Tumgik
#comuni gentili
myvintagespace · 4 months
Text
Tumblr media
Strano e infame il destino, che rende crudeli verso sé stessi gli animi sognanti, coloro che sono sempre gentili e caritatevoli nei riguardi di una carne diversa dalla loro, verso il loro prossimo, il prossimo che il loro spirito nobile impreziosisce come un gioiello in una teca da preservare a costo della Vita, mentre nei riguardi di loro stessi, della loro propria natura, divengono spesso spietati carcerieri, e famelici si accaniscono contro le loro stesse membra; scudi di carne pronti a difendere quelle carcasse, pronti ad incassare le frecce assassine, fino all'ultimo dardo velenoso, e sanguinare nettare; sanguinare oro pregiato. Oro che vien trattato come melma, pronto ad essere ghermito, trafugato da mani in verità indegne. Sanguinare per poi cadere, un corpo dissanguato, derubato della sua preziosità. Prima le vespe, per poi le mosche, e persino infimi moscerini, arrivano a considerar il proprio sé migliore, più alto, più dignitoso di quel Corpo Martire. Così ogni goccia di poesia viene dissipata nell'aria immota di un vuoto involucro; così ogni arte, ogni beltà che riempia gli occhi dei Martiri, desiderosi di donar la loro vista al Mondo, viene schernita, sminuita, smagrita fino alle ossa, fino a diventare un nonnulla, fino divenire polvere, semplicemente polvere. E così coloro che portano in sé quella nobiltà, quel fulgore d'infinito, Amore per tutto ciò che si smuove sulla Terra e altrove, così muore, s'ammutolisce, annichilendo il proprio spirito a causa di un prossimo cieco, riempio soltanto di cinismo, che non può - e non vorrebbe - comprenderlo appieno. Così un animo sensibile vien riposto nella fosse comuni, tra anime vuote. E come anima vuota, dissiperà le sue carni nella terra umida. E forse solo lì, infine, troverà conforto. Forse la Terra restituirà loro la rugiada, che come Oro si spanderà nuovamente tra le polveri, per impreziosirle un' ultima, solenne volta.
(Fiabefatate on instagram)
3 notes · View notes
arreton · 10 months
Text
Questa settimana non solo i bambini sono di meno ma ci sono anche i vecchi. Non solo sono relativamente e tendenzialmente quasi tutti vecchi ma sono pure del nord. Ed io ora lo dico con tutta la commozione di questo mondo: quelli del sud se li meritano i luoghi comuni denigratori e offensivi nei loro confronti. Quelli del nord se entrano in camera mentre tu pulisci si scusano cinquanta volte e scappano come dei ladri perché disturbano il tuo lavoro e ti rallentano, alcuni ti danno pure la mancia che "si paghi un caffè"; quelli del sud si lamentano che ci vai a pulire il cesso perché "è tardi". Ti trattano insomma, quelli del nord, come una che sta lavorando e lo sta facendo per loro mentre quelli del sud ti trattano da sguattera, pretendono che tu pulisca e ti lasciano lo schifo in giro perché "è il tuo lavoro, tu sei pagata per farlo". Quelli del nord se il cambio delle asciugamani è 3 volte a settimana la maggior parte si fa cambiare le asciugamani quelle tre volte a settimana lasciandoti tutte le asciugamani a terra in un angolo o dentro il box doccia; quelli del sud pretendono che tu gliele cambi ogni giorno pulite o sporche che siano. Quelli del nord quando non devi cambiare le lenzuola cercano di dare una sistemata al letto, e quando c'è il cambio lenzuola lo lasciano sfatto e se hanno un letto a castello di cui è utilizzato solo un letto ti dicono di cambiare solo le lenzuola di quel letto; quelli del sud non solo usano tutti e due i letti del letto a castello pure se uno dovrebbe restare inutilizzato o se hanno figli fanno i Picasso della situazione scarabocchiando tutte le lenzuola, ma pretendono che tu cambi le lenzuola ogni giorno e se gli dici del supplemento e cioè soldi in più da pagare storcono il naso. Quelli del nord lasciano pulito il bagno, tutto; quelli del sud ti lasciano lo schifo in giro, per non parlare se hanno figli ti lasciano i pannollini pure dentro il posacenere e se sono femmine sporcano di fondotinta tutto.
Sono qui da due settimane: una a prevalenza gente del sud ed una a prevalenza gente del nord. Vincono a mani basse per civiltà, educazione e rispetto quelli del nord.
E comunque è una cazzata questa cosa della calorosità del sud: sono calorosi anche quelli del nord: sempre sorridenti e cordiali dicono grazie e prego e ti salutano con sorrisoni gentili, al sud sanno essere solo molesti.
13 notes · View notes
mezzopieno-news · 1 year
Text
IL TG DELLE BUONE NOTIZIE #39 2023
youtube
Il primo telegiornale di sole notizie positive, creato dai ragazzi nelle Redazioni gentili in tutta Italia e diffuso in scuole, ospedali, associazioni, Comuni, aziende e tra la gente.
Un nuovo modo di fare informazione per tornare a credere nel mondo e negli esseri umani.
7 notes · View notes
libero-de-mente · 1 year
Text
La lavanda dei piedi
Per la chiesa cattolica la lavanda dei piedi è simbolo dell'amore di Dio, oggi quel gesto fatto da Gesù, viene celebrato nel periodo pasquale con delle ricorrenze e atti simbolici.
Non per me, non io. Io ieri sera ero chino e in ginocchio a lavare fisicamente dei piedi, quelli di mia madre.
Le accarezzavo i piedi con delicatezza per i dolori che prova, pensavo a quanti anni, quanti giorni quei piedi hanno sorretto una madre e moglie nell'essere sempre prodiga verso la sua famiglia.
Quanti chilometri avranno camminato, m'immagino il giro intero del mondo non so quante volte. Con le buste della spesa in una mano e lo spazzolone per pulire i pavimenti nell'altra.
Mentre lavavo i piedi a mia madre mi sono sentito sollevato, come se stessi lavando dalla mia anima le ferite e le incomprensioni del nostro passato.
Lavare i piedi a una persona anziana, che ha serie difficoltà nel farlo da sola, è un atto di amorevole cura.
Generalmente se qualcuno decide di dedicare del tempo a qualcuno bisognoso lo fa quando ha del tempo perso, inutilizzabile per altre faccende. Sempre che lo faccia.
Credo che si debba donare anche un po' del tempo che noi definiamo "prezioso", quello dove avremmo "cose più importanti da fare". Quel poco di tempo sottratto alle "importanze" di una vita frenetica valga il triplo se dedicato verso chi ha bisogno.
Bisogno di attenzioni, di cure, di ascolto, di una parola o anche generalmente di un semplice gesto.
Se riguardo il mio passato è costellato di gesti amorevoli e gentili che spesso non ho fatto per mancanza di coraggio, di determinazione.
Poi un giorno iniziai, mi ricordo le prime volte la sensazione di felicità che mi si creava dentro. Così ci presi gusto e continuai.
Spesso con le persone più bistrattate, quelle da cui stare alla larga e prestare attenzione perché (e via di luoghi comuni).
Ho fatto favori, piaceri e cortesie anche importanti a gente ricca, gente arrivata, ho avuto in cambio strette di mano e pacche sulla schiena con a volte frasi del tipo "ti devo un favore".
Non me lo hanno mai ritornato quel favore, solo Dio sa quante volte ne avrei avuto bisogno anche di uno solo di quei favori.
Da persone indigenti, disperate e bisognose a cui ho dato una mano nel silenzio e nella riservatezza più totale ho ricevuto tantissimo. Sorrisi, abbracci, lacrime e sguardi che sono valsi più di ogni altra cosa o favore restituito.
Mi hanno fatto dei doni che mi hanno scaldato il cuore. Un miracolo.
Tutto questo l'ho pensato mentre lavavo e asciugavo con amorevole cura i piedi di mia madre. Stanchi. Come lei, che stranamente mi seguiva nei movimenti in religioso silenzio. Lei che parla tanto. Le sue labbra sono di una ventenne tanto hanno energia nel parlare.
Offrite dei gesti d'aiuto e non solo parole. I gesti dimostrano, le parole potrebbero solo illudere senza di essi.
Credetemi, per tantissime persone un gesto d'attenzione o d'aiuto non è per nulla scontato, ma semmai qualcosa di inaspettato e sorprendente.
Ho fatto la lavanda dei piedi nel periodo pasquale per la prima volta nella mia vita, non l'ho fatto come un rituale ma come un concreto aiuto e gesto d'amore.
5 notes · View notes
personal-reporter · 9 months
Text
Corto & Fieno 2023 sul Lago d’Orta
Tumblr media
La XIV edizione di Corto e Fieno, il festival del cinema rurale, si terrà venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 ottobre nei Comuni di Omegna e Gozzano sul lago d’Orta, oltre ad una serie di eventi speciali previsti per sabato 21 ottobre a Gozzano e domenica 29 ottobre a Miasino. Ancora una volta ci sono film in arrivo da tutto il mondo per l’unico festival cinematografico in Italia interamente dedicato al mondo della ruralità, tra proiezioni, mercati agricoli, incontri dedicati al cinema che guarda alla terra, ai suoi frutti e a chi se ne prende cura. Quest’anno sarà centrale la sezione Mietitura, rassegna dedicata ai lungometraggi, proiettati venerdì e sabato al Cinema Sociale di Omegna. In programma sono previsti Il frutto della tarda estate (Taḥta aš-šajara) di Erige Sehiri che segue per una giornata un gruppo di ragazze e donne che raccoglie fichi in un frutteto tunisino, Innesti di Sandro Bozzolo sui castanicoltori dell’Alta Valle Mongia, Terra e polvere (Yin Ru Chen Yan) diLi Ruijun, su  due solitudini che si incontrano nella Cina rurale e Utama - Le terre dimenticate di Alejandro Loayza-Grisi,dove  la siccità minaccia la vita sugli aridi altopiani boliviani, tra branchi di lama e condor in volo. Quest’anno la sezione Frutteto ospita una selezione di cortometraggi italiani, mentre Germogli – Disegnare il cinema mantiene la sua attenzione su animazioni e cortometraggi animati internazionali e saranno ospitate domenica nei locali della Somsi Gozzano. Corto e Fieno nasce nel 2010 da un’idea dell’Associazione Asilo Bianco ed è diretto da Paola Fornara e Davide Vanotti dove, nelle atmosfere rurali del lago d’Orta, le proiezioni si alternano agli incontri con piccoli produttori locali e registi dei film in selezione. Saranno due le mostre visitabili a Villa Nigra a Miasino, L’altra pelle, personale di Valerio Tedeschi, e Matrice selvatica de La Tana dei Lupi Gentili – Irene Lupia e Giulia Gentilcore e in contemporanea, sul Sentiero Nigra tra Miasino, Ameno, Orta San Giulio, continuano a essere visibili i lupi di Il richiamo del lupo del collettivo Cracking Art. Corto e Fieno continuerà con approfondimenti e proiezioni a tema, con una tavola rotonda con focus sulla ruralità contemporanea, partecipano con film e progetti Cisv Ets, Festival Mente Locale e Regione Piemonte e a Villa Nigra di  Miasino, Attenti al lupo! O forse no con esperti, attori, artisti e registi insieme per parlare di uno dei temi più dibattuti del momento, la figura del lupo tra selvatico e umano. La locandina e la sigla dell’edizione 2023 sono firmate dall’illustratore Paolo Metaldi e tutte le proiezioni di Corto e Fieno, fin dalla sua prima edizione, sono a ingresso gratuito. Read the full article
0 notes
lamilanomagazine · 1 year
Text
Pistoia, al via la IX edizione di “Infanzia e città”: mostre, letture, spettacoli, laboratori e visite guidate.
Tumblr media
Pistoia, al via la IX edizione di “Infanzia e città”: mostre, letture, spettacoli, laboratori e visite guidate.   Torna da mercoledì 3 maggio l’appuntamento con Infanzia e città, la rassegna che mette al centro l’infanzia portandola nei contesti cittadini attraverso molteplici linguaggi, organizzata dal servizio Educazione e Istruzione del Comune di Pistoia in collaborazione con Teatri di Pistoia. Il tema di questa IX edizione è “Meravigliosi risvegli”, un invito a stupirsi e a lasciarsi sorprendere da ciò che ci circonda. Nasce da qui, un’ampia offerta di spettacoli, letture, mostre e laboratori in programma fino al 31 maggio.   «Ritengo che Infanzia e città sia un’iniziativa molto importante – ha sottolineato Benedetta Menichelli, assessore all’educazione e formazione –, che permette ai bambini di conoscere e scoprire Pistoia. Grazia a questo progetto sarà possibile regalare un po’ di meraviglia agli occhi dei più piccoli, facendo conoscere loro luoghi vecchi e nuovi della città. Ringrazio per la collaborazione e il lavoro svolto i nostri servizi educativi e Teatri di Pistoia, la scuola di musica Mabellini e, per la parte commerciale, le associazioni di categoria e tutti coloro che si sono resi disponibili.»   LE MOSTRE Dal 3 al 12 maggio, nei nidi d’infanzia e nelle scuole dell’infanzia comunali che hanno seguito la formazione “La Pratica della meraviglia. L'arte di riparare e la stanza” sarà allestito un “Museo diffuso: le stanze del meraviglioso”. Una buona pratica della Meraviglia si fa attraverso l'arte di riparare. Oggetti rotti e mancanti che hanno atteso mani gentili, piene di curiosità, per essere rivisitati. Ma cosa si ripara e quindi cosa si salva? Occorre esercitare lo sguardo, potenziare la visione verso una nuova possibilità, cogliere la necessita della trasformazione e della riparazione. Oggetti rivisitati dai genitori durante il laboratorio "La Pratica della Meraviglia", ovvero l'arte di riparare, con le educatrici e le insegnanti dei Servizi Educativi del Comune di Pistoia e dei Comuni della zona pistoiese. L’inaugurazione è prevista mercoledì 3 maggio, alle 16, al nido d’infanzia “il Grillo”.   Le stanze del museo diffuso saranno aperte dalle 16 alle 18.30 al Melograno (in via Cavallerizza 7, 0573/23665) nei giorni 3, 4, 10 maggio; alla Filastrocca (in via Antonelli 305, 0573/451498) il 3, 8, 11 maggio; al Grillo (in via dei Salici, 0573/977303 ) il 3, 8 e 10 maggio, al Faro (in via Santa Maria Maggiore 23, 0573/570744 ) il 3, 9, 11 maggio; al Lagomago (in via del Lago, 6A,  0573/401716) il 3, 9, 11 maggio. La mostra è aperta a tutti, ma è necessaria la prenotazione, chiamando i servizi Educativi ai numeri indicati. C’è, poi, “Sulla punta delle cose. Dieci passi nella scrittura. Una mostra di risvegli poetici” dell'Associazione Librifatti a mano di Silvia Vecchini. Il percorso espositivo si sviluppa attorno a quella che è l’esperienza di poesia dell’artista e dei suoi libri. Si articola, così, in dieci postazioni, più una: queste sono delle soste di fronte a minimi incipit di brevi discorsi attorno alla scrittura in versi. La mostra sarà nelle sale Affrescate del Palazzo Comunale dal 13 maggio, con inaugurazione alle ore 11, al 19 maggio, nella fascia oraria che va dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30. I laboratori nella mostra sono previsti per sabato 13 maggio, dalle 15 alle 16 e dalle 16.30 alle 17.30. Le iscrizioni possono essere presentate dal 20 aprile al 5 maggio scrivendo  all’indirizzo: [email protected]. Per informazioni, chiamare il numero 0573 371820 dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12.30, e il martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17. La mostra è  gratuita e aperta a tutti.   LE LETTURE Anche quest’anno torna l’appuntamento con le “Favole a colazione”. Domenica 7 maggio, dalle 10 alle 12, i bambini dai 2 ai 10 anni, accompagnati da un adulto, potranno ascoltare storie e racconti all'interno dei locali del centro storico. L’iniziativa è a cura dei servizi educativi 0/6 del Comune di Pistoia e dei nidi privati, in collaborazione con Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Commercio Pistoia. L’evento è gratuito, ma è necessaria la prenotazione. Le iscrizioni saranno aperte fino al 4 maggio, scrivendo all’indirizzo mail dedicato: [email protected]. Per informazioni telefonare al numero 0573 371820 o dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12.30, e il martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17.   Da mercoledì 10 maggio si anima anche lo spazio dell’Areabambini Verde con PiantaStorie, un luogo di lettura, di scambio e di relazione, un contesto privilegiato dove libri e natura si intrecciano, dando vita a profumi di carta, di fiori, di piante e di mille emozioni. Il primo appuntamento, il 10 maggio è con "Il giardiniere dei sogni", laboratorio di parole seminate a cura di Alessandra Gonfiantini e Donatella Fanfani; mercoledì 17 maggio tocca a "Cenerina ha una grande stoffa a fiori", laboratorio di storie cucite a cura di Alessandra Gonfiantini e Donatella Fanfani; mercoledì 24 maggio, "Spunta -Storia", racconto a cura di Alessia Innocenti. Ingresso su prenotazione, fino ad esaurimento posti. Eventi per bambini dai 5 ai 8 anni al seguente numero 0573 452341, Areabambini Verde, via di Paterno 2/a Ponte Nuovo.   GLI SPETTACOLI Martedì 16 e mercoledì 17 maggio andrà in scena al Teatro Manzoni, alle  21, il musical “Billy Elliot”, con musiche di Elton John, testi e libretti di Lee Hall, dal film di Stephen Daldry, con Giulio Scarpati nel ruolo del padre di Billy e Rossella Brescia nel ruolo della maestra di danza. Regia e adattamento Massimo Romeo Piparo, produzione PeepArrow Entertainment. Lo spettacolo, un’esclusiva regionale toscana, è rivolto a tutti (dai 7 anni). Biglietti a partire da 20 fino a 40 euro.   Sabato 20 maggio, al Funaro, alle 16, sarà la volta di “Ossicini - Storia delle cose perdute e ritrovate”. Si tratta di un progetto della Compagnia Rodisio, di Manuela Capece e Davide Doro con Francesca Tisano, una produzione del Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti. Lo spettacolo è per per la fascia d’età 3 - 7 anni. Biglietti: 5 euro per gli under 14, 7 euro per gli adulti.   Mercoledì 31 maggio, alle 19, al Funaro è in programma “Il gioco del teatro”, una dimostrazione del lavoro di circo ed equilibrismo a cura di Andrea Vanni e Stefano Bertelli, con i bambini del laboratorio annuale di teatro 22/23. Biglietti: 5 euro.   Per informazioni e prevendite, rivolgersi al Teatro Manzoni in corso Gramsci 127, telefono 0573 991609 – 27112, www.teatridipiostoia.it; il Funaro, via del Funaro 16, telefono 0573 977225, bigliettoveloce Al Funaro sarà aperto anche il Cinetandem, il cinema più piccolo del mondo, edizione speciale per l’infanzia, con proiezione gratuita a sorpresa su prenotazione. Per informazioni: 0573 977225, [email protected].   INCONTRI e LABORATORI Sabato 13 maggio, al Funaro, dalle 10.30 alle 12, l’incontro per bambini dai 6 ai 10 anni “Come diventare un leone: lo zoo dello yoga” con Silvia Todesca. Costo di partecipazione, 10 euro. Sempre il Funaro, sabato 20 maggio, dalle 10.30 alle 12, ospiterà “Movimento creativo” a cura di Sara Balducci, per bambini dai 2 ai 5 anni (insieme ai genitori). Si tratta di uno spazio dove i bambini si esprimono e raccontano attraverso la comunicazione non verbale e con il gioco. Costo di partecipazione, 20 euro a coppia.   Dal 15 maggio al 15 giugno, “Open 30” alla scuola di musica Mabellini. Trenta giorni con eventi musicali aperti a chiunque voglia ascoltare la musica della Mabellini, con possibilità di assistere alle lezioni e alle esercitazioni di classe degli allievi. Previste lezioni di prova gratuite.   LE VISITE GUIDATE Nella settimana dall’8 al 13 maggio, visite guidate a Villa di Scornio, “I suoni e i colori della Mabellini - edizione speciale”. Per informazioni e prenotazioni: 0573 371477, [email protected].  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
letteratitudine · 2 years
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Per Natale il caro Enzo Papa usa regalare agli amici un libricino letterario. Quest'anno è la volta del racconto, scritto dallo stesso Enzo Papa, intitolato "O Gigi traversa il Canale". Un racconto delizioso ambientato nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale, quando Ben Gurion fonda lo Stato di Israele (con tutte le conseguenze che ne discendono).
È il racconto di una traversata, di una rischiosa missione mascherata da viaggio mercantile finalizzato all'acquisto di pesce. L'obiettivo è riportare in Italia e gli italiani ebrei che vivono in Libia (per evitare che possano subire ripercussioni dagli arabi ostili a Gurion).
"Avevo un'altra idea degli Ebrei", rivela la voce narrante del racconto "l'idea che ci aveva fornito il Fascismo, di una razza umana inferiore, di scarsa intelligenza, di pelle scura, col naso adunco, come c'era stata descritta nella rivista "La difesa della razza". E invece quei giovani, che parlavano italiano, erano veramente belli, maschi e femmine, di carnagione bianca e alcuni anche con gli occhi azzurri e capelli biondi. Non solo, ma nei loro modi gentili, nei loro occhi espressivi, nei loro sorrisi aperti rivelavano una mediterraneità come la nostra. Insomma, erano come noi ed io ne rimasi incantato, come rimasi piacevolmente sorpreso quando tutti insieme intonarono un loro canto, che mi sembrò un canto di ringraziamento".
Un racconto che evidenzia, con tutto il suo carico di attualità, come la salvezza, ieri come oggi, al di là dei luoghi comuni e delle possibili strumentalizzazioni, possa passare da una traversata in mare, da una sponda di terra all'altra.
***
Il Prof. Enzo Papa è Presidente dell'Associazione Vittorini-Quasimodo che organizza il nuovo Premio Letterario Vittorini a Siracusa.
Tumblr media
0 notes
telodogratis · 2 years
Text
Il Comune di Salemi tra i 44 Comuni “gentili” d’Italia, la gentilezza come valore sociale
Il Comune di Salemi tra i 44 Comuni “gentili” d’Italia, la gentilezza come valore sociale
Read More Il Comune di Salemi si assume l’impegno di riconoscere la gentilezza come valore sociale in grado d’incrementare benessere e longevità, e realizzare iniziative gentili a beneficio della collettività The post Il Comune di Salemi tra i 44 Comuni “gentili” d’Italia, la gentilezza come valore sociale appeared first on BlogSicilia – Ultime notizie dalla Sicilia. Trapani, associazione, comune…
View On WordPress
0 notes
alessandro-lorusso · 2 years
Photo
Tumblr media
il 13 Novembre per la Giornata Mondiale della Gentilezza "LA GENTILEZZA TRA ESSERE E FARE" - MOVIMENTO ITALIA GENTILE - DOMENICA 13 NOVEMBRE 2022 alle 10.30 link per seguire la diretta online: https://youtu.be/3BYCEonHv2M Apriremo la mattinata con la giornalista Manuela Porta per un brevissimo saluto e daremo subito la parola a Daniel Lumera per un'introduzione sul valore della Gentilezza, il suo impatto biologico e l'importanza di celebrarlo e allenarlo ogni giorno, non solo in questa Giornata Mondiale della Gentilezza. Ore 10.45 Special Guest @guidostratta , Presidente dell’Accademia della gentilezza "Leadership Gentile: l’equilibrio risultato-motivazione-benessere" Ore 11.00 Nico Caiazza, Presidente My Life Design O.D.V. ci darà una panoramica su cosa significa per lui la Gentilezza e cosa rappresenta per l'Organizzazione di Volontariato My Life Design Ore 11.15 I volontari della MLD O.D.V. esprimeranno cosa significa per loro Gentilezza (giro di tavolo) Quindi, uno ad uno, illustreranno come sia possibile declinare il valore "astratto" della Gentilezza in progetti "concreti" nella propria area di competenza: Ore 11.30 Valeria Pompili, Area Educazione e Integrazione sociale Ore 11.45 Roberto Pagani, Area Economia Consapevole Ore 12.00 Manuela Zavan, Area Giustizia Consapevole Ore 12.15 Maria Rita Lombrano, Area Salute Ore 12.30 Maria Vittoria Sdoga, Area Ambiente Ore 12.45 Testimonianze dei Comuni Gentili: - Sara Rigacci, Vicesindaca Comune di Gambassi Terme (FI) - Giorgia Gargano, Assessora Cultura e Pubblica Istruzione Comune di Lamezia Terme (CZ) - Rossana Parrinello, referente di progetto del Comune di Mazara del Vallo (TP) - Andrea Celeste Peronti, Presidente Istituzione di Palazzo Rospigliosi, Comune di Zagarolo (Roma) Ore 13.10 Conclude la testimonianza di un Comune che tra pochi giorni entrerà nella rete delle Città Gentili (20 novembre 2022): - Rina Gandolfo, Assessora Pubblica Istruzione, Servizi Sociali e Pari Opportunità Comune di Salemi (TP) Ore 13.15 Q&A e saluti finali https://www.instagram.com/p/Ck5KESDqY-h/?igshid=NGJjMDIxMWI=
0 notes
mypickleoperapeanut · 2 years
Photo
Tumblr media
"Giornata Internazionale della Gentilezza" Domenica 13 novembre 2022, in occasione della Giornata internazionale della Gentilezza, avremo l'opportunità di riflettere e di confrontarci su di uno dei fondamentali presupposti del vivere civile, la Gentilezza. Sarà lo stupendo Complesso Monumentale San Firenze, in Piazza San Firenze a Firenze, alle spalle di Piazza della Signoria, a fare da cornice all'evento dalle 10.00 alle 13.00 di domenica prossima. Tra i Relatori : Alessia Bettini, Stefano Bartolini, Grazia Francescato, Alessandro Lo Presti, Roberto Politi, Roberto Marchesini, Barbara Nappini, Andrea Giorgio. Anna Maria Palma, co-autrice del libro "L'arte di essere gentili" edito da Terra Nuova Edizioni, modererà l'incontro. Il rispetto, la considerazione, la gentilezza, sono valori comuni a molti, purtroppo per molti altri sono troppo spesso solo atteggiamenti formali più che sostanziali. Valori purtroppo da sempre relegati ad un ruolo marginale nella formazione delle coscienze individuali, o perlomeno partecipati in modo sbagliato. Le regole del buon comportamento li indicano come necessari per ben apparire, ma non certo come reali presupposti di vita. Atteggiamenti solo esteriori, per apparire, un formalismo senza sostanza, che niente ha a che vedere con una vera formazione esistenziale. L'importanza della gentilezza, della considerazione e del rispetto nei rapporti interpersonali, è ora più che mai avvertita, per contenere il dilagare delle sempre più manifeste intolleranze interpersonali. L' impellente bisogno di cambiamento, la voglia di percepire la realtà che ci circonda, l'inalienabile e non più procrastinabile necessità di una visione strategica futura, non possono e non devono trascendere dalla convinta acquisizione di quei valori che nel rispetto, nella considerazione e nella gentilezza, trovano i presupposti necessari a sradicare definitivamente i disvalori quali la prevaricazione, l'egoismo, l'arrivismo, l'altrui annientamento, da sempre determinati dallo smisurato ego personale. Parlare, trasmettere, trasferire, condividere, idee, azioni, componenti che fanno bene, che ci fanno stare bene e che ci liberano dalle piccole e grandi cattiverie. (presso Complesso di San Firenze) https://www.instagram.com/p/Ckuvyy2jiYq/?igshid=NGJjMDIxMWI=
0 notes
Text
Puoi ancora guardarmi con gli stessi occhi di quella sera?
Io che non volevo perdermi neanche minuto con te, quella sera uscii con te a fumare, pioveva e tu portasti una coperta, appena passata la porta ci hai avvolti e mi hai baciata. E ricordo ancora quanto quel momento così puro e vero mi abbia smosso qualcosa dentro. Ti sei fatto spazio pian piano, con i tuoi modi gentili e premurosi, con le tue mani sempre sulle mie gambe e con i tuoi occhi, marroni comuni a tanti altri ed invece ora li riconoscerei ovunque. Ti sei preso così tante parti di me che quasi non mi riconosco più.
Se mi incontrassi per strada, mi guarderesti ancora così?
4 notes · View notes
mezzopieno-news · 3 years
Text
CATERINA SPORTELLI
Rete nazionale degli assessori alla gentilezza
Tumblr media
Assessore alla Gentilezza del Comune di Conversano (BA)
_______________________________
Come costruisce la gentilezza nella sua comunità locale?
In qualità di Assessore alle Politiche Culturali costruisco gentilezza cercando di mettere in campo progetti e iniziative che ruotano intorno al concetto stesso di bellezza. Difatti la bellezza è assolutamente legata alla gentilezza. Se ci pensiamo bene, ogni gesto gentile, ogni persona gentile, ci parla di  bellezza. Quando visitiamo un museo, osserviamo un quadro, ascoltiamo una poesia, siamo avvolti dalla bellezza e allo stesso tempo percepiamo il nostro cuore, il nostro animo gentile perché è con la gentilezza che ci accostiamo alla bellezza.
Da piccola chi è stato il suo esempio di gentilezza?
Sin da bambina, gli esempi di gentilezza sono stati i miei genitori e i miei nonni. Ho avuto la fortuna di crescere in una famiglia con dei valori solidi, valori che mi hanno accompagnato nella crescita e che mi hanno fatto riflettere su quanto siano importanti gli esempi che ruotano intorno alla nostra vita. Quando qualcuno è scortese penso sempre che probabilmente alle spalle ha una storia diversa dalla mia e allora scelgo di non giudicare ma di comprendere.
Una parola gentile che usa sovente con i suoi concittadini?
Con i miei cittadini e non solo, una parola che uso sovente è grazie. Sembra una parola scontata, ma in realtà non lo è. Quando ringraziamo creiamo un ponte tra noi e l’altro. Fortunatamente i mie concittadini sono persone cortesi, certo, capita qualche volta di imbattersi in qualcuno che lo è meno, ma anche lì, rispondere in modo scortese serve veramente a poco.
Come può la gentilezza rendere più unita la comunità mettendo al centro i bambini?
La comunità può essere resa più unita mettendo al centro i bambini, mettendoli al centro della nostra attenzione. I bambini sono un grande esempio per noi adulti, loro, più di tutti ci insegnano la gentilezza. Basta osservarli mentre giocano, mentre imparano una poesia o accarezzano un cane. Ogni cosa per loro è una novità, ogni cosa per loro vale la pena di essere vissuta perché sono curiosi. È questo che noi adulti dovremmo imparare a fare, osservarli di più per riscoprire la bellezza che è in noi. Guardare il mondo attraverso i loro occhi ci aiuterebbe a costruire giorno per  giorno un mondo migliore, un mondo gentile.
Quando un cittadino si comporta con maleducazione verso la comunità, come lo correggerebbe con gentilezza?
È difficile rispondere a questa domanda. Quando un cittadino si comporta con maleducazione verso la comunità, magari non rispettando le regole, danneggiando un bene comune, ecc. resto sempre basita. Correggere un adulto non è come correggere un bambino. L’unico modo che ho e che abbiamo a disposizione è dare l’esempio, essere cittadini esemplari per chi proprio non riesce ad esserlo.
_______________________________
Leggi le altre testimonianze di Sindaci e Assessori che stanno lavorando per costruire comunità più umane e positive
Guarda il programma della Rete nazionale degli assessori alla gentilezza
Partecipa con il tuo Comune - coinvolgi la tua comunità nella gentilezza
1 note · View note
xsavannahx987 · 3 years
Photo
Tumblr media
- La cacciatrice - cap. 2
"Piano piano si spengono le ansie e le paure. Lentamente il cuore si acquieta e la pace del bianco avvolge ogni cosa. Bianca magia  del cielo, sa ridare calore al cuore..."
Tumblr media
Erano trascorsi 3 lunghi mesi da quando Helena aveva lasciato per sempre la sua città natale, un'assolata località del sud, dove d'estate il clima si faceva rovente e in inverno pioveva di rado. Giunta nella grande San Myshuno tutto gli era apparso così diverso, quasi terrificante. Gli alti grattacieli che dominavano le strade, i ponti lunghi chilometri che correvano lungo il fiume e il puzzo di fogna che si sprigionava ai bordi dei marciapiedi, in prossimità delle fermate della metropolitana. Si sentiva così piccola in quell'enorme città, sola, senza più nessuno al mondo su cui fare affidamento. Andò ad abitare in un piccolo appartamento in affitto, in un quartiere pittoresco, dove gli odori delle spezie indiane la portavano lontano, verso quelle terre inesplorate che avrebbe tanto voluto vedere, un giorno. Trovare un lavoro non fu per niente facile. Il suo ruolo di cacciatrice la impegnava ogni sera al calar del sole e rientrava a casa alle prime luci dell'alba, stanca e dolorante. "Dovrei farmi pagare per i servigi che offro al mondo" pensava spesso quando al mattino si toglieva i vestiti sporchi di terra e sangue e si infilava frettolosa sotto la doccia, cercando di lavar via anche i lividi della lotta. In quella grande città, completamente da sola, si ritrovava a maledire il destino che le era caduto addosso. Essere la cacciatrice comportava rischi e rinunce. Ogni notte poteva essere l'ultima che avrebbe vissuto e i rapporti umani erano del tutto inesistenti. Nessun familiare, nessun fidanzato, nessun amico. Nessuno che potesse esserle accanto nel momento di sconforto, nessuno a cui rendere la vita un inferno quanto il suo.
Tumblr media
Aveva appena 25 anni, ma il peso delle responsabilità la faceva apparire ogni giorno più vecchia, mentre osservava il suo viso segnato nel grande specchio del bagno. Quante notti aveva desiderato di uscire per una serata diversa e non all'insegna della lotta ai vampiri. Una birra con gli amici in un locale affollato, o un appuntamento con un ragazzo, quegli eventi normali nella vita di qualsiasi altro essere umano della sua età. Desiderava ardentemente indossare quell'abito lungo che aveva acquistato anni prima in una boutique del centro, truccarsi di tutto punto ed uscire, consapevole che ad attenderla sotto al palazzo ci sarebbe stato un aitante giovanotto dai modi gentili, con una grossa rosa rossa tra le mani e un sorriso capace di scaldarti anche nelle notti più gelide. Aveva avuto qualche fugace relazione nel corso degli anni. C'era stato un ragazzo del liceo, un certo Aiden che le aveva spezzato il cuore andando a letto con una cheerleader. Poi era venuto Matthew, più grande di lei. Erano stati insieme per 3 anni, finchè una sera Matthew aveva alzato un pò troppo il gomito e aveva tentato di picchiarla. Il risultato fu che si beccò un occhio nero, lui. E così terminò anche quella storia. Dopo di loro fu difficile per Helena fidarsi ancora del sesso maschile, evitando del tutto di avere ulteriori approcci con esso.
Tumblr media
La mancanza di amici, famiglia e, perchè no, anche del sesso, erano per lei motivo di forte stress che cercava di sfogare nella dura lotta ai vampiri e praticando sport ogni pomeriggio per tenersi in forma. Ma quando il sole iniziava la sua lenta discesa oltre l'orizzonte, sapeva che i vampiri si stavano ridestando e cominciava un'altra lunga notte di caccia.
Tumblr media
Forgotten Hollow era il centro nevralgico del male. La maggior parte dei vampiri si era stabilita in quel piccolo borgo di pini secolari e case fatiscenti. I pochi abitanti umani che ancora abitavano quel luogo, avevano adottato ogni qualsivoglia misura di sicurezza contro i succhiasangue, ma ogni notte qualcuno di loro spariva misteriosamente. Come ogni sera da quando era arrivata in città, Helena faceva il suo giro di ronda notturno spingendosi fino al piccolo borgo. Raramente si era imbattuta nei vampiri in altri luoghi della città, spinti forse dalla voglia irrefrenabile di luoghi affollati. In genere queste creature preferivano luoghi appartati, celati nelle ombre, pronti ad attaccare lo sventurato che si fosse trovato sul loro cammino.
Tumblr media
Camminava nel silenzio della notte, stringendo un lungo paletto appuntito tra le mani. L'aria era gelida e il vento soffiava leggero, alzando piccoli mulinelli di neve fresca attecchita al suolo. La concentrazione era al massimo e i suoi sensi sopraffini di cacciatrice erano pronti a carpire il minimo movimento, presagio che qualcuno fosse pronto ad attaccarla. Continuò a camminare piano percependo il battito regolare del suo cuore e il crepitio della neve che schiacciava con le suole di gomma.
Tumblr media
Fu allora che udì il grido sommesso di qualcuno che tentava di divincolarsi dalla presa di un secondo interlocutore. Corse nella direzione da cui proveniva il suono, spingendosi al ridosso di un vecchio pub ormai chiuso da anni e il rumore di qualcuno che scalciava la neve si fece più forte. Girò attorno l'edificio e le vide, due figure avvinghiate l'una all'altra.
Tumblr media
"Ehi!" disse per attirare l'attenzione su di sè. La vampira indispettita da qualcuno che stava interrompendo il suo pasto lasciò la presa attorno al collo del povero ragazzo tremante. "Vattene via!" gli suggerì Helena con un cenno del capo. Il ragazzo dalla carnagione olivastra non se lo fece ripetere due volte e corse via, tamponandosi il collo ferito con il palmo della mano. "Come osi interrompere la mia cena?!" domandò allora la vampira, lo sguardo truce dietro un paio di occhiali rosa. "Non te l'hanno detto che gli anni settanta sono passati da un bel pezzo?" rispose sarcastica Helena, per niente intimorita. "Si, gli occhiali sono anche carini, ma quei pantaloni a zampa sono passati di moda. Per non parlare di quel giacchino leopardato. Tesoro, è inutile! Non sarà mai di tendenza!" "Mi hai stancato! Preparati a morire, ragazzina!" dichiarò la vampira furibonda. "Mai nessuno con cui fare due chiacchiere! E va bene, facciamo come vuoi tu!" annunciò Helena sbuffando annoiata e, per certi versi, divertita.
Tumblr media
La vampira si scagliò contro di lei come un furia tentando di andare a segno con un pugno, ma Helena aveva ottimi riflessi e schivò quel primo affondo. Inviperita dalla destrezza della cacciatrice, la vampira si fece più agguerrita riuscendo a rifilarle un calcio sul fianco sinistro che fece barcollare Helena contro il muro di mattoni. "Bel colpo" annunciò la ragazza appoggiando la mano contro la parete "Ma puoi fare di meglio" asserì in tono di sfida.
Tumblr media
Ripresero la lotta. Calci e pugni volavano, spesso andando a segno e spesso a vuoto, finchè la cacciatrice non riuscì ad avere la meglio sulla sua avversaria, atterrandola con un calcio alla caviglia. Schiacciandola sotto il peso del suo corpo, Helena strinse forte il paletto nella mano e lo alzò sopra il petto della vampira.
Tumblr media
"Mi sono divertita!" annunciò guardando gli occhi ora spaventati della non-morta dal buffo vestiario. "Chi sei?" domandò con voce tremante. "Ma come? Ancora non sono famosa?" domandò Helena, fingendo di essersi offesa "Io sono la cacciatrice!" e con un gesto rapido conficcò il lungo paletto di legno nel petto della vampira che sbarrò gli occhi in una smorfia di dolore. "Lui ti ucciderà, come ha fatto con le altre prima di te. Sei solo una morta che cammina!" annunciò a fatica mentre il paletto affondava sempre di più nel suo petto. "Io, al contrario di te, ancora cammino" dichiarò e affondò la sua arma fino a polverizzare la vampira. Si alzò dal terreno gelido scrollandosi la polvere dagli abiti. Qualche nuovo livido iniziò a colorarsi sulla sua pelle, lì dove la succhiasangue era andata a segno con i colpi. Il fianco le doleva, ma non sembrava essere troppo grave. Le cacciatrici guarivano in fretta, a differenza degli esseri umani comuni. Si incamminò di nuovo lungo le strade del borgo silenzioso illuminato dai lampioni rossastri e da una pallida luna che regnava sovrana nel cielo notturno. 
La notte trascorse lentamente. Dopo l'attacco di quella vampira nessun altro di loro si era imbattuto nella passeggiata serale della cacciatrice. Era alquanto insolito imbattersi in un'unica creatura delle tenebre durante la ronda notturna, segnale che qualcosa stava cambiando. Il cielo iniziava a rischiararsi, l'alba era ormai prossima. Helena si incamminò sulla via del ritorno stanca e dolorante come ogni notte, ma con la consapevolezza di aver eliminato un altro mostro, sebbene ucciderne uno soltanto non facesse poi una grande differenza. Quel borgo pullulava di vampiri ed epurarlo tutto dal male avrebbe richiesto ancora tempo ed energie.
Tumblr media
Era ormai quasi fuori da Forgotten Hollow quando percepì una presenza alle sue spalle che la seguiva. Senza voltarsi strinse le dita attorno al paletto di legno, pronta a scagliarsi contro la misteriosa figura alle sue spalle. "Sai, non è carino seguire una ragazza sola nel buio della notte." annunciò sorridendo appena, mentre una ciocca di capelli le cadde davanti agli occhi. "Hai ragione. Non è neanche troppo prudente cogliere la cacciatrice alle spalle" rispose la misteriosa figura. Un tono femminile, per niente minaccioso che la costrinse a voltarsi.
Tumblr media
Davanti a lei c'era una donna dai corti capelli e gli occhi profondi, una vistosa cicatrice sotto l'occhio sinistro e un sorriso affabile. Poco più alta di lei, portamento da soldato, ferma nella sua posizione con i muscoli ben visibili sotto gli stretti abiti. "Chi sei?" domandò Helena abbassando la guardia. "Sicuramente non sono una di quegli sporchi assassini." rispose la donna sorridendo ancora "Mi chiamo Cassandra Pentaghast, cacciatrice. Sono qui per conto dell'Organizzazione. Mi manda il comandante Rutherford. E' tutta la notte che ti cerchiamo". Dopo mesi di attesa finalmente qualcuno dell'Organizzazione si era palesato e questo significava soltanto una cosa: non sarebbe più stata sola. "E' un piacere conoscerti Cassandra. Il mio nome è Helena".
14 notes · View notes
mybaresoul99 · 3 years
Photo
Tumblr media
Giornata mondiale dei disturbi alimentari. Soffrire di un disturbo dell’alimentazione sconvolge la vita di una persona e ne limita le sue capacità relazionali, lavorative e sociali. Soffrire di questi disturbi è un tormento, come una voce in testa che comincia ad assillarti per il cibo ed il tuo fisico. Per un istante perdi il controllo e cominci ad ingurgitare tutto quello che ti trovi davanti e poi subito dopo te ne penti. Oppure eviti di mangiare e vomitare per mantenere il controllo del tuo corpo. Ci sono dei fattori comuni in tutti i dca: il controllo sul cibo e la visione distorta di se stessi. Bisogna stare a fianco a queste persone e aiutarle a seguire una vita equilibrata. Vivere questi disturbi ti annulla, non riesci a vivere la tua vita come vorresti, non ti concedi amici, vita sociale o semplicemente vivere nel mondo reale per una costante paura e sensazione di essere inadatto. Vorrei dire solo una cosa: molte volte magro non è sinonimo di sano o grasso di malato. Abbiate rispetto di chi fa un po’ più fatica con il cibo, siate gentili e prendetevi cura del vostro corpo e della vostra mente. A volte ci meritiamo di volerci un po’ più bene. Amati e ritrova l'equilibrio con te stesso per riequilibrarti con il mondo. Vivi. . . . #dca #eatingdisorter #bodypositive #bodypositivity #loveyourself #beyourself #baresoul #beyou #acceptyourself #loveyoursoul #love #bodypositivemoviment #bodypositivityart #pin #BED #anoressiaitalia #anorexia #bulimia https://www.instagram.com/p/CMdYlfhprRI/?igshid=1pbhvlmx89fl8
1 note · View note
personal-reporter · 10 months
Text
Cortile di Francesco 2023 ad Assisi
Tumblr media
Essere in regola  è il tema della nova edizione del Cortile di Francesco, evento culturale promosso dai frati del Sacro Convento di Assisi che si svolgerà nella città umbra dal 14 al 16 settembre, con 30 appuntamenti tra spettacoli, conferenze, tavole rotonde, testimonianze e attività per i più piccoli nel consueto appuntamento del Cortile dei bambini.   A chiudere la tre giorni sarà la compagnia delle Donne del Muro con la rappresentazione teatrale di Medea in sartoria nella cornice della Piazza Inferiore di San Francesco alle 21 del 16 settembre. Nato come versione francescana del Cortile dei Gentili, promosso dal Pontificio Consiglio della cultura come dialogo tra credenti e non credenti, il Cortile si è fatto conoscere negli anni come uno spazio di accoglienza reciproca di intellettuali e persone comuni, esperti e artisti, persone di successo e amici ‘sconosciuti’. Attraverso il Cortile di Francesco la comunità francescana desidera entrare, grazie all’apporto di tanti amici di competenza ed esperienza, nel dibattito pubblico in uno stile di fraternità, ciò è possibile grazie a una fiducia di fondo secondo la quale ognuno è un tesoro che fa bene a tutti. Il Cortile di Francesco  non è semplicemente un festival, ma un’esperienza di amicizia intellettuale, perché ciò che cambia il mondo non sono le sole idee, ma le persone che, insieme, sognano ed elaborano dei percorsi sapienti di bene sociale. Il titolo, il concept e gli appuntamenti principali del Cortile di Francesco di quest’anno sono stati ideati da fra Giulio Cesareo, OFMConv, direttore dell’Ufficio Comunicazione del Sacro Convento. Sono tanti gli ospiti di questa edizione, tra cui il direttore generale di Comieco, Carlo Montalbetti, l’imprenditore Brunello Cucinelli, il presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli e il presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana Vittorio Di Trapani. La giornata di sabato 16 settembre sarà segnata dall’evento Il Vangelo è la vita: la Regola di Francesco” in programma alle 11.30 alla Sala Cimabue dove i Ministri generali del prim’Ordine francescano, dopo 800 anni dalla conferma della Regola di san Francesco da parte di Onorio III il 29 novembre 1223, si ritrovano ad Assisi, insieme a numerosi confratelli delle varie famiglie religiose, per riflettere insieme sull’attualità e le sfide della vita francescana nel III millennio. Il dialogo sarà arricchito dalla presenza di Maria Pia Alberzoni (storica del francescanesimo), fratel Sabino Chialà (priore della comunità monastica di Bose) e Davide Rondoni (poeta di fama internazionale e Presidente del Comitato Nazionale per le celebrazioni dell’VIII centenario della morte di san Francesco). Tutte le tavole rotonde e le conferenze del Cortile di Francesco 2023 saranno trasmesse in streaming sul canale YouTube Cortile di Francesco. Read the full article
0 notes
arreton · 4 years
Text
Dato che nelle relazioni umane ci stiamo accorgendo di essere sempre più incapaci, rispetto a prima, valutavamo l’idea di ire da qualche pissicologo. Ovviamente valutavamo l’opzione di uno pissicologo maschietto, dato che abbiamo questo problema di non sopportazione della volubilità femminile ed in generale dei modi di fare mammeschi (quando “ti va bene”) delle femmine: noi non cerchiamo una mamma, pure se abbiamo bisogno di atteggiamenti pacati, gentili e di tanto in tanto (ma solo in pochissime occasioni) anche confortevoli/confortanti. Ci hanno chiesto il perché della nostra diffidenza verso le - psicologhe - donne e abbiamo risposto: In questi ultimi anni sono diventata insofferente alle femmine. Difficilmente reggo i loro modi di fare, più di prima. L'uomo sa essere più tranquillo, nel porsi, quasi disinteressato/distaccato mentre una femmina si avvicina con l'ansia di voler essere o la tua mammina o la tua amichetta e a me scoccia. Io voglio dialoghi lucidi e se necessario spietati, non voglio essere consolata se non è necessario, né che mi si dica che sì ho ragione: io voglio soluzioni, indipendentemente dal fatto che possano essere "accettabili" per l'Io o no. Purtroppo parliamo per esperienza, ma a metà: non siamo mai stati da uno pissicologo maschietto e siamo stati in terapia soltanto una volta e solo per qualche mese e non ci siamo trovati con la pissicologa del tempo. L’idea - l’ideale - che ci siamo costruiti, quindi dello pissicologo maschio è che sia più ‘stronzo’ della donna, che non si approcci da mamma e che non sia accondiscendente. Ovviamente già a farci pesare il fatto che non abbiamo l’esperienza per poter parlare della cosa, dicendoci che siamo delle paesane perché con chi abbiamo avuto a che fare? Solo con gente del posto. Allora a noi, oltre a colorite bestemmie, ci stava partendo tutto il pippone in cui spiegavamo che sì, fattualmente non abbiamo esperienza ma questo non significa che comunque non ci si guarda intorno (e con intorno parliamo anche di internet, che comunque è una società pure quella del web nella quale siamo costantemente immersi), che non vuol dire che non si ha una certa sensibilità, che ciò non ci impedisce di farci un’idea e comunque di avere una nostra personale opinione e blablabla; ma poi ci siamo detti che - in riferimento quindi al post precedente - avremmo semplicemente ribadito l’ovvio (anche se in parte ahimè lo abbiamo fatto, specificando che la nostra esperienza con le femmine fino ad ora è stata quella che è stata e che comunque siamo consapevoli che ci possano essere delle eccezioni, del contesto in cui andiamo a cercare sto maledetto pissicologo e che quindi non è che abbiamo pure negli pissicologi maschietti in questione tanta fiducia) e allora vorremmo esplodere con un semplice e sonoro: m’agg cacat ‘o cazz!
Il fatto è che gente del genere, che ‘fa esperienza’ a vuoto senza concludere nulla alla fine, con diecimila questioni che intossicano loro e tutti gli altri intorno, non deve proprio permettersi di dirci che ‘ci dobbiamo adattare’. Se loro, universitarie della facoltà di pissicologia, hanno intenzione di farci una sorta di psicanalisi spicciola fatta di luoghi comuni e passività culturale ed intellettiva hanno proprio sbagliato soggetto: non hanno proprio capito un cazzo, e si può notare dal fatto che tendono a volerci fare la morale ed insegnarci come vivere e come pensare... come pensare... loro... a noi. Ah-Ah! Ci viene quasi da ridere, pure se non c’è da ridere proprio un emerito cazzo. 
3 notes · View notes