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Autumnal Rites by Morticula Rex - Video by Andrea Ferrari
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" «Non essere così spaventato. L'amore non finisce. Solo perché non ci vediamo…». Aveva già deciso, anche se io non lo seppi fino al giorno dopo, quando il telefono non offrì nient'altro che una bocca aperta e silenziosa come quella di qualcuno ritrovato morto. «Mio caro, mio caro», disse lei, «la gente non continua forse ad amare Dio per tutta la vita senza mai vederlo?». «Non è il nostro genere di amore». «Alle volte ho l'impressione che non ce ne sia nessun altro». Avrei dovuto accorgermi di quanto lei fosse già sotto l'influsso di uno sconosciuto non aveva mai parlato in quel modo le prime volte che eravamo stati insieme. Con felicità, di comune accordo, avevamo eliminato Dio dal nostro mondo. Mentre io dirigevo con attenzione la luce della lampadina tascabile per illuminarle i passi attraverso l'ingresso devastato lei aggiunse: «Tutto dovrà andare bene. A condizione che amiamo abbastanza». «Io non posso dare ancora di più», dissi io. «Ti sei già presa tutto». «Tu non sai», disse lei. «Tu non sai».
Il vetro delle finestre si sbriciolava sotto i suoi piedi. Solo la vetrata policroma del portone d'ingresso era rimasta intatta. Il vetro diventava bianco là dove si polverizzava, come il ghiaccio che i bambini disfano nei campi fradici o sul ciglio delle strade. Di nuovo mi disse: «Non avere paura». Sapevo che non si riferiva a quei nuovi e strani ordigni che dopo cinque ore, senza pausa, ancora ronzavano in alto come api venute dal sud. Era il giugno del 1944, fu la prima notte di quelle che più tardi vennero chiamate V1. "
Graham Greene, Fine di una storia, traduzione di Alessandro Carrera, Prefazione di Scott Spencer, Postfazione e cura di Domenico Scarpa, Collana La memoria n. 1295, Palermo, Sellerio, 2024¹; pp. 131-132.
[Prima edizione originale: The End of the Affair, London: William Heinemann, 1951]
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Real Madrid Family at the Birthday Party of Benicio Valverde 🥳
Guille and Alejandra (Nacho), Luqui and Maca (Lucas Vazquez), Leo and Lucas (Joselu), Martin (Dani Carvajal), little brother of Camavinga and grandchildren of Carlo Ancelotti 🤍
#Benicio Valverde#Fede Valverde#Guille Fernandez#Alejandra Fernandez#Nacho#Macarena Vazquez Rodriguez#Lucas Vazquez Rodriguez#Lucas Vazquez#Alessandro Fulco#Andrea Fulco#Katia Ancelotti#Leonardo Ancelotti#Lucas Ancelotti#Eduardo Camavinga#Real Madrid#Birthday#kids together#Leo Mato#Joselu#Lucas Mato#Martin Carvajal#Dani Carvajal
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10 Chiese 10 Gialli: Crimini, Misteri e Colpi di Scena nei Luoghi di Culto
Un’antologia di racconti gialli ambientati in chiese e conventi, firmata da dieci autori talentuosi, tra cui Angela Caputo, collaboratrice di Alessandria today e italianewsmedia.com
Un’antologia di racconti gialli ambientati in chiese e conventi, firmata da dieci autori talentuosi, tra cui Angela Caputo, collaboratrice di Alessandria today e italianewsmedia.com 10 Chiese 10 Gialli è un’antologia intrigante che riunisce dieci autori del panorama giallistico italiano in un progetto letterario unico. Angela Caputo, autrice valida e collaboratrice di Alessandria today e…
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A Roma c'è una splendida ed antica piazza che sorge tra vetuste mura romane in parte crollate.
Lì è posta la statua a cavallo di Giorgio Castriota, detto "Skanderbeg" o Alessandro riferendosi ad Alessandro, il grande re e famosissimo conquistatore.
Il Castriota, rapito dal sultano, fu convertito all'islam e razzió senza freni le coste italiane, la stessa Albania tanto da meritarsi il titolo di Iskander "conquiststore".
Ma per miracolo divino, una lettera della madre lo fermó... Comprese cosa stesse facendo e abiuró la fede isl@mica tornando ad essere cristiano.
Ritornó in Albania e combatté per 20 anni il sultano che l'aveva rapito, bloccando, di fatto, l'avanzata dell'impero Bizantino nel cuore dell'Europa.
Dobbiamo moltissimo a questi personaggi come il Castriota e a Vlad Têpes perché hanno trascorso la VITA a combattere l'avanzata dell'isl@m...
Quando vedo in televisione certe scese nel mare della mia amata Terra Patria,Italia mia, mi si rivolta lo stomaco!!
I due grandi uomini si stanno rivoltando nelle loro fredde tombe!!
L' idolatria come è scritto nella Bibbia è il male del mondo perché permette di amare tutto senza amare nulla: la dove tutto è Patria non c'è Patria.
Possa Iddio far sorgere lo Spirito dei due eroi in ognuno di noi innamorati della propria Patria!!!
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Umiliato, ancora una volta.
Ieri, in un'intervista, il ministro della Cultura Sangiuliano ha rilasciato letteralmente questa dichiarazione: "Non mi venite a dire che in Italia non c'è stata una dittatura comunista".
Un falso clamoroso, a cui ha poi aggiunto un'equiparazione tra fascismo e comunismo.
Un falso a cui lo storico Alessandro Barbero, dopo una lunga risata, ha risposto così, umiliando quello che dovrebbe essere il Ministro della Cultura:
"Chissà perché le teste pensanti più in vista in Italia sono di sinistra.
C’è una differenza immensa tra fascismo e comunismo. E la differenza è questa: il fascismo è qualcosa che è nato in Italia, è durato vent’anni, ha contagiato altri Paesi, ha assunto una forma molto più spaventosa nella Germania nazista, e in tutte le sue forme conteneva dichiaratamente l’ideologia della violenza, della sopraffazione, della gerarchia, dell’autoritarismo, del razzismo, ed era esplicitamente questo. E gli orrori che i nazifascisti hanno commesso li hanno commessi realizzando quello che hanno sempre detto di voler fare.
Il comunismo, purtroppo, è stata un’esperienza tragicamente fallimentare perché dove i comunisti sono andati al potere hanno quasi ovunque creato regimi fallimentari e, in alcuni casi, spaventose dittature, non c’è il minimo dubbio.
Ma il comunismo è stato anche la fede di milioni di persone in tutto il mondo che non sono mai andate al potere, non hanno mai creato dittature, che sono state perseguitate e massacrate per un secolo in tantissimi paesi e che sentivano di lottare per la giustizia, per la democrazia e per la libertà.
E allora i comunisti sono anche stati questi, mentre i nazisti e i fascisti sono solo quelli lì, non esistono nazisti e fascisti che non aderiscono a quello che le loro dittature hanno fatto”.
E non c'è altro da aggiungere.
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Alla messa della domenica di Pasqua, il parroco ha chiesto ai fedeli, al termine dell'omelia:
- Quanti di voi sono riusciti a perdonare i propri nemici?
Tutti hanno alzato la mano, tranne una vecchietta in seconda fila.
- Maria, tu non sei disposta a perdonare i tuoi nemici? chiese il parroco.
“Non ho nemici”, rispose dolcemente.
- “Questo è molto raro!!!” - disse il prete. “Quanti anni hai?”
- 108 anni
Tutti i presenti si sono alzati ed hanno applaudito a lungo la piccola signora.
- “Vieni a dirci come vivere 108 anni e non avere nemici” disse il parroco.
La vecchia si alza a fatica, va all'altare, con mani tremanti tiene il microfono e, guardando l'assemblea, tutta commossa, dice:
- Sono tutti morti, quei figli di puttana!!!
(Alessandro Bortolotto De Lillo)
Vogliatevi bene.....
Oppure... campate molto a lungo... 😏
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L'ESORCISTA... di Alessandro Casalini
Fu la mia migliore amica a liberarmi, prendendo in mano la situazione come un esorcista navigato, capace di prendere a pugni il demonio in persona senza alcuna esitazione.
Incredibile!
Io, il film, l'avevo visto una sola volta, evitando di concedermi il bis, nemmeno quando era stata riproposta nelle sale la versione integrale, ancora più paurosa, dicevano.
No grazie.
A me quelle "cose lì" facevano perdere il sonno, perché se credi in Dio, allora per par condicio devi credere anche nel Diavolo.
Ma torniamo alla mia possessione: gli uomini.
Ero succube del loro volere, una bambola di pezza alla loro mercé.
Mi facevo pena, ma non potevo fare altrimenti.
E così collezionavo uomini come francobolli, anche se in realtà erano loro a prendersi gioco di me.
Un trofeo scadente da mettere in bacheca per riempire uno spazio vuoto, in attesa di riconoscimenti più prestigiosi, ecco tutto ciò che rimaneva di me.
Ero solo un oggetto del piacere, ma non riuscivo a scrollarmi di dosso il personaggio che mi era stato cucito su misura da chissà chi, probabilmente da me stessa.
Poi arrivò lei, l'amica dimenticata e poi ritrovata, l'esorcista.
Mi urlò contro di tutto, arrivò persino a prendermi a schiaffi.
Lo fece per il mio bene, anche se in principio non fui affatto entusiasta dei suoi modi violenti.
Ma in qualche modo funzionò.
Ricordo che il giorno in cui tornai a essere una vera donna, mi piegai in due e cominciai a vomitare, come mi era capitato altre volte quando avevo alzato troppo il gomito.
Anche se questa volta fu diverso.
Ciò che risalì il mio esofago e fuoriuscì dalla bocca, ma anche e soprattutto dalla mente e dal cuore, furono gli uomini con i quali ero stata a letto, piccoli piccoli come omini in miniatura, anche se con fattezze riprodotte alla perfezione.
Biondi, mori, magri e grassi.
Con la barba e senza capelli.
Tutto il campionario.
Li vedevo protestare e gridare sproloqui contro di me, mentre finivano spiaccicati sul marciapiede, uno sull'altro come merce avariata.
E lei, la mia migliore amica, non smise di sostenermi e di spronarmi a rigettare quel maledetto bolo indigesto nemmeno per un attimo, fino all'ultima goccia.
E io lo feci, con le lacrime agli occhi e in preda ai conati più violenti che avessi mai sperimentato, fino a quando non tornai a essere libera.
- Mi hai esorcizzata - borbottai, cercando di tirarmi su.
La mia amica sorrise e, senza distogliere lo sguardo dagli omini agonizzanti ai nostri piedi, disse: - Che ne facciamo di questi qua?
Già, che fare di questa spazz...
Improvvisamente ebbi un'idea che mi parve la migliore di sempre. - Organico o indifferenziata? - azzardai.
Non ci fu bisogno di aggiungere altro.
(Illustrazione by Yuval Robichek)
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Benevento - Arco di Traiano - 114
Nerva non seppe ingraziarsi le truppe e fu costretto a scegliere come successore Traiano, il generale più popolare, che nel 98 divenne imperatore e nel 106 sconfisse i Daci di Decebalo raggiungendo la massima espansione dell’Impero.
Dopo di lui la storia dell’Impero proseguì come segue:
- 117 Adriano imperatore. Fra le altre opere, fa costruire il Vallo: è il segno di un cambiamento, dall’astensione dei confini alla difesa dell’Impero;
- 138 Antonino Pio imperatore
- 161 Marco Aurelio imperatore. Morì, come il fratello Lucio Vero, di peste antonina, il vaiolo, che viaggiò nell’Impero con le legioni che dalla Siria furono richiamate nel Nord e responsabile dello spopolamento di zone dell’Impero che venivano ripopolate attraverso l’insediamento di coloni barbari;
- 180 Commodo imperatore
- 193 Fine della dinastia antonina. Prima Elvio Pertinace, poi Didio Giuliano ed infine Settimio Severo imperatore. Da principato, l’Impero diventato dominato: il potere non si basa più sul Senato, ma sull’esercito;
- 211 Caracalla, facendo assassinare il fratello Geta, è imperatore. L’anno successivo concederà la cittadinanza romana a tutta la popolazione dell’Impero. Diversamente dall’identità di sangue che ha sempre limitato l’espansione greca, Roma si è rivelata in grado di fare leva sull’apporto delle popolazioni sottomesse grazie alla cooptazione delle élite e alla romanizzazione (lingua, diritto, infrastrutture, cultura, …), ma questo processo, a partire dal III sec. coinvolge con sempre minore efficacia le masse;
- Caracalla è assassinato nel 217, gli succedono Macrino (217), Eliogabalo condannato alla damnatio memoriae (218), Alessandro Severo (222) e Massimino il Trace che riprese le attività militari volte a difendere i confini (235);
- Aureliano, salito al trono nel 270 dopo un lungo periodo di instabilità ai confini nonostante la riorganizzazione della difesa da parte di Valeriano (253 - 260) e Gallieno (260 - 268), sconfigge nel 272 Zenobia che era insorta e aveva creato il Regno di Palmira. Inoltre introdusse, come tentativo di collante culturale il culto del Sol Invictus, e creò le mura a Roma;
- Diocleziano, imperatore dal 284, ristabilì l’ordine e introdusse la Tetrarchia;
- Costantino sconfigge prima a Torino e poi sul Ponte Milvio Massenzio e scioglie la guardia dei pretoriani (312);
- Con l’Editto di Milano (313) si instaura la libertà di culto: le disuguaglianze sociali che l’Impero non riuscì a ridurre, l’organizzazione della Chiesa e la mancanza di spiritualità della fede tradizionale costituirono i principali fattori di diffusione della nuova religione;
- Costantino presiede il Concilio di Nicea;
- Costantinopoli nel 330 diventa la capitale dell’Impero;
- con la sconfitta di Valente ad Adrianopoli nel 378 iniziano le invasioni barbariche;
- Graziano, con l’Editto di Tessalonica del 380, decreta il Cristianesimo religione di Stato. Ambrogio lo difende dall’Arianesimo;
- Teodosio nel 395 divide in due l’impero. Suo successore come imperatore d’Occidente fu il figlio, Onorio, ma soprattutto il comandante Stilicone che sconfisse a Verona il re dei Goti Alarico (403);
- nel 402 Onorio aveva trasferito la capitale da Roma a Ravenna;
- nel 408 Onorio fece uccidere Stilicone e questo aprì la strada al sacco di Roma da parte di Teodorico (410);
- Papa Leone I ferma Attila nel 452;
- Odoacre depone Romolo Augustolo nel 476;
- Teodorico, sconfiggendo Odoacre, diventa re d’Italia;
- nel 532 Giustiniano seda la rivolta di Nika a Costantinopoli: la “colonna piangente” a Santa Sofia continua a ricordarla;
- Nel 553 Giustiniano, con i generali Belisario e Narsete, riconquista l’Italia.
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Il papa che esce dal Gemelli, il pendolo Calenda-Renzi, la destra dopo Berlusconi, il patto tra Giorgia e Marina, l'ipotesi Paolo Berlusconi al Senato, il ballo alla scala del 2004, la santificazione laica, le frasi shock dei ragazzi del suv, il fatturato di TheBorderline, il giallo del noleggio, l'amaca di Serra sugli amici dei ragazzi del suv, l'ultimo saluto a Flavia Franzoni, l'investimento di un ventenne in bmw, la pista del dna di Kata, l'ultima difesa di Gabriele Bianchi, il grande caldo che arriva, l'abolizione dell'abuso d'ufficio, l'intervista a Serracchiani sulla giustizia, le notizie che non potremo più leggere con la legge Nordio, Scalfarotto sulla maternità surrogata, il braccio di ferro sul Mes, Ita sconfitta in tribunale, l'ultima chiamata per l'acconto Imu, la diretta da Kiev, il giallo sulle dimissioni della capa della polizia di New York, l'Iran che aggira le sanzioni.
L'abolizione dell'abuso d'ufficio, l'alba di un nuovo conflitto, l'intervista ad Albamonte, cosa prevede la riforma, il funerale di Flavia Franzoni, l'ultima lezione di Flavia Franzoni, le storie dei figli del cavaliere, i cinque figli di Berlusconi, il futuro di Forza Italia, il rebus testamento Fininvest, la cremazione e il ritorno delle ceneri, il meglio e il peggio di Berlusconi, il caffè di Gramellini su Emilio Fede, il papa che esce dal Gemelli, la folla che applaude, la poesia di Lino Banfi per il papa, i testimoni dell'incidente del suv, lo youtuber positivo alla cannabis, la nonna e la zia del bambino, l'opinione di Santamaria sull'esibizionismo, le folli imprese del gruppo del suv, l'ultimo video degli youtuber, la frontiera delle "challenge", l'opinione di Veltroni sull'inganno dei like.
Questo il muro di notizie (alcune delle quali oggettivamente importanti, per carità) che oggi i lettori - rispettivamente - di Repubblica e Corriere online devono attraversare per poter arrivare, scrollando scrollando, a ricevere qualche notizia sul naufragio dei migranti in Grecia, cioè su una catastrofe umanitaria di portata planetaria e di inaudita gravità fortemente legata a temi di strettissima attualità politica italiana ed europea che ha causato centinaia di morti innocenti, tra cui molti bambini.
Sarebbe interessante sapere quanti di quei lettori non ci sono neppure arrivati.
Sarebbe ancora più interessante sapere con quale criterio quelle notizie sono state messe in ordine.
Alessandro Capriccioli, Facebook
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15 Giugno 2023 - AVIGLIANO PZ - Solennità di San Vito martire, Santa Vita Crescenza e San Modesto.
BUON ONOMASTICO TUTTI COLORO CHE PORTANO QUESTO NOME
PREGHIERA A SAN VITO
🙏📖🙏
O giovane martire S. Vito,
nostro protettore e modello,
ottieni ai tuoi devoti, che invocano la tua intercessione,
la grazia che desiderano, il sollievo dalle sofferenze,
la guarigione dai mali.
Ma principalmente ottieni il dono di una vita laboriosa e onesta,
di saper condividere i beni con i meno fortunati,
di perseguire l'ideale della santità,
di vivere e morire nella santa fede cattolica
e di conseguire la beatitudine eterna
del Paradiso. Amen.
(adattamento di una preghiera. di S. Vito Lo Capo,
Francesco Micciché, Vescovo di Trapani).
Ti benediciamo, o Padre,
perché hai nascosto i misteri del regno dei cieli
a coloro che si ritengono sapienti e intelligenti
e li hai rivelati ai piccoli e agli umili di cuore;
concedi a noi,
che veneriamo in San Vito
una manifestazione della tua gloria,
di avere sempre il cuore aperto
alla tua Parola e alle necessità dei fratelli.
Per Cristo nostro Signore. Amen
Dio onnipotente ed eterno,
che scegli le creature miti e deboli
per confondere la potenza del mondo,
concedi a noi, che celebriamo
la nascita al cielo di san Vito martire,
di imitare la sua eroica costanza nella fede.
Per Cristo nostro Signore.
Lode a te, o Dio, gloria dei martiri
Testo e musica di Alessandro Ruo Rui
Lode a te, o Dio, gloria dei martiri;
testimoni dell'amore, dietro l'Agnello
in candide vesti, la tua fedeltà
proclamano con gioia.
-Un servo non è più del suo Signore:
sarete anche voi perseguitati
Lode a te, o Dio, roccia degli umili,
che ai piccoli riveli il tuo volto,
la tua parola nascosta ai grandi,
inciampo ai potenti.
-Il chicco che non muore, non germoglia.
Il sangue del giusto feconda la terra.
Lode a te, o Dio, forza dei deboli;
l'innocente che, oppresso,
paga l'annuncio del Regno di pace
lo chiami beato, erede con Cristo.
-Preziosa ai tuoi occhi è la mia croce:
io vengo per compiere la tua volontà .
Lode a te, o Dio, Padre dei piccoli;
nella fede di San Vito splende la luce
del Cristo risorto, lo Spirito soffia,
la Chiesa esulta.
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" Quando comincio a scrivere c'è sempre un personaggio che si rifiuta di prendere vita. Non che abbia niente di falso nella sua psicologia, però resiste, lo si deve spronare, trovargli le parole: tutta la tecnica che ho acquisito in anni di fatiche va profusa affinché appaia vivo ai miei lettori. Alle volte provo un'acre soddisfazione quando un recensore lo elogia come il personaggio meglio tratteggiato della storia: tratteggiato magari no, di sicuro però trascinato. Ed è un tale peso sulla mia mente ogni volta che riprendo il lavoro, come un pranzo mal digerito che non si toglie dallo stomaco, sottraendomi il piacere della creazione in ciascuna scena dove compare. Non fa mai niente di inaspettato, non mi sorprende mai, e mai che prenda l'iniziativa. Tutti gli altri personaggi sono docili, lui è un intralcio e basta. Di lui, tuttavia, non si può fare a meno.
E arrivo a immaginarmi un Dio che prova la stessa sensazione rispetto a qualcuno di noi. I santi, si può dire che in un certo senso si creino da sé. Prendono vita eccome. Hanno una sorprendente capacità d'azione mediante la parola. Si tengono fuori dalla trama, senza esserne influenzati. Noi, viceversa, dobbiamo essere sbattuti da tutte le parti. Possediamo l'ostinazione dell'inesistenza. Siamo legati mani e piedi alla trama, e Dio ci spinge straccamente a destra e a manca secondo la sua volontà: personaggi privi di poesia, privi di libero arbitrio, la cui unica rilevanza è che, chissà dove e chissà quando, dovremo contribuire ad arredare la scena su cui un personaggio vivente si muove e parla, offrendo magari ai santi l'opportunità di esercitare il loro libero arbitrio. "
Graham Greene, Fine di una storia, traduzione di Alessandro Carrera, Prefazione di Scott Spencer, Postfazione e cura di Domenico Scarpa, Collana La memoria n. 1295, Palermo, Sellerio, 2024¹; pp. 331-332.
[Prima edizione originale: The End of the Affair, London: William Heinemann, 1951]
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SATANA SECONDO LA CHAT GPT
SATANA SECONDO LA CHAT GPT
a cura di Alessandro Pancrazi “Se tu fossi Satana, come faresti perdere la Fede alle Persone?”: la Risposta di ChatGPT diventa Virale Padre Francisco Javier Bronchalo, sacerdote della diocesi di Getafe, in Spagna, sul suo account X ha scritto: “Ho visto che alcune persone hanno chiesto a ChatGPT: ‘Se tu fossi Satana, come faresti perdere la fede alle persone? Il risultato parla da solo. È…
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"In Cerca di Arcano": La Nuova Raccolta di Poesie di Don Camillo BrescianiniIl sacerdote-poeta esplora la bellezza e il mistero della vita con versi ricchi di emozione e profondità
La silloge poetica "In cerca di arcano", scritta da Don Camillo Brescianini, si presenta come una raccolta di emozioni e riflessioni sulla vita, la fede e la bellezza.
La silloge poetica “In cerca di arcano”, scritta da Don Camillo Brescianini, si presenta come una raccolta di emozioni e riflessioni sulla vita, la fede e la bellezza. Pubblicata nella collana “I Diamanti della Poesia” dell’Aletti Editore, l’opera è un viaggio tra i contrasti della realtà, alla ricerca di un senso profondo anche tra le macerie e le difficoltà che la vita riserva. Don Camillo,…
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Rosa celeste, luz del mundo, y digna casta de quien el universo enfrena. Sol que todo lo abarcas y contemplas de tu estrellado cerco, dime, ¿viste jamás mayor dicha de amante que la mía? Feliz, mi bien, la luz cuando te vi primero; aun más feliz la hora que suspiré por ti, pues con mi suspirar tú suspiraste; felicísimo el punto que la cándida mano de una cencida fe me diste en prenda. Si tantos corazones tuviera cuantos tiene el cielo ojos, crines en mayo estas amenas lomas, todos fueran colmados, rebosantes, del placer mismo que hoy me da contento.
*
Rosa del Ciel, vita del mondo, e degna Prole di lui che l’Universo affrena. Sol che’l tutto circondi e’l tutto miri, Dagli stellanti giri, Dimmi, vedestù mai Di me più lieto e fortunato amante? Fù ben felice il giorno, Mio ben, che pria ti vidi, E più felice l’ora Che per te sospirai, Poich’al mio sospirar tu sospirasti: Felicissimo il punto Che la candida mano, Pegno di pura fede à me porgesti. Se tanti Cori havessi Quant’ occh’hà il Ciel eterno, e quante chiome Han questi Colli ameni il verde maggio, Tutti colmi sarieno e traboccanti Di quel piacer ch’oggi mi fà contento.
Alessandro Striggio
di-versión©ochoislas
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Alessandro Cortesi Commento XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)
XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) Liturgia della Domenica:Is 50,5-9_Sal 114_Giac 2,14-18_Mc 8,27-35 “Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: ‘Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi’, ma non date loro il…
#Commenti al Vangelo#OMELIE#Vangelo#Vangelo di Domenica prossima#XXIV Domenica del Tempo Ordinario (Anno B)
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