#cittadini attivi
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pier-carlo-universe · 6 days ago
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Alessandria: Incontro Pro Loco al Cristo, il nome, il logo, la sede e i progetti. Giovedì la presentazione ufficiale
Verso la nascita della Pro Loco al Quartiere Cristo: entusiasmo, partecipazione e tante idee per il futuro della comunità Ad Alessandria cresce l’interesse attorno alla futura Pro Loco del Quartiere Cristo, un progetto che sta catalizzando l’attenzione di famiglie, cittadini e gruppi di giovani, uniti dalla voglia di contribuire alla valorizzazione e allo sviluppo del territorio. Nell’incontro…
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noneun · 4 months ago
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Sarò distratto io...
ma dopo le critiche di Elena Cecchettin alla condanna dell'assassino di sua sorella, i giornali si sono affrettati a riportare il comunicato di ieri della Camera Penale Veneziana:
Non possiamo non evidenziare come le parole della Signora Elena Cecchettin sviliscano la funzione difensiva criticando le tesi sostenute dall’Avv. Caruso (...) appare un fuor d’opera farlo sui social, senza neppure avere contezza delle basi giuridiche sottese alle decisioni.
Ma non ho trovato nessun articolo che riportasse gli elogi dell'altro ieri dell'Unione delle Camere Penali Italiane alle parole di Gino Cecchettin e le successive aspre critiche a Matteo Salvini:
Davvero lezioni di grande civiltà che segnano la insuperabile distanza con la società politica e con i nostri governanti, impegnati, come sempre, a diffondere sguaiati e rabbiosi spot per la solita propaganda populista da bassifondi. Così, il ministro Salvini, perdendo una ghiotta occasione per tacere, si lancia in spericolati auspici di “lavori forzati” per l’imputato Turetta perché la sua detenzione non gravi economicamente sulla collettività. Forse il Ministro Salvini non conosce affatto le convenzioni internazionali vincolanti per l’Italia, fra tutte la Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, comunemente nota come Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), sottoscritta proprio a Roma il 4 novembre 1950 e che all’art. 4 stabilisce che “Nessuno può essere costretto a compiere un lavoro forzato o obbligatorio”, così come analogamente statuito dall’art. 5 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, adottata con il Trattato di Lisbona del 1 dicembre 2009. Forse le conosce e allora, cosa ben più grave, intenzionalmente le calpesta e con esse calpesta la Costituzione e quei principi che rappresentano un baluardo di civiltà e soprattutto impediscono che la nostra società precipiti verso la barbarie. Nell’un caso e nell’altro, in ogni caso, il Ministro dimostra una netta e incolmabile distanza con i valori di civiltà che hanno espresso i familiari stretti della povera Cecchettin, nonché l’assoluta urgenza di un accelerato corso di alfabetizzazione costituzionale a cui magari invitare gli altri noti esponenti del governo e del Parlamento, purtroppo non pochi, che, da una parte e dall’altra, ostendono una clamorosa ignoranza, oltre che il vilipendio della Costituzione e della Repubblica italiana. Se invece, il Ministro Salvini intendeva denunziare il fallimento economico – per noi anche sociale – del sistema penitenziario italiano che costa a tutti i cittadini più di 3 miliardi di euro l’anno, incapace di svolgere adeguata attività di risocializzazione e di reinserimento sociale, inutile alla prevenzione della recidiva giunta oramai al 70% di ricaduta nei reati, senza rispetto alcuno per la dignità dei detenuti e di coloro che svolgono la loro attività lavorativa, foriero del più alto numero di morti “in e di” carcere mai registrato prima d’ora, allora si attivi per una sessione parlamentare per discutere pubblicamente delle condizioni attuali delle carceri italiane, consentendo, così, ad un Parlamento, troppo muto, di intraprendere un percorso illuminato di riforme. In entrambi i casi, potrà contare sul contributo della comunità di penalisti che si spende continuamente per il superamento delle condizioni di inciviltà in cui si trova il mondo delle carceri italiane.
Mi sembra un filino più rilevante che un ministro mostri una clamorosa ignoranza in materia giuridica e costituzionale.
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luposolitario00 · 3 months ago
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cosa ne pensi della democrazia?
Penso che la democrazia sia fondamentale perché garantisce la partecipazione di tutti i cittadini alle decisioni che riguardano la società. Tuttavia, credo che in Italia non ci sia una democrazia piena, perché spesso le istituzioni non riescono a rappresentare pienamente i bisogni delle persone. Nonostante ciò, penso che sia nostro dovere essere cittadini attivi, votare, scendere in piazza per difendere i nostri diritti e continuare a credere nella democrazia come strumento per migliorare il paese.
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piusolbiate · 6 months ago
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A colloquio con il sindaco
 A colloquio con il sindaco Ghioldi su rapporti con l’Azienda socio sanitaria, presenza sul territorio dei medici di base, sinergie con i comuni vicini. Capitolo Case di Comunità e questioni sovracomunali.
l'articolo completo su il Bustese
Sulla presenza di medici di medicina generale, per esempio, dice: «A Solbiate, finora, è andata abbastanza bene, non registriamo i problemi che si sono visti in altre realtà. Inoltre, seguiamo l’evolversi della situazione, e le novità, relative alle sedi territoriali di Asst, quelle attivate e quelle che arriveranno. I punti di riferimento sono, saranno a Fagnano e Castellanza. Certo, una questione merita di essere considerata: andrebbe attivato un servizio di trasporto, un collegamento tra i Comuni che, come Solbiate, non hanno e non avranno queste sedi e le Case di Comunità».
Ghioldi si sofferma, poi,  sul confronto con Asst, punto sul quale il suo omologo si è espresso anche in modo critico: «Ovviamente il confronto serve, la continuità nel tempo pure.  Torno sulle Case di Comunità: gli incontri con Asst dovrebbero avvenire anche per monitorare le loro attività. Inoltre sarebbe auspicabile un coinvolgimento ancora maggiore dell'Azienda Speciale Consortile del Medio Olona, soprattutto in tema di Tutela Minori e Neuropsichiatria infantile. Infine penso al servizio Cup, apprezzato dai cittadini, presente nei Comuni. Ecco, i Comuni della Valle Olona vorrebbero tenerli, i Cup, senza che questi fossero attivi nelle sole Case di Comunità. C’è già stato un incontro per prolungare l’assetto attuale».
E l'ospedale Busto/Gallarate? «Dato che la scelta è stata fatta, serve procedere senza perdere tempo. E, altrettanto importante, senza che il servizio offerto dagli ospedali esistenti degradi»
Sulla necessità di attuare e implementare sinergie tra comuni (il collega marnatese ha citato i temi del personale e della Polizia Locale), il primo cittadino di Solbiate si dice d’accordo: «La questione compare anche nel nostro Documento di programmazione. Il dialogo è abbozzato, vedremo. Certo, che sia necessario parlarsi, e concretizzare, è evidente. Basta osservare, per fare un esempio anche visivo, certe piste ciclopedonali che arrivano al confine di un Comune. E finiscono lì, senza proseguire in quello confinante. Poi Solbiate ha il suo problema caratteristico». Noto e stranoto: la viabilità. «Il traffico pesante che attraversa la valle – conclude Ghioldi - passa a dir poco in via prioritaria da Solbiate. Comune piccolo ma con due strade provinciali. Ovviamente porteremo la questione nelle sedi competenti, alla nuova Giunta della Provincia».
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abr · 1 year ago
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(...) Judith Butler, studiosa femminista, esperta di questioni di genere e punta di diamante del pensiero «woke» statunitense, (...) diciassette anni fa durante un convegno all'università di Berkeley: «Hamas e Hezbollah sono movimenti sociali progressisti, parte integrante della sinistra globale». Una saldatura tra frange della sinistra radical e il fondamentalismo islamico (...) che porta alla diffusione di notizie non verificate o fake news anche da parte di quei giornalisti sempre attenti alla deontologia degli altri. Prendiamo il caso di Rula Jebreal, giornalista e scrittrice palestinese con cittadinanza israeliana e italiana (...). L'attivista attacca Israele in tv e dal suo seguitissimo profilo su X. Solo che la foga può fare brutti scherzi. (...) Venerdì Jebreal condivide un video in cui si vedono dei cittadini israeliani intonare cori che inneggerebbero alla distruzione di Gaza. Poi commenta indignata: «Fanatici di destra israeliani celebrano la carneficina a Gaza, esultano per l'uccisione di 4mila bambini palestinesi». (...) Solo che il video è del 2015. Un montaggio di filmati girati otto anni fa durante una manifestazione di un gruppetto di estrema destra contro i matrimoni misti. Ma la cosa più grave è che il video è stato preso dal profilo di Matteo Cocchi, un utente neofascista che twitta citazioni di Adolf Hitler.
E poi c'è la Lucarelli, opinionista del Fatto Quotidiano. Anche lei nell'impazienza di attaccare Israele rilancia una clip in cui si vedono dei civili morti su una strada. Poi scrive: «Sembrano le immagini di Bucha. Ma vedo meno pietà in giro». La fonte del video sostiene che l'esercito israeliano è il responsabile del massacro. Altri accusano Hamas. Lucarelli poi fa marcia indietro e spiega di non sapere chi abbia commesso il crimine. Sicuramente sarebbe stato opportuno evitare di diffondere un filmato non verificato. Ma sui social c'è di tutto. E impazzano giovanissimi tik toker con decine di migliaia di followers, invitati anche dalle tv nazionali, che accostano la Palestina e Hamas alla resistenza contro il nazifascismo. Non manca nemmeno chi si esalta davanti ai lanci di razzi da Gaza contro i civili israeliani. L'odio contro Israele è virale e si nutre di bufale.
Grazie a chiunque Lassù per avermi dato neuroni sufficientemente numerosi e attivi da evitare come la peste i carri in convoglio solidale delle Rula (pro Hamas) e delle Selvaggia (ch'illi so'tutti uguagli).
Ps.: Rula può dire fare girare e attaccare perché é musulmana araba israeliana, come tanti altri in Israele (la maggioranza degli abitanti di Haifa città ad esempio), col 100% dei diritti civili, caso unico per arabi mediorentali (*). Fosse cittadina di Hamas-land , uhmmm, mi viene qualche dubbio che potrebbe.
(*) Alla faccia di quelli che "no allo stato sionista", parificando di fatto Israele all'integralismo islamico (siamo al rovesciamento della realtà).
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italiani-news · 2 days ago
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La visita di Stato di Re Carlo III e della Regina Camilla in Italia ha preso ufficialmente il via oggi, con un'accoglienza solenne e ricca di significato. La coppia reale britannica è arrivata a Roma per un incontro di alto livello con le autorità italiane, con l'obiettivo di rafforzare i legami storici e diplomatici tra il Regno Unito e l'Italia. Un evento che segna un'importante occasione di scambio culturale e politico tra due nazioni con una lunga tradizione di cooperazione.L'arrivo di Re Carlo e Camilla a Roma è stato accompagnato da una cerimonia che ha richiamato l'attenzione di cittadini e turisti. 32 corazzieri a cavallo, in una straordinaria parata, hanno scortato la coppia reale lungo le strade del centro storico della capitale, regalando una scena di grande fascino e solennità. Le cavalcature, con le loro uniformi d'epoca, hanno aggiunto un tocco di maestosità alla visita, conferendo all'evento una cornice di regalità e tradizione.La scorta, che ha attraversato le principali vie della città, ha attirato l'attenzione di molti spettatori lungo il percorso. Tra il pubblico, si è respirata un'atmosfera di curiosità e ammirazione, mentre i reali venivano accolti con calore e entusiasmo, testimoniando il forte legame che unisce i due paesi.Dopo la parata e il lungo percorso attraverso il cuore di Roma, Re Carlo III e la Regina Camilla sono giunti al Quirinale, sede della Presidenza della Repubblica Italiana, per un incontro ufficiale con il Presidente Sergio Mattarella. La cerimonia al Quirinale è stata un momento di grande formalità, con scambi di saluti e discorsi istituzionali che hanno sottolineato l'importanza di questa visita per rafforzare i legami di amicizia tra Italia e Regno Unito.Durante l'incontro, sono stati affrontati temi di rilevanza internazionale, tra cui la cooperazione economica, la sicurezza globale e le sfide ambientali, temi su cui entrambi i Paesi sono particolarmente attivi. La visita di Stato di Re Carlo e Camilla ha rappresentato un'opportunità per consolidare anche il dialogo culturale e la collaborazione tra le due nazioni, in un momento storico segnato da importanti cambiamenti geopolitici.Questa visita di Stato segna un'importante tappa nelle relazioni tra l'Italia e la monarchia britannica, una storia che affonda le radici in secoli di scambi diplomatici e culturali. La presenza di Re Carlo III e Camilla in Italia non è solo un'occasione di prestigio per il Regno Unito, ma anche una dimostrazione di quanto le relazioni tra i due Paesi siano ancora forti e vitali.Durante il soggiorno, sono previsti altri incontri con autorità politiche italiane, nonché visite a luoghi simbolici della cultura e della storia di Roma e dell'Italia, per un'esperienza che, oltre a quella politica, è anche un viaggio nel cuore delle tradizioni italiane.La visita di Stato proseguirà con eventi e cerimonie che coinvolgeranno altre città italiane, consolidando il messaggio di amicizia e collaborazione tra l'Italia e il Regno Unito. La presenza di Re Carlo e Camilla al Quirinale non è solo un atto di rappresentanza, ma un'opportunità per rafforzare le relazioni bilaterali, affrontare insieme le sfide globali e celebrare la lunga e fruttuosa amicizia tra le due nazioni.Questa visita rappresenta, dunque, un momento storico significativo, non solo per il Regno Unito e l'Italia, ma anche per l'intera comunità internazionale, chiamata a riflettere sull'importanza della diplomazia e della cooperazione tra le grandi potenze mondiali. Read the full article
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fedelando · 19 days ago
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"Siete grandi comunicatori. Occhio al consenso facile e alle minacce della rete"
IL MAGISTRATO MARESCA INCONTRA GLI STUDENTI DI CAIAZZO
Nell’aula magna dell’Istituto Comprensivo “Aulo Attilio Caiatino” di Caiazzo, l’atmosfera era carica di aspettativa. Gli studenti, seduti in silenzio, attendevano l’arrivo di un uomo che dedica la sua vita a combattere il crimine: il magistrato sotto scorta Catello Maresca. Ad aprire l’incontro è stata la dirigente Silvana Santagata che ha salutato il magistrato e i presenti con parole di ringraziamento per l’opportunità di ospitare un evento così significativo. "Questo incontro è un momento importante per la nostra comunità - ha aggiunto il sindaco di Caiazzo Stefano Giaquinto presente con una rappresentanza dell’amministrazione- perché ci ricorda che la legalità e il coraggio sono valori che vanno coltivati ogni giorno, a partire dai nostri giovani”.
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Con il libro "Lo Stato vince sempre" come punto di partenza, Maresca ha iniziato a raccontare la sua storia, una vita fatta di sacrifici, scelte coraggiose e momenti che hanno segnato non solo la sua carriera, ma anche il suo cuore. Tra i ricordi più vividi, l’arresto di Michele Zagaria, il superlatitante che per 16 anni aveva vissuto rinchiuso in un bunker ipertecnologico, lontano dalla luce del sole. "Quel bunker era una scatola di cemento armato - ha spiegato Maresca - e la vita da ricercato di Zagaria era uno schiaffo alle persone perbene. Quel giorno, il 7 dicembre 2011, è stato il momento più emozionante della mia carriera. Un momento che mi ha segnato per sempre". Ma dietro il magistrato inflessibile c’è un uomo con passioni e ricordi personali, il calcio per esempio, una grande passione “che mi ha insegnato il valore del lavoro di squadra e della determinazione”. Lezioni di vita e di coraggio, insomma. Maresca ha parlato ai ragazzi con franchezza, esortandoli a riflettere sulle proprie scelte. "La repressione è importante - ha esortato - ma la mafia va sradicata, non solo combattuta. E per farlo, serve il coraggio di tutti, non solo delle istituzioni”. Ha poi ricordato i suoi maestri, i magistrati siciliani Falcone e Borsellino: "Mi hanno insegnato prima di tutto il dovere. La mia vita è stata impregnata di questo valore. Falcone, in particolare, è sempre stato al mio fianco. È il mio angelo custode, mi ha aiutato e mi aiuta a superare ogni difficoltà”. Rivolgendosi idealmente a se stesso da giovane, ha aggiunto: “A Nello direi “bravo”, hai fatto la scelta giusta”. Il magistrato non ha risparmiato avvertimenti sui pericoli del mondo moderno: "State attenti ai modelli proposti dalla rete. Siete grandi comunicatori, ma occhio al consenso facile e subdolo di certi personaggi. La rete può essere un’arma a doppio taglio”. E poi, i sacrifici personali. Maresca ha raccontato di aver spiegato ai suoi figli, quando erano piccoli, la sua missione con parole semplici: "Papà combatte i cattivi”. Una frase che racchiudeva tutta la sua dedizione, ma anche il peso di una vita lontana dalla normalità.
A chiudere l’incontro è stata la dirigente scolastica Santagata, con un messaggio potente ed incisivo: "La scuola deve insegnare a non essere cittadini passivi. Dare consenso a comportamenti negativi, come il bullismo, è pericoloso. Dobbiamo formare leader positivi, sicuri e preparati, capaci di resistere alle logiche dei reality e di fenomeni come il bullismo. La società ha bisogno di cittadini attivi, non passivi”. Ha poi aggiunto: "Quando vedete qualcosa di sbagliato, parlate. Non chiudetevi in voi stessi, perché il silenzio può portare a conseguenze gravi, come l’ansia o il malessere. Siate protagonisti del cambiamento”. L’evento, organizzato dalla dirigente in collaborazione con la professoressa Caterina Monte e i docenti referenti del progetto “Legalità”, rientrava nelle iniziative per celebrare la Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Ad accogliere il magistrato, anche i bambini della Scuola dell’Infanzia, che con i loro sorrisi e la loro gioia hanno mostrato uno striscione realizzato nel corso di un’attività di intersezione con la scritta: “Lo Stato vince sempre, ed io lo so". Un messaggio di speranza e fiducia, che ha intenerito Maresca e tutti i presenti.
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siciliatv · 5 months ago
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Ritornano da oggi, lunedì 18 novembre, fino a sabato 23 novembre, le Giornate FAI per le Scuole, un’iniziativa del Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dedicata agli istituti scolastici. Giunta alla tredicesima edizione, questa manifestazione, modellata sulle celebri Giornate FAI di Primavera e d’Autunno, coinvolge giovani studenti come apprendisti ciceroni. Questi ultimi, adeguatamente preparati dai volontari del FAI e dai docenti, guideranno i propri compagni alla scoperta di beni e luoghi selezionati e resi accessibili grazie all’impegno della Fondazione. In Sicilia, i siti aperti includono il Villino Favaloro a Palermo, la Caserma dei Carabinieri di Agrigento, la Chiesa di San Vito a Bronte, Palazzo dell’Aquile a Caltagirone, il Teatro Selinus a Castelvetrano, la Città della Scienza di Catania, Palazzo Miccichè a Favara, il Laboratorio di Restauro a Gela, la Chiesa della Calispera a Messina e la stazione della Capitaneria di Porto a Siracusa. La partecipazione, riservata alle scuole iscritte al FAI, si propone di sensibilizzare i giovani alla valorizzazione del patrimonio culturale attraverso visite guidate ed esperienze di apprendimento tra pari. A livello nazionale, saranno oltre 200 i luoghi aperti dai volontari del FAI. Le classi “Amiche FAI” verranno accolte per scoprire chiese, palazzi storici, parchi, monumenti e altre meraviglie del territorio, narrate dai loro stessi coetanei in un’esperienza che punta a formare cittadini consapevoli e attivi, promotori della ricchezza culturale del Paese. La manifestazione è patrocinata dalla Commissione europea, dal Ministero della Cultura, dalla Regione Siciliana e da tutte le Regioni e Province Autonome italiane. Quest’anno sarà anche lanciato il contest online #LATUAIDEAGREEN, in cui gli studenti potranno votare opere di street art legate al tema della scarsità idrica, con premi dedicati e un contributo alla manutenzione dell’Orto sul Colle dell’Infinito a Recanati, bene FAI. Read the full article
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roma-sera-giornale · 5 months ago
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Cimiteri di Roma: servizi inadeguati e proteste cittadine
Una vergogna, i cittadini, spesso anziani, si avviano a piedi e senza guida alcuna: il Sindaco si attivi immediatamente per frenare questa deriva del decoro, del rispetto e della memoria”.
De Ficchy Giovanni “Lo squallore elevato a modello del Pd alla guida di Roma ha fatto centro pure nei giorni dedicati ai defunti, ed ecco che il rinnovo della concessione ad Ama dei servizi cimiteriali è solo un altro flop della giunta guidata dal sindaco Gualtieri. Al cimitero Flaminio il Comitato per la tutela dei cimiteri capitolini segnala non soltanto erbacce e degrado, ma una vera e…
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pier-carlo-universe · 11 days ago
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Alessandria inaugura la Palestra INclusiva al Bosco del Sole: sport, natura e inclusione per tutti
Alessandria, sabato 5 aprile 2025 – In occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, nasce una nuova realtà al Bosco del Sole: una palestra inclusiva all’aperto, uno spazio verde dove benessere, socialità e accessibilità si fondono in un’esperienza unica per tutta la cittadinanza. Promossa dall’Associazione Il Sole Dentro, che da anni si prende cura delle persone affette…
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cinquecolonnemagazine · 11 months ago
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Obesità, come uscirne: l'esperimento della Gran Bretagna
Obesità, come uscirne. Sovrappeso e obesità, come ben sappiamo, rappresentano un'emergenza per tutti i Paesi occidentali in tutte le fasce d'età. Il percorso per tornare in forma parte da una buona motivazione e per essere portato a termine a bisogno di alcuni incentivi. Piccole ricompense, supporto psicologico solo i più quotati. Un gruppo di ricercatori britannici, invece, ha deciso di puntare su un incentivo totalmente diverso: offrire una somma di denaro. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Jama e presentati al congresso sull'obesità svoltosi a Venezia. Vediamo com'è andata. Game of Stones "Game of Stones" è il nome della sfida lanciata da un gruppo di ricercatori università britannica di Stirling. Gli studiosi hanno offerto una somma di 400 sterline, cioè poco più di 466 euro, a un gruppo di uomini con obesità se avessero raggiunto l'obiettivo di perdita di peso. Per lo studio sono stati arruolati un totale di 585 uomini di peso medio di 118,5 kg e un BMI medio di 37,7 tra luglio 2021 e maggio 2022. Il follow-up finale è avvenuto a giugno 2023. I partecipanti sono stati divisi in tre gruppi. Al primo gruppo sono stati inoltrati, in 12 mesi, 196 messaggi di testo focalizzati sul comportamento combinati con incentivi finanziari. 194 messaggi di testo focalizzati solo sul comportamento furono inviati al secondo gruppo. Al terzo 195 messaggi relativi a una lista d'attesa. Tutti i partecipanti hanno ricevuto informazione sul loro peso e un contapassi. I risultati della ricerca L'obiettivo da raggiungere era un calo ponderale pari al 5% del peso iniziale a 3 mesi, del 10% rispetto al basale a 6 mesi e il mantenimento del 10% di perdita di peso a 12 mesi. L'incentivo era promesso a coloro che avrebbero raggiunto tutti gli obiettivi e che si fossero fatti pesare entro 23 giorni dalla data di scadenza del follow-up sulla bilancia dello studio. Ogni 1% di peso perso tra il 5% e il 10% a 6 e 12 mesi garantiva un ulteriore incentivo. La variazione di peso è stata più sensibile all'interno del gruppo al quale sono stati offerti incentivi economici. Infatti, le variazioni di peso medie (SD) sono state di -5,7 kg per il gruppo di messaggi di testo con incentivi finanziari, -3,0 kg per il gruppo di soli messaggi di testo e -1,5 kg per il gruppo di controllo. Obesità: come uscirne Il Regno Unito è uno dei Paesi più attivi nella lotta all'obesità e in questi anni ha studiato diverse iniziative su come uscirne. Un analogo progetto a quello illustrato era stato promosso una decina di anni fa dalla società “Weight Wins” per conto dell’Amministrazione del Kent. Prevedeva un buono di circa 500 euro per coloro che riuscivano a perdere 7 chili di peso corporeo e di mantenere l'obiettivo per 24 mesi. Nello stesso periodo il governo britannico mise a disposizione dei cittadini dei voucher di 50 sterline per l'acquisto di frutta e verdura. L'incentivo doveva aiutare le famiglie britanniche a seguire le linee guida sull'alimentazione bilanciata che prevedono il consumo di 5 porzioni di frutta giornaliere e due di verdura. In alcuni sobborghi di Londra, invece, furono offerti biglietti di cinema o “voucher” per gli acquisti agli studenti che andavano a scuola a piedi invece che con mezzi pubblici o privati. L'iniziativa riscosse molto successo. In copertina foto di Steve Buissinne da Pixabay Read the full article
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notiziariofinanziario · 1 year ago
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La sostenibilità oggi è una tendenza non solo per le aziende
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La sostenibilità oggi è una tendenza, non solo per le aziende ma anche per i cittadini che la utilizzano come bussola per le proprie azioni quotidiane. Da uno studio del 2023 della Fondazione Fratelli Tutti, il 78% del campione afferma di conoscere bene o discretamente la sostenibilità economica, sociale ed ambientale, mentre solo il 22% ha dichiarato di avere una conoscenza superficiale o di non conoscere cosa sia.  Parallelamente sono diverse le indagini che studiano i comportamenti di consumo degli italiani, che grazie “all’effetto Greta” e alle numerose iniziative connesse all’Agenda 2030 dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, si dimostrano sempre più informati.  Se da una parte i dati dell’Osservatorio per la Coesione e l’Inclusione Sociale rilevano come nel triennio 2018-2020 circa due terzi della popolazione italiana segua pratiche di consumo responsabile, con un incremento del +219% rispetto al dato contenuto nel rapporto Iref del 2002, dall’altra vediamo la polarizzazione delle pratiche tra i cittadini interessati e attivi (circa 60%) e gli “indifferenti” che, pur essendo informati, dichiarano in modo crescente di non essere interessati a pratiche di consumo sostenibile. Perché se la sostenibilità si sta affermando come tema centrale nella comunicazione, molti cittadini si dichiarano “indifferenti”? Cosa frena le persone dal comportarsi in modo responsabile? La ricerca di Fondazione Unipolis e condotta da NeXt Economia con il contributo di Fondazione Unipolis cerca di dare una risposta a questa domanda, indagando le cause del perché nel corso del tempo un crescente numero di persone ha espresso la volontà di adottare abitudini di consumo sostenibili, eppure questa volontà non sempre ha trovato riscontro nella pratica e quindi nei comportamenti d’acquisto effettivamente adottati dai consumatori. Secondo una ricerca di Procter & Gamble Italia insieme all’Istituto Piepoli, il tempo e la praticità sembrano essere i principali ostacoli alle scelte sostenibili e assieme alle diverse le tipologie di asimmetrie informative, influiscono sia sulla percezione del problema sia sull’effettiva importanza di un’azione concreta. Il Questionario “Indicatori per un nuovo paradigma economico sostenibile" messo a punto dall’indagine vuole rilevare i diversi livelli di consapevolezza e le diverse forme di partecipazione, oltre che per monitorare negli anni lo stato di avanzamento del nuovo paradigma economico fra i cittadini italiani. La compilazione sarà possibile attraverso il modulo online fino al 29 marzo 2024, la partecipazione del maggior numero di persone sarà fondamentale per andare in profondità sulle cause che non permettono una massiccia partecipazione dei cittadini alle azioni quotidiane di consumo responsabile e ad implementare strategie per una crescente diffusione dei principi e dei valori di sostenibilità. I temi del consumo responsabile, del cambiamento negli stili di vita, di come possiamo noi cittadini cambiare il sistema economico in cui viviamo saranno affrontati durante il Festival Nazionale dell’Economia Civile che si svolgerà a Firenze dal 3 al 6 ottobre 2024. Read the full article
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agrpress-blog · 1 year ago
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In un'Italia che vede sempre più piccoli comuni spopolarsi, il fenomeno della desertificazione bancaria emerge come un ulteriore aspetto critico. Un'indagine della Uilca ha gettato luce sul modo in cui i cittadini affrontano la chiusura delle filiali, rivelando che il 66,8% di essi opterebbe per un'alternativa fisica se la propria filiale chiudesse. Un significativo 25,4% sarebbe incline a utilizzare i servizi bancari online, sottolineando la crescente importanza di soluzioni digitali. La campagna "Chiusura filiali? No, grazie" ha attraversato l'Italia, culminando in una presentazione al Cnel. I risultati indicano che, nonostante l'avanzare della digitalizzazione, le filiali rimangono fondamentali per il 70% dei cittadini, specialmente come punti di riferimento per investimenti e supporto finanziario. L'assenza di filiali incide non solo sulla routine finanziaria, ma anche sugli investimenti locali. Nel periodo 2018-2022, il numero di comuni serviti da banche è diminuito del 10,9%, con un impatto significativo sull'occupazione e sul tessuto sociale delle comunità. Al centro di questa trasformazione, il digital banking registra un aumento del 13,1% di clienti attivi su Mobile Banking nel 2022, mentre le operazioni su Internet Banking crescono del 3,3%. Il contesto attuale richiede una riflessione approfondita. Il presidente del Cnel, Renato Brunetta, ha proposto un tavolo di confronto per esplorare soluzioni alternative alle chiusure, prendendo spunto dal progetto "Polis" di Poste Italiane. Questa iniziativa, che apre centri nei luoghi periferici, rappresenta un modello innovativo che potrebbe essere adottato anche nel settore bancario. L'evoluzione digitale è innegabile, ma il dibattito sulla presenza fisica delle banche nei piccoli comuni suggerisce che una transizione bilanciata potrebbe essere la chiave per garantire che nessuna comunità resti indietro.
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levysoft · 1 year ago
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Nell'estate del 1972, Henry Kissinger, morto oggi a 100 anni nella sua casa in Connecticut, fece una telefonata che cambiò per sempre la storia degli scacchi. Il Segretario di Stato sotto le presidenze Nixon e Ford sollevò la cornetta e disse poche parole: "Questo è il peggior giocatore di scacchi del mondo, che parla con il più grande giocatore di scacchi del mondo". Dall'altra parte, con la cornetta in mano, non c'era un leader politico, un presidente o un re, ma semplicemente Bobby Fischer, il più forte scacchista americano del tempo.
Fischer aveva appena minacciato di ritirarsi dal match mondiale contro il campione sovietico, Boris Spassky, lasciando così ai russi il predominio incontrastato del gioco. Kissinger, però, scacchista provetto, aveva capito che in palio non c'era solo una partita, un titolo sportivo: in piena guerra fredda gli Stati Uniti non potevano abbandonare il campo di battaglia, nemmeno se costituito da 64 semplici caselle, se dall'altra parte l'avversario era sostenuto dal Cremlino.
Kissinger dimostrò, una volta di più, la sua arte retorica, la sua capacità di risvegliare orgoglio e appartenenza, la sua forza diplomatica. Fischer si convinse e parti per Reykjavi'k, in Islanda, dove avrebbe sconfitto Spassky in quella che ancora oggi è ritenuta "la partita del secolo" e regalando a Washington una vittoria che venne acclamata in tutto il Paese. Un successo che pose fine ad almeno 24 anni di ininterrotto dominio scacchistico sovietico, un record che Mosca custodiva gelosamente perché riteneva dimostrasse la sua potenza intellettuale sulle altre nazioni.
Quella di Kissinger, però, fu una telefonata che permise agli scacchi di raggiungere una notorietà mai avuta prima e di diventare uno dei giochi più diffusi. Prima della partita tra Fischer e Spassky, il governo americano era relativamente interessato agli scacchi. Al contrario, milioni di cittadini sovietici giocavano fin dalla più tenera età, e poi a scuola e nei circoli ricreativi.
Alla fine degli anni '50 la Federazione scacchistica statunitense contava circa 2.000 giocatori attivi ma dopo la conquista del titolo da parte di Fischer quel numero raddoppiò. I giornali e le televisioni celebrarono il match con grandi titoli e Kissinger, che aveva capito come il giocatore newyorchese potesse diventare 'un eroe', ottenne un altro enorme successo come diplomatico e Consigliere alla sicurezza.
Ci sono tante leggende attorno alla telefonata. Il New York Times interrogò Fred Cramer, all'epoca uno dei pochi a cui Fischer si rivolgeva, una specie di portavoce, e vice-presidente della Federazione a stelle e strisce. Cramer confermò che Kissinger telefonò "alla stella americana degli scacchi" ma non raccontò altri particolari. Non disse quando e cosa si dissero. Lasciò intendere che l'esortazione andò a buon fine e che, probabilmente, furono trasmesse a Fischer anche le parole di Nixon.
Alcune versioni sostengono che la chiamata avesse avuto toni più severi ma i più convergono che il messaggio risuonasse più o meno in questo modo: "L'America vuole che tu vada laggiù e sconfigga i russi". Non era più una questione di pezzi Bianchi o Neri. E Fischer, che in futuro si sarebbe scontrato più volte con Washington, fino a diventare un reietto, un nemico (tanto da morire in Islanda), sentì il richiamo del suo Paese attraverso le parole di Kissinger.
A questo, ovviamente, bisogna aggiungere anche altri elementi che contribuirono a convincere il giocatore americano: il raddoppio del montepremi, grazie al banchiere James Derrick Slater, e la possibilità di Fischer di avanzare altre condizioni legate alla sala di gioco e al rapporto con i media in loco. Kissinger tornerà poi a usare gli scacchi come metafora politica nel 2009, in un'intervista a Der Spiegel commentando le scelte dell'allora presidente Obama nella costruzione di una politica estera pacifica e improntata al tendere una mano al mondo islamico, Iran in testa.
"Obama è come un giocatore di scacchi che sta giocando una simultanea (più partite insieme contemporaneamente, ndr) e ha deciso di usare un'apertura insolita". Sottolineando poi di non avere niente in contrario con quella mossa ma che sarebbe stato decisivo vedere come il presidente Usa avrebbe reagito alle contromosse dell'avversario.
L'importanza di Kissinger nel mondo degli scacchi, infine, è sottolineato anche da una foto che Magnus Carlsen, ex campione del mondo, pubblicò sui suoi social dopo il loro incontro, qualche anno fa. Kissinger vedeva il mondo e la politica sopra una grande scacchiera, il luogo ideale dove strategia, tattica e pazienza, soprattutto quest'ultima, trovano ancora ogg
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piusolbiate · 3 months ago
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CENTRO PER LA FAMIGLIA DELLA VALLE OLONA
 E' attivo il “Centro per la Famiglia della Valle Olona”, un nuovo punto di riferimento innovativo per promuovere il benessere familiare, rivolto ai cittadini dei  7 comuni dell’Ambito di Castellanza (Castellanza, Fagnano Olona, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Marnate, Olgiate Olona e Solbiate Olona). 
Si tratta di un servizio sperimentale che pone al centro il ruolo sociale ed educativo della famiglia, proponendo contesti dove renderla protagonista, favorire il benessere, sostenere la genitorialità, sviluppare reti sociali e di solidarietà.
 Il progetto, finanziato dalla Regione Lombardia tramite il Fondo per le Politiche della Famiglia, è gestito dalla Cooperativa LaBanda in qualità di ente capofila in collaborazione con ATS Insubria. 
Partner del progetto sono l’Azienda Speciale Consortile Medio Olona Servizi alla Persona e i Servizi Sociali Territoriali Professionali dei 7 Comuni coinvolti.
Il Centro per la Famiglia della Valle Olona nasce con l'obiettivo di superare uno dei principali ostacoli che le famiglie incontrano nell’accesso ai servizi: la frammentazione dell’offerta. 
Nonostante la presenza di numerosi enti pubblici, privati e associazioni attivi sul territorio, spesso manca un coordinamento condiviso che renda i servizi facilmente accessibili e comprensibili.
Servizi del Centro
Il servizio articolato mediante sportelli, si avvale di un approccio multidisciplinare, con la collaborazione di pedagogisti, psicologi, educatori e mediatori familiari, per offrire risposte mirate alle diverse esigenze delle famiglie.
Oltre ai servizi di informazione e orientamento, il progetto prevede attività laboratoriali, eventi di sensibilizzazione e momenti formativi. L’obiettivo è offrire non solo supporto immediato, ma anche occasioni di crescita e confronto su temi legati alla genitorialità e al benessere familiare. 
Come accedere ai servizi
Per accedere agli sportelli ed alle iniziative proposte, è preferibile prenotare un appuntamento via email a [email protected]   oppure presentarsi direttamente durante gli orari di apertura.
Tutte le informazioni, le iniziative, gli orari ed i punti di accesso sono disponibili  sul sito: https://www.labandacoop.it/centro-per-la-famiglia/  ed è possibile iscriversi qui alla newsletter del Centro per essere sempre aggiornati su tutte le iniziative dedicate alle famiglie della Valle Olona.
(da https://www.aziendaspecialemedioolona.it/m/11/86/)
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bikewalden · 1 year ago
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su CONVIVENZA e IMMIGRAZIONE
LA TV DI STRADA
La storia di un’associazione, Anelli Mancanti, che vive quasi esclusivamente grazie alla generosità dei volontari e degli immigrati che da ‘utenti’ si trasformano presto in soggetti attivi, tenendo corsi e partecipando alle varie iniziative. L’esperienza della telestreet e quella di un torneo di calcio multiculturale nato al parco delle Cascine, con alcune squadre improvvisate... Intervista a Silvia, Marco, Giorgios, Costanza.
Anelli Mancanti (www.anellimancanti.it) è un’associazione di Firenze che offre vari servizi gratuiti a cittadini italiani e a migranti, svolti da operatori e mediatori culturali per promuovere la cultura multietnica. In particolare vengono svolte attività di accoglienza, orientamento al lavoro e assistenza legale. Silvia, Marco, Giorgios, Costanza sono volontari e si occupano delle varie attività dell’associazione.
Una Città n° 149 / 2007 Giugno-Luglio
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