talenti provenienti da ogni parte del mondo.
Conclude la stagione il duo Sonia Bergamasco-Emanuele Arciuli (27 marzo, ore 21), volto notissimo della scena teatrale e televisiva italiana lei (l’ultimo successo è legato all’amatissima serie Il commissario Montalbano), darà vita ad uno spettacolo originale ed evocativo, Musiche in voce, accompagnata al pianoforte da Arciuli che Classical Voice ha definito “scoperta emozionante”.
David Taglioni, direttore artistico dei ‘Concerti di Appassionata’, spiega: “Fin dalla sua fondazione, uno dei principi ispiratori di Appassionata nel comporre la stagione è offrire una proposta di qualità, che comprenda sia protagonisti già affermati – che riusciamo a portare a Macerata perché la nostra rassegna si è guadagnata negli anni reputazione e stima a livello nazionale – sia stelle in ascesa che vogliono essere presenti proprio perché essere ospitati nel nostro cartellone è un punto d’onore per i giovani talenti. Nei tredici appuntamenti c’è il meglio della musica da camera, in termini di interpreti e di programmi, con una rappresentazione ampia dei diversi strumenti musicali, oltre a uno spettacolo di musica e teatro – con cui concludiamo la stagione – che, grazie alla bravura della Bergamasco e di Arciuli, conquisterà il pubblico”.
Fuori cartellone, in un’unica data con una doppia rappresentazione (21 ottobre, ore 10 e ore 15) Appassionata propone Dall’alto, uno spettacolo in cui musica e circo si fondono per omaggiare il teatro di Samuel Beckett. Dopo aver registrato il sold-out al debutto milanese, viene presentato a Macerata e, solo successivamente, al Romaeuropa Festival. Al Teatro Lauro Rossi è riservato alla categoria Young, al nuovo pubblico cui Appassionata vuole dedicare un appuntamento speciale, con ingresso a 5 euro.
Produzione Quattrox4 – Milano Musica, Riccardo Nova è compositore delle musiche, regia di Giacomo Costantini, coreografie di Roberto Olivan, attori sono Caterian Boschetti, Giulio Lanfranco, Clara Storti, Simon Wiborn; musicisti Pino Basile, Simone Beneventi, Lorenzo Colombo; luci di Flavio Cortese; costumi di Beatrice Giannini.
“Una novità del 2019 è il fuori cartellone, uno spettacolo circense dedicato a bambini, ragazzi e loro accompagnatori (che siano docenti o genitori)”, racconta Andrea Trettaccone, direttore generale di Appassionata, “una chicca di teatro contemporaneo che mixa in modo sorprendente musica e circo. A partire da quest’anno abbiamo pensato di destinare al pubblico young, fatto di giovani e giovanissimi, un’offerta artistica dedicata, intercettando successi cui altrimenti non sarebbe possibile per i ragazzi assistere. Portiamo così a Macerata, nel teatro cittadino, opere che vanno in scena solo a Roma e Milano o nei circuiti esteri, e Dall’Alto è una pièce innovativa che ha entusiasmato pubblico e critica. Siamo certi, così, di mantenere elevatissimo il livello anche per il fuori cartellone”.
Un altro obiettivo rilevante è quello di aver mantenuto immutate le tariffe: sia negli abbonamenti (cominciano il 1 ottobre, 13 concerti a 150euro per i soci Appassionata e 220 per i non soci; 6 concerti a 75 euro soci/110 euro non soci), sia per quanto riguarda la biglietteria (dall’11 ottobre la vendita dei biglietti per i singoli concerti) con tariffe che vanno dai 20 euro per il biglietto intero, 15 per il ridotto e 5 euro per tutti gli studenti.
“Anche quest’anno”, sottolinea Trettaccone, “l’associazione riesce a proporre tredici appuntamenti a tariffe invariate rispetto agli anni precedenti, un traguardo tutt’altro che scontato e per il raggiungimento del quale è fondamentale la sinergia fra pubblico e privato, con istituzioni, aziende, piccoli sponsor e, naturalmente, gli spettatori”.
Importanti realtà del territorio, infatti, collaborano per promuovere la cultura musicale al fianco dell’Associazione musicale Appassionata: la Società Civile dello Sferisterio-Eredi dei Cento Consorti, l’APM, l’ANMIG, la Fondazione CARIMA, l’Università di Macerata, l’Istituto Confucio e l’Accademia di Belle Arti di Macerata. Inoltre, Appassionata conferma il suo impegno a livello regionale, nell’ambito della rete marchigiana di musica classica e contemporanea Marche Concerti, come pure in seno al Consorzio Marche Spettacolo per la promozione di spettacolo dal vivo di assoluta qualità.
La stagione 2018-2019 dei Concerti di Appassionata è organizzata dall’associazione musicale Appassionata insieme al Comune di Macerata, con il sostegno di MiBACT, Regione Marche, Società Civile dello Sferisterio-Eredi dei Cento Consorti, APM, Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata, Università degli studi di Macerata, Istituto Confucio, ANMIG. In collaborazione con Marche Concerti, Consorzio Marche Spettacolo e Accademia di Belle Arti di Macerata. Partner tecnici sono Valli Pianoforti e Il Tramite fiorito.
Per informazioni www.comune.macerata.it, www.appassionataonline.it (0733-230777), [email protected] Biglietteria dei Teatri (martedì – sabato 10-13, 16.30-19.30, domenica e lunedì chiuso, ma aperta se giorno di spettacolo con orario 16.30 – 19.30).
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Prima assoluta per Saved di E. Bond dal 29 novembre al Teatro Vascello
dal 29 novembre al 10 dicembre 2017 | PROSA
dal martedì al sabato h 21 domenica h 18
La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello
Saved di Edward Bond
traduzione di Tommaso Spinelli con Francesco Biscione, Manuela Kustermann, Lucia Lavia, Gianluca Merolli, Marco Rossetti e con Antonio Bandiera, Carolina Cametti, Michele Costabile, Marco Rizzo e Giovanni Serratore
Movimenti Marco Angelilli scene Paola Castrignanò costumi Domitilla Giordano luci Valerio Geroldi consulenza musicale Fabio Antonelli scenografo collaboratore Paolo Ferrari aiuto regia Maddalena Serratore e Antonio Bandiera foto Pino Le Pera
regia di Gianluca Merolli
Saved (Salvati) è una denuncia contro quel capitalismo che ha generato una politica colpevole di aver consapevolmente diseducato una società ormai vittima e carnefice di se stessa. La storia narra le vicende di una famiglia e parallelamente di un gruppo di giovani, tutti in qualche modo colpevoli della morte di un neonato, tutti alle prese con la loro desolata vita quotidiana. Una vita ai margini, in un mondo alienato. Nel 1965 Bond ritrae uno spaccato della periferia londinese, che non sembra distante dalle dinamiche presenti tra le strade e i vicoli delle nostre città, dove non ci sono buoni o cattivi, ma uomini e donne che non hanno ereditato gli strumenti per attuare una scelta positiva. Si è smarrita l’innocenza e l’unico mezzo che si conosce per trovare un posto nel mondo è la crudeltà. L’innocenza potrebbe ricordarci ciò che siamo stati da bambini e, dunque, non ci rimane che lapidarla. Saved è quel momento preciso in cui ti accorgi che “la pietra” scagliata è passata per le tue mani.
Per alcune scene particolarmente crude si consiglia lo spettacolo a un pubblico adulto.
SAVED. Note di regia Un neonato viene lapidato in carrozzina per mano del padre e dei suoi amici. Qualcuno disse che un’opera teatrale, per essere memorabile, debba avere una trama riducibile a poche parole. Saved di Edward Bond sta alla regola e ne esalta il principio, lasciando attorno a questo nucleo drammaturgico il vuoto più desolato. Non è un testo psicologico, in cui rintracciare i processi mentali che portano al delitto efferato, tanto meno un testo morale, in cui ricercare le ragioni del singolo in relazione alla comunità. E’ una tragedia le cui domande hanno una matrice fortemente politica. Non ci sono buoni e cattivi, ma uomini e donne che non hanno ereditato gli strumenti per attuare una scelta positiva. Abbiamo smarrito l’innocenza e l’unico mezzo che conosciamo per trovare il nostro posto nel mondo è la crudeltà. Confrontarci con l’innocenza ci farebbe ricordare ciò che siamo stati e che ora non siamo più e, per questo, la lapidiamo. Si può distruggere facilmente qualcosa che non ci appartiene, che non ha storia nè nome. Come, ad esempio, quel bambino appena nato da Pam, che nessuno chiama mai per nome e che ha voce solo per piangere, non ancora per parlare. Usiamo la violenza per continuare a sentirci umani, vivi. L’instancabile denuncia di Bond contro il capitalismo ha un incipit feroce : questo suo secondo testo, il resoconto di un atto disumano che è solo l’apice del percorso di disgregamento dell'”umanezza”. Letteratura della crudeltà che, in quanto assolutamente nera, possiede intrinsecamente il suo contrario. Le porte delle tenebre sono state spalancate, l’agguato è stato teso, eppure l’uomo viaggia col suo fagotto d’umanità. Mostrando anche quella tenerezza che nasce dalla desolazione, dal mancato tendere alla Beatitudine, all’Ordine, alla Bellezza. Questi personaggi non appartengono al museo degli archetipi greci, ma discendono da essi. Come la rabbia moderna discende dalla tragedia classica. Non sono re o regine e non nascono predestinati, ma monchi sì. Poveracci che percorrono distanze sterminate, senza mai muovere un passo, ciascuno nel suo abisso. Quell’agire è vuota passività che si autodistrugge, è l’indomabile vitalità del branco, che induce gli uomini a deresponsabilizzarsi e a pompare aggressività, grazie all’anonimato che il gruppo promette. Ma non è tempo di mantenere promesse. Alienati, siamo tutti a rischio di essere vittime di un carnefice che ha il nostro stesso profilo. Quel branco non ha segreti da svelare, non ha percezione del futuro e quindi nulla da costruire. Nella Londra di Bond, prima del thatcherismo, i ragazzi del branco non superavano i venti anni. Oggi la cronaca ha alzato la loro età media, quei non-ancora-uomini hanno trent’anni, spesso anche quaranta. Saved è scritto in cockney, il “dialetto” della periferia londinese, della classe operaia più umile. In una lingua fatta di dialoghi fitti, di battute brevissime e spesso sgrammaticate, si intravedono personaggi che invertono il mito edipico. Non un figlio che uccide il padre ma un padre che uccide il figlio, appena nato. E il ruolo della malasorte, degli dei, è assegnato al potere mancante: i genitori. I figli hanno “bruciato” la casa paterna, per cercare un’ipotesi di giustizia tra le rovine, ma madri e padri non hanno insegnato loro come ricostruirla. Harry e Mary, nonni negligenti del bimbo ucciso, avrebbero dovuto indicare alla figlia Pam una strada possibile per il riscatto, mutare le incapacità in risorse e non instillare il terrore dei rapporti familiari. Avrebbero dovuto essere un esempio anche per Len e Fred. Ma giocano la parte dell’autorità inadempiente, che non ha i mezzi per assolvere al proprio ruolo etico. I genitori come i politici, i militari, la scuola, i giornalisti, i teatranti dovrebbero guidare le nuove generazioni perchè si rinasca, perchè ci si salvi. Ci si salvi da un’imminente apocalisse fatta di cose e cose, di tutto e subito, di immemori e dimenticati, di io e io, di illegalità, di solo presente senza futuro e passato. Credere per ripartire, col naso in su, per cercare tracce di un dio disperso e direzioni nuove da intraprendere. Saved, del ’65, ha contribuito a sancire la fine della censura teatrale inglese. Saved è, dunque, un punto di non ritorno nella storia del teatro. Saved è quel momento preciso in cui ti accorgi che “la pietra” scagliata è passata per le tue mani. Non c’è compassione, solidarietà, giustizia. Neppure rimorso. Non c’è neppure un finale tipico, se non una scena di muta quotidianità, che lascia un senso di incompiutezza, uno spiraglio qualunque per spingere il pubblico a chiedere, a mettere in discussione. Ecco forse la speranza. Sin dal titolo è chiaro: qualcuno o qualcosa si salva. Chi? E dove scovarlo? Nell’incontro sincero? Nel silenzio che produce pensiero? Nel congedo da una prospettiva letale? Nelle instancabili domande di Len? Nell’atto di aggiustare qualcosa, una sedia rotta ad esempio, e ripartire da lì, dall’agire? Nel teatro che pone domande? Gianluca Merolli
Ora gli uomini della vita di oggi, i giovanotti dalle braccia come querce,ingegneri rotti all’elettronica e all’automazione, non hanno tempo nè voglia di muoversi per un morto. Non fanno una piega per l’uccellino strangolato, nè per il gatto spalmato come burro sull’asfalto dai pneumatici del camion, nè per il bambino succhiato dalla gora, neppure per il padre e la madre se la prendono poi tanto, nel caso. (Dino Buzzati-Generale ignoto)
Il Teatro Vascello si trova nello splendido quartiere di Monteverde vicino al Gianicolo sopra a Trastevere a Roma, con i suoi 350 posti, la platea a gradinata e il palcoscenico alla greca permette un’ottima visibilità da ogni postazione.
Il Teatro Vascello propone spettacoli di Prosa, Spettacoli per Bambini, Danza, Drammaturgia Contemporanea, Eventi, FestivaL, Rassegne, Concerti, Laboratori
Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Francesco Saverio Sprovieri, 10, Roma tel 06 58122552; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma
Con mezzi pubblici : autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano : da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello
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Parchi giochi, aree verdi, piazze, cantieri e addirittura parcheggi di scambio di fronte alle stazioni. Ogni luogo è buono per pregare. Così i gruppi confessionali islamici, nel giorno dell’Eid Al Adha (Festa del Sacrifcio di Abramo), hanno trasformato Roma in una moschea a cielo aperto.Dopo il “no” della Questura che, per ragioni di sicurezza, ha negato l’utilizzo del Colosseo per la celebrazione, centinaia di fedeli hanno così animato numerosi gruppi di preghiera all’aperto. Non solo in Largo Preneste, dove è stata spostata la manifestazione nonostante le proteste dei consiglieri d’opposizione, ma anche in altre zone della Capitale. “Una vera e propria invasione”, secondo Francesco Figliomeni, esponente capitolino di Fratelli d’Italia, che denuncia: “Ho ricevuto foto, video e segnalazioni da cittadini indignati”.Nella periferia romana di Tor Pignattara, dove insiste la maggior concentrazione di moschee abusive, ad esempio, un centinaio di musulmani si sono dati appuntamento per pregare dentro il cantiere di via Alò Giovannoli. Proprio in quel luogo abbandonato da oltre un decennio, già al centro di una ingarbugliata disputa tra amministrazione e proprietà, si trovano alcuni garage sotterranei illegittimamente adibiti a moschea dove, nel marzo 2016, è stata aggredita verbalmente e minacciata una cronista de Il Tempo. Racconta un residente che vive in via Giovannoli e, per cautela, chiede di rimanere anonimo: “Siamo preoccupati perchè si stanno allargando a macchia d’olio, dopo anni di sopralluoghi e denunce, la moschea abusiva è ancora lì e, ieri, si sono persino messi a pregare all’esterno. Ormai si sentono padroni delle nostre strade”.[gallery 1436765]Ma le segnalazioni dei cittadini allarmati dagli eventi di preghiera hanno interessato anche altre zone della Capitale (guarda le foto): dalla più centrale Monteverde fino ad arrivare al parcheggio della stazione ferroviaria di Lavinio e alla pineta di Acqua Rossa ad Ostia. “È gravissimo – fa eco il meloniano Fabrizio Santori dalla Pisana – quello che è accaduto ieri mattina in molti quartieri di Roma e della regione Lazio”.Il tema principale, a pochi giorni di distanza dall’attentato di Barcellona e dall’ultima clip propagandistica in cui lo Stato islamico ha rimesso nel mirino la capitale della cristianità, è ovviamente quello della sicurezza. Prosegue Santori: “Abbiamo giustamente negato il Colosseo, luogo simbolo della nostra città, ma nonostante la Capitale ospiti la Moschea più grande d’Europa ci ritroviamo tra Roma e provincia luoghi invasi dalla preghiera islamica per la Festa del sacrificio di Abramo. La questione che inquieta è la mancanza di sicurezza, in questo momento di allarme terrorismo, che non può essere garantita pienamente quando queste manifestazioni si moltiplicano su tutto il territorio”.
Così Roma si è trasformata in una moschea a cielo aperto Parchi giochi, aree verdi, piazze, cantieri e addirittura parcheggi di scambio di fronte alle stazioni. Ogni luogo è buono per pregare.
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Che poi queste sono un po’ le mie partite. Quelle senza preavviso. Quelle da cui non ti aspetti nulla e che proprio per questo finiscono con il soddisfarti. Con il vento in poppa e il sole alto nel cielo non posso che scegliere la bicicletta come mezzo per attraversare Roma da un versante e l’altro. Destinazione Monteverde, storico e popoloso quartiere. Dalla stazione di Quattro Venti tagliando per Via Fonteiana prima e Via di Donna Olimpia poi. Arterie cariche di storie e vita vissuta. C’è un bel pezzo della Roma pasoliniana qua. I “Ragazzi di vita” che vi giravano sono forse scomparsi ma nitido è rimasta la loro eco, magistralmente narrata da un maestro del genere.
È là che il Trastevere disputa le sue partite interne, nel rinato stadio Bachelet che, dopo i lavori di ristrutturazione ha mutato il suo nome in un asettico Trastevere stadium. Devo ammettere che l’impianto è stato rifatto davvero nei minimi dettagli, con la bella e ampia tribuna attaccata al terreno di gioco e tutti i servizi necessari a fare del campo un vero e proprio gioiellino incastonato tra i palazzi e il bellissimo parco urbano di Villa Doria Pamphilij.
È la dimora ideale per un club storico. Ebbene sì, nella regione che ormai sforna in continuazione sodalizi dai nomi strampalati, dalla genesi bizzarra e dal destino ancor più discutibile (basti pensare all’esistenza di due Racing Roma, una in Lega Pro e l’altro in Eccellenza e a tutto quello che si è sviluppato dietro il prefisso “Lupa” in questi anni. E pensare che lo stesso in origine faceva da preludio allo storico club di Frascati…) ogni tanto riesce ad avere spazio anche la tradizione. Che in questo caso affonda le radici fino al 1909, anno di fondazione di una squadra che può vantare un nome suggestivo, in grado di riempire il cuore di ogni buon romano.
Perché se oggi Trastevere significa movida e giovani in giro a tutte le ore nelle sue strette e allegre strade, per il popolo capitolino è un qualcosa di più. Vorrei dire che è “il Rione per eccellenza” ma cadrei in un tranello imperdonabile: sarebbe difficile poi spiegare a quelli di Borgo e Regola, o a quelli di Colonna e Monti che è così. Ed avrebbero ragione, perché a Roma ogni rione ha la sua storia, i suoi personaggi e le sue leggende tramandate. Elementi che se solo avessimo voluto valorizzare e mettere su un piedistallo, invece di venderci al soldo del becero turismo e del consumismo più dannoso, oggi ci ritornerebbe indietro sotto forma di ricchezza culturale.
Insomma, questo rione che si affaccia sul fiume (Trans Tiberim, letteralmente “al di là del Tevere” a rimarcare il suo sviluppo dalla parte opposta del fiume rispetto a dove Roma si è inizialmente espansa) trattiene ancora in sé un fascino difficile da descrivere se non si è del luogo o non si è mai visitato per una volta. Si fa fatica, ad esempio, ad immaginare che qua sorgeva l’antico Porto di Ripetta, lo scalo fluviale che per secoli ha reso la zona un viavai di marinai e viandanti.
Ma Trastevere è anche il rione delle trasteverine, le donne bramate in tutta la città (“io so trasteverina e lo sapete, nun serve bello mio che ce rugate, nun serve bello mio che ce rugate so cortellate quante ne volete” dice un celebre stornello di Gabriella Ferri) e dei trasteverini, gente notoriamente “fumantina”. Basti pensare a personaggi come Romeo Ottaviani, detto Er Tinèa e passato alla storia nel rione per essere “er più” dei bulli, quando questa parola tuttavia non aveva completamente l’accezione negativa che le riserviamo oggi. Ottaviani infatti si rese celebre per alcune intemperanze volte a difendere persone più deboli da altri bulli di Roma e celebri restano le scorribande tra le vere e proprie bande rionali: monticiani contro trasteverini, regolanti contro borghigiani e via dicendo. Il tutto si svolgeva spesso con il largo utilizzo di coltelli. Tanto che fu proprio un’arma bianca ad uccidere Er Tinéa nel 1910.
La piccola immersione storica è necessaria per contestualizzare al meglio il discorso. La squadra di calcio dell’omonimo rione è scomparsa dai radar per quasi 15 anni. 2002 è la stagione in cui il calcio trasteverino conosce il suo punto più basso. La storica S.m.i.t. Trastevere (acronimo di Santa Maria in Trastevere, la chiesa più importante del rione) – figlia del club nato nel 1909 e fusosi successivamente con la rifondata Alba, una delle società “madri” dell’A.S. Roma e arrivata addirittura nella Serie B Bassitalia a fine anni ’40 – cessa la propria attività per problemi economici. Bisognerà attendere esattamente dieci anni per veder risorgere il club – sotto la guida del presidente Betturri – e un altro lustro per vederlo salire agli onori delle cronache grazie alla promozione in Serie D e al campionato di vertice disputato sinora.
Un torneo che vede i romani al comando, proprio nell’anno che avrebbe dovuto consacrare il tecnico Sergio Pirozzi al gradino più alto del calcio dilettantistico. Pirozzi – come qualcuno ricorderà – è contemporaneamente anche il sindaco di Amatrice e – per ovvie ragioni – attualmente ha sospeso i propri impegni sportivi. Tuttavia i suoi ragazzi stanno marciando a ritmo serrato in un girone tosto che – fra le altre cose – vede la presenza di marchi storici come la Nocerina e il Bisceglie. Sono loro le rivali per la promozione e questa gara viene giocata in recupero dopo che quella programmata qualche domenica fa è slittata per permettere ai pugliesi di recuperare un giocatore impegnato al Torneo di Viareggio.
Con mia sorpresa noto subito un discreto assembramento alle entrate. I “fiori trasteverini” hanno evidentemente deciso di riporre tutta la loro fiducia nella squadra malgrado il giorno lavorativo e l’infimo orario (calcio d’inizio alle 15).
Sugli ospiti – devo ammetterlo – non avevo grandi aspettative, benché mi trovassi al loro cospetto per la prima volta. Giustificavo a priori una loro presenza risicata. E invece hanno saputo sorprendermi con “effetti speciali”. Sia nella presenza che nel tifo.
Quindi tutto il contrario di tutto. Non ho neanche il tempo di ragionarci su tanta è la fretta di sbrigare le solite pratiche burocratiche prima di entrare in campo. Le gradinate offrono un ottimo colpo d’occhio e su ambo i fronti le tifoserie organizzate fanno rimbombare i propri tamburi. Questo mezzo è chiaramente tornato di moda e persino un città come Roma – negli ultimi anni restia, spesso ottusamente, al suo utilizzo – ha piano piano ricominciato a conoscere la sua utilità per coordinare il tifo.
In campo la sfida è vera: accesa, dura, combattuta. Non si risparmiano colpi proibiti. Al fischio d’inizio il Bisceglie è distante solo cinque punti dagli avversari e un successo riaprirebbe definitivamente la lotta promozione. È anche per questo che i supporter pugliesi non si danno per vinti e sostengono i propri giocatori praticamente senza sosta. Volendo fare gli “stilosi” una delle poche cose da imputargli è la disposizione sulle gradinate: forse un po’ troppo larghi e dispersivi. Ma per il resto la performance è ottima. Tra cori a rispondere, manate e sbandierate. La prima linea è visibilmente composta da gente che ha un suo passato e conosce menadito la storia degli ultras nerazzurri, avendo probabilmente contribuito a scriverla.
Nessuno me ne voglia, ma la differenza che intercorre tra tifoserie come quella del Bisceglie e molti di questi gruppi alfieri del “calcio popolare” è proprio questa: i nerazzurri hanno un loro trascorso, una storia fatta di trasferte, presenze e gruppi che si sono avvicendati in gradinata. Il tutto mosso dall’attaccamento alla propria città e alla propria squadra di calcio grazie alla quale si può esprimere il vanto di esser biscegliesi anche oltre i confini cittadini.
Non dico che per i ragazzi fautori del “calcio popolare” a Roma non sia così, ma la diaspora dalle curve di Roma e Lazio ha sicuramente favorito la nascita di gruppi e gruppuscoli in cui spesso confluiscono anche elementi esterni rispetto alla vera e propria rappresentanza territoriale. Certo, innanzitutto si è romani e quindi – soprattutto in un campionato nazionale come la Serie D – il gonfalone da difendere è quello della Capitale. E se vogliamo parlare di tifo, nel senso stretto del termine, i ragazzi appostati dietro lo striscione Rione XIII Ultras hanno ben poco da rimproverarsi quest’oggi.
Ma poi abbiamo chiarito esattamente cosa sia questo calcio popolare? Per me il calcio è popolare a prescindere, riuscendo a convogliare persone di ogni sesso, età ed estrazione sociale sulle stesse gradinate. Sono altre dinamiche che lo hanno reso impopolare ad alti livelli.
Va sottolineato comunque come anche in questo contesto lo schieramento di polizia e agenti in borghese sia massiccio quanto – forse – sproporzionato per una partita che, seppur importante, non conta più di mille spettatori. Ma a Roma ormai ci siamo abituati.
Una volta tanto riesco anche a gustarmi la gara. Se – come detto – la contesa è maschia e accesa, l’1-2 del biscegliese Lattanzio fa letteralmente esplodere il settore ospiti. A nulla serve il rigore di Tajarol, i pugliesi si impongono per 2-1 mettendo il fiato sul collo dei romani. Il finale è incandescente: scaramucce tra giocatori e qualche intemperanza anche da parte del pubblico di casa nei confronti dei giocatori ospiti. Tuttavia ciò che nel calcio di qualche anno fa sarebbe stato archiviato con una multa e poco sensazionalismo viene tramutato addirittura in due giornate di squalifica al campo de Trastevere oltre a una sanzione di 2.500 Euro per il club.
L’ultima immagine comunque resta quella dei festeggiamenti tra tifosi e giocatori del Bisceglie. Saltano, si abbracciano e cantano insieme.
Fuori dallo stadio la folla si sta diradando. I vigili urbani fanno fatica a regolare il traffico mentre la mia bicicletta sfreccia nuovamente in Via di Donna Olimpia. Pasolini sarebbe stato spettatore fisso ed entusiasta in questo genere di eventi.
Simone Meloni
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Storie di calcio, rioni ed esultanze: Trastevere-Bisceglie, Serie D Che poi queste sono un po' le mie partite. Quelle senza preavviso. Quelle da cui non ti aspetti nulla e che proprio per questo finiscono con il soddisfarti.
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Capitolo Due di Neil Simon: La Commedia di Un Nuovo Inizio al Teatro Vascello
Dal 12 al 17 novembre, il Teatro Vascello di Roma presenta "Capitolo Due", una commedia emozionante e personale di Neil Simon
Dal 12 al 17 novembre, il Teatro Vascello di Roma presenta “Capitolo Due”, una commedia emozionante e personale di Neil Simon. La rinascita attraverso l’amore: Neil Simon torna in scena con “Capitolo Due” al Teatro Vascello Dal 12 al 17 novembre 2024, il Teatro Vascello di Roma ospita la prima nazionale di “Capitolo Due” di Neil Simon, uno degli autori più amati e riconosciuti della…
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Roma, La Questura commemora l'Agente Claudio Graziosi, vittima dei Nuclei Armati Proletari nel 1977
Roma, La Questura commemora l'Agente Claudio Graziosi, vittima dei Nuclei Armati Proletari nel 1977. Ricorreva Venerdì 22 il 47° anniversario dell'uccisione della Guardia di P.S. Claudio Graziosi. Durante la mattinata, in occasione della cerimonia di commemorazione, il Vicario della Questura di Roma, Francesco Rattá, in rappresentanza del Questore Carmine Belfiore, a nome del Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Vittorio Pisani, ha deposto una corona d'alloro sulla lapide collocata all'interno del Commissariato San Paolo, in via Portuense 183. Claudio Graziosi, fu ucciso il 22 marzo 1977, da un terrorista dei NAP, i Nuclei Armati Proletari, a bordo di un autobus dell'ATAC.; appartenente al IV Reparto Celere di Napoli, era stato aggregato nella Capitale per servizi di ordine pubblico. Alle ore 23:00 di quella sera la guardia Graziosi, libero dal servizio, si trovava a bordo di un autobus della linea 27 dell'ATAC, che percorreva Viale Trastevere verso Monteverde. In uno dei passeggeri, una giovane donna bionda, riconobbe Maria Pia Vianale, una pericolosa terrorista evasa da poco dal carcere di Pozzuoli. Claudio Graziosi si avvicinò allora all'autista e, dopo essersi qualificato, gli chiese di dirigersi verso il più vicino posto di Polizia - il comando della Polizia Stradale di via Volpato - nei pressi dell'attuale Commissariato San Paolo. I passeggeri iniziarono a protestare e Graziosi dovette qualificarsi nel tentativo di bloccare la donna. Un secondo terrorista dei NAP, Antonio Lo Muscio, giunse alle spalle del poliziotto, sparandogli alla schiena. I due terroristi fuggirono in direzione del ponte ferroviario di via Portuense. Decine di equipaggi di Polizia e Carabinieri concorsero alle loro ricerche. Il successivo 1° luglio i terroristi rimasero coinvolti in un conflitto a fuoco dinanzi alla chiesa di San Pietro in Vincoli a Roma. L'uomo venne ucciso, mentre Maria Pia Vianale venne arrestata insieme ad un'altra terrorista, Franca Salerno. Venerdì, alla presenza delle Autorità civili, militari e alla presenza dei familiari e dei colleghi della vittima, è stata ricordata ancora una volta l'importanza di mantenere vivo il ricordo del sacrificio degli appartenenti alle forze dell'ordine per tutelare le istituzioni democratiche e contrastare le strategie della lotta armata.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Teatro Vascello. Roma: Un Ottobre all’insegna di Prosa, Jazz e Grandi Classici
Dal 9 al 20 ottobre 2024, il Teatro Vascello di Roma ospita una rassegna imperdibile di spettacoli tra prosa, musica e letteratura. Da “Uccellini” a “Cime Tempestose”, passando per il tributo a Chet Baker, un programma ricco di emozioni.
Dal 9 al 20 ottobre 2024, il Teatro Vascello di Roma ospita una rassegna imperdibile di spettacoli tra prosa, musica e letteratura. Da “Uccellini” a “Cime Tempestose”, passando per il tributo a Chet Baker, un programma ricco di emozioni. Ottobre 2024 si prospetta un mese ricco di appuntamenti per gli amanti del teatro, della musica e della cultura presso il Teatro Vascello di Roma. Situato nel…
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Roma. Sorpreso a vendere al mercato di Porta Portese merce rubata da un magazzino la scorsa settimana. Denunciato dalla Polizia di Stato un 52enne per il reato di ricettazione
Roma. Sorpreso a vendere al mercato di Porta Portese merce rubata da un magazzino la scorsa settimana. Denunciato dalla Polizia di Stato un 52enne per il reato di ricettazione. Ieri mattina, i poliziotti del XII�� Distretto di Monteverde, nel corso dei servizi predisposti presso il mercato di Porta Portese, sono intervenuti presso un banco in quanto una persona, titolare di un magazzino, aveva riconosciuto diverso materiale numismatico e altri oggetti di vario genere per un valore di circa 20.000 euro che, nella serata dello scorso 28 febbraio, erano stati asportati dal proprio negozio. Nello specifico, l'uomo, recandosi al mercato di Porta Portese, ha riconosciuto, su di un banco, tutti gli oggetti rubati nel suo magazzino e a quel punto ha comunicato al venditore che avrebbe portato via tutto poiché di sua proprietà. Il venditore non ha opposto alcuna resistenza e, insieme all'uomo, hanno atteso l'intervento degli agenti ai quali ha dichiarato di aver acquistato il materiale da alcune persone a lui sconosciute. Gli operatori hanno identificato il venditore come un 52enne rumeno, con precedenti di polizia e lo hanno accompagnato presso gli Uffici del XII Distretto, denunciandolo in stato di libertà per il reato di ricettazione. Inoltre, indosso al 52enne, gli agenti hanno rinvenuto un orologio, di proprietà anche questo della vittima e 1.140 euro in contanti. Ad ogni modo l'indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Babbo Natale arriva anche all'Ospedale San Camillo di Roma: la Polizia di Stato consegna doni ai bambini
Babbo Natale arriva anche all'Ospedale San Camillo di Roma: la Polizia di Stato consegna doni ai bambini. Roma. Babbo Natale ieri mattina è arrivato anche dai piccoli pazienti ricoverati presso l'ospedale San Camillo. I poliziotti del commissariato Monteverde e della Polizia Postale hanno consegnato peluches, cioccolata e altri doni ai bambini presenti presso il Reparto di Pediatria e presso il Pronto Soccorso pediatrico, che proprio durante le festività natalizie si sono dovuti recare in ospedale per accertamenti o operazioni. Avendo saputo che molti bimbi si erano ricoverati proprio in questi giorni, i poliziotti allora hanno deciso di fargli visita. Gli agenti hanno voluto regalare un pó di spensieratezza ai piccoli e ai loro famigliari, ricevendo in cambio sorrisi e gratitudine.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Roma: servizi anti parcheggiatori abusivi, 5 le persone sanzionate e confiscatogli il denaro rinvenuto nelle tasche.
Roma: servizi anti parcheggiatori abusivi, 5 le persone sanzionate e confiscatogli il denaro rinvenuto nelle tasche. Nell'ambito dei servizi antidegrado e antiabusivismo posti in essere dalla Polizia di Stato, in tutta la capitale, questa volta l'attenzione degli agenti della Questura di Roma è stata rivolta al fenomeno dei parcheggiatori abusivi nei pressi dei nosocomi. Nella mattinata di ieri, i poliziotti dei Commissariati Colombo, Monteverde, Porta Pia, Casilino ed Esposizione, con il coordinamento dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno effettuato un servizio straordinario presso l'ospedale C.T.O, il Bambin Gesù, il San Camillo Forlanini, Policlinico Umberto I, il Sant'Eugenio e il Policlinico Casilino, volto ad individuare e sanzionare soggetti che abusivamente richiedono e riscuotono somme di denaro per il parcheggio, approfittando del delicato momento in cui si trovano le persone che si recano in ospedale. Durante il servizio, i poliziotti hanno sanzionato 5 soggetti sorpresi a svolgere l'attività di parcheggiatore abusivo e gli hanno notificato ordini di allontanamento; inoltre hanno accertato che uno di essi era sottoposto al regime degli arresti domiciliari e che, durante il permesso orario, svolgeva l'illecita attività nei pressi del Policlinico "Casilino". Confiscato il denaro rinvenuto nelle tasche degli stessi.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Roma, ispezionati 17 esercizi commerciali, 2 ditte edili e arrestate 3 persone di cui 2 per spaccio di sostanze stupefacenti ed 1 per evasione.
Roma, ispezionati 17 esercizi commerciali, 2 ditte edili e arrestate 3 persone di cui 2 per spaccio di sostanze stupefacenti ed 1 per evasione. Proseguono senza soluzione di continuità i controlli ad alto impatto della Polizia di Stato nella capitale. I servizi, svolti ormai periodicamente, hanno come obiettivo anche quello di incrementare la percezione di sicurezza ed aumentare la fiducia dei cittadini grazie alla presenza e alla maggiore visibilità sul territorio delle Forze dell’Ordine. Gli agenti del IV Distretto San Basilio hanno svolto un mirato servizio di controllo a tutela della sicurezza sulle grandi infrastrutture di trasporto del collegamento urbano, presso le Stazioni della Metropolitana Linea B fermata "Ponte Mammolo" e “Rebibbia”, e sono stati effettuati servizi antidroga e posti di controllo nei quartieri “Tiburtino Terzo” e “San Basilio”, durante i quali sono state identificate 208 persone e controllati 39 veicoli: 11 stranieri, sprovvisti di documenti, sono stati accompagnati negli uffici di polizia per accertarne la regolarità sul territorio nazionale. Inoltre, gli investigatori del IV Distretto e le unità cinofile antidroga hanno effettuato varie ispezioni all’interno delle scale condominiali di palazzi nel quartiere del “Tiburtino Terzo” e nelle adiacenze del parco Kolbe trovando circa 150 grammi tra hashish e cocaina: tutta la sostanza stupefacente è stata sequestrata. 1 persona è stata arrestata per reati inerenti gli stupefacenti ed 1 per evasione dagli arresti domiciliari. Durante i controlli amministrativi a 6 esercizi commerciali, i poliziotti hanno riscontrato violazioni, comminando sanzioni per un importo complessivo di 16.366 euro. Infine, unitamente a funzionari dell’Ispettorato del Lavoro, gli agenti hanno controllato 2 ditte edili, 1 italiana ed 1 romena, trovando 1 lavoratore in nero, motivo per il quale è stata disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale ed altre irregolarità sanzionate. Nella zona di Monteverde, i poliziotti del XII Distretto hanno controllato 2 esercizi commerciali individuando circa 17 chili di alimenti scaduti in uno e alimenti privi di etichettatura in un altro: alimenti tutti sequestrati. Sono state pertanto elevate 2 sanzioni amministrative ed 1 provvedimento di sospensione attività. Gli agenti del Commissariato Anzio-Nettuno, in tutta la zona di loro competenza, hanno controllato 6 sale giochi nelle quali sono state riscontrate alcune irregolarità, tra cui l’assenza del titolare della licenza o di un suo rappresentante, per cui si è provveduto a notificare ai titolari stessi le previste sanzioni. Inoltre i poliziotti della squadra giudiziaria hanno arrestato un 43enne italiano per il reato di spaccio. A seguito di specifici servizi i poliziotti hanno perquisito l’auto e l’abitazione dell’uomo e hanno rinvenuto 163 grammi di cocaina, 48 grammi di hashish e 15 grammi di marijuana. Alla fine degli accertamenti l’uomo è stato arrestato e l’arresto è stato poi convalidato. Gli agenti del commissariato Colleferro, infine, hanno controllato 3 locali nel loro territorio: durante gli accertamenti sono state riscontrate violazioni amministrative sanzionate per un importo complessivo di circa 10.000 euro. Inoltre, con l’ausilio dell’Unità Cinofila del Reparto di Nettuno, i poliziotti hanno scovato, durante una perquisizione in un locale caldaie, un barattolo contenente 11 dosi di cocaina per un peso complessivo di 13 grammi: la sostanza è stata sequestrata.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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