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La Gaultheria, conosciuta anche come Wintergreen o Teaberry, è una pianta sempreverde particolarmente apprezzata per le sue bacche rosse vivaci e le sue foglie lucide, che aggiungono un tocco di colore e interesse al giardino durante la stagione fredda. Originaria del Nord America, è facile da coltivare e resistente, rendendola una scelta ideale per chi desidera un angolo verde anche in pieno inverno.
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Interventi di Manutenzione del Verde Pubblico ad Alessandria: Programma fino al 18 ottobre 2024
Il Comune di Alessandria annuncia il calendario degli interventi di manutenzione per le aree verdi cittadine, con operazioni di sfalcio, potatura e pulizia fino al 18 ottobre 2024.
Il Comune di Alessandria annuncia il calendario degli interventi di manutenzione per le aree verdi cittadine, con operazioni di sfalcio, potatura e pulizia fino al 18 ottobre 2024. Il Comune di Alessandria, tramite il Servizio Verde Pubblico e in collaborazione con le imprese incaricate della manutenzione delle aree verdi per l’anno 2024, ha reso noto il programma degli interventi previsti fino…
#Alberi#Alessandria#arbusti#aree#Centro#Comune#data#Decoro#erba#Europa#Fraschetta#Giolitti#Interventi#Manutenzione#Nord#Ovest#Pertini#Pioggia#Pista#posticipato#Potatura#Programma#Pubblico#Pulizia#roseti#servizio#sfalcio#siepi#Sud#Urbano
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Deck Milan
Example of a huge trendy rooftop deck container garden design
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Vita in campagna _ Le Rose _ Maggio 2023
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Se nei mesi freddi trovi un riccio "morto", non seppellirlo, non buttarlo nel cestino...
Potrebbe essere in letargo da novembre a marzo.
Solitamente scavano buche per stare al sicuro, ma abbiamo meno spazi verdi, arbusti o aree boschive in questi giorni ed è sempre più difficile trovare un posto sicuro dove trascorrere l'inverno.
Ecco perché alcuni di loro possono entrare nei vostri giardini in cerca di sicurezza e calore per andare in letargo, altri sono così esausti da guardare che finiscono per dormire in vari posti strani come strade stradali o anche marciapiedi.
Quando sono in letargo, il battito cardiaco e la funzione complessiva del corpo rallentano notevolmente, come modo per conservare energia che può far sembrare il riccio morto.
Nel caso in cui vedessi un riccio fermo, assicurati che sia in un posto sicuro e caldo e possa durare cinque mesi.
Se trovi un riccio in giardino o da qualche parte per strada, scava una buca in una scatola di cartone e in un posto asciutto, sicuro e tranquillo, così può trascorrere i mesi più freddi.
I ricci sono una specie in via di estinzione, sono del tutto innocui e importantissimi nel nostro ecosistema. Mangiano coleotteri, lumache, rane, lucertole, serpenti, ecc.
Distruggono anche i nidi di topi.
Non hanno paura delle api o delle vespe. Il riccio può facilmente distruggere un nido di calabroni e mangiarne gli abitanti ignorando i morsi.
Gli scienziati hanno notato da tempo che i ricci sono immuni ai veleni forti, comprese le punture di insetti. Questo fenomeno antidoto non è ancora noto agli scienziati.
Sappiatelo quando vedete un riccio nei mesi più freddi. Aiutare una piccola cosa così fragile non costa nulla
Siamo gentili con gli animali e soprattutto rispettiamoli ❤️
Fonte "Mondo Animale"web
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Queste foto (una parte di 44) rappresentano al meglio la stupidità umana. La parte che vedete incolta è del nipote di Maurizio, ci ha fatto una guerra scellerata per avere la casa tutta per sé, non ottenendola ha deciso di dividerla per poi cercare un' altra casa subito dopo. Ora noi ci ritroviamo con questa situazione e per ora tranne un primo taglio erba e piante tempo fa, non pare intenzionato a fare tagliare nuovamente. Sinceramente ho già paura di trovarmi un'erba e gli arbusti così...(Serpi, vipere o altro 😬) Toccherà aimé a Maurizio tagliare anche se non è più suo...
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Sembra una voce, quella di Bjork, che arriva da dentro una tormenta di neve mentre note musicali appese su grandi iceberg sprofondano dentro gli oceani e diventano cristalli di ghiaccio che vanno a posarsi su qualche pentagramma vuoto. Solo i folletti sanno fare queste cose, solo loro sanno far crepitare la voce come arbusti secchi buttati dentro a un fuoco tra battiti cupi, tastiere elettroniche e sinfonie di archi. Bjork e' quella che sa passare dalle urla sfrenate ai gorgheggi sensuali come fosse un vento che canta sotto la pioggia. E' grande questa piccola Elfa, lei e' una fontana musicale con sembianze di donna. Una voce che vola nell'altrove... @ilpianistasultetto
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Joy Division - Shadowplay
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penso agli anni della gioventù
gli anni in cui ero forte, mi vedevo bello;
mi credevo "uno che sapeva il fatto suo"
...vanagloria.Mal celato disagio.
quante energie e tempo spesi
a cercare una felicità sfiorata
e che ancor oggi sfioro
per brevi attimi.
penso a quei giorni in cui la primavera
volge in estate...il cielo terso
l aria che odora di erbe, di piante.
mi diletto a passeggiare per la campagna
che ancora sopravvive oltre la ferrovia
dove da bambino cacciavo le serpi d acqua
e i ramarri..tra le i muri di vecchie case coloniche
abbattute ...
penso al sole che ti bacia il viso,
senza prepotenza,piacevole...l aria si muove tiepida
appena....
le fronde degli alti pioppi lungo i fossati
che conosco e che erano il mio orizzonte
le vigne e gli sterminati campi di grano
danzano e rumoreggiano.
di tanto in tanto un airone s alza in volo
e va a posarsi poco piu in là....
son tornate pure le candide garzette
le folaghe ....e vedo farfalle che non rammento
d aver mai notato da bambino...
e passo tra filari di ailandi platani
enormi e cercis,arbusti di alloro,frassini.
e sento le ombre toccare il mio volto,
il mio percorso è tafitto da raggi
di luce...che filtra tra i rami..mi toccano
mi rincorrono...è un GIOCO DI OMBRE.
Tutta la felicità di tutti gli uomini vissuti
e che vivranno può stare sulla punta
di un dito. .e non pesa più di un solo
granello di sabbia.
Ian Curtis ☆
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Perla di sale...resta impigliata come il vento tra gli arbusti...
Per un attimo le manca il fiato...il coraggio le viene meno...
Angoscia del vuoto...del salto finale, perché anche la libertà fa paura.
Improvvisa si stacca ed il viaggio è breve...
Percorre veloce un granello di pelle, piccola onda senza ritorno del mio mare inquieto...
Si insinua tra le labbra e la bevo...la lingua lambisce un sogno senza futuro e ne assapora il retrogusto amaro...
Così muoiono i sogni degli esseri umani, tornando sfiniti nel corpo di chi li genera...attraverso un altro passaggio...nascendo dalla mente...morendo tra le labbra.
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Se non curi il tuo giardino non nasceranno fiori e se non li annaffi la loro bellezza sfiorirà presto e si seccheranno. Sai quel famoso pollice verde altro non è che l'amore che riversi, che tu riesci a trasmettere e a trasferire, a tutto ciò che vuoi curare, piante, animali, persone. So quello che dico, posso sostenere con certezza queste mie affermazioni e convinzioni. Ci fu un tempo, nel quale la mia compagna ricchezza, mi lasciò per fare spazio ad una meno desiderata povertà. E cosi, non potevo permettermi neanche più una bottiglia di vino buono, bevevo il "Tavernello" in cartone, e acqua del rubinetto di casa. Passavo tutto il tempo libero, a curare la mia mini serra di bonsai. Si bonsai, che però io non potevo più neanche comprare per poterli curare e dunque estirpavo le radici di alberi a Castelfusano o nei vari luoghi, tuttintorno il mio centro sportivo, la "taverna del pellegrino". Erano piccoli arbusti di alberi appena nati ed erano umili e poveri come me cosi che li sentivo miei compagni di viaggio.
E li amavo li curavo li controllavo giorno e notte e come ci insegnano e ci tramandano i maestri giapponesi, incredibilmente li accarezzavo e, ci parlavo e loro mi rispondevano crescendo. E fu cosi che piano piano mi resi conto che tutto mi cresceva rigogliosamente (una volta piantai per prova pochi semi di marijuana che mi regalò un amico senza neanche trattarli prima, beh, dopo pochi mesi, mi è toccato chiamare il mio amico per regalargli a mia volta quattro, cinque piante di cannabis quasi pronte per la raccolta).
Erano belli quei bonsai ed io li amavo sempre di più. Li annaffiavo il dovuto e li potavo a seconda della forma che volevo dare loro e li cambiavo di posto ed ogni volta che germogliava una nuova fogliolina io mi appassionavo sempre di più. Già, proprio come l'amore, che più ne dai più ti viene voglia di darne, più ne bevi, e più arsura ti viene.
Per raccogliere, devi seminare, il pollice verde è niente altro che amore e per essere amato, devi amare, curare, annaffiare, accarezzare e parlare.
Si, funziona per le piante, gli animali, le persone.
lan ✍️
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Ricotta del vicino di casa, cassatina con ricotta, sfogliatelle con ricotta, cannoli al cioccolato con ricotta, cannoli tradizionali.
Il clacson sgraziato e difettato di una vecchia punto mi attira verso il muretto che costeggia la strada di campagna su cui confina la casa. Mi affaccio oltre il muretto e vedo nella sua vecchia punto Stefano, il pastore che abita con gregge e famiglia più in alto su monte “A vuliti na ricotta?��� “Cettu” “ Un chilu o menzu chilu?” “Menzu” “Accà, pigghiassi’ Mi passa un sacchettino di plastica trasparente caldo, in cui una forma di ricotta naviga nel siero da cui è nata “Quant’è?” “Du euri” Lo guardo sconcertato. Con due euro ti compri solo la fame. Pago e con gentilezza porto la ricotta in casa. La metto in un angolo della cucina coprendola con una tovaglia a quadrettoni bianchi e rossi. Gliela sistemo intorno con attenzione, come si fa con un neonato. Mangiamo. Il primo è un piatto di pasta con il pomodoro fresco dell’orto. Poi porto in tavola la ricotta. L’osserviamo con devozione sentendo il profumo di latte e il suo tepore. Ha un colore bianco-dorato ctipico della ricotta di pecora. Si taglia con un sospiro perché ha la consistenza di una nuvola e in bocca si scioglie lentamente. Nessuno parla. Il gusto cremoso e intenso, stordisce il pensare, l’immaginare, il paragonare. Non è ricotta, è il vento che semina gli arbusti sui monti, l’acqua di marzo che li trasforma in fiori, il passo lento delle pecore che seguono il suono del campanaccio sotto il sole della primavera e le nuvole grigie madri della pioggia che si inseguono nell’azzurro intenso del cielo. È un piacere soffice, come il grembo di una bambina, impalpabile come la schiuma del mare, fiabesco come un sogno al mattino. La ricotta fresca muta e si rinnova se la mangi con il caffè macinato, con il cioccolato, nei cannoli, nel ripieno dolce delle fraviole, con il miele o sulla pasta in bianco. Da sola, quando è fresca è una solista perfetta, da ammirare e gustare. È un bacio al senso di latte: soffice, caldo, gustoso, intenso. Come il latte è innocente, umile, semplice, pura. Un poema in un verso e con mille rime. Evoca le colline scoscese, i boschi infiniti, i ruscelli gioiosi, bianchissime nuvole in azzurrissimi cieli. Per questo ormai, l’evento del mattino, è ormai l’arrivo di Stefano e della sua scassatissima e polverosa punto, un prezioso forziere colmo di calde, tenere ricotte.
The awkward and defective horn of an old Punto attracts me towards the low wall that runs alongside the country road on which the house borders. I look over the wall and see Stefano in his old place, the shepherd who lives with his flock and family higher up the mountain “Do you want ricotta?” “Cettu” “Un chilu or menzu chilu?” “Menzu” “Accà, pigghiassi” He hands me a hot transparent plastic bag, in which a wheel of ricotta floats in the whey from which it was born "How much it is?" “Two euros” I look at him bewildered. With two euros you can only buy hunger. I pay and kindly bring the ricotta home. I put it in a corner of the kitchen, covering it with a red and white checkered tablecloth. I arrange it around him carefully, as one would do with a newborn. Let's eat. The first course is pasta with fresh tomatoes from the garden. Then I bring the ricotta to the table. We observe it with devotion, smelling the scent of milk and its warmth. It has a white-golden color typical of sheep's ricotta. It is cut with a sigh because it has the consistency of a cloud and slowly melts in the mouth. Nobody talks. The creamy and intense taste stuns thinking, imagining, comparing. It's not ricotta, it's the wind that sows the shrubs on the mountains, the March water that transforms them into flowers, the slow pace of the sheep that follow the sound of the cowbell under the spring sun and the gray clouds that give birth to the rain that they chase in the intense blue of the sky. It is a soft pleasure, like a child's womb, impalpable like sea foam, fairy-tale like a dream in the morning. Fresh ricotta changes and is renewed if you eat it with ground coffee, with chocolate, in cannoli, in the sweet filling of ravioles, with honey or on plain pasta. Alone, when it is fresh it is a perfect soloist, to be admired and enjoyed. It's a kiss with the feeling of milk: soft, warm, tasty, intense. Like milk she is innocent, humble, simple, pure. A poem in one verse and with a thousand rhymes. It evokes the steep hills, the endless woods, the joyful streams, very white clouds in very blue skies. For this reason, the morning event is now the arrival of Stefano and his battered and dusty car, a precious treasure chest full of warm, tender ricotta.
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L’ANTICA POMPEI TORNA VERDE CON 7000 NUOVI ALBERI
È stato inaugurato il 14 marzo il nuovo “Percorso verde fuori le mura” del Parco archeologico di Pompei. In occasione della Giornata nazionale del Paesaggio, è stato aperto al pubblico l’itinerario nel verde che consente un percorso alternativo, inclusivo e accessibile a tutti, per addentrarsi nella città antica di Pompei e scoprirne nuovi luoghi abitati da verde e animali.
Negli scorsi mesi l’area è stata oggetto di un programma di rimboschimento per la valorizzazione della biodiversità, progetto che proseguirà con la messa a dimora nel corso dell’anno di più di 7.000 tra alberi e arbusti della Flora Pompeiana, le specie che dovevano essere presenti nella Pompei antica. Oltre a quello ambientale, il valore aggiunto del nuovo itinerario è l’aspetto inclusivo, nelle prossime settimane infatti il percorso sarà anche dotato di aree di sosta, di svago e di gioco esperienziali pienamente inclusive. Il Parco collabora da oltre un anno con la Cooperativa Sociale “Il Tulipano” che si occupa di persone con autismo e delle loro famiglie. I ragazzi della cooperativa si sono occupati dell’attività di raccolta di frutta e verdura, produzione di marmellate e succhi di frutta e hanno preso parte ai laboratori di progettazione partecipata delle aree inclusive. Un itinerario che coniuga, turismo, ambiente e attenzione ai più fragili per promuovere un parco archeologico che negli ultimi anni ha visto un numero di visitatori costantemente in crescita.
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Fonte: Napoli Today; foto di Yogi Misir
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Alessandria: Manutenzione delle Aree Verdi fino all'11 ottobre 2024. Il Comune di Alessandria annuncia il calendario degli interventi periodici per il decoro delle aree verdi cittadine
Il Servizio Verde Pubblico del Comune di Alessandria, in collaborazione con le imprese incaricate della gestione del verde urbano per l'anno 2024, ha pubblicato il calendario degli interventi di manutenzione che interesseranno le aree verdi della città fi
Il Servizio Verde Pubblico del Comune di Alessandria, in collaborazione con le imprese incaricate della gestione del verde urbano per l’anno 2024, ha pubblicato il calendario degli interventi di manutenzione che interesseranno le aree verdi della città fino a venerdì 11 ottobre 2024. Questi interventi mirano a mantenere in ordine i principali spazi verdi cittadini, contribuendo al decoro urbano e…
#Alessandria zone verdi#Ambiente urbano Alessandria#aree verdi Alessandria#aree verdi urbane#benessere urbano#comune di Alessandria#Comune interventi 2024.#cura del verde Alessandria#decoro cittadino#gestione verde pubblico#giardini pubblici Alessandria#interventi città di Alessandria#interventi decoro urbano#interventi pubblici Alessandria#interventi verdi Alessandria#Lavori di manutenzione#manutenzione periodica Alessandria#manutenzione spazi verdi#manutenzione verde Alessandria#miglioramento ambientale Alessandria#parchi Alessandria#potatura arbusti#potatura siepi Alessandria#prevenzione degrado urbano#pulizia roseti Alessandria#qualità aria Alessandria#qualità della vita Alessandria#quartiere Cristo Alessandria#servizio verde pubblico Alessandria#sfalcio erba Alessandria
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Finisterre - Camino de Santiago de Compostela 2004
A Finisterra ci arrivi a piedi dopo aver concluso il Cammino di Santiago. Oppure fai come me, che copri quegli 80 km in corriera. A Finisterra non ci sono bagni e quindi fai come me, infrattati fra gli arbusti che però sono anche bassi e quindi devi fare la pipì piegando le ginocchia ma restando in piedi, in modo da non mostrare le pudenda piscianti agli avventori. Gente che poi era veramente a pochi passi da te, che la facevi in maniera poco tranquilla, e che ti diceva "Vuoi che ti faccia una foto con il tramonto dietro?" "NO GRAZIE.". E poi ne scatti tu, una di foto all'oceano con il sole che ci si era già immerso. Molto poetica la storia di questa fotografia, eh?
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La ROSA VARIEGATA di Bologna
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#Fioritura#Maggio#Piante e Arbusti#Rinaldi Simona#Rosa Variegata di Bologna#Rose#Vita in Campagna#stirpediterra
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Se nei mesi freddi trovi un riccio che sembra "morto", non seppellirlo, non buttarlo nel cestino, potrebbe essere in letargo da novembre a marzo.
Solitamente scavano buche per stare al sicuro, ma abbiamo meno spazi verdi, arbusti o aree boschive in questi giorni ed è sempre più difficile trovare un posto sicuro dove trascorrere l'inverno.
Ecco perché alcuni di loro possono entrare nei vostri giardini in cerca di sicurezza e calore per andare in letargo, altri sono così esausti da guardare che finiscono per dormire in vari posti strani come strade stradali o anche marciapiedi.
Quando sono in letargo, il battito cardiaco e la funzione complessiva del corpo rallentano notevolmente, come modo per conservare energia che può far sembrare il riccio morto.
Nel caso in cui vedessi un riccio fermo, assicurati che sia in un posto sicuro e caldo e possa durare cinque mesi.
Se trovi un riccio in giardino o da qualche parte per strada, scava una buca in una scatola di cartone e in un posto asciutto, sicuro e tranquillo, così può trascorrere i mesi più freddi.
I ricci sono una specie in via di estinzione, sono del tutto innocui e importantissimi nel nostro ecosistema. Mangiano coleotteri, lumache, rane, lucertole, serpenti, ecc.
Distruggono anche i nidi di topi.
Non hanno paura delle api o delle vespe. Il riccio può facilmente distruggere un nido di calabroni e mangiarne gli abitanti ignorando i morsi.
Gli scienziati hanno notato da tempo che i ricci sono immuni ai veleni forti, comprese le punture di insetti. Questo fenomeno antidoto non è ancora noto agli scienziati.
Sappiatelo quando vedete un riccio nei mesi più freddi. Aiutare una piccola cosa così fragile non costa nulla
!!! Siamo gentili con gli animali !!!
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