#efficientamento
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Distretto Urbano del Commercio: Successo per il Bando a Sostegno delle Attività di Casale Monferrato. Plafond esaurito grazie a oltre 50 domande ammesse: un’iniziativa per un commercio più attrattivo e sostenibile
La Città di Casale Monferrato celebra il successo del Bando Imprese all’interno del Distretto Urbano del Commercio (DUC), un progetto mirato a supportare e valorizzare le attività commerciali locali.
La Città di Casale Monferrato celebra il successo del Bando Imprese all’interno del Distretto Urbano del Commercio (DUC), un progetto mirato a supportare e valorizzare le attività commerciali locali. A pochi giorni dalla proroga, il plafond di 79.104 euro è stato completamente esaurito grazie alle oltre 50 domande ricevute e considerate idonee, confermando l’interesse e l’impegno dei commercianti…
#abbattimento barriere#Accessibilità#Alessandria today#Arredo urbano#Attività commerciali#bandi regionali#bando imprese#Barriere architettoniche#Casale Monferrato#città attrattiva#commercio al dettaglio#Commercio Locale#commercio piemontese#commercio sostenibile#Confcommercio Alessandria#Confesercenti Alessandria#contributi a fondo perduto#contributo regionale#dehor#Distretto Urbano del Commercio#economia locale#Efficientamento energetico#facciate negozi#fondi per il commercio#Giovanni Battista Filiberti#Google News#imprenditoria locale#innovazione commercio#investimento locale#italianewsmedia.com
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Oggettiva perplessità di un ex managerone di stato ai tempi in quota Pd, non di un leghista qualunque dai capannoni di Bergamo Bassa.
ps.: a quelli che, però i 150 miliardi italiani non sono stati tutti spesi in autentico efficientamento di immobili: APPUNTO, cosa fa pensare che questa invece passerebbe senza mazzette e concussioni?
250 Miliardi a budget non bastano manco per mettere a norma un decimo d'Italì, figurarsi quanti ce ne verrebbero in totale dato che, come ben sa chi lavora con loro, spagnoli olandesi irlandesi polacchi etc. sono di gran lunga più furbi, avidi, intramati, inquadrati e privi di scrupoli di qualunque campano siculo calabro che si creda furbo.
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ilGiornale.it: L'obbligo di "case verdi": chi subirà la stangata Ue
ilGiornale.it: L'obbligo di "case verdi": chi subirà la stangata Ue.
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INDIRIZZI GENERALI DI NATURA STRATEGICA (D.U.P. 2024-2026)
Investimenti e realizzazione delle opere pubbliche.
Il piano investimenti tiene conto delle risorse reperite e in via di reperimento concesse all’interno dei bandi statali, regionali e di quelli legati all’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.). La scelta delle modalità di finanziamento è avvenuta tenendo conto delle effettive possibilità di ricorso all’indebitamento, alla disponibilità di entrate proprie e ai rispettivi costi finanziari.
Programmi e progetti di investimento in corso d’opera
:1. Interventi su Scuola Materna (antisismico ed efficientamento energetico);2. Parco agricolo;3. Aree sgambo cani;4. Completamento controllo del territorio (telecamere);5. Sostituzione caldaie case SAP via S. Anna e S. Antonino;6. Interventi Area feste;7. Asfaltature strade e marciapiedi;8. Efficientamento energetico illuminazione Comunale e revisione gestione illuminazione pubblica;9. Caldaia scuola Media;10. Efficientamento energetico Municipio (caldaia e fotovoltaico);11. Sistema informativo ed informatico (digitalizzazione Ente con fondi PNRR);12. Interventi ex area Macchi;13. Impianto natatorio;14. Riqualificazione area Scuola Elementare;15. Verde pubblico;16. Copertura Villa Mayno;17. Parcheggio Circolo Vittorio Veneto;18. Revisione PGT;19. Razionalizzazione Cimitero e valutazione sua espansione.
(Documento Unico di Programmazione 2024-2026 - Parte Prima)
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Fine anno del real estate all'insegna delle Smart Cities
La stagione degli eventi di settore volge al termine e lo fa con la presentazione del Rapporto sulle Nuove Periferie Lombarde realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con il gruppo Unipol e in particolare con la società dedicata al tema della rigenerazione urbana Urban Up.
Mercoledì 15 dicembre nella cornice natalizia dell’Hotel Principe di Savoia a Milano, si è festeggiato il fine anno delle ricerche del real estate come di consuetudine con il tema delle Future Cities.
Un tema, quello della città, che è andato a sovrastare quello della competizione tra nazioni e che deve essere inteso al di là dei confini amministrativi delle singole città ed essere esteso ad un sistema di centri urbani collegati ed interconnessi.
In questo scenario la Lombardia è regione che nel corso degli ultimi otto anni ha fatto della rigenerazione e della riqualificazione urbana il cardine del proprio paradigma del real estate. Un periodo relativamente breve se letto con la lente di ingrandimento di questo settore dove le tempistiche sono drammaticamente più dilatate.
L’approccio, come molte volte è stato sottolineato, deve necessariamente prendere forma dall’incastro perfetto di tutte le componenti che caratterizzano la realizzazione di un’infrastruttura immobiliare: dalla sua progettazione fino alla commercializzazione degli spazi. Proprio in questi due capi del processo realizzativo si può nascondere uno dei maggiori rischi di insuccesso, ovvero nel rischio paventato della “cattedrale nel deserto”. Ogni singola opera di rigenerazione urbana, sia anche basata su di un “format”, deve essere necessariamente adattata alla realtà del contesto in cui si inserisce adattandosi come un ambito su misura nel panorama socio-economico di riferimento.
Studio degli aspetti sociali ed economici, del grado di attrattività della location e grado di infrastrutturazione in senso ampio della location rappresentano i punti da cui da partire per immaginare un processo ideale di rigenerazione urbana. A ciò va, inevitabilmente ad aggiungersi, la necessità di dare vita ad un progetto che consenta una flessibilità dell’utilizzo degli spazi.
Come sottolineato poco sopra, il grado di attrattività delle aree dove insistono le aree dismesse tradizionalmente oggetto delle operazioni di rigenerazione urbana rappresenta un driver fondamentale per il successo delle operazioni. E’ indubbio che la vicinanza con centri di eccellenza e buoni collegamenti infrastrutturali possono consentire anche a realtà non prettamente centrali di rappresentare una location ideale per risiedere anche da parte di studenti o giovani professionisti che non potrebbero sostenere il costo di un affitto in centri urbani più cari o semplicemente preferiscono contesti con caratteristiche diverse da quelli della grande città.
Inoltre, anche se la destinazione residenziale sembra rappresentare la naturale destinazione per molti interventi di rigenerazione urbana, in molti casi si assiste ad un mix funzionale che comprende oltre al retail anche l’asset class ricettiva, il direzionale e il coworking e anche tutte le altre tipologie di infrastrutture immobiliari in grado di attrarre persone, minimizzando quindi il rischio del sorgere di quartieri dormitorio tipici delle periferie del secolo scorso.
Dal punto di vista dei numeri, secondo quanto rilevato da Scenari Immobiliari, la rigenerazione urbana sul territorio lombardo nel periodo 2023-2035, per le operazioni censite potrebbe avere un impatto sul mercato immobiliare lombardo di circa 224 miliardi di valore aggiunto a cui fanno eco risvolti che devono essere letti attraverso la lente del paradigma della sostenibilità. In primis, la rigenerazione urbana che oltre rappresentare un consistente risparmio di suolo anche grazie all’evoluzione delle tecniche costruttive, mira ad un efficientamento dal punto di vista ambientale ed energetico. La rinascita di nuove centralità può rappresentare un driver per la sopravvivenza di centri più periferici e soprattutto nel caso di realizzazione di sviluppi residenziali a costo calmierati andare a rispondere ad una domanda crescente e che non sempre trova risposta. Dal punto di vista della Governance, invece, la collaborazione virtuosa tra i diversi attori può portare ad una nuova ridefinizione del rapporto pubblico privato indispensabile per la messa a terra di molteplici interventi.
#real estate#realestate#rigenerazione#rigenerazioneurbana#riqualificazione#riqualificazioneurbana#future#futuro#futurecities#future cities#città#Lombardia
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🗓️ Riqualificazione globale: ultimi giorni per usare le detrazioni al 65%
👉 L'agevolazione si applica a tutti gli interventi di efficientamento energetico, senza necessità di individuarne in modo specifico la tipologia
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Oggi a Caniga attivazione delle nuove reti idriche della borgata
Sassari. Nell’ambito dei lavori di efficientamento idrico che Abbanoa ha avviato a Sassari, oggi, giovedì 17 ottobre, i tecnici del gestore procederanno alla messa in esercizio delle nuove condotte realizzate nella borgata di Caniga. Si tratta di un intervento importante che consente di mandare definitivamente in pensione le vecchie tubazioni in acciaio ormai deteriorato, soggetto a continue…
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E' finito in manette per appalti truccati Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum e attuale presidente della Provincia di Salerno
Terremoto giudiziario sul Partito Democratico in Campania, e non solo: è finito in manette per appalti truccati Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum e attuale presidente della Provincia di Salerno, nonché un fedelissimo del governatore campano Vincenzo De Luca. Da poco rieletto per il secondo mandato, già primo cittadino in altri due comuni del Salernitano,Torchiara e Agropoli, e con un passato da capo staff del governatore dem, il 59enne Alfieri era diventato famoso per una "battutaccia" dello stesso De Luca, registrata 8 anni fa nel corso di un incontro politico e poi diffusa dal Fatto Quotidiano. Il 15 novembre 2016, durante la campagna referendaria sulla riforma costituzionale voluta dall'allora premier Matteo Renzi, De Luca era in primissima linea per il sì e tenne un incontro con alcune centinaia di amministratori locali in un hotel di Napoli, per raccomandare loro l'impegno a favore della conferma della riforma. In quella occasione, De Luca elogiò la capacità di Alfieri di raccogliere consensi sul territorio, usando il termine "clientele": "Ecco, l'impegno di Alfieri sarà di portare a votare la metà dei suoi concittadini, 4mila persone su 8mila. Li voglio vedere in blocco, armati, con le bandiere andare alle urne a votare il 'Sì'. Franco, vedi tu come devi fare, offri una frittura di pesce, portali sulle barche, sugli yacht, fai come vuoi tu, ma non venire qui con un voto in meno di quelli che hai promesso". Il blitz della Guardia di finanza di Salerno ha portato a misure cautelari per sei indagati e sequestri per oltre 543mila euro. In carcere, come detto, anche Alfieri. Ai domiciliari sua sorella Elvira Alfieri, legale rappresentante della società Alfieri impianti, Andrea Campanile, dipendente del Comune di Capaccio facente parte dello staff del sindaco, Carmine Greco, responsabile tecnico dello stesso Comune e Vittorio De Rosa e Alfonso D’Auria, rispettivamente legale rappresentante e procuratore speciale della società Dervit. Le indagini riguardano alcune procedure di affidamento di lavori: in particolare, quella relativa all’intervento di adeguamento, ampliamento e efficientamento energetico dell’impianto di pubblica illuminazione comunale e quella relativa ai "lavori di adeguamento e riqualificazione energetica della pubblica illuminazione stradale del Comune", entrambe bandite dal Comune di Capaccio Paestum e aggiudicate dalla Dervit. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, "gli indagati a vario titolo avrebberoturbato con collusioni e altri mezzi fraudolenti le procedure negoziate volte ad affidare le commesse pubbliche di cui sopra, al fine di garantire alla Dervit S.p.A. l’aggiudicazione dei lavori", si legge in una nota firmata dal Procuratore capo di Salerno, Giuseppe Borrelli. In base alla ricostruzione della Procura, fondata sulle intercettazioni e sugli esiti dell’esame della documentazione, anche informatica, acquisita nel corso delle perquisizioni del 30 gennaio, molto tempo prima dell'ufficiale indizione delle gare sopra indicate, Campanile e D’Auria, operando il primo in nome e per conto di Francesco Alfieri e il secondo in nome e per conto di Vittorio De Rosa, legale rappresentante della Dervit, avevano concordato le strade da inserire nel progetto esecutivo concernente le future gare, i tempi e i costi dei singoli interventi, nonché ogni altro dettaglio tecnico concernente i futuri lavori, dando per certo che sarebbe stata la Dervit ad aggiudicarsi gli appalti. Proprio la Dervit, dopo il perfezionamento degli accordi, avrebbe provveduto — attraverso sue propaggini organizzative — alla materiale redazione degli atti delle due procedure. Il responsabile tecnico del Comune e Rup dei procedimenti, Greco, si era invece adoperato per invitare a partecipare alle procedure negoziate ditte compiacenti o non aventi i requisiti per aggiudicarsi le gare, in modo tale da rendere blindata l’aggiudicazione alla Dervit, "predesignata quale vincitrice delle procedure negoziate fin dal principio", si legge nella nota del Procuratore. Secondo il provvedimento cautelare, "quale corrispettivo per l’ottenimento degli appalti sopra indicati la Dervit S.p.A. aveva concesso alla Alfieri Impianti S.r.l., società legalmente rappresentata da Elvira Alfieri, ma di fatto riconducibile al fratello Francesco, in subappalto e sub-affidamento, parte dei lavori, dalla medesima svolti in Battipaglia, dei quali era risultata aggiudicataria all’esito di una terza e distinta gara bandita dallo stesso comune, allo stato non oggetto di contestazioni, per un ammontare complessivo superiore a 1 milione di euro". "Il costante e ripetuto coinvolgimento delle persone più vicine al presidente De Luca in inchieste della magistratura dimostra quello che noi denunciamo da anni: un sistema che ha il suo epicentro a Salerno ma che sta stroncando come un cancro la Campania - attacca Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania -. Noi siamo garantisti e auguriamo a tutti coloro che sono coinvolti in questa vicenda di poter dimostrare la propria estraneità a quanto viene contestato. Sta di fatto, però, che siamo di fronte all'ennesimo segnale di una gestione affaristica e 'famelica' che deturpa l'immagine della nostra regione, e rispetto alla quale De Luca non può girarsi dall'altra parte". Read the full article
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#MobilitaPA - ORDINANZA N. 1139 del 02/10/2024
Adozione soluzione tecnologiche per la riduzione dei consumi energetici della rete di pubblica illuminazione con sistemi automatici di regolazione. Efficientamento impianti di pubblica illuminazione della zona nord della Città di Palermo Read More Adozione soluzione tecnologiche per la riduzione dei consumi energetici della rete di pubblica illuminazione con sistemi automatici di regolazione.…
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Il caso da manuale di Porsche 911 992-II GTS T-Hybrid: quando l'elettrificazione va a tutto vantaggio della resa del motore termico
“Dedico questo mio post alla memoria del dottor Giorgio Lodigiani (1947-2022), storico concessionario Porsche per Piacenza e Pavia, nell’approssimarsi del secondo anniversario della scomparsa (28 settembre 2022)” Stefano Rossi
Nell’ambito dell’automotive stiamo vivendo un periodo di transizione in cui assistiamo da una parte al progressivo declino dei motori termici e dall’altra all’albeggiare dell’era del full electric – un cambio di paradigma di gigantesche proporzione accompagnato, com’è naturale che sia, da un ventaglio di reazioni che spazia dall’ottimistico entusiasmo proprio dei fautori della transizione ecologica al nero pessimismo degli irriducibili laudatores temporis acti. Su un piano poi più razionale e legato ai dati del mercato ed ai problemi incontrati sul campo di battaglia dai Costruttori, non mancano nemmeno le legittime criticità proprie di chi si sta facendo carico, bilancio alla mano, di tradurre in atto siffatta transizione: tempistica e modalità non sono infatti variabili trascurabili nel corso di un paradigm shift – ma preferisco non entrare nel merito della questione per carenza di relativa expertise. Considerazioni generali ed opinioni personali a parte, è un dato di fatto oggettivo che la transizione al full electric ha obbligato i Costruttori ad un virtuoso esercizio di pensiero laterale – foriero di una modalità di progettazione dei motori termici sino ad una decade fa a dir poco impensabile (si prenda il caso del mild hybrid – non è forse vero che certi recenti motori a benzina come, ad esempio, il 1.2 turbo 3 cilindri del Gruppo Stellantis e, soprattutto, il 1.5 turbo 4 cilindri e-TSI del Gruppo VW hanno ottenuto, grazie per l’appunto all’elettrificazione, un tale efficientamento in termini di bassi consumi da confinare il turbodiesel, ed una volta per tutte, ai soli grandi viaggiatori che macinano decine di migliaia di chilometri all’anno?); in taluni casi poi, siffatto esercizio di pensiero laterale, costretto da circostanze esogene più che da virtuosismi green dei Costruttori, ha portato in dote veri e propri colpi di genio da parte dell’ingegneria automobilistica – ovvero, soluzioni tecniche innovative ottenute grazie all’elettrificazione, che sono andate a tutto beneficio della struttura termico-motoristica. L’esempio di Porsche 911 992-II GTS T-Hybrid è un caso da manuale nell’ambito di tale esercizio di pensiero laterale: qui non si è passati dall’otto al quattro cilindri aumentando notevolmente il peso dell’auto per la presenza del guppo batteria plug-in, come è accaduto per altri Costruttori (vedi AMG); qui, al contrario, optando per la soluzione mild-hybrid che ha portato ad un aumento contenutissimo del peso della sportiva teutonica (soli 50 kg in più), i progettisti di casa Porsche sono stati così in grado addirittura di aumentare la cubatura del 6 cilindri boxer, portandola da 3.0 litri a 3.6 litri, e poi di adottare un solo grande turbo – pur senza con ciò dover pagare il caro prezzo del ritardo di risposta (limite intrinseco del puro termico così concepito). Tutto ciò grazie alla componente elettrica: (1) una batteria agli ioni di litio montata sull’avantreno con 1,9 kWh di capacità a 400 Volts, 27 kg di peso e dimensioni paragonabili ad una batteria da 12 V; (2) un motore elettrico montato tra la girante del compressore e la girante della turbina – quindi, ora c’è un solo grosso turbocompressore in grado di lavorare a 1,3 bar (al posto del bi-turbo del precedente modello), e si tratta, nella fattispecie, di un’unità di tipo sincrono a magneti permanenti che arriva sino a 120.000 giri/minuto con 27 CV (20 kW) di potenza erogabile (valore aggiunto ottenuto grazie all’elettrificazione: il ritardo di risposta intrinsecamente legato alle grandi dimensioni della turbina viene ridotto ai minimi termini grazie alla presenza del motore elettrico all’interno del turbocompressore); (3) un secondo motore elettrico sincrono a magneti permanenti da 54 CV (40 kW) e 150 Nm integrato all’interno del nuovo cambio PDK a doppia frizione ad 8 rapporti – con questo secondo motore elettrico, la batteria si ricarica anche quando l’auto rallenta o frena sfruttando sfruttando l’effetto di freno motore dell’elettrico. Va poi aggiunto che l’elettricità.... (prosegue su stefanorossiautomotiveinternational.blogspot.com
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Sogin: Online il Bilancio di Sostenibilità 2023. Il Gruppo Sogin presenta il nuovo Bilancio di Sostenibilità, con un focus su economia circolare e gestione dei rifiuti radioattivi
Il Gruppo Sogin ha annunciato la pubblicazione online del Bilancio di Sostenibilità 2023, disponibile sui siti sogin.it e nucleco.it.
Il Gruppo Sogin ha annunciato la pubblicazione online del Bilancio di Sostenibilità 2023, disponibile sui siti sogin.it e nucleco.it. Questo documento rappresenta uno strumento volontario di rendicontazione, con il quale l’azienda comunica ai propri stakeholder le attività svolte, i risultati ottenuti e gli obiettivi futuri in ambito economico, sociale e ambientale. Attraverso il Bilancio, Sogin…
#agenda 2030#best practice globali#Bilancio di Sostenibilità 2023#competenze ambientali#comunità locale#documentazione online#Economia circolare#Efficientamento energetico#Formazione continua#gestione rifiuti radioattivi#Gruppo Sogin#Impatto ambientale#innovazione Sogin#integrazione sostenibile#Italia sostenibile#know-how nucleare#leadership nucleare#modello sostenibile#Nazioni Unite#nucleare sostenibile#performance sociale#Radwaste Management#Radwaste Management School#recupero rifiuti#rendicontazione trasparente#riduzione rifiuti#rifiuti convenzionali#Risparmio Energetico#riutilizzo edifici#SDGs
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“Sacro è ciò che è sottratto al mondo, ciò su cui il mondo non ha alcun potere” ha scritto un monaco benedettino, padre Anselm Grün, e può sembrare un discorso teologico ma è anche un discorso immobiliare. Se lo Stato italiano e il Superstato europeo hanno potere e strapotere sulla mia casa ecco che questa non mi protegge più. Da una parte la solita patrimoniale, presentemente chiamata Imu, scagliata contro le cosiddette seconde case che dal punto di vista morale spesso sono le prime, in quanto dimore avite (quanti meridionali trasferitisi per lavoro al Nord devono pagare ogni anno (...) questa tassa sul sentimento...). E dall’altra la nuova spada di Damocle dell’efficientamento energetico, imposto dai socialisti di Bruxelles, nemici giurati dell’individuo, avversi alla più modesta proprietà privata. Io non mi sento più tranquillo nemmeno nella mia casa. I suoi muri sono diventati più sottili e presto lo Stato potrà accusarla di reato ambientale, e sfondarmi la porta. Casa mia, casa mia, pur piccina che tu sia, mi sembravi una badia: ora mi sembri una colpa.
"Sakros esed", primissimo reperto in latino arcaico, indicava qualcosa che è sottratto alla disponibilità dell'uomo. Del resto valeva fino a poco tempo fa anche per i corpi dei morti, oggi disposal pubblico oggetto di raccolta differenziata.
Camillo Langone via https://www.ilfoglio.it/preghiera/2023/03/15/news/con-l-efficientamento-energetico-non-mi-sento-sicuro-in-casa-mia-5060709/
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Natella: «Con Salerno Pulita efficientamento del servizio» | www.liratv.it
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Solbiate Olona: Le nuove luci a LED per il Campo di Bocce
In attesa della bella stagione nuove luci a LED per il Campo di Bocce. Continua l' impegno dell' Amministrazione Comunale nell' efficientamento energetico delle strutture comunali
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Decreto Salva-Casa: semplificazioni per l'edilizia e sanatoria degli abusi
Il Decreto Legge Salva-Casa, approvato dal Consiglio dei Ministri il 24 maggio 2024, introduce una serie di misure volte a semplificare le procedure burocratiche in materia edilizia e a sanare gli abusi pregressi. Obiettivi del Decreto Salva-Casa Il decreto si propone di: - Liberare gli immobili "ostaggio" di norme rigide: Favorire la compravendita di case ostacolate da complessi adempimenti burocratici o da sanatorie edilizie pregresse. - Sostenere il recupero del patrimonio edilizio: Incentivare interventi di ristrutturazione e manutenzione per migliorare l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici. - Ridurre il consumo del suolo: Favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente piuttosto che la costruzione di nuovi edifici su terreni non edificati. Misure principali Le principali misure del Decreto Salva-Casa includono: - Riduzione degli oneri amministrativi: Per dimostrare lo "stato legittimo" di un immobile sarà sufficiente presentare il titolo che ha disciplinato l'ultimo intervento edilizio, anche in sanatoria. - Semplificazione del cambio di destinazione d'uso: Il cambio di destinazione d'uso di singole unità immobiliari sarà più semplice, nel rispetto delle normative di settore e delle specifiche condizioni comunali. - Nuove regole per la sanatoria degli abusi: Il decreto introduce nuove categorie di sanatoria per sanare difformità di lieve entità e introduce un regime di silenzio-assenso per le richieste di sanatoria. - Misure per l'edilizia libera: Ampliamento dell'elenco degli interventi di edilizia libera, ovvero quelli che possono essere realizzati senza bisogno di permessi o autorizzazioni. - Incentivi per il recupero del patrimonio edilizio: Sono previsti incentivi fiscali per interventi di ristrutturazione, efficientamento energetico e antisismica degli edifici. Critiche e osservazioni Il Decreto Salva-Casa ha ricevuto pareri discordanti. Apprezzamento è stato espresso da alcune categorie, come i proprietari di immobili, i costruttori e i professionisti del settore, che vedono nel decreto una semplificazione burocratica e un'occasione per sbloccare il mercato immobiliare. Critiche sono state invece mosse da ambientalisti e da alcune associazioni che temono un aumento dell'abusivismo edilizio e un peggioramento del consumo del suolo. Entrata in vigore e iter di approvazione Il Decreto Salva-Casa è entrato in vigore il 25 maggio 2024. Il decreto è un atto normativo con efficacia immediata, ma dovrà essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni dalla sua pubblicazione. In questa fase, il testo del decreto potrebbe subire modifiche. Foto di Garik Barseghyan da Pixabay Read the full article
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