#alberto lorenzi
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mote-historie · 9 months ago
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Alberto Fabio Lorenzi, Sophonisbe (Sophonisba). Projet de costume de Worth pour Madame Bartet (Costume design for Madame Bartet in the role of Sophonisba by House of Worth), La Gazette du Bon Ton, 1913.
This project of House of Worth was executed for Mrs. Bartet in the role of Sophonisba. It consists of a large shirt in oriental tulle with a lamé of silver, half covered with an embroidered Indian veil, and a cream coat in an Indian transparent veil. The cabochons are of gold and fine pearls and the belt is a double necklace of orient.
Sophonisba (fl. 203 BC) was a Carthaginian noblewoman who lived during the Second Punic War, and the daughter of Hasdrubal Gisco Gisgonis (son of Gisco). In an act that became legendary, Sophonisba poisoned herself rather than be humiliated in a Roman triumph. (x)
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visionairemagazine · 2 years ago
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ADDIO AD ALBERTO RADIUS, ARTISTA DI SPESSORE E UOMO DAL GRANDE CUORE.
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Alberto Radius ci ha lasciato questa mattina dopo una lunga malattia. Ne hanno dato la notizia la moglie Cristiana e il figlio Andrea che hanno dichiarato: “Ci lascia un grande vuoto, ma tutti noi porteremo per sempre la sua musica nel cuore”. Sono molti i messaggi postati sui social per ricordarlo. Produttore, chitarrista, ex Formula 3, collaboratore di Lucio Battisti, Radius è stato un innovatore nella storia del rock italiano. Amava sperimentare continuamente e aveva continuato ad esibirsi fino a pochi mesi fa, per amore della Musica. La sua ultima apparizione in televisione è stata da Serena Bortone su Rai1 dove, nonostante la malattia, ha imbracciato la sua fedele chitarra, incantando gli altri ospiti e i telespettatori. A Sanremo 2021, durante la serata dedicata alle cover, era salito sul palco insieme ai Coma Cose, regalando momenti di grande levatura musicale. Questo eterno ragazzo, nato a Roma, già da giovanissimo ‘on the road’, è stato uno dei più importanti chitarristi rock italiani. La sua è stata una lunga e prestigiosa carriera. E' nel suo Studio di via Capolago che il grande Franco Battiato registrò “La voce del padrone” e altri successi. Simbolo del prog rock, Alberto Radius ha lasciato delle indelebili impronte di stile, lavorando con molti Artisti del panorama musicale italiano. Come ha dichiarato il cantautore Roby Cantafio, Radius era un artista di spessore e un uomo dal grande cuore. Ogni chitarrista aveva da imparare qualcosa da lui. Era stato il fratello di Little Tony, Enrico Ciacci, a insegnargli a suonare la chitarra. Aveva appena 12 anni. Verso la fine degli anni cinquanta comincia ad esibirsi nelle sale da ballo con i White Booster e in seguito, per due anni, entra a far parte dell'orchestra di Mario Perrone. Dopo il servizio militare, suona con i fratelli Gigi e Franco Campanino nei club di molte città italiane e sarà proprio con i Campanino che aprirà nel 1965 alcune serate dell'Equipe 84. Trasferitosi a Milano, suona con gli inglesi Simon & Pennies per poi passare ai Quelli (la band che diventerà la Premiata Forneria Marconi). Insieme a Tony Cicco e Gabriele Lorenzi, fonda i Formula 3 che, dopo l'incontro con Lucio Battisti, debuttano con l'etichetta Numero Uno, fondata dal cantautore. Dopo due anni incide il primo album da solista e nel 1974, dopo lo scioglimento dei Formula 3, contribuisce a fondare la band Il Volo. La sua produzione discografica da solista conta vari album e lavori importanti come “Nel ghetto”. Parallelamente, inizia un'intensa carriera da session man che lo vede affiancare Lucio Battisti, Pierangelo Bertoli, Mino Di Martino, Marcella Bella, Goran Kuzminac, Cristiano Malgioglio, Franco Battiato e i vari artisti con cui ha lavorato il cantautore siciliano in quel periodo: Milva, Alice, Giusto Pio, Sibilla e Giuni Russo, di cui, a volte, è stato anche produttore.
"Eppur mi son scordato di te" è la canzone più famosa del repertorio dei Formula 3, ma noi non ci scorderemo mai di lui.
L’amico Gigi Cifarelli gli ha dedicato questo bellissimo e commovente scritto che voglio condividere con voi:
“Alberto mio caro sapevamo che la festa della Vita stava volgendo al termine. Abbiamo scherzato e riso insieme ancora tante volte lo scorso anno e resterai sempre nel mio cuore, come in quello di tanti altri per i quali eri la chitarra della Formula 3 e di Lucio Battisti, i nostri dell'infanzia. Ma quanto ti devo? E per fortuna te l'ho sempre detto e l'ho sempre detto a chiunque. Come dimenticare? Fu come in un sogno. Correva proprio lo stesso periodo dell'anno, febbraio/marzo 1985. una sera stavo suonando al Capolinea (la mia seconda casa) e ad un certo punto, in fondo la sala riconosco quel capoccione pieno di capelli irsuti che ti caratterizzavano e trasalii... È Alberto Radius... Che meraviglia il mio idolo da bambino... Mi affrettai a fare una pausa per raggiungerti sperando di poterti anche solo stringere la mano. Appena poggiai la chitarra  invece ti vidi partire per venirmi incontro, ero emozionato e sorpreso... Tesi le mia mano per stringere la tua e il mio desiderio era quello di esternarti il mio affetto e la mia gioia nel poterti conoscere, ma non mi facesti nemmeno iniziare. Partisti a cannone esordendo così: “Aoh!! Ma ma li mortacci tua! Ma d'addo vieni?? Da Marte? Maestrone (e mi ha poi sempre chiamato così) ... Anzi sai che famo? Domani devi da vení in via Capolago 5 a lo studio mio. Famo un ber Disco.” Me l'aveva detto Marco (E. Nobili), ma chi se lo aspettava? Non dormii la notte e alle 9, il giorno dopo, stavo da Te. Già scrivevo per Guitar Club e così conobbi direttamente il caro Marco e anche Giuni Russo, i tuoi cari amici, che adesso avrai raggiunto, e conobbi anche la cara Rossana Pasturenzi, tuttora una cara amica. Ci sedemmo, progettammo e in due settimane nacque "Coca&Rhum", il mio primo disco e la mia vera scrittura, da lì, grazie a tutto questo, partì una sequela di cose bellissime della mia Vita. Coca&Rhum fu disco dell'anno e io iniziai a essere votato nei referendum, vincendone tanti.  Ero un ragazzo ed ebbi tante gioie e tante gratificazioni. In questa foto c'è tutto l'affetto che provavi per me e che io ho sempre ricambiato. Senza di Te nulla sarebbe stato così e domani il mio concerto al Grace di Lodivecchio, vicino a San Colombano dove mi invitavi sempre e ci sono venuto troppo poco, sarà dedicato a Te, Alberto mio caro. Ti vorrò bene sempre... Saluta tutti quelli che abbiamo amato insieme. Hendrix su tutti.” ❤️Gg
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mirellabruno · 1 year ago
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Tissus Art Deco en France
Alain-René Hardy  
Editions Langlaude , Paris 2011, 255 pages,    310 reproductions en couleurs  
euro 60,00*
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Histoire et évolution technique et esthétique du tissu de 1910 à 1945  
Période d'agitation extrême - politique, sociale, culturelle et artistique -, l'Entre-deux-guerres est aussi un moment de création intense dans tous les domaines. À la suite des arts plastiques, les arts décoratifs, dynamisés par l'Exposition de 1925, poursuivent un renouvellement qui va à terme bouleverser le cadre de vie de toute une génération. Tendance bourgeoise, élitiste, à la Ruhlmann, ou aspiration fonctionnaliste, plus démocratique, dans la mouvance de Le Corbusier, le décor intérieur et la mode connaissent des mutations radicales reflétées par le tissu qui y joue un rôle fondamental. C'est à sa découverte que nous invite ici l'auteur, au travers des collections de musées, des archives de fabricants, des vestiges familiaux; au carrefour historique où coexistent, déjà et encore, la soie des canuts et la rayonne de Rhône-Poulenc, les planches en poirier gravées à la main et les énormes rotatives à 24 cylindres, l'indigo et la garance avec l'aniline et l'alizarine, l'artisanat et l'industrie, en un mot, la tradition et le progrès. Tour à tour somptueuse ou minimale, luxueusement fleurie ou tenue dans un simple arrangement élaboré de formes et de couleurs, atemporelle ou célébrant à l'envi les conquêtes de la vie moderne, voire l'actualité, une création textile riche et complexe, contradictoire même, se révèle à nous page après page, portant témoignage irréfutable que le tissu fut un vecteur privilégié des styles Art Déco.  
(art deco, annees 25, annees 30, 1925, 1930, annees folles, textiles, tissues d’ameublement, , George #Barbier, #Brunelleschi, Georges #Lepape, Raoul #Dufy, Paul #Iribe,#Sue&Mare,  #Fabius, Andre #Groult, , Emile-Alain #Seguy,  Jacques-Emile #Ruhlmann,  Paul #Poiret, Edouard #Benedictus,   Alberto Lorenzi,  Madeleine #Vionnet, Callot Soeurs,De  Sonia Delaunay,  #Verneuil, #Chanel, Paule Marrot, Jean #Lurcat, Elsa #Schiaparelli,
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jacopocioni · 4 months ago
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Lo Struscio Fiorentino tra Il Bandino e San Marcellino
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Fotografia di Gianni Degl'Innocenti Balsicci Nel pomeriggio dell'ultimo sabato settembrino, sotto un sole ancora caldo e gradevole, la compagnia dello struscio si è riunita presso Villa Il Bandino, in quel di Gavinana. Sono molti gli strusciaioli che hanno deciso di ascoltare le parole del Maestro Luciano Artusi e di Lorenzo Andreacci che hanno illustrato la storia della Villa Il Bandino e della Grotta del Bandino. Storie antiche che percorrono il tempo sino ad oggi, famiglie e modifiche che hanno trasformato il volto della villa e della grotta. Aneddoti lontani ed esoterici riferimenti. Fatto sta che ancora oggi il fascino del luogo è vivo e la grotta si espone in tutta la sua antica bellezza.
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Fotografia di Gianni Degl'Innocenti Balsicci
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Fotografia di Gianni Degl'Innocenti Balsicci
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Fotografia di Gianni Degl'Innocenti Balsicci  
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Foto di Carlo Alberto Manetti Dopo una breve introduzione del Maestro Artusi e poi di Lorenzo Andreaggi sulla storia di Gavinana e di Villa Il Bandino è intervenuto anche il Narrator Cortese Franco Ciarleglio per spiegare lo stemma della famiglia Bandini. In seguito gli strusciaioli sono stati accompagnati, da due madonne, un messere e un frate munito di grossa croce in legno, tutti vestiti di abiti medioevali, alla grotta. Varcati due cancelli ci ritroviamo in un piccolo giardino, purtroppo piuttosto trasandato, sul cui fondo è presente la grotta.
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Fotografia di Gianni Degl'Innocenti Balsicci Qui Lorenzo, fine conoscitore della storia della grotta, ne ha raccontato il percorso nel tempo, le trasformazioni, l'architettura, la funzione ed infine le allegorie rappresentate, ed anche l'aspetto esoterico nascosto in queste allegorie.
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Fotografia di Gianni Degl'Innocenti Balsicci In origine semplice fontana costruita nel 1100 ed appartenne alla famiglia Baroncelli, passata poi nelle mani della famiglia Bandini fino alla morte dell'ultimo discendente Giovanni Bandini si trasforma poi in grotta ad opera della famiglia Niccolini. Prima a cielo aperto e poi chiusa da un soffitto affrescato come oggi si mostra. Un luogo dove rifugiarsi nelle torride giornate estive per trovare sollievo nel refrigerio dell'acqua nella vasca. .
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Alfeo e Aretusa
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Fotografia di Gianni Degl'Innocenti Balsicci Nella grotta sono raffigurate le 6 arti, tre per ogni parete laterale, mediante delle sculture di nani. Manca la statua che centralmente si ergeva sul basamento. Statua realizzata da Battista di Domenico Lorenzi, raffigurante Alfeo e Aretusa. Spostata, venduta, ed oggi esposta al Metropolitan Museum of Art di New York. Ed infine allegorie di sapore massonico rappresentanti l'evoluzione dell'apprendimento nell'esoterismo al cangiare del colore della pelle dei protagonisti.
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Fotografia di Gianni Degl'Innocenti Balsicci Tutto il gruppo si è poi spostato per raggiungere la chiesa di San Marcellino sita nell'omonima via facendo una breve sosta all'inizio della via dove c'è il tabernacolo a Santa Brigida. Qui il maestro Artusi ha spiegato la genesi, distruzione e rinascita dello stesso tabernacolo. Non sono mancati aneddoti tra cui quello dei brigidini di cui presto vi parleremo.       .
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Fotografia di Gianni Degl'Innocenti Balsicci La chiesetta di San Marcellino è molto piccola e sconosciuta ai più. Una chiesetta che è sopravvissuta al vandalismo della guerra, mantenendo la sua architettura unica in tutta Firenze, intatta. La chiesetta è privata e mantenuta in buono stato dalla famiglia che la possiede. Qui sia il Maestro che Lorenzo hanno raccontato la sua storia e le sue caratteristiche architettoniche.
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Fotografia di Gianni Degl'Innocenti Balsicci
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Fotografia di Gianni Degl'Innocenti Balsicci               Infine, prima di chiudere questa bellissima esperienza Lorenzo Andreaggi si è esibito per tutti noi in una vecchia canzone fiorentina dal titolo: "IN RIVA ALL'ARNO". Canzone che potete ascoltare qui sotto grazie al video di Carlo Alberto Manetti:
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Lo Struscio Fiorentino Read the full article
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adrianomaini · 3 years ago
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L'eccidio di Grimaldi
L’eccidio di Grimaldi
[…] Elenco delle vittime decedute Chiodin Angela, anni 37, civile Chiodin Maria, Lorenzi Alberto, anni 64, civile Lorenzi Battistina, anni 62, civile Pallanca Rosalba, anni 2, civile Pallanca Vincenzo, anni 4, civile Pastorino Giovanni, anni 80, civile Pittaluga Rinaldo, anni 52, civile Plank Antonia, anni 22, civile Trovato Giovanna, anni 2, civile Trovato Salvatore, anni 37, civile […]…
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artdecoblog · 3 years ago
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LORENZI, Fabius. [setting bird free] by Halloween HJB
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yesterdaysanswers · 3 years ago
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Formula 3
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beautifulcentury · 3 years ago
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LORENZI, Alberto Fabio. Arlequine, Costumes Parisiens, 1912. by Halloween HJB
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jeannepompadour · 4 years ago
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Illustrations by Alberto Fabio aka Fabius Lorenzi for Le Sourire magazine, 1926
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frenchcurious · 4 years ago
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Alberto Fabio Lorenzi (1880-1964) Le Scooter. - source CAMBI.
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mote-historie · 1 year ago
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Alberto Fabio (Fabius) Lorenzi, Cover Le Sourire, Mi Careme, Carnival Pierrot Costume, Disguise Chorus Girl, March 1926.
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artdecoandmodernist · 2 years ago
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Alberto Fabio (Fabius) Lorenzi (Italian, 1880–1969), Baise main sur la terrasse (Hand-kissing on the terrace), 1920s.
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zaphmann · 3 years ago
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In Memory of John Peel Show 220708 Podcast & Playlist
In Memory of John Peel Show 220708 Podcast & Playlist
Yanna Momina “It’s too eclectic, I like a show to be in just one style, just indie, just classic rock etc…” https://radiopublic.com/in-memory-of-john-peel-show-6nVPd6/ >> the best new music, independent of the industry system – back this show on patreon Paypal to [email protected] heard in over 90 countries via independent stations (RSS)Pod-Subscribe for free here or Embed/listen at podomatic –…
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furacska · 3 years ago
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fleauwers · 3 years ago
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Summer Sports (c. 1920) Designed by Alberto Fabio Lorenzi (Italian, 1880–1969) Produced by Bianchini Férier, founded 1888 France, Lyon Silk and cotton; areas of warp-float faced turned satin weave, weft-faced twill weave and plain weave tying half of the ground wefts on face and half on reverse
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girlflapper · 3 years ago
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LORENZI, Alberto Fabio. [motor scooter] by Halloween HJB
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