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tuttolionssicilia2015 · 8 years ago

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Convegno su: “Emergenze da calamità naturali – Impegno dell’Associazionismo e progettualità dei Lions

Per gestire le emergenze derivanti da eventuali calamità naturali che potrebbero avvenire nella città di Palermo e dare il necessario sostegno psicologico ai sinistrati, tramite l’impegno dell’Associazionismo e la progettualità dei Lions, venerdì 24 febbraio scorso, nella sala delle Carrozze, della storica Villa Niscemi di Palermo, organizzato dall’Architetto Rossella Piran, Presidente del Lions Club Palermo Monte Pellegrino, si è svolto un interessante incontro, patrocinato dal Comune di Palermo, dalla Protezione Civile e dall’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana.

Il convegno, al quale hanno partecipato il Dottor Vincenzo Leone, 2°VDG del Distretto 108 yb Sicilia, i PDG Prof. Gianfranco Amenta e Prof. Amedeo Tullio, i presidenti di Zona Ing. Oreste Milazzo e Dottor Vittorio di Carlo, officer multidistrettuali e distrettuali, presidenti di Club e tanti soci Lions, ha visto la partecipazione di un pubblico colto e attento, che ha seguito con interesse i lavori. Questi, iniziati verso le 16,30, con l’indirizzo di saluto dell’Architetto Francesco Mereu, responsabile della Protezione Civile del Comune di Palermo, in rappresentanza del Sindaco Prof.Leoluca Orlando, del VDG Dottor Enzo Leone e dell’Ing. Calogero Foti , Dirigente Generale del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, che ha definito la stessa “non solo somma di componenti, ma luogo d’incontro di persone che, quotidianamente, vogliono rendersi utili. Aiutare la macchina dei soccorsi – ha detto Foti – riduce del 50% i tempi operativi.”

Hanno quindi avuto inizio le relazioni di :

– Arch. Rossella Piran, che ha presieduto il convegno e moderato i lavori e, con l’ausilio di slides , ha fatto un escursus degli eventi calamitosi avvenuti in Sicilia: terremoto della Val di Noto del 1693, di Messina del 1908 e del Belice del 1968 ; molte altre calamità sono avvenute nella città nell’arco dei secoli: alluvione devastante del 1557, quando esondarono tutti i fiumi: Kemona, Oreto e Passo di Rigano, verso la fossa della Garofala e quella di Danisinni, veri collettori naturali. Allora la città aveva settanta mila abitanti e ci furono molte vittime. Altra alluvione nel 1931, con poche vittime ma molti danni. Successivamente questi fiumi sono stati coperti, ma questo, non ha impedito che, nel ’73, quando i marosi distrussero la diga foranea, che la corrente risalisse lungo il canale Passo di Rigano, fino ad esondare, a monte del canale.

-La Dott.ssa Teresa Maria D’Esposito, Dirigente del servizio 7 del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, ha comunicato le linee guide che, in caso di calamità, qualsiasi cittadino può segnalare alla Sala Operativa integrata della Protezione Civile, perché questa possa dimensionarne l’entità e dare risposte.

La Protezione Civile non è solo soccorso, ma anche prevenzione. Il grande cuore del volontariato si è sempre manifestato in occasione di vari eventi, come l’alluvione di Firenze del’66 che ha visto la nascita degli “angeli del fango”, che hanno recuperato migliaia di libri e opere d’arte, manifestando un grande amore per il bene comune. Da qui si è passati al volontariato strutturato e organizzato. Per la sicurezza propria e degli altri, i volontari debbono rispettare: la Gerarchia, l’Altruismo e l’Umiltà.

La Costituzione tutela l’Associazionismo e la legge 225 del ’92 annovera il volontariato alla stessa stregua dei Vigili del Fuoco Volontari. Dal ’98 la Regione Siciliana ha un Dipartimento che ingloba la Protezione Civile; molteplici le sue attività che spaziano e si diversificano, oltre che negli aiuti forniti alle comunità colpite al verificarsi di eventi calamitosi, anche nell’accoglienza di migranti , o nel recupero di salme di persone annegate.

-La Dott.ssa Antonella Postorino, psicologa e psicoterapeuta, ha parlato della psicologia delle emergenze e delle reazioni psicologiche delle popolazioni colpite. Ha spiegato, in maniera scientifica che quando si verifica un evento devastante, di origine naturale, in modo inaspettato e improvviso, si è in presenza di emergenza, e, come previsto dall’articolo 5 della legge 225 del 24/2/1992, bisogna “attivare risorse di soccorso fuori dall’ordinario”. E’ una situazione interattiva caratterizzata dalla presenza di una minaccia; da una richiesta di attivazione rapida e di rapide decisioni; dalla percezione di una sproporzione improvvisa di bisogno e potenziale risposta, attivabile dalle risorse immediatamente disponibili. Insomma l’emergenza è la frattura della continuità temporale, che sconvolge non solo ruoli, procedure e capacità di reagire, ma anche i ritmi del quotidiano e le immagini del tempo futuro. Le reazioni “normali” nell’individuo sono: ansia (reazione acuta e improvvisa dovuta ad eventi inaspettati, cui l’organismo non era preparato), paura (come risposta funzionale alla sopravvivenza), panico (reazione esagerata in relazione ad un pericolo dal quale non ci si sa difendere: Si manifesta con cuore in gola, aumento della pressione, sudore freddo, pallore del viso, difficoltà di respirazione, mente in tilt).

In questi casi, l’obiettivo dell’intervento psicologico è quello di ridurre lo stato di crisi presente, ridimensionare i sintomi dello stress e ripristinare il funzionamento socio-psicologico, facendo esercizi fisici di rilassamento, tornando alla routine quotidiana ed ai compiti giornalieri.

-L’ing. Antonio Rizzo, Presidente Lions Alert MD 108 Italia, ha relazionato su “Lions Alert Team: una struttura standardizzata, basata su una rete organizzata , distribuita capillarmente sul territorio, che si occupa dalla prevenzione, al post emergenza”; emergenza che può essere di primo, secondo o terzo livello, a secondo dell’ampiezza del territorio e del numero di persone interessate. Oggi in Italia conta settecento Lions. Infatti, con una certa fierezza, ha detto che il progetto Palermo Alert City è diventato progetto nazionale.

Il Lions Alert Program negli Usa è già operativo da diversi anni e ha dato risposte per le emergenze derivate da: Torri Gemelle, NY 2001, Uragano Katrina, Incendi, Terremoti, Giappone 2011, Haiti 2010, Nepal 2015 ecc., ecc. In Italia la regione Lombardia ha siglato una convenzione con l’Ordine dei Geologi e con il Lions Alert Team, per lo svolgimento di attività di protezione civile. Il nostro compito è quello di lavorare con le Istituzioni (Regioni, Province , Comuni) e noi collaboriamo con le stesse, soprattutto nelle zone ad alta criticità sismo-genetica, ma anche idrogeologica. Il Team ha da poco consegnato al comune di Messina il Lions Alert- Progetto Messina; programma nel quale sono analizzate le caratteristiche sia geo-morfologiche che strutturali di alcune aree e nel quale è previsto l’impegno a continuare nella prevenzione e nel monitoraggio di zone franose, come Giampilieri e nella progettazione di edifici e manufatti “a norma”, anche se questa è il minimo e non basta. Bisogna “darsi una Smossa”, perché come afferma qualcuno e come dice la storia, dove la terra ha tremato tremerà ancora. E noi dovremo essere preparati, usando materiali, strutture e progettazioni idonee e diverse, come ben sanno i giapponesi che oggi affrontano, con pochi danni, terremoti che hanno oltre il settimo grado di intensità della scala Ricter .

Tornando alla Sicilia, purtroppo, dei 390 comuni siciliani, il 50% non ha la protezione civile. In questi casi il compito di sussidiarietà dei Lions, che hanno propensione a servire in maniera particolare, può essere determinante, perché, come dice il DG Carlo Bianucci, Governatore delegato dal Multidistretto 108 ItalY :- “ I disastri capitano e quando capitano i superstiti hanno bisogno di aiuto.”– Lions Alert è un fiore all’occhiello dell’Associazione Lions, perché “è solidarietà.”–

Alla fine sono poi intervenuti: Rossella Piran, che rivolgendosi ai giovani li ha esortati a trasformare le emozioni in sentimenti forti; l’Arch. Mereu, che ricordando agli astanti quanto sia fragile e “ballerino” il nostro territorio, ha detto “No al delirio di onnipotenza, ricordiamoci che siamo fragili e non si può prevedere tutto (Fukushima insegna). Occorre costruire una città migliore e più sicura”.

Enzo Leone:-Il cittadino è strumento del sistema e a volte ne è vittima. Paura e ansia, forse sono elementi positivi, perché possono salvarci la vita. E’ vero che gli eventi ci cambiano, ma noi, se ben addestrati possiamo limitare effetti catastrofici. Noi Lions dobbiamo continuare a difendere la vita e propugnare la cultura della prevenzione.

Enzo Traina – Redattore della Rivista Distrettuale – Area Palermo

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