#concesso
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Il mio medico è progressista e attivista per i Diritti come me; pur essendo nato uomo, non è religioso, non è misogino e non fa commenti stupidi a caso sui social, su post di Persone di cui non conosce assolutamente nulla - del tipo: "Ma scusa, mica te lo ha ordinato il medico di usare threads 🤔".
Incredibile, vero, che esistano maschi non sottosviluppati?
#Threads#strumenti#fotografia#sfondo#foto#disonesta#concesso#privacy#rispettare#diritti#disonesto#tassativamente#nome#cognome#reale#bloccare#maschi#sottosviluppati
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PRIMA PAGINA La Discussione di Oggi martedì, 10 dicembre 2024
#PrimaPagina#ladiscussione quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi fondato#alcide#concesso#anno#notte#capitale#presidente#scandendo#slogan#liberta#guidato#siria#undici#liberato#centinaia#citta#mood#libera#tiranno#tornare#della
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È più che giusto che una donna esibisca il proprio corpo, in pubblico, anche in atti sessuali, per il puro piacere maschile: ma deve essere a pagamento: farlo a gratis, non va bene, perché alimenta l'idea che agli uomini sia concesso tutto: alimenta il patriarcato, con le sue connotazioni tossiche come violenza, stupro e femminicidio.
Il dover pagare per un servizio, come il vedere la foto del viso di una utente donna su un social, condiziona l'interessato nel comprendere che niente è dovuto.
#donna#esibire#corpo#proprio corpo#pubblico#atti sessuali#puro piacere maschile#maschile#piacere#pagamento#gratis#alimentare#idea#concesso#patriarcato#connotazioni#tossico#violenza#stupro#femminicidio#pagare per un servizio#foto#viso#utente#social#condiziona#interessato#comprendere#niente#dovuto
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#perché mi infogno esclusivamente in fandom inesistenti?#percheeeeeé#non mi è concesso disagiare#hanno ucciso l'uomo ragno#la leggendaria storia degli 883
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Ok Google: quale coppetta mestruale comprare?
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obsessed with this
#“sior mona”#mi viene concesso 1 viaggio nella macchina del tempo e lo uso per andare a metà 1800 e sentire verdi tirare un porco contro il povero piave#giuseppe verdi#*
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Lan Shi tidbits from the upcoming Italian edition of MDZS.
Mondadori is finally going to be releasing the Italian translation of MDZS Vol. 1 later this month March 3rd (🤞).
Meanwhile they throw us scraps to keep us hanging in there.
Interesting details; it might mean the italian edition will do justice to the work. Which, in my mind, SevenSeas has not.
The translations into English are mine.
Long post.
Translation: In Chinese tradition, the masculine ideal combines martial competence with artistic and literary skills. This is exemplified by the saying 文武双全 wén wǔ shuāng quán: "as expert in arms, as in letters".
Translation: In MDZS the clan that best represents this paradigm is the Làn clan, to which numerous quotes and images drawn from tradition are repeatedly referred.
Here are some examples of references to Tang era (618-907) poetry, the pinnacle of the Chinese lyrical tradition, used [by MXTX] in [her] characterisation of the Lan.
Translation: In CHinese, Cloud Recesses, the Lan estate, is called 云深不知处 Yúnshēn Bù zhī chù, literally: "clouds so thick, they disorient (confuse)". The expression is taken from the last verse of the famous poem "Visiting the Absent Hermit" (尋隱者不遇 Xún yǐn zhě bùyù ) by the poet Jia Dao 贾岛 (779-843).
The atmosphere of quiet and meditation within the Cloud Recess walls is portrayed with a reference to the legendary poet and hermit Han Shan 寒 山 (litterally: Cold Mountain).
My notes: the Italian fan-tran Gran Maestro della Scuola Demoniaca translated Cloud Recesses as "Meanders of the Clouds"; the new Italian translates it as Cloud Labirynth. With the aggravation of the word Dedalus in place of labyrinth, or maze.
Jia Dao's poem in English/chinese can be found here: https://chinesepoemsinenglish.blogspot.com/2010/03/jia-dao-visiting-absent-hermit.html
Translation:
Lan Wangji's curtesy name comes from the expression 鸥鸟忘記 Ōu niǎo wàng jì meaning: "seagulls are forgetful (of the world)", which appears in a verse of the poem "Offered to Tiansou (赠田叟 Zèng Tiánsǒu) by the poet Li Shangyin 李商隱 (813-858), who was, in turn, inspired by the taoist ideal of "inaction" (无为 wúwéi).
Note: "curtesy name", is rendered in Italian as "public name".
Translation: Lan Wangji's appearance in the novel is announced by the notes of his guqin, described as charged with the "cold rustling of pines" (松风寒 sōng fēnghán). The expression is taken from a verse of the poem "Playing the Lute" (听弹琴 tīng tánqín) by Liu Changqing 刘长卿 (786-789/90).
Recognition of the italian (glorious) fan-tran team is in the title: grand master of the demonic school.
#mdzs#gran maestro della scuola demoniaca#italian edition#tidbits#lan shi#lan wangji#Chinese poetry#mxtx sources for the lan names#translations#italiano#e almeno il titolo ve lo hanno concesso#siete stati eroici
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#juscelinofilho #maranhao #WillerTomazdeSouza #comunicacao #televisao #lula #ministro #tvdifusora #tvaberta #concessoes #politica #politics #brasil #news #noticias #jornale
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Raga io sto in indagine dalla settimana scorsa senza soste. Riposeró domenica dalle 12.30 alle 15.
Per vedere il Milan.
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Cara Sofia,
Sto amando un'altra donna e la sto amando con tutta quella serenità che tu non mi hai mai concesso, ora capisco che l'amore è questo,
mettere in fila giorni di felicità non per forza conquistata con continue lotte.
Lei è bellissima e coerente, la magia della coerenza è così stupefacente che non saprei descrivertela, a te quest'incantesimo
non è mai riuscito.
Sto bene, lei ha preso in mano la mia vita e la mia testa e ha fatto combaciare ogni cosa, ha dato un senso e un ordine alla mia casa, è stata il posto in cui mi sono salvato.
Ci sono giorni di sole e tutti mi dicono che sono una persona nuova e anche io mi sento come se potessi mangiare le nuvole.
Esco prima dal lavoro perché a volte mi manca troppo e ho bisogno di vederla, ci vediamo
tutti i giorni ma solo quando sono con lei non penso a niente e credo di poter salvare il mondo quindi capiscimi perché ogni volta corro per abbracciarla il prima possibile.
Non ti amo più e non mi ami più ma quando ci incontriamo io lo vedo come mi guardi e posso anche vedere come io guardo te, io Sofia non ti amo più ma resti l'amore della mia vita, esiste un solo amore della vita e noi l’abbiamo conosciuto, amato e poi abbiamo smesso di sentirne la mancanza ma tu resti l'amore della mia vita, è difficile farlo capire agli altri ma io mi smonto quando ti vedo, cambio occhi e cuore, ritorno vecchio, dura solo un attimo perché io, e neppure tu, possiamo più permetterci noi, però quell'attimo c'è sempre, come quando ti chiamo al telefono per sapere come stai, quell'attimo c'è sempre perché tu
sei l'amore della mia vita, l'incoerenza, le lotte, le ostinazioni io con te e per te tutto questo lo potevo sopportare.
Se devo descrivere l’amore io parlo di lei ma se mai mi chiedessero di qualcosa che va oltre
l'amore io parlerei di te perché tu resisti nonostante io abbia smesso
di amarti molto tempo fa.
- Charles Bukowski
#mi metto a piangere#vita#vivere#amore#persone#frasi#citazioni#messaggi#frasi belle#dolcezza#tiktok#dolore#lacrime#piangere#soffrire#ferita#amore non corrisposto#amore non ricambiato
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Ho avuto tutto ciò che ho desiderato
Ho amato tutto ciò che potevo amare
Ho donato me stessa senza riserve
Ho preteso ed ho concesso
Ho vissuto, senza rimorsi o rimpianti
E sto parlando della mia prima Vita ❤️
Ora ...inizia la seconda...😜
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“Cara Sofia, sto amando un’altra donna e la sto amando con tutta quella serenità che tu non mi hai mai concesso, ora capisco che l’amore è questo, mettere in fila giorni di felicità non per forza conquistata con continue lotte. Lei è bellissima e coerente, la magia della coerenza è così stupefacente che non saprei descrivertela, a te quest’incantesimo non è mai riuscito. Sto bene, lei ha preso in mano la mia vita e la mia testa e ha fatto combaciare ogni cosa, ha dato un senso e un ordine alla mia casa, è stata il posto in cui mi sono salvato. Ci sono giorni di sole e tutti mi dicono che sono una persona nuova e anche io mi sento come se potessi mangiare le nuvole. Esco prima dal lavoro perché a volte mi manca troppo e ho bisogno di vederla, ci vediamo tutti i giorni ma solo quando sono con lei non penso a niente e credo di poter salvare il mondo quindi capiscimi perché ogni volta corro per abbracciarla il prima possibile. Non ti amo più e non mi ami più ma io ti scrivo perché quando ci incontriamo io lo vedo come mi guardi e posso anche vedere come io guardo te, io Sofia non ti amo più ma tu resti l’amore della mia vita, esiste un solo amore della vita e noi lo abbiamo conosciuto, amato e poi abbiamo smesso di sentirne la mancanza ma tu resti l’amore della mia vita, è difficile farlo capire agli altri ma io mi smonto quando ti vedo, cambio occhi e cuore, ritorno vecchio, dura solo un attimo perché io, e neppure tu, possiamo più permetterci noi, però quell’attimo c’è sempre, come quando ti chiamo al telefono per sapere come stai, quell’attimo c’è sempre perché tu sei l’amore della mia vita, l’incoerenza, le lotte, le ostinazioni io con te e per te tutto questo lo potevo sopportare. Se devo descrivere l’amore io parlo di lei ma se mai mi chiedessero di qualcosa che va oltre l’amore io parlerei di te perché tu resisti nonostante io abbia smesso di amarti molto tempo fa.”
Charles Bukowski
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Chiudere gli occhi e sognarti... Solo questo mi è concesso fare... Immaginare di averti qui... Che mi sfiori dolcemente... Che annusi il mio profumo e te ne riempi l'anima... Sognare di poter restare a tremare in un tuo abbraccio chiudendo fuori tutto il resto del mondo. Ma tutto questo non te lo posso spiegare a parole... Dovresti fartelo raccontare dalla mia pelle...
~ Virginia ~
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L'angelo decaduto
Per lui sua moglie era una creatura sacra, divina: oltre al corpo ne vedeva chiaramente le ali. E l'amava, l'amava, l'amava. Non vedeva l'ora di rivederla, tornando a casa la sera. La santa, la creatura innocente che lui avrebbe protetto e viziato fino alla fine. Poi, per caso in un giorno qualsiasi, all'una, mentre al solito baretto sotto al posto di lavoro e vicino a casa sua faceva un pranzetto veloce, udì una conversazione. La ascoltò non volendo, per una di quelle coincidenze incredibili che non possono mai capitare ma che proprio per questo capitano. Udì due ragazzi in conversazione e uno di due magnificava le doti amatorie di una specifica donna sposata, con cui evidentemente aveva una tresca.
Dapprima fu piacevolmente divertito. Poi, man mano che i due andavano avanti nella descrizione della donna e del marito, del suo lavoro, delle caratteristiche anatomiche femminili e della vicina via in cui abitavano, smise di mangiare. Si fece bianco in viso e gli passò l'appetito. Elementi troppo noti. Non era una coincidenza. Subito le telefonò per dirle di non aspettarlo, che stava partendo per impreviste esigenze di lavoro e sarebbe tornato all'indomani. Lei non si stupì: a volte gli capitava, perciò in ufficio aveva un trolley preparato. E si precipitò davanti a casa sua, restando nascosto nell'auto. Dopo una mezz'ora ebbe la conferma: uno dei due ragazzi del bar entrò nel portone del palazzo. Non poteva essere un caso.
Attese dieci minuti. Poi scese dall'auto, salì e pian piano aprì l'uscio di casa; socchiuse la porta della camera da letto e la vide all'opera: stava dando al giovane uomo quello che a lui non aveva invece mai concesso. E con l'ospite rideva, gemeva, godeva; ne chiedeva ancora, implorante. Non la riconosceva: era una vera troia in calore! Maneggiava quell'uccello con una perizia incredibile! Evidentemente aveva consuetudine, con quella parte dell'uomo. Lo iniziò quindi anche a succhiare, leccare. E lo ingoiava docilmente tutto: fino in fondo. Faceva al giovane ospite cose che lui non avrebbe neppure osato mai chiederle. Gli chiedeva di sculacciarla e lui la dominava in modo esperto.
Era evidentemente un rapporto ben collaudato, in piedi da lungo tempo. Era evidente la passione, tra loro due. Scoprì a sue spese che nessuno è un angelo puro, scevro dai bisogni della carne. Da mettere su un piedistallo. Che le donne sono prima di tutto femmine, che sono fatte di carne e sangue. E poi voglie e desiderio impellente di sesso: quello forte, sporco, proibito. Uscì in punta di piedi, umiliato e mortificato. Un amore innocente era stato distrutto e un uomo doveva ricostruire la sua vita. Sarebbe finita l'indomani. In quel frangente, pur frastornato trovò il coraggio di guardarsi dal di fuori e ridere amaramente della cosa, cercando comunque di consolare e accarezzare il proprio ego.
Telefonò alla collega divorziata e single che, discreta, lo stuzzicava da tempo per farsi invitare a cena. Le mandò un messaggio assolutamente sconveniente. A cui peraltro lei rispose subito, piacevolmente sorpresa e divertita, decisamente complice. Gradiva, allora! Passando davanti a una farmacia, comperò profilattici e olio per massaggi. Sorrise, sentendosi sollevato e libero. Scombussolato. Quella sera, due bellissime chiappe da lui sempre ammirate e comunque nuove di zecca, sarebbero arrossate a suon di schiaffoni. E quel bel culo tondo, attraente, avrebbe definitivamente perso l'innocenza ritrovata dopo il divorzio. Felicità per entrambi e… fondoschiena dolorante per lei, il giorno dopo! Nuova gioia per due nuovi amanti.
RDA
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Ho condito gli gnocchi di patate avanzati con un filo d'olio per non far si che si attaccassero e quell'odore di gnocchi ed olio mi ha riportato indietro alle tristi domeniche paterne in cui il massimo che ci si poteva aspettare era una pasta in bianco, o condita con un sugo pronto che avremmo digerito l'indomani, una fettina di carne, insalata iceberg insulsa condita con olio, oppure talvolta in assenza di altro anche questi famigerati gnocchi di patate in vaschetta conditi con olio. Questi gnocchi proustiani mi portano proprio indietro la, a quella sensazione di trascuratezza in cui il cibo non era veicolo di amore ma di sofferenza scipita. Con la madre, mia nonna, non è che andava meglio. Colazione a base di latte UHT intero bollito perché non si sa mai, e l'odore della sua banana che scaldava nella piastra ogni mattina insieme alle microplastiche di un barattolo di yogurth. Questo latte con la pellicola era la morte inconscia dei miei fratelli e me, bianco, senza cacao, orzo, un latte senza vita. Forse si è trasmessa da madre a figlio quell'inadeguatezza, quell'abbandono, quel nutrimento mancato che si è rispecchiato nell'atteggiamento di mio padre nei confronti del mondo, come se gli fosse dovuto tutto quello che non ha ricevuto in una sete insaziabile, in una voracità primitiva dove non è concesso gusto ma solo riempirsi lo stomaco velocemente. Credo di aver imparato a cucinare per sfuggire a week end a base di cibi pronti, fagioli in scatola e tristezza e da piccoli capitavano periodi estivi di giorni e giorni in cui il menù era quello sopra citato che si rigiravano tra mattina e sera e la sera e la mattina e di aver trasmutato il cibo, il cucinare come linguaggio d'amore per chi viene a trovarmi, per fare un regalo, quando si cucina un po' tutti per le cene e per le occasioni di festa.
Forse ho spezzato quella catena di riproduzione.
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Scherzare sulle persone in difficoltà è concesso in un solo caso.
Mentre gli dai una mano, e cerchi di farli sorridere.
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