#The Whale movie
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yelloowcars · 2 years ago
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I SUPPORTED BRENDAN FRASER EVER SINCE HE WAS ON GEORGE OF THE JUNGLE
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cloudtinn · 2 years ago
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"Do you ever get the feeling people are incapable of not caring? People are amazing."
The Whale (2022), dir. Darren Aronofsky.
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sockspock · 1 year ago
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prplocks · 10 months ago
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✧❁ wallpaper 〴 ellie ˗ˏˋ ´ˎ˗
reblog if you save ➳
༶•┈┈┈┈┈┈୨♡୧┈┈┈┈┈•༶
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luisamariatraumer · 2 years ago
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Like a theater rehearsal
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demifiendrsa · 2 years ago
Video
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The Whale | Official Trailer #2
Synopsis
From Darren Aronofsky comes The Whale, the story of a reclusive English teacher who attempts to reconnect with his estranged teenage daughter. Starring Brendan Fraser and based on the acclaimed play by Samuel D. Hunter.
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guillotineman · 2 years ago
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heuschnupfer · 2 years ago
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nothoughts-onlywomen · 2 years ago
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The Whale (screenplay)
In case anyone wants to read it. Warning: it's relentlessly depressing.
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ratleyland · 2 years ago
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Brendan Fraser definitely deserved his Oscar for this role.
I had tears in my eyes throughout this movie.
By the end; all I wanted to do was to give Charlie a hug!
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perfectmido1 · 2 years ago
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so deep
best acting performance i have seen in while
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cloudtinn · 2 years ago
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"I need to know that I have done one right thing with my life."
The Whale (2022), dir. Darren Aronofsky.
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tharindumanujaya · 2 years ago
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aderynrrowntree · 7 months ago
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The man has been on enough missions with James T. Kirk to know he needs to be prepared for anything! Also, it's not like this was an ordinary away mission - they were returning to Earth for possible court-martial after saving Spock, so he probably packed enough to survive if Jim decided to say f*ck it let's go be mercenaries.
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While trying to find Chekov Bones stops to do some awesome doctoring 
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multiverseofseries · 4 months ago
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The Whale: Un Brendan Fraser straordinario che colpisce al cuore
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The Whale, l'emozionante film di Darren Aronowsky con Brendan Fraser e Sadie Sink che è stato presentato in concorso a Venezia 2022.
Dolore ed emozione. Di questo parla The Whale. Ma anche di grande cinema, perché questo rappresenta il film di Darren Aronofsky presentato alla 79esima Mostra di Venezia, un cinema capace di travolgere e coinvolgere i suoi spettatori, immergendoli nella sofferenza della vita del protagonista Charlie, grazie a scelte di regia, scrittura accorta e prove attorniati di livello eccelso. Il risultato è un film che rinuncia alle esplosioni visive che avevano caratterizzato Madre!, per esempio, ma colpisce ed emoziona.
A casa con Charlie
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The Whale: Brendan Fraser in una scena del film
Ma cosa ci racconta il nuovo film di Darren Aronofsky? The Whale parla di dolore, di un dolore troppo grande per poterlo gestire e tollerare, ma anche di errori che non si riesce a perdonarsi e lasciano il cuore segnato dal tormento. Lo fa concentrandosi su Charlie, un solitario insegnante di una scuola online che soffre di una seria forma di obesità, una condizione che lo vincola e limita, che lo costringe a vivere una vita statica e reclusa, per impossibilità e vergogna di mostrarsi. Persino la webcam è spenta nel corso dei suoi corsi online, per impedire ai suoi studenti di vederlo e giudicarlo. Charlie sente che la fine si avvicina, che la sua condizione è troppo seria e fuori controllo, ma spera in un'unica importante possibilità di redenzione: riuscire a riallacciare i rapporti con la figlia adolescente, con la quale non ha contatti da otto anni.
Il tocco di Darren Aronofsky
Chi scrive non è mai riuscito a rivedere Requiem for a Dream dopo la prima sofferta visione, perché fa troppo male. E pari è la partecipazione che suscita The Whale, un film che ci accoglie e poi imprigiona tra le quattro mura della casa di Charlie, un unico set, un'unica location che diventa nido e prigione. Enfatizza questo concetto il formato video scelto, un 4:3 che ingabbia personaggi e situazioni, rendendo tutto opprimente e asfissiante, così come influiscono l'illuminazione della scena o la pioggia che accompagna le giornate di Charlie, colonna sonora quasi costante e opprimente.
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The Whale: Sadie Sink in un'immagine
La regia di Aronofsky è statica quanto Charlie. Solida, concreta, pacata come i movimenti del protagonista, limitati dalla zavorra del suo stesso corpo. La camera lo indaga senza eccedere in virtuosismi, ma scruta attenta ogni dettaglio e ogni impercettibile movimento, ogni sguardo e incertezza, facendoci percepire la sofferenza della vita del protagonista.
Lo sguardo di Brendan Fraser
Avevamo intuito la trasformazione fisica di Brendan Fraser sin dalla prima immagine diffusa, frutto di un lavoro di makeup imponente e perfetto, ma non potevamo immaginare quella interiore: l'attore diventa Charlie, dimostra ogni chilogrammo del suo peso così importante, recita soprattutto con gli occhi e con lo sguardo veicola le ferite dalle quali l'animo del personaggio non riesce a guarire. Si dice di tanto in tanto che per un attore è arrivato il ruolo della vita e questo può esserlo per un Brendan Fraser perfetto, capace di trasformarsi, di ingrassare pur non facendolo materialmente, di provare dolore e rimpianti così intensi e palpabili da comunicarli agli spettatori di The Whale.
Non sono molti gli attori che dividono la scena con lui, ma sono tutti di valore e all'altezza della situazione. Li contiamo sulla punta delle dita: Ty Simpkins, Hong Chau, Samantha Morton, ma a loro si aggiunge la giovane star di Stranger Things Sadie Sink, che mette in scena tutta la rabbia, ribellione e malessere adolescenziale di Ellie, la figlia con cui Charlie ha interrotto i rapporti molti anni prima. Due interpreti magnifici che si caricano sulle spalle il peso del film di Darren Aronofsky.
Conclusioni
Arrivo alle conclusioni della recensione di The Whale con la stessa emozione che mi aveva travolto al termine della visione del film di Darren Aronofsky, colpita dall'intensa e straordinaria interpretazione di Brendan Fraser. Accanto a lui c'è però un cast all'altezza della situazione, capace di rendere concreto il costrutto narrativo del regista e veicolare quell'abbondante dose di emozione che questa sofferta storia di redenzione riesce a veicolare.
👍🏻
Brendan Fraser: straordinario nel recitare con lo sguardo, appesantito dall'abbondante trucco prostetico.
Il resto del cast, esiguo ma efficace, a partire da Sadie Sink.
Le scelte di regia di Darren Aronofsky, che enfatizzano e accompagnano la componente emotiva del film.
👎🏻
Se non vi piace il lavoro del regista, potreste avere qualche problema anche con questo titolo.
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luisamariatraumer · 2 years ago
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His eyes ...
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His eyes....
Between these two pictures there are 28 years apart.
And he still has those blue expressive eyes that had helped him communicate the emotions from his characters through all these years.
Those eyes that can reach to the deepest part of your soul.
I needed to find a Charlie. But when the Brendan Fraser “aha!” moment happened, I was like, “Oh, that’s really interesting.” Honestly, I didn’t even know that much of his work. It was more just seeing his eyes and his soul. And then he came by my office and we met and we sat, and I was like, “Wow, what a gentleman, what a sweet guy who clearly, clearly has a lot to tell the world about what he can do and hasn’t been given opportunity.”
Darren Aronofsky
The magic of Fraser’s performance here lies in his marvelously expressive eyes, which are practically bulging with love, though frosted in fear that he’ll never again find someone to direct that love toward. There’s a boyish charm in those eyes, and if you look close enough, you can also sense a fighter behind them.
Los Angeles Magazine
... Fraser nonetheless manages to communicate the humanity in this character even when the film itself does everything it can to undermine his efforts. It’s the way that he uses his eyes and his facial expressions to communicate sorrow, fear, self-loathing, self-pity, hope, desperation, spiritual longing, a fake sense of joviality and a genuine sense of joy. The manner in which his eyes dart around when he’s unable to reach a key that’s fallen on the floor.
Rolling Stone
 Although he’s draped in heavy layers of latex, the actor’s eyes convey subtext the screenplay can’t excavate.
L.A Weekly
But regardless of all the role’s transformation trappings, Fraser’s performance resides in his sad, soulful eyes and compassionate interactions with the characters that come in and out of his home.
AP News
.... His blue eyes
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