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Alessandria: Manutenzione delle Aree Verdi fino all'11 ottobre 2024. Il Comune di Alessandria annuncia il calendario degli interventi periodici per il decoro delle aree verdi cittadine
Il Servizio Verde Pubblico del Comune di Alessandria, in collaborazione con le imprese incaricate della gestione del verde urbano per l'anno 2024, ha pubblicato il calendario degli interventi di manutenzione che interesseranno le aree verdi della città fi
Il Servizio Verde Pubblico del Comune di Alessandria, in collaborazione con le imprese incaricate della gestione del verde urbano per l’anno 2024, ha pubblicato il calendario degli interventi di manutenzione che interesseranno le aree verdi della città fino a venerdì 11 ottobre 2024. Questi interventi mirano a mantenere in ordine i principali spazi verdi cittadini, contribuendo al decoro urbano e…
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CARTA DALLE FOGLIE MORTE: UN NUOVO PROCESSO PER NON ABBATTERE PIÙ ALBERI
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Ogni anno milioni di tonnellate di foglie secche sono mandate al macero, bruciate o gettate. Una città media raccoglie circa 8.000 tonnellate di foglie all’anno e il potenziale totale dell’Europa supera 1 milione di tonnellate solo dalle aree urbane.
Per abbattere l’impatto ecologico di questo fenomeno, uno studente sedicenne ucraino ha pensato di trasformare questo scarto in un’opportunità e da un suo progetto di ricerca è nata una startup innovativa che produce carta dalle foglie morte. Si chiama Releaf Paper ed ha sviluppato una propria tecnologia brevettata per la lavorazione che utilizzando una combinazione di trattamento meccanico, termico e chimico, non solo smaltisce i rifiuti verdi ma che li fa diventare una fonte di materie prime sostenibili per l’industria della carta e degli imballaggi. Le foglie dagli ecosistemi urbani delle città, principalmente parchi, strade e marciapiedi, vengono conferite dai servizi comunali o da aziende private.
Le fabbriche di cellulosa e carta producono una grande impronta ecologica sul pianeta, la raccolta irresponsabile dalle foreste naturali può minacciare ecosistemi e specie fragili e causare l’erosione del suolo, mentre bruciare le foglie interrompe in modo catastrofico il rapporto azoto-ossigeno poiché l’aria è inquinata da monossido di carbonio e altri gas nocivi che danneggiano la natura, gli animali e le persone. Questo brevetto per realizzare la carta attraverso il sistema di riciclaggio delle foglie pone delle soluzioni a diversi problemi e crea risorse da quello che è stato finora considerato un problema.
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Fonte: Releaf paper; foto di Pexels
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Verso un futuro più verde con Strade Nuove
Il bisogno crescente di preservare l’ambiente ha spinto il settore dei trasporti a cambiamenti significativi negli ultimi anni. Oggi più che mai, la riduzione dell’impronta di carbonio e il supporto a soluzioni ecologiche sono temi centrali per migliorare la qualità della vita e per creare un futuro più verde. Camminare, andare in bicicletta e utilizzare auto elettriche sono tutte attività che contribuiscono a un pianeta più sano. In questo scenario, la promozione di nuove infrastrutture e soluzioni per una mobilità sostenibile è fondamentale. La mobilità sostenibile si basa su mezzi di trasporto ecologici, come i mezzi pubblici, la mobilità condivisa e soluzioni a basso impatto ambientale, rispondendo così alle esigenze delle città moderne e della loro continua espansione.
Le città di tutto il mondo stanno investendo sempre più in soluzioni di trasporto sostenibile per migliorare la qualità dell’aria, ridurre il traffico e aumentare il benessere dei cittadini. Il cambiamento nella mobilità urbana è ormai evidente, con l’introduzione di autobus elettrici, programmi di car sharing e bike sharing. Questi cambiamenti mirano a ridurre l’impatto ambientale, migliorando al contempo l’efficienza dei trasporti e rendendoli più accessibili e pratici. Le infrastrutture urbane vengono riprogettate per garantire maggiore sicurezza e comodità nel trasporto a piedi e in bicicletta, mentre i sistemi di trasporto pubblico vengono modernizzati con veicoli ecologici. Queste innovazioni sono essenziali per un futuro urbano sostenibile, come sottolineano le ultime notizie sulla mobilità verde pubblicate su stradenuove.net, un punto di riferimento per le informazioni sull’ambiente e la sostenibilità.
Stradenuove.net svolge un ruolo fondamentale nel tracciare la strada verso un futuro più sostenibile. Con l’evoluzione delle città, l'infrastruttura diventa ancora più centrale. Strade e vie urbane vengono progettate tenendo sempre più in considerazione la sostenibilità. La costruzione di nuove aree urbane e autostrade che pongano la sostenibilità ambientale, la mobilità e la resilienza al centro è un obiettivo chiave. Le strade moderne sono caratterizzate da illuminazione a basso consumo energetico, zone pedonali sicure e aree verdi che favoriscono una convivenza equilibrata tra crescita urbana e ambiente naturale. Stradenuove.net propone una visione di sviluppo urbano incentrata sulla sostenibilità, con un forte impegno nella riduzione dell’inquinamento, nel miglioramento del traffico e nella promozione di veicoli ecologici.
Tuttavia, la transizione verso una mobilità sostenibile comporta delle sfide. Le città devono adattarsi a nuovi modelli di trasporto e tecnologie, affrontando difficoltà come l’insufficienza delle infrastrutture, i costi iniziali elevati e la resistenza al cambiamento da parte della società. Nonostante queste difficoltà, i benefici di queste innovazioni superano di gran lunga gli ostacoli. È fondamentale che istituzioni, urbanisti e cittadini collaborino per creare una visione condivisa del futuro. Ciò comporta, ad esempio, l’espansione delle piste ciclabili, l’introduzione di incentivi per le auto elettriche e il miglioramento delle opzioni di trasporto pubblico ecologiche. Tali iniziative sono cruciali per garantire che le città siano vivibili, pulite e pronte per le sfide future.
Per realizzare una mobilità sostenibile è necessario coinvolgere attivamente le comunità. La sensibilizzazione pubblica è determinante per l’adozione di pratiche di trasporto sostenibile. Educare i cittadini sui benefici di camminare, andare in bicicletta o utilizzare i mezzi pubblici, e sugli effetti delle loro scelte quotidiane sull'ambiente, è essenziale. Includere la comunità nel dibattito sulla mobilità sostenibile aiuta a rafforzare l’impegno collettivo per la tutela ambientale. L’impatto di questi sforzi cresce man mano che un numero maggiore di persone e aziende adotta soluzioni ecologiche, garantendo un futuro migliore per tutti.
La transizione verso la mobilità sostenibile è fondamentale per garantire la resilienza e la sostenibilità del nostro futuro. Grazie alle idee innovative proposte da Strade Nuove, le città possono tracciare la via verso un futuro ecologico. Superare le difficoltà e fare in modo che la mobilità sostenibile diventi la norma della vita urbana dipende dalla cooperazione tra le istituzioni, le imprese e le comunità. Adottare questi cambiamenti è non solo una necessità, ma anche una responsabilità.
Scopri di più su come la mobilità sostenibile può cambiare la tua città su stradenuove.net, dove vengono discusse idee creative per un futuro migliore, già in fase di attuazione.
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Giornata nazionale alberi, perché sono importanti nelle città
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(Adnkronos) - Associare l’albero esclusivamente al bosco o alla foresta ci fa dimenticare il ruolo chiave che gli alberi svolgono nelle città, dove troppo spesso sono visti come un ostacolo o un pericolo. Considerato che entro il 2050 oltre l’80% dei cittadini europei vivrà in aree urbane, è fondamentale capire perché gli alberi sono vitali. A spiegalo è il Wwf in occasione della giornata nazionale degli alberi che si svolge il 21 novembre. Per produrre ossigeno, gli alberi assorbono la CO2 e fino ad un quarto del particolato atmosferico emesso dalle attività antropiche (traffico veicolare, riscaldamento, emissioni industriali), rendendo così più pura l’aria che respiriamo quotidianamente in città. Gli alberi filtrano anche l’acqua, riducendo la diffusione degli inquinanti urbani in suolo e nei corsi d’acqua. Inoltre, le chiome degli alberi assorbono quasi la metà dell’acqua piovana, mentre le radici aumentano la permeabilità del suolo rispetto ad una superficie cementificata o asfaltata, facilitando così la penetrazione dell’acqua e riducendo il rischio di allagamenti o inondazioni. Le chiome degli alberi sono in grado di assorbire anche le onde acustiche, fungendo da barriere fonoassorbenti e riducendo il rumore delle città che sempre più spesso raggiunge livelli ritenuti nocivi. L’ombra degli alberi, inoltre, abbassa localmente la temperatura di diversi gradi: questo consente di ridurre sia i consumi di aria condizionata che la mortalità estiva dovuta al fenomeno delle isole di calore. Ecco perché il Wwf sostiene la regola del '3-30-300': 3 alberi visibili da ogni abitazione, 30% di copertura arborea in ogni quartiere e uno spazio verde a non più di 300 metri da casa. Secondo diversi studi, le persone che vivono in città con più spazi alberati hanno uno stile di vita più sano, svolgono più camminate e in generale più attività fisica, con conseguente calo della probabilità di essere in sovrappeso fino del 40%. Gli alberi stimolano anche la creatività e riducono lo stress, migliorano l’umore e trasmettono sensazione di pace e benessere. Infine, ma non meno importante, forniscono habitat e sostanze nutritive a molteplici specie di animali, quali gli insetti e gli uccelli. Se per noi tutti questi preziosi servizi sono gratuiti, in realtà hanno un valore anche economico: ad esempio, il valore di mercato delle abitazioni presso un’area alberata è superiore anche del 5%. Oltre ad una adeguata gestione degli alberi funzionale ad evitare l’abbattimento dovuto a cattiva manutenzione come troppo spesso ancora accade, è importante aggiungerne di nuovi: anche le Strategie Ue 'forestale' e 'per la biodiversità' al 2030 ora obbligano a rendere le città più verdi. La scelta delle specie arborea da impiegare è importante perché non tutte si adattano bene a contesti inquinati e con scarsa disponibilità idrica e di volume di suolo quali quelli urbani. Le specie da utilizzare - meglio se molteplici piuttosto che una sola - vanno selezionate in base al sito di impianto, alle condizioni climatiche, ad alcune caratteristiche anatomiche (stabilità dei rami, invasività delle radici) e al ruolo che dovranno svolgere: alcune sono più adatte contro l’inquinamento, altre per fare ombra, altre a scopo ornamentale e così via. [email protected] (Web Info) Read the full article
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The Quest for Passenger-Only Cars A Sustainable Solution for Modern Mobility
Nel mondo di oggi in rapida evoluzione, la ricerca di soluzioni di trasporto innovative e sostenibili è diventata più critica che mai. Con la continua espansione dell’urbanizzazione e l’aumento delle preoccupazioni ambientali, gli individui sono sempre più alla ricerca di modi per ridurre la propria impronta di carbonio e fare scelte responsabili quando si tratta di mobilità. Una soluzione promettente che sta guadagnando terreno è il concetto di auto per soli passeggeri, un approccio rivoluzionario ai trasporti che ha il potenziale per rimodellare il modo in cui ci spostiamo da un luogo all’altro.
Il panorama automobilistico tradizionale │ dominato da veicoli multi-passeggero, che spesso sono sovraprogettati per gli spostamenti quotidiani di un singolo individuo. Queste auto sono dotate di pi posti, motori pi grandi e spazio di carico maggiore del necessario per la maggior parte dei viaggi giornalieri. Di conseguenza, consumano pi energia, contribuiscono alla congestione del traffico ed emettono livelli pi elevati di gas serra.
L’auto per soli passeggeri, d’altro canto, rappresenta uno spostamento verso una forma di trasporto più sostenibile ed efficiente. Questo veicolo innovativo è progettato esclusivamente per un passeggero, ottimizza il consumo di energia, riduce le emissioni e offre una serie di vantaggi che possono aiutare ad affrontare molte delle sfide associate alla mobilità contemporanea.
Uno dei vantaggi più importanti delle auto per soli passeggeri è il loro impatto ambientale. Questi veicoli sono tipicamente elettrici o ad alta efficienza nei consumi, riducendo le emissioni di carbonio e l’inquinamento atmosferico. Ridimensionando il veicolo e utilizzando fonti di energia alternative, possiamo ridurre significativamente la nostra dipendenza dai combustibili fossili, contribuendo a combattere il cambiamento climatico e a migliorare la qualità dell’aria nelle nostre città.
Le auto per soli passeggeri hanno anche il potenziale per alleviare la congestione del traffico. L’attuale modello di veicoli multi-passeggero contribuisce agli ingorghi nelle aree urbane, facendo sprecare tempo e carburante mentre i pendolari siedono in lunghe code. Al contrario, le auto monoposto occupano meno spazio sulla strada, il che significa meno veicoli sulle strade e meno traffico.
Inoltre, le auto solo passeggeri promuovono un uso del territorio più sostenibile. Con una ridotta necessità di parcheggi e minori costi infrastrutturali, le città possono allocare risorse ai trasporti pubblici, alle piste ciclabili e agli spazi verdi. Questo approccio non solo migliora l’estetica urbana ma incoraggia anche stili di vita più sani e attivi.
La sicurezza è un’altra considerazione chiave. I veicoli monoposto possono essere progettati con caratteristiche di sicurezza avanzate, rispondendo specificamente alle esigenze del singolo occupante. Questa personalizzazione può comportare un'esperienza di guida più sicura e ridurre il rischio di incidenti.
L’adozione di autovetture solo per passeggeri potrebbe avere anche un impatto economico positivo. Produttori e innovatori nel settore dei trasporti troveranno nuove opportunità di crescita e innovazione, favorendo la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo economico. Inoltre, le persone possono aspettarsi di risparmiare sui costi di trasporto poiché questi veicoli sono generalmente più convenienti da acquistare, utilizzare e mantenere.
Tuttavia, è essenziale affrontare le potenziali preoccupazioni sulla fattibilità delle auto per soli passeggeri. I critici sostengono che la comodità dei veicoli multi-passeggero, come il car pooling e le gite familiari, potrebbe essere compromessa. Per contrastare questo problema, i servizi di car sharing e le opzioni di noleggio per veicoli più grandi possono essere resi prontamente disponibili per le occasioni in cui è necessario spazio aggiuntivo.
In conclusione, la ricerca di autovetture solo per passeggeri rappresenta un passo promettente verso un trasporto più sostenibile ed efficiente. Questi veicoli hanno il potenziale per rivoluzionare il modo in cui ci muoviamo, riducendo le nostre emissioni di carbonio, alleviando la congestione del traffico e offrendo numerosi vantaggi ambientali, economici e sociali. Sebbene esistano sfide e preoccupazioni, è essenziale riconoscere il potenziale delle auto solo passeggeri come componente vitale del futuro della mobilità. Guardando al futuro, è chiaro che lo spostamento verso soluzioni di trasporto più responsabili e personalizzate è un’idea il cui momento è giunto, e le auto per soli passeggeri sono in prima linea in questo movimento di trasformazione.
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Il Segreto delle Piante che Salvano le Nostre Città: Stabilità dei Pendii e Altre Meraviglie
Il Segreto delle Piante che Salvano le Nostre Città: Stabilità dei Pendii e Altre Meraviglie In una città in continua crescita, dove le sfide ambientali e la qualità della vita urbana sono sempre più importanti, esiste un segreto nascosto sotto i nostri occhi verdi: il contributo silenzioso delle piante ornamentali. Non sono solo un tocco di bellezza nelle aree urbane e suburbane, ma svolgono un…
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Le nuove tendenze del mercato immobiliare post-pandemia
La pandemia da Covid-19 ha avuto un forte impatto sul mercato immobiliare, portando cambiamenti significativi nelle tendenze e nelle preferenze degli acquirenti. La casa, infatti, è diventata ancora più importante di quanto lo fosse prima, diventando il luogo principale in cui trascorrere il proprio tempo. Secondo gli esperti, queste sono le principali tendenze del mercato immobiliare post-pandemia. 1. La ricerca di case più grandi Essendo costretti a trascorrere più tempo in casa, molti acquirenti hanno iniziato a cercare case più grandi con più spazio abitabile. Inoltre, la necessità di avere uno spazio separato per il lavoro o l'istruzione a distanza ha acuito la domanda di case più grandi con stanze aggiuntive come studi o uffici a casa. 2. La preferenza per le case al di fuori dei centri urbani Con la crescita dello smart working, molti acquirenti stanno cercando case al di fuori dei centri urbani in modo da avere uno stile di vita più tranquillo e una qualità dell'aria migliore. Si stanno anche verificando spostamenti verso aree più rurali o di campagna, lontano dalla città, dove gli acquirenti cercano spazi verdi e di godimento della natura. 3. Una maggiore preferenza per le case con aree esterne Con il distanziamento sociale in atto, le persone hanno imparato ad apprezzare di più gli spazi aperti. Per questo motivo, sono sempre più richieste le case con giardini, cortili o balconi grandi, dove è possibile trascorrere del tempo all'aperto senza dover lasciare la propria proprietà. 4. L’ interesse per gli immobili sostenibili Il tema della sostenibilità è diventato un argomento centrale nel mercato immobiliare post-pandemia. Gli acquirenti stanno cercando case che abbiano un impatto minimo sull'ambiente, come le case passive o a basso consumo energetico. Anche la posizione e la mobilità rappresentano fattori importanti, incentivando la domanda di case vicine alle aree urbane o dotate di mezzi di trasporto ecologici. 5. L’aumento della richiesta di case vicine a servizi utili e tecnologie avanzate La pandemia ha anche portato a un aumento della richiesta di case vicine a servizi come supermercati e farmacie, ma anche agli uffici postali o ai servizi comunali, riducendo la necessità di spostamenti inutili. Inoltre, la crescente dipendenza dalle tecnologie durante la pandemia ha portato ad una crescente richiesta di case equipaggiate con tecnologie avanzate, come domotica o impianti di videosorveglianza, in modo da poter controllare la propria casa da remoto e in sicurezza. In conclusione, la pandemia ha portato grandi cambiamenti nel mercato immobiliare. Acquirenti che alla ricerca di case più grandi, dotate di tecnologie avanzate e vicine a servizi essenziali e attrezzature di rilevanza ambientale o sostenibile, a spese invece delle soluzioni tradizionali, come quelle centrarele ma prive di spazi all’aria aperta e tecnologie avanzate. Tali tendenze sono tutte volte a soddisfare una nuova sensibilità verso il proprio benessere interno, fisico, ma anche economico ed ambientale. Chiaramente ci sono potenzialmente anche sfide da affrontare, ad esempio per quanto riguarda l'accessibilità economica, ma la tendenza sembra confermarsi. Fonti: 1. https://www.ilsole24ore.com/art/milano-case-citta-all-infuori-ecco-cosa-cercano-gli-acquirenti-ADLHZvx 2. https://www.mobiliare.it/casa-permanente-o-seconda-casa-le-nuove-tendenze-del-mercato-immobiliare-post-pandemia/ 3. https://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2021/07/20/128740-coronavirus-cambio-di-preferenze-nel-mercato-immobiliare-come-cambiano-le 4. https://www.immobiliare.it/blog/mercati/post-pandemia-come-cambia-il-mercato-immobiliare/ Read the full article
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"Crescere" aria pulita in città è possibile?
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Il verde tecnico per il miglioramento della qualità atmosferica. Le polveri sottili: una pandemia silenziosa Salute e qualità dell'aria in città costituiscono sempre più un binomio inscindibile nel contesto urbano, specialmente se si considera che l'inquinamento atmosferico rappresenta una delle principali cause di mortalità al mondo (1), tanto da definire questo fenomeno come "pandemia silenziosa". Le fonti principali in città sono rappresentate dal traffico veicolare, dal riscaldamento e dall'attività industriale (2) che hanno come risultato la formazione di "nebbie" inquinanti (Figura 1). A questo contesto si aggiunge l'effetto del cambiamento climatico che, aumentando le temperature e diminuendo le precipitazioni su larga scala, può influenzare in particolare la concentrazione delle polveri sottili (3), troppo spesso oltre i limiti normativi (4).
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Le Nature-based Solution nel contesto urbano per il miglioramento della qualità dell'aria Nell'ambito del piano d'azione del Green Deal europeo, la Commissione Europea ha prefissato l'obiettivo di diminuire del 55% il numero di morti premature causate dal particolato fine (PM2,5) entro il 2030 (5). Di conseguenza, è obbligatorio sia ridurre le emissioni sia mitigare l'inquinamento atmosferico per migliorare la qualità della vita nelle aree urbane. Tuttavia, lo spazio al suolo nel contesto urbano risulta spesso limitato. Come fare? Un aiuto può arrivare da alcuni tipi di Nature-based Solution (NbS, Figura 2) (6),
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e in particolare dal verde tecnico come, per esempio, i tetti verdi e le facciate verdi aie possono contribuire in modo significativo al miglioramento della qualità dell'aria. Infatti, se l'uso di aree verdi ad alta densità arborea è da preferire nel contesto urbano, tuttavia, il verde tecnico può fornire un contributo significativo al miglioramento della qualità di vita dei cittadini (7). Questo grazie all'azione delle piante, in grado di fornire numerosi servizi ecosistemici, tra cui il miglioramento della qualità dell'aria, attraverso la cattura di inquinanti atmosferici come le polveri sottili sulla propria superficie fogliare (8). Tali NbS, oltre ad avere un elevatissimo impatto estetico e psico-fisico sulla popolazione, rappresentano anche un'applicazione tecnologica del verde impiegabile su vasta scala, in particolare dove lo spazio al suolo risulta ridotto a causa dell'alta densità del costruito (Figura 3).
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Quanto è efficace il verde tecnico? Diversi parametri determinano le prestazioni del verde tecnico e, in particolare, di quello verticale nel miglioramento della qualità dell'aria, quali per esempio la vitalità (uso di specie coerenti con il contesto bioclimatico di riferimento) e il portamento della pianta (che determina l'angolo di incidenza rispetto al flusso d'aria), il fogliame deciduo o sempreverde (con diversa captazione durante l'anno), la densità fogliare (più efficace se elevata) e morfologia e micromorfologia della superficie fogliare (presenza di peli o cere fogliari) (9,10) (Figura 4).
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L'uso di facciate verdi non costituisce un ostacolo rispetto alle masse d'aria contenenti inquinanti, poiché consente la libera circolazione dei flussi d'aria all'interno dei canyon urbani (8). Inoltre, la localizzazione spaziale delle facciate verdi, ovvero la vicinanza alla strada e alle sorgenti di emissioni veicolari, e la scelta di specie vegetali idonee possono consentire una buona capacità di assorbimento delle polveri sottili (10-12). Quanto possono assorbire le piante? Diversi modelli di deposizione degli inquinanti, tra cui quello sui tetti verdi di Chicago (13) hanno dimostrato che 20 ettari di tetto verde rimuovono 1675 chili di inquinanti atmosferici in un anno e in particolare ozono (52%), ossidi di azoto (27%), polveri sottili come il PM10 (14%) e anidride solforosa (7%), mentre altri studi hanno documentato che un aumento delle coperture a verde tecnico del 10-20% nella città di Toronto aumenterebbe in maniera economicamente apprezzabile la qualità di vita dei cittadini con minore impatto sul sistema sanitario (14). Se pensate che ci vogliano grandi estensioni per ottenere questi benefici è utile sapere che un metro quadro di tetto a semplice copertura a prativa può rimuovere fino a 0,5 chili di PM2,5 all'anno (15)! Quanto costa e perché farlo? Diversi studi hanno già dimostrato che le attuali facciate verdi sul mercato presentano diversi aspetti che ne limitano la diffusione in ambito urbano, quali costi e manutenzione elevati (16). In generale, un tetto verde ha un costo di installazione che varia tra i 100 e i 250 euro al metro quadro (17), mentre per una facciata verde i costi possono essere ancora più variabili a seconda della tipologia, della scelta di specie, del sistema di irrigazione, oscillando da un minimo di 80 a un massimo di 450 euro al metro quadro (www.ambienteitalia.it). Va però considerato che questo tipo di installazioni comporta una molteplicità di benefici, oltre a quelli già citati sulla salute umana. Un involucro verde può infatti aumentare la longevità di un tetto anche dai 20 ai 40 anni (18). Da notare che l'installazione di un involucro verde, come anche la presenza di aree verde circostanti, può aumentare il valore dell'immobile dal 6 al 15% (19). Quali potrebbero essere le applicazioni su vasta scala? Molteplici superfici, ben oltre quelle degli edifici pubblici e privati, si prestano alle applicazioni di verde tecnico; basti pensare all'inverdimento di superfici verticali, di differenti tipologie, che fiancheggiano strade carrabili, con la finalità di assorbimento di polveri sottili e di mitigazione del fenomeno isola di calore. Da notare però che gli incentivi fiscali giocano un ruolo importante per la sostenibilità economica dei sistemi di inverdimento tecnico, impattando in modo significativo sui risultati economici globali e risultando pertanto essenziali alla promozione di queste soluzioni (16). Per rendere i costi più concorrenziali, occorre dunque lavorare per la progettazione di sistemi leggeri e a ridotto spessore, per facilitare l'applicazione su vasta scala nel tessuto urbano anche su costruzioni preesistenti e su superfici che vadano oltre quelle degli edifici. Oltre a ridurre le emissioni alla fonte, occorre dunque cambiare il modo in cui concepiamo il verde a scala urbana, andando ben oltre il concetto di arredo, pensando che le piante possano essere integrate e co-crescere con la città, e contribuire alla qualità della nostra vita, rappresentando un modo efficace di rendere le nostre città più adattive, salubri, vivibili. E. ROCCOTIELLO - Dipartimento di Scienze della Terra dell'Ambiente e della Vita, Università degli Studi di Genova [email protected] BIBLIOGRAFIA - Egerstrom N, Rojas-Rueda D, Martuzzi M et al. Health and economic benefits of WHO air quality guidelines. 2022 Western Pacific Region Bulletin of the World Health Organization; BLT.22.288938 - Karagulian F, Belis CA, Dora CFC et al. Contributions to cities' ambient particulate matter (PM): a systematic review of local source contributions at global level. Atm. Environ. 2015;120:475-83. - Doherty RM, Heal MR, O'Connor FM. Climate change impacts on human health over Europe through its effect on air quality. Environ. Health. 2017;16(1):118. - European Environment Agency. Air Quality in Europe 2019 — European Environment Agency. 2019; https://www.eea.europa.eu/publications/air-quality-in-europe-2019. - European Commission. 2021; Register of Commission Documents - COM(2021)400'. 12 May 2021. https://ec.europa.eu/transparency/ documents-register/detail?ref=COM(2021)400&lang=en. - Cohen-Shacham E, Janzen WG, Maginnis S. (eds.) Nature-based Solutions to address global societal challenges. Gland, Switzerland: xiii + 97pp; 2016. - Perini K, Ottelé M, Giulini S et al. Quantification of fine dust deposition on different plant species in a vertical greening system. Ecol. Engin. 2017;100:268-76. - Ysebaert T, Koch K, Samson R et al. Green walls for mitigating urban particulate matter pollution—a review' Urban Forestry & Urban Greening 2021;59:127014. - Janhall S. 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Greenbacks from green roofs: forging a new industry in Canada; status report on benefits, barriers and opportunities for green roof and vertical garden technology diffusion; Environmental Adaptation Research Group: Toronto, ON, Canada, 1999. Read the full article
#ariapulita#attivitàindustriale#inquinamentoatmosferico#Nature-basedSolution#polverisottili#qualitàdell'aria#riscaldamento#sistemasanitario#trafficoveicolare#verdetecnico
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Fao: invita le metropoli a prendersi cura del verde urbano
Fao: invita le metropoli a prendersi cura del verde urbano
Read More Torino, Milano, Modena, Cesena, Padova e Lignano Sabbiadoro sono le 6 città italiana rientrate nel programma Tree City of the World della FAO, il quale comprende 139 città che difendono le loro aree verdi. Nel 2018, durante il primo Forum Mondiale sulle Foreste Urbane tenutosi a Mantova, si ispirarono al Tree City USA della Labor Fao: invita le metropoli a prendersi cura del verde…
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CASE E NATURA IN ARMONIA: LE NUOVE CITTÀ VERDI
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Sviluppare comunità umane in rispetto alla natura e con una maggiore consapevolezza per gli spazi necessari con più armonia e rispetto tra uomo e ambiente, è possibile. Alcune esperienze in tutto il mondo lo fanno da tempo e stanno ispirando una nuova generazione di urbanisti, architetti e pianificatori, rappresentando delle buone pratiche che sono diventate esempi virtuosi da studiare e spesso anche da replicare.
Madina è un sobborgo di Accra, nel sud-est del Ghana, in Africa. Nonostante la sua popolazione di circa 140.000 abitanti, la città ha mantenuto una grande parte della sua occupazione di suolo, dedicata interamente al verde.
I pianificatori delle città del Ministero, del governo locale e dello sviluppo rurale hanno avviato nel 2013 una pianificazione sistematica di estese aree verdi all'interno della città. Il rapido sviluppo urbano è stato organizzato con l’abbinamento di edifici, campi coltivati e aree naturali. Oggi oltre il 50% dei cittadini del Ghana vive in aree urbane e sebbene l'urbanizzazione sia un fenomeno naturale crescente, lo sviluppo di questo tipo di pianificazione ha permesso di portare circa la metà della produzione agricola di tutto il Ghana nella città di Accra.
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Fonte: World Urban Planning - 26 giugno 2020
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Il verde urbano in Italia: un'occasione mancata
Il patrimonio forestale e boschivo italiano è cresciuto negli ultimi anni, arrivando a coprire il 36,7% del territorio nazionale. Tuttavia, il verde urbano non è aumentato di pari passo. Secondo il Report Foreste 2023 di Legambiente, la media di alberi per abitante nei capoluoghi di provincia italiani è di soli 24, contro i 9 metri quadrati previsti dalla normativa europea. Verde urbano che non cresce: perché? Le cause di questa situazione sono molteplici. Innanzitutto, la crescente urbanizzazione sta fagocitando le aree verdi. Inoltre, la crisi economica degli ultimi anni ha portato a un taglio degli investimenti pubblici in questo settore. Infine, la mancanza di una strategia nazionale per il verde urbano ha ostacolato lo sviluppo di progetti omogenei e coordinati. Le conseguenze della mancanza di aree verdi urbane sono molteplici. Innanzitutto, il verde urbano svolge un ruolo fondamentale per la salute e il benessere dei cittadini. Gli alberi, infatti, producono ossigeno, assorbono anidride carbonica e polveri sottili, e contribuiscono a mitigare il microclima urbano. Inoltre, questo favorisce la biodiversità e migliora la qualità della vita in città. Il ruolo delle amministrazioni locali e delle istituzioni nazionali In questo contesto, è importante che le amministrazioni locali e le istituzioni nazionali si impegnino per promuovere lo sviluppo del verde urbano. È necessario, innanzitutto, aumentare gli investimenti in questo settore e definire una strategia nazionale che guidi le politiche locali. Inoltre, è importante coinvolgere i cittadini nella progettazione e nella gestione del verde urbano, in modo da creare spazi verdi che siano realmente fruibili e apprezzati. Le proposte di Legambiente Legambiente indica cinque azioni prioritarie su cui è fondamentale accelerare il passo: - Implementare gli impegni per la Strategia Forestale Nazionale per raggiungere i target al 2030 di aumento della capacità di assorbimento della CO2 di superfici e suoli forestali e di rafforzamento della bioeconomia circolare. - Piena applicazione, con controlli e verifiche, della Legge 10/2013 "Nuove norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani". - Incentivare la nascita di cluster regionali sulla base del "Cluster nazionale Italia Foresta Legno", per rafforzare il made in Italy, aumentare la produzione interna di prodotti forestali e accelerare la transizione ecologica. - Completare con successo i progetti del Pnrr dedicati al verde urbano, scongiurandone i tagli previsti. - Promuovere un piano nazionale di messa a dimora di alberi e il verde pubblico urbano, puntando sulla crescita sostenibile del vivaismo e la ripresa dei vivai pubblici. Il problema del verde urbano Ripensare e rigenerare le aree urbane rendendole più verdi, sostenibili e accessibili è un'occasione da non perdere. È necessario un impegno condiviso da parte di tutti gli attori coinvolti, per creare città più vivibili e resilienti alla crisi climatica. Foto di JamesDeMers da Pixabay Read the full article
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🇺🇸Malmö offers the opportunity to enjoy a moment of relaxation immersed in the green of nature. The Swedish city, nicknamed the 'city of parks', has many well-kept urban green areas. Pildammparken is the largest park in Malmö, known for its light and sound shows and fountains that dance to famous classical music. Folkets Park, inaugurated in 1891, today is animated by numerous events and attractions for everyone, young and old. Around Malmö Castle you can visit the Kungsparken, the 'king's park', built in 1872 at the behest of King Oscar following the example of the English gardens, and the Slottsparken, 'the castle park', with a dense forest of trees, ponds and sculptures. The presence of snow in winter gives even more suggestive landscapes. 🇮🇹Malmö offre la possibilità di godere un momento di relax immergendosi nel verde della natura. La città svedese, soprannominata ‘città dei parchi‘, presenta tante aree verdi urbane tutte molto curate. Il Pildammparken è il più grande parco di Malmö, noto per gli spettacoli di luci e suoni e per le fontane che danzano sulle note di celebri brani di musica classica. Il Folkets Park, inaugurato nel 1891, oggi è animato da numerosi eventi e attrazioni per tutti, grandi e piccini. Attorno al Castello di Malmö si possono visitare invece il Kungsparken, il ‘parco del re‘, realizzato nel 1872 per volere del re Oscar sull’esempio dei giardini inglesi, e il Slottsparken, ‘il parco del castello‘, con un fitto bosco di alberi, laghetti e sculture. La presenza della neve in inverno regala paesaggi ancora più suggestivi. (presso Malmö, Sweden) https://www.instagram.com/p/CItFueyh7Ob/?igshid=dab97ga1gx4f
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Posted @withregram • @sergiocosta.min Un albero tutela la biodiversità di un territorio, garantisce la funzionalità degli ecosistemi, contrasta i cambiamenti climatici, migliora la salute e il benessere dei cittadini, ha una funzione di assorbimento e stoccaggio di CO2, migliora la qualità dell’aria, abbassa le temperature urbane e per ultimo, ma non per importanza, rende belle le nostre città. Per questi motivi nella Legge Clima è stata prevista una norma sulla forestazione urbana. Poche ore fa la Conferenza unificata delle regioni e comuni ha dato l’ok al decreto attuativo che stanzia 30 milioni per finanziare, per due anni, progetti di forestazione urbana. Chiaramente questi fondi saranno controllati e possono essere anche revocati nel caso in cui si riscontrino difformità tra l’esecuzione e la progettazione. Inoltre il ministero ammetterà solo piani dettagliati di gestione che prevedano la piantumazione e anche la gestione e la manutenzione delle aree verdi realizzate, per almeno 7 anni, e la sostituzione con nuovi alberi in caso non attecchiscano quelli piantati. Da oggi inizia il cammino per avere città più verdi e meno grigie! https://www.instagram.com/p/CGF0RTgF6RE/?igshid=g6vsptopwsyi
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Le città del futuro: Smart Cities
Gli incessanti progressi nel campo della robotica, dell’automazione e dell’intelligenza artificiale hanno aperto numerose vie a un futuro, caratterizzato da progetti sempre più ambiziosi; uno di questi è sicuramente quello delle Smart Cities.
Una smart city è un’area urbana in cui, grazie all’utilizzo delle tecnologie digitali e più in generale dell’innovazione tecnologica, è possibile ottimizzare e migliorare le infrastrutture e i servizi ai cittadini rendendoli più efficienti. È, insomma, una città intelligente, che sa stare al passo con le innovazioni e con la rivoluzione digitale, e sostenibile in grado di garantire un’elevata qualità di vita ai suoi cittadini grazie alla continua trasmissione di dati e informazioni fra le diverse infrastrutture integrate, in modo da avere una soluzione immediata a qualunque problema si verifichi.
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Paesaggio urbano con servizi intelligenti - Fonte: Shutterstock
Le caratteristiche fondamentali di una città intelligente sono:
Partecipazione e responsabilità condivisa: I cittadini devono interagire, dialogare e partecipare alla vita amministrativa locale. E’ dunque necessaria la presenza di un sistema informatico che permetta a tutti e in tempo reale di inviare una segnalazione di un problema o una richiesta di aiuto.
Smart building o edifici intelligenti: Ogni edificio e infrastruttura deve rispondere a precisi standard di efficienza e smartness (sia a livello ambientale che energetico)
Efficienza energetica e sostenibilità ambientale: Sfruttare gli smart systems per ottenere risultati di risparmio energetico, utilizzando soprattutto le energie rinnovabili; vi deve inoltre essere un’attenta cura delle aree verdi e dei parchi così come della gestione dei rifiuti nell’ottica di un’economia circolare.
Sicurezza Integrata: l’utilizzo delle tecnologie interconnesse e integrate tra loro permette di raggiungere ottimi risultati nell’ambito della sicurezza con l’obiettivo di ridurre al minimo il livello di criminalità.
Trasporto e mobilità: perché una città sia efficiente, più vivibile e intelligente, bisogna andare verso soluzioni che snelliscano il traffico e riducano l’inquinamento.
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I Punti fondamentali di una Smart City - Fonte: ShutterStock
Vi sono già dei contesti in cui l’integrazione tra città e tecnologia si sta compiendo, queste sono San Francisco, Tokyo e Dubai.
La baia di San Francisco ha sviluppato negli ultimi anni sistemi basati sull’uso di street-robot, principalmente nel campo del food delivery. Inizialmente il comitato di vigilanza aveva limitato l’utilizzo di tale tecnologia in quanto i cittadini non sapevano come interagire con le macchine, ma successivamente tramite un’attenta regolamentazione la situazione si è stabilita e oggi la città è all’avanguardia sul piano della legislazione e della integrazione con le nuove tecnologie sperimentali.
Il Giappone è sempre stato un passo avanti rispetto al resto del globo in ambito tecnologico e centro della sua sperimentazione non può non essere Tokyo: l’aereoporto di Haneda sfrutta sistemi robotici per la pulizia, sicurezza e accoglienza dei turisti; il villaggio olimpico è caratterizzata da una mobilità strutturata su sistemi driverless; infine le metropolitane, in cui gli assistenti umanoidi saranno capaci di fare controlli.
Non meno importante Dubai che a causa della continua crescita della popolazione è costretta a reinventarsi soprattutto in ambito energetico e della desalinizzazione dell’acqua. Per tale motivo nel 2014 è stato lanciato lo Smart Dubai Government che ha dato inizio alla ristrutturazione del suo sistema di governance partendo dalla creazione di una serie di enti che si stanno occupando di collegare le infrastrutture urbane a sistemi robotici e gestisti da IA.
Quello delle smart cities è probabilmente uno dei progetti più imponenti e velleitari degli ultimi anni e se mai riuscisse a diventare realtà scopriremo se il termine Utopia stia più per “non (ou) luogo (topia)” (accentuando l’irrealtà di tale possibilità) o per “ buon (eu) luogo (topia) “.
Roberto Pulvirenti
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Il Covid si è diffuso di meno nelle città con più aree verdi
Il Covid si è diffuso di meno nelle città con più aree verdi
AGI – Pubblicata sulla rivista “Environmental Research” una nuova ricerca internazionale condotta dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) sul tema della diffusione del COVID-19 in base all’inquinamento atmosferico e all’estensione delle aree verdi urbane e peri-urbane. “La ricerca, coordinata da Sima in collaborazione con la Facoltà di Medicina della prestigiosa Università…
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