#avreipotutofareilcriticomusicale
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Toc-Toc!! - "Sono il dolore. Sono qui per insegnarti ad attraversarmi senza fuggire, a dirti che stare male a volte e' salvezza e non solo distruzione."
Gia'..il dolore. E' lui a guidare il nostro senso di inadeguatezza, di sentirsi sempre fuori posto tra paranoie e depressioni. E poi c'e' la voce di Johnny Cash, fragile, autentica, profonda, l'ultimo country-heart autenticamente "vero". L'unico capace a poter cantare questo brano come antidoto all' auto-dolore, come se quello spartito fosse stato scritto su una corona di spine. Hallelujah..Hallelujah
@ilpianistasultetto
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Ogni canzone di Costello e' una guerriglia dei sensi, dove il piacere e la riflessione si confondono. Lui e' uno che usa colori buffi e non gli oli pesanti del dramma e del lamento. Le sue canzoni tracciano segni sul cuore di chi ascolta e c'e' sempre un traffico di musica che lascia tutti a bocca aperta. Piu' che musica e' un enorme pentolone di zucchero beat.
@ilpianistasultetto
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Elvis Costello, 1977.
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È fatto obbligo tassativo l'ascolto fino a completa assimilazione del messaggio ed educazione alla poetica...immediato, lento, indolente, sognante..
Siamo sempre stati sicuri che non saremmo mai cambiati
Quante volte ce lo siamo detto, quante volte ce lo siamo promesso? Per poi scoprire che tutto cambia, tutto muta. Presa d'atto? Delusione?
"Freddi e spaventati, i fantasmi di tutto ciò che siamo stati"..
Si cambia..si cambia..si cambia fino all’ineluttabilità della morte, paragonando l’esistenza a una canzone.
Questa è la fine di ogni canzone che l'uomo canta!.
Quanta poesia decadentista.. Poesia che e' "Cura"..
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C'e' vita nell'universo. La musica inizia come un battito cardiaco catturato dentro un cosmo buio mentre asteroidi sibilano tra pianeti e onde sonore che si tuffano dentro enormi buchi neri. L'universo respira. Una voce s'affaccia: "Cosa vuoi?.. una risposta: "Voglio te." Ecco allora dispiegarsi quell'immensa vela che e' la mente e si parte per trovare quei frutti che sono di tutti. Poi la musica cambia, approda sulla terra e racconta desideri oltre i monti e tra vigneti. Inno all'amore di coppia? All'amore libero? All'amore universale? Una cosa e' certa: l'amore e'piu' del vino o del sesso che qualcuno e' pronto a regalarti. Lucio, un gigante emozionale, un esploratore di mondi... DueMondi.. @ilpianistasultetto
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Quella sua evanescenza vocale, quella sua fragile dolcezza colorata di malinconia. Piu' che una voce, quella di Francoise Hardy, era una brezza; piu' che una musica, una sfera di sole dietro le nuvole, una pioggerellina, una rugiada mattutina. Quanti orecchi ha carezzato, quanti cuori ha ingrossato, quante lacrime agli occhi. Ho amato molto quella cantante ye-ye, quel suo modo di abitare le regioni della nostalgia. Confesso di averla amata anche come donna...quel suo charme, quella sua disarmata seduzione. Ieri se n'e' andata, nel modo in cui era venuta..a piedi scalzi.. @ilpianistasultetto
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Sembra una voce, quella di Bjork, che arriva da dentro una tormenta di neve mentre note musicali appese su grandi iceberg sprofondano dentro gli oceani e diventano cristalli di ghiaccio che vanno a posarsi su qualche pentagramma vuoto. Solo i folletti sanno fare queste cose, solo loro sanno far crepitare la voce come arbusti secchi buttati dentro a un fuoco tra battiti cupi, tastiere elettroniche e sinfonie di archi. Bjork e' quella che sa passare dalle urla sfrenate ai gorgheggi sensuali come fosse un vento che canta sotto la pioggia. E' grande questa piccola Elfa, lei e' una fontana musicale con sembianze di donna. Una voce che vola nell'altrove... @ilpianistasultetto
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La rugiada..un cavallo...l'odor di grano.
Un po' come pensare a chi ti regala l'emozione di un momento o forse una metafora che racconta un cambiamento. Nessuna certezza su chi siamo e un'amara constatazione:
" E intanto il sole tra la nebbia spunta gia', un giorno come sempre, sara'.."
Quanta estasi, quanto incanto sanno regalare impressioni di un fine estate che aspetta il cadere delle foglie.. @ilpianistasultetto
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Non ricordo un altro cantautore che sia riuscito a portarmi cosi' lontano come riesce Neil Young. Con lui si riesce ad andare dentro foreste secolari, a vedere cime di montagne innevate, a guardare dentro gli occhi di gente con le palpebre abbassate. Una musica che fa girovagare anche stando fermi, che fa sentire il freddo addosso anche stando vicino a un camino pieno di ceppi scoppiettanti. Suoni che entrano dentro al petto, contorcono le budella e arrivano al cuore. Neil Young e' paralisi e movimento, solitudine e fermento. Quanto amore echeggia dentro certe note; serve sentimento, serve qualcuno che ti sappia scaldare. Una musica che ti fa sentire nave dentro l'oceano. Si, si.. io sono l'oceano. @ilpianistasultetto
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Musica come fiumi d'incenso tra i piu’ profumati; fiumi di note che non sfociano mai a mare ma direttamente dentro le stelle e piu’ che canzoni, veri manifesti psichedelici. Ogni nota e’ un testamento spirituale. Jeff mistico, jeff pittorico. Jeff, voce mitica come un ascensore che porta dritto in cielo. @ilpianistasultetto
Jeff Buckley - Grace (Official Video)
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Jeff❤️
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Eleanor Rigby raccoglie il riso
nella chiesa dove c'è stato un matrimonio....
C'e' una potenza evocativa in certe frasi. C'e' tutto lo strazio di chi vive una profonda solitudine mentre il tic-tac del tempo scorre inesorabile fino all'incontro con "il mietitore", quella morte che prende, spezza le routine e lascia quei chicchi di riso inermi su quel sagrato senza piu' nessuno a raccoglierli. Lennon-McCartney evocatori strepitosi.. @ilpianistasultetto
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@ilpianistasultetto
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Mi quietava l'anima. Quando mi sentivo irrequieto lasciavo andare per la stanza le sue note; erano come le carezze che una foglia regala all'aria mentre cade a terra. Quelle dita sulla tastiera erano come il pennello di un gran pittore, il tocco di colore giusto, l'estro, l'anima messa su tela. Ecco, Carla Blay faceva questo con il pianoforte, sapeva fermare l'orologio della musica per poi dargli una carica incredibile. Lei sapeva come si poteva prendere un corpo e una mente insieme. Leggere che e' volata in paradiso e' come ritrovare la mia stanza con una cornice senza piu' la tela... @ilpianistasultetto
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La vita e' un giardino di rose sempre pronto per nuove primavere e Dolores O'Riorden e' la custode di quel giardino magico e offre rose. Rose rosse che simboleggiano l'amore; bianche il sentimento, quello puro e ultraterreno; gialle la gelosia. Ogni canzone e' un bouquet. Ne senti il profumo ad ogni nota, in ogni parola. Ogni canzone e' un dream-pop, una rosa regalata sottovoce, carezze morbide e gemme sussurrate in punta di piedi. Certi gruppi musicali vanno amati come l'astronauta ama la luce quando e' sospeso nell'universo buio. Yesterday, Today and... Tomorrow.
@ilpianistasultetto
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Provo a cercare tra gli scaffali qualche cd che possa fare al caso mio. Qualcosa di riflessivo, meglio se strumentale, che tenga compagnia a me e al libro che sto per iniziare a leggere.
Poi lo sguardo cade sulla pila di vinili appena comprati in uno di quei mercatini di brocante e moderariato che trovi la Domenica nelle cittadine della Provenza e che ancora devo mettere in ordine. Ne spunta dal mucchio uno doppio, dalla copertina vagamente anonima, rispetto alle altre, come quei volumi rilegati di certe enciclopedie che uno non ha mai aperto.
La dicitura semplice semplice, su uno sfondo tutto nero, dice già tutto: "Uriah Heep Live January 1973". Leggo i titoli sul retro della cover. Una scaletta tremenda e una tentazione troppo ghiotta. Partono le prime note ed e' come quando si ha in mano una istantanea scattata con la Polaroid. Poco a poco prende forma, voi che pensate al momento in cui l'avete scattata avendo il timore di aver sbagliato luce o di avere mosso troppo il braccio. Poi tutto ad un tratto compare il soggetto di quello scatto. E voi che pensate: " si, proprio come me l'ero immaginato."
Per oggi il libro può aspettare.
E pensare che cercavo altro.
@ilpianistasultetto
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E poi ci sono quelle canzoni metafora di tante cose. Camminare o correre in auto lungo una strada per lasciarsi dietro emozioni perse o mai conquistate. Nuovi luoghi, nuove luci, nuovi incontri. Una striscia d'asfalto che potrebbe portare verso nuove carezze, verso parole nuove che ti fanno sentire finalmente una persona felice. La voglia di sentirsi finalmente sulla corsia giusta. Paesaggi nuovi e nuovi incontri, quelli che aiutano a cambiarti dentro. Una strada che si puo' percorrere meglio se si ha la fortuna di incontrare una mano che ha voglia di camminare accanto alla tua e tenerla stretta quando ci si ferma in un motel con l'insegna al neon. @ilpianistasultetto
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Corre il treno della vita, quel treno a cui Charlie, il diavolo, s'e' divertito a togliere la manopola dei freni. Corre inesorabile il tempo e nessuno puo' farci niente. Dentro quel treno nascono figli e da quel treno prima o poi scendono. Nascono amori, anch'essi pronti a scendere per nascondere i loro tradimenti tra l'erba dei prati circostanti e complici amanti. Qualche amore scende, qualche altro forse sale, non e' detto. Quel treno fischia e sbruffa , come a raccontare felicita', delusioni, pentimenti o momenti esaltanti. Poi rallenta, arranca e alla fine si ferma da solo, senza nemmeno piu' il bisogno della manopola dei freni. Quel diavolo di Charlie fa sempre il suo lavoro. @ilpianistasultetto
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I primi germogli li getto' David Johansen con i suoi New York Dolls , nel 1977. Poi, ad accendere la miccia del Punk furono avanguardie come Sex Pistols & Clash. La miccia arrivo' alle polveri e tutta la santabarbara musicale conosciuta fino a quel momento, salto' in aria. Come una linea di demarcazione: tutto quello di prima andava bruciato. Al rogo i Rolling Stones , cantori della strada che ormai vedevano solo dai finistrini delle loro rolls royce; al rogo Eric Clapton che aspettava l'ispirazione in qualche attico di Manhattan; al rogo tutto quel mondo progressive-rock, diventato virtuoso e lezioso di strumenti e non di messaggi. Qualcuno e' arrivato quando il fuoco andava spegnendosi: un grande Jello Biafra e i suoi Dead Kennedys. Anarchia e nichilismo arroventavano l'aria.@ilpianistasultetto
Dead Kennedys - Viva Las Vegas
I’m still on the road, now visiting glorious Las Vegas, Nevada. Here are the Dead Kennedys tearing up an Elvis Presley classic.
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