#cruccolo
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Almeno una volta nella vita
A dispetto del mio nick, non avevo mai fatto un tour in solitaria di più giorni in alta montagna e, visto il lunedì libero da impegni, ho deciso di punto in bianco di partire per 3 giorni con il "fido" zaino e il sacco a pelo, dormirò in bivacchi tra l'altopiano di Asiago e i Lagorai. Il mio percorso iniziale per una prima parte ricalca quello che Sabato mattina faranno gli amici "Abulici". Partendo dalla pianura, mi sveglio con un po' di ritardo, quando arrivo a Camporovere, gli amici sono ovviamente già partiti. Vabbè mi dispiace, perchè volevo salutarli e continuo sempre solo verso tutta la Val Galmarara, il tempo uggioso non è dei migliori ma ecco, dopo Malga Galmarara tra la nebbia scorgo delle figure conosciute si si sono gli Abulici !!! (che poi mica tanto abulici sono ;-) ). Facciamo assieme il pezzo di salita dalla Galmarara al bivio per il Meatta, dove un po' si può "ciacolare", visto che, da li in poi potrò solo parlare con me stesso.
Li saluto visto che loro proseguono per il Meatta mentre io proseguo verso bocchetta Portule e Larici, dove mi fermo, in Malga a fare pausa pranzo. Dopo aver pranzato, deliziato da un gruppo svizzero di suonatori di corno d’alta montagna, mi dirigo alla vicina Porta Manazzo.
Da qui breve strappo e parte in discesa il sentiero 204 in direzione Altopiano del Sella. Il sentiero oggi è molto bagnato e alterna passaggi veloci a passaggi più tecnici resi a volte difficoltosi dal bagnato della notte precedente.​​ Il mio piano è di fermarmi per la notte ai Bivacchi Lanzola a quota 1300, confortato nella scelta da 1maggio (amico di Forum) che consigliava l'unione della parte alta del 204 con il 208 per la parte verso sella (che faro il giorno dopo).
Fortunatamente questa volta il "traverso" di trasferimento tra i 2 sentieri è una sterrata comoda in salita con solo qualche punto leggermente franato​​. La sterrata termina esattamente nell'apertura del bosco dove ci sono i 2 Bivacchi. WOW sono finalmente arrivato!!!! e i primi 2600 metri di dislivello sono fatti :-) I bivacchi sono ben realizzati il più grande sempre chiuso, è riservato ai soli abitanti di Borgo (almeno leggevo così), il secondo più piccolo, sempre aperto e dotato di focolare e piano superiore in tavolato.
Sono arrivato prestino sono le 15.00 e comincio subito a controllare le dotazioni La prima cosa che vedo mi lascia un po' perplesso...
ma il resto mi rincuora acqua potabile e piccola legna già tagliata :-) , così mi cambio e taglio un po' di legna più grossa trovata nella dotazione del mio bivacco, bene tutto pronto per la serata, ora vediamo di passare un po' il tempo. Faccio dei giretti intorno ( eh si anche nella latrina costruita appositamente nel bosco :-) ) quando le nuvole un po' si diradano riesco a vedere la soprastante Cima Trentin e a destra dovrebbe esserci il Portule.
Controllo un po' le cartine per il giorno dopo e poi finalmente Panini e Birra (la dotazione del mio zaino prevedeva 1,5Lt. di nettare (beh insomma non del migliore ma almeno da luppolo sapeva :-) ) che mi rincuora lo spirito e anche la mente, ah nella dotazione del Bivacco ci sono anche le Parole Crociate quasi nuove di zecca e che saranno il mio passatempo per la serata.Â
Accendo il fuoco per la serata, poi verso le 21.00 a nanna. dormo abbastanza bene anche se sul tavolato, le volte che mi sveglio sento i vari abitanti del bosco che si aggirano nei 2 bivacchi, non avevo finestre ma dai rumori uno doveva essere un cerbiatto o simile.​​
L'indomani pulisco, chiudo tutto e prendo il bel sentiero 208 che parte molto filante, per poi tramutarsi in parecchi punti, in una bella radiciaia ma fattibilissima.
Arrivo giù nell'altopiano del Sella, la mattinata non si è ancora aperta, ma promette bene. Faccio colazione e chiedo info su un sentiero che scende a Borgo Valsugana, ma o non ci siamo capiti o io sono ancora assonnato e non lo trovo, trovo invece altri forumendoli che non conoscevo "live", "com'è piccolo il mondo" :-) Scendendo di fronte a me i Lagorai prossima tappa di giornata.Il mio punto tappa per la notte è il Mitico Bivacco Argentino a 2160 metri una terrazza naturale su tutta la Valsugana.Â
Non è la prima volta che ci vado, ma sono salito sempre per la solita sterrata, preventivamente avevo già pensato, vista la completa assenza di rifugi in quella zona, di deviare subito dalla sterrata per andare a pranzare al mitico Rifugio Crucolo (quota 1100). Dopo un pezzo di sterrata mi ricollego alla asfaltata che sale al Crucolo dove c'è anche una piccola cascatina invitante per una lavatina veloce.
Salendo mi dico, cavolo ma è domenica, e sono in perfetto orario pranzo (arrivo al Crucolo alle 11.50) troverò posto???? difatti una moltitudine di auto mi sorpassa nella stretta striscia asfaltata, da varie province venete (il Crucolo è molto famoso). Fortunatamente la giornata è ancora bella e calda e riesco a trovare posto all'aperto (dove verrò assalito dagli avventori con le solite domande sulle FAT ). Pranzo completo o quasi, si perchè al Crucolo il pasto DEVE essere concluso con la bevuta dei Parampampoli (di loro produzione) "caffe', grappa, vino, zucchero, miele e altri aromi vengono mescolati creando una bevanda unica e inimitabile da servire alla fiamma", ma rifiuto gentilmente la richiesta del Cameriere dicendogli che mi stroncherebbe le gambe visto che devo fare ancora almeno altri 1100 metri di D+ :-(
Riparto e qui altra constatazione, vista l'erta salita iniziale dal Crucolo sarebbe meglio partire dopo un po' di pausa digestiva :smile: Salgo dunque con il mio passo fino a collegarmi con la strada che arriva su dalla zona del Rif. Carlentini già fatta lo scorso anno con l'amico Alberto, arrivo a Primalunetta, la in cima la forcella del Dogo
Arrivati a Malga Primaluna iniziano le spallate, la prima di circa 200 metri di D+ fino a forcella del Dogo.
Poi ultimo strappo tra una pedalata e una spinta/spallata fino al tanto sospirato Bivacco Argentino, che trovo abitato chi ci sarà ???? entro e vedo 3 Zaini i posti sono 6 bene c'è posto :-) Poi faccio altri pensieri....... ma tanto so che rimarranno tali :smile: Attendo così il ritorno dei miei futuri coinquilini in una coltre nuvolosa che non lascia predire nulla di buono.....cavolo è la terza volta che vengo qui e mai una volta che riesca a godere del magnifico panorama che si dovrebbe avere.
Conto però sull'indomani preannunciato terso.​​ I miei co-inquilini sono 3 simpatici universitari 1 di trento 1 di Verona e un vicentino, anzi quasi mio compaesano "ma com'è piccolo il mondo" :-) La serata e nottata passa bene sotto al luccichio dei Fulmini sottostanti e nella Sauna del Bivacco Argentino, sto posto è pazzesco con quella semplice stufetta si va sempre a finire a più di 22/24 gradi e almeno fino alle 3 di notte non serve il sacco a pelo. E l'indomani :-) eccola la veduta che volevo finalmente vedere MAGNIFICA!!!!​​
Giornata stupenda non avrei potuto desiderare di meglio, mi vesto c'è vento alla mattina, saluto i ragazzi e bici in spalla mi faccio questi ultimi e semplici scarsi 100 metri di D+ e risaluto il Bivacco. In cima nel pianoro di Cima Ravetta mi guardo attorno a 360° (quasi :-) ) ,e mi soffermo a guardare un punto ... metto a fuoco (eh si si fa per dire :smile: ) si è LUI ill FRATE !!!!!!!!​​
Ora qui il bel sentiero in costa tra trinceramenti della prima guerra mondiale che mi porterà fino a Forcella Ravetta 2219 e la sottostante Val di Rava, anche questa illuminata da uno splendido sole e dalla parte opposta verso la Val di Caldenave.
Da qui inizia una prima parte di discesa fino a Malga Ravetta di Sotto che si rivelerà molto tecnica, adatta all'amico Giovanni e dove mi fermo a rimirare queste bellissime conformazioni rocciose.
Ultima breve risalitina della Giornata fino alla terrazza panoramica naturale sulla Val di Rava e giù dal fantastico sentiero 332 fino giù a Bieno ovviamente nessuna foto :-)
A questo punto ripasso da strigno e prendo la Ciclabile della Valsugana direzione Bassano.
Sono peggio di un orologio svizzero alle 13.00 esatte sono al Birreria/biciGrill il Cornale di Cismon del Grappa, dove con calma do sfogo alla fame .....e alla sete.Mancano solo gli ultimi 50Km di strada/ciclabile e me li pappo via abbastanza in scioltezza passando Bassano e Marostica con il suo Castello inferiore. Alle 16.00 sono a Thiene di fronte ad un enorme gelato a suggellare questa mia personale avventura fortunata e molto gratificante.
Penso che un Tour in solitaria in montagna, dovrebbe essere fatto almeno una volta nella vita, ti fa vedere le cose sotto un’altra prospettiva, tutto fatto in modo molto molto calmo e libero :-)
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