#Theatrical costumes
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Bozzetti di scena e costumi
Alexander Schouvaloff
Introduzione di Serge Lifar
Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1987, rilegato, 270 pagine, 56 tavole a colori fuori testo, 25x30cm,
euro 45,00
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«Il barone Thyssen-Bornemisza ha raccolto una collezione di disegni - in gran parte bozzetti di scena e costumi - che illustrano il teatro della prima metà del XX secolo e soprattutto il balletto, nel suo periodo più interessante e innovativo. Alexander Schouvaloff ha compilato un poderoso catalogo per la descrizione di queste opere. Nella sua introduzione descrive la particolare natura della bozzettistica teatrale, riassume la situazione del teatro in Europa e in Russia alla fine del XIX secolo per inquadrare i disegni in un più preciso contesto storico ed esamina brevemente la figura di ciascun artista».
In questo catalogo vengono descritte 56 opere, in particolare la bozzettistica teatrale, riassumendo la condizine del teatro in Europa e Russia alla fine del XIX secolo. Nel catalogo vero e proprio vengono esaminati nei dettagli i costumi e i bozzetti per i quali sono stati realizzati.
08/06/24
#bozzetti scena#costumi teatrali#teatro costumi#Bakst#leon bakst#George Barbier#Erté#Theatrical costumes#fashion books#fashionbooksmilano
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Designing A Show-stopping Stage Costume: Creating The Perfect Pattern!
youtube
#sewing#sewist#seamstress#sewing pattern#costumes#costume design#Stage costume#Theatrical costumes#Youtube
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Non Solo Erté Not Only Erté
Angelo Luerti
Saggio introduttivo di Vittoria Crespi Morbio
Costume Desogn for the Paris Music Hall 198-1940
Guido Tamoni Editore, Schio (Vi) 2006, 288 pagine, 24,5x34,5, ril. in cofanetto
euro 95,00
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Il volume intende illustrare l'attività di quei numerosi disegnatori per le riviste dei grandi music-hall di Parigi che, per snobismo artistico ed intellettuale, sono stati a lungo negletti a causa dell'impiego secondario cui erano destinati i loro modelli. Tra questi, Gesmar, un formidabile genio della grafica che impresse all'arte del costume un impulso pari a quello prodotto da Bakst pochi anni prima per i Balletti Russi; Ranson e Zinoview, due grandi eredi di quella tradizione, Czettel, allievo unico di Bakst divenuto più tardi capo disegnatore all'Opera di Vienna; Zig, degno successore di Gesmar anche nell'arte del manifesto; l'ungherese Gyarmathy, autore d'invenzioni sceniche adottate da molti teatri; l'olandese Wittop divenuto in seguito il primo disegnatore di Broadway; Halouze creatore dello "Stile 1925", l'inglese Dolly Tree, uno dei grandi talenti dell'epoca d'oro della creatività, Dessés divenuto più tardi un noto stilista e maestro di Guy Laroche e di Valentino, il milanese Montedoro subentrato in seguito a Vincente Minnelli come capo disegnatore del Radio City Music Hall, per citare solo alcuni. Lo stesso Erté fu vittima per 30 anni di questa tendenza all'emarginazione. Riscoperto nel 1965 in occasione del più generale recupero dell'Art Déco, ora è universalmente apprezzato per la qualità dei suoi disegni, nel frattempo assurti, per il loro valore storico, artistico ed estetico, al rango di vere opere d'arte. L'opera si propone di rendere omaggio ai suoi non meno creativi e qualificati contemporanei, che per obiettive carenze informative sul loro percorso e contributo artistico (ora in gran parte colmate), non furono pur meritandolo oggetto di analoghi studi e altrettanti onori. Va detto che nessuno di costoro visse a lungo quanto Erté, morto nel 1990 all'età di 98 anni: quando giunse il gran momento, il suo archivio era l'unico ricco di disegni originali e documenti a disposizione dei critici teatrali e degli storici. Degli altri grandi artisti, selezionati tra i migliori disegnatori europei, si era persa quasi ogni traccia essendo scomparsi quasi tutti prima della fine della Seconda Guerra Mondiale; di alcuni era noto solo l'acronimo, di altri s'ignorava persino la nazionalità e assai poco si sapeva sui teatri e sulle riviste cui avevano collaborato. A poco valse lo sforzo dei "volontari" ingaggiati da Charles Spencer, nota autorità in materia, e di altri, per saperne di più su questi fantasiosi creatori di scene e costumi. Pur prive di un adeguato supporto informativo molte delle opere dei citati artisti affiancano quelle di Erté nei principali musei, Metropolitan, Victoria & Albert Museum, Arsenal, nelle università di tutto il mondo e nelle collezioni di molti appassionati. Nuove e approfondite ricerche condotte per oltre sei anni hanno permesso di raccogliere un gran volume di dati sul percorso e sul contributo artistico di molti di questi artisti sino a ieri per nulla, o quasi, conosciuti. Il tutto è corredato da un ricco repertorio di opere (oltre 400 immagini a colori), così da permettere a storici e critici una più ampia valutazione dell'arte per il teatro del Novecento e del Déco in generale, periodo in cui si colloca la più parte dei disegni. Il volume comprende inoltre una ampia panoramica sulla storia del music-hall, dalle origini al suo declino, sui principali teatri e riviste in scena negli anni tra le due guerre e sui suoi protagonisti.
Tra gli illustratori, oltre naturalmente a Erté, Georges Barbier, Dany Barry, Umberto Brunelleschi, Fabio Lorenzi, Endré, Eduard Halouze, Dolly Tree, Jose De Zamora, Zig ...
07/09/24
#Paris Music Hall#Erté#costumi music hall#theatrical costumes#Georges Barbier#Brunelleschi#fashion nooks#fashionbooksmilano
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The worlds a stage as they say, and Ren is quite the actor
#i think this is the first time ive drawn ren :o#anyway i couldnt get the idea of theatrical shapeshifter ren#like a lil costume change but by copying dna lmao#wild life smp#wild life spoilers#renthedog#fanart#btw the masks are based on the classic theater happy/sad masks#and then the 2 ppl i for sure remember he turned into#and i thought itd be funny to have martyn as the tragedy one because of how his ep ended lol
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it’s so funny to me Damian made and wore this suit for ONE meeting with his mom 😭


shown in the “Demon or Detective?” backups in Batman (2016) #106 and Detective Comics #1034!
#talia al ghul#damian wayne#when Talia tells Damian “you are just as theatrical as your father” she was right!!#she also sums up how Damian’s kinda at rock bottom at this point so she’s gotta at least find it impressive he made it…#even if it’s a bit silly LOL#if he wore the original full Demon design he could’ve pulled that cape reveal thing for the new Robin suit for maximum drama HAHA#ykw?? he made the redbird outfit for one outing too lol how many costumes does he have lying around#batbabyart
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Samuel De Wilde (1751-1832) "Samuel Thomas Russell in Samuel Foote's 'The Mayor of Garratt'" (1810-1811) Oil on canvas Located in the Yale Center for British Art, New Haven, Connecticut, United States
#paintings#painting#art#artwork#theatre#samuel de wilde#oil on canvas#fine art#english artist#british artist#theatrical painting#theater#costume#costumes#male portrait#portrait of a man#clothing#clothes#comedy play#1810s#early 1800s#early 19th century
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Portrait of a gentlewoman with a Moorish Servant and a dog by Salomon Adler (Danzig 1630 - Milan 1709)
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So… maybe I decided to make a Starlight Express cosplay 🫣⭐️🚂
#rusty the steam engine#starlight express#stex#stex rusty#starlight express rusty#StEx cosplay#musical theatre#musical cosplay#theatrical costume#costume#costume maker#professional costume maker
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Il costume teatrale tra realismo e finzione
I costumi storici del Teatro alla Scala dagli anni '30 agli annni '60
a cura di Francesca Colombo e Christian Silva
Teatro alla Scala, Milano 2003, 181 pagine , 28,5x28,5cm, english text inside
euro 40,00
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25/10/24
#costume teatrale#Teatro alla Scala#dagli anni '30 agli anni '60#theatrical costumes#Nicola Benois#Attilio Colonnello#Mario Bellani Marchi#Caramba#Salvatore Fiume#Piero Zuffi#Alessandro Benois#Nicola benois#fashionbooks#fashionbooksmilano
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My thought process here was basically executors but different kinds of skull
#pathologic#artemy burakh#clara pathologic#im very proud of this clara likeness#thinking more about this… executors are supposed to resemble a Kin deity of death#so like what if the other deities also have theatrical costume representations. That would be fun i think#my art
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Lila De Nobili
a cura di Vittoria Crespi Morbio
Testo di Vittoria Crespi Morbio, Polline di luce. L’arte di Lila De Nobili
Testimonianze: Gianandrea Gavazzeni; Carlo Maria Giulini; Franco Mannino.
Apparati: nota biografica e cronologia delle opere a cura di Emilio Carcano e Vittoria Crespi Morbio; catalogo delle opere realizzate per il Teatro alla Scala.
Ed.Teatro alla Scala, Milano 2002, 139 pagine, 24x29cm
euro 40,00
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Mostra Palazzo Busca Milano 2 ottobre 2 dicembre 2002
Nasce il 3 settembre 1916 a Castagnola (Lugano)
da una famiglia di origine ungherese da parte di madre, sorella del pittore Marcel Vertès, e ligure da parte di padre, un uomo d’affari che tra le varie iniziative produceva sigari toscani, che esportava negli Stati Uniti.
Le sue residenze durante l’adolescenza sono i grandi alberghi delle capitali europee e di New York. A Roma, dove studia presso l’Accademia di Belle Arti, abita con la madre al Grand-Hotel. Ma
la sua dimora eletta sarà Parigi dove trascorre la maggior parte della sua vita, dalla fine degli anni Quaranta fino al giorno in cui si spegne, il 19 febbraio 2002.
A Parigi frequenta l’Académie Ranson e debutta negli anni Quaranta come disegnatrice di moda e decoratrice d’interni. Collabora per Vogue (disegna i figurini per le collezioni Molyneux) e progetta memorabili vetrine per Hermès.
Si dedica casualmente alla scenografia nel 1947, per compiacere un’amica attrice, Françoise Lugagne, il cui marito, il regista Raymond Rouleau, insisteva nel chiedere di dipingere una scena. Con la rappresentazione di La rue des anges (Angel Pavement) di Jolm Boynton Priestley al Théâtre de Paris, comincia a dedicarsi al teatro con assoluta dedizione fino agli anni Sessanta, quando sceglierà di concentrarsi esclusivamente sulla pittura.
27/08/24
#Lila De Nobili#mostra Milano 2002#Teatro alla Scala#costumi treatrali#theatrical costumes#rare books#fashionbooksmilano
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had one hour to whittle this stake for my friend's event lmao
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“A biblically accurate angel costume by Lizzy Truscott” via The Grim Gallery.
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100 Clown Portraits 007 By Jeff Stanford, 2025
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Portrait of a Man with a Sheet of Music
Artist: Domenico Fetti (Italian, c. 1589-1623)
Date: ca. 1620
Medium: Oil on canvas
Collection: Getty Museum Collection, Los Angeles, CA, United States
Description
Facing the viewer, a bearded man in theatrical clothing poses in front of a loosely painted, classicizing backdrop. He holds a sheet of music in his left hand and with his right hand points at an overturned bowl in the foreground, a vanitas symbol that refers to the emptiness of material possessions. Intense eyes set in an expressive face watch the viewer while he gestures. In the lower right-hand corner, two young men, perhaps admirers, watch with interest.
#painting#genre art#oil on canvas#fine art#oil painting#artwork#architectural ruins#male figure#sheet of music#costume#theatrical clothing#vanitas symbols#symbolism#bearded man#italian culture#italian art#domenico fetti#italian painter#european art#17th century painting#getty museum collection
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Bodice
1883
Probably United States
The MET (Accession Number: C.I.53.68.1a–e)
#bodice#fashion history#historical fashion#1880s#bustle era#gilded age#19th century#1883#beading#silver#black#silk#united states#up close#the met#popular#i'm curious if this is part of a costume#like for fancy dress or a theatrical piece#or if this person just liked to shine#which like....fair. same.
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