#audizioni pubbliche
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pier-carlo-universe · 13 days ago
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Rossi (PD): Al via le consultazioni per la PDL n.54 sulla pianificazione degli insediamenti logistici
Un passo importante per la regolamentazione del territorio piemontese e la tutela ambientale.
Un passo importante per la regolamentazione del territorio piemontese e la tutela ambientale. La Proposta di Legge n.54 dal titolo “Norme per la pianificazione degli insediamenti logistici a rilevanza sovracomunale”, promossa dal gruppo del Partito Democratico e firmata dal consigliere regionale Domenico Rossi, è ufficialmente entrata nella fase operativa. Oggi, nella commissione competente del…
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alephsblog · 1 month ago
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Il dato più significativo del voto del 2024 è che i Democratici hanno perso ben 8.412.054 elettori rispetto al 2020. La maggior parte di questi elettori non ha scelto a sostenere il trumpismo, semplicemente non è andata a votare. Questa volta non sono tornati ai seggi per votare Kamala Harris.
Tutti questi numeri sono importanti non solo per mettere a fuoco le dichiarazioni di Trump sul “mandato storico”, ma anche perché i parlamentari e senatori repubblicani li conoscono bene: e potrebbero tenerne conto quando il presidente eletto chiederà loro di approvare provvedimenti che potrebbero non condividere. Come i massicci tagli alle spese per istruzione e sanità o i tagli di tasse per i super ricchi di cui si è discusso in campagna elettorale. Del resto i senatori repubblicani hanno appena eletto come loro leader un candidato che non è stato scelto da Trump, John Thune, per sostituire un altro senatore americano non gradito a Trump, Mitch McConnell: segnale chiaro, inviato con voto segreto.
Il primo test a viso aperto per i senatori arriverà presto: Trump ha chiesto loro di saltare le audizioni pubbliche previste dalla legge e di approvare senza esiti le sue nomine di governo, in modo da mettere l’esecutivo al lavoro in tempi rapidi. Ma almeno quattro nomine generano allarme e scetticismo: tra queste, Matt Gaetz – considerato detestabile anche dai suoi compagni di partito - per la carica di Procuratore generale (equivalente al ministro della Giustizia), Tulsi Gabbard come direttrice dell'intelligence (ha una lunga storia di rapporti personali con il Cremlino), il conduttore di FoxNews Pete Hegseth alla testa delle Forze armate più potenti del mondo e infine Robert F. Kennedy Jr, che da anni promuove teorie cospiratorie su quella industria farmaceutica che dovrebbe supervisionare.
Il primo atto del nuovo speaker Thune potrebbe essere quello di decidere se i senatori debbano guardare dall'altra parte di fronte a queste nomine o meno. La reazione che potrebbe avere Trump è tutta da vedere: dopo tutto, è prima di tutto un uomo d’affari. Dunque spingerà per ottenere il massimo che può, ma sarà anche cinico nel sacrificare quei personaggi che capirà di non poter salvare. Magari tenendo nella manica come assi da calare al momento giusto nomi come l'ex generale Mike Flynn. Nulla è chiaro, nulla è deciso: mancano 66 giorni al momento in cui Trump potrà prendere davvero decisioni. Fino ad allora, allacciate le cinture.
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e-o-t-w · 5 months ago
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Eyes on the world #203
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Ultima settimana completa di luglio all’insegna di poche ma interessanti novità. 
Partiamo dal terremoto politico in USA successivo all’attentato a Donald Trump (ma non solo), passando per le ultime dalla Striscia di Gaza, dall’inizio delle Olimpiadi di Parigi e le novità dalla regione Liguria. 
Rapidi e indolori, cominciamo 👇 
🇺🇸 USA: JOE BIDEN SI RITIRA DALLA CORSA ALLA CASA BIANCA DI NOVEMBRE. AL SUO POSTO KAMALA HARRIS? 
1) Semplicemente la notizia più importante della settimana. Il presidente degli #StatiUniti, Joe #Biden, ha annunciato il ritiro dalla corsa alla rielezione per il #PartitoDemocratico in vista delle elezioni presidenziali del 5 novembre, citando la sua età avanzata e le pressioni interne al partito. Biden sosterrà la candidatura della vicepresidente #KamalaHarris, che ha confermato la sua intenzione di correre per la presidenza. Il ritiro di Biden è stato influenzato da un disastroso dibattito televisivo del 27 giugno e dal conseguente crollo nei sondaggi. La decisione ufficiale di chi sarà il candidato Democratico verrà presa alla convention del partito a Chicago dal 19 al 22 agosto, con Harris come favorita. Biden ha definito Harris la "miglior decisione" della sua presidenza e ha invitato il partito a unirsi per battere Donald #Trump. Harris ha espresso gratitudine e determinazione a vincere la nomination, lanciando subito la sua campagna di raccolta fondi. Diversi Democratici hanno espresso sostegno per Biden, elogiandone la decisione come un atto di amore per il paese. Tuttavia, il ritiro ha alimentato le critiche dei #Repubblicani sulla capacità di Biden di governare, con richieste di dimissioni. L’annuncio ha sorpreso il partito, con lo staff di Biden e la stessa Harris informati solo poco prima della comunicazione pubblica. Biden, il presidente più anziano della storia degli Stati Uniti, avrebbe avuto 86 anni alla fine di un secondo mandato. Le sue condizioni di salute e le performance nei dibattiti avevano sollevato dubbi sulla sua capacità di competere efficacemente contro Trump. Come detto, alla convention di Chicago parteciperanno quasi quattromila delegati che sceglieranno il nuovo candidato a maggioranza assoluta. Chiunque potrà candidarsi, anche se non ha partecipato alle primarie, e i nomi più citati per eventuali candidature includono diversi governatori democratici. La convention non sarà solo cerimoniale, ma comporterà decisioni cruciali, inclusa la scelta del nuovo candidato alla vicepresidenza. Harris potrebbe annunciare il suo vice prima della convention per consolidare il supporto. L’ultima volta che un candidato si ritirò così tardi fu nel 1968, quando il presidente Lyndon Johnson rinunciò alla rielezione. 
Kamala Harris, 59 anni, avrà poco tempo per una campagna elettorale in cui dovrà affrontare dubbi sulla sua efficacia di governo e pregiudizi legati al suo essere la prima candidata presidente donna e nera. Harris ha trascorso gli ultimi quattro anni all’ombra di Biden, risultando poco valorizzata e dovrà ora creare un messaggio politico coerente e convincente. Ha lottato con questo aspetto per gran parte della sua carriera politica, ritirandosi prematuramente dalle primarie Democratiche del 2019/2020 e risultando una vicepresidente vista da molti come un’occasione mancata. Divisa tra la sua carriera di ex procuratrice con una visione centrista e la sua identità di donna nera, Harris ha spesso modificato la sua immagine politica. Questi cambiamenti hanno creato sospetti nell’elettorato Democratico, annacquando la sua efficacia come candidata. La sua storia di "prime volte" come donna e persona nera in varie cariche pubbliche si è spesso scontrata con la sua reputazione di procuratrice dura. Durante la sua carriera, Harris si è fatta notare per il suo rigore come procuratrice e per la sua abilità nell’interrogare durante le audizioni al #Senato. Tuttavia, l'incapacità di trovare un messaggio politico univoco ha danneggiato la sua immagine. Da vicepresidente, Harris ha affrontato compiti difficili e impopolari, venendo spesso vista come inadeguata. Recentemente, però, ha migliorato la sua posizione, diventando la principale portavoce dell’amministrazione Biden nella battaglia per il diritto all’aborto. Con il ritiro di Biden, Harris ha riguadagnato visibilità, dimostrandosi capace di empatizzare con l’elettorato e mostrando le sue doti oratorie e retoriche, generando anche un certo entusiasmo sui social media. 
Intanto, numerosi esponenti Democratici hanno già offerto il loro supporto a Harris, il cui comitato elettorale ha raccolto quasi 50 milioni di dollari in donazioni. Governatori come Gavin Newsom, Josh Shapiro, Roy Cooper, Andy Beshear e J.B. Pritzker, nonché la governatrice Gretchen Whitmer, hanno espresso il loro sostegno. Anche politici influenti come Nancy Pelosi, Pete Buttigieg, Elizabeth Warren e Alexandria Ocasio-Cortez, insieme a Bill e Hillary Clinton e Barack e Michelle Obama, sostengono Harris. Alcuni politici Democratici, secondo il #NewYorkTimes, preferirebbero un processo competitivo fino alla convention per valutare meglio le capacità di Harris. Il ritiro di Biden ha ridato entusiasmo al partito, che spera di recuperare da un periodo di conflitti interni e difficoltà elettorali. La campagna di Harris ha raccolto 49,6 milioni di dollari tra domenica e lunedì, e potrebbe utilizzare i circa 96 milioni di dollari precedentemente raccolti dal comitato Biden-Harris. Martedì sera ha tenuto il suo primo comizio dopo che il presidente Joe Biden ha deciso di non candidarsi per la rielezione e di sostenere lei. L'evento si è svolto a #Milwaukee, Wisconsin, uno stato chiave per le elezioni. Harris ha parlato del candidato repubblicano Donald Trump, sottolineando la sua esperienza da procuratrice generale e il fatto che Trump sia stato condannato in un processo penale. Un sondaggio Reuters/Ipsos ha rilevato che Harris è in leggero vantaggio su Trump a livello nazionale, indicativo del suo successo nel mobilitare gli elettori delusi o indecisi. 
Mercoledì sera invece, quando in Italia erano le prime ore di giovedì, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha tenuto un discorso alla nazione, il primo da quando aveva annunciato il ritiro della sua candidatura alla rielezione. Più che spiegare le ragioni del suo ritiro, Biden ha parlato delle imminenti elezioni di novembre, sottolineando i rischi di una possibile vittoria del Repubblicano Donald Trump. Sebbene abbia accennato ai motivi del suo ritiro, non ha fornito dettagli concreti, limitandosi a dire di averlo fatto per "salvare" la democrazia americana. Biden si era ritirato dopo settimane di pressioni da parte del suo partito a causa del suo stato di salute, accentuate dopo un dibattito televisivo disastroso contro Trump. Quando aveva annunciato il ritiro, era in isolamento per #COVID-19. Nel suo discorso dallo Studio Ovale, Biden ha fatto riferimento ai grandi presidenti americani e ha parlato dell'importanza della difesa della democrazia. Ha esortato a vedere gli avversari politici non come nemici ma come concittadini. Ha poi ribadito che il suo ritiro è stato dettato dalla necessità di unire il partito e garantire la salvezza della democrazia, anche a costo della sua ambizione personale. Biden ha concluso il discorso esprimendo l'intenzione di portare a termine i suoi ultimi mesi da presidente, concentrandosi su temi come l'economia, la lotta al crimine, la gestione dell'immigrazione e la guerra di Israele nella Striscia di Gaza, sottolineando il potere del popolo americano nella guida del paese. 
🇮🇱 ISRAELE-HAMAS: GLI ATTACCHI AGLI HOUTHI, I BOMBARDAMENTI A GAZA, NETANYAHU AL CONGRESSO USA 
2) Torniamo a parlare del conflitto tra #Israele e #Hamas. Sabato scorso, aerei da guerra israeliani hanno colpito un porto yemenita controllato dai ribelli #Houthi, alleati dell'#Iran, in risposta a un attacco con drone su #TelAviv che aveva causato una vittima. Questo è stato il primo attacco pubblico di Israele contro gli Houthi dopo mesi di provocazioni. Domenica mattina, Israele ha intercettato un missile lanciato dallo #Yemen, mentre gli Houthi hanno tentato altri lanci verso Eilat. Gli attacchi israeliani hanno colpito una centrale elettrica e un deposito di petrolio e gas a Hodeidah, causando un grande incendio e il ferimento di almeno 80 persone. Israele ritiene che il porto sia usato dall'Iran per rifornire gli Houthi di armi, con circa 200 missili e droni lanciati contro Israele negli ultimi mesi. Gli Houthi affermano di attaccare Israele per solidarietà con la causa palestinese a #Gaza (così come le milizie di Hezbollah), dove il conflitto con Hamas continua. L'attacco a Tel Aviv, vicino all'ambasciata statunitense, è stato il primo con droni, causando danni significativi. L'attacco a Tel Aviv è seguito all'uccisione di un comandante di #Hezbollah in #Libano. Le azioni israeliane potrebbero aggravare la crisi umanitaria nello Yemen, dove la distruzione delle riserve di petrolio minaccia le forniture di carburante e il funzionamento degli ospedali. Il primo ministro israeliano, Benjamin #Netanyahu, ha avvertito che chi attacca Israele pagherà un alto prezzo, mentre la popolazione è stata invitata a continuare le proprie attività quotidiane normalmente. 
Tuttavia, lunedì l’esercito israeliano ha bombardato #KhanYunis, nel sud della Striscia di Gaza, in una "zona umanitaria sicura", uccidendo almeno 70 persone e ferendone molte altre. Poco prima, i civili erano stati invitati a evacuare verso #AlMawasi, a circa 5 chilometri di distanza, con un preavviso minimo. Al Mawasi, già sovraffollata e carente di servizi, era stata bombardata dall’esercito israeliano dieci giorni prima, uccidendo novanta palestinesi. Israele ha giustificato l’attacco citando la presenza di attività terroristiche di Hamas. Contemporaneamente, altri bombardamenti hanno colpito il centro della Striscia di Gaza, causando ulteriori vittime civili. Mercoledì sera, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha tenuto un discorso davanti al #Congresso degli Stati Uniti, un evento che ha segnato la quarta volta in cui Netanyahu ha parlato al Congresso, un record per un leader straniero. Nonostante le aspettative di un tono conciliatorio per alleviare le tensioni tra l'amministrazione Biden e il governo israeliano riguardo alla guerra nella Striscia di Gaza, Netanyahu ha adottato un approccio battagliero con slogan e affermazioni controverse. Circa 50 deputati Democratici hanno boicottato il discorso per protestare contro le responsabilità di Israele nella morte di 40.000 palestinesi dall'inizio del conflitto. Durante il discorso, la deputata #RashidaTlaib ha esposto un cartello con la scritta "criminale di guerra" in riferimento al mandato d’arresto della Corte penale internazionale contro Netanyahu. Nonostante il boicottaggio, il Congresso era affollato e Netanyahu ha ricevuto frequenti applausi, anche dai Democratici, quando ha descritto le sofferenze israeliane causate dagli attacchi di Hamas. Netanyahu ha descritto la guerra come una reazione a una minaccia internazionale, omettendo qualsiasi menzione del cessate il fuoco discusso con l'amministrazione Biden. Netanyahu ha anche fatto affermazioni false riguardo al blocco degli aiuti umanitari e alle vittime civili. Ha inoltre insinuato, senza prove, che i manifestanti filopalestinesi fuori dal Congresso fossero pagati dall'Iran, ricevendo applausi dai Repubblicani. La visita di Netanyahu avviene in un momento delicato per il suo consenso in Israele e per la pressione di dimettersi una volta finita la guerra. Durante la visita negli Stati Uniti, Netanyahu ha incontrato Biden e Harris e ha pianificato un incontro con Donald Trump, ma non ha adottato posizioni più concilianti nei confronti dell'amministrazione Biden, che continua a sostenere Israele militarmente, ma è sempre più fredda verso il governo di Netanyahu. 
🥇 INIZIANO LE OLIMPIADI DI PARIGI: CERIMONIA DI APERTURA SULLA SENNA E PRIMI DISAGI CON I TRASPORTI 
3) La cerimonia d’apertura delle #Olimpiadi di #Parigi2024 avvenuta ieri è stata un evento lungo e spettacolare, caratterizzato da coreografie appariscenti e trasmesso fuori da uno stadio, lungo la #Senna. La pioggia ha rovinato parzialmente lo spettacolo e costretto il pubblico a coprirsi con poncho e ombrelli. La parata delle delegazioni, iniziata con la #Grecia e terminata con la #Francia, ha visto gli atleti sfilare su grandi imbarcazioni. La cerimonia ha celebrato la cultura francese attraverso i passaggi dei tedofori nei luoghi iconici di #Parigi, tra cui il Louvre e l’Arco di Trionfo, e le esibizioni artistiche, tra cui quella delle ballerine del Moulin Rouge e del gruppo heavy metal Gojira. Particolare rilievo è stato dato alle performance musicali di Lady Gaga e Céline Dion, che hanno eseguito rispettivamente "Mon truc en plumes" e "Hymne à l'amour" ai piedi della #TourEiffel. Nonostante la spettacolarità, ci sono state critiche per aver messo in secondo piano gli atleti, con alcuni portabandiera quasi ignorati dalle riprese. La pioggia ha causato problemi tecnici, inclusi scivoloni dei ballerini e difficoltà per le delegazioni minori. La cerimonia si è conclusa con uno spettacolo di luci sulla Tour Eiffel e una performance con un cavallo meccanico sulla Senna, guidato da Floriane Issert che ha poi issato la bandiera olimpica. Il presidente del CIO, Thomas #Bach, e il presidente francese, Emmanuel #Macron, hanno poi dichiarato ufficialmente aperte le Olimpiadi. La situazione tuttavia non è delle più rosee in Francia. 
Ieri mattina infatti, la rete ferroviaria ad alta velocità è stata colpita da atti di sabotaggio su vasta scala, causando gravi disagi. I sabotatori hanno incendiato le condutture dei cavi di sicurezza e controllo dei binari in diverse zone, tra cui Parigi-Lille, Parigi-Le Mans e vicino a Metz. Tentativi di sabotaggio sono stati segnalati anche sulla linea Parigi-Marsiglia. Le riparazioni sono ancora in corso, ma la circolazione dei treni è stata fortemente rallentata (al momento la situazione è in miglioramento). L'atto di sabotaggio ha colpito strategicamente punti cruciali per massimizzare i disagi. Il ministro dei Trasporti, Patrice Vergriete, ha confermato la presenza di materiali incendiari in alcuni luoghi e un furgone sospetto vicino alla linea sud-est. Le conseguenze includono ritardi e cancellazioni per circa 800.000 passeggeri, colpendo anche la linea Eurostar tra Parigi e Londra. Alcuni treni trasportavano persino atleti olimpici. La sicurezza a Parigi è già stata intensificata per le Olimpiadi, con restrizioni e controlli rigorosi in tutta la città, anche se le autorità francesi non hanno ancora identificato i responsabili. 
🇮🇹 LIGURIA: GIOVANNI TOTI SI DIMETTE DA PRESIDENTE DELLA REGIONE. AL MOMENTO RESTA AI DOMICILIARI 
4) Chiudiamo con una simil-breve dall’Italia. Giovanni #Toti ha presentato le dimissioni da presidente della #Liguria. Venerdì mattina, l'assessore regionale Giacomo Raul Giampedrone ha consegnato la lettera di dimissioni irrevocabili all'ufficio protocollo della Regione. Toti è agli arresti domiciliari da tre mesi con l'accusa di #corruzione, in particolare per aver ricevuto tangenti dall'imprenditore Aldo Spinelli in cambio di favori legati alla concessione di spazi portuali a #Genova. Le accuse comprendono finanziamenti per 74.100 euro attraverso il comitato elettorale di Toti, legati a diversi impegni, tra cui il rinnovo della concessione del terminal Rinfuse. Coinvolto nell'indagine è anche Matteo Cozzani, capo di gabinetto di Toti, per presunti finanziamenti illeciti da Francesco Moncada di Esselunga. L'avvocato di Toti aveva chiesto la revoca degli arresti domiciliari, richiesta respinta dai giudici. Toti, ora, spera che le dimissioni possano facilitare la revoca degli arresti domiciliari per evitare un giudizio immediato e guadagnare tempo per la difesa. Le elezioni regionali potrebbero svolgersi in autunno, in concomitanza con quelle in Emilia-Romagna e Umbria. 
Alla prossima 👋 
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lamilanomagazine · 7 months ago
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Cultura, pubblicato il bando per la Capitale italiana del Libro 2025
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Cultura, pubblicato il bando per la Capitale italiana del Libro 2025 È stato pubblicato sul sito della Direzione generale Biblioteche e Diritto d’Autore del Ministero della Cultura il bando per il conferimento del titolo di “Capitale italiana del Libro” per l’anno 2025. Questo prestigioso riconoscimento sarà conferito al Comune che abbia al meglio realizzato gli obiettivi del miglioramento dell’offerta culturale, la crescita dell’inclusione sociale e il contrasto della povertà educativa, in considerazione delle esigenze della comunità locale di riferimento. Il titolo di Capitale italiana del libro è conferito per la durata di un anno. Entro l’8 luglio 2024 i Comuni interessati possono presentare il dossier con la candidatura che sarà poi valutato da una giuria composta da 5 esperti indipendenti di chiara fama nel settore della cultura e dell’editoria. La giuria esaminerà le candidature e selezionerà fino a 10 progetti finalisti che saranno successivamente invitati ad audizioni pubbliche. Entro il 30 novembre 2024, la giuria sottoporrà al Ministro il progetto della città a cui assegnare il titolo di Capitale italiana del libro per l’anno 2025. La Capitale italiana del Libro è stata istituita nel 2020. Ad oggi i Comuni a cui è stato conferito il titolo sono: Taurianova (2024), Genova (2023), Ivrea (2022), Vibo Valentia (2021) e Chiari (2020). Per maggiori informazioni e per consultare il bando al seguente link.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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ultimavoce · 5 years ago
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Rudolph Giuliani: i federali indagano su illeciti nei finanziamenti elettorali
La stretta su Trump aumenta: il suo avvocato #RudolphGiuliani indagato per irregolarità finanziarie legate ai finanziamenti elettorali e azioni illegali di lobby all'estero
Rudolph Giuliani, avvocato del presidente Donald Trump, sotto indagine da parte dei federali per presunte irregolarità finanziarie legate ai finanziamenti elettorali e azioni illegali di lobby all’estero
L’ex sindaco di New York Rudolph Giuliani è sotto indagine federale per presunti reati finanziari collegati ad irregolarità commesse nei finanziamenti elettorali e attività illegali di lobby…
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lampioneditrieste · 3 years ago
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06 e 13/06/22 - Audizioni per Artisti del Coro - Teatro Lirico "G. Verdi" - Trieste
06 e 13/06/22 – Audizioni per Artisti del Coro – Teatro Lirico “G. Verdi” – Trieste
Vi informiamo che vi saranno le audizioni per artisti del Coro, rispettivamente lunedì 06/06/22 (voci femminii) e lunedì 13/06/22 (voci maschili) per eventuali impegni contrattuali a termine, presso Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste. “Audizioni per le seguenti posizioni:Soprano,Mezzosoprano,Contralto,Tenore,Baritono,Basso. Le prove d’esame sono pubbliche e si svolgeranno…
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monstaxitalia · 7 years ago
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[ARTICOLO] I Monsta X, la boyband che sta sopravvivendo nella fabbrica del K-pop
Un allenamento di livello militare e una sorveglianza continua da parte dei fan danno vita ad una spietata cultura della perfezione nella musica pop coreana - ma le megastar Monsta X stanno cercando di riprendere il controllo. (Articolo di Taylor Glasby; fotografie di Elliot Morgan)
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Il caldo e il caos organizzato ti colpiscono come un pugno. Il camerino senza finestre di uno degli studi televisivi più importanti di Seoul non è molto più grande di una camera matrimoniale, ma è pieno zeppo delle 11 persone dello staff e dei 7 membri del gruppo K-pop Monsta X impegnati a promuovere il loro nuovo singolo: la seduttiva, drammatica Jealousy. I cantanti Shownu, Kihyun, Minhyuk, Hyungwon e Wonho e i rappers Jooheon e I.M sono ora “idols”, il nome con cui vengono chiamate le stelle del K-pop, esperti e ormai noncuranti della mancanza di spazio. All’interno di una cultura di anzianità, il camerino è da guadagnare; fino a poco tempo fa, stavano infatti in stanze comuni condivise con altri giovani gruppi (conosciuti come “rookies”), con miseri divisori per la privacy.
Wonho, 25, la cui risata contagiosa cela un’intensità premurosa, si sta esercitando con dei passi di danza mentre il 25enne dalla dolce voce Shownu, il leader del team dei Monsta X il cui compito è quello di guidarli nella giusta direzione e mantenere il gruppo scaltro, ci chiede se abbiamo mangiato. Il rosso Kihyun, 24, porta del caffè freddo (iced Americano). Stanno andando avanti senza un briciolo di sonno sulle spalle a causa di un viaggio del giorno precedente nella città di Ulsan, nel sud est, dove si sono esibiti per un programma televisivo sotto un temporale. I video dei fan mostrano Kihyun che cade, ma lui ignora la cosa: “Sin dal nostro debutto ci sono capitate cose del genere. Sapevo che sarei caduto, ma nella mia testa si ripeteva soltanto ‘La coreografia! La coreografia!’ e quindi ho continuato verso il passo successivo. Non è qualcosa di cui si debba essere imbarazzati.”
Le canzoni tormentone prodotte dall’esaltante K-pop e la perfezione nell’immagine hanno avuto un recente boom nell’interesse mondiale, aperto dalla boyband BTS, il cui successo fenomenale è atterrato negli Stati Uniti e nei Billboard Hot 100 e i cui tweet vengono condivisi centinaia di milioni di volte; hanno infatti appena riservato due notti alla O2 Arena a Londra in Ottobre. Ma le telecamere dei fan coreani, che postano online ogni minuto della vita pubblica degli idol, rivelano un’esistenza estenuante. Il K-pop può sembrare una fabbrica, i suoi idols droni indifesi piuttosto che artisti, e lo stress e la fatica sono spesso e volentieri sotto la luce dei riflettori: il 33enne Seo Minwoo, membro del gruppo 100%, è morto per un presunto attacco cardiaco in Marzo, mentre il membro degli SHINee Jonghyun, lottando con la depressione, è arrivato a togliersi la vita lo scorso dicembre.
La signora Suh e la signora Shim, socie dipendenti nell’agenzia dei Monsta X, la Starship, danno all’allenamento - dove il talento viene affinato e nuove abilità vengono sviluppate - degli idol una durata che va dai cinque ai sette anni. L’obiettivo per queste presunte stelle è di essere messe al fianco di altri in una band in via di costruzione e poi di essere fatti debuttare come prodotto finito; i Monsta X sono stati formati nel 2015 dopo che i possibili membri sono stati ridotti attraverso un programma reality chiamato No.Mercy. “L’intrattenimento coreano è uno dei lavori più difficili che possa esistere là fuori” hanno detto Suh e Shim. “I trainee vengono scelti per strada e tramite audizioni, e lì imparano che ci sono delle linee guida e delle cose a cui devono rinunciare. Tutti stanno correndo verso lo stesso obiettivo: il debutto.” A nessun trainee viene garantito il debutto, e Shownu ha cambiato agenzia (”E’ stato leggermente doloroso”) per crearsi la possibilità migliore di essere scelto per la formazione di un gruppo.
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[da sinistra verso destra: Kihyun, Shownu, Hyungwon, I.M, Wonho, Jooheon e Minhyuk]
Ogni agenzia stabilisce le proprie regole, ma i cellulari e le relazioni romantiche sono proibite come standard; i Monsta X hanno detto di aver ceduto i loro telefoni da trainee e per quasi due anni dopo il loro debutto. Minhyuk, 24, ha visto ciò come un’”inconvenienza”, e Hyungwon, sempre di 24 anni, autoproclamatosi introverso dai capelli rosa e un senso dell’umorismo pungente, dice che solo ora comprende le intenzioni della Starship nel togliere loro distrazioni esterne. Jooheon, 23, ricorda tuttavia di essersi sentito “rinchiuso durante il periodo di training. Non c’era nessuna libertà. Almeno quando si debutta si fa esperienza di cose nuove.”
I loro primi singoli dal suono aggressivo, Trespass e Rush, hanno guadagnato loro una fanbase solida, conosciuta con il nome di Monbebe; loro inondano i Monsta X di vestiti, giochi, snacks e lettere prima degli show e agli eventi dove vengono autografati gli album, in cui i fan parlano con ciascuno dei membri, tenendo spesso le mani del loro preferito. Per i cinici, questo può sembrare un geniale piano di marketing ma questi incontri sviluppano quel legame emozionalmente simbiotico unico del K-pop – in un’industria dura, i fan sono, dice I.M, una “fonte di forza”.
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[I.M:  “Sono preoccupato riguardo il fare errori, ma sento che essere un idol sia naturale per me”.]
Il più giovane di 22 anni, I.M ha un’attenzione matura per l’aver passato i suoi anni di formazione davanti a telecamere dove anche il più piccolo errore può portare a critiche pubbliche che possono danneggiare la carriera. “Sono preoccupato riguardo il fare errori, ma sento che essere un idol sia naturale per me”, ha detto. “Mi piace avere delle regole? A volte sì, altre no, ma è quella la vita vera e mi sta bene così.”
La Starship detta indubbiamente legge per i Monsta X; i gruppi di idol, con poche eccezioni, hanno poco potere, ma negli ultimi anni un certo numero ha iniziato ad esercitare un qualche controllo sulla creazione. Anche i Monsta X stanno puntando verso un livello di autonomia: I.M scrive materiale da solista più i testi delle loro canzoni così come fa Jooheon, e molte delle canzoni pop emotive di Wonho sono già parte degli album dei Monsta X.
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[Wonho mentre si prepara.]
Jooheon rivela dozzine di frasi ispiratrici sul suo telefono e dice che di frequente tira avanti con tre ore di sonno. “Mi sento a disagio se non scrivo una canzone ogni giorno”, dice, tuttavia lui ed I.M sono riusciti a pubblicare solo un paio di singoli da solisti. Il gruppo vive assieme in un caotico appartamento, ma ognuno di loro ha un piccolo studio in cui poter dare sfogo alla loro vena creativa. “Faccio qualsiasi cosa lì – mangio, grido, piango, rido, guardo dei film. E’ il mio parco giochi.”, sorride Jooheon.
Questo attimo di pausa è cruciale; la schedule di un idol è da spaccare la schiena. Interviste, radio, programmi di varietà, incontri con i fan e programmi musicali fanno sì che si abbia bisogno di una giornata di 18 ore di attività. Non c’è l’interruttore da spegnere una volta che si trovano oltre la sicurezza del loro camerino, ma c’è un’atmosfera familiare all’interno di quei confini; mangiano allegramente assieme, chiacchierano rumorosamente e quando possibile riposano – Wonho dormicchia nonostante i phon che soffiano intorno a lui, Minhyuk dorme così profondamente che ci vogliono cinque minuti per svegliarlo. “Il carico di lavoro a volte può essere troppo, ma dobbiamo crescere. Essere occupati è un bene”, dice Wonho. Kihyun ridendo dice: “E’ il nostro terzo anno. Ormai ce l’ho nelle ossa.” I fan lo chiamano la “mamma” dei Monsta X, anche se lui si riferisce a sé stesso come la “polizia che mantiene i Monsta X all’interno dei confini.” Ma è felice. “Sto facendo qualcosa che amo, sto guadagnando del denaro e non mi sembra di aver sacrificato gran che.”
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[”Una fonte di forza”: i Monsta X mentre incontrano i fan.]
Per altri, la vita da idol è ardua. “Una volta mi piaceva stare con le persone, ma ora mi serve spazio”, dice Hyungwon. Minhyuk è una palla di calorosa energia, ma sotto quello strato c’è dell’intensità emotiva (pathos). “Non sono un idol per la fama, semplicemente mi piace esibirmi”, dice. “Non mi piace uscire all’aperto perché non apprezzo quando le persone fanno del gossip e quindi sono passati quasi due anni da quando sono uscito a bere con gli amici l’ultima volta. A volte mi sento solo.”
Anche sulla scia del suicidio di Jonghyun, i problemi di salute mentale non vengono sempre trattati correttamente o capiti né dall’industria né dal pubblico in Corea, ma Kihyun dice che sta andando meglio rispetto a com’era prima. “Quando gli artisti dicono che stanno andando a riposare, la risposta ora è ‘vi prego riposate prima che la situazione peggiori’”. Shim della Starship dice “noi monitoriamo la salute mentale di tutti i trainee e degli idol. Se ci sembra che stiano avendo dei momenti emozionalmente difficili, consigliamo loro di visitare un terapista o lavoriamo assieme a loro per trovare il modo di farli sentire meglio.”
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[Shownu, il leader della squadra dei Monsta X.]
I gruppi più affermati del K-pop possono durare dai cinque ai sette anni, e gli idol spesso deviano verso il presentare o il recitare, con alcuni che trovano il successo come solisti. Ma i gruppi maschili devono far fronte al servizio militare obbligatorio di due anni della Corea del Sud e quindi alla minaccia di un declino della carriera o del ritorno alla vita da civile. Come risultato, Shownu ha adottato un approccio giorno-per-giorno per quanto riguarda i Monsta; “Ero solito pensare: sarò in grado di guadagnarmi da vivere con questo?” dice. “C’erano gruppi che hanno debuttato nel nostro stesso periodo ma non stavamo andando allo stesso passo. Ora non mi sento come se dovessi sentire pressioni – ora riguarda più la nostra longevità come gruppo.”
Dopo il loro tour mondiale in arrivo che ha fatto sold out, i Monsta X prevedono già una nuova uscita prima della fine del 2018. Se avessero controllo totale cosa creerebbero? Minhyuk risponde velocemente con “Qualcosa come Trespass, un pezzo forte”. Hyungwon invece manterrebbe il vibe sexy di Jealousy, anche se “adorerei mescolarla con un look più casual”, ma è Shownu ad ancorarli e sostenerli simultaneamente: “Non importa che tipo di canzone facciamo”, dice dall’altro lato della stanza da dove sta osservando silenziosamente. “Sexy, delicata o potente – se sono i Monsta X che la fanno è il nostro stile!”
(Fonte: https://www.theguardian.com/music/2018/may/04/monsta-x-the-boyband-surviving-the-k-pop-factory?CMP=twt_gu)
(Crediti: MonstaXItalia)
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bangtanitalianchannel · 7 years ago
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[ARTICOLO] Dopo una settimana di record superati ci chiediamo: quanto lontano può arrivare il K-Pop?
“Arrivare in cima alle classifiche K-Pop non richiede di certo poco sangue, lacrime e sudore – e ancora di più se superi ogni limite. Pochi gruppi attuali conoscono questa situazione come la conoscono i ragazzi dei BTS, i sette giovani che questa settimana sono diventati il gruppo coreano ad essersi piazzato più in alto nella Billboard 200, oltre a salire nella top 10 e apparire sia nella Billboard 200 che nella Billboard Hot 100. Il loro successo segna un altro passo importante nella lunga campagna nell’industria musicale K-Pop e nell’intera industria dell’intrattenimento coreana con lo scopo di creare un robusto fan base che va ben oltre i confini della Corea del Sud. Ma gli osservatori del K-Pop si sono chiesti: quanto lontano può arrivare questa musica sfacciatamente luccicante, orientata sull’immagine e aggressivamente giovane?
Nonostante sia difficile distinguersi tra gli squadroni di gruppi maschili e femminili che vengono intensamente allenati (e ancora di più messi a lucido) nel 21esimo secolo in Corea, i BTS hanno trovato un modo per risaltare sin dal loro debutto risalente all’estate del 2013. Come ogni artista pop rilevante sono stati esaminati dall’oligarchia del talento del paese. Osservati come prodotto della Big Hit Entertainment, una compagnia fondata da Bang Si-hyuk, autore e partner del migliore creatore di star da record Park Jin-young (conosciuto semplicemente come “JYP”). Prima di arrivare alle audizioni della Big Hit due dei membri erano studenti di una scuola d’arte e due erano rapper underground; la partecipazione del gruppo stesso alla scrittura e produzione delle canzoni, pratica fino ad ora poco usuale nell’altamente specializzato mondo del K-Pop, è una delle ragioni del loro veloce ed enorme successo.
Certamente nessun’altra boy band di qualsiasi nazionalità ha mai rilasciato un singolo ispirato al lavoro dello scrittore tedesco e vincitore di un Nobel Hermann Hesse, come hanno invece descritto i membri dei BTS ‘Blood, Sweat & Tears’ l’anno scorso. Nel video musicale c’è anche un passo di Demian di Hesse, un romanzo conosciuto quasi in tutta la Corea del Sud e amato da varie generazioni. Le parole vengono recitate da Kim Namjoon, conosciuto come ‘Rap Monster’. Il ragazzo che si distingue come la star del gruppo, una specie di intellettuale auto proclamato, che ha ottenuto un alto punteggio nei test del QI e agli esami d’ingresso delle università sud coreane – un grande segno distintivo in una società ossessionata dalle classifiche. È diventato fluente in inglese ed inoltre, di sua stessa iniziativa, ha continuato gli studi di giapponese che tutti i membri dei BTS hanno ricevuto da trainee.
L’apprendimento del giapponese ha richiesto ai BTS – che hanno rilasciato due album nella lingua dei vecchi colonizzatori della Corea – una riflessione sull’insistenza dei produttori K-Pop che sostenevano che il gruppo ha iniziato a sviluppare un fascino internazionale sin dall’inizio. Quello giapponese è un mercato particolarmente allettante non solo perché è il terzo più grande mercato musicale al mondo e nel quale i CD fisici sono ancora venduti per l’equivalente di 20 o 30 dollari americani (diversamente dalla Corea dove le canzoni vengono scaricate per pochi penny), ma anche perché gli indignati che odiano il K-Pop vengono numericamente superati di gran lunga da chi invece ama il genere. Negli ultimi anni le band K-Pop non solo hanno integrato la lingua di altri paesi asiatici ma anche i performer stessi. Nel caso degli Exo, che hanno debuttato due anni prima dei BTS, sei dei dodici membri originali venivano dalla Cina, fattore che non ha sicuramente diminuito il fan base che li ha fatti diventare la boy band più grande al mondo.
Ma fin da quando la musica pop giapponese o “J-pop” ha fallito dopo il momento che aveva goduto della popolarità mondiale negli anni 90, dall’industria K-Pop è arrivato un consiglio saggio che sosteneva che un artista non può veramente avere successo globalmente senza l’uso della lingua inglese. Guidata da un’economia orientata all’esportazione fin dalla sua industrializzazione, la Corea del Sud ha considerato per molto tempo l’inglese come il sine qua non (*condizione senza la quale non si può verificare un evento) per avere successo di larga scala in qualsiasi settore. Di conseguenza il paese spende più soldi di chiunque altro per l’insegnamento dell’inglese, sebbene i risultati non siano sempre notevoli. La tanto pubblicizzata “Korean wave”, che comprende di tutto, dalla musica pop ai drama televisivi fino agli snack, ha finora scavalcato i paesi asiatici più poveri come il Vietnam e le Filippine.
Se il resto del mondo si affezionerà mai alla cultura popolare coreana rimane per ora ancora un interrogativo ma potenzialmente potrebbe avere una redditizia risposta. Il K-Pop ha tentato parecchie strategie per attirare l’ovest anglofono. Una delle ultime tendenze è quella di creare gruppi che contengano uno o due membri di madre lingua inglese, di solito nati in Corea o cresciuti in America. I BTS hanno respinto questa tendenza non solo con l’assenza di membri di madre lingua inglese ma anche con la mancanza di canzoni totalmente in inglese: “DNA” che li ha portati nella Billboard 100 è scritta quasi totalmente in coreano, come la maggior parte del materiale di Wings, l’album che Billboard ha nominato come miglior album K-Pop del 2016.
“Quando il gruppo ha iniziato sembrava funzionare meglio fuori dalla Corea che in Corea,” ha detto Mark Russell, autore di ‘Pop Goes Korea and K-Pop Now’. “Era un po’ strano. Non avevano una vera e propria canzone di grande successo ma c’era qualcosa in loro che faceva impazzire i fan – lo stile, la buona capacità nelle pubbliche relazioni, quella misteriosa qualità da star?” Presto un segno certo che il gruppo stesse maturando un fervente seguito anche a casa è emerso: “Ho cominciato a notare graffiti con scritto il nome ‘BTS’ nei parco giochi in giro per Seoul,” ha detto Russell. Questo non significa che il gruppo dia le spalle all’ovest: oltre alle influenze dell’hip-hop e dell’elettronica utilizzate in modo inusuale e all’avanguardia, il gruppo ha anche collaborato con artisti americani come Andrew Taggart dei The Chainsmokers, (Rap Monster ha individualmente collaborato con Warreng G) e lo scorso fine settembre il DJ Steve Aoki ha annunciato i suoi piani di lavorare con i BTS.
Più che mai avere successo nella cultura popolare coreana ora richiede allo stesso tempo capacità di attirare il mondo e mobilitare gli ascoltatori a casa. Fortunatamente gli ascoltatori coreani sono più che disposti a mobilitarsi. Le prove di ciò vanno dalla presenza di graffiti nei parco giochi agli enormi messaggi, finanziati dai fan club, per i compleanni dei membri dei gruppi che si vedono ogni giorno negli spazi pubblicitari nelle stazioni della metro di Seoul. Russell ha notato che “i fan della musica coreana sono molto appassionati, sono riusciti a far entrare in classifica le nuove tracce per un giorno o due” con il loro potere, amplificato dall’altamente sviluppata tecnologia dei social media della nazione. “Quindi la vera sfida sarà la longevità.”
In un periodo in cui la produzione di musica senza limiti sta crescendo insieme al concetto di fandom musicale, una domanda può sorgere sulla rilevanza dei traguardi raggiunti nella Billboard come indicatore di prospettiva di successo di un gruppo K-Pop. “Molti artisti hanno successo nelle classifiche Billboard ma non riescono a riempire una sala da concerto, per non parlare di uno stadio,” ha detto Russell, “ma gli artisti coreani riempiono già gli stadi.”
Nessuno può dire con certezza quale stadio riempiranno la prossima volta e che tipo di fan si presenteranno, come nessuno – per primi tutti i coreani – potevano prevedere l’incredibile successo mondiale di ‘Gangnam Style’ di PSY, una canzone quasi totalmente in coreano che prende in giro i ‘nuovi ricchi’ di Seoul.
“Ho visto persone che negli ultimi 20 anni hanno costantemente sbagliato (previsioni) per quanto riguarda il K-Pop. Non vedo alcuna ragione per la quale ora questo dovrebbe finire,” ha detto Russell. “È un’industria iper-competitiva ma questo aiuta anche a dare tanta vitalità. Non ci scommetterei contro.””
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©CiHope) | ©nprmusic
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giancarlonicoli · 4 years ago
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9 lug 2020 11:10
LA TRISTE VERITÀ SUL "TRIVULZIO" - LA RELAZIONE DELLA COMMISSIONE E' UN PUGNO NELLO STOMACO: LIVELLI RECORD DI ASSENTEISMO E APPROSSIMAZIONE NEI GIORNI DEL COVID - MENTRE LA PANDEMIA MIETEVA VITTIME TRA GLI ANZIANI, IL 65% DEI QUASI 900 OPERATORI DELLA "BAGGINA" NON ERA AL POSTO DI LAVORO PER MALATTIA O IN PERMESSO - POCHE MASCHERINE PER GLI OPERATORI E RITARDI NEGLI INTERVENTI...
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GIUSEPPE GUASTELLA e SIMONA RAVIZZA per il Corriere della Sera
Mentre la pandemia mieteva vittime tra gli anziani, il 65% dei quasi 900 operatori del Pio Albergo Trivulzio non era al posto di lavoro per malattia o in permesso. «Un livello così elevato di assenze difficilmente trova spiegazione nella diffusione del contagio tra gli operatori» da Covid-19 scrive la Commissione regionale sulla gestione dell'emergenza nel Pat nella relazione conclusiva che segnala altre criticità, come la scarsità di dispositivi di protezione individuale e la carenza nell'applicazione delle misure di sicurezza per i lavoratori.
Tra i dati positivi, se così si può dire, la mortalità inferiore alla media tra gli ospiti. Istituita l'8 aprile per «accertare l'entità di quanto accaduto e analizzare le procedure adottate sin dalle fasi iniziali del contagio», la Commissione ha concluso il suo lavoro (23 riunioni, 16 audizioni e 1.400 documenti esaminati).
I risultati sono stati trasmessi alla Procura di Milano che ha in corso inchieste sul Pat e su altre Rsa. La premessa è che ci si è trovati di fronte a uno «straordinario fenomeno pandemico» in cui la Lombardia è stata la prima regione dell'Occidente ad essere coinvolta. Con oltre mille posti letto complessivi, centinaia di prestazioni ambulatoriali e riabilitative al giorno, il Pat ha inizialmente affrontato l'emergenza con grandi difficoltà, come altre strutture simili.
Le prime misure per il distanziamento sociale sono del 23 febbraio, quando vengono limitati gli accessi dei visitatori, che saranno vietati solo il 10 marzo. Cinque giorni prima il documento di valutazione del rischio biologico prevedeva già igienizzante per mani in ogni reparto, ma mascherine ffp2 solo per il personale considerato a rischio per le proprie condizioni di salute e non per il lavoro che svolge.
Solo il 22 marzo, in pieno lockdown, viene fatto riferimento ai rischi di contagio a causa del droplet e bisogna attendere il 22 aprile per le prime prescrizioni di sistemi antivirus per altre parti del corpo. Ma quello dell'approvvigionamento dei dispositivi di protezione, ricorda la commissione, è stato un problema comune.
Il Pat, che aveva scorte di mascherine sufficienti solo «in una situazione ordinaria», deve attendere il 23 marzo per la prima fornitura della Protezione civile. «Non si sono reperiti riscontri circa gli asseriti ordini impartiti a taluni operatori di non indossare i dpi», annotano i commissari in relazione alle denunce circolate. La relazione affronta diffusamente la questione assenteismo. Al 21 febbraio «solo il 9%» dei lavoratori «è assente per infortunio da contagio da Covid».
Il resto è a casa per altri motivi con il risultato di far scendere a 265 i presenti: «Un elevato tasso di assenteismo del personale, anche prima dell'emergenza sanitaria, che ha raggiunto dimensioni tali da rendere difficoltoso non solo il rispetto di regole e procedure ma gli stessi livelli di assistenza».
Ma c'è anche l'altro lato della medaglia: gli scarsi tamponi sui lavoratori. Se nelle strutture sanitarie pubbliche in media il 40% degli operatori viene sottoposto a tampone, con il 21% di casi positivi, nel Pat la percentuale scende al 21% (16% di positivi). Il test sierologico fatto al 64% degli operatori nelle altre Rsa, con il 17% di positivi, ha invece coinvolto il 68% del personale della Baggina col 18% di positivi.
La conclusione è che a un «solido e strutturato» sistema di prevenzione sulla sicurezza sul lavoro che esiste sulla carta, nel Pat non è «corrisposta una piena e adeguata applicazione di regole e procedure» di tutela dei lavoratori. La relazione affronta anche la questione dei malati arrivati dagli ospedali nell'emergenza, nessuno dei quali in teoria era Covid perché la struttura non ha accettato di accoglierne. Qual è la verità? Erano «dichiarati no-Covid dalla struttura di provenienza», sottolineano i commissari, solo perché non avevano sintomi, il che «non forniva sufficienti garanzie nell'eventualità d'ingresso di persone infette asintomatiche».
Le indagini hanno scoperto che i primi casi sospetti si sono sviluppati nella Baggina a fine febbraio.
A contribuire alla circolazione del virus hanno concorso la mancata applicazione delle misure di distanziamento; gli assembramenti di pazienti, parenti e operatori, ad esempio in sala mensa; l'incompleto/intempestivo isolamento dei casi sospetti oppure le «limitate/incoerenti informazioni» fornite ai familiari. I documenti farebbero ritenere che «la gestione dell'emergenza è stata conforme ai protocolli e alle raccomandazioni dell'Oms, dell'Istituto superiore di sanità e della Regione», tuttavia, rilevano severamente i commissari, «le indagini, le testimonianze, e le denunce» hanno evidenziato «criticità e limitazioni che meritano di essere descritte e analizzate».
Ma ci sono note positive, come la presenza di istruzioni e presidi per l'igiene, i dispenser di gel per le mani, gli accessi dei visitatori regolamentati e la «diligenza piena di operatori e addetti all'assistenza degli ospiti». Le raccomandazioni finali invitano a una «riorganizzazione interna» per «rispondere più efficacemente in caso di emergenza». Più camere singole per garantire l'isolamento dei pazienti, aumentare la presenza di personale e, ovviamente, di dpi.
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fiammatricoloresicilia · 5 years ago
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La Sezione di Zafferana del Movimento Sociale Fiamma Tricolore sarà presente con un gazebo informativo sul tema "Ricostruiamo Zafferana" in piazza Umberto I, sabato 14 dicembre dalle ore 16,30 alle ore  19. I dirigenti presenti illustreranno ai cittadini i temi della ricostruzione a seguito del sisma del 26 dicembre 2018.
RICOSTRUZIONE SUBITO!
 La Sezione cittadina del Movimento Sociale Fiamma Tricolore a fianco della comunità zafferanese a sostegno della lotta per la ricostruzione, in difesa dei terremotati duramente colpiti dal sisma del 26 dicembre 2018.
Zafferana ha finalmente ottenuto dal Governo nazionale i fondi per la ricostruzione, per un importo complessivo pari a 46 milioni di euro.
 CHIEDIAMO:
 -Costituzione "Tavolo di crisi" permanente, composto anche da rappresentanti delle società civile, del volontariato e della politica;
 -Snellimento burocratico ed amministrativo delle procedure;
 -Costante supporto tecnico, logistico ed amministrativo ai terremotati;
 -Maggiore sinergia tra Enti locali, strutture di emergenza e cittadini;
 -Audizioni pubbliche di informazione sullo stato di avanzamento della ricostruzione e sull'impiego delle risorse pubbliche.
 Il Movimento Sociale Fiamma Tricolore vigilerà affinché i fondi vengano spesi bene ed in fretta; i cittadini non debbono essere dimenticati né trascurati, Zafferana non deve diventare la nuova Amatrice.
 Massimiliano Vadalà
Commissario di Sezione MSFT Zafferana
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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Bilancio Consolidato 2023 Approvato dal Consiglio Comunale di Novi Ligure: Maggiore Trasparenza e Controllo sulle Società Partecipate
L’Assessora Carraturo annuncia un trend positivo nei risultati economici del “gruppo comune” mentre il Sindaco Muliere punta a un miglioramento continuo nella gestione e trasparenza.
L’Assessora Carraturo annuncia un trend positivo nei risultati economici del “gruppo comune” mentre il Sindaco Muliere punta a un miglioramento continuo nella gestione e trasparenza. Il 30 settembre 2024, il Consiglio Comunale di Novi Ligure ha approvato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, evidenziando risultati positivi e importanti progressi nella gestione finanziaria e patrimoniale…
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edilizia360 · 6 years ago
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Ritorno all'appalto integrato, riparte il ciclo di audizioni sul Codice Appalti
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15/02/2019 – Reintrodurre l’appalto integrato, estendere la progettazione semplificata alle manutenzioni straordinarie. Si basano sull’esigenza di semplificazione del Codice Appalti, garantendo contemporaneamente la qualità delle opere, le richieste avanzate dalla Conferenza delle Regioni in audizione al Senato.   Il Coordinatore della Commissione Infrastrutture della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Fulvio Bonavitacola, ha posto l’attenzione su una serie di aspetti che finora potrebbero aver rallentato il mercato.   Ritorno all’appalto integrato e qualità della progettazione Come si legge nel documento depositato dalla Conferenza delle Regioni, “l’appalto integrato potrebbe contribuire a ridurre i tempi di realizzazione delle opere pubbliche, ma è necessario temperare l’utilizzo dello strumento per salvaguardare la qualità del lavoro ed evitare fenomeni distorsivi e aumento della.. Continua a leggere su Edilportale.com
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e-o-t-w · 3 years ago
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Eyes on the world #47
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Chiudiamo il mese di giugno con una settimana frizzantina.
Da storie “vip” alla Chiesa, dalla politica estera agli Europei di calcio. Non manca nulla!
Partiamo subito dal nostro paese. Buona domenica e cominciamo 👇
✝ La settimana è iniziata con l’evolversi della vicenda riguardante il #DDLZan e l’intervento del #Vaticano per modificarlo. Quest’ultimo ha inviato una nota diplomatica in cui affermava che alcuni contenuti del DDL avrebbero inciso sulle libertà che la Chiesa e i propri fedeli possiedono grazie al Concordato, documento che sancisce il rapporto tra Stato italiano e la Chiesa cattolica stessa. Questa teme che le posizioni omofobe di alcuni sacerdoti o altri membri del Vaticano possano essere perseguiti come reato dal DDL se espresse in pubblico. La questione relativa alle scuole cattoliche invece non è mai stata citata nella nota ed è stata riportata erroneamente da parecchie testate giornalistiche. Nel DDL però non si parla mai di “divieto” di esprimere le proprie idee, bensì si interviene sull’istigazione a commettere atti di discriminazione o violenza sulla base di queste. In sostanza, un sacerdote potrà continuare ad avere le proprie posizioni nei confronti di una coppia omosessuale, salvo il caso in cui istigasse i fedeli a linciare tale coppia in quanto tale. Pur non trattandosi di un vero e proprio veto sulla legge, parliamo in ogni caso di un intervento volto a mettere pressione su un provvedimento già abbastanza ostacolato dalla politica interna. Secondo molti osservatori, appare chiaro che la Chiesa, nonostante eserciti un suo diritto, non possa chiedere allo Stato di non fare leggi che lei ritiene contrarie alla dottrina cattolica. A questo proposito è intervenuto anche il premier #MarioDraghi, ricordando che l’Italia è uno stato laico e pertanto il Parlamento è libero di legiferare su ciò che ritiene opportuno senza interferenze. Non è chiaro cosa succederà adesso: le audizioni sono attualmente in corso, con i partiti di destra, Italia Viva e altri che continuano a ostacolare il provvedimento in ogni modo. La speranza è che questo ennesimo intervento non rallenti ulteriormente la discussione di una legge che appare quantomai necessaria.
🇪🇸 Ci spostiamo in #Spagna, dove torna in cima alle notizie la questione #Catalogna. Il Consiglio dei ministri spagnolo ha deciso di concedere la grazia ai 9 leader separatisti catalani, condannati per il tentativo fallito di secessione della Catalogna dalla Spagna nell’ottobre del 2017. È servita una riunione fiume di 4 ore affinché il presidente #PedroSanchez prendesse questa decisione. Per i 9 resta attiva l’interdizione dai pubblici uffici, pertanto non potranno ricoprire cariche pubbliche, bensì ruoli all’interno di organizzazioni e partiti. Ovviamente non dovranno commettere delitti gravi per un certo periodo, pena la revoca della grazia e l’inasprimento della condanna. Dal 2017 al 2019 sono stati in custodia cautelare per il reato di sedizione, ovvero rivolta pubblica contro l’autorità. Sanchez ha parlato del gesto come un primo passo verso la riconciliazione della Catalogna con il resto della Spagna, non condannando le loro idee ma le modalità con cui sono state messe in pratica. La decisione ha scatenato diverse polemiche: all’interno della Spagna non è stata apprezzata la clemenza nei confronti dei “rivoltosi”, mentre gli indipendentisti hanno considerato il gesto corretto ma non sufficiente. Anche numerosi leader politici non hanno fatto mancare la loro opinione, con il centrodestra che ha organizzato diverse manifestazioni in tutta la Spagna. Resta il problema dei leader catalani in esilio all’estero, tuttora ricercati dalle autorità spagnole. Al momento si trovano tra Belgio e Svizzera, e tra le loro fila troviamo l’ex presidente Carles Puigdemont e l’ex ministro regionale della cultura Lluís Puig. Loro, secondo Sanchez, non si sono assunti le loro responsabilità (a differenza dei 9 rimasti in Spagna) e, quando torneranno in territorio spagnolo, saranno arrestati e sottoposti a giudizio. Anche questa decisione è molto criticata dagli indipendentisti, con il governo che sta cercando di correre ai ripari proponendo una riforma del reato di sedizione (con riduzione della pena). La scelta di Sanchez è comunque considerata quasi universalmente come molto coraggiosa e volta a risolvere uno dei conflitti più delicati degli ultimi anni in terra spagnola.
🇫🇷 Situazione politica delicata per la #Francia, sia dentro che fuori dai confini transalpini. Partendo dagli ultimi, il presidente #EmmanuelMacron ha annunciato la fine dell’operazione militare nella regione africana del #Sahel, che comprende numerose zone a sud del Sahara (Mali, Burkina Faso, Ciad e Niger). Parliamo di un’area con poche risorse e molto instabile a livello politico. L’operazione nota come “Barkhane” iniziò nel 2014 per combattere il terrorismo jihadista, ma negli ultimi mesi il contesto è peggiorato notevolmente. La morte improvvisa del presidente del Ciad Idriss Déby (noto alleato francese) e il colpo di stato in Mali hanno destabilizzato l’intera regione, consentendo alle milizie jihadiste di recuperare terreno. Il presidente Macron ha quindi giustificato il ritiro accusando i governi locali della condizione del territorio. Inoltre, le elezioni del 2022 sono alle porte e il ritiro delle truppe è molto apprezzato dagli elettori francesi. Nello stesso tempo, c’è un altro fronte che la Francia osserva molto da vicino: la Task Force Takuba, operazione avviata nel 2019 insieme ad altri eserciti europei. L’obiettivo è di addestrare e assistere le forze locali nella lotta ai gruppi jihadisti di zona e Macron ha annunciato che il suo paese continuerà a guidarla. A differenza della Barkhane però, si tratta di un’operazione militare fatta con mezzi e uomini limitati per la vastità del territorio da controllare. La scelta di Macron di proseguire questa missione, cercando di convincere gli altri paesi europei a rafforzarla ma rinunciando allo stesso tempo alla prima, appare molto scomoda e molti osservatori dubitano che i nuovi governi di Ciad e Mali collaborino a stabilizzare la regione mentre gli stessi francesi la abbandonano. Nel frattempo sono andati in scena i primi turni delle elezioni regionali, con il partito di estrema destra di Marine Le Pen (avversaria designata di Macron nel 2022 e data per netta favorita in questo giro alle urne) che è andato molto peggio delle previsioni. Stesso discorso per Macron, che ha ottenuto risultati deludenti, sintomo del calo di popolarità dell’attuale presidente.
⭐ Salute mentale e notorietà, due aspetti che questa settimana hanno riguardato da vicino due situazioni simili trattate in modo diverso. Iniziamo da #BritneySpears, la nota popstar che – a seguito di una grave crisi nervosa nel 2008 – venne sottoposta a un TSO e al tutoraggio del padre Jamie Spears per ogni sua questione (dal patrimonio alla vita personale). Da anni la cantante cerca di liberarsi dell’uomo e della sua “squadra”, rea di averle reso la vita un inferno. Mercoledì, per la prima volta, Britney ha parlato pubblicamente del rapporto con il padre in una telefonata di 23’ con la giudice di un tribunale di LA. Ha raccontato come negli ultimi 13 anni sia stata costretta ad accettare tutte le scelte del padre: è stata drogata, obbligata a sottoporsi a test medici, a tenere il dispositivo contraccettivo intrauterino che non le consente di avere figli. Da sempre, la cantante è stata sotto i riflettori e giudicata per qualsiasi scelta (come racconta il documentario Framing Britney Spears) dovendo subire una pressione mediatica enorme. Sempre questa settimana, il milionario statunitense #JohnMcAfee, noto per aver fondato la società di antivirus che porta il suo nome, è morto a 75 anni nel carcere di Sant Esteve Sesrovires (Spagna) dove si trovava per le accuse di evasione fiscale negli USA. Un giorno prima era stata accordata la sua estradizione, cosa che – secondo lui – l’avrebbe portato a morire in carcere. Per questo motivo, si pensa si sia trattato di suicidio. McAfee ha avuto una vita singolare, una personalità bizzarra (e paranoica) e guai giudiziari. Fervente complottista e consumatore di stupefacenti, visse in Belize dopo aver venduto la sua società e lasciato gli USA. Lì venne accusato dell’omicidio di un vicino dalle autorità che lo perseguitavano (a detta sua), costringendolo a fuggire in Guatemala, dal quale fu poi espulso. Tornato negli USA, iniziarono i guai fiscali. Intorno all’uomo si è creato una specie di culto, fatto di stima e ammirazione per ciò che la vita gli ha riservato. Due casi che fanno riflettere su come notorietà e salute mentale possano essere trattati in modi diversi in base ai protagonisti della storia.
🏳🌈 Facciamo un salto agli Europei di calcio, dove a tenere banco è stata una nazione: l’#Ungheria. L’ultima partita della fase a gironi del gruppo F ha visto affrontarsi proprio la nazionale magiara e la Germania. La partita si è giocata a Monaco di Baviera, nell’imponente Allianz Arena, stadio che – per l’occasione – avrebbe dovuto sfoggiare dei colori #arcobaleno anche in vista del Christopher Street Day del 28 giugno. In questa giornata, in tutta Europa, si celebreranno le manifestazioni promosse dai movimenti in difesa dei diritti delle persone gay, lesbiche e diverse altre minoranze. L’Ungheria però, i cui vertici sarebbero stati presenti allo stadio, si è lamentata per l’iniziativa chiamando in causa l’#UEFA, l’ente organizzatore della manifestazione. Questa ha accolto le proteste dell’Ungheria e ha impedito che lo stadio si colorasse arcobaleno. La richiesta della città di Monaco è stata considerata “politica”, ma le polemiche sono state diverse. Lo stato ha approvato di recente una legge molto contestata che considera l’omosessualità alla pari della pedofilia. 14 paesi dell’#UE hanno firmato un documento con una condanna a questo provvedimento, definendola una grave forma di discriminazione. All’inizio l’#Italia non ha aderito, ma poi ha dato il suo ok. Tornando agli Europei, ha fatto anche discutere la scelta di alcune nazionali di inginocchiarsi prima dell’inizio delle gare, come segno di protesta e sensibilizzazione contro le discriminazioni razziali. L’iniziativa si è diffusa ulteriormente dopo la morte di George Floyd del maggio 2020, che scatenò rivolte in #USA ma non solo. Come detto, non tutte le nazionali hanno aderito alla protesta e non tutti gli spettatori hanno apprezzato/compreso il gesto. Curiosa la posizione dell’Italia nel corso della partita con il Galles, quando solo 5 giocatori su 11 si sono inginocchiati, creando ben più di un imbarazzo. Belgio e Inghilterra sono state le 2 squadre più vicine all’iniziativa, ma anche qui ci sono state discussioni, tra chi non si sente rappresentato dalla protesta e chi non ne vede più il senso. La stessa UEFA non ha appoggiato la pratica, lasciando discrezionalità alle nazionali stesse.
🧪 Chiudiamo con due parole sulla situazione coronavirus. La variante #delta è in discreto avanzamento in Europa, con numeri che non si vedevano da tempo in Regno Unito e in altri paesi come il Portogallo e Israele. È considerata particolarmente pericolosa poiché, dalle analisi svolte, raddoppia il rischio di ricovero in ospedale rispetto alla variante alfa, costringendo Boris Johnson a rinviare di un mese le nuove aperture previste. Ovviamente le varie campagne vaccinali stanno tenendo sotto controllo le situazioni. Nel frattempo il virologo #JesseBloom ha detto di aver recuperato da dei salvataggi online di backup alcune delle prime sequenze del coronavirus, cancellate in precedenza da uno dei principali archivi di condivisione con la comunità scientifica. Secondo Bloom potrebbe dare informazioni utili su come il virus sia passato all’uomo dagli animali, pur criticando l’atteggiamento del regime cinese (e dell’#OMS) riguardo le analisi precedenti ai primissimi contagi registrati. A questo proposito, il virologo ha parlato di ulteriori analisi necessarie per un quadro più completo della situazione “pre-paziente 0” e nei laboratori di Wuhan.
Voliamo subito nelle menzioni d’onore 👇
- L’UE ha imposto sanzioni a 78 persone e 8 società bielorusse in seguito al dirottamento del volo Ryanair ordinato lo scorso 23 maggio dal presidente Lukashenko, al fine di arrestare un giornalista dissidente.
- Stefan Lovfen è stato sfiduciato da premier della Svezia. È la prima volta nella storia del paese. Decisiva la proposta per regolamentare i prezzi degli affitti in appartamenti di nuova fattura.
- L’elicottero dove viaggiavano il presidente della Colombia Ivan Duque e i ministri di Difesa e Interno è stato raggiunto da colpi d’arma da fuoco lungo il confine con il Venezuela. Nessuno dei passeggeri è stato ferito.
- “Inconcludente” il rapporto del governo degli Stati Uniti a tema “oggetti non identificati”. 143 segnalazioni raccolte dal 2004 non hanno ancora spiegazione e nessuna conclusione è stata esclusa a priori.
- Matt Hancock, ministro britannico della Sanità, si è dimesso dopo la diffusione di un video in cui viola le norme anti-Covid. Sajid Javid ha preso il suo posto.
- Italia qualificata ai quarti di #Euro2020 dopo la vittoria sofferta contro l’Austria ai supplementari. Ad attenderla, una tra Belgio e Portogallo.
- Nella mattinata italiana di giovedì, a #MiamiBeach è crollata una parte di un palazzo residenziale di 12 piani. Oltre 150 persone sono disperse, solo 2 sono state estratte vive dalle macerie e, al momento, si sa della morte di 5 persone. Le cause sono ancora ignote.
- #Mediaset ha comunicato che sposterà la propria sede legale nei Paesi Bassi, di modo da attrarre maggiori capitali e finanziamenti da investire in altre imprese di settore. Il diritto olandese è notoriamente meno complesso di quello italiano. La sede fiscale rimarrà comunque in Italia.
- L’#AppleDaily, il principale quotidiano d’opposizione di Hong Kong, ha pubblicato giovedì l’ultimo numero della sua storia. Il regime cinese ne ha disposto la chiusura, oltre che il blocco dei fondi, per via delle critiche nei suoi confronti.
- Ursula von der Leyen ha approvato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano, ovvero il documento che illustra come verranno spesi i fondi provenienti dal Recovery Fund europeo diretti all’Italia. I primi €25 mld arriveranno tra luglio e agosto.
- La Grande Barriera Corallina australiana verrà presto inserita nei siti patrimonio dell’Umanità in pericolo a causa dei cambiamenti climatici che ne stanno compromettendo la salute.
- L’UEFA ha ufficialmente abolito la regola dei gol in trasferta nelle competizioni europee per club già dalla prossima stagione.
- Arriva il verdetto per l’ex agente di polizia Derek Chauvin, autore dell’omicidio di #GeorgeFloyd il 25 maggio 2020. La condanna è di 22 anni e mezzo di carcere. Il processo a carico degli altri agenti coinvolti inizierà ad agosto.
- Favorire la diffusione del #bitcoin è il nuovo obiettivo di Nayib Bukele, presidente di El Salvador. A settembre diventerà una valuta legale nello stato e Bukele ha deciso di regalare 30$ in bitcoin a ogni cittadino.
- Il bilancio di un accoltellamento avvenuto venerdì a Würzburg (Germania) è di 3 morti e 5 feriti. L’assassino è stato ferito a una gamba dalla polizia e fermato.
- #CarlNassib, defensive end dei Las Vegas Raiders, è il primo giocatore di football americano professionista in attività della National Football League (#NFL) a fare coming out. Il 28enne ha scelto di parlare apertamente attraverso un video e dei post su Instagram.
- Due giovani influencer egiziane, dopo aver passato 10 mesi in carcere per dei video su TikTok giudicati troppo espliciti, sono state condannate ad altri 6 e 10 anni per traffico di esseri umani, accusa formulata dopo aver convinto i propri follower a seguirli su un’altra piattaforma (Likee).
- Il New York Times ha fatto emergere che 4 dei sauditi che nel 2018 uccisero il giornalista Jamal Khashoggi a Istanbul hanno ricevuto addestramento militare in USA da mettere in atto per difendere i leader sauditi. Non emerge che i funzionari americani sapessero di questa formazione, sintomo che queste forze (tornate in patria) vengono perse di vista e utilizzate dai dittatori locali.
- Restando in USA, il dipartimento di Giustizia ha oscurato oltre 30 siti internet collegati all’Iran, responsabili secondo l’accusa di fake news. Lo scorso ottobre furono 92, accusati di voler creare instabilità durante la campagna elettorale americana.
- La richiesta di spegnimento dell’ex ILVA al momento non ha dato i frutti sperati. Il Consiglio di Stato ha infatti respinto la sentenza del TAR di Lecce che ne aveva chiesto l’interruzione a causa dell’inquinamento.
- Ancora sangue sull’Etiopia. Oltre 80 civili sarebbero morti in un attacco aereo diretto alla regione del Tigré, da mesi in guerra contro il governo centrale. L’esercito avrebbe persino bloccato l’arrivo delle ambulanze nella zona.
- La Amblin Partners, casa di produzione cinematografica fondata da Steven Spielberg, ha chiuso un accordo di collaborazione con #Netflix che comprende diversi film distribuiti nei prossimi anni.
- Laurel Hubbard, sollevatrice neozelandese, sarà la prima atleta transgender nella storia delle Olimpiadi. Prenderà parte alla gara di sollevamento pesi femminile della categoria 87 kg.
- Un tornado molto violento ha colpito la Repubblica Ceca tra giovedì e venerdì. I feriti sono stati oltre 150, mentre i morti accertati 5.
Alla prossima 👋
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lamilanomagazine · 8 months ago
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Cultura, presentata oggi l'iniziativa "Capitale italiana dell’Arte contemporanea"
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Cultura, presentata oggi l'iniziativa "Capitale italiana dell’Arte contemporanea" �� stata presentata il 2 maggio a Roma, al Ministero della Cultura, la “Capitale italiana dell’arte contemporanea”, iniziativa promossa e voluta dal Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che si affianca alle già esistenti “Capitale italiana della Cultura” e “Capitale italiana del Libro”. Il nuovo riconoscimento è stato istituito per incoraggiare e sostenere la capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della promozione e valorizzazione dell’arte contemporanea, attraverso la realizzazione e la riqualificazione di spazi e aree dedicate alla fruizione, affinché venga recepito, in maniera sempre più diffusa, il valore della cultura per il processo identitario nazionale, per la coesione e l’inclusione sociale, l’integrazione, la creatività, l’innovazione, la crescita, lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo. L’avviso pubblico, promosso dalla Direzione generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, finanzia progetti culturali che prevedono attività come mostre, festival e rassegne, oltre alla realizzazione e la riqualificazione di spazi e aree dedicate alla fruizione dell’arte contemporanea. Questi gli obiettivi specifici per la “Capitale italiana dell’Arte contemporanea”: - realizzare e/o riqualificare aree e spazi da destinare alla produzione e alla fruizione dell’arte contemporanea; - valorizzare il territorio e promuovere le competenze locali nel settore della creatività contemporanea, anche coinvolgendo i giovani talenti e gli artisti contemporanei nazionali/internazionali per sviluppare scambi di esperienze professionali e di confronto creativo; - favorire la costruzione di reti tra enti pubblici (musei, centri d’arte, istituzioni) ed enti privati senza scopo di lucro (associazioni, fondazioni, spazi indipendenti, spazi non-profit) votati alla ricerca e alla sperimentazione sull’arte contemporanea; - rafforzare la coesione e l’inclusione sociali, nonché lo sviluppo della partecipazione pubblica; - utilizzare le nuove tecnologie, anche al fine del maggiore coinvolgimento delle giovani generazioni e del miglioramento dell’accessibilità; - promuovere l’innovazione e l’imprenditorialità nei settori visivi, performativi e creativi anche attraverso la creazione di reti e filiere di settore; - conseguire risultati sostenibili nell’ambito dell’innovazione culturale; - promuovere l’immaginario italiano e la creatività nazionale anche al fine di migliorare l’attrattività del territorio nel contesto internazionale; - perseguire gli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU. Le città, i Comuni singoli o le aggregazioni di Comuni, che desiderano candidarsi al titolo potranno presentare una candidatura con allegato un dossier progettuale, comprensivo di titolo, progetto culturale, organo responsabile del progetto, direttore artistico, curatori e comitato scientifico, valutazione di sostenibilità economico-finanziaria e obiettivi perseguiti, con i relativi indicatori, entro e non oltre il 30 giugno 2024. Le candidature saranno valutate da una giuria composta da cinque esperti indipendenti di comprovata fama nel settore della cultura e delle arti visive contemporanee, che esaminerà i progetti pervenuti per poi selezionare tra questi, entro il 15 settembre 2024, un massimo di cinque città finaliste. Queste ultime saranno invitate successivamente ad audizioni pubbliche che si svolgeranno entro il 14 ottobre 2024. La giuria, entro il 30 ottobre 2024, proporrà al Ministro della Cultura la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di “Capitale italiana dell’arte contemporanea 2026”, che godrà di un finanziamento di un milione di euro per la realizzazione delle attività progettate nel dossier. Scadenze: - entro e non oltre il 30 giugno 2024 - presentazione delle candidature - entro il 15 settembre 2024 - la Giuria seleziona cinque progetti finalisti - entro il 14 ottobre 2024 - audizione dei cinque finalisti - entro il 30 ottobre 2024 - la giuria sottopone al Ministro il progetto della città che intende proporre come “Capitale italiana dell’Arte contemporanea” Per richiedere informazioni è possibile scrivere all’indirizzo [email protected], inserendo nell’oggetto la dicitura: “Informazioni per Capitale italiana dell’arte contemporanea 2026”. In apertura dei lavori l’intervento del Direttore Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, Angelo Piero Cappello: "È un progetto pensato per valorizzare e promuovere l'arte contemporanea nel nostro territorio nazionale, riconoscendo e celebrando la diversità e la ricchezza delle identità culturali che caratterizzano l'Italia. Questa iniziativa mira a trasformare l'arte, in tutte le sue declinazioni attuali, in un ponte vibrante tra le varie regioni, sostenendo gli artisti locali e incentivando la consapevolezza identitaria dei singoli individui alle comunità di appartenenza. Attraverso la Capitale italiana dell'arte contemporanea intendiamo non solo mettere in luce il talento artistico, ma anche stimolare un dialogo costruttivo sull'identità culturale italiana, incoraggiando un'inclusione più ampia e una comprensione più profonda delle nostre radici e delle nostre aspirazioni future. È un invito alla partecipazione attiva, uno stimolo a sperimentare la bellezza e la provocazione dell'arte contemporanea e a scoprire come questa possa influenzare e arricchire la nostra percezione del mondo e di noi stessi". A seguire l’intervento del Sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni: “Un’ulteriore opportunità di sviluppo per i territori a partire da uno dei punti di forza del nostro Paese, il patrimonio culturale. Uno scrigno di bellezze uniche al mondo, che racconta di un lungo passato di tradizioni e che vanta un’ineguagliabile capacità di moltiplicarsi, alimentato dal motore della creatività, dell’innovazione, della sperimentazione quale spinta propulsiva che muove i passi dei nostri artisti e ispira i talenti più giovani. Coltivare questo patrimonio è compito del Ministero, che a tal fine ha messo e metterà quante più misure in campo per esaltare le eccellenze culturali e creative delle nostre comunità, nella consapevolezza che rappresentano uno dei pilastri fondamentali per la crescita dell’Italia e che il loro valore ne aumenta l’attrattività nel panorama internazionale. La nostra azione sinergica, sviluppata su più fronti, potrà contare da oggi anche su questo prestigioso riconoscimento”. “La Capitale Italiana dell’Arte contemporanea punta a creare il passato del nostro futuro, ponendo l’obiettivo di proiettarsi in avanti e soprattutto permettere ai giovani di misurarsi con l’arte e le loro idee. Nell’Italia di domani, ci dovrà essere qualcosa di bello e apprezzabile che è stato creato in questi anni. Alla Capitale italiana della Cultura e a quella del libro, aggiungiamo questa iniziativa che consentirà di accendere un faro sulle città capaci di fare della creatività il cardine del proprio sviluppo. Siamo orgogliosi di questa iniziativa che tende a far partecipare i cittadini a un momento pubblico collettivo e di partecipazione, soprattutto dei giovani”, ha concluso il Ministro Sangiuliano. Il bando, pubblicato sul sito istituzionale della Direzione generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura è disponibile al seguente link.  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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sauolasa · 5 years ago
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Impeachment Trump: al via le prime audizioni pubbliche di fronte alla Commissione Intelligence
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sciscianonotizie · 7 years ago
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