#funzionari stranieri
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magauda · 9 months ago
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Il vero pericolo ora era il comunismo
Tra il 1945 e il 1948, i servizi riservati degli apparati dell’Interno, a differenza dei servizi segreti militari, non smisero di svolgere la loro attività, in quanto gli americani poterono assicurarsi la loro fedeltà anticomunista favorendo al loro vertice il reinserimento di funzionari fascisti (come fecero per quasi tutto il corpo di polizia) e l’assoluzione giudiziaria di questi ultimi in…
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condamina · 9 months ago
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Il vero pericolo ora era il comunismo
Tra il 1945 e il 1948, i servizi riservati degli apparati dell’Interno, a differenza dei servizi segreti militari, non smisero di svolgere la loro attività, in quanto gli americani poterono assicurarsi la loro fedeltà anticomunista favorendo al loro vertice il reinserimento di funzionari fascisti (come fecero per quasi tutto il corpo di polizia) e l’assoluzione giudiziaria di questi ultimi in…
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collasgarba · 9 months ago
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Il vero pericolo ora era il comunismo
Tra il 1945 e il 1948, i servizi riservati degli apparati dell’Interno, a differenza dei servizi segreti militari, non smisero di svolgere la loro attività, in quanto gli americani poterono assicurarsi la loro fedeltà anticomunista favorendo al loro vertice il reinserimento di funzionari fascisti (come fecero per quasi tutto il corpo di polizia) e l’assoluzione giudiziaria di questi ultimi in…
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adrianomaini · 9 months ago
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Il vero pericolo ora era il comunismo
Tra il 1945 e il 1948, i servizi riservati degli apparati dell’Interno, a differenza dei servizi segreti militari, non smisero di svolgere la loro attività, in quanto gli americani poterono assicurarsi la loro fedeltà anticomunista favorendo al loro vertice il reinserimento di funzionari fascisti (come fecero per quasi tutto il corpo di polizia) e l’assoluzione giudiziaria di questi ultimi in…
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bagnabraghe · 9 months ago
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Il vero pericolo ora era il comunismo
Tra il 1945 e il 1948, i servizi riservati degli apparati dell’Interno, a differenza dei servizi segreti militari, non smisero di svolgere la loro attività, in quanto gli americani poterono assicurarsi la loro fedeltà anticomunista favorendo al loro vertice il reinserimento di funzionari fascisti (come fecero per quasi tutto il corpo di polizia) e l’assoluzione giudiziaria di questi ultimi in…
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contronews · 2 years ago
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🇮🇹 1972: Ritratto di Roma
Roma "Caput Mundi", città multicolore ma monocolore. Hai avuto 9 papi simoniaci, 21 libertini e 12 assassini.
Sede del fascio, di 19 giunte comunali vendute a società immobiliari. Mille censori, centomila inquinatori, 300.000 affaristi settentrionali che cercano i favori di 750.000 funzionari meridionali.
Una città che campa sul turismo, ma che cojona gli stranieri. Gente che si porterebbe l'automobile a letto insieme al televisore. Essere nato a Roma è come avere la madre mignotta.
3 milioni di persone incazzate che non conoscono i musei, e hanno decapitato 740 statue. Roma, che vanta ospedali con un letto ogni 10 ricoverati, un termometro ogni 50, una padella ogni 100 culi, indice 1000 della scala della zozzeria morale della civiltà dei consumi. ———————————————— 📡Vai a ControNews 🎙Entra in Chat 🚨Sintonizzati sul SEGNALE
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siciliatv · 7 months ago
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False residenze per permessi di soggiorno: sei persone indagate a Ragusa
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A Ragusa, sei persone sono state indagate per aver facilitato il rilascio di permessi di soggiorno a migranti, principalmente tunisini, in cambio di ingenti somme di denaro. Gli indagati sfruttavano 13 abitazioni della città per fornire temporaneamente la residenza anagrafica ai migranti, necessaria per presentare istanze di rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno e per il ricongiungimento familiare. L'operazione, resa possibile grazie alla complicità di due operatori comunali, ha portato all'emissione di provvedimenti cautelari. Tre indagati, tra cui una donna, sono stati posti agli arresti domiciliari. Un’altra donna è stata sottoposta all’obbligo di dimora nel Comune di Ragusa. I due operatori comunali sono stati sospesi dall'esercizio di un pubblico ufficio o servizio. Secondo l'accusa, i due funzionari comunali, dietro pagamento, non eseguivano verifiche adeguate e comunicavano il superamento dell'accertamento all'ufficio anagrafe, permettendo così la concessione della residenza anagrafica. Due degli indagati gestivano un centro di assistenza per stranieri a Ragusa e uno di loro avrebbe avuto un ruolo centrale, mantenendo contatti con i funzionari comunali e indirizzando i migranti nelle abitazioni temporanee. L'indagine, condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Ragusa, ha permesso di smantellare questo sistema di favoreggiamento dell’ingresso e della permanenza illegale di stranieri sul territorio italiano. Read the full article
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lamilanomagazine · 11 months ago
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Verona, operazione “patenti facili” della Polizia Locale: nuove denunce contro due “furbetti”
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Verona, operazione “patenti facili” della Polizia Locale: nuove denunce contro due “furbetti”. Prosegue l'operazione "Patenti facili" che, da due anni, vede la Polizia locale di Verona impegnata nello scovare chi cerca di conseguire la patente di guida con l'inganno o tramite false conversioni di patenti straniere, grazie al lavoro del Laboratorio Analisi Documentale di via del Pontiere, in collaborazione con la Motorizzazione Civile. A farne le spese questa volta un 42enne residente in città che, dopo aver pagato oltre 1.000 euro, è stato "preparato" con l'attrezzatura tecnologica per poter superare l'esame di teoria, da persone al momento rimaste ignote. Tutto era studiato nei minimi particolari, con telefonino, SIM, telecamerina incorporata nel maglione e micro-auricolari, per ricevere suggerimenti esterni dati da una terza persona che, da remoto, visionava le immagini delle domande. Gli agenti, in attesa di alcuni candidati iscritti alle scuole guida, hanno controllato il candidato al termine della prova, che comunque non è riuscito a superare sbagliando 21 quiz su 30. Per l'uomo è scattato il deferimento alla Procura di Verona per i reati di falsità ideologica e “repressione della falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di titoli di guida”, e per “l'uso di apparecchiature elettroniche durante la seduta d'esame per superarlo con metodi fraudolenti”. Nella stessa mattinata è stato denunciato anche un cittadino 30enne, nell'intento di convertire una patente estera risultata falsa dopo gli accertamenti in laboratorio. Sono molti i cittadini stranieri che tentano di convertire falsi titoli di guida in patenti italiane inducendo in errore i funzionari della Motorizzazione. Grazie alla sinergia con la Polizia locale, il fenomeno viene contrastato intercettando un sempre maggior numero di casi.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Somalia, miliziani al-Shabab attaccano elicottero Onu: un morto
In Somalia miliziani di al-Shabab avrebbero attaccato un elicottero dell’Onu dopo un atterraggio di emergenza uccidendo una persona e catturandone altre quattro. Lo rendono noto funzionari somali. Mohamed Abdi Aden Gaboobe, il ministro della Sicurezza dello Stato centrale di Galmudug, ha spiegato che a bordo del velivolo c’erano sei stranieri e un cittadino somalo. source
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notiziariofinanziario · 1 year ago
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La questione del canone televisivo in Italia è di vitale importanza
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Mano a mano che si sono succeduti i vari esecutivi nel corso degli anni, il canone televisivo in Italia è stato molte volte al centro delle discussioni politiche: in alcuni casi si è parlato di una modifica del canone, ma altre volte si è sempre parlato di una sua possibile abolizione. Adesso, però, pare che questa soluzione potrebbe essere effettivamente adottata per alcune categorie specifiche di persone. Il termine corretto per definirlo è “canone televisivo” in quanto la denominazione “canone RAI” è impropria. Comunque sia indipendentemente dal modo con cui lo si vuole chiamare, il canone consiste praticamente un’imposta che viene applicata e serve per regolamentare in Italia il possesso di apparecchiature e dispositivi in grado di ricevere programmi televisivi di vario tipo. Tale tipologia di tassa la si paga una volta all’anno e una sola volta per famiglia(a patto che tutti coloro che ne fanno parte risiedano all’interno della stessa casa). Nel corso degli anni il canone ha subito diverse tipologie di modifiche, che ne hanno diversificato pesantemente la struttura e i costi.  L’ultima modifica significativa, stando a quanto affermato dall’Agenzia delle Entrate, è avvenuta nel corso del 2016 e ha comportato dei cambiamenti relativi innanzitutto al pagamento della tassa e all’addebito del costo. Per maggiori informazioni sull’argomento, vi rimandiamo alla pagina dedicata del suddetto ente con tutte le informazioni a riguardo. Ma le novità non finiscono qui, perché negli ultimi giorni sono circolate diverse informazioni su una possibile abolizione del canone televisivo per quanto concerne alcune tipologie di persone e categorie. Alla fine di ogni anno molti italiani sono obbligati al pagamento di questa tassa, che è pari a 90€. Il versamento di questa cifra avviene direttamente tramite la bolletta dell’elettricità, dalla quale viene estratta un piccola cifra per 10 mesi e una soluzione così drastica è stata adottata in quanto non tutti pagavano il canone e di conseguenza evadevano le adempienze fiscali. Tuttavia per fortuna al momento è possibile comunque evitare di pagare quest’imposta che si è rivelata nella stragrande maggioranza dei casi una vera e propria palla al piede per le finanze di molti. Ma concretamente chi è che può evitare di pagare tale tassa? Quali categorie possono farlo? Che aspetti bisogna rispettare? Scopriamolo qui di seguito. n primis possono evitare di pagarlo coloro che all’interno della propria abitazione non hanno una TV o una radio. In questo caso si dovrà procedere a compilare un’autocertificazione fornita direttamente dall’Agenzia dell’Entrate e una volta fatto si verrà esentati dal pagamento del canone. Successivamente per coloro che hanno raggiunto un’età pari o superiore ai 75 anni, in caso di reddito annuale di soli 8000€ non lo si dovrà in nessun modo pagarlo. Infine l’ultima categoria di persone che sono esentate sono le forze militari in Italia che non hanno una residenza nel paese. Compresi all’interno di questa categoria vi sono anche i funzionari stranieri oppure coloro che lavorano all’interno della NATO. Insomma, se fate parte di una delle suddette tipologie di persone e rispettate i requisiti elencati poc’anzi potrete finalmente evitare di pagare questa tassa annuale, risparmiando molto tempo e anche denaro che potrete investire per qualsiasi altra attività, svago, passione o spesa più importante. Proprio per questo non potete farvi scappare quest’occasione in nessun modo! Read the full article
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Saiyuki: origini parte 4
Xuanzang, biografia
-alla volta dell'India:
L'imperatore Tang Zhen Guan era asceso al trono già da tre anni quando Xuanzang aveva 28 anni. A quei tempi i Göktürk (popolazione turchica originaria dell'Asia Centro-orientale) attaccavano costantemente i confini occidentali e a causa di ciò il governo chiuse i confini, proibendo a chiunque di recarsi lì tranne ai mercanti e agli stranieri. Fu proprio in quel periodo di disordini che Xuanzang e un gruppo di monaci, con lo stesso obiettivo, decisero di ottenere i passaporti per l'India, all'epoca chiamati guo shuo. Il Governo rifutò di concederglieli, ma Xuanzang non demorse, a differenza dei suoi compagni, e uscì di soppiatto dalla città di Chang'an tuttavia venne fermato a Liang Zhou poiché non aveva il passaporto. Un abate buddhista rinomato lo aiutò a scappare, così di giorno si nascondeva e di notte fuggiva ma la tempo stesso era già partito l'ordine d'arresto da parte del Governo, tuttavia i funzionari,essendo devoti buddhisti,lo lasciarono andare el'ordine venne sospeso. I veri pericoli per Xuanzang lo stavano attendeno. Dopo aver lasciato Yumen Guan (Porta di Giada) o passo Yumen, un passo di montagna situato ad ovest di Dunhuang nell'odierna regione cinese di Gansu, Xuanzang dovette affrontare la prima vera minaccia,il deserto del Gobi.
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Regione del Gansu, fonte: http://www.itourschina.com/ChinaMap/gansu/
Qui nel deserto del Gobi Xuanzang dovette afforntare il caldo opprimente del giorno e il freddo pungente della notte,la scarsità di cibo e acqua ecc. a bordo del suo cavallo notava le ossa dei pellegrini che come lui avevano osato sfidare,invano,il deserto. Molti di essi si erano diretti a ovest proprio come lui. Nel deserto oltre le minacce naturali c'erano anche quelle artificiali come le cinque torri di guardia presenti nel deserto. Alle sentinelle era ordinato di sparare a tutti i passanti sprovvisti di passaporto. Nel tentativo di sfuggire alle sentinelle di vedetta,venne quasi colpito a morte dalle frecce,si perse e girovagò per il deserto. Fortuna volle che il suo cavallo lo condusse ad un'oasi che gli salvò la vita. Nella Biografia del Maestro Tripitaka del grande monastero Ci'en della Grande Dinastia Tang si racconta che alla quinta notte nel deserto, incapace di andare oltre mentre sognava, un uomo dall'altezza di un gigante venne da lui e gli ordinò di alzarsi e muoversi. Alzatosi e andando senza meta, il suo cavallo si eccitò e andò verso una direzione precisa che lo portò all'oasi che gli avrebbe salvato la vita. Piccola curiosità: la creazione del personaggio Sha Wujing,il cui nome vuol dire “sabbia di pura conoscenza” pare sia stata ispirata proprio dall'incontro onirico di Xuanzang con questo misterioso uomo. 
Dopo essere fuggito da morte certa, Xuanzang arrancò a fatica verso Kumul (un'oasi della prefettura di Hami, Xinjiang) e da lì andò verso la valle di Chuy o Chu
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E8115-Chu-Valley.jpg, di Vmenkov, 14 settembre 2007, sotto licenza Creative Commons 3.0 Unported, 2.5 Generic, 2.0 Generic e 1.0 Generic
Arrivò a Turfan, allora conosciuta come il paese Gao Chang. Il suo re era un devoto buddhista,tant'è che gli mandò quattro novizi e altre venticinque persone a seguirlo nel suo viaggio più una lettera d'introduzione e forniture varie. Dopo aver lasciato Turfan dovettero attraversare il monte Ling o Picco della Vittoria,il quale era ricoperto di ghiaccio e neve; un terzo dei suoi compagni morì,mentre i più fortunati morirono di morte veloce,colpiti dai blocchi di ghiaccio spezzati dai forti venti,altri invece vennero seppelliti vivi dalle valanghe,altri ancora si persero o caddero nei precipizi o morirono per congelamento. Nonostante questo la determinazione di Xuanzang di raggiungere l'India non diminuì. Continuò ad attraversare il Tian Shan e finalmente raggiunse quello che oggi è noto come Kirghizistan attraverso il passo Bedal. 
Il viaggio di Xuanzang ad ovest continuava,passando attraverso vari paesi, visitando lungo la strada i luoghi del Buddhismo. Arrivò al Nava Vihara, dove acquistò i testi Mahavibhasa e studiò il Buddhismo Theravada sotto la guida del Maestro Prajnakara. Ad ogni modo essendo un devoto sostenitore del Mahayana, sosteneva che una persona non doveva ricercare l'Illuminazione per sè, ma per gli altri. Dunque il suo studio del Theravada non era spinto dalla venerazione ma per il mero interesse di studiarne le debolezze per poterlo attaccare. Dopo aver lasciato Nava Vihara, andò verso altri posti dove alla fine, attraverso il passo Khyber o passo del Khaybar (un passo di montagna che collega il Pakistan con l'Afghanistan,all'epoca era uno dei passi più noti nell'antichità e faceva parte della Via della Seta), raggiunse l'India.
Ci vollero tre anni per raggiungere l'India.
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sauolasa · 1 year ago
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Corea del Nord, armi in vetrina per il ministro della Difesa russo e per gli alti funzionari cinesi
Per la prima volta dopo la pandemia, Kim Jong-Un ha invitato a Pyongyang degli ospiti stranieri. La loro visita coincide con il 70° anniversario dell'armistizio della Guerra di Corea, celebrato come "Giorno della Vittoria" con una parata militare
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kneedeepincynade · 2 years ago
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Ah America! Why can't you live a peace? You go and search for war and i assure you,you will find it!
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The collective is on telegram
⚠️ SONG ZHONGPING: "IL RISCHIO DI CONFLITTO TRA L'ESERCITO POPOLARE DI LIBERAZIONE E LE FORZE ARMATE STATUNITENSI È AUMENTATO" | L'IMPORTANZA DELL'YJ-21, "COLPIRE L'AQUILA" ⚠️
🇨🇳 Funzionari dell'Esercito Popolare di Liberazione e Studiosi di Relazioni Internazionali hanno analizzato le "osservazioni" del Generale Michael Minihan sulle probabilità di uno scontro militare tra USA e Cina nel 2025:
🏛 Zhu Feng, Decano dell'Istituto di Relazioni Internazionali dell'Università di Nanchino, ha affermato che le ultime "osservazioni" dei funzionari statunitensi sulla crescente probabilità di una Guerra USA-Cina nel 2025 potrebbero incoraggiare i piloti statunitensi a diventare più aggressivi nei confronti dell'Esercito Popolare di Liberazione nel Mar Cinese Meridionale e nello Stretto di Taiwan, aumentando il rischio di conflitto 📈
⭐️ Song Zhongping, Analista Militare laureatosi in Ingegneria presso un'università dell'Esercito Popolare di Liberazione, ha affermato che "il rischio di conflitto tra l'Esercito Popolare di Liberazione e le Forze Armate degli USA è aumentato, entrambe le parti intensificano i preparativi per la guerra", e che i Generali USA strumentalizzano il Piano di Riunificazione della Cina per chiedere al Congresso ulteriori aumenti del Budget Militare 💰
🚀 Nel frattempo, la Pagina Ufficiale Weibo della Forza di Supporto Strategico dell'Esercito Popolare di Liberazione afferma che l'YJ-21, Missile Balistico Anti-Nave Ipersonico, presentato ufficialmente alla Mostra di Zhuhai sull'Aviazione e sull'Ingegneria Aerospaziale Cinese è in grado di raggiungere una velocità massima pari a Mach 10 nell'ultima fase di attacco, ovvero 10 volte superiore a quella del suono (❗️) - si tratta del primo Missile Anti-Nave Ultra-Veloce al mondo 🥇
📄 "All'inizio del 2022, quando si avvicinava il 73° Anniversario della Fondazione della Marina Militare dell'Esercito Popolare di Liberazione, è stato annunciato pubblicamente l'YJ-21, che vola ad una velocità sei volte superiore a quella del suono. La notizia ha suscitato l'attenzione dei media stranieri. Volando a 6 volte la velocità del suono, sarà difficile per le Navi da Guerra intercettarlo: romperà le difese" 🚀
✈️ Il 19/12 del 2022, due Bombardieri Navali H-6J - del 17° Reggimento di Bombardieri della 6ª Divisione Aeronautica della Flotta Orientale della Marina Militare dell'Esercito Popolare di Liberazione - hanno sorvolato, partendo dal Mar Cinese Orientale, lo Stretto di Miyako fino alla Sezione Occidentale dell'Oceano Pacifico - da qui, con l'YJ-21 raggio: 1500km] potrebbero colpire la Base Aerea USA "Andersen" sull'Isola di Guam 🇬🇺
🇨🇳|💥|🇺🇸 Nel settembre del 2020, l'Aeronautica Militare dell'EPL aveva inoltre pubblicato una simulazione di un attacco H-6N alla Base Navale USA di Guam 🚀
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⚠️ SONG ZHONGPING: "THE RISK OF CONFLICT BETWEEN THE PEOPLE'S LIBERATION ARMY AND THE US ARMED FORCES HAS INCREASED" | THE IMPORTANCE OF YJ-21, "STRIKE THE EAGLE" ⚠️
🇨🇳 People's Liberation Army officials and International Relations scholars analyzed General Michael Minihan's "remarks" on the likelihood of a military confrontation between the US and China in 2025:
🏛 Zhu Feng, Dean of Nanjing University's Institute of International Relations, said the latest "remarks" by US officials on the growing likelihood of a US-China war in 2025 could encourage US pilots to become more aggressive towards of the People's Liberation Army in the South China Sea and Taiwan Strait, increasing the risk of conflict 📈
⭐️ Song Zhongping, Military Analyst with a degree in Engineering from a university of the People's Liberation Army, said that "the risk of conflict between the People's Liberation Army and the US Armed Forces has increased, both sides step up preparations for war", and that the US Generals exploit the China Reunification Plan to ask Congress for further increases in the Military Budget 💰
🚀 Meanwhile, the People's Liberation Army's Strategic Support Force Official Weibo Page says that the YJ-21 Hypersonic Anti-Ship Ballistic Missile officially unveiled at the Zhuhai Exhibition on China's Aviation and Aerospace Engineering is capable of reaching a maximum speed equal to Mach 10 in the last phase of attack, i.e. 10 times faster than that of sound (❗️) - it is the first Ultra-Fast Anti-Ship Missile in the world 🥇
📄 "In early 2022, as the 73rd Anniversary of the Establishment of the People's Liberation Army Navy approached, the YJ-21 was publicly announced, flying at six times the speed of sound. The news aroused the attention of foreign media. Flying at 6 times the speed of sound, it will be difficult for Warships to intercept it: it will break the defenses" 🚀
✈️ On 12/19, 2022, two H-6J Naval Bombers - from the 17th Bomber Regiment of the 6th Aviation Division of the Eastern Fleet of the People's Liberation Army Navy - flew over the Strait of Miyako to the Western Section of the Pacific Ocean - from here, with the YJ-21 range: 1500km] they could hit the US Air Force Base "Andersen" on the Island of Guam 🇬🇺
🇨🇳|💥|🇺🇸 In September 2020, the PLA Air Force also released a simulation of an H-6N attack on the US Naval Base Guam 🚀
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scienza-magia · 2 years ago
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Hackers Cold River attaccano siti nucleari USA
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Laboratori nucleari Usa sotto attacco": il blitz degli hacker di Putin. La scorsa estate un gruppo di hacker russi noto come Cold River avrebbe colpito tre laboratori di ricerca nucleare negli Stati Uniti. Non sappiamo se le intrusioni hanno avuto successo. Un gruppo di hacker russi noto come Cold River ha colpito tre laboratori nazionali di ricerca sul nucleare negli Stati Uniti. L’episodio è avvenuto la scorsa estate, a cavallo tra agosto e settembre, negli stessi giorni in cui Vladimir Putin minacciava di utilizzare armi nucleari per difendere il proprio territorio. Le strutture prese di mira dai criminali informatici - gli stessi che, dall’inizio della guerra in Ucraina, hanno sferrato molteplici cyber attacchi contro Kiev - sono Brookhaven, Argonne e Lawrence Livermore. L’attacco hacker russo La notizia del tentato attacco informatico è stata diffusa da Reuters, secondo cui gli hacker avrebbero creato false pagine di accesso inviato e-mail agli scienziati nucleari nel tentativo di rubare le loro password. Non conosciamo il motivo per cui i laboratori siano stati presi di mira né se qualsiasi tentativo di intrusione abbia avuto successo. Un portavoce del laboratorio di Brookhaven ha rifiutato di commentare. A Lawrence Livermore non hanno risposto ad una richiesta di commento. Un portavoce del sito di Argonne ha rivolto domande al Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti, ma ha rifiutato di commentare. Certo è che Cold River ha intensificato la sua campagna di hacking contro gli alleati di Kiev in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina. Il blitz digitale contro i laboratori statunitensi, in particolare, si è verificato quando gli esperti delle Nazioni Unite sono entrati nel territorio ucraino conquistato dalla Russia per ispezionare la più grande centrale atomica d'Europa, e valutare il rischio di un possibile, devastante, disastro radioattivo provocato dai pesanti bombardamenti nelle vicinanze. Cold River Cold River, apparso per la prima volta sul radar dei professionisti dell'intelligence dopo aver preso di mira il Ministero degli Esteri britannico nel 2016, è stato coinvolto in dozzine di altri incidenti di hacking di alto profilo negli ultimi anni. Reuters ha rintracciato gli account e-mail utilizzati nelle operazioni di hacking del gruppo tra il 2015 e il 2020, scoprendo che questi erano collegati ad un lavoratore IT situato nella città russa di Syktyvkar. "Questo è uno dei più importanti gruppi di hacker di cui non hai mai sentito parlare", ha affermato Adam Meyer, vicepresidente senior dell'intelligence presso la società di sicurezza informatica statunitense CrowdStrike. "Sono coinvolti nel sostenere direttamente le operazioni di informazione del Cremlino", ha aggiunto. Il servizio di sicurezza federale russo (FSB), l'agenzia di sicurezza interna che conduce anche campagne di spionaggio per Mosca, e l'ambasciata russa a Washington non hanno commentato la vicenda. Cyber spionaggio Funzionari occidentali affermano che il governo russo è un leader globale nell'hacking e che utilizza il cyber spionaggio per spiare governi e industrie stranieri nel tentativo di cercare un vantaggio competitivo. Tuttavia, Mosca ha costantemente negato di svolgere operazioni del genere. Reuters ha mostrato le sue scoperte a cinque esperti del settore, che hanno invece confermato il coinvolgimento di Cold River nei tentativi di hacking nei laboratori nucleari Usa, sulla base di impronte digitali condivise che i ricercatori hanno legato al gruppo. I precedenti sono emblematici. Lo scorso maggio, Cold River ha fatto trapelare e-mail appartenenti all'ex capo del servizio di spionaggio MI6 britannico. Ma questa è stata solo una delle numerose e recenti operazioni di "hack and leak" da parte di hacker collegati alla Russia, durante le quali molteplici comunicazioni riservate sono state rese pubbliche in Gran Bretagna, Polonia e Lettonia. In un'altra operazione di spionaggio, il suddetto gruppo ha registrato nomi di dominio progettati per danneggiare almeno tre Ong europee che indagavano su presunti crimini di guerra russi. Cold River ha in ogni caso commesso diversi passi falsi negli ultimi anni che hanno permesso agli analisti della sicurezza informatica di individuare la posizione e l'identità esatte di uno dei suoi membri, fornendo l'indicazione più chiara dell'origine russa del gruppo. Read the full article
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donaruz · 3 years ago
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14 LUGLIO 1921 NICOLA SACCO e BARTOLOMEO VANZETTI furono condannati alla sedia elettrica
Sono passati oltre cento anni dall’arresto degli italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti.
I due italiani, emigrati negli Stati Uniti all’inizio del Novecento in cerca di lavoro e fortuna, finirono nel vortice del caos creatosi in seguito alla fine della Prima guerra mondiale. Caos derivato dalla Rivoluzione d’Ottobre che portò i bolscevichi al potere in Russia e alla nascita dell’Unione Sovietica. In questo contesto storico, nacque il timore che l’onda della rivoluzione potesse arrivare anche in Occidente, minando l’ordine interno dei vari Paesi. La storia dei due immigrati italiani finì così per intrecciarsi al contesto storico, diventando un caso negli Stati Uniti e non solo.
Sacco e Vanzetti
Nicola Sacco arrivò a Boston il 12 aprile 1909 pochi giorni prima di compiere 18 anni a bordo della nave Romanic. Trovò lavoro in calzaturificio di Milford per dieci ore al giorno, sei giorni alla settimana. Fu in quel periodo che si avvicinò all’anarchismo e a quegli ideali, iniziando a partecipare alle manifestazioni operaie dove si chiedevano condizioni di lavoro migliori e salari più alti, tenendo spesso dei discorsi.
Bartolomeo Vanzetti arrivò in Massachusetts a bordo della nave La Provence il 19 giugno 1908 all’età di 20 anni. Trovato lavoro alla Plymouth, una fabbrica di cordami, nel 1916 guidò uno sciopero e in virtù di questo fu allontanato e nessuno in seguito volle più assumerlo. Nel 1919, fino all’arresto, si mise in proprio vendendo pesce.
Allo scoppio della Grande Guerra Sacco e Vanzetti, assieme al collettivo di anarchici italoamericani di cui facevano parte, andarono in Messico per evitare la chiamata alle armi che certamente li avrebbe raggiunti. Gli anarchici non potevano accettare di combattere e uccidere in nome di uno Stato, o anche peggio di morire per esso. Tornarono nel Massachusetts a guerra finita, ma i due non sapevano che erano già stati inseriti in una lista di personalità ritenute sovversive e pericolose.
Il Red Scare
I fatti avvenuti in Russia influenzarono fortemente le politiche di sicurezza interna in molti Paesi occidentali, estremizzandole. Negli Stati Uniti, questo fervore anticomunista, prese il nome di Red Scare (“paura rossa”), un fenomeno contemporaneo a quello che in Europa divenne poi noto come il Biennio rosso. Un periodo compreso appunto fra la fine del 1917 e il 1920. Le paure di un piano comunista atto a rovesciare il governo degli Stati Uniti, innescate da una serie di attentati anarchici nel giugno 1919, divennero quindi motivo di grande attenzione da parte delle autorità.
In quel periodo il Procuratore Generale degli Stati Uniti, sotto la presidenza di Woodrow Wilson, era Alexander Mitchell Palmer, il quale decise di affrontare duramente la questione. Il procuratore Palmer, sfruttando leggi come l’Atto sullo spionaggio del 1917 e l’Atto sulla sedizione del 1918, si scagliò contro associazioni anarchiche, comuniste, socialiste e sindacali dando avvio ai cosiddetti Palmer Raids. Questi consistevano in arresti indiscriminati, processi sommari ed espulsioni forzate contro gli individui definiti pericolosi, spesso calpestando le più elementari libertà individuali e i principi di giustizia.
Nel corso di queste operazioni di polizia vennero arrestate più di 10.000 persone considerate sospette, che furono deportate e allontanate forzatamente dal Paese. Un fattore di forza della repressione politica fu la disomogeneità delle associazioni politiche e sindacali, spesso formate da immigrati di varia nazionalità (italiani, polacchi, irlandesi) che spesso non parlavano e non capivano la lingua inglese, giocando anche sul razzismo che contraddistingueva molti lavoratori statunitensi.
Fu in questo clima di intolleranza e xenofobia che fu intentato il processo contro Sacco e Vanzetti, i quali vennero arrestati poiché implicati nell’organizzazione di un comizio di protesta per la morte dell’anarchico e tipografo Andrea Salsedo, schiantatosi al suolo in seguito a una caduta dal quattordicesimo piano di un grattacielo di New York dove aveva sede il Bureau of Investigation.
Il processo a Sacco e Vanzetti
La vicenda Sacco e Vanzetti nacque e venne influenzata proprio da questo clima generatosi dopo la fine della guerra. Una volta fermati e arrestati i due vennero trovati in possesso di appunti per del materiale tipografico con cui pubblicizzare la protesta e soprattutto di una pistola semiautomatica e una rivoltella. Al posto di polizia vennero interrogati da Michael Stewart, capo del distretto di polizia, al quale risposero evasivamente. Successivamente vennero interrogati anche dal procuratore Katzman, al quale continuarono a dare risposte evasive, contraddittorie e, in alcuni casi, false.
Per due giorni vennero trattenuti senza assistenza legale, convinti di essere stati arrestati per possesso illegale di armi e motivi politici. Mentirono poiché sapevano che potevano essere espulsi. Solamente qualche giorno dopo venne loro comunicato il motivo dell’arresto: aver partecipato alla rapina di South Braintree, un sobborgo di Boston, avvenuta al calzaturificio Slater and Morrill. Nella rapina vennero uccisi due uomini: il cassiere della ditta Frederick Parmenter e Alessandro Berardelli, una guardia giurata. Sacco e Vanzetti a quel punto presentarono subito i loro alibi. Sacco quel 15 aprile era al consolato italiano per richiedere il passaporto per rimpatriare; Vanzetti in entrambe le occasioni vendeva pesce a Plymouth. I due vennero quindi mostrati a testimoni chiamati a identificarli, senza la procedura di confronto; furono perfino costretti a simulare i comportamenti dei banditi. Una procedura fortemente voluta da Katzman, ma illegale.
Pur tra mille incertezze e contraddizioni, alcuni testimoni affermarono di riconoscerli. Sacco e Vanzetti vennero quindi incriminati. Vanzetti venne anche accusato di un’altra rapina avvenuta in precedenza a Bridgewater.
L’istruttoria durò un anno e non fu priva di ambiguità e contraddizioni da parte dei testi dell’accusa. La difesa puntò infatti sulla credibilità dei testimoni i quali fecero dichiarazioni fin troppo precise, ricche di particolari e prive di dubbi; nel caso delle molte incongruenze, rimarcate dalla difesa, il procuratore soprassedette, incitando la corte a tenere conto della buona fede dei testi. La difesa portò come testimoni per Sacco un funzionario del consolato e i conoscenti lì incontrati nelle stesse ore della rapina; per Vanzetti i suoi stessi clienti. Tutti vennero però ritenuti poco credibili dal procuratore, il quale li additò come amici e conoscenti dei due imputati, tutti italiani, e quindi tendenzialmente portati a mentire per proteggerli.
Nella seconda fase del processo la discussione si spostò sulla morte della guardia. Il procuratore intendeva dimostrare che la pistola di Sacco fosse stata usata per ucciderla e che la seconda pistola trovata in possesso degli imputati fosse stata sottratta alla vittima dopo la morte. Le prove a carico vennero fornite da periti balistici del tribunale. Uno di essi sostenne in modo molto ambiguo che il proiettile fatale venne sparato dall’arma in esame, senza però specificare se si riferisse alla pistola che materialmente venne citata come prova o al modello della stessa. La difesa si limitò a opporre a queste vaghe dichiarazioni due suoi periti, che non riuscirono però ad essere sufficientemente convincenti. Per smontare l’impianto accusatorio, la difesa decise di interrogare gli stessi imputati sulla loro fede politica per sottolineare come essi fossero intimoriti soprattutto dalla prospettiva dell’arresto per motivi politici. L’accusa riuscì tuttavia ad aizzare i sentimenti patriottici e i pregiudizi politici della giuria, illustrando le idee sovversive dei due anarchici, la loro renitenza alla leva e le loro critiche al sistema capitalistico statunitense.
Al momento della requisitoria il procuratore fece un appello contro gli stranieri. Sotto questo aspetto, Sacco e Vanzetti erano considerati due agnelli sacrificali, utili per testare la nuova linea di condotta contro gli avversari del governo fortemente suggerita dal Procuratore Generale Palmer. Erano immigrati italiani con una comprensione imperfetta della lingua inglese e noti per le loro idee politiche radicali. Il giudice Webster Thayer li definì senza mezze parole “due bastardi anarchici”. Il processo venne quindi anche e fortemente contrassegnato da elementi e opinioni razziste. I due, il 14 luglio 1921, furono condannati a morte.
L’affaire Sacco e Vanzetti
Il caso scosse molto anche l’opinione pubblica italiana. A partire dal 1923 fino all’esecuzione della condanna a morte nel 1927, i funzionari del ministero degli Esteri, l’ambasciatore italiano a Washington e il console italiano a Boston operarono presso le autorità degli Stati Uniti per ottenere prima una revisione del processo e poi la grazia per i due italiani. Anche molti famosi intellettuali come George Bernard Shaw, Bertrand Russell e Albert Einstein si spesero in favore di Nick e Bart. La loro condanna, in Francia, venne paragonata a quello che subì Alfred Dreyfus alla fine dell’800. Il governatore del Massachusetts Alvan T. Fuller, che avrebbe potuto impedire l’esecuzione, rifiutò infine di farlo, dopo che un’apposita commissione da lui istituita per riesaminare il caso riaffermò le motivazioni della sentenza di condanna. Sacco e Vanzetti vennero infine giustiziati il 23 agosto del 1927.
Solo 50 anni dopo l’esecuzione, il 23 agosto 1977, il governatore del Massachusetts Michael Dukakis emanò un proclama che assolveva i due uomini dal crimine, affermando: “Io dichiaro che ogni stigma e ogni onta vengano per sempre cancellati dai nomi di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti.
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corallorosso · 4 years ago
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Ogni anno in Italia scompaiono migliaia di persone (...) I dati mostrano che il problema delle persone scomparse in Italia è esteso e non si può considerare emergenziale, ma strutturale. Nel 2020 sono state presentate 13.527 denunce di scomparsa: 7.473 persone sono state ritrovate (il dato comprende le persone ritrovate morte), mentre ci sono 6.054 persone che risultano ancora irrintracciabili. Il 74,4 per cento sono maschi, il 25,6 per cento femmine; 55,6 per cento stranieri e 44,4 per cento italiani. Seimila persone sono un numero considerevole: cinquecento al mese, sedici ogni giorno. «È un fenomeno sociale spesso sottovalutato, ma con numeri importanti: dal 1974 ad oggi sono scomparse 63mila persone ancora da ritrovare». Dal febbraio dello scorso anno la prefetta Silvana Riccio è la commissaria straordinaria per le persone scomparse. Riccio guida un gruppo di funzionari e tecnici specializzati che hanno il compito di aiutare le prefetture a coordinare le ricerche. Non solo: la loro analisi di migliaia di casi ha contribuito a indagare il fenomeno in modo molto approfondito e a realizzare protocolli di intervento utili per le indagini e le operazioni di ricerca sul campo. «La maggior parte degli scomparsi, il 57 per cento, sono minori», spiega Riccio. «È un tema particolarmente delicato. Stiamo parlando di persone fragili: molti minori sono stranieri non accompagnati che scappano dai centri di accoglienza e oltrepassano i confini italiani diretti verso il Nord Europa, da famigliari o amici, ma ci sono anche molti casi di minori italiani in fuga da situazioni di disagio, da problemi e tensioni famigliari. I dati ci aiutano nel nostro lavoro, anche se non riescono a mostrare l’eccezionalità di ogni singola vicenda». (...) È molto complesso affrontare tutti questi casi, non solo perché sono tanti. Ogni persona scomparsa ha una storia particolare, che deve essere indagata con attenzione e senza sottovalutare nessun aspetto, perché spesso il confine tra la scomparsa e l’allontanamento volontario non è ben definito. Quando sono coinvolti minori, inoltre, serve ancora più cautela, così come nei casi in cui la persona ha subìto minacce. La percentuale di persone scomparse che vengono ritrovate morte, poi, non è pubblica. (...) . «Denunciare subito è fondamentale, perché ogni minuto che passa diventa più difficile rintracciarlo», è il primo messaggio contenuto nel video istituzionale che mostra come comportarsi nel caso di una persona scomparsa. (...) Il Post *** Dove chiedere aiuto Se sei in una situazione di emergenza, chiama il numero 112. Se tu o qualcuno che conosci ha dei pensieri suicidi, puoi chiamare il Telefono Amico allo 02 2327 2327 oppure via internet da qui, tutti i giorni dalle 10 alle 24. Puoi anche chiamare l’associazione Samaritans al numero 06 77208977, tutti i giorni dalle 13 alle 22.
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