#contributo al paese
Explore tagged Tumblr posts
Text
Contribuire al Proprio Paese: Un'Analisi Poetica del Significato di Appartenenza e Impegno
La Poesia di Stella di Nadirov come Specchio di Una Giovane Generazione.
La Poesia di Stella di Nadirov come Specchio di Una Giovane Generazione. Biografia dell’Autore.Stella di Nadirov, giovane studente di primo livello presso l’Università Pedagogica Statale di Jizzakh, emerge come una voce fresca e riflessiva nel panorama della poesia contemporanea. Con uno stile diretto e genuino, Stella esplora temi universali come il dovere civico, la crescita personale e il…
#alessandria blog#Alessandria news#Alessandria today#autori emergenti#bandiera blu#contributo al paese#contributo alla collettività#Crescita Personale#Cultura#cultura giovane.#dovere civico#Futuro#giovani autori#Giovani generazioni#giovani poeti#giovani scrittori#Google News#Impegno civico#impegno personale#introspezione#ISPIRAZIONE#italianewsmedia.com#legame con il paese#media italiani#nuove voci#Patria#patriottismo#Pier Carlo Lava#Poesia#poesia contemporanea
0 notes
Text
Economia -Lesson two
Vi spiego, in parole povere, come funziona il mondo Taxi in Italia. I comuni emettono licenze Taxi che assegnano, gratuitamente, seguendo una graduatoria per titoli (quasi sempre appannaggio di figli, mogli o parenti di chi e' gia' tassista o sta dentro quel mondo) Insomma, come primo atto, i comuni regalano a una minoranza di cittadini, 150mila euro (valore medio di una licenza sul mercato quando il tassista la vende). Una volta avuta una licenza, come succede per tutte le attivita' commerciali o artigiane, il tassista dovrebbe iscriversi in camera di commercio, inail, inps e partita iva, come devono fare tutte le imprese commerciali e artigiane di questo Paese. Invece i tassisti che fanno? Hanno costituito, nel tempo, delle cooperative di lavoro; conferiscono le loro licenze alla cooperativa e ne diventano dipendenti. Peccato che sono dipendenti "finti". Loro non versano gli incassi alla coop, come un vero dipendente e a fine mese prendono la busta paga. No! Si tengono gli incassi e versano alla coop solo i costi che la coop stessa sostiene per loro: contributi inps, inail e un piccolo contributo per tenere in piedi la struttura. Parlando con i numeri (almeno nelle grandi e medie citta'), incassi per 5mila euro mensili, 1mille per pagare le ritenute irpef-inps in busta paga, 1mille di costi gestionali dell'auto, 3mila il guadagno netto. Tutto questo a fronte di una busta paga netta emessa dalla coop per 1mille euro. Busta paga che permette vantaggi che i cittadini onesti nom hanno: avere il doppio dell'assegno unico per i figli rispetto al dovuto, meno della meta' della retta di asilo, un terzo del canone per chi ha una casa popolare, un terzo della retta universitaria e mille altre agevolazioni che spettano presentando ISEE.
Ecco, questa e' la casta dei tassisti. Una di quelle caste difesa da certa politica e tollerata da milioni di italiani che vota "certa politica" senza battere ciglia.
Ah, dimenticavo.. in 50anni "certa politica" e' stata tutta, dx o sx che sia, visto che tutti hanno tollerato, sapendo... @ilpianistasultetto
54 notes
·
View notes
Text
Il mio reale contributo in questa azienda dopo 8 anni di lavoro:
Fluent German and English language skills (spoken and written)
Quindi niente più stranieri, solo tedeschi originali. Con i guai che hanno passato con me, si guardano bene dal rifare una terza volta lo stesso errore (hanno assunto una israeliana 3 anni dopo in inglese per vessarla poi con la lingua, mettendo questa ragazza in fortissima difficoltà e penalizzandola verso gli altri). Almeno daje e daje hanno imparato la coerenza, non ad assumere la gente che non sa il tedesco e poi fare mobbing affinché lo imparino (perché legalmente non posso costringerti ad impararlo, vale quello che c'è scritto nel contratto).
Però poi frignano, sui giornali.
"Non abbiamo abbastanza persone disponibili, abbiamo bisogno urgente di dottori, infermieri, idraulici, ingegneri, insegnanti!". Perché loro sono bravissimi a raccontarsi come il paese più avanzato del mondo, per poi fare ragionamenti che manco i miei paesani al Sud.
Questo paese sta fallendo, e io ho abbastanza risorse messe da parte da masticare popcorn godendo sulle loro disgrazie.
Devono morire. Male.
#storie di integrazione finite bene#perché per loro integrazione vuol dire che ti metti a 90 e te lo fai spingere nel culo senza fiatare#il che mi sta anche bene ma almeno raccontatela così#invece no loro sono quelli “inclusivi”#maledetti
27 notes
·
View notes
Text
SPUNTANO I MURALES ALL’UNCINETTO: LA STREET ART DELLE NONNE
A Montegalda, comune di 3000 abitanti in provincia di Vicenza, è stato inaugurato il Vialetto della Gentilezza, una strada a colori realizzata con l’aiuto di tutti, dai bambini della scuola materna agli anziani del centro “Nonnochiamanonno”, a pittori di professione a tanti aspiranti artisti autodidatti che hanno voluto dare il loro contributo per colorare uno spazio poco valorizzato. Tutto è nato dalla creatività di Sonia, un’infermiera che abita in una delle case confinanti con il vialetto, stanca di vedere solo muri grigi e spogli ha bussato alle porte dei suoi vicini per chiedere se poteva decorare i muri che danno sul retro delle case, circa 50 metri che portano alla posta, alla scuola e al parco. Il posto giusto per fare due passi tra arte, colori e fantasia.
Il progetto di Sonia ora è diventato realtà e in tanti hanno contribuito a realizzarlo: chi ha dipinto il Murales dell’amicizia mondiale, chi il murales dell’amicizia tra Montegalda e Eichstatt, in Germania, con cui il paese è gemellato. E da marzo 2024 si è aggiunto un nuovo tipo di murales: quello fatto all’uncinetto e a maglia, realizzato dalle “ragazze” del centro Nonnochiamanonno che ogni mercoledì e giovedì mattina si sono riunite per questa e molte altre attività. «Il mio grazie va Sonia – dice l’assessore alla Gentilezza Loreta Tonello Bortoli – per averci coinvolto e in modo particolare a Agnese, Marta, Giovanna, Miranda, Rita e a tutte le persone che hanno cucito! La dimostrazione che tanti piccoli momenti passati assieme possono dare grandi risultati. Penso che Nonnochiamanonno abbia raggiunto lo scopo, che è quello di combattere la solitudine». I murales di lana sono stati trattati con una vernice che li protegge dalla pioggia e li mantiene a lungo. «Lana e fili sono stati donati da persone che li avevano a casa e che hanno messo a disposizione borse piene di materiali – continua l’assessore Tonello Bortoli – quindi non si è speso quasi niente per realizzarli». Il murales di lana ha unito il paese ed è stata una grande occasione di socialità, sia per le signore del centro anziani sia per tanti abitanti di Montegalda e dei paesi vicini. Il Vialetto della Gentilezza, nato tre anni fa, continua ora ad arricchirsi di idee e nuove iniziative, nel suo futuro c’è ad esempio una collaborazione con i bambini del dopo-scuola e una forte caratterizzazione sui temi della gentilezza e dell’inclusione. Nel frattempo, spuntano di tanto in tanto nuovi sassi colorati e le piante aromatiche che crescono troppo vengono tagliate e lasciate a disposizione di chi ne ha bisogno.
___________________
Fonte: Assessorato alla gentilezza del Comune di Montegalda (il progetto)
VERIFICATO ALLA FONTE | Guarda il protocollo di Fact checking delle notizie di Mezzopieno
BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO | Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali
Se trovi utile il nostro lavoro e credi nel principio del giornalismo costruttivo non-profit | sostieni Mezzopieno
23 notes
·
View notes
Text
🎙️Dal briefing di Maria Zakharova, Rappresentante Ufficiale del Ministero degli Esteri della Federazione Russa (16 ottobre 2024)
In merito al rifiuto dell'Italia di rilasciare i visti alla delegazione russa al 75° Congresso Astronautico Internazionale
In questi giorni l'Italia ha preso una decisione che non può essere considerata tra le sue migliori.
Dal 14 al 18 ottobre 2024 si svolge a Milano il 75° Congresso Astronautico Internazionale. Si tratta di una delle piattaforme più autorevoli al mondo per lo scambio di opinioni e la discussione sulle prospettive di sviluppo dell'industria spaziale. L'evento, organizzato dalla Federazione Astronautica Internazionale, riunisce ogni anno oltre 5.000 partecipanti: leader di agenzie spaziali, cosmonauti, scienziati ed esperti provenienti da diversi Paesi. L’Agenzia statale per le Attività Spaziali “Roscosmos” e alcuni enti dell'industria spaziale e missilistica russa sono membri permanenti della Federazione dal 1993 e ogni anno versano le quote associative al suo bilancio. Rappresentanti della Russia sono stati ripetutamente eletti negli organi direttivi della Federazione.
❗️Quest'anno, una prestigiosa delegazione russa, guidata da Yurij Borisov, Direttore Generale di Roscosmos, aveva previsto di partecipare al Congresso di Milano. La delegazione è stata invitata ufficialmente dal Presidente della Federazione Astronautica Internazionale (che, tra l'altro, è cittadino statunitense, ma questo non gli ha impedito di agire nel quadro delle norme e delle regole approvate nella sua Federazione) nonché dal Presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana. Nonostante questo, nonostante l’appartenenza a pieno titolo della Russia alla Federazione, nonostante l'assenza di debiti finanziari e di altro tipo, nonostante siano state espletate le formalità necessarie, tra cui il pagamento delle quote di partecipazione, delle spese di volo e di soggiorno, secondo voi cosa è successo? Il governo italiano ha negato il visto ai delegati russi.
So bene che l'Italia è una grande potenza spaziale, in grado, probabilmente, di supplire all'assenza della delegazione russa. Anche se molti non ne sono convinti. Ma pensateci: se al nostro Paese, che ha dato un contributo inestimabile all'esplorazione dello spazio e lo ha proclamato zona franca da contrapposizioni e competizione senza scrupoli, ma ambito di esplorazione pacifica, non viene permesso dall’Italia di partecipare a conferenze ed eventi dedicati allo spazio, chi viene derubato dal governo del paese ospitante? Chi viene penalizzato? […]
❗️Siamo indignati per l'ennesima mossa ostile delle autorità italiane. Inoltre, è vergognoso che Roma si occupi di queste cose. Ancora una volta l'Italia ha totalmente disatteso gli obblighi di un Paese ospitante un grande evento internazionale. Consideriamo la decisione di rifiutare il visto d'ingresso alla delegazione russa illegittima e ingiustificata. La riteniamo un’altra manifestazione della linea russofoba dell'attuale leadership italiana. La decisione di Roma è assolutamente in contrasto con gli scopi e gli obiettivi della Federazione, mina le basi della cooperazione internazionale nell'esplorazione e nello sviluppo pacifico dello spazio e infligge un altro colpo alle relazioni russo-italiane che, a causa delle azioni della leadership italiana, stanno vivendo la crisi più profonda dalla fine della Seconda guerra mondiale.
🔗Leggere il testo integrale
11 notes
·
View notes
Text
Gli europei hanno fatto della transizione ecologica uno dei pilastri della propria politica economica e della loro stessa identità politica. La Commissione uscente ha stabilito target di decarbonizzazione e installazione delle fonti rinnovabili sempre più ambiziosi. Gli Stati membri stanno cercando di perseguirli con i due strumenti più vecchi del mondo: gli obblighi e i sussidi, cioè, in una parola, la politica industriale statalista in tutta la sua potenza.
Siamo sicuri che sia la via migliore? La risposta è no e la conferma arriva dal Texas.
Alla fine di quest’anno, secondo quanto racconta un dettagliato articolo del Financial Times, nel corso del 2024 il Texas avrà installato più pannelli fotovoltaici (rapportati alla popolazione) non solo di qualunque altro Stato Usa, ma addirittura di qualunque Paese al mondo. Anche in termini di incidenza sulla generazione di energia elettrica, il fotovoltaico texano a marzo ha scavalcato il carbone e superato altre realtà, come la California, che spesso vengono enfatizzate come esempi da seguire. Non colpisce solo il livello raggiunto dalle rinnovabili, ma anche la rapidità con cui esse si sono imposte, sostanzialmente negli ultimi quattro o cinque anni.
Eppure, il Texas non è certo un luogo ospitale per i seguaci di Greta: non ha una legislazione particolarmente favorevole per le rinnovabili, non ha incentivi generosi e tanto meno ha obblighi paragonabili ai nostri. Sono invece due gli ingredienti del successo texano, e si trovano esattamente dalla parte opposta rispetto a quella verso cui si guarda quando si dibatte di questi temi.
Il primo ingrediente è la libertà economica: in Texas le rinnovabili non godono di privilegi, ma tutte le imprese possono contare su un sistema di regole pensato per valorizzarne il contributo, non per mettere loro i bastoni tra le ruote. In Texas non ci sono i lunghi iter burocratici che, in California come in Italia, soffocano le rinnovabili assieme alle altre imprese. Quindi, il punto non è disegnare corsie preferenziali per le tecnologie alla moda, ma costruire un quadro normativo affidabile e aperto per tutti. Non è distribuire il Nimby ai nemici e le agevolazioni agli amici, ma creare un ecosistema a misura d’impresa. Il secondo ingrediente è che i pannelli fotovoltaici sono diventati sempre più competitivi, anche rispetto alle fonti energetiche tradizionali.
E questo dipende principalmente dalla concorrenza internazionale e dal basso costo del fotovoltaico cinese. Se c’è quindi una vera minaccia che rischia di mettere a repentaglio il modello texano, quella deriva dai dazi pretesi dal presidente più ambientalista di sempre, Joe Biden, e dai requisiti di “local content”. Se le rinnovabili prosperano in Texas è perché, in quel contesto, convengono davvero. Ma senza istituzioni favorevoli alla libera impresa, esse sarebbero al centro di quella stessa rincorsa tra sussidi e regolamentazione che le sta mettendo in difficoltà altrove, come in California (e in molti Paesi europei): It’s the economic freedom, stupid.
ambientalismo ignorante passé bovino, non (solo) per le scuregge al metano, vs. sostenibilità quella vera, quella che non ha bisogno di aiutini, via https://opinione.it/economia/2024/05/29/istituto-bruno-leoni-texas-usa-pannelli-fotovoltaici-california-biden/
14 notes
·
View notes
Text
Pubblicato questa mattina da Medvedev sul suo canale Telegram
‼️⚡️Ce l'ha con noi. Ehy, sta dicendo a noi.... 👀
Sulla decisione non confermata sugli attacchi “in profondità nella Russia” e sulla decisione sulla politica nucleare russa approvata dal presidente della Russia
Dopo che il polverone sollevato dai giornali occidentali si è un po' calmato, è ovvio che, nonostante l'evidente intento propagandistico delle pubblicazioni, quanto sta accadendo può avere conseguenze molto gravi.
1. Non è così importante chi e quando abbia preso la decisione di utilizzare missili balistici e da crociera tattici a lungo raggio dei paesi della NATO “in profondità nel territorio” della Russia. Inoltre, ci sono già stati tentativi di utilizzarli nel nostro Paese.
2. Non è così importante quanti ne abbia il nemico oggi. Oltre al fatto che il loro utilizzo, secondo i nostri nemici, dovrebbe avere non solo un effetto militare, ma anche informativo.
3. Non è così importante che questi missili non siano in grado di dare un contributo significativo alle operazioni militari del nemico.
4. Non è così importante che con tali decisioni l’attuale amministrazione americana stia deliberatamente creando una tale escalation del conflitto, che la squadra di Trump dovrà affrontare.
5. Una cosa è importante: ciò che ha detto il capo dello Stato russo il 12 settembre. Di conseguenza, oggi è stata approvata una nuova versione dei Fondamenti della politica statale nel campo della deterrenza nucleare. L'uso dei missili dell'Alleanza in questo modo può ora essere qualificato come un attacco da parte dei paesi del blocco contro la Russia . In questo caso sorge il diritto di reagire con armi di distruzione di massa contro Kiev e le principali installazioni della NATO, ovunque si trovino. E questa è già la Terza Guerra Mondiale.
Forse il vecchio Biden ha davvero deciso di morire con grazia, portando con sé una parte significativa dell'umanità...
Segui ➡️ 🌐 t.me/ArsenaleKappa 🅰️ 💥💥
ㅤ
5 notes
·
View notes
Text
TRINITY BLOOD
RAGE AGAINST THE MOONS
(Storia: Sunao Yoshida // Illustrazioni: Thores Shibamoto)
Vol. 1 - From the Empire
FROM THE EMPIRE - CAPITOLO DUE
Traduzione italiana di jadarnr dai volumi inglesi editi da Tokyopop.
Sentitevi liberi di condividere, ma fatelo per piacere mantenendo i credits e il link al post originale 🙏
Grazie a @trinitybloodbr per il suo prezioso contributo alla revisione sul testo originale giapponese ✨
Se Piazza San Marco, che ospita Palazzo Ducale e la Basilica Cattedrale, era considerata il volto di Venezia, l'area intorno al Ponte di Rialto era senza dubbio il suo cuore, il luogo che si faceva carico dei consumi e dei desideri della città.
Ai piedi dell'enorme ponte ad arco che attraversava il Canal Grande, file di negozi allineati vendevano i prodotti più disparati, mentre il canale - dove locali, ristoranti, casinò e bordelli facevano a gara tra di loro per eleganza e splendore - era illuminato come se fosse pieno giorno, nonostante fosse ancora l'alba.
“Il vero volto é la maschera più raffinata ha scritto Crébillon Fils. Quindi, staremmo indossando una maschera sopra un'altra maschera…?”
In quel momento, dal canale, da una delle gondole, scendeva mano nella mano una coppia che indossava le maschere splendidamente decorate dell'“Innamorata” e del “Medico”, con il caratteristico becco lungo come quello di un uccello.
Mentre osservava i due amanti, l'uomo alla finestra si mise in bocca un sigaro sottile come un ago.
Lui stesso indossava una maschera che gli copriva metà del volto, la maschera dello “Stratega Arlecchino”. Il suo abito nero ben confezionato e i suoi capelli neri lunghi fino alla vita erano messi ancora più in risalto dalla maschera bianca.
“Se non nascondessimo la nostra esistenza con tanta cura, non saremmo in grado nemmeno di toccare questo mondo... Che creature meravigliose che siamo.”
“Ciò che vi piace è affar vostro, ma per piacere non includetemi in quel noi, signor stratega.”
La voce che aveva risposto all'osservazione di 'Arlecchino', simile al suono di una campana, era quella dell'altra persona presente nell’ufficio della direzione: una piccola figura seduta a gambe incrociate al tavolo di palissandro.
Si trattava, a occhio, di un ragazzo molto bello. Anche nella penombra, il suo viso angelico brillava. Tuttavia, anche se il suo viso giovane non dimostrava più di dieci anni, allora perché i suoi occhi erano vagamente ingialliti come l'ottone, torbidi e viscidi come quelli di un serpente vissuto per mille anni?
“Che ne dite, volete bere qualcosa anche voi?”
“Mi spiace, ma quando viaggio per lavoro, scelgo solo vino locale.”
“È un peccato... Beh, in ogni cado voi terran dalla vita breve probabilmente non sareste in grado di apprezzare questo sapore.”
Il ragazzo, il Conte di Zagabria Endre Kourza, storse il labbro superiore in un sorriso e sollevò il decanter sul tavolo. Versò lentamente il liquido rosso nel bicchiere di cristallo e lo bevve in un sorso.
“Delizioso... Oh, a proposito, anche questo è stato prodotto a Venezia.”
“E' la figlia di quell'artigiano?”
“Insisteva tanto nel voler rivedere la sua famiglia, così ho deciso di riunirla a loro.”
Leccandosi il rosso delle labbra, il ragazzo emise un suono soddisfatto in gola. Proprio perché la sua bellezza poteva essere paragonata a quella di un angelo, la sua mostruosa risata da uccello era incomparabilmente sinistra.
Tuttavia, lo stratega dai capelli lunghi non ebbe apparentemente alcuna reazione particolare. Si limitò a scrollare leggermente le spalle.
“Vorrei che evitasse mosse troppo vistose, Conte. Ieri sera sono venuto a sapere che un'amica del vostro paese é arrivata qui... Conoscete una signora di nome Astharoshe?”
“Astharoshe?”
Le sopracciglia di Endre si alzarono. Lo sguardo diretto allo stratega si fece leggermente più rigido.
“Astharoshe Asran? Pensano forse che io, Endre, sia una persona da sottovalutare?! Hanno mandato una ragazza che ha appena assaggiato il sangue... Oppure la carenza di personale nel Paese di Tsala ha raggiunto il suo limite?”
“Il problema non è lei di per sé. Il problema è che è stato il Vaticano ad invitarla. Infatti, Eccellenza...”
Gli occhi di Arlecchino si fissarono intensamente sulla bellezza dell'angelo.
“Eccellenza, lei ha deliberatamente reso nota la sua presenza nelle ultime settimane... lo ha fatto per attirare quella ragazza?”
Sono stato scoperto? Con quell'espressione, Endre tirò fuori rapidamente la lingua. Si grattò la testa, con aria un po' imbarazzata.
“No, in realtà ho un vecchio legame con quella donna. Ho pensato di mostrarle la conclusione del mio piano.”
“Per una cosa del genere? Eccellenza, conosce la Sezione Speciale della Segreteria di Stato del Vaticano ── il gruppo chiamato Ax? Sono loro che l'hanno convocata.”
“Non ne ho mai sentito parlare.” Endre rispose senza mostrare alcun interesse.
“È un'agenzia speciale creata dal Vaticano per combatterci. E al momento è l'unica organizzazione che ha i mezzi per opporsi al nostro Ordine. Da quando hanno scoperto l'esistenza di Vostra Eccellenza, al suo piano si è aggiunto un notevole grattacapo ──”
“Signor Kämpfer.”
“Sì...?”
La voce di Endre non era molto forte. Tuttavia, Kämpfer, lo stratega dai capelli lunghi, raddrizzò subito la schiena e rimase in silenzio, come se ascoltasse attentamente le parole del ragazzo.
“Signor Kämpfer, sta cercando di muovermi una critica?”
“Nein. Niente affatto.”
“Allora stia zitto. Non credo che voi spregevoli primati possiate capire l'orgoglio e la dignità di noi nobili Boiardi.”
Le sue labbra sottili si digrignarono mostrando denti simili a perle. Emise un lamento segnato da un odio velenoso.
“Quei pazzi nel mio paese, quegli idioti che mi hanno dato del pazzo solo perché ho ucciso trecento esseri umani dalla vita breve! Dobbiamo mostrare loro chiaramente cos'è la giustizia! Dobbiamo farlo! Altrimenti questo piano sarà inutile!”
“Jawohl... Mi scuso. Sono andato oltre il necessario.”
“... Se ha capito, va bene.”
Accarezzandosi il viso arrossato, Endre espirò profondamente. Portò il secondo bicchiere alle labbra, questa volta assaporandolo lentamente.
“In generale sono soddisfatto dell'Ordine. Il fatto di essere arrivato fin qui dopo essere stato esiliato dal mio regno è certamente merito del vostro aiuto. Beh, d'ora in poi cercherò di limitarmi. Anche lei però, cerchi di non essere così nervoso.”
“Sì mio signore.”
“Rinnoveremo il mondo con il fuoco ── Igne Natura Renovatur Integra ── Danzate, danzate! Sia l'Impero che il Vaticano sono in definitiva nel palmo della mia mano. Lasciate che versino quanto più sangue possibile con i loro artigli e le loro spade. E poi, tra il sangue e le fiamme, costruirò un potere che supererà sia l'Impero che il Vaticano... un grande potere!”
Sembrava che si stesse gradualmente inebriando delle sue stesse parole e del profumo del sangue. C'era una misteriosa nebbia negli occhi dell'antico vampiro che recitava oscure maledizioni. Voltando le spalle, l'Arlecchino dai lunghi capelli si inchinò rispettosamente.
L' ‘Innamorata’, scesa dalla gondola, sembrava sussurrare appassionatamente qualcosa al suo amante che le tendeva la mano ──
“Ehi, non continuare a toccarmi! Stammi lontano!”
“Anche se continui a dirmelo, è inutile! Qui sono ammesse solo coppie.” Brontolò il ‘Medico’, strofinandosi la mano schiaffeggiata. Sembrava fargli molto male. Gli occhi del colore di un lago invernale che scrutavano attraverso la maschera erano persino un po' acquosi.
“Benvenuti al Club INRI. È la prima volta che venite qui, vero? Avete una lettera di presentazione?”
L'uomo all’ingresso, vestito di nero e con una maschera bianca, si fece avanti ed aprì con eleganza la lettera di presentazione che gli veniva presentata, mentre allo stesso tempo scrutava la coppia con occhio attento. Si soffermò sull'uomo mascherato. Prima guardò il lungo becco, gli occhiali rotondi e poi la lunga veste nera del ‘Medico’.
Quel tizio... beh, chiaramente non era nessuno di importante. Sembrava che stesse cercando, nel migliore dei casi, di farsi passare per un dandy, ma continuava a calpestarsi il lungo orlo dell'abito e ad inciamparci sopra, mentre si riempiva allegramente le mani di spuntini, come panini e gamberetti pilaf, senza mostrare alcuna vergogna.
Invece l' ‘Innamorata’ che lo stava accompagnando, era qualcosa di così impressionante che persino lui, normalmente abituato a vedere l'aspetto elegante delle signore dell'alta società e delle cortigiane di lusso, deglutì involontariamente.
I suoi capelli bianco avorio erano ornati da vari gioielli in una pettinatura all'insù, mentre i numerosi braccialetti che ornavano le sue braccia sottili, che sembravano così fragili da rompersi, si toccavano producendo una bellissima serenata. Il candore della nuca, ornata da un diadema di diamanti, era come una scultura di ghiaccio vivente. E per finire, l'abito da sera rosso vivo - Rosso Veneziano - con un'audace scollatura, era un gioiello a sé stante, splendido, quasi aggressivo...
“Accidenti, mi fanno male i piedi! Come fanno queste persone a indossare queste cose e a camminare ancora... E che odore orribile! E' nicotina o qualcosa del genere? Questi Terrestri sono proprio tutti degli idioti?!”
Non appena raggiunse la sala principale, le delicate labbra dell' 'Innamorata' Astha iniziarono a sparare lamentele e insulti come una mitragliatrice. Né l'arredamento in stile neoclassico né il gruppo di gentiluomini e gentildonne che chiacchieravano allegramente ai tavoli della roulette e del baccarat sembravano incontrare il suo gusto.
“Sei di pessimo umore, non è vero, signorina Astha?”
“... E chi pensi sia il colpevole?”
Lei aveva insistito per entrare di nascosto dal retro, mentre il suo accompagnatore aveva proposto di entrare dall'entrata principale. Alla fine aveva acconsentito. Ma perché, lei che era un nobile e orgoglioso Boiardo dell'Impero, doveva andare in giro con un abbigliamento così assurdo?
“Dannazione, è così imbarazzante... Se fallisco la missione per questo motivo, ti strangolo a morte sul posto!”
“Ah, è freddo qua dentro? Ho sentito improvvisamente un brivido... signorina Astha hai detto qualcosa per caso?”
“Non ho detto niente! E poi, chi è l'uomo che stiamo cercando? Finiamola con questa storia. Mi sta venendo il mal di testa.”
“Si chiama Giorgio Russo. Sembra che sia il croupier della roulette... Ah, potrebbe essere quello laggiù?”
Una splendida maschera dorata da ‘Casanova’ si trovava al centro della sala, accanto alla ruota della roulette. Appena lo vide, Astha iniziò a muoversi velocemente in quella direzione, ma Abel le afferrò frettolosamente il braccio.
“Ehi, che fai, vai così?”
“È ovvio. Lo prenderò per la collottola e lo farò confessare. Basta trascinarlo nell'ombra...”
“Non è uno scherzo, non si fa così da queste parti! Lascia fare a me. E poi...”
Di fronte all'espressione insoddisfatta di Astha, Abel alzò rapidamente il dito.
“Ho una richiesta da fare.”
“Di che cosa si tratta questa volta?”
“Questo solo nell'improbabile caso in cui trovassimo subito l'obiettivo, ma... per oggi, per favore, astieniti dall'arrestarlo.”
“Che cosa?”
Astha stava quasi per staccare la testa a quell'idiota che parlava a vanvera, ma riuscì a fermarsi. Alcuni uomini in nero, che sembravano guardie del corpo, li stavano guardando con sospetto. Lei aprì il ventaglio che teneva in mano e avvicinò le sue labbra rosso perla all'orecchio del ‘Medico’. Resistendo ferocemente all'impulso di mordergli il lobo, sussurrò con voce profonda e minacciosa.
“L'hai visto anche tu! Se lasciamo libero quel tizio, il numero delle vittime non potrà che aumentare!”
“Oggi è l'ultimo giorno di Carnevale... Se l'obiettivo ci sfuggisse, avremo un grosso problema. Cosa pensi che accadrebbe se voi Metuselah iniziaste a combattere seriamente tra la folla?”
Il potere di combattimento di un singolo Metuselah equivaleva a quello di un intero battaglione di Terrestri. Se avessero iniziato a combattere tra loro nel bel mezzo di quella folla, i danni sarebbero inevitabili, quasi come in un una guerra civile.
“Se riusciamo a localizzare il nascondiglio, chiameremo i rinforzi. Perciò stasera, per favore, limitati a fare la ricognizione.... Va bene?”
“......”
“Signorina Astha?”
Astha distolse improvvisamente il viso e continuò a guardare il gruppo di uomini mascherati che ridevano e chiacchieravano animatamente con un'espressione severa sul volto, ma presto tornò la sua voce tonante.
“...Molto bene. Lo prometto. Per ora, stasera, ci limiteremo a cercarlo.”
“Bene. Allora andiamo.”
Con un sospiro di sollievo, Abel annuì e si diresse malfermo verso il tavolo della roulette.
“Mi scusi. Lei è il capo croupier, Signor Russo, giusto? Vorrei chiederle una cosa...”
L'uomo che si voltò verso di loro sembrò per un attimo abbagliato dalla bellezza di Astha, ma poi sorrise e si inchinò.
“Benvenuti. Cosa posso fare per voi?”
“Ehm... in realtà... eeeh!?”
"Toglietevi di mezzo, devo interrogare questo tizio... Allora, dov'è questa ragazzina chiamata Foscarina?”
Infilandogli il gomito nello stomaco e spingendo Abel da parte, Astha iniziò a parlare direttamente al croupier.
“Ho sentito dire che hai una relazione sentimentale con lei. Non ti servirà a nulla nasconderlo, capito? Dimmi la verità.”
“... Siete una poliziotta?”
“No, non lo siamo. Siamo...”
“Siamo cittadini comuni! Sì, gente comune, tutto qui. Oh, e lei è la sorella maggiore di Foscarina... Beh, è un po' disperata perché la sua sorellina è scomparsa.” Cercò di intromettersi Abel.
“La sorella di Foscarina? Aveva una sorella maggiore?”
“Eh? Ah, s��, in effetti ce l'aveva. Di recente è scesa dalle montagne per vedere la sorella... Ma lei sa dove si trova ora Foscarina?”
“Ho già detto alla polizia tutto quello che so.”
Con un sorriso educato - ma che sembrava guardarli dall'alto in basso - Russo si inchinò.
“Dopo tutto, Foscarina e io non eravamo fidanzati o cose del genere. Ho giocato un po' con lei e si è lasciata trasportare. Infatti, solo perché una volta abbiamo siamo stati a letto insieme, ha cominciato a comportarsi come se fosse la mia ragazza. Il che era una vera seccatura per me... Ma scusatemi, ora ho del lavoro da fare.”
“... Ehi, aspetta un attimo.”
Anche se Astha non sapeva molto delle relazioni amorose dei Terrestri, il tono di voce dell'altro uomo era stato sufficiente a irritarla. Con l'intenzione di dire qualcosa, allungò la mano verso il colletto di quel ‘Casanova’…
Tuttavia, le dita di Astha mancarono il bersaglio. Un istante prima, un pugno proveniente dal lato aveva già colpito il suo avversario sulla guancia.
“......Padre?”
“Oh, cosa?”
Il seducente ‘Casanova’ si accasciò pateticamente, emettendo un gemito, mentre l'alto ‘Medico’ fissava, perplesso, il proprio pugno serrato, come se lo vedesse per la prima volta.
“Ah, ehm, sono stato io per caso?”
“Figlio di puttana!” Un uomo vestito di nero, che sembrava essere una guardia del corpo, afferrò Abel.
Con le mani torte dietro la schiena, il prete emise un grido pietoso mentre veniva costretto a terra nel tentativo di venire sottomesso.
Come se non bastasse, qualcun altro gli diede uno spietato calcio nello stomaco ──
“Ugh!”
Tuttavia, l'autore dell'urlo, che sembrava quello di una rana, non era il prete. L'uomo in nero, che stava per prenderlo a calci, si stava ora contorcendo dal dolore, tenendosi il pomo d'Adamo che era stato colpito da un dito sottile.
“... Mi piace.”
Anche se non era sicuro di cosa ── o di chi ─ gli fosse piaciuto, Astha arricciò le labbra in segno di soddisfazione. Poi sollevò l'orlo dei suoi vestiti e alzò una delle sue lunghe gambe verso il soffitto e, un attimo dopo, un tacco affilato si abbatté sulla nuca dell'uomo in nero.
“Bastardo...!”
“Stronza!”
Un altro uomo in nero afferrò rudemente la spalla della giovane donna, ma in un attimo fu scaraventato in aria come se fosse privo di peso. Un grido stridulo si levò tra le signore impegnate nei loro pettegolezzi.
Poi, mentre un altro uomo della sicurezza vestito di nero lanciava un gancio sinistro insieme a un colpo vigoroso, il corpo dell’ ‘Innamorata’ si abbassò schivandolo. Il suo palmo si alzò come un fulmine, colpendo e spezzando il mento del gigante che si muoveva davanti a lei, e poi con una vigorosa ginocchiata colpì con precisione il plesso solare.
Ma in quel momento apparve improvvisamente un altro gruppo di una decina di uomini della sicurezza vestiti di nero.
“Ah! Un branco di terrestri! Ma non finirà mai così.”
Vedendo con la coda dell'occhio il seducente ‘Casanova’ che si era frettolosamente rialzato in piedi, sparire nel fondo della sala, Astha sfoderò le sue zanne bianche. Abbattere una decina di Terran non era difficile. Ma evitare di ucciderli ed andarci piano era un lavoro duro, e se ci fosse voluto troppo tempo, il bersaglio principale sarebbe potuto scappare. E poi, soprattutto... era tutto troppo complicato!
“Ok, è il tuo turno, padre. Vai!”
“Ah?”
Astha lo raccolse come se fosse un oggetto, poi, come se fosse un gattino, gli diede una leggera spinta.
L'alto sacerdote inciampò e finì tra gli astanti, cadendo su una ragazza.
“Ahh! Cosa stai facendo? Sei un pervertito!”
“Mi scusi, ehm, ma come si dice? Ama il tuo prossimo... Ugh!”
Dopo aver ricevuto uno schiaffo sulla guancia destra, il prete cadde di faccia su un vicino tavolo da gioco. La fortuna volle che gli uomini dall'aspetto sgradevole che giocavano a poker si fossero già alzati. Il gruppo di uomini di sicurezza vestiti di nero arrivò appena in tempo e iniziò a spingere via gli uomini arrabbiati. Ma non passò molto tempo prima che il confronto tra i due gruppi si trasformasse in una rissa che finì per coinvolgere tutti i presenti.
“Ehi, calmatevi, per favore! Per favore, calmatevi tutti! Ah, il Signore ha detto: Amate i vostri nemici... Oh! Ah, mi sanguina il naso! Il mio naso sta sanguinando...”
In un attimo il casinò si trasformò in un calderone di caos e confusione, e nessuno si accorse che la figura dell' ‘Innamorata’ un certo punto era scomparsa.
“Dannazione, chi diavolo è quella donna...?” Il ‘Casanova’ si guardò indietro mentre scappava, il fiato corto per la corsa. Nel corridoio buio non c'era nessuno. Il quarto piano era un'esclusiva del proprietario e, a parte lui, nemmeno il personale era autorizzato ad entrare.
Dopo essersi accertato che nessuno lo avesse seguito, Russo bussò alla porta di quercia rivestita di legno.
“Mi scusi, signore. Sono Russo. Vorrei informarla di una cosa, se possibile...”
"Si accomodi."
La porta si aprì con uno scricchiolio.
“C'è parecchio rumore laggiù. È successo qualcosa?”
L'interno della stanza era immerso nel buio più totale. Per quanto ne sapeva Russo, era sempre così. Sembrava che il proprietario di quel posto non avesse bisogno di luce.
“In realtà, è arrivato uno strano cliente... che ha chiesto della ragazza.”
“Uno strano cliente? Non era per caso una giovane donna?”
“Lo sapeva già?”
“'E dimmi, quella donna, indossava un vestito rosso e la maschera dell' ‘Innamorata’ per caso?"
“Sì! Come fa a saperlo?”
“Perché è proprio dietro di te... idiota! Sei caduto in un trucco da bambini!”
“Come?”
Russo non riuscì nemmeno a voltarsi: in quel momento, una piccola mano emersa dalle profondità dell'oscurità gli aveva già schiacciato la gola.
“Sinceramente sono stanco della stupidità dei Terrestri... Ma comunque, ne è passato di tempo, non è vero, Astharoshe?”
“Endre... Finalmente ti ho trovato...”
L' ‘Innamorata’ rispose con voce roca al ragazzo, che le sorrideva maliziosamente. La mano di Astha scomparve per un attimo. Quando riapparve, teneva in mano un lungo oggetto d'argento, che era stato nascosto nelle pieghe della sua gonna.
“Oh, quella è la Lancia di Gae Bolg, vero? Quegli idioti del mio paese d'origine ti hanno persino costretto a portare una cosa del genere... Non possono pensare seriamente che una ragazzina come te possa fare qualcosa contro di me, vero?” Mormorò Endre, per metà impressionato e per metà sdegnato. In quel momento, una luce rossa intensa cominciò a emanare dalla punta dell'oggetto che Astha teneva in mano. La luce si concentrò, assumendo la forma di una lunga spada nelle sue mani pallide.
“Endreeeeeeeeeeeee!”
Un attimo dopo, Astha spiccò un balzo e un urlo penetrante le esplose dalla gola.
#Endre Kourza#trinity blood#abel nightroad#sunao yoshida#rage against the moons#trinity blood novels#traduzione italiana#thores shibamoto#from the empire#astharoshe aslan#isaak fernand von kampfer
5 notes
·
View notes
Text
Lorenzo Brogin con Più Solbiate
Sono laureato in Ingegneria aeronautica mi occupo di progettazione e disegno presso l'ufficio tecnico di un'azienda meccanica.
Sono stato capo-gruppo in Consiglio Comunale, Presidente del Consiglio d'Istituto del plesso di Solbiate Olona, Presidente della Commissione Scuola e Istruzione.
Collaboro con le associazioni per la realizzazione delle manifestazioni locali.
Il cammino intrapreso insieme a questa squadra parte da lontano, quando ho avuto modo di conoscere delle persone serie, competenti e soprattutto ben inserite nelle varie realtà del nostro paese. Ognuno di noi può dare il proprio contributo, ritengo che la capacità di ascoltare sia il presupposto fondamentale per mettersi al servizio della Comunità
2 notes
·
View notes
Text
La sede della Olivetti a Cupertino in California, quello che dell’Italia non si racconta…
Vale la pena di ricordare che la Olivetti aprì una sede a Cupertino nel 1972, quando Jobs era ancora un fricchettone impiegato in Atari e Wozniak pianificava il resto della sua vita in HP. Mi piace ricordare questi dettagli non tanto per spacconeria campanilistica, quanto per dare l’idea dell’enorme vantaggio che l’azienda di Ivrea sugli americani (in Europa non c’era partita, Olivetti negli anni ‘80 fu primo produttore di Pc e terzo al mondo, creando i primi portatili con processori micro) che arrivano dopo su certe “visioni”, grazie a noi italiani, che non siamo solo pizza e mandolino come una certa vulgata mediatica ha descritto il Paese ed i suoi abitanti negli ultimi 30 anni.
Ai giovani va spiegato cosa fosse la Olivetti, chi fosse Faggin (inventò il touch…) e che contributo diede il nostro Paese alla rivoluzione informatica (la NASA copiò un calcolatore, un elaboratore italiano, per mandare l’Apollo sulla Luna…in tempi in cui il termine computer non lo utilizzava nessuno…” elaboravano” le macchine a quel tempo, per utilizzare l’italiano…). Paradossale a scuola tutto questo non sia nei programmi…
In Europa nessuno può vantare ciò che fece la Olivetti, industria gioiello che fu ridimensionata a partire dal 1992, ovvero da quando partì la svendita degli ori di famiglia. Un Italia troppo forte economicamente non andava bene a certe latitudini.
Va riscoperta la storia industriale del Paese, perché, come sosteneva Enrico Mattei, gli italiani devono esportare tecnologia ed idee e non braccia, insomma all’estero non si va per fare gli straccioni.
L’italiano medio è all’oscuro della vera natura dell’Italia post 1945, va posto rimedio. Marco Pugliese.
16 notes
·
View notes
Text
It is said that death had to ask Castro permission to take him,otherwise he would have not died
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
🇨🇺 Il 13/08 del 1926, nacque Fidel Castro, scomparso il 25/11 del 2016, dopo aver condotto una vita da rivoluzionario ⭐️
⭐️ Nel 2014, il Compagno Fidel Castro, amico del Popolo Cinese, disse: «Xi Jinping è uno dei più forti e capaci leader rivoluzionari che io abbia mai incontrato nella mia vita» 💕
😍 Nel 1994, quando il Compagno Jiang Zemin rappresentava il Nucleo Centrale della Causa del Socialismo con Caratteristiche Cinesi, il Compagno Fidel Castro, in un'intervista, dichiarò: «Se volete parlare del Socialismo, non bisogna dimenticare di ciò che il Socialismo ha ottenuto in Cina. Un tempo una landa di fame, povertà e disastri. Oggi non c'è niente di tutto questo. Oggi la Cina può nutrire, vestire, istruire e curare 1,2 miliardi di persone» | 谢谢,同志 💕
😍 Nel 2004, Fidel Castro donò la Medaglia "Ordine di José Martí" al Compagno Hu Jintao, all'epoca Presidente della Repubblica Popolare Cinese, e dichiarò: «Il Socialismo rimarrà l'unica speranza di pace e sopravvivenza della nostra specie. Questo è ciò che il Partito Comunista Cinese e il Popolo Cinese ha dimostrato» ❤️
💬 Continua: «Hanno dimostrato, come Cuba e altri Paesi fraterni, che ogni Popolo deve adattare la propria strategia e i propri obiettivi rivoluzionari alle condizioni concrete del proprio Paese, e che non ci sono due processi rivoluzionari socialisti totalmente uguali» 💕
🇨🇳 Il 29/11 del 2016, il Presidente Xi Jinping si recò personalmente all'Ambasciata Cubana in Cina per piangere la morte di Fidel Castro, e - di fronte al ritratto del leader rivoluzionario Cubano - si inchinò tre volte. Dopodiché, lo ricordò in questo modo:
💬 «È una grande figura dei nostri tempi e il suo contributo storico immortale allo sviluppo socialista mondiale e il sostegno alla causa della giustizia per tutti i Paesi saranno ricordati per sempre. Il Compagno Fidel Castro è stato il fondatore e propulsore delle Relazioni Sino-Cubane, e la sua scomparsa è una enorme perdita per il Popolo Cubano e Latinoamericano, così come per il Popolo Cinese, che ha perso un caro Compagno e Amico» 💕
🌸 Iscriviti 👉 @collettivoshaoshan
🇨🇺 On 13/08 of 1926, Fidel Castro was born, who disappeared on 25/11 of 2016, after leading a revolutionary life ⭐️
⭐️ In 2014, Comrade Fidel Castro, a friend of the Chinese people, said: «Xi Jinping is one of the strongest and most capable revolutionary leaders I have ever met in my life» 💕
😍 In 1994, when Comrade Jiang Zemin represented the Central Nucleus of the Cause of Socialism with Chinese Characteristics, Comrade Fidel Castro, in an interview, declared: «If you want to talk about Socialism, one must not forget what Socialism has achieved in China. Once a land of hunger, poverty and disaster. Today there is none of this. Today, China can feed, clothe, educate and heal 1.2 billion people» | 谢谢,同志 💕
😍 In 2004, Fidel Castro donated the "Order of José Martí" medal to Comrade Hu Jintao, then President of the People's Republic of China, and declared: "Socialism will remain the only hope for peace and survival of our species. This is what the Communist Party of China and the Chinese people have demonstrated» ❤️
💬 He continues: "They have demonstrated, like Cuba and other fraternal countries, that each people must adapt their strategy and revolutionary objectives to the concrete conditions of their country, and that no two socialist revolutionary processes are totally alike" 💕
🇨🇳 On 29/11 of 2016, President Xi Jinping personally went to the Cuban Embassy in China to mourn the death of Fidel Castro, and-in front of the portrait of the Cuban revolutionary leader-he bowed three times. After that, he remembered it like this:
💬 "He is a great figure of our times and his immortal historical contribution to world socialist development and support for the cause of justice for all countries will be remembered forever. Comrade Fidel Castro was the founder and driving force behind Sino-Cuban Relations, and his passing is a huge loss for the Cuban and Latin American people, as well as for the Chinese people, who have lost a dear Companion and Friend »💕
🌸 Subscribe 👉 @collettivoshaoshan
#socialism#china#italian#communism#translated#china news#collettivoshaoshan#marxism leninism#marxist leninist#xi jinping#marxismo#marxist#marxism#birthdays#birthday#fidel castro#cuba
4 notes
·
View notes
Text
Questi giorni non si parla d'altro che di blocchi stradali degli agricoltori, bloccano strade perche' i guadagni sono ridotti al lumicino viste alcune normative europee, aumenti di carburante, di mangimi e anche la fine di esenzione IRPEF. Sono imbufaliti perche' i loro prodotti gli vengono pagati pochissimo e rivenduti a tantissimo. Eh, gli agricoltori.. Mi riviene in mente mia Zia Maria, sposata con quello che poi divenne mio zio Mario. Furono gli unici della parentela fino al terzo grado a rimanere su quelle colline ascolane a fare gli agricoltori. Trent'anni di agricoltura campando con i loro pochi prodotti, con qualche contributo annuale dello Stato, zero tasse e contributi previdenziali figurativi ovvero, non si pagavano contributi ma risultavano come pagati ai fini pensionistici, questo prevedevano ( e prevedono ancora) certe leggi proprio a tutela di chi rimaneva o entrava nel mondo dell'agricoltura. Poi, e' arrivato il momento della pensione ( a 60anni). Sui 900 euro lui e 900 lei. Poi e' arrivato il momento dell'invalidita' civile per mio zio Mario e dopo qualche anno anche per mia zia Maria, 400 euro cadauno. Perche' racconto tutto questo? Semplice! Due persone che per una vita intera non hanno mai versato una lira di tasse ma che hanno usufruito di sanita' per loro, scuole per i figli, di pensioni e da qualche anno di casa di cura. Insomma, sembra brutto quantificare ma direi una cifra importante. Sapete, di agricoltori come i miei zii ce ne sono migliaia di migliaia nel nostro Paese e tutti nelle loro stesse condizioni. Sono quelli che adesso bloccano le strade per lanciare il loro grido di dolore, pronti a marciare su Roma. Manifestano contro chi, nel bene e nel male li sostiene da 70anni e non un fiato contro chi gli impone i prezzi, contro i grossisti e la grande distribuzione, quelli che gli tengono il cappio intorno al collo. Gente che applaude e vota convintamente chi stravede per il libero mercato ma..non per loro, non per loro. Loro vogliono le massime tutele possibili, il libero mercato va bene per tutti gli altri. Inutile dire che sto dalla parte degli agricoltori ma solo di quelli consapevoli, non dei furbetti o degli sciocchi, quelli che protestano sbagliando bersaglio. Non si puo' battere le mani a chi racconta le bellezze del capitalismo e poi lagnarsi quando si viene chiamati a pagare il conto. Non ci si puo' spellare le mani a favore di chi butta miliardi e miliardi di euro per sostenere le guerre dei potenti prepotenti e poi, un domani, lagnarsi perche' si e' invasi dal grano ucraino. Non si puo' votare chi promette "mai patrimoniali' per i grandi capitali e poi lagnarsi che mancano gli aiuti all'agricoltura. Quella parte, per me, puo' andare tranquillamente a fanculo e mi resta difficile dare loro solidarieta'.
@ilpianistasultetto
108 notes
·
View notes
Text
[...]
Da quando è iniziata la guerra russa in Ucraina, moltissime aziende occidentali hanno interrotto le loro attività in Russia nel timore che restare operative nel paese potesse avere ripercussioni politiche e reputazionali, oltre che economiche. E lo hanno fatto in vari modi e con tempistiche diverse: alcune hanno deciso di chiudere poco dopo l’invasione e sono riuscite a farlo in modo ordinato; quelle che ci hanno messo più tempo sono state bloccate dai vari decreti che il governo russo ha introdotto per impedire le fuoriuscite di capitali dal paese; altre ancora sono state addirittura sequestrate in risposta alle sanzioni occidentali, come le filiali di Danone, Carlsberg, Fortum e Uniper.
In questo contesto, ciò che rimane delle grandi multinazionali occidentali presenti nel paese è da tempo oggetto di speculazioni da parte di una nuova classe imprenditoriale che sta nascendo in Russia, e che sta facendo fortuna proprio grazie a tutte le aziende straniere che riesce a comprare a prezzi stracciati. L’obiettivo di questi imprenditori è poi di espandersi, grazie agli spazi rimasti vuoti sul mercato russo.
Tutte le restrizioni imposte dal governo russo hanno molto agevolato questa tendenza. Per esempio lo scorso anno aveva vietato agli investitori stranieri di vendere le proprie aziende in Russia senza l’approvazione di una commissione governativa speciale: se poi c’è il via libera, le aziende devono essere comunque vendute con uno sconto di almeno il 50 per cento del valore di mercato.
Queste regole erano state imposte per vari motivi, tra cui quello di scoraggiare la fuga precipitosa di società straniere dal mercato russo e di non lasciare scoperti quei settori produttivi del paese che erano soprattutto presidiati dalle aziende occidentali. Grazie anche a queste leggi sono state bloccate nel paese decine di miliardi di dollari di profitti delle aziende occidentali, che il Financial Times ha quantificato per il solo 2022 tra i 18 e i 20 miliardi.
In più, altre regole più recenti impongono a chi cerca di vendere le proprie aziende di versare un contributo obbligatorio al bilancio dello Stato, anche se le cedessero gratuitamente o per una somma simbolica. Anche in questo caso l’obiettivo è impedire la fuoriuscita di capitali dal paese e accumulare denaro per finanziare la guerra.
Tutto questo ha creato grandi opportunità di business nei casi in cui le aziende siano disposte a vendere a qualsiasi cifra pur di andarsene. Chi ne sta beneficiando sono persone relativamente poco conosciute, che prima della guerra in Ucraina non erano tra le più ricche del paese, e che possono operare in libertà perché non sono sottoposte a sanzioni internazionali come gli oligarchi più esposti. Non si tratta però di figure prive di esperienza, ma di imprenditori o manager che sono in attività da decenni, in alcuni casi addirittura nelle aziende che hanno acquistato e in altri proprio al fianco di famosi miliardari e oligarchi.
Bloomberg ha ricostruito alcune delle operazioni più importanti legate a queste persone: dall’inizio della guerra sono state vendute in questo modo aziende straniere in Russia per un valore complessivo di 21 miliardi di dollari, tra cui tutte le filiali di McDonald’s, del gruppo di imballaggi Ball e del produttore di prodotti chimici Henkel.
[...]
2 notes
·
View notes
Text
Si sta per costruire una pista da bob per le olimpiadi invernali che costerà 124 milioni. Costerà 694.000 € all'anno per la refrigerazione, avrà la necessità di un prelievo idrico di 3000 metri cubi di acqua e per far spazio al tracciato si sacrificheranno 25.000mq di lariceto con l'abbattimento di 500 grandi larici. E se vi dicessi che la pista realizzata a CesanaTorinese costruita per le olimpiadi di Torino del 2006 è stata abbandonata subito dopo per gli alti costi? Impianto costato 110 milioni di euro. La domanda sorge spontanea: è indispensabile costruirne un'altra a Cortina? Ebbene il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha detto no ma gli ottusangoli del Comitato promotore di MilanoCortina2026 hanno risposto che la pista da bob la fanno comunque. Non importa che ci sia già stato l'esempio di Cesana, non importa che in tutta Italia ci siano soltanto una trentina di atleti a praticare questo sport. E non importa neanche che i bandi sono andati deserti e si procederà per trattativa privata. Bisogna spendere per forza "ad cazzum" i soldi degli italiani e fare un altro disastro ambientale, come se non bastassero i cambiamenti climatici in atto e il consumo di suolo che avanza come se non ci fosse un domani. E se vi dicessi che a 160 km c'è già un'altra pista da bob a Innsbruck e che il sindaco ha dato la disponibilità ad ospitare le gare di bob? E se poi vi dicessi che il costo per l'adeguamento sarebbe di 27 milioni ma che il primo cittadino di Innsbruck george Willi chiede un contributo di soli 15 milioni? 0 alberi abbattuti, 0 impatto ambientale e 110 milioni risparmiati. Bisogna davvero essere ottusi, ciechi sordi, incapaci e con manie di grandezza, dei geni del male per perseverare in questo piano diabolico. Soldi degli italiani buttati dalla finestra per distruggere l'ambiente. Da denuncia. Se abitassimo in un paese civile, con un governo lungimirante, con una visione del futuro una tale opera non sarebbe neanche presa in considerazione..ma abitiamo in una repubblica delle banane. Rivotateli mi raccomando.
pier luigi pinna
4 notes
·
View notes
Text
La resistenza italiana durante la Seconda Guerra Mondiale
La resistenza italiana durante la Seconda Guerra Mondiale è stata un movimento di opposizione al regime fascista e all'occupazione nazista che ha dimostrato coraggio, determinazione e spirito di sacrificio nella lotta per la libertà. In questo articolo, esploreremo la storia della resistenza italiana, le sue organizzazioni e strategie, e l'eredità che ha lasciato nella storia del paese. La resistenza italiana ha avuto inizio nel 1943, quando il regime fascista di Benito Mussolini venne rovesciato e l'Italia si arrese agli Alleati. Tuttavia, con l'occupazione tedesca in gran parte del paese, molti italiani non accettarono passivamente la situazione e si organizzarono per combattere contro le forze di occupazione e le truppe fasciste rimaste fedeli a Mussolini. La resistenza italiana era composta da un'ampia gamma di gruppi e organizzazioni, tra cui partigiani comunisti, socialisti, monarchici e repubblicani. Questi gruppi operavano in diverse regioni del paese e avevano obiettivi diversi, ma tutti condividevano la volontà di liberare l'Italia dal nazifascismo e ripristinare la democrazia. Le attività della resistenza includevano sabotaggi, attacchi alle forze nemiche, azioni di intelligence e attività di propaganda. I partigiani, spesso reclutati tra la popolazione locale, svolgevano operazioni di guerriglia e colpivano le infrastrutture e le comunicazioni nemiche. Queste azioni non solo danneggiavano l'occupante, ma servivano anche a mantenere alta la morale della popolazione e a dimostrare che il regime fascista non aveva il completo controllo sul territorio. La resistenza italiana era un movimento eterogeneo e decentralizzato, con strutture organizzative locali e regionali. Tuttavia, nel 1944, diverse organizzazioni partigiane si unirono per formare il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), che agiva come un governo provvisorio e coordinava le azioni di resistenza su tutto il territorio italiano. Il CLN aveva rappresentanti di diverse fazioni politiche e svolse un ruolo cruciale nel coordinamento delle attività della resistenza e nella preparazione per l'arrivo degli Alleati. La resistenza italiana non fu priva di sfide e repressione. Le forze di occupazione tedesche e i fascisti italiani compirono rappresaglie brutali contro i partigiani e la popolazione civile, con esecuzioni sommarie e deportazioni. Tuttavia, nonostante le difficoltà, la resistenza italiana continuò a lottare con tenacia e determinazione fino alla liberazione finale del paese nel 1945. La resistenza italiana ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del paese. Oltre al contributo alla sconfitta del nazifascismo, la resistenza ha giocato un ruolo cruciale nella ricostruzione postbellica e nella nascita della Repubblica Italiana. Molti partigiani sono diventati leader politici di spicco, contribuendo a plasmare il futuro democratico dell'Italia. Oggi, la resistenza italiana è considerata un simbolo di coraggio, patriottismo e difesa dei valori democratici. In tutto il paese, monumenti, musei e celebrazioni annuali commemorano i sacrifici dei partigiani e ricordano l'importanza di difendere la libertà e i diritti umani. Fonti: - ANPI - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - http://www.anpi.it/ - Enciclopedia Treccani - Resistenza italiana - https://www.treccani.it/enciclopedia/resistenza-italiana_Enciclopedia-Italiana/ - Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea in Toscana - http://www.i-ires.it/ - Rai Storia - La Resistenza italiana - https://www.raistoria.rai.it/articoli/la-resistenza-italiana/27896/default.aspx Read the full article
2 notes
·
View notes
Text
Astrud Gilberto. La ragazza di Ipanema
Astrud Gilberto è la cantante brasiliana diventata famosa, negli anni Sessanta, per la canzone The Girl from Ipanema.
Molto più nota fuori dal suo paese di origine, con la sua particolare eleganza e sensualità è stata un modello di riferimento per molte musiciste.
Nata col nome di Astrud Evangelina Weinert a Salvador de Bahia, il 29 marzo 1940 da padre tedesco, insegnante di lingue, e madre brasiliana che suonava diversi strumenti. Era ancora bambina quando si trasferirono a Rio de Janeiro dove ebbe modo di frequentare la casa di Nara Leao, musa della nascente bossa nova, dove musicisti e intellettuali si incontravano a conversare, ascoltare musica, suonare. Lì conobbe il futuro marito, João Gilberto, il più noto cantante e musicista dell’epoca.
È stato proprio partecipando agli incontri coi musicisti della “nuova onda” che ha iniziato a cantare e familiarizzare con l’atmosfera delle canzoni che stavano rivoluzionando la musica brasiliana.
La prima esperienza professionale avvenne nel 1963, a New York, quando ha inciso le parti in inglese di due canzoni dell’album Getz/Gilberto, tra cui, The Girl from Ipanema (Garota de Ipanema) scritta dal compositore Antonio Carlos Jobim con le parole di Vinicius de Moraes. Il brano, uscito l’anno seguente come singolo, con soltanto il suo cantato, ebbe un clamoroso successo in tutti gli Stati Uniti, raggiungendo il quinto posto della hit parade e vinse, nel 1965, il Grammy Award come disco dell’anno.
L’inaspettato successo ha segnato l’inizio della sua fortunata carriera come interprete di bossa nova e di musica americana su ritmi brasiliani.
Per tutto il 1964 è stata in tour col gruppo di Stan Getz con cui ha partecipato al famoso concerto sold out alla Carnegie Hall di New York, il 9 ottobre dello stesso anno, evento che ha rappresentato l’apice dell’affermazione della bossa nova negli Stati Uniti e immortalato in un popolare album. Nello stesso anno, ha divorziato dal celebre musicista, di cui ha continuato a mantenere il cognome, ed è rimasta a vivere negli Stati Uniti.
Nel 1965 è uscito il suo primo disco, che portava il suo nome e che ottenne una nomination ai Grammy Awards.
Altri lavori, in quel periodo, la confermarono la più popolare artista brasiliana negli Stati Uniti per la capacità di contaminazione tra bossa nova e musica leggera.
Il suo repertorio comprendeva canzoni brasiliane eseguite in inglese, riproposte in chiave samba e pop.
Ha lavorato con molti importanti musicisti come Quincy Jones, Gil Evans e Antônio Carlos Jobim.
Tra i brani più noti del suo repertorio spiccano la Água de Beber con Jobim e Tristeza di Haroldo Lobo.
Nel 1971 ha inciso un 45 giri in italiano, Ti Mangerei, cover di If Not for You di Bob Dylan, con cui ha partecipato alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia. Nello stesso periodo, la versione inglese era stata portata al successo da una giovanissima Olivia Newton-John e poi incisa da George Harrison nel suo celebre All Things Must Pass.
Nel 1977, ha inciso un disco in cui ha duettato con Chet Baker, suo grande idolo giovanile e modello di riferimento e ispiratore del gruppo di giovani brasiliani che avevano inventato la bossa nova.
Nel 1992 ha ricevuto il Latin Jazz USA Award for Lifetime Achievement per il suo contributo al successo del Latin jazz.
Essenzialmente lontana dalle scene dagli anni settanta, tranne sporadiche incursioni, alla fine degli anni novanta ha partecipato a un disco di George Michael, in cui ha interpretato Desafinado.
Nel 2000 The Girl from Ipanema è entrato nella Grammy Hall of Fame.
Il suo ultimo lavoro risale al 2002.
È morta, a 83 anni, a Filadelfia il 5 giugno 2023.
1 note
·
View note