#rai 1
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calabria-mediterranea · 9 months ago
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Italy: Public service RAI becomes a “megaphone” of the government
Public service broadcaster RAI has decided to grant ministers and undersecretaries unrestricted airtime on its programs when referring to institutional matters. On 11 April, journalists and news hosts on the main channels of RAI interrupted news programs to read a statement from the Rai Union of Journalists (USIGRai) statement explaining RAI’s new policy, and condemning it, comparing RAI to the government’s “megaphone”. The International and European Federations of Journalists (IFJ-EFJ) together with their affiliate the Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI) condemn this further attempt to politicise public information services for propaganda purposes and demand that RAI respects fundamental journalistic principles.
“The government majority has decided to transform RAI into its own megaphone,” so began the speech of USIGrai journalists in the aftermath of the policies announced by RAI’s Supervisory Commission. This approved a rule allowing government representatives to “speak in talks without time constraints and cross-examination”.
The statement continued: “This is not our idea of public service broadcasting. Journalists’ work should be central, where they ask questions, even uncomfortable ones, verify what has been said, and point out inconsistencies. For this reason, dear viewers, we inform you that we are ready to mobilise to guarantee you independent, balanced and plural information."
Another rule will allow Rai News to broadcast political rallies at any time, and in full, announced only by a short introduction and without journalistic mediation
RAI’s decision illustrates once again Italy’s government's attempts to make use of public service for personal and propagandistic purposes, and in contravention of the main pillars of journalists' work.
President of FNSI, Vittorio di Trapanisaid: “RAI News risks becoming a deluge of electoral rallies, trampling on the editorial autonomy of its journalists and its editorial team.”
The IFJ/EFJ stated: “We stand in full solidarity with RAI journalists, whose press freedom and ethical principles are being undermined by the Italian government. We remind RAI of its need to respect fundamental journalistic principles as they are stated in the IFJ Global Charter of Ethics for journalists. We ask the Supervisory Commission to review its decision and to allow transparent and pluralistic information in compliance with the principles of cross-examination and the public interest.”l
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Source: IFJ
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rosstrytobe · 13 days ago
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HOW ARE WE FEELING THAT RAI 1 DECIDE THAT GIACOMO AND RANIERI ARE NOT JUST ROOMATES ANYMORE?
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WE FUCKING WON
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a-town-wolf · 15 days ago
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se ranieri e leopardi non si danno almeno un bacetto domani o dopodomani IMPAZZISCO
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zibaldone-di-pensieri · 4 months ago
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Reazione a catena è un programma semplice, si fanno tanti giochi, si accumulano tanti soldi e alla fine le Volta Pagina vincono
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fiumedivita · 1 year ago
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Sanremo 2024: how Italians go mad
You want to know why Italians are so weird and crazy? Here's how long the national song contest, the Sanremo Music Festival, was this year:
Just the 5 nights of the actual show were 26 hours and 3 minutes.
But then, if you add the pre-show, aftershow and Sunday specials you get 39 hours and 10 minutes.
It's a good thing we're famous for our espresso.
-------------------------- Here's a breakdown:
First night:
pre-show: 12 minutes
show: 5 hours 15 minutes (8:45pm - 2am)
after-show: 48 minutes
Total: 6 hours and 15 minutes
--------------------------
Second night:
pre-show: 11 minutes
show: 4 hours 45 minutes (8:44pm - 1:29am)
after-show: 45 minutes
Total: 5 hours and 41 minutes
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Third night:
pre-show: 11 minutes
show: 4 hours 52 minutes (8:45pm - 1:37am)
after-show: 52 minutes
Total: 5 hours and 55 minutes
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Fourth night:
pre-show: 12 minutes
show: 5 hours 14 minutes (8:45pm - 1:59am)
after-show: 61 minutes
Total: 6 hours and 27 minutes
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Fifth night:
pre-show: 10 minutes
show: 5 hours 57 minutes (8:45pm - 2:42am)
after-show: No aftershow for the final! The host was actually co-hosting the main show.
Total: 6 hours and 7 minutes
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Sunday specials:
Domenica In (interviews + songs): 5 hours and 54 minutes
Dietro Festival (BTS with all the drama): 51 minutes
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kwebtv · 15 days ago
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Leonardo - RAI 1 - March 23, 2021 - Present
Historical Drama (8 episodes to date)
Running Time: 60 minutes
Stars:
Aidan Turner as Leonardo da Vinci.
Matilda De Angelis as Caterina da Cremona
James D'Arcy as Ludovico Sforza, known as Il Moro
Alessandro Sperduti as Tommaso Masini 
Robin Renucci as Piero da Vinci [it] 
Gabriel Lo Giudice as Marco
Josafat Vagni [it] as Giulio
Andrew Knott as Alfonso
Massimo De Santis as Rinaldo Rossi
Giancarlo Giannini as Andrea del Verrocchio 
Freddie Highmore as Stefano Giraldi
Carlos Cuevas as Salaì, nickname of Gian Giacomo Caprotti
Giovanni Scifoni as Luca Pacioli 
Max Bennett as Cesare Borgia 
Claudio Castrogiovanni [it] as Ramiro
Antonio De Matteo as Galeazzo Sanseverino 
Recurring:
Flavio Parenti [it] as Bernardo Bembo 
Sergio Albelli [it] as Amerigo Benci [it] 
Poppy Gilbert as Ginevra de' Benci 
Miriam Dalmazio as Beatrice D’Este 
Edan Hayhurst as Gian Galeazzo Sforza 
Corrado Invernizzi as Pier Soderini 
Davide Iacopini [it] as Niccolò Machiavelli
Maria Vera Ratti as Lisa del Giocondo 
Pierpaolo Spollon as Michelangelo Buonarroti
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multiverseofseries · 2 months ago
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L'amica geniale 4, episodi 3 e 4: Lila e Lenù, donne e madri insieme
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L'ultima immagine del secondo episodio de L'amica geniale 4 ci ha mostrato Lenù tornare con le sue due figlie, Dede ed Elsa, nel rione di Napoli che l'aveva vista nascere e che si era lasciata alle spalle anni prima. Il terzo episodio riparte proprio da quelle strade, rumorose e piene di macchine. Sei anni senza essere lì, indirizzata verso un'altra vita che ha deciso di lasciare per amore di un uomo, Nino Sarratore, che vive una vita parallela. O meglio, che ha una vita, un lavoro, una moglie e dei figli. E poi ha anche Lenù da cui ritorna la sera tardi, a pancia già piena, fingendo che quella sia la loro quotidianità, tra le bambine da mettere a letto e il letto da condividere.
Capitolo 27, Compromessi
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Irene Maiorino e Alba Rohrwacher
Il terzo episodio, intitolato Capitolo 27, Compromessi, vede Lenù fare ritorno anche tra le mura domestiche, in quella casa modesta dove era stata bambina, e dalla madre la cui salute è sempre più cagionevole. La colpa per Immacolata è della figlia che l'ha fatta ammalare quando ha deciso di lasciare Pietro per un altro e mandare in frantumi la facciata di rispettabilità che il matrimonio dava a lei e, per osmosi, alla sua famiglia. "Non è più come una volta. Puoi essere una persona per bene pure se lasci tuo marito e ti metti con un altro", cerca di spiegarle invano la figlia. Ma per la madre quelle sono parole al vento e non fa altro che confrontarla con Lila che, negli anni, è diventata una donna da rispettare e temere. L'unica che è riuscita a mettere sotto scacco i fratelli Solara e costruirsi una sua professione redditizia.
L'amica di sempre e la spina nel fianco di Lunù. Perché "il rione prima ancora che i parenti era Lila". Un rapporto complesso, viscerale, conflittuale. Così vero che Lenù per un anno scompare da lei per non esserne assorbita, perché ancora impossibilitata a ricongiungersi con il passato. Ma il rione è un microcosmo e non inciampare l'una nell'altra è impossibile. E come sempre la schiettezza di Lila non si fa attendere ricordandole che quella che vede dalla finestra dell'appartamento di via Petrarca è acqua impestata. Lenù deve solo guardare più da vicino per rendersene conto.
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Lino Musella è Marcello Solara
Ma Nino l'affabulatore ha un'ascendente troppo forte e riesce a riportarla via per un viaggio a New York, complice anche una piccola casa editrice che ha deciso di pubblicare il suo libro. Così Lenù torna dall'amica per chiederle di tenere le sue bambine mentre i due sono dall'altra parte del mondo. Quello che accade al suo rientro le legherà ancora più profondamente. Entrambe le donne scoprono di essere incinte. E questo diventa un altro momento all'interno della serie per tornare alla riflessione sui cognomi dei figli e sull'appartenenza. L'aspetto più interessante è che ad aprire il discorso sia Dede, ancora bambina e simbolo di una generazione futura che, si spera, abbia più diritti e consapevolezza delle donne e madri che l'hanno preceduta.
Alla notizia della gravidanza Nino si dice entusiasta. "Fidati di me" dice a Lenù spaventata da quella che poteva essere la sua reazione. I due arrivano a festeggiare nella casa della famiglia di lui dove la donna si ritrova faccia a faccia con Donato Sarratore, padre di Nino e uomo con il quale Lenù, ancora ragazzina, perse la verginità su una spiaggia di Ischia in una delle sequenze più difficili da metabolizzare di tutta la serie. Un incontro capace di mettere a disagio noi spettatori così come la donna che si sente ancora gli occhi di quell'uomo addosso.
E mentre la storia dell'Italia continua a puntellare il racconto e a darci le coordinate temporali - in questo episodio con la strage alla stazione di Bologna - il privato dei personaggi ci riporta a mamma Immacolata che, in un corridoio di ospedale, confida a quella figlia così tanto giudicata e spesso trattata con durezza che è "la sua unica vera figlia". Ma fa di più: le dice che si è fermata. E ha ragione. Dopo la pubblicazione del romanzo, il successo, gli attestati di stima, Lenù ha perso la sua bussola interiore mandata in tilt dall'arrivo di Nino Sarratore nella sua vita.
Capitolo 28, Terremoto
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Una scena dell'episodio 4
Con il quarto episodio, Capitolo 28, Terremoto, entriamo in un'altra fase della vita e dell'amicizia di Lila e Lenù. Le pance che crescono insieme e le due amiche hanno ripreso a condividere un rapporto stretto su base quotidiana. Ma per Lila l'amica si cela dietro una doppia identità: una per lei e una per la sua famiglia, da intendersi principalmente come Nino. L'uomo amato da entrambe in momenti diversi delle loro vite e osteggiato da Lila che ne riconosce il marcio da lontano. "Cosa sapeva Lila di Nino che io non sapevo?" è la domanda che ossessiona Lenù alla quale cercherà di dare una risposta.
Un episodio in cui ritroviamo le due amiche fianco a fianco sullo schermo assistendo alle dinamiche che abbiamo imparato a conoscere nel corso delle precedenti stagioni. La complicità da un lato e lo scrutarsi continuamente dall'altro. Lenù assiste al potere di Lila nel rione e come quel cumulo di strade che chiamano casa si stia trasformando ancora una volta con l'arrivo della droga introdotta da Marcello Solara (Lino Musella).
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Renato De Simone e Irene Maiorino
Ma è la seconda parte dell'episodio a rapire per la sua violenza e bellezza. La storia entra prepotentemente nel racconto con il terremotò dell'Irpinia del 1980. Lila e Lenù, insieme, si ritrovano in un appartamento in cui tutto inizia a tremare. Una scossa lunga, apparentemente infinita, e il tentativo di lasciare il palazzo. Ma Lila sembra impietrita e solo con l'aiuto dell'amica riesce a scendere le scale e mettersi in salvo. Sedute al riparo in un auto, le due vedono i volti che affollano il rione disperarsi, cercare riparo, farsi forza a vicenda. E in quell'abitacolo arriva il punto finora più alto della stagione. Il monologo/confessione di Lila.
La donna, che già aveva manifestato problemi in gravidanza secondo la ginecologa dettati dalla sua testa, si confida con Lenù. E l'interpretazione di Irene Maiorino è di quelle difficili da dimenticare. "I contorni delle cose e delle persone sono delicati, si spezzano come fili di cotone", racconta Lila. E allora per arginare quei momenti è costretta a "coperture grandi e piccole" tutte fatte per restare nascosta, per non fermare la sua testa. Lila "deve fare, disfare, coprire, ricoprire e poi alla fine rompere, spezzare". La granitica Lila mostra la sua fragilità all'amica che le promette di restarle accanto.
Superata quella notte di terrore le due vanno alla ricerca di notizie di Nino. Arrivano fino al palazzo in cui abita con la sua famiglia. E il portiere spiega loro che se ne sono andati. Quando Lenù riuscirà a sentirlo al telefono, l'uomo confessa di essere scappato con i suoi figli. Quella frase, tagliente come una lama, trafigge in due la donna, come la crepa che il terremoto ha lasciato impressa sul soffitto della sua casa. "Il mondo è tornato al suo posto".
L'amica geniale: due episodi che parlando di maternità e identità
Sono fatti di contrasti Compromessi e Terremoto. Lenù, piena di sensi di colpa eppure consapevole che la sua identità di donna non può essere soffocata dalla maternità, torna ad essere figlia di una madre che la tiene a distanza. Non per mancato amore, ma per la consapevolezza che quella figlia speciale che è riuscita ad affrancarsi dal rione e dare un lustro al loro cognome si è impantanata nelle sabbie mobili di una relazione che non può andare né avanti né indietro.
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Lenù e Lila
E proprio il cognome tramandato di padre in figlio torna ad essere al centro della conversazione. Dede, grazie alle parole di Lila, riflette sull'eredità che passa anche attraverso la linea tratteggiata dei documenti e riconosce, ancora bambina, la necessità di includere la madre - così come tutte le madri - in quell'atto dalla forte valenza simbolica. Un racconto personale ed intimo che coinvolge gli Airota e i Greco, ma che si fa universale e quindi politico.
La doppia gravidanza delle due protagoniste le riavvicina dopo anni di silenzi, tensione e risentimenti. E diventa anche la cartina di tornasole per testare la presenza e l'impegno di Nino nella vita di Lenù. Ma Lila nel mettere la pulce nell'orecchio all'amica circa il suo compagno continua a scavare al suo interno come una goccia. L'arrivo del terremoto e la sua ondata di distruzione è anche una metafora di ciò che si agita all'interno delle due donne. Un tumulto di emozioni e paure che lasciano segni indelebili nelle loro vite. Un caos interiore a lungo tenuto a bada e finalmente liberato con tutta la sua veemenza.
Conclusioni
Gli episodi tre e quattro della stagione finale de L'amica geniale, Compromessi e Terremoto, ci regalano una ritrovata complicità e vicinanza tra Lila e Lenù. Merito anche della scoperta delle rispettive gravidanze. E il tema della maternità continua ad essere fortemente esplorato nella stagione grazie al rapporto tra Lenù e sua madre Immacolata, la riflessione sui cognomi dei figli e l'appartenenza. La storia lasciata sullo sfondo emerge di volta in volta con avvenimenti più o meno determinanti nelle vite delle protagoniste, dalla strage di Bologna al terremoto dell'Irpinia. Infine, nel quarto episodio Irene Maiorino è protagonista di un monologo/confessione in cui dimostra tutta la sua bravura.
👍🏻
Il rapporto tra Lenù e sua madre Immacolata.
La riflessione sui cognomi dei figli e l’appartenenza.
La ritrovata complicità di Lila e Lenù.
Il monologo/confessione di Lila.
👎🏻
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yeah-uh-the-pilot · 3 months ago
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Ma esattamente qual è il problema del TG1 che mette il video della ragazza in minigonna per parlare di un’accusa di stupro di gruppo?
Ma un neurone che funziona in tutta la redazione c’è?
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andreabaideas · 6 months ago
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The count of Montecristo info
According to a trustworthy source i follow on Instagram @samclaflinit (go follow It, lots of info and pics there for us Sam Claflin's fans) and for what little of italian I know (one of my shitty exes was italian so i learned a little bit) The show Will be aired at the first half of 2025 in 4 sessions (like two chapters per day/week) at Channel Rai 1.
If you want the whole info i leave here the link :
I'm so excited!!🎉😊🥹.
Also go follow that insta (@samclaflinit) if you have Instagram, you won't regret It!!!
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Pino Insegno io lo ricorderò sempre come colui che mi ha fatto appassionare al programma estivo di giochi di Rai 1: Reazione a catena
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rosstrytobe · 1 year ago
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Domani partono le 72 ore dove vedrò Nicolas su RAI 1 e RAI 2 martedì, mercoledì e giovedì
MIO MARITO ❤️❤️
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a-town-wolf · 14 days ago
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"Non voglio vendere la mia penna per vivere" LOUDER GIACOMO LOUDERRRRR
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zibaldone-di-pensieri · 5 months ago
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Nuova serie Rai su Giacomo Leopardi
Conoscendo la Rai uscirà una merda...
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La vita è bella (1997, Roberto Benigni)
12/11/2024
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kwebtv · 1 year ago
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Quo Vadis? - RAI 1 - February 24, 1985 - March 24, 1985
Period Drama (6 episodes)
Running Time: 60 minutes
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Klaus Maria Brandauer as Nero
Frederic Forrest as Petronius
Cristina Raines as Poppaea
Barbara De Rossi as Eunice
Francesco Quinn as Marcus Vinicius
Max von Sydow as The Apostle Peter
Marie-Theres Relin as Licya
Gabriele Ferzetti as Piso
Ángela Molina as Acte
Massimo Girotti as Aulus Plauzius
Françoise Fabian as Pomponia
Philippe Leroy as Paul of Tarsus
Leopoldo Trieste as Chilo
Olga Karlatos as Epicaris
Marko Nikolic as Tigellinus
Georges Wilson as Pedanius
Marisa Solinas as Polybia
Annie Belle as Myriam
Valerija Brkljač as Epafrodito
Radomir Kovačević as Ursus
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ladyblue1993 · 8 months ago
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