#Narrativa Storica
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pier-carlo-universe · 17 hours ago
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Intrigo mortale: Indagini ai tempi di Roma di Gianluca Stisi. Recensione di Alessandria today
Un thriller storico tra misteri e intrighi nell'antica Roma.
Un thriller storico tra misteri e intrighi nell’antica Roma. Con “Intrigo mortale: Indagini ai tempi di Roma”, Gianluca Stisi ci regala un avvincente romanzo storico ambientato nell’estate del 109 d.C., un periodo di grande fermento per l’Impero Romano. Pubblicato nel 2023, il libro è un viaggio attraverso i complotti, le tensioni politiche e le vicende umane che caratterizzano una Roma vivida e…
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banadir · 8 days ago
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Montecristo, l'ultima avventura/Syros. - Albert e Haydée (on Wattpad) https://www.wattpad.com/1505552881-montecristo-l%27ultima-avventura-syros-albert-e?utm_source=web&utm_medium=tumblr&utm_content=share_reading&wp_uname=frantrip L'azione si svolge prevalentemente a Syros, capoluogo delle Cicladi. Quest'isola dallo strano destino, sarà scenario di vicende in cui saranno coinvolti colui che fu Edmond Dantes, il conte di Montecristo, e colui che credette di averlo inventato, Alexandre Dumas. Con loro, le due donne che Montecristo ha amato: le ama ancora? Il figlio che avrebbe dovuto essere suo: lo ritroverà?
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abr · 4 months ago
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"È molto bello parlare di libertà qui con voi in Italia, perché non appena vi libererete dalla burocrazia e dal peso dei sussidiati, nessuno in Europa potrà competere con il vostro talento." (Margaret Thatcher)
Veritas. Definitiva. Certificata storica.
(ad es. prendi tutta la narrativa sconfinata su "capintesta imbelli, soldati eroi" delle guerre mondiali, tanto da esser diventato luogo comune: è il riconoscimento implicito che il nostro cancro è stato, è e sarà il burocrate statalista centralista).
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gregor-samsung · 2 months ago
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“ Mettiamo per ipotesi che volessimo ripercorrere la storia di un uomo terribile come Adolf Hitler. La raccontiamo dall’adolescenza alla presa del potere? Dalla presa del potere alla disfatta? Scegliamo solo un episodio significativo? Narriamo tutta la sua vicenda dagli inizi alla morte? Il problema più importante è decidere se il dittatore sarà il protagonista assoluto: sarà «visto» da un altro (o altri) oppure sarà raccontato oggettivamente? Nel primo caso verrà fuori un personaggio «filtrato» attraverso una precisa (e quindi parziale) esperienza; nel secondo egli risulterà così come realmente è stato, nella sua verità storica. Esaminiamo adesso questa seconda eventualità. Al di là della «autenticità» dei fatti che racconteremo, da un punto di vista strettamente narrativo siamo costretti a sciogliere un nodo molto difficile: riusciremo a rappresentare bene un personaggio così «negativo»? O meglio: riusciremo a renderlo in tutta la sua negatività? Nella nostra testa egli è la quintessenza della malvagità e del cinismo, ma poi, passando alla scrittura riusciremo a «restituirlo» così come lo immaginiamo? Sicuramente no, a meno di non renderlo «incredibile», falso, forzato. Non ci riusciremo perché nel momento in cui dobbiamo approfondire il personaggio - anche per cercare le ragioni più o meno oscure della sua violenza - finiamo fatalmente per trovargli una, seppur aberrante, giustificazione. E senza volerlo, faremo di Hitler un eroe, un sublime dannato, grande come un demone dell’apocalisse, una vittima di sé stesso, carismatico com’è carismatico il male.
Penso, ad esempio, al Riccardo III di Shakespeare, allo spietato duca di Gloucester, il quale riesce a salire sul trono d’Inghilterra dopo aver fatto assassinare mezza corte reale. La sete di potere acceca quest’uomo infelice (è nato storpio e claudicante) e quando alla fine il conte di Richmond giungerà a liberare il paese dall’usurpatore, questi, nel momento di morire, acquisterà la sua dimensione tragica ed eroica. Riccardo è un uomo reso cinico dalla natura, un «mostro» suo malgrado. La sua malvagità è in qualche modo legittimata dalla sua infelicità. Come potremmo noi, oggi, senza falsare smaccatamente la storia, trovare la spiegazione delle atrocità naziste nella contorta personalità di Hitler? Ogni tentativo di collegamento tra il carattere del dittatore e gli avvenimenti della storia è destinato al ridicolo.
Uno scrittore (di letteratura, di cinema, di teatro eccetera) non può fare a meno di andare nel fondo dei personaggi, di pescare nelle loro contraddizioni, nella loro essenza segreta. Là dentro si muovono forze creaturali capaci di rendere un uomo libero o schiavo di sé stesso. Ma in tutti e due i casi egli è innocente. Come può uno scrittore lavorare con un personaggio senza un briciolo di luce? Un Hitler tutto nero, insensatamente malvagio, rischia di diventare una caricatura, un burattino, la maschera del cattivo: niente di più schematico. Julien Sorel (protagonista di Il rosso e il nero), personaggio arrivista e assassino, è amato da Stendhal malgrado sia «negativo»: lo scrittore ne descrive con pietas il desiderio frustrato di adeguarsi alla morale della Restaurazione francese. Se volessimo dunque raccontare la malvagità di Hitler, sia come uomo sia come dittatore, senza «salvarlo» in qualche modo, saremmo costretti a farne un ritratto bugiardo. Quindi è meglio trovare un’altra strada, una maniera «trasversale» di raccontare il personaggio. Magari, come avevo accennato, cercando un altro protagonista e lasciare che sia lui a far da intermediario. “
Vincenzo Cerami, Consigli a un giovane scrittore. Narrativa, cinema, teatro, radio, Garzanti, 2002; pp. 28-30.
[1ª edizione: Einaudi, 1996]
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alessandro55 · 7 months ago
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L'albero della cuccagna
Nutrimenti dell'arte
Achille Bonito Oliva
Analisi storica Guido Guerzoni
Skira, Milano 2017, 254 pagine,brossura, 151 ill.a colori, 24x28cm, ISBN 9788857237107
euro 35,00
email if you want to buy [email protected]
Nell’immaginario collettivo la Cuccagna rappresenta il paese dell’abbondanza e il luogo del divertimento per antonomasia.
Il gioco che da questo mito prende il nome ha alle proprie spalle una lunga tradizione e una altrettanto arcaica memoria popolare. Simbolo di gioia e prosperità – ma anche della fatica e dell’impegno indispensabili a ottenerle – questa immagine è comune a tutte le culture europee, ed è presente nelle sue diverse varianti tanto nei riti diffusi sulle sponde del Mediterraneo, quanto nelle saghe nordiche. Molteplici sono i riferimenti concettuali che conferiscono a questa icona specifica un valore d’identità condivisa, che accomuna civiltà tra loro anche distanti. L’albero della cuccagna è, dunque, identificabile come motivo iconografico capace di una funzione narrativa e interpretativa del presente globalizzato, ma anche come metafora utile a generare riflessioni sul tema dell’alimentazione e della giustizia sociale. Attraverso un innovativo progetto espositivo in progress, partito nell’ambito di EXPO 2015 e conclusosi nel 2017, Achille Bonito Oliva ha selezionato 45 artisti per realizzare opere ispirate al tema arcaico dell’albero della cuccagna, costruendo una mostra diffusa su tutto il territorio nazionale, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, che ha coinvolto musei e fondazioni pubbliche e private. Nel libro l'installazione luminosa di Giovanni Albanese, la “camera a olio” di Per Barclay, la quercia di Gianfranco Baruchello, le opulenze contraddittorie e inquietanti di Bertozzi e Casoni, per arrivare a una varietà di punti di vista con Marzia Migliora, Goldschmied &Chiari, Alfredo Jaar, Sislej Xhafa, Patrick Tuttofuoco, Michelangelo Pistoletto, Luigi Ontani, Mimmo Paladino.
L’esperienza curatoriale ed espositiva, per molti versi straordinaria, di questa mostra è ora raccolta nel volume italiano/inglese edito da Skira che, accanto al saggio del curatore e a un’analisi storica firmata da Guido Guerzoni, documenta le 45 opere attraverso i contributi critici di professionisti del mondo della cultura contemporanea (critici, storici dell’arte, direttori di museo e curatori indipendenti) e la segnalazione delle innumerevoli collaborazioni e sponsorizzazioni – pubbliche e private – che hanno supportato artisti e musei.
Mostra 25 settembre 2015 - 10 marzo 2017 Oltre 40 sedi in Italia
23/06/24
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emmablackauthor · 2 years ago
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Recensione:"Il giardino d'estate" Di Paullina Simons
Felice lunedì, gente! Come state, come va con la calura? Io mi godo il clima secco e ventilato della Germania, ma intanto leggo e infatti ho finito anche l’ultimo volume della trilogia del Cavaliere d’Inverno. Ve ne parlo qui sotto ma attenzione, ci sono spoiler! Autore: Paullina Simons Genere: Narrativa rosa e storica Anno: 2013 VOTO: 4 Trama (fonte Amazon): La travolgente storia d’amore…
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micro961 · 29 days ago
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Raffaele Murru - Il romanzo “Malfidano” Storie di coraggio e resistenza
Una narrazione intima e potente che dà voce alle donne e ai sacrifici dimenticati delle lotte operaie in Sardegna
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Raffaele Murru, scrittore sardo, presenta il suo romanzo “Malfidano” edito da Albatros il Filo e disponibile alla vendita dal 6 maggio 2024. L’opera si addentra nelle pieghe della storia per rievocare un tragico episodio avvenuto nel sud della Sardegna nel 1904, quando i minatori delle miniere Malfidano, a Buggerru, insorsero contro condizioni lavorative disumane. Lo sciopero, segnato dalla repressione violenta dei soldati del Regio Esercito, si concluse con un eccidio destinato a imprimersi nella memoria collettiva come il germe dei primi moti sindacali nell'isola.
Con una scrittura lineare ed evocativa, Raffele Murru non si limita a raccontare i fatti, ma ci invita a immergerci nel loro impatto umano e sociale, aprendo una finestra su un’epoca in cui la miseria e l’oppressione non lasciavano scampo. La scelta di adottare il punto di vista delle donne rappresenta il cuore pulsante di "Malfidano". Personaggi come Angela, Nora, Fella, Silvia e la piccola Anna non sono semplici comparse, ma chiavi di lettura fondamentali per comprendere la dura realtà di chi viveva ai margini di un sistema sociale ingiusto. Le lavoratrici delle laverie, madri, figlie e mogli dei minatori, sono le custodi di una resistenza silenziosa ma essenziale. Con la loro invisibile forza, emergono come simboli universali della lotta per la dignità umana, portandoci a riflettere non solo sulle battaglie passate, ma anche su quelle che ancora oggi affliggono le donne e i lavoratori in molte parti del mondo. La narrativa di Murru crea un parallelismo potente tra passato e presente trattando temi che, pur contestualizzati storicamente, restano rilevanti. La lotta per i diritti, le diseguaglianze sociali, il peso della condizione femminile e il coraggio umano di fronte all’ingiustizia trovano un terreno comune che invita il lettore a un coinvolgimento profondo, intimo.
Il romanzo si caratterizza per un nuovo Verismo capace di evocare il reale con la precisione delle immagini di un film. Le descrizioni delle miniere, dei volti segnati dalla fatica e dei paesaggi aspri della Sardegna, immergono il lettore in una dimensione che sembra tangibile, restituendo con intensità il clima che veniva respirato all’epoca. Questo approccio, insieme alla volontà di dare spazio alle voci dimenticate, rende “Malfidano” un’opera che attraversa i confini della letteratura storica per farsi monito e strumento di consapevolezza.
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Dietro questa opera c’è la figura di Raffaele Murru, nato a Cagliari nel 1996 e cresciuto a Iglesias, nel cuore delle aree minerarie che racconta con tanto trasporto. Con una formazione in Archeologia e Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Roma Tre, lo scrittore coniuga la ricerca accademica con una spiccata sensibilità narrativa. La sua esperienza nel campo della cinematografia arricchisce ulteriormente il suo stile che assume una forte tridimensionalità. “Malfidano” non è solo un libro, ma un viaggio nel tempo che invita a mantenere viva la memoria dei sacrifici passati e a guardare con occhio critico il presente. Questo romanzo è una preziosa testimonianza di come la letteratura possa dare voce agli eventi spesso dimenticati dalla storia ufficiale.
Instagram: https://www.instagram.com/rafmurru/
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afnews7 · 3 months ago
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Narrativa di genere e fumetto hanno trainato la crescita dell’editoria italiana dal post-Covid a oggi
c.s.: Francoforte, 18 ottobre 2024 – Sono la narrativa e il fumetto i generi che più hanno trainato l’editoria italiana negli ultimi anni. La prima è protagonista di una crescita che, dal 2019 a oggi, è costante e beneficia a sua volta dell’esplosione della narrativa di genere, un ombrello sotto il quale è ricompreso il romance, il giallo, lo young adult, l’erotica, la storica, il fantasy,…
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alemicheli76 · 3 months ago
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Le notti della morte blu,Eric Fouassier,Neri Pozza.A cura di Barbara Anderson
Ci sono senza alcuna ombra di dubbio le buone letture, le belle letture e poi ci sono quelle come questa: le letture straordinarie. Letture che hanno una ricchezza narrativa, storica, culturale, emotiva, una prosa che unisce il poetico, lo storico, la cultura, la morale, la scienza. Tutto ciò che di più affascinante ci possa essere è messo in un enorme calderone misto tra genio e immaginazione…
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multiverseofseries · 4 months ago
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Horizon - An American Saga Capitolo 1: l’epopea di Kevin Costner verso un west da scoprire
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L'arte, come la vita, è fatta di passioni e ossessioni. E quella per il western è evidentemente una passione per Kevin Costner, che torna a raccontare un'epopea appartenente a questo genere in un film, o una serie di film, dopo il mondo di Yellowstone. Un vero fenomeno in USA, firmato Taylor Sheridan. Qui cambia il media, ma non la portata dell'opera: Horizon: An American Saga si compone di dieci ore di durata, 4 film, per raccontare l'America a cavallo della Guerra Civile e la conquista dei territori dell'ovest. Non una storia nuova in quanto tale, quindi, ma innovativa per la portata di un'operazione che mira a proporre uno spaccato ampio e corposo di un periodo ben preciso, nonché degli uomini che l'hanno vissuto.
Horizon e la storia
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Una scena di Horizon di Kevin Costner
Siamo nel 1859, a ridosso della Guerra Civile Americana che sarebbe scoppiata nel 1861, per l'inizio di un viaggio attraverso il Wyoming e il Kansas, seguendo diversi gruppi di individui che dipingono il ritratto di un periodo molto specifico della storia americana. C'è grande ricerca e accuratezza storica nel portare su schermo queste figure che Costner segue e il mondo in cui si muovono, un'attenzione maniacale che il regista ha nutrito con foto e informazioni dell'epoca. E si percepisce, si vede su schermo, questo focus per i dettagli, che ci restituisce uno spaccato interessante di un mondo.
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Due dei protagonisti del film
Il vero problema che ci sentiamo di evidenziare è della frammentarietà che ne risulta: proprio per restituire uno spaccato vario e completo di un momento, una fotografia di quello che era l'America di quegli anni, Kevin Costner salta da un personaggio all'altro, per creare un'immagine d'insieme che ha come conseguenza il rendere più difficile legarsi e seguire i singoli. È probabilmente un difetto relativo alla natura di primo capitolo di Horizon, che potrebbe trovare una maggior coesione narrativa procedendo con una storia che promette di essere lunga e complessa, proseguendo nei film e capitoli successivi.
Il mito dell'ovest e dell'America
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Il mondo del west di Horizon
Personaggi da cui traspare, però, il mito dell'ovest da scoprire, conquistare e vivere, il mito di un'America che stava portando avanti il cammino verso quella che è oggi e che ha saputo conquistare il pubblico di tutto il mondo attraverso il racconto che ne è stato fatto. Kevin Costner in primis, perché è evidente la passione e la dedizione che l'attore/regista ha rivolto al Far West per tutta la sua carriera, tornandoci di tanto in tanto sin dai tempi di Balla coi lupi. Horizon: An American Saga - Chapter 1 è un progetto voluto da Costner, cercato, inseguito, costruito con le proprie forze e i propri soldi. Uno sforzo produttivo personale che è figlio di quella passione a cui abbiamo accennato, che asseconda e sottolinea quel mito e quell'epica che si sono imposti in tutto il mondo, creando un genere e segnando la storia del cinema.
Una grande produzione
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Un momento del film di Kevin Costner
C'è tanto del gusto, l'appeal e le dinamiche narrative del genere. Ci sono gli spazi infiniti, quel senso di libertà dato dall'esplorazione e la conquista, gli sforzi umani e le difficoltà quotidiane, gli scontri con le popolazioni indiane. Tutta la fascinazione e le dinamiche epiche, ma alcune delle quali superate da un senso comune che potrebbero far storcere il naso a chi è più attento a determinate sfumature culturali. Kevin Costner le abbraccia e le mette in scena con rispetto e lo sforzo produttivo adeguato, accogliendoci nel suo mondo, prendendoci per mano per farci iniziare un viaggio che sappiamo essere lungo. Come quello verso l'ovest degli Stati Uniti compiuto dai personaggi. Lo stesso viaggio che ci ha accompagnati e appassionati per una fetta consistente di storia del cinema.
Conclusioni
In conclusione Horizon: An American Saga è un film solido nella messa in scena ma frammentario nel racconto dei tanti personaggi che seguiamo. È un film che trasmette la passione e attenzione di Kevin Costner per il western e che può incontrare il gusto degli spettatori che amano lasciarsi coinvolgere da quell’epica classica e quel momento della storia americana. Una storia che continuerà in altri capitoli, il secondo dei quali sarebbe dovuto uscire il 15 agosto ma per il momento è stato rimandato, e che promette di sviluppare il racconto con maggior profondità.
👍🏻
Le immagini, gli spazi, i luoghi. Tutto scelto e costruito con cura.
L’attenzione ai dettagli che emerge dal racconto filmico di Kevin Costner.
La passione per il genere, evidente e apprezzabile da chi ama quell’epica.
👎🏻
Il racconto dei personaggi è un po’ troppo frammentario per creare un legame con lo spettatore.
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luigidalise · 5 months ago
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C'era il pubblico, attento e curioso.
E c'erano loro: cinque generazioni passate attraverso intuizioni, visioni, compromessi, amori, avventure, tragedie, successi ed eccessi.
Tutti presenti, dal Senatore all'Avvocato, passando per le donne di famiglia, fino alla vicende recenti. Cambiati cognome e scenari.
Ieri sera la presentazione, nell'ambito della rassegna “Ravello Book. Storie di libri”, del volume "L'ultima dinastia. La saga della famiglia Agnelli da Giovanni a John", scritto dalla giornalista americana Jennifer Clark ed edito da Solferino Libri.
Non un romanzo, non un libro di costume, ma un’opera di saggistica narrativa.
Un racconto sulla longevità di una famiglia "reale" a capo di un "impero" industriale, i cui destini si intrecciano con quelli dell'Italia moderna.
Una vera e propria soft power, che tanta parte ha avuto nei rapporti tra il nostro Paese e gli Stati Uniti.
Un lavoro durato due anni, che fonde l’accuratezza della ricostruzione storica ad uno stile scorrevole, portando il lettore dalla nascita della Fiat e della Juventus, attraverso due guerre mondiali, crisi e boom economici, dolce vita e jet set
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pier-carlo-universe · 17 hours ago
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Vento dell'Est: Echi di una storia nascosta di Nicolmario Ciccotti. Recensione di Alessandria today
Un thriller avvincente che intreccia azione, sacrificio e segreti del passato.
Un thriller avvincente che intreccia azione, sacrificio e segreti del passato. Con il romanzo “Vento dell’Est: Echi di una storia nascosta”, Nicolmario Ciccotti ci regala un thriller mozzafiato ambientato negli ultimi giorni dell’Unione Sovietica e nei decenni successivi. Un intreccio di spionaggio, intrighi familiari e azione, il libro esplora i sacrifici di una madre, la resilienza di una…
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banadir · 9 days ago
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Montecristo, l'ultima avventura/Syros. - Uno? Nessuno? (on Wattpad) https://www.wattpad.com/1505328995-montecristo-l%27ultima-avventura-syros-uno-nessuno?utm_source=web&utm_medium=tumblr&utm_content=share_reading&wp_uname=frantrip L'azione si svolge prevalentemente a Syros, capoluogo delle Cicladi. Quest'isola dallo strano destino, sarà scenario di vicende in cui saranno coinvolti colui che fu Edmond Dantes, il conte di Montecristo, e colui che credette di averlo inventato, Alexandre Dumas. Con loro, le due donne che Montecristo ha amato: le ama ancora? Il figlio che avrebbe dovuto essere suo: lo ritroverà?
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abr · 29 days ago
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L'influenza è reato. No il covid non c'entra anzi si, il concetto è lo stesso: la maggioranza è scema e questo è ok, ma solo se UBBIDISCE.
La notizia è che la buromagistratura che governa l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche Europee ha decretato che la gente si fa INFLUENZARE fin dentro in gabina.
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Nulla di nuovo. Era la narrativa dei perdenti contro abberlusconi: il Male RIcco s'era preparato la strada delle vittorie plurime contro le varie triste e flaccide Gioiose Macchine da Guerra di volta in volta allestite, grazie alle tv: fu DRIVE IN a render attivo, pardòn, a TRAVIARE laggente nel decennio di gran lunga più bello fastoso e succoso della Storia, quello dell'Edonismo Reaganiano.
Stan dicendo che duemila anni narrativa storica alla Tacito, cento anni di pubblicità martellante e di propaganda marxista sui più fragili, prima operai e studenti ora donne e dementi, son noccioline rispetto ai post subliminali fikkanti delle tiktoker fragoloskaya97 e fregnova16 che denunciano le sciekimike lasciate dai bombardieri nato.
Stan dicendo anche una grande verità sconveniente (per loro): tutti gli Intellò della in-formazione e della cul-tura uniti in Avanguardia per diriger le masse, in quanto a persuasività e credibilità non valgono una decina di bot artificiali. Perdenti. La chiamerei sindrome di Cazzabellotta.
Quel che cambia è che ai buromagistrati del Soviet Supremo mo' tocca intervenire direttamente: è il riconoscimento di aver buttato i soldi a mantenere l'Avanguardia Intellò e tutte le inzegnandi della skuola pubica. Tutto inutile, la gente DEVIA, non s'allinea: a furia di lavargli il cervello, han reso la gente prona alle balle. Così imparano.
(la faccio lunga e generalizzo, la realtà rumena è molto più semplice e prosaica, come per il covid basta seguire i soldi: in Romania stan per calare MILIARDI per edificare una megabase dell'USAF e i burosauri stan facendo in modo di non perdere l'occasione, capisc'ammé. Come tutti i veri comunisti, fanno i conti senza l'0ste: Trump, pensaci tu).
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telodogratis · 5 months ago
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Amazon.it svela la classifica delle città italiane che leggono di più e i generi letterari più amati del 2023-2024
(Adnkronos) – Milano in vetta per il dodicesimo anno consecutivo. Narrativa storica, i thriller e i romanzi rosa i generi più amati mentre è possibile inviare opere inedite per “Amazon Storyteller” fino al 31 agosto  ​Read More  (Adnkronos) – Milano in vetta per il dodicesimo anno consecutivo. Narrativa storica, i thriller e i romanzi rosa i generi più amati mentre è possibile inviare opere…
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sognareleggiesogna · 6 months ago
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RECENSIONE: Yampa. Il Vento Dell'est di Cristiano Pedrini
Cari Sognatori, Rosanna ha letto il romanzo di narrativa storica scritto da Cristiano Pedrini !!!! GENERE: Romanzo di narrativa storica DATA DI PUBBLICAZIONE 7 GIUGNO 2024 EBOOK / CARTACEO Affiliati Amazon Nelle selvagge e mistiche terre delle Black Hills, dove il vento dell’est soffia promesse di cambiamento e la natura si rivela nella sua maestosa bellezza, due anime destinate a infrangere le…
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