#Rifugi Trento
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Rifugio Gardeccia 1949mt slm Pozza di Fassa Trento circondato dal Gruppo del Catinaccio Torri del Vajolet e Dirupi del Larséc
Rifugio Gardeccia, 1949mt slm, Pozza di Fassa, Trento. Rifugio circondato da Gruppo del Catinaccio, Torri del Vajolet e Dirupi del Larséc.
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Mattarella a Trento: «ll volontariato è risorsa tra le più preziose di una società»
Mattarella a Trento: «ll volontariato è risorsa tra le più preziose di una società». Parevano non finire mai gli applausi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, acclamato stamattina dal pubblico della “T quotidiano Arena” con l’entusiasmo che si riserva alle grandi star. Acclamate sono state soprattutto le sue parole, come al solito chiare e pacate, ma dal significato inequivocabile. Davanti a vigili del fuoco e scout, ad alpini e rappresentanti delle innumerevoli associazioni trentine, il presidente Mattarella ha inaugurato l’anno di “Trento Capitale europea e italiana del volontariato” rivolgendosi innanzitutto al sindaco di Leopoli, Andrij Sadovyj, presente in platea: «Desidero rinnovargli i sentimenti di amicizia che hanno radici antiche e solide e che le drammatiche conseguenze della brutale invasione dell’Ucraina hanno ulteriormente rafforzato. La libertà, l’indipendenza dell’Ucraina sono tutt’uno con i valori fondativi dell’Europa». Poi il Presidente, interrotto spesso dagli applausi, si è concentrato sul tema della giornata: «Oggi, e a livello europeo, Trento si vede riconosciuta come grande potenza della solidarietà, valore che sta alla base del volontariato». Ha proseguito il Presidente: «Il volontariato esprime una visione del mondo. Quella della indivisibilità della condizione umana. Il famoso “I care, mi riguarda”, fatto proprio da don Milani e da Martin Luther King. Una visione che pone in primo piano la persona, l’integralità della sua vita, il suo pieno diritto a essere parte attiva della comunità». Poi Mattarella si è soffermato sulla solidarietà che è «moto che parte dalle coscienze», «vitale necessità», ma anche «pietra angolare degli ordinamenti», presupposto costituzionale di «uno sviluppo davvero civile», con «declinazioni molteplici nei Trattati dell’Unione europea». La stessa Europa, per il Presidente Mattarella, «è espressione di solidarietà: anzitutto lo è stata fra i nemici delle due guerre mondiali che, con coraggio, hanno dato spazio ai valori della convivenza e dell’incontro, non a caso con un protagonista di Trento, Alcide De Gasperi». In apertura di cerimonia, ad interpretare con il linguaggio della musica l’apertura nazionale ed europea dell’evento, il coro della Sat ha cantato a cappella l’Inno d’Italia, quello della Sosat l’Inno d’Europa. Dopo un video dedicato al volontariato trentino, tra presente e storia della città e della provincia, i conduttori della cerimonia, Maura Pettoruso e Stefano Detassis, hanno chiamato sul palco il sindaco Franco Ianeselli che, visibilmente emozionato, ha ringraziato il Presidente della Repubblica per non aver «mai smesso di alimentare la fiducia e di valorizzare quegli alfieri di speranza che sono i volontari». Il pensiero si è spostato agli scenari di guerra ucraini con l’intervento del sindaco di Leopoli Andrij Sadovyj, che ha ricordato come la sua città già «capitale culturale e turistica dell’Ucraina», sede del «più grande festival jazz d’Europa», dopo il 24 febbraio 2022 si sia «trasformata nel più grande centro umanitario», con «scuole, teatri e i centri culturali trasformati in rifugi» e «150mila immigrati provenienti dalle regioni orientali e meridionali» ospitati stabilmente a due anni dall’inizio del conflitto. Lontano dal fronte eppure alla portata degli attacchi di missili e droni che l’estate scorsa hanno fatto 10 vittime, Leopoli è diventata anche un centro di riabilitazione grazie al progetto Unbroken, che ha curato 16 mila ucraini feriti (350 sono bambini) e si occupa anche di protesi meccaniche e bioniche per mani e gambe. Il discorso del Presidente della Repubblica è stato preceduto dalle intense testimonianze di tre volontari: Anna Maria Minotto, in rappresentanza di quei volontari che aderiscono a Pronto Pia, una rete solidale a sostegno delle persone anziane, soprattutto di quelle che non hanno una rete familiare o presentano una qualche fragilità. «Il nostro impegno è fare comunità e creare benessere sociale», ha dichiarato Anna Maria. «Esserci per noi vuol dire provare a essere felici insieme, in compagnia». Luca Bronzini, coordinatore della scuola di italiano per stranieri Penny Whirton attiva da qualche anno al convento dei Cappuccini: «Vediamo centinaia di persone migranti giungere a Trento, vediamo troppe persone dormire in strada. Sentiamo una grande energia derivante da questo mondo, ma sentiamo anche una profonda iniquità, sentiamo come umanamente insopportabile ostacolare i progetti di vita di queste comunità. Ci attendiamo un maggiore impegno da chi è istituzionalmente preposto». Infine Serena Endrizzi, presidentessa dell’associazione Intrecciante, progetto calcistico di integrazione multietnica nato tra i ragazzi richiedenti asilo dell’Africa subsahariana. «La mia storia di volontariato inizia del 2018, è una storia di sport e inclusione, di impegno per fare sì che tutti i giovani si sentano responsabili della loro associazione e che sperimentino il grande potenziale relazionale dello sport». L’uscita del presidente Mattarella dalla T quotidiano Arena è stata accompagnata ancora da lunghi, calorosissimi applausi.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Trento si prepara a ospitare Vasco Rossi: lo spot elettorale (a spese dei contribuenti) è servito Panem (poco) et circenses! Vasco sì o Vasco no? Ci aveva provato un anno fa il presidente della provincia di Trento a portare Vasco Rossi qui in Trentino, proprio a ridosso delle elezioni comunali; solo che allora si era dimenticato di chiedere al diretto interessato, che ovviamente, interpellato, ha detto un secco: ”Non ne so nulla, io a Trento?”. A questo giro, invece, pare che sia proprio vero. Dunque, analizziamo un pochino la situazione. Trento è una città di circa 120.000 abitanti, situata in una conca congestionata in termini di spazi aperti e accessibili; insomma, è incastonata tra le montagne che la circondano; nella zona sud della città c’è una spianata di circa 20 ettari, dove dovevano sorgere le nuove caserme militari, progetto poi abbandonato, quindi questo spazio è tema di discussione sia comunale che provinciale da diversi anni. Qui si parlava di costruire una cittadella dello sport, con parchi, campi sportivi e anche aree per lo spettacolo, certamente. Ora però, il presidentissimo Maurizio Fugatti ha deciso di creare una mega arena per accogliere concerti di big. Già il concerto del Blasco prevedrebbe l’arrivo di 120.000 persone, cioè proprio come i residenti in città. E questa è pura follia, perché mi chiedo dove le metti tutte queste persone contemporaneamente in un città piccola come Trento. Veniamo poi all’aspetto organizzativo dell’evento. Concerto organizzato da Trentino Marketing, il braccio operativo della Provincia di Trento per la promozione turistica; ora, da quando un ente pubblico organizza concerti non si sa; caso mai li favorisce, ma che sia il general contractor dell’evento, assumendosene gli oneri, pare assai strano. Altri numeri: 1.500.000 euro da spendere per costruire le strutture (ora è una spianata di terra) entro i prossimi dieci mesi, dato che il concerto è previsto per il 22 maggio 2022; 300.000 euro a disposizione dello staff del Blasco per la settimana in Trentino e per la logistica, 200.000 euro per una mostra su Vasco Rossi e, udite udite, una via o una piazza intitolata all’artista, in memoria dell’evento. Qui Vasco Rossi, secondo me, si sta toccando… per scaramanzia! Tutti soldi messi direttamente dalla provincia di Trento, cioè dei contribuenti. Insomma un’operazione che, a spanne, costerà oltre due milioni di euro, con soldi pubblici, cioè di noi cittadini; il tutto per un mega spot elettorale ad un anno dalle elezioni provinciali in Trentino! Il presidente parla di ritorno in indotto tra i cinque e i dieci milioni; premesso che tale indotto va nelle casse di ristoratori, albergatori e operatori turistici vari, come si rientra di quei due milioni invece spesi da tutti noi? Quindi la cosa, se permettete, è un pochino fastidiosa per il contribuente medio; se poi ci aggiungete anche che, se dei 120.000 biglietti a disposizione, ce ne fossero di invenduti, questi li acquista la provincia direttamente, per garantire l’incasso totale all’artista che da qui fa derivare il suo cachet. Cioè, Vasco Rossi non rischia proprio nulla, dato che i biglietti saranno tutti “venduti”! E Pantalone, cioè noi, paga! Intanto, per la cronaca, pare siano finiti i soldi per sdoppiare le classi nelle scuole, per tutelare i ragazzi dalla pandemia, e quindi rientreremo a scuola come nella situazione pre-Covid, in classi numerose; sono finiti i soldi pure per i rinnovi dei contratti del settore sanitario, ma sono stati trovati per aumentare lo stipendio di consiglieri provinciali e regionali. E così, in Trentino, per i mesi a seguire, non si parlerà altro che del concerto di Vasco Rossi, occultando i problemi della scuola, della sanità che ha perso due direttori generali in pochi mesi, oppure della mala gestione dell’ambiente, devastato da costruzioni faraoniche in alta quota al posto dei rifugi alpini o della gestione fallimentare della fauna selvatica, con uccisioni e catture di orsi e lupi. Insomma, il mega spot elettorale del presidente leghista Fugatti è servito ai trentini su un piatto d’argento, pagato dai trentini stessi, che pare dormano su questa prospettiva. Ma viva il Blasco, ovviamente, che fa il suo mestiere di cantante, portando messaggi di anticonformismo e libertà; con quale coerenza non capisco, ma ”siamo ancora qua… eh già!”. Marco Ianes
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Agitu Ideo Gudeta
https://www.unadonnalgiorno.it/agitu-ideo-gudeta/
Agitu Ideo Gudeta era una pastora etiope che in Trentino portava avanti un sogno e la sfida quotidiana per realizzarlo.
Viveva in armonia con la natura, aveva recuperato dall’estinzione la capra Mochena e fondato un’azienda La capra felice che produceva formaggi.
Era nata a Addis Abeba il 1 gennaio nel 1978, a 18 anni era andata a vivere a Trento dove aveva studiato sociologia. Il padre, professore, aveva trasferito la famiglia negli Stati Uniti quando la situazione politica era diventata oppressiva. Ma lei, dopo gli studi in Italia, era tornata volontariamente in Etiopia, dove abitava con la nonna, per portare il suo contributo alla lotta contro il land grabbing, l’accaparramento delle terre da parte di multinazionali a danno degli agricoltori locali. Fenomeno che, purtroppo, coinvolge molti paesi africani.
Nel 2010, però, era stata costretta a fuggire perché il governo locale minacciava di arrestarla. Tornata in Trentino aveva avviato un’attività che era anche la sua passione: l’allevamento delle capre.
Aveva recuperato un terreno in abbandono perallevare un gregge di capre Mochene, altrimenti destinate all’estinzione. Produceva formaggi con metodi tradizionali e sostenibili.Agitu Ideo era un’imprenditrice diventata simbolo dell’empowerment di una donna di origine straniera.Negli ultimi anni era diventata molto popolare perché la sua storia di riscatto era stata ripresa da giornali e televisioni di molti paesi.Nel 2017 la senatrice Emma Bonino l’aveva voluta al suo fianco in un’iniziativa di sensibilizzazione sul ruolo delle donne immigrate e rifugiate in Italia.Aveva ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo impegno, premiata da Slow Food per la residenza casearia, nel 2019 era stata finalista del Premio Luisa Minazzi, come ambientalista dell’anno. Nel 2020 Legambiente le aveva assegnato la “bandiera verde” simbolo di lavoro per la sostenibilità nei territori delle Alpi trentine.Nel 2018 aveva denunciato l’aggressione razzista e sessista da parte di un vicino, poi arrestato.
Agitu Ideo Gudeta ha continuato tenacemente a fronteggiare le sfide personali in un territorio che la considerava straniera e nell’agricoltura, che pone tante difficoltà, come, ad esempio, il rischio che gli orsi le dilaniassero il gregge.
Il suo impegno costante è stato quello di proporre un modello di azienda agricola biologica sostenibile che potesse funzionare da stimolo e incoraggiamento per coloro che desiderano realizzare nuove modalità di vita, lavoro e convivenza.
Il suo gregge, inizialmente composto da 15 animali, è arrivato a contare più di 180 capre di razza pezzata mòchena e camosciata delle Alpi. Grazie alla passione e alle conoscenze apprese dai pastori al fianco dei quali lottava, allevava personalmente le capre e trasformava il formaggio con metodi tradizionali. Formaggi, yogurt, uova, ma anche ortaggi e cosmetici bio: negli anni, La Capra Felice era diventata un marchio noto.
Agitu Ideo Gudeta era consapevole dell’eccezionalità del suo percorso e non perdeva l’occasione per raccontare la sua storia.
La sua vita è stata violentemente interrotta il 29 dicembre 2020.
Il responsabile dell’omicidio, reo confesso, è Adams Suleimani, 32 anni, ghanese, collaboratore dell’azienda agricola che agli inquirenti ha parlato di uno stipendio non corrisposto. L’ha uccisa colpendola ferocemente con un martello alla testa, dall’autopsia non risulta sia stata abusata, come si era pensato in una prima indagine visto che le erano stati strappati gli abiti di dosso, ma l’assassino, ha confessato di aver eiaculato dopo averla lasciata agonizzante a terra.
Agitu Ideo Gudeta era una donna indipendente che aveva costruito attorno a sé una rete di amicizie e persone che la sostenevano. Non aveva paura di niente e la sua mente era in continuo movimento. Malgrado le difficoltà imposte dal Covid, aveva grandi progetti per il futuro: aveva comprato un edificio dismesso dietro la sua abitazione per poter realizzare un agriturismo bio per la primavera successiva, che non è riuscita a vedere.
Ci ha lasciato un grande esempio, la sua determinazione, il rammarico di aver perso troppo presto e in maniera così brutale una donna che voleva soltanto vivere una vita con dignità, nel rispetto della natura e degli animali.
Con la sua morte molte persone della valle si sono rese disponibili per curare le sue capre e portare avanti il suo progetto. Tra queste c’è stata Beatrice Zott, una giovane che lavorava nell’azienda della sua famiglia e che l’aveva già aiutata varie volte nel pascolo. Dopo qualche tempo, però, le capre le sono state tolte per per mancanza di fondi economici e sono state affidate a altri allevatori locali.
La nostra speranza è che il sogno di Agitu Ideo Gudeta non morirà con lei.
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Nella conca fra le creste dei monti si trova un piccolo rifugio di fortuna, una delicatezza fra i severi sguardi di roccia #trentino #visittrentino #lovetrentino #trento #trentodavivere #molveno #passeggiatealternative #walkingmountains #mountaintourism #lovemountain #dolomitidelbrenta #molvenolake #lagodimolveno #rifugio #alpes #alpinism #sentieridimontagna #rifugiocrozdellaltissimo #dolomites #dolomiti #molvenoholiday #dolomieten #rifugi (presso Dolomiti di Brenta) https://www.instagram.com/p/CRMzHgYNWyj/?utm_medium=tumblr
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Allora Giovane, come ti avevo avvertito eccomi col domandone da un milione di dollari: domani sbarcherò (?) in Trentino. Posti da visitare per forza? Cose da fare per forza a bestia? Cose da mangiare che se non le mangio sono stronza? Grazie in anticipo ✌🏻
MA CIAO CARA!allora, oggi piove, ma per domani è già messa ripresa.DA VISITARE MUSEI: Il Muse e il buonconsiglio a Trento, il MART a Rovereto (che c'è una visita fresca fresca sul ruolo della donna e della bellezza nell'arte)DA VISITARE LUOGHI: i laghi un po' tutti, Garda Braies Caldonazzo Levico Molveno. Montagne tutte, ma concentrati su Dolomiti, Bondone, passo Rolle e tutte le altre.SE NON FAI SEI STRONZA parco di spormaggiore a vedere i Lupi e i castelli, I CASTELLI PIU CHE PUOI GUARDALI TUTTI SON BELLI DA MANGIARE: Canederli, carne salada, strudel, strauben. Ma se vuoi mangiare il top del Trentino, mangia nei rifugi e in alta montagna
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UCCISA L’ORSA KJ2: MALEDETTI ASSASSINI
Sono così stanco di assistere a questi orrori, alla mattanza degli orsi in Trentino. Sono due anni che la Provincia Autonoma di Trento mirava a eliminare KJ2. Poi, capita di leggere le stesse parole degli assassini, come nel caso Daniza: "i cuccioli stanno bene". Hanno fatto credere ai fessi che i figli di Daniza ingrassavano, belli e robusti. Ma sapevamo che sarebbero morti, che non avrebbero superato l'inverno 2014/2015. Ancora nei giorni scorsi, abbiamo letto una falsità dietro l'altra. Per esempio, quella secondo cui avrebbero catturato KJ2 e l'avrebbero portata al cosiddetto Casteller (un'area recintata gestita - guarda che caso - da cacciatori). L'hanno ammazzata e basta, perché il loro obiettivo è far diminuire il numero di orsi ed epurare l'etnia degli animali che loro classificano come "problematici" e "confidenti" (una tesi genetica espressa più volte dal macellaio Michele Dallapiccola). Epurare come i nazisti facevano con gli zingari, con gli omosessuali. Sono stanco di questo senso di impotenza. Una stanchezza aumentata dalla ripetizione, dallo schema degli eventi. E nel frattempo i legalisti hanno presentato diffide e ricorsi al Tar che non sono serviti a nulla. Certo, ognuno di noi risponde con i propri strumenti e la propria immaginazione: c'è chi presenta diffide, c'è chi fa presidi e manifestazioni, c'è chi scrive storie. Ma stamattina ho un groppo in gola. Sì, ho il desiderio di sputare in faccia a qualcuno. Quanti orsi, nutrie, cinghiali dovranno ancora essere ammazzati perché la gente comprenda che le amministrazioni pubbliche hanno dichiarato guerra agli animali selvatici che disturbano i faccendieri e gli investimenti sul territorio. In Trentino hanno importato anche il bear watching, il turismo di massa voyeuristico. Quanto ci vorrà ancora perché la gente comprenda che mettere dei cacciatori alla tutela della fauna - come accade in Trentino - è una distorsione, una mostruosità morale. Quanto ci vorrà ancora perché si comprenda che la mattanza degli orsi si basa sui privilegi dell'autonomia regionale del Trentino-Alto Adige, in cui in realtà la regione conta poco, ma contano le due province? Per quanto lo riguarda, l'animalismo italiano è buio e ignorante, compassionevole e ottuso. Daniza non ha insegnato nulla? A mio parere, il caso di Daniza dovrebbe aver insegnato molto. Ma non è andata così. Perché affermo che l'animalismo italiano è buio e ignorante? Perché Daniza non è stata solo ammazzata dagli amministratori pubblici che sono contemporaneamente cacciatori, ma è stata sfruttata all'osso dalle associazioni del 5x1000. Un tizio, addirittura, si è messo una tuta di peluche chiamandosi Soldato Daniza per scopi elettorali tra uno slogan militarista e l'altro. Si è presentato per i Verdi a Bologna e patatrac. Colui che, come ho letto pochi giorni fa su una pagina di Facebook avrebbe nientepopodimeno che "ufficializzato" il ricorso al Tar per KJ2. Come si dice a Roma, la sóla di un esibizionista che personalizza in modo ridicolo le lotte per gli orsi. Un animalismo italiano buio e ignorante. Ecco il risultato. E se volete queste cose ve le racconto. Le associazioni "animaliste" trentine sono immanicate con la Provincia Autonoma di Trento. Erano quelle che mettevano le due manine congiunte e dicevano a chi protestava per Daniza in Piazza Dante: "Non gridate. Non fate slogan contro la provincia." Bon, questa porcheria l'abbiamo archiviata. Gli altri, che mi starebbero pure simpatici, perché uno di loro è un ex sindacalista e aderente di Sel, ci metteranno un paio di settimane prima di reagire. (Eh, svegliete!) E' ovvio che l'attuale governo della Provincia Autonoma di Trento sa bene che tra pochi mesi nel 2018 ci saranno le elezioni e che la "questione orso" (come dicono da quelle parti) sarà molto rilevante. Ed ecco che appare anche il consigliere del M5S che non perde l'occasione di mangiare gli ultimi brandelli di polpa dello stesso osso, pardon orso elettorale. In realtà, allo stato attuale non restano molte opzioni. Per quanto mi riguarda, ne vedo due:
1. educare la cittadinanza trentina alla convivenza con gli orsi e creare zone no limits dedicate ai plantigradi (un percorso culturale molto lento);
2. portare tutti gli orsi del progetto iniziato come Life Ursus nei rifugi e nei santuari europei, per farli vivere in pace secondo la loro natura di orsi.
La mia personale posizione, dunque, è chiara. Siccome la "questione orso" è diventata un vettore elettorale della Lega Nord, di Forza Italia e degli ex democristiani (Ugo Rossi e PATT), l'opzione 1 è molto fragile e nel frattempo continueranno ad ammazzare, con il pericolo che l'altro ex democristiano, il Ministro Gian Luca Galletti, offra alla Provincia Autonoma di Trento altre deroghe per l'abbattimento della fauna selvatica. Resta l'opzione "protezionista". Non amo la parola, ma tale dovrebbe essere la soluzione più praticabile. Portare via gli orsi da quelle valli e montagne amministrate da una tecnocrazia di cacciatori.
E salvarli.
L'operazione non dovrebbe essere effettuata dai funzionari del Servizio Foreste e Fauna, nemmeno dai loro prezzolati sgherri accademici (ne ho scritto altrove).
E sia chiaro che oggi il progetto di reintroduzione degli orsi nelle Alpi non si chiama Life Ursus, ma LIFE DINALP BEAR. Lo scrivo in maiuscolo, così quando incontrate un giornalista che vuole insegnarvi come va il mondo, gli spaparanzate in faccia la datità delle conoscenze reali. Il progetto Life DinAlp Bear è valido fino al 2019. In tal senso, ci sarebbero quasi due anni per liberare gli orsi dall'orrore.
Rob, l'orso antispecista.
RASSEGNA STAMPA SULL'ASSASSINIO DI KJ2:
http://www.corriere.it/cronache/17_agosto_13/orsa-kj2-stata-abbattuta-pericolosa-gli-uomini-recidiva-trentino-2298dafc-7fff-11e7-a3cb-7ec6cdeeea93.shtml http://www.repubblica.it/cronaca/2017/08/13/news/trentino_abbattuta_dalla_forestale_l_orsa_kj2-172951720/ http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/2017/08/13/news/l-orsa-kj2-e-stata-abbattuta-1.15729287 http://www.lavocedeltrentino.it/2017/08/13/lorso-kj2-ucciso/ http://www.ladige.it/news/cronaca/2017/08/13/gestione-orso-sicurezza-abbattimento-serata-ieri-dellesemplare-pericoloso http://altoadige.gelocal.it/bolzano/cronaca/2017/08/13/news/l-orsa-kj2-e-stata-abbattuta-in-trentino-1.15729290 http://www.lastampa.it/2017/08/13/societa/lazampa/animali/ferito-in-trentino-abbattuta-la-femmina-di-orso-kj-EwQmfbI7HM2OoCrfyWoKbO/pagina.html http://www.ansa.it/trentino/notizie/2017/08/13/abbattuta-in-trentino-lorsa-kj2-aveva-ferito-un-uomo_97eef6de-519b-4dd3-a36c-bfd0055ba0a1.html http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2017/08/13/abbattuta-in-trentino-orsa-kj2_cf5d9003-36b5-482a-999c-54e20efc44ec.html http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/trentino-abbattuta-dal-corpo-forestale-kj2-l-orsa-che-aveva-aggredito-un-uomo_3089026-201702a.shtml https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/08/13/orsa-abbattuta-kj2-aggredi-un-uomo-in-trentino-nella-zona-dei-laghi-di-lamar/3792422/ http://www.huffingtonpost.it/2017/08/13/orsa-kj2-abbattuta-in-trentino-aveva-ferito-un-uomo_a_23075949/ http://www.agenziagiornalisticaopinione.it/opinionews/abbattuta-orsa-kj2-pat-ieri-corpo-forestale-trentino-attuato-lordinanza/
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Almeno una volta nella vita
A dispetto del mio nick, non avevo mai fatto un tour in solitaria di più giorni in alta montagna e, visto il lunedì libero da impegni, ho deciso di punto in bianco di partire per 3 giorni con il "fido" zaino e il sacco a pelo, dormirò in bivacchi tra l'altopiano di Asiago e i Lagorai. Il mio percorso iniziale per una prima parte ricalca quello che Sabato mattina faranno gli amici "Abulici". Partendo dalla pianura, mi sveglio con un po' di ritardo, quando arrivo a Camporovere, gli amici sono ovviamente già partiti. Vabbè mi dispiace, perchè volevo salutarli e continuo sempre solo verso tutta la Val Galmarara, il tempo uggioso non è dei migliori ma ecco, dopo Malga Galmarara tra la nebbia scorgo delle figure conosciute si si sono gli Abulici !!! (che poi mica tanto abulici sono ;-) ). Facciamo assieme il pezzo di salita dalla Galmarara al bivio per il Meatta, dove un po' si può "ciacolare", visto che, da li in poi potrò solo parlare con me stesso.
Li saluto visto che loro proseguono per il Meatta mentre io proseguo verso bocchetta Portule e Larici, dove mi fermo, in Malga a fare pausa pranzo. Dopo aver pranzato, deliziato da un gruppo svizzero di suonatori di corno d’alta montagna, mi dirigo alla vicina Porta Manazzo.
Da qui breve strappo e parte in discesa il sentiero 204 in direzione Altopiano del Sella. Il sentiero oggi è molto bagnato e alterna passaggi veloci a passaggi più tecnici resi a volte difficoltosi dal bagnato della notte precedente. Il mio piano è di fermarmi per la notte ai Bivacchi Lanzola a quota 1300, confortato nella scelta da 1maggio (amico di Forum) che consigliava l'unione della parte alta del 204 con il 208 per la parte verso sella (che faro il giorno dopo).
Fortunatamente questa volta il "traverso" di trasferimento tra i 2 sentieri è una sterrata comoda in salita con solo qualche punto leggermente franato. La sterrata termina esattamente nell'apertura del bosco dove ci sono i 2 Bivacchi. WOW sono finalmente arrivato!!!! e i primi 2600 metri di dislivello sono fatti :-) I bivacchi sono ben realizzati il più grande sempre chiuso, è riservato ai soli abitanti di Borgo (almeno leggevo così), il secondo più piccolo, sempre aperto e dotato di focolare e piano superiore in tavolato.
Sono arrivato prestino sono le 15.00 e comincio subito a controllare le dotazioni La prima cosa che vedo mi lascia un po' perplesso...
ma il resto mi rincuora acqua potabile e piccola legna già tagliata :-) , così mi cambio e taglio un po' di legna più grossa trovata nella dotazione del mio bivacco, bene tutto pronto per la serata, ora vediamo di passare un po' il tempo. Faccio dei giretti intorno ( eh si anche nella latrina costruita appositamente nel bosco :-) ) quando le nuvole un po' si diradano riesco a vedere la soprastante Cima Trentin e a destra dovrebbe esserci il Portule.
Controllo un po' le cartine per il giorno dopo e poi finalmente Panini e Birra (la dotazione del mio zaino prevedeva 1,5Lt. di nettare (beh insomma non del migliore ma almeno da luppolo sapeva :-) ) che mi rincuora lo spirito e anche la mente, ah nella dotazione del Bivacco ci sono anche le Parole Crociate quasi nuove di zecca e che saranno il mio passatempo per la serata.
Accendo il fuoco per la serata, poi verso le 21.00 a nanna. dormo abbastanza bene anche se sul tavolato, le volte che mi sveglio sento i vari abitanti del bosco che si aggirano nei 2 bivacchi, non avevo finestre ma dai rumori uno doveva essere un cerbiatto o simile.
L'indomani pulisco, chiudo tutto e prendo il bel sentiero 208 che parte molto filante, per poi tramutarsi in parecchi punti, in una bella radiciaia ma fattibilissima.
Arrivo giù nell'altopiano del Sella, la mattinata non si è ancora aperta, ma promette bene. Faccio colazione e chiedo info su un sentiero che scende a Borgo Valsugana, ma o non ci siamo capiti o io sono ancora assonnato e non lo trovo, trovo invece altri forumendoli che non conoscevo "live", "com'è piccolo il mondo" :-) Scendendo di fronte a me i Lagorai prossima tappa di giornata.Il mio punto tappa per la notte è il Mitico Bivacco Argentino a 2160 metri una terrazza naturale su tutta la Valsugana.
Non è la prima volta che ci vado, ma sono salito sempre per la solita sterrata, preventivamente avevo già pensato, vista la completa assenza di rifugi in quella zona, di deviare subito dalla sterrata per andare a pranzare al mitico Rifugio Crucolo (quota 1100). Dopo un pezzo di sterrata mi ricollego alla asfaltata che sale al Crucolo dove c'è anche una piccola cascatina invitante per una lavatina veloce.
Salendo mi dico, cavolo ma è domenica, e sono in perfetto orario pranzo (arrivo al Crucolo alle 11.50) troverò posto???? difatti una moltitudine di auto mi sorpassa nella stretta striscia asfaltata, da varie province venete (il Crucolo è molto famoso). Fortunatamente la giornata è ancora bella e calda e riesco a trovare posto all'aperto (dove verrò assalito dagli avventori con le solite domande sulle FAT ). Pranzo completo o quasi, si perchè al Crucolo il pasto DEVE essere concluso con la bevuta dei Parampampoli (di loro produzione) "caffe', grappa, vino, zucchero, miele e altri aromi vengono mescolati creando una bevanda unica e inimitabile da servire alla fiamma", ma rifiuto gentilmente la richiesta del Cameriere dicendogli che mi stroncherebbe le gambe visto che devo fare ancora almeno altri 1100 metri di D+ :-(
Riparto e qui altra constatazione, vista l'erta salita iniziale dal Crucolo sarebbe meglio partire dopo un po' di pausa digestiva :smile: Salgo dunque con il mio passo fino a collegarmi con la strada che arriva su dalla zona del Rif. Carlentini già fatta lo scorso anno con l'amico Alberto, arrivo a Primalunetta, la in cima la forcella del Dogo
Arrivati a Malga Primaluna iniziano le spallate, la prima di circa 200 metri di D+ fino a forcella del Dogo.
Poi ultimo strappo tra una pedalata e una spinta/spallata fino al tanto sospirato Bivacco Argentino, che trovo abitato chi ci sarà???? entro e vedo 3 Zaini i posti sono 6 bene c'è posto :-) Poi faccio altri pensieri....... ma tanto so che rimarranno tali :smile: Attendo così il ritorno dei miei futuri coinquilini in una coltre nuvolosa che non lascia predire nulla di buono.....cavolo è la terza volta che vengo qui e mai una volta che riesca a godere del magnifico panorama che si dovrebbe avere.
Conto però sull'indomani preannunciato terso. I miei co-inquilini sono 3 simpatici universitari 1 di trento 1 di Verona e un vicentino, anzi quasi mio compaesano "ma com'è piccolo il mondo" :-) La serata e nottata passa bene sotto al luccichio dei Fulmini sottostanti e nella Sauna del Bivacco Argentino, sto posto è pazzesco con quella semplice stufetta si va sempre a finire a più di 22/24 gradi e almeno fino alle 3 di notte non serve il sacco a pelo. E l'indomani :-) eccola la veduta che volevo finalmente vedere MAGNIFICA!!!!
Giornata stupenda non avrei potuto desiderare di meglio, mi vesto c'è vento alla mattina, saluto i ragazzi e bici in spalla mi faccio questi ultimi e semplici scarsi 100 metri di D+ e risaluto il Bivacco. In cima nel pianoro di Cima Ravetta mi guardo attorno a 360° (quasi :-) ) ,e mi soffermo a guardare un punto ... metto a fuoco (eh si si fa per dire :smile: ) si è LUI ill FRATE !!!!!!!!
Ora qui il bel sentiero in costa tra trinceramenti della prima guerra mondiale che mi porterà fino a Forcella Ravetta 2219 e la sottostante Val di Rava, anche questa illuminata da uno splendido sole e dalla parte opposta verso la Val di Caldenave.
Da qui inizia una prima parte di discesa fino a Malga Ravetta di Sotto che si rivelerà molto tecnica, adatta all'amico Giovanni e dove mi fermo a rimirare queste bellissime conformazioni rocciose.
Ultima breve risalitina della Giornata fino alla terrazza panoramica naturale sulla Val di Rava e giù dal fantastico sentiero 332 fino giù a Bieno ovviamente nessuna foto :-)
A questo punto ripasso da strigno e prendo la Ciclabile della Valsugana direzione Bassano.
Sono peggio di un orologio svizzero alle 13.00 esatte sono al Birreria/biciGrill il Cornale di Cismon del Grappa, dove con calma do sfogo alla fame .....e alla sete.Mancano solo gli ultimi 50Km di strada/ciclabile e me li pappo via abbastanza in scioltezza passando Bassano e Marostica con il suo Castello inferiore. Alle 16.00 sono a Thiene di fronte ad un enorme gelato a suggellare questa mia personale avventura fortunata e molto gratificante.
Penso che un Tour in solitaria in montagna, dovrebbe essere fatto almeno una volta nella vita, ti fa vedere le cose sotto un’altra prospettiva, tutto fatto in modo molto molto calmo e libero :-)
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Rifugio Roda di Vael è situato sulla Sella del Ciampaz a 2283mt sul livello del mare Vigo di Fassa Trento nel mezzo del gruppo del Catinaccio Rosengarten Dolomiti Patrimonio Unesco Rifugio Roda di Vael, 2283mt sul livello del mare, Vigo di Fassa, Trento. Il Rifugio rimane aperto nella stagione estiva da giugno a ottobre.
#Catinaccio#Montagna#Rifugi#Rifugi Alpini#Rifugi Catinaccio#Rifugi Trentino#Rifugi Trentino Alto Adige#Rifugi Trento#Rifugi Vigo di Fassa#Rifugio#Rifugio Alpino#Rifugio Catinaccio#Rifugio Trentino#Rifugio Trentino Alto Adige#Rifugio Trento#Rifugio Vigo di Fassa#Trentino#Trentino Alto Adige#Vacanze Catinaccio#Vacanze Montagna#Vacanze Trentino#Vacanze Trentino Alto Adige#Vacanze Vigo di Fassa#Vigo di Fassa
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Per una violenta ondata di maltempo il Nord Italia è in ginocchio. Disagi per migliaia di persone di rientro dalle vacanze. La situazione più critica si registra in Alto Adige dove sono esondati i fiumi Adige e Isarco. Chiusa per sicurezza la tratta ferroviaria e l’autostrada del Brennero.
I disagi erano iniziati fin dal mattino con una coda di 10 chilometri sulla corsia nord dell’Autobrennero tra Bolzano Nord e Chiusa/Val Gardena, a causa del maltempo e di lavori urgenti.
Nel pomeriggio la situazione di è aggravata quando l’Adige è straripato a Lana e in Bassa Atesina. A scopo preventivo i 600 residenti del comune di Egna, dalle vie del centro paese fino alla zona artigianale, sono stati evacuati ed invitati a trovare riparo presso parenti. A disposizione della popolazione è stata messa come alloggio d’emergenza una palestra della scuola media in lingua tedesca. Il fiume Isarco ha esondato a Chiusa, cittadina dell’omonima valle, e la Protezione civile ha invitato la popolazione a lasciare le strade e le piazze pubbliche, e a portarsi nei piani superiori degli edifici.
In tutto l’Alto Adige si sono verificate frane su numerose strade: chiuse al traffico per frane o esondazioni tre statali, quella del Brennero, presso Campodazzo, l’Alemagna, tra Dobbiaco e Carbonin presso Landro e la statale della Valle Aurina a Predoi. Riaperte le statali statale del Passo Palade e della Val Sarentino.
Già nella notte tra sabato e domenica sul Trentino-Alto Adige si erano abbattuti violenti temporali che hanno causato smottamenti, frane, allagamenti di scantinati ma anche di alcune strade cittadine. A Cles, in Val di Non, uno smottamento di terra ha colpito la carrozza del treno lungo la ferrovia Trento-Malè, senza causare feriti ma imponendo l’interruzione del servizio. Nella zona di Madonna di Campiglio, in provincia di Trento alcune frane hanno portato alla chiusura della Val Nambrone e della Val Genova bloccando diverse persone nei rifugi.
Maltempo al Nord Italia, esonda l'Adige. Chiusa l'autostrada del Brennero. Per una violenta ondata di maltempo il Nord Italia è in ginocchio. Disagi per migliaia di persone di rientro dalle vacanze.
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TRENTO – È stato presentato presso la sede di Trentino Marketing, a Trento, il goloso programma di Eurochocolate Christmas, seconda attesa edizione dell’imperdibile quattro giorni dedicata al felice connubio tra neve e cioccolato. Dopo il successo della prima edizione, quest’anno la dolcezza si moltiplica grazie alla coinvolgente Anteprima, in programma nel weekend del 7 e 8 Dicembre, durante la quale i rifugi della Paganella Ski Area proporranno golose attività di intrattenimento a tema cioccolato.
Eurochocolate Christmas è organizzato da Gioform – titolare del marchio e del format Eurochocolate – e promosso dall’Azienda per il Turismo Dolomiti Paganella, Trentino Marketing, dall’Assessorato al Turismo della Provincia Autonoma di Trento e dai Consorzi Turistici dell’Altopiano della Paganella, che raggruppa i Comuni di Andalo, Fai della Paganella, Molveno, Cavedago e Spormaggiore.
A presentare l’evento Roberto Failoni, Assessore all’Artigianato, Commercio , Promozione, Sport e Turismo della Provincia autonoma di Trento, Michele Viola, Presidente dell’APT Dolomiti Paganella ed Eugenio Guarducci, Presidente di Eurochocolate.
“L’Altopiano della Paganella, ha detto l’assessore Roberto Failoni, è riuscito a far apprezzare in un modo particolarmente originale la bellezza delle nostre montagne e il panorama unico che si ammira dalla Paganella prendendo il turista per gola. Quest’anno le condizioni ambientali sono tali da poter assicurare un’attenzione e un interesse ancora maggiori, non solo nei molti ospiti, ma anche di molti trentini”.
“Abbiamo da subito creduto nella validità di questa manifestazione propostaci dall’Apt Dolomiti Paganella, afferma Maurizio Rossini CEO di Trentino Marketing, non solo per l’originalità del progetto e la notorietà del brand Eurochocolate, ma anche per la sua forte interazione con molte realtà del territorio che la ospita. Il successo che la prima edizione invernale ha registrato ci ha convinto a riconfermare il nostro sostegno ad una iniziativa che aggiunge valore all’offerta della skiarea della Paganella proprio nella fase di avvio della stagione, periodo sempre sensibile sul fronte delle prenotazioni”.
“Eurochocolate Christmas – dichiara Michele Viola, Presidente di APT Dolomiti Paganella – rappresenta una grande sfida per il nostro territorio, da diversi punti di vista. Già dallo scorso anno abbiamo voluto investire nell’evento insieme a Trentino Marketing ed Assessorato al Turismo per potenziare l’inizio della Stagione Invernale nel nostro comprensorio e garantire a tutto il sistema Trentino un fattore di attrattività aggiuntivo. Grazie a questo grande evento che coinvolge, in maniera diffusa, tutto il territorio dell’Altopiano con al centro la sua SkiArea, siamo certi di proporre uno stimolo di vacanza innovativo, giocato sul forte connubio tra cioccolata e atmosfera invernale, e al tempo stesso garantire una leva competitiva in più agli operatori turistici ed economici del territorio”.
“Il comprensorio sciistico della Paganella – afferma Eugenio Guarducci, Presidente di Eurochocolate – è la location ideale per esprimere al meglio la nostra progettualità tesa a rafforzare il perfetto connubio tra cioccolato e montagna. Già in Ottobre, a Perugia, abbiamo constatato il forte interesse del nostro pubblico per questa nuova edizione di Eurochocolate Christmas e ci auguriamo quindi di poter raccogliere i frutti di ciò che di buono è stato seminato in questo anno di ulteriori approfondimenti”.
Accompagnato dalla simpatica immagine grafica che vede in primo piano la popolarissima boule di vetro dalla quale, per l’occasione, scende neve mista a cioccolato, Eurochocolate Christmas torna con un ricco programma di iniziative diffuse che animeranno le principali piazze, strutture ricettive e di intrattenimento del Comprensorio, fino alle location più caratteristiche come rifugi, ristoranti e biblioteche, ciascuna delle quali ospiterà appuntamenti a tema cioccolato.
Si inizia il 7 e 8 Dicembre con un primo dolce assaggio dell’evento, in Anteprima sulle piste del Comprensorio, dove tutti coloro che acquisteranno lo ski pass o che si lasceranno immortalare nella cornice Eurochocolate Christmas – Io ci sarò! saranno omaggiati con golosi cioccolatini.
L’evento prenderà poi il via, in tutta la sua dolcezza, da Giovedì 12 Dicembre. Ad attendere i golosi, tutti i giorni fino a Domenica 15, in Piazzale Paganella ad Andalo, gli appuntamenti firmati Masterchoc, dedicati agli amanti del cioccolato e delle tradizioni trentine, condotti da esperti pasticceri e cioccolatieri. In particolare, Dolce Trentino è il cooking show delle ore 15 alla scoperta dei dolci tipici della cucina trentina proposti in chiave cioccolato; alle 16.30 appuntamento con Il pranzo di Natale, incontro ravvicinato con i piatti della tradizione natalizia rivisitati a base di cacao; si prosegue alle ore 18, sempre da Giovedì a Domenica, con gli imperdibili Grappa e Cioccolato, insieme agli esperti dell’Istituto di Tutela Grappa del Trentino che abbineranno sapientemente i distillati della regione al cioccolato Vanini.
Per lo Speciale Weekend di Sabato e Domenica, il programma si arricchisce con due golosissimi appuntamenti mattutini: alle ore 10, con Praline fatte e mangiate, il Maître Chocolatier Nicola Maramigi creerà deliziose praline ripiene pronte da gustare, mentre alle ore 11 sarà la volta di Choco bòn dí alla scoperta del buongiorno trentino, che non si fa mai mancare una ricca colazione per la giusta carica di energia sulle piste. Le due mattinate si concluderanno alle ore 12 con La baita in casa, alla scoperta del classico piatto da gustare in baita accompagnato al cacao. Gli appuntamenti Masterchoc sono realizzati in collaborazione con ICAM Ciocopasticceria, Istituto Tutela Grappa del Trentino, ANAG – Assaggiatori Grappa ed Acqueviti, Vanini, Armonie di Sapori e Nicola Maramigi.
Per scoprire come creare deliziose praline ripiene, con Praline in Corso, Il Maître Chocolatier Nicola Maramigi sarà anche al Bar La Playa di Molveno, Venerdì e Sabato alle ore 16.45 e all’Oratorio di Fai della Paganella, Venerdì e Sabato alle ore 18.15. Durante lo show, spazio alla storia del cioccolato, a qualche piccolo segreto e ovviamente… all’assaggio! Le due località saranno raggiungibili anche grazie allo speciale Choco Music Bus, per un viaggio musicale e sensoriale con partenza alle ore 16 dalla Piazza Dolomiti di Andalo in direzione Molveno e alle ore 18 in direzione Fai della Paganella. Tutti gli incontri sono gratuiti. Per informazioni e prenotazioni: +39 328 3471062.
Non solo praline a Molveno, dove, in collaborazione con Molveno Holiday, un suggestivo Lago dei Sogni attende tutti gli amanti della montagna e del cioccolato con straordinarie installazioni, coreografie e giochi di luce pronti a illuminare il Lago di Molveno dal tramonto e fino a tarda notte. Eurochocolate Christmas sarà in questo panorama da sogno anche durante l’Anteprima del 7 e 8 Dicembre con golosi assaggi di cioccolato offerti nelle vie del paese, presso l’illuminata pista di pattinaggio sul ghiaccio e insieme a Molvius gigante per la gioia dei più piccoli.
Tra le principali novità dell’edizione 2019, anche un originale Pala Cioccolato, la maxi tensostruttura allestita in collaborazione con Trentino Marketing in Piazzale Paganella ad Andalo, che accoglierà, dalle 10 alle 19, golosi di tutte le età: un’imperdibile piazza coperta dove passeggiare tra le curiosità e le divertenti proposte della linea Costruttori di Dolcezze, ma anche un luogo dove trovare idee innovative dedicate al cioccolato, dal GrattaCiok, l’originale grattugia cioccolato, alle Dolci Bugie del popolarissimo burattino di legno con A me non piace il Cioccolato! fino all’intera linea ChocoBarbeque con gli imperdibili BIstecca, SPIgoloso e ChocoBurger.
Pronto a deliziare anche i palati più esigenti, il Choco Rifugio firmato Paganella Rifugi che attende i golosi per un dolce ristoro a base di Torta Sacher, Bombardini al cioccolato e tante altre proposte trentine proposte in chiave cioccolatosa.
E ancora, in Piazzale Paganella ad Andalo, il Laboratorio dei Bottoni e la Choco Merceria: un coloratissimo laboratorio in cui realizzare con le proprie mani tanti dolcissimi bottoni di cioccolato da portare a casa insieme allo stampo in silicone. Le attività sono realizzate in collaborazione con Icam Ciocopasticceria, FBM, Cabrellon e Pavoni. Imperdibile anche la grande merceria a tema cioccolato con protagonisti i nuovi prodotti della linea #attaccabottone by Costruttori di Dolcezze.
Chi, invece, non ha mai desiderato una squisita tavoletta di cioccolato artigianale incartata al momento con sopra stampato un nome o una foto del cuore? Grazie a Costruttori di Dolcezze e alle nuovissime linee personalizzabili Nome Made e Photo Choc i desideri si trasformeranno in realtà, sempre in Piazzale Paganella ad Andalo, con la possibilità di creare dal vivo una fantastica idea regalo e divertirsi con i curiosi set fotografici di Eurochocolate Christmas. L’attività sarà attiva già durante l’Anteprima presso gli Alberghi e i Rifugi aderenti.
All’insegna dell’intrattenimento, che ben coniuga la passione per la montagna con quella per l’irresistibile Cibo degli Dèi, tante saranno le attività Funny Chocolate che consentiranno ai visitatori di portare a casa un goloso omaggio, cimentandosi in giochi tradizionali rivisitati a tema cioccolato: dal Choco Flipperone, al Choco Memory passando per il Choco Bowling, fino alla maxi Boule di neve trasparente, simbolo della nuova edizione, in cui entrare per farsi immortalare tra montagne e cioccolato, all’insegna di un originale souvenir da condividere con #eurochocolatechristmas. E ancora, sarà possibile far girare La Ruota del Gianduia, per scoprire e degustare la tavoletta Caffarel più affine alla propria personalità! Immancabile inoltre la Maxi Choco Cornice all’interno della quale farsi fotografare per un originale ricordo.
Per tutti i gusti anche gli Special Event in programma tra Andalo e Fai della Paganella. In particolare, Piazzale Dolomiti accoglierà, Giovedì 12 Dicembre alle ore 17.30, la tradizionale Festa di Santa Lucia durante la quale tutti i bambini potranno ritirare un goloso assaggio di cioccolato. Venerdì alle ore 18 e Domenica alle ore 15 spazio al gioco natalizio per eccellenza: la Choco Tombola con la possibilità di ritirare l’apposita cartella al Palco di Andalo Vacanze e seguire l’estrazione che vede in palio ambi, terne, quaterne e cinquine pronte a distribuire cioccolatosi omaggi. Sabato 14 alle ore 16.30 sarà la volta dell’esibizione del Coro RigoDritto, il coro polifonico giovanile con una speciale vocazione per la musica pop. Partirà infine Sabato 14, alle ore 10, dai Giardini di Piazza Italia Unita, l’imperdibile Choco Orme, la passeggiata firmata Consorzio Fai Vacanze: un percorso panoramico in compagnia delle guide del territorio per scoprire i paesaggi delle Dolomiti Paganella. Per informazioni e iscrizioni: T. 0461 583130.
Pronti a conquistare tutti gli appassionati di sci anche gli appuntamenti quotidiani con gli imperdibili Choco Pass e Cioccolato in Pista, appositamente pensati per abbinare al piacere di una discesa tutta la dolcezza del miglior cioccolato. In particolare, con partenza dalle cabinovie di Andalo e dalla seggiovia Fai della Paganella, da Giovedì a Domenica, chi acquisterà uno skipass Paganella da due o più giorni, riceverà un omaggio cioccolatoso per sciare con ritmo. Cioccolato in pista è invece il dolce break firmato Lindt che, da Giovedì a Domenica, tra le ore 12 e le ore 15, vedrà coinvolto lo staff di Eurochocolate Christmas pronto a omaggiare gli sciatori con golosi Lindor, ottimi per ricaricare le energie tra una discesa e l’altra. Questi i punti strategici della Paganella Ski Area: il Rifugio La Roda, il Rifugio Dosson, lo Chalet Forst, il Rifugio La Montanara, la Seggiovia Santel e il Rifugio Meriz.
All’insegna del massimo coinvolgimento territoriale, Eurochocolate Christmas coprirà di cioccolato l’intero comprensorio della Paganella. Torna infatti l’iniziativa Circuiti diffusi che ha saputo coinvolgere numerose strutture tra hotel, rifugi, centri benessere e ristoranti convenzionati.
In particolare, l’iniziativa Dolce soggiorno che ha raccolto l’adesione di varie strutture ricettive locali: una golosa opportunità per gli hotel e i loro ospiti che potranno scegliere tra un Soggiorno Latte e un Soggiorno Fondente. Dai gift di benvenuto al cioccolato all’immancabile Choco Colazione, qui l’elenco completo dei protagonisti e delle rispettive proposte: www.eurochocolate.com/christmas2019/dolce-soggiorno.
Imperdibile anche il circuito dei Rifugium Peccatorum che, all’insegna di golosi appuntamenti gastronomici a tema cioccolato, vede protagonisti i rifugi La Roda e La Montanara. Protagonisti anche i ristoranti nei quali cacao e cioccolato prenderanno forma e gusto attraverso molteplici abbinamenti. Le tipicità del territorio sposeranno così la dolcezza per comporre gustosissimi Menu tutto cacao, proposti in esclusiva nei giorni della manifestazione. Per informazioni e prenotazioni: www.eurochocolate.com/christmas2019/menu-tutto-cacao.
A completare la golosa offerta dei Circuiti diffusi, i centri benessere del Comprensorio che, per l’occasione, proporranno trattamenti di benessere a base di cioccolato, per abbinare al gusto l’impareggiabile piacere di un dolce trattamento di bellezza. Qui le loro imperdibili proposte: www.eurochocolate.com/christmas2019/chocofarm.
Eurochocolate Christmas sarà anche didattica e cultura. Choco School è infatti il nome degli incontri firmati ICAM Chocopasticceria riservati alle scuole. In particolare A lezione di Cioccolato è la choco-lezione dedicata agli alunni delle scuole primarie per imparare ad assaporare l’irresistibile Cibo degli Dèi e scoprire tutti i segreti del buon cioccolato. Chocorelli è invece il laboratorio dedicato ai bambini della scuola dell’infanzia per scoprire tutta la storia del cibo più goloso e divertirsi a colorare con il cacao.
All’insegna dell’approfondimento e della cultura anche gli appuntamenti mattutini di Cioccolata con l’Autore, in programma presso l’accogliente e originale Biblioigloo in Località Prati di Gaggia e riservati, Giovedì e Venerdì, alle scuole primarie e secondarie di primo grado e aperti alle famiglie nel weekend. Si inizia Giovedì 12 in compagnia di Marta Palazzesi con il suo Nebbia per proseguire Venerdì con Olivia Corio che racconterà la storia di Rebecca dei Ragni. Ingresso libero, invece, Sabato e Domenica quando, alle ore 11, Flavia Moretti ed Elisa Castiglioni intratterranno grandi e piccini rispettivamente con Servizio cacche per posta e In punta di piedi sull’orizzonte. Gli incontri sono realizzati in collaborazione con Biblioteche della Paganella e la casa editrice Il Castoro.
Come in ogni evento firmato Eurochocolate, il cioccolato potrà essere degustato ma anche acquistato. Piazza Dolomiti ad Andalo sarà infatti la sede dell’atteso Chocolate Show, il grande emporio del cioccolato con una ricca selezione di aziende nazionali produttrici di cioccolato. Distretti del Cioccolato Italiano, Costruttori di Dolcezze ed Equochocolate saranno le aree tematiche pronte a soddisfare gusti ed esigenze di tutti i golosi.
In coerenza con il suo claim “Le buone azioni per la crescita del nostro territorio“, non poteva mancare fra gli sponsor della manifestazione La Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella, Istituto di riferimento locale, vicino al territorio, sia attraverso i servizi finanziari che con il sostegno alle iniziative che ne favoriscono la conoscenza supportando la vocazione turistica dell’Altopiano.
Partner della manifestazione anche FlixBus che metterà a disposizione dei buoni sconto sull’acquisto del biglietto per chi prenoterà il proprio viaggio per raggiungere Eurochocolate Christmas.
Il programma completo dell’evento è consultabile su www.eurochocolatechristmas.com.
Eurochocolate Christmas vi aspetta nel Comprensorio Dolomiti Paganella per una imperdibile full immersion tra neve e cioccolato!
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Giornate FAI d’Autunno: vario e stimolante il programma delle tappe calabresi
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/giornate-fai-dautunno-vario-e-stimolante-il-programma-delle-tappe-calabresi/
Giornate FAI d’Autunno: vario e stimolante il programma delle tappe calabresi
Giornate FAI d’Autunno: vario e stimolante il programma delle tappe calabresi
Le Giornate FAI d’Autunno compiono otto anni e sono sempre in crescita come offerta e presenza sul territorio. Sono giovani perché animate e promosse proprio dai Gruppi FAI Giovani, che anche per quest’edizione hanno individuato itinerari tematici e aperture speciali che permetteranno di scoprire luoghi insoliti e straordinari in tutto il Paese. Un weekend unico, irrepetibile, che sabato 12 e domenica 13 ottobre 2019 toccherà 260 città, coinvolte a sostegno della campagna di raccolta fondi del FAI – Fondo Ambiente Italiano “Ricordati di salvare l’Italia”, attiva a ottobre. Due giorni per sfidare la capacità degli italiani di stupirsi e cogliere lo splendore del territorio che ci circonda, invitando alla scoperta di 700 luoghi in tutta Italia, selezionati perché speciali, curiosi, originali o bellissimi. Saranno tantissimi i giovani del FAI ad accompagnare gli italiani lungo i percorsi tematici espressamente ideati per l’occasione. Itinerari a tema, da percorrere per intero o in parte, che vedranno l’apertura di palazzi, chiese, castelli, aree archeologiche, giardini, architetture industriali, bunker e rifugi antiaerei, botteghe artigiane, musei e interi borghi. Le Giornate FAI d’Autunno sono, quindi, il risultato della forza e dell’entusiasmo delle nuove generazioni, simbolicamente incarnata in quel giovane che, duecento anni fa, a ventun anni, scrisse i versi immortali dell’Infinito: Giacomo Leopardi. Per questo l’edizione 2019 è dedicata a lui e alla sua poesia, patrimonio collettivo della cultura italiana. Ogni visita prevede un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro, a sostegno dell’attività della Fondazione. Durante le Giornate FAI d’Autunno in via eccezionale anche i Beni FAI saranno accessibili a contributo facoltativo. Per gli iscritti FAI e per chi si iscriverà per la prima volta – a questi ultimi sarà dedicata la quota agevolata di 29 euro anziché 39 – saranno riservate aperture straordinarie, accessi prioritari, attività ed eventi speciali in molte città. La quota agevolata varrà anche per chi si iscriverà per la prima volta tramite il sito www.fondoambiente.it dal 1° al 20 ottobre. L’ottava edizione delle Giornate FAI d’Autunno si svolge con il Patrocinio della Commissione europea, del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane e di Responsabilità Sociale Rai. Con la media partnership di TG1, RAI TGR, RAINEWS24, che assicureranno ampia informazione e una copertura capillare. Si ringraziano, infine, Regione Lazio, Regione Lombardia, Regione Puglia, Provincia Autonoma di Trento, Fondazione Carical e Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia per il contributo concesso. Il Fondo Ambiente Italiano è impegnato nella riuscita dell’evento con 125 Delegazioni, 94 Gruppi FAI, 94 Gruppi FAI Giovani e 2 Gruppi FAI ponte tra culture. Ad affiancarli, nell’accogliere e accompagnare i visitatori, ci saranno 5.000 Apprendisti Ciceroni, studenti della scuola di ogni ordine e grado che hanno scelto con i loro docenti di partecipare nell’anno scolastico a un progetto formativo di cittadinanza attiva, un’iniziativa lanciata dal FAI nel 1996, che coinvolge ogni anno studenti felici di poter vivere e raccontare da protagonisti, anche solo per un giorno, le meraviglie del loro territorio. Itinerari e aperture in Calabria Il gruppo giovani di Catanzaro invita a visitare il territorio di Maida nell’itinerario Rievocando la storia: tra antiche suggestioni contadine e signorili palazzi d’epoca. Un luogo ricco di storia, come testimoniano i suoi Palazzi, in particolare quelli sorti tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento. Maida è anche nota per la sua antica tradizione rurale. Si segnala a Vena di Maida la mostra permanente legata alle tradizioni arbëreshë e contadine locali. 11 aperture: Castello Normanno, Chiesa di Santa Maria Cattolica, Chiesa di San Nicola de Latinis, Chiesa di Gesù e Maria e Convento dei Padri Minimi, Laura Basiliana, Palazzo Farao, Palazzo Vitale, Palazzo Ciriaco, Palazzo Romeo, Arco di Sant’Antonio. Il gruppo giovani di Vibo Valentia con l’itinerario Mongiana: antica sintesi di industria e natura propone una visita nel cuore delle tradizioni montane del comprensorio delle Serre, per scoprire un territorio ricco di risorse naturali, di storia di eccellenza, di uomini che hanno benevolmente segnato lo sviluppo ed il destino di questo borgo. Un’occasione per compiere un viaggio nella storia dell’eccellenza siderurgica calabrese di età borbonica ma anche nella biodiversità che caratterizza e impreziosisce la nostra regione. 3 aperture: Fabbrica d’Armi Borbonica, Reali Ferriere, Parco di Villa Vittoria Dal Bocs Museum ai Bocs Art : contaminazioni artistiche nel centro storico è l’itinerario proposto dal gruppo giovani di Cosenza alla scoperta del quartiere della creatività alle porte del centro storico della città bruzia composto da 27 studio-box, in cui vengono ospitati in residenza artisti e intellettuali contemporanei, che nel corso della loro permanenza realizzano opere che vengono poi conservate ed esposte presso il BoCs Art Museum. 3 aperture: Complesso di San Domenico, Bocs Art Museum, Bocs Art Residenze Artistiche. Il gruppo giovani di Reggio Calabria presenta l’itinerario Palazzo Alvaro: uno scrigno pieno di tesori. Palazzo Corrado Alvaro è un monumento di particolare rilievo storico-artistico, non solo per via della sua magnificente architettura eclettica, ma anche perché custodisce al suo interno opere d’arte di grande interesse dei maggiori artisti reggini e calabresi dell’epoca quali Francesco Jerace, Giuseppe Renda, Giuseppe Benassai e Alessandro Monteleone. 1 apertura: Palazzo Alvaro Il gruppo giovani Locride e Piana propone l’itinerario Belle Époque e liberty a Gioiosa Jonica: architetture e protagonisti tra ‘800 e ‘900 e una mostra sul Liberty di fine ‘800 e inizio ‘900 a Gioiosa Ionica. 7 le aperture che daranno conto dell’importante fioritura artistica a Gioiosa Ionica a cavallo tra XIX e XX secolo: Palazzo dei baroni Macrì, Casina dei nobili, Piazza Plebiscito, Piazza Vittorio Veneto, Palazzo Macrì in Via Amaduri, Palazzo Greco, Oratorio confraternale di Maria Santissima Addolorata. Le Giornate d’Autunno costituiranno un’occasione speciale per visitare la Riserva naturale biogenetica dei Giganti della Sila, unico bene FAI in Calabria, in località Croce di Magara, nel comune di Spezzano della Sila. Nell’area si conservano alberi alti fino a 45 metri, dal tronco largo 2 e dall’età straordinaria di 350 anni, testimoni delle antiche selve silane. Un bosco ultracentenario con oltre 60 esemplari di pini larici e aceri montani piantati nel XVII secolo dai Baroni Mollo.
Le Giornate FAI d’Autunno compiono otto anni e sono sempre in crescita come offerta e presenza sul territorio. Sono giovani perché animate e promosse proprio dai Gruppi FAI Giovani, che anche per quest’edizione hanno individuato itinerari tematici e aperture speciali che permetteranno di scoprire luoghi insoliti e straordinari in tutto il Paese. Un weekend unico, irrepetibile, che sabato 12 e domenica 13 ottobre 2019 toccherà 260 città, coinvolte a sostegno della campagna di raccolta fondi del FAI – Fondo Ambiente Italiano “Ricordati di salvare l’Italia”, attiva a ottobre. Due giorni per sfidare la capacità degli italiani di stupirsi e cogliere lo splendore del territorio che ci circonda, invitando alla scoperta di 700 luoghi in tutta Italia, selezionati perché speciali, curiosi, originali o bellissimi. Saranno tantissimi i giovani del FAI ad accompagnare gli italiani lungo i percorsi tematici espressamente ideati per l’occasione. Itinerari a tema, da percorrere per intero o in parte, che vedranno l’apertura di palazzi, chiese, castelli, aree archeologiche, giardini, architetture industriali, bunker e rifugi antiaerei, botteghe artigiane, musei e interi borghi. Le Giornate FAI d’Autunno sono, quindi, il risultato della forza e dell’entusiasmo delle nuove generazioni, simbolicamente incarnata in quel giovane che, duecento anni fa, a ventun anni, scrisse i versi immortali dell’Infinito: Giacomo Leopardi. Per questo l’edizione 2019 è dedicata a lui e alla sua poesia, patrimonio collettivo della cultura italiana. Ogni visita prevede un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro, a sostegno dell’attività della Fondazione. Durante le Giornate FAI d’Autunno in via eccezionale anche i Beni FAI saranno accessibili a contributo facoltativo. Per gli iscritti FAI e per chi si iscriverà per la prima volta – a questi ultimi sarà dedicata la quota agevolata di 29 euro anziché 39 – saranno riservate aperture straordinarie, accessi prioritari, attività ed eventi speciali in molte città. La quota agevolata varrà anche per chi si iscriverà per la prima volta tramite il sito www.fondoambiente.it dal 1° al 20 ottobre. L’ottava edizione delle Giornate FAI d’Autunno si svolge con il Patrocinio della Commissione europea, del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane e di Responsabilità Sociale Rai. Con la media partnership di TG1, RAI TGR, RAINEWS24, che assicureranno ampia informazione e una copertura capillare. Si ringraziano, infine, Regione Lazio, Regione Lombardia, Regione Puglia, Provincia Autonoma di Trento, Fondazione Carical e Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia per il contributo concesso. Il Fondo Ambiente Italiano è impegnato nella riuscita dell’evento con 125 Delegazioni, 94 Gruppi FAI, 94 Gruppi FAI Giovani e 2 Gruppi FAI ponte tra culture. Ad affiancarli, nell’accogliere e accompagnare i visitatori, ci saranno 5.000 Apprendisti Ciceroni, studenti della scuola di ogni ordine e grado che hanno scelto con i loro docenti di partecipare nell’anno scolastico a un progetto formativo di cittadinanza attiva, un’iniziativa lanciata dal FAI nel 1996, che coinvolge ogni anno studenti felici di poter vivere e raccontare da protagonisti, anche solo per un giorno, le meraviglie del loro territorio. Itinerari e aperture in Calabria Il gruppo giovani di Catanzaro invita a visitare il territorio di Maida nell’itinerario Rievocando la storia: tra antiche suggestioni contadine e signorili palazzi d’epoca. Un luogo ricco di storia, come testimoniano i suoi Palazzi, in particolare quelli sorti tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento. Maida è anche nota per la sua antica tradizione rurale. Si segnala a Vena di Maida la mostra permanente legata alle tradizioni arbëreshë e contadine locali. 11 aperture: Castello Normanno, Chiesa di Santa Maria Cattolica, Chiesa di San Nicola de Latinis, Chiesa di Gesù e Maria e Convento dei Padri Minimi, Laura Basiliana, Palazzo Farao, Palazzo Vitale, Palazzo Ciriaco, Palazzo Romeo, Arco di Sant’Antonio. Il gruppo giovani di Vibo Valentia con l’itinerario Mongiana: antica sintesi di industria e natura propone una visita nel cuore delle tradizioni montane del comprensorio delle Serre, per scoprire un territorio ricco di risorse naturali, di storia di eccellenza, di uomini che hanno benevolmente segnato lo sviluppo ed il destino di questo borgo. Un’occasione per compiere un viaggio nella storia dell’eccellenza siderurgica calabrese di età borbonica ma anche nella biodiversità che caratterizza e impreziosisce la nostra regione. 3 aperture: Fabbrica d’Armi Borbonica, Reali Ferriere, Parco di Villa Vittoria Dal Bocs Museum ai Bocs Art : contaminazioni artistiche nel centro storico è l’itinerario proposto dal gruppo giovani di Cosenza alla scoperta del quartiere della creatività alle porte del centro storico della città bruzia composto da 27 studio-box, in cui vengono ospitati in residenza artisti e intellettuali contemporanei, che nel corso della loro permanenza realizzano opere che vengono poi conservate ed esposte presso il BoCs Art Museum. 3 aperture: Complesso di San Domenico, Bocs Art Museum, Bocs Art Residenze Artistiche. Il gruppo giovani di Reggio Calabria presenta l’itinerario Palazzo Alvaro: uno scrigno pieno di tesori. Palazzo Corrado Alvaro è un monumento di particolare rilievo storico-artistico, non solo per via della sua magnificente architettura eclettica, ma anche perché custodisce al suo interno opere d’arte di grande interesse dei maggiori artisti reggini e calabresi dell’epoca quali Francesco Jerace, Giuseppe Renda, Giuseppe Benassai e Alessandro Monteleone. 1 apertura: Palazzo Alvaro Il gruppo giovani Locride e Piana propone l’itinerario Belle Époque e liberty a Gioiosa Jonica: architetture e protagonisti tra ‘800 e ‘900 e una mostra sul Liberty di fine ‘800 e inizio ‘900 a Gioiosa Ionica. 7 le aperture che daranno conto dell’importante fioritura artistica a Gioiosa Ionica a cavallo tra XIX e XX secolo: Palazzo dei baroni Macrì, Casina dei nobili, Piazza Plebiscito, Piazza Vittorio Veneto, Palazzo Macrì in Via Amaduri, Palazzo Greco, Oratorio confraternale di Maria Santissima Addolorata. Le Giornate d’Autunno costituiranno un’occasione speciale per visitare la Riserva naturale biogenetica dei Giganti della Sila, unico bene FAI in Calabria, in località Croce di Magara, nel comune di Spezzano della Sila. Nell’area si conservano alberi alti fino a 45 metri, dal tronco largo 2 e dall’età straordinaria di 350 anni, testimoni delle antiche selve silane. Un bosco ultracentenario con oltre 60 esemplari di pini larici e aceri montani piantati nel XVII secolo dai Baroni Mollo.
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Rifugio Torre di Pisa, Cima Cavignon 2671 mt slm Catena del Latemar Predazzo Trento è aperto nel periodo estivo da metà Giugno a metà Ottobre servizio di Pernottamento e Ristorante Rifugio Torre di Pisa, Cima Cavignon 2671 mt slm, Catena del Latemar, Predazzo, Trento. Situato sulla sommità della cima Cavignon a 2671m nel gruppo del Latemar ed è l'unico rifugio del gruppo.
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Rifugio Serot a Roncegno Terme Trento si trova sulla catena del Lagorai ai piedi del monte Fravort e del Gronlait circondato da numerose malghe Rifugio Serot a Roncegno Terme, Trento. Il rifugio resterà aperto fino al 30 settembre tutti i giorni e riaprirà poi dal 26 ottobre al 18 novembre nei weekend.
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Rifugio Re Alberto Torri del Vajolet 2621 mt sul livello del mare Vigo di Fassa Trento situato nel cuore del Catinaccio al confine con la Val di Fassa ma ancora territorio del Sudtirolo nella conca del Gartl Rifugio Re Alberto, Torri del Vajolet, 2621mt sul livello del mare, Vigo di Fassa, Trento. Il Rifugio Re Alberto Primo è situato nel cuore del Catinaccio, al confine con la Val di Fassa ma ancora territorio del Sudtirolo, nel comune di Tires in una conca, quella del Gartl, circondata da immense Bastionate Dolomitiche come la Croda di Re Laudino, la Parete Nord del Catinaccio, le celebri Torri del Vajolet, guglie Fantastiche, snelle ed eleganti.
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