#comunicazione silenziosa.
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"Se tu mi guardi" di Pablo Neruda: l'intimità dello sguardo nell'amore
Un viaggio poetico che esplora la profondità e la reciprocità dell'amore attraverso l'incontro degli sguardi.
Un viaggio poetico che esplora la profondità e la reciprocità dell’amore attraverso l’incontro degli sguardi. Biografia dell’autore Pablo Neruda, pseudonimo di Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto, nacque il 12 luglio 1904 a Parral, in Cile. Poeta, diplomatico e politico, è considerato uno dei più grandi poeti del XX secolo. La sua vasta produzione letteraria spazia dall’amore alla politica,…
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I complessi
Di un testo di una qualche complessit�� retorica occorre saper cogliere anche quanto c’è di non comunicato e comunicabile, quanto è lasciato volutamente nel vago, il presente-nascosto che sta in qualsiasi forma di comunicazione umana, in qualunque atto di parola, che contempla vasti territori sottratti al discorso, i vari usi retorici del silenzio, le figure che contrastano col dire, la comunicazione non solo esplicita, trasparente, univoca, la trasmissione non solo di informazione, ma la comunicazione silenziosa di simboli, la perplessità, l’impossibilità a dire anche con irresoluzioni. Ma non vorrei inoltrarmi in territori un po’ complessi […]
G. L. Beccaria, In contrattempo, Torino, Einaudi, 2022
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IL POTERE DEL TOCCO
Quando tocchiamo qualcuno, cosa accade davvero?
Nel contatto c’è sempre una comunicazione silenziosa, profonda.
Ogni gesto trasmette qualcosa, Spesso più intenso di qualsiasi parola.
Un abbraccio che dura più di 20 secondi libera ossitocina, l’ormone dell’amore e del legame.
Lo stesso accade con un bacio che supera i 6 secondi.
Questa reazione non è solo emozione, è biologia pura.
L’ossitocina ha il potere di bilanciare il cortisolo, l’ormone dello stress che accompagna le nostre giornate frenetiche.
Il tocco, l’abbraccio, il massaggio… sono antidoti naturali. Sono Cura
Prima ancora delle parole, i nostri antenati vivevano in clan,
e il contatto fisico era la lingua dell’appartenenza e della sicurezza.
Oggi, il tocco ci restituisce non solo benessere muscolare,
ma un equilibrio interiore.
È come l’adrenalina che ci prepara alla fuga o alla lotta,
o come l’eccitazione che ci avvicina alla persona amata.
Il contatto fisico risveglia qualcosa di profondo.
Un bisogno atavico.
E chi ne ha paura è perché non si è sentito al sicuro in quel contatto lì, quello iniziale, quello materno o paterno.
Dedicatevi il tempo per un abbraccio, un massaggio, un tocco consapevole.
Lasciate che il corpo ritrovi il suo spazio di cura e coccola. Da soli, con un professionista, con il partner,
Infatti non va trascurato nemmeno nella coppia. C’è tutto l’aspetto legato alla sessualità, all’eroticità.
“Io ti vedo, io ti riconosco.”
Insomma “lasciati toccare” - come recitava una canzone degli anni 90 - con Amore aggiungerei io
Perché in quel tocco lì c’è più di quanto possiamo immaginare.
Alessandro Catanzaro
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☆ 𝒕𝒂𝒌𝒆𝒏,
☆ 𝒊𝒅𝒆𝒏𝒕𝒊𝒕𝒚 𝒄𝒂𝒓𝒅
☆ 𝒏𝒐𝒎𝒆 𝒆 𝒄𝒐𝒈𝒏𝒐𝒎𝒆: Ivy Althea Revérie
☆ 𝒅𝒂𝒕𝒂 𝒅𝒊 𝒏𝒂𝒔𝒄𝒊𝒕𝒂: 03/12/2012
☆ 𝒔𝒆𝒈𝒏𝒐 𝒛𝒐𝒅𝒊𝒂𝒄𝒂𝒍𝒆: drago
☆ 𝒍𝒖𝒐𝒈𝒐 𝒅𝒊 𝒏𝒂𝒔𝒄𝒊𝒕𝒂: lynphea
☆ 𝒍𝒆𝒈𝒂𝒎𝒊: Jasmine Hawthorne ( cugina ). Il legame tra Jasmine e Ivy è profondo e ricco di affetto, di amore e comprensione che si è costruito nel corso degli anni. Sebbene siano cugine, il loro rapporto va oltre il semplice legame di sangue, diventando una vera e propria unione di anime. La loro connessione è caratterizzata da una comunicazione senza parole, un'intesa che si manifesta nei piccoli gesti quotidiani. Insieme, si sostengono reciprocamente, affrontando le sfide della vita con forza e determinazione. Nonostante le differenze di carattere, il loro legame si basa su un profondo rispetto e una reciproca ammirazione, che li rende inseparabili.
☆ 𝒔𝒐𝒄𝒊𝒂𝒍 𝒎𝒆𝒅𝒊𝒂: @/lynpheawitch
☆ 𝒂𝒕𝒕𝒊𝒗𝒊𝒕𝒂̀ 𝒆𝒙𝒕𝒓𝒂𝒄𝒖𝒓𝒓𝒊𝒄𝒐𝒍𝒂𝒓𝒆: club del Film, club del giornalino della scuola.
☆ 𝒎𝒂𝒕𝒆𝒓𝒊𝒂 𝒆𝒙𝒕𝒓𝒂𝒄𝒖𝒓𝒓𝒊𝒄𝒐𝒍𝒂𝒓𝒆: viaggi astrali & sogni lucidi, studi delle dimensioni parallele e dei multiversi.
☆ 𝒂𝒍𝒍𝒊𝒏𝒆𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐: neutrale
☆ 𝒄𝒐𝒓𝒔𝒐: torrenuvola
☆ 𝒈𝒆𝒏𝒆𝒔: strega
☆ 𝒈𝒖𝒊𝒅𝒆𝒍𝒊𝒏𝒆: La pelle candida, quasi diafana, a contrasto con la chioma corvina a cui talvolta aggiungeva tocchi di rosso scarlatto erano la rappresentazione estetica di ciò che era internamente. Il filo sottile che divide luce e buio, ordine e caos. Non aveva mai voluto essere la “cup of tea” di qualcuno, preferiva essere assenzio puro.
☆ 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒚𝒍𝒊𝒏𝒆 : Ivy Revérie è una giovane strega di origine misteriosa, cresciuta in un ambiente avvolto da leggende familiari e poteri rivolto alle piante, Lynphea. Il suo cognome, Revérie, che in francese significa "sogno", riflette perfettamente la sua natura sensibile e il suo legame con il mondo onirico e magico. Nata in una piccola cittadina circondata dalla foresta, Ivy ha trascorso la sua infanzia circondata dalla natura selvaggia e dalle tradizioni magiche della sua famiglia. Fin da giovane, Ivy ha mostrato una connessione innata con gli elementi naturali, in particolare con i fiori e le piante rinsecchite, ovviamente anche la terra arida. La giovane strega ha sempre avuto un carattere introverso e riflessivo, preferendo passare il tempo immersa nelle antiche librerie di famiglia o passeggiando nei giardini segreti che circondano la casa. La sua connessione con il regno rinsecchito vegetale la rende particolarmente sensibile alle energie che circondano gli esseri non viventi, il che le consente di parlare con le piante rinsecchite e di percepire il dolore che scorre attraverso il mondo naturale. Tuttavia, sebbene sia dotata di un grande potenziale, Ivy non ha mai cercato di imporsi come una figura di potere. Pronta a mantenere la sua magia in modo discreto e gentile, orientadosi sempre al benessere delle piante e alla protezione di chi ama, piuttosto che alla conquista. Il mondo di Ivy è spesso popolato da sogni e visioni, e la giovane strega sembra essere una sorta di intermediaria tra il regno dei sogni e quello reale. Sebbene ancora giovane, Ivy è già considerata una delle streghe più promettenti della sua generazione, ma la sua natura dolce e il suo desiderio di pace la rendono più incline a seguire una via di conoscenza interiore, piuttosto che una strada di fama o potere. La sua vita è intrisa di magia silenziosa, ma potente, ed è destinata a diventare una delle streghe più rispettate, non per la sua forza, ma per la sua capacità di ascoltare e comprendere la magia che scorre invisibile attraverso il mondo dei vivi e dei morti.
☆ 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐𝒏𝒂𝒍𝒊𝒕𝒚: Ivy Revérie è una persona dal carattere profondo e sensibile, il cui spirito riflette un equilibrio tra serenità e intensità. La sua personalità è spesso descritta come tranquilla e contemplativa, una strega che preferisce l'introspezione al clamore del mondo esterno. È una ragazza con una straordinaria empatia, capace di sentire e comprendere le emozioni degli altri senza bisogno di parole. Questo la rende un'amica leale e una confidente affidabile, sempre pronta a offrire ascolto e conforto a chi ne ha bisogno.
☆ 𝒄𝒖𝒓𝒊𝒐𝒔𝒊𝒕𝒊𝒆𝒔 𝒂𝒏𝒅 𝒔𝒆𝒄𝒓𝒆𝒕𝒔: 1. Il suo legame con i sogni.
2. Ha una biblioteca segreta.
3. Ha un giardino proibito, tutto suo.
4. Ha un legame straordinario con la luna, sebbene sia una strega verde.
☆ 𝒑𝒐𝒘𝒆𝒓𝒔 𝒂𝒏𝒅 𝒂𝒃𝒊𝒍𝒊𝒕𝒊𝒆𝒔: I suoi poteri sono unici e particolarmente legati alla natura, ma non nel senso più tradizionale della magia verde. La sua abilità di manipolare la terra arida, i fiori e piante rinsecchiti è un dono che riflette un lato più oscuro e misterioso della sua connessione con il mondo naturale. Sebbene i suoi poteri siano radicati nel regno della natura, Ivy non ha il controllo sulle piante lussureggianti o sulla crescita rigogliosa, ma piuttosto su ciò che è in declino, su ciò che è stato abbandonato, sull'essenza stessa della "morte" naturale che si trova nei cicli della vita. La sua magia è legata alla transizione, al cambiamento e alla riscoperta del potere che risiede anche nella decadenza.
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Formiche e Persone: sfida a colpi di trasloco
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Siete con un gruppo di amici, intenti a trasportare un pianoforte attraverso tre stanze, senza poter parlare e indossando occhiali da sole per evitare ogni contatto visivo. Riuscirete a completare l'impresa? Ma, soprattutto, lo farete meglio di un gruppo di formiche? Una domanda curiosa, ma al centro di uno studio del Weizmann Institute of Science che esplora la cooperazione e il processo decisionale di gruppo. Per rispondere, i ricercatori hanno creato una versione reale del “rompicapo dei traslocatori di pianoforte”, un classico problema nella pianificazione del movimento, per confrontare come le formiche Paratrechina longicornis, note per le loro antenne lunghe e il movimento irregolare, ed esseri umani affrontano lo stesso puzzle geometrico. Entrambe le specie, infatti, sono uniche in natura per la loro capacità di collaborare regolarmente nel trasporto di carichi che superano le loro dimensioni. L'obiettivo era guidare un grande oggetto a forma di T attraverso un’area divisa in tre stanze collegate da strette fessure, con tutto adattato in scala alle dimensioni dei partecipanti. Per garantire equità, gli umani hanno dovuto operare in silenzio, indossando maschere e occhiali evitando comunicazioni non verbali.
Lo studio ha incluso tre configurazioni per entrambe le specie: singolo individuo, piccolo gruppo (6-9 persone o circa 7 formiche) e grande gruppo (26 persone o circa 80 formiche). I risultati? Nella sfida individuale, gli umani hanno largamente superato le formiche grazie alla loro pianificazione strategica. Ma in gruppo le cose sono cambiate: le formiche hanno dimostrato una sorprendente superiorità, grazie alla memoria collettiva e al coordinamento impeccabile che permettono di evitare errori ripetuti. Questo comportamento emergente, chiamato “intelligenza collettiva”, supera la somma delle capacità individuali.
Per gli umani, la mancanza di comunicazione ha avuto effetti negativi. Gruppi silenziosi spesso ottenevano risultati peggiori rispetto ai singoli individui, dimostrando una tendenza a soluzioni semplici e poco efficaci. Quando potevano parlare, però, i gruppi spendevano tempo in discussioni iniziali, riuscendo poi a raggiungere un consenso più strategico.
Lo studio evidenzia che, mentre la cooperazione è un punto di forza per entrambe le specie, i meccanismi che la guidano sono radicalmente diversi. Le formiche, con la loro coordinazione innata, eccellono in efficienza silenziosa. Gli umani, invece, dimostrano che senza comunicazione, anche i gruppi più brillanti rischiano di essere messi al tappeto da formiche organizzate.
Volete vedere la sfida in azione? Ecco il video.
A Presto e Buona Scienza!
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Superamento delle Barriere: Il Caso per l'Integrazione della Lingua dei Segni nei Programmi di Formazione degli Insegnanti
L’integrazione della lingua dei segni nei programmi di formazione degli insegnanti comporta significativi benefici sia per gli educatori che per i loro studenti. Nei corridoi frenetici dell’istruzione, dove la diversità è celebrata e l’inclusione è fondamentale, sta avvenendo una rivoluzione silenziosa. Immagina una classe in cui la voce di ogni studente viene ascoltata, dove la comunicazione non…
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· · ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⤹ 𝐞𝐭𝐡𝐚𝐧 𝐡𝐮𝐠𝐡𝐞𝐬 ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀ ⠀ ‧‧‧‧ ᴄᴜʀʀᴇɴᴛ ᴍᴏᴏᴅ › ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀manhattan, ny ‧‧‧ 30.04.2024 ─── ㅤㅤ ㅤㅤ ㅤ Odore pungente s'avvertiva nella quiete di un attico custode di un uomo e dei suoi più profondi pensieri. Lentezza nei movimenti, nella mano che accarezzava la capa, la parte più superficiale, e gustava il puro habano nella sua interezza. Pacifico era il suo animo, quieto il suo respiro, come lo sguardo volto verso l'imbrunire accompagnato dalle luci che parevan stelle. Ecco la sua ricerca di connessione, la comunicazione con quell'io così profondo che nessuno avrebbe potuto raggiungere. Il gusto del tabacco unito a quello del liquido ambrato, erano i più fedeli compagni di un uomo la cui solitudine danzava attorno. ㅤㅤ 𝐶'𝑒̀, 𝑛𝑒𝑖 𝑔𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑙𝑒𝑛𝑡𝑖, 𝑑𝑒𝑔𝑛𝑖, 𝑚𝑖𝑠𝑢𝑟𝑎𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑓𝑢𝑚𝑎𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑠𝑖𝑔𝑎𝑟𝑖, 𝑢𝑛𝑎 𝑐𝑒𝑟𝑖𝑚𝑜𝑛𝑖𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑚𝑒𝑡𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑟𝑖𝑡𝑚𝑜 𝑑𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑒 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑠𝑡𝑎𝑏𝑖𝑙𝑖𝑟𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑖𝑐𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑠𝑒 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜. ㅤㅤ Comunicazione silenziosa, velata, con un interlocutore tanto ermetico da non riuscire a carpirne volontà. Cadenzata è l'arte tramandata di padre in figlio, passione che viene alimentata, studiata, la quale necessitava tempo, dedizione e poi ancora accortezza. Sicuro è poi il gesto dell'uomo nell'accarezzare la parte più profonda del sigaro, la tripa, profondo è lo sguardo ceruleo dell'uomo come se in quella routine risiedesse tutta la pace che la sua anima scura richiedeva.
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Sindrome da burnout: un'epidemia silenziosa
Sempre più lavoratori si trovano ad affrontare la sindrome da burnout, una condizione di esaurimento psico-fisico causata da stress lavorativo cronico. I dati parlano chiaro: un sondaggio del 2023 condotto su 10.243 lavoratori globali dal think tank Future Forum ha rilevato che il 42% degli intervistati soffre di burnout, la cifra più alta da maggio 2021. Quali sono le cause di questo aumento? Le cause del burnout sono molteplici e complesse. Tra le più importanti troviamo: - Eccessivo carico di lavoro: la pressione per raggiungere obiettivi sempre più elevati, spesso con risorse limitate, può portare a un senso di sovraccarico e frustrazione. - Mancanza di controllo: la sensazione di non avere autonomia sul proprio lavoro può generare impotenza e demotivazione. - Scarso supporto sociale: la mancanza di sostegno da parte dei colleghi e dei superiori può aggravare la sensazione di isolamento e solitudine. - Ambiente lavorativo tossico: un clima aziendale negativo, caratterizzato da mobbing o conflitti, può creare un ambiente di lavoro stressante e deleterio. - Mancanza di equilibrio tra vita lavorativa e privata: la difficoltà di conciliare le esigenze lavorative con quelle personali può portare a un esaurimento psico-fisico. Quali sono i sintomi? I sintomi del burnout possono essere fisici, emotivi e comportamentali. Tra i più comuni troviamo: - Stanchezza cronica: un senso di stanchezza fisica e mentale persistente, che non si risolve con il riposo. - Stress: ansia, irritabilità, difficoltà di concentrazione e decisioni impulsive. - Depressione: umore depresso, perdita di interesse per le attività che un tempo si facevano con piacere, sensazione di vuoto e pessimismo. - Disturbi del sonno: insonnia, risvegli notturni, difficoltà ad addormentarsi. - Problemi di salute fisica: mal di testa, dolori muscolari, gastrite, abbassamenti delle difese immunitarie. - Disimpegno lavorativo: calo della produttività, perdita di interesse per il lavoro, tendenza ad assentarsi o a procrastinare. Come si può prevenire e combattere la sindrome da burnout? La prevenzione e il trattamento del burnout richiedono un impegno a livello individuale e aziendale. A livello individuale, è importante: - Imparare a gestire lo stress: esistono diverse tecniche di rilassamento e mindfulness che possono aiutare a ridurre lo stress e migliorare il benessere psicofisico. - Definire dei confini: è importante saper dire no alle richieste eccessive e imparare a delegare. - Prendersi cura di sé: dedicare del tempo a se stessi per fare attività che piacciono, riposare adeguatamente e seguire una dieta sana. - Coltivare le relazioni sociali: il sostegno di amici, familiari e colleghi è fondamentale per affrontare le difficoltà. A livello aziendale, è importante: - Promuovere una cultura del benessere: le aziende dovrebbero creare un ambiente di lavoro sano e sicuro, che valorizzi i dipendenti e favorisca il loro equilibrio tra vita lavorativa e privata. - Ridurre il carico di lavoro: è importante assegnare un carico di lavoro adeguato alle capacità dei dipendenti e fornire loro le risorse necessarie per svolgere il proprio lavoro in modo efficace. - Migliorare la comunicazione: una comunicazione aperta e trasparente tra azienda e dipendenti è fondamentale per prevenire e risolvere i problemi. - Offrire formazione e supporto: le aziende dovrebbero offrire ai propri dipendenti formazione sulla gestione dello stress e supporto psicologico. Il burnout è un problema serio che può avere un impatto significativo sulla salute dei lavoratori e sulla produttività delle aziende. È importante quindi che tutti gli attori coinvolti si impegnino a prevenirlo e a combatterlo. Foto di Lukas Bieri da Pixabay Read the full article
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Non si può vivere esagerando, ma io nelle esagerazioni ho trovato il mio stile di comunicazione ideale, e adesso che sto leggendo ''Estinzione'' ritrovo la mia idea, quindi qualcun altro l'ha pensato, come no, che esagerare sia la chiave della comunicazione! Provavo angoscia a tavola, ho pianto davanti a genitori e zii perché il mio ex mi ha detto che non era interessato a sentire l'audio del signor Gastone. Come ti permetti?-pensavo io. Ogni volta che parlavo di qualcosa con entusiasmo, quel qualcosa veniva smorzato. Ma io sono la Vita, la Vita nel senso più gioioso che esista. Tu mi vedi là, timida, silenziosa, ma io sono il centro estroverso dell'intero pianeta, in me confluiscono tutti i caratteri di tutti, stare con me è difficile, lo dice anche TuttiFenomeni, ma stare liberi è essere sé stessi, ed io, me stessa, io IO, SONO LA SOGGETTIVITA' CHE GIOISCE DEL MONDO, il pessimismo è una farsa perché la realtà è un Carnevale al quale io ho venduto la mia anima. Molti libri mi circondano, molto sapere. Sono la secchiona tra i secchioni ,ho l'anima strapiena di schifo, nozioni inutili, a volte mi sento inutile ma non lo sono, spero solo che il volto del mondo mi dica basta, mi si inchini l'altra faccia della luna, faccia un giro la terra e mi porti via con sé, io so girare come in un girotondo che non finisce mai. Coloro a cui parlo sono le marionette del mio eterno e gigantesco teatro, una foglia danzante su un pavimento ghiacciato. Io sono il ferro, la rupe e il destriero. Io danzo nella nebbia vorticosa, vaneggio sulla vita, sono fatta di vanagloria, di false speranze e di frustrazione. La vita non mi ha dato niente e io per questo le sorrido. Vivo, ma perché? E domani mi diranno, domani mi diranno se la strada è quella. Io lo so, che la strada è quella. L'ho sognata. Io scriverò per il mondo. Io SARO' il mondo. C'è bisogno di me, c'è bisogno di Narciso e lo specchio, del doppio e del triplo, delle multiple visioni che da sempre nascondo. C'è bisogno di tutto ciò che c'è in me. Cosa mi interessano le persone, se non posso prima porre interesse al contenuto della mia anima? L'anima esiste,e non è una cosa da credenti. Essa è un'energia che scaturisce dall'amore di sé, dalla benevolenza che viene dal proprio cuore. Ogni amore è in sé, ogni amore è narcisistico. Viva la vita che vive per me.
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Rivoluzionare il Riscaldamento Condominiale: i Benefici dell’Installazione di Pompe di Calore
In un'epoca in cui il risparmio energetico e l'efficienza sono al centro delle preoccupazioni ambientali e economiche, le pompe di calore emergono come soluzioni promettenti per i condomini. Questo articolo esplora la loro installazione, gestione, potenziali problemi e incentivi disponibili, offrendo una panoramica completa per i condomini interessati a questa tecnologia.
Pompe di Calore - Una Panoramica
Le pompe di calore sono sistemi che trasferiscono calore da una sorgente a un'altra, sfruttando l'energia dell'aria esterna per riscaldare o raffreddare gli ambienti. Questa tecnologia non solo riduce l'uso di combustibili fossili ma offre anche un'operazione più silenziosa e una maggiore efficienza energetica rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionali.
Installazione nelle Strutture Condominiali
L'installazione di pompe di calore in un condominio richiede un'analisi dettagliata dello spazio disponibile, delle esigenze di riscaldamento e di raffreddamento, e della compatibilità con l'infrastruttura esistente. È fondamentale valutare la capacità di ciascuna unità e la necessità di eventuali modifiche strutturali per l'installazione.
Vantaggi Economici e di Efficienza
Uno dei maggiori vantaggi delle pompe di calore è il loro potenziale di risparmio energetico. Riducono significativamente i costi operativi grazie alla loro alta efficienza, particolarmente in condizioni climatiche moderate. Inoltre, la distribuzione uniforme del calore migliora il comfort generale degli abitanti.
Possibili Problemi e Soluzioni
Nonostante i benefici, le pompe di calore possono presentare alcune sfide. Queste includono il costo iniziale di installazione, la necessità di manutenzione regolare e possibili problemi di prestazioni in condizioni climatiche estreme. Tuttavia, una corretta installazione e manutenzione possono mitigare questi problemi.
Incentivi e Agevolazioni Fiscali
Molti governi offrono incentivi per promuovere l'installazione di pompe di calore in condomini, come detrazioni fiscali o sussidi. Queste iniziative possono ridurre significativamente i costi iniziali e accelerare il ritorno sull'investimento.
Gestione Condominiale delle Pompe di Calore
La gestione delle pompe di calore in un contesto condominiale richiede una pianificazione e una comunicazione efficaci. È importante stabilire accordi chiari su spese e manutenzione, oltre a sensibilizzare i residenti sui vantaggi e sull'uso ottimale di queste unità.
Caso Studio - Successi e Lezioni
Un'analisi di casi di successo in diversi condomini può fornire insight utili. Questi esempi dimostrano come la corretta implementazione e gestione delle pompe di calore possano tradursi in risparmi significativi e miglioramenti nella qualità della vita.
Conclusione
L'adozione di pompe di calore nei condomini rappresenta un passo importante verso un futuro più sostenibile. Sebbene ci siano sfide da affrontare, i benefici in termini di risparmio energetico, riduzione dell'impatto ambientale e miglioramento del comfort abitativo sono indiscutibili. Con una pianificazione attenta e l'accesso agli incentivi disponibili, i condomini possono fare una scelta vantaggiosa per l'ambiente e per il proprio portafoglio.
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“Le cose non sono come ci appaiono” di Agostino Degas: Un Invito a Guardare Oltre le Apparenze. Recensione di Pier Carlo Lava
Agostino Degas esplora l’importanza di andare oltre il visibile per scoprire la verità nascosta nelle persone e nelle situazioni
Agostino Degas esplora l’importanza di andare oltre il visibile per scoprire la verità nascosta nelle persone e nelle situazioni In “Le cose non sono come ci appaiono”, Agostino Degas ci offre una riflessione profonda su come spesso le apparenze possano ingannare, e su come sia necessario imparare a leggere oltre ciò che vediamo. Con parole poetiche e intense, Degas ci invita a interpretare il…
#Agostino Degas#Alessandria today#apparire vs essere#ascoltare col cuore#Autenticità#autori italiani#bellezza dell’animo umano#Comunicazione non verbale#comunicazione silenziosa.#consapevolezza#distanza emotiva#empatia#esplorazione dell’animo#essenza delle persone#Filosofia della vita#giudizio e pregiudizio#Google News#introspezione#italianewsmedia.com#Le cose non sono come ci appaiono#letteratura motivazionale#lettura del cuore#lettura filosofica#lettura introspettiva#lettura profonda#libri di saggezza#percezione della realtà#Pier Carlo Lava#profonda umanità#riflessione poetica
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[video] In Sicilia il 5 luglio tutti i telefoni suoneranno alle ore 12, è un Test It-Alert
Al via oggi, mercoledì 28 giugno 2023, le attività di test di IT-alert, il nuovo sistema nazionale di allarme pubblico che consentirà all'Italia di informare direttamente la popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso. La fase di sperimentazione è iniziata con il coinvolgimento della regione Toscana e delle aree circostanti. Accadrà lo stesso in Sicilia il 5 luglio prossimo alle ore 12. I telefoni cellulari in Sicilia riceveranno un messaggio di prova chiamato "IT-alert. Tutti i dispositivi collegati alle reti cellulari dell'isola emetteranno contemporaneamente un segnale distintivo diverso dalle solite notifiche a cui siamo abituati. IT-alert è progettato per raggiungere tutti coloro che si trovano nella zona interessata da un evento calamitoso, fornendo informazioni sulla situazione di pericolo reale o potenziale. Per ricevere gli avvisi, è sufficiente avere il telefono acceso e connesso alla rete di telefonia mobile. https://youtu.be/9dvkEuQ9Bkg https://youtu.be/DrTjKjQFP8I La collaborazione tra il Dipartimento della Protezione Civile, le Regioni, le Province Autonome e l'ANCI ha reso possibile lo sviluppo di questo nuovo sistema. Entro la fine del 2023, verranno effettuati test in tutte le Regioni e nelle Province Autonome di Bolzano e Trento al fine di verificare il funzionamento di IT-alert su diverse tipologie di telefono e sistemi operativi, nonché per raccogliere indicazioni dagli utenti al fine di migliorare il servizio. Ecco le date previste per i test successivi all'attività di oggi, 28 giugno, in Toscana: - 30 giugno in Sardegna; - 5 luglio in Sicilia; - 7 luglio in Calabria; - 10 luglio in Emilia-Romagna. Al termine della sperimentazione, prevista fino a febbraio 2024, il sistema di allarme pubblico verrà integrato con le modalità di informazione e comunicazione già esistenti per raggiungere la popolazione. È importante sottolineare che IT-alert non sostituirà gli altri strumenti di informazione d'emergenza, sia a livello locale che nazionale, ma si affiancherà ad essi, garantendo una comunicazione multicanale inclusiva per tutti. IT-alert utilizza la tecnologia cell-broadcast, che consente l'invio di messaggi a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, delimitando un'area corrispondente all'evento di emergenza. Questa tecnologia funziona anche in aree con segnale limitato o in situazioni di congestione della rete telefonica, senza compromettere la privacy degli utenti. Tuttavia, è importante considerare che la tecnologia cell-broadcast presenta alcune limitazioni. Ad esempio, un messaggio indirizzato a un'area potrebbe raggiungere anche utenti al di fuori di quell'area (overshooting), o potrebbe non essere recapitato in aree senza copertura. Inoltre, i dispositivi devono essere accesi e avere campo per ricevere i messaggi IT-alert, e la suoneria non suonerà se il telefono è impostato in modalità silenziosa. In alcuni casi, l'uso di una versione obsoleta del sistema operativo potrebbe causare problemi nella ricezione dei messaggi IT-alert. Read the full article
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20 giu 2023 10:58
MARTA FASCINA, LA REGINA DI ARCORE – BERLUSCONI POTREBBE AVER LASCIATO ALLA SUA MORGANATICA MOGLIE 120 MILIONI DI EURO PIÙ DUE VILLE – IL RACCONTO DI “REPUBBLICA” DELLE SUE NOTTI NELLA ROMA GODONA: “LA SI VEDE IN UNA FOTO POSTATA NEL 2011 DA GIACOMO URTIS, IL CHIRURGO ESTETICO DELLE STAR. CI SONO I FOTOGRAFI DELLE RIVISTE PATINATE E UN ELENCO DI INVITATI STRAFAMOSI E QUELLI CHE DAGOSPIA, LA CASSAZIONE SUL GOSSIP, CHIAMA SARCASTICAMENTE ‘MORTI DI FAMA’. ACCANTO A LEI C'È STEFANO RICUCCI, IL ‘FURBETTO DEL QUARTIERINO’...” – L’INCONTRO CON BERLUSCONI E IL SEGGIO ALLA CAMERA -
1. MARTA FASCINA, L'ULTIMA DONNA DI BERLUSCONI
Estratto dell’articolo di Dario del Porto, Giuliano Foschini, Emanuele Lauria, Fabio Tonacci per “la Repubblica”
l posto al primo banco nel Duomo di Milano, le mani strette a Marina, le lacrime mentre il feretro lascia la piazza, il suo nome nelle prime righe del testamento. Di Marta Fascina si è detto dove è arrivata.
Poco, quasi nulla, si sa invece delle circostanze e del momento in cui è partita la scalata di questa ragazza silenziosa, che pesa attentamente le parole - alla Camera, e ad Arcore, la chiamavano "la muta" - e che invece, negli ultimi mesi di vita del suo famoso fidanzato, ha cambiato strategia, acquisendo potere, organizzando l'inner circle del Cavaliere e, infine, tentando di prendersi un pezzo di Forza Italia.
[…] Marta parla poco di politica ma spesso di Berlusconi: non nasconde la sua passione per "un certo modo di vedere il mondo", racconta una sua vecchia insegnante. "La comunicazione, l'apparire, arrivare... Marta era una ragazza poco esuberante ma attratta da queste cose". D'altronde il silenzio, che appunto le varrà il soprannome di "muta", è lo stesso che la madre e lo zio Antonio di Portici, dove vivono in un condominio, hanno sempre adottato in questi anni.
Anche dopo le nozze, quando i cronisti hanno cominciato a bussare alle loro porte. "Niente da dire", è la risposta che oppongono, sempre cortesi, sempre mettendo da parte le parole. "Quando è morto Berlusconi - racconta oggi uno dei condomini - abbiamo affisso un bigliettino nell'androne: "In segno di cordoglio per la perdita subita dalla famiglia Fascina - Della Morte". Nessun riferimento a Berlusconi. "Non ce n'era bisogno. E poi loro avrebbero preferito così...".
Finita la scuola superiore, Marta annuncia ai suoi (pochi) amici la volontà di trasferirsi a Roma per frequentare la facoltà di Scienze della Comunicazione. Nessuno è sorpreso. "Non era fatta per restare a Portici...". Qui accadono due cose: comincia a frequentare un certo tipo di feste. La si vede biondissima, riccissima e solare in una foto postata nell'ottobre del 2011 da Giacomo Urtis, il chirurgo estetico delle star.
È la festa di compleanno di Urtis, non esattamente un evento accessibile a tutti, ci sono i fotografi delle riviste patinate e un elenco di invitati strafamosi e quelli che Dagospia, la Cassazione sul gossip, chiama sarcasticamente "morti di fama". Accanto a lei c'è Stefano Ricucci, il "furbetto del quartierino".
Ma nel "periodo romano", ed è il secondo punto, Marta Fascina non dimentica Berlusconi. Diverse fonti raccontano che tanto timida era la ragazza nei rapporti sociali, quanto sfrontata, nel senso di appassionata e ammirata, sapeva essere nelle lettere a mano che scriveva di suo pugno al Cavaliere. Se effettivamente l'ex presidente del Consiglio - proprio in quei mesi travolto dagli scandali di Noemi Letizia, Patrizia D'Addario, dallo svelamento insomma del "ciarpame senza pudore" per usare la definizione di Veronica Lario - abbia letto o meno le lettere della giovane Fascina, non si sa.
È un fatto però che la ragazza di Portici riesca ad accedere a Palazzo Grazioli. "Il merito è di Lele Mora che Marta conosce a una festa", dice un deputato forzista di lungo corso. Altri invece giurano che Mora non c'entri niente, e che lei fosse nel gruppo delle "campane" che già frequentavano le residenze di Berlusconi. Ma tant'è: Marta Antonia Fascina finisce dal Cavaliere. Il suo.
L'anno dell'ascensione è fatto risalire al 2013. Nella vita di Marta succedono quattro cose. La più importante è la prima: conoscere Berlusconi. Partecipa alle cene eleganti, come documenta il "libro mastro" delle ospiti dell'ex premier, una sorta di rubrica dove sono elencati i nomi, i cognomi, i numeri di telefono delle ragazze e, nel caso delle più giovani (come Marta, appunto, che in quel momento ha 23 anni), anche i numeri dei genitori. Marta è a corte.
E intraprende il percorso, previsto dal protocollo del Sultano: la candidatura alle elezioni, il bonifico, l'arrivo ad Arcore. Marta è candidata a Portici, dove rientra tutti i weekend. Il candidato sindaco del centrodestra è Vincenzo Ciotola (morto nel 2017), in una sfida complicata, anzi politicamente quasi impossibile, per la forza del centrosinistra. Ciò nonostante, chi si occupò di quella campagna elettorale ricorda Fascina molto attiva nel comitato allestito in piazza Brunelleschi. […]
Marta fa parte di quel gruppo che chiamano "le campane" ma, a differenza delle altre, spicca per una qualità specifica: sa tacere. "In realtà ne aveva anche un'altra, la gentilezza", racconta a Repubblica una delle persone che più di altre frequentava le residenze di Berlusconi a quel tempo. "Quel suo essere incredibilmente cortese, affabile, quasi geisha, esattamente ciò che faceva impazzire Silvio. Francesca, invece, prese subito a imporre il suo carattere. Ricordo che spesso, per esempio, quando il presidente ripeteva le sue note barzellette a sfondo sessuale, si arrabbiava. "Basta!" gli urlava, "Non fai ridere nessuno". Un rimprovero che Marta mai avrebbe pronunciato. Anche perché non parlava mai...".
Arriviamo così al 2018. Si vota per le Politiche e in una notte, all'improvviso, il nome della semi-sconosciuta Fascina è imposto nella lista di quelli da far eleggere a tutti i costi. Per scelta personale e indiscutibile di Berlusconi, finisce iscritta nella sua Campania per un seggio alla Camera, spodestando Nunzia De Girolamo. A chi chiede: "Ma questa chi è?" (dicono che l'unico con cui sin lì ha scambiato qualche parola fosse soltanto Elio Vito), la risposta è una sola, minima, che chiude ogni discorso: "Un'amica di Galliani". Anche se l'amministratore delegato del Milan, in privato, giura di non aver nemmeno capito bene chi sia questa Marta. Anzi, pardon: l'onorevole Marta Antonia Fascina. […]
2. LE LETTERE A SILVIO, I BONIFICI DI BERLUSCONI, L’ASCESA IN FORZA ITALIA: CHI È DAVVERO MARTA FASCINA
Estratto da www.open.online
Marta Fascina è la donna dei misteri di Silvio Berlusconi. L’ex premier la chiamava “moglie” in pubblico ma i due non si sono mai sposati. Prima della morte di lui era stata accusata di volersi prendere il logo di Forza Italia. Lei, dopo la morte dell’ex Cavaliere, si è rinchiusa nel suo dolore. Mentre gli spifferi sul testamento l’hanno indicata come beneficiaria di un lascito pari a 100-120 milioni di euro e due ville.
E se il padre Orazio, dopo la presenza al capezzale di Berlusconi, è stato indicato come candidato alle elezioni europee per il partito, poco si sa della sua ascesa ai vertici del partito. E delle sue intenzioni future. Anche se c’è già chi le ha ritagliato addosso il ruolo di ambasciatrice di Mediaset presso il governo Meloni. Per conto di Marina Berlusconi, che dovrebbe ereditare il ruolo del padre.
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Il potere di una smorfia
Ma dov'è il telecomando? Ah! Eccolo, ... nel prato. Il mio cane è un vero briccone: ladro e dispettoso, abbaia, graffia le porte, sale su letti e divani, tira il guinzaglio, non torna quando lo chiami e nasconde il telecomando della tv. Il mio cane è terribilmente irritante, ma non posso non amarlo; dopo qualunque nefandezza ti guarda dolcissimo e io lo abbraccio.
𝗖𝗵𝗲 𝗮𝗿𝗺𝗶 𝘂𝘀𝗮𝗻𝗼 𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗻𝗶𝗺𝗮𝗹𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗶 𝗺𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗶𝘁𝗼? 𝗣𝗼𝘀𝘀𝗼 𝘁𝗿𝗮𝗿𝗿𝗲 𝗶𝘀𝗽𝗶𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗮𝗹 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗿𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗳𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗻 𝘂𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗼? Sarebbe formidabile.
Non occorre essere Pavlov per osservare come cani e gatti sappiano fare sapiente uso della mimica facciale. Ed ecco la mia osservazione: a pensarci, anche noi umani disponiamo di una potente muscolatura facciale che ci permette di deformare il nostro viso. Gli occhi, per esempio, sono importantissimi nella comunicazione silenziosa tra 𝘏𝘰𝘮𝘰 𝘴𝘢𝘱𝘪𝘦𝘯𝘴. Non è un caso se la nostra sclera - la parte bianca dell’occhio - è la più grande in rapporto all’iride - la parte colorata - nel regno animale. Quel punto colorato in mezzo a tanto bianco rende facile capire dove sta guardando il mio interlocutore e trarre le debite conclusioni sul grado di interesse che sto suscitando in lui.
Eppure, lavorando, noto spesso che il linguaggio preciso, a volte addirittura sofisticato, proviene da 𝗳𝗮𝗰𝗰𝗲 𝗶𝗻𝗴𝗲𝘀𝘀𝗮𝘁𝗲 tipo moai dell’Isola di Pasqua. Mi sa che il modo di dire “sorriso stampato” dovrebbe far riflettere di più, soprattutto chi fa uso della sua presenza per vivere. A volte basta alzare un sopracciglio, l’angolo della bocca, una piccola smorfia 𝗽𝗲𝗿 𝗰𝗿𝗲𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗻𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗹𝗼𝗰𝘂𝘁𝗼𝗿𝗲. E non va sottovalutata la potenza della 𝗺𝗶𝗺𝗶𝗰𝗮 𝗳𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗻𝗲𝗴𝗼𝘇𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶: può fare la differenza perché il cervello non valuta separatamente i diversi segnali elettrochimici provenienti dagli organi di senso, anzi, gli uni - la vista, per esempio - influenzano gli altri - l’udito. I diversi canali di percezione si condizionano vicendevolmente spingendo il cervello a credere letteralmente a qualunque cosa. Del resto “... 𝑜𝑢𝑟 𝑏𝑟𝑎𝑖𝑛𝑠 𝑎𝑟𝑒 𝑏𝑒𝑙𝑖𝑒𝑓 𝑒𝑛𝑔𝑖𝑛𝑒𝑠, 𝑒𝑣𝑜𝑙𝑣𝑒𝑑 𝑝𝑎𝑡𝑡𝑒𝑟𝑛-𝑟𝑒𝑐𝑜𝑔𝑛𝑖𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑚𝑎𝑐ℎ𝑖𝑛𝑒𝑠 𝑡ℎ𝑎𝑡 𝑐𝑜𝑛𝑛𝑒𝑐𝑡 𝑡ℎ𝑒 𝑑𝑜𝑡𝑠 𝑎𝑛𝑑 𝑐𝑟𝑒𝑎𝑡𝑒 𝑚𝑒𝑎𝑛𝑖𝑛𝑔 𝑜𝑢𝑡 𝑜𝑓 𝑡ℎ𝑒 𝑝𝑎𝑡𝑡𝑒𝑟𝑛𝑠 𝑡ℎ𝑎𝑡 𝑤𝑒 𝑡ℎ𝑖𝑛𝑘 𝑤𝑒 𝑠𝑒𝑒 𝑖𝑛 𝑛𝑎𝑡𝑢𝑟𝑒.” (Michael Shermer. The Believing Brain: From Spiritual Faiths to Political Convictions – How We Construct Beliefs and Reinforce Them as Truths . Little, Brown Book Group.)
Va detto che il mio cane ha anche delle irresistibili orecchie morbide.
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Bari: nell'atrio di Palazzo di città l'installazione "Work of nature/Connections" di Guillermina de Gennaro
Bari: nell'atrio di Palazzo di città l'installazione "Work of nature/Connections" di Guillermina de Gennaro. Nell’atrio di Palazzo di Città da mercoledì 29 marzo, sarà collocata l’opera Work of Nature / Connections, dell’artista Guillermina De Gennaro. L’installazione, progettata in occasione del Biarch nel settembre 2021 per il giardino murattiano di Misia Arte gallery, vi è rimasta per oltre un anno, curata e documentata nella sua evoluzione che ha connesso la storica location, presidio di elementi naturali sempre all’opera, con calchi in gesso apparentemente innocui. Il tema richiama lo scontro in atto tra uomo e natura e ci induce a riflettere che, con il passare del tempo, l’enorme degrado di cui siamo responsabili rischia di distruggere soprattutto noi stessi, travolgendo la bellezza e la cultura che i calchi del David rappresentano, e ci invita con la delicatezza che contraddistingue il lavoro di Guillermina De Gennaro, alla cura e al rispetto. “L’atrio di Palazzo di Città si arricchisce di un’installazione site specific dell’artista Guillermina De Gennaro, argentina di nascita e barese di adozione, in una fusione di arte, storia, ecologia e impegno sociale - dichiara Micaela Paparella, consigliera delegata alle politiche di valorizzazione del patrimonio storico, artistico e architettonico -. Work of Nature|Connections è un’opera del ciclo Neo-nature, viva e vitale che lo spazio e soprattutto il tempo trasforma in forme nuove. La ricerca gentile e rigorosa di Guillermina De Gennaro ha le sembianze di un vero e proprio procedimento alchemico che svela silenziosamente le magiche mutazioni della natura”. “La natura ha paura del vuoto… e continuamente invade spazi con la sua pratica silenziosa e costante, annullando forme ben definite, trasgredendo valori e canoni correnti, giocando con i margini, sovvertendo il brutto in bello, il vuoto in pieno - commenta Guillermina De Gennaro -. Il suo limite è l’uomo, che vorrebbe condurla all’ordine, ma la natura crea sempre connessioni intelligenti, e ora più che mai mi sento dalla sua parte”. L’installazione è realizzata con una serie di calchi di stampo classico, modelli artistici per eccellenza, che circondati da alcune piante di forma appuntita, carnosa e prorompente, potrebbero essere scalfiti da quel moto vitale perenne e senza sosta, della natura. Il conflitto tra l’intento manipolatore della nuova umanità e la forza creativa/distruttiva della natura ci mette direttamente in comunicazione con la riflessione dell’artista. Guillermina De Gennaro ci racconta, con il suo lavoro site specific iniziato il 9 settembre 2021 nel giardino esterno della galleria Misia Arte, le possibili implicazioni/azioni che anche attraverso il corpo si fanno rivelatrici di connessioni ancestrali tra uomo e natura. L’installazione, creata inizialmente nel giardino interno di un edificio murattiano, luogo di confine dove il tempo è scandito dalla silenziosa crescita delle piante, ora si misurerà con un luogo totalmente diverso, uno spazio pulsante della nostra città, dove apparentemente non vi è traccia della vita segreta della natura, ma che si fa teatro di un possibile incontro con la sensibilità di chi attraverserà quello spazio e con il susseguirsi di azioni del quotidiano, in un luogo che determina la vita e la storia della nostra città. Nasce così una rete di probabili innesti, volti ad una ri-sincronizzazione con la natura. “L’accettazione dell’incognita diventa anche il cardine nel riuscire a guardare oltre, anche quando l’atto è estremo - osserva Manuela De Leonardis, giornalista e curatrice d’arte -. La cancellazione/distruzione, del resto, può risvegliare una forza rigeneratrice. Tematiche che coincidono con quelle ambientaliste dal carattere sempre più urgente nello scenario di una contemporaneità al collasso, devastata da catastrofi naturali di cui l’uomo è il complice più accanito”.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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La qualità più bella in assoluto in un essere umano, a mio modesto parere?
La capacità di ascoltare profondamente.
Ascoltare dalla Presenza. Dalla quiete.
Ascoltare senza cercare di aggiustare qualcuno, di cambiarlo o di "salvarlo".
La capacità di permettere all'altro di essere esattamente come è.
Senza dare consigli non richiesti.
Senza dare lezioni sulle ultime ricerche psicologiche o sull'insegnamento spirituale "più vero".
Non cercando di plasmarli, di manipolarli per farli corrispondere a un concetto di chi "dovrebbero" essere.
Non proiettando su di loro i propri traumi o le proprie risposte traumatiche.
Semplicemente ascoltando.
Ascoltare con una mente aperta,
un cuore aperto e un sistema nervoso ricettivo.
Permettendo loro di respirare, di esprimere, di piangere, di fare domande, di essere completamente unici, di espandersi nello spazio, di scoprire la propria verità.
Ho incontrato esperti mondiali di intimità, relazioni e comunicazione onesta che non sono in grado di farlo.
Ho incontrato guru spirituali, cosiddetti "maestri illuminati", esperti psicologi e life coach che non sono assolutamente in grado di farlo.
Ho incontrato insegnanti e autori famosi sull'"ascolto dal cuore", sul "mantenimento dello spazio", sulla "pura consapevolezza" e sulla "spiritualità incarnata" che non sono in grado di farlo.
È un dono raro: la capacità di permettere agli altri di essere esattamente come sono.
Rotti. Integri. Tristi. Arrabbiati. Spaventati. Persi. ISvegli o addormentati. In ogni caso.
Ascoltarli con ogni fibra del proprio essere.
Riceverli attraverso i sensi, ascoltarli come gli animali selvatici della foresta.
Avvolgerli in un'attenzione non distratta e affascinata.
Avvolgerli in una silenziosa e calda Presenza.
Per farli sentire, in quei preziosi momenti in cui siete insieme, come se fossero i più amati di tutto l'Universo.
Quando si percepisce questo tipo di ascolto sacro da parte di qualcuno, è inconfondibile.
Non può essere fabbricato.
Non può essere falsificato.
È assolutamente raro e sacro.
È niente di meno che amore incondizionato.
Il vostro sistema nervoso lo percepisce e ne gioisce.
Jeff Foster
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