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ALTA FORMAZIONE IN MACELLERIA
Settembre è il mese dei nuovi progetti, si rientra dalle vacanze carichi e pieni di energia: con questo spirito Alta Formazione in macelleria ha studiato vari eventi per i mesi autunnali dedicati a preparazioni particolari per arricchire con qualche proposta innovativa il banco macelleria.
OTTOBRE Il magico mondo delle tortillas Due giorni full immersion nel mondo delle tortillas, corso specialistico per professionisti della carne associati a Confcommercio Prato, Pistoia. Giornate congiunte dedicate alle prepa-razione di tortillas da vendere crude in macelleria e speciali ricette con carne cotta a bassa temperatura in sottovuoto. 1 e 2 ottobre dalle ore 14:30 alle ore 18:30 c/o Gustar, via Fonda di Sant’Agostino 4 – Pistoia Tutor: Francesca Santin, Gianni Radice
La cottura a bassa temperatura in sottovuoto per una macelleria smart Introduzione alla cottura a bassa temperatura con ricette veloci e pratiche da utilizzare da subito. Una tecnica moderna che affonda in radici lontane. Dai molteplici vantaggi, è l’innovazione del momento per un macellaio attento ed innovativo. Le ricette presentate sono adatte ad un menu autunnale ed invernale. Presentazione di semilavorati e monoporzione nel display del banco. 23 ottobre dalle ore 14.30 alle ore 18,30 c/o Span, via E. Fermi, Z.I. 36 – Veggiano (PD) Tutor: Francesca Santin, Luca Zannoni chef
NOVEMBRE La gioia del Natale nella nostra tavola, speciale arrosti Alta formazione in macelleria dedica il mese di novembre alle preparazioni natalizie, nello specifico gli arrosti di Natale. Sempre più spesso si sente l’esigenza di proporre nuove tipo-logie di farce ed arrotolati per le feste, che strizzino l’occhio alla tradizione ma anche all’innovazione. I nuovi eventi sono studiati dai tutor per realizzare prodotti intelligenti, veloci da realizzare, ad alta rotazione e pratici da rigenerare dal consumatore finale. Tutte le ricette sono inedite e studiate per l’occasione, prevedono la visione dal vivo di un prodotto crudo, lo stesso prodotto presentato come semilavorato cotto a bassa temperatura in sottovuoto e la finitura in mo-noporzione dello stesso. 4 novembre dalle ore 14:30 alle ore 18:30 c/o Seno e Seno, via L. Pasteur 10 – Verona Tutor: Francesca Santin, Nicoletta Zanchi 7 novembre dalle ore 14:30 alle ore 18:00 c/o Ress Multiservice, via Innsbruck 2 – Trento Nord Tutor: Davide Corrà, Francesca Santin, Fabrizio Sighel 13 novembre dalle ore 14:30 alle ore 18:30 c/o ESACH Formazione, via Piazzon 40 – Creazzo (VI) Tutor: Francesca Santin, Giuliano Costa
14 novembre dalle ore 14:30 alle ore 18:30 c/o Omnia Arredi, zona artigianale D/1 – Policoro (MT) Tutor: Alessandro di Leo, Giuseppe Dumas, Francesco Incesti chef
Per info e costi: [email protected]
Fonte: Eurocarni 9/24
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Schianto in galleria in Alto Adige, muore un 19enne genovese (ANSA) - TRENTO, 20 AGO - Un ragazzo genovese di 19 anni, Davide Lancioni, è morto la notte scorsa notte in un incidente stradale lungo la ss241, la strada statale che attraversa la Val d'Ega, in Alto Adige. L'auto su cui viaggiava il giovane, con a bordo in tutto altri due ventenni, si è schiantata all'interno della galleria di Cornedo. La giovane vittima era seduta sul sedile posteriore, mentre alla guida c'era un altro giovane di origini straniere e, accanto a lui, un altro ventenne italiano. Non si esclude che i tre fossero in Alto Adige per le vacanze o per una gita. Secondo quanto ricostruito grazie agli accertamenti svolti dai carabinieri della Compagnia di Bolzano, che hanno condotto i rilievi sul posto, l'auto, probabilmente a causa della velocità eccessiva, in prossimità di una curva, ha invaso la corsia opposta schiantandosi prima sulla parete laterale della galleria per poi terminare la sua corsa contro il guardrail. Un impatto violentissimo che non ha lasciato scampo al 19enne. Anche l'altro ventenne italiano è rimasto ferito in modo grave ed è stato trasportato all'ospedale di Bolzano, ma non sarebbe in pericolo di vita. Il guidatore è invece rimasto ferito in modo lieve. I carabinieri indagano per omicidio stradale, oltre che per lesioni gravi e gravissime. (ANSA).
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Quando inizia e finisce in Sicilia l'anno scolastico 2024/25
Manca circa un mese al ritorno sui banchi, con differenze anche abbastanza marcate tra le varie regioni. Poi ogni scuola ha un certo grado di autonomia sui dettagli del calendario I primi a tornare in classe saranno gli studenti delle province di Bolzano e Trento, rispettivamente il cinque e il nove settembre. Poi, a ruota, toccherà a tutti gli altri (fino al 16 settembre). Manca un mese, insomma, all'inizio dell'anno scolastico 2024/25. Ogni scuola deve garantire i duecento giorni di lezione previsti a livello nazionale: è il numero minimo stabilito dal Ministero dell'Istruzione. Il dicastero di Viale Trastevere indica poi anche date approssimative per l'inizio e la fine dell'anno scolastico. Ma è solo un quadro generale all'interno del quale le scuole hanno una certa autonomia decisionale. Le date di inizio e fine A livello regionale, le singole Regioni hanno la responsabilità di adattare questo quadro alle esigenze e alle particolarità locali. Ciò significa che ogni Regione stabilisce le date precise di inizio e fine delle lezioni e può inserire nel calendario delle pause per festività locali o eventi particolari. Questa flessibilità consente di tenere conto di fattori come le condizioni climatiche locali, le tradizioni e le festività regionali. Dopo Bolzano e Trento, mercoledì 11 settembre si torna sui banchi in Piemonte, Veneto, Marche, Umbria, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta. Giovedì 12 settembre sarà la volta di Lombardia, Campania, Sicilia, Sardegna, Molise. Lunedì 16 settembre suona la prima campanella in Lazio, Puglia, Toscana, Emilia-Romagna, Calabria, Liguria, Abruzzo, Basilicata. L'ultimo giorno di scuola dell'anno scolastico sarà tra il 7 giugno (per quasi tutte le regioni tra cui Veneto, Umbria e Sicilia) e il 10 (per Liguria o Valle d'Aosta), il 12 il Trentino. Il 16 giugno chiuderanno i battenti le scuole del Trentino. Perché c'è incertezza Il calendario scolastico non può mai scendere, come detto, sotto i duecento giorni di lezione complessivi, per cui chi inizia dopo finisce dopo oppure fa meno vacanze nel corso dell'anno scolastico 2024/2025. Va, però, sempre evidenziato un punto importante: le date possono cambiare a seconda della scuola. Sempre in nome dell’autonomia scolastica, ogni scuola può discostarsi da quanto stabilito a livello regionale, anticipando o posticipando (leggermente) la prima campanella. Non è insolito, quindi, che i singoli istituti decidano di anticipare il rientro in classe (di un paio di giorni, raramente di più) per poter usufruire di qualche giorno extra di vacanza da poter "piazzare" in maniere strategica per creare dei "ponti" tra una chiusura comandata e la successiva. Oppure, all'opposto, si può decida di ritardare l'inizio dell'anno scolastico a settembre per avere una settimana completa di ferie estive in più, soprattutto se il calendario regionale prevede sulla carta un rientro di giovedì o venerdì. Bisogna fare sempre riferimento alle comunicazioni della singola scuola alle quale sono iscritti i propri figli (ormai quasi ovunque c'è un app dedicata) per avere la certezza della data di inizio anno scolastico 2024/25. Ma è presto, l'ufficialità potrebbe realisticamente arrivare a fine agosto o anche più avanti, nei primissimi giorni di settembre. Read the full article
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Trentino Altro Adige: entrano in servizio 7 nuovi giudici di pace e 18 tirocinanti
Trentino Alto Adige: entrano in servizio 7 nuovi giudici di pace e 18 tirocinanti "A settembre entreranno in servizio quattro nuovi giudici di pace nella sede di Trento, due uomini e due donne, mentre in quella di Bolzano dovrebbero entrare a regime tre nuove unità (due donne e un uomo) entro la fine dell'anno". È quanto ha dichiarato il Presidente della Regione Arno Kompatscher nel dare il via al rinnovo della convenzione triennale con la facoltà di giurisprudenza dell'università di Trento per la formazione dei nuovi giudici di pace nelle materie del diritto civile, penale, diritto processuale civile e penale nonché sulle tecniche di conciliazione, sull'ordinamento giudiziario e sulla deontologia professionale. "Verso i primi di maggio inizieranno il tirocinio 18 candidati del concorso bandito lo scorso anno che aspirano a diventare giudice di pace – ha annunciato Kompatscher – che andranno così a colmare, almeno in parte, le lacune presenti nel nostro sistema regionale". I nuovi tirocinanti saranno così suddivisi: cinque a Bolzano, uno a Silandro e due a testa per le sedi di Merano, Cavalese, Cles, Mezzolombardo, Pergine Valsugana e Rovereto. Ad oggi sono nove i giudici di pace stabilmente in funzione su tutto il territorio del distretto: cinque donne e quattro uomini. In particolare, in Alto Adige sono tre in servizio nella sede del giudice di pace di Bolzano, uno in quella di Bressanone e una nella sede di Egna, mentre in Trentino un giudice di pace è assegnato alla sede di Trento, come pure un giudice è in servizio in ciascuna delle sedi di Tione, Borgo Valsugana e Riva del Garda. Dopo che lo scorso febbraio è venuta a mancare la giudice della sede di Rovereto, l'ufficio è coperto temporaneamente dal giudice di pace di Riva del Garda. In attesa dei nuovi arrivi, per sopperire alle vacanze, in Trentino sono altresì operativi tre giudici onorari di tribunale (ex GOT) nella sede del giudice di pace di Trento e altri due che coprono due sedi ciascuno, rispettivamente Cavalese e Mezzolombardo il primo, Cles e Pergine Valsugana il secondo. In Alto Adige i cinque giudici di pace in servizio coprono, in supplenza, le sedi di Brunico, Vipiteno, Silandro e Merano. "Queste nuove assunzioni associate a una attenta e professionale formazione – ha concluso Kompatscher – riteniamo che siano elementi essenziali per garantire il servizio alla cittadinanza in tutta la nostra regione e il rispetto delle norme vigenti nei procedimenti giudiziari".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Ianeselli, 'vogliamo un trasporto pubblico di assoluta qualità'
“Se noi vogliamo andare nella direzione di una città più sostenibile, in cui si usa meno l’automobile o non si usa affatto quando non è necessario, serve un trasporto pubblico che sia efficiente. Rassegnarsi all’idea che per mancanza di personale si usano le vacanze di carnevale per ridurre in modo così impattante le corse degli autobus non va bene”. Così il sindaco di Trento, Franco Ianeselli,…
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Masso piomba in spiaggia tra i turisti, bimba colpita al volto e ferita: paura in Sardegna
DIRETTA TV 14 Luglio 2023 L’incidente mentre la piccola era in acqua insieme ai genitori giunti in Ogliastra dalla provincia di Trento per le vacanze. La bambina è stata colpita da una scheggia ad uno zigomo ma ha rischiato danni più gravi visto che la ferita è ad appena un centimetro dall’occhio. 0 CONDIVISIONI “Poteva andare molto peggio” ne è convinto il padre di una bambina di 9 anni…
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Una passeggiata di primavera ad Oggiogno
Domenica 7 maggio 2023 la Rete Alto Verbano e gli Amici del Museo di Cannero Riviera in collaborazione con il Consiglio di Frazione di Oggiogno proporranno una passeggiata da Cannero a Oggiogno, frazione della cittadina del Lago Maggiore. La piccola frazione di Oggiogno si trova alle spalle di Cannero, in direzione della Cima Morissolo e dell’Alpe Colle. Nel paese convivono stradine tortuose e archi che ne ricordano l’origine medioevale, e magnifiche ville per vacanze costruite alla fine del XIX secolo nel tipico paesaggio della bassa montagna dell’entroterra cannerese, con sul versante montano boschi e prati verdissimi, dal lato opposto l’azzurro del lago. A Oggiogno è da vedere l’antico torchio dei Terrieri, un’antica testimonianza delle tradizioni agricole del luogo, un enorme torchio di legno costruito nel 1743 con cui si pressavano vinacce e noci. Il macchinario ha funzionato fino al 1960 e, grazie a una lunga serie di tre restauri, è ancora oggi in buone condizioni. Alle 14 ci sarà il ritrovo presso il Museo etnografico di Cannero Riviera e la passeggiata lungo l’antica mulattiera fino al nucleo storico di Oglon, frazione di origine medievale che ha mantenuto intatte le caratteristiche di un tempo, con le case a corte e gli stretti vicoli. Grazie alla collaborazione del Consiglio di frazione si visiteranno i punti più noti del luogo, quali la chiesa di San Bernardo, il torchio settecentesco e la vecchia grà per l’essiccazione delle castagne. Informazioni e prenotazioni, possibili fino alla mattina del giorno dell'escursione, si possono fare telefonando al numero 0323 840809 e con uno Sms al numero 348 7340347, oltre a poter scrivere a [email protected] Inoltre sono aperte alla visita le strutture di Cannero Riviera, Museo etnografico e casetta di documentazione degli agrumi, sabato e domenica rispettivamente dalle 15 alle 17 e dalle 17 alle 19, il Museo dell’Arte del Cappello di Ghiffa, tutti i sabati e domeniche dalle 15.30 alle 18.30, il Museo Tattile di Scienze Naturali di Trarego Viggiona sabato e domenica dalle 10 alle 12.30, il Palazzo Parasi di Cannobio con la mostra di Trento Longaretti giovedì dalle 10.30 alle 12.30, venerdì e sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 18, domenica dalle 10.30 alle 12.30. Read the full article
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I VIAGGI DELL'ANIMA
I viaggi dell'anima, per questa volta, non hanno bisogno di tante parole: è un "giro" a 360° intorno ad alcuni luoghi non del tutto conosciuti sia in Italia che nella Repubblica Ceca.
Si parte da Perugia (nelle foto sopra e sotto alcune suggestive immagini della cittadina umbra in alcune panoramiche e all'interno del centro storico),
si transita da Trento,
e da qui si risale fino a un piccolo paese a circa 60 chilometri da Praga, in posizione "nord",
(nelle foto sopra un'immagine dalle mura di un antico castello e una strada del piccolo centro ceco) e poi -con "fermata" a Olomouc- scoprendo alcune caratteristiche della splendida Brno.
Nella foto sopra il castello-Duomo della città ceca.
Immagini che in questo periodo sono tutt'altro che fuori luogo, e peraltro (relativamente ai luoghi della Cechia) in linea e molto attinenti con il contesto natalizio e che da parte di "bergamorisvegliata" costituiscono una sorta di "cartoline" d'augurio per una fine di buone vacanze di Natale 2022 e di Buon 2023!
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Rifugio Roda di Vael è situato sulla Sella del Ciampaz a 2283mt sul livello del mare Vigo di Fassa Trento nel mezzo del gruppo del Catinaccio Rosengarten Dolomiti Patrimonio Unesco Rifugio Roda di Vael, 2283mt sul livello del mare, Vigo di Fassa, Trento. Il Rifugio rimane aperto nella stagione estiva da giugno a ottobre.
#Catinaccio#Montagna#Rifugi#Rifugi Alpini#Rifugi Catinaccio#Rifugi Trentino#Rifugi Trentino Alto Adige#Rifugi Trento#Rifugi Vigo di Fassa#Rifugio#Rifugio Alpino#Rifugio Catinaccio#Rifugio Trentino#Rifugio Trentino Alto Adige#Rifugio Trento#Rifugio Vigo di Fassa#Trentino#Trentino Alto Adige#Vacanze Catinaccio#Vacanze Montagna#Vacanze Trentino#Vacanze Trentino Alto Adige#Vacanze Vigo di Fassa#Vigo di Fassa
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Piazza Duomo di Trento in Festa 🎉. #nuvole #vacanze #trentinoaltoadige #trentinodavivere #trentino #trento #duomoditrento #piazzaduomo #festa #festeggiamo #nottebianca #ivanpassamani #ivan_passamani
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Per consentire nuovamente il libero spostamento fra le varie Regioni italiane sarà importante abbattere l’indice di trasmissibilità del coronavirus (Rt) a un valore prossimo allo 0. Solo quando i nuovi casi saranno scarsi e isolati, con la malattia praticamente eradicata dal territorio nazionale, il rischio di rialzare la curva dei contagi sarà talmente basso da poter eliminare quella che sarà una delle “restrizioni” più longeve dell’emergenza. Anche alla luce delle grandi differenze fra le varie aree del Paese.
In base a fonti del governo citate dal Corriere della Sera, lo spostamento tra Regioni in Italia sarà nuovamente consentito soltanto quando l'indice Rt nella trasmissione della COVID-19, l'infezione scatenata dal coronavirus SARS-CoV-2, sarà pari a 0,2. È un valore estremamente basso, che sarà raggiunto soltanto quando si registreranno pochissimi casi sporadici e isolati; in pratica, per allora, la malattia infettiva sarà stata praticamente eradicata dal territorio nazionale e saremo ampiamente fuori dall'emergenza, anche se non si può escludere “ritorni di fiamma” a causa di soggetti infetti provenienti dall'estero, un po' come sta avvenendo in Cina dopo aver sconfitto la prima ondata di contagi. Ma perché si punta proprio allo 0,2?
Per capire il significato di questo valore, bisogna fare prima un passo indietro e spiegare cosa sono l'R0 (erre con zero) e l'RT (erre con t). Per quanto concerne l'R0, si tratta del cosiddetto tasso netto di riproduzione o numero di riproduzione di base (basic reproduction number), un fattore intimamente connesso a qualunque patologia infettiva emergente. Come sottolineato anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), esso ne misura la potenziale trasmissibilità all'interno di una popolazione completamente suscettibile, dunque non vaccinata. In parole più semplici, indica il numero medio di persone che un infetto di una patologia X può contagiare. Se l'R0 è pari a 2, ciò significa che un contagiato può infettare altre 2 persone, se è pari a 3, tre persone e così via. L'obiettivo degli epidemiologi è portare il fattore R0 sotto il valore di 1: quando si raggiunge questa soglia, nell'ordine dello "zero virgola", la malattia tende a sparire da una data popolazione.
L'indice Rt è molto simile all'R0, e come spiegato a fanpage dal professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università degli Studi di Milano, “è la misura della potenziale trasmissibilità della malattia legata alla situazione contingente, cioè la misura di ciò che succede nel contesto”. In altri termini, se l'R0 valuta ciò che accade in una popolazione totalmente suscettibile, come quando è scoppiata l'epidemia di coronavirus in Italia all'inizio del 2020, l'Rt risponde alle condizioni ambientali, a ciò che facciamo per provare a contenere il virus. Alla luce di queste considerazioni, l'R0 ha un valore stabile (quello del SARS-CoV-2 è in media di 2,5), mentre l'Rt è variabile. Il distanziamento sociale, il lockdown, i dispositivi di protezione individuale come le mascherine, l'igiene delle mani e tutte le altre misure intraprese per spezzare la catena dei contagi hanno un impatto sull'Rt. Al momento, in base a quanto calcolato dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento, già dal 6 aprile si attestava tra lo 0,2 e lo 0,7.
Naturalmente, più questo valore è prossimo allo 0, minore è la diffusione della COVID-19 in un dato territorio. Con un Rt di 0,2 significa che il numero di nuovi contagi è talmente basso e la circolazione del virus è così limitata da non determinare rischi significativi nello scoppio di nuovi focolai, il pericolo principale della Fase 2, quella della convivenza col virus che prenderà il via dal 4 maggio. Poiché nelle regioni italiane si vivono condizioni estremamente diverse, con Lombardia e Piemonte alle prese con centinaia di nuovi casi al giorno, e pochissimi in quelle del Centro-Sud, impedire gli spostamenti liberi fra di esse elimina il rischio di “importare” casi in aree molto suscettibili, dove il virus è circolato poco (siamo ben lontani dall'immunità di gregge) e dunque di far schizzare di nuovo la curva verso l'alto.
Come specificato da Pregliasco, “L’indice di trasmissibilità da solo non è sufficiente per un allentamento delle misure, ma ci vuole, ad esempio, anche un bel valore di posti liberi in terapia intensiva”. Al momento il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva continua a scendere in modo significativo, dopo i momenti drammatici vissuti in piena emergenza, e con l'avvio della Fase 2 si dovrà fare tutto il possibile per mantenerli sotto controllo. Il governo ha individuato una serie di punti critici che faranno immediatamente scattare lockdown, zone rosse e altre misure di contenimento proprio per evitare la temuta risalita della curva. La strada potrebbe essere ancora lunga, prima di poter arrivare all'indice di trasmissibilità di 0,2 a livello nazionale (e in modo stabile), per questo non si esclude che le prossime vacanze estive potremmo doverle trascorrere nella nostra regione di residenza.
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Nella notte due fuoriuscite autonome con conducenti positivi all'alcol. Nei primi cinque giorni dell'anno già rilevati 15 incidenti
Nella notte due fuoriuscite autonome con conducenti positivi all'alcol. Nei primi cinque giorni dell'anno già rilevati 15 incidenti. Verona. A ridosso della fine delle vacanze si registrano due nuovi incidenti con fuoriuscite autonome. La scorsa notte, intorno all'una in via Lazzaretto, un conducente ha perso il controllo di una Ford Focus centrando il muretto del ponte sul canale. Il tasso alcolemico riscontrato era quasi tre volte oltre al limite. Alla stessa ora, in via Fincato, un'autovettura è finita contro un muretto danneggiandolo. Per le verifiche sono intervenuti sul posto anche i Vigili del Fuoco. Anche in questo caso nessuna conseguenza per il conducente, risultato positivo con il tasso d'alcol superiore a 1,50 gr/l. Per entrambi scatterà la denuncia penale e un lungo periodo di sospensione della patente. Alle 9 di questa mattina invece scontro in via Cà di Aprili tra un autocarro Volkswagen Transporter e una Lancia Y, il cui conducente è stato trasportato all'ospedale di Borgo Trento. La dinamica è da accertare mentre i conducenti dei veicoli sono risultati negativi ad alcoblow. Nei primi 5 giorni dell'anno 2024 sono già 15 i sinistri rilevati dalla Polizia Locale.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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La nostra bella penisola è in grado di regalare tante tipologie di relax e divertimento: montagna, mare, mercatini di Natale e città d’arte. Immergersi nell’atmosfera magica di questo periodo dell’anno non sarà quindi difficile. Una semplice gita fuori porta con i bambini, un weekend romantico in due o giorni spensierati con amici. Abbiamo selezionato alcune delle possibili mete per le prossime vacanze di Natale 2019, diverse tra loro, per accontentare proprio tutti i gusti. Dove andare a Natale: i mercatini da non perdere Prima di tutto, un grande classico: i mercatini di Natale! Fanno brillare gli occhi e non solo ai più piccoli! Ce ne sono tanti, soprattutto nel Nord Italia, primo fra tutti il Trentino Alto-Adige che vanta alcuni dei più antichi ma non solo. Eventi, prodotti artigianali e specialità enogastronomiche sono alla base di questi splendidi luoghi sparsi in giro per l’Italia. Pronti a girovagare per le varie bancarelle cercando il regalo perfetto per il prossimo Natale? Eccovi alcune mete. Trento: storico mercatino in Piazza Fiera e Piazza Cesare Battisti, tra le 90 casette di legno ricche di artigianato locale e specialità gastronomiche come canederli, speck, vin brulé, strudel, polenta e molto altro. Alle famiglie e ai bambini è dedicata la casa di Babbo Natale, in Piazza Santa Maria Maggiore, con laboratori ricreativi e il trenino che porta grandi e piccoli ad esplorare il suggestivo centro storico illuminato in occasione della festività del Natale. Da sottolineare l’attenzione “green” che viene riservata alla manifestazione in cui viene utilizzata energia da fonti rinnovabili. Bolzano: il Christkindlmarkt, in Piazza Walther è il famosissimo mercatino di Natale del capoluogo altoatesino dal centro medievale. L’influenza nordica che si respira ovunque, compresi i piatti tra cui gli Schlutzkrapfen ovvero delle mezzelune, dei ravioli ripieni di spinaci e ricotta tipici della regione del Tirolo. E poi i vini, dai rossi come il Lagrein ai bianchi come il Gewürztraminer e il Müller Thurgau. C’è anche una sezione dedicata solo ai libri, il Natale dei Libri in cui noti scrittori presentano le loro opere e tanti altri eventi. Rovereto: a Rovereto spettacolari giochi di luce per il Natale, che oltre a colorare le vie e i palazzi, porta con sé il messaggio di pace e fratellanza. Il grande albero di 18 metri in piazza Rosmini e il villaggio di Babbo Natale per i più piccoli. Merano: il Villaggio Natalizio Storico è allestito in piazza Rena, prevede buon cibo, laboratori creativi per bambina e musica con bande e cori. La città è ricca dell’eredità ricevuta durante la Belle Epoque come ad esempio il castello degli Asburgo. Vipiteno: la Torre delle Dodici fa da sfondo al mercatino natalizio, in cui le luci, il caldo legno e i profumi delle spezie la fanno da padrone. Candelara: siamo nelle Marche, questo borgo medievale dedica una festa al suo simbolo: la candela. Durante il giorno invece street food, artisti di strada, il presepe vivente che sfila per le vie del centro e ovviamente gli artigiani alle prese con la creazione delle candele di cera d’api. Per i più piccoli l’Officina di Babbo Natale e tante altre magie del Natale. Limatola: nella provincia di Benevento, il Castello di Limatola, diventa la location del mercatino di Natale: “Cadeaux al Castello”. Evento che oltre ad offrire l’opportunità di acquistare addobbi, statuine del presepe realizzati direttamente dagli artigiani locali, assaggiare prodotti enogastronomici come struffoli e zeppole, si può assistere a spettacoli di artisti circensi e attori. Arezzo: un vero e proprio villaggio tirolese in Toscana. Vengono portati prodotti tipici come lo speck, il cioccolato e la birra. Ci sono gli scultori del legno, la casa di Babbo Natale, una grande baita e tour organizzati per esplorare la città. Perugia: un luogo quasi incantato tra le montagne in cui ci sono diversi mercatini di Natale. Particolare quello di Rocca Paolina che offre un suggestivo tour sotterraneo per visitare gli antichi passaggi che proteggevano la città dalle incursioni esterne. Si possono acquistare ottimi prodotti d’artigianato. Taneto di Gattatico: ci troviamo a Reggio Emilia, qui si estende il mercatino al coperto più grande d’Italia. Ideale per fare acquisti compreso l’albero di Natale, con un apposito show room. Dove andare a Natale 2019: le mete in montagna Lo sport, il relax e i piatti tipici assaporati tra cime innevate e davanti al camino, parliamo della montagna. Per molti irrinunciabile in questo periodo dell’anno. Madonna di Campiglio: una meta rinomata, una piccola perla delle Dolomiti. Un posto perfetto per chi ama sciare e non mancano lussuose spa dove rilassarsi e vie delle shopping super glamour dove fare acquisti. Cortina d’Ampezzo: da sempre sinonimo della ricca vita di vip e della settimana bianca per eccellenza. Tra le dolomiti e nel lusso. Cervinia: un paradiso per gli sciatori, a quota 2000 metri, alle pendici del Monte Cervino. Un grande comprensorio sciistico collega la località al Plateau Rosa, ghiacciaio. Bormio: per gli amanti delle Terme nell’Alta Valtellina, è perfetta questa bella località. Relax dopo le sciate, garantito dalle acque termali solfato-alcaline conosciute già dall’epoca romana. Claviere: Val di Susa, Alpi e bei panorami paesaggistici tra boschi, laghi e animali. Chalet e baite, ristorantini con piatti tipici e ovviamente lo sci. Roccaraso: passiamo agli Appennini per un altro luogo da favola per gli amanti degli sci, che si sviluppa intorno ai monti di Roccaraso. Natale 2019: la bellezza tra città d’arte e borghi Per chi desidera trascorrere le vacanze di Natale 2019 in una città d’arte, non c’è che l’imbarazzo della scelta: ecco le mete migliori. Roma: non ha bisogno di presentazioni la Capitale che diventa ancora più magica sotto Natale, tante le possibilità di scelta in giro per la città ma una su tutte è il Vaticano. Il mondo cristiano e la celebrazione in questo luogo è un’esperienza indimenticabile. Da non dimenticare il famoso mercatino di Natale nella splendida cornice di Piazza Navona. Firenze: godersi la bellezza e i tesori di questa città approfittando anche dell’atmosfera regalata dai mercatini di Natale e del pattinaggio sul ghiaccio nelle piste del Winter Park, presso l’Obihall. Napoli: unico il Natale a Napoli, con le sue botteghe artigiane nel centro storico, che producono le statuine dei presepi ispirandosi a personaggi noti, contemporanei o intramontabili. Gubbio: in Umbria, l’albero di Natale più grande del mondo sulle pendici del monte Ingino, oltre al ChristamasLand. Un circuito in cui i bambini possono divertirsi tra giochi innovativi in un’atmosfera tradizionale, nella cornice dello splendido borgo. Manarola: il presepe luminoso del borgo ligure è uno degli eventi più attesi nel territorio delle Cinque Terre. Uno spettacolo regalato da 17000 luci. Matera: il presepe itinerante, uno spettacolo unico nella Città dei sassi, patrimonio Unesco. Un borgo che sembra fuori dal tempo. Natale 2019 al mare Se alla montagne preferite il mare per trascorrere le vacanze di Natale 2019, ecco alcune mete imperdibili. Puglia: il Salento è una meta prediletta da molti italiani e stranieri in estate ma non perde fascino nemmeno d’inverno. Presepi viventi e presepi monumentali in bellissime location, come ad esempio i cortili di palazzi antichi. Famoso quello dell’Anfiteatro Romano a Lecce. Sicilia: un inverno mite senza perdere l’atmosfera natalizia tra mercanti e luci, è quello che offre Catania. Se invece volete scappare su un’isola, c’è Pantelleria con i suoi giardini pieni di agrumi oppure Lampedusa o Linosa. Un po’ di primavera nel cuore dell’inverno. Il Natale 2019 in Italia L’Italia ovviamente offre ancora di più, sono davvero tantissimi gli eventi e le manifestazioni tipiche legate al Natale, di natura religiosa, dedicate al divertimento per i più piccoli o alla sola magia di questo periodo dell’anno, che affascina proprio tutti. Si può approfittare di qualche giorno per una fuga dalla routine verso luoghi incantevoli, senza allontanarsi troppo. C’è la montagna, c’è il mare, ci sono le città d’arte e i piccoli borghi. Volete approfittare delle vacanze natalizie per visitare una città e i suoi monumenti? Volete scaldarvi al sole di un clima mite o scatenarvi sulla neve? Ogni opzione è valida, potendo inoltre approfittare degli squisiti piatti tipici che ogni regione italiana offre. Per queste vacanze di natale 2019 c’è quindi solo l’imbarazzo della scelta. Abbiamo stilato un breve elenco ma sarebbe impossibile racchiudere le tante località. Villaggi di Babbo Natale per intrattenere i più piccoli ci sono in moltissime località, ad esempio anche a Montepulciano in Toscana, la bellezza delle città e dei mercatini anche a Verona e a Torino, le montagne del Terminillo nel centro Italia, le luminarie a Salerno. Tra destinazioni glamour e luoghi incantati, la favola del Natale, si può vivere davvero ovunque. Senza contare che anche disponendo di un budget più ridotto è possibile prenotare un weekend in un luogo vicino, abbattendo quindi i costi dei grandi spostamenti che i luoghi esteri ci richiedono. Quando è meglio prenotare? Molti studi indicano il mese precedente a quello di partenza come quello più conveniente. Tuttavia c’è chi preferisce anticipare di molto e chi opta per il last minute. Certamente una famiglia con bambini piccoli avrà esigenze diverse da un gruppo di giovani amici. Se si è alla ricerca di un viaggio low cost, badate bene anche al giorno di partenza e di ritorno, spesso la flessibilità ripaga, 24 ore fanno sovente la differenza. In macchina, in treno, in aereo, in pullman, raggiungete la vostra meta felice e godetevi la bella Italia per le prossime vacanze di Natale 2019. https://ift.tt/2qRjgXS Vacanze di Natale 2019: le mete italiane più belle La nostra bella penisola è in grado di regalare tante tipologie di relax e divertimento: montagna, mare, mercatini di Natale e città d’arte. Immergersi nell’atmosfera magica di questo periodo dell’anno non sarà quindi difficile. Una semplice gita fuori porta con i bambini, un weekend romantico in due o giorni spensierati con amici. Abbiamo selezionato alcune delle possibili mete per le prossime vacanze di Natale 2019, diverse tra loro, per accontentare proprio tutti i gusti. Dove andare a Natale: i mercatini da non perdere Prima di tutto, un grande classico: i mercatini di Natale! Fanno brillare gli occhi e non solo ai più piccoli! Ce ne sono tanti, soprattutto nel Nord Italia, primo fra tutti il Trentino Alto-Adige che vanta alcuni dei più antichi ma non solo. Eventi, prodotti artigianali e specialità enogastronomiche sono alla base di questi splendidi luoghi sparsi in giro per l’Italia. Pronti a girovagare per le varie bancarelle cercando il regalo perfetto per il prossimo Natale? Eccovi alcune mete. Trento: storico mercatino in Piazza Fiera e Piazza Cesare Battisti, tra le 90 casette di legno ricche di artigianato locale e specialità gastronomiche come canederli, speck, vin brulé, strudel, polenta e molto altro. Alle famiglie e ai bambini è dedicata la casa di Babbo Natale, in Piazza Santa Maria Maggiore, con laboratori ricreativi e il trenino che porta grandi e piccoli ad esplorare il suggestivo centro storico illuminato in occasione della festività del Natale. Da sottolineare l’attenzione “green” che viene riservata alla manifestazione in cui viene utilizzata energia da fonti rinnovabili. Bolzano: il Christkindlmarkt, in Piazza Walther è il famosissimo mercatino di Natale del capoluogo altoatesino dal centro medievale. L’influenza nordica che si respira ovunque, compresi i piatti tra cui gli Schlutzkrapfen ovvero delle mezzelune, dei ravioli ripieni di spinaci e ricotta tipici della regione del Tirolo. E poi i vini, dai rossi come il Lagrein ai bianchi come il Gewürztraminer e il Müller Thurgau. C’è anche una sezione dedicata solo ai libri, il Natale dei Libri in cui noti scrittori presentano le loro opere e tanti altri eventi. Rovereto: a Rovereto spettacolari giochi di luce per il Natale, che oltre a colorare le vie e i palazzi, porta con sé il messaggio di pace e fratellanza. Il grande albero di 18 metri in piazza Rosmini e il villaggio di Babbo Natale per i più piccoli. Merano: il Villaggio Natalizio Storico è allestito in piazza Rena, prevede buon cibo, laboratori creativi per bambina e musica con bande e cori. La città è ricca dell’eredità ricevuta durante la Belle Epoque come ad esempio il castello degli Asburgo. Vipiteno: la Torre delle Dodici fa da sfondo al mercatino natalizio, in cui le luci, il caldo legno e i profumi delle spezie la fanno da padrone. Candelara: siamo nelle Marche, questo borgo medievale dedica una festa al suo simbolo: la candela. Durante il giorno invece street food, artisti di strada, il presepe vivente che sfila per le vie del centro e ovviamente gli artigiani alle prese con la creazione delle candele di cera d’api. Per i più piccoli l’Officina di Babbo Natale e tante altre magie del Natale. Limatola: nella provincia di Benevento, il Castello di Limatola, diventa la location del mercatino di Natale: “Cadeaux al Castello”. Evento che oltre ad offrire l’opportunità di acquistare addobbi, statuine del presepe realizzati direttamente dagli artigiani locali, assaggiare prodotti enogastronomici come struffoli e zeppole, si può assistere a spettacoli di artisti circensi e attori. Arezzo: un vero e proprio villaggio tirolese in Toscana. Vengono portati prodotti tipici come lo speck, il cioccolato e la birra. Ci sono gli scultori del legno, la casa di Babbo Natale, una grande baita e tour organizzati per esplorare la città. Perugia: un luogo quasi incantato tra le montagne in cui ci sono diversi mercatini di Natale. Particolare quello di Rocca Paolina che offre un suggestivo tour sotterraneo per visitare gli antichi passaggi che proteggevano la città dalle incursioni esterne. Si possono acquistare ottimi prodotti d’artigianato. Taneto di Gattatico: ci troviamo a Reggio Emilia, qui si estende il mercatino al coperto più grande d’Italia. Ideale per fare acquisti compreso l’albero di Natale, con un apposito show room. Dove andare a Natale 2019: le mete in montagna Lo sport, il relax e i piatti tipici assaporati tra cime innevate e davanti al camino, parliamo della montagna. Per molti irrinunciabile in questo periodo dell’anno. Madonna di Campiglio: una meta rinomata, una piccola perla delle Dolomiti. Un posto perfetto per chi ama sciare e non mancano lussuose spa dove rilassarsi e vie delle shopping super glamour dove fare acquisti. Cortina d’Ampezzo: da sempre sinonimo della ricca vita di vip e della settimana bianca per eccellenza. Tra le dolomiti e nel lusso. Cervinia: un paradiso per gli sciatori, a quota 2000 metri, alle pendici del Monte Cervino. Un grande comprensorio sciistico collega la località al Plateau Rosa, ghiacciaio. Bormio: per gli amanti delle Terme nell’Alta Valtellina, è perfetta questa bella località. Relax dopo le sciate, garantito dalle acque termali solfato-alcaline conosciute già dall’epoca romana. Claviere: Val di Susa, Alpi e bei panorami paesaggistici tra boschi, laghi e animali. Chalet e baite, ristorantini con piatti tipici e ovviamente lo sci. Roccaraso: passiamo agli Appennini per un altro luogo da favola per gli amanti degli sci, che si sviluppa intorno ai monti di Roccaraso. Natale 2019: la bellezza tra città d’arte e borghi Per chi desidera trascorrere le vacanze di Natale 2019 in una città d’arte, non c’è che l’imbarazzo della scelta: ecco le mete migliori. Roma: non ha bisogno di presentazioni la Capitale che diventa ancora più magica sotto Natale, tante le possibilità di scelta in giro per la città ma una su tutte è il Vaticano. Il mondo cristiano e la celebrazione in questo luogo è un’esperienza indimenticabile. Da non dimenticare il famoso mercatino di Natale nella splendida cornice di Piazza Navona. Firenze: godersi la bellezza e i tesori di questa città approfittando anche dell’atmosfera regalata dai mercatini di Natale e del pattinaggio sul ghiaccio nelle piste del Winter Park, presso l’Obihall. Napoli: unico il Natale a Napoli, con le sue botteghe artigiane nel centro storico, che producono le statuine dei presepi ispirandosi a personaggi noti, contemporanei o intramontabili. Gubbio: in Umbria, l’albero di Natale più grande del mondo sulle pendici del monte Ingino, oltre al ChristamasLand. Un circuito in cui i bambini possono divertirsi tra giochi innovativi in un’atmosfera tradizionale, nella cornice dello splendido borgo. Manarola: il presepe luminoso del borgo ligure è uno degli eventi più attesi nel territorio delle Cinque Terre. Uno spettacolo regalato da 17000 luci. Matera: il presepe itinerante, uno spettacolo unico nella Città dei sassi, patrimonio Unesco. Un borgo che sembra fuori dal tempo. Natale 2019 al mare Se alla montagne preferite il mare per trascorrere le vacanze di Natale 2019, ecco alcune mete imperdibili. Puglia: il Salento è una meta prediletta da molti italiani e stranieri in estate ma non perde fascino nemmeno d’inverno. Presepi viventi e presepi monumentali in bellissime location, come ad esempio i cortili di palazzi antichi. Famoso quello dell’Anfiteatro Romano a Lecce. Sicilia: un inverno mite senza perdere l’atmosfera natalizia tra mercanti e luci, è quello che offre Catania. Se invece volete scappare su un’isola, c’è Pantelleria con i suoi giardini pieni di agrumi oppure Lampedusa o Linosa. Un po’ di primavera nel cuore dell’inverno. Il Natale 2019 in Italia L’Italia ovviamente offre ancora di più, sono davvero tantissimi gli eventi e le manifestazioni tipiche legate al Natale, di natura religiosa, dedicate al divertimento per i più piccoli o alla sola magia di questo periodo dell’anno, che affascina proprio tutti. Si può approfittare di qualche giorno per una fuga dalla routine verso luoghi incantevoli, senza allontanarsi troppo. C’è la montagna, c’è il mare, ci sono le città d’arte e i piccoli borghi. Volete approfittare delle vacanze natalizie per visitare una città e i suoi monumenti? Volete scaldarvi al sole di un clima mite o scatenarvi sulla neve? Ogni opzione è valida, potendo inoltre approfittare degli squisiti piatti tipici che ogni regione italiana offre. Per queste vacanze di natale 2019 c’è quindi solo l’imbarazzo della scelta. Abbiamo stilato un breve elenco ma sarebbe impossibile racchiudere le tante località. Villaggi di Babbo Natale per intrattenere i più piccoli ci sono in moltissime località, ad esempio anche a Montepulciano in Toscana, la bellezza delle città e dei mercatini anche a Verona e a Torino, le montagne del Terminillo nel centro Italia, le luminarie a Salerno. Tra destinazioni glamour e luoghi incantati, la favola del Natale, si può vivere davvero ovunque. Senza contare che anche disponendo di un budget più ridotto è possibile prenotare un weekend in un luogo vicino, abbattendo quindi i costi dei grandi spostamenti che i luoghi esteri ci richiedono. Quando è meglio prenotare? Molti studi indicano il mese precedente a quello di partenza come quello più conveniente. Tuttavia c’è chi preferisce anticipare di molto e chi opta per il last minute. Certamente una famiglia con bambini piccoli avrà esigenze diverse da un gruppo di giovani amici. Se si è alla ricerca di un viaggio low cost, badate bene anche al giorno di partenza e di ritorno, spesso la flessibilità ripaga, 24 ore fanno sovente la differenza. In macchina, in treno, in aereo, in pullman, raggiungete la vostra meta felice e godetevi la bella Italia per le prossime vacanze di Natale 2019. Chi desidera trascorrere le vacanze di Natale 2019 in Italia può scegliere tra splendide location di montagna, città d’arte e persino località marine.
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Questo mese di dicembre finora è la cosa più epica dell’anno
Sono stata a Trento, ho perso un aereo, sono andata a Monreale a vedere una cosa stratrash e stra divertente, tra una settimana parto per Roma e tra tre giorni cominciano vacanze di Natale (quello poco epico perché devo studiare per la sessione).
no expectations for 2022
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