#posticipato
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Interventi di Manutenzione del Verde Pubblico ad Alessandria: Programma fino al 18 ottobre 2024
Il Comune di Alessandria annuncia il calendario degli interventi di manutenzione per le aree verdi cittadine, con operazioni di sfalcio, potatura e pulizia fino al 18 ottobre 2024.
Il Comune di Alessandria annuncia il calendario degli interventi di manutenzione per le aree verdi cittadine, con operazioni di sfalcio, potatura e pulizia fino al 18 ottobre 2024. Il Comune di Alessandria, tramite il Servizio Verde Pubblico e in collaborazione con le imprese incaricate della manutenzione delle aree verdi per l’anno 2024, ha reso noto il programma degli interventi previsti fino…
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vaerjs · 28 days ago
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Il corso di formazione sulla CAA in biblioteca a cui mi ero iscritta è stato posticipato perché non c'erano abbastanza iscritti.
Che tipo di tristezza è questa?
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greenbor · 1 year ago
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Poesia di https://www.tumblr.com/volodiunacapinera e parole mie improvvisate
…Il nostro cuore è unico, ogni cuore ha una curva diversa da un altro, ha il battito posticipato o anticipato a un altro ancora. Il battito sincopato è dei cuori innamorati
Cercati nel tuo cuore. Sarà il miglior regalo che potrai donare a chi ti ama.
Incarta tempo di battiti. Non sbaglierai.
Volodiunacapinera
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girlboccaccio · 7 days ago
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Challenge di lettura: autori italiani.
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Da molto tempo sto pensando di fare questa cosa e renderla pubblica per chi mi segue, ma per questioni di tempo/spazi ho sempre posticipato tutto. Ho sempre letto molto ma negli ultimi anni a causa di università prima, lavoro e altri passatempi poi, il tempo e l'attenzione disponibili sono diminuiti molto. Grazie a goodreads o altre challenge sui classici pescate a caso su internet sono riuscita a trovare un equilibrio, seppur non ho gli stessi ritmi che avevo a 20 anni.
Vengo da una famiglia in cui a molti suoi membri (compresi zii e cugini) è sempre piaciuto leggere e con ciò son sempre riuscita ad ottenere qualche copia di qualche autore italiano secondario/dimenticato, oppure venire a conoscenza di alcuni nomi e poi scaricare i loro lavori su liber liber, gutenberg o internet archive.
Quello che vorrei iniziare è iniziare a leggere delle opere di autori italiani e postare qui il mio avanzamento di lettura postando le mie opinioni.
La mia speranza è di invogliare altri a cercare e leggere gli stessi autori che mi son voluta segnare, seppur può essere che io finisca di leggere un romanzo e scriva "ma che bella merda". Ovviamente tra un titolo e altro leggerò anche autori stranieri o in altre lingue, ma non ne verrò a parlare qua (o sicuramente non nel contesto di questa """challenge"""), quindi gli aggiornamenti saranno saltuari.
Una prima masterlist è già stata stilata, verrà aggiornata ogni tanto che avanzerò con le varie letture. I titoli sono stati scelti perchè ho già i volumi a casa, li ho pescati per puro caso, ne ho sentito parlare da tempo ma non li avevo mai iniziati. Ora è arrivato il momento.
(Probabilente non seguirò nemmeno l'ordine posto sotto. Ah, il dipinto sopra è di Evangelina Alciati.)
Neera - Crevalcore
Matilde Serao - Castigo
Elio Vittorini - Il garofano rosso
Gesualdo Bufalino - Diceria dell'untore
Elena Gianini Belotti - Pimpì oselì
Anna Banti - Artemisia
Carlo Cassola - La ragazza di Bube
Alba de Céspedes - Nessuno torna indietro
Fausta Cialente - Le quattro ragazze Wieselberger
Enrico Annibale Butti - L'incantesimo.
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pezzidiuncuoreancoravivo · 1 month ago
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Pesaro, 23 novembre 2024.
Di nuovo dopo 6 anni, sono tornata ad un suo concerto, accompagnata stavolta dal mio ragazzo, invece che da mia cugina.
Sono stata tranquilla tutto il tempo, nonostante i giorni precedenti ci siano stati intoppi: gente vicina a me con la febbre, rischio contagio, lei che ha posticipato la data prima di questa perché stava a pezzi sempre per colpa dell'influenza, insomma, sembrava che sto concerto non sarebbe andato bene. Invece, eccomi là, senza ansia, senza paura, a tornare indietro nel tempo con le sue canzoni, non pensavo sarebbe successo ma mi sono quasi messa a piangere già alla prima canzone (che manco mi piace tanto) ma era così grintosa e carica che ho sentito le lacrime riempirmi gli occhi, non mi era mai successo ai concerti precedenti, ero così grata e felice di essere stata lì, perché in questi mesi non ho fatto altro che fasciarmi la testa per l'ansia e invece grazie al cielo, tutto è andato bene. Sono state quasi 3 ore di concerto, ma son volate, non mi è pesato per nulla, mi dispiace solo che non sono stata nel parterre (ma 120 euro di biglietto x2 non me li regalava nessuno), ma alla fine ciò che conta è che mi sono divertita e ho cantato fino a farmi venire la tosse.
Sono cresciuta con lei, non da ossessionata ma comunque da grande fan, è grazie a lei se mi sono avvicinata al canto ed è stata la prima a trasmettermi delle emozioni verso la musica, c'è chi ancora mi percula perché è la mia cantante preferita e il mio insegnante di canto dice che per quanto sia intonata e simpatica ha un brutto timbro, ma me ne sbatto il cazzo, lei è ciò che ho sempre voluto essere (insieme a Taylor) e che mai sarò ma vbb.
Dico solo, grazie.
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bicheco · 1 year ago
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"A Metà Strada"
"A metà strada"
Aveva sempre rimandato. Lo farò a cinquant'anni, si era detto. Poi aveva posticipato a cinquantacinque. Infine aveva deciso che sessanta sarebbe stata l'età ideale per lanciarsi giù. Era tutto pronto: testamento fatto, amici salutati con una pizzata memorabile ed inconsapevole, casa in ordine e pulita a specchio (non voleva lo ricordassero come una persona sciatta), biglietto d'addio in bella mostra sopra il camino (dopo aver chiesto perdono si era permesso di citare anche Pavese con la faccenda dei pettegolezzi), mancava solo la scelta dell'abito. Scelse quello del matrimonio, che peraltro era lo stesso del funerale della moglie. Accostò la porta di casa, senza chiuderla, e si avviò verso il ponte. "Scusi mister, un posto buono buono per fare cena. Ci può indicare?". A fargli la domanda erano due turisti giapponesi dall'aria simpatica e cordiale. Michele li guardò e sorrise, era da tanto che non gli capitava. "Noi cerca ristorante con cucina buona buona e all'aperto: noi bisogno di stelle quando mangia". Michele....
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megabif · 4 months ago
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Gaia Giani
 Playlist Playlast. The impossible Karaoke – Partecipative Performance
Micamera, Milan + More
Se mi lasci ti cancello è un film di 20 anni fa in cui per smettere di soffrire per amore si immagina di eliminare dalla memoria chi non ci ama più. Ora che le tracce digitali delle nostre relazioni sono ovunque e sempre a portata di smartphone, quando finisce un amore dobbiamo decidere che cosa farne, se no quella memoria resta sempre con noi. Non si tratta solo di messaggi, foto, link e video, ma anche di canzoni. L'artista visiva Gaia Giani e il suo compagno hanno condiviso esattamente 2244 brani, ovvero 200 ore e 41 minuti di musica (il corrispettivo di 9 giorni e notti) per colmare la distanza di 10mila km e 9 ore di fuso orario tra Italia e Arizona di una relazione durata oltre 4 anni, iniziata a novembre 2019 quando si sono conosciuti a Milano, e vissuta du- rante la pandemia, che ha posticipato a gennaio 2021 la prima volta in cui si sono potuti rivedere. Le canzoni sono state il loro linguaggio, come lettere d'amore per dire ciò che si vuole esprimere senza dirlo esplicitamente, creando un'ambiguità fantasmatica che si alimenta di bellezza e di struggimento. È stato lui a iniziare Gaia a questa arte delicata di fare playlist: il giorno di Natale 2019 le ha inviato un dono digitale, una playlist privata su Spotify dal titolo Photo-Karaoke (sono entrambi artisti e la prima sera in cui sono usciti sono andati al karaoke). Nel corso della relazione hanno creato insieme altre 16 playlist tematiche (Summer Dream in a Pandemic Year, Ninna Nan- na-Close Your Eyes etc...) come loro dialogo quotidiano intimo: lui postava una canzone e Gaia rispondeva con un'altra e così via, e il brano che lui aggiungeva alla playlist la sera era la prima cosa che Gaia ascoltava al mattino. Ogni playlist era un viaggio e un'attesa tra un viaggio e l'altro e i testi rappresentavano tutte le parole non dette, le emozioni, la seduzione e il desiderio; chiama- vano la loro relazione creativa "our hood", la nostra capanna, il nostro cappuccio di felpa sotto cui sentirsi al caldo. Quando a marzo di quest'anno Gaia si è sentita dire che non era una buona idea andarlo a trovare, ha capito che era finita e senza un vero perché. Da allora ha iniziato a indagare, partendo da quello che aveva di più vicino, il profilo di lui su Spotify, e si è resa conto che, a partire da un certo momento, lei non era più il "my first and only Spotify love" come lui le aveva scritto. Le dichiarazioni d'amore non durano in eterno, e quando ha realizzato che era proprio finita, si è proiettata alla ricerca di un perché. Da lettere d'amore le playlist si sono trasformate in possibili indizi della fine di una relazione e Gaia ha passato molto tempo a ricostruire quello che era suc- cesso controllando capillarmente l'attività di lui sulla piattaforma musicale. Per aiutarla a uscire da questa ossessione, le persone a lei più vicine hanno iniziato a suggerirle di buttare via tutte le playlist come atto catartico e poi, un po' per gioco, è nata l'idea di farlo insieme, inventando un rito collettivo da vivere con gli amici: una performance-karaoke per cantare e ballare assieme un'ultima playlist creata per l'occasione e battezzata Playlist Playlast, ricavata autorizzando gli amici a entrare nelle 17 playlist private della loro relazione e a selezionare con la sua supervisione 17 canzoni per raccontare la sua storia. Il primo brano è Eight Days a Week dei Beatles e l'ultimo è Dancing with Myself di Billy Idol, come un punto esclamativo finale. Un atto di cura verso se stessa e di guarigione dal dolore. 
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frailgal · 1 year ago
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prendere posto tra i commensali mi costerebbe più di quello che ho nelle tasche: nascosta sotto il tavolo raccolgo le briciole che cadono e non posso fare a meno di chiedermi se non ci sia un po’ di intenzionalità in questa disattenzione; ma ora che i camerieri servono l’ultima portata, mi rendo conto che questa sala elegante ha solo posticipato la mia inesorabile agonia, togliendole di dignità.
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princessofmistake · 8 months ago
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“Capisco. E allora in cosa credi?”. “Non credo in un aldilà in senso letterale”, disse, tormentando con le dita il suo libro. “O, almeno, in un aldilà posticipato. Penso che l’intera faccenda dell’eternità sia disponibile nel qui e ora. Voglio dire, non è strano, quasi brutto, immaginare di ascendere all’infinito, per non fare nulla? Solo starsene seduti in silenzio, obbedienti? Perché l’immortalità, la divinità, la realizzazione spirituale, o come diavolo vuoi chiamarla, perché non può essere qualcosa che realizziamo qui sulla terra? Affermiamo di volere l’indipendenza, ma siamo troppo spaventati per coglierla quando ci sta fissando in faccia. Perché non ce la prendiamo e basta?”. Mi toccai la tempia. “Io… mi stai chiedendo perché semplicemente non ci prendiamo ciò che desideriamo? Forse perché esiste una morale. Solo perché abbiamo un’anima, e quindi il potenziale per la devozione, non significa che possiamo andare in giro a fare quello che vogliamo”. Evan sorrise con impazienza, come se questo fosse semplicemente un esercizio per guidarmi verso qualcosa che avrei potuto digerire in termini più semplici. “E allora cosa?”. “Allora, si spera, siamo qui per fare ciò che è giusto”. “Ma è proprio questo il punto”. Girò la testa, assicurandosi che nessuno ci stesse ascoltando. “Se siamo, in effetti, la fonte dei nostri stessi valori, allora noi siamo ciò che è giusto. Quei desideri che abbiamo troppa paura di realizzare? Beh, per definizione, sono profondamente morali”. “Beh, questo è… ridicolo”. “Perché è ridicolo?”. “Non lo so”, dissi. “Che ne dici per esempio del fatto che abbiamo il bene e abbiamo il male?”. “Bene e male, virtù e peccato, mitzvah e averàh. Sono termini stantii, Eden. L’obiettività non fa che rafforzare il vecchio modo di pensare, il modo che ci fa procrastinare ed evitare i conflitti. Ma i veri picchi? Questi si trovano nel mezzo”. “Per esempio quali?”, chiesi. “Quali sarebbero questi picchi?”. “Che ne dici per una volta di riuscire a seguire te stesso e le tue inclinazioni e non allontanartene?”. “Sì, beh, mi sembra che intraprendere questa cosa del sé interiore potrebbe essere un po’ pericoloso”. “Qualcosa può essere vero al massimo grado ed essere al tempo stesso pericoloso, no?”. Cominciavo a sentire la nausea. Avrei voluto non averlo mai raggiunto. “Prendi per esempio il sole, Eden”. “Il sole?”. “Più lo vedi”, spiegò, “più la tua visione ne viene distrutta”. “Mi sembra un’analogia piuttosto banale”. “Applicala a Dio, allora. La verità completa acceca. Pensa a I predatori dell’arca perduta”. Lo fissai confuso. “Giusto, dimenticavo, sei come un recipiente vuoto, non hai mai visto un film. Proviamo a dirla in termini che conosci. Pensa alla moglie di Lot che si volta a guardare. Orfeo che si volta a guardare. Gli abitanti di Bet Shemesh che guardano nell’arca. Uzzà che tocca l’arca. L’elenco continua, ma è sempre lo stesso: vedi Dio e sei distrutto”. “Non sempre”, dissi. “Non Mosè”. “Precisamente”. Evan diede uno schiaffo alla scrivania abbastanza forte da guadagnarsi un’occhiataccia dal bibliotecario. Si scusò con un cenno della testa. “Non le persone eccezionali. Loro non si fanno male”. Abbassò la voce fino a trasformarla in un sussurro cauto. “La nostra capacità di sopravvivere alla verità assoluta – e questo è il trucco, Eden, seguimi – la nostra capacità dipende dalla forza delle nostre anime. E la forza delle nostre anime è proporzionata a quanta verità siamo in grado di reggere. Allora, come facciamo a saperlo? Come facciamo a sapere quanto in là ci possiamo spingere?”. I suoi occhi erano azzurri e inquietanti. “Ti sto facendo una cazzo di domanda, Eden”, disse, dopo una pausa di disagio da parte di entrambi. “Non lo so, Evan”.
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janniksnr · 1 year ago
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ottima scelta quella di togliere la sincronizzazione automatica delle mail se non fosse che ora mi ritrovo sul treno per andare ad un incontro che è stato posticipato alle 15 complimenti a me
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hanno posticipato la messa in onda di un professore perché gioca sinner sto male LA SUA POTENZA
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vaerjs · 1 year ago
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unpopular opinion: lasciate stare le nuove generazioni
sono un po' annoiata dalla retorica di questi post che leggo sui social in cui si confronta lesame di maturità dellə millennial alle generazioni precedenti.
"io me la ricordo la mia maturità. jeans e maglietta sgualcita, sudata fradicia, pallida come una dama dell'Ottocento e con le occhiaie fino alle ginocchia. ore sono tutte con il completo, la piega fatta e il bouquet di fiori"
commenti di questo tipo ne leggo a decine, a centinaia. e onestamente, ME COJONI.
anche io me la ricordo la mia maturità. il giorno della prima prova scritta mi è arrivato il ciclo, sono corsa in bagno per cambiare l'assorbente e il flusso era talmente abbondante che non riuscivo a tirarmi su i pantaloni. mentre con una mano scrivevo, con l'altra stringevo il banco per il dolore dei campi. il giorno della terza prova ho avuto una gastrite acuta da stress che mi ha fatto vomitare sangue e non mi sono presentata. mi ha telefonato sul cellulare la professoressa di inglese chiedendomi come stessi e promettendomi che avrebbe trovato una soluzione. ho svolto la terza prova due giorni dopo da sola circondata da 10 professori che mi fissavano. il mio esame orale è stato posticipato all'ultimo giorno in extremis. ho fatto un'interrogazione da ottimi voti, ed ero completamente sola - neanche la mia migliore amica che era passata prima di me era rimasta ad aspettarmi. ho ringraziato e sono uscita. la professoressa di inglese mi ha abbracciata e mi ha detto "mi dispiace che sei rimasta da sola". ho camminato fino alla stazione, ho aspettato il treno per un'ora. scesa a destinazione ho scritto alla mia famiglia per chiedere un passaggio in paese ma si erano dimenticati che sarei dovuta tornare e non potevano venirmi a prendere. così mi sono fatta altri 6 km a piedi risalendo sotto il sole cocente di luglio le vigne del Monferrato.
questo è il ricordo della mia maturità. io, sola, sempre. quando sono arrivata a casa mi sono fatta una doccia e sono andata a dormire. nessuno mi ha chiesto come fosse andata. come stavo. cosa avrei voluto fare, dopo l'esame, durante l'estate o nella vita. vuoto.
è un bel ricordo? no. lo avrei voluto diverso? sì.
perciò lasciate stare lə ragazzinə che hanno qualcunə che lə supporta. lasciate che festeggiano questo traguardo - perché, fidatevi, con il tasso di abbandono scolastico italiano, il diploma è un traguardo non da poco. lasciate che si facciano bellə e che si cimentino nelle cose da grandi per un giorno con tailleur e completo formali mentre convincono la commissione che la loro tesina sulla seconda guerra mondiale è originalissima. lasciate che si godano quel momento di gioia misto nostalgia che si prova quando si termina un percorso faticoso. e applauditelə, coccolatelə, celebrate i loro traguardi perché non c'è nessun vanto nell'aver avuto possibilità diverse, non c'è vanto nell'aver sofferto. insegniamo alle nuove generazioni che le quelle che per noi sono state cose banali possono essere bei ricordi, insegniamo loro che si possono celebrare le vittorie piccole o grandi che siano, che è bello condividere le emozioni. non diventiamo la nuova generazione del "ai miei tempi era meglio perché si stava peggio e si sgobbava". io non voglio appartenere a chi pensa che stare male e lavorare il triplo senza garanzie sia non solo norma ma dignità. io voglio essere parte di chi accetta che la vita è anche festeggiare con un mazzo di fiori un esame. fotografare la patente dopo averla presa, regalarsi un giorno di permesso per una bella notizia.
non siamo fatti per soffrire.
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condividiamolavita · 1 year ago
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queste ultime sere sono spesso irrequieta e agitata
non riesco ad addormentarmi e di conseguenza dormire bene
stamattina mi sono svegliata alle 5
(poi vabbè ho posticipato la sveglia fino ad alzarmi un'ora dopo, ma dettagli)
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gonagaiworld · 2 years ago
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Il film d'animazione Transformers One è stato posticipato a settembre 2024 Il film sarebbe dovuto uscire il 19 luglio 2024. Info:--> https://www.gonagaiworld.com/il-film-danimazione-transformers-one-rimandato-a-settembre-2024/?feed_id=370132&_unique_id=646fb9fa98961 #StevenSpielberg #Transformers #TransformersOne
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imponderabile · 2 years ago
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l’esame che avrei dovuto fare domani l’ho posticipato a giugno. purtroppo ho dovuto constatare che anche io ho dei limiti e due esami in 4 giorni, per la mia condizione mentale e fisica del momento, erano impossibili. sto accettando anche questo di me stessa, sto imparando pian piano che non potrò sempre fare tutto perfetto e che anzi, niente sarà mai soltanto vicino alla perfezione, che alcune volte sarò costretta a rinunciare e a ricominciare tutto se necessario
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migliaepromessesblog · 2 years ago
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Il Cile pt.1, da Santiago a Chiloè
Condividiamo con voi la prima parte del nostro viaggio in Cile, da Santiago fino all'isola di Chiloè, alle porte della patagonia. E' stato un viaggio lungo, che ci ha riservato tante belle esperienze... BUONA LETTURA!
Vi avevamo lasciati a Guayaquil, in Ecuador, dopo aver deciso a causa di diversi contrattempi, di prendere un volo per Santiago, la capitale del Cile.Ovviamente gli imprevisti non ci abbandonano fino all’ultimo e il nostro volo viene posticipato di un giorno, con decollo previsto intorno alle 3.am, con un messaggio dell’ultimo minuto da parte della compagnia aerea. Riusciamo a ottenere il…
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