#lenu greco
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raffaella cerullo & elena greco | the story of the lost child, by elena ferrante / hbo l'amica geniale / nbc hannibal's script / letters to milena, by kafka / the story of the lost child, by elena ferrante / wuthering heights, by emily bronte / anna akhmatova tr. by judith hemschemeyer, “poem without a hero” / l'amica geniale / twin flame, by weyes blood / my brilliant friend, by elena ferrante
#the neapolitan novels#the neapolitan series#elena greco#lila cerullo#raffaella cerullo#lenu greco#l'amica geniale#my brilliant friend#the story of the lost child#web weaving#web weavings#friendships#female friendship#parallels#parallel#comparative#comparatives
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Sometimes a family is you, your childhood friend with whom you maintain a toxic, sapphic-tinged codependency, her partner who used to throw rocks at you as kids but turned out to be the only decent man you’ve known in your lives, the good-for-nothing son from your friend’s first marriage, your daughters from your first marriage to the man you cheated on with the father of your third daughter, and the youngest daughter of your friend and her life companion. Welcome to The End of the Nuclear Family with Lenù Greco and Lila Cerullo by Elena Ferrante.
#i love them#they’re just role models#they used to be my world until the great tragedy#now they’re my roman empire because the great tragedy#i saw them growing up#my babies#lila cerullo#rafaella cerullo#elena greco#lenu greco#enzo scanno#enzo x lila#lila and lenu#l’amica geniale#my brilliant friend#elena ferrante
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Going through my my brilliant friend highlights and notes on my Kindle I found this:
We stared at each other, completely separate creatures, as if we were on a life raft in the middle of an infinite sea.
Haladriel is haunting me and I am enjoying
#my brilliant friend#elena ferrante#lenu greco#lila cerullo#lenu x lila#lila x lenu#haladriel#saurondriel#galadriel#sauron#sauron x galadriel#galadriel x sauron#the rings of power#trop#rings of power#rop#halbrand#annatar#mairon
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*muttering incoherently while rocking back and forth on the floor of my padded cell, ripping out chunks of my own hair*
jackieshauna elena ferrante parallels jackieshauna elena ferrante parallels jackieshauna elena ferrante parallels jackieshauna elena ferrante parallels jackieshauna elena ferrante parallels jackieshauna elena ferrante parallels jackieshauna elena ferrante parallels jackieshauna elena ferrante parallels
#i haven’t even finished it yet but THE PARALLELS#i would say no spoilers but i fear i already know how this story is going to end and i’m not prepared#tragic toxically codependent and competitive homoerotic female friendships you will always be famous#only one of you can make it out alive but neither of you will ever truly make it out#you will never be free of each other#you are tied up in each others blood#in the very fabric of your dna#there is no escape from the toxic lesbian situationships of our youth#elena ferrante#my brilliant friend#elena greco#lenu greco#rafaella cerullo#lila cerullo#shauna shipman#jackie taylor#jackieshauna#jackie x shauna#yellowjackets#shauna sadecki#shaunajackie#shauna yellowjackets#jackie yellowjackets#neapolitan novels#the neapolitan novels#yj#mbf#shauna x jackie#jackie taylor x shauna shipman
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This brilliant (pun intended) post by @artemideaddams comparing Lila Cerullo and Catherine Earnshaw also made me think of how complicated it is to determine whether Heathcliff or Catherine is the truly socially advantaged one in Wuthering Heights.
On the one hand Heathcliff is the one denied an education and thus ripped apart from his childhood friend like Lila. But on the other hand Heathcliff can leave Yorkshire and make something of himself like Lenu did (though in Heathcliff’s case it is because he is a man). Whereas Catherine Earnshaw probably never ever went beyond Gimmerton, just like Lila never left Napoli (until presumably at the very end of the series).
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reading The Neapolitan novels
#the neapolitan novels#my brilliant friend#the story of a new name#those who leave and those who stay#lenu greco#elena greco#lina cerullo#lila cerullo#elena ferrante#my art#reading#books
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Elena ❤
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📺 L'Amica Geniale S01E06
📖 Grandi Speranze, Charles Dickens
🔃 La serie è una trasposizione dell'omonima serie di romanzi di Elena Ferrante
#bookwatching#books#literature#reading people#books seen in tv series#tv series#l'amica geniale#my brilliant friend#charles dickens#lila and lenù#lenu greco
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I am very sorry international oomfs but it's chill' omm' 'e merd e' Nino Sarratore Monday
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This is their song, yup yup yup
#I’ve been watching tiktok edits of them to lacy and crying#it fits them SO well#my brilliant friend#lila cerullo#lenu Greco#elena ferrante#elena greco#neapolitan novels#Spotify
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L'amica geniale 4, episodi 3 e 4: Lila e Lenù, donne e madri insieme
L'ultima immagine del secondo episodio de L'amica geniale 4 ci ha mostrato Lenù tornare con le sue due figlie, Dede ed Elsa, nel rione di Napoli che l'aveva vista nascere e che si era lasciata alle spalle anni prima. Il terzo episodio riparte proprio da quelle strade, rumorose e piene di macchine. Sei anni senza essere lì, indirizzata verso un'altra vita che ha deciso di lasciare per amore di un uomo, Nino Sarratore, che vive una vita parallela. O meglio, che ha una vita, un lavoro, una moglie e dei figli. E poi ha anche Lenù da cui ritorna la sera tardi, a pancia già piena, fingendo che quella sia la loro quotidianità, tra le bambine da mettere a letto e il letto da condividere.
Capitolo 27, Compromessi
Irene Maiorino e Alba Rohrwacher
Il terzo episodio, intitolato Capitolo 27, Compromessi, vede Lenù fare ritorno anche tra le mura domestiche, in quella casa modesta dove era stata bambina, e dalla madre la cui salute è sempre più cagionevole. La colpa per Immacolata è della figlia che l'ha fatta ammalare quando ha deciso di lasciare Pietro per un altro e mandare in frantumi la facciata di rispettabilità che il matrimonio dava a lei e, per osmosi, alla sua famiglia. "Non è più come una volta. Puoi essere una persona per bene pure se lasci tuo marito e ti metti con un altro", cerca di spiegarle invano la figlia. Ma per la madre quelle sono parole al vento e non fa altro che confrontarla con Lila che, negli anni, è diventata una donna da rispettare e temere. L'unica che è riuscita a mettere sotto scacco i fratelli Solara e costruirsi una sua professione redditizia.
L'amica di sempre e la spina nel fianco di Lunù. Perché "il rione prima ancora che i parenti era Lila". Un rapporto complesso, viscerale, conflittuale. Così vero che Lenù per un anno scompare da lei per non esserne assorbita, perché ancora impossibilitata a ricongiungersi con il passato. Ma il rione è un microcosmo e non inciampare l'una nell'altra è impossibile. E come sempre la schiettezza di Lila non si fa attendere ricordandole che quella che vede dalla finestra dell'appartamento di via Petrarca è acqua impestata. Lenù deve solo guardare più da vicino per rendersene conto.
Lino Musella è Marcello Solara
Ma Nino l'affabulatore ha un'ascendente troppo forte e riesce a riportarla via per un viaggio a New York, complice anche una piccola casa editrice che ha deciso di pubblicare il suo libro. Così Lenù torna dall'amica per chiederle di tenere le sue bambine mentre i due sono dall'altra parte del mondo. Quello che accade al suo rientro le legherà ancora più profondamente. Entrambe le donne scoprono di essere incinte. E questo diventa un altro momento all'interno della serie per tornare alla riflessione sui cognomi dei figli e sull'appartenenza. L'aspetto più interessante è che ad aprire il discorso sia Dede, ancora bambina e simbolo di una generazione futura che, si spera, abbia più diritti e consapevolezza delle donne e madri che l'hanno preceduta.
Alla notizia della gravidanza Nino si dice entusiasta. "Fidati di me" dice a Lenù spaventata da quella che poteva essere la sua reazione. I due arrivano a festeggiare nella casa della famiglia di lui dove la donna si ritrova faccia a faccia con Donato Sarratore, padre di Nino e uomo con il quale Lenù, ancora ragazzina, perse la verginità su una spiaggia di Ischia in una delle sequenze più difficili da metabolizzare di tutta la serie. Un incontro capace di mettere a disagio noi spettatori così come la donna che si sente ancora gli occhi di quell'uomo addosso.
E mentre la storia dell'Italia continua a puntellare il racconto e a darci le coordinate temporali - in questo episodio con la strage alla stazione di Bologna - il privato dei personaggi ci riporta a mamma Immacolata che, in un corridoio di ospedale, confida a quella figlia così tanto giudicata e spesso trattata con durezza che è "la sua unica vera figlia". Ma fa di più: le dice che si è fermata. E ha ragione. Dopo la pubblicazione del romanzo, il successo, gli attestati di stima, Lenù ha perso la sua bussola interiore mandata in tilt dall'arrivo di Nino Sarratore nella sua vita.
Capitolo 28, Terremoto
Una scena dell'episodio 4
Con il quarto episodio, Capitolo 28, Terremoto, entriamo in un'altra fase della vita e dell'amicizia di Lila e Lenù. Le pance che crescono insieme e le due amiche hanno ripreso a condividere un rapporto stretto su base quotidiana. Ma per Lila l'amica si cela dietro una doppia identità: una per lei e una per la sua famiglia, da intendersi principalmente come Nino. L'uomo amato da entrambe in momenti diversi delle loro vite e osteggiato da Lila che ne riconosce il marcio da lontano. "Cosa sapeva Lila di Nino che io non sapevo?" è la domanda che ossessiona Lenù alla quale cercherà di dare una risposta.
Un episodio in cui ritroviamo le due amiche fianco a fianco sullo schermo assistendo alle dinamiche che abbiamo imparato a conoscere nel corso delle precedenti stagioni. La complicità da un lato e lo scrutarsi continuamente dall'altro. Lenù assiste al potere di Lila nel rione e come quel cumulo di strade che chiamano casa si stia trasformando ancora una volta con l'arrivo della droga introdotta da Marcello Solara (Lino Musella).
Renato De Simone e Irene Maiorino
Ma è la seconda parte dell'episodio a rapire per la sua violenza e bellezza. La storia entra prepotentemente nel racconto con il terremotò dell'Irpinia del 1980. Lila e Lenù, insieme, si ritrovano in un appartamento in cui tutto inizia a tremare. Una scossa lunga, apparentemente infinita, e il tentativo di lasciare il palazzo. Ma Lila sembra impietrita e solo con l'aiuto dell'amica riesce a scendere le scale e mettersi in salvo. Sedute al riparo in un auto, le due vedono i volti che affollano il rione disperarsi, cercare riparo, farsi forza a vicenda. E in quell'abitacolo arriva il punto finora più alto della stagione. Il monologo/confessione di Lila.
La donna, che già aveva manifestato problemi in gravidanza secondo la ginecologa dettati dalla sua testa, si confida con Lenù. E l'interpretazione di Irene Maiorino è di quelle difficili da dimenticare. "I contorni delle cose e delle persone sono delicati, si spezzano come fili di cotone", racconta Lila. E allora per arginare quei momenti è costretta a "coperture grandi e piccole" tutte fatte per restare nascosta, per non fermare la sua testa. Lila "deve fare, disfare, coprire, ricoprire e poi alla fine rompere, spezzare". La granitica Lila mostra la sua fragilità all'amica che le promette di restarle accanto.
Superata quella notte di terrore le due vanno alla ricerca di notizie di Nino. Arrivano fino al palazzo in cui abita con la sua famiglia. E il portiere spiega loro che se ne sono andati. Quando Lenù riuscirà a sentirlo al telefono, l'uomo confessa di essere scappato con i suoi figli. Quella frase, tagliente come una lama, trafigge in due la donna, come la crepa che il terremoto ha lasciato impressa sul soffitto della sua casa. "Il mondo è tornato al suo posto".
L'amica geniale: due episodi che parlando di maternità e identità
Sono fatti di contrasti Compromessi e Terremoto. Lenù, piena di sensi di colpa eppure consapevole che la sua identità di donna non può essere soffocata dalla maternità, torna ad essere figlia di una madre che la tiene a distanza. Non per mancato amore, ma per la consapevolezza che quella figlia speciale che è riuscita ad affrancarsi dal rione e dare un lustro al loro cognome si è impantanata nelle sabbie mobili di una relazione che non può andare né avanti né indietro.
Lenù e Lila
E proprio il cognome tramandato di padre in figlio torna ad essere al centro della conversazione. Dede, grazie alle parole di Lila, riflette sull'eredità che passa anche attraverso la linea tratteggiata dei documenti e riconosce, ancora bambina, la necessità di includere la madre - così come tutte le madri - in quell'atto dalla forte valenza simbolica. Un racconto personale ed intimo che coinvolge gli Airota e i Greco, ma che si fa universale e quindi politico.
La doppia gravidanza delle due protagoniste le riavvicina dopo anni di silenzi, tensione e risentimenti. E diventa anche la cartina di tornasole per testare la presenza e l'impegno di Nino nella vita di Lenù. Ma Lila nel mettere la pulce nell'orecchio all'amica circa il suo compagno continua a scavare al suo interno come una goccia. L'arrivo del terremoto e la sua ondata di distruzione è anche una metafora di ciò che si agita all'interno delle due donne. Un tumulto di emozioni e paure che lasciano segni indelebili nelle loro vite. Un caos interiore a lungo tenuto a bada e finalmente liberato con tutta la sua veemenza.
Conclusioni
Gli episodi tre e quattro della stagione finale de L'amica geniale, Compromessi e Terremoto, ci regalano una ritrovata complicità e vicinanza tra Lila e Lenù. Merito anche della scoperta delle rispettive gravidanze. E il tema della maternità continua ad essere fortemente esplorato nella stagione grazie al rapporto tra Lenù e sua madre Immacolata, la riflessione sui cognomi dei figli e l'appartenenza. La storia lasciata sullo sfondo emerge di volta in volta con avvenimenti più o meno determinanti nelle vite delle protagoniste, dalla strage di Bologna al terremoto dell'Irpinia. Infine, nel quarto episodio Irene Maiorino è protagonista di un monologo/confessione in cui dimostra tutta la sua bravura.
👍🏻
Il rapporto tra Lenù e sua madre Immacolata.
La riflessione sui cognomi dei figli e l’appartenenza.
La ritrovata complicità di Lila e Lenù.
Il monologo/confessione di Lila.
👎🏻
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the creepy gals from napoli
#l'amica geniale#my brilliant friend#lila cerullo#lenu greco#elena greco#raffaella cerullo#the neapolitan novels#gaia girace#marguerita mazzuco
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Elena Ferrante not only has female characters so complex that it’s inevitable to adore them despite their countless flaws, terrible decisions, contradictions, and reprehensible actions. Women who, in the hegemonic conception of gender dynamics, would be easily portrayed in a twisted manner, but she sketches them as complete human beings with multiple dimensions and shades of gray, which gives them a humanity that gets under your skin and overwhelms your entire body. She is also a writer whose most terrible male characters are those who could become heroic protagonists in other stories, but she reduces them to pathetic wretches who are nothing more than a shadow of what they always aspired to be, and they don’t necessarily have to physically bully women to show themselves as the worst scum on the planet. And yes, I am talking about Nino Sarratore and my ability to write an essay on why he is the worst man in literature and to what extent Ferrante’s portrayal brilliantly shapes a horrifically terrible character. I have many feelings about the new and final season of this saga, but I will analyze it when I recover emotionally. It’s been four years since I finished the books, and it still gives me chills when I think about everything it made me feel, so I don’t know when I will feel ready to talk about the series.
#elena ferrante#elena greco#lenu greco#rafaella cerullo#lila cerullo#la amica genial#my brilliant friend#lila y lenu my beloveds#i feel so much for them#my babies#nino sarratore#nino sarratore worst man alive
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cheguei na segunda tempora onde lila e lenu estão passando férias na praia e encontram aquele cretino do nino sarratore. eu fiquei com muita raiva lendo essa parte no livro e agora assistindo na série estou dez vezes mais furiosa
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ESTOU OBCECADA! | My Brilliant Friend - Elena Ferrante.
Feriadão de 7 de setembro chegou e eu, no meu tão querido descanso, parei na frente da tv caçando algo que me prendesse a atenção até me deparar com uma cena de duas crianças parecendo enfrentar o maior medo da vida delas, e resolvi acompanhar. E foi assim, no mais completo "vamos ver no que vai dar", que me embrenhei na história da lenu e lila e me perdi.
A premissa da história é simples, mas intrigante desde o início: em uma noite, a escritora Elena Greco é acordada com uma ligação informando que sua amiga de longa data, Lila Cerullo, desapareceu sem deixar vestígios. A principio, ela age com certa desimportância, visto que algo assim seria a cara da amiga, mas logo ela é tomada pelo abandono e resolve, como forma de vingar esse sentimento, quebrar a promessa sobre nunca escrever sobre a amiga relembrando sua turbulenta amizade de décadas na perigosa e fascinante Nápoles.
Num período pós guerra onde feridas são bem recentes e os papéis de gênero e demais questões sociais não apresentam uma cura para uma sociedade destruída, a determinação de duas meninas em seguirem suas vidas para além do bairro é desafiador o suficiente para que a história faça com que você não queira perder o próximo passo. As relações familiares são complexas demais e o uso dessa palavra não é usada em vão. Como bem colocado pela elena (ou 'lenu', como a personagem é carinhosamente chamada):
A vida era assim e ponto final, crescíamos com a obrigação de torná-la difícil aos outros antes que os outros a tornassem difícil para nós.
E é essa dificuldade que torna mais interessante a amizade entre as protagonistas e as relações que elas criam com os demais personagens. O que começa com uma competição prevista pela vida, é colocada à prova o tempo todo, mas não se quebra.
"O silêncio dela mostrava que minha vida era esplêndida, mas pobre de acontecimentos (...) enquanto a dela era sombria, mas plena."
Há ódio, dúvidas, inveja, competição, mas também há irmandade e muito amor. Por mais que a visão de lenu sobre a lila seja repleta de inconstâncias, não deixa de ser forte, e isso é reciproco.
Confesso que fiquei surpresa com minha obsessão porque o receio com o hype havia me deixado bem desinteressada na história, mas para meu completo alívio ao longo das páginas e episódios, o que me pegou foi como tudo foi contado. Há violências, perdas, abandonos, frustrações, e tudo é colocado de uma forma bem visceral, mas a familiaridade e aproximação com tudo ali me pegou de jeito. Só dei uma pausa porque pretendo ler os demais livros da tetralogia e seguir com a série após isso, mas já estou providenciando e esquecerei do mundo para me afundar em lila e lenu.
No fim de tudo, seja na Nápoles de 1960 ou em qualquer outro lugar do mundo nos tempos atuais, o que nos toma é a vida acontecendo apesar dos desejos e vontades de quem sonha e deseja tanto e ainda assim, mesmo quando tudo parece impossível, elas se impõe com todos os defeitos e artimanhas, o que torna tudo perfeito.
• Um pouquinho da série
Cheguei ao fim da temporada de A Amiga Genial achando a lenu uma invejosa mesquinba que eu amo por disfarçar bem seus desejos sendo uma pessoa adorável e sem acreditar nessa lila cruel que todos falam.
A lila comendo o pão que o diabo amassou mas a lenu enxerga qualquer acontecimento com a amiga como uma forma atraente de levá-la de volta ao abismo. E assim a lenu prova cada vez mais que ela fica à sombra da lila por querer, mas como não assume de verdade, age como se a presença da amiga fosse uma sombra manipuladora que a define. Ela defende e sabe que a lila é a única amiga verdadeira, mas isso não a impede de enxerga-la como os outros do bairro a vêem.
Quanto à lila, ela é forte porque teve que ser assim, mas é extremamente leal ao seus e torce por eles, apesar de tudo. Restou à ela o casamento para uma vida respeitável aos olhos dos outros porque todas as outras formas foram tiradas dela sem consideração alguma. Ainda assim, ela não esquece de onde veio e pretende que o mundo mude junto com ela pra melhor.
Enfim, é uma história que eu vou me preparar para os próximos baques porque duvido que as próximas temporadas e os demais livros da saga me deixem em paz.
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youtube
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