#aziende italiane
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Bollette: Un rialzo dei prezzi di luce e gas, ecco cosa accadrà a famiglie e imprese
Una panoramica sugli aumenti e sulle conseguenze per cittadini e aziende.
Una panoramica sugli aumenti e sulle conseguenze per cittadini e aziende. La recente notizia di un rialzo delle bollette di luce e gas sta destando grande preoccupazione tra le famiglie e le imprese italiane. Questo aumento, frutto di un complesso intreccio di fattori economici e geopolitici, avrà un impatto significativo sul bilancio di milioni di cittadini. Il Sole 24 Ore ha approfondito la…
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Aziende Network Marketing italiane: Fai Soldi, Non Chiacchiere!
Hai mai pensato di entrare nel brillante (e a tratti selvaggio) mondo delle Aziende Network Marketing italiane? Se ti stuzzica l’idea, allora allaccia le cinture e preparati, perché stiamo per immergerci in un viaggio che non è fatto solo di chiacchiere da bar o promesse strampalate. Ah, e se pensi che qui si parli di “soldi facili” da guadagnare mentre ti rilassi sul divano in pigiama… mi…
#aziende di network marketing#aziende italiane#guadagnare online#lavoro da casa#network marketing#network marketing aziende#strategie di marketing
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Circa il 70% delle aziende italiane ha un sito web, con una presenza maggiore tra le grandi imprese. Le PMI stanno migliorando la loro digitalizzazione. https://www.sitiweb.re/quante-aziende-italiane-hanno-un-sito-web/ #aziende #italiane #hanno #sitoweb
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alle follie ideologiche del “green deal” sperando in chissà quale rivoluzione industriale e finendo miseramente oggi col pietire incentivi per la sopravvivenza, è ridotta a un deserto tecnologico autoinflitto da cui sarà praticamente impossibile venirne fuori.
Tuttavia, l’automotive non è l’unica eccellenza europea distrutta dalle follie finto-green; l’Ue sta perdendo competitività persino in settori impiantistici strategici in cui, fino a qualche anno fa, dettava legge in tutto il mondo.
Uno di questi è quello delle centrali termoelettriche a carbone che, contrariamente all’idea ottocentesca che la stragrande maggioranza della gente ha al riguardo, oggi sono tra le centrali più sicure e ambientalmente compatibili che vi siano al mondo.
Ciò in quanto i sistemi di ambientalizzazione a loro corredo - abbattimento delle ceneri leggere (cicloni, elettrofiltri, economizzatori, ecc.), desolforazione (DeSOx), denitrurazione (DeNOx), ecc. - garantiscono la rispondenza alle più restrittive normative Ue in materia di emissioni di PM10, NOx, SOx e ogni altra emissione nociva.
Tuttavia, a causa della fobia ingiustificata per le parole “carbone” ed “emissioni di CO2” indotta da vent’anni di lavaggio del cervello da parte del mainstream, abbiamo finito per autoinfliggerci anche lo spegnimento delle centrali a carbone italiane che, ricordiamolo, sono invece il fiore all’occhiello della nostra impiantistica.
Centrali che peraltro furono tutte profondamente revisionate negli anni 2000-2010 proprio per rispondere alle sempre più stringenti normative Ue e per le quali furono spese decine di miliardi di € buttati letteralmente in fumo: Torre Valdaliga Nord, Fiumesanto, Sulcis, Monfalcone, Brindisi Sud, La Spezia, Fusina, solo per citare le principali.
Del resto, se si analizza il costo livellato dell’energia (LCOE) per fonte di generazione, quello da carbone è solo apparentemente il doppio delle centrali eoliche e fotovoltaiche (140 contro 70 €/MWh) in quanto per queste ultime non vengono computati i costi nascosti dovuti all’intermittenza della produzione (dev’esserci generazione da fonte fossile a completo servizio delle rinnovabili quando mancano sole e vento che,
quindi, ha costi di gestione altissimi a causa dei bassi volumi di produzione) e allo stoccaggio. Basta infatti considerare i necessari sistemi di accumulo ed ecco che l'LCOE schizza immediatamente a 120-140 €/MWh, tanto quanto il carbone (pag. 43) --->
RER_Short-Report-2024.pdf
E l’impiantistica italiana?
Oggi le commesse che consentono alle nostre aziende del settore di prosperare provengono tutte, inutile dirlo, dall'Asia (la stragrande maggioranza), dall'Australia (che ha grossi giacimenti di carbone) e dal Sud America.
Gran bel risultato, vero?
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Ma come hai fatto? (La mia prima volta)
Sono una donna che nella vita non ha mai avuto troppe incertezze. Cresciuta ed educata secondo sani princìpi. La serietà, la coerenza, il non lasciarsi andare, l'impegno e l'evitare frivolezze sono sempre stati gli elementi base del mio carattere. Distacco, sobrietà e contegno. L'amore io lo immaginavo in fondo come un rapido passatempo, probabilmente addirittura quasi una seccatura, uno spreco di tempo ed energie che potrebbero essere utilizzati meglio, un ostacolo alla produzione lavorativa e alla realizzazione di sé. E invece sei arrivato tu. All'improvviso. Ti ho conosciuto durante uno stage settimanale in Francia per motivi di lavoro. Lavoriamo in aziende italiane concorrenti dello stesso settore.
Hai sconvolto tutte le mie priorità. Dopo un evidente tuo corteggiamento iniziale in albergo la sera stessa del primo giorno, mi sono detta: “in fondo è un bell'uomo. Ma sì, proviamo anche questa. Non è che di sera ci sia molto da fare, qui. Rapidamente, però.” Invece siamo saliti in camera, hai iniziato subito a spogliarmi. Io lo volevo e quindi già sentivo dentro un rimescolamento incontrollabile. Poi hai preso a baciarmi il collo, la bocca, i seni e pian piano sei sceso a valle: con la lingua hai aperto le mie grandi labbra e hai iniziato a mordicchiarmi, a leccarmi a lungo. Ma come si permette? E quanto mi piace! Non ce l'ho fatta più e sono venuta una prima volta!
Per me, ventiquattrenne di provincia tutta casa, studio e lavoro, era la prima volta! Hai puntato il tuo cazzo e inesorabile hai iniziato a entrare in me. Ero terrorizzata ma eccitatissima. Era un'esperienza che volevo fare, pensando di sbrigarla come una qualsiasi pratica standard. Stupida! Ho raggiunto di nuovo e in breve l'orgasmo. Tu, incurante delle mie richieste di rallentamento, sapendo di stare sverginandomi, continuavi come una bestia a possedermi. Ed era una sensazione meravigliosa: finalmente desiderata, presa con forza e resa un semplice oggetto di piacere. Ero diventata una donna, ero finalmente soltanto la femmina usata per far sfogare il maschio.
E infine mi sei venuto dentro: dentro questa femmina oggetto di piacere che era stata ormai sverginata, sfondata e resa dolorante. Ma appagata e felice. Non ho voluto farti uscire io! Ti ho messo le gambe incrociate sulla schiena mentre venivi. Speravo solo di non essere rimasta incinta. Tutti gli anni di studio, la posizione sociale, il prestigio, la rispettabilità: ogni cosa a puttane! O meglio, tutto nella figa della puttana che stavo diventando rapidamente per te. E poi tutto in una notte! Ero curiosissima: ormai volevo sperimentare qualsiasi cosa sapesse di sesso, con te. Dopo un po’ di pausa, ho voluto prendere il tuo benedetto e adorato cazzo in bocca: oddio che senso di totale sottomissione e nello stesso tempo di appagamento!
Ti ho fatto venire la seconda volta, malgrado la mia totale inesperienza: mi ero limitata infatti a prenderlo e tenerlo fermo nella mia bocca, succhiando e tirando sino a sentirti gemere e sborrare in me. Ti ho assaporato e ingoiato senza fare un fiato. L'uomo è un meraviglioso prodigio della natura. Quando ti sei calmato, sei tornato gentile e mi hai spiegato come deve essere sbocchinato per bene un uomo. Ridendo, ti ho promesso che avrei studiato e la sera seguente avresti potuto darmi quante ripetizioni volessi. Passata la giornata lavorativa, cena rapida insieme e poi di corsa su in camera. Ero pronta a mettermi in ginocchio, invece mi hai spogliata, gettata sul letto e girata. Ero un po’ spaventata, ma curiosa.
E comunque mi fidavo di te. Mi hai leccata a lungo tra le natiche e insalivato per bene l'ano. Poi vi hai spalmato un ulteriore lubrificante e hai puntato il tuo grosso glande sul mio buchino: piccolissimo al confronto! Ero terrorizzata. Ma resistetti: sei entrato piano in me. Ho serrato i denti, cercando di rilassare l'ano. Come hai sentito il mio corpo ammorbidirsi tutto, hai iniziato a incularmi e io ad accoglierti sempre più. Ti ho sentito mentre mi sussurravi: “ora sborro” e sono venuta con te. Se possibile, è stato ancora più bello della prima volta. Inutile dire che abbiamo scopato tutta la settimana. Ora ci teniamo comunque in contatto , anche se siamo entrambi sposati.
Ma essendo nello stesso giro professionale, quando ci ritroviamo insieme a un corso in comune, regolarmente godiamo di noi. E per nostra intima, dolcissima “tradizione”, oramai inizio sempre prendendotelo a lungo in bocca, facendoti sborrare copiosamente nella mia gola, gustando il tuo nettare e chiedendoti il voto alla fine. Ma tu vuoi sempre farmi un… supplemento di interrogazione! Per me tu sarai sempre la prima, bellissima volta. Ma come hai fatto a conquistarmi così?
RDA
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Pagato caro, ma bello.
Il conflitto russo-ucraino, dal 2022 ad oggi, è costato alle imprese italiane 155,1 miliardi di euro.
Ai 13,4 miliardi di mancate esportazioni verso Russia e Ucraina si sommano la perdita di 18,4 miliardi di export verso la Germania, 78,9 miliardi di maggiori costi per l'acquisto di energia dall'estero e 44,3 miliardi di maggiori oneri finanziari a causa dell'aumento dei tassi d'interesse per contrastare l'inflazione.
In prospettiva, il protrarsi della crisi in Medio Oriente potrebbe determinare uno shock sui prezzi energetici con un impatto recessivo sul Pil dell'Italia per 18,8 miliardi di euro nel biennio 2025-2026.
L'impatto economico dei conflitti in corso è calcolato nel rapporto dell'Ufficio studi di Confartigianato presentato oggi all'Assemblea della Confederazione e che fotografa oneri e ostacoli sulle aziende italiane, in particolare sui 4,6 milioni di piccole imprese che danno lavoro a 11,4 milioni di addetti.
A cominciare dalla pressione fiscale che nel 2024 fa registrare 36,6 miliardi di maggiore tassazione su cittadini e imprese italiani rispetto all'Eurozona, pari a 620 euro pro capite in più. Al peso del fisco si aggiunge la batosta del caro-bollette: nel biennio 2022-2023 le piccole imprese italiane hanno pagato l'energia elettrica 11,8 miliardi in più rispetto alla media dei Paesi dell'Unione economica e monetaria.
Ma ora basta parlare di spiccioli e di vil denaro. L'importante è aver fatto qualcosa di fondamentale per far tornare la pace nel mondo sconfiggendo il vile invasore.
Siatene orgogliosi.
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Lo scorso weekend sono andata di nuovo a dormire dalla mia amica che abita vicino Tokyo.
Ogni volta mi porta la Domenica a pranzo dai suoi genitori, che ormai considero i miei nonni giapponesi, dato che mi fanno trovare la tavola imbandita così come farebbero i miei nonni, sebbene non ho alcun legame di sangue con loro.
La sera prima invece con la mia amica si fanno lunghi discorsi. A un certo punto ci siamo rese conto che erano passate 6h eppure erano volate.
Ad esempio, quando mi lamento che voglio fare altro, qualcosa che mi stimoli di più, lei dice che sono troppo seria e che pretendo troppo. Mi ha detto che sono la sua amica più piccola e altre sue amiche italiane a 40 anni o più, nemmeno sanno cosa fare e al momento lavorano ripiegando su altro. Quindi non mi devo preoccupare, va bene così, mi dice.
Io però boh. Forse sbaglio a non accontentarmi mai? In fondo lo fanno tutti. Il fatto è che non riesco a sopportare di non star imparando niente. Io vivo per sapere cose nuove, qualsiasi giuro, pure se fosse ingegneria mi andrebbe bene. Ma se non imparo e faccio sempre le solite cose mi sento spenta e arida dentro, mi scoccio. Sebbene le abbia detto: "almeno non sto rendendo la mia laurea inutile" (perché è vero, parlo giapponese e inglese tutti i giorni, quindi di che mi lamento?), in realtà è che non ho imparato nessuna skill nuova se non la solita "relazione con i clienti". I PC vanno solo aggiornati, resettati e cambiate qualche impostazione (cosa che saprebbe fare chiunque) quindi manco posso dire di star diventando un'esperta in questo campo.
I colloqui vanno male, quei pochi che me lo chiedono. Perché centinaia di altri mi rifiutano senza nemmeno chiedere il cv. Sto iniziando a pensare che sto sbagliando qualcosa. Forse è perché ancora non ho il JLPT? Forse è perché non ho esperienza se non in questo cazzo di IT? Forse è perché non scrivo cose accattivanti per il lettore? Per non parlare del fatto che propongono tutti stipendi più basso del mio attuale e a quello dovrei aggiungere la metà dell'affitto che ora mi paga la mia attuale azienda. Also, non c'è altro che servizio clienti - che sia hotel, aziende di videogiochi, aziende di viaggi ecc si tratta sempre e comunque di servizio clienti. Possibile che nessuno mi possa insegnare a fare qualcosa lavorando?
Mi sento sbagliata. Come sempre, d'altronde.
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Michele Francione, direttore operativo di Bit, un’altra azienda presente in molte città italiane, ha spiegato che l’80 per cento di chi noleggia un monopattino è un cliente occasionale, che prende il mezzo all’ultimo minuto, magari perché non ce ne sono altri disponibili. Per questo è impensabile che le persone se lo portino da casa: «Se l’utente è consapevole di rischiare fino a 400 euro di multa e non ha il casco dietro preferirà non prendere il mezzo. La domanda calerà a picco e ci saranno ripercussioni su fatturati e posti di lavoro».
Le aziende che noleggiano monopattini sostengono inoltre che l’obbligo del casco non ridurrà gli incidenti. In Israele, dove l’obbligo esiste già dal 2011, il numero degli incidenti non è calato, mentre l’utilizzo si è molto ridotto. Non è possibile fare confronti con paesi europei perché l’Italia è il primo a introdurre l’obbligo. Studi commissionati dalle associazioni che rappresentano le aziende stimano che ci sarà un calo dell’utilizzo del 40 per cento con picchi fino al 70 per cento. Le conseguenze economiche sarebbero notevoli: c’è il rischio che molte decidano di lasciare l’Italia per concentrarsi su altri paesi, con una perdita tra 1.200 e 3.000 posti di lavoro.
Già nel 2021 il governo aveva introdotto nuove regole per aumentare la sicurezza di chi si sposta in monopattino. Era stata ridotta la velocità massima dei mezzi da 25 a 20 chilometri orari, mentre nelle aree pedonali il limite era stato confermato a 6 chilometri orari. Era stato introdotto l’obbligo di indicatori luminosi per le frecce e gli stop, oltre alle luci già necessarie. Per quanto riguarda i monopattini a noleggio, il decreto aveva introdotto l’obbligo di scattare una fotografia per dimostrare la correttezza del parcheggio, una funzione già prevista dalla maggior parte dei servizi di noleggio. Negli ultimi anni quasi tutte le aziende si sono dotate di mezzi più stabili e con freni migliori proprio per ridurre il rischio di incidenti.
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Vespa bella donna
Die Taille des Jahrhunderts - Die Formen der 50er
Peter Roos
Nieswand Verlag, Kiel 1991, 88 seiten,22x24cm, 2 Auflage, ISBN 3-926048-25-5
euro 35,00
email if you want to buy [email protected]
Wenn Vespafahren Erotik ist, sind die Bilder des Bandes erotischer Appell, Appell mit dem gesamten Arsenal der Verführung: Bikini, Pelz und Négligé, und dazu dienen Wespenweib und Weibsbild - die Frau als Roller-Blickfang, die Brust als Fixpunkt, der Schmollmund lockt, Kusslippen lachen, die Hüfte schwingt... Die Frau kleidet die Vespa, die Vespa kleidet die Frau. Peter Roos erzählt in diesem lust- und kunstvoll gestalteten Bild-Band die Vespa-Story als erotisches Poesie-Album: Er fährt die Taille des Jahrhunderts liebevoll nach und führt die Formen der 50er kritisch vor.
Franco Mosca (Biella, 1910 - Milano, 2003) fu illustratore e cartellonista pubblicitario per importanti aziende italiane come FIAT e Piaggio. Le sue pin-up possono far concorrenza, a pieno titolo, a quelle dei migliori autori statunitensi coevi. Una bellezza provocante ma genuina emerge nelle illustrazioni di Franco Mosca a metà degli anni ’50 per Vespa.
04/01/24
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Torna il Career Day dell'Università del Piemonte Orientale: Un Ponte tra Studenti e Mondo del Lavoro
La XVII edizione del Career Day UPO si terrà al Campus “Perrone” di Novara: un’occasione per studentesse, studenti e laureati di incontrare importanti aziende
La XVII edizione del Career Day UPO si terrà al Campus “Perrone” di Novara: un’occasione per studentesse, studenti e laureati di incontrare importanti aziende. Il prossimo 7 novembre 2024, presso il Campus Universitario “Perrone” di Novara, si terrà la XVII edizione del Career Day dell’Università del Piemonte Orientale (UPO). Organizzato in collaborazione con il consorzio interuniversitario…
#Adecco#Almalaurea#AstraZeneca#aziende italiane#aziende partecipanti#Campus Perrone#campus universitari#Career Day UPO#collaborazione UPO AlmaLaurea#colloqui conoscitivi#colloqui di lavoro#colloqui selezione#eventi di networking#eventi universitari#evento placement#formazione e lavoro#giovani e carriera#incontri aziendali#incontro aziende#incontro aziende studenti#iniziative occupazione giovanile#Intesa Sanpaolo#job placement#laureati UPO#Mondo del lavoro#Nestlé#Networking#Novara#opportunità colloqui.#opportunità lavoro
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Fratelli d’Italia cambia la legge sulla caccia: fucili in mano a 16 anni, apertura della stagione in settembre e chiusura in febbraio. Le opposizioni: “Irresponsabili e senza morale”
In Senato il nuovo testo: attività venatorie possibili nelle aree protette e demaniali, alcune aziende potranno cacciare tutto l’anno. A gennaio partirà la discussione parlamentare. Fdi: “Le restrizioni italiane oggi sono le più forti in Europa”
ROMA – Dall’alba al tramonto si potrà cacciare. Di più, un’ora dopo la discesa del sole, che certe specie si mostrano a ora tarda. Fratelli d’Italia, il partito della caccia, con il ministro Francesco Lollobrigida orgoglioso cacciatore, figlio e nipote di cacciatori, è pronto a cambiare la “157/92”, legge che da trentun anni norma la questione lasciando alle Regioni un buon margine di scelta.
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Registrazione FDA esportare cibo aziende italiane
La Registrazione FDA è un prerequisito per esportare cibo negli Stati Uniti. Sono 10.026 le aziende alimentari italiane iscritte alla FDA statunitense.
ITB HOLDINGS LLC 390 North Orange Avenue, Suite 2300 Orlando, FL 32801 United States T: +1 855 389 7344 T: +1 855 510 2240 T: +44 800 610 1577
https://www.fda.itbhdg.com/registrazione-fda/
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A TORINO IL PRIMO IMPIANTO A CUORE BATTENTE AL MONDO
È italiana la prima protesi mitrale transcatetere impiantata al mondo senza ricorrere alla tradizionale circolazione extracorporea, ossia all’intervento a cuore aperto.
Si chiama Epygon ed è stata inventata in provincia di Ivrea nel bioparco di Colleretto Giacosa da un gruppo di bioingegneri piemontesi e grazie alla sinergia tra aziende ospedaliere, università ed industrie italiane e francesi. Il design rivoluzionario di questa protesi le ha permesso di essere impiantata con successo ‘a cuore battente’ presso il Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino dal team di medici diretto dal professor Mauro Rinaldi.
La prima paziente salvata dalla nuova protesi è una donna di 62 anni che soffriva di una grave forma di insufficienza mitralica non trattabile con cardiochirurgia tradizionale a causa di molteplici fattori di rischio. Il successo di questo intervento pionieristico apre nuove prospettive nel campo della medicina poiché rende l’impianto, il primo ed unico per pazienti che non possono essere sottoposti ad un’operazione tradizionale a cuore aperto. La nuova protesi Epygon ha un’efficacia mai raggiunta prima che riesce a minimizzare i rischi di interferire con le altre strutture del cuore e, grazie ai suoi due lembi, invece che i tradizionali tre delle protesi biologiche, permette di riprodurre il flusso fisiologico del sangue nel ventricolo sinistro, imitando la valvola originale e migliorando in questo modo anche la funzione del muscolo cardiaco.
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Fonte: La Sentinella del Canavese; immagine di Pavel Danilyuk
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La scoperta dell'acqua calda.
Mi raccomando denunciate ed intralciate anche queste vie di fuga, così che le sanzioni danneggino in maniera più pesante le già provate aziende italiane...
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Premettiamo: il libro di Francesco Vecchi "Non dobbiamo salvare il Mondo(Piemme)" non soddisfa tanti di noi che vorrebbero anche mettere in discussione le ragioni antropormofiche (è colpa dell'uomo) del cambiamento climatico. Ci definisce negazionisti. Ma non importa. Il libro è da leggere e da far leggere. Perché è un testo pragmatico e laico.
Anche Vecchi ritiene che l'ambientalismo sia diventato una religione millenarista. «Il tentativo di contrapporre noi cattivi e dannosi esseri umani al povero pianeta messo a rischio serve solo a dare un indirizzo morale e religioso al problema. Invece la strada da intraprendere dev'essere quella razionale: qual è il modello di sviluppo economico che ci consente di avere le migliori relazioni possibili tra di noi (prosperità) e con l'ambiente (tutela)?».
Il covid e le chiusure hanno dimostrato come la decrescita economica abbia inciso poco sulle emissioni di CO2 che sono scese solo di un misero 4 per cento.
Vecchi si pone delle domande retoriche e vi risponde con l'evidenza dei fatti e del buon senso. Si chiede: «Chi sostiene che possiamo vivere solo con il fotovoltaico, lo sa quanto consuma in un anno un paese come l'Italia? Chi dice che tre giorni di pioggia non sarebbero un problema, lo sa quanto tempo ci metterebbero a esaurirsi tutte le batterie presenti nel paese? Chi pensa che dobbiamo passare subito all'auto elettrica, lo sa almeno come viene prodotta in Italia l'energia elettrica? Chi combatte per il biologico, si è chiesto quanti pianeti ci vorrebbero per sfamare l'umanità con quel metodo? Chi ha combattuto contro l'estrazione di gas nel mar Adriatico, si è reso conto che il risultato pratico di quella battaglia è stato semplicemente quello di acquistare più gas dalla Russia, di renderci più dipendenti, di alzare le nostre bollette e di non ridurre di un grammo le emissioni di CO2 nell'aria? E chi ha votato contro il nucleare in Italia, lo sa che il 10% dell'energia consumata oggi viene da centrali nucleari finanziate da aziende italiane e poste in Francia sul nostro confine?».
da https://www.ilgiornale.it/news/quei-falsi-miti-religione-ambientalista-2110299.html
C'è il finto ambientalismo dei provinciali retrò alla Tozzi & regazzini gretini, forgiati dal benecomunismo che usa l'ambiente come i migranti: mezzo non fine, scusa per il decrescismo socialista; c'è l'ambientalismo evoluto di Vecchi e che so, Testa, sincero ma "sociale" cioè dirigista, destinato a fallire; c'è infine la visione olistica di chi vede l'uomo come una parte del Pianeta, crudele ed egoista non più di altri mammiferi, meno invasivo e sprecone delle cavallette, piccolo rispetto alla Terra, caccola più ganassa che minaccia ai suoi destini, destinato a lottare ("pro-(ag)gredire") per sopravvivere, altro che mito del buon selvaggio Avatar che campa 40 anni e deve far 10 figli per sopravvivere come specie. Rimaniamo umili.
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The italian people are forced to deal with decadent infrastructures and lack of services because Washington ordered so
The post machine translated
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The collective is on telegram
⚠️ L'AMBIENTE COMMERCIALE ITALIANO NON È FAVOREVOLE PER LE AZIENDE CINESI | PERDERE OPPORTUNITÀ PER ACCONTENTARE GLI STATI UNITI È "NEGLI INTERESSI DELL'ITALIA"? ⚠️
🤔 Oltre alla questione portuale, ad esempio quello di Trieste, nell'Accordo Cina - Italia del 2019 è prevista (o forse è meglio già dire: ERA PREVISTA) la costruzione di nuove ferrovie, così come di nuove strade 🏗
🇮🇹 Le strade Italiane sono degradate, come si può leggere qui:
一 Asfalti.it | "Buche stradali nell’asfalto: la situazione in Italia" 😱
二 Motor1.com | "Ecco perché da quest’anno avremo ancora più buche sulle strade" 🤦♀️
🇮🇹 Lo stato delle ferrovie Italiane è pessimo. Gli Italiani anti-Cinesi dovrebbero provare i treni in Cina per capire quanto quelli italiani siano indietro 🤔
🤔 Tuttavia, una tale proposta non faceva piacere agli USA e ai lacchè anti-Cinesi e pro-US della Repubblica Italiana, tanto che le banchine del Porto di Trieste, che interessavano alla Cina, sono state cedute alla Germania, come ricorda Hu 🇩🇪
📰 Il Sole 24 Ore: "Porto Trieste: tedesca Hhla perfeziona acquisizione del terminal Plt" 💡
📰 Il Piccolo: "Il caso Cosco e l’altolà del Governo all’ingresso dei cinesi nel porto di Trieste" 🤦♀️
🤔 Tuttavia, i Tedeschi non son realmente interessati allo sviluppo del Porto di Trieste, in quanto vogliono mantenere lo status di quello di Amburgo 🇩🇪
🇨🇳 Allora, quando la China Ocean Shipping Company ha proposto di investire nel Porto di Amburgo, ecco che è arrivato un ulteriore diktat USA, stavolta verso la Germania, che ha aumentato la retorica anti-Cinese, politicizzando le relazioni commerciali 🤦♀️
🔍 Approfondimento: "Un altro discorso anti-Cinese, questa volta dalla Germania" 😡
🤔 Il mantra "a quale prezzo?", ovviamente, è stato applicato anche alla Nuova Via della Seta: «tutto questo non sarà mica gratis», dicevano molti Italiani. Ma dai? L'Italia, per caso, si aspetta che la Cina - costantemente attaccata dal Governo Italiano - si metta ad elargire regali? È chiaro che queste persone non abbiano la benché minima idea di come si conducano degli affari nel Mondo reale, soprattutto tra Stati 🤦♀️
🤔 Un'altra scusa Italiana atta a giustificare l'uscita dalla Nuova Via della Seta riguarda il fatto che il Commercio della Cina con Francia e Germania è cresciuto, nonostante non siano membri della BRI. Tuttavia queste persone dovrebbero porsi la domanda di Hu: ma l'Italia, al contrario di Francia e Germania, detiene le infrastrutture necessarie per reggere grandi volumi commerciali? O forse ha bisogno prima delle infrastrutture? ❔
🤔 Un'altra scusa è «Se gli accordi sono stati firmati, perché non si è fatto ancora niente?», che richiede un ulteriore ragionamento. Anche qui, chi ripete questa frase a pappagallo non ha idea di come si conducano gli affari 🤦♀️
❔ Punto n°1, gli accordi sono stati firmati nel 2019, certo, ma come ricorda Hu è dal giorno successivo alla firma che l'Italia non fa altro se non parlare di stracciare il contratto: «Cioè, ma quale Cinese ha il coraggio di tirare fuori i soldi se il clima è questo?» 🤧
🤦♀️ Su questo aspetto, ovviamente, molti Italiani non ragionano. Perché un qualsiasi accordo commerciale funzioni, è necessario che vi sia, da entrambe le parti e in entrambe le parti, un ambiente commerciale favorevole 😍
🤔 Per firmare serve un po' d'inchiostro, ma iniziare ad investire nelle infrastrutture, per poi vedersi gli accordi stracciati, creerebbe dei problemi seri, sprecando soldi, manodopera e tempo, come spiega Hu 🤧
❔ Punto n°2 - Mario Draghi, altra figura anti-Cinese, ha congelato e bloccato, nel 2021, degli accordi con la Cina:
📰 Today.it | "Draghi usa il golden power e blocca gli affari cinesi"
💡 Con questo clima, perché la Cina dovrebbe fidarsi dell'Italia? È meglio concentrarsi su altri Paesi 🤧
🌸 Iscriviti 👉 @collettivoshaoshan
⚠️ THE ITALIAN COMMERCIAL ENVIRONMENT IS NOT FAVORABLE FOR CHINESE COMPANIES | IS MISSING OPPORTUNITIES TO PLEASE THE UNITED STATES "IN ITALY'S INTERESTS"? ⚠️
🤔 In addition to the port issue, for example that of Trieste, the China - Italy Agreement of 2019 foresees (or perhaps it is better to already say: IT WAS PLANNED) the construction of new railways, as well as new roads 🏗
🇮🇹 The Italian roads are degraded, as you can read here:
一 Asfalti.it | "Road holes in the asphalt: the situation in Italy" 😱
二Motor1.com | "That's why from this year we will have even more potholes on the roads" 🤦♀️
🇮🇹 The state of the Italian railways is very bad. Anti-Chinese Italians should try trains in China to understand how far the Italian ones are behind 🤔
🤔 However, such a proposal did not please the USA and the anti-Chinese and pro-US lackeys of the Italian Republic, so much so that the docks of the Port of Trieste, which interested China, were ceded to Germany, as Hu recalls 🇩🇪
📰 Il Sole 24 Ore: "Porto Trieste: German Hhla finalizes the acquisition of the Plt terminal" 💡
📰 Il Piccolo: "The Cosco case and the government's halt at the entrance of the Chinese into the port of Trieste" 🤦♀️
🤔 However, the Germans are not really interested in the development of the Port of Trieste, as they want to maintain the status of the Port of Hamburg 🇩🇪
🇨🇳 So, when the China Ocean Shipping Company proposed to invest in the Port of Hamburg, here came another US diktat, this time towards Germany, which increased the anti-Chinese rhetoric, politicizing trade relations 🤦♀️
🔍 Insight: "Another anti-Chinese speech, this time from Germany" 😡
🤔 The mantra "at what cost?", of course, has also been applied to the New Silk Road: "all this won't be free", many Italians said. Come on? Does Italy, by any chance, expect China - constantly attacked by the Italian Government - to start giving gifts? It is clear that these people have no idea how to conduct business in the real world, especially between states 🤦♀️
🤔 Another Italian excuse to justify the exit from the New Silk Road concerns the fact that China's trade with France and Germany has grown, despite not being members of the BRI. However, these people should ask Hu's question: does Italy, unlike France and Germany, have the necessary infrastructure to handle large volumes of trade? Or maybe it needs infrastructure first?
🤔 Another excuse is «If the agreements have been signed, why hasn't anything been done yet?», which requires further reasoning. Here too, those who parrot this phrase have no idea how business is conducted 🤦♀️
Point n°1, the agreements were signed in 2019, of course, but as Hu recalls, it is from the day after the signing that Italy does nothing but talk about tearing up the contract: «That is, but which Chinese has the courage to put out the money if this is the climate?” 🤧
🤦 On this aspect, obviously, many Italians don't think. For any trade deal to work, there needs to be a favorable trading environment on both sides 😍
🤔 You need some ink to sign, but starting to invest in infrastructure, and then having the deals torn up, would create serious problems, wasting money, manpower and time, as Hu explains 🤧
Point No. 2 - Mario Draghi, another anti-Chinese figure, froze and blocked agreements with China in 2021:
📰 Today. it | "Draghi uses golden power and blocks Chinese business"
💡 In this climate, why should China trust Italy? It's better to focus on other countries 🤧
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