#arte cinese e italiana
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Al Museum of Wu di Suzhou in mostra il millenario legame tra uomo e cavallo
MOSTRE | Al Museum of Wu di Suzhou (Cina) il millenario legame tra uomo e cavallo Fino al 18 maggio oltre 120 capolavori tra arte e archeologia esplorano simbolismi, significati e rappresentazioni per ricostruire il rapporto tra uomo ed equini.
Redazione Una mostra straordinaria a Suzhou celebra il rapporto tra uomo e cavallo, intrecciando arte e storia delle culture cinese ed europea. L’esposizione, intitolata “Horses. Symbols of Millenary Power from the Mediterranean to Jiangnan”, è stata inaugurata ieri 17 gennaio presso il prestigioso Museum of Wu di Suzhou. Si svolge nel contesto del 55° anniversario delle relazioni diplomatiche…
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La mostra "The Worldview of the Great Ming Dynasty": un ponte culturale tra Italia e Cina
Un viaggio nella storia della dinastia Ming al Museo di Nanjing Dal 22 gennaio al 20 luglio 2025, il Museo di Nanjing ospiterà l’imponente mostra “The Worldview of the Great Ming Dynasty”.
Un viaggio nella storia della dinastia Ming al Museo di NanjingDal 22 gennaio al 20 luglio 2025, il Museo di Nanjing ospiterà l’imponente mostra “The Worldview of the Great Ming Dynasty”. Questo evento unico celebra la dinastia Ming (1368-1644), un periodo cruciale nella storia cinese, mettendo in luce il dialogo culturale e commerciale tra Oriente e Occidente. Tra i protagonisti, la Biblioteca…
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Alcuni degli artisti contemporanei più riconosciuti che sollevano quesiti e stimolano dibattiti:
1. Ai Weiwei: Artista cinese e attivista politico, il suo lavoro affronta temi come la censura, i diritti umani, la critica al governo cinese e l'immigrazione.
2. Banksy: L'identità di Banksy è ancora sconosciuta, ma il suo lavoro di street art politica e provocatoria ha attirato l'attenzione a livello internazionale. I suoi murales spesso affrontano questioni sociali, politiche e ambientali.
3. Kara Walker: L'arte di Kara Walker indaga il razzismo, l'identità e la storia dell'oppressione degli afroamericani negli Stati Uniti con raffigurazioni provocatorie e spesso violente.
4. Marina Abramović: Conosciuta per le sue performance estreme, Abramović esplora i confini del corpo, del tempo e dell'interazione umana. Le sue performance sono spesso cariche di simbolismo e suscitano reazioni emotive intense.
5. Yayoi Kusama: Kusama è famosa per le sue installazioni immersive e ad alto impatto visivo che spesso utilizzano il concetto dell'infinito e della sovrapercezione. L'artista giapponese ha affrontato temi come la salute mentale, il consumismo e la sessualità.
6. Jenny Holzer: Holzer utilizza la parola scritta come mezzo d'espressione principale, proiettando messaggi provocatori e contestanti su facciate di edifici, installazioni lumino- testuali e scritte su supporti vari. I suoi lavori si concentrano sul potere delle parole e affrontano temi come l'oppressione delle donne, la guerra e la politica.
7. Olafur Eliasson: Eliasson creane installazioni interattive che coinvolgono il pubblico attraverso l'utilizzo di luce, specchi e elementi naturali. Le sue opere esplorano temi come il cambiamento climatico, la percezione umana e l'interazione con l'ambiente.
8. Shirin Neshat: L'arte di Neshat esplora le dinamiche culturali, le divisioni di genere e la politica nel contesto del Medio Oriente. Attraverso fotografie, video e film, l'artista iraniana-america affronta temi come l'identità, l'oppressione e il conflitto.
9. Damien Hirst: Hirst è noto per i suoi lavori che coinvolgono animali morti o parti di animali. Le sue opere sollevano questioni etiche sulla vita e la morte, il consumo e la bellezza.
10. Cindy Sherman: Sherman è famosa per le sue fotografie in cui lei stessa si trasforma in personaggi diversi, spesso stereotipi femminili. Il suo lavoro affronta la cultura dei media, l'identità e il concetto di autorappresentazione.
Questi artisti spingono i limiti dell'arte e affrontano questioni cruciali che suscitano discussioni e riflessioni sulla società, la politica, l'identità e molto altro ancora.
Ci sono diverse splendide installazioni e mostre permanenti di arte contemporanea in Italia. Ecco alcuni esempi:
1. Museo MAXXI a Roma: Il Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo comprende una vasta collezione di arte contemporanea italiana e internazionale. Il museo ospita anche mostre temporanee che presentano artisti contemporanei di spicco.
2. Fondazione Prada a Milano: La Fondazione Prada offre una combinazione di mostre temporanee e una collezione permanente che include opere di artisti internazionali emergenti e di grande calibro. Il complesso museale, progettato dall'architetto Rem Koolhaas, promuove l'arte, l'architettura e il cinema contemporanei.
3. Museo MADRE a Napoli: Il Museo d'Arte Contemporanea Donnaregina presenta una collezione permanente con opere di artisti come Francesco Clemente, Anish Kapoor e Jeff Koons. Oltre alla collezione, il museo organizza mostre temporanee e progetti artistici.
4. Museo MACRO a Roma: Il Museo di Arte Contemporanea di Roma ospita mostre e installazioni permanenti di arte contemporanea italiana e internazionale. Il suo edificio principale, l'ex stabilimento industriale Peroni, è una cornice suggestiva per l'arte moderna.
5. Museo MAD di Bassano del Grappa: Il Museo d'Arte moderna e contemporanea Mario Rimoldi è situato in una storica villa vicino a Bassano del Grappa, in Veneto. La collezione permanente comprende opere di artisti come Giorgio Morandi, Lucio Fontana e Mario Sironi.
6. Museo Castello di Rivoli a Torino: Il Museo d'Arte Contemporanea di Castello di Rivoli è uno dei principali musei di arte contemporanea in Italia. Situato in un castello storico, il museo presenta mostre e installazioni permanenti che coprono diversi periodi e movimenti artistici.
7. Museo MADeC a Cosenza: Il Museo MADeC (Museo Arte contemporanea e del '900) di Cosenza espone una vasta collezione di opere d'arte moderna e contemporanea di artisti italiani e internazionali. Il museo è ospitato in un ex convento e offre un'esperienza artistica unica nel panorama calabrese.
Questi sono solo alcuni esempi di installazioni e mostre permanenti di arte contemporanea in Italia. Ci sono molti altri musei e spazi espositivi in tutto il paese che offrono al pubblico l'opportunità di immergersi nell'arte contemporanea italiana e internazionale.
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Alcuni fotografi sullo stile di soggetto di Dohroty Bahwi:
1. Jan Saudek: Jan Saudek è un famoso fotografo ceco noto per le sue immagini poetiche e surreali. Le sue fotografie spesso raffigurano soggetti nudi o seminudi in pose suggestive, creando immagini che evocano emozioni profonde e complesse.
2. Sally Mann: Sally Mann è una rinomata fotografa statunitense con uno stile molto intimo e personale. Le sue fotografie spesso raffigurano la sua famiglia e la vita nella Virginia rurale, esplorando concetti di memoria, tempo e degrado.
3. Duane Michals: Duane Michals è un fotografo americano noto per il suo approccio narrativo e sperimentale. Le sue fotografie sono spesso una sequenza di immagini che raccontano una storia o esplorano temi come l'amore, la morte e l'identità.
4. Sarah Moon: Sarah Moon è una fotografa francese con uno stile onirico e poetico. Le sue immagini spesso sfocano i confini tra realtà e fantasia, creando atmosfere surreali e misteriose.
5. Joel-Peter Witkin: Joel-Peter Witkin è un fotografo americano noto per le sue fotografie provocatorie e inquietanti. Le sue immagini spesso includono soggetti "diversi" come deformità, corpi mutilati o oggetti macabri, creando immagini che sfidano le norme sociali e provocano riflessioni sulle nostre paure e perversioni.
6. Nan Goldin: Nan Goldin è una fotografa americana con uno stile documentaristico e intimo. Le sue fotografie spesso raffigurano la sua cerchia di amici e conoscenti, documentando la vita notturna, l'amore, la dipendenza e le relazioni umane con un occhio sincero e senza filtri.
7. Arno Rafael Minkkinen: Arno Rafael Minkkinen è un fotografo finlandese-americano noto per i suoi autoritratti in natura. Le sue immagini spesso esplorano la connessione e l'interazione tra il corpo umano e l'ambiente, creando composizioni suggestive e poetiche.
Ricorda che ognuno di questi fotografi ha uno stile unico e distintivo, quindi ti consiglio di esplorare il loro lavoro per trovare quello che più ti ispira.
9. Roger Ballen: Roger Ballen è un fotografo sudafricano noto per le sue immagini disturbanti e surreali, spesso ambientate in ambienti claustrofobici e con protagonisti animali o persone marginalizzate.
10. Jock Sturges: Jock Sturges è un fotografo americano famoso per i suoi ritratti di adolescenti nudi in ambientazioni naturali, creando immagini intime e sensuali che esplorano la transizione dalla giovinezza all'età adulta.
11. Elinor Carucci: Elinor Carucci è una fotografa israeliana-americana che si concentra sulla sua famiglia e sulla sua vita quotidiana, creando immagini intime e personali che rivelano emozioni complesse e universali.
12. David LaChapelle: David LaChapelle è un fotografo e regista americano noto per le sue immagini audaci ed eccentriche, spesso con icone pop, celebrità e riferimenti culturali, creando immagini che catturano l'attenzione estraendo la bellezza e l'assurdità del mondo moderno.
13. Antoine D'Agata: Antoine D'Agata è un fotografo francese noto per il suo lavoro provocatorio e crudo, spesso mostrando la vita nei margini della società, con immagini sessuali esplicite, droga e violenza.
14. Daido Moriyama: Daido Moriyama è un famoso fotografo giapponese noto per le sue immagini in bianco e nero che catturano la vita urbana di Tokyo, con un occhio brutale e decisamente moderno.
15. Francesca Woodman: Francesca Woodman è stata una fotografa statunitense che ha creato immagini intime e poetiche di sé stessa e del suo corpo, spesso intrecciati con l'architettura delle case e degli ambienti in cui si trovava.
16. Vivian Maier: Vivian Maier è stata una fotografa statunitense-americana scoperta in modo postumo, nota per le sue immagini di strada catturate principalmente a Chicago, offrendo uno sguardo unico sulla vita urbana degli anni '50 e '60.
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Ecco altri 45 artisti che potrebbero raffigurare soggetti simili a quelli di L'ora Zombie, Chiara Bautista, Zoe Lacchei, Robin Eisenberg e Phazed:
1. Audrey Kawasaki
2. Marion Peck
3. Mark Ryden
4. James Jean
5. Tara McPherson
6. Jenny Frison
7. Brandi Milne
8. Kukula
9. Amy Sol
10. Peter Gric
11. Femke Hiemstra
12. Josh Keyes
13. Brian Despain
14. Kris Kuksi
15. Nicoletta Stamatelatos
16. Gary Baseman
17. Scott Musgrove
18. Sarah Joncas
19. Natalie Shau
20. Shag (Josh Agle)
21. Greg "Craola" Simkins
22. Luke Chueh
23. Caitlin Hackett
24. Soey Milk
25. Audrey Pongracz
26. Alex Pardee
27. Travis Louie
28. Natalia Fabia
29. Chris Mars
30. Casey Weldon
31. Brandi Read
32. Jeanie Tomanek
33. Jessica Joslin
34. Scott Radke
35. Camilla d'Errico
36. Lori Earley
37. Michael Hussar
38. Benjamin Lacombe
39. Miho Hirano
40. Kindra Nikole
41. James Gurney
42. Kris Lewis
43. Martin Wittfooth
44. Timothy Robert Smith
45. Colin Christian
46. Ray Troll
47. Daniel Merriam
48. Jasmine Worth
49. Sonya Fu
50. Michael Page
51. Chie Yoshii
52. Yoko D'Holbachie
53. Sarah Louise Davey
54. Kit King
55. Femmepop
56. Travis Lampe
57. Sheri DeBow
58. Mab Graves
59. Popovy Sisters
60. Amy Brown
61. Laurie Lipton
62. Mark Bryan
63. Ray Caesar
64. Joel Rea
65. Simona Candini
66. Tom Bagshaw
67. Marion Bolognesi
68. Lora Zombie
69. Heather Watts
70. Paul Rumsey
71. Brian M. Viveros
72. Nom Kinnear King
73. Brendan Monroe
74. Jeremy Geddes
75. Lesley Oldaker
76. Kim Simonsson
77. Jana Brike
78. Jeff Soto
79. Hikari Shimoda
80. Yoskay Yamamoto
81. Olek
82. Yayoi Kusama
83. Atsushi Suwa
84. Fem Jasper-King
85. Tina Lugo
86. Zoe Keller
87. Erik Jones
88. Moki
89. Justin Mortimer
90. Gustavo Rimada
91. Michael Shapcott
92. Sachin Teng
93. Laura Colors
94. Erwin Olaf
95. Fairy Teller
96. Michelle Mia Araujo
97. Martin Eder
98. Lin Fengmian
99. Marissa Oosterlee
100. Andrew Hem
1. Jasmine Becket-Griffith: Jasmine Becket-Griffith è un'artista statunitense con uno stile unico e distintivo. Le sue opere spesso raffigurano figure eteree e mistiche, con dettagli intricati e colori vivaci.
2. Chet Zar: Chet Zar è un artista americano noto per le sue opere che fondono horror e fantastico. Le sue raffigurazioni spesso presentano figure bizzarre, mostruose e oscure, in una miscela unica di dettagli realistici e immaginazione distorta.
3. Nicoletta Ceccoli: Nicoletta Ceccoli è un'artista italiana con uno stile fiabesco, ma al tempo stesso inquietante. Le sue opere spesso raffigurano bambine dalle espressioni malinconiche e sognanti, immerse in scenari surreali e simbolici.
4. Camille Rose Garcia: Camille Rose Garcia è un'artista americana le cui opere sono ispirate dal mondo delle fiabe, ma con un tocco oscuro. Le sue raffigurazioni sono caratterizzate da colori vibranti, figure distorte e dettagli intricati.
5. Ray Caesar: Ray Caesar è un artista canadese noto per le sue rappresentazioni di un mondo fantastico e sognante. Le sue opere spesso presentano figure femminili sofisticate e misteriose, ambientate in scenari intricati e dettagliati.
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Questi sono ulteriori artisti che potrebbero interessarti se ami gli stili e i soggetti di L'ora Zombie, Chiara Bautista, Zoe Lacchei, Robin Eisenberg e Phazed. Ognuno di questi artisti ha una prospettiva unica e un modo particolare di rappresentare concetti e emozioni nella loro arte. Potresti scoprire nuove ispirazioni e dimensioni artistiche esplorando il loro lavoro.
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素食者
素食者 (sù shí zhě): “persona che mangia verdure”
Non ho mai amato gli stereotipi, e so per certo che qualsiasi stereotipo, è lì proprio per essere smentito. Ho imparato a capire fin da piccolissima che ciò che viene ripetuto diventa verità, e ciò che è disseminato senza una reale cognizione in ogni dove, non è mai la realtà, ma solo il frutto di una mancanza, mancanza di curiosità, mancanza di consapevolezza, mancanza di verità, mancanza di onestà.
Io ho preferito sempre approfondire, e l’occasione mi ha dato la possibilità di vivere un lungo periodo in Cina, collaborando con il coeso gruppo di attivisti per gli animali di Pechino… un’esperienza che mi ha totalmente cambiato la vita.
Un numero di cinesi pari a più della popolazione italiana e svizzera insieme, è vegano, e molti di loro sono attivisti per i diritti degli animali. In percentuale i cinesi hanno molto più a cuore la vita degli animali rispetto gli italiani. Più di 70 milioni di persone in Cina non si cibano di animali.
Alba Carugo
In Cina lo stile di vita vegetariano (ricordiamo sempre che il termine vegetariano in cinese si dice 素食者 (sù shí zhě) e significa “persona che mangia verdure”) ha profonde radici culturali, e ogggi sono sempre di più i giovani cinesi che decidono di avvicinarsi alla dieta vegetariana, spinti da una maggiore sensibilità verso le tematiche etiche ed ambientaliste. Circa il 5% della popolazione cinese afferma di essere vegetariana, quasi 72 milioni di persone che non mangiano carne. Un tempo questa scelta veniva fatta soprattutto per motivi culturali e religiosi. Oggi, invece, si diventa vegetariani anche per riscoprire uno stile di vita più etico, sano, più sicuro e che contribuisca a ridurre l’impatto ambientale dell’industria della carne e della pesca. Questa nuova visione dei consumi alimentari recupera in realtà molti principi daoisti e buddisti. Secondo la maggior parte degli storici, è durante il periodo degli Stati Combattenti (453 a.C.-221 a.C) che in Cina inizia a prendere piede il culto del vegetarianismo, stimolato dal nuovo approccio verso la natura predicato dal daoismo. Astenersi da carne e pesce significava raggiungere uno stadio di purezza più alto, adatto alla meditazione e alla contemplazione. Più tardi, sotto la dinastia Han (202 a.C-220 d.C.), anche il buddismo inizia a diffondersi in Cina, portando con sé i valori della compassione verso tutti gli esseri viventi. Le due scuole hanno dato vita a nuove forme di cucina, conosciute in Cina sotto la definizione di 寺院菜 sìyuàn cài, “i piatti del tempio”.
Un’altra forma di cucina vegetariana che risale al passato è una branca della famosa “cucina imperiale”, 宫廷素菜 gōngtíng sùcài. Il ruolo dei piatti vegetariani nella cucina imperiale era legato ai rituali di purificazione, che avvenivano in preparazione di un evento importante: dopo un bagno, l’imperatore sosteneva un periodo di astinenza da carne, alcol e pesce.
Viene riconosciuta anche un terzo tipo di cucina vegetariana “popolare”, chiamata 民间素菜 mínjiān sùcài, conforme “ai valori della compassione, benevolenza e sentimento morale”. Forse è proprio da questa ultima forma di vegetarianismo che oggi rinasce l’attenzione dei cinesi verso un’alimentazione che prediliga verdura e proteine vegetali.
Un tempo in Cina non era semplice trovare dei ristoranti vegetariani, anche se spesso i templi hanno un piccolo ristorante: in alcuni di questi si pratica una vera e propria arte, che fa sembrare piatti completamente vegetariani simili per aspetto e consistenza alla carne.
Oggi il mercato dei prodotti sostitutivi della carne è in forte crescita e, secondo le previsioni, questa tendenza proseguirà nei prossimi anni. Questo ha attirato l’interesse sia di compagnie internazionali sia di produttori locali. Colossi della ristorazione come KFC, Burger King e Starbucks hanno iniziato a proporre delle alternative vegetariane anche nei punti vendita cinesi, aprendo le porte al fenomeno della carne sintetica Beyond Meat in Asia. Questo nuovo prodotto ha stimolato la nascita di numerosissime start up, come la OmniFoods di Hong Kong, che dal 2018 fornisce diverse catene di ristorazione, oppure la shanghaiese Z-Rou che ha stipulato contratti con le mense di scuole, ospedali e multinazionali. Ma ci sono anche Zhenmeat, Starfield e tante altre ancora che, partendo dal concept di prodotti proteici 100% vegetali, stanno pian piano conquistando i consumatori cinesi.
Se la tendenza a consumare meno carne in Cina continuerà ad aumentare, ci saranno grandi opportunità che l’intero settore abbia un impatto globale rilevante: una maggiore domanda aiuterebbe ad abbassare i prezzi di prodotti ancora costosi per le tasche dei cinesi, ma non solo. Un aumento dei vegetariani tra i giovani potrebbe rivoluzionare il modo in cui i cinesi si approcciano alla sostenibilità e al cibo, dove ancora oggi la carne è associata allo status sociale.
riflessioni da “Dialoghi: Confucio e China Files”
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Cristina Donati Meyer l’artivista
https://www.unadonnalgiorno.it/cristina-donati-meyer-lartivista/
L’arte e le idee impegnate e innovative sono “divisive” per natura, non devono piacere a tutti, devono indurre le persone al dubbio, alla riflessione. Le certezze granitiche sono patrimonio di menti poco elastiche e curiose.
Cristina Donati Meyer, l’ARTivista, come si definisce, con le sue opere denuncia problemi sociali.
È fautrice di “una forma d’arte non addomesticabile, non comoda e non adagiata sui sofà delle gallerie rinomate”.
Nata a Milano nel 1985, da una famiglia di origini ebraiche, ha frequentato l’Istituto d’Arte Rudolf Steiner e l’Accademia di Belle Arti di Brera che ha, successivamente, lasciato.
Si definisce ARTivista perché ogni sua opera ha un contenuto di denuncia sociale. Tratta temi forti come l’immigrazione, il razzismo, l’ambiente, la violenza sulle donne.
Lavoro estetico e onirico, pittorico e materico, contaminano il suo impegno sociale ed etico.
Diverse le tecniche che utilizza per mandare i suoi messaggi al mondo. Oltre alla street art, con graffiti e stencil, realizza affissioni, performance e installazioni dal forte impatto emotivo.
Tra le sue performance più famose ricordiamo La morte della sposa del 2013, in cui è rimasta appesa in abito da sposa a Porta Romana per rappresentare le vittime di femminicidio.
Ha colorato con un colorante alimentare rosa acceso parte della Darsena, per ricordare che le donne esistono, non solo in l’otto marzo.
La sua opera Europa, affissa nel 2018 sui muri di piazza San Babila in occasione dell’incontro tra Salvini e Orban, è nata per rendere omaggio a tutte le vittime della rotta balcanica che speravano in un futuro migliore in Europa.
Una delle installazioni che ha destato più scalpore è stata quella sulla statua di Indro Montanelli a cui ha aggiunto, sulle gambe il fantoccio di una bambina eritrea. Qualche settimana prima anche Non Una di Meno aveva protestato contro la statua, colorandola con della vernice rosa.
Nel periodo della prima ondata di Covid-19, ha portato all’attenzione pubblica temi come la drammatica situazione delle RSA e dei tagli alla sanità lombarda.
Ha dedicato anche un’affissione alla comunità cinese in Italia, ingiustamente accusata di aver portato il virus nel nostro Paese e vittima di atti di razzismo.
L’installazione Le donne afghane ringraziano, raffigura una donna afghana crocifissa.
E ancora, gli ‘Umarell dell’Afghanistan’ che ritrae Europa e Stati Uniti come due anziani intenti a guardare un cantiere che rappresenta lo stato dell’Afghanistan, nel cui interno si vedono scene di guerra e abbandono.
Le sue opere si trovano affisse essenzialmente sui muri di Milano, ma si possono ammirare anche in qualche altra città italiana.
Alcune sono state vandalizzate o rimosse, perché considerate scomode.
La sua avversione principale è stata per Matteo Salvini che ha ritratto, quando era Ministro dell’Interno, in versione Robocop, con manganello alla mano, che arrivava dal mare. Mentre eseguiva la sua performance è stata identificata dalla Digos e interrotta dalla Polizia.
‘Una pisciata vi seppellirà’, subito distrutta, ritraeva due bambini intenti a orinare sugli stivali di Salvini nelle vesti di un gerarca fascista.
Subito dopo il risultato delle elezioni politiche del 2022, sui muri dei Navigli, a Milano, è comparsa l’opera Sfracelli d’Italia in cui Giorgia Meloni, leader dei Fratelli d’Italia, in tenuta da boxe, prende a pugni l’Italia dei diritti che è rappresentata da una donna dipinta di bianco, rosso e verde ricoperta dalle scritte inclusività, aborto, stabilità climatica, diritti Lgbtqia+ e così via.
“Non è sufficiente essere donna per rappresentare una novità al governo del Paese – ha commentato. Occorrerebbe pensare da donna e avere a cuore le conquiste del movimento femminile, non avere in mente unicamente fattrici che non possono abortire e soldatesse per la patria, annichilendo tutti i diritti a fatica conquistati dalle donne“.
Cristina Donati Meyer sa di doversi guardare le spalle, è stata più volte segnalata, minacciata, intimorita, ma continua a urlare il suo dissenso con le sue opere.
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Azienda srl con debiti e in lokdown per il covid 19 che puoi fare?
Azienda srl con debiti e in lokdown per il covid 19 che puoi fare?
In cinese la parola crisi è rappresentata da due caratteri. Uno è pericolo, l’altro è opportunità.
Per le aziende srl con debiti e per le aziende di persone che hanno debiti con fornitori e le banche questo periodo di lockdown è un momento molto brutto.
La chiusura delle attività sta mettendo in ginocchio l’economia italiana, e sebbene questa interpretazione del pericolo e opportunità per molte aziende in crisi e società srl ed snc che oggi hanno contratto debiti con banche o fornitori potrebbe risultare vana, è anche vero che se l’imprenditore
si muove con un sentimento di paura del pericolo per il futuro dell’azienda,
può commettere degli errori spesso irrimediabili per il futuro della sua azienda e per la sua famiglia e perdere le opportunità che ne possono derivare.
Quali possono essere le opportunità? E’ possibile evitare questi pericoli?
Ecco alcuni suggerimenti in cui ti sveliamo quali sono le azioni che intraprendono i professionisti in materia quando vengono chiamati al capezzale di un’azienda in crisi.
Le Aziende in crisi, ci sono sempre state ma negli ultimi anni con la crisi economica causata dal lockdown è diventato un fenomeno globale preoccupante che coinvolge moltissime aziende.
E a subirne le conseguenze sono soprattutto:
industriali,
artigiani
commercianti
con un fatturato inferiore ai 10 milioni di euro.
Perchè questa crisi economica che è stata accentuata dal lockdown del coronavirus colpisce queste tipologie di imprenditori?
Perchè le aziende in crisi di queste dimensioni:
hanno difficoltà di dialogo con il sistema bancario e spesso subiscono riduzioni e/o revoche di fidi senza possibilità di soluzioni transattive o proroghe (in genere si tratta di importi non rilevanti per le banche stesse, che tendono a sottovalutare l’importanza di questi clienti e dei loro problemi)
hanno difficoltà nel ricapitalizzare l’azienda, avendo l’imprenditore già investito probabilmente tutte le sue risorse personali;
hanno mancanza di sostegno da parte dello stato (sostegno per ricerca e sviluppo, finanziamenti a fondo perduto, ammortizzatori sociali, ecc.)
Ma quali possono essere le altre problematiche che coinvolgono le aziende in crisi economica?
La crisi di una azienda parte da lontano da diversi segnali che possono essere vari, come:
problema di passaggio generazionale,
problemi di produzione e gestione del prodotto poco competitiva sui mercati
problemi di gestione marketing,
problemi finanziari,
debiti aziendali etc…
Quali sono gli errori che l’azienda in crisi commette con maggiore frequenza?
Quando le cose cominciano ad andare male, l’azienda in crisi pensa di riuscire a gestire tutto da sola, tuttavia molte volte non ha più la freddezza è la credibilità necessarie. Trattando con i fornitori, è facile rilasci un’infinità di cambiali e assegni per ottenere delle proroghe (titoli che poi vanno in protesto).
Quando cerca un accordo con le banche, accetta le (esose) richieste degli istituti di credito (ad esempio rilasciare cambiali mensili) chiedendo prestiti a parenti o a società finanziarie, tutte attività che non risolvono la situazione se non temporaneamente, anzi creano nuovi problemi.
Spesso non dà la giusta importanza ai diversi creditori, facendosi condizionare da amicizie, oppure dalla maggiore insistenza od ostinazione del creditore di turno: ricevere un decreto ingiuntivo contrariamente a quello che si pensa oggi è una tragedia, si finisce subito nelle fauci dell’OCRI, che con l’ultima modifica al codice della crisi d’impresa prende in mano la situazione attraverso provvedimenti che vedpono impegnato sia il tribunale che la camera e commercio in modo simmile a quello che accade ad una societa in crisi insolvente che finisce a subire un procedimento di fallimento.
Oggi basta una comunicazione da una banca o da un debitore perchè si finisca nelle fauci dell’OCRI. per questo è importante trattare o soddisfare, almeno parzialmente, i fornitori strategici, con i quali si potrebbe in futuro continuare a lavorare e magari riportare l’azienda ora in crisi a vivere momenti più floridi e sereni uscendo dalla crisi economica.
Altro classico errore dell’azienda in crisi è gettare la spugna, magari dietro il consiglio di commercialisti non impavidi, e “portare i libri in Tribunale”, ossia chiedere il fallimento in proprio: questa soluzione, pur percorribile e conveniente in alcuni (rari) casi, va sempre tenuta solo come ultima possibilità;
Insomma l’azienda in crisi spesso non analizza con distacco la sua reale situazione, e se da un lato non riesce ad individuare le strategie necessarie per rimettere in piedi l’attività, dall’altro a volte non si rassegna al fatto che potrebbe essere meglio chiudere. E per finire, mentre ancora non ha deciso cosa fare (se chiudere o continuare), dimentica (ahimè) di metter in atto tutte le legittime e possibili strategie per salvare le poche risorse rimaste (conti correnti, merci, crediti, eccetera).
In quale modo si affrontano i problemi in un’azienda in crisi?
In linea di massima se non avete hai tranquillità e la lucidità necessaria per affrontare lo stato di crisi è consigliabile farti assistere da esperti in materia. Altrimenti se ritieni di potercela fare da solo di seguito ti elenchiamo le principali attività che intraprendono gli esperti chiamati al capezzale di un’azienda in crisi:
Assistenza in procedure di liquidazione volontaria
Gestione stragiudiziale della crisi; in particolare gestione dei rapporti e del contenzioso con i creditori (banche, fornitori, dipendenti, ecc..)
Elaborazione di piani di ristrutturazione del debito
Assistenza in procedure di concordato preventivo
Assistenza dell’imprenditore, dal punto di vista civile e dal punto di vista penale, nell’eventuale fallimento (ora chiamata liquidazione giudiziale gestita dall’OCRI)
Gestione dei debiti fiscali e previdenziali
Gestione strategica della crisi nell’ottica del risanamento (“turnaround”) e predisposizione di un piano di risanamento e/o salvataggio
Consulenza in materia commerciale, gestionale, economica e finanziaria
Assistenza societaria: pratiche notarili, costituzione di società, trasformazioni societarie, fusioni ed incorporazioni, cessioni di aziende, tutela del patrimonio immobiliare
Cancellazione di protesti cambiari e di assegni in maniera definitiva, assistenza sino alla riabilitazione.
Cessione di aziende ad altri imprenditori che si accollano i debiti dell’azienda e che scommettono in una sua ristrutturazione.
E’ ovvio che l’efficacia degli interventi è determinata dalle competenze che si hanno in materia di giurisprudenza e soprattutto in questo ambito, perciò ben pochi potranno affrontare tutti i problemi in completa autonomia.
In ogni caso è sempre meglio chiedere un consiglio a chi ha maggiori esperienze rispetto a te che fare da solo, anche perchè affidarsi a dei professionisti può darti la possibilità di cogliere delle opportunità che ora per mancanza di esperienza (senza offesa per nessuno) non vedi ma che possono trasformare il momento di crisi in cui vuoi chiudere la tua srl perchè ha debiti verso fornitori e banche in un momento di rinascita e ripartenza che ti permette di uscirne senza debiti.
Cosa vuoi fare ora?
Se vuoi far finire i tuoi problemi aziendali, o desideri sviluppare un tuo progetto imprenditoriale commerciale o sei alla ricerca di finanziamenti, noi possiamo aiutarti a finanziare il tuo progetto e la tua idea. Qualunque sia la tua esigenza, sappi che possiamo aiutarti. Compila subito il form che vedi quì sotto!!! Ti risponderemo entro 24 ore.
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#azienda in crisi#azienda in crisi a chi rivolgersi#azienda in crisi di liquidità#azienda in crisi non paga stipendi#azienda in crisi puo licenziare#azienda in crisi si spara alla testa nel laboratorio#aziende srl con debiti
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Chiediamo la revoca dei permessi concessi alla manifestazione nazionale promossa da Forza Nuova a Prato il 23 marzo in Piazza del Mercato Nuovo, indetta per celebrare il centenario dalla nascita del fascismo.
Forza Nuova, creando un collegamento ideale tra l'invasione bolscevica e la celebrazione del Capodanno Cinese, sceglie di concludere la marcia in piazza del Mercato Nuovo, luogo in cui si trova il Tempio Buddista Pu Hua Si che ha promosso l'evento. Nella stessa piazza sorgerà presto una moschea.
Alla fine della manifestazione è previsto l’intervento del leader del partito Roberto Fiore, noto esponente dell’eversione nera degli anni bui del terrorismo.
Riteniamo che l’appuntamento nazionale di Forza Nuova nella nostra città sia un chiaro e inammissibile sfregio ai valori dell’antifascismo degnamente rappresentati da Prato, Medaglia d’argento della Resistenza, tanto più in relazione alla chiara connotazione commemorativa della nascita del fascismo.
La XII disposizione transitoria e finale della Costituzione vieta la ricostituzione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista. Inoltre gli art 604 bis e 604 ter del Codice penale annoverano tra i "Delitti contro l’uguaglianza” condotte già punite dalla Legge n. 205\93 (“legge Mancino ) sanzionando chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale o etnico, chi costituisce o partecipa ad associazioni, movimenti o gruppi aventi tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, nonché chi minimizza i crimini della Shoah.
Non possiamo consentire che a Prato sfilino con i simboli del ventennio i neofascisti in esplicita opposizione al pluralismo e ai valori democratici tutelati dalla Costituzione.
Richiamandoci alla Costituzione, alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo, alla CEDU, alla Convenzione internazionale sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale e alla risoluzione del Parlamento europeo del 25 ottobre 2018 sull'aumento della violenza neofascista in Europa, chiediamo che le istituzioni competenti svolgano una doverosa ed efficace azione di contrasto.
Prato è da sempre simbolo di pacifica e tollerante convivenza tra le varie culture che ne caratterizzano il tessuto sociale e, firmando questo appello, intendiamo tutelare la città, la sua identità e la sua coesione sociale, nonché rivendicare i valori della Costituzione.
Associazioni promotrici:
Prato Antifascista
ANPI
Arci
CGIL
Libera
Giovani Democratici Prato
LeftLab
MeltinPo
Circolo Libertà & Giustizia di Prato
Le Mafalde
Emergency Prato
ANED
Prato 2040
Prato In Comune
+Europa Prato
Partito Democratico Prato
Comitato STOP razzismo
Rifondazione Comunista
Associazione Sinti Italiani di Prato
ALP - Libertà E' Partecipazione
Liberi E Uguali
Rete degli Studenti Medi
ANPI Lanciotto Ballerini
Movimento 5 Stelle di Prato
Sinistra Italiana di Prato
Partito Comunista sez. Prato
Possibile
Partito Socialista
IUSY, Unione Internazionale della Gioventù Socialista
Associazione 6 Settembre
Partito Comunista d’Italia (PCI)
FGCI
Futuro Domani
Emmaus Prato
CISL
UIL
GFE - Gioventù Federalista Europea Prato
AUSER Prato
Comitato 11 giugno
Opera Santa Rita
Prato di Cittadinanza
La Piazza degli Studenti
Centro Studi Borsellino Falcone Prato
Cooperativa Alice
Democrazia Solidale
Giovani Democratici Nazionale
Giovani Democratici Toscana
Giovani Democratici Pistoia
Giovani Democratici Siena
Giovani Democratici Firenze
Giovani Democratici Massa-Carrara
Giovani Democratici Viareggio
Giovani Democratici Piombino
Giovani Democratici Pisa
Sinistra Italiana Firenze
Sinistra Italiana Sesto Fiorentino
Federazione degli Studenti
Legacoop
Cooperativa Humanitas
Adesso Prato
Futura
Slow Food Prato
Arci Servizio Civile Prato
Udu Firenze
PMLI Prato
Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza di Prato
Sinistra per Lastra
Montemurlo in Comune
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Azienda srl con debiti e in lokdown per il covid 19 che puoi fare?
https://is.gd/Z4NT74
Azienda srl con debiti e in lokdown per il covid 19 che puoi fare?
In cinese la parola crisi è rappresentata da due caratteri. Uno è pericolo, l’altro è opportunità.
Per le aziende srl con debiti e per le aziende di persone che hanno debiti con fornitori e le banche questo periodo di lockdown è un momento molto brutto.
La chiusura delle attività sta mettendo in ginocchio l’economia italiana, e sebbene questa interpretazione del pericolo e opportunità per molte aziende in crisi e società srl ed snc che oggi hanno contratto debiti con banche o fornitori potrebbe risultare vana, è anche vero che se l’imprenditore si muove con un sentimento di paura del pericolo per il futuro dell’azienda, può commettere degli errori spesso irrimediabili per il futuro della sua azienda e per la sua famiglia e perdere le opportunità che ne possono derivare.
Quali possono essere le opportunità? E’ possibile evitare questi pericoli?
Ecco alcuni suggerimenti in cui ti sveliamo quali sono le azioni che intraprendono i professionisti in materia quando vengono chiamati al capezzale di un’azienda in crisi.
Le Aziende in crisi, ci sono sempre state ma negli ultimi anni con la crisi economica causata dal lockdown è diventato un fenomeno globale preoccupante che coinvolge moltissime aziende.
E a subirne le conseguenze sono soprattutto:
industriali,
artigiani
commercianti
con un fatturato inferiore ai 10 milioni di euro.
Perchè questa crisi economica che è stata accentuata dal lockdown del coronavirus colpisce queste tipologie di imprenditori?
Perchè le aziende in crisi di queste dimensioni:
hanno difficoltà di dialogo con il sistema bancario e spesso subiscono riduzioni e/o revoche di fidi senza possibilità di soluzioni transattive o proroghe (in genere si tratta di importi non rilevanti per le banche stesse, che tendono a sottovalutare l’importanza di questi clienti e dei loro problemi)
hanno difficoltà nel ricapitalizzare l’azienda, avendo l’imprenditore già investito probabilmente tutte le sue risorse personali;
hanno mancanza di sostegno da parte dello stato (sostegno per ricerca e sviluppo, finanziamenti a fondo perduto, ammortizzatori sociali, ecc.)
Ma quali possono essere le altre problematiche che coinvolgono le aziende in crisi economica?
La crisi di una azienda parte da lontano da diversi segnali che possono essere vari, come:
problema di passaggio generazionale,
problemi di produzione e gestione del prodotto poco competitiva sui mercati
problemi di gestione marketing,
problemi finanziari,
debiti aziendali etc…
Quali sono gli errori che l’azienda in crisi commette con maggiore frequenza?
Quando le cose cominciano ad andare male, l’azienda in crisi pensa di riuscire a gestire tutto da sola, tuttavia molte volte non ha più la freddezza è la credibilità necessarie. Trattando con i fornitori, è facile rilasci un’infinità di cambiali e assegni per ottenere delle proroghe (titoli che poi vanno in protesto).
Quando cerca un accordo con le banche, accetta le (esose) richieste degli istituti di credito (ad esempio rilasciare cambiali mensili) chiedendo prestiti a parenti o a società finanziarie, tutte attività che non risolvono la situazione se non temporaneamente, anzi creano nuovi problemi.
Spesso non dà la giusta importanza ai diversi creditori, facendosi condizionare da amicizie, oppure dalla maggiore insistenza od ostinazione del creditore di turno: ricevere un decreto ingiuntivo contrariamente a quello che si pensa oggi è una tragedia, si finisce subito nelle fauci dell’OCRI, che con l’ultima modifica al codice della crisi d’impresa prende in mano la situazione attraverso provvedimenti che vedpono impegnato sia il tribunale che la camera e commercio in modo simmile a quello che accade ad una societa in crisi insolvente che finisce a subire un procedimento di fallimento.
Oggi basta una comunicazione da una banca o da un debitore perchè si finisca nelle fauci dell’OCRI. per questo è importante trattare o soddisfare, almeno parzialmente, i fornitori strategici, con i quali si potrebbe in futuro continuare a lavorare e magari riportare l’azienda ora in crisi a vivere momenti più floridi e sereni uscendo dalla crisi economica.
Altro classico errore dell’azienda in crisi è gettare la spugna, magari dietro il consiglio di commercialisti non impavidi, e “portare i libri in Tribunale”, ossia chiedere il fallimento in proprio: questa soluzione, pur percorribile e conveniente in alcuni (rari) casi, va sempre tenuta solo come ultima possibilità;
Insomma l’azienda in crisi spesso non analizza con distacco la sua reale situazione, e se da un lato non riesce ad individuare le strategie necessarie per rimettere in piedi l’attività, dall’altro a volte non si rassegna al fatto che potrebbe essere meglio chiudere. E per finire, mentre ancora non ha deciso cosa fare (se chiudere o continuare), dimentica (ahimè) di metter in atto tutte le legittime e possibili strategie per salvare le poche risorse rimaste (conti correnti, merci, crediti, eccetera).
In quale modo si affrontano i problemi in un’azienda in crisi?
In linea di massima se non avete hai tranquillità e la lucidità necessaria per affrontare lo stato di crisi è consigliabile farti assistere da esperti in materia. Altrimenti se ritieni di potercela fare da solo di seguito ti elenchiamo le principali attività che intraprendono gli esperti chiamati al capezzale di un’azienda in crisi:
Assistenza in procedure di liquidazione volontaria
Gestione stragiudiziale della crisi; in particolare gestione dei rapporti e del contenzioso con i creditori (banche, fornitori, dipendenti, ecc..)
Elaborazione di piani di ristrutturazione del debito
Assistenza in procedure di concordato preventivo
Assistenza dell’imprenditore, dal punto di vista civile e dal punto di vista penale, nell’eventuale fallimento (ora chiamata liquidazione giudiziale gestita dall’OCRI)
Gestione dei debiti fiscali e previdenziali
Gestione strategica della crisi nell’ottica del risanamento (“turnaround”) e predisposizione di un piano di risanamento e/o salvataggio
Consulenza in materia commerciale, gestionale, economica e finanziaria
Assistenza societaria: pratiche notarili, costituzione di società, trasformazioni societarie, fusioni ed incorporazioni, cessioni di aziende, tutela del patrimonio immobiliare
Cancellazione di protesti cambiari e di assegni in maniera definitiva, assistenza sino alla riabilitazione.
Cessione di aziende ad altri imprenditori che si accollano i debiti dell’azienda e che scommettono in una sua ristrutturazione.
E’ ovvio che l’efficacia degli interventi è determinata dalle competenze che si hanno in materia di giurisprudenza e soprattutto in questo ambito, perciò ben pochi potranno affrontare tutti i problemi in completa autonomia.
In ogni caso è sempre meglio chiedere un consiglio a chi ha maggiori esperienze rispetto a te che fare da solo, anche perchè affidarsi a dei professionisti può darti la possibilità di cogliere delle opportunità che ora per mancanza di esperienza (senza offesa per nessuno) non vedi ma che possono trasformare il momento di crisi in cui vuoi chiudere la tua srl perchè ha debiti verso fornitori e banche in un momento di rinascita e ripartenza che ti permette di uscirne senza debiti.
Cosa vuoi fare ora?
Se vuoi far finire i tuoi problemi aziendali, o desideri sviluppare un tuo progetto imprenditoriale commerciale o sei alla ricerca di finanziamenti, noi possiamo aiutarti a finanziare il tuo progetto e la tua idea. Qualunque sia la tua esigenza, sappi che possiamo aiutarti. Compila subito il form che vedi quì sotto!!! Ti risponderemo entro 24 ore.
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Azienda srl con debiti e in lokdown per il covid 19 che puoi fare?
Azienda srl con debiti e in lokdown per il covid 19 che puoi fare?
In cinese la parola crisi è rappresentata da due caratteri. Uno è pericolo, l’altro è opportunità.
Per le aziende srl con debiti e per le aziende di persone che hanno debiti con fornitori e le banche questo periodo di lockdown è un momento molto brutto.
La chiusura delle attività sta mettendo in ginocchio l’economia italiana, e sebbene questa interpretazione del pericolo e opportunità per molte aziende in crisi e società srl ed snc che oggi hanno contratto debiti con banche o fornitori potrebbe risultare vana, è anche vero che se l’imprenditore
si muove con un sentimento di paura del pericolo per il futuro dell’azienda,
può commettere degli errori spesso irrimediabili per il futuro della sua azienda e per la sua famiglia e perdere le opportunità che ne possono derivare.
Quali possono essere le opportunità? E’ possibile evitare questi pericoli?
Ecco alcuni suggerimenti in cui ti sveliamo quali sono le azioni che intraprendono i professionisti in materia quando vengono chiamati al capezzale di un’azienda in crisi.
Le Aziende in crisi, ci sono sempre state ma negli ultimi anni con la crisi economica causata dal lockdown è diventato un fenomeno globale preoccupante che coinvolge moltissime aziende.
E a subirne le conseguenze sono soprattutto:
industriali,
artigiani
commercianti
con un fatturato inferiore ai 10 milioni di euro.
Perchè questa crisi economica che è stata accentuata dal lockdown del coronavirus colpisce queste tipologie di imprenditori?
Perchè le aziende in crisi di queste dimensioni:
hanno difficoltà di dialogo con il sistema bancario e spesso subiscono riduzioni e/o revoche di fidi senza possibilità di soluzioni transattive o proroghe (in genere si tratta di importi non rilevanti per le banche stesse, che tendono a sottovalutare l’importanza di questi clienti e dei loro problemi)
hanno difficoltà nel ricapitalizzare l’azienda, avendo l’imprenditore già investito probabilmente tutte le sue risorse personali;
hanno mancanza di sostegno da parte dello stato (sostegno per ricerca e sviluppo, finanziamenti a fondo perduto, ammortizzatori sociali, ecc.)
Ma quali possono essere le altre problematiche che coinvolgono le aziende in crisi economica?
La crisi di una azienda parte da lontano da diversi segnali che possono essere vari, come:
problema di passaggio generazionale,
problemi di produzione e gestione del prodotto poco competitiva sui mercati
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problemi finanziari,
debiti aziendali etc…
Quali sono gli errori che l’azienda in crisi commette con maggiore frequenza?
Quando le cose cominciano ad andare male, l’azienda in crisi pensa di riuscire a gestire tutto da sola, tuttavia molte volte non ha più la freddezza è la credibilità necessarie. Trattando con i fornitori, è facile rilasci un’infinità di cambiali e assegni per ottenere delle proroghe (titoli che poi vanno in protesto).
Quando cerca un accordo con le banche, accetta le (esose) richieste degli istituti di credito (ad esempio rilasciare cambiali mensili) chiedendo prestiti a parenti o a società finanziarie, tutte attività che non risolvono la situazione se non temporaneamente, anzi creano nuovi problemi.
Spesso non dà la giusta importanza ai diversi creditori, facendosi condizionare da amicizie, oppure dalla maggiore insistenza od ostinazione del creditore di turno: ricevere un decreto ingiuntivo contrariamente a quello che si pensa oggi è una tragedia, si finisce subito nelle fauci dell’OCRI, che con l’ultima modifica al codice della crisi d’impresa prende in mano la situazione attraverso provvedimenti che vedpono impegnato sia il tribunale che la camera e commercio in modo simmile a quello che accade ad una societa in crisi insolvente che finisce a subire un procedimento di fallimento.
Oggi basta una comunicazione da una banca o da un debitore perchè si finisca nelle fauci dell’OCRI. per questo è importante trattare o soddisfare, almeno parzialmente, i fornitori strategici, con i quali si potrebbe in futuro continuare a lavorare e magari riportare l’azienda ora in crisi a vivere momenti più floridi e sereni uscendo dalla crisi economica.
Altro classico errore dell’azienda in crisi è gettare la spugna, magari dietro il consiglio di commercialisti non impavidi, e “portare i libri in Tribunale”, ossia chiedere il fallimento in proprio: questa soluzione, pur percorribile e conveniente in alcuni (rari) casi, va sempre tenuta solo come ultima possibilità;
Insomma l’azienda in crisi spesso non analizza con distacco la sua reale situazione, e se da un lato non riesce ad individuare le strategie necessarie per rimettere in piedi l’attività, dall’altro a volte non si rassegna al fatto che potrebbe essere meglio chiudere. E per finire, mentre ancora non ha deciso cosa fare (se chiudere o continuare), dimentica (ahimè) di metter in atto tutte le legittime e possibili strategie per salvare le poche risorse rimaste (conti correnti, merci, crediti, eccetera).
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In linea di massima se non avete hai tranquillità e la lucidità necessaria per affrontare lo stato di crisi è consigliabile farti assistere da esperti in materia. Altrimenti se ritieni di potercela fare da solo di seguito ti elenchiamo le principali attività che intraprendono gli esperti chiamati al capezzale di un’azienda in crisi:
Assistenza in procedure di liquidazione volontaria
Gestione stragiudiziale della crisi; in particolare gestione dei rapporti e del contenzioso con i creditori (banche, fornitori, dipendenti, ecc..)
Elaborazione di piani di ristrutturazione del debito
Assistenza in procedure di concordato preventivo
Assistenza dell’imprenditore, dal punto di vista civile e dal punto di vista penale, nell’eventuale fallimento (ora chiamata liquidazione giudiziale gestita dall’OCRI)
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Gestione strategica della crisi nell’ottica del risanamento (“turnaround”) e predisposizione di un piano di risanamento e/o salvataggio
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Assistenza societaria: pratiche notarili, costituzione di società, trasformazioni societarie, fusioni ed incorporazioni, cessioni di aziende, tutela del patrimonio immobiliare
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Cessione di aziende ad altri imprenditori che si accollano i debiti dell’azienda e che scommettono in una sua ristrutturazione.
E’ ovvio che l’efficacia degli interventi è determinata dalle competenze che si hanno in materia di giurisprudenza e soprattutto in questo ambito, perciò ben pochi potranno affrontare tutti i problemi in completa autonomia.
In ogni caso è sempre meglio chiedere un consiglio a chi ha maggiori esperienze rispetto a te che fare da solo, anche perchè affidarsi a dei professionisti può darti la possibilità di cogliere delle opportunità che ora per mancanza di esperienza (senza offesa per nessuno) non vedi ma che possono trasformare il momento di crisi in cui vuoi chiudere la tua srl perchè ha debiti verso fornitori e banche in un momento di rinascita e ripartenza che ti permette di uscirne senza debiti.
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Se vuoi far finire i tuoi problemi aziendali, o desideri sviluppare un tuo progetto imprenditoriale commerciale o sei alla ricerca di finanziamenti, noi possiamo aiutarti a finanziare il tuo progetto e la tua idea. Qualunque sia la tua esigenza, sappi che possiamo aiutarti. Compila subito il form che vedi quì sotto!!! Ti risponderemo entro 24 ore.
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Azienda srl con debiti e in lokdown per il covid 19 che puoi fare?
In cinese la parola crisi è rappresentata da due caratteri. Uno è pericolo, l’altro è opportunità.
Per le aziende srl con debiti e per le aziende di persone che hanno debiti con fornitori e le banche questo periodo di lockdown è un momento molto brutto.
La chiusura delle attività sta mettendo in ginocchio l’economia italiana, e sebbene questa interpretazione del pericolo e opportunità per molte aziende in crisi e società srl ed snc che oggi hanno contratto debiti con banche o fornitori potrebbe risultare vana, è anche vero che se l’imprenditore si muove con un sentimento di paura del pericolo per il futuro dell’azienda, può commettere degli errori spesso irrimediabili per il futuro della sua azienda e per la sua famiglia e perdere le opportunità che ne possono derivare.
Quali possono essere le opportunità? E’ possibile evitare questi pericoli?
Ecco alcuni suggerimenti in cui ti sveliamo quali sono le azioni che intraprendono i professionisti in materia quando vengono chiamati al capezzale di un’azienda in crisi.
Le Aziende in crisi, ci sono sempre state ma negli ultimi anni con la crisi economica causata dal lockdown è diventato un fenomeno globale preoccupante che coinvolge moltissime aziende.
E a subirne le conseguenze sono soprattutto:
industriali,
artigiani
commercianti
con un fatturato inferiore ai 10 milioni di euro.
Perchè questa crisi economica che è stata accentuata dal lockdown del coronavirus colpisce queste tipologie di imprenditori?
Perchè le aziende in crisi di queste dimensioni:
hanno difficoltà di dialogo con il sistema bancario e spesso subiscono riduzioni e/o revoche di fidi senza possibilità di soluzioni transattive o proroghe (in genere si tratta di importi non rilevanti per le banche stesse, che tendono a sottovalutare l’importanza di questi clienti e dei loro problemi)
hanno difficoltà nel ricapitalizzare l’azienda, avendo l’imprenditore già investito probabilmente tutte le sue risorse personali;
hanno mancanza di sostegno da parte dello stato (sostegno per ricerca e sviluppo, finanziamenti a fondo perduto, ammortizzatori sociali, ecc.)
Ma quali possono essere le altre problematiche che coinvolgono le aziende in crisi economica?
La crisi di una azienda parte da lontano da diversi segnali che possono essere vari, come:
problema di passaggio generazionale,
problemi di produzione e gestione del prodotto poco competitiva sui mercati
problemi di gestione marketing,
problemi finanziari,
debiti aziendali etc…
Quali sono gli errori che l’azienda in crisi commette con maggiore frequenza?
Quando le cose cominciano ad andare male, l’azienda in crisi pensa di riuscire a gestire tutto da sola, tuttavia molte volte non ha più la freddezza è la credibilità necessarie. Trattando con i fornitori, è facile rilasci un’infinità di cambiali e assegni per ottenere delle proroghe (titoli che poi vanno in protesto).
Quando cerca un accordo con le banche, accetta le (esose) richieste degli istituti di credito (ad esempio rilasciare cambiali mensili) chiedendo prestiti a parenti o a società finanziarie, tutte attività che non risolvono la situazione se non temporaneamente, anzi creano nuovi problemi.
Spesso non dà la giusta importanza ai diversi creditori, facendosi condizionare da amicizie, oppure dalla maggiore insistenza od ostinazione del creditore di turno: ricevere un decreto ingiuntivo contrariamente a quello che si pensa oggi è una tragedia, si finisce subito nelle fauci dell’OCRI, che con l’ultima modifica al codice della crisi d’impresa prende in mano la situazione attraverso provvedimenti che vedpono impegnato sia il tribunale che la camera e commercio in modo simmile a quello che accade ad una societa in crisi insolvente che finisce a subire un procedimento di fallimento.
Oggi basta una comunicazione da una banca o da un debitore perchè si finisca nelle fauci dell’OCRI. per questo è importante trattare o soddisfare, almeno parzialmente, i fornitori strategici, con i quali si potrebbe in futuro continuare a lavorare e magari riportare l’azienda ora in crisi a vivere momenti più floridi e sereni uscendo dalla crisi economica.
Altro classico errore dell’azienda in crisi è gettare la spugna, magari dietro il consiglio di commercialisti non impavidi, e “portare i libri in Tribunale”, ossia chiedere il fallimento in proprio: questa soluzione, pur percorribile e conveniente in alcuni (rari) casi, va sempre tenuta solo come ultima possibilità;
Insomma l’azienda in crisi spesso non analizza con distacco la sua reale situazione, e se da un lato non riesce ad individuare le strategie necessarie per rimettere in piedi l’attività, dall’altro a volte non si rassegna al fatto che potrebbe essere meglio chiudere. E per finire, mentre ancora non ha deciso cosa fare (se chiudere o continuare), dimentica (ahimè) di metter in atto tutte le legittime e possibili strategie per salvare le poche risorse rimaste (conti correnti, merci, crediti, eccetera).
In quale modo si affrontano i problemi in un’azienda in crisi?
In linea di massima se non avete hai tranquillità e la lucidità necessaria per affrontare lo stato di crisi è consigliabile farti assistere da esperti in materia. Altrimenti se ritieni di potercela fare da solo di seguito ti elenchiamo le principali attività che intraprendono gli esperti chiamati al capezzale di un’azienda in crisi:
Assistenza in procedure di liquidazione volontaria
Gestione stragiudiziale della crisi; in particolare gestione dei rapporti e del contenzioso con i creditori (banche, fornitori, dipendenti, ecc..)
Elaborazione di piani di ristrutturazione del debito
Assistenza in procedure di concordato preventivo
Assistenza dell’imprenditore, dal punto di vista civile e dal punto di vista penale, nell’eventuale fallimento (ora chiamata liquidazione giudiziale gestita dall’OCRI)
Gestione dei debiti fiscali e previdenziali
Gestione strategica della crisi nell’ottica del risanamento (“turnaround”) e predisposizione di un piano di risanamento e/o salvataggio
Consulenza in materia commerciale, gestionale, economica e finanziaria
Assistenza societaria: pratiche notarili, costituzione di società, trasformazioni societarie, fusioni ed incorporazioni, cessioni di aziende, tutela del patrimonio immobiliare
Cancellazione di protesti cambiari e di assegni in maniera definitiva, assistenza sino alla riabilitazione.
Cessione di aziende ad altri imprenditori che si accollano i debiti dell’azienda e che scommettono in una sua ristrutturazione.
E’ ovvio che l’efficacia degli interventi è determinata dalle competenze che si hanno in materia di giurisprudenza e soprattutto in questo ambito, perciò ben pochi potranno affrontare tutti i problemi in completa autonomia.
In ogni caso è sempre meglio chiedere un consiglio a chi ha maggiori esperienze rispetto a te che fare da solo, anche perchè affidarsi a dei professionisti può darti la possibilità di cogliere delle opportunità che ora per mancanza di esperienza (senza offesa per nessuno) non vedi ma che possono trasformare il momento di crisi in cui vuoi chiudere la tua srl perchè ha debiti verso fornitori e banche in un momento di rinascita e ripartenza che ti permette di uscirne senza debiti.
Cosa vuoi fare ora?
Se vuoi far finire i tuoi problemi aziendali, o desideri sviluppare un tuo progetto imprenditoriale commerciale o sei alla ricerca di finanziamenti, noi possiamo aiutarti a finanziare il tuo progetto e la tua idea. Qualunque sia la tua esigenza, sappi che possiamo aiutarti. Compila subito il form che vedi quì sotto!!! Ti risponderemo entro 24 ore.
Il tuo nome e cognome (obbligatorio)
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Azienda srl con debiti e in lokdown per il covid 19 che puoi fare?
Azienda srl con debiti e in lokdown per il covid 19 che puoi fare?
In cinese la parola crisi è rappresentata da due caratteri. Uno è pericolo, l’altro è opportunità.
Per le aziende srl con debiti e per le aziende di persone che hanno debiti con fornitori e le banche questo periodo di lockdown è un momento molto brutto.
La chiusura delle attività sta mettendo in ginocchio l’economia italiana, e sebbene questa interpretazione del pericolo e opportunità per molte aziende in crisi e società srl ed snc che oggi hanno contratto debiti con banche o fornitori potrebbe risultare vana, è anche vero che se l’imprenditore si muove con un sentimento di paura del pericolo per il futuro dell’azienda, può commettere degli errori spesso irrimediabili per il futuro della sua azienda e per la sua famiglia e perdere le opportunità che ne possono derivare.
Quali possono essere le opportunità? E’ possibile evitare questi pericoli?
Ecco alcuni suggerimenti in cui ti sveliamo quali sono le azioni che intraprendono i professionisti in materia quando vengono chiamati al capezzale di un’azienda in crisi.
Le Aziende in crisi, ci sono sempre state ma negli ultimi anni con la crisi economica causata dal lockdown è diventato un fenomeno globale preoccupante che coinvolge moltissime aziende.
E a subirne le conseguenze sono soprattutto:
industriali,
artigiani
commercianti
con un fatturato inferiore ai 10 milioni di euro.
Perchè questa crisi economica che è stata accentuata dal lockdown del coronavirus colpisce queste tipologie di imprenditori?
Perchè le aziende in crisi di queste dimensioni:
hanno difficoltà di dialogo con il sistema bancario e spesso subiscono riduzioni e/o revoche di fidi senza possibilità di soluzioni transattive o proroghe (in genere si tratta di importi non rilevanti per le banche stesse, che tendono a sottovalutare l’importanza di questi clienti e dei loro problemi)
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Ma quali possono essere le altre problematiche che coinvolgono le aziende in crisi economica?
La crisi di una azienda parte da lontano da diversi segnali che possono essere vari, come:
problema di passaggio generazionale,
problemi di produzione e gestione del prodotto poco competitiva sui mercati
problemi di gestione marketing,
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Quali sono gli errori che l’azienda in crisi commette con maggiore frequenza?
Quando le cose cominciano ad andare male, l’azienda in crisi pensa di riuscire a gestire tutto da sola, tuttavia molte volte non ha più la freddezza è la credibilità necessarie. Trattando con i fornitori, è facile rilasci un’infinità di cambiali e assegni per ottenere delle proroghe (titoli che poi vanno in protesto).
Quando cerca un accordo con le banche, accetta le (esose) richieste degli istituti di credito (ad esempio rilasciare cambiali mensili) chiedendo prestiti a parenti o a società finanziarie, tutte attività che non risolvono la situazione se non temporaneamente, anzi creano nuovi problemi.
Spesso non dà la giusta importanza ai diversi creditori, facendosi condizionare da amicizie, oppure dalla maggiore insistenza od ostinazione del creditore di turno: ricevere un decreto ingiuntivo contrariamente a quello che si pensa oggi è una tragedia, si finisce subito nelle fauci dell’OCRI, che con l’ultima modifica al codice della crisi d’impresa prende in mano la situazione attraverso provvedimenti che vedpono impegnato sia il tribunale che la camera e commercio in modo simmile a quello che accade ad una societa in crisi insolvente che finisce a subire un procedimento di fallimento.
Oggi basta una comunicazione da una banca o da un debitore perchè si finisca nelle fauci dell’OCRI. per questo è importante trattare o soddisfare, almeno parzialmente, i fornitori strategici, con i quali si potrebbe in futuro continuare a lavorare e magari riportare l’azienda ora in crisi a vivere momenti più floridi e sereni uscendo dalla crisi economica.
Altro classico errore dell’azienda in crisi è gettare la spugna, magari dietro il consiglio di commercialisti non impavidi, e “portare i libri in Tribunale”, ossia chiedere il fallimento in proprio: questa soluzione, pur percorribile e conveniente in alcuni (rari) casi, va sempre tenuta solo come ultima possibilità;
Insomma l’azienda in crisi spesso non analizza con distacco la sua reale situazione, e se da un lato non riesce ad individuare le strategie necessarie per rimettere in piedi l’attività, dall’altro a volte non si rassegna al fatto che potrebbe essere meglio chiudere. E per finire, mentre ancora non ha deciso cosa fare (se chiudere o continuare), dimentica (ahimè) di metter in atto tutte le legittime e possibili strategie per salvare le poche risorse rimaste (conti correnti, merci, crediti, eccetera).
In quale modo si affrontano i problemi in un’azienda in crisi?
In linea di massima se non avete hai tranquillità e la lucidità necessaria per affrontare lo stato di crisi è consigliabile farti assistere da esperti in materia. Altrimenti se ritieni di potercela fare da solo di seguito ti elenchiamo le principali attività che intraprendono gli esperti chiamati al capezzale di un’azienda in crisi:
Assistenza in procedure di liquidazione volontaria
Gestione stragiudiziale della crisi; in particolare gestione dei rapporti e del contenzioso con i creditori (banche, fornitori, dipendenti, ecc..)
Elaborazione di piani di ristrutturazione del debito
Assistenza in procedure di concordato preventivo
Assistenza dell’imprenditore, dal punto di vista civile e dal punto di vista penale, nell’eventuale fallimento (ora chiamata liquidazione giudiziale gestita dall’OCRI)
Gestione dei debiti fiscali e previdenziali
Gestione strategica della crisi nell’ottica del risanamento (“turnaround”) e predisposizione di un piano di risanamento e/o salvataggio
Consulenza in materia commerciale, gestionale, economica e finanziaria
Assistenza societaria: pratiche notarili, costituzione di società, trasformazioni societarie, fusioni ed incorporazioni, cessioni di aziende, tutela del patrimonio immobiliare
Cancellazione di protesti cambiari e di assegni in maniera definitiva, assistenza sino alla riabilitazione.
Cessione di aziende ad altri imprenditori che si accollano i debiti dell’azienda e che scommettono in una sua ristrutturazione.
E’ ovvio che l’efficacia degli interventi è determinata dalle competenze che si hanno in materia di giurisprudenza e soprattutto in questo ambito, perciò ben pochi potranno affrontare tutti i problemi in completa autonomia.
In ogni caso è sempre meglio chiedere un consiglio a chi ha maggiori esperienze rispetto a te che fare da solo, anche perchè affidarsi a dei professionisti può darti la possibilità di cogliere delle opportunità che ora per mancanza di esperienza (senza offesa per nessuno) non vedi ma che possono trasformare il momento di crisi in cui vuoi chiudere la tua srl perchè ha debiti verso fornitori e banche in un momento di rinascita e ripartenza che ti permette di uscirne senza debiti.
Cosa vuoi fare ora?
Se vuoi far finire i tuoi problemi aziendali, o desideri sviluppare un tuo progetto imprenditoriale commerciale o sei alla ricerca di finanziamenti, noi possiamo aiutarti a finanziare il tuo progetto e la tua idea. Qualunque sia la tua esigenza, sappi che possiamo aiutarti. Compila subito il form che vedi quì sotto!!! Ti risponderemo entro 24 ore.
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Apprezzo il disegno realista, davvero, quei disegni che sembrano fotografie sono incredibili, frutto di molta pazienza, cura al dettaglio, impegno e molto altro. Ma non fa per me. Più mi sento dire "sei migliorata" da chi definiva i miei disegni "infantili e stilizzati" più mi sembra di perdere qualcosa.. qualcosa di mio, di unico, uno stile che creavo sacrificato per un immagine che già c'è, per una copia invece di un idea. Più so copiare da un immagine visiva meno so fare uscire quello che sta nella mia testa.
Qui un elenco di persone che fortunatamente non hanno ascoltato certe critiche, o non ci avrebbero regalato certi scenari:
Lora Zombie,
Chiara Bautista,
Zoe Lacchei,
Robin Eisenberg
Phazed
1. Jasmine Becket-Griffith: Jasmine Becket-Griffith è un'artista statunitense con uno stile unico e distintivo. Le sue opere spesso raffigurano figure eteree e mistiche, con dettagli intricati e colori vivaci.
2. Chet Zar: Chet Zar è un artista americano noto per le sue opere che fondono horror e fantastico. Le sue raffigurazioni spesso presentano figure bizzarre, mostruose e oscure, in una miscela unica di dettagli realistici e immaginazione distorta.
3. Nicoletta Ceccoli: Nicoletta Ceccoli è un'artista italiana con uno stile fiabesco, ma al tempo stesso inquietante. Le sue opere spesso raffigurano bambine dalle espressioni malinconiche e sognanti, immerse in scenari surreali e simbolici.
4. Camille Rose Garcia: Camille Rose Garcia è un'artista americana le cui opere sono ispirate dal mondo delle fiabe, ma con un tocco oscuro. Le sue raffigurazioni sono caratterizzate da colori vibranti, figure distorte e dettagli intricati.
5. Ray Caesar: Ray Caesar è un artista canadese noto per le sue rappresentazioni di un mondo fantastico e sognante. Le sue opere spesso presentano figure femminili sofisticate e misteriose, ambientate in scenari intricati e dettagliati.
1. Ai Weiwei: Artista cinese e attivista politico, il suo lavoro affronta temi come la censura, i diritti umani, la critica al governo cinese e l'immigrazione.
2. Banksy: L'identità di Banksy è ancora sconosciuta, ma il suo lavoro di street art politica e provocatoria ha attirato l'attenzione a livello internazionale. I suoi murales spesso affrontano questioni sociali, politiche e ambientali.
3. Kara Walker: L'arte di Kara Walker indaga il razzismo, l'identità e la storia dell'oppressione degli afroamericani negli Stati Uniti con raffigurazioni provocatorie e spesso violente.
4. Marina Abramović: Conosciuta per le sue performance estreme, Abramović esplora i confini del corpo, del tempo e dell'interazione umana. Le sue performance sono spesso cariche di simbolismo e suscitano reazioni emotive intense.
5. Yayoi Kusama: Kusama è famosa per le sue installazioni immersive e ad alto impatto visivo che spesso utilizzano il concetto dell'infinito e della sovrapercezione. L'artista giapponese ha affrontato temi come la salute mentale, il consumismo e la sessualità.
6. Jenny Holzer: Holzer utilizza la parola scritta come mezzo d'espressione principale, proiettando messaggi provocatori e contestanti su facciate di edifici, installazioni lumino- testuali e scritte su supporti vari. I suoi lavori si concentrano sul potere delle parole e affrontano temi come l'oppressione delle donne, la guerra e la politica.
7. Olafur Eliasson: Eliasson creane installazioni interattive che coinvolgono il pubblico attraverso l'utilizzo di luce, specchi e elementi naturali. Le sue opere esplorano temi come il cambiamento climatico, la percezione umana e l'interazione con l'ambiente.
8. Shirin Neshat: L'arte di Neshat esplora le dinamiche culturali, le divisioni di genere e la politica nel contesto del Medio Oriente. Attraverso fotografie, video e film, l'artista iraniana-america affronta temi come l'identità, l'oppressione e il conflitto.
9. Damien Hirst: Hirst è noto per i suoi lavori che coinvolgono animali morti o parti di animali. Le sue opere sollevano questioni etiche sulla vita e la morte, il consumo e la bellezza.
10. Cindy Sherman: Sherman è famosa per le sue fotografie in cui lei stessa si trasforma in personaggi diversi, spesso stereotipi femminili. Il suo lavoro affronta la cultura dei media, l'identità e il concetto di autorappresentazione.
Questi artisti spingono i limiti dell'arte e affrontano questioni cruciali che suscitano discussioni e riflessioni sulla società, la politica, l'identità e molto altro ancora.
9. Roger Ballen: Roger Ballen è un fotografo sudafricano noto per le sue immagini disturbanti e surreali, spesso ambientate in ambienti claustrofobici e con protagonisti animali o persone marginalizzate.
10. Jock Sturges: Jock Sturges è un fotografo americano famoso per i suoi ritratti di adolescenti nudi in ambientazioni naturali, creando immagini intime e sensuali che esplorano la transizione dalla giovinezza all'età adulta
11. Elinor Carucci: Elinor Carucci è una fotografa israeliana-americana che si concentra sulla sua famiglia e sulla sua vita quotidiana, creando immagini intime e personali che rivelano emozioni complesse e universali.
12. David LaChapelle: David LaChapelle è un fotografo e regista americano noto per le sue immagini audaci ed eccentriche, spesso con icone pop, celebrità e riferimenti culturali, creando immagini che catturano l'attenzione estraendo la bellezza e l'assurdità del mondo moderno.
13. Antoine D'Agata: Antoine D'Agata è un fotografo francese noto per il suo lavoro provocatorio e crudo, spesso mostrando la vita nei margini della società, con immagini sessuali esplicite, droga e violenza.
14. Daido Moriyama: Daido Moriyama è un famoso fotografo giapponese noto per le sue immagini in bianco e nero che catturano la vita urbana di Tokyo, con un occhio brutale e decisamente moderno.
15. Francesca Woodman: Francesca Woodman è stata una fotografa statunitense che ha creato immagini intime e poetiche di sé stessa e del suo corpo, spesso intrecciati con l'architettura delle case e degli ambienti in cui si trovava.
16. Vivian Maier: Vivian Maier è stata una fotografa statunitense-americana scoperta in modo postumo, nota per le sue immagini di strada catturate principalmente a Chicago, offrendo uno sguardo unico sulla vita urbana degli anni '50 e '60.
1. Jan Saudek: Jan Saudek è un famoso fotografo ceco noto per le sue immagini poetiche e surreali. Le sue fotografie spesso raffigurano soggetti nudi o seminudi in pose suggestive, creando immagini che evocano emozioni profonde e complesse.
2. Sally Mann: Sally Mann è una rinomata fotografa statunitense con uno stile molto intimo e personale. Le sue fotografie spesso raffigurano la sua famiglia e la vita nella Virginia rurale, esplorando concetti di memoria, tempo e degrado.
3. Duane Michals: Duane Michals è un fotografo americano noto per il suo approccio narrativo e sperimentale. Le sue fotografie sono spesso una sequenza di immagini che raccontano una storia o esplorano temi come l'amore, la morte e l'identità.
4. Sarah Moon: Sarah Moon è una fotografa francese con uno stile onirico e poetico. Le sue immagini spesso sfocano i confini tra realtà e fantasia, creando atmosfere surreali e misteriose.
5. Joel-Peter Witkin: Joel-Peter Witkin è un fotografo americano noto per le sue fotografie provocatorie e inquietanti. Le sue immagini spesso includono soggetti "diversi" come deformità, corpi mutilati o oggetti macabri, creando immagini che sfidano le norme sociali e provocano riflessioni sulle nostre paure e perversioni.
6. Nan Goldin: Nan Goldin è una fotografa americana con uno stile documentaristico e intimo. Le sue fotografie spesso raffigurano la sua cerchia di amici e conoscenti, documentando la vita notturna, l'amore, la dipendenza e le relazioni umane con un occhio sincero e senza filtri.
7. Arno Rafael Minkkinen: Arno Rafael Minkkinen è un fotografo finlandese-americano noto per i suoi autoritratti in natura. Le sue immagini spesso esplorano la connessione e l'interazione tra il corpo umano e l'ambiente, creando composizioni suggestive e poetiche.
Ricorda che ognuno di questi fotografi ha uno stile unico e distintivo, quindi ti consiglio di esplorare il loro lavoro per trovare quello che più ti ispira.
46. Ray Troll
47. Daniel Merriam
48. Jasmine Worth
49. Sonya Fu
50. Michael Page
51. Chie Yoshii
52. Yoko D'Holbachie
53. Sarah Louise Davey
54. Kit King
55. Femmepop
56. Travis Lampe
57. Sheri DeBow
58. Mab Graves
59. Popovy Sisters
60. Amy Brown
61. Laurie Lipton
62. Mark Bryan
63. Ray Caesar
64. Joel Rea
65. Simona Candini
66. Tom Bagshaw
67. Marion Bolognesi
68. Lora Zombie
69. Heather Watts
70. Paul Rumsey
71. Brian M. Viveros
72. Nom Kinnear King
73. Brendan Monroe
74. Jeremy Geddes
75. Lesley Oldaker
76. Kim Simonsson
77. Jana Brike
78. Jeff Soto
79. Hikari Shimoda
80. Yoskay Yamamoto
81. Olek
82. Yayoi Kusama
83. Atsushi Suwa
84. Fem Jasper-King
85. Tina Lugo
86. Zoe Keller
87. Erik Jones
88. Moki
89. Justin Mortimer
90. Gustavo Rimada
91. Michael Shapcott
92. Sachin Teng
93. Laura Colors
94. Erwin Olaf
95. Fairy Teller
96. Michelle Mia Araujo
97. Martin Eder
98. Lin Fengmian
99. Marissa Oosterlee
100. Andrew Hem
Ognuno di questi artisti ha una prospettiva unica e un modo particolare di rappresentare concetti e emozioni nella loro arte. Potresti scoprire nuove ispirazioni e dimensioni artistiche esplorando il loro lavoro.
1. Audrey Kawasaki
2. Marion Peck
3. Mark Ryden
4. James Jean
5. Tara McPherson
6. Jenny Frison
7. Brandi Milne
8. Kukula
9. Amy Sol
10. Peter Gric
11. Femke Hiemstra
12. Josh Keyes
13. Brian Despain
14. Kris Kuksi
15. Nicoletta Stamatelatos
16. Gary Baseman
17. Scott Musgrove
18. Sarah Joncas
19. Natalie Shau
20. Shag (Josh Agle)
21. Greg "Craola" Simkins
22. Luke Chueh
23. Caitlin Hackett
24. Soey Milk
25. Audrey Pongracz
26. Alex Pardee
27. Travis Louie
28. Natalia Fabia
29. Chris Mars
30. Casey Weldon
31. Brandi Read
32. Jeanie Tomanek
33. Jessica Joslin
34. Scott Radke
35. Camilla d'Errico
36. Lori Earley
37. Michael Hussar
38. Benjamin Lacombe
39. Miho Hirano
40. Kindra Nikole
41. James Gurney
42. Kris Lewis
43. Martin Wittfooth
44. Timothy Robert Smith
45. Colin Christian
Questi sono solo alcuni dei tanti artisti che potrebbero piacerti.
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RETROSPETTIVA di MAURO MOLINARI “TEXTURES - Racconti e trame per un immaginario gentile”
SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
RETROSPETTIVA di MAURO MOLINARI
“TEXTURES - Racconti e trame per un immaginario gentile”
Ciclo di opere ispirate ai motivi tessili con opere del 1994 - 2007
a cura di Sandro Bongiani
La mostra Retrospettiva “TEXTURES - Racconti e trame per un immaginario gentile”, dedicata a Mauro Molinari, con 72 opere dal 1994-2007, cerca di fare il punto sulle proposte tessili e immaginative dell’artista romano. In questa retrospettiva l’autore ci introduce nel mondo del linguaggio simbolico, nei racconti e tra le trame di un immaginario gentile dove ogni cosa sottesa racchiuse un senso, anche se possiamo percepirlo soltanto come una suggestione “appena trascritta” con il procedimento antico dei tessuti e carte utilizzate, rievocando lontani richiami per divenire suggestioni poetiche di una realtà sempre più evocativa e immaginaria.
Il percorso di Mauro Molinari, in circa un cinquantennio di lavoro, è contrassegnato da cicli diversi, come quelli dedicati all’informale, alla poesia visiva, ai libri d’artista, alla reinterpretazione degli antichi motivi tessili e nell’ultimo quindicennio al racconto della realtà urbana. Insomma, una lunga e appassionata ricerca contrassegnata da momenti diversi, tra filo, trama, intreccio e contrappunto, con un’attenzione assidua sulla presenza che apre un varco nel tempo e sul vuoto spaziale in un intreccio di momenti e tempi diversi alla ricerca della relazione e dell’equilibrio per manifestarsi. Alla fine, l’intreccio diviene filo conduttore di storie e di significati che si dipanano in un viaggio carico di suggestioni e vibrazioni poetiche suggerite per frammenti di senso. Su tali temi trattati nel corso degli anni ha prodotto carte, tele, grandi installazioni, tavole, sculture dipinte e persino artistamps d’autore. Un autore decisamente originale tra i protagonisti fondatori della Fiber Art italiana. Le ricerche iniziali degli anni sessanta dell’informale e della poesia visiva si evolvono negli anni novanta ad un repertorio di motivi tessili; dai lampassi broccati ai damaschi, dal tessuto italiano antico (fiorentino, comasco, genovese, veneziano, lucchese, siciliano), al motivo tessile spagnolo, inglese, indiano e cinese della seta a garza. Una vasta varietà di motivi tessili che abbracciano svariati periodi storici; dal tessuto cinese del III sec. a.C. ai motivi europei che vanno dall’XI sec. fino al XIX secolo. Da essi recupera con i disegni su carta, con gli acquerelli e gli acrilici, frammenti di figure, animali, alberi e qualsiasi sorta di “immaginario fantastico” che poi inserisce su tavole di legno o su tela. Cicli di opere “gentili” come la serie di pianete, le scarpe, le sculture ricoperte di carte dipinte, i libri d’artista rivisitati e interpretati come “appunti, variazioni, racconti di figure”, con altrettanti sorprendenti titoli, come per esempio, “giardino, paesaggio spagnolo, Mashan, India, mediterraneo, rinascimento”, in cui affiorano “lacerti di giardino, maschere, guardiani e fantasmi immaginari del presente”, con una insolita carica espressiva in cui il segno e la velatura degli acquerelli fanno affiorare misteri e frammenti di storia passata.
Tutto inizia agli inizi degli anni 90. Una passione che già covava da tempo, il padre era un commerciante di tessuti e poi proprietario con la moglie di un atelier di moda, non ha caso, Mauro Molinari fin da bambino ha sempre vissuto tra rotoli di stoffe e colori stampati fino a conoscerli e amarli. Poi, anche l'incontro in una galleria di via Giulia a Roma, con i prodotti della Tessitura di Rovezzano, realizzati utilizzando pregiati motivi figurativi e tecniche dei secoli trascorsi. Per diversi anni, i motivi tessili rielaborati come segni, frammenti e presenze simboliche di forme naturali, vegetali e persino araldiche prendono forma fantastica su carte e tele, su preziosi libri d’artista, teatrini, abiti di carta, scarpe, cravatte e anche paramenti liturgiche, paliotti e pianete. Un universo assai complesso dettato da una specifica motivazione alla ricerca dell’invenzione creativa e dell’interpretazione fantastica. Il tutto avviene in circa 15 anni di lavoro con una pittura lieve e insostanziale che si deposita sulla pelle velata e fragile della carta per divenire sfuggente apparizione. Dal connubio con il tessile nascono i libri d’artista ad acquerello segnati da tracce di materia trasparente e fragili segni di memorie incise come quelli realizzati nel 2007, (Racconti con figure, 2007, carte dipinte su legno da un motivo tessile di fattura inglese del primo trecento Piviale di Pio II), di cui un importante esemplare è presente in permanenza nella Collezione del Bongiani Ophen Art Museum di Salerno.
Si diceva, libri teatro di carta dipinta su tessuto, libri oggetto, libri giocattolo, libri a rilievo da aprire e libri d’artista non sfogliabili che purtroppo non possiamo mai aprire, nelle sue mani tutto diventa favola e racconto ordito tra filamenti e trame di apparizioni che si stabilizzano nello spazio provvisorio della pittura, in un tempo sospeso e precario in cui l’immaginazione s’incarna alla ricerca dell’invenzione. Da questo incanto nascono presenze assorte nate tra le trame e i vagiti di remoti tessuti per divenire delicati racconti poetici di una realtà tutta contemporanea.
Mirella Bentivoglio, presentandolo nel 1998 a Lugano scrive: “nel lavoro di Molinari sui tessuti è implicito un allargamento, dalla visione individuale, all’immaginario collettivo; un prelievo di dati filtrati da tradizioni anonime rielaborati individualmente, riportati alla loro essenza e dignità di “espressione”. Nello stesso anno anche Alberto Veca, sottolinea che “l’operazione è a un tempo un recupero della memoria e la soglia inaugurale di un viaggio, in cui le coordinate della collocazione geografica e cronologica perdono le loro caratteristiche per un più libero e fantasioso percorso, capace di accostare nuove e incognite traiettorie”.
Davvero una lunga e proficua stagione creativa “tessile” in cui l’artista è intento a indagare in modo assiduo un possibile recupero della memoria e a svelare le simbologie e i grovigli della vita con una verve visionaria in cui le coordinate del tempo e dello spazio si dilatano e perdono le loro abituali caratteristiche logiche in vista di nuove associazioni e traiettorie. La traccia di un suggerimento di memoria può ora finalmente distendersi tra la fragile carta e i brani di tessuto reale e divenire “ordito gentile”, trama e frammento di racconto che si libera dalle costrizioni in una narrazione a più livelli di lettura che s’intersecano e convivono. Solo in questo modo i frammenti del passato possono prendere forma e divenire materia lirica in rapporto alla vita, in un succedersi cadenzato e assorto di accadimenti e di intrecci allusivi che emergono da un tempo remoto per divenire contemporaneità e soprattutto essenza concreta di assoluto.
Sandro Bongiani 19 nov. 2020
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CAPITOLO 4
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#TheCoffeeRoad: a Tang Dynasty poem by Jia Dao decorates the livery of the 13th Plus4Champions machine.
A twist is coming in Astoria’s journey towards the finals of the World Latte Art Championship and the World Coffee in Good Spirits Championship to be held at Hotelex Shanghai. During the event, which will take place from the 29th March to the 1st April 2016, Astoria will present, on the stand of Chinese importer Render Coffee, a thirteenth Plus4Champions espresso machine decorated with ancient Chinese characters. This will be the latest in a series of tributes paid to Chinese culture by the Italian company, the world’s leading producer of coffee machines and the official sponsor for the second year running of the two championships promoted by World Coffee Events. The beautiful livery of the thirteenth Plus4Champions machine bears the signature of the internationally- renowned Italian calligrapher Carlo Buffa. Using the distinctive monochromatic Tensho script, the artist has reproduced a poem by Jia Dao dating from the Tang Dynasty.
Black ink on a white background adorning a red machine… colours that in Chinese tradition have always been associated with the positive force, Yang: a choice which beautifully accentuates this strange and mysterious language, whose strokes – infinitely diverse in thickness, length and pattern – reveal wispy figures and stylised characters, congenial inhabitants of a wonderful and undeniably human world.
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#TheCoffeeRoad: una poesia Tang di Jia Dao sulla livrea della 13° Plus4Champions Colpo di scena nel viaggio di Astoria verso le finali World Latte Art Championship e World Coffee in Good Spirits Championship in programma a Hotelex Shanghai. Durante la manifestazione, in programma dal 29 marzo al 1 aprile 2016, Astoria presenterà all’interno dello spazio espositivo dell’importatore cinese Render Coffee una 13° Plus4Champions decorata con ideogrammi antichi. Si tratta dell’ennesimo omaggio alla cultura cinese da parte dell’azienda italiana leader mondiale nella produzione di macchine per caffè e sponsor ufficiale, per il secondo anno consecutivo, dei due campionati promossi da World Coffee Events. La bellissima livrea della 13° Plus4Champions porta la firma del calligrafo italiano di fama internazionale Carlo Buffa che utilizzando la caratteristica scrittura monocromatica Tensho ha rappresentato una poesia di Jia Dao dell’epoca Tang. China nera su sfondo bianco e carrozzeria rossa, colore che nella tradizione cinese viene da sempre associato al principio positivo Yang: una scelta cromatica che mette ancora più in risalto questa lingua misteriosa e strana, in cui linee infinitamente diverse per spessore, lunghezza e andamento tradiscono figure filiformi e stilizzati personaggi, abitatori conviviali di un universo fantastico indiscutibilmente umano
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