#benefici della musicoterapia
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Musicoterapia: Armonia per la Mente e il Corpo. Cos’è, come si pratica e quali sono i benefici di questa disciplina olistica. Recensione di Alessandria today
La musicoterapia è una disciplina che utilizza la musica e i suoi elementi – ritmo, melodia, armonia – per migliorare la salute fisica, emotiva, cognitiva e sociale delle persone.
Che cos’è la Musicoterapia? La musicoterapia è una disciplina che utilizza la musica e i suoi elementi – ritmo, melodia, armonia – per migliorare la salute fisica, emotiva, cognitiva e sociale delle persone. Questa pratica si basa sulla consapevolezza che i suoni e la musica possano influenzare profondamente il nostro stato d’animo, stimolare processi di guarigione e promuovere il benessere…
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⏳ ULTIME ORE, POI SARÀ A PAGAMENTO 👉 SEMINARIO GRATUITO ONLINE . Il seminario affronterà il tema dell’autismo associato al trattamento della musicoterapia. Dopo un accenno alla diagnosi di autismo e alle principali caratteristiche di questo disturbo, si introdurrà il trattamento della musicoterapia nella sua struttura e finalità. Infine, si dimostrerà come il trattamento basato sulla musicoterapia possa avere benefici e conseguenze positive per i soggetti autistici. . ISCRIVITI 👉 LINK IN BIO . #autismo #autismoitalia #autismo #autismoadulto #2aprilegiornatamondialeautismo #igeacentropromozionesalute #igeacps — view on Instagram https://ift.tt/ArPaB3L
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Musica e bambini
La musica è uno degli strumenti più incredibili che l’uomo ha a propria disposizione per poter comunicare e non solo. Si tratta di un mondo immenso che ha il potere di trasformare le situazioni e le proprie sensazioni rendendole positive migliorando la qualità della propria vita. Soprattutto se questo mondo ci facciamo entrare i bambini, per cui gli effetti e i benefici della musica sono ancor più d’impatto, senza considerare la sua importanza nello sviluppo celebrare del bambino, incidendo sia sulle sue emozioni che sui processi logici, senza tralasciare il ruolo nello sviluppo affettivo-cognitivo.
Se ci pensate un attimo i bambini già dentro la pancia della mamma, ancor prima di venire al mondo si fanno accarezzare dal suono che proviene dalla voce della mamma, che lo accompagna per tutti i 9 mesi per poi ritrovare quello stesso suono anche una volta venuto al mondo. Una musicalità che trasmette serenità e sicurezza, emozioni che vanno ben oltre le parole. Il piccolo sviluppa così la capacità di ascolto, aumentando le sue capacità di acquisire il linguaggio.
La musica fa parte della vita di tutti noi, ma per i bambini è un modo davvero strepitoso di aiutarli a migliorare il carattere. Infatti, gli esperti sostengono che iniziare un bambino a studiare musica o avvicinandolo ad essa è un modo perfetto per formare il suo carattere. Ad esempio se si tratta di un bambino timido o problemi di comportamento, iperattività, aggressività, la musica potrebbe davvero fare la differenza. Infatti, attraverso la costanza dell’impegno legato alla formazione musicale, il bambino impara a dominare le emozioni, a vincere la timidezza, a sviluppare capacità di autocontrollo e di concentrazione, favorendo una maggiore sensibilità e la capacità di esprimere i propri sentimenti.
Quindi è importante che i bambini abbiamo sin da piccoli un certo contatto con la musica, dalla semplice radio ai libricini illustrati con i suoni, alle canzoncine e filastrocche cantate da mamma e papà. La musica è importante ad ogni età e può dare solo tanti benefici. In ogni fase dello sviluppo, dal punto di vista intellettuale, sociale, emotivo, a quello motorio e persino del linguaggio. Aiuta il corpo e la mente a coordinarsi e ovviamente a sviluppare le capacità motorie; rafforza le capacità mnemoniche e aiutano i bambini ad imparare i suoni e i significati delle parole. Formando così corpo e mente.
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Come reagiscono le piante alla musica?
Come reagiscono le piante alla musica?
Bentornati su LivingDeepLife, oggi parleremo di piante e musica. Se desideri rimanere aggiornato sulle nostre novità seguici su Instagram, Facebook, Twitter, Tumblr, Pinterest. Puoi anche ricevere le notifiche dei nostri articoli sul nostro fantastico gruppo Telegram. Dopo aver parlato dei benefici degli effetti della musicoterapia sugli esseri umani parleremo dei benefici della musica sulle…
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Musicoterapia, quando la musica supporta la clinica
Oggi, accanto agli interventi tradizionali, non è inusuale trovare un approccio alternativo da associare per fini terapeutici. Quest'approccio viene chiamato musicoterapia. Esso utilizza il suono, la musica e il movimento con l'obiettivo di avviare trattamenti da un punto di vista psicologico mirati a: favorire lo sviluppo delle abilità motorie, cognitive e sociali, aiutare a gestire lo stress e le emozioni, consolidare la consapevolezza di sè e l'autostima, stimolare la creatività e produrre benessere e divertimento.
Diversi sono gli ambiti di applicazione della musicoterapia. Da un punto di vista terapeutico può essere impiegata per disturbi quali le tossicodipendenze, i disturbi del comportamento alimentare, i disturbi d'ansia, depressione e disturbi psicotici.
Può essere applicata in ambito sanitario sia come ansiolitico, antistress e/o come diversivo e per migliorare la qualità dell'attezione favorendo l'avvicinamento emotivo e personale al paziente, ma anche per interventi chirurgici, gestione del dolore, parto e riabilitazione.
Viene impiegata nell'ambito della crescita e del benessere personale e, in ambito sociale, per stabilire o ristabilire norme e relazioni sociali ottimali.
Inoltre la musica può servire per stimolare da un punto di vista cognitivo, infatti apporta molti benefici soprattutto alle persone affette da demenza permettendo loro, attraverso la musica, di ricordare eventi e canzoni dimenticate.
A cura del Dott Federico Baranzini
www.federicobaranzini.it
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Il Kirtan è una pratica spirituale antichissima appartenente al Bhakti Yoga, lo yoga devozionale. Essa consiste nel canto ripetuto dei Mantra (da man- "pensiero" e -tra "proteggere") secondo la formula di "chiamata e risposta", praticata in gruppo. Questa modalità consente a tutti d'imparare i Mantra e di eseguire la melodia, fondendosi con le altre voci nel flusso della vibrazione, per vivere e gioire dell'energia creata nel momento. Non serve nessuna preparazione specifica: tutti possono sperimentare i benefici di questa pratica a livello fisico e mentale. #vicenza #yoga #meditazione #esperienza #torridiquartesolo #vibrazioni #emozioni #om #cura #suonoterapia #musicoterapia #energia #spiritualità #mantra #kirtan #japamala #soham (presso Vicenza, Italy) https://www.instagram.com/p/B26HNWxFjYr/?igshid=1mzbr6iohqmxv
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Benefici della musica durante la gravidanza Musicoterapia & la gravidanza: effetti e benefici Studi, esercizi e tecniche per dare al mondo piccoli musicisti!
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La musica...antistress naturale per grandi e piccoli
La musica…antistress naturale per grandi e piccoli
L’effetto del suono sull’essere umano è cosa ancora sconosciuta. Ciò nonostante, siamo già a conoscenza degli effetti benefici che può dare, in particolar modo per alleviare lo stress e trovare un po’ di pace interiore. Il potere della musica, percepito attraverso l’armoniosità della musicoterapia e del ‘sound massage’ (massaggio ‘sonoro’) è una cura per chi vive in modo frenetico e ogni tanto ha…
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Mens sana in corpore sano
Riscoprire il benessere psico-fisico alle pendici del Monte Bianco
QC Terme Pré Saint Didier & QC Terme Monte Bianco: benessere a 1000 metri d’altitudine
In Valle d’Aosta la parola d’ordine è Relax! E quale luogo migliore per rilassarsi e prendersi cura del proprio corpo se non alle terme?
Una fuga ai piedi del Monte Bianco potrebbe essere la soluzione adatta a rigenerarsi in vista della stagione invernale, recuperando quella “mens sana in corpore sano” di cui i latini parlavano.
Con tale massima Giovenale circoscriveva i beni dell’uomo alla sanità dell’anima e alla salute del corpo, escludendo pertanto i valori materiali.
QC Terme Pré Saint Didier ©Bazzana Aiace
Per ottenere questi due benefici, sempre secondo gli antichi romani, l’uomo doveva ricorrere all’acqua, elemento dalle proprietà vitali e terapeutiche.
L’acqua, infatti, non è soltanto fonte di vita e sostentamento ma anche principio del benessere psico-fisico. Non a caso, i latini affidavano all’acqua il recupero del benessere corporeo e la rigenerazione dello spirito.
Furono proprio loro a coniare il motto “salus per aquam”, ovvero “salute per mezzo dell’acqua”, il cui acronimo Spa indica ancora oggi i luoghi del benessere.
QC Terme continua la filosofia della Spa romano-imperiale con i propri Centri Benessere, che oltre a offrire trattamenti mirati, regalano momenti unici di relax da vivere da soli o da condividere.
Il Gruppo QC Terme nasce da un progetto dei fratelli Andrea e Saverio Quadrio Curzio (QC è acronimo di Quadrio Curzio) che nel 2001 hanno deciso di restaurare e rilanciare i vecchi Bagni di Bormio che il padre Pericle acquistò nel 1982.
Da quel momento hanno continuato a progettare e realizzare centri termali con lo scopo di migliorare la qualità della vita degli utenti.
Tutte le strutture QC Terme sono accomunate dalla combinazione perfetta delle moderne tecnologie con l’eleganza dell’architettura, che offrono percorsi multisensoriali dove abbandonarsi a piacevoli momenti di relax totale.
In particolare, oggi voglio accompagnarvi nella scoperta di due strutture QC Terme alle pendici del Monte Bianco: QC Terme Pré Saint Didier e QC Terme Monte Bianco
Immaginate di trovarvi ai piedi del Monte Bianco, nelle incantevoli valli della Valle d’Aosta, tra giochi d’acqua, cascate e boschi incantati. Tante le attività fra cui scegliere:
potrete decidere di esplorare i sentieri in mountain bike, fare trekking al lago del Miage o rafting nelle acque cristalline della Dora Baltea, volare in elicottero su ghiacciai perenni, degustare vini tradizionali, fare shopping nelle boutique di Courmayeur…
Tra un’attività e l’altra, la valle del Monte Bianco offre un’esperienza di total relax combinando i benefici delle acque termali di Pré Saint Didier con il benessere esclusivo di un’Alpine Spa a 1000 metri d’altitudine.
QC Terme Pré Saint Didier
Pré Saint Didier è una cittadina termale in Valdigne, le cui acque sgorgano dal cuore della montagna a una temperatura costante di 36° e hanno effetti incredibili sulla pelle, sulla circolazione sanguigna e sulle funzioni muscolari.
Le Terme sorgono all’interno di un elegante palazzo ottocentesco con vista sulla catena del Monte Bianco, e si fondano sulla relazione caldo-freddo, acqua-montagna.
Ci sono, infatti, tre piscine termali all’aperto con acque calde che in inverno sono circondate dalla neve. Il paesaggio è suggestivo anche d’estate, quando intorno alle vasche si crea una verde vallata che contrasta col bianco e il grigio delle vette più alte.
Se le prime due vasche sono direttamente collegate; la terza vasca è separata dalla seconda e raggiungibile solo a piedi.
Ora che l’inverno si avvicina, e con esso anche le prime nevicate, consiglio ai più coraggiosi di sperimentare la tonificante reazione caldo-freddo percorrendo a piedi nella neve il tratto tra la seconda e la terza vasca.
L’offerta termale non finisce qui; tante sono le attività per rigenerare mente e corpo: dalle vasche idromassaggio per tonificare dorso e glutei a idrogetti per stimolare la microcircolazione, dai bagni a vapore che rinnovano e levigano la pelle alle saune chalet in legno o alle essenze di montagna.
E ancora: vasche sensoriali cromoterapiche o con musicoterapia, cascate per rilassare i muscoli delle spalle e della schiena, docce Vichy, pediluvi, percorsi Kneipp e sale relax per rilassarsi, leggere e sognare.
Da non perdere, inoltre, la stanza del sale, che contribuisce a ossigenare la pelle, smaltire le tossine ed eliminare i liquidi in eccesso.
Composta di mattoncini di sale rosa dell’Himalaya, ricrea il microclima marino… Sarà come respirare l’aria di mare in montagna.
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QC Terme Monte Bianco
Nella frazione di Palleusieux, a soli 2 chilometri da Pré Saint Didier e non lontano dalle mete sciistiche di Courmayeur e La Thuile, sorge una struttura alberghiera e Alpine Spa di oltre 1000mq.
È il luogo ideale dove rigenerarsi e prendersi cura di sé, abbinando alla Spa tutte le comodità e il lusso di un hotel 4 stelle.
L’Hotel Monte Bianco offre un angolo di pace e relax dove gratificare la vista, il palato e lo spirito
Infatti, se il contatto con la natura e la montagna amplifica la sensazione di benessere psico-fisico, ecco che tutte le camere, rigorosamente in stile alpino, vantano una strepitosa vista sul Monte Bianco.
E se i prodotti gastronomici, genuini e a chilometro zero, risvegliano i sensi e ristabiliscono l’equilibrio, ecco che il ristorante propone golose tentazioni e prodotti tipici per ogni pasto della giornata.
La Spa dell’Hotel permette di ritrovare pienamente il proprio benessere e vivere emozioni uniche attraverso il lusso di concedersi del tempo.
Oltre alla piscina panoramica, le vasche idromassaggio, le saune, i percorsi Kneipp e le sale relax, presenta una selezione di massaggi per tutte le esigenze, che influiscono positivamente su ogni parte del corpo:
massaggi singoli o di coppia per ritrovare armonia e complicità, tailor made o creati dagli esperti QC Terme, con oli essenziali, estratti vegetali…
Dopo un massaggio rigenerante, consiglio di rilassarsi nella sauna chalet esterna con vista sul Monte Bianco.
Pronti a riscoprire il benessere a 1000 metri d’altitudine?
Chiara Pompeo
#qcmoments #qctermepresaintdidier #qctermelove
Rigenerare mente e corpo Mens sana in corpore sano Riscoprire il benessere psico-fisico alle pendici del Monte Bianco QC Terme Pré Saint Didier…
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PESARO – In occasione della giornata mondiale dell’Alzheimer, in programma venerdì 4 ottobre, la Onlus Nonno Mino, in collaborazione con l’Associazione Culturale L’Anfora e il patrocinio del Comune di Pesaro, organizza il concerto “Somebody to love project”. Sul palco del Teatro Sperimentale, alle 21.30, si esibiranno i “Killer Queen”, cover band dei Queen di fama europea.
“Già da diversi anni vengono organizzati concerti di beneficenza – afferma l’assessore alla Solidarietà Sara Mengucci -. È importante sottolineare la grande attività di volontariato che queste associazioni fanno ogni giorno, sostenendo le famiglie di malate di Alzheimer e anziani che soffrono la solitudine o l’emarginazione. I volontari danno loro sollievo, grazie anche alle attività a 360° che svolgono: per questo fin da subito l’Amministrazione ha deciso di seguire e sostenere queste iniziative”.
Il nome del progetto “Qualcuno da amare” si sposa a 360° con la filosofia dell’associazione, che ha deciso di proporre una serata dedicata a chi quotidianamente si occupa, a titolo gratuito, dei malati di Alzheimer aiutandolo il più possibile a rimanere nel proprio contesto famigliare e sociale di appartenenza.
“Bello vedere questo matrimonio tra l’associazione Nonno Mino e l’Anfora – così il consigliere regionale Andrea Biancani -, entrambe fanno attività importanti sul territorio e già lo scorso anno la Regione Marche ha collaborato con loro. Il nostro è uno dei territori più longevi d’Italia, come sappiamo questa malattia colpisce soprattutto le persone più anziane, quindi nelle Marche l’Alzheimer è un problema molto importante. L’associazione Nonno Mino svolge un’intensa attività in tutto il territorio, non solo a Pesaro ma anche a Vallefoglia e Urbino”.
Prima del concerto verrà proiettato un breve filmato di circa 3’40 che descrive l’attività dell’associazione, che sostiene come la persona affetta dalla malattia di Alzheimer può trarre benefici dal “potere” della musica ad un punto tale che nei nostri centri, oltre a svolgere con figure professionali attività cognitive, socializzanti, occupazionali, vengono applicati dei metodi di intervento con finalità riabilitative attraverso la musicoterapia e la danzaterapia.
La musica facilita le associazioni, stimola la comunicazione verbale, migliora il tono dell’umore e gli eventuali stati ansio-depressivi e crea un ponte di collegamento tra la persona affetta dalla malattia e la realtà circostante. “Gestiamo servizi rivolti a persone con Alzheimer o con altri tipi di demenze – interviene il presidente Bruna Di Berardino – ci rivolgiamo ad anziani soli e i numeri cominciano ad essere elevati. Nel nostro piccolo cerchiamo di creare relazioni su tutto il territorio, siamo 25 volontari attivi ma la maggior parte di loro sono figure professionali”.
I biglietti per lo spettacolo saranno reperibile nei centri dell’associazione e in prevendita alla libreria Campus, Pesaro, via Rossini 33(0721.31438). “La nostra associazione organizza vari eventi: arte, musica, cultura – conclude il presidente de L’Anfora Maris Galdenzi – a questo progetto abbiamo aderito tre anni fa: un percorso bello, dove abbiamo potuto conoscere persone che si dedicano, con amore e passione, alla cura di persone meno fortunate”.
La sera del concerto il botteghino del Teatro Sperimentale sarà aperto dalle ore 19.30. Ingresso posto unico € 20,00. Info: 339. 3707313 – 340.8059896 – 339.7816680.
Chi sono i Killers Queen – I Killer Queen sono la prima cover band dei Queen in Europa. Nato 23 anni fa dall’unione di alcuni tra i migliori musicisti dell’area fiorentina, il gruppo diviene da subito punto di riferimento per i fans italiani dei Queen, tanto che, solo dopo alcuni mesi di attività, viene riconosciuto da ‘We Will Rock You’ (official italian Queen fans club) come ‘tribute band ufficiale’ per l’Italia.
Da allora sono stati più di 1000 i concerti, in Italia ed Europa, oltre alle decine di raduni organizzati. I “Killer Queen” propongono da sempre una propria “filosofia” di tributo, incentrata non tanto sulla somiglianza fisica, quanto sulla passione e sulla qualità del repertorio e dello spettacolo proposto. Scelta molto apprezzata dai “fans”, che ha totalmente contraddistinto questo gruppo negli anni da ogni altro tributo alla storica band , e della quale vanno fieri.
Il 1 giugno 2015 la band viene ingaggiata per suonare all’Arena di Verona come band di supporto a Brian May, chitarrista e cofondatore dei Queen.
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PARTORIRE A LOCRI Percorsi naturali tra aromaterapia, cromoterapia e musicoterapia
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/partorire-a-locri-percorsi-naturali-tra-aromaterapia-cromoterapia-e-musicoterapia/
PARTORIRE A LOCRI Percorsi naturali tra aromaterapia, cromoterapia e musicoterapia
PARTORIRE A LOCRI Percorsi naturali tra aromaterapia, cromoterapia e musicoterapia
PARTORIRE A LOCRI Percorsi naturali tra aromaterapia, cromoterapia e musicoterapia Lente Locale
di Domenica Bumbaca
Non si finisce mai di imparare. È vero. Impari ogni giorno qualcosa in più che ti porterà ad essere diversa, più matura, e ad emozionarti per ogni piccola cosa. Così succede che, mentre tutti ti dicono: “ah va beh la terza gravidanza ormai sai cosa ti aspetta!”, ti accorgi invece del contrario perché ogni momento dei nove mesi di gravidanza, ogni ecografia, ogni movimento del tuo piccolo, ogni parola del tuo ginecologo, pur conoscendolo da ormai 7 anni, ogni cambiamento del tuo corpo, è tutto diverso.
E in quei nove mesi impari. Impari a relazionarti con chi ti dice che tre bambini sono un impegno e una pazzia, con chi ti guarda e afferma che sei forte; impari a gestire le emozioni e a fidarti di più degli specialisti, impari soprattutto, con l’arrivo di un terzo figlio ad essere più mamma, a non dividere il tuo amore ma a moltiplicarlo, come i miei genitori hanno fatto con noi figli. Impari guardando i tuoi figli mentre ti fanno mille domande e le tue risposte devono essere esaustive perché la curiosità è tanta quanto l’emozione dell’attesa. Impari anche e soprattutto durante le ore del corso preparto. Il mio terzo corso preparto, quel corso a cui tutti mi dicevano di non andare “tanto ormai dopo tre figli sei esperta”. E invece no, ho attraversato quel corridoio del reparto di ginecologia e ostetricia dirigendomi nella sala rotonda e accogliente. La prima volta che seguo qui il corso, le altre volte al consultorio familiare. In ospedale c’è anche questa possibilità di prepararti, con il corpo e la mente, al grande momento seguita da un equipe di ostetriche guidate dall’ostetrico Bruno Palumbo, che quando lo vedi già trasmette serenità e fermezza. Conobbi alcune ostetriche, altre già incontrate in ospedale, durante la festa della mamma organizzata con l’associazione Gadco, quando li invitammo a parlare alle mamme e a sostenere la donazione del cordone ombelicale.
Entrai, dunque, in questa sala accogliente e per 6 incontri imparai. Appresi che, nonostante due figli, quello era un momento unico, perché seguito e vissuto con altre mamme; quello scalciare della mia piccola era un movimento diverso, quel foglio su cui ho apposto la mia firma era sempre più importante perché la scelta di donare il cordone ombelicale, come per la prima e seconda gravidanza, ti permette di poter salvare e dare speranza ad altri. Ho imparato tanto dalle infermiere, dalle ostetriche, dinamiche e cordiali come il personale medico incontrato e condotto dal primario facenti funzioni dottore Giuseppe Macrì, presente ogni mattina per il buongiorno alle pazienti ricoverate. Ti colpisce la premura, accortezza e delicatezza delle puericultrici che accudiscono i tuoi figli dandoti sicurezza. E quando arriva il momento del parto, non sei mai pronta. Perchè il timore, il distacco temporaneo dai tuoi cari, da tuo marito e dai tuoi piccoli bambini, che ti aspettano fuori dalla sala, è immenso e il tuo cuore, già emozionato arriva in gola, e ti stringe così tanto il petto tanto da piangere e commuoverti. Ti prepari al parto e anche tra le parole dell’anestesista, dell’infermiera e dei dottori ginecologi impari che, nonostante fossi già stata lì, è come se fosse la prima volta. E per la prima volta senti il suo pianto, senti il battito del cuoricino di una nuova vita. Proprio lì in ospedale, in quel reparto impari che ogni alba è la più bella. Non c’è una uguale. Ogni alba è una nuova vita in quel reparto dove sorge il sole e impari in quei giorni ad essere mamma, anche attraverso i movimenti e le parole delle altre donne ricoverate.
Ho appreso molto in quei giorni in ospedale e incontrare professionisti che ti supportano è sicuramente un dono.
Così conosci tante ostetriche che ti consigliano e scopri quanta volontà c’è tra medici, infermieri, operatori socio sanitari e quanto offre il reparto, nonostante tutto. Nonostante i tagli alla sanità, le disfunzioni, i reparti in perenne crisi e chiusura di alcuni, nonostante le criticità che l’ospedale di contrada Verga sta attraversando, con disservizi e promesse mai mantenute, porte che si chiudono e burocrazia assurda. Non basta la volontà ci vuole personale, investimenti, potenziamento degli aspetti assistenziali, perché altrimenti tutto ciò che dovrebbe essere normale potrebbe apparire straordinario. Il reparto di ostetricia non può e non dovrà essere un’ isola felice, dovrebbe essere supportato dando efficienti ed innovativi servizi di ginecologia, di neonatologia, il reparto di pediatria non può e non deve contare solo ed esclusivamente sulla buona volontà dei medici, perché le loro professionalità devono poter essere sostenute e non bistrattate. Chi lavora lì ha anche bisogno di strumenti, di rafforzare servizi e metodiche. L’ospedale che da vita dovrebbe garantire la vita. Nonostante tutto si lavora e lo si fa con passione e determinazione.
Quella passione incontrata nei giorni della nascita della mia piccola Ariel tra le ostetriche conosciamo e chiacchieriamo con Annunziata Alati per conoscere meglio il loro lavoro e quello che giorno e notte fanno con dedizione, tra un sostegno in sala travaglio e un aiuto durante l’allattamento insieme alle puericultrici.
All’ ospedale di Locri c’è un lavoro di equipe tra ostetriche e ginecologi. Quale le novità e i percorsi attuati?
Abbiamo avviato tantissime novità, i nostri sono percorsi naturali che rendono l’evento parto un momento magico e naturale per ogni donna. Quando una donna partorisce senza anestesia, senza interventi medici strumentali, apprende di essere forte e potente. Il nostro compito è di assecondare tutto questo applicando per ogni donna un travaglio con un percorso naturale. Aiutandola a fidarsi di sè stessa e del proprio corpo.
Tra le nuove metodiche anche l’aromaterapia (ne avevamo già parlato grazie alla testimonianza di una giovane partoriente). In cosa consiste e quale benefici?
L’aromaterapia è un sistema terapeutico e di benessere che utilizza gli oli essenziali e il raggiungimento del benessere psico- fisico. Stimolando in travaglio i cinque sensi, grazie alle diverse miscele di oli, fiori e piante il corpo e la mente si abbandonano per accogliere una nuova vita.
Un reparto che sta lavorando e offrendo molto. Dal corso preparto all’assistenza alle partorienti. Quali altri servizi e/o metodi utilizzati per i parti?
Noi ostetriche proponiamo durante il corso preparto gli strumenti di analgesia naturale. Ogni donna è libera di scegliere il proprio percorso naturale durante il travaglio. Tra le melodie della musicoterapia con l’odore magico dell’aromaterapia, il colore della cromoterapia e con il tatto di un massaggio modulato, la danza del bacino e il tocco della digitopressione. Il calore dell’acqua del vapore e dei getti sensoriali, assecondando tutto con tecniche di respirazione.
Esperienze, percorsi, emozioni che arricchiscono uno dei momenti più belli della tua vita, quando è l’alba di un nuovo giorno, quell’alba che vedrai con occhi diversi e più lucenti.
PARTORIRE A LOCRI Percorsi naturali tra aromaterapia, cromoterapia e musicoterapia Lente Locale
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di Domenica Bumbaca Non si finisce mai di imparare. È vero. Impari ogni giorno qualcosa in più che ti porterà ad essere diversa, più matura, e ad emozionarti per ogni piccola cosa. Così succede che, mentre tutti ti dicono: “ah va beh la terza gravidanza ormai sai cosa ti aspetta!”, ti accorgi invece del contrario perché […]
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Francesca Cusumano
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Potrà accogliere fino a 12 minori di età compresa tra gli 8 e i 18 anni, sia maschi che femmine, la Nuova Casa Sassuolo, la comunità educativa per minori inaugurata oggi dalla cooperativa sociale Arca a Bagno a Ripoli (Fi). La nuova struttura, di proprietà della cooperativa Arca, è frutto di un anno e mezzo di ristrutturazione eseguita secondo i principi della bioedilizia e di moderni sistemi di approvvigionamento e gestione dell’energia. Qui si trasferiranno i minori oggi ospiti della “vecchia” Casa Sassuolo. Uno spostamento che mira a portare benefici sia per i ragazzi che vivono nella comunità sia per gli operatori che ci lavorano. Nella progettazione della nuova struttura, gli spazi e gli ambienti sono stati organizzati come quelli di una casa. La maggiore centralità della struttura, nel contesto urbano di Bagno a Ripoli (rispetto alla precedente collocazione distante dal centro abitato e dagli edifici scolastici), favorirà una migliore interazione con il tessuto culturale e commerciale (negozi, servizi pubblici, centri di aggregazione, centri sportivi). Si semplificheranno i collegamenti: i ragazzi potranno recarsi a scuola e alle altre attività frequentate in maniera autonoma, a piedi o utilizzando i mezzi pubblici, con le fermate di bus e scuolabus più facilmente raggiungibili.
Con la Nuova Casa Sassuolo si amplia (da 11 a 12) anche il numero dei minori che possono essere ospitati in comunità. Dei 12 posti residenziali, 2 saranno destinati alla Pronta Accoglienza. Potranno inoltre essere accolti 6 minori in orario diurno. La nuova struttura sarà dotata di uno spazio destinato agli incontri protetti e di locali per riunioni e formazione. Il progetto della Nuova Casa Sassuolo è stato illustrato questa mattina in un incontro nella Sala consiliare “Falcone e Borsellino” del Comune di Bagno a Ripoli a cui hanno preso parte il sindaco del Comune di Bagno a Ripoli, il presidente di Arca cooperativa sociale Massimo Muratori, il presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini, l’assessore al Welfare e sanità del Comune di Firenze, il presidente di AIABA onlus Piero Perciballi
“Con la Nuova Casa Sassuolo la nostra cooperativa ha fatto un investimento importante a beneficio innanzitutto dei ragazzi che vivono nella comunità educativa e degli operatori che ci lavorano, che potranno usufruire di spazi adeguati per le loro attività – ha detto il presidente della cooperativa sociale Arca Massimo Muratori – Al tempo stesso è un’operazione di riqualificazione che va a vantaggio del territorio, con cui in questi anni abbiamo instaurato importanti sinergie e reti di collaborazione che intendiamo rafforzare. Ci tengo a sottolineare che nella vecchia Casa Sassuolo si trasferirà l’Associazione AIABA che si occupa di bambini autistici, garantendo così una continuità degli investimenti sostenuti in questi anni”.
#gallery-0-5 { margin: auto; } #gallery-0-5 .gallery-item { float: left; margin-top: 10px; text-align: center; width: 50%; } #gallery-0-5 img { border: 2px solid #cfcfcf; } #gallery-0-5 .gallery-caption { margin-left: 0; } /* see gallery_shortcode() in wp-includes/media.php */
Il sindaco ha sottolineato l’importanza della collaborazione con Arca che ha portato all’apertura della nuova casa famiglia. Una sinergia che finora ha consentito di dare risposte efficaci a situazioni familiari anche molto gravi. Poter mantenere sul territorio i minori con strutture come questa è fondamentale per la risoluzione di molte situazioni critiche. Oggi a questo si aggiunge una casa completamente rinnovata ma soprattutto più centrale e integrata con il contesto urbano, per un’accoglienza ancora più attenta alle esigenze e alle necessità dei bambini e dei ragazzi, che farà bene a loro e a tutta la comunità, da sempre aperta e accogliente.
Dal 1999 a oggi “Casa Sassuolo” ha ospitato oltre un centinaio di minori. Nel corso degli anni sono state instaurate importanti sinergie con varie realtà del territorio: istituti scolastici, società sportive, associazioni culturali e di volontariato, attività commerciali, tra cui ad esempio il CPIA2 dell’Istituto comprensivo “A. Caponnetto”, la biblioteca comunale di Bagno a Ripoli, il distretto sanitario di Grassina, il CRC Antella, la Fratellanza Popolare di Grassina, l’Associazione Volontari Gruppo Elba onlus. Si sono inoltre consolidati importanti collaborazioni e progetti. In collaborazione con il Centro internazionale Giorgio La Pira è in corso il progetto “Nessuno escluso” finanziato dalla Fondazione CR Firenze che prevede il coinvolgimento dei ragazzi di Casa Sassuolo in attività laboratoriali di vario tipo (informatica, musicoterapia, danza aerea, calcio).
Recentemente gli ospiti di Casa Sassuolo hanno partecipato a un innovativo progetto sull’inclusione e l’accoglienza mediante l’utilizzo creativo e condiviso delle tecnologie multimediali con l’Istituto Gobetti Volta nell’ambito del progetto Europeo Erasmus + SAIL (Social Activities for Inclusion and Learning).
Inaugurata la nuova "Casa Sassuolo", una struttura moderna realizzata in bioedilizia in grado di fornire ad i suoi ospiti una migliore interazione con il tessuto sociale e culturale cittadino VIDEO E FOTO QUI ⬇⬇⬇ Potrà accogliere fino a 12 minori di età compresa tra gli 8 e i 18 anni…
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Musica e attività fisica
Musica e attività fisica
Bentornati su LivingDeepLife, oggi parleremo del potere della musica. Se desideri rimanere aggiornato sulle nostre novità seguici su Instagram, Facebook, Twitter, Tumblr, Pinterest. Puoi anche ricevere le notifiche dei nostri articoli sul nostro fantastico gruppo Telegram. Abbiamo già parlato dei benefici della musicoterapia nel nostro articolo deicato. Andiamo adesso a vedere nello specifico i…
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Depressione: la musicoterapia è la terza “medicina” per curarla
Secondo un’analisi dei dati inseriti nel database della Cochrane Library, i trattamenti tradizionali della depressione, come la psicoterapia o la terapia farmacologica, potrebbero funzionare meglio se fossero accompagnati dalla musicoterapia. Almeno per alcuni pazienti.
Nell’intento di approfondire l’efficacia di trattamenti alternativi per la depressione, come la musicoterapia, un gruppo di ricercatori ha esaminato i dati relativi a 421 persone che hanno partecipato a nove esperimenti a breve termin, che hanno testato i benefici della sola musicoterapia o i benefici della musicoterapia in abbinamento agli interventi tradizionali.
Nel complesso, l’analisi dei dati ha rilevato che i pazienti si sentivano meno depressi quando la musica veniva “aggiunta” al loro regime di trattamento. Anche la musicoterapia sembra aiutare ad alleviare l’ansia e migliorare le funzioni fisiche negli individui depressi, e sembra altrettanto sicura quanto i trattamenti tradizionali.
“Ora possiamo essere più fiduciosi sul fatto che la musicoterapia in effetti migliori i sintomi e la vita dei pazienti e che questa evidenza possa essere considerata valida in un’ampia gamma di condizioni, paesi, tipi di pazienti e tipi di musicoterapia”, ha detto l’autore principale dello studio, Christian Gold ,della Uni Research Health a Bergen, in Norvegia.
A cura del dott Federico Baranzini - Psicoterapeuta a Milano
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Musica e bambini: un piacere che non deve mancare mai!
La musica: un’arte che non ha confini e che ci accompagna dagli albori della nostra storia, un potente strumento di comunicazione non verbale parte integrante di ogni cultura che accomuna tutti i popoli della Terra, innato in ognuno di noi, universale. Il suono rappresenta un canale di comunicazione estremamente efficace, che offre moltissimi stimoli e aiuta a sviluppare ed affinare molteplici abilità fondamentali per un percorso di crescita. È per questo motivo che sempre più, oggi, si pone attenzione a far rientrare la musica tra gli apprendimenti basiliari fin dalla più tenera età, utilizzandola anche per intervenire a livello riabilitativo e terapeutico. Oggi sappiamo che l’intelligenza musicale rientra in uno dei molteplici tipi di intelligenze individuate dallo studioso e psicologo Howard Gardner e che essa, come gli altri tipi di intelligenza (Gardner ne individua sette: intelligenza linguistica, logico-matematica, spaziale, corporeo-cinestesica, interpersonale, intrapersonale e, appunto, musicale), può essere stimolata fin dai primi mesi di vita di un bambino, ed anzi, ancor prima, da quando il piccolo si trova ancora nella pancia della mamma. Un ruolo fondamentale, quello della musica proposta ai bambini, che ha una grande importanza per lo sviluppo del cervello, e non soltanto perché permette di favorire la creatività, ma anche perché consente di utilizzare entrambi gli emisferi cerebrali, sia il destro (sede delle emozioni e che è la parte con cui si riconoscono ed eseguono melodie) sia il sinistro (che controlla i processi logici e che elabora la composizione, il linguaggio musicale, la scrittura e l’esecuzione) e di conseguenza stimolare abilità quali la formulazione del ragionamento astratto e competenze linguistiche e matematiche. La musica, inoltre, può favorire la capacità del bambino ad esprimere le proprie emozioni ed aiutarlo a padroneggiarle e gestirle. I giochi o libri musicali che possono essere proposti ai bambini fin dalla più tenera età, quindi, non andrebbero considerati unicamente come un semplice intrattenimento per il piccolo, ma un vero e proprio strumento educativo e di crescita che può stimolarlo a livello uditivo, visivo, tattile, motorio ed emozionale. Regalare e proporre ad un bambino giochi musicali, quindi, vuol dire dargli la possibilità di sviluppare il suo sistema percettivo, la sua crescita emotiva e il suo patrimonio espressivo. Far avvicinare i bambini a un linguaggio musicale nei primi mesi di vita per mezzo del gioco, ed anzi introdurli all’ascolto già durante la gravidanza (è stato infatti accertato che il piccolo, alla sedicesima settimana, percepisce e risponde agli stimoli sonori con il movimento delle labbra e, una volta nato, riconosce la musica che la mamma ascoltava o cantava durante la gravidanza) permette di sviluppare il “pensiero musicale” e, attraverso il ritmo, facilitare anche lo sviluppo del movimento e del coordinamento corporeo. Anche se i bambini più piccoli non sono in grado di esprimere la musica come gli adulti, se avvicinati l’ascolto, al canto o all’utilizzo di giochi musicali, possono iniziare a sviluppare quel potenziale che sarà poi loro utile per imparare ad apprezzare ed eseguire la musica. Durante il primo anno di vita possiamo già proporre ai più piccoli giocattoli che li stimolino ad avvicinarsi al mondo dei suoni e del ritmo (sonagli, ad esempio, ed anche xilofoni), per poi passare, quando saranno più grandicelli, a tutti quegli strumenti musicali giocattolo che potranno aiutarlo nella coordinazione, ad esprimere emozioni ed anche ad affinare la precisione dei movimenti, quali ad esempio chitarre, tamburelli, flauti, tamburi, maracas, armoniche, tastiere, fisarmoniche, pianoforti, violini, sassofoni e trombe. Proprio per la sua importante valenza quale strumento di comunicazione non verbale, la musica viene utilizzata anche per trarre benefici a livello relazionale ed anche per intervenire in situazioni di necessità educative, fisiche, mentali, cognitive ed emozionali, sia nell’infanzia che nell’età adulta. La musicoterapia, infatti, rappresenta un valido strumento preventivo, riabilitativo e terapeutico soprattutto nell’ambito della neurologia e nella psichiatria, e nello specifico nell’autismo, nel ritardo mentale, nelle disabilità motorie, nel morbo di Alzheimer, nei disturbi dell’umore, nelle psicosi, nelle sindromi da dolore cronico, nei disturbi del comportamento alimentare e nel morbo di Parkinson. Benché l’utilizzo della musica a scopi terapeutici risalga a tempi antichissimi (anticamente infatti, ed anche tuttora in alcuni tipi di società, musica e medicina erano legate tra loro, basti pensare agli sciamani), la musicoterapia si è affermata come disciplina scientifica agli inizi del XVIII secolo. I benefici della musica sono numerosi e una terapia musicale può influire positivamente su moltissimi aspetti, dalla memoria all’apprendimento, dalla pressione sanguigna ad alcuni ormoni (ad esempio quello dello stress), sulle endorfine e in presenza di problemi gastro-intestinali. Uno strumento quindi che può favorire il benessere della persona nella sua complessità e che si avvale degli elementi fondamentali della musica, ovvero suono, ritmo, melodia e armonia. Per quanto riguarda i bambini e gli adolescenti, la musicoterapia, ricorrendo al gioco e andando soprattutto a stimolare le aree ritmiche del cervello, viene praticata con sedute di gruppo o in maniera individuale per recuperare e sviluppare competenze fisiche e psichiche. Essa viene utilizzata soprattutto in presenza di autismo, disturbi specifici di apprendimento (dsa), iperattività, disturbi del linguaggio (ritenuti una delle cause più significative per quanto riguarda lo sviluppo di problemi cognitivi, sociali, emozionali e scolastici), disturbi dell’attenzione e disabilità motorie. Si rivela inoltre utile in situazioni di disagio familiare o scolastico, nei casi in cui il bambino si senta inadeguato al contesto con cui si relaziona, nei casi di blocchi traumatici, per sciogliere ansie e tensioni, per ridurre sintomi depressivi, nel trattamento di bambini nati prematuri e, ovviamente, per sviluppare la creatività. Read the full article
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12/2 Silent Disco For All alla Palazzina Liberty di Milano
Piccolo Principe Onlus è una cooperativa attiva da più di dieci anni ed eroga servizi completamente gratuiti diretti ai malati di Alzheimer e altre forme di demenza. Offre diversi tipi di laboratori (Danzamovimento terapia; Musicoterapia, Pet therapy Alzheimer cafè etc) diretti a rallentare il progredire di queste malattie e migliorare la qualità di vita dei nostri assistiti. Ovviamente questi servizi hanno dei costi e per garantirne sia la permanenza che la qualità in questo nuovo anno lo staff ha ideato una campagna di raccolta fondi in collaborazione con Fidalo e I Distratti. La campagna si chiama NonTiScordarDiMe - Silent Disco For All.
Tenendo in considerazione i grandi benefici della musica nei trattamenti lo staff ha ideato un format totalmente nuovo e mai concepito prima: una Silent Disco per tutte le generazioni che avrà luogo il 12 febbraio presso la Palazzina Liberty di Milano. Facendo una donazione su ww.fidalo.eu si avrà diritto a partecipare all’evento peculiare e mai realizzato. Nei tre canali tipici della Silent Disco verranno trasmessi generi musicali diversi che coprono le tutte le fasce d’età e i gusti musicali più disparati.
Sia la campagna che l’evento vogliono essere un modo per condividere qualcosa di universale come la musica con un potere che va ben oltre l’immaginario, soprattutto in casi come l’Alzheimer, infatti la musica ha nel cervello uno spazio proprio sul quale noi facciamo perno per sollecitare la memoria e stimolare le interazioni. La musica accompagna tutti, indipendentemente dal genere che si predilige, ed è un patrimonio inestimabile al quale noi ci appelliamo nella nostra missione. Sostenendoci non solo si partecipa ad un evento unico ma si aiuta concretamente persone che necessitano di noi e dei nostri servizi.
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