#corbelleria
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Neologismi di cui non sapevate di non poter fare a meno #1
Sonnambullismo: patologia grave e socialmente condannabile che si manifesta in due modalità specifiche. La prima vede l'afflitto fare emergere una parte sgradevole, se non addirittura spregevole, del proprio carattere non appena si attiva la sospensione dello stato di veglia, che lo porta a compiere atti di futile prepotenza nei confronti di familiari, sodali ed affini. La seconda, di contro, è un disturbo del sonno, come il più noto sonnambulismo, ma in questo caso il disturbo è del sonno degli altri, tramite schiamazzi, versi, urla, arie intestinali e così via.
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'dio' non esiste.
Non esistono prove, evidenze scientifiche, né di un ‘dio’ immanente, né trascendente, né antropomorfo, né teriomorfo; non esistono evidenze di una vita umana che non finisca con la morte, né prove dell’esistenza dell’anima e di un aldilà dopo la morte: ‘dio’ non esiste. Gli spiriti, le case e il mondo infestato da spiriti sono solo prodotti della fantasia umana. Nessuno arriva a conoscere…
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#abuso#abuso di indottrinamento religioso#ascolto#aspettative#attingere#autorevole#avere fede#buon esempio#chiesa#chiesa cattolica#clero#clero religioso#corbelleria#corbellerie#corbellerie religiose#credere#creduloneria#Cultura#degno#degno di ascolto#disonesto#dolore#entità#entità inesistenti#equilibrato#equilibrio mentale#essere#Etica#fantasia#imposizione
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Efficient example of ADHD:
"Oh, the fuck! I have been brought here, in this alternative dimension and the chances of survival are zero, let alone going back on Earth! What am I going to do...hey look! A lamb!"
#parolerandagie#parolerandagierisponde#come ti massacro l'arte#mia corbelleria#ADHD#Hyeronimus Bosch
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Personalmente ho raggiunto l'età in cui non interromperei più nessuno, avendo ormai ascoltato in vita ogni possibile corbelleria. Faccio tuttavia notare quanto sia ridicolo, nei rapporti di forza del sistema mediatico, parlare di “censura” verso un ministro che ha mille modi per farsi sentire, talk show, uffici stampa, dichiarazioni alle agenzie immediatamente pubblicate, testate amiche prone a ogni suo tweet o richiesta di intervista. E dall'altra parte gente che per strappare un colonnino sui giornali deve appendersi ai piloni della tangenziale. Chi è più “censurato” dei due fronti, a me non pare difficile da vedere.
Alessandro Gilioli, Facebook
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ehhhhh...esagerato....ingerenza "gravissima", una corbelleria bella e buona, una "vóce del sén fuggita": il prof., quello con la leccata di mucca in fronte è e sarà sempre a piede libero per fortuna, hasta la liberdat siempre...:-)
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Che corbelleria: si sta parlando di un uomo che da due anni e mezzo guida il suo popolo nella Resistenza all’“operazione speciale” decretata da quel Cremlino che ancora oggi scalda qualche cuore nel giornale di Luigi Pintor, pace all’anima sua, che fondò il Manifesto esattamente contro l’imperialismo sovietico mentre questi nipotini stanno, senza dirlo, con quello di Vladimir Putin.
Già, al “quotidiano comunista” odiano gli ucraini, l’esercito di Kyjiv, Zelensky. Ritengono che in questa tragedia l’Ucraina abbia sostanzialmente torto. È il sentimento che in una certa sinistra orfana del Muro si allarga sempre più come una piovra che arriva a allungare i suoi tentacoli velenosi fino al Partito democratico, complice anche l’afasia del gruppo dirigente ieri finalmente rimbeccato da Lorenzo Guerini, seppure solo indirettamente (mentre invece ci sarebbe da chiedere almeno una riunione della Direzione per chiedere a Elly Schlein se il Partito democratico è ancora a fianco di Kyjiv e fino a che punto). D’altra parte i comunisti sono andati forte in Turingia, e in mezza Europa vanno saldando le proprie posizioni filoputiniane a quelle della destra estrema mettendo a dura prova la solidarietà democratica e anti-imperialista che si era costruita dopo l’attacco russo.
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Ogni mattina uomini e gazzelle si alzano e sanno che dovranno correre per sfuggire alla quotidiana corbelleria di servino
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Se un pesce prendesse una bicicletta/50
Capitolo 48- Se una pesciolina si chiamasse Fiammetta“…che stavo dicendo?”Evasa aveva appena dimenticato tutto.“Va bene, allora” tentò di fare mente locale, anche localizzante, anche con un po’ di gps, ossia il sistema satellitare di posizione, corbelleria tecnologica atta a dire dove si trovavano e quando tutti i pesci del mondo.“Mi chiamo… Fiammetta” cominciò a riflettere, guardandosi in uno…
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L'italiano ha un tale culto per la furbizia, che arriva persino all'ammirazione di chi se ne serve a suo danno. Il furbo è in alto in Italia non soltanto per la propria furbizia, ma per la reverenza che l'italiano in generale ha della furbizia stessa, alla quale principalmente fa appello per la riscossa e per la vendetta. Nella famiglia, nella scuola, nelle carriere, l'esempio e la dottrina corrente – che non si trova nei libri – insegnano i sistemi della furbizia. La vittima si lamenta della furbizia che l'ha colpita, ma in cuor suo si ripromette di imparare la lezione per un'altra occasione. La diffidenza degli umili che si riscontra in quasi tutta l'Italia, è appunto l'effetto di un secolare dominio dei furbi, contro i quali la corbelleria dei più si è andata corazzando di una corteccia di silenzio e di ottuso sospetto, non sufficiente, però, a porli al riparo delle sempre nuove scaltrezze di quelli.
Giuseppe Prezzolini
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‘’Mi piacerebbe conoscerti meglio’’ disse lo scienziato, con fare ammiccante…
‘’Anche a me, piacerebbe’’ rispose il filosofo santagostiniano, ma un poco allarmato dal sorriso che stava comparendo sul volto dello scienziato, subito aggiunse ‘’anche a me piacerebbe conoscermi meglio, intendo’’.
‘’Sforzi inutili, i vostri, perché l’unica vera certezza è…’’ buttò lì Socrate, ma i due vaffa pronunciati in coro da scienziato e filosofo santagostiniano gli impedirono di proseguire.
#corbelleria#mia corbelleria#la verità ed altri disastri#cose che fanno ridere solo me#e se uno ride delle cose che scrive due domande sarebbe il caso se le facesse
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Katie: “Mettimi giù, devo salvare la mia famiglia”
PAL: “Dicono tutti così ma nessuno ha saputo darmi una ragione per cui valga la pena di salvare gli umani. E non dire una corbelleria come “ooh il potere dell’amore eh”. Ho imparato che si sta molto meglio da soli, nessuno ti intralcia. Le relazioni sono troppo difficili.”
Katie: “Hai ragione PAL, sono eh… non sono facili. A volte bisogna stare a sentire lunghi monologhi sulla migrazione dei triceratopi ma ne vale la pena se poi hai un amico per tutta la vita, e certe volte ti tocca mangiare pasticcini disgustosi fatti a forma della tua faccia ma ne vale la pena per veder sorridere tua madre, e altre volte devi dare a tuo padre il beneficio del dubbio, anche se vuole solamente parlare di pigne e di cacciaviti, perché eh anche se non ci prende tutte le volte si sforza di provarci, più di quanto tu abbia mai immaginato. Tutta la mia famiglia si è sforzata di essere unita e ci è riuscita, ci è riuscita davvero. Le famiglie possono essere difficili ma vale la pena battersi per loro, sono le persone per cui ne vale la pena.”
Da “I Mitchell contro le macchine”
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...'sta cosa che la pioggia, la notte, concilia il sonno, mi sa che non funziona per me: ha piovuto tutta la notte ed io ho dormito pochissimo, sono fradicio ed infreddolito...non so se ci riproverò, ma la prossima volta almeno un ombrello me lo porto, qui in giardino...
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I furbi e i fessi
Giuseppe Prezzolini
Perugia, 27 gennaio 1882 – Lugano, 14 luglio 1982
Nel 1921 Giuseppe Prezzolini (giornalista, scrittore e aforista) pubblica 'Codice della vita italiana', una raccolta di aforismi edita da "La Voce" (da lui fondata nel 1908), in cui fa una divertente caricatura dell'Italia e degli italiani.
Codice della vita italiana
Capitolo I
Dei furbi e dei fessi
1. I cittadini italiani si dividono in due categorie: i furbi e i fessi.
2. Non c'è una definizione di fesso. Però: se uno paga il biglietto intero in ferrovia, non entra gratis a teatro; non ha un commendatore zio, amico della moglie e potente nella magistratura, nella Pubblica Istruzione ecc.; non è massone o gesuita; dichiara all'agente delle imposte il suo vero reddito; mantiene la parola data anche a costo di perderci, ecc. questi è un fesso.
3. I furbi non usano mai parole chiare. I fessi qualche volta.
4. Non bisogna confondere il furbo con l'intelligente. L'intelligente è spesso un fesso anche lui.
5. Il furbo è sempre in un posto che si è meritato non per le sue capacità, ma per la sua abilità a fingere di averle.
6. Colui che sa è un fesso. Colui che riesce senza sapere è un furbo.
7. Segni distintivi del furbo: pelliccia, automobile, teatro, restaurant, donne.
8. I fessi hanno dei principi. I furbi soltanto dei fini.
9. Dovere: è quella parola che si trova nelle orazioni solenni dei furbi quando vogliono che i fessi marcino per loro.
10. L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi che non fanno nulla, spendono e se la godono.
11. Il fesso, in generale, è stupido. Se non fosse stupido avrebbe cacciato via i furbi da parecchio tempo.
12. Il fesso, in generale, è incolto per stupidaggine. Se non fosse stupido, capirebbe il valore della cultura per cacciare i furbi.
13. Ci sono fessi intelligenti e colti, che vorrebbero mandar via i furbi. Ma non possono: 1) perché sono fessi; 2) perché gli altri fessi sono stupidi e incolti, e non li capiscono.
14. Per andare avanti ci sono due sistemi. Uno è buono, ma l'altro è migliore. Il primo è leccare i furbi. Ma riesce meglio il secondo che consiste nel far loro paura: 1) perché non c'è furbo che non abbia qualche marachella da nascondere; 2) perché non c'è furbo che non preferisca il quieto vivere alla lotta, e la associazione con altri briganti alla guerra contro questi.
15. Il fesso si interessa al problema della produzione della ricchezza. Il furbo soprattutto a quello della distribuzione.
D
16. L'Italiano ha un tale culto per la furbizia, che arriva persino all'ammirazione di chi se ne serve a suo danno. Il furbo è in alto in Italia non soltanto per la propria furbizia, ma per la reverenza che l'italiano in generale ha della furbizia stessa, alla quale principalmente fa appello per la riscossa e per la vendetta. Nella famiglia, nella scuola, nelle carriere, l'esempio e la dottrina corrente - che non si trova nei libri - insegnano i sistemi della furbizia. La vittima si lamenta della furbizia che l'ha colpita, ma in cuor suo si ripromette di imparare la lezione per un'altra occasione. La diffidenza degli umili che si riscontra in quasi tutta l'Italia, è appunto l'effetto di un secolare dominio dei furbi, contro i quali la corbelleria dei più si è andata corazzando di una corteccia di silenzio e di ottuso sospetto, non sufficiente, però, a porli al riparo delle sempre nuove scaltrezze di quelli.
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L'Italiano ha un tale culto per la furbizia, che arriva persino all'ammirazione di chi se ne serve a suo danno. Il furbo è in alto in Italia non soltanto per la propria furbizia, ma per la reverenza che l'italiano in generale ha della furbizia stessa, alla quale principalmente fa appello per la riscossa e per la vendetta. Nella famiglia, nella scuola, nelle carriere, l'esempio e la dottrina corrente, che non si trova nei libri, insegnano i sistemi della furbizia. La vittima si lamenta della furbizia che l'ha colpita, ma in cuor suo si ripromette di imparare la lezione per un'altra occasione. La diffidenza degli umili che si riscontra in quasi tutta l'Italia, è appunto l'effetto di un secolare dominio dei furbi, contro i quali la corbelleria dei più si è andata corazzando di una corteccia di silenzio e di ottuso sospetto, non sufficiente, però, a porli al riparo delle sempre nuove scaltrezze di quelli.
Giuseppe Prezzolini, Codice della vita italiana, 1921 (n. 16)
#giuseppe prezzolini#codice della vita italiana#italian literature#letteratura italiana#italian#quotes#quotes about italy#italien#italie#italiens#furbizia#furbo
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Dei furbi e dei fessi
I cittadini italiani si dividono in due categorie: i furbi e i fessi.
Non c'è una definizione di fesso. Però: se uno paga il biglietto intero in ferrovia, non entra gratis a teatro; non ha un commendatore zio, amico della moglie e potente nella magistratura, nella Pubblica Istruzione ecc.; non è massone o gesuita; dichiara all'agente delle imposte il suo vero reddito; mantiene la parola data anche a costo di perderci, ecc. questi è un fesso.
I furbi non usano mai parole chiare. I fessi qualche volta.
Non bisogna confondere il furbo con l'intelligente. L'intelligente è spesso un fesso anche lui.
Il furbo è sempre in un posto che si è meritato non per le sue capacità, ma per la sua abilità a fingere di averle.
Colui che sa è un fesso. Colui che riesce senza sapere è un furbo.
Segni distintivi del furbo: pelliccia, automobile, teatro, restaurant, donne.
I fessi hanno dei principi. I furbi soltanto dei fini.
Dovere: è quella parola che si trova nelle orazioni solenni dei furbi quando vogliono che i fessi marcino per loro.
L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi che non fanno nulla, spendono e se la godono.
Il fesso, in generale, è stupido. Se non fosse stupido avrebbe cacciato via i furbi da parecchio tempo.
Il fesso, in generale, è incolto per stupidaggine. Se non fosse stupido, capirebbe il valore della cultura per cacciare i furbi.
Ci sono fessi intelligenti e colti, che vorrebbero mandar via i furbi. Ma non possono: 1) perché sono fessi; 2) perché gli altri fessi sono stupidi e incolti, e non li capiscono.
Per andare avanti ci sono due sistemi. Uno è buono, ma l'altro è migliore. Il primo è leccare i furbi. Ma riesce meglio il secondo che consiste nel far loro paura: 1) perché non c'è furbo che non abbia qualche marachella da nascondere; 2) perché non c'è furbo che non preferisca il quieto vivere alla lotta, e la associazione con altri briganti alla guerra contro questi.
Il fesso si interessa al problema della produzione della ricchezza. Il furbo soprattutto a quello della distribuzione.
L'Italiano ha un tale culto per la furbizia, che arriva persino all'ammirazione di chi se ne serve a suo danno. Il furbo è in alto in Italia non soltanto per la propria furbizia, ma per la reverenza che l'italiano in generale ha della furbizia stessa, alla quale principalmente fa appello per la riscossa e per la vendetta. Nella famiglia, nella scuola, nelle carriere, l'esempio e la dottrina corrente - che non si trova nei libri - insegnano i sistemi della furbizia. La vittima si lamenta della furbizia che l'ha colpita, ma in cuor suo si ripromette di imparare la lezione per un'altra occasione. La diffidenza degli umili che si riscontra in quasi tutta l'Italia, è appunto l'effetto di un secolare dominio dei furbi, contro i quali la corbelleria dei più si è andata corazzando di una corteccia di silenzio e di ottuso sospetto, non sufficiente, però, a porli al riparo delle sempre nuove scaltrezze di quelli.
(Giuseppe Prezzolini)
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Stando al ministro Bonetti, questo provvedimento sarà «vincolante» per il prossimo governo. In sostanza, un disegno di legge orwelliano e liberticida come il ddl Zan viene bocciato dal parlamento; ma un governo con i giorni contati lo approva, mascherandolo, per legare le mani alla nuova maggioranza, che non lo ha mai messo in programma – programma, è bene ricordarlo, che ha da poco ottenuto un ampio suffragio popolare. Tra l’altro non si tratta di quisquilie. La Strategia nazionale Lgbt, infatti, recepisce molte delle assurde proposte contenute nel ddl Zan. A partire, appunto, dall’identità di genere, e cioè il cavallo di Troia che permette agli uomini di identificarsi come donne e di danneggiare, appunto, proprio le donne.
Ci sono pure i corsi Lgbt nelle scuole
Ma non c’è solo questa corbelleria del self-id. Tra le linee guida del provvedimento figurano perle come i congedi parentali per i genitori dello stesso sesso, gli incentivi alle aziende che assumono persone transgender, il «doppio libretto» universitario per studenti trans e la «prevenzione all’intolleranza omofobica e transfobica» negli istituti scolastici. In pratica, per tradurre dal burocratese, si tratta di corsi Lgbt nelle scuole. Ma non è finita qui: è previsto anche un dettato preciso per il mondo dell’informazione. I media, infatti, saranno tutti coinvolti «nel contrasto agli stereotipi e ai pregiudizi nella rappresentazione delle realtà Lgbt+». Tradotto: i giornalisti dovranno «costruire contenuti multimediali che rappresentino l’identità Lgbt+ in maniera positiva». Orwell scansati proprio.
L’ira di Fratelli d’Italia
Naturalmente, questa porcata del governo Draghi ha mandato su tutte le furie Fratelli d’Italia, che ha affidato l’espressione del proprio disappunto all’ex portavoce del Family Day, Eugenia Roccella: «Ricominceremo tutto daccapo con la nostra linea. Questa non solo è una mossa scorretta ma è anche insensata. La Strategia nazionale serve ad applicare in Italia le norme Ue, varate nel 2020. Il governo ha avuto due anni di tempo e farlo ora, a pochi giorni dall’avvicendamento, è solo una trovata pubblicitaria; non si possono prendere impegni per il governo successivo». Staremo a vedere.
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"Orwell scansati proprio" è perfetto....
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