#equilibrato
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“Il primo segno di un'anima equilibrata è la capacità di stare tranquillo in un posto e in compagnia di se stessi.”
— Buddha
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Cosa si intende per famiglia disfunzionale.
"Genitore" è una parola che proviene da "generare": ovvero "mettere al mondo". La parola corretta è tutore/educatore. Chiunque può essere genitore, se fecondo ("generare"), ma essere educatori è cosa diversa: significa sapere cosa sia la crescita di un figlio (proprio o adottato).
Una famiglia disfunzionale è un ambiente dove i figli non vengono cresciuti secondo le loro propensioni; i genitori hanno molti pregiudizi, che trasferiscono ai figli. I figli, in questo modo, non sono in grado di affrontare la vita con serenità e maturità, e sono asociali.
Viviamo in un Paese a maggioranza cattolica (religione razzista, misogina, maschilista, omofoba): nascere e crescere in una famiglia disfunzionale è la prassi; è ciò che la maggior parte di noi subisce. Alcuni di noi lo capiscono; altri, hanno bisogno di un supporto.
Capita anche alla persona più intelligente di "perdersi": di annegare nei bicchieri d'acqua; non è dandogli del deficiente, dell'imbecille, che lo aiutiamo a tirare fuori il meglio di se stesso.
Se il periodo "deficiente" va avanti da anni, su un social si vede (purtroppo).
Trovare un filmato grottesco è molto diverso che esprimere dissenso verso un soggetto, poiché omofobi. Quel dissenso è disprezzo per una persona che non fa del male a nessuno; disprezzo gratuito che fa rilevare che chi disprezza non ha una vita che lo soddisfi, e per questo odia.
Possiamo anche trovare grottesco un filmato, ma non va mai dimenticato che se non è finzione (cinema), allora stiamo parlando di persone che non recitano. Se quelle persone non fanno del male a nessuno, non vi è motivo logico per criticarle - se non che si è intimamente infelici.
#famiglia#disfunzionale#cortesia#spiegare#grottesco#filmato#sbagliato#@voceirriverente#parole#parole a caso#bullismo#social#passato non equilibrato#cattolica#maggioranza#crescere#confermare#Voceirriverente#Twitter
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Tendenze e Sfide del Settore delle Case Vacanza in Italia: I Risultati del Sondaggio Holidu
Un'analisi su prezzi, regolamentazione e flussi turistici per la stagione 2024/25
Un’analisi su prezzi, regolamentazione e flussi turistici per la stagione 2024/25 Il mercato delle case vacanza in Italia continua a evolversi, con nuove sfide e opportunità per i proprietari. Un recente sondaggio condotto da Holidu, leader nel settore delle prenotazioni di case vacanza, ha coinvolto 781 host italiani per esplorare le aspettative e le prospettive per la stagione autunnale e…
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Una generazione di "sessantottini" ha messo al mondo una generazione di qualunquisti che a sua volta sta mettendo al mondo una generazione di giovani fascisti-edonisti. I primi si stanno rifugiando in un pratico egoismo, i secondi erano qualunquisti e tali sono rimasti e i terzi fanno quel che cavolo gli pare con i soldi di nonna, mamma e papa', invocando qualche nuovo "pelato" che gli tolga dalla vista tutti quelli diversi da loro, quelli senza possibilita'.
Esagerato? Direi di no! Direi, alquanto equilibrato. Basta guardarsi intorno..
@ilpianistasultetto
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Piangendo perché vorrei una vita bella e sana, vorrei svegliarmi presto e andare in palestra, avere un lavoro che mi dia soddisfazione ma che non mi prosciughi, mangiare in modo equilibrato, muovermi, leggere, lavorare all'uncinetto, andare al cinema la sera, vedere i miei amici nei fine settimana e fare piccole gite, avere una vita politica, manifestare, fare parte dei sindacati e delle associazioni
E dare felicità a G ogni giorno che passa (magari fare quelle cose delle coppie stabili grandi tipo il corso di ceramica, il corso di cucina)
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Lo si vede in questi giorni dopo la vittoria di Trump, con un proliferare di crolli nervosi che emergono in rete e nella pubblicistica di fronte alla “vittoria del Male”, ma lo si vede continuamente in mille contesti.
Lo abbiamo visto nei giorni del Covid, dove abbiamo cercato di giustificare esibizioni di malvagità, crudeltà, auspici di morte con la dinamica psicologica della paura.
Lo vediamo nel modo in cui si sviluppano (o meglio NON si sviluppano) i discorsi sulle tematiche del “politicamente corretto” dove ogni discussione aperta è impossibile e dove sensibilità isteriche pronte a scatenarsi sbranando “il Male” sono onnipresenti. Lo vediamo nella demonizzazione delle alterità politiche sul piano internazionale.
Ciò che colpisce è come questa tendenza allo scontro inconciliabile, alla repulsione senza sconti né mediazioni, avvenga proprio nell’epoca per eccellenza della “fine delle ideologie”, della “fine delle grandi narrazioni”, della “secolarizzazione”.
Ciò che colpisce è come questa tendenza allo scontro inconciliabile, alla repulsione senza sconti né mediazioni, avvenga proprio nell’epoca per eccellenza della “fine delle ideologie”, della “fine delle grandi narrazioni”, della “secolarizzazione”.
Per come ci sono state raccontate molte vicende storiche, siamo abituati ad associare lo scontro senza esclusione di colpi all’attrito tra identità forti, identità collettive irriducibili, visioni del mondo radicalmente alternative. La modernità (o postmodernità) ci è invece stata spesso venduta come il luogo dove abbiamo sì sacrificato forti radicamenti, visioni ambiziose e palingenetiche, ma almeno lo abbiamo fatto nel nome della pace, della fratellanza, della pacifica convivenza in un “villaggio globale” esente da contrapposizioni radicali. Solo che le cose appaiono alquanto diverse da quanto ci è stato fatto balenare. Nel secondo dopoguerra abbiamo assistito alla capacità di riconoscimento reciproco e persino alla collaborazione pragmatica, di soggetti che pochi anni prima si erano sparati addosso, di appartenenti a visioni del mondo davvero nettamente divergenti. Democristiani e comunisti erano portatori di ideologie robuste e profondamente diverse, e tuttavia riuscirono a produrre quel mirabile ed equilibrato documento che è la Costituzione.
Persino gli ex fascisti vennero reintegrati, con la sola clausola che non pretendessero di riproporre tale quale la proposta politica che aveva portato il paese al disastro bellico (divieto di ricostituzione del PNF).
Oggi che ovunque in Occidente la “politica dell’alternanza” è alternanza tra varianti della stessa ideologia liberale, con una sovrapponibilità delle politiche al 90%, proprio oggi l’odio inconciliabile tra le parti, il mutuo disprezzo sembrano essere le caratteristiche dominanti. Come è possibile?
Ecco, credo che per capire questo stato di cose noi dobbiamo prima comprendere qualcosa di fondamentale intorno alla forma delle contrapposizioni umane.
Una contrapposizione di carattere ideale, quali che siano le idealità a confronto è una contrapposizione che si muove pur sempre in una sfera umanamente condivisibile, almeno di diritto: la sfera delle idee appunto.
Un’idea diversa da un’altra, una ragione inconciliabile con un’altra ragione sono pur sempre idee e ragioni, e come tali sono potenzialmente condivisibili: è possibile cambiare idea, è possibile comprendere le ragioni altrui.
Questo significa, banalmente, che due visioni del mondo articolate in idee e ragioni, per quanto possano essere diverse, sono comunque parte di un comune gioco umano.
Il processo di disumanizzazione avviene invece in forme diverse, essenzialmente prepolitiche, tipicamente radicate in variabili naturali. Il caso idealtipico è naturalmente il razzismo, dove qualunque cosa il “razzialmente-diverso-e-inferiore” faccia o dica diventa irrilevante, perché niente potrà cambiare la sua “inferiorità naturale”.
Ma questa sfera naturale e prepolitica è, in effetti, divenuta nel discorso pubblico contemporaneo la sfera dominante.
Così, non rileva se Trump e Harris avessero contenuti decenti o indecenti, seri o ridicoli; a questione seriamente discussa diventa: “Com’è possibile che le donne, o gli immigrati, o i “colored”, ecc non abbiano votato per <<uno dei loro>>?” La differenza politica in primo piano ora appartiene ad una sfera prepolitica, naturalistica, impermeabile alla ragione.
L’aver trasformato la politica in una competizione tra gruppi di interesse, lobby, e l’aver svuotato la sfera ideologica convergono nel trasformare il discorso pubblico in una sorta di “razzismo universale”.
Che le differenze siano di “razza”, “genere”, orientamento sessuale, etnia, o che trascolorino in giudizi di ordine psichiatrico, epidermico, antropologico, comunque ci troviamo su di un terreno dove le ragioni non hanno più cittadinanza: resta solo la ripulsa (o l’attrazione) istintiva.
La distruzione della sfera politica, nutrita e alimentata per decenni dal “pilota automatico dell’economia”, è arrivata al capolinea, producendo una nuova forma di tribalismo naturalistico, di “razzismo universale polimorfo”, che non conosce più alternative all’esclusione dell’altro, eventualmente al suo annichilimento.
Lungi dall’essere il viatico per forme di pacifica convivenza, la distruzione delle identità politiche e delle ideologie porta con sé il germe del conflitto senza limiti.
Le premesse per un futuro di guerre civili all’interno e disposizioni genocide all’esterno sono state poste.
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LAVORARE 4 GIORNI SU 7 PER STARE DI PIÙ CON LA FAMIGLIA: TOKYO DÀ IL VIA
Il governatore di Tokyo ha annunciato un piano per implementare una settimana lavorativa di quattro giorni e orari di lavoro flessibili per i dipendenti del governo metropolitano a partire da aprile 2025.
Il governo della capitale giapponese ha fissato il suo orario di lavoro a 155 ore ogni quattro settimane con un sistema di orario flessibile che consente a molti lavoratori di scegliere quando iniziare e finire le loro giornate lavorative. A partire dal prossimo anno fiscale, ogni lavoratore avrà un giorno libero feriale a settimana. “Continueremo a organizzare i nostri stili di lavoro in modo flessibile, in modo che nessuno debba rinunciare alla propria carriera a causa di eventi della vita come il parto e la cura dei bambini”, ha dichiarato il governatore Yuriko Koike. Per favorire uno stile di vita più equilibrato e stimolare la natalità, il governo metropolitano di Tokyo prevede di introdurre un sistema di lavoro più flessibile il prossimo anno, compresa l’implementazione di un’opzione fissa di tre giorni liberi a settimana con un totale di 155 ore lavorative al mese. Un nuovo sistema di “congedo parziale per l’assistenza all’infanzia” permetterà inoltre ai dipendenti con bambini in età al di sotto della terza elementare di lavorare fino a due ore in meno al giorno. “Superare lo status quo e rendere la società più diversificata e prospera è la chiave per il nostro brillante futuro”, ha affermato il governatore Koike.
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Fonte: Mainichi; foto di Peggy Marco Lachmann
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Primo segno di un animo equilibrato è la capacità di starsene tranquilli in un posto e in compagnia di sé stessi..
- Lucio Anneo Seneca
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Mi ci rivedo molto in quello che hai raccontato sulla depressione e sull'effetto della sertralina... anche io avevo tanta paura di non essere più me stessa e invece forse si potrebbe quasi dire che mi ha permesso di essere più me stessa di quanto non lo sia mai stata... ora però ho un'altra paura: cosa succederà quando smetterò di prenderla? In questi anni di psicoterapia ho veramente imparato qualcosa o sto meglio solo ed esclusivamente grazie al farmaco? Tornerò ad essere schiacciata dal mondo come prima? Questa ora è la mia paura...
Questo è il più antico degli ask del periodo strano (era il 7 Maggio) e pur avendolo letto, ho dovuto aspettare tutto questo tempo per rispondere.
Perché?
Perché ancora una volta mi sono preso del tempo per capire cosa voglia dire 'essere se stessi' e chiedermi se, in fondo, anche il dolore di essere alla fine non faccia parte di questo.
Cerco di farti capire: a figlia piccola (22 anni) qualche mese fa è stato diagnosticato un disturbo borderline di personalità di lieve gravità, per un certo periodo ha assunto quetiapina con notevole beneficio e qualche settimana fa ha chiesto alla psichiatra se poteva sospenderla. L'interruzione non ha creato problemi e lei adesso lavora e vive i suoi rapporti affettivi interpersonali in modo equilibrato e sereno.
Ci sarebbe riuscita senza quetiapina?
Non credo.
Il merito è solo della quetiapina?
NO. Il farmaco le ha permesso di ritrovare quell'equilibrio necessario a riordinare la propria visione del mondo e del suo posto in esso ma se non ci fosse stata a monte volontà di equilibrio, il farmaco da solo sarebbe stato inutile.
A me sta aiutando la sertralina?
Può darsi che non ne avessi più bisogno perché, come mia figlia, penso di aver trovato un mio equilibrio
MA
è ancora un periodo molto strano e delicato... e ora vi dico perché.
Il 28 Giugno - una settimana dopo il mio compleanno - la mia compagna esegue una TAC del campo polmonare perché fumatrice di lunga data... i polmoni sono abbastanza decenti ma ai limiti del campo radiografico
In sede paravertebrale destra, sviluppata a ridosso dei somi di D11, D12 ed L1 si osserva tessuto solido amorfo, con diametri assiali di circa 72 x 17 mm ed estensione cranio-caudale di circa 62 mm, senza segni di diretta infiltrazione delle strutture adiacenti in particolare degli emisomi vertebrali e degli archi posteriori delle coste, meritevole di approfondimento diagnostico con PET/TC e valutazione in ambito specialistico (malattia linfoproliferativa?).
Tradotto in parole povere, tra i reni e le vertebre c'è una massa delle dimensioni di un plumcake che anche se non presenta metastasi potrebbe essere un linfoma.
Aprite una parentesi, metteteci dentro la più profonda delle disperazioni cosmiche, e poi chiudetela il 12 Luglio (due settimane dopo) quando la Tomografia a Emissione di Positroni ci dice che il mezzo di contrasto radioattivo non ha rilevato attività neoplastica nella massa amorfa.
Non è un tumore, insomma, e anche se io avevo cercato di far capire a lei e alle mie figlie che il corpo umano non è come le tavole di anatomia e che siamo pieni di cisti, fibromi, displasie, cavità ed escrescenze, quei 15 giorni sono stati pesantucci...
E ringrazio, quindi, di non aver sospeso la sertralina.
La prenderò tutta la vita?
NO
Sto ritrovando il mio equilibrio ma ora ho bisogno di tutte le mie forze per stare accanto alla mia compagna che ha smesso di fumare, di bere ed è pure a dieta, perché c'è chi gli basta la scienza e chi ha bisogno della paura di morire per riuscire a fare di meglio per stare meglio.
Di solito a me basta la scienza ma adesso ho anche un po' di paura che lei mi uccida con un gambo di sedano spalmato di maionese vegana.
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Se sei insicuro ti danno del disadattato, se sei sicuro ti danno dell'esaltato, se sei equilibrato ti danno del mediocre, ecc. ecc. Poi ti dicono di essere te stesso. Come no...
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Quando ero piccolo e frequentavo l’orto di mia nonna, mi sembrava un luogo perfetto, dove tutto era equilibrato perché semini, cresce l’ortaggio, lo mangi, risemini e così via all’infinito. A volte mi tuffavo in quel campo per divorare le fragole che venivano sempre piantate in una zona a parte. Divoravo le fragole così com’erano, anche mezze coperte di terra mi rendeva felice il sapore genuino della vita che entrava in me, sentivo di averne bisogno.
Andrea Mati,
Salvarsi con il verde. La rivoluzione del metro quadro vegetale
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Primo segno di un animo equilibrato
è la capacità di starsene tranquilli
in un posto e in compagnia di sé stessi.
Lucio Anneo Seneca
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Chakra Primo, LA RADICE. Colore rosso.
Ci ricolleghiamo a un post precedente, sul perchè vengono colpite certe specifiche parti del corpo.
Riequilibrare l' Energia del corpo dove serve.
La parola chakra in sanscrito significa ruota, cerchio o anche vortice e sono considerati dei centri energetici che servono per assorbire l’energia vitale (prana), distribuirla nell’individuo (nel corpo, nella mente e nello spirito) e rilasciarla verso l’esterno.
A volte vengono chiamati anche Padma, che significa loto, infatti ciascuno è rappresentato da un fiore di loto con differenti petali.
Questi veri e propri vortici di energia fanno da collegamento tra la Mente, il Corpo e lo Spirito, e influenzando significativamente le nostre emozioni, il modo di comportarsi, l’apprendimento, la comunicazione e molti altri aspetti di natura fisica.
Questi centri possono essere "aperti o chiusi" e questo influenza moltissimo le nostre vite. Se un chakra è equilibrato l’energia è in grado di scorrere liberamente in quella zona, ma se è chiuso l’energia non è in grado di circolare.
E’ proprio quando un chakra è bloccato che possono insorgere degli squilibri che si manifestano mentalmente, fisicamente, emotivamente e in più modi.
Per questo motivo è importante che funzionino bene e che non si abbiano squilibri in questi centri.
Chakra Primo, LA RADICE. Colore rosso.
Si trova tra il coccige/ano e i genitali.
Governa i seguenti apparati:
ossa-muscoli-pelle-vene-nervi-reni-sangue-pelvico.
Se avete problemi in questi organi :
Significato Mentale: in natura associato alla sopravvivenza, le radici che mettiamo; si blocca se si sta vivendo un conflitto tipo essere costretti in un luogo che non ti piace, subire invasione di territorio.
Il senso associato è l’olfatto perché la terra è un elemento che percepiamo principalmente grazie a questo senso.
Se è troppo chiuso ci si sente insicuri, paurosi di perdere quello che abbiamo, non radicati, non centrati, con poca fiducia in se stessi.
Al contrario se troppo aperto si rischia di essere molto attaccati ai beni materiali, gelosi, senza nessun tipo di paura che a volte ci mette di fronte a grandi rischi.
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«Ti guardo mentre dormi. Sono accanto a te, sono al tuo letto di morte. Ti dico addio, il più lungo di tutti gli addii, bambolina mia. Così ti ho sempre chiamata: bambolina.
Penso anche che è la prima volta in vita mia che ti vedo quieta e serena. Si potrebbe dire che una mano delicata abbia lavato via dal tuo viso paure e dissidi.
Ti guardo mentre dormi. Mi dicono che tu sia morta. In che modo ne sono colpevole io? ...Ci si pone sempre questa domanda davanti a qualcuno che si è amato e si ama ancora. Questa emozione ci sommerge, poi torna indietro e alla fine ci si convince che tutto sommato non si è colpevoli. Non colpevoli, ma comunque responsabili.
Ecco. Lo sono anch'io. È a causa mia che la notte scorsa il tuo cuore ha cessato di battere. A causa mia, perché 25 anni fa fui scelto per essere il tuo partner in "Christine".
Tu arrivavi da Vienna e io ti aspettavo a Parigi con un mazzo di fiori in mano che non sapevo come tenere. Ma i produttori mi avevano detto: "Appena scende dalla passerella, vada da lei e le porga i fiori". Io aspettai con i fiori in mano come un imbecille, in mezzo a un'orda di fotografi.
Tu scendesti dall'aeroplano, io mi avvicinai. Dicesti a tua madre: "Deve essere Alain Delon, il mio partner!" Nient'altro, nessun colpo di fulmine a ciel sereno. Così andai a Vienna, dove si girava il film, ed è stato là che mi sono innamorato follemente di te. E tu ti sei innamorata di me.
Spesso ci siamo posti a vicenda la tipica domanda degli innamorati: "chi è stato di noi due ad innamorarsi prima, tu o io?".....contavamo: "uno...due...tre..." e rispondevamo "nè tu ne io.......entrambi..." Mio dio come eravamo giovani e felici!
Alla fine del film ti dissi: " vieni con me, andiamo a vivere insieme in Francia" e tu rispondesti subito:"si, voglio vivere con te, in Francia"....[..] Io un francese, che non parlava una parola di tedesco. E tu, bambolina, che non parlavi una parola di francese.
All'inizio ci amavamo senza scambiarci una parola. Ci guardavamo e ridevamo. Bambolina.... e io ero "Pepè". Dopo qualche mese io ancora non parlavo tedesco, ma tu parlavi francese così bene che potemmo recitare in teatro. Quella volta il regista fu Visconti. Ci diceva che ci assomigliavamo, che avevamo fra le sopracciglia la stessa "V" che si increspava per la collera, per la paura di vivere, per il terrore. Adesso non hai più paura. Non stai più in agguato, non sei più preda di cacciatori. La caccia è finita e tu finalmente riposi.
Come si può spiegare chi eri tu e chi siamo noi, i cosiddetti "attori", come si può far capire che noi, recitando, interpretando, essendo qualcun altro da quello che realmente siamo, impazziamo e ci perdiamo? Come si può far capire la difficoltà, il bisogno di possedere un carattere forte ed equilibrato per riuscire a rimanere in qualche modo in piedi? Ma come possiamo noi, trovare questo equilibrio in questo mondo... noi, i giocolieri, i clown, i trapezisti da circo ai quali i riflettori indicano la strada dorata?
Dicesti una volta "Non so cosa io debba fare nella mia vita, ma in un film sono in grado di fare tutto".
No, gli altri non possono capire. Non possono comprendere che più un attore è grande e più diventa inadatto alla vita.
Non possono capirci loro, gli "altri". Gli attori si, gli altri no.
E' inspiegabile. E quando si è una donna come te, non possono comprendere che di questo ci si può anche morire. Loro dicono che tu fossi un mito.... si certo, ma il mito non è che una maschera, un riflesso, un apparenza, ma quando viene la sera il mito si dissolve e rimane solo Romy, ancora Romy, soltanto una donna incompresa, maltrattata, maldescritta sulla stampa, indebolita, braccata.
E' nella solitudine che svanisce il mito, succede per paura.
Questo cuore è stato maltrattato, sballottato, questo cuore che apparteneva ad una donna che la sera si metteva a sedere davanti ad un bicchiere...
Alla fine ci fu il film "La piscina", ci siamo ritrovati con il fine di lavorare insieme. Venni a prenderti in Germania, conobbi David, tuo figlio. Da quel film in poi tu sei mia sorella, io tuo fratello.Fra di noi tutto era chiaro, schietto. Nessun'altra passione. La nostra amicizia risiedeva nel sangue, nella somiglianza e nelle parole.
Fino alla morte di David c'era il lavoro a tenerti la testa fuori dall'acqua, poi David se ne è andato e il lavoro non ti è stato più sufficiente.
Non mi ha stupito affatto la triste notizia che anche tu ci avevi lasciato. Di cosa avrei dovuto stupirmi? Del tuo non-suicidio, forse. Ma non del tuo cuore distrutto. Mi sono detto: "Eccola, la fine del tunnel!"
Ti guardo mentre dormi. Sono di nuovo solo. Mi dico: tu mi hai amato. io ti ho amata. Io ho fatto di te una francese, una star francese. Si, è per questo che mi sento responsabile. E questa terra che tu hai amato per causa mia, è diventata anche la tua patria. La Francia. Wolfie ha deciso, e anche Laurent ne ha espresso il desiderio, che tu rimanga qui per sempre in suolo francese. A Boissy.
Là, dove fra un paio di giorni verrai raggiunta da tuo figlio David. In un piccolo luogo dove hai appena ricevuto le chiavi per la tua casa. Là dormirai per sempre. In Francia. Vicino a noi, vicino a me.
Ma non sarò presente né in chiesa né alla tomba. Perdonami. Verrò il giorno successivo e staremo da soli.
Riposa in pace. Io ci sono.
Da te ho imparato un po' di tedesco.
Le parole:" ich liebe dich".
Ti amo, ti amo, bambolina mia.
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Giuli, stare nel giro... dei fascisti
C'è un articolo de Il Riformista, mica Il Secolo d'Italia, dove si fa tutto un panegirico per giustificare la mancanza di una laurea da parte di Giuli.
Vengono portati ad esempio Jobs, Zuky, Gates, Michele Ferrero... Ops certo tutta gente senza laurea... e con una famiglia ricca alle spalle.
Si ripropone la balla che "i grandi uomini non fanno scuola", mortificando per altro tutti quelli che la scuola la fanno.
Si porta ad esempio il nanismo scolastico italiano tra i manager come se fosse generalizzato e positivo.
La si butta li, giusto per dare l'apparenza di un articolo equilibrato, che però non si da il buon esempio a fare ministri senza laurea e poi aspettarsi che la gente studi... ma alla fine si insiste che conta il networking, anche qua camuffando con frasi come "prendendo posizione nei convegni o nelle redazioni in cui la si pensa diversamente da voi"... o forse l'esatto contrario? Leccando culi e allineandosi?
Si dice che i recruiter manco la guardano più la laurea in certi settori.
Si definisce Giuli un intellettuale di area. Quale area non lo si dice. Insomma devi andare ai convegni a fare contraddittorio... ma anche essere di "area" non ben specificata.
Che uno è proprio leggendo questa roba che si convince di come la mancata laurea di Giuli sia la ciliegina sulla torta di merda.
Un'affermazione come "c'è gente con la laurea che capisce meno di gente senza la laurea" che è populista QB da mettere d'accordo tutti guarda caso finisce per essere usata come propaganda.
Un'affermazione del genere dovrebbe portare a conclusioni OPPOSTE a quelle di giustificare un ministro fascio senza laurea.
Perchè ci sono cojoni con la laurea e gente decente senza? Perchè la possibilità di conseguire una laurea non è funzione dell'essere capaci ma molto più spesso di poterselo permettere, o potersi permettere di mollare li e fare altro, perchè a posizioni ambite contribuisce di più la cooptazione che il merito, perchè i corsi di studi potrebbero essere MEGLIO, la selezione dovrebbe essere fatta su criteri leggermente diversi, i corsi dovrebbero essere più stimolanti...
Senza parlare di questo e allineandosi al "c'è gente con la laurea che capisce meno di gente senza la laurea" nel contesto della scelta di un ministro fascista, si fa propaganda dalla parte sbajata. E parlando di questo alla fine si capisce che un ministro fascio senza laurea È un problema non di poco conto anche per la propaganda che poi finisce a fare anche il Riformista.
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Livelli di conoscenza nei rapporti interpersonali
Come classifichereste voi i vari livelli di conoscenza tra le persone?
Io penso innanzitutto che potremmo considerare a parte anche le conoscenze unilaterali, nel senso che io conosco tizio perché è famoso, lo vedo in tv, su internet, ma lui non sa della mia esistenza, tipo
Perfetto sconosciuto
Bassa/media/alta notorietà
Poi a seconda dell'inclinazione può esserci disprezzamento o apprezzamento leggero o più marcato
Infine se sei proprio un grande fan o l'esatto contrario, odio o adorazione
Invece nei rapporti piu comuni, anche se pure in questi spesso capita di avere due idee diverse, comunque ci sono livelli molto differenti, facciamo finta che il rapporto sia sempre equilibrato
Perfetti sconosciuti (questo vale sempre ovviamente)
Scarsissima conoscenza (tipo vi siete visti una volta a scuola ma mai frequentati)
Normale conoscenza
Buoni rapporti
Amici
Ottimi amici
Migliori amici
Reciprocamente interessati
Innamorati
Coppia ufficiale
Se le cose vanno male, disprezzo
Odio
Ex conoscenza (quando ognuno ha preso la sua strada e non vi calcolate più ma in modo neutrale)
Forse manca qualche altro livello però 🤔, ci sono tanti rapporti strani, è difficile classificati tutti, poi magari siete amici con benefici ma quello lo considererei comunque una sorta di "buoni rapporti"
Voi che ne pensate?
Probabilmente ho dimenticato cose importanti ma la mia memoria fa sempre schifo 🙈
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