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LIBRI / Il mito di Artù nelle fonti latine
Elena Percivaldi Quella di Artù è senza dubbio una tra le figure più note e affascinanti del Medioevo. Personaggio realmente esistito o sovrano leggendario, signore di Camelot o supremo comandante dei Britanni, Artù appare nell’immaginario collettivo come il custode della Tavola Rotonda, la mensa attorno alla quale sedeva un gruppo ristretto di cavalieri che lì si incontravano prima di partire…
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Morgana è nata per darci coraggio. È una narrazione di figure femminili capaci di deflagrare con la loro forza. Morgana è il personaggio più interessante del ciclo arturiano, sorella di Artù, la chiamano indifferentemente ‘fata’ o ‘strega’ a seconda delle situazioni. Quando utilizza il suo potere a favore del re è una fata, quando invece decide di usarlo per se stessa diventa una strega
Chiara Tagliaferri su Morgana
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Finito poco fa in spiaggia, prima che scoppiasse il temporale. Veloce, interessante, insolito. Se vi piace il ciclo arturiano, questa è una riflessione su alcune donne, più o meno protagoniste, delle storie che sono state narrate e rimaneggiate nel tempo. Se vi piacciono le fan-fiction e la narrativa di rielaborazione, è una illuminante critica sulla prospettiva e sulle carenze della rappresentazione e le conseguenze sull'immaginario collettivo. Se avete amato Michela Murgia, è una piccola finestra biografica su un pezzetto della sua vita che ha fatto da significativo ingrediente per quello che è stato composto successivamente.
Non esistono libri innocui, perché non siamo innocui noi. Gli esseri umani sono pericolosi e quello che nutre il loro immaginario si rivela l’innesco di processi di misteriosa combustione, talvolta divampante, talvolta ardente in latenza, come una minaccia in attesa di concretizzarsi. Non sempre ne siamo consapevoli mentre leggiamo e forse è un bene, perché credo saremmo più cauti nel considerare le storie un diversivo al reale: ne sono invece la matrice.
(...)
In nessuno dei libri che avevo letto fino a quel momento il conflitto di genere era mai stato posto con questa chiarezza, né mai l’avevo visto collegato all’immaginario religioso. Ne uscii scioccata. Le considerazioni politiche e specificamente femministe che sono in grado di formulare oggi ovviamente non erano così strutturate mentre leggevo il libro in nave, ma la storia le insinuava in modo molto efficace e per me tutt’altro che indolore. In quella riscrittura c’era però già qualcosa di ineludibile: l’evidenza che il cristianesimo– che negli anni del papato di Giovanni Paolo II sbraitava ancora per essere riconosciuto come unica “radice d’Europa”– appariva sì dominante, ma solo in quanto distruttore di tutte le alternative. Acquisire questa consapevolezza durante la lettura del romanzo non fu un processo neutro per me. Mentre facevo quella traversata in mare nella notte con in mano Le nebbie di Avalon, io ero vicepresidente diocesana dell’Azione cattolica.
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Dopo la caduta dell’Impero Romano, i popoli barbarici occupano l’Europa: mentre nel Nord Italia si insediano i Longobardi (di loro rimangono vestigia persino nell’Isola Comacina), in Inghilterra vi sono gli Angli, i Sassoni, gli stanziamenti dei Danesi, le incursioni dei Vichinghi e l’arrivo del popolo norreno dei Normanni. L’incontro fra questi popoli darà vita alla lingua e alla letteratura inglese.
Queste sono le principali tappe.
Angli e Sassoni ( - 1066)
Il poema Beowulf narra la saga della lotta fra questo eroe e mostri scandinavi. La sua ambientazione danese è prova delle influenze norrene in Inghilterra: la confluenza fra le lingue celtiche, germaniche e scandinave produce l’inglese antico.
Normanni (1066 - 1154)
La conquista normanna da parte di Guglielmo I introduce, attraverso i romance cavallereschi come il ciclo arturiano, elementi francesi nell’inglese antico ed è alla base dell’inglese medio di questo periodo.
Plantageneti (1154 - 1399)
Enrico II (1154 - 1189), marito di Eleonora d’Aquitania
Riccardo I (1189 - 1199)
Ambientato nel 1194, Ivanhoe di Walter Scott (1819) racconta la fusione del popolo anglosassone e del popolo normanno nel matrimonio fra la sassone Rowena e Ivanhoe, cavaliere che aveva seguito Riccardo alla crociata.
Giovanni Senzaterra (1199 - 1216)
Enrico III (1216 - 1272), in età minore soggetto alla tutela di Guglielmo il Maresciallo e Guala Bicchieri.
Edoardo I (1272 - 1307), antagonista di William Wallace
Edoardo II (1307 - 1327)
Edoardo III (1327 - 1377)
1346 - Edoardo III, grazie ai suoi arcieri, sconfigge i francesi a Crecy nella prima battaglia della Guerra dei Cent’anni.
1356 - Vittoria inglese di Poitiers
Riccardo II (1377 - 1399), nipote di Edoardo III, figlio del Principe Nero che si era distinto a Poitiers, in seguito alla crisi della Guerra dei Cento Anni, è deposto da Enrico Bolingbroke della casa di Lancaster. Sotto il suo regno ha luogo la rivolta dei contadini inglesi (1381).
1388 - I racconti di Canterbury (Chaucer) che, in “medio inglese”, mette in scena una società più ampia di quella cortese sulla scia del Decameron: del resto Chaucer era stato in Italia per attività diplomatiche.
Lancaster (1399 - 1471)
Enrico IV (1399 - 1413)
Enrico V (1413 - 1422), già principe “Hal”, nel dramma di Shakespeare amico di Falstaff. Sconfitti i francesi ad Azincourt (1415), sposa la figlia del re di Francia Caterina di Valois.
Enrico VI (1422 - 1461, 1470 - 1471) sotto il cui regno si hanno le sconfitte da parte di Giovanna d’Arco, arsa sul rogo nel 1431. In Shakespeare simbolo dell’uomo che soffre per il potere che ha ricevuto, muore nel 1471 nella Torre di Londra, imprigionato dagli York del futuro Edoardo IV al termine della Guerra delle Due Rose.
“Questa battaglia è come la guerra del mattino quando le nubi morenti contendono con la luce che cresce, e il pastore soffiandosi sulle dita intirizzite non sa se sia giorno o notte. Ora la vittoria inclina da questa parte, come un mare possente forzato dalla marea a combattere con il vento; ora inclina dall'altra parte, come quello stesso mare che la furia del vento forzi a ritirarsi; talora la vince il vento e talora la marea; ora l'uno è più forte ora l'altra fortissima: lottano entrambi per la vittoria corpo a corpo, e nessuno è vincitore o vinto: così ugualmente bilanciata è questa terribile battaglia” (Shakespeare, Enrico VI)
York (1471 - 1485)
Edoardo IV (1461 - 1470, 1471 - 1483)
Edoardo V (1483)
Riccardo III (1483 - 1485), sconfitto a Bosworth da Enrico Tudor
Tudor (1485 - 1603)
Enrico VII (1485 - 1509)
Enrico VIII (1509 - 1547)
Elisabetta I (1547 - 1603)
1516 - Utopia di Tommaso Moro
Shakespeare scrive in early modern English come il volgare di Dante: per questo si chiama Commedia.
Sonetto 75
Tu sei per la mia mente, come cibo per la vita. / Come le piogge di primavera, sono per la terra. / E per goderti in pace, combatto la stessa guerra / che conduce un avaro, per accumular ricchezza. / Prima, orgoglioso di possedere e, subito dopo, / roso dal dubbio, che il tempo gli scippi il tesoro. / Prima, voglioso di restare solo con te, / poi, orgoglioso che il mondo veda il mio piacere. / Talvolta, sazio di banchettare del tuo sguardo, / subito dopo, affamato di una tua occhiata. / Non possiedo, né perseguo alcun piacere, / se non ciò che ho da te, o da te io posso avere. / Così ogni giorno, soffro di fame e sazietà, / di tutto ghiotto, e d’ogni cosa privo.
Sonetto 116
Non sia mai ch’io ponga impedimenti all’unione di anime fedeli; / Amore non è Amore se muta quando scopre un mutamento / o tende a svanire quando l’altro s’allontana. / Oh no! Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai; / è la stella-guida di ogni sperduta barca, / il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza. / Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote / dovran cadere sotto la sua curva lama; Amore non muta in poche ore / o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio: / se questo è errore e mi sarà provato, Io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato
Elisabetta I crea la Compagnia delle Indie Orientali che gestirà il commercio fino al 1874 quando nascerà il Vicerè delle Indie.
Stuart (1603 - 1714)
Giacomo I (1603 - 1625), amante di George Villers, il duca di Buckingham presente nei Tre Moschettieri di Dumas
Carlo I (1625 - 1649), decapitato e seguito dal periodo del Commonwealth di Oliver Cromwell
Carlo II (1660 - 1685)
Giacomo II (1685 - 1688), deposto dalla Gloriosa Rivoluzione
Maria II (1688 - 1694) seguita dal marito
Guglielmo d’Orange (1694 - 1702)
Anna (1702 - 1714)
1606 - Volpone (Ben Jonson), ambientato a Venezia
1611 - Bibbia di Re Giacomo
1633 - Poemi (John Donne, “Nessun uomo è un'isola … non mandare mai a chiedere per chi suona la Campana: essa suona per te”)
1667 - Paradiso Perduto (Milton). Il Puritanesimo, di cui Milton ha fatto parte, portò alla chiusura dei teatri e alla fine di quel periodo dorato a cui appartengono, fra gli altri, Marlowe e Shakespeare. Nel poema si assiste a quel fervore e a quello stile presenti anche nel Tasso. La lettera scarlatta (Hawthorne, 1850) racconterà il puritanesimo americano e la condanna di un'adultera.
1703 - Il Duca di Malborough ed Eugenio di Savoia sconfiggono i francesi a Bleinheim nella guerra di successione spagnola: nel 1713 il Trattato di Utrecht. La Gran Bretagna ottieni i possedimenti francesi in America ed è dominatrice incontrastata dei commerci marittimi.
Hannover (1714 - 1901)
Giorgio I (1714 - 1727)
Giorgio II (1727 - 1760)
Giorgio III (1760- 1820) di cui è famosa la “pazzia di Re Giorgio”
Giorgio IV (1820 - 1830), reggente dal 1811
Guglielmo IV (1830 - 1837)
Vittoria (1837 - 1901)
1719 - Robinson Crusoe (Defoe). Il protagonista, esponente della borghesia in ascesa, non è in viaggio per Dio, per il Re, per la Dama, ma per raggiungere la sua piantagione e la società che costruisce è orientata alla produzione, non ad un ideale. Si tratta di un novel e non di un romance cavalleresco in seguito all’evoluzione costituzionale e parlamentare della monarchia ed all’esistenza di una classe, quella borghese, che acquistava libri.
1721 - 1742 Robert Walpole primo Primo Ministro whig di Giorgio I
1722 - Moll Flanders (Defoe). La protagonista, lontana dai canoni morali tradizionali, vive le disavventure dovute al suo materialismo e alla corruzione della società.
1726 - I viaggi di Gulliver (Swift) che influenzerà il romanzo epico americano Moby Dick (Melville, 1851).
1749 - Tom Jones (Fielding) il cui protagonista orfano denota l’origine picaresca del romanzo moderno.
1757 - Edmund Burke fonda la poetica del Sublime
1759 - La vita e le opinioni di Tristram Shandy (Sterne)
1760 - Canti di Ossian (Macpherson)
1763 - Fine della Guerra dei Sette Anni: l’Inghilterra è padrona di tutte le colonie americane e del Canada.
1764 - Il castello di Otranto (Walpole), iniziatore del romanzo gotico
1773 - 1783 Sotto Giorgio III, Guerra di secessione americana iniziata con la rivolta del Boston Tea Party e decisa dalla battaglia di Yorktown (1781).
1798 - Ballate liriche (Woodsworth, Coleridge). Inizio del Romanticismo in contrapposizione con il neoclassicismo e la rivoluzione industriale (“I Wandered Lonely as a Cloud”). La ballata del vecchio marinaio (Coleridge) è il poema immaginifico di un viaggio avventuroso, di tipo gotico e medievale, e della sorte del marinaio che uccide l’albatros come il poeta romantico che, per creare, si scaglia contro le consuetudini.
1805 - Nelson sconfigge Napoleone a Trafalgar
1811 - Per via della follia di Giorgio III, inizia la reggenza del figlio Giorgio IV, periodo nel quale vi sono la vittoria su Napoleone, il neoclassicismo nelle arti, il dandismo.
Ragione e Sentimento (Austen), esempio di novel of manners, storie d’amore delle sorelle Elinor e Marianne.
1813 - Orgoglio e pregiudizio (Jane Austen), storia d’amore fra l’indipendente Lizzy Bennet, di ceto inferiore, e il Signor Darcy.
1818
Anno di maggior produzione di Keats, noto per la “negative capability” ovvero la capacità di farsi influenzare dal contesto, anche solo con espressioni evocative.
Il pellegrinaggio del giovane Aroldo (Byron) in cui diventa popolare l’eroe byroniano che combatte per la libertà dei popoli all’epoca della Restaurazione.
In Frankenstein di Mary Shelley si trattano i temi della responsabilità dello scienziato e dell’intellettuale (Vita di Galileo di Brecht, Faust di Goethe) e della società i cui pregiudizi marginalizzano la creatura e si introduce il dualismo dell’individuo.
1818 - Northanger Abbey (Austen), una satira del romanzo gotico
1836 - Ne Il Circolo Pickwick Dickens dà inizio al romanzo a puntate (“Make them laugh, make them cry, make them wait”) e racconta in modo umoristico l’Inghilterra rurale di quegli anni. Doveva essere il commento a delle vignette satiriche, divenne un romanzo illustrato di mille pagine.
Età vittoriana (1837 - 1901)
1838 - Oliver Twist (Dickens) racconta la situazione delle workhouses. Con toni ironici e drammatici, riesce a rappresentare luci e ombre della società vittoriana.
1844 - Barry Lyndon (Thackeray)
1847
Jane Eyre (Charlotte Bronte). In questo romanzo di formazione (Bildungsroman), l’orfana (come il Tom Jones di Fielding, 1749 e Oliver Twist) riesce a crearsi un’educazione è una posizione fino a trovare l’amore: la purezza salva.
Wuthering Heights (Emily Bronte). Il romanzo tratta dell’amore passionale fra Catherine e il tenebroso Heathcliff, un’opera di stampo romantico in epoca vittoriana.
1849 - David Copperfield (Dickens). Autobiografia romanzata dell’autore, storia di affrancamento di un ragazzo che si afferma fnonostante le avversità familiari e sociali del tempo.
1886 - Lo strano caso del Dr. Jeckill e di Mr. Hyde (Stevenson)
1889 - Tre uomini in barca (Jerome), originariamente pensato come guida turistica.
1894 - Il libro della giungla (Kipling)
1897 - Dracula (Stoker)
1899 - Cuore di tenebra (Conrad)
Windsor (1901 - )
Edoardo VII (1901 - 1910)
Giorgio V (1910 - 1936)
Edoardo VIII (1936)
Giorgio VI (1936 - 1952), re balbuziente
Elisabetta II (1952 - 2022)
Carlo III (2022 - )
1908 - Camera con vista (Forster)
1922 - Casa Howard (Forster)
1924 - Passaggio in India (Forster)
1928 - L’amante di Lady Chatterley (Lawrence) in cui la moglie di un nobile paralizzato descrive i piaceri di un amore con un operaio.
1951
“Non andartene docile in quella buona notte, / vecchiaia dovrebbe ardere e infierire quando cade il giorno; / infuria, infuria contro il / morire della luce” (Dylan Thomas)
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Un "viaggio" tra i misteri di Modena e della Ghirlandina
Un "viaggio" tra i misteri di Modena e della Ghirlandina Si intitola "L'ascesa della Torre. Percorso a tappe sui misteri di Modena" la visita guidata alla Ghirlandina in programma sabato 30 dicembre, alle ore 18. L'iniziativa, l'ultima dell'anno, è organizzata dal Comune di Modena, Servizio di Promozione della città e turismo con Ar/s Archeosistemi, ed è aperta a un gruppo di 25 persone, su prenotazione dal sito web oppure allo Iat, Ufficio informazione e accoglienza turistica in piazza Grande 14 (per informazioni: 059 203 2660). Il ritrovo dei partecipanti è alla biglietteria della Ghirlandina alle 17.45, la visita inizia un quarto d'ora più tardi e dura circa 45 minuti. La salita si articola in un percorso a tappe dentro la Torre in cui, gradino dopo gradino, vengono svelati i misteri della città medievale e che culmina nella Sala dei Torresani, con un ampio sguardo sul panorama. Da qui, dove un tempo abitavano i custodi e le guardie della Torre, si può ammirare il cuore storico di Modena con piazza Grande, attorno alla quale, già dal Medioevo, confluirono il potere religioso e quello civile. In particolare, vengono approfonditi la simbologia delle metope, figure enigmatiche scolpite sulla pietra che ornano gli esterni del Duomo, e il "ciclo arturiano" presente sulla Porta della Pescheria. Inoltre, altri focus riguardano le funzioni medievali della pietra Ringadora, che serviva ad arringare il popolo, ma anche conosciuta come "pietra del disonore" per punire i malfattori, e la Bonissima, statua enigmatica dalle molteplici interpretazioni. Infine, vengono svelati i segreti relativi al tribunale dell'Inquisizione, presente a Modena già dal Medioevo con sede nel convento di San Domenico, e dettagli curiosi relativi al Duomo come lo "sgabello del boia", la lapide della longobarda Gundeberga e l'osso di balena. Il biglietto d'ingresso in Ghirlandina costa 3 euro, ridotto 2 euro per bambini e studenti dai 6 ai 26 anni, over 65, gruppi di almeno 10 persone, ingresso gratuito per bambini fino a 5 anni, insegnanti che accompagnano classi, disabili con accompagnatori, giornalisti, guide turistiche.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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"Il segreto di Morgana" di Sophie Keetch, Newton Compton. A cura di Alessandra Micheli
Per poter comprendere questo libro dobbiamo fare un piccolo salto indietro nel tempo. Era il 1983 quando una scrittrice, Masrion Zimmer Bradley, conosciuta per aver scritto saghe fantasy diede alla luce il ciclo di Avalon. Una serie di libri che, andando a ritroso nel tempo percorrevano in una sorta di rivisitazione a metà tra storia e mitologia il più famoso ciclo arturiano. Lo conoscete tutti…
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🧚♀️Apanhador dos Sonhos mistico 🧙🏻♂️
🧙🏻♂️Merlin ;foi um Mago, profeta e conselheiro do rei Arthur nas lendas e histórias do Ciclo Arturianos e um poderoso Alquimista
🧙🏻♀️Bruxa; Mulher com intuição forte, habilidades com plantas e ervas, conduz com sabedoria os 4 elementos e Maga.
🧝♂️Gnomo; Trazem prosperidade, riqueza e a sabedoria para obter o seu caminho do ouro para ser próspero
🐸Sapo; Simboliza a fertilidade,abundância e a transmutação, ele guarda a sabedoria do Mago e da Bruxa.
🕷Aranha;transmutação, feminilidade e criação. A aranha anciã foi reverenciada pelos índios nativos como a tecelã do Universo. Os índios Lakota a chamavam de Iktome ou tecelã do poder de cura. Assim, a aranha está ensinando você a suportar sua realidade presente
⚪️Quartzo leitoso;Pureza,Paz, Ternura e Proteção
🟢Quartzo verde;Prosperidade, Fartura e Entusiasmo.
💎Ponta de cristal; Equilíbrio, Sabedoria e Cura.
🌞Cobre; ligado ao Sole condutor de energia.
Tem miçangas fluorescente e detalhes neon...
Tenho muitos Apanhadores e Mandalas a pronta entrega ... Energizadas, com Cristais Naturais, Sementes e Metais....
🌻 Pagina Facebook;Arte Carina de Lizo
🌻Instagram; @carinade.lizo
🌻WhatsApp; (11) 91005-0665
🌻Entrega em todo o Brasil e Exterior
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“They had a year of joy, twelve months of the strange heaven which the salmon know on beds of river shingle, under the gin-clear water. For twenty-four years they were guilty, but this first year was the only one which seemed like happiness. Looking back on it, when they were old, they did not remember that in this year it had ever rained or frozen. The four seasons were coloured like the edge of a rose petal for them.”
- T.H. White, The Once and Future King
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O Corintiano Voador se abre como uma rosa: CARA-DE-BRONZE
O Corintiano Voador se abre como uma rosa: CARA-DE-BRONZE
Capa da 4ª edição de 1969, “corpo de Baile”, Livraria José Olympio – Rio de Janeiro Bons dias, Como sói costumava começar suas crônicas o grande Machado de Assis. Assim: Bons dias. Eis que que já cometi neste espaço crônicas-resenhas de livros que me tocaram e tocam e entre eles alguns de Guimarães Rosa: Um Moço Muito Branco e Manuelzão e Miguilim, salvo algum esquecimento. Entretanto,…
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#Biblioteca Labô-PUC/SP#Cara-de-Bronze#ciclo Arturiano#gesta cavalheiresca#Grivo#Guimarâes Rosa#No urubuquaquá no Pinhem#Rei Artur
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Você lembra quando mamãe ganso lhe contou sobre MERLIN E MORGANA? Foi na história “CICLO ARTURIANO”, pois CASSIOPEIA ANDROMEDA LE FAY MYRDDIN é filha deles! Hoje ela possui 22 ANOS e está no ensino SUPERIOR em dream high e se parece muito mais com ELLA PURNELL do que seus pais poderiam imaginar.
I WANNA BE PART OF YOUR WORLD
Cassiopeia é a filha mais velha de três filhos, todos gémeos. Sendo os três tendo 5 minutos de diferente do que nasceu antes de si.
Merlin e Morgana, tiveram um caso ás escondas antes que os ventos horriveis aconteceram. isso fez com que Morgana fica-se grávida dos trigémeos e qe pedi-se a Merlin cuida-se e coloca-se em segurança os beb��s.
MISTERIOUS AS THE DARK SIDE OF THE MOON
Antes da mudança do conto, Cassiopeia e os seus irmãos viviam com Merlin , seu pai que também era professor de magia e concelheiro pessoal do Rei Artur. A vida da família era bem calma e feliz, mesmo pelo facto de os gémeos souberem quem realmente era a sua mãe. O sonho de Cassiopeia era viajar pelo mundo, ajudando pessoas com as suas vidas e conhecendo novos lugares e contos. Ela sempre foi muito dotada, aprendendo rápido a magia e não tendo medo de errar. A menina amava os irmãos, eles eram seus melhores amigos e seus protetores.
Quando o conto mudou, a vida da Cassiopeia estava completamente diferente. Em vez de estar com o pai, estava a viver com a mãe e esta, era rainha de Avalon e não o rei Artur. Todas as memórias felizes do pai tinham desaparecido, porque parecia que o Merlin, tinha desaparecido fazendo assim Morgana ter conseguido conquistar o reino. Agora, Cassiopeia não era uma aluna de Merlin mas sim a futura rainha , tendo mil e uma regras e planos para o seu futuro que a pequena não queria. Neste novo conto, ela seria como o lado negro da mãe, mas por dentro, ela não era assim.
RUMOR HAS IT
Dizem por aí que quando Cassiopeia era pequena, se irritou e assasionou um dos seus empregados pessoais.
Dizem também que ela anda há procura de Merlin.
YOU WANNA BE COOL?
líderes de torcida,magia negra, magia de transformação animal, dança
YOU AIN’T TAKE ME DOWN
Magia - habilidade sobrenatural que afeta a matéria e a energia com o uso de uma variedade de feitiços, encantamentos, rituais, poções e outras formas de misticismo.
Super inteligência - é a capacidade de possuir um nível sobrenatural de inteligência
Falar com dragões - Capacidade de comunicar com dragões por telepatia.
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Mi è sempre piaciuta la figura dei cavalieri.
Il mio stesso nome è ripreso dal ciclo Arturiano.
Non desidero salvarti, non sei una principessa ignara di aver intelletto.
Non sei ignara della consapevolezza che basti tu per continuare la tua vita.
Bramo la possibilitá di combattere per te.
Agogno di essere il tuo scudo e il tuo braccio.
Duellerò al tuo fianco se lo vorrai.
Ti osserverò affrontare il mondo da sola quando vorrai semplicemente il mio sostegno.
Saró per sempre il tuo dolce cavaliere che dopo ogni battaglia si siederà all'ombra di un albero autunnale con te.
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Beata Beatrix, Dante Gabriel Rossetti, 1872, olio su tela.
Elizabeth Siddal viene ritratta dal marito come Beatrice, l’amata di Dante, presente sullo sfondo insieme ad una figura vestita di rosso, forse l’Amore (simboleggiato anche dall’uccello rosso). Il tema letterario è infatti particolarmente apprezzato dai Pre-Raffaeliti che non si limitano al tema shakespeariano ma traggono ispirazione anche dalle opere dantesche e dal ciclo arturiano. Rossetti cerca nell’opera di imitare Filippo Lippi, anche se questo quadro sembra richiamare particolarmente i quadri di Tintoretto.
Il quadro fa parte della collezione del Tate Britain (Londra).
Approfondimento:
https://www.quadernidaltritempi.eu/marco-santagata-le-donne-di-dante/
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Medievalismo e Preraffaelliti La Dama seducente e pericolosa dei Preraffaelliti. Tra i soggetti pittorici prediletti dalla Confraternita dei Preraffaelliti - sorta di associazione di artisti e pittori romantici inglesi, attiva tra la metà del XIX secolo e gli anni Venti del Novecento, che dichiarava di ispirarsi agli ideali, ai metodi ed alla "pittura prima di Raffaello" - vi è la Dama "perigliosa", la donna seducente, pericolosamente attraente, ostacolo al cammino iniziatico e circolare di purificazione-perfezione dell'eroe, o nobile e severa, o ancora morente per un amore sofferto, struggente, non corrisposto o vittime di un tragico destino. Le donne dei Preraffaelliti capovolgono in un certo senso l'idea di amor cortese e l'immagine classica e standardizzata della donna angelica o beata: ben al di là dall'essere semplici comprimarie dei cavalieri- uomini, relegate al ruolo di nobildonne da conquistare con gesta e virtù cavalleresche, le dame preraffaellite sono le protagoniste assolute della scena, consapevoli della propria bellezza e potenzialità, seducenti e affascinanti, in grado di dominare e condizionare le scelte anche dei più valorosi eroi maschili o, in ogni caso, eroiche, di una bellezza surreale, protagoniste tragiche nella loro simbolica ed emblematica morte. Il Medioevo del Ciclo Bretone, arturiano, romanzato da Tennyson e messo in scena da Shakespeare diventa il filo conduttore di tali opere ed è lo sfondo per queste bellissime e pericolose dame, in linea con lo spirito e il gusto romantico del tempo volto a fare dell'età di mezzo il momento aureo dell'eroismo, della pura fede cristiana, del fantastico e dell'irrazionale. Un revival che aveva i tratti di un ritorno attivo e partecipato all'antico, non solo un tiepido ed emotivo vagheggiamento, ma un alternativa valida da attuare per rivoluzionare il mondo moderno, sia sotto l'aspetto sociale, economico e industriale sia, naturalmente, sotto l'aspetto pittorico, artistico, architettonico, riprendendo e rielaborando modelli, simboli, forme di vita dell'età medievale. #medievalismi #annalidellaterradimezzo #medievalism #preraffaelliti #gothicrevival #medievalismo #romanticismo #tennyson (presso London, United Kingdom) https://www.instagram.com/p/CQLYoSslHHungY-vbc75MkUkU5xeeFKPhF6_tk0/?utm_medium=tumblr
#medievalismi#annalidellaterradimezzo#medievalism#preraffaelliti#gothicrevival#medievalismo#romanticismo#tennyson
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Di fronte alla chiesa di San Martino, nella pittoresca Casalecchio di Reno (BO), c'era una volta in mezzo alla strada una colonna con una croce, a ricordo del convento dei Martiniani un tempo presente.
Il primo riferimento temporale certo è il 1681, anno nel quale il priore fece sostituire un vecchio monumento ormai decrepito con una colonna rosata di marmo veronese con in cima una palla di rame e una croce. Nel 1829 (tutto sommato prima di quanto mi aspettassi) si decretò che una colonna in mezzo alla strada non fosse la più brillante delle idee e il marchese Sempieri ottenne dall'arcivescovo di spostare la croce fuori dai maron su un vicino poggiolo a spese sue.
Nel 1944 Casalecchio vinse un discreto numero di bombardamenti: ci andò di mezzo la villa Sempieri-Talon e in parte anche il monumento che perse croce, palla di rame e quasi un metro di colonna. In un'ulteriore misteriosa evoluzione fra il 1955 e il 1984 sparì anche il resto della colonna e il capitello, lasciando il solo basamento, arrivando ad un appello nel 1984 sul Resto del Carlino a rivolgersi al presidente della Pro Loco se qualcuno avesse avuto informazioni sulla sorte del manufatto.
Dal 1987 fra Comune, Pro Loco e Soprindendenza bolognese partì una rissa di rivendicazioni sulle competenze per la ricostruzione del monumento; ci starebbero alcune considerazioni freudiane visto l’aspetto fallico del monumento ma eviteremo.
Nel frattempo (1994) con un colpo di scena molto italiano (cit) fu ritrovato il pezzo di colonna sopravvissuto al bombardamento: era in un magazzino comunale. Dopo i primi entusiasmi, si arrivò alla prevedibile conclusione che una mezza colonna di marmo esposta alle intemperie dal 1681 e poi pure bombardata non fosse di grande utilità.
Il rifacimento del monumento venne terminato nel 1996 e piazzato in via Panoramica, vicino all’ingresso di Parco Talon. Per motivi che ignoro una decina d’anni dopo fu posta un seconda replica nelle vicinanze (via Canale, fra una zona residenziale e un parchetto imboscato). Mi piace pensare che con tipico orgoglio autarchico emiliano uno degli enti coinvolti tipo la Pro Loco non sia stato soddisfatto del rifacimento del Comune e ne abbia fatto uno filologicamente più corretto per i fatti suoi.
Arriviamo all’altro giorno, 2020; mentre andavo con i miei figlioli al sopracitato parchetto, il più grande spalanca gli occhi e s’illumina
“Guarda papà! C’è la spada nella roccia!” “Quale spada?” “Quella lì sopra infilata nella palla!” “Dici la croce?” “Quale croce?”
Pur avendo un poco di ambivalenza sul fatto che mio figlio non riconosca una croce (o meglio: che al momento a livello di riferimenti culturali il ciclo arturiano vinca sul vangelo) diciamo che è stato un bel momento (anche se non arriva ai livelli di un’amica che la prima volta che entrò in chiesa urlò “lì ci fanno i burattini!” indicando il confessionale).
Fonti:
https://www.comune.casalecchio.bo.it/contenuto/contenuti--ecm/1805.ashx
https://www.sentierodeibregoli.it/home/monumento-della-croce
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Storia di Musica #146 - Rick Wakeman, The Six Wives Of Henry VIII, 1973
Il nome Rick Wakeman è adrenalina per gli amanti del rock progressive. Le sue tastiere e il suo stile hanno reso celebre il suono prima degli The Strawbs (gruppo formidabile della prima scena folk rock britannica) e poi quello magniloquente e leggendario degli Yes, una delle formazioni regine di quel periodo. Già quando era membro degli Yes, a Wakeman fu chiesto di registrare dischi solisti: la sua abilità alle tastiere, al piano, all’organo erano momenti spettacolari che valeva la pena isolare dal contesto delle canzoni del gruppo. Il primo esperimento del genere è del 1971, con la John Schroeder Orchestra, dal titolo Piano Vibrations: un pastiche di pop e classica che non piacque allo stesso Wakeman; i brani erano una serie di cover di canzoni di artisti all’epoca di grande fama (Elton John, Leon Russell, James Taylor, Randy Newman) e Wakeman in pratica si limita a suonare il pianoforte. Discorso ben diverso avviene nel 1972: la casa discografica A&M gli propone un contratto per più dischi da solista, quando Wakeman era ancora membro degli Yes. L’ispirazione per il primo lavoro gli venne durante il Tour con la grande band britannica di promozione di quel capolavoro assoluto che è Fragile: stava leggendo in aereo un libro, The Private Life of Henry VIII della scrittrice scozzese Nancy Brysson Morrison, e Wakeman iniziò a pensare a come mettere in musica le sensazioni, e i caratteri, delle sfortunate moglie del Sovrano Britannico del Sedicesimo Secolo, fautore dello scisma anglicano e passato alle Storia anche per i suoi sei matrimoni, per avere un erede maschio al trono. Wakeman mette su un gruppo di sessionman davvero pazzesco: in pratica si aggiungono al progetto ex compagni dei Strawbs e degli Yes. In mesi di sessioni di registrazione durante qualche pausa del Tour degli Yes, segnati anche dall’allontanamento del primo produttore Ken Scott sostituito da Paul Tregurtha, The Six Wives Of Henry VIII viene dato alle stampe nel Febbraio 1973, ed è un concept album tutto strumentale. Wakeman in un primo momento aveva pensato a 7 brani, uno per ogni moglie del Re, e un ultimo dedicato a Enrico VIII, ma quest’ultimo non fu mai inciso. Il disco è caratterizzato dalle atmosfere ricche e potenti che Wakeman riesce a creare, il suono barocco e funanbolico delle sue tastiere, con la creazioni di tappeti sonoro eccellenti da parti dei grandi musicisti amici che lo accompagnavano (e si parla di giganti come Bill Bruford, Chas Cronk, Chris Squire, Steve Howe tra gli altri). I brani seguono l’ordine di matrimonio: si parte da Catherine of Aragon, che prese spunto da una canzone mai registrata pensata per gli Yes, Handle With Care, Anne of Cleves è la più sperimentale e strizza l’occhio al free-jazz, Catherine Howard è delicata e ha accelerazioni portentose, Jane Seymour ha la particolarità che le parti di organo furono suonate e registrate da Wakeman sull’organo della Chiesa di St.Giles-without-Crippeldale a Londra. Anne Boleyn contiene una parte ispirata al canto dei Metodisti The Day Thou Gavest Lord Hath Ended, e Catherine Parr conclude la sfilata di queste sei, per lo più sfortunate, regine. Come promozione, alcuni brani del disco furono “casualmente” messi in apertura e in coda di un controverso film su Andy Warhol che doveva essere trasmesso su ITV, e siccome l’attesa per quel documentario, preceduto da articoli di tipo scandalistico, era altissima, moltissime persone ascoltarono la musica di Wakeman. E infatti il disco fu un grande successo, entrando in Top Ten e rimanendo in classifica per decine di settimane. Il disco divenne un must persino nei concerti degli Yes, che nel monumentale Yessong (1973) lasciano a Wakeman il palco per degli Excerpts from ‘The Six Wives of Henry VIII’. Wakeman suonò l’intero disco solo nel 2009, a Hampton Court, durante il 500.mo anniversario dell’ascesa al trono del Re Enrico VIII, e di quella performance c’è anche un disco live. Visto l’immenso successo, Wakeman ripeterà l’esperimento prima con Journey To The Centre Of The Earth (1974), ispirato al libro di Jules Verne (e che ebbe ancora più successo) e poi con The Myths And Legends Of KIng Arthur And The Knights Of The Round Table (1975) sui miti del ciclo arturiano. Sono dischi che non hanno perso il fascino della potenza di quel suono, nonostante per i tempi odierni siano forse sovraccarichi di strumenti e melodie, e che regalano momenti di grande musica strumentale.
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La mia conoscenza di Hannibal Lecter inizia e finisce con Il Silenzio degli Innocenti con Hopkins ma da fan del Ciclo Arturiano e della mitologia norrena che ogni volta deve sopportare i fan di Merlin che "ma Artù e Merlino sono shippabili qui? possiamo fingere che siano la Merthur? altrimenti cestinate tutto e fate il sequel di Merlin" e quelli del MCU e Vikings che "ma Tom Hiddleston/ma Ragnar??"... tu e gli shipper Clannibal avete tutta la mia solidarietà. Vi auguro una serie bellissima. \O/
@haljathefangirlcat guarda ti ringrazio davvero per queste parole! Trovo veramente ridicola tutta questa tossicità attorno a certi Fandom, peraltro quello che dici su Merlin lo provo e l'ho provato anche io da fan arturiana e ripeto è veramente assurdo. Sono interessi, hobby, passioni, in questo caso anche studi e mestieri per molti; viviamo una realtà già abbastanza pessima fuori da questa sfera personale e bisogna finire a discutere male o addirittura essere insultati anche qui, anche nella propria intimità, con tanto di cartelle cliniche affibbiate a caso a seconda della ship o del pensiero corrente, e ovviamente sempre con due pesi e due misure, per carità ho abbastanza anni da sapere che è sempre stato così ma si raggiunge l'assurdo da qualche anno a questa parte, non lasciano nemmeno cominciare qualcosa che parte lo shitstorm. Ho apprezzato la serie TV di Hannibal così come i film, ne riconosco i pregi (e i tanti difetti) ma rimane comunque una delle trasposizioni, non l'originale, l'odio verso il materiale originale di qualsiasi serie, fumetto, libro etc basato esclusivamente sui pruriti di una ship rispetto ad un'altra lo trovo aberrante culturalmente, non tanto perché qualcosa deve essere sacro a tutti i costi ma almeno rispettato, contestualizzato e compreso, poi ognuno nel suo intimo shippa o pensa quello che vuole ma non ci si arrampica sugli specchi per il proprio egoismo e non si impone il proprio pensiero agli altri, non ho mai insultato o messo tag sulla serie TV apposta con tutto quello che penso su come hanno trattato i personaggi femminili (e la storyline di clarice), perché trovo giusto che ognuno si svaghi e sopratutto che una cosa non esclude l'altra, si può essere fan di molte versioni di una cosa, noi appassionati di diverse mitologie lo sappiamo bene ad esempio. Questa decadenza e bullismo culturale egoistico e al servizio di mode correnti è osceno, spero a questo punto ancora di più che possa essere una bella serie davvero. Scusa il papiro ma ti ringrazio davvero🙏💖
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