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Benefici della musica durante la gravidanza Musicoterapia & la gravidanza: effetti e benefici Studi, esercizi e tecniche per dare al mondo piccoli musicisti!
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Musica e bambini
La musica è uno degli strumenti più incredibili che l’uomo ha a propria disposizione per poter comunicare e non solo. Si tratta di un mondo immenso che ha il potere di trasformare le situazioni e le proprie sensazioni rendendole positive migliorando la qualità della propria vita. Soprattutto se questo mondo ci facciamo entrare i bambini, per cui gli effetti e i benefici della musica sono ancor più d’impatto, senza considerare la sua importanza nello sviluppo celebrare del bambino, incidendo sia sulle sue emozioni che sui processi logici, senza tralasciare il ruolo nello sviluppo affettivo-cognitivo.
Se ci pensate un attimo i bambini già dentro la pancia della mamma, ancor prima di venire al mondo si fanno accarezzare dal suono che proviene dalla voce della mamma, che lo accompagna per tutti i 9 mesi per poi ritrovare quello stesso suono anche una volta venuto al mondo. Una musicalità che trasmette serenità e sicurezza, emozioni che vanno ben oltre le parole. Il piccolo sviluppa così la capacità di ascolto, aumentando le sue capacità di acquisire il linguaggio.
La musica fa parte della vita di tutti noi, ma per i bambini è un modo davvero strepitoso di aiutarli a migliorare il carattere. Infatti, gli esperti sostengono che iniziare un bambino a studiare musica o avvicinandolo ad essa è un modo perfetto per formare il suo carattere. Ad esempio se si tratta di un bambino timido o problemi di comportamento, iperattività, aggressività, la musica potrebbe davvero fare la differenza. Infatti, attraverso la costanza dell’impegno legato alla formazione musicale, il bambino impara a dominare le emozioni, a vincere la timidezza, a sviluppare capacità di autocontrollo e di concentrazione, favorendo una maggiore sensibilità e la capacità di esprimere i propri sentimenti.
Quindi è importante che i bambini abbiamo sin da piccoli un certo contatto con la musica, dalla semplice radio ai libricini illustrati con i suoni, alle canzoncine e filastrocche cantate da mamma e papà. La musica è importante ad ogni età e può dare solo tanti benefici. In ogni fase dello sviluppo, dal punto di vista intellettuale, sociale, emotivo, a quello motorio e persino del linguaggio. Aiuta il corpo e la mente a coordinarsi e ovviamente a sviluppare le capacità motorie; rafforza le capacità mnemoniche e aiutano i bambini ad imparare i suoni e i significati delle parole. Formando così corpo e mente.
#musicoterapia#musica e bambini#benefici della musica#gravidanza#musicoterapia bambini#cos'è la musica per i bambini#importanza della musica per i bambini#educazione musicale bambini#la musica per i bambini piccoli
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Sono passati piu di 4 anni da questa foto ❤️ ed ora ho una piccola e tenera bimba che spesso mi chiede "Mamma, facciamo ginnastica?" ◽ Sarà che ho fatto attività fisica fino all'ultima settimana prima di partorire, sarà che mi ha sempre vista prendermi cura di me attraverso la ginnastica...non lo so, so solo che anche a lei piace muoversi e farlo a tempo di musica! ◽ L'attività fisica è sempre consigliata in gravidanza (ad eccezione nei casi in cui viene controindicata per ragioni mediche) ed è un aiuto sia per quando il pancino diventa pancione, sia per i mesi successivi al parto 😉 ◽ Personalmente svolgevo molte attività: Olit (in foto), Zumba, Pilates, Ginnastica Posturale ecc. Però dovete tener presente che io sono istruttrice, quindi ero allenata già prima di essere incinta e per me è stato quasi naturale continuare a lavorare, ovviamente con le dovute precauzioni! ◽ Non sto dicendo che dovete fare come me, ogni gravidanza è diversa ed ognuna di voi deve chiedere sempre e comunque il consiglio al proprio ginecologo! ◽ Ogni donna in gravidanza dovrebbe in qualche modo approcciarsi all'attività fisica, ovviamente seguita, perché non avete idea di come vi aiuterà anche durante il parto! 🔹Migliore elasticità dei muscoli 🔹 Migliore elasticità dei tendini 🔹Maggiore forza e coordinazione 🔹Maggiore resistenza 🔹Respirazione e spinte piu efficaci ◽ Questi sono solo alcuni dei benefici che il movimento ha sul corpo e sulla psiche di una donna incinta!! 🤰 ◽ Qui trovate numerosi allenamenti adatti a tutte le donne e se cliccate su "altro" si apre la descrizione degli esercizi con le indicazioni per le donne in gravidanza e per il post parto, inoltre trovate altri video sul mio canale YouTube (link in Bio) 🥰 E voi fate o avete fatto attività fisica in gravidanza? Quali sport? Fatemelo sapere qui sotto! ⬇️ @olit_trainingolistico ◽ ◽ #gravidanzaconsapevole #fotogravidanza #homeworkoutrocks #fotografiagravidanza #healthymomma #donneingravidanza #diastasisrecti #workoutvideos #bassoimpatto #athomeworkoutvideos #fitnessinspirations #coretraining #lowimpactworkout #homeworkouts #healthymom #healthymomsinspire #esercizipilates #healthymomhealthyfamily # (presso Liguria, Italy) https://www.instagram.com/p/B0WpSBSCS2g/?igshid=1c758i1mgeql8
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Musica classica per neonati per dormire
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Musica per bambini: il vostro migliore alleato al momento di dormire
Uno dei più difficili sfide che i genitori genitori dei bambini dei bambini dei neonati meet è per farli dormire durante la notte. Anche se può sembrare un task easy task task ci sono piccoli che non dormono nemmeno 2 ore di fila. La musica per bambini sarà il vostro migliore alleato durante la notte. I neonati possono dormire fino a 17 ore al giorno. Il convenient problem è che non conoscono la differenza tra il giorno e la notte. Possono quindi trascorrere l'intera giornata dormendo e a notte svegliandosi ogni ora. I vantaggi della musica per bambini La musica aiuta i bambini a dormire meglio, riduce la frequenza cardiaca e migliora la saturazione di ossigeno nel sangue. Quando le pulsazioni scendono, il corpo inizia a rilassarsi inconsciamente e l'esterno rumore prende il sopravvento. Verrà creato un ambiente apacible, pieno di pace e armonia, che aiuterà il bambino ad essere completamente calmo. È anche essenziale che ci sia una luce ambientale soffusa e che la stanza abbia una temperatura piacevole. A parte aiuta il tuo bambino a dormire la musica ha molti altri benefici. Aiuta anche a ridurre i livelli di ansia rendendo il vostro bambino a disagio e incapace anche anche also durante il giorno. E migliora lo sviluppo del cervello aumentare la capacità di apprendimento, attenzione e concentrazione. musica per bambini Durante la gravidanza also anche Si consiglia di suonare la musica al feto 10 o,oo,oo,oo. 20 minuti al mattino e la venti minuti al mattino e notte per stimolarlo. Quindi, quindi, quindi, la musica ha effetti benefici e vantaggiosi dalla fase prenatale a quella adulta. Qual è la migliore musica per i bambini? Una delle domande chieste dai parentiniproduttori più frequentemente è quale tipo di musica è meglio per i bambini? Non c'è una regola chiara al riguardo. Ogni bambino può avere i suoi gusti musicali. Tuttavia, si consiglia di dormire si consiglia di ascoltare percepire melodie lente e morbide, senza improvvisi cambiamenti di ritmo. La musica classica di compositori come Mozart o bien Bach, soft rock di gruppi come i Queen, o bien suoni ambientali. La musica classica è molto vantaggioso per i bambini, oltre a rilassarli stimola il loro apprendimento. I pezzi di compositore Wolfgang Amadeus Mozart sono particolarmente raccomandabile per la convinzione di stimolare l'intelligenza del bambino, è l'Effetto Mozart. musica per bambini Soft rock anche può aiutare il tuo bambino a rilassarsi. Le canzoni lente con note basse e morbide armonie sono l'ideale affinché il vostro bambino possa dormire. Analogamente alla musica, i suoni della natura possono aiutare il tuo bambino a dormire, il rumore delle onde del mare, la pioggia, il canto degli uccelli........ Siamo chiari sul fatto che "la musica gestisce di potere le bestie," anche le più piccole. Speriamo che il tuo bambino dorma tranquillamente stasera con i nostri consigli, e questo puoi avere also anche un completo restrest che ti riempie di energia per start nei giorni top. C'è una canzone che il tuo bambino preferisce? Condividila con noi!
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Musica e bambini: un piacere che non deve mancare mai!
La musica: un’arte che non ha confini e che ci accompagna dagli albori della nostra storia, un potente strumento di comunicazione non verbale parte integrante di ogni cultura che accomuna tutti i popoli della Terra, innato in ognuno di noi, universale. Il suono rappresenta un canale di comunicazione estremamente efficace, che offre moltissimi stimoli e aiuta a sviluppare ed affinare molteplici abilità fondamentali per un percorso di crescita. È per questo motivo che sempre più, oggi, si pone attenzione a far rientrare la musica tra gli apprendimenti basiliari fin dalla più tenera età, utilizzandola anche per intervenire a livello riabilitativo e terapeutico. Oggi sappiamo che l’intelligenza musicale rientra in uno dei molteplici tipi di intelligenze individuate dallo studioso e psicologo Howard Gardner e che essa, come gli altri tipi di intelligenza (Gardner ne individua sette: intelligenza linguistica, logico-matematica, spaziale, corporeo-cinestesica, interpersonale, intrapersonale e, appunto, musicale), può essere stimolata fin dai primi mesi di vita di un bambino, ed anzi, ancor prima, da quando il piccolo si trova ancora nella pancia della mamma. Un ruolo fondamentale, quello della musica proposta ai bambini, che ha una grande importanza per lo sviluppo del cervello, e non soltanto perché permette di favorire la creatività, ma anche perché consente di utilizzare entrambi gli emisferi cerebrali, sia il destro (sede delle emozioni e che è la parte con cui si riconoscono ed eseguono melodie) sia il sinistro (che controlla i processi logici e che elabora la composizione, il linguaggio musicale, la scrittura e l’esecuzione) e di conseguenza stimolare abilità quali la formulazione del ragionamento astratto e competenze linguistiche e matematiche. La musica, inoltre, può favorire la capacità del bambino ad esprimere le proprie emozioni ed aiutarlo a padroneggiarle e gestirle. I giochi o libri musicali che possono essere proposti ai bambini fin dalla più tenera età, quindi, non andrebbero considerati unicamente come un semplice intrattenimento per il piccolo, ma un vero e proprio strumento educativo e di crescita che può stimolarlo a livello uditivo, visivo, tattile, motorio ed emozionale. Regalare e proporre ad un bambino giochi musicali, quindi, vuol dire dargli la possibilità di sviluppare il suo sistema percettivo, la sua crescita emotiva e il suo patrimonio espressivo. Far avvicinare i bambini a un linguaggio musicale nei primi mesi di vita per mezzo del gioco, ed anzi introdurli all’ascolto già durante la gravidanza (è stato infatti accertato che il piccolo, alla sedicesima settimana, percepisce e risponde agli stimoli sonori con il movimento delle labbra e, una volta nato, riconosce la musica che la mamma ascoltava o cantava durante la gravidanza) permette di sviluppare il “pensiero musicale” e, attraverso il ritmo, facilitare anche lo sviluppo del movimento e del coordinamento corporeo. Anche se i bambini più piccoli non sono in grado di esprimere la musica come gli adulti, se avvicinati l’ascolto, al canto o all’utilizzo di giochi musicali, possono iniziare a sviluppare quel potenziale che sarà poi loro utile per imparare ad apprezzare ed eseguire la musica. Durante il primo anno di vita possiamo già proporre ai più piccoli giocattoli che li stimolino ad avvicinarsi al mondo dei suoni e del ritmo (sonagli, ad esempio, ed anche xilofoni), per poi passare, quando saranno più grandicelli, a tutti quegli strumenti musicali giocattolo che potranno aiutarlo nella coordinazione, ad esprimere emozioni ed anche ad affinare la precisione dei movimenti, quali ad esempio chitarre, tamburelli, flauti, tamburi, maracas, armoniche, tastiere, fisarmoniche, pianoforti, violini, sassofoni e trombe. Proprio per la sua importante valenza quale strumento di comunicazione non verbale, la musica viene utilizzata anche per trarre benefici a livello relazionale ed anche per intervenire in situazioni di necessità educative, fisiche, mentali, cognitive ed emozionali, sia nell’infanzia che nell’età adulta. La musicoterapia, infatti, rappresenta un valido strumento preventivo, riabilitativo e terapeutico soprattutto nell’ambito della neurologia e nella psichiatria, e nello specifico nell’autismo, nel ritardo mentale, nelle disabilità motorie, nel morbo di Alzheimer, nei disturbi dell’umore, nelle psicosi, nelle sindromi da dolore cronico, nei disturbi del comportamento alimentare e nel morbo di Parkinson. Benché l’utilizzo della musica a scopi terapeutici risalga a tempi antichissimi (anticamente infatti, ed anche tuttora in alcuni tipi di società, musica e medicina erano legate tra loro, basti pensare agli sciamani), la musicoterapia si è affermata come disciplina scientifica agli inizi del XVIII secolo. I benefici della musica sono numerosi e una terapia musicale può influire positivamente su moltissimi aspetti, dalla memoria all’apprendimento, dalla pressione sanguigna ad alcuni ormoni (ad esempio quello dello stress), sulle endorfine e in presenza di problemi gastro-intestinali. Uno strumento quindi che può favorire il benessere della persona nella sua complessità e che si avvale degli elementi fondamentali della musica, ovvero suono, ritmo, melodia e armonia. Per quanto riguarda i bambini e gli adolescenti, la musicoterapia, ricorrendo al gioco e andando soprattutto a stimolare le aree ritmiche del cervello, viene praticata con sedute di gruppo o in maniera individuale per recuperare e sviluppare competenze fisiche e psichiche. Essa viene utilizzata soprattutto in presenza di autismo, disturbi specifici di apprendimento (dsa), iperattività, disturbi del linguaggio (ritenuti una delle cause più significative per quanto riguarda lo sviluppo di problemi cognitivi, sociali, emozionali e scolastici), disturbi dell’attenzione e disabilità motorie. Si rivela inoltre utile in situazioni di disagio familiare o scolastico, nei casi in cui il bambino si senta inadeguato al contesto con cui si relaziona, nei casi di blocchi traumatici, per sciogliere ansie e tensioni, per ridurre sintomi depressivi, nel trattamento di bambini nati prematuri e, ovviamente, per sviluppare la creatività. Read the full article
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SAN BENEDETTO – Ascolto, leggo e canto… con mamma e papà! Questo il titolo del convegno che si terrà sabato prossimo 11 febbraio, a partire dalle ore 9, presso l’auditorium comunale Tebaldini. Organizzato dalle associazioni Nati per Leggere e Nati per la musica con la collaborazione dell’ Istituto Musicale Vivaldi ed il patrocinio dell’ amministrazione comunale, è una iniziativa a sostegno delle genitorialità, con la presentazione di “buone pratiche” per i genitori e i bambini dei nidi e delle scuole dell’ infanzia sui progetti Nati per leggere e Nati per la musica.
Dopo i saluti del sindaco Pasqualino Piunti, dell’ assessore alle politiche sociali Emanuela Carboni e del consigliere referente dell’ Osservatorio Permanente Brunilde Crescenzi, sono in programma gli interventi di Laura Olimpi e Aurora Bottiglieri, pediatre e referenti regionale e comunale di “Nati per leggere” e “Nati per la musica” (La promozione della lettura e della musica in famiglia per combattere le povertà educative), Marta Rosati, ostetrica (I benefici della musica per mamma e bambino in gravidanza,durante il travaglio ed il parto) e Barbara Domini, responsabile della Biblioteca Comunale “G.Lesca” (Una biblioteca a misura di bimbo: tra libri, parole e…musica).
E poi ecco le testimonianze dei genitori dei nidi comunali (I progetti “Prestito-libri/bibliotechine dei nidi” e “Un ponte dal nido..a colori presso il Centro sociale Primavera”) e di Emanuela Marcattili, insegnante di propedeutica musicale presso l’Istituto musicale “Vivaldi” e responsabile del progetto “Nati per la Musica”, con la presentazione del progetto “Laboratori musicali per i genitori dei nidi” (febbraio – maggio 2017) con saggio musicale delle educatrici dei nidi comunali. Coordina i lavori Rita Tancredi, pedagogista e responsabile degli asili nido comunali.
L’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di San Benedetto del Tronto, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, per mezzo dell’iniziativa “Ascolto, leggo e canto… con mamma e papà!” intende sensibilizzare i genitori sull’importanza della buona pratica dell’ascolto della musica e della lettura da rivolgere ai propri figli, fin dalla più tenera età, avvalendosi del supporto dei progetti “Nati per leggere” e “Nati per la musica” con la presentazione delle buone pratiche già in atto in città. Il presupposto di partenza è il riconoscimento dei molteplici benefici psicofisici-relazionali dell’esercizio di tali pratiche fin dai primi anni di vita, con il valore aggiunto di una continuità educativa nido-scuola-famiglia e territorio.
Nati per leggere è un progetto nazionale di promozione della lettura ad alta voce per i bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni, sostenuto dall’alleanza tra bibliotecari e pediatri attraverso le seguenti associazioni: L’Associazione Culturale Pediatri – ACP, l’Associazione Italiana Biblioteche – AIB e il Centro per la Salute del bambino onlus – CSB.
Nati per la Musica, invece, è un progetto nazionale per la diffusione della musica da 0 a 6 anni, che promuove e sostiene attività che avvicinano, fin dal periodo prenatale, il bambino al mondo dei suoni e alla musica. Il progetto è sostenuto dall’Associazione Culturale Pediatri – ACP, e dal Centro per la Salute del bambino onlus – CSB, in collaborazione con l’Associazione Italiana Biblioteche – AIB.
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► musica per far dormire neonati
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Musica per bambini: il vostro migliore alleato al momento di dormire
Uno dei più difficili sfide che i genitori genitori dei bambini dei bambini dei neonati meet è per farli dormire durante la notte. Anche se può sembrare un task simple task task ci sono piccoli che non dormono nemmeno 2 ore di fila. La musica per bambini sarà il vostro migliore alleato durante la notte. I neonati possono dormire fino a 17 ore al giorno. Il convenient problem è che non conoscono la differenza tra il giorno e la notte. Possono quindi trascorrere l'intera giornata dormendo e a notte svegliandosi ogni ora. I vantaggi della musica per bambini La musica aiuta i bambini a dormire meglio, riduce la frequenza cardiaca e migliora la saturazione di ossigeno nel sangue. Quando le pulsazioni scendono, il corpo inizia a rilassarsi inconsciamente e l'esterno rounder prende il sopravvento. Verrà creato un ambiente sosegado, pieno di pace e armonia, che aiuterà il bambino ad essere completamente calmo. È anche importante che ci sia una luce ambientale soffusa e che la stanza abbia una temperatura piacevole. A parte aiuta il tuo bambino a dormire la musica ha molti altri benefici. Aiuta anche a ridurre i livelli di ansia rendendo il vostro bambino a disagio e incapace anche anche also durante il giorno. E migliora lo sviluppo del cervello aumentare la capacità di apprendimento, attenzione e concentrazione. musica per bambini Durante la gravidanza also anche si consiglia di suonare la musica per il bambino. Più o meno, i feti possono già ascoltare gli stimoli musicali emessi dalla vagina della madre. Si raccomanda
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► musica classica per neonati per dormire
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Musica per bambini: il vostro migliore alleato al momento di dormire
Uno dei più difficili sfide che i genitori genitori dei bambini dei bambini dei neonati meet è per farli dormire durante la notte. Anche se può sembrare un task easy task task ci sono piccoli che non dormono nemmeno 2 ore di fila. La musica per bambini sarà il vostro migliore alleato durante la notte. I neonati possono dormire fino a 17 ore al giorno. Il convenient problem è che non conoscono la differenza tra il giorno e la notte. Possono quindi trascorrere l'intera giornata dormendo e a notte svegliandosi ogni ora. I vantaggi della musica per bambini La musica aiuta i bambini a dormire meglio, riduce la frequenza cardiaca e migliora la saturazione di ossigeno nel sangue. Quando le pulsazioni scendono, il corpo inizia a rilassarsi inconsciamente e l'esterno rumore prende il sopravvento. Verrà creato un ambiente sosegado, pieno di pace e armonia, che aiuterà il bambino ad essere completamente calmo. È anche importante che ci sia una luce ambientale soffusa e che la stanza abbia una temperatura piacevole. A parte aiuta il tuo bambino a dormire la musica ha molti altri benefici. Aiuta anche a ridurre i livelli di ansia rendendo il vostro bambino a disagio e incapace anche anche also durante il giorno. E migliora lo sviluppo del cervello aumentare la capacità di apprendimento, attenzione e concentrazione. musica per bambini Durante la gravidanza also anche si consiglia di suonare la musica per il bambino. Più o meno, i feti possono già ascoltare gli stimoli musicali emessi dalla vagina della madre. Si raccomanda
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Musica e bambini: un piacere che non deve mancare mai!
La musica: un’arte che non ha confini e che ci accompagna dagli albori della nostra storia, un potente strumento di comunicazione non verbale parte integrante di ogni cultura che accomuna tutti i popoli della Terra, innato in ognuno di noi, universale. Il suono rappresenta un canale di comunicazione estremamente efficace, che offre moltissimi stimoli e aiuta a sviluppare ed affinare molteplici abilità fondamentali per un percorso di crescita. È per questo motivo che sempre più, oggi, si pone attenzione a far rientrare la musica tra gli apprendimenti basiliari fin dalla più tenera età, utilizzandola anche per intervenire a livello riabilitativo e terapeutico. Oggi sappiamo che l’intelligenza musicale rientra in uno dei molteplici tipi di intelligenze individuate dallo studioso e psicologo Howard Gardner e che essa, come gli altri tipi di intelligenza (Gardner ne individua sette: intelligenza linguistica, logico-matematica, spaziale, corporeo-cinestesica, interpersonale, intrapersonale e, appunto, musicale), può essere stimolata fin dai primi mesi di vita di un bambino, ed anzi, ancor prima, da quando il piccolo si trova ancora nella pancia della mamma. Un ruolo fondamentale, quello della musica proposta ai bambini, che ha una grande importanza per lo sviluppo del cervello, e non soltanto perché permette di favorire la creatività, ma anche perché consente di utilizzare entrambi gli emisferi cerebrali, sia il destro (sede delle emozioni e che è la parte con cui si riconoscono ed eseguono melodie) sia il sinistro (che controlla i processi logici e che elabora la composizione, il linguaggio musicale, la scrittura e l’esecuzione) e di conseguenza stimolare abilità quali la formulazione del ragionamento astratto e competenze linguistiche e matematiche. La musica, inoltre, può favorire la capacità del bambino ad esprimere le proprie emozioni ed aiutarlo a padroneggiarle e gestirle. I giochi musicali che possono essere proposti ai bambini fin dalla più tenera età, quindi, non andrebbero considerati unicamente come un semplice intrattenimento per il piccolo, ma un vero e proprio strumento educativo e di crescita che può stimolarlo a livello uditivo, visivo, tattile, motorio ed emozionale. Regalare e proporre ad un bambino giochi musicali, quindi, vuol dire dargli la possibilità di sviluppare il suo sistema percettivo, la sua crescita emotiva e il suo patrimonio espressivo. Far avvicinare i bambini a un linguaggio musicale nei primi mesi di vita per mezzo del gioco, ed anzi introdurli all’ascolto già durante la gravidanza (è stato infatti accertato che il piccolo, alla sedicesima settimana, percepisce e risponde agli stimoli sonori con il movimento delle labbra e, una volta nato, riconosce la musica che la mamma ascoltava o cantava durante la gravidanza) permette di sviluppare il “pensiero musicale” e, attraverso il ritmo, facilitare anche lo sviluppo del movimento e del coordinamento corporeo. Anche se i bambini più piccoli non sono in grado di esprimere la musica come gli adulti, se avvicinati l’ascolto, al canto o all’utilizzo di giochi musicali, possono iniziare a sviluppare quel potenziale che sarà poi loro utile per imparare ad apprezzare ed eseguire la musica. Durante il primo anno di vita possiamo già proporre ai più piccoli giocattoli che li stimolino ad avvicinarsi al mondo dei suoni e del ritmo (sonagli, ad esempio, ed anche xilofoni), per poi passare, quando saranno più grandicelli, a tutti quegli strumenti musicali giocattolo che potranno aiutarlo nella coordinazione, ad esprimere emozioni ed anche ad affinare la precisione dei movimenti, quali ad esempio chitarre, tamburelli, flauti, tamburi, maracas, armoniche, tastiere, fisarmoniche, pianoforti, violini, sassofoni e trombe. Proprio per la sua importante valenza quale strumento di comunicazione non verbale, la musica viene utilizzata anche per trarre benefici a livello relazionale ed anche per intervenire in situazioni di necessità educative, fisiche, mentali, cognitive ed emozionali, sia nell’infanzia che nell’età adulta. La musicoterapia, infatti, rappresenta un valido strumento preventivo, riabilitativo e terapeutico soprattutto nell’ambito della neurologia e nella psichiatria, e nello specifico nell’autismo, nel ritardo mentale, nelle disabilità motorie, nel morbo di Alzheimer, nei disturbi dell’umore, nelle psicosi, nelle sindromi da dolore cronico, nei disturbi del comportamento alimentare e nel morbo di Parkinson. Benché l’utilizzo della musica a scopi terapeutici risalga a tempi antichissimi (anticamente infatti, ed anche tuttora in alcuni tipi di società, musica e medicina erano legate tra loro, basti pensare agli sciamani), la musicoterapia si è affermata come disciplina scientifica agli inizi del XVIII secolo. I benefici della musica sono numerosi e una terapia musicale può influire positivamente su moltissimi aspetti, dalla memoria all’apprendimento, dalla pressione sanguigna ad alcuni ormoni (ad esempio quello dello stress), sulle endorfine e in presenza di problemi gastro-intestinali. Uno strumento quindi che può favorire il benessere della persona nella sua complessità e che si avvale degli elementi fondamentali della musica, ovvero suono, ritmo, melodia e armonia. Per quanto riguarda i bambini e gli adolescenti, la musicoterapia, ricorrendo al gioco e andando soprattutto a stimolare le aree ritmiche del cervello, viene praticata con sedute di gruppo o in maniera individuale per recuperare e sviluppare competenze fisiche e psichiche. Essa viene utilizzata soprattutto in presenza di autismo, disturbi specifici di apprendimento (dsa), iperattività, disturbi del linguaggio (ritenuti una delle cause più significative per quanto riguarda lo sviluppo di problemi cognitivi, sociali, emozionali e scolastici), disturbi dell’attenzione e disabilità motorie. Si rivela inoltre utile in situazioni di disagio familiare o scolastico, nei casi in cui il bambino si senta inadeguato al contesto con cui si relaziona, nei casi di blocchi traumatici, per sciogliere ansie e tensioni, per ridurre sintomi depressivi, nel trattamento di bambini nati prematuri e, ovviamente, per sviluppare la creatività. Read the full article
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