#dedizione forze dell’ordine
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Celebrazione del Santo Natale Interforze: un momento di preghiera e memoria ad Alessandria
La Cattedrale di Alessandria ospita la solenne cerimonia con il Vescovo Guido Gallese e i cappellani delle forze dell’ordine.
La Cattedrale di Alessandria ospita la solenne cerimonia con il Vescovo Guido Gallese e i cappellani delle forze dell’ordine. Alessandria, 17 dicembre 2024 – Si è svolta questa mattina, presso la suggestiva Cattedrale di Alessandria, la solenne celebrazione del Santo Natale Interforze, un evento di grande valore spirituale e commemorativo che ha riunito le forze dell’ordine in servizio e in…
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La Guardia di Finanza celebra 250 anni, Mattarella: «Grande riconoscenza da parte della Repubblica»
La Guardia di Finanza celebra 250 anni, Mattarella: «Grande riconoscenza da parte della Repubblica». “Nel giorno in cui si celebra il 250esimo anniversario di fondazione del corpo della Guardia di finanza, desidero manifestare anzitutto il sentimento di riconoscenza della Repubblica agli appartenenti al Corpo rivolgendo altresì un pensiero di ricordo e di omaggio a tutti i finanzieri caduti”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al comandante generale della Guardia di Finanza, generale di Corpo d’Armata Andrea De Gennaro. “Le Fiamme Gialle hanno assunto nel tempo una rilevanza crescente sul Territorio nazionale e all’estero, nella loro significativa azione per l’affermazione dei principi di legalità nello svolgimento delle attività economiche del Paese, recando un importante contributo al contrasto all’evasione fiscale e al contrabbando, al traffico di sostanze stupefacenti, alla repressione del crimine organizzato, del riciclaggio di denaro, alla lotta al finanziamento del terrorismo, a garanzia della libertà degli operatori economici, sostenendo così gli obiettivi di sviluppo nella sicurezza della nostra comunità”, ha aggiunto il Capo dello Stato. “Di particolare rilievo – ha ricordato il Mattarella – l’attività di soccorso assicurata, in collaborazione con le altre Istituzioni dello Stato preposte, nelle operazioni di salvataggio di coloro che, per mare o via terra, fuggono da paesi e territori martoriati da guerre e conflitti o caratterizzati da degradate condizioni di vita. Nel quadro delle missioni internazionali le Fiamme Gialle garantiscono un prezioso contributo alle attività messe in campo dalle Forze armate. Le capacità di eccellenza espresse dalla Guardia di Finanza hanno visto la attribuzione alla Bandiera di guerra della Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia. Alle donne e agli uomini del Corpo, in servizio e in congedo, e ai loro familiari, giunga, in questo giorno di festa, il mio caloroso saluto. Viva la Guardia di Finanza! Viva la Repubblica!”, ha concluso il Presidente della Repubblica. «Oggi celebriamo i 250 anni della Fondazione della Guardia di Finanza, da sempre un solido presidio a difesa dell’integrità e della stabilità del nostro sistema economico. Un’occasione per ricordare la competenza e la dedizione con cui le Fiamme Gialle operano ogni giorno per prevenire e contrastare i tentativi di infiltrazione del tessuto economico e sociale, assicurando in tal modo la necessaria tutela delle risorse pubbliche». Lo ha dichiarato il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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[TRAD ITA] 240329 AVVISO WEVERSE SULLE PROCEDURE LEGALI CONTRO LA VIOLAZIONE DEI DIRITTI DEGLI ARTISTI:
“Salve. Questa è la BIGHIT MUSIC.
La nostra azienda avvia regolarmente procedimenti legali verso autori di attività dannose legate ai BTS, tra cui diffamazione, attacchi personali, molestie sessuali, diffusione di informazioni prive di fondamento e critiche malintenzionate. Vorremmo fornire un aggiornamento su queste attività.
Durante questo trimestre, abbiamo presentato numerose denunce penali alle forze dell’ordine sulla base di prove relative ad atti che violano i diritti degli artisti, inclusa la diffamazione, presentate dai fan e raccolte attraverso il nostro monitoraggio.
Il nostro precedente avviso menzionava un individuo che si spacciava per un membro dei BTS e faceva trapelare musica inedita. L’individuo, che è stato arrestato e incriminato con ulteriori accuse penali riguardo questa vicenda, ha espresso l’intenzione di chiedere scusa prima che il verdetto fosse annunciato. Tuttavia, abbiamo chiarito che non accetteremo alcun accordo. Di conseguenza, è stata comminata un'ulteriore pena detentiva oltre a quella già esistente. Continueremo a intraprendere azioni legali forti contro atti criminali palesi, come impersonare membri e raccogliere e divulgare informazioni riservate, anche se ciò richiede tempo.
Continuiamo a monitorare e a raccogliere in tempo reale post dannosi nei confronti dei BTS e dei singoli membri, anche se tutti i membri stanno attualmente adempiendo ai loro obblighi di servizio militare. Abbiamo raccolto e incluso nelle denunce penali tutti gli insulti gravi, gli scherni, le notizie dannose, e le informazioni false rivolte agli artisti. In particolare, stiamo applicando risolutamente una politica di tolleranza zero nel rispondere ai post diffamatori manipolati in modo dannoso sul servizio militare degli artisti attraverso tutti i canali, inclusi social media, siti web e comunità online.
Dopo una lunga indagine iniziata nel 2022, gli autori di numerosi commenti diffamatori e post volgari con l’intento di ridicolizzare gli artisti sono stati incriminanti ciascuno con l’accusa di diffamazione e insulto, e alla fine sono stati giudicati colpevoli dal tribunale e condannati a multe fino a diversi milioni di won. Inoltre, vorremmo informavi che stiamo intraprendendo un'azione legale rigorosa avviando azioni civili e accuse penali a seconda dei casi.
BIGHIT raccoglie regolarmente informazioni su messaggi dannosi riguardanti i BTS, li segnala alle autorità e presenta denunce penali. Vorremmo sottolineare che continueremo ad avviare misure rigorose per garantire che questi comportamenti illegali nei confronti dei nostri artisti non si ripetano e la nostra politica di non clemenza rimanga in vigore.
Vi chiediamo di continuare a utilizzare la nostra hotline ([email protected]) per segnalare eventuali casi di abuso.
Siamo sempre grati per l'affetto e la dedizione mostrata dai fan dei BTS. BIGHIT MUSIC continuerà a lavorare per garantire che i diritti dei nostri artisti vengano pienamente protetti.
Grazie.”
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©Xina)
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Pronti per una stagione all’insegna della grande musica e della solidarietà. Domenica 29 ottobre 2023 aprirà la stagione musicale“La Voce di Ogni Strumento”, un appuntamento che è arrivato al suo tredicesimo anno e che continua a rinnovarsi, portando sul territorio grossetano grandi artisti a livello nazionale e internazionale. Il progetto nasce da una particolare sinergia con le caserme militari di stanza a Grosseto, che ospitano parte della programmazione all’interno di spazi suggestivi che si aprono alla collettività, diventando un patrimonio importante per uno scambio fra la cittadinanza grossetana e le istituzioni. Segno di un rapporto consolidato con le forze dell’ordine, il patrocinio del Ministero della Difesa. Un calendario ricco di appuntamenti e di nomi di richiamo quello proposto quest’anno da A.Gi.Mus. Grosseto, frutto di relazioni di stima costruite nel corso degli anni con la direzione artistica curata dal M° Gloria Mazzi e consolidate attraverso un lavoro quotidiano di tutta l’associazione. «Accogliamo con entusiasmo il ritorno de “La Voce di Ogni Strumento», commentano il primo cittadino Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l'assessore alla Cultura Luca Agresti. «Un punto di riferimento per la città e l'intera collettività che vuole essere più di una mera stagione di concerti, ma un'occasione di incontro e scambio culturale. Avremmo l'onore di sentire suonare grandi artisti che con la loro musica allieteranno il grande pubblico grossetano». «La Provincia di Grosseto», dichiara il presidente Francesco Limatola, «è felice di patrocinare questo evento che arricchisce l’offerta culturale locale, riconoscendo il valore della musica per il benessere della comunità. Un evento solidale, che edizione dopo edizione, consente di raccogliere fondi per le associazioni, e che al tempo stesso offre alle caserme l’occasione di aprire le porte al pubblico e di consolidare il legame con la città. L'impegno e la dedizione dell'associazione A.Gi.Mus Grosseto, guidata dalla direzione artistica del M° Gloria Mazzi, è evidente nel ricco calendario proposto.[…]». «Siamo felici di riuscire a presentare il cartellone completo, da ottobre a giugno - sottolinea Mazzi - una programmazione e che è frutto delle sinergie con i Comuni, le Istituzioni e con tutti i partner che da tanti anni sostengono questo progetto e riconoscono il suo valore per il territorio». Nella prima parte della stagione, in apertura domenica 29 ottobre 2023, L'Orchestra Vivace diretta dal M° Massimo Verone con le soliste del progetto “Attraverso i suoni” Beatrice De Maria e Beatrice Cori, alla Caserma Savoia Cavalleria. Sabato 11 novembre al CeMiVet Vivaldi dirige Vivaldi dove, con il M° Paolo Vivaldi e il solista Paolo Carlini al fagotto, si spazierà dai brani di Vivaldi alle colonne sonore. Come Concerto di Natale, domenica 17 dicembre, Antonella Ruggiero, la voce iconica che ha fondato e reso celebri i Matia Bazar, sarà protagonista al Teatro Moderno di Grosseto, con sonorità che attraversano i continenti. A gennaio 2024 si ripartirà il venerdì 19 al Circolo Ufficiali di Marina di Grosseto con il gradito ritorno di Alessandro Riccio e il suo esilarante spettacolo su Giuseppe Verdi Anniverdi, e sabato 10 febbraiol'Orchestra della Toscana e il duo musicale di fama internazionale Igudesman & Joo si esibiranno al Teatro Moderno in un concerto che fonde musica classica e cultura popolare. Al Teatro Moderno si terrà anche uno fra gli eventi più attesi della stagione: venerdì 15 marzo Stefano Fresi si esibirà in Pierino e il Lupo, una matinée per le scuole e una serale per tutti. Uno spettacolo i cui ricavi verranno devoluti alla Fondazione Meyer. Domenica 21 aprile si ritornerà nelle caserme, questa volta dalla Guardia di Finanza, con il Concerto Lirico dell’Accademia Solti, emercoledì 22 maggio, nei locali della Questura di Grosseto, spazio alla musica jazz con Karima e Cocco Cantini. L’ultimo appuntamento, quando ci si avvierà
all’estate, venerdì 21 giugno 2024, Nello Salza si esibirà con l'Orchestra della Città di Grosseto in un omaggio a Ennio Morricone presso i locali dei Carabinieri di Follonica. Ben nove concerti, uno al mese, in cui la musica classica si alternerà con altri generi ed arriverà sul territorio grossetano, uscendo anche dai confini cittadini e incontrando luoghi differenti, spesso non pensati per lo spettacolo e non dimenticando un importante obiettivo di solidarietà. “La Voce di Ogni Strumento” nasce infatti con delle partnership importanti: associazioni nazionali e del territorio che A.Gi.Mus. sostiene attraverso questa stagione: AISM, AVIS, ADMO, AIPAM, La Farfalla, COMPASSION. Anche in questa tredicesima edizione proseguono queste partnership e parte del ricavato della stagione sarà oggetto di donazioni. Si aggiunge la collaborazione con la Fondazione Meyer a cui sarà dedicato il concerto Pierino e il Lupo: un evento speciale fortemente voluto dal M° Gloria Mazzi, e che ha incontrato la disponibilità e generosità di Stefani Fresi. Una serie di eventi che portano il territorio grossetano a confrontarsi con un progetto complesso e ricco di sfaccettature, adatto a gusti e generazioni differenti. “La Voce di Ogni Strumento” si dimostra anche quest’anno un evento per la comunità. “La Voce di Ogni Strumento” è un progetto che non sarebbe possibile senza il prezioso sostegno di partner e enti patrocinatori: il Comune di Grosseto, il Ministero della Difesa, il Ministero della Cultura, la Regione Toscana, la Provincia di Grosseto, il Comune di Castiglione della Pescaia, il Comune di Follonica, il Savoia Cavalleria (3°), il Centro Militare Veterinario, il 4° Stormo Caccia Intercettori, la Guardia di Finanza, 121^ Squadriglia Radar Remota, il Comando Provinciale dei Carabinieri, la Polizia di Stato, la Fondazione Grosseto Cultura, l’Assistenza Spirituale Forze Armate, il Lions Club Grosseto Host, la Proloco Grosseto, La BCC Castagneto Carducci, Conad e moltialtri. Per ulteriori informazioni: 339/7960148; [email protected] www.agimusgrosseto.it
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Fascisti e razzisti nelle forze dell'ordine Meglio precisarlo subito: la stragrande maggioranza degli appartenenti alle Forze dell’Ordine fa il suo lavoro con professionalità e dedizione e tutela la sicurezza degli italiani mettendo a rischio la propria incolumità e questo nonostante economicamente non siano particolarmente gratificati, ma mettendo al primo posto il senso di appartenenza allo Stato. Va anche detto che tra le forze dell’Ordine attuali e quelle del passato non c’è paragone: di riforma in riforma c’è stata una vera a propria mutazione democratica di organismi dove ora non c’è distinzione tra uomini e donne e dove ci sono sindacati che tutelano i lavoratori in divisa. In passato venivano chiamati ‘corpi separati’ perché sembravano davvero svincolati dalle logiche democratiche. Tuitto bene? No. Perché è inutile nascondersi che per quanto siano un’infima minoranza tra le forze dell’ordine c’è una inaccettabile presenza di fascisti, di nazisti e di razzisti che non vengono fermati in tempo e vengono con troppa leggerezza lasciati fare, almeno fino a quando non scoppia il caso. Ci sono poi quelli che confondono il proprio ruolo con quello degli sceriffi e mostrano spesso e volentieri arroganza. Ma è un discorso a parte. Emerge così che c’è chi nelle pagine Facebook inneggia al Duce, mette mi piace ai post che glorificano Hitler e i forni crematori, si augura la morte dei partigiani in occasione del 25 aprile, insulta esponenti politici come Bellanova e Boldrini rei di spalancare le porte ai ‘negri’ e chiede le maniere forti. Infime minoranze, ripetiamo. Ma basterebbe farsi un giro sui social per vedere tanti, troppo appartenenti agli organismi dello stato che impunemente nei social dicono la qualunque. Basterebbe iscriversi ai quei gruppi chiusi (che poi del tutto chiusi non sono) di appoggio alle forze dell’ordine e si leggerebbero commenti da codice penale. Poi, quando scappia lo scandalo, c’è il superiore che ‘cade dalle nuvole’ e promette provvedimenti, azioni disciplinari o altro. Non va bene. Chi appartiene alle forze dell’ordine è il primo a dover rispettare la Costituzione che è democratica e antifascista e non può avere comportamenti che poi mettano in discussione la professionalità e l’imparzialità delle forze dell’ordine. Che devono seguire la Costituzione e la legge. Ci vuole più attenzione. Ci vorrebbe anche se ci fossero atteggiamenti uguali e contrari. Ma in questi anni nel quale il fascismo e il razzismo sono diventati il dna di una certa politica è inammissibile lasciar correre. Una cattiva politica genera un cattivo ordine pubblico e una cattiva sicurezza. Di casi George Floyd o simili in Italia non ne abbiamo bisogno. Chi è al governo non faccia finta di nulla. Estirpare la mala pianta anti-democratica e anti-costituzionale dalle forze dell’Ordine è l’unico e vero modo di tutelare l’impegno di chi rispetta le leggi e garantisce la nostra sicurezza. Il resto è ipocrisia. globalist
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Sinceri Auguri di Buone feste
Care Concittadine, Cari Concittadini,
vorrei cogliere l’occasione di questo spazio unicamente per porgere i miei più sinceri Auguri di Buone feste.
Chi si attendeva un intervento basato sull’”abbiamo fatto”, sul “potevamo fare se” e sul “faremo” magari resterà deluso. Ma si potrà rifare presto visto che detti argomenti sono “triti e ritriti” nei rimanenti giorni dell’anno.
Innanzitutto, il mio augurio va a tutte le donne e a tutti gli uomini della nostra comunità perché possano trascorrere un sereno periodo Natalizio con i loro cari e veder realizzati tutti i loro propositi nell’anno che sta per arrivare.
Vorrei poi formulare un augurio forte e speciale a tutti coloro che vivono una condizione di disagio e a chi non ha un lavoro, affinché il nuovo anno possa ridare quella serenità che manca al momento.
Vorrei anche inviare un augurio particolare a tutti i giovani della nostra comunità con l’auspicio che nel nuovo anno il mondo degli adulti possa dare loro maggior fiducia, maggior spazio e maggiori opportunità così come si meritano.
E poi vorrei dedicare un augurio per il nuovo anno agli anziani, per continuare a portare il loro prezioso aiuto alla nostra comunità, alle Scuole, alla Parrocchia, all’Oratorio e alle Associazioni tutte, per non far mai mancare il loro fondamentale contribuito alla vita del paese.
E infine vorrei formulare un augurio a tutti gli assessori, i consiglieri, i dipendenti, i collaboratori e le Forze dell’ordine perché continuino a svolgere il loro difficile ruolo con professionalità, dedizione, responsabilità e senso di servizio verso i cittadini anche nel 2020.
Consentitemi di concludere citando una nota filastrocca di Gianni Rodari. La stessa ci spinge a sognare, sempre, un mondo migliore da realizzare dandosi una mano l’un l’altro. Solo così possono accadere i miracoli.
Lo Zampognaro
Se comandasse lo zampognaro che scende per il viale, sai che cosa direbbe il giorno di Natale?
“Voglio che in ogni casa spunti dal pavimento un albero fiorito di stelle d'oro e d'argento”
Se comandasse il passero che sulla neve zampetta, sai che cosa direbbe con la voce che cinguetta?
“Voglio che i bimbi trovino, quando il lume sarà acceso, tutti i doni sognati più uno, per buon peso”
Se comandasse il pastore del presepe di cartone sai che legge farebbe firmandola col lungo bastone?
“Voglio che oggi non pianga nel mondo un solo bambino, che abbiano lo stesso sorriso il bianco, il moro, il giallino”.
Sapete che cosa vi dico io che non comando niente?
Tutte queste belle cose accadranno facilmente, se ci diamo la mano i miracoli si faranno e il giorno di Natale durerà tutto l'anno.
Ancora tani tanti tanti cari Auguri di Buon Natale e di un Anno Nuovo ricolmo di serenità e di pace!
Roberto Saporiti
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Minacce di morte a Giani, "Grazie a Polizia per efficienza e dedizione"
Minacce di morte a Giani, “Grazie a Polizia per efficienza e dedizione”
Livorno 16 gennaio 2022 Minacce di morte a Giani. Il presidente: “Grazie a Polizia per efficienza e dedizione” “Ringrazio la Digos e la Polizia di stato. La loro attività è stata, come ho già detto al questore di Firenze, una dimostrazione di efficienza e dedizione che ci consente di continuare a fare il nostro lavoro con serenità. Delle nostre forze dell’ordine siamo orgogliosi”. Così nel corso…
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I&f Comunica
"Insieme siamo di più"
di Manuela Barbolan
Solo quindici giorni fa mi trovavo in Brasile, passeggiando per l’Avenida Paulista a San Paolo, con un andirivieni frenetico di persone, auto, bus, taxi.
Il Brasile, è uno straordinario, eterogeneo, coinvolgente insieme di gioventù, musica, sole e calore, il tutto ben amalgamato e contenuto in quella splendida atmosfera che, nel 2012 mi portò a scegliere proprio il paese verde oro. Una scelta non facile, che comportò molte rinunce e tanti sacrifici. Il Brasile della Samba e del calcio, delle favelas e del Carnevale, dell’acqua di cocco bevuta gelida in spiaggia di Copacabana e della “ragazza di Ipanema”, delle belle donne e il Cristo Redentor e Pão de açúcar.
Il Paese dove povertà e miseria, droga e delinquenza si mescolano alla smisurata ricchezza e lusso più sfrenato.
Due mondi, un solo stato, dove corruzione e tangenti regnano quasi indisturbati, ma è anche la Terra della foresta amazzonica, delle cascate di Iguaçu, delle spiagge bianche dalle acque cristalline e in questa Terra così particolare, da Ambasciatrice della Gastronomia Italiana, ho insegnato, cucinato con amore e passione i piatti della nostra tradizione Culinaria, divulgato, segreti, partecipato la Cultura, la Storia, l’Enologia delle nostre Terre Uniche.
Vi stupirete e magari vi chiederete perchè, abbia lasciato il Brasile che mi ha accolto a braccia aperte, dove senza conoscere nulla, un po’ alla volta, con molta delicatezza e tanta umiltà unita al coraggio, da volontaria in Parrocchia, ho cominciato a insegnare Italiano, per poter imparare il portoghese. Dove ancora e sempre un po’ alla volta, con il passare del tempo, mi sono creata un’opportunità iniziando ad insegnare le basi dei nostri piatti, poi come un piccolo torrente, che man, mano che scende a valle prende forza e vigore, così anche il mio fare, piano piano, giorno dopo giorno, da piccolo ruscello, quale ero e mi sentivo, mi sono ritrovata ad essere un fiume in piena. Sono rientrata, rinunciando alla mia vita “verde oro”, perché sono Italiana, potreste anche domandarvi quanto mi senta in realtà contenta per il mio essere di nuovo a casa e quanto mi senta fortunata di vivere questo periodo di forzata quarantena, ebbene mi io sento molto, ma molto fortunata, perché per me questo tempo ritrovato, è una manna.
Sono qui nel mio Paese, la mia meravigliosa Patria, dove studio nuove tecniche, seguo le tendenze in cui si muove il mondo culinario Italiano, dove posso e voglio studiare, perché non si finisce mai di imparare. Avevo previsto di frequentare una scuola per poi fare uno stage, per migliorare, migliorare e ancora migliorare, ma per ora tutto è sospeso, come è sospeso questo tempo che stiamo vivendo, ma solo sospeso, non perso, perché questo è un momento di svolta per tutti noi e per l’intera Umanità. Un lasso di tempo, che ci deve far riflettere e nella piena consapevolezza della drammaticità del momento, del dolore subito da molte famiglie e dalla estrema difficoltà in cui si trova ad operare la nostra sanità nel suo complesso, darci la forza di reagire, di andare oltre, facendo rinunce, sacrifici, per la nostra salute, in funzione del tempo che verrà, a cui dobbiamo preparandoci fin da ora per poter affrontare il nuovo che ci sarà, perché dopo, molto se non tutto, sarà diverso. Abbiamo una mente pensante e con la positività necessaria, dobbiamo affininare le nostre capacità intuitive, tirare fuori il nostro realismo, mettere in pratica la creatività che ci caratterizza per poter trasformarmare il problema in opportunità.
In questo tempo della riflessione ho avuto il piacere di conoscere persone straordinarie, leggere libri, seguire programmi interessanti, che mi hanno interiormente arricchita. Sembra un paradosso, che sia la costrizione di una quarantena forzata a dare la possibilità a molti di noi di valorizzare ciò che avremmo potuto liberamente apprezzare prima, ma che non siamo stati capaci di cogliere e fare nostro.
La ricchezza di gioia e di amore che stiamo accumulando deve darci la forza per sostenere le persone che hanno perso i propri cari, per i medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario, per volontari, le forze dell’ordine, la protezione civile. Tutti hanno e avranno bisogno di me, di te, che ora mi stai leggendo, ed ognuno di noi ha e avrà bisogno di ognuno di loro.
Io sono rientrata, perché sono Italiana, sono orgogliosamente italiana e voglio e devo dare il meglio di me qui e ora, voglio e devo aiutare il mio, il nostro straordinario Paese, che è anche un bene universale e come tale appartiene all’intera Umanità. Ora più che mai l’Italia deve rinascere, le botteghe devono riaprire, i commercianti devono vendere, l’economia deve ricominciare a girare più e meglio di prima, insieme lo possiamo fare e come il piccolo colibrì che con il suo becco raccoglie microscopiche quantità di acqua, per spegnere l’incendio della grande foresta, così ognuno di noi può dare il proprio, piccolo o grande contributo, con amore, passione e dedizione, perché come si dice in Brasile, “juntos somos mais, insieme siamo di più. Quindi forza Italia, coraggio Italiani, il lavoro sarà duro, io lo so bene, ma dobbiamo essere consapevoli che anche la marcia più lunga, è cominciata con il primo passo. La mia “saudade” per il Brasile ora si trasforma in dedizione per l’Italia.
#comunichiamoalmondolitalia #tuttoilbelloeilbuonochece #celafaremo
Manuela Barbolan Brand Ambassadors Brasile Prodotti della Gastronomia Italiana – Ambasciatrice dei Saperi e Sapori d’Italia per Italia&friends
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SAN BENEDETTO – La Comunità del Piceno è sconvolta per l’efferato delitto dell’ ex Carabiniere Antonio Cianfrone. “Provo assoluto sconcerto e sgomento per quanto accaduto questa mattina lungo la pista ciclabile di Pagliare del Tronto”. Così il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti sull’uccisione, con tre colpi di arma da fuoco, dell’ex militare dell’ arma.
“Un crimine brutale, un omicidio efferato – prosegue il primo cittadino ascolano– che ha sconvolto tutta la comunità del nostro territorio. Mi auguro che si riesca subito a individuare i colpevoli, e che questi possano pagare per un gesto orribile, vile e assurdo”.
Le condoglianze alla famiglia di Antonio Cianfrone, sono arrivate ovviamente anche da Alessandro Luciani, sindaco di Spinetoli che ha espresso massima vicinanza all’Arma dei Carabinieri e a tutte le Forze dell’Ordine.
“Il nostro è un territorio tranquillo e sereno, un episodio del genere ci scombussola. Sono momenti in cui si pensa alle motivazioni – spiega Luciani – mi auguro sia un caso isolato e che non sia collegato a episodi più gravi. La magistratura farà le sue indagini, spero risolva il caso il prima possibile”
Ed infine ha ringraziato le forze dell’ordine che “quotidianamente difendono il nostro territorio con dedizione, coraggio, professionalità e spirito di sacrificio. Oggi è una giornata di lutto per il Piceno e per tutto il nostro Paese”.
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La Polizia di Stato partecipa alla Giornata internazionale per i minori scomparsi
L’emergenza del COVID-19 non fa dimenticare a tutti noi di quanta attenzione e dedizione abbiano bisogno i minori, tanto più quando si trovino al di fuori del proprio ambiente protetto e lontani dagli adulti di riferimento. Quando scompare un minore le situazioni da affrontare sono diverse: fughe da casa di adolescenti, sottrazioni di bambini - anche molto piccoli- da parte di un genitore, minori stranieri che si allontanano dagli istituti di accoglienza e altri casi più diversi in cui possono correre gravi pericoli. Tutte le situazioni in cui un minore scompare, qualunque siano le circostanze, devono essere gestite senza ritardo e senza tralasciare nessuna possibilità di ricerca. Le linee guida emanate dal Commissario Straordinario del Governo per le Persone Scomparse, i piani provinciali di ricerca adottati dai Prefetti costituiscono, in tal senso, un solido riferimento. L’esigenza di individuare strumenti di intervento sempre più efficaci a tutela dei minori a rischio ha spinto la Polizia di Stato a sviluppare rapporti di collaborazione con importanti organizzazioni internazionali particolarmente attive nella diffusione di tecnologie d’avanguardia che consentono, se ritenuto utile alla localizzazione del minore, il diretto coinvolgimento di cittadini. È per questo che dal 15 marzo 2000 la Polizia di Stato ha aderito al network internazionale (che ora conta 30 Paesi) dell’ICMEC - International Center for Missing and Exploited Children attivando il sito italiano per i bambini scomparsi - it.globalmissingkids.org. Sul sito web, gestito dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, vengono pubblicati i casi di minori scomparsi per i quali gli Uffici che procedono sul territorio alle ricerche, ritengono opportuno conferire ampio impatto mediatico. L’inserimento del caso viene deciso attraverso valutazioni condivise con l’Autorità giudiziaria e con il genitore. Per i casi di “lungo termine” è anche possibile inserire le immagini age progressed. Anche quest’anno la Polizia di Stato aderisce alle iniziative internazionali sul tema. In partnership con ICMEC, collabora alla campagna di sensibilizzazione per la Giornata Internazionale per i Minori Scomparsi, denominata per il 2020 Football Cares / Il calcio unito per celebrare il 25 Maggio lanciata anche con il supporto della FIFA e della European Club Association (ECA). Vi hanno aderito oltre 90 club in tutto il mondo, tra cui - in Italia - Atalanta, Inter, Juventus, Fiorentina, Lazio, Milan, AS Roma (quest'ultima promotrice, con ICMEC, della campagna) che pubblicheranno sui propri social il video realizzato per l’occasione, disponibile anche sull’account Twitter della Polizia di Stato. In ambito europeo partecipa alla campagna organizzata da AMBER ALERT EUROPE. Con un rappresentante della Direzione Centrale Anticrimine, la Polizia di Stato fa parte della rete di esperti Police Experts Network on Missing Persons (PEN-MP) collegata ad AMBER ALERT EUROPE (a cui partecipano 21 paesi), attiva nel supportare la diffusione dei sistemi cd. di “allerta rapida” in Europa. Quest’anno la campagna è rivolta particolarmente agli adolescenti, che sono statisticamente il gruppo più cospicuo di minori che scompaiono. Causa le restrizioni dovute all’emergenza COVID-19, i ragazzi possono, infatti, subire acute situazioni di disagio, che potrebbero sfociare nella ricerca di vie di fuga “virtuali” o tradursi in fughe da casa vere e proprie. Per questo la campagna è stata focalizzata, quest’anno, sui pericoli della rete. Un numero crescente di ragazzi in età adolescenziale e preadolescenziale condivide momenti della propria vita, anche intima, con amici o presunti tali, su piattaforme social liberamente raggiungibili anche da malintenzionati. La giovane età degli utenti, associata ad una scarsa educazione sulle insidie che potrebbe nascondere la navigazione online, espone i nostri ragazzi al concreto rischio di finire nella rete di predatori abili nel carpire la loro fiducia e condurli su un terreno insidioso ed a volte senza uscita. AMBER ALERT EUROPE ha per questo prodotto un video finalizzato proprio alla prevenzione per i più giovani disponibile in italiano all’indirizzo https://ftp.amberalert.eu/video/may25/2020/italy-dont-be-an-easy-catch.mp4 Anche la Polizia Postale fa parte del network europeo con la sua specializzazione nelle attività di indagine sui reati commessi in rete e con la sua intensa attività di prevenzione nelle scuole. Fra i reati sui quali indaga la Postale, particolare attenzione viene data al grooming cioè all’adescamento di minori on line con finalità di sfruttamento sessuale. Da qui la necessità di aumentare la consapevolezza dei minori e dei loro genitori fornendo efficaci strumenti di prevenzione che possano consentire ai ragazzi una navigazione sicura e consapevole, prevedendo la possibilità di ricorrere, ove ne sentano il bisogno, alle forze dell’ordine anche attraverso il sito del Commissariato on-line https://commissariatodips.it/ La sinergia tra le istituzioni ha portato, alla redazione della terza edizione della brochure informativa dedicata al 25 maggio, disponibile sul sito istituzionale, realizzata con il prezioso intervento del Commissario Straordinario per le Persone Scomparse. Ricordiamo, infine, che oltre ai numeri di emergenza e pronto intervento – 113 e 112 NUE - il numero unico europeo 116000 è un servizio a valenza sociale dedicato ai minori scomparsi, affidato dal Ministero dell’Interno alla gestione di “S.O.S. Il Telefono Azzurro – Linea Nazionale per la Prevenzione dell’Abuso all’Infanzia”. Read the full article
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Pregiudicato e senza patente fugge dalla Polizia a bordo della sua auto. Fermato dopo un lungo inseguimento, sanzionato e auto confiscata.
Pregiudicato e senza patente fugge dalla Polizia a bordo della sua auto. Fermato dopo un lungo inseguimento, sanzionato e auto confiscata. La Polizia di Stato di Latina – Commissariato di P.S. di Fondi, durante un servizio straordinario di controllo del territorio, che ha visto congiuntamente impegnati i poliziotti del Commissariato e gli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine del Lazio, ha raggiunto e sanzionato un pregiudicato di Fondi, già noto alle forze dell’ordine, responsabile di una roccambolesca fuga a seguito dell’alt intimato dalle pattuglie per un controllo. Durante il servizio i poliziotti impegnati nel dispositivo, avevano notato la manovra posta in essere dal noto soggetto, il quale alla vista delle pattuglie, intuendo l'eventualità di essere fermato per un controllo, aveva repentinamente aumentato la velocità di marcia. Proprio quella condotta sospetta aveva indotto i poliziotti ad intimargli l'alt con la paletta d'ordinanza e, a quel punto, era iniziata la fuga del soggetto per le vie cittadine, incurante del pericolo creato agli altri utenti della strada. Diramate anche alle altre auto impegnate nel servizio le indicazioni sulla direzione di fuga intrapresa, con la regia della sala operativa, sono stati predisposti dai poliziotti alcuni posti di blocco per interrompere la fuga a folle velocità e contro mano del soggetto. Per evitare conseguenze gravi agli altri automobilisti, dovute alle sue manovre azzardate, l'auto in fuga è stata a quel punto accerchiata e il conducente, vistosi ormai braccato e alle strette, è scappato a piedi per raggiungere la propria abitazione attraverso i campi. Conclusa la sua corsa, durata 25 minuti, lo stesso è stato quindi rintracciato presso la propria abitazione, nel frattempo raggiunta da altre pattuglie e dagli operatori che avevano continuato l’inseguimento a piedi. Il soggetto, pregiudicato e già destinatario di avviso orale del Questore di Latina, è stato quindi sanzionato per tutte le violazioni commesse durante la rocambolesca fuga e per guida senza patente perché ritirata, mentre il veicolo, a lui intestato, è stato sottoposto a sequestro per la successiva confisca, in quanto recidivo. Questo episodio è un chiaro esempio di professionalità e dedizione degli operatori che lavorano instancabilmente per garantire la sicurezza e la tranquillità della comunità locale.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Coronavirus - Difesa, Deidda (FDI): vergogna, Governo esclude aumento permessi 104 per militari e Forze dell’Ordine.
Coronavirus – Difesa, Deidda (FDI): vergogna, Governo esclude aumento permessi 104 per militari e Forze dell’Ordine.
Il deputato di FdI, capogruppo in Commissione e responsabile nazionale del dipartimento Difesa, insieme ai colleghi Ferro e Galantino, annuncia un’interrogazione ai Ministri dell’Interno e della Difesa a tutela dei militari e delle Forze dell’Ordine vittime di un’ingiustizia
“Trovo assurdo che i nostri militari e le nostre Forze dell’Ordine – i quali, ogni giorno, con sacrificio e dedizione…
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COMUNICATO CATANZARO VILLAGE SU VIDEO FLASH MOB.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. COMUNICATO del Comitato di quartiere La Maddalena È doveroso e necessario, intervenire con il presente comunicato, per chiarire la vicenda della cosi detta “festa di fine fase 1” organizzata dal nostro comitato di quartiere, a Catanzaro e che ha visto coinvolto il nostro sindaco, Sergio Abramo. Non è stata una festa, l’iniziativa andava avanti quotidianamente da quando è iniziata la fase Covid. Abbiamo organizzato diversi flash mob di cui l’ultimo in concomitanza della fine della fase 1 del lockdown, con l’intento di vivere questo terribile momento con più spensieratezza, unica e sola arma che poteva incoraggiarci a continuare ad amare la vita, in questo momento di assoluto sconforto, e lo abbiamo fatto con il sorriso in bocca, e con l’amaro nel cuore, pensando, a quelli che non ce l’hanno fatta in questo terribile momento. Nell’ultimo flash mob abbiamo pensato di condividere il momento che avviava la fase 2 con il nostro amato sindaco, Sergio Abramo, e lui, da persona vicina e disponibile verso i propri cittadini, ha confermato la sua presenza con entusiasmo. Tutto si è svolto nel pieno rispetto del DPM recente, ci sono stati interventi e saluti di personalità militari e civili che hanno voluto condividere con il nostro quartiere, la speranza, (con l’inizio della fase 2) che andrà tutto bene. Tutti coloro che hanno assistito portavano la mascherina e rispettavano le distanze sociali. Il taglio della torta in strada è stato un fuori programma. La sua presenza lì era solo perché volevamo renderlo partecipe di quanto avevamo fatto in questi mesi. Il dolce è stato omaggiato da alcuni pasticceri della città per essere regalato agli organizzatori dei flash mob in segno di ringraziamento. L’idea di fare il taglio fuori è nata in quel momento, tant’è che il sindaco stava andando via quando è stato da noi richiamato per trattenersi un altro istante. Ci spiace per quello che stiamo leggendo e ascoltando in tv, su fb e sui siti internet, addirittura anche nazionali. Per noi è semplicemente il sindaco che sceglieremmo ancora tra tutti, che ha risposto sì a un nostro invito e che ringraziamo per la vicinanza che ci ha sempre dimostrato. Proprio oggi abbiamo appreso dai TG nazionali che 7 italiani su 10 hanno bisogno (a causa del succeduto), di supporto psicologico, “noi non volevamo semplicemente essere tra questi” o meglio tra coloro che non volendo, aggravano le tasche della nostra sanità, che come sappiamo non naviga in acque felici. Gli incontri, quasi virtuali (perché avvenivano tra un balcone e l’altro del nostro quartiere), erano animati da canti, musiche e preghiere, e hanno visto più volte la partecipazione di autorità civili, clericali, (il nostro vescovo) laiche, e forze dell’ordine. Ci spiace che della nostra dedizione e del nostro impegno per intrattenere i più anziani sia rimasto solamente l’inopportunità di un taglio di torta fatto all’aperto. Avremmo gradito che gli organi di stampa avessero approfondito meglio la vicenda, magari coinvolgendo le parti organizzative per poter tirare fuori la verità dei fatti. Il significato della frase “Andrà tutto bene” è rivolto a tutti, ed è di tutti che in questo momento difficile, la nostra amata Italia ha bisogno per ripartire, al di là del colore politico. Catanzaro Village Elio Mauro Valentina Vono Vitaliano Nisticò Read the full article
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Secondi (ass.re sicurezza) “opera forze dell’ordine encomiabile, tante le iniziative di solidarietà” "Un grazie per la dedizione e la professionalità con cui il corpo di Polizia Municipale e le forze dell'ordine stanno gestendo questo periodo di grande emergenza.
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“Rinascita-Scott”: plauso di Ferro (Commissione antimafia) a Gratteri e sconcerto di Orrico
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/rinascita-scott-plauso-di-ferro-commissione-antimafia-a-gratteri-e-sconcerto-di-orrico/
“Rinascita-Scott”: plauso di Ferro (Commissione antimafia) a Gratteri e sconcerto di Orrico
“Rinascita-Scott”: plauso di Ferro (Commissione antimafia) a Gratteri e sconcerto di Orrico
Il segretario della Commissione parlamentare antimafia Wanda Ferro (FDI) ha rivolto il proprio plauso al procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri e ai magistrati della Direzione distrettuale antimafia, nonché ai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia, per il successo dell’operazione “Rinascita-Scott”, straordinaria sia sotto il profilo investigativo che dal punto di vista operativo, che ha consentito di liberare il territorio Vibonese dall’oppressione criminale violenta e pervasiva della cosca Mancuso di Limbadi. “Come Fratelli d’Italia – dice l’onorevole Wanda Ferro – non possiamo non cogliere le riflessioni del procuratore Gratteri, il quale in conferenza stampa ha richiamato alle proprie responsabilità il potere politico e legislativo, che ad oggi non ha fornito ai magistrati strumenti normativi proporzionati alla realtà criminale, e che con il blocco delle assunzioni ha determinato carenze di organico nelle forze dell’ordine – 20 mila carabinieri in meno, 20 mila poliziotti in meno, 8 mila finanzieri in meno – tali da non consentire una più efficace attività di contrasto al fenomeno mafioso”. “Il ‘progetto’ avviato dal procuratore Gratteri, che ha avuto da subito la fiducia e il sostegno dei vertici delle Forze dell’Ordine che hanno messo a disposizione della Dda le migliori intelligenze investigative, e che può far conto sull’entusiasmo di giovani magistrati che scelgono finalmente di essere destinati in Calabria, deve avere il pieno sostegno dello Stato. I fatti stanno dimostrando l’ottimo lavoro svolto da magistrati e forze dell’ordine, che con capacità e abnegazione stanno scrivendo una nuova storia della ‘ndrangheta, lontana da narrazioni di comodo, e che soprattutto stanno restituendo ai cittadini calabresi la fiducia nello Stato”. Il Sottosegretario ai beni culturali Anna Laura Orrico, unico esponente calabrese di governo, a proposito dell’Operazione Rinascita Scott contro la ‘ndrangheta, ha dal canto suo sentito il bisogno di esprimersi nei riguardi della vicenda. “Non è mio compito esprimere giudizi di merito sulle pagine dell’inchiesta portata avanti con professionalità e dedizione dalla Dda di Catanzaro. Posso e voglio, però, ringraziare pubblicamente per il grande lavoro svolto e per le energie profuse il procuratore Nicola Gratteri e l’arma dei Carabinieri. Hanno dimostrato che lo Stato c’è. Il quadro inquietante, tuttavia, che viene fuori dalle prime notizie ci restituisce una situazione stratificata e complessa, che ostacola il normale compimento della vita democratica di questo Paese. Interi pezzi della società civile che, invece di contribuire alla crescita della comunità, hanno preferito asservirsi alle cosche”. “Un meccanismo, rodato e perverso, capace di rendere asfittico il tessuto imprenditoriale e le legittime aspettative dei tanti cittadini calabresi per bene, costretti a doversi confrontare ogni giorno con questa realtà – conclude Orrico. Questo terremoto giudiziario deve rafforzare la volontà di cambiare lo stato di cose dolorosamente descritto dall’indagine e di agire per bonificare tutti gli ambienti della nostra società, anche quelli più insospettabili. Da parte nostra, rappresentanti delle istituzioni o semplici cittadini, soprattutto ora, non un passo indietro schierandoci dalla parte dello Stato, dalla nostra parte”.
Il segretario della Commissione parlamentare antimafia Wanda Ferro (FDI) ha rivolto il proprio plauso al procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri e ai magistrati della Direzione distrettuale antimafia, nonché ai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia, per il successo dell’operazione “Rinascita-Scott”, straordinaria sia sotto il profilo investigativo che dal punto di vista operativo, che ha consentito di liberare il territorio Vibonese dall’oppressione criminale violenta e pervasiva della cosca Mancuso di Limbadi. “Come Fratelli d’Italia – dice l’onorevole Wanda Ferro – non possiamo non cogliere le riflessioni del procuratore Gratteri, il quale in conferenza stampa ha richiamato alle proprie responsabilità il potere politico e legislativo, che ad oggi non ha fornito ai magistrati strumenti normativi proporzionati alla realtà criminale, e che con il blocco delle assunzioni ha determinato carenze di organico nelle forze dell’ordine – 20 mila carabinieri in meno, 20 mila poliziotti in meno, 8 mila finanzieri in meno – tali da non consentire una più efficace attività di contrasto al fenomeno mafioso”. “Il ‘progetto’ avviato dal procuratore Gratteri, che ha avuto da subito la fiducia e il sostegno dei vertici delle Forze dell’Ordine che hanno messo a disposizione della Dda le migliori intelligenze investigative, e che può far conto sull’entusiasmo di giovani magistrati che scelgono finalmente di essere destinati in Calabria, deve avere il pieno sostegno dello Stato. I fatti stanno dimostrando l’ottimo lavoro svolto da magistrati e forze dell’ordine, che con capacità e abnegazione stanno scrivendo una nuova storia della ‘ndrangheta, lontana da narrazioni di comodo, e che soprattutto stanno restituendo ai cittadini calabresi la fiducia nello Stato”. Il Sottosegretario ai beni culturali Anna Laura Orrico, unico esponente calabrese di governo, a proposito dell’Operazione Rinascita Scott contro la ‘ndrangheta, ha dal canto suo sentito il bisogno di esprimersi nei riguardi della vicenda. “Non è mio compito esprimere giudizi di merito sulle pagine dell’inchiesta portata avanti con professionalità e dedizione dalla Dda di Catanzaro. Posso e voglio, però, ringraziare pubblicamente per il grande lavoro svolto e per le energie profuse il procuratore Nicola Gratteri e l’arma dei Carabinieri. Hanno dimostrato che lo Stato c’è. Il quadro inquietante, tuttavia, che viene fuori dalle prime notizie ci restituisce una situazione stratificata e complessa, che ostacola il normale compimento della vita democratica di questo Paese. Interi pezzi della società civile che, invece di contribuire alla crescita della comunità, hanno preferito asservirsi alle cosche”. “Un meccanismo, rodato e perverso, capace di rendere asfittico il tessuto imprenditoriale e le legittime aspettative dei tanti cittadini calabresi per bene, costretti a doversi confrontare ogni giorno con questa realtà – conclude Orrico. Questo terremoto giudiziario deve rafforzare la volontà di cambiare lo stato di cose dolorosamente descritto dall’indagine e di agire per bonificare tutti gli ambienti della nostra società, anche quelli più insospettabili. Da parte nostra, rappresentanti delle istituzioni o semplici cittadini, soprattutto ora, non un passo indietro schierandoci dalla parte dello Stato, dalla nostra parte”.
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Arthur Rimbaud, il poeta che superò se stesso fino ad annientarsi
Anzi tutto, il fuoco. Ovunque. Un incendio. “Il poeta è veramente ladro di fuoco”, scrive Arthur Rimbaud, è il 15 maggio 1871, all’amico Paul Demeny. Proprio a lui, neanche un mese dopo, il 10 giugno, chiederà di verificare nel fuoco i versi che gli ha consegnato, “bruci, lo voglio… bruci tutti i versi che fui abbastanza stupido da darle”. L’opera va raffinata nel fuoco: da Virgilio a Kafka, transitando per Rimbaud, ignifugo alla vecchiaia, è lì l’ogiva dell’enigma. Il creatore vuole infuocare la creazione: gli sopravvivrà? Le ustioni della Stagione all’inferno, le braci, i bagliori e le comete delle Illuminazioni: Rimbaud, un incendio, incenerisce la grammatica per forgiare l’inaudito (“l’opera non risponde a una tipologia fissa né trova riscontri nei modelli letterari del tempo” è scritto di Une saison en enfer; opera “quasi senza retorica e senza legami” di “un poeta del tutto indipendente” sono le Illuminations secondo Jules Laforgue). Un certo disinteresse verso la fama, la sfiducia nei posteri, una insicura violenza, la violazione di ogni gineceo letterario, l’insoddisfazione, sono caratteri poetici distintivi di Rimbaud. Egli guarda alla letteratura – anche alla propria – e vede stagioni aride, campi bruciati, estasi disseccate. Rimbaud è l’estate, lo sfinimento, lo sfogo della fenice. “Non godette di fama durante la sua attività letteraria… perché si disinteressava del suo lavoro, avendo più volte superato o rinnegato alcune fasi del proprio percorso”; “L’insoddisfazione è al cuore del lavoro poetico di Rimbaud, e forse della sua stessa vita. Nasce dalla difficoltà di raggiungere obbiettivi troppo esigenti, ma anche dai continui mutamenti di questi ultimi. Essa è conseguenza di un costante bisogno di superarsi, e di misurarsi con le proprie forze”, scrive Olivier Bivort, professore di Letteratura francese a “Ca’ Foscari”, che ha curato l’edizione delle Opere di Rimbaud appena edita da Marsilio (la traduzione è di Ornella Tajani). Continua ad avere una urgenza primordiale, Rimbaud, tocca la cruna della fame, queste Opere sono una torcia per torchiare le resistenze della nostra anima (“Sul pendio della scarpata gli angeli fanno roteare le vesti di lana fra i pascoli d’acciaio e di smeraldo”). D’altronde, il fuoco non chiede, accade – e non condivide la biliosa distanza tra alba e tramonto, lega le cose, frantumandole. Il formato di questa edizione è perfetto, la dedizione accuratissima: potete stiparlo nella giacca e andare alla conquista del mondo, per perdervi e ritrovarti, chissà dove. (d.b.)
Domanda preliminare. Mi riassuma in cosa consiste la ‘novità’ di questa edizione delle Opere di Rimbaud, e la necessità di una ritraduzione.
L’ultima edizione italiana delle opere risale al 1992, ed è esaurita (tra l’altro non era del tutto originale: si trattava della traduzione/adattamento delle opere complete per la “Bibliothèque de la Pléiade” francese, a cura di Antoine Adam, risalente al 1972). Le edizioni delle opere “complete” (nessuna, tranne la ‘Pléiade’ Einaudi è realmente completa) disponibili nel catalogo italiano sono ancora più datate: Margoni (Feltrinelli) è del 1963, Bona (Einaudi) del 1973, Grange Fiori (Mondadori) del 1975, Bellezza (Garzanti) del 1983… Passati quaranta anni e più, non solo è cambiata la struttura dell’opera, ma anche le prospettive critiche che la animano. Diamo oggi al lettore italiano la possibilità di leggere tutte le poesie di Rimbaud (compresi i versi latini, i pastiches o i versi «osceni», una parte importante della corrispondenza, ma anche gli ultimi testi scoperti recentemente (Il sogno di Bismarck, la lettera a Andrieu), per la prima volta presentati in Italia. Rispetto ai commenti delle edizioni precedenti, generalmente fondati su due edizioni francesi di riferimento (quella di Suzanne Bernard del 1960, quella di Adam del 1972), il nostro lavoro prende in conto gli ultimi sviluppi critici, particolarmente vivi dagli anni Novanta in poi, ma senza imporre una griglia interpretativa preconcetta: abbiamo cercato di dare strumenti di lettura atti a favorire la comprensione dei testi, proponendo una lettura articolata di ogni componimento, confrontando i testi nell’ambito dell’opera complessiva e evitando forzature ermeneutiche di tipo biografica/simbolica/psicanalitica ecc. Il testo rimane sempre al centro del nostro commento. La nostra edizione fornisce anche tutte le garanzie filologiche legate a un’opera rimasta quasi interamente manoscritta: il testo di ogni componimento è stato verificato sui manoscritti e una breve (ma completa) descrizione di tutte le versioni esistenti, corredata dall’indicazione dei facsimile disponibili, è posta a capo di ogni commento. Infine, abbiamo scelto di strutturare l’opera seguendo un criterio cronologico, onde evitare forzature nell’aggregare i componimenti secondo immaginarie “raccolte” mai previste dall’autore, come si è verificato in alcune edizioni francesi recenti. Per quante numerose, le traduzioni italiane esistenti sono fortemente legate al periodo storico al quale appartengono, e risentono di un’impostazione linguistica propria del linguaggio poetico italiano (e non solo della versificazione, qualora le poesie vengono adattate alle forme metriche italiane): abbiamo voluto dare voce a Rimbaud in italiano, conservando i tratti formali che ne costituiscono l’originalità in francese (senza piegarli all’uso comune italiano): laddove Rimbaud risultasse prosaico, tecnico o addirittura volgare, laddove la sua sintassi risultasse ellittica o al limite della grammaticalità, ci è sembrato giusto che il lettore italiano né cogliesse la singolarità. Il risultato è un Rimbaud rinfrescato, le cui innovazioni appaiono chiaramente nella traduzione (vedi la Nota alla traduzione di Ornella Tajani).
Nella sua introduzione sottolinea l’“orfanità primordiale”, l’eterna rincorsa nel gorgo della vita, “l’insoddisfazione… al cuore del lavoro poetico di Rimbaud”. Pare che Rimbaud scriva annientando. Qual è il carattere prioritario dell’opera di Rimbaud e quale la poesia che, a rileggerla, la ha entusiasmata, con rinnovata forza?
Non mi pare ci sia un “carattere primordiale” nell’opera di R: è così diversificata, così rapida nel ricostruirsi mesi dopo mesi… Ho voluto insistere sul fatto che è portata da una forza singolare per cui il poeta tende costantemente a superare se stesso e a distinguersi dai modelli del suo tempo (si potrebbe riassumere con la formula della lettera del “Veggente”: “la poésie sera en avant”); d’altro canto, questo sforzo immane cozza contro l’insoddisfazione e il sentimento del fallimento, proprio a chi non si arrende mai, non si accontenta mai: ne risulta una poesia in tensione, sempre in procinto di disfarsi, di annientarsi (tranne nei primi versi, forse, quando il ragazzo si esalta ancora davanti alle sue creazioni). È la via seria della letteratura, quella, dell’ostacolo e del rifiuto del proprio compiacimento; impresa non sopportabile a lungo, di cui, forse, l’esaurimento. Per quanto mi riguarda (ma non ha evidentemente nessuna importanza dal punto di vista critico), mi meraviglio sempre leggendo i versi del 1872.
La poesia di Rimbaud, l’insurrezione parigina del marzo 1871: quanto nell’opera del poeta influisce l’utopia, la ‘politica’, il desiderio di una società nuova, da raccontare con una poesia ‘altra’?
Di carattere ribelle e indipendente, R ha trovato negli ideali della Comune una possibile risposta al proprio desiderio (o impulso) di cambiamento sociale e umano: ricordiamo il contesto familiare e provinciale in cui è cresciuto, cattolico e borghese, oggetto di un suo rigetto permanente. Che poi la possibilità di una poesia “nuova” si sia sviluppata in un clima di grande mutamento politico, è in gran parte vero (vedi le lettere del veggente, datate proprio maggio 1871), ma non ne farei una diretta conseguenza: egli non si è dato alla letteratura militante, e la sua azione si fonda soprattutto su un rifiuto dell’ordine (di qualsiasi ordine), e su aspirazioni idealistiche di armonia universale. Non è un filosofo, non è un ideologo, non è un sociologo: è un poeta assoluto (l’aggettivo è di Verlaine) che sogna di toccare le corde essenziali del desiderio, e di sperimentare in prima persona tutte le vie d’accesso alla perfezione, compresa quella rivoluzionaria.
Mi colpisce sempre un aspetto: i poeti che hanno fondato la lirica del proprio e dei tempi a venire, non hanno pubblicato, o sono stati indifferenti alla fama. Penso a Friedrich Hölderlin, a Emily Dickinson, a Rimbaud, che chiede all’amico Paul Demeny di ardere i versi che gli ha donato. Sembra la Storia neghi la voce al poeta. Quanto è stato importante Verlaine perché di Rimbaud restasse memoria?
Non è azzardato affermare che, senza Verlaine, la nostra conoscenza dell’opera di Rimbaud sarebbe molto limitata. Non solo perché Verlaine conservava numerosi componimenti di Rimbaud, sia autografi sia copiati, ma perché egli si adoperò per salvaguardare la memoria dell’amico, raccogliendo testi sparsi, e curandone le prime edizioni: le Illuminations nel 1886, le Poésies complètes nel 1895. Basti pensare che la poesia più celebre di Rimbaud, Le Bateau ivre, ci è giunta solo grazie a una copia fatta da Verlaine nel 1871; basti ricordare che l’autore dei Poètes maudits era stato il depositario del manoscritto delle Illuminations, o che la Saison en enfer fu ristampata nel 1886 proprio grazie alla copia che Rimbaud, nel 1873, gli aveva dedicata. Ma Verlaine fu anche il primo “critico” di Rimbaud, contribuendo non poco a fissare l’immagine del genio adolescente che imperversa tutt’ora. Malgrado i diverbi e i colpi di rivoltella, il ricordo degli anni passati assieme e l’impareggiabile qualità degli scritti di Rimbaud hanno spinto Verlaine a difenderne e a promuoverne l’opera, intervenendo a più riprese nella stampa per correggere errori, denunziare falsi o pubblicare versi appena riscoperti.
Comincia l’introduzione citando Papini che esalta Rimbaud: d’altronde Soffici, nel 1911, scrive la biografia del poeta francese. Che ruolo ha avuto Rimbaud nella poesia italiana, che pure non ha avuto ‘un Rimbaud’?
Forse si potrebbe riconoscere in Campana un Rimbaud italiano, anche se, a parer mio, non ha molto senso ricercare equivalenti nazionali nel campo dell’arte. Ciononostante, c’è stato molto presto un interesse per Rimbaud (e per i cosiddetti poeti simbolisti francesi) in Italia: si pensi all’azione di Vittorio Pica, già a metà degli anni 1880: è a Pica, ad esempio, che si deve il primo commento a Voyelles! Ma è una voce isolata: la polemica antidecadente che si manifesta in Italia ha dalla sua parte importanti critici come Arturo Graf, che condanna ad esempio la “vacuità” della poesia francese. Due mi sembrano i principali motivi che spiegano il manifestarsi tardivo di una modernità poetica pari a quella francese in Italia: da una parte, il fatto che la poesia italiana sia stata molto più a lungo di quella francese ligia ai dettami normativi: solo con d’Annunzio e Pascoli si vedono i segnali di una certa autonomia formale. D’altra parte, la volontà di costituire una letteratura nazionale e civilmente responsabile dopo il Risorgimento ha probabilmente frenato in Italia la costituzione di una poesia fortemente individualistica come quella francese. Sicché la ricezione italiana “positiva” dell’opera di Rimbaud risulta assai tardiva: è frutto delle avanguardie storiche e in particolare degli scrittori fiorentini operanti nella “Voce” e in “Lacerba” alla vigilia della prima guerra mondiale. Aggiungiamo che, dal punto di vista critico poi, l’impronta di Croce (ostile al simbolismo e all’idea di poesia “pura”) ostacolerà in Italia la pratica di una tale poesia.
“Io è un Altro”; “sfasamento di tutti i sensi”: come dobbiamo intendere le ‘regole’ poetiche di Rimbaud? L’interpretazione ha dato esiti disparati: dalla lettura di un Bonnefoy a quella di Patti Smith a quella dei ‘maledetti’ della domenica. Intendo: la leggenda di Rimbaud, a tratti, ha vampirizzato Rimbaud.
Le affermazioni di R sulla poesia in generale e sulla sua in particolare vanno esaminate nel contesto in cui vengono fatte, e non utilizzate à tort et à travers come formule passe-partout: il nostro ha il dono e il piacere della formula, è evidente, ma il suo è un itinerario così stringente e così mutevole che esse hanno un significato limitato e si riferiscono a principi le cui applicazioni vanno verificate puntualmente nei testi: non si può ignorare, ad esempio, che il programma delle “lettere del veggente” sia interamente prospettico, o che i giudizi espressi in “Alchimie du verbe” siano, invece, tutti rivolti a una situazione passata. Nel 2013, è stato organizzato a Venezia un convegno proprio su quell’argomento (Rimbaud poéticien, Classiques Garnier, 2015). Quanto all’impatto della “leggenda”, penso sia inevitabile: dura da decenni (vedi l’indispensabile libro di Etiemble: Le Mythe de Rimbaud, già nel 1954!) e non accenna a diminuire: la nostra è un’epoca di icone, di “influencer” ma, per fortuna, Patti Smith non è Chiara Ferragni!
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