Tumgik
#Psicoterapeuti Online
piscoterapeutaonline · 2 months
Text
Psicoterapeuti Online: Accesso Facile e Sicuro con Psicoterapeuta-Online
Con Psicoterapeuta-Online.com, trova il tuo psicoterapeuta online ideale. La piattaforma, gestita dalla Dott.ssa Laura Princivalli, offre consulenze professionali e personalizzate tramite strumenti digitali come Skype e WhatsApp, garantendo privacy e comodità. Ideale per chi cerca un supporto psicologico flessibile e accessibile, senza limitazioni geografiche.
0 notes
edcounsellingonline · 2 years
Link
0 notes
teredo-navalis · 2 years
Text
Mille psicologi che offriranno gratuitamente le loro prestazioni a una platea iniziale di 10.000 cittadini italiani dai 16 anni in su, attraverso percorsi terapeutici per il trattamento dei disturbi, sempre più diffusi, di ansia e depressione.
Ed è qui che, a partire dal 1 ottobre, entra in gioco il progetto “Vivere Meglio”, volto a promuovere l’accesso gratuito alle terapie psicologiche e al trattamento di ansia e depressione grazie a una serie di servizi online e alla disponibilità di 1000 psicologi, in tutt’Italia, selezionati da ENPAP.
Per accedere al servizio basterà accedere al sito viveremeglio.enpap.it ed effettuare, senza alcun costo, un test scientificamente validato e finalizzato a valutare se sono presenti le condizioni per intraprendere un percorso, gratuito, che andrà da 10 a un massimo di 14 incontri con psicologi e/o psicoterapeuti selezionati da ENPAP e formati all’utilizzo di protocolli, aggiornati ed efficienti, con un solido impianto scientifico.
4 notes · View notes
cinquecolonnemagazine · 7 months
Text
Erica Holland: "Successo Etico" come sviluppare business e benessere interiore
Erica Holland è counselor sistemica, CEO di due aziende e fondatrice di SUCCESSO ETICO la Scuola più specializzata in Italia nella crescita delle professioni di cambiamento (coach e terapeuti). La sua équipe si compone di 12 counselor, psicologhe, psicoterapeute e coach si dedica con passione a sostenere coloro che hanno una forte missione di vita, aiutandoli a sviluppare i loro "superpoteri", strutturando il loro lavoro ed in alcuni casi anche delle vere e proprie aziende di formazione. Erica ci parli di te dei tuoi obiettivi ? Il mio obiettivo è quello di far sì che risorse importanti come la capacità di generare reddito, connettersi con le persone e ottimizzare il tempo, siano utilizzate da chi desidera sinceramente migliorare il mondo. Trovo la mia ispirazione nel vedere persone altruiste e visionarie felici di cambiare positivamente la realtà di molte persone. Con una comunità di oltre 700 allievi, il mio percorso nella costruzione di un'azienda di successo mi ha insegnato che ottenere di più è un modo straordinario per dare di più. Sono anche madre di un bimbo piccolo e sostenitrice dell'ONG Still I Rise. Ho conseguito un Master in Comunicazione e Problem Solving Strategico, secondo l'approccio di Giorgio Nardone, oltre ad aver investito sulla mia formazione dall’età di 17 anni, perfezionandomi in sistemica, comunicazione, PNL, counseling, crescita personale. La nascita di tuo figlio ha segnato un momento molto importante, ti va di raccontarci come ha cambiato il tuo modo di percepire la vita? Quando nacque prematuramente il mio bambino, per lungo tempo ha rischiato di non sopravvivere. Ho chiesto aiuto a un terapeuta che potesse aiutarmi a liberarmi dal fortissimo dolore e senso di colpa che provavo. Il lavoro mi ha letteralmente salvata: in un momento in cui tutto era fuori controllo, dedicarmi alla mia azienda mi ha permesso di sentire che almeno su qualcosa avevo la piena gestione e allo stesso tempo potevo essere d’aiuto per molte persone. Dopo questa esperienza, cerco di trasmettere ai professionisti che assisto la capacità di avere il polso del proprio lavoro, e saper governare la propria carriera e crescita professionale. Il tutto si traduce in 3 aspetti concreti. 1 Il benessere interiore di un imprenditore è parte integrante del suo successo professionale. Per questo, il nostro sportello mindset dedicato alla nostra Community aiuta i nostri professionisti a sentirsi bene, superare blocchi e paure personali che spesso possono frenare il loro successo. 2 Notorietà e fatturato devono essere in equilibrio con il valore della famiglia, dei figli, della coppia. Sento il dovere di perpetrare questo modello di business. In concreto, ho deciso di tenere ogni giovedì della mia agenda libero, nonostante il team da coordinare e i numerosi impegni, perché penso che oltre al week end si debba ritagliare dell’altro tempo da dedicare appieno alla famiglia. 3 È fondamentale per un imprenditore sentirsi al sicuro economicamente. Per questo ho istituito una Community e vari sportelli di supporto continuo online che accompagni i nostri clienti in questo cammino, fatto di alti e bassi, successi e cadute, affinché non si sentano soli. Per me è fondamentale: nel momento di massima difficoltà io non sono stata lasciata sola e voglio che sia così anche per gli altri. Ci parli di “Successo Etico” di cosa si tratta ? SUCCESSO ETICO è una scuola online che lavora con e per i professionisti che si occupano, in modalità diverse tra loro, di benessere del prossimo, come Coach, Psicologi, Psicoterapeuti, Counselor, ecc. Aiutiamo i professionisti a strutturare il proprio lavoro in modo che possano raggiungere una maggior sicurezza economica, garantendo allo stesso tempo risultati migliori per i loro clienti. È importante identificare il preciso target cui rivolgersi e strutturare tutta la comunicazione su questa base. Si tratta di un modello di business win win per il professionista e i suoi clienti. Adottando il nostro approccio nascono dei percorsi multidisciplinari che permettono ai clienti di perseguire una trasformazione più completa e al professionista di ottenere un ritorno economico più gratificante. Nel pensiero comune è ancora diffusa l’idea che ogni professione legata al benessere interiore sia una disciplina a sé stante. SUCCESSO ETICO, invece, affronta il cambiamento ai problemi e ai blocchi delle persone, a 360°, consentendo di raggiungere un tasso di successo molto più alto. Un ruolo importante in questo percorso viene svolto dalla digitalizzazione della professione che però, in base al nostro approccio di business, non è mai pressante, bensì elegante. I social sono un potentissimo strumento per farsi conoscere, ma anche per divulgare contenuti di valore, in forma gratuita, che possano aiutare le persone in difficoltà e abbattere pregiudizi e timori che ancora permangono nei confronti delle professioni di aiuto al benessere interiore. La tua filosofia di vita ? Quali sono le priorità per te che ti fanno dire che la vita merita di essere vissuta? Il web e i social network ci hanno portato ad avere degli standard e delle aspettative davvero elevati, spesso insostenibili. Questo è tipico della cultura occidentale, mentre per altre culture è molto più semplice essere centrati sullo “stare in quello che c’è”. Con SUCCESSO ETICO cerchiamo di far passare il messaggio che esistono diverse forme di successo, non tutte strettamente legate al denaro. Quest’ultimo è certamente importante per ottenere la libertà, ma non è lo strumento da perseguire fine a sé stesso. Conta sempre avere un equilibrio tra sfera professionale e privata, creando nuovo valore per la società. Ci sono nostri allievi che sono passati da una partita iva a fondare la propria SRL e sono in cammino per portare il loro metodo nelle Scuole e negli ospedali. Ottenere di più è uno straordinario mezzo per dare di più. Quali sono state le sfide più grandi che hai dovuto affrontare per portare avanti il tuo progetto Successo Etico? La sfida più grande è stata imparare a mettere confini fra la vita personale e lavorativa, e ancora ci sto lavorando. È molto facile identificarsi col lavoro quando si fanno cose bellissime che ci appagano, ma è importante ricordare che noi non siamo né il nostro successo né il nostro insuccesso: siamo molto di più, e successo alla fine significa mettersi al servizio. La tua azienda è molto attiva anche nel sociale e di conseguenza è un tema a cui sei molto legata anche tu quali sono le attività che svolgi nel sociale ? Ogni anno reinvestiamo oltre 60.000 Euro all’anno in servizi di supporto gratuito per la nostra Community di professionisti, inclusi gli ex studenti della scuola. SUCCESSO ETICO, inoltre, sostiene con fondi propri e supporto il progetto umanitario Still I Rise Ong, un’organizzazione indipendente nata per offrire istruzione e protezione ai minori profughi e vulnerabili. Il valore di un’azienda non si basa solo sul fatturato ma anche e soprattutto nel riutilizzare le risorse: ottenere di più per poter dare di più. Mi piace pensare che grazie al mio lavoro posso creare valore per la società e per la comunità. Tutto ciò che doni al mondo, torna indietro in moltissime forme inaspettate. Read the full article
0 notes
titosfriends4life · 9 months
Text
DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: PERCHÈ UN'APPROCCIO INTEGRATO È LA CHIAVE PER LA GUARIGIONE❓
Tumblr media
I Disturbi del Comportamento Alimentare: Una Prospettiva di Cura Globale
I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) stanno diventando sempre più diffusi e la loro diagnosi è oggi più frequente rispetto al passato. Tuttavia, in un'epoca in cui la televisione è ricca di programmi culinari, l'obiettivo di gran parte di questi spettacoli non è promuovere una sana alimentazione, ma spesso trasforma il cibo in un nuovo oggetto del desiderio, da inseguire o evitare.
La vergogna che alcuni pazienti provavano vent'anni fa nel parlare delle loro difficoltà sessuali non può essere neppure paragonata a quella che sperimentano le persone affette da DCA. Queste persone nascondono le abbuffate e/o sono ossessionate dal conteggio delle calorie. Il loro rapporto con il cibo è caratterizzato da sentimenti di amore e odio allo stesso tempo, utilizzandolo e cercando allo stesso tempo di resistere.
Molti di loro vorrebbero liberarsi completamente da queste pulsioni.
I DCA: L'ossessione radicata nella ferita interiore
I pazienti che vedo hanno spesso fatto numerosi tentativi di cura con vari medici, psicoterapeuti e hanno anche sperimentato cure fai-da-te. Sognano l'ipnosi o maghi con bacchette magiche che li possano liberare dall'ossessione principale: il cibo. La maggior parte di loro vorrebbe riuscire a fare a meno del cibo o a trovare un equilibrio nella loro alimentazione, anche se c'è una minoranza che desidererebbe semplicemente mangiare in modo sano.
Il trattamento dei DCA richiede un approccio olistico, coinvolgendo professionisti come il nutrizionista, lo psichiatra, il medico internista e lo psicoterapeuta. Queste figure sono essenziali e devono essere scelte con attenzione. Ma, soprattutto, la fame o la mancanza di fame rappresentano spesso una fame di amore.
La Ferita dell'Anima e la Guarigione
Per curare i DCA, è necessario riparare la ferita dell'anima. Il sintomo deve essere inserito nella storia di vita di ciascun individuo attraverso una relazione con il terapeuta che restituisca il valore e la fiducia che le figure di riferimento non sono state in grado di fornire, a causa di negligenza o incapacità.
Una proposta di Trattamento Integrato
La relazione terapeutica non può essere priva di umanità, poiché è il fattore fondamentale per favorire il cambiamento. Il mio approccio si basa su una partecipazione empatica profonda e su una relazione di cura autentica.
Porto con me la mia storia personale, le esperienze vissute, il rapporto con i miei genitori e l'amore per i miei figli, insieme alle gioie e ai dolori della vita. La nutrizione rappresenta la prima forma di cura e amore, e solo attraverso una relazione terapeutica adeguata è possibile guarire quella ferita profonda che impedisce di dare al cibo la giusta dimensione.
Tito Bisson
UNISCITI AL CANALE TELEGRAM CLICCA 👉🏻 QUI 👈🏻
HAI BISOGNO DI AIUTO❓Cheidi al PROFESSIONISTA online, inquadra il CODICE IQR qui sotto e INIZIA A CHATTARE: 👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻
Tumblr media
1 note · View note
Tumblr media
🛑 MASTER ONLINE IN EDUCATORE PERINATALE ➡ IL MASTER SI SVOLGE ONLINE IN MODALITA' LIVE 50 CREDITI E.C.M. per l'aggiornamento del personale sanitario . Il Master Online in Educatore Perinatale è rivolto a psicologi, psicoterapeuti, doule, consulenti IBCLC, educatrici, ostetriche e altri professionisti sanitari che ruotano intorno alla perinatalità, l’obiettivo è quello di offrire una preparazione specifica sulla fisiologia, la psicologia e la patologia del periodo perinatale, con la finalità di offrire strumenti e tecniche per supportare e per intervenire sulla famiglia nella sua globalità. . 🎯 Obiettivi specifici: ✔️Acquisire le conoscenze, le competenze e gli strumenti per supportare la famiglia dalla gravidanza ai primi anni del bambino. ✔️Approfondire gli aspetti biologici e psicologici della gravidanza, del parto e del puerperio. ✔️Approfondire le varie condizioni di patologia ostetrica (aborto, infertilità, ecc.) e le diverse forme di disagio psicologico che ne possono derivare. ✔️Apprendere gli aspetti fisiologici e psicologici dell’alimentazione e del sonno del neonato e del bambino. ✔️Acquisire le competenze di base per realizzare degli incontri di accompagnamento alla nascita che integrino diverse professionalità. ✔️Acquisire conoscenze sulle varie figure professionali che sono di supporto nel periodo perinatale, il ruolo di ognuna e l’importanza della collaborazione interdisciplinare. ✔️Acquisire conoscenze sullo sviluppo emotivo e cognitivo del bambino basate sulle recenti ricerche neuroscientifiche e psicologiche. . VAI AL PROGRAMMA 👉 LINK IN BIO . #educatoreperinatale #doula #doulapostparto #prenatale #perinatale #gravidanza #gravidanzafelice #gravidanzaconsapevole #gravidanzainforma #gravidanzasana #gravidanza #gravidanzaincorso #gravidanzaonline #gravidanzanaturale #gravidanzainforma #allattamento #allattamentoalseno #allattamentoarichiesta #allattamentomaterno #allattamentoprolungato #allattamentonaturale #allattamentoatermine #allattamentoprolungato #allattamentoinpubblico #allattamentoartificiale #maternità #maternitàconsapevole #nascita #nascitabimbo #igeacentropromozionesalute — view on Instagram https://ift.tt/aOpV05r
0 notes
alixia-94 · 2 years
Text
La guerra è in Italia la trincea è il servizio sanitario nazionale. Si xk li si combatte oltre che contro il dolore ank contro un sistema corrotto. Dove aumenta lipocondria e la paura ma non da mezzi per curare con psicoterapeuti in giusto numero, dove sai quando entri ma mai quando esci xk i medici son carenti un medico ha da visitare più di 10 pazienti dove un infermiere è solo in un reparto di 38 degenti, dove un un oss è affiancato ad un infermiere e si è solo in due per 38 degenti. Dove in ambulanza attacchi servizio alle 8 ma non è detto che alle 20 riesci a fare cena. Perché mancano ambulanze per darti supporto manca personale per darti il cambio adeguato, e forse alle 20 hai un infarto da soccorrere a 30 minuti dalla base. Dove la tua morosa ti aspetta in ansia a casa ma tu ritorni a mezzanotte con un panino mangiato alla veloce oppure uno svuota frigo fatto sul momento ed un bacio sulla fronte alla tua compagna. Che forse ridarai la mattina dopo xk magari alle 6.30 ti alzerai e lei dormirà ancora. E quindi non vi vedete potete solo sentirvi a pelle. la guerra è in nazione. Dove vedi partire il tuo compagno la tua metà per il lavoro. E come in guerra lo vedrai rientrare tra qualche mese. Forse ha tempo per mandarti un solo buon giorno a volte nemmeno quello riesce a fare.
Ed il a questo guerriero avrei da dire tante cose da sussurrargli tante cose. Da preparargli tante cose. Io quest'uomo che vedevo che c'è da un online da un buon giorno o da una buona notte avrei da dirgli. Amore sono qui i tuoi silenzi sono assordanti ma vorrei e tirare nel tuo dolore anche solo per un minuto. Vorrei accoglierlo.
Lo Stato siamo noi e solo noi possiamo uniti levare la dittatura sanitaria e la privatizzazione di essa
1 note · View note
Link
La terapia online è la nuova frontiera del supporto psicologico. Attraverso gli strumenti studiati dalla Dottoressa Princivalli, il terapeuta aiuta i suoi pazienti creando un contesto terapeutico attraverso i mezzi di comunicazione digitale (smartphone, computer, skype, zoom ecc). psicoterapeuta-online.com
0 notes
bergamorisvegliata · 3 years
Text
ILLANGUIDIMENTO
Tumblr media
Tornano gli articoli del "post": prima con una serie di brillanti considerazioni da parte dello scrittore Alessandro Baricco, ora con una interessante analisi dai risvolti psicologici in relazione al "periodo covid" che ancora stiamo vivendo.
Tumblr media
Nel corso dell’ultimo anno, oltre ai numerosi studi di patologia clinica, immunologia ed epidemiologia, sono state pubblicate diverse ricerche di psichiatria che hanno avviato un lungo, faticoso e necessario lavoro di inquadramento dei molteplici effetti della pandemia sulla salute mentale della popolazione. Un discorso che interessa non soltanto le categorie professionali più esposte al rischio di contagio o più a contatto con i pazienti, né soltanto la parte della popolazione che ha effettivamente ricevuto una diagnosi di COVID-19, ma la grande maggioranza delle persone che in misure e con modalità diverse hanno subito le conseguenze sociali e psicologiche della pandemia.
Un recente articolo del New York Times ha attirato l’attenzione intorno a una condizione di vuotezza, immobilità e perdita di interesse – definita in psicologia languishing (“illanguidimento”) – apparentemente molto diffusa e comune tra le persone durante la pandemia. Non ricade nella definizione di depressione, né di burn-out – la sindrome da stress lavorativo ed esaurimento emotivo frequente nelle professioni a elevato coinvolgimento relazionale – né di disturbo da stress post-traumatico (PTSD), sebbene alcuni studi non escludano la possibilità che l’illanguidimento possa rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo di questi o di altri disturbi psichici.
Tumblr media
– Leggi anche: I problemi neuropsichiatrici tra i malati di COVID-19
L’articolo, circolato molto negli ultimi giorni e ripreso anche da altri siti, è stato scritto da Adam Grant, uno dei più autorevoli giovani psicologi americani, docente alla Wharton Business School della University of Pennsylvania. Alla base delle numerose condivisioni online, a giudicare dai commenti, è sembrata esserci almeno in parte una certa capacità dell’articolo di suscitare in moltissimi lettori la sensazione di rientrare nella casistica descritta. L’autore fa tuttavia riferimento a categorie ben radicate e note a psicologi e psicoterapeuti, ed è ipotizzabile che la reale incidenza di questo illanguidimento sulla popolazione – al di là delle impressioni personali suggerite dalla lettura dell’articolo – sia materia suscettibile di ulteriori studi e riflessioni.
Grant riprende una terminologia introdotta dal sociologo e psicologo americano Corey Keyes, che nei primi anni Duemila elaborò un modello teorico di salute mentale poi molto utilizzato in successive ricerche accademiche, basato sul concetto di flourishing, ossia “floridezza” intesa come pieno benessere psicologico. È ritenuta una categoria centrale nella psicologia sociale, la branca che studia il comportamento delle persone in gruppo, e nella psicologia positiva, un ambito di studi che prende in considerazione diversi indicatori relativi alla qualità della vita per una completa definizione di salute mentale.
Keyes definisce il benessere psicologico come uno spettro continuo che va dalla floridezza, uno stato in cui l’individuo prova emozioni positive rispetto alla vita e «funziona bene psicologicamente e socialmente», al suo estremo opposto, l’illanguidimento, una condizione di malessere caratterizzata dalla mancanza di iniziativa e di interessi, condizione evidentemente più diffusa di patologie psichiatriche proprie come il disturbo depressivo. Non esiste benessere psicologico, secondo Keyes, che non sia il risultato di una combinazione di assenza di patologie psichiatriche e presenza di alti livelli di floridezza. Nel paradigma di Keyes, che è quello utilizzato da Grant nell’articolo per il New York Times, in assenza di patologie psichiatriche, «i languidi non sono né mentalmente malati né mentalmente sani».
Il merito riconosciuto a Keyes e ad altri autori impegnati in queste ricerche – come Barbara Fredrickson, Marcial Losada, Martin Seligman – è quello di aver sviluppato un modello di salute mentale basato sul funzionamento psichico in senso pieno o “in positivo”, ossia non soltanto in termini di semplice assenza di segni patologici. In questa prospettiva è ritenuta fondamentale la presenza nell’individuo di capacità di perseguire obiettivi quotidiani e interagire proficuamente nel contesto sociale in cui si trova.
Tumblr media
La tesi sostenuta da Grant è che il venir meno di queste capacità in molti individui sia da considerare uno degli effetti a lungo termine della pandemia. Cita come esempio sensazioni e comportamenti condivisi tra suoi familiari, amici e colleghi, accomunati da difficoltà di concentrazione e assenza di entusiasmo nonostante le buone notizie riguardo alla campagna vaccinale statunitense. Alcuni rimangono svegli fino a tardi a rivedere film che conoscono a memoria. Altri rientrano a casa delusi dopo una breve passeggiata. Lui stesso, al risveglio, rimane per un’ora nel letto a fare qualche partita a giochi multiplayer per smartphone. Descrivendo l’illanguidimento come il «sentimento dominante» del 2021, Grant dice che «è come se ti stessi arrabattando giorno dopo giorno, guardando la tua vita attraverso un parabrezza annebbiato».
Dopo i primi tempi della pandemia, caratterizzati da un costante stato di allerta del cervello, le persone hanno progressivamente sviluppato prassi e routine utili ad alleviare il senso di paura, sostiene Grant. Di fronte al protrarsi di quelle circostanze straordinarie, «lo stato di angoscia acuta ha lasciato il posto a una condizione cronica di languore». Grant la inquadra come una via di mezzo – il «figlio di mezzo dimenticato» – tra la piena salute mentale e la depressione, che è il punto più basso, quello in cui ci si sente «scoraggiati, svuotati e inutili». Una delle conseguenze di questa condizione intermedia è l’attenuazione o la perdita di motivazioni, la difficoltà di concentrazione e l’alta probabilità di rendere meno al lavoro.
In base agli studi di Keyes, Grant suggerisce che le persone con maggiori probabilità di soffrire di disturbi d’ansia e disturbi depressivi nei prossimi anni non siano quelle che presentano già dei sintomi, ma quelle che oggi provano questa condizione di illanguidimento.
Tumblr media
Cita uno studio italiano che ha valutato la salute mentale degli operatori sanitari in Lombardia durante la pandemia, condotto all’Università degli Studi di Milano dal Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche “Luigi Sacco” e dal Dipartimento di Fisiopatologia Medico-Chirurgica e dei Trapianti. I ricercatori hanno preso in considerazione un campione di 653 partecipanti allo studio nel periodo tra il 15 aprile e il 3 maggio 2020, la parte finale del primo lockdown nazionale in Italia. Il 39,8 per cento del campione ha ricevuto in seguito una diagnosi provvisoria di disturbo da stress post-traumatico (PTSD), ed è stato possibile stabilire che tra gli operatori sanitari che durante la primavera avevano manifestato una condizione di illanguidimento il rischio di ricevere una diagnosi di PTSD era maggiore. Una condizione di floridezza è invece emersa come un fattore protettivo.
– Leggi anche: Cosa può insegnare un incidente aereo sulle nostre reazioni alla pandemia
Uno degli aspetti più pericolosi dell’illanguidimento, secondo Grant, è la difficoltà nel rendersi conto di trovarsi in questa condizione. «Sei indifferente alla tua indifferenza, e quando non riesci a vedere la tua sofferenza, non cerchi aiuto né fai molto per aiutarti». Per questa ragione è molto importante riconoscere il languore in altre persone, che potrebbero quindi avere bisogno di aiuto. Già anche soltanto parlarne, di illanguidimento, è per Grant un modo utile di dare un nome a un’esperienza molto sfocata e definirla in un quadro comune e condiviso tra le persone.
Tra le pratiche individuate dagli esperti di psicologia positiva per contrastare gli effetti dell’illanguidimento c’è quella di riversare sé stessi in un “flusso”, un’attività orientata agli obiettivi o che richieda un certo livello di abilità per essere completata. Ma anche una lunga sessione di “binge watching” su Netflix o di giochi di parole sullo smartphone può aiutare. «È quell’inafferrabile stato di assorbimento in una sfida significativa o in un legame momentaneo, in cui il tuo senso del tempo, del luogo e del sé si dissolve», spiega Grant. E aggiunge che le persone in grado di «immergersi» in questo tipo di attività durante la prima fase della pandemia erano riuscite a evitare l’illanguidimento.
Tumblr media
Per favorire anche sul posto di lavoro questo tipo di attività capaci di catturare la nostra piena attenzione, un’idea utile potrebbe essere quella di segmentare il tempo in «blocchi ininterrotti», eliminando le distrazioni costanti. Grant cita un esperimento condotto in India alla fine degli anni Novanta da una quotata azienda di software che istituì tra i dipendenti una sorta di divieto di interrompere il lavoro dei colleghi nelle mattine di martedì, giovedì e venerdì, fino a mezzogiorno. E la produttività degli ingegneri dell’azienda ne giovò nettamente. La possibilità di concentrarsi su qualcosa di specifico, senza alcun disturbo, aveva aggiunto un gratificante senso di progresso alle motivazioni quotidiane dei lavoratori.
In generale e per chiunque, infine, un modo di venir fuori dall’illanguidimento potrebbe essere quello di ritagliarsi ogni giorno del tempo in cui impegnarsi in piccole e gestibili «sfide» ritenute personalmente significative. «Un progetto interessante, un obiettivo utile o una conversazione significativa» potrebbero bastare per riscoprire un po’ dell’energia e dell’entusiasmo assorbiti nei mesi scorsi dalla pandemia, conclude Grant.
– Leggi anche: Perché non riusciamo a smettere di scrollare
0 notes
televaltiberina · 3 years
Text
Soldi pubblici per un corso sull'omogenitorialità  nell'affido familiare e nell'adozione . Lignani (Fratelli d’Italia) "L'amministrazione comunale chiarisca"
Soldi pubblici per un corso sull’omogenitorialità  nell’affido familiare e nell’adozione . Lignani (Fratelli d’Italia) “L’amministrazione comunale chiarisca”
Centoottantadue euro per un corso di formazione online non sono una grande cifra ma il nervo scoperto che tocca l’argomento per il quale questi soldi pubblici sono stati spesi è evidente. Una due giorni di docenza da parte di psicologi e psicoterapeuti riguardo l’affido familiare e l’adozione concessa a due conviventi dello stesso sesso pone interrogativi inquietanti.   Perché delle due l’una, o…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
piscoterapeutaonline · 3 months
Text
Psicologo di Coppia Online: Rinforza il Tuo Legame Affettivo
Riscopri l'armonia di coppia con la terapia di coppia online su Psicoterapeuta Online. I nostri psicologo di coppia online ti guidano attraverso percorsi personalizzati per superare conflitti e migliorare la comunicazione. Inizia oggi a costruire una relazione più forte e felice, tutto online.
0 notes
edcounsellingonline · 2 years
Link
0 notes
imparola · 4 years
Photo
Tumblr media
Anche Imparola è solidale digitale ai tempi del Coronavirus
Il centro riabilitativo di Matera offre gratuitamente uno sportello per docenti e genitori di minori con Bisogni Educativi Speciali, DSA e altre difficoltà legate ai comportamenti problematici e allo svolgimento di compiti in casa. La disponibilità è stata proposta al portale nazionale della Solidarietà Digitale predisposto dall’Agenzia per l’Italia Digitale.
Anche il Centro Riabilitativo Imparola di Matera ha raccolto l’appello alla solidarietà digitale, rivolto alle aziende affinché rendano disponibili i servizi e le soluzioni innovative a favore delle persone e famiglie costrette in isolamento domestico per effetto delle misure governative adottate per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Collegandosi alla pagina https://calendly.com/imparola/sportello, è possibile prenotare un appuntamento gratuito, della durata di quindici minuti, per telefono o in videoconferenza Skype, con gli esperti di Imparola, per un servizio di prima consulenza e orientamento: le persone interessate al servizio sono sia i docenti e genitori di bambini o ragazzi in età scolare con Bisogni Educativi Speciali e DSA, sia i genitori di bambini in età prescolare con problematiche di difficoltà comportamentali o socio-emotive, ritardo di linguaggio e difficoltà della comunicazione. Mariangela Bruno, presidente di Imparola, spiega l’iniziativa: “L’emergenza Coronavirus non ci ha impedito di continuare le nostre attività a distanza in videoconferenza, con grande apprezzamento da parte dei nostri utenti. Una riflessione sulle situazioni ed esigenze particolari che, verosimilmente, si sono venute a creare nelle case di famiglie interessate dagli specifici disturbi oggetto del nostro lavoro quotidiano, ci ha indotto a fornire la nostra assistenza gratuita a tutti gli italiani interessati”. Infatti, l’offerta è disponibile in tutt’Italia: Imparola ha segnalato questa possibilità all’AGID - Agenzia per l’Italia Digitale, ed è in attesa della pubblicazione sul portale https://solidarietadigitale.agid.gov.it. “Questa settimana” – continua la manager dell’azienda di Matera – “siamo partiti con una sperimentazione che prevede otto incontri della durata di quindici minuti ciascuno in due ore (17:00 – 19:00) di un solo giorno della settimana (lunedì). Riceviamo le prenotazioni online e richiamiamo le persone interessate per telefono o in videoconferenza Skype. Ovviamente, in presenza di una crescente richiesta – com’è verosimile, potremo aumentare la nostra disponibilità incrementando il numero di ore, giorni e professionisti dedicati all’attività”. ________ Il Centro Riabilitativo IMPAROLA (Autorizzazione L.R. 28/00 e s.m.i.- DPGR 277 del 11/12/2018 e Certificazione IQNET e UNI EN ISO 9001) è Centro Convenzionato “Polo Apprendimento” ed è altresì accreditato presso il MIUR - Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca come soggetto qualificato alla formazione del Personale della Scuola. Il team del centro Imparola è formato da neuropsichiatri infantili, psicologi e psicoterapeuti, logopedisti, pedagogisti, educatori professionali, neuropsicomotricisti, ingegneri esperti in piattaforme tecnologiche per l’apprendimento e la riabilitazione, docenti delle differenti discipline di studio esperti in didattica compensativa e strategie di studio personalizzate.
0 notes
Text
Tumblr media
LO PSICOLOGO ONLINE
Professionale. Riservato. Efficace.
Amamente! è un servizio di consulenza psicologica online che prevede un percorso di 4 sessioni da 50 minuti l’una.
L’obiettivo è di avvicinare le persone al concetto di benessere psicologico e, a grande richiesta, raggiungere con la nostra pluriennale e accreditata esperienza nel settore utenti e famiglie da tutta Italia e dall'estero.
COME FUNZIONA?
CONTATTACI VIA MAIL
Risponderemo entro 24 ore e ti offriremo le nostre disponibilitá.
INIZIA IL TUO PERCORSO
Il nostro professionista ti invierà via email tutte le indicazioni per iniziare il tuo percorso.
INIZIA ORA!
• VELOCE
Puoi contattare il Centro selezionato
comodamente da pc o smartphone!
• PROFESSIONALE
Il servizio è fornito esclusivamente da psicoterapeuti con iscrizione certificata all’Albo Professionale, comprovata esperienza e competenza.
• RISERVATO
Tutti i dati sono trattati con modalità idonee a proteggerne la riservatezza nel rispetto del segreto professionale.
• DIGITALE
La comunicazione digitale costituisce un mezzo efficace, coerente con il linguaggio delle nuove generazioni.
• ACCESSIBILE
Puoi usare il servizio direttamente dal pc o dallo smartphone, ovunque tu sia.
• MULTIDISCIPLINARE
Rispondiamo a qualsiasi bisogno specifico: sostegno psicopedagogico genitoriale, orientamento, counseling, psicoterapia per problemi d'ansia, stress, gestione emotiva
Maggiori informazioni:         https://www.centropsicologicomilano.it/psicologo-on-line
0 notes
sounds-right · 5 years
Photo
Tumblr media
9/5 Stop al Bullismo a Le Cupole di San Giuliano Milanese (MI). Con Rosanna Schiralli, Ulisse Mariani, Vincenzo De Feo e i giovani influencer di House of Talent
Il 9 Maggio, al Centro Commerciale Le Cupole a San Giuliano Milanese, su iniziativa della società di gestione CBRE in collaborazione con l'agenzia Jet's, verrà organizzata una tappa di Stop al Bullismo, progetto educativo e formativo in tour nei centri commerciali, una giornata ricca di testimonianze, interventi, e foto con i fan dedicata alle scuole, alle famiglie ai giovani. L'evento prevede la straordinaria partecipazione di due noti psicologi e psicoterapeuti di fama internazionale, Rosanna Schiralli e Ulisse Mariani, dell'Ingegnere Informatico Vincenzo De Feo, esperto di bullismo, cyberbullismo, dipendenze, tutela dei dati e autore del libro, "…prima del CLICK"-autoprodotto-e dei giovani influencer di House of Talent.
Bullismo, condotte aggressive, violenza, prevaricazioni tra bambini e tra adolescenti; da qualche tempo questi fenomeni hanno preso forme e strade diverse e, utilizzando la Rete, sono diventati più eclatanti e distruttivi. Alla base di tutto questo si avverte una caduta della "relazione", della capacità di condividere, dell'empatia. Vittime e bulli si fronteggiano spesso in completa solitudine, senza che un adulto intervenga, senza che nessuno provi ad affrontare e risolvere il problema, senza che nessuno si ponga seriamente il problema. In questa solitudine possono sovente consumarsi drammi che soltanto la cronaca nera riesce poi ad accendere le luci sul fenomeno. Di solito per un solo giorno; poi tutto ripiomba nel cono d'ombra. Eppure esistono modalità di intervento efficaci, a casa e a scuola, per proteggere e monitorare, per prevenire e risolvere, per insegnare il rispetto e l'empatia. Occorre solo che gli adulti non si girino d'altra parte e che si facciano carico del problema. L'obiettivo del progetto è sensibilizzare i ragazzi e, in particolare la Generazione Z, e gli adulti verso una tematica sociale molto diffusa, cercando di veicolare un messaggio importante: BULLO NON E' BELLO.
L'evento prevede il coinvolgimento delle scuole, con interventi mirati a spiegare il fenomeno, cercare di fornire ai ragazzi degli strumenti per difendersi e denunciare i propri aggressori, siano essi «fisici» o «digitali», e soprattutto creare un senso di consapevolezza affinché, chi subisce, non si senta più solo e sbagliato, ma sostenuto dai propri compagni che spesso assistono in silenzio. Durante l'evento verranno coinvolte le scuole del territorio e gli adulti che potranno incontrare Rosanna Schiralli, Ulisse Mariani e Vincenzo De Feo.
"Andiamo a braccio con i ragazzi dai 10 ai 14 anni, è un'età particolare, non avremmo mai potuto fare una lezione formale sul bullismo come si fa a scuola"-sottolinea Rosanna Schiralli-"la partecipazione è sempre intensa colma di momenti emotivamente importanti, i ragazzi hanno voglia di raccontare le loro esperienze, è bello pensare che sentano sia il contesto giusto per fare wash out.
Si parte dalla definizione del bullismo,perché a volte non viene percepito o capito con esattezza. Con la caccia al tesoro invitiamo i piccoli ospiti a scovare l'elemento che lo connota, fondamentale per definirlo esattamente è chi osserva e non fa nulla, il testimone. Gli attori sono tre, il bullo, la vittima, i testimoni. Bisogna far capire l'empatia, essere nei panni dell'altro, il gioco è una simulazione di scene con testimoni classici e poi con quelli che intervengono, poi facciamo domande sulla scena, dando anche un piccolo gadget, emozionandoli, creando empatia. I ragazzi si sentono inclusi, i docenti restano sorpresi, fanno outing, raccontano le loro esperienze. E' tutto molto bello. Il problema è che spesso gli adulti si disinteressano e il pomeriggio diventa più difficile averli con noi, perché pensano che il bullismo non li riguardi o che il loro figlio sia sempre il migliore e senza problemi comunque.
La cosa fondamentale resta la comprensione, sentirsi nei loro panni, il senso vero della compassione, per abbattere il bullismo è necessaria l'empatia, che porta a modifiche a livello cerebrale, grazie all'educazione emotiva. Sappiamo che il cervello si completa a 22 anni e va insegnata la didattica delle emozioni. La magia dipende dal neuro rispetto, grazie ai neuroni a specchio scoperti dall'Università di Parma. E' la nostra cabina di regia per trasformare le emozioni". Dove si sbaglia con i ragazzi? "Chi dà tutto subito sbaglia, appena il ragazzo ha la prima frustrazione come una delusione amorosa, diventa uno tsunami, paura della vita, incapacità di gestire la frustrazione ed è l'anticamera di una possibile dipendenza. Bisogna investire sull'educazione emotiva. Nel nostro Paese vengono spesi 31 miliardi di euro l'anno per costi del Sert, delle malattie come Epatite C, le overdose , il carcere per reati legati alle tossicodipendenze, per le cause legali, la repressione, ma non è questa la strada".
"Abbiamo avuto una platea di 550 ragazzi sino alla terza media, i ragazzi si emozionano, vogliono raccontare, si sentono soli, desiderano collaborare con gli adulti" -aggiunge Ulisse Mariani-" è la più grande emergenza, bisogna dare tempo, insegnare a emozionare, gestire le emozioni, per non avere bisogno delle dipendenze. E' necessario attivare un Nuovo Umanesimo; siamo programmati per connetterci, nasciamo buoni, alla XII settimana di gestazione i gemelli già si toccano volontariamente, si accarezzano, vogliono condividere lo spazio. Il migliore metodo è giocare con i propri figli, tanti padri non lo fanno. Io sono nonno da tre anni, con un bambino bisogna interagire sempre, connettersi con loro, più lo facciamo, più il loro cervello cresce. La scuola è di tutti, ma tutti se ne fregano e invece va difesa e recuperata, se riuscissimo a fare educazione emotiva nelle scuole, si potrebbe invertire la rotta. Nella nostra corteccia preforntale ci sono i neuroni a specchio, riescono a mettersi nei panni dell'altro, vanno allenati e stimolati-e non messi a riposo-per sviluppare empatia. La famiglia è lontana dalla scuola, che non è preparata, questo metodo è efficace e utile per tutti".
"Bullismo e cyberbullismo sono problemi internazionali"-dice De Feo, che interverrà alle 11,30 del 9 Maggio a Le Cupole di San Giuliano-"fenomeni criminali al rialzo che hanno la loro accellerazioneattraverso i social, che non hanno confini geografici, quindi si possono redimere con strumenti tecnologici e giuridici internazionali. Tutto quello fatto fino ad oggi è quasi pari a zero. Sono 2 anni che lo ripeto, lo ripeto e ripeto!" "Il tema educativo è quello delle regole (capirne il senso, stabilirle, chiederne il rispetto, dare l'esempio), tutto al fine della sicurezza informatica; i filtri e i controlli parentali non sostituiscono l'attenzione per i propri figli e la necessità di stare insieme a loro quando iniziano a navigare on line, come neppure la definizione di regole e il dialogo.
Per i ragazzi la dimensione digitale è ormai naturale, ma non sempre riflettono sulle conseguenze delle loro azioni. Vietare ai ragazzi l'utilizzo degli strumenti digitali sarebbe controproducente, come anche esporli sin da piccoli alla tecnologia, perché il loro cervello è plasmabile in base all'uso che ne viene fatto. Se i genitori usano i media peggio dei loro figli potrebbero sfruttare questa situazione per interagire maggiormente con i loro figli, insegnando le basi elementari su nozioni chiave, come la gestione delle emozioni e delle relazioni. La relazione tra genitori e figli è molto cambiata, spesso anche perché i genitori sono sempre più impegnati e il telefono cellulare dei figli permette loro di svolgere le proprie attività perché possono restare collegati con i figli a distanza. I nuovi media, spesso, diventano i nuovi baby sitter e i bambini possono prendere visione di contenuti inadatti alla loro età. I genitori dovrebbero supportare in modo positivo l´utilizzo dei nuovi media, integrandoli per esempio con le attività sportive, gestendo i momenti di noia".
Dagli 8 anni in poi cosa accade? "I bambini di 8anni preferiscono i videogiochi perché sono molto coinvolgenti ed offrono stimolazione delle funzioni cognitive, come la memoria, o il ragionamento.E' importante il tempo trascorso in rete, almeno quello riferito, per esempio, ai bambini di quinta elementare, che deve essere non più di un'ora al giorno, perché significa che durante il resto della giornata hanno molto altro da fare nella vita reale. La facilità di accesso alla rete è un altro dato significativo, perché non dovrebbero avere l'accesso libero a internet, ma essere limitati ad accedere solo in caso di di wi fi con i limiti di tempo e di luogo. Bisogna mettersi al fianco dei figli per partecipare con loro all'attività che stanno svolgendo, chiedere cosa stanno facendo, a quale videogioco stanno giocando, fargli sentire il proprio interesse. Spesso il telefono viene messo nelle mani dei più piccoli solo perché non disturbino, come al ristorante e il genitore, spesso, non sa cosa stia facendo il figlio on line. Il canale di comunicazione del dialogo tornerà utile quando saranno un po' più grandi».
Dagli 11 anni il gruppo dei pari assume importanza primaria e l´interesse passa sui Social Network e sui cellulari. Gli adolescenti vogliono esserci, soprattutto le femmine, che vogliono avere le attenzioni degli altri attraverso like e commenti. Il proprio profilo online viene utilizzato per confrontarsi con gli altri, caricare foto o filmati, cercare nuovi amici, chattare e giocare, avere tantissimi "amici", ma incorrono nei rischi, come la distrazione dai compiti scolastici, o il cyberbullismo. Gli adolescenti utilizzano il telefono cellulare per comunicare, non danno importanza alle regole grammaticali, abbreviano le parole, esprimono le loro emozioni con emoticon, o faccine, vogliono appartenere a un gruppo e allontanarsi dagli adulti". Con l´adolescenza tutto si complica ancora di più… "Sì, perché si desidera l'inclusione, è basilare sentirsi accettati dagli altri, entrare in rete anche in anonimato ed ecco le trappole. L'amicizia, la mancanza di omertà, il dialogo hanno il potere di salvare una vita; la famiglia é importante, come avere punti di riferimento e guide ed esempi da seguire, punti di riferimento importanti, modelli e sostegni".
Foto e video, come comportarsi? "La pubblicazione in rete delle proprie foto o video è da valutare con attenzione; per i bambini di quinta elementare, una percentuale bassa utilizza gli smartphone, pubblicando foto o video di se stessi, perché a quell'età i limiti posti dai genitori vengonoancora rispettati. Il discorso è diverso per i ragazzi di prima e seconda media, perché mettere in rete foto e video è collegato all'esigenza di visibilità che i ragazzi hanno a quell'età. Il bisogno di essere accettati diventa più forte dei divieti dei genitori e a quest'età si tende a trasgredire le regole. Il buon esempio dei genitori nella vita reale e in quella virtuale, comunque, è alla base; scrivere offese, pubblicare fakenews, condividere con superficialità sono tipiche di molti genitori, come eccedere nell'uso del telefonino a tavola, o pubblicare le foto dei figli. Non solo per gli utilizzi delle foto, ma anche per una questione di rispetto. Che messaggio diamo ai nostri figli quando pubblichiamo in rete momenti privati della nostra famiglia? Bisogna limitare la pubblicazione delle foto dei nostri figli».
All'evento non mancheranno i ragazzi di House of Talent, influencer molto amati dai ragazzi, testimonial dell'iniziativa, che utilizzeranno i propri canali social per promuovere la campagna di sensibilizzazione, invitando i loro follower a partecipare all'evento, che saranno presenti per incontrare i fans ed esibirsi sul palco. Il pomeriggio èdedicato a tutti i giovani; l'evento èintrodotto da un talk sul tema del bullismo con esperienze personali raccontate dai ragazzi. Al termine degli interventi inizia uno show interattivo con i ragazzi presenti; gli influencer rispondono alle domande che i fans hanno pubblicato sulle pagine social dell'evento, ma sono a disposizione anche per le domande. Sono presenti tre ragazzi di House of Talent che dopo il talk show incontrano i fans per foto e autografi. Il Tour sarà accompagnato dall'autorevole presenza della testata giornalistica Focus Junior.
GLI ESPERTI
Rosanna Schiralli - psicologa e psicoterapeuta, Direttore Scientifico del Festival nazionale dell'Educazione, si occupa di ricerca a livello internazionale su modelli di intervento di prevenzione del disagio infantile e giovanile basati sui principi dell'educazione emotiva. Conduce Scuole per Genitori in molte realtà italiane ed è autrice di manuali e testi sull'educazione in famiglia e a scuola per le maggiori case editrici nazionali. Dirige un centro di psicoterapia a Viterbo ed è Presidente di Emotional Training Center, una Onlus che di occupa di progettazione europea per la diffusione dell'Educazione Emotiva nei Paesi della UE. Collabora con diversi periodici italiani e interviene in molte trasmissioni Rai, Mediaset e La7.
Ulisse Mariani - psicologo e psicoterapeuta, Dirigente presso l'Unità Operativa di Psicologia della Asl di Viterbo si occupa di dipendenze patologiche e di stati di disagio a carico della fascia giovanile. Conduce corsi di formazione per docenti in molte scuole italiane. Si occupa di ricerca a livello internazionale per lo studio e la diffusione di metodi di prevenzione del bullismo, delle condotte aggressive, dell'abbandono scolastico, degli stati di tossicodipendenza e dell'alcolismo giovanile. E' autore di numerosi manuali per genitori e docenti su diverse tematiche educative. Insieme a Rosanna Schiralli è ideatore della Didattica delle Emozioni, il nuovo format educativo, ormai noto in tutti i Paesi dell'Unione Europea, basato sui principi dell'Intelligenza Emotiva.
Vincenzo De Feo - laureato in Scienza dell'Informazione, ha maturato un'importante esperienza nelle politiche giovanili all'Università di Pisa; prima della Laurea ha sviluppato attività nel settore Hardware con notevole successo, negli Anni 90 ha lavorato in una società di Telematica a Milano, due anni dopo ha sviluppato il primo sw con tecnologia Push, poi ha fondato la sua prima Co, diventata la terza in Italia per numero di clienti nel settore delle banche dati. Su Panorama Economy ha redatto la rubrica "Lavori in corso", ha siglato accordi con Assolombarda, API, Associazioni SOA, Assotel, Esprinet, primo distributore di informatica in Europa. Ha brevettato un impianto multimediale e tecnologico cosiddetto Totema interatttivo, precursore dello smartphone, ancora oggi in uso nel mondo. 25 anni di esperienza informatica nel settore ad alta tecnologia, lo ha portato oggi ad essere consapevole e critico su problematiche sociali e professionali nel nostro Paese. L'esperienza da genitore, fatta nel 2013, lo ha costretto ad affrontare tutte le complesse problematiche dell'adolescenza in una città difficile come Milano per assicurare il figlio allora minorenne mettendolo al riparo da problemi spesso senza apparente via di uscita. Interviene spesso sui media come esperto, è relatore all'interno di convegni a carattere anche istituzionale ed è presente all'interno degli istituti scolastici per fare informazione e prevenzione sulle dipendenze che colpiscono i nostri giovani. Motivatore e coach, basa i suoi metodi sui principi dell'intelligenza emotiva.
Segreteria organizzativa JETS SRL Telefono: 338 7320821; 335 1724574; 051 6850005
PROGRAMMA DELL'EVENTO Ore 9.30 circa: arrivo delle scuole e presentazione degli ospiti Ore 10.00 incontro con gli esperti Ore 17.30 circa: House of Talent – talk show sul tema e interazione con i fans, racconti, domande e opinioni dei presenti
0 notes
Link
La Dottoressa Laura Princivalli è lo psicologo online che grazie alle sue ricerche, disponibili sul suo blog sta diventando la paladina della psicoterapia online. Sul suo sito lo psicologo online analizza ogni aspetto della terapia attr.
0 notes