#brilliant rays
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soultiio · 6 months ago
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how funny it is that you are the first to crack
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lesbiandardevil · 15 days ago
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ma basta che mi pensi quando fuori piove
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fullscoreshenanigans · 3 months ago
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@1000sunnygo
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raydaviespilled · 7 days ago
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top tip for kinks listeners: if you treat preservation and soap opera as rock-y musicals intended for the stage your listening experience will be exponentially improved
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darthmatthewtwihard · 1 year ago
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I watched Rebel Moon last night and it was absolutely hella bloodydamn awesome and I loved it.
I am going to watch it again tonight and several more times in the near future.
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bird-inacage · 1 year ago
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Only Friends Episode 10 | Sand & Ray's Fight Scene
This has got to be one of the most memorable scenes delivered by this pair in the series. It's one I come back to again and again.
Probably the single confrontation where we see Ray so utterly devastated. Even in his 'fight' with Mew, he didn't look this torn up. Khaotung manages to combine high levels of rage with incredible sadness, that his every response is laden with just how deeply hurt Ray is feeling. The first gif breaks my heart because Ray looks like a wounded child, the vulnerability in his expression simply says 'Why? How could you possibly do this to me?'
Whilst Sand (as always) tries to reign his emotions in, tries to remain as composed as he possibly can whilst Ray verbally batters him. This is also the only scene where we see Sand unravel, but he only allows himself to do so once Ray has left the room. The degree of anguish and disbelief in his face when Ray accuses him of lacking any integrity really hurts to watch.
I've said this before but when these two characters come into conflict, the dynamic is so challenging. Ray is always outwardly emotional (which requires Khaotung to be explosive), whereas Sand is mostly inwardly emotional (so First needs to be tightly wound throughout). This could very easily be misbalanced but the tension bounces between these two so well.
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girlboccaccio · 2 years ago
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My brilliant friend (2018 - ongoing) tumblr posting part 7 of x    
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Just a couple of incredible villains ;)
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tswizzlesfan · 1 year ago
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khaotung thanawat.
thats it. thats the post.
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remsavehim · 2 years ago
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Damn should I scan and up load these? I’ll make a poll.
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pokehexdex · 3 months ago
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Happy World Manta Day! Mantyke is the only Pokémon so far that requires the presence of another Pokémon (Remoraid) to evolve! What do you think of the Mantine evolution line? https://pokehexdex.wordpress.com/0226/01/01/mantine/
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multiverseofseries · 1 month ago
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L'amica geniale 4, episodi 3 e 4: Lila e Lenù, donne e madri insieme
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L'ultima immagine del secondo episodio de L'amica geniale 4 ci ha mostrato Lenù tornare con le sue due figlie, Dede ed Elsa, nel rione di Napoli che l'aveva vista nascere e che si era lasciata alle spalle anni prima. Il terzo episodio riparte proprio da quelle strade, rumorose e piene di macchine. Sei anni senza essere lì, indirizzata verso un'altra vita che ha deciso di lasciare per amore di un uomo, Nino Sarratore, che vive una vita parallela. O meglio, che ha una vita, un lavoro, una moglie e dei figli. E poi ha anche Lenù da cui ritorna la sera tardi, a pancia già piena, fingendo che quella sia la loro quotidianità, tra le bambine da mettere a letto e il letto da condividere.
Capitolo 27, Compromessi
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Irene Maiorino e Alba Rohrwacher
Il terzo episodio, intitolato Capitolo 27, Compromessi, vede Lenù fare ritorno anche tra le mura domestiche, in quella casa modesta dove era stata bambina, e dalla madre la cui salute è sempre più cagionevole. La colpa per Immacolata è della figlia che l'ha fatta ammalare quando ha deciso di lasciare Pietro per un altro e mandare in frantumi la facciata di rispettabilità che il matrimonio dava a lei e, per osmosi, alla sua famiglia. "Non è più come una volta. Puoi essere una persona per bene pure se lasci tuo marito e ti metti con un altro", cerca di spiegarle invano la figlia. Ma per la madre quelle sono parole al vento e non fa altro che confrontarla con Lila che, negli anni, è diventata una donna da rispettare e temere. L'unica che è riuscita a mettere sotto scacco i fratelli Solara e costruirsi una sua professione redditizia.
L'amica di sempre e la spina nel fianco di Lunù. Perché "il rione prima ancora che i parenti era Lila". Un rapporto complesso, viscerale, conflittuale. Così vero che Lenù per un anno scompare da lei per non esserne assorbita, perché ancora impossibilitata a ricongiungersi con il passato. Ma il rione è un microcosmo e non inciampare l'una nell'altra è impossibile. E come sempre la schiettezza di Lila non si fa attendere ricordandole che quella che vede dalla finestra dell'appartamento di via Petrarca è acqua impestata. Lenù deve solo guardare più da vicino per rendersene conto.
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Lino Musella è Marcello Solara
Ma Nino l'affabulatore ha un'ascendente troppo forte e riesce a riportarla via per un viaggio a New York, complice anche una piccola casa editrice che ha deciso di pubblicare il suo libro. Così Lenù torna dall'amica per chiederle di tenere le sue bambine mentre i due sono dall'altra parte del mondo. Quello che accade al suo rientro le legherà ancora più profondamente. Entrambe le donne scoprono di essere incinte. E questo diventa un altro momento all'interno della serie per tornare alla riflessione sui cognomi dei figli e sull'appartenenza. L'aspetto più interessante è che ad aprire il discorso sia Dede, ancora bambina e simbolo di una generazione futura che, si spera, abbia più diritti e consapevolezza delle donne e madri che l'hanno preceduta.
Alla notizia della gravidanza Nino si dice entusiasta. "Fidati di me" dice a Lenù spaventata da quella che poteva essere la sua reazione. I due arrivano a festeggiare nella casa della famiglia di lui dove la donna si ritrova faccia a faccia con Donato Sarratore, padre di Nino e uomo con il quale Lenù, ancora ragazzina, perse la verginità su una spiaggia di Ischia in una delle sequenze più difficili da metabolizzare di tutta la serie. Un incontro capace di mettere a disagio noi spettatori così come la donna che si sente ancora gli occhi di quell'uomo addosso.
E mentre la storia dell'Italia continua a puntellare il racconto e a darci le coordinate temporali - in questo episodio con la strage alla stazione di Bologna - il privato dei personaggi ci riporta a mamma Immacolata che, in un corridoio di ospedale, confida a quella figlia così tanto giudicata e spesso trattata con durezza che è "la sua unica vera figlia". Ma fa di più: le dice che si è fermata. E ha ragione. Dopo la pubblicazione del romanzo, il successo, gli attestati di stima, Lenù ha perso la sua bussola interiore mandata in tilt dall'arrivo di Nino Sarratore nella sua vita.
Capitolo 28, Terremoto
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Una scena dell'episodio 4
Con il quarto episodio, Capitolo 28, Terremoto, entriamo in un'altra fase della vita e dell'amicizia di Lila e Lenù. Le pance che crescono insieme e le due amiche hanno ripreso a condividere un rapporto stretto su base quotidiana. Ma per Lila l'amica si cela dietro una doppia identità: una per lei e una per la sua famiglia, da intendersi principalmente come Nino. L'uomo amato da entrambe in momenti diversi delle loro vite e osteggiato da Lila che ne riconosce il marcio da lontano. "Cosa sapeva Lila di Nino che io non sapevo?" è la domanda che ossessiona Lenù alla quale cercherà di dare una risposta.
Un episodio in cui ritroviamo le due amiche fianco a fianco sullo schermo assistendo alle dinamiche che abbiamo imparato a conoscere nel corso delle precedenti stagioni. La complicità da un lato e lo scrutarsi continuamente dall'altro. Lenù assiste al potere di Lila nel rione e come quel cumulo di strade che chiamano casa si stia trasformando ancora una volta con l'arrivo della droga introdotta da Marcello Solara (Lino Musella).
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Renato De Simone e Irene Maiorino
Ma è la seconda parte dell'episodio a rapire per la sua violenza e bellezza. La storia entra prepotentemente nel racconto con il terremotò dell'Irpinia del 1980. Lila e Lenù, insieme, si ritrovano in un appartamento in cui tutto inizia a tremare. Una scossa lunga, apparentemente infinita, e il tentativo di lasciare il palazzo. Ma Lila sembra impietrita e solo con l'aiuto dell'amica riesce a scendere le scale e mettersi in salvo. Sedute al riparo in un auto, le due vedono i volti che affollano il rione disperarsi, cercare riparo, farsi forza a vicenda. E in quell'abitacolo arriva il punto finora più alto della stagione. Il monologo/confessione di Lila.
La donna, che già aveva manifestato problemi in gravidanza secondo la ginecologa dettati dalla sua testa, si confida con Lenù. E l'interpretazione di Irene Maiorino è di quelle difficili da dimenticare. "I contorni delle cose e delle persone sono delicati, si spezzano come fili di cotone", racconta Lila. E allora per arginare quei momenti è costretta a "coperture grandi e piccole" tutte fatte per restare nascosta, per non fermare la sua testa. Lila "deve fare, disfare, coprire, ricoprire e poi alla fine rompere, spezzare". La granitica Lila mostra la sua fragilità all'amica che le promette di restarle accanto.
Superata quella notte di terrore le due vanno alla ricerca di notizie di Nino. Arrivano fino al palazzo in cui abita con la sua famiglia. E il portiere spiega loro che se ne sono andati. Quando Lenù riuscirà a sentirlo al telefono, l'uomo confessa di essere scappato con i suoi figli. Quella frase, tagliente come una lama, trafigge in due la donna, come la crepa che il terremoto ha lasciato impressa sul soffitto della sua casa. "Il mondo è tornato al suo posto".
L'amica geniale: due episodi che parlando di maternità e identità
Sono fatti di contrasti Compromessi e Terremoto. Lenù, piena di sensi di colpa eppure consapevole che la sua identità di donna non può essere soffocata dalla maternità, torna ad essere figlia di una madre che la tiene a distanza. Non per mancato amore, ma per la consapevolezza che quella figlia speciale che è riuscita ad affrancarsi dal rione e dare un lustro al loro cognome si è impantanata nelle sabbie mobili di una relazione che non può andare né avanti né indietro.
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Lenù e Lila
E proprio il cognome tramandato di padre in figlio torna ad essere al centro della conversazione. Dede, grazie alle parole di Lila, riflette sull'eredità che passa anche attraverso la linea tratteggiata dei documenti e riconosce, ancora bambina, la necessità di includere la madre - così come tutte le madri - in quell'atto dalla forte valenza simbolica. Un racconto personale ed intimo che coinvolge gli Airota e i Greco, ma che si fa universale e quindi politico.
La doppia gravidanza delle due protagoniste le riavvicina dopo anni di silenzi, tensione e risentimenti. E diventa anche la cartina di tornasole per testare la presenza e l'impegno di Nino nella vita di Lenù. Ma Lila nel mettere la pulce nell'orecchio all'amica circa il suo compagno continua a scavare al suo interno come una goccia. L'arrivo del terremoto e la sua ondata di distruzione è anche una metafora di ciò che si agita all'interno delle due donne. Un tumulto di emozioni e paure che lasciano segni indelebili nelle loro vite. Un caos interiore a lungo tenuto a bada e finalmente liberato con tutta la sua veemenza.
Conclusioni
Gli episodi tre e quattro della stagione finale de L'amica geniale, Compromessi e Terremoto, ci regalano una ritrovata complicità e vicinanza tra Lila e Lenù. Merito anche della scoperta delle rispettive gravidanze. E il tema della maternità continua ad essere fortemente esplorato nella stagione grazie al rapporto tra Lenù e sua madre Immacolata, la riflessione sui cognomi dei figli e l'appartenenza. La storia lasciata sullo sfondo emerge di volta in volta con avvenimenti più o meno determinanti nelle vite delle protagoniste, dalla strage di Bologna al terremoto dell'Irpinia. Infine, nel quarto episodio Irene Maiorino è protagonista di un monologo/confessione in cui dimostra tutta la sua bravura.
👍🏻
Il rapporto tra Lenù e sua madre Immacolata.
La riflessione sui cognomi dei figli e l’appartenenza.
La ritrovata complicità di Lila e Lenù.
Il monologo/confessione di Lila.
👎🏻
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baddealbones · 10 months ago
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Marisha and Ashley this is a brilliant idea!!
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electriccenturies · 2 months ago
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I am the luckiest woman in the whole wide world!!!!!
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reality-of-love · 3 months ago
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99999-damage · 1 year ago
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fun facts about octopath traveler 2’s spanish localization:
Mindt’s name is Trinidad which just makes me feel like the game is more latinoamerican coded than what i originally feel like due to the situations and themes explored LOL. Actually a LOT of the names of side characters change in spanish which is pretty shocking to me because the spanish localization of the first game barely changed names at all. Rai Mei is called Lai Mei, King Jigo is named Rey Yi Gou, Roque is named Locke, Pala is named Paula. etc. Also Agnea’s last name in spanish is Bristarniz which still makes me confused when i have to tag her name and i gotta be careful not to put the z at the end
Allure is actually called Seducir (Seduce) both in the first game and in this one which makes the scene where you have to allure Giselle in Agnea’s chapter 3 pretty gay.
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You have to seduce her in order for her to see the value of her art again. Which i find a completely insane choice.
Tbh it’s quite Odd that uhh Agnea is canonically 18 and the option in spanish sounds sexual, whereas in the first game this wasn’t much of an issue because Primrose was more of a femme fatale kinda character and she was 24. But ok. There really isn’t much of a translation for Allure that doesn’t sound suggestive in spanish though. Maybe something like Encantar? Atraer sounds weird too.
Partitio and Agnea use a lot of very Castillian Spanish expressions which makes it really hard for me to understand what they mean sometimes help??? Like it makes Sense because they even have their own accent in the english dub and localization. But i’m not spaniard. I have gripes with the fact every single game gets a castillian spanish localization and never a neutral latin american because despite them being the same language there are a lot of different words and it annoys me to see hostia and hala like omg i’m so fed up of this
Also Tanzy’s journay entry is written formally with big boy words which i found awesome because it makes it sound more romantic, if that makes sense? Like some quotes coming out of the golden age of mexican cinema. i love toxic yuri
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