#Volantini digitali
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Supermercati e digitale. Con Gabriele Gobbo e Matteo Pappalardo - 205
In questa puntata di FvgTech, Gabriele Gobbo ospita Matteo Pappalardo per discutere di un tema quotidiano e familiare a tutti: il supermercato. La conversazione esplorerà come la grande distribuzione organizzata (GDO) si intreccia con il mondo digitale, analizzando sia gli aspetti aziendali e organizzativi, sia l’esperienza della clientela. Si parlerà dell’evoluzione del marketing nella GDO,…
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Carabinieri e studenti insieme per la legalità: Educazione e prevenzione a Serravalle Scrivia
Un incontro tra i Carabinieri e gli studenti dell'Istituto CNOS-FAP per discutere di stupefacenti, Codice della Strada e truffe contro le fasce deboli
Un incontro tra i Carabinieri e gli studenti dell’Istituto CNOS-FAP per discutere di stupefacenti, Codice della Strada e truffe contro le fasce deboli. A Serravalle Scrivia, l’educazione alla legalità è stata protagonista di un incontro che ha visto coinvolti i Carabinieri e gli studenti dell’Istituto CNOS-FAP. L’evento è stato un’opportunità per sensibilizzare i giovani su temi cruciali come il…
#Carabinieri#Carabinieri educazione legale#Codice della strada#contrasto stupefacenti#Cultura della Legalità#dialogo studenti e forze dell&039;ordine#Educazione alla Legalità#Educazione civica#educazione studenti#Fasce deboli#incontro Carabinieri scuole#incontro studenti#Istituto CNOS-FAP#prevenzione incidenti stradali#Prevenzione truffe#Protezione anziani#protezione fasce vulnerabili.#Rispetto delle regole#rispetto norme stradali#sensibilizzazione alla legalità#sensibilizzazione giovani#Serravalle Scrivia#Sicurezza Pubblica#Sicurezza stradale#Stupefacenti#Truffe anziani#truffe digitali#truffe informatiche#truffe telefoniche#volantini antitruffa
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Promuovere il sito dello Studio Dentistico
Promuovere il sito web di un dentista richiede una strategia ben studiata che combini SEO locale, marketing digitale, e contenuti rilevanti.
Di seguito alcuni suggerimenti per promuovere efficacemente un sito di un dentista:
1. Ottimizzazione SEO Locale
Google My Business: Assicurati che il tuo studio dentistico sia ben ottimizzato su Google My Business, includendo tutte le informazioni chiave come indirizzo, numero di telefono, orari di apertura, foto dello studio e delle recensioni dei clienti. Questo ti aiuterà a comparire nei risultati locali.
Parole Chiave Locali: Utilizza parole chiave pertinenti come "dentista a [città]" o "studio dentistico a [città]" nelle pagine del sito, nei titoli e nelle descrizioni per aumentare la visibilità nelle ricerche locali.
SEO on-site: Ottimizza il sito per la velocità e la navigazione mobile, e usa meta tag efficaci. Inserisci schemi di dati strutturati per facilitare la lettura da parte dei motori di ricerca.
2. Creazione di Contenuti Informativi
Blog o sezione di domande frequenti (FAQ): Pubblica regolarmente articoli che rispondano a domande comuni sui trattamenti dentistici. Ad esempio, “Come prevenire la carie” o “Vantaggi dell’apparecchio invisibile”. I contenuti informativi migliorano il posizionamento e fidelizzano i pazienti.
Video Tutorial: Realizza brevi video esplicativi su trattamenti, procedure o suggerimenti per la cura dei denti. I video aumentano l'engagement e possono essere condivisi sui social media o inseriti nel sito.
3. Recensioni e Testimonianze dei Pazienti
Incoraggia le Recensioni: Chiedi ai pazienti soddisfatti di lasciare recensioni su Google o su piattaforme come Yelp o Facebook. Le recensioni positive non solo migliorano la reputazione, ma aumentano anche la fiducia dei potenziali pazienti.
Testimonianze video: Brevi video di pazienti soddisfatti possono essere molto efficaci. Metti in evidenza queste testimonianze sul sito web.
4. Social Media Marketing
Presenza sui Social Media: Crea profili professionali su Facebook, Instagram e LinkedIn, aggiornandoli regolarmente con contenuti educativi, promozioni speciali, e immagini dello studio.
Promozioni e Offerte Speciali: Condividi offerte promozionali come sconti sulle pulizie dentali o pacchetti per sbiancamento dentale. Usa pubblicità su Facebook e Instagram per promuovere questi servizi.
Pubblicità Targettizzata: Utilizza strumenti di marketing come Facebook Ads o Google Ads per raggiungere il pubblico locale interessato ai servizi dentistici.
5. Campagne di Email Marketing
Newsletter Regolare: Invia una newsletter mensile con aggiornamenti sullo studio, articoli utili su come mantenere una buona igiene dentale, e offerte speciali per i pazienti.
Richiami per Appuntamenti: Utilizza l'email marketing per inviare promemoria ai pazienti su appuntamenti futuri o trattamenti di follow-up.
6. Collaborazioni Locali
Partnership con altre aziende locali: Collabora con palestre, scuole o aziende locali per creare pacchetti promozionali o sconti per i loro membri o dipendenti. Ad esempio, un'offerta con una palestra che promuove l'igiene dentale per uno stile di vita sano.
Sponsorizzazioni di eventi locali: Partecipare a eventi comunitari o sponsorizzare attività sportive locali può dare maggiore visibilità e rafforzare la tua presenza nel quartiere.
7. Promozioni Offline
Flyer e volantini: Distribuisci volantini informativi nelle vicinanze dello studio o in punti strategici come farmacie, palestre, e centri commerciali.
Eventi Open Day: Organizza giornate di visite gratuite o di controllo per invitare nuovi pazienti a conoscere il tuo studio.
8. Referral e Programmi Fedeltà
Programma Referral: Offri sconti o servizi gratuiti ai pazienti che ti raccomandano ad amici o familiari.
Programma Fedeltà: Premia i pazienti fedeli con trattamenti gratuiti o sconti su future visite.
Conclusione L’approccio migliore è una combinazione di strategie digitali e offline, puntando molto sulla presenza locale. La creazione di contenuti, l’interazione sui social media e una forte SEO locale aumentano la visibilità, mentre i programmi fedeltà e referral aiutano a fidelizzare i pazienti esistenti.
Puoi chiamarci allo: 3385300652 oppure visitare: https://www.italiadentisti.it
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Cos'è e a cosa serve il formato vettoriale delle immagini
Se vi è mai capitato di lavorare con le immagini vi sarete imbattuti nella richiesta di una immagine di tipo vettoriale. Ma sai davvero di cosa si tratta e di che utilizzo ha?
I differenti tipi di file immagine
Iniziamo con il fare un distinguo sulle tipologie di immagini digitali. Fondamentalmente queste possono essere di due tipi: raster o vettoriali.
Le immagini raster
Le immagini raster (chiamate anche bitmap) sono immagini composte da pixel colorati, singoli puntini che vanno a comporre l'intera figura. Questi file sono caratterizzati anche dal fatto di avere una dimensione e una risoluzione propria. Questo significa che sono composte da un numero finito di quei pixel disposti su una dimensione precisa. Se queste immagini vengono ingrandite oltre la loro dimensioni originali notiamo subito come subiscano una perdita di definizione e appaiano sgranate e dentellate. Quest'effetto è chiamato, appunto, pixellatura.
Può sembrare uno svantaggio ma in realtà questo tipo di immagini può riprodurre un enorme numero di dettagli e sfumature, basti pensare alle fotografie digitali e a tutti i dettagli che offrono.
Le immagini vettoriali
Le immagini vettoriali differiscono dalle raster. Non sono composte da pixel ma sono generate da un insieme di equazioni matematiche che producono punti, linee e forme. Queste equazioni matematiche che definiscono le figure sono i cosiddetti vettori (da qui il nome) e hanno la caratteristica di essere indipendenti dalla risoluzione.
I vantaggi di una immagine vettoriale
Il formato vettoriale, rispetto a quello raster, ha i seguenti vantaggi:
Si tratta di una grafica scalabile all'infinito: come accennato è indipendente dalla risoluzione; questo significa che le forme generate matematicamente vengono ricalcolate ogni volta che si effettua un ingrandimento o una riduzione.
I colori dei file in vettoriale sono modificabili in modo semplice e veloce; basta selezionare una forma o una linea per andare a cambiare il colore che le è stato assegnato, è anche possibile passare da un profilo di colore ad un altro, ad esempio dall'RGB ad un Pantone.
Si può lavorare su questo tipo di immagini visualizzando solo i contorni; è possibile attivare e disattivare con facilità i riempimenti per tutti gli elementi che compongono l'immagine per visualizzare solo i bordi. Si tratta di un tipo di visualizzazione molto importante perchè permette di individuare gli elementi nascosti e rende possibile progettare guide per le attrezzature che effettuano tagli e incisioni.
I tipi di file vettoriali
Le immagini digitali in formato vettoriale sono caratterizzate da delle estensioni particolari e se dobbiamo lavorare con questo tipo di immagini assicuriamoci di aver salvato questo tipo di file.
I formati più importanti delle immagini vettoriali sono:
AI - Adobe Illustrator, il formato standard compatibile con i programmi della suite Adobe.
EPS - Encapsulated PostScript, altro formato standard per le immagini vettoriali compatibile con i maggiori programmi come Illustrator o Corel Draw.
SVG - Scalable Vector Graphics, un nuovo formato adatto alle immagini vettoriali per la creazione di siti web.
PDF - altro formato Adobe per la condivisione dei documenti, permette anche il salvataggio delle immagini vettoriali.
A cosa serve un file vettoriale?
La differenza tra i due tipi di immagine fa si che ogni formato sia più adatto per uno scopo preciso. In questo caso, i file vettoriali per le loro caratteristiche, sono molto adatti alla stampa.
Come prima cosa sono molto utili nel disegno tecnico, ad esempio in CAD e in ingegneria.
Ma si tratta anche di un formato prezioso utilizzato dai progettisti grafici per la creazione di loghi e della grafica coordinata perchè si tratta di elementi che possono servire sia su un biglietto da visita che su un cartellone colossale. Ma questo tipo di formato si adatta bene per qualsiasi progetto vada stampato su brochure, volantini, cartelloni o icone per software.
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Consulente Seo Freelance
Melissa Clarke – Consulente SEO Freelance
Consulente SEO a prezzi accessibili che aiuta le piccole imprese in tutta l'Australia a generare maggiori entrate dalle ricerche online. Vuoi che più persone ti trovino online? Il tuo sito web è il tuo strumento di marketing più potente. Tuttavia, non ha senso avere un ottimo sito Web se nessuno riesce a trovarlo. Il 92% delle persone non scorre oltre la prima pagina di Google. Se la tua concorrenza è in prima pagina – e tu non lo sei – ti stai perdendo affari. Vi posso aiutare. Sono un consulente SEO onesto e conveniente con sede a Sydney. Lavorare con clienti da Sydney a Melbourne, Brisbane, Perth e Adelaide. Non mi concentro solo sul miglioramento delle tue classifiche. O aumentare il traffico. Mi interessa connettere la tua attività con nuovi clienti, migliorare la tua conversione e aumentare le entrate della tua attività. Sydney,
11 idee redditizie per il business digitale per diventare un lavoratore online di successo
Negli ultimi tempi, Corona Virus ci ha aperto gli occhi per vedere opportunità nascoste online. Molte aziende digitali hanno assistito a una crescita esplosiva della domanda poiché il blocco globale ha spinto gli utenti di Internet in tutto il mondo a cercare nuove fonti di reddito online. Mentre le opportunità di carriera esistenti stanno ricevendo una crescente attenzione da parte del pubblico, nuove idee di business digitale redditizie non hanno smesso di fare il loro ingresso sulla scena. In questo post, voglio discutere alcune idee redditizie per avviare e gestire un'attività digitale sostenibile. Ciò che rende interessante lavorare online come freelance è il fatto che molte di queste idee di freelance non richiedono un capitale pesante per cominciare. Con $ 500 o meno, puoi iniziare subito e vedere come il tuo reddito aumenta in un breve periodo di tempo. 1 – Attività di progettazione grafica o UX design Questa è una delle attività digitali che stanno esplodendo online in questi giorni. Il design grafico consiste nel creare contenuti visivi per comunicare messaggi.
Include design di loghi, banner creativi, modelli di siti Web, copertine di libri, biglietti da visita, etichette di prodotti, design di t-shirt, modelli di email marketing, design di infografiche, insegne, app mobili, interfacce software, ecc. Quando si tratta di grafica e design come un business, la lista è lunga. Ciò è dovuto alla diversità delle esigenze visive degli utenti dei dispositivi digitali e la maggior parte di queste richiede competenze e strumenti specifici per fornire l'eccellenza. Il segmento del design UI/UX sta diventando più attraente a causa della crescente domanda di siti Web, applicazioni Web, app mobili, software desktop e videogiochi. Se hai alcune capacità di progettazione e marketing, passare alla creazione di un'attività freelance come designer UX potrebbe essere molto redditizio. Il design UX consiste nell'assicurarsi che un'app o un sito Web sia progettato in modo da offrire all'utente la migliore esperienza possibile. Ciò significa assicurarsi che sia piacevole, facile da navigare e facile da usare. Qui Coren condivide con noi la sua esperienza passando da lavoratore a tempo pieno a freelance nel design UX. Secondo lui, trovare lavoro è difficile (soprattutto per i principianti), ma non impossibile. (Ulteriori suggerimenti su questo sono di seguito.) Poiché WordPress e altri sistemi di gestione dei contenuti (CMS) prendono gradualmente il controllo del Web, l'attività di progettazione Web si sta muovendo verso la creazione di modelli per questi CMS. Oltre alla conoscenza della codifica richiesta dalla tecnologia che alimenta queste applicazioni del sito Web, avrai bisogno di abilità nella creazione di elementi visivi per rendere i modelli accattivanti e attraenti. Il design del logo, le copertine dei libri, i biglietti da visita, i volantini e i design di banner web sono stati così facilitati negli ultimi tempi. Le app e gli strumenti di progettazione consentono di scegliere da una vasta libreria di modelli di progettazione, personalizzare ed esportare i prodotti finiti. Con poca conoscenza dell'utilizzo di strumenti di progettazione complessi come Photoshop, puoi avviare e gestire un'attività di progettazione di successo con l'aiuto di piattaforme di progettazione grafica basate su modelli online come Canvas, visme, designhill, ecc. Se vuoi diventare un designer UX, devi utilizzerà programmi come Adobe XD, Figma, Axure, ecc. Tutto ciò che serve per continuare a utilizzare questi strumenti è pagare il canone mensile che per la maggior parte è a portata di mano.
2 – Attività di consulenza Questa è un'idea redditizia di business online.
Se sei un esperto in qualche campo, puoi semplicemente passare alla consulenza e fare soldi consigliando le persone che hanno bisogno di assistenza nel tuo campo. Per alcuni settori, potresti non aver nemmeno bisogno di una licenza per avere successo. Per le carriere digitali, tutto ciò che serve è creare una presenza online ed essere trovato dai clienti. Aiutare le persone in aree come SEO, blog, social media marketing e molte attività legate all'IT non richiede necessariamente una licenza, soprattutto se si opera esclusivamente online senza un sito di ufficio fisico. Alcune idee di consulenza rapida sono: Consulenza finanziaria Consulenza legale Consulenza di marketing UX & Consulenza per la progettazione dell'interfaccia utente Consulenza per il fitness Consulenza per la carriera Consulenza per WordPress Consulenza per YouTube Consulenza per l'ambiente Consulenza per l'università Consulenza per appuntamenti Consulenza per matrimoni Consulenza musicale In effetti, la lista è infinita. Le persone hanno bisogno di aiuto in tutti i settori. Devi solo essere intelligente e portare la tua esperienza per offrire loro aiuto ed essere pagato. Gli strumenti di consulenza online non sono affatto un problema. Fondamentalmente hai bisogno di un calendario e di uno strumento di comunicazione. Lo strumento calendario consentirà ai tuoi clienti di prenotare o prendere appuntamenti ed effettuare pagamenti. Mostra il tuo mercato quando sei disponibile e quando non lo sei. Gli strumenti di comunicazione ti permetteranno di comunicare con i clienti e condividere file, screenshot e altri materiali. Tutti questi sono disponibili online. Hai solo bisogno di google e trovare una lunga lista da cui scegliere.
3 – Servizi SEO L'ottimizzazione per i motori di ricerca è diventata un campo complesso. Poiché questo non è qualcosa che chiunque può fare e poiché la domanda continua a crescere, è necessario che le persone si concentrino su di essa e acquisiscano le competenze necessarie. Anche se diventare un consulente SEO è un'attività digitale a sé stante, potresti voler espandere o concentrarti su attività SEO specifiche come link building, auditing, software, ecc. Se sei bravo a ottimizzare i siti per un buon posizionamento, con applicazioni SEO come SEMrush, aHref, ecc. sul mercato, può essere facile creare un'attività di auditing. Queste app ti aiutano a identificare i problemi con il contenuto e la configurazione del sito e a fare alcune proposte di ottimizzazione.
4 – Social media Marketing/manager I social media sono cresciuti oltre i social per coprire affari e politica. Creare e gestire campagne sui social media è così impegnativo e scoraggiante. I marchi ora sono alla ricerca di specialisti dei social media che li aiutino mentre cercano di acquisire nuovi clienti ed espandere le proprie attività. In qualità di Social Media Manager o Community Manager, aiuti le aziende a sviluppare e implementare strategie di contenuto su diverse piattaforme di social media al fine di aumentare la loro presenza online e migliorare le loro attività di marketing e vendita. Non è una scienza missilistica diventare un social media manager. Tuttavia, in qualità di community manager di successo, avrai bisogno di tutte o della maggior parte di queste abilità. 5 – Attività di blogging Il blogging sta rapidamente diventando uno dei più grandi canali di creazione e distribuzione di contenuti. In qualità di blogger, crei e pubblichi contenuti per costruire un mercato. Una volta che il tuo mercato sta crescendo, sarai in grado di generare entrate in diversi modi. Come in molte di queste attività freelance, non hai bisogno di competenze specifiche per diventare un blogger di successo. Tuttavia, scrivere un blog su ciò che già fai potrebbe essere un rapido passo verso il successo iniziale dell'attività. Una strategia di blogging di successo inizia con argomenti di contenuto per identificare i canali di marketing e monetizzare i tuoi sforzi. Non buttarti nel blog senza aver pensato bene da dove iniziare e come continuare. 6 – Attività di scrittura di articoli La scrittura di articoli è un'idea redditizia per le persone che sono brave con le parole. Farai lavori come scrivere per giornali, riviste, riviste, ecc. E i tuoi scritti serviranno a fornire notizie, risultati di ricerche, analisi accademiche, dibattiti, ecc. Questa attività richiede molte capacità di ricerca e scrittura e per essere uno scrittore di successo, dovrai coprire un'ampia varietà di argomenti. 6 – Attività di correzione di bozze Questa è un'abilità redditizia e ben pagata che puoi imparare a casa. Sulla maggior parte delle piattaforme di carriera, troverai molti lavori di correzione di bozze. I correttori di bozze sono estremamente necessari nel mondo odierno del content marketing. Sono importanti perché quando scrivi puoi commettere accidentalmente piccoli errori che non ti accorgi anche se rileggi. Un correttore di bozze sarà in grado di individuare errori in frasi e parole e di modificarli rapidamente. Come correttore di bozze di successo, devi essere superlativo e dimostrare buone capacità di editing di articoli. Dovrai essere scrupoloso e prestare attenzione ai dettagli. 7 – Voiceover Acting business Hai una bella voce? Bene, potresti essere in grado di trasformarlo in una fonte di reddito. Come doppiatore, usi la tua voce per commercializzare un prodotto, intrattenere, narrare una storia, imitare un personaggio, ecc. Questo articolo può aiutarti a sviluppare la tua voce naturale in un business caldo. 8 – Attività di traduzione di articoli Sei bilingue o multilingue? Se parli fluentemente più di una lingua commerciale, questa potrebbe essere solo un'opportunità per avviare un'attività di traduzione freelance. Poiché le aziende crescono oltre i confini, poiché Internet consente alle aziende di connettersi in tutto il mondo, l'esigenza di traduzione è eminente. Potrebbe non essere necessario acquisire altre competenze per iniziare a tradurre contenuti online. Tutto quello che devi fare è iscriverti alle piattaforme di lavoro e dichiarare le tue abilità linguistiche. Una volta che verrai notato, i lavori inizieranno a venirti incontro.
9 – Attività di inserimento dati Ciò include la digitazione di informazioni in formati elettronici. L'immissione dei dati è accompagnata da molte digitazioni e devi digitare informazioni da copie cartacee, registrazioni vocali o video su un documento Word, Excel o qualsiasi software per ulteriori elaborazioni.
10 – Copywriting Business I copywriter sono diversi dagli scrittori di articoli. Sono esperti che assistono il team di vendita di un'azienda nella creazione di contenuti per il marketing. Ricercano, pianificano e scrivono copie volte a promuovere e commercializzare beni e servizi per conto dei loro clienti. Come copywriter, dovrai sviluppare le tue abilità per scrivere lettere di vendita, post di blog, pubblicità, documenti tecnici per prodotti, ecc.
11 – Attività di fotografia Un buon fotografo non è solo qualcuno che porta in giro la fotocamera, ma qualcuno che ha un occhio molto attento ai dettagli. Deve essere in grado di manipolare la sua attrezzatura e catturare i momenti da un'angolazione che faccia risaltare le sue foto. Ci sono tre modi per fare soldi online come fotografo: Fatti assumere per scattare foto durante gli eventi. Puoi candidarti per opportunità di servizio fotografico vicino a te dalle piattaforme di lavoro online. Iscriviti a piattaforme fotografiche premium e invia le tue immagini. In questo modo, condividi i profitti con la piattaforma ogni volta che la tua immagine viene ordinata. Alcune piattaforme ampiamente utilizzate per vendere le tue foto sono Shutterstock, iStockphoto, offset, Depositphotos. Fatti pagare per modificare foto e applicare effetti speciali. Per fare ciò, devi anche essere in grado di utilizzare un software di fotoritocco. Ottenere posti di lavoro freelance e far crescere il tuo business online Una cosa è ottenere le competenze e un'altra cosa essere trovati e assunti. La via più rapida è iscriversi alle piattaforme di freelance e iniziare a sfruttare il mercato già esistente. Ci sono però due punti principali che devi affrontare in questo caso: Come nuovo membro, potresti avere difficoltà ad essere assunto a causa della concorrenza e della presenza di lavoratori più esperti con profili molto interessanti. Ma questo non dovrebbe essere affatto un problema. Con un po' di pazienza e intelligenza, salirai presto in cima. Le piattaforme freelance elencheranno la tua piattaforma e aiuteranno i clienti a trovarti gratuitamente. Tuttavia, prenderanno una parte del tuo reddito per l'utilizzo della loro piattaforma. Per ampliare il tuo mercato e avere la possibilità di ottenere più posti di lavoro, unisciti a più piattaforme di lavoro, usa immagini del profilo professionali e assicurati che non ci siano spazi vuoti nella pagina del tuo profilo. Queste piattaforme di lavoro hanno la prerogativa di sospendere o disabilitare il tuo account senza preavviso. Se ciò accade, potresti subire gravi conseguenze se non ti espandi. Questo può sempre accadere perché non hai il controllo sulle loro piattaforme. Una delle cose che ti consiglio di fare è creare il tuo blog dove mostri le tue abilità e vendi i tuoi servizi. Conclusione Nel mondo dell'informazione di oggi, chiunque può darsi da fare ed essere pagato. I lavori di consulente seo freelance abbondano e per molte opportunità non c'è più bisogno del contatto fisico. Iniziare non deve essere costoso. Spero che questi giorni abbiano messo il tuo cervello al lavoro.
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Le vendite domestiche sono aumentate, ma riusciremo mai a soddisfare la domanda?
Il mercato immobiliare è stato stretto sulle scorte da ben prima della pandemia. Sfortunatamente, non siamo vicini alla fine del problema, ma gli effetti della pandemia sembrano finalmente scemare. Le vendite di case sono aumentate a luglio Nuovi dati rilasciati dalla National Association of Realtors (NAR) hanno rilevato che le vendite di case esistenti sono migliorate di un modesto 2% a luglio, il secondo mese consecutivo di aumenti. L'attuale tasso annuo destagionalizzato è di 5,99 milioni. Le vendite sono aumentate dell'1,5% rispetto alla calda estate dello scorso anno. Il capo economista di NAR Lawrence Yun ha detto: "Vediamo che l'inventario inizia a salire, il che ridurrà l'intensità di più offerte. Gran parte della crescita delle vendite di case si sta ancora verificando nei mercati di fascia alta, mentre le aree di fascia medio-bassa non stanno registrando una crescita altrettanto forte perché ci sono ancora troppo poche case di partenza disponibili”. L'alloggio è stato difficile per gli americani a basso reddito dall'inizio della pandemia. I prezzi sono drasticamente accelerati e molte famiglie sono state danneggiate finanziariamente in modo sproporzionato dalla pandemia. La realtà è che molti aspiranti acquirenti di case hanno intenzione di rimanere fuori dal mercato fino a quando i prezzi non inizieranno a scendere. In effetti, solo il 30% del mercato di luglio era costituito da acquirenti di case per la prima volta, una coorte che storicamente rappresenta circa il 40% del mercato. Le guerre di offerta continuano ancora regolarmente. Secondo i dati di giugno, l'89% delle case vendute in meno di un mese, un enorme balzo rispetto al 56% di giugno 2019. Inoltre, le case hanno trascorso 10 giorni in meno, o 17 in totale, sul mercato rispetto a giugno 2019. I venditori avevano quasi raddoppiare il numero di offerte, 4 in totale, da vagliare rispetto a allora. L'indice della domanda degli acquirenti di Redfin mostra livelli di domanda quasi equivalenti a quelli dell'estate dello scorso anno. Tuttavia, è importante notare che l'indice è sceso costantemente dal suo massimo storico di febbraio. Sebbene sia ancora quasi 50 punti in più rispetto a giugno 2019, sta diminuendo. Quali fattori stanno creando un aumento dell'offerta? Siamo ancora lontani dal soddisfare la domanda, ma alcune cose stanno portando il pallone verso l'equilibrio. Innanzitutto, con la variante Delta che si sta diffondendo rapidamente, c'è sempre la possibilità di accordi falliti a causa di casi in aumento e interruzioni. Danielle Hale, capo economista di Realtor.Com, ha dichiarato: "La continua ripresa economica è la chiave per mantenere lo slancio delle vendite e tutto ciò che interrompe il progresso, come l'aumento dei casi di Covid, potrebbe far fallire le vendite di case". Anche se il COVID-19 non sarà l'unica causa dell'aumento dell'offerta, è un fattore.
In secondo luogo, i prezzi del legname hanno continuato a scendere, ora alla sua undicesima settimana consecutiva di calo. Da quando hanno raggiunto il massimo storico di 1.515 dollari per mille piedi di tavola, i prezzi sono scesi del 74% a 399 dollari lo scorso venerdì. Anche se non ci saranno effetti immediati sul mercato dei consumatori, il ritorno dei prezzi del legname pre-pandemia fornisce un incentivo ai costruttori che sono rimasti fuori a causa dell'aumento dei costi. Il legname non è l'unico materiale da costruzione incluso nella costruzione di case, ma è un elemento integrante. L'altra preoccupazione è il prezzo del filo metallico, OSB e altri materiali ancora in bilico vicino ai livelli di picco. Indipendentemente da ciò, una diminuzione del legname riporterà indietro alcuni costruttori di case. In terzo luogo, stiamo semplicemente assistendo a un calo della domanda degli acquirenti, che creerà inversamente guadagni nelle vendite e nell'inventario. Mentre la domanda è ancora alle stelle, come affermato in precedenza, la curva economica aumenterà naturalmente le vendite di case. Che si tratti di legname, apprezzamento sfrenato che spinge molti aspiranti acquirenti fuori dal mercato, guerre di offerte o crescita dei salari inadeguata per sostenere l'attuale prezzo del mercato, la domanda sta diminuendo lentamente. Dove siamo diretti? Non sappiamo dove porterà la diminuzione della domanda. Ci mancano ancora milioni di unità abitative di nuova costruzione, che dobbiamo aiutare a recuperare. È probabile che rimarremo nel mercato di un venditore fino a quando non appariranno quelle unità abitative, in qualsiasi momento. È anche una questione di governo e di politica. Alcuni governi locali e statali hanno creato regolamenti rigidi e procedure ambientali che hanno reso difficile tagliare la burocrazia. La California, ad esempio, ha recentemente imposto pannelli solari e accumulatori di batterie come requisito per la maggior parte dei nuovi progetti di sviluppo residenziale a molti piani. Nello stato più costoso d'America per l'edilizia abitativa, questo tipo di legislazione rende più difficile per i costruttori permettersi e trarre profitto dai progetti, scoraggiandoli e inviandoli in mercati più redditizi con meno ostacoli. I costruttori devono aumentare i prezzi unitari solo per raggiungere il pareggio con i costi, aumentando la crisi dell'accessibilità. Questo è solo un esempio. Ci sono innumerevoli altri regolamenti e leggi che hanno portato alla drammatica impennata dei prezzi delle case in California e a un problema di accessibilità simile a nessun altro nel paese. Andando avanti, sarà interessante osservare come i governi risponderanno ai problemi abitativi e se l'economia continuerà a riprendersi a un ritmo ragionevole o a perdere i suoi obiettivi.
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Carta per stampanti HP - Alta qualità assicurata
Per ottenere le migliori foto pubblicate, devi fare affidamento sul tipo di carta per stampante fotografica che stai utilizzando. Siamo spesso limitati nelle nostre scelte di carta durante la stampa a causa delle dimensioni della nostra foto o del documento che desideriamo stampare; tuttavia è anche necessario prestare un'attenzione unica alla superficie della carta, allo spessore e alla compatibilità dell'inchiostro che stai utilizzando nella tua stampante. I documenti della stampante HP ti offrono molte alternative in modo da poter ottenere un prodotto per soddisfare le tue esigenze e molto probabilmente superare le tue aspettative lungo la strada. Un grande obiettivo da avere è abbinare la carta della stampante al lavoro su cui stai lavorando attualmente, sfruttando appieno l'alta qualità e riducendo gli sprechi e le spese eccessive.
La densità della carta può essere importante
Lo spessore della carta è legato alla qualità e diversi progetti richiederanno sicuramente anche vari prodotti. Le tue bozze o note iniziali possono essere stampate utilizzando uno dei documenti di prova meno costosi, mentre certamente intendi scegliere un'immagine brillante o fornire carta per le tue immagini digitali. Documentazione molto più formale come lettere di raccomandazione o curriculum, i contratti sarebbero stampati meglio su carta di alta qualità con filigrana più pesante. È fantastico avere una piccola scorta accessibile dei documenti specializzati in modo da avere ciò di cui hai bisogno quando l'attività si presenta.
Finiture in carta
Quando pubblichi le tue foto, la finitura della carta è davvero importante. La carta per stampante HP può essere trovata in un rivestimento standard per immagini che include fascino, perlato o lucido, opaco o semi lucido. I documenti illustrati possono anche essere trovati in pesi più spessi o più sottili per adattarsi ai vari metodi di stampa. I documenti con superficie lucida forniranno sicuramente un po 'di lucentezza alla foto, mentre le carte opache sono le migliori quando si stampano foto che verranno sicuramente inserite in cornici o ritratti. Se pubblicherai qualcosa in scala enorme per un tabellone o un poster, intendi utilizzare la carta semilucida per proteggere la finitura e fornire longevità quando viene mostrata.
Compatibilità degli inchiostri
Quando si scelgono i documenti della stampante HP, sarà necessario riconoscere se la stampante utilizza un inchiostro a colori o a pigmenti. Gli inchiostri che contengono coloranti ti daranno sicuramente un colore più nitido a lungo termine che non si sbiadirà nel tempo, tuttavia impiegherà più tempo per asciugarsi completamente. Possono umidi abbastanza da permeare completamente le carte lucide, portando a foto o immagini sfocate. L'inchiostro a base di pigmenti si asciuga completamente più velocemente ma non è stabilizzato chimicamente e può anche sbiadire per un certo periodo di tempo. L'inchiostro a base di pigmenti è eccezionale per le tradizionali carte da stampa in bianco e nero e per i documenti di routine.
Il cliente intelligente riceverà in blocco e manterrà i documenti della stampante HP a portata di mano per le loro attività. Le carte illustrate sono disponibili in confezioni piccole da 20 o in confezioni più grandi da 250 per coloro che potrebbero richiedere la pubblicazione di un progetto più ampio. La carta è disponibile anche in una moltitudine di sfumature, utili per fogli di lavoro e dispense o volantini. Quando acquisti i documenti della tua stampante HP per la classe dovresti chiedere se hanno sconti per uso didattico. Ci sono inoltre carte di confine personalizzate prontamente disponibili per quei compiti unici come volantini di eventi, inviti, annunci.
Di solito siamo limitati con le nostre opzioni di carta durante la pubblicazione a causa delle dimensioni della nostra foto o del file che vogliamo stampare; tuttavia è altrettanto importante prestare particolare attenzione alla finitura della carta, allo spessore e alla compatibilità dell'inchiostro che si sta utilizzando nella stampante. Le carte per stampanti HP sono disponibili in una comune finitura dell'immagine che consiste in lucentezza, perlata o lucida, opaca o semilucida. Anche le carte per immagini sono disponibili in grammature più o meno spesse per adattarsi ai vari metodi di stampa. Quando scegli i documenti della tua stampante HP, dovrai sicuramente capire se la stampante utilizza un colorante o un inchiostro a base di pigmenti. Quando acquisti la tua carta per stampante HP per la classe, dovresti chiedere se hanno tariffe scontate per uso didattico. Link esterni: Blogspot
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Recruiting day
Sveglia alle 5.30 per prendere il treno e andare a Bologna. Arrivo in stazione in giacca e cravatta, vedo un paio di persone con in mano la locandina dell’evento vestite eleganti come me, sembrano nervosi, mentre io stringo le chiappe per trattenere un attacco di colite. Collasso in treno, sonno senza sogni e senza incubi. Mi sveglia una massa umana che si accalca contro i sedili e le porte: siamo arrivati a Bologna: 9,30. E il primo colloquio ce l’ho alle 10. Mi perdo per le strade di Bologna, addio primo colloquio. Trovo il posto dove si tiene in Recruiting day: circa 200 metri di fila, la struttura vista dall’esterno sembra una scuola elementare con gli striscioni di Unibo. Mi metto in fila, mi accendo un sigaro, chiacchiero con gli altri studenti in fila con me, ci distribuiscono volantini che portano il nome di uno sconosciuto comitato studentesco bolognese che c’invita a sabotare questo evento “ fatto dai padroni che ci vogliono sfruttare”, ed in cuor mio mando un vaffanculo spirituale a vent’anni di sindacalismo provinciale e classista. Mi accorgo che quasi tutti i ragazzi in fila hanno una laurea quinquennale, mentre io porto nello zaino il mio portfolio con il lavoro online che ho svolto negli ultimi tre anni, e su questo punto per i colloqui. Arrivo all’ingresso, mostro la mail d’iscrizione all’evento, mi danno un bracciale, poi mi dicono di andare in una fila, da qui ci vuole un’ora per arrivare al secondo piano. La disorganizzazione è palese: la struttura è divisa su due piani, con 500 metri quadri al primo terra, con giardino, e 200 al secondo, saremmo circa poco meno di 1000 persone dentro, sembra di stare perennemente all’ingresso di una discoteca. Il secondo appuntamento ce l’ho con Florim, che scopro aver mandato una mail a tutti i partecipanti all’evento e quindi essere intasata di persone. Alle 12.30 riesco ad arrivare al secondo piano, e finalmente vado in bagno. Mi ripasso i desk della giornata, riesco a farmi un colloquio che mi frutta una registrazione alla newsletter di http://se.pgcareers.com/ che mi riempie di pubblicità la mail e che viene prontamente bloccata, adocchio una ragazza che sta al desk di un’agenzia per assicurazioni, mi avvicino e inizio il colloquio: le presento il mio lavoro di marketing e comunicazione, pagine che riescono a raggiungere il 200% di visualizzazioni, lei mi ferma e mi spiega che questo tipo di lavoro potrebbe servire ad una filiale della loro azienda, ma lei è una semplice stagista e l’unico compito che ha oggi è quello di selezionare dei candidati papabili per uno o due posti di lavoro su centinaia di richiedenti, in base alle direttive che si trovano sul depliant dell’evento. Mi guarda imbarazzata e mi fa un sorriso amaro, la ringrazio con tutta la gentilezza possibile e decido di andare ad una conferenza al piano di sotto. Qui il senso di tutto l’evento si fa più evidente : Florim è un’ azienda di ceramiche e maioliche ed è stata una delle prime in Italia a saldare i prestiti alle banche dopo la crisi del 2008, ha molti soldi per investire, il più grande investimento che fatto finora è un magazzino completamente automatizzato che da materiali lavorati ad ogni ora, in base alle specifiche che fa ogni cliente. Il magazzino è stato un investimento miliardario, e probabilmente durerà una decina d’anni perché la tecnologia che lo costituisce è molto giovane e tra poco non reggerà il confronto di mercato. In questo momento però capisco che per l’uomo sulla cinquantina che stà presentando, che quando aveva la mia età e guardava Blade Runner e pensava agli automi, l’idea di un magazzino automatizzato possa sembrare geniale. Non voglio dire che tutti i non nativi digitali non siano capaci di comprendere i fenomeni della rete, ma sicuramente dimostrano sul campo una certa riluttanza nel capirne appieno il potenziale. Di sopra i ragazzi che ho incontrato la mattina hanno aspettato quattro ore per avere un colloquio con le aziende più promettenti, mi rendo conto di essere un fortunato: io sono riuscito a fare un paio di colloqui in un paio d’ore dopo che sono arrivato al primo piano, moltissimi dalle 10.30 del mattino alle 16.30, orario di chiusura dei desk per i colloqui, sono riusciti a farne solo 3. Ho incontrato varie persone che hanno vissuto l’evento in tutte e due le giornate e sicuramente questo è il modo giusto per partecipare al Recruiting day,ma io avevo già utilizzato un giorno di permesso e tanto mi bastava. Quello che mi porto a casa di questa esperienza è che l’Italia ha un bisogno enorme di fare impresa, soprattutto di non poter lasciare semplicemente la ricerca di lavoro in mano alla legge della domanda e dell’offerta, perché questa domanda e questa offerta sono drogate da un sistema che non riesce a comunicare in modo corretto, in primis perché considera i giovani come persone da formare e non che possono formare, come se il mondo del lavoro, nell’epoca dei social media, non fosse cambiato da quarant’anni a questa parte. Sono stato spiazzato nel vedere persone di due anni più grandi di me con una laurea quinquennale nel mio stesso corso che sono disperati perché non trovano lavoro: il lavoro non si trova, si crea, ci si rende appetibili per le aziende, io credo che se pensi di poter lavorare con ciò che hai studiato, allora puoi renderlo commerciabile, non bisogna cercare qualcuno che si assuma la responsabilità d’iniziare al proprio posto. A fine giornata trovo un posto in treno, mi siedo e collasso, di nuovo.
Se foste interessati in questo link potete trovare le aziende che hanno partecipato all’evento, potere inviare il curriculum online, stando però ben attenti al tipo\a di candidato\a che viene ricercato dalle aziende https://eventi.unibo.it/recruiting-day/aziende-partecipanti
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CONTRO GLI STREGONI DEL NO 5G
· Si diffonde il movimento che si oppone alla nuova tecnologia delle telecomunicazioni. Perché c’è ancora chi tenta di leggere la complessità del reale con gli strumenti del pensiero magico e non con quelli del metodo scientifico. E trova una politica pronta a sostenerlo.
Di Federico Ronchetti dottore di ricerca presso l’Istituto nazionale di fisica nucleare, attualmente responsabile delle operazioni dell’esperimento Alice al Cern. Ha ottenuto la qualifica di esperto in radioprotezione presso l’istituto di radiofisica del Centro ospedalieri di Losanna.
Nietzsche pensava che il nemico della verità non fosse la menzogna ma la convinzione: credo sia una delle migliori definizioni operative possibili di bias cognitivo: ossia uno di quegli stati psicologici in cui la persona ha già deciso, secondo modalità speso inconsapevoli, di credere a determinate affermazioni che sente come proprie convinzioni, indipendentemente da qualsiasi riscontro fattuale. Oggi non occorre fare riflessioni di filosofia morale per rendersi conto che le società democratiche sono drammaticamente esposte al pericolo di dipendere da un’opinione pubblica incapace di decodificare la complessità del reale usando gli strumenti cognitivi tipici del pensiero razionale e del metodo scientifico e non quelli del pensiero irrazionale e magico.
Arthur C. Clarke, lo scrittore di fantascienza autore di “2001, Odissea nello Spazio” (che era anche un fisico-matematico) affermava che “qualunque tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia” e probabilmente il problema che si sta presentando alla nostra società in questa fase prende le mosse da questa constatazione di Clarke.
Fronti antisistema come No Tav (No Tap, No Triv) e No Vax, già attivi da diversi anni, rappresentano il fallimento pratico della società italiana nel formare cittadini-elettori in grado di applicare i principi di base della logica induttivo-deduttiva tipici del pensiero strutturato. In questi mesi, inoltre, sta venendo allo scoperto un nuovo movimento antagonista che ha occupato la scena e catalizzato (non solo in Italia) una forte opposizione ad alcune decisioni che hanno un valore strategico per lo sviluppo economico e sociale del paese: il movimento Stop 5G, che ostacola, spesso con il supporto incomprensibile delle amministrazioni locali, l’installazione delle infrastrutture per la rete mobile digitale 5G.
Evoluzione del 4G, il 5G è un protocollo software che permette un aumento delle prestazioni della rete mobile grazie a latenze minori.
Evoluzione del 4G, il 5G è più un protocollo software che una “nuova tecnologia” e permette un aumento delle prestazioni della rete mobile grazie a latenze minori ed ottimizzabili con tecniche di partizione della banda (slicing) e trasferimento dati fino 20 GB/s in download. Molte stazioni radio-base 4G di ultima generazione possono essere upgradate al 5G mediante un aggiornamento software.
L’opposizione al 5G in quanto “nuova e potenzialmente pericolosa tecnologia” era già in essere prima della pandemia perché, anche se infondate per ogni uso in circostanze normali e ragionevoli, le preoccupazioni per gli effetti fisiologici delle onde elettromagnetiche rappresentano una costante da decenni. Tuttavia è innegabile che la pandemia abbia svolto un ruolo di catalizzatore di queste paure proprio in quegli strati della popolazione che sarebbero invece più avvantaggiati dall’avere collegamenti digitali veloci e stabili in aree bianche, rurali o spopolate. Colmare il cosiddetto digital divide usando tecnologie versatili come il 5G consentirà varie forme di telelavoro e servizi digitali. Le telecomunicazioni giocheranno un ruolo sempre più essenziale per la tenuta sociale e lo sviluppo in un paese che probabilmente dovrà continuare a praticare il distanziamento fisico proprio a causa del post pandemia. E’ ovvio che didattica, medicina, servizi saranno sempre più virtuali, quindi le aree del paese che già oggi sono sottosviluppate rischiano semplicemente di essere tagliate fuori e collassare se non vengono connesse. A causa della incapacità di applicare il principio di causa ed effetto, sono proprio le persone che più beneficerebbero di una certa opzione a schierarsi fortemente contro quell’opzione. Nel caso delle telecomunicazioni il fenomeno sta prendendo addirittura la forma di una sorta di “Alleanza contro il 5G” che annovera al momento circa 500 sindaci, anche di città medio-grandi del Nord e del Sud. Queste amministrazioni emanano delibere, create in serie con un copia-eincolla di affermazioni infondate e complottiste, che mirano a bloccare l’installazione di impianti con tecnologia 5G.
Le motivazioni dell’opposizione al 5G sono varie e fantasiose: le più strampalate associano la comparsa del Sars-Cov-2 (ovviamente creato in laboratorio) con la necessità di installare surrettiziamente gli impianti 5G in giro per il mondo (epicentro del complotto sarebbe la città di Wuhan), fino alle più classiche preoccupazioni sull’uso delle frequenze nel campo delle microonde che sarebbero in grado di cuocere il cervello delle persone e far strage di uccelli e insetti.
Colmare il cosiddetto digital divide usando tecnologie versatili come il 5G consentirà varie forme di telelavoro e servizi digitali
Come nota di colore, ma non troppo, è facile trovare sul Web vecchi articoli dal tono allarmistico riguardanti anche i primi tv a colori a tubo catodico, i piani di cottura a induzione e le auto elettriche ibride e plug-in (i motori elettrici emettono microonde) la cui circolazione andrebbe soggetta a blocco se i sindaci che aderiscono al movimento Stop 5G fossero davvero coerenti con l’applicazione del cosiddetto “principio di precauzione” invocato per giustificare ordinanze e delibere. In questo articolo non intendo soffermarmi troppo sui principi fisici che governano le onde elettromagnetiche e la loro interazione con la materia, ho già trattato questi argomenti su Twitter in modo abbastanza esteso.
Il principio di precauzione si applica solo a casi in cui i rischi siano impossibili da valutare perché manca una base di dati consolidata. Fasce di popolazione già svantaggiate vedranno aumentare il divario che le separa dai loro concittadini che hanno invece accesso a certe tecnologie
Voglio solo richiamare l’attenzione sul fatto che dal punto di vista degli effetti biologici la radiazione (definita come energia che si sposta da un punto all’altro dello spazio) si divide in due grandi categorie: radiazioni ionizzanti e non ionizzanti. Le radiazioni ionizzanti trasportano abbastanza energia per danneggiare atomi e molecole (quindi anche i tessuti biologici) alterandone la struttura e quindi la chimica. Le radiazioni ionizzanti sono quindi potenzialmente cancerogene. Viceversa, le radiazioni non ionizzanti non hanno abbastanza energia per produrre questi effetti. Le onde elettromagnetiche usate nelle telecomunicazioni non sono ionizzanti perché la loro frequenza è troppo bassa (per avere effetti ionizzanti occorre andare ben oltre i segnali radio e arrivare oltre le frequenze ottiche, nel regime dell’ultravioletto). Un’altra cosa che preoccupa molto i movimenti Stop 5G sono le potenze in gioco che però sono molto basse. Probabilmente il fatto di usare il termine microonde attiva associazioni mentali arbitrarie: la potenza di un forno a microonde è dell’ordine del kiloWatt (concentrata in un volume di qualche decina di decimetri cubi) mentre quella dei segnali 5G/4G che raggiungono gli utenti è dell’ordine di qualche milliWatt: tra i due regimi c’è un fattore quasi un milione.
La digressione tecnica porta a una valutazione di carattere generale perché il costituirsi dell’Alleanza dei sindaci contro il 5G solleva una questione di principio sul tipo di cultura politico-amministrativa che esiste in Italia. In altre parole: è accettabile che un amministratore pubblico (che può consultare personale tecnico qualificato a livello comunale o regionale) ignori fatti scientificamente accertati, tecnicamente verificati e verificabili e prenda decisioni senza alcuna base razionale, producendo delibere usando volantini complottisti ciclostilati, in ossequio a un fantasmatico principio di precauzione? I decisori pubblici di ogni ordine e grado sarebbero tenuti ad ascoltare i propri tecnici e a decidere ciò che è meglio per i cittadini in base a dati e valutazioni forniti loro dagli esperti, senza invocare vaghi principi che suonano più come pretesti. Il principio di precauzione si applica solo a casi in cui i rischi siano impossibili da valutare perché manca un’esperienza pregressa e una base di dati consolidata e non è il caso dell’esposizione della popolazione alle onde elettromagnetiche alle frequenze usate per le telecomunicazioni. Il risultato finale di questo modo di procedere è, come si diceva, che fasce di popolazione già svantaggiate vedranno aumentare il divario che le separa dai loro concittadini che hanno invece accesso a certe tecnologie. Considerazioni simili si applicano al livello legislativo nazionale. Ad esempio, i limiti italiani di emissione media sulle 24h per il campo elettrico sono ultra-conservativi: 6 V/m contro i 61 V/m definiti dall’EU (che già sono 50 volte inferiori alla soglia di sicurezza stabilita dall’ICNIRP). Questa scelta timorosa fatta dal legislatore italiano svariati anni fa, forse per scarsa comprensione della materia, è stata anche oggetto di critica nel cosiddetto Piano Colao. Un limite così rigido è infatti controproducente in quanto obbliga spesso gli operatori a tappezzare i territori di stazioni radio-base meno performanti mentre in alcuni casi ne basterebbero probabilmente un numero inferiore ma più potenti. Occorre mettere limiti sensati (alcuni paesi Ue adottano 40 V/m) in modo da dare agli operatori flessibilità nel coprire le aree di un paese come l’Italia che è molto diversificato a livello architettonico e di territorio. Una scarsa copertura rischia di vanificare i vantaggi della tecnologia 5G e paradossalmente finisce per domandare una maggiore potenza emessa dalle antenne degli smartphone per compensare il basso segnale della radio-base traducendosi in una maggiore esposizione che era ciò che si voleva evitare col limite ultra-conservativo.
La questione legata al 5G rischia di passare dal livello locale a quello nazionale, esattamente come accadde per la Tav o i vaccini. In futuro questioni in cui una valutazione tecnico-scientifica non banale sarà richiesta alla classe dirigente del paese saranno sempre più frequenti. Come scienziato e fisico, per esempio, credo che la costruzione di un grande acceleratore di particelle di nuova generazione sia una scelta strategica per il rilancio del paese. Un collider che fosse capace di produrre fisica di frontiera, oltre che riportare il paese ai vertici scientifici internazionali, sarebbe in grado di generare un indotto economico enorme a livello di commissioni non solo per le industrie che fanno alta tecnologia ma anche per il tessuto economico e produttivo in cui verrebbe innestato. Uno studio del 2019 commissionato dalla European Physical Society stima che l’output economico delle industrie che utilizzano le competenze sviluppate nell’ambito della ricerca e sviluppo in fisica ammonta al 12 per cento del totale per l’Unione europea, ossia 1.450 miliardi di euro l’anno. E’ una cifra decisamente superiore a settori ritenuti comunemente molto redditizi come il commercio (4.5 per cento), le costruzioni (5.3 per cento) e i servizi finanziari (5.3 per cento). Queste cifre servono a dare un’idea dell’importanza strategica degli investimenti in infrastrutture scientifiche a livello economico e sociale. In passato, in effetti, si era pensato di costruire un acceleratore di questo tipo presso l’area di Tor Vergata a Roma. Grazie alla presenza dei centri di ricerca di Frascati, l’intera zona avrebbe il potenziale per trasformarsi in un vero e proprio distretto tecnico-scientifico in cui la ricerca di base, quella applicata e il trasferimento tecnologico verso industrie già (o ancora) presenti nella cosiddetta “Tiburtina Valley” potrebbe svilupparsi al massimo grado. Tuttavia, il progetto di questa macchina acceleratrice è stato ridimensionato varie volte e poi annullato. Ma anche mettendo da parte per un momento le sommarie valutazioni economico-scientifiche qui formulate, come potrebbe essere rilanciato e realizzato questo “Cern italiano” quando il paese non riesce a costruire una ferrovia o a installare delle antenne per comunicazioni cellulari?
Evidentemente, il flusso continuo di informazioni e nozioni che provengono dal web e da una moltitudine di canali informativi (come i social) ha travolto chi non era equipaggiato ad assorbire e attribuire senso a questo bombardamento cognitivo. L’ approccio scientifico alla realtà, la sua capacità di stabilire attraverso processi di induzione deduzione verità relative che si sostengono vicendevolmente, guadagnando consistenza a ogni passaggio, come un edificio ben progettato e costruito, ha portato a un controllo crescente dell’ambiente circostante ed è stato il principale fattore di aumento del benessere, rappresentando sempre più un elemento chiave di sviluppo delle società avanzate.
Pur godendo di un benessere materiale e morale che poggia quasi interamente sull’applicazione del paradigma tecnico-scientifico, dobbiamo fronteggiare un tremendo deficit di conoscenza scientifica diffusa, che rischia di arrivare a minare l’esercizio di una democrazia effettiva
Pur godendo, ogni giorno della nostra vita, di un benessere materiale (evidente) e morale che poggiano quasi interamente sull’applicazione del paradigma tecnico-scientifico, ci troviamo a dover fronteggiare un tremendo deficit di conoscenza scientifica diffusa, che rischia di arrivare a minare l’esercizio di una democrazia effettiva.
Molte delle scelte, per esempio in caso di referendum, e delle valutazioni, come quelle relative al giudizio sull’operato dei governi, che sono poste di fronte ai cittadini-elettori, devono essere esercitate nel contesto di un mondo totalmente interconnesso plasmato da fattori tecnico-scientifici che necessitano di essere compresi e condivisi dal maggior numero possibile di persone. Nella società odierna, la mancanza di una cultura scientifica di base tende a creare compartimenti stagni in cui il diritto di ognuno a far valere la propria opinione è invalidato dalla mancanza di un giudizio consapevole, che è cosa diversa dall’essere “informati”. L’informazione, da sola, non crea consapevolezza e non garantisce protezione rispetto ai condizionamenti che puntano alla distorsione o iper-semplificazione della realtà innestandosi su una serie sempre maggiore di bias cognitivi. Inoltre, oggi fronteggiamo una situazione in cui settori disgiunti (spesso minoritari) della società si polarizzano, a volte anche in modo oltranzista, su specifiche questioni (single issues).
I social network giocano un ruolo cruciale nel rafforzamento delle convinzioni di queste minoranze, consentendo di superare i vincoli geografici, se ce ne sono, e permettendo ai vari gruppi di consolidare la fiducia in se stessi data dal riconoscersi a vicenda e dalla consapevolezza di non essere i soli a “pensarla in un certo modo”. L’ignoranza, infatti, è vissuta come uno stato pristino e il rifiuto della competenza degli esperti in favore di certe categorie astratte, tipo l’“onestà” o il “naturale” serve a evitare ogni contaminazione dello stato d’innocenza primigenio che permette di vedere le cose come sono “veramente” senza i paraocchi che il “sistema” ci costringe a indossare: in questo modo si costruisce un sistema para-logico in grado di smontare qualsiasi prova fattuale e di dimostrare con una serie di salti logici qualsiasi tesi, anche la più fantasiosa: la verità viene sottomessa alla convinzione cui fa rifermento Nietzsche, e trasformata in quello che oggi chiamiamo “verità alternativa”.
Le verità alternative tendono a proliferare non appena le cose vanno molto storte e la recente pandemia di Covid-19 rappresenta la tempesta perfetta. I già labili argini della logica induttiva-deduttiva vengono meno e l’irrazionalità dilaga anche in territori che prima erano considerati al riparo. Le spiegazioni più assurde come virus biologici che viaggiano grazie alle onde del 5G o esposizioni a onde elettromagnetiche atte a modificare il Dna della “gente” per qualcuno possono apparire sensate o realistiche e costituire un problema o un pericolo da cui difendersi e contro cui mobilitarsi.
Il sottile velo del razionalismo, che accoglie agevolmente sotto la sua ala le faccende della vita di tutti i giorni, viene immediatamente stracciato quando si tenta di proiettare nel sociale un’idea di come funziona il mondo. Il pensiero magico, mai veramente sconfitto, è comunque sempre
presente nella rappresentazione che le persone si fanno della realtà che è, a ben guardare, anche in condizioni ordinarie, popolata da stregoni: il medico che promette una dieta che fa vivere fino a 150 anni, il politico che promette di risolvere problemi globali in qualche mese e l’onnipresente astrologo che non ne azzecca una ma non manca mai. Non a caso, in Italia il fatturato dell’occulto è ragguardevole ed è stimato in 8 miliardi di euro all’anno. Alla scienza in quanto tale si chiede, anche da parte della classe dirigente, di trasformarsi in magia e “risolvere subito” i problemi (veri o presunti) facendoli sparire o, in subordinata, di fornire la formuletta precisa e pronta per essere recitata dal cittadino o dal decisore politico.
I No Vax sono stati il primo gruppo a rivendicare il diritto della scelta di un singolo, in nome di una loro speciale verità alternativa, di esercitare un impatto negativo sulla società nel suo insieme dovuto al non vaccinarsi o al non vaccinare i propri bambini. E hanno ottenuto un endorsement politico.
Nel lungo termine, il continuo esercizio del pensiero irrazionale e magico finisce per danneggiare la società nel suo insieme partendo proprio dai suoi strati più deboli, sia a livello economico che cognitivo (anche le la correlazione tra le due condizioni non è totale) e finendo poi per contaminare anche le persone più istruite. Un macro-esempio, ormai chiaramente decrittato, di questo meccanismo infernale, è sotto gli occhi di tutti ed è rappresentato dalla Brexit: l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea. Le tesi che sono state portate a favore del Leave erano palesemente assurde e basta andare a ripescare gli spot pro Leave dell’epoca per rimanere sconvolti dall’insipienza degli argomenti e dal totale fallimento dell’applicazione del principio di causa ed effetto, che è una delle definizioni più accurate possibili della stupidità (personale o collettiva). Grazie a una montante isteria, alimentata dalla manipolazione attraverso i social network è stata scelta con convinzione una falsa soluzione a un falso problema che sta danneggiando proprio coloro che la sostenevano più accanitamente e che paradossalmente erano più tutelati e avevano più beneficiato dello stato di cose precedente (l’appartenenza all’Ue).
Ma Brexit è stato il primo grande bubbone di una malattia cognitiva che si aggira nelle società occidentali da decenni. All’estero come in Italia, ci sono state molte avvisaglie di queste dissonanze cognitive legate a questioni apparentemente circoscritte a determinati campi ma in realtà spie dello spostamento di paradigma che andava preparandosi per il salto di livello e che ha finito per investire anche la sfera politica. Ripercorrendo alcune tappe della realtà internazionale e italiana ricordiamo, nel campo della fisica, la bufala sulla fusione fredda e quella più nostrana sul piezo-nucleare che fu addirittura invocato per invalidare la datazione al C14 del tessuto della Sindone. La medicina è un campo pure molto soggetto a suggestioni (anche perché i malati sono soggetti chiaramente psicologicamente fragili): gli esperti vengono facilmente dipinti come scienziati cattivi (apprendisti stregoni) al soldo delle multinazionali che sfruttano le persone malate facendo esperimenti senza scrupoli. Ricordiamo la questione del “siero di Bonifacio”, un miscuglio di feci e urina di capra che avrebbe avuto azione anti cancro (il paralogismo si base sul fatto che le capre sembrano poco soggette ai tumori). In seguito sono arrivate le “cure” Di Bella e Stamina. Il salto di qualità in questo campo è avvenuto proprio col movimento No Vax che si aggirava furtivo per i meandri della società italiana almeno dai primi anni 2000. I No Vax sono stati il primo gruppo a rivendicare il diritto della scelta di un singolo, in nome di una loro speciale verità alternativa, di esercitare un impatto negativo sulla società nel suo insieme dovuto al non vaccinarsi o al non vaccinare i propri bambini.
La cosa sorprendente è che queste posizioni hanno avuto un endorsement, a volte esplicito altre volte furbamente ambiguo, da parte di alcuni politici nel tentativo di capitalizzare il consenso di questo gruppo giudicato evidentemente consistente dal punto di vista elettorale. Qualcosa di simile potrebbe accadere ora con il movimento Stop 5G, che infatti sembra aver già trovato rappresentanza, almeno a livello locale. Ora, dopo un periodo rocambolesco, molte polemiche e diverse battaglie perse (a mio avviso non risolutive), i gruppi No Vax ora sono alla finestra. La mia personale convinzione è che torneranno all’attacco nel momento in cui sarà disponibile una vaccinazione contro la Covid-19 ponendo così la politica e la società nel suo insieme di fronte a scelte difficili. La paura del Nuovo, quasi sempre infondata come dimostra la Storia, si estende facilmente alle nuove infrastrutture quasi sempre viste come un esproprio e mai come necessarie alla creazione di ricchezza e nuove opportunità (specie per i giovani) in un mondo globalizzato.
Il problema, prima di essere politico, tecnico o economico, è pre-politico. La pandemia ha mostrato uno spettacolo inquietante in cui la politica locale e nazionale è stata lenta a capire (non poteva essere altrimenti viste le carenze cognitive) e ancora più lenta e impacciata nell’agire perché incapace di decodificare la gravità della situazione e di ascoltare le indicazioni degli esperti (non essendo semplici formule magiche). Il tradizionale andamento della politica, essenzialmente un grande volano di dichiarazioni polemiche che lentamente e ciclicamente si scarica e riparte senza trasferire energia al sistema si è letteralmente avviluppato su se stesso chiaramente scardinato dalla portata dell’evento pandemico.
Purtroppo però, situazioni di shock per i nostri sistemi sociali ed economici potrebbero ripetersi molto presto, anche se non saranno pandemie: presto avremo sistemi di intelligenza artificiale in grado di effettuare diagnosi mediche e operazioni chirurgiche in modalità autonoma. Avremo a che fare con automobili a guida autonoma che potrebbero dover prendere decisioni critiche in caso di incidente stradale o badanti robotiche per anziani infermi e malati di Alzheimer. Scenari come questi sconvolgeranno non solo il nostro sistema economico ma anche l’etica e il sistema legale perché bisognerà attribuire delle responsabilità per le azioni intraprese dai sistemi autonomi. Le sfide del cambiamento climatico, dell’approvvigionamento energetico, la produzione di cibo da allevamenti e colture intensivi sono ampiamente dibattute ma in modo superficiale e ideologico mentre andrebbero anch’esse affrontate in modo scientifico, senza trasformare l’ambiente in una nuova divinità.
L’impressione generale è quindi che il paese non sia affatto pronto per quello che sta per arrivare, non tanto da un punto di vista economico o industriale (dove è sempre possibile intervenire quando lo si voglia veramente) ma sia culturalmente impreparato perché incapace di uscire da una visione irrazionale e magica della propria storia e del mondo mentre è urgentissimo che si doti degli strumenti cognitivi che consentano il funzionamento del pensiero razionale e scientifico che ha, in un paio di secoli, radicalmente modificato ogni campo del sapere umano, anche oltre il dominio delle scienze esatte. Medicina, biologia, scienze sociali e scienze economiche si avvalgono tutte, sebbene in diversa misura, di metodologie e/o tecnologie derivate dalla ricerca scientifica ed è quindi molto rischioso che la classe dirigente di un paese si dimostri indifferente, annoiata o persino sospettosa nei confronti della scienza mentre ogni cittadino, paradossalmente, divora tecnologie derivate dall’applicazione su vasta scala della ricerca tecnicoscientifica che però finiscono per essere percepite come estranee, invasive e da contrapporre ad una natura benigna e mitizzata.
Molto del nostro benessere attuale deriva semplicemente da maggiore igiene, vaccini, una manciata di farmaci e dal fatto che le macchine effettuano molti lavori pesanti al posto nostro. Queste condizioni ci hanno svincolati dalla pressione selettiva dell’ambiente le cui variazioni incontrollate erano fonti di crisi economiche, carestie e guerre. Tuttavia la psicologia della “gente” è rimasta totalmente disconnessa dall’immane cambio di paradigma dovuto a questa rivoluzione cognitiva e metodologica. La maggioranza delle persone tenta ancora di interpretare il mondo con categorie che appartengono a un tempo che non esiste più, come anima e destino se consideriamo lo spazio psichico oppure deplora il fatto che viviamo in modo innaturale senza ricordare il fatto che quando si viveva in modo “naturale” l’aspettativa di vita media era sui 40 anni. Nello spazio fisico le categorie mitizzate equivalenti sono quelle della località e della prossimità: ci si illude che le nostre vite dipendono solo dai “primi vicini” quando invece, come abbiamo visto, qualcosa che accade in un mercato cinese può sconvolgere la nostra vita quotidiana in poche settimane.
Dal dopoguerra a oggi la società italiana e occidentale ha avuto un certo successo nel creare ricchezza diffusa, ma appare chiaro che qualcosa non ha funzionato nella creazione di una consapevolezza diffusa specie riguardo le basi del pensiero scientifico e razionale. Molte persone semplicemente non hanno mai avuto gli strumenti cognitivi per decodificare la realtà, ma il problema è emerso nella sua drammaticità solo quando la complessità ha superato un certo livello oltre il quale è diventata ingestibile dal punto di vista cognitivo. Molti accusano i social network della destrutturazione del pensiero ma sembra un punto di vista riduttivo, indotto dalla coazione a ripetere la massima di Umberto Eco per cui i social hanno dato voce a legioni di imbecilli. In realtà il processo degenerativo era già iniziato da molti anni a causa di problemi mai risolti nel sistema scolastico e alla sclerotizzazione della cultura intesa come tempio da difendere contro ogni forma di modernità. Da anni, in Italia, gli intellettuali (o presunti tali) sono impegnati nella difesa delle rovine del Tempio della Cultura ormai vuoto e mentre si trastullavano in ciò, non si sono accorti di quello che stava accadendo “là fuori”. Chiaramente, non stiamo invocando una società fatta esclusivamente di scienziati, ingegneri o matematici e dove i primi ministri abbiano un dottorato in chimica quantistica come Angela Merkel. Al contrario, le nozioni di matematica, fisica e chimica che si studiano al liceo sarebbero già sufficienti a pensare in modo razionale e non “magico”: un liceale di oggi ha potenzialmente a disposizione la conoscenza accumulata dal genere umano in millenni, ma mancano gli strumenti cognitivi necessari a processare queste conoscenze per applicarle in modo corretto.
Vivere e lavorare in un mondo dominato dai paradigmi di scienza e tecnologia che non escludono l’immateriale e l’immaginario ma li concepiscono in modo diverso e dove il pensiero magico fallisce sempre, provoca un senso di estraniamento e una frustrazione profonda. La sensazione di impotenza del cittadinoelettore di fronte alla complessità del mondo globalizzato e così plasmato prende due strade: il rifiuto, modulato con vari gradi di contraddittorietà, delle tecno-scienze in nome di una perduta “naturalità” basata sulla falsa assunzione che l’Uomo si stia allontanando dal “Creato” vilipeso dalle stesse attività umane; oppure il tuffo in un consumismo bulimico delle opportunità materiali e morali che la tecnosocietà mette a disposizione praticamente di chiunque. Entrambe queste reazioni, che possono anche coesistere nello stesso individuo, finiscono per definire una sorta di “stato di minorità”. In un contesto sociale “liquido” (à la Bauman), percepito solamente come creatore di entropia, in continuo e disordinato movimento, ci si difende con rivendicazioni identitarie senza vera sostanza, invocate solo per colmare un vuoto quasi sempre solo percepito, che finisce per essere poi oggettivato a livello sociale e divenire terra di contesa per nazionalismi, verità alternative e teorie del complotto che si pongono appunto come un surrogato di identità (noi siamo quelli che sono contro qualcosa, noi contro di loro).
Questa miscela pericolosa, potenzialmente esplosiva, è agitata anche dall’informazione mainstream che, dominata da logiche stringenti, non è affatto interessata alla scienza né agli scienziati a meno che la prima possa essere presentata come magia. Non voglio tuttavia risparmiare gli stessi scienziati dalla critica. Spesso siamo noi ricercatori ad alimentare i cliché che ci riguardano e pensiamo di poterci proporre al pubblico senza adattare il nostro modo di comunicare. Il problema è molto grave specie per quello che riguarda la gestione dei social media in ambito scientifico. L’impatto dei social è estremamente potente e viste le limitazioni dell’approccio classico alla divulgazione scientifica, in cui il giornalista non svolge il ruolo di intermediazione perché spesso fallisce lui stesso nell’applicare le basi del pensiero scientifico, l’unica strada che rimane alle istituzioni scientifiche e ai singoli ricercatori è quella di instaurare un rapporto diretto con la società.
Per invertire tutti questi processi è necessario anche un cambio di paradigma all’interno della stessa ricerca scientifica. Un aumento dei finanziamenti per la ricerca di base e applicata, come proposto in questi giorni dal prof. Ugo Amaldi già a partire dal 2021, per proseguire fino ad arrivare ad impegnare l’1,1 per cento del pil nel 2026 (che è quello che la Germania spende già oggi) è un primo e fondamentale passo. Allo stesso tempo occorre però svincolare la ricerca scientifica dalle logiche della Pubblica amministrazione rendendo possibile un rapporto organico e disciplinato tra ricercatori e industrie per facilitare il trasferimento tecnologico e la creazione di startup.
La sensazione di impotenza del cittadino-elettore di fronte alla complessità del mondo globalizzato prende due strade: il rifiuto delle tecno-scienze in nome di una perduta “naturalità”; oppure il tuffo in un consumismo bulimico delle opportunità materiali e morali che la tecno-società mette a disposizione
Solo con un impegno massiccio in istruzione e ricerca a tutti i livelli sarà possibile trasformare la nostra società “liquida”, entropica e bulimica, narcisistica ma codarda, che venera il passato ma è priva di ambizioni e voglia di futuro, in una società della conoscenza in grado di reagire in modo collettivo e non livellante agli shock prossimi venturi e finalmente di proiettarsi in avanti.
Il paradigma collaborativo globale incarnato dalla ricerca scientifica odierna, in cui decine di migliaia di persone di nazionalità, sesso, età e fede religiosa diverse, accantonano le loro differenze per concentrarsi sul comune obiettivo di portare avanti la frontiera della conoscenza umana, fornisce un prototipo di un nuovo umanesimo scientifico in cui il valore della collaborazione è prevalente rispetto alla competizione e l’autorevolezza prevale sull’autorità. Questo tipo di comportamento sociale potrebbe essere la chiave per il passaggio dalla società liquida, incoerente ed entropica, a una sorta di “società superfluida”, collettiva e resiliente.
Qualcosa del genere accade in fisica quando un materiale passa dallo stato liquido, caratterizzato da entropia e attriti, a uno stato superfluido, altamente ordinato, senza viscosità ed entropia in grado reagire istantaneamente ai cambiamenti mantenendo una coerenza collettiva. Probabilmente la “società liquida” si troverà presto davanti a un bivio: subire un ulteriore aumento del disordine e dell’entropia o trasformarsi in una nuova società, più simile al superfluido che a un liquido, in grado di reagire in modo ordinato e superare gli ostacoli che appariranno presto all’orizzonte della Storia.
Federico Ronchetti
“IL FOGLIO” del 20 luglio 2020
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[ARTICOLO] BTS ARMY: una cronologia del supporto dei fan
“Dalla vittoria del primo premio agli show musicali all’entrata nella Hot 100, i fan dei BTS ci sono sempre stati.
I BTS stanno facendo la storia. Dopo aver conquistato la top 10 della Billboard 200 per la prima volta tra gli artisti coreani con il nuovo album ‘Love Yourself: Her’, il successivo lunedì (25 settembre) si sono aggiudicati la loro prima volta nella Hot 100 con il singolo ‘DNA’, posizionatosi alla n.85. Inutile dire che i BTS sono in cima al mondo K-Pop.
I sette ragazzi stanno ora cavalcando l’onda che si è creata con la loro apparizione e vittoria ai Billboard Music Awards lo scorso maggio. Ma per loro è stata una lunga strada e la principale costante nella carriera di questi ragazzi è stato il loro fan base, ARMY, i quali hanno guardato il gruppo passare da consegnare volantini per invitare la gente al proprio spettacolo nel reality show American Hustle Life, a fare sold out all’Olympic Park Gymnasium Arena a Seoul lo scorso anno.
Questa è una cronologia di tutti i record che i BTS non avrebbero potuto raggiungere senza gli ARMY:
5 maggio 2015 – prima vittoria per ‘I NEED U’ a ‘The Show’ Nel febbraio 2015 intervistati da The Star i BTS avevano rivelato che vincere ad uno show musicale era il loro più grande obiettivo dell’anno. Non hanno dovuto aspettare così tanto visto che tre mesi dopo hanno ottenuto la loro prima vittoria. Durante l’intervista dell’8 maggio Suga ha detto “Il trofeo era davvero pesante quando lo abbiamo ricevuto. Non intendo il peso reale del trofeo ma dopo averlo ricevuto ho sentito il senso di responsabilità aumentare e la sensazione di dover lavorare ancora più duramente.”
15 maggio 2016 – prima vittoria a Inkigayo ‘I NEED U’ ha vinto in altri tre show musicali (M!Countdown, Music Bank e Show Champion) ma i ragazzi non sono riusciti a vincere allo show Inkigayo. Nonostante questo il gruppo ha portato a casa la prima vittoria a Inkigayo con ‘Fire’ dopo che gli ARMY hanno ottenuto il 60 percento delle vendite digitali.
10 ottobre 2016 – All-Kill per ‘Blood, Sweat & Tears’ Un All-Kill si ottiene quando un gruppo raggiunge la posizione n.1 in tutte le classifiche contemporaneamente ed è quindi uno degli obiettivi più difficili da raggiungere nel K-Pop. Secondo Soompi “‘Blood, Sweat & Tears’ è arrivata al primo posto nelle classifiche musicali di Melon, Mnet, Bugs, olleh, Soribada, Genie, Naver Music e Monkey3. In più tutte le 15 canzoni dell’album si sono prese i primi quindici posti nelle classifiche Melon, Genie, Mnet e Naver Music.”
2 dicembre 2016 – Artist of the Year ai Mnet Asian Music Awards I BTS hanno vinto l’ambito premio ‘Artist of the Year’ ai Mnet Asia Music Awards nel 2016 con l’aiuto degli ARMY. Nel suo commovente discorso Rap Monster faticando a trattenere le lacrime ha ringraziato i fan e lo staff, mentre i membri solitamente imperturbabili Suga e Jungkook sono scoppiati a piangere.
21 maggio 2017 – Billboard Music Awards I fan hanno pregato che i BTS venissero invitati ai BBMAs dove hanno poi vinto il premio Top Social Artist. Questo è stato l’evento in cui hanno conosciuto i loro futuri ‘collaboratori’ The Chainsmokers e che li ha fatti conoscere meglio in America dopo che Jin è diventato virale come il carino “terzo da sinistra”. Il loro discorso di ringraziamento è stato usato come skit per il nuovo album ‘Love Yourself: Her’.
13 agosto 2017 – Choice International Artist ai Teen Choice Awards Nonostante alcuni ARMY si fossero innervositi perché i BTS erano stati a malapena nominati durante la cerimonia, questo premio è un segno che indica che la vittoria dei BTS ai BBMAs non è stato un evento unico.
18-23 settembre 2017 – Il gruppo K-Pop più veloce a raggiungere i 10, 20, 30, 40 e 50 milioni di visualizzazioni per ‘DNA’ ‘DNA’ è anche diventato il sesto video musicale più visto in 24 ore, prendendo il posto di ‘Bad Blood’ di Taylor Swift.
24 settembre 2017 – Primo gruppo K-Pop mai entrato nella top 10 della Billboard 200 La scorsa domenica ‘Love Yourself: Her’ è diventato il primo album K-Pop entrato nella top 10 posizionandosi alla n.7. I BTS erano precedentemente entrati nella Billboard 200 quattro volte, e questa volta hanno superato l’ultimo record che avevano raggiunto con ‘Wings’ alla n.26.
25 settembre 2017 – La prima volta del gruppo nella Hot 100 Durante la conferenza stampa del 18 settembre Suga ha detto “Il numero dei preordini del nostro precedente album è stato di 700,000 ma non avevamo idea che quest’ultimo potesse raggiungere i 1.12 milioni. Vogliamo anche apparire nella Billboard Hot 100.” In risposta a ciò gli ARMY si sono messi al lavoro coordinandosi con le guide per le classifiche Billboard in modo da ottimizzare i loro sforzi per aiutare i BTS. Dopo aver sentito la news Rap Monster ha twittato “Ce l’abbiamo fatta! Ho appena sentito la notizia dal mio studio. Grazie miiiille per tutto aRMy XD””
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©CiHope) | ©Billboard
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Il futuro dei negozi è nell'integrazione di internet e dei servizi digitali.⠀ ⠀ Cosa significa?⠀ Ti è mai successo di scoprire che nella tua città esisteva ad esempio un negozio equosolidale e tu l'hai scoperto solo ora che ha chiuso i battenti?⠀ ⠀ E magari ti facevi 20 minuti di auto per andare nel negozio del paese accanto, (perchè tu ci credi, come me) dove sapevi che esisteva un negozio simile, perchè magari l'avevi trovato su google!⠀ Non ti fa rabbia?⠀ Non ti sei chiesto:"Ma come ho fatto a non saperlo!"⠀ ⠀ La colpa non è tua, siamo spesso di corsa e presi da mille cose e sollecitazioni, che riducono le nostre ricerche ormai solo sul web.⠀ Il negozio in questione probabilmente non era ben posizionato online o pensava che bastasse il passaparola o ancora che esserci fisicamente, bastasse. ⠀ ⠀ Ma non basta più. ⠀ Le persone sono prese dalla loro vita, non hanno tempo, si dimenticano.⠀ Non bastano i volantini o tenere sempre aperto, se la gente non sa che esisti, non serve a niente.⠀ C'è chi ricerca su Google, ciò che gli serve, altri su Instagram, altri ancora su Linkedin, e tu DEVI farti trovare, ovunque loro stiano cercando.⠀ ⠀ Ci devi essere. Chiedi l'aiuto di un social media manager, lui saprà fare tutto questo per te e in modo professionale.⠀ #socialmediamanager⠀ #socialmediamarketing⠀ #socialmediamanagment https://www.instagram.com/p/B5IIjzFlIqy/?igshid=1g9rfbjprum0m
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Se avete una azienda perche' non state utilizzando un impresa di Marketing Digitale?
In qualsiasi professione la nostra azienda sia e' parecchio importante adoperare una pubblicita' online per la crescita di essa. Come ben sappiamo il marketing digitale a giorno d'oggi e' una strategia che ci puo' permettere di andare in alto.
L'ascesa della base digitale e la crescente divulgazione dei social media nelle nostre vite hanno aumentato le capacità di marketing in molti modi. Tutte queste strategie digitali si sono diffuse in maniera un po' esagerata, infatti adesso ce' fin troppa scelta. A causa della piattaforma digitale, anche una piccola ditta vicino casa tua può raggiungere le persone dall'altra parte del mondo! Questo è certamente molto impressionante, ma il marketing locale è spesso lasciato dietro dalle aziende o per lo meno non riceve l'attenzione che dovrebbe. Superfluamente le aziende giudicano il marketing digitale locale. Molti si chiedono perche' dovrei utilizzare una web agency per il mio marketing locale e quindi seo locale?
Da un lato, posso capire perché alcune persone mantengono questa opinione ma, in realtà, il marketing locale è ancora incredibilmente importante e non qualcosa che la tua attività dovrebbe dare per scontata. E' veramente indispensabile effettuare una strategia per il vostro business sia che sia grande o piccolo. Quanto e' importante il Marketing Locale? Con la crescita di tecnologie molte aziende si sono lanciate utilizzando delle strategie non opportune. Non andare a caccia di un pubblico nazionale o internazionale prima di catturare quello locale. Alcune aziende in settori molto specifici potrebbero concentrarsi meglio su pubblico internazionale, ma per la maggior parte delle aziende, sarà meglio far crescere i clienti locali prima. Per esempio, sei il proprietario di un negozio di abbigliamento sulla tua Citta'. Siamo assolutamente sicuri che molta gente possa essere interessata a comprare i vostri vestiti online tramite il vostro sito web. E' assolutamente possibile realizzare esso ma come detto prima se si inizia con clienti locali e' sicuramente un grande vantaggio. Il marketing per il pubblico locale è relativamente semplice e puoi utilizzare molte delle stesse tecniche che faresti per i consumatori nazionali / internazionali. Una Strategia SEO Locale e' l'alternativa migliore per fare il marketing giusto per il tuo sito web e il tuo business. Quello che potresti fare per iniziare con una strategia locale e' quello di inserire il nome della tua citta' sulle pagine dei servizi. Un modo anche semplice ed efficace e' quello di farsi pubblicita' sui gruppi di social media locali. Puoi anche pubblicare annunci concentrati su specifiche aree locali. Anche alcune delle tecniche di marketing più antiquate come manifesti e volantini possono ancora essere molto efficaci a livello locale. Un altra ottima maniera e' quella di creare delle pagine web sul vostro sito in base alla localita, quindi utilizzando varie localita' sul sito. Il marketing locale è molto più facile di quanto molti si rendano conto e questo è il potenziale per guadagnare un sacco di entrate extra. Quindi, se la tua ditta non ha una tattica di marketing locale in atto, è ora di prepararne una. https://www.facebook.com/I-DIGIT-GROUP-344278929527406/?ref=nf&hc_ref=ARRsaoClOmtNOAUoWj1XllOCwdK5WhRkzPurtmyj6HsxDWms-G76HV56lv3ApBmfBAE https://twitter.com/hashtag/digitalmarketing?lang=en
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Pirati, tutti.
Di questi tempi metterei una benda da pirata sull’occhio pensando a Luciano Bianciardi, un po’ anarchico, un po’ comico, insofferente, un riottoso dolcissimo che nel suo romanzo più noto aveva progettato di far saltare in aria col tritolo il mitico Pirellone, simbolo del capitalismo che fu e che ancora persiste.
Quando aprii questo spazio, ben cinque anni fa, pensai che il tutto, o il poco, dovesse orbitare attorno alla rabbia, all’intelligenza, all’onestà intellettuale di Bianciardi, provando a salvaguardare - in un minuscolo luogo come un blog sconosciuto - la maestosità della sua figura. Lui, che aveva intuito e descritto la deriva della nostra società, con trent’anni di anticipo.
Oggi questo spazio si apre al mondo, all’attualità, un po’ sorda, molto cieca e lo fa sperando di non venir mai meno a quel patto, a quella benda da pirata precario e insofferente. Siamo precari, siamo insofferenti ma non scriveremo mai pagine che possano valere un solo grammo de La vita agra. E non perché alcuni di noi non ne abbiano le capacità ma perché abbiamo perduto ogni spirito rivoluzionario, e se ne è rimasta qualche briciola, l’abbiamo usata male, limitandoci ad azioni guerrigliere senza uno scopo, senza la volontà di costruire dopo aver distrutto.
Cosa direbbe oggi Bianciardi? Cosa siamo diventati ai suoi occhi? Come si porrebbe nei confronti di una classe politica sempre più improntata all'individualismo e alla soggettività? Cosa scriverebbe della miseria che mangiamo a pranzo e a cena, schiavi completi di tubi catodici e smartphone? Ah, i social! Dove si fa politica, dove si accresce il consenso, dove si perde la faccia, dove si racconta il nostro più intimo privato. Ah, chissà come li chiameresti tu! Tu che demonizzavi la televisione, tu che sbeffeggiavi la pubblicità.
Luciano, fuma una sigaretta con me, cazzo, dammi una parola, una bestemmia, qualcosa che smuova questa stasi fatta di paura e aggressività. Quant’è brutto questo paese che ama il potere, anche quando lo esercitano le persone sbagliate, solo perché rappresenta il nostro desiderio di contare, di esercitare la superiorità e di marcare la distanze che ci sono sempre state fra l'aristocrazia e la plebe.
Nel tentativo di portare avanti la memoria di Bianciardi, i suoi demoni, e quel modo di fare autodistruttivo, da oggi qui si parla di tutto, soprattutto di tutto quello che non va. Dell’ansia, della paura che ci divora come la sveglia delle 6, delle mancanze incolmabili, del futuro che si avvicina troppo presto e troppo male.
Io, nata dopo la caduta del muro, mi attacco con i denti a te Luciano, io che non sono figlia della guerra, che non ho marciato con gli operai, io che non mi sono sporcata le mani con i volantini ciclostilati, che non ho riempito le piazze dei referendum, oggi mi sento più che mai figlia illegittima di una Storia incompleta e incompresa. Come me, in tanti, fanno il "lavoro culturale", altri si limano le impronte digitali per inviare curriculum differenziati, altri attraversano la Città in sella a fiammanti biciclette per consegnare una pizza e forse anche un rene. Altri ancora sono già morti nelle loro divise eleganti di giovani donne e uomini in carriera. Non siamo più niente, e domani nessuno saprà che siamo passati in quelle strade, in quelle piazze, meno entusiasti, più depressi, indeboliti e incapaci di forgiare il nostro disprezzo. Forse dovremmo ricominciare a esserci.
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