#destra destra
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Dear Santa (2023 edition)
Come descrivevo il 2023, un anno dopo.
Eccoci! come direbbe Chicco Mentana.
Che l'aspettavate o no, la letterina al Babbo espiatorio è ormai una tradizione.
Siamo qui anche quest'anno, con la lista di piagnistei, lamentazioni, contumelie, smadonnamenti, sacramentazioni, che mal si confarebbero al contesto e al periodo.
Il nostro Vescovo - che è un illuminato - ha detto che il Natale è dono. Sono d'accordo.
Ed io non posso esimermi dall'assiemare tristezze e nostalgie per donartele, caro Babbo.
Perché non va, il mondo non va. Il mondo non è un bel posto ultimamente (per la verità, avrei scritto che è una me...lma, ma ci ho ripensato, perché è Natale e ci si deve comportare a modino). La nostra occidentale e tardo-novecentesca assuefazione alla pace e al welfare state ci ha reso pavidamente vulnerabili all'agnizione di guerre vicine, di sudditanza ai virus, di perdita di civiltà e civitatis (sanità allo sfascio, scuola idem, pubblica amministrazione a colabrodo), di pericolose virate a destra.
(No, non si tratta di fascismo, bensì di autoritarismo vacuo e superbo, le cui fenomenologia e segreta nostalgia, pur apparentate a certi modi d'antan, nascondono - come sempre - incompetenza e familismo, avidità e mitomania, il tutto ingaglioffito dal trash, assurto a ideologia spiccia e a buon mercato, al pari della comoda zotichezza spacciata per autenticità.)
Viviamo un tempo mistificante, in cui i politici (e gli aspiranti tali, figure per ora impolitiche, ma con atteggiamenti irriflessivi, spavaldi e tracotanti, generatori di tanta audience - vedasi Vannacci - da trasformare in voti) contrabbandano consapevolmente l'impatto emotivo dei loro amorfi e populisti slogan con una presunta oggettività, anche a costo di smentirsi giorno per giorno, per un «dominio di presenza e non di sostanza» (copyright, Filippo Ceccarelli). L'importante è fare il pieno di likes, cuoricini, visualizzazioni, followers, perché il pubblico è diventato beota, con ritenzione mnemonica ridotta a zero. Siamo salsicce, imbottiti di statuizioni banali, informazioni inutili, accoramenti da Instagram e viviamo a scaglioni di quarti d'ora, cambiando tifo e bandiera a seconda dell'umore dei social.
C'è anche da sottolineare che oltre alla velocità di decadenza mnemonica, è veloce anche il ricambio dei personaggi. Può essere una consolazione, no?
Tifiamo per la prossima messe elettorale, non più per i candidati, bensì per l'atto di cambiare in sé. Mi è venuto da ridere leggendo che il Presidente neo eletto dell'Argentina, Milei con la sega elettrica, acclamato come un messia, è già diventato il nemico della sua nazione non appena ha decretato deregulation e privatizzazione massiva. Ora, in quel del Sudamerica, sfilano per le strade gridando al tradimento. Ma va?
Ti farei un bilancio, come è d'uopo a fine anno - che risulterebbe amaro, anzi amarissimo - per poi chiederti il conto. Ma tutti i morti di tutte le guerre in atto farebbero sprofondare il piatto della stadera e non ci sarebbe nulla per contrappeso, perché la vendetta e la legge del taglione non valgono, non servono.
Ti sarai chiesto perché ti ho vestito di verde. Ti eri abituato al più commerciale rosso e poi verde fa tanto antipatico Grinch, vero? Verde era il colore del vero Babbo Natale (Santa Claus, da Nikolaus), quel San Nicola da Myra, protettore di svariate categorie di genti e mestieri e di città del mondo, per la sua bontà e bonomia, con iconica barba e mantelletta. Verde è il colore di un'ipotetica speranza, contrapposto al rosso dell'ira e del sangue, che contraddistingue i nostri attuali anni.
Sono più cinica del consueto e vorrei avviarmi a concludere ricordandoci che la Speranza non è che l'ultimo dei mali fuoriusciti dal vaso di Pandora, non il pallido e psicologico rimedio alle sventure, alle cavallette politiche, al deficit economico nazionale. Tuttavia, homines sumus (cioè siamo piccoli, imperfetti, arroganti, limitati) e l'unica soluzione consolante sarebbe il confidare nella solita meccanica quantistica e nella relatività del Tempo, che spiegano come un 'io' di qui-ed-ora potrebbe essere scrutato da un 'io' in uno spazio iperbolico, e magari riderne. (dal min 15:14")
Bizzarria, eresia? Non più della resurrezione dei corpi.
Ognuno si lascia prendere dalle sue fissazioni: il malefico MES, la sostituzione etnica, la sovranità alimentare, il formaggio sul pesce, la terra piatta, e tanti altri sfondoni. Io ho il mio mantra: più libri e più teoria delle stringhe. Ho la mia richiesta: più cultura per tutti, perché l'ignoranza è un nefasto peccato di volontà.
Le ultime righe le dedico al regalo che non avrò mai, all'amato volto che cerco ancora ma che non vedrò più. (Forse solo nello spazio iperbolico, se esiste.)
"Vorrei che fossi qui, Che bussassi alla porta e mi dicessi: Sono io, indovina cosa porto? e mi portassi te." (B. Vian)
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https://www.instagram.com/reel/CpcsNSLP99f/?igshid=YmMyMTA2M2Y=
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Destra Majjo from Lupinranger vs. Patoranger
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I can't believe they even have angel x demon toxic yaoi in this sports anime bro I wasn't expacting that
#this mini arc was so out of pocket. so out of left field#those poor FFI kids (edgar teles mark dylan and fidio) got a taste of s2 was like for ina11 kids and barely survived#oh they would've been absolutely RINSED by Geminis and the other aliea teams#destra ie#destra#sein#sein ie#sain ie#inazuma eleven#inazuma 11#ina11
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sardinian jotaro strikes again
the translation is in the alt text
edit: thank you @saiintofawe for the translation in napoletano god bless
#jjba#jojos bizarre adventure#jojo no kimyou na bouken#noriaki kakyoin#jotaro kujo#jjba jotaro#jjba kakyoin#jjba jolyne#italian jotaro#SOLO I VERI FAN DEL CASTEDDU RICONOSCERANNO LA FOTO A DESTRA 💪💪💪🗣️🗣️‼️‼️🔥🔥🔥🙏🙏🙏🔥🔥#pavoletti-kun#SARDI FATEVI SENTIRE 🗣️🗣️🗣️🗣️#i know that jotaro loves jolyne i actually read stone ocean#le bizzarre avventure di jojo#<- grazie Giacomo pfp
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Ennesimo golpe al portafoglio che non potrei permettermi e che sconterò per le più fantasiose vie nei prossimi tempi. Ma è l’unico vizio che ho. Per il resto non bevo, non fumo, non compro vestiti, non faccio tour gastronomici e non viaggio, non guido quindi niente benzina, praticamente non campo – c’è però da dire che ogni mese lascio un patrimonio alle farmacie e ai supermercati di alimentazione specializzata, quello purtroppo si mangia tutto il reddito familiare annuo. Dovrò purtuttavia ricordare ai miei neurotrasmettitori di secernersi.
#Tra l’altro sfogliando le prime pagine del libro sulla destra non è che sia rimasta particolarmente ammaliata dallo stile#narrazione in prima persona… così tipica di una certa narrativa statunitense contemporanea#ma dammi dark academia e dintorni e mi avrai ……
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"Da almeno quarant’anni, dal tempo di «corri a casa in tutta fretta c’è un Biscione che ti aspetta», l’egemonia culturale è saldamente in mano alla destra. Nel senso che l’individualismo, il familismo, la ritirata nel privato cominciata all’inizio degli anni 80 non sono mai finiti. Non a caso il fondatore delle tv private è diventato presidente del Consiglio, e anche da morto esercita una notevole influenza sulla vita pubblica italiana. Pure la storica casa editrice della sinistra italiana, l’Einaudi, è di Berlusconi. Dove vede, gentile signor Salini, l’egemonia culturale della sinistra? Nel fatto che si giri qualche film «de sinistra»? Ma i cinema sono vuoti, la gente è a casa davanti alla tv se ha più di cinquant’anni, o davanti al telefonino. Nel fatto che ci sia ancora qualche antifascista? Ma la scelta tra il nazifascismo e i suoi oppositori non è una scelta tra destra e sinistra, bensì tra barbarie e civiltà."
Aldo Cazzullo
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Le illusioni dei millennials
Fino alla discesa in campo di Silvio Berlusconi, la realtà positiva prospettata era esattamente questa: un millennial avrebbe dovuto ereditare le stesse generali sicurezze sociali e civili delle generazioni precedenti; poi, le stesse generazioni precedenti hanno volutamente distrutto il futuro dei più giovani per continuare a garantire le proprie sicurezze consolidate in una realtà sociale mutata da una politica di destra senza più diritti per i lavoratori e nemmeno la certezza che nessuno potesse toccare i soldi depositati in banca.
Esiste una colpa di tutto questo (e precisi colpevoli): risiede nelle errate scelte politiche di una generazione anziana profondamente egoista, che da un lato ti aiuta quando sei in difficoltà all'interno della tua famiglia, ma pubblicamente considera i più giovani solo il motore attraverso il quale garantire i propri privilegi acquisiti in passato.
#silvio berlusconi#realtà#millennial#sicurezze sociali#futuro#giovani#politica di destra#diritti#scelte politiche#privilegi#berlusconismo#diritti civili#diritti sociali
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GYPSY ROAD.
warnings: smut! tom is a sweetheart, slight hair pulling, slight bondage, all the sweet stuff. minors dni, or if your uncomfortable, dni! sleepy sex, tom is a hottie.
summary: reader is a bit horny with tom in the morning sleepily.
pairing: tom keifer x fem!reader.
authors note: i'm getting to your guys requests! writing in my drafts right now! hang tight loves! have fun with this.
you sleepily woke up- your eyes fluttered open while your eyelashes battered. your body trembled, melting as you felt butterflies ponder in your stomach. you felt your wetness arouse in your pretty black panties. you were practically soaked- dripping for something to happen. tom's hands were entangled around your body, hugging at every space and curve he could latch onto, his hands snaking eagerly to your stomach as he wrapped his arms there, hands interlocked with his own. his eyes were closed, as he dad-snored his heart away. drool was probably forming on his bottom lip. you needed him. and badly. as you ached in his touch, you tapped his arm. tom didn't wake up. you then slightly smacked his arm. he snorted- grunting as he looked down at you. glasses crooked, he hummed. "what's wrong baby?" he said in a sleepy tone, his voice weak and soft. tom yawned, his voice quiet. "i need you." you responded in a quick, but hushed tone. tom raised a weak brow, his attention focused on you. "whatcha mean?" he cooed with a goofy grin, as he sleepily eyed you. "i need you. sexually. is that simple?" you replied- needyly touching his bare chest. "oh, ohhh- baby," he mumbled, now moving the positions around. he closely got on top of you, his eyes lingering on you as he tossed the black shades onto the carpet floor. his necklaces hung over you, as he was trying to make out if you were being serious or just playful. "honey," he cooed, "you sure? you really want this? it's the morning," tom keifer explained as he gave you the look that questioned you. "yes, i do," you eagerly replied.
"alright then baby. spread f'me," tom said in a soft, but quiet manner. he watched as your legs slowly spread and it exposed your dripping wet— black panties. "god, your so fuckin' wet. so beautiful," tom huffed out, a sigh escaping his lips as he teased your clit, rubbing there slowly and agonizingly. it only made you want more from the dark-haired male, as his dark eyes that gleamed with lust and sleepiness glared down at you. "mmh, tom, please," you whispered with a tone that practically begged for more. "please- just," you spoke as tom teased you. his fingers rubbing at your pink heat, that edged wetness. he gave you a smirk, his goofy grin turning into something sweet, but cocky. "yeah baby? what is it? cmon, tell me beautiful, i need to hear what you want," tom teased sweetly, as he leant down to your neck. as he did so, you tilted your head back ever so slightly so he could get more access. he sucked at the skin, kissing at the soft spots, while his tongue found its way to your sweet, more sensitive areas on your neck. he licked there, leaving purple and pink hickeys on your skin. as you struggled words, you spoke- "please tom- f-fuck me, i just need you-" you whimpered out with soft moans following ahead. "good, m'pretty girl," tom cooed, whilst leaving a trail of fleshed red and purple hickey's on your neck, lining them in love bites. he smothered you, as his hands found there way along your body.
with his hands, he groped at your sweet curves, gripping at the skin as he softly held you in his grasp, caressing your thighs as well— his hands sweetly moving alongside your inner and outer thigh areas. he hummed, now moving his lips to yours. he kissed your lips, his pink lips that drooled in spit entangled with yours, as he pulled away a line of spit that followed with lust trailed it's way. as you moaned passionately in the kiss, he moved his hands to your breasts, squeezing at them as he caressed them. he lifted up your tank top / shirt that you wore to bed, lifting it. he gave you a sweet smile, now kissing in between your breasts and down your stomach, teasing you. seemingly, his lanky fingers found their way to your panties, his fingers resting on the hem. he lifted them down, slipping them down your ankles as your pussy dripped juices. tom saw this, and chuckled. it really showed how much you needed him. he tossed the wet panties on the ground. "so wet, huh?" tom teased. he played with your clit, rubbing it as he fingered you slightly, his fingers curling as he slipped his fingers inside. you moaned, tossing your body back in a swing. "mmh, tom," you cried out. he looked at you, his eyes traced lust. now so, tom slipped his shorts that he slept with down to his ankles. he was hard. "hurry," you pleaded. tom smacked his lips. "eager? hold on babygirl," tom hushed, as you nodded. he slipped his black boxers down, revealing his hard cock. it dripped tiny precum. positioning himself at your entrance, he gave you a look, before speaking, "are you s-" before he could even finish, you spoke, "yes," you replied in a moan. he nodded and slowly thrusted into you.
as he thrusted, his hips bucked slowly. his hands curved around your waist. "god baby, fuck," he mumbled in a soft groan. his black, wavy locks fell over his face as he closed his eyes. you arched your back, moaning in hushed silence. you couldn't help yourself, as your head tossed back and your fingers immediately laced onto the bedsheets. tom, hazily continued to move his hips back and fourth into you, ramming his cock through your pink, red velvet puffy walls. "such a beautiful thing," he cooed. "takin' my cock so well, yeah?" tom teased, continuing. your head nodded, your face beet red. tom moved his hand to yours, now grabbing ahold of your wrists as he moved them to above your head. holding them there, he continued to fuck you, as his head tossed back. his other hand held your waist and his thumb pressed slightly on your tummy. "t-tom, i'm gonna-" you cried out, your thighs trembling as your stomach pulled with electricity. "cum f'me," he spoke, as you came. cum dripped out your pussy and onto tom's cock. "inside or outside-" tom questioned, "o-out-" you mumbled, your stomach full of shocks. "hang on f'me beautiful- f-fuck," he stuttered, groaning as with a final grunt, he pulled out and came on your stomach. "god baby," he sighed. "does that make up f'it?" he chuckled lightly and you nodded. "sleepy," you groaned. "okay m'love, cmon, let's getcha cleaned back up," tom softly spoke, helping you.
#tom keifer#cinderella#cinderella band#cinderella band smut#tom keifer smut#jeff labar#eric brittingham#micheal schermick#fred coury#tony destra#tom keifer x reader#tom keifer fluff#cinderella band x reader
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23/11/2023, Meloni in Senato: «Non mi ricordo di aver detto che bisognava uscire dall’euro».
Elezioni europee del 2014, programma di Fratelli d’Italia: “Fratelli d’Italia si impegna a farsi promotore nel prossimo Parlamento europeo di una Risoluzione comune a tutti i gruppi ‘eurocritici’, per spingere la Commissione Europea a procedere allo scioglimento concordato e controllato dell’Eurozona […] l’uscita dall’Euro e dalla gabbia dei suoi vincoli consentirebbe all’Italia di recuperare considerevoli risorse per sostenere investimenti, crescita e occupazione”.
È vero, non l’ha detto. 𝗟’𝗵𝗮 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼.
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" Il fascismo non era, come credevano i liberali, una parentesi, una malattia pur grave ma non mortale, bensì l'esplosione virulenta di mali endemici dello sviluppo della società italiana (la mancata Riforma, il Risorgimento rivoluzione fallita, il trasformismo della classe dirigente dopo l'Unità, la prima rivoluzione industriale avvenuta a vantaggio del Nord e a danno del Sud), e di vizi cronici del popolo italiano (cinismo, indifferenza, «o Francia o Spagna purché si magna», e prima di tutto il proprio «particulare»): anche Rosselli avrebbe ripetuto il giudizio di Gobetti, per cui il fascismo è stato «l'autobiografia di una nazione che rinuncia alla lotta politica, che ha il culto dell'unanimità, che rifugge dall'eresia, che sogna il trionfo della facilità, della fiducia e dell'entusiasmo».* Ma non era neppure, come credevano i comunisti, un momento necessario e finale del grande conflitto storico tra la borghesia nell'ultima fase imperialistica e il proletariato nella sua prima fase rivoluzionaria, bensì l'espressione catastrofica e insieme irrazionale di una grande crisi di civiltà, in cui non soltanto l'Italia e la Germania ma tutto il mondo civile era stato coinvolto. Se solo un fatto rivoluzionario poteva mettere fine al fascismo, questo fatto doveva dar vita a un regime diverso tanto dalla democrazia liberale prefascista quanto dal comunismo sovietico. Questo fatto rivoluzionario era la Resistenza, purché fosse intesa non come guerra di liberazione nazionale e neppure come guerra di classe, ma come guerra popolare attraverso cui avviene non soltanto lo scardinamento del regime prefascista a cominciare dall'istituto monarchico, ma anche la rigenerazione di un popolo oppresso da secoli di governi di rapina: come guerra politica (non soltanto militare o civile) che, proprio in quanto guerra politica, avrebbe addestrato il popolo alla nuova democrazia. Uno dei compiti in cui si riconobbero la maggior parte dei gruppi che parteciparono alla Resistenza sotto l'insegna del Partito d'Azione fu quello della trasformazione della guerra di liberazione nazionale in «rivoluzione democratica», o altrimenti lo sbocco della Resistenza in una nuova società in cui fossero poste le premesse per l'attuazione di una «democrazia integrale». "
*Carlo Rosselli, Socialismo liberale, Torino, 1979, p. 117.
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Norberto Bobbio, Profilo ideologico del Novecento italiano, Garzanti (collana gli elefanti / saggi), 1990, pp. 183-184.
#Norberto Bobbio#Destra e sinistra#politologia#Resistenza#politica italiana del '900#liberalismo#socialismo#democrazia#Carlo Rosselli#progressismo#scienza politica#Piero Gobetti#categorie della politica#Liberazione#Socialismo#letture#teorie politologiche#saggistica#leggere#citazioni#politici#intellettuali italiani del XX secolo#libri#ideologie#25 Aprile#libertarismo#egalitarismo#Partito d'Azione#antifascismo#antifascisti
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The Tale of the Friend
Long Long ago, there was the kingdom of Hope.
A small and heavenly place, where only birds could fly and race. Following fates design, with Hope as the artist drawing the lines.
Yet one little hope broke from their line and slipped into the hall of crimes. Where a small being sat covering his eyes, Crying tears that were not made with fate in mind.
'Why do you cry?' Said little hope, flying down to land on the cage's rope.
'Why would I not? I have been caged, " for a crime I can't quite place. The others whisper and mock me dear, I want to rest, but I can't in here." This little Hope looked around, seeing a plaque etched in the ground.
'Here lies a traitor, who dare did harm, our kin the sun, so be alarmed, do not fall for the monster's tears, He will lie to you I fear.'
'Did you not harm our brother Sun? How could you not remember them?' Hope asked politely and patiently sat, listening to the words of the cat.
'I did not harm him! I was asleep. I fear the guilty are still on their feet. I cannot prove it was not me, for it was a stone taken from me, used and bound with Terra's grain. They stabbed my brother and left me the remains, So now I sit and cannot sleep, Facing a crime that wasn't me.'
They spoke so softly and honest and true, That little hope didn't know what to do.
They trusted them, but they could have lied, So little hope took their time, before they flew inside the cage. To get a look at their face.
'If you are honest, I know a trick, Give me your eyes, for just a sec.'
The cat looked up and Hope looked down, Seeing into their heart with a frown, No crime he'd done and hope was sure, He rested his wings, landing on their door.
No crime you've done, Of that I'm sure, But I'm too small to open this door, Let me get Destra, She'll understand, After all she as well has been banned.'
So Hope flew home and got their mother, A large bird with glowing white feathers, She came and saw and released Eclipse, Gently cradling him in her claw's digits.
'Come now dear, We'll let you rest, Little hope, watch over our guest, you are safe, do not fret, We will let you go to bed.' Destra promised
Eclipse felt relief and gently took hold, of little Hope and cradled him as Destra rode, flying them back to her cove.
Thus Eclipse made a newfound friend. But there is more that seems to have happened, Sadly dear reader the book's pages are gone,
but maybe we'll see, Where everything had gone. Until then though, please do stay strong, For things will be clearer as we move on.
End? Storybook 3-
#g.u.t.#art#mine#alex the cat#julius the cat#geareduptom#The Eclipse#The Betrayed#The Friend#Hope#Destra#Little hope#alex shot cupid#alexshotcupid#alexshotcupidau#asc
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Cinderella History Class.
So, in this historical poster, you can read that they’ll be donating money for PETA… And before you lose your heads, let me give you the context.
So, Tom Keifer had this big idea that he could technically appear on MTV if he made a local commercial for a chili dog place. The thing is, Michael Shermik (aka: Kelly Smith) was/is a vegetarian and agreed to do the commercial only if Tom and Eric promised to eventually donate money to an animal association. They kept their word, and the commercial was done. And if you pay enough attention to Pat’s Chilly Dogs, you’ll see that Mike’s only eating the bun with something inside that I don’t know about.
And there you have it.
#cinderella band#cinderella#the cinderella cult#cinderella history#tom keifer#eric brittingham#tony destra#Michael Shermik#pat's dogs#80s#different times#do not mention it around tom#the whole Pat's dogs thing#can you believe Michael was Tom's bestie?#Michael Kelly Smith
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I più grandi alleati della "vittoria Trump" e della destra che avanza imperterrita in Europa, sono i coglioni - con la laurea o no! - che danno dell'ignorante a chi voti a destra. La GENTE SANA vuole la destra dura perché non c'è una sinistra: non puoi chiamare "sinistra" un cumulo di stronzi pieni di merda, come quelli del PD, che parlano di multiculturalismo, portando la guerra fra religioni sotto le nostre finestre; un cumulo di stronzi che ha peggiorato la vita di gay e donne in Italia.
#vittoria#Trump#destra#Europa#coglioni#coglioni con la laurea#ignorante#votare#gente#gente sana#destra dura#sinistra#cumulo#cumulo di stronzi#stronzi#merda#PD#multiculturalismo#guerra#guerra fra religioni#finestre#vita#gay#donne#Italia#peggiorare
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I was tagged by @greypetrel and another person but I can't find you in the mentions, I'm sorry love ;A; you're allowed to curse @ me in the replies lol
This Wipednesday... Wednesdip? WIPsday? I would call it "Mercoledì in corso" tho, I feel like I'm allowed to use my native language from time to time. For science <<'
Anyway, outfits! Just outfits, with a filter because of reasons lol
I have "a couple" more, but I'm still detailing them, you'll see everything when it's ready hahah <3
#no tags this time#I've seen people struggling a bit this week and I don't wanna add weight to their workload <3#wip wednesday#mercoledì in corso o mercoledì progresso#but the second one sounds like an ad for a political party tho lol#italians in the audience having nam's flashbacks because it sounds like something berlusconi would've suggested during a meeting#...forget about me I'm in a weird state of mind lately lmao#amicici compaesany me la suggerite una tag? so stufa de sto titolo :' nol me piaxe#...#...la bozza del mercoledì?#no okay sembra na roba da Libero lmaooo perché tutte ste associazioni con la destra italiana oggi??? AO
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DESTRA: LA STRATEGIA DEL SOVRADOSAGGIO
Ho capito la tecnica dell'attuale destra per fronteggiare le polemiche.
La strategia più semplice, in teoria, è questa: evitare dichiarazioni razziste, omobitransfobiche, machiste o discriminatorie verso categorie fragili.
Ma stranamente l'hanno scartata.
Hanno scelto l'esatto opposto: il sovradosaggio.
Per capire come funziona il sovradosaggio, facciamo un passo indietro.
In una situazione che non è ancora fuori controllo, il quadro è abbastanza semplice. Un personaggio di destra dice qualcosa di abominevole e questa dichiarazione produce polemiche, shitstorm sui social, petizioni, richieste di dimissioni, persino manifestazioni in piazza. Alla fine i giornali titolano: "È bufera su X".
Il giorno dopo è tutto dimenticato, ma almeno è successo qualcosa.
Con l'avvento del sovradosaggio strategico, lo scenario è più complesso. Un noto esponente della destra dice una di quelle cose assurde che fanno imbestialire le persone dotate di un minimo di umanità. Scoppia una polemica. Anche tu vuoi dire o fare qualcosa, ma proprio in quel momento un altro destrorso ne spara una ancora più grossa. Tutti si concentrano su questa nuova imbarazzante sparata e si accingono a intervenire, ma spuntano altre dodici dichiarazioni atroci, tre saluti romani e tre notizie riguardanti la complicità con l'Ndrangheta.
Il fuoco della rappresaglia social a questo punto è frammentato.
Ogni evento inqualificabile è colpito debolmente da una minuscola parte delle proteste. L'opposizione si disperde in mille rivoli fino a spegnersi di fronte alla potenza soverchiante di questa melma devastatrice. E alla fine certe robe sono percepite come "normali". Diventano un'abitudine che non fa notizia e tanta gente si dice: "Massì, è la solita cosa già vista".
FINE
[L'Ideota]
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