#Cristiano Pedrini
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RECENSIONE: Yampa. Il Vento Dell'est di Cristiano Pedrini
Cari Sognatori, Rosanna ha letto il romanzo di narrativa storica scritto da Cristiano Pedrini !!!! GENERE: Romanzo di narrativa storica DATA DI PUBBLICAZIONE 7 GIUGNO 2024 EBOOK / CARTACEO Affiliati Amazon Nelle selvagge e mistiche terre delle Black Hills, dove il vento dell’est soffia promesse di cambiamento e la natura si rivela nella sua maestosa bellezza, due anime destinate a infrangere le…
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[Il castello di Axel][Cristiano Pedrini]
Il castello di Bretesche è uno dei luoghi più suggestivi della valle della Loira. Il suo passato è scandito da fasti e glorie, ma un mistero è racchiuso nelle sue mura.
Il castello di Bretesche è uno dei luoghi più suggestivi della valle della Loira. Il suo passato è scandito da fasti e glorie, ma un mistero è racchiuso nelle sue mura. Gestire il maniero, di proprietà della famiglia de Sauve, è compito della governante Marine, aiutata nelle ultime settimane da Fabien, assunto come giardiniere per curare gli eleganti giardini del castello. Con il passare dei…
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Segnalazione: Klein Blue di Cristiano Pedrini,
Segnalazione: Klein Blue di Cristiano Pedrini,
Buon pomeriggio friend, ciò di cui andremo a parlare è già uscito in prima edizione nel 2016, viene presentato per la seconda edizione, con nuova cover e rieditato e state sicuri che vi piacerà. Oh, senza contare che questo autore sarà uno degli autori presenti al Festival Romance Italiano il 13 marzo. Di chi sto parlando? Mi riferisco al romanzo Klein Blue di Cristiano Pedrini. Autore:…
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7 Blog per un Autore: Cristiano Pedrini
7 Blog per un Autore: Cristiano Pedrini
Buongiorno amici di penna e buon martedì! Oggi, per la rubrica “7 Blog per un Autore” , abbiamo intervistato l’autore Cristiano Pedrini che ci parla del suo romanzo “Il sentiero degli Edelweiss. Ecco la cover: L’ambientazione AMBIENTAZIONE + IMMAGINI Raccontaci la scelta dell’ambientazione e forniscici un’idea con delle immagini che accompagnano la descrizione. Sono molte le ambientazioni che…
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Nessuna costrizione, solo una semplice scelta: quella di amarti per ciò che sei e non per ciò che eri.
Cristiano Pedrini
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Recensione: Klein Blue di Cristiano Pedrini
Titolo: Klein Blue Autore: Cristiano Pedrini Casa editrice: Youcanprint Prezzo di copertina: euro 2.99 edizione ebook - euro 16 edizione cartacea Data di uscita: 8 marzo 2016
Trama: Nord dell’Inghilterra… Una piccola isola, in mezzo ad un lago… Un vecchio albergo diroccato che ricorda i fasti della Belle Époque… Un ragazzo che desidera apparire come un semplice turista, con passato che cerca di tenere ben nascosto... Un inguaribile Casanova che non si avvede di una donna che lo vorrebbe solo per sé… Benvenuti nella contea di Northumberland!
Mia recensione:
Ho letto questo romanzo dopo aver affrontato la serie Hibiki (che non si chiama serie di Hibiki ma non credo abbia un nome quindi per me rimarrà la serie di Hibiki) e posso dire di essere andata sul sicuro sapendo già che mi sarebbe piaciuto o almeno avrei apprezzato lo stile di scrittura e così è effettivamente stato. Questo romanzo è curato alla perfezione a partire dal titolo perfettamente in tema con la storia e arricchito di illustrazioni che lo rendono ancora più prezioso (e desiderabile anche in formato cartaceo.... e ora voglio comprarlo... aiuto XD) Proprio come la serie di Hibiki è scritto molto bene con uno stile semplice e immediato, un libro che non utilizza un linguaggio da professore facendo sentire il lettore un povero sfigato ma che riesce con un linguaggio semplice ma mai banale a coinvolgere nella lettura e rendere il tutto scorrevole senza obbligarti a girare con un dizionario in mano. I protagonisti sono caratterizzati alla perfezione ed è impossibile non affezionarsi, ho adorato il lato dolce e protettivo di Keith, disposto a tutto pur di proteggere l'uomo che ama e Jayce, un giovane che ha sofferto molto nella sua vita ma ha avuto sempre il coraggio di rialzarsi e far sentire la sua voce, mi ha fatto impazzire il suo caratterino tutto pepe e la sua generosità che mi hanno subito ricordato il mio adorato Hibiki. Il rapporto tra i due è studiato con grande cura e riesce ad essere realistico e umano tanto da farti sentire chiaramente i sentimenti e le emozioni dei protagonisti. La storia inizialmente sembra essere molto tranquilla, molto romance ma ben presto si aggiungono elementi più thriller con un pizzico di mistero che ti spinge a continuare la lettura per scoprire cosa si nasconde realmente nel passato di Jayce e come Keith possa aiutarlo ad affrontarlo, sconfiggere tutte le paure per poter finalmente coronare il loro sogno d'amore. L'autore è riuscito con maestria a trattare temi importanti e spinosi, decisamente complessi e spesso non affrontati nei romanzi o comunque citati solo in modo superficiale e quasi banale, in questo caso invece riescono ad essere integrati nella storia alla perfezione portando quel pizzico di angst senza però cadere nell'angoscia o dramma più totale. Oltre i protagonisti troviamo dei personaggi secondari tra cui il padre di Jayce ben strutturati e per nulla banali, spesso ci si focalizza troppo sulla coppietta rendendo gli altri personaggi dei cliché ambulanti o delle marionette inutili invece Cristiano riesce sempre a rendere anche il personaggio secondario che appare per due secondi perfettamente in tema con il romanzo e vivo, avevo apprezzato questa sua abilità nella serie di Hibiki e ho potuto apprezzarla in questo romanzo Ho adorato tutto di questo libro e l'ho praticamente divorato, credo non ci siano veramente difetti da segnalare, l'unica piccola pecca che ho riscontrato è per lo più personale ma non un vero difetto è che tutti i colpi di scena sono collocati per lo più nel finale del romanzo mentre la prima parte risulta più tranquilla, questa cosa mi ha fatto un po' storcere il naso in quanto avrei preferito che questi elementi fossero distribuiti nel corso della lettura, non certo buttandomi il tutto in faccia nella prima pagina ovvio però... dopo un capitoletto o due si poteva magari mettere un primo grande colpo di scena così da preparare per così dire il lettore, si potevano inoltre forse... altra cosetta si potevano evitare alcuni cliché, perché seriamente c'è un limite di volte in cui un uomo può sparire/essere rapito e avrei voluto magari leggere qualcosa che mi facesse saltare dalla sedia mentre già solo il rapimento lo intuisci abbastanza in fretta e capisci che ci sarà e ovviamente il compagno andrà a salvare l'amato. Insomma due piccoli dettagli che mi hanno fatto calare il voto da 5 stelline a 4 stelline e mezzo Non posso fare altro che consigliarvelo caldamente, proprio come la precedente serie anche questa vi saprà emozionare e coinvolgere, nonostante i temi seri che vengono trattati rimane una lettura molto leggera e perfetta anche per staccare la spina o in un periodo di vacanza, magari sotto l'ombrellone o in una sera invernale al calduccio sotto le coperte. Inutile dire che spero caldamente in un sequel essendo la vicenda in parte aperta sotto questo punto di vista, rimane comunque leggibile anche da chi cerca storie completamente autoconclusive in quanto abbiamo di fatto un finale che chiude quella che spero essere una prima parte di una trilogia (?) duologia (?)
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Ora lo sento.
Sento il tuo cuore battere sempre più forte.
E questo è il bene più prezioso che mi hai donato.
Cristiano Pedrini
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https://mariacristinabuoso.blogspot.com/2021/12/segnalazione-cristiano-pedrini-e-i-suoi.html Buona lettura ☃️🌲☃️ https://www.instagram.com/p/CXQdZGUMkvy/?utm_medium=tumblr
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Cristiano Pedrini “The first boy” Christopher Lowen è stato accettato per uno stage negli uffici della Casa Bianca. Mai avrebbe immaginato che, per un suo progetto, potesse ottenere il permesso di entrare nel famoso Studio Ovale.
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"The first boy" di Cristiano Pedrini. A cura di Raffaella Francesca Carretto
“The first boy” di Cristiano Pedrini. A cura di Raffaella Francesca Carretto
“Sono i piccoli dettagli che sono di vitale importanza. Le piccole cose fanno accadere grandi cose. (John Wooden)”
…e sono i dettagli, non solo quelli della narrazione, non solo quelli di un’immagine, ma soprattutto quei dettagli che danno corpo a una storia, a dar vita a sensazioni e toccare l’animo e la fantasia di un lettore. Ecco, è questo forse il segreto nella lettura dei romanzi di…
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[Diario di un first boy alla Casa Bianca][Cristiano Pedrini]
Nel suo diario Christopher può scrivere di tutto… Anche quello che può raccontare senza correre il rischio di arrossire! "Diario di un first boy alla Casa Bianca" di Cristiano Pedrini
Ebbene sì… vivere alla Casa Bianca non è per niente facile. A volte credo di trovarmi in un museo, dove ogni angolo emana il ricordo di storie passate, di eventi memorabili e di enormi grattacapi. Per fortuna, Lawrence è sempre con me, ricordandomi che la mia presenza, in queste stanze ha ravvivato l’atmosfera rendendola meno protocollare, anche se non sono tanto sicuro di avere tutto questo…
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#2021#Casa Bianca#Cristiano Pedrini#Diario di un first boy alla Casa Bianca#fiction#gay#Italia#letteratura gay#LGBT#LGBTQ#libri gay#Narrativa#narrativa italiana#romance#Romance MM#White Houses#Youcanprint
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Segnalazione "The first boy" di Cristiano Pedrini
Segnalazione “The first boy” di Cristiano Pedrini
Carissime Dreamers, oggi segnalazione per il nuovo romanzo di Cristiano Pedrini: si tratta di “The first boy”, un romanzo MM che non vedo l’ora di leggere.
Troverete anche un estratto del secondo capitolo che sono sicura vi farà capire che sarebbe un peccato non leggerlo!
Autore: Cristiano Pedrini
Genere: Narrativa
Formato cartaceo: 13×20
Prezzo cartaceo: €20,00
Formato ebook: epub/mobi e pdf
Pr…
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3 Agosto - "UN POSTO SICURO" di Cristiano Pedrini Link Amazon https://amzn.to/2Ke8bFW Titolo: Un posto sicuro Autore: Cristiano Pedrini Genere: narrativa Storica Casa Editrice: Queen Edizioni Prezzo: Ebook €1,99 – Cartaceo €9,90…
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PARATO’ FESTIVAL – APPIGNANO DEL TRONTO
Si svolgerà questo sabato, dal tramonto del 20 Luglio fino all’alba del giorno successivo la terza edizione del “Paratò Festival”!
Una serata evento in cui la principale ed unica protagonista sarà lei: la Musica. Nel parco comunale di Appignano del Tronto, tra il verde della vegetazione ed in una sorta di mini anfiteatro naturale, ci sarà da divertirsi per chi ha orecchie sopraffine o amanti della gastronomia locale.
Si esibiranno infatti dalle 21:00, 2 band differenti e senza sosta a seguire fino alle 06:00 del mattino DJ set con Dj Mauro, Dj Fonzy e DJ Ripoli.
Il cantautore di apertura sarà Giacomo Toni, autore, compositore, pianista e cantante. Noto agli appassionati del genere per l’utilizzo di un lessico paradossale e per i monologhi improvvisati che legano un brano all’altro, è attualmente riconosciuto come uno dei migliori cantautori italiani: un compositore con il genio dei grandi vecchi e la forma di un giovane d’assalto. I suoi testi, ironici e pungenti, ormonali e surreali, arrivano a sconfinare nell’umorismo. Allievo di Dimitri Sillato, ha assorbito le basi della tecnica pianistica jazzistica per condurla verso una personalissima sintesi sgarbata e diretta che definisce PianoPunk.
Subito a seguire saliranno sul palco SPACCA IL SILENZIO! progetto eclettico dei fratelli Grella, punta su un folk rock mediterraneo mai ruffiano, con qualche tocco jazz e una forte impostazione cantautorale dal respiro new acustic, dove la parte ritmica e il basso poggiano su una base chitarristica classica, rivelando potenza evocativa ed emotiva. La peculiarità del gruppo sta nel sound marcatamente acustico ma non per questo necessariamente soffice e delicato. Musica anche di forte impatto, come hanno avuto modo di constatare gli spettatori degli innumerevoli concerti del duo polistrumentista, posizionandosi come una delle realtà musicali underground italiane più conosciute e richieste. Intensa la loro attività live in Italia, dividendo il palco con Cristiano Godano (Marlene Kuntz), Francesco Tricarico, Omar Pedrini (Timoria), Gianluca Grignani, Angelo Branduardi, Vasco Rossi, Vinicio Capossela, Enrico Capuano, Zibba, Nobraino, 99 Posse, Niccolò Fabi, Brunori Sas, e sorprendentemente anche all’estero
L’evento è ad ingresso libero, ed il chiosco per mangiare e bere apre dalle 20:00. Tutto organizzato dall’associazione Frammenti di Appignano del Tronto ed in collaborazione con alcuni ragazzi volontari del Paese. Il progetto inoltre è finanziato dal COMITATO SISMA CENTRO ITALIA e al fine di promuovere ed incentivare lo svolgimento di manifestazioni culturali e contribuire in maniera fattiva al rilancio delle aree colpite dal sisma, SIAE si farà totalmente carico dell’importo dei diritti d’aurore. Prepariamoci quindi a vivere, con un insieme di caratteri, età, idee pensieri ed emozioni differenti una fantastica notte dedicata ad un’unica passione che ci accomuna tutti: la musica.
È possibile seguire l’evento e avere maggiori informazioni, direttamente dalla pagina facebook dell’evento.
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Sabato 16 marzo, ore 21.00
TEATRO DEL PONENTE (VOLTRI)
ZIBBA in concerto
TRIO
ZIBBA CINGHIALI è il nuovo singolo Proseguono le date in solo e in trio
Continua a Voltri al Teatro del Ponente di Piazza Odicini la Rassegna LA TOSSE A PONENTE, cartellone organizzato dal Teatro della Tosse. A salire sul palco sabato 16 marzo, ore 21 sarà ZIBBA Una delle più interessanti realtà del cantautorato italiano in concerto per presentare il suo nuovo singolo.
CINGHIALI è il nuovo singolo di ZIBBA, in uscita a marzo 2019 per la label Platonica. Cinghiali è una ballata romantica, una storia di vuoti e pieni, l’incontro di mondi diversi che si ritrovano simili nel silenzio. Primo singolo del nuovo progetto di Zibba, che ancora una volta fa della ricerca il punto focale del suo modo di fare musica.
L’artista tornerà sul palco da marzo con uno show in solo e uno in trio, composto dai due vecchi compagni di viaggio (Andrea Balestrieri e Stefano Riggi), per presentare il nuovo singolo e accompagnare l’uscita delle canzoni che verranno strada facendo.
“La mia musica cambia con me. Continua ad assomigliarmi anche quando io non assomiglio più a me. Sto scrivendo e producendo libero. E questo mi fa sentire a posto con il resto.” Z
CREDITS Prodotto da Zibba. Registrato (strumenti acustici) dal Principe al Bombastic Recordi Studio di Imperia. Mixato da Simone Sproccati al Crono Sound Factory di Vimodrone (MI). Masterizzato da Andrea “Bernie” De Bernardi (Eleven Mastering Studio).
Zibba inizia la sua carriera nel 1998 anno in cui fonda con Andrea Balestrieri la band Zibba e Almalibre. Nel 2003 pubblicano il primo disco, “L’ultimo giorno”, grazie al quale salgono sul palco del Primo Maggio di Roma, e partecipano a diverse trasmissioni tv. Nel 2006 pubblicano il disco “Senza smettere di far rumore” che li porta al grande pubblico con il singolo “Margherita”, interpretato con Tonino Carotone. Nel 2010 esce il disco “Una cura per il freddo”. Nel maggio 2012 esce il quarto disco “Come il suono dei passi sulla neve” che vince il premio più prestigioso della musica Italiana: la Targa Tenco come miglior album in assoluto. Nel settembre 2012 Zibba viene premiato dalle radio italiane come artista indipendente più trasmesso dalle radio negli ultimi cinque anni, vincendo il premio IML del MEI.
Nel febbraio 2014 partecipa con il brano “Senza di te” alla 64° edizione del Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte, vincendo il Premio della Critica “Mia Martini” e il Premio della Sala Stampa Radio-Tv-Web “Lucio Dalla”. Il 20 febbraio 2014 esce il sesto album con gli Almalibre, “Senza pensare all’estate”. A febbraio 2017 Zibba partecipa al 67° Festival di Sanremo come autore con i brani “Togliamoci la voglia” cantato da Raige e Giulia Luzi e con “Spostato di un secondo”
cantato da Marco Masini. Il 26 gennaio 2018 esce il singolo con video di “Quando Stiamo Bene” feat. Elodie (prod. Mace) sempre estratto dal nuovo lavoro, LE COSE, in uscita il 2 febbraio 2018 per la neonata etichetta Platonica.
Biglietti: 12 euro
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BIO Una delle più interessanti realtà del cantautorato italiano. Nel 1998 fonda con Andrea Balestrieri la band Zibba e Almalibre. Nel 2003 pubblicano il primo disco, “L’ultimo giorno”, grazie al quale salgono sul palco del Primo Maggio di Roma, e partecipano a diverse trasmissioni tv. Nel 2006 pubblicano il disco “Senza smettere di far rumore” che li porta al grande pubblico con il singolo “Margherita”, interpretato con Tonino Carotone. Nel 2010 esce il disco “Una cura per il freddo”. Oltre 20 ospiti (tra i quali Bunna, Maurizio Lastrico, e Federico Zampaglione) collaborano a questo disco. La band viene invitata al Premio Tenco. Nel 2011 scrive le musiche di due spettacoli teatrali (Comedian Blues con i Turbolenti di Colorado e Camilla) scritti da Matteo Monforte e Lazzaro Calcagno. Sempre lo stesso anno recita nel musical “all’ombra dell’ultimo sole” scritto da Massimo Cotto e vince due dei più importanti premi del mondo cantautorale italiano, ovvero il Premio Bindi e il premio L’artista che non c’era.
Nel febbraio 2011 Zibba e Almalibre sono ospiti di Serena Dandini in due puntate del programma “Parla con me” su Rai 3. Nel maggio 2012 esce il quarto disco “Come il suono dei passi sulla neve” che vince il premio più prestigioso della musica Italiana: la Targa Tenco come miglior album in assoluto. Nel settembre 2012 Zibba viene premiato dalle radio italiane come artista indipendente più trasmesso dalle radio negli ultimi cinque anni, vincendo il premio IML del MEI. Registrato in un forno per mattoni, il disco è un passo di maturità artistica e consapevolezza per questo artista ed una rinnovata band. All’album partecipano diversi ospiti tra i quali Roy Paci, Eugenio Finardi, Vittorio De Scalzi, Adolfo Margiotta, Gianluca Fubelli e molti altri. Nel maggio 2013 Zibba e Almalibre pubblicano un nuovo disco, omaggio all’autore Giorgio Calabrese, dal titolo “E sottolineo se”. Il disco entra tra i finalisti per la Targa Tenco 2013 nella categoria interpreti. Nel maggio 2013 Zibba presenta ai Nastri d’Argento il clip “Sei metri sotto la città”. È il primo artista italiano a poter attingere dall’archivio dell’Istituto Luce, realizzando un clip con immagini anche inedite di Totò, Alberto Sordi, Anna Magnani, Pier Paolo Pasolini e altri “ospiti” illustri. Nel novembre 2013 esce il primo libro di Zibba, “Me l’ha detto Frank Zappa”, edito da Zona e Matislko. Il libro diventa testo teatrale di uno spettacolo diretto da Sergio Sgrilli che debutta nel dicembre 2013 allo Zelig di Milano. Nel dicembre 2013 scrive con Tiziano Ferro la canzone “La vita e la felicità” cantata da Michele Bravi, vincitore della settimana edizione di X Factor, singolo che si aggiudica il Disco d’oro. Nel febbraio 2014 partecipa con il brano “Senza di te” alla 64° edizione del Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte, vincendo il Premio della Critica “Mia Martini” e il Premio della Sala Stampa Radio-Tv-Web “Lucio Dalla”. Il 20 febbraio 2014 esce il sesto album con gli Almalibre, “Senza pensare all’estate”. Viene invitato al programma “Che Tempo Che Fa” di Fabio Fazio su Rai 3. Vince la targa “Dallo sciamano allo showman”. ll 31 marzo 2015 esce il nuovo disco “Muoviti Svelto”, che vede la partecipazione di grandi artisti del panorama italiano come Niccolò Fabi, Leo Pari, Omar Pedrini, Patrick Benifei e Bunna e che viene presentato ufficialmente durante il programma “Che Tempo Che Fa” di Fabio Fazio su Rai 3. Sempre nel 2015 vince gli Onstage Awards nella sezione “Migliore Nuova Proposta Italiana”. Il 20 maggio 2016 esce UNIVERSO, il nuovo singolo prodotto da Andrea Mariano dei Negramaro. A febbraio 2017 Zibba partecipa al 67° Festival di Sanremo come autore con i brani “Togliamoci la voglia” cantato da Raige e Giulia Luzi e con “Spostato di un secondo” cantato da Marco Masini. L’album di Masini “Spostato di un secondo” contiene anche altri due brani co-scritti: “Nel tempo in cui sono tenuto a restare” e “Invece di scriverti una canzone”. Sempre a febbraio 2017 esce l’album di Elodie “Tutta Colpa Mia” che contiene il brano scritto da Zibba “Amarsi Basterà”, cantato in duetto. Esce il 27 ottobre 2017 “Quello che vuoi”, il singolo che preannuncia il nuovo lavoro in studio. Il 26 gennaio 2018 esce il singolo con video di “Quando Stiamo Bene” feat. Elodie (prod. Mace) sempre estratto dal nuovo lavoro, LE COSE, in uscita il 2 febbraio 2018 per l’etichetta Platonica. A febbraio 2019 Zibba partecipa come autore al 69° Festival di Sanremo con il brano “Un pò come la vita” cantato da Patty Pravo e Briga. Il 15 marzo 2019 esce il nuovo singolo “Cinghiali”.
Contemporaneamente all’attività di cantautore, Zibba partecipa ad altri progetti come Double Trouble e il Collettivo Dal Pane. È autore per Warner Chappell e ha scritto per Eugenio Finardi, Cristiano De Andrè, Patty Pravo, Michele Bravi, Emma, Zero Assoluto, Max Pezzali, Moreno, Marco Masini, Raige, Giulia Luzi, Elodie, Alexia, Le Deva e collaborato con artisti come Jack Savoretti, Jovanotti, Tiziano Ferro, Alex Britti e molti altri. È direttore artistico dell’etichetta Platonica e produttore di alcune realtà indipendenti (tra cui Seawards, Frances Alina) e dal 2017 direttore artistico del Premio Bindi.
Davide Bressanin
Ufficio stampa
Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse ONLUS
www.teatrodellatosse.it
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TEATRO DEL PONENTE (VOLTRI) – ZIBBA in concerto – Sabato 16 marzo, ore 21.00 Sabato 16 marzo, ore 21.00 TEATRO DEL PONENTE (VOLTRI) ZIBBA in concerto TRIO ZIBBA CINGHIALI è il nuovo singolo Proseguono le date in solo e in trio… 1,339 more words
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Matteo Salvini ha trovato il suo poeta. E il suo poeta annega in una tazzina di caffè. Ovvero: riflessione sui rapporti tra arte e potere
Da un paio di giorni gira in rete un articolo curioso, pubblicato, su carta, da Il Gazzettino. Titolo: “Rondoni, il poeta di Cl che piace a Salvini. ‘Siamo diventati amici grazie a Leopardi’”. Davide Rondoni è poeta tra i più riconosciuti di oggi, ha scritto libri di poesia come Il bar del tempo, l’ultimo s’intitola La natura del bastardo, stampa Mondadori. Salvini, Salvini Matteo, sapete tutti chi è. Cl sta per Comunione e Liberazione ed è il movimento laico e cattolico fondato da don Luigi Giussani. In rete, i puri di cuore s’indignano: che c’entra la poesia con la politica, perché il poeta si fa zerbino del Ministro?
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In realtà, l’intervista è l’esito di una ormai lunga liaison tra il Ministro della Lega e il suo poeta: i due s’incontrano in un convegno romano, a fine gennaio, “Oltre l’inverno demografico”, organizzato da Alleanza Cattolica e dal Comitato Difendiamo i nostri figli, si annusano, si piacciono. Salvini cita Rondoni a Pontida, davanti ai ‘suoi’; Rondoni ‘difende’ Salvini su Tempi, in luglio, poi lo invita al “Piccolo Festival dell’Essenziale”, a Milano, a metà settembre, dove, a onor di cronaca, ci saranno anche, tra gli altri, Omar Pedrini e Filippo La Porta. Ma… che c’entra un poeta con il Ministro? Abbiamo passato decenni a stigmatizzare gli intellettuali cortigiani di sinistra, l’egemonia culturale, i festival dell’Unità dei partigiani e degli amici degli amici, gli strimpellatori ‘di partito’, gli intellettuali ‘rossi’, i poeti nello stanzino del potere… e… ora? Il “poeta cristiano anarchico” – autodefinizione di Rondoni – si fa servo del potente del momento, di destra?
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Piccola parentesi personale per evitare reflui faziosi. Davide Rondoni ha il merito di aver costruito, vent’anni fa, il Centro di Poesia contemporanea, presso l’Università di Bologna, e di aver dato spazio a poeti ben più capaci di lui, Francesca Serragnoli, Daniele Mencarelli, Valentino Fossati, ad esempio. Di Davide Rondoni non mi ha mai convinto l’opera – a mio parere non è un bravo poeta – ma mi ha interessato la sua traduzione dei Salmi. Su quella ci siamo incontrati, molti anni fa, e abbiamo lavorato. Rondoni mi ha messo in contatto con il Saggiatore, permettendomi di pubblicare la “contro-antologia del Novecento” Maledetti italiani. Soprattutto, ho scelto di pubblicare con Marietti, per cui Rondoni curava la collana ‘La Sabiana’, un libro di poesie, L’era del ferro. Mi ha convinto la vitale volontà di Rondoni, e gli sono grato delle parole spese in quarta (“Qualcosa tra Lancillotto e Falstaff, tra Giobbe e Lord Jim. Il libro di Davide Brullo fa così, ci mette nel mezzo di un cerchio rimandandoci, quasi biblicamente, le stesse ossessive domande dacché l’uomo è uomo. Chi siamo? Dove andiamo? Da dove siamo venuti? Qual è il nostro compito su questa terra, in questo vento di vita? Dove sono posti i confini tra il bene e il male?”). Dopodiché, una lite piuttosto alta – colpa mia: non sono suddito di alcuno – ci ha separato per sempre, senza rancore. D’altronde, ho amici cari in Cl, mando i figli nelle scuole del ‘movimento’, perché sono le migliori del territorio in cui abito.
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Durante la fatidica intervista, il poeta Rondoni fa un commento che interesserà, forse, agli analisti politici (“se parla con le persone che ci sono in questi giorni al Meeting scoprirà che in molti hanno votato Lega”), poi ammette: “…l’amicizia con Matteo Salvini è nata in modo molto semplice, grazie a Leopardi e alla demografia… è successo a un convegno a Roma, dove per parlare di demografia sono partito da Leopardi. Salvini mi ha sentito, abbiamo preso un caffè insieme, e di lì si è consolidata un’amicizia schietta”. Rondoni, poeta che appartiene a Cl, cattolico, prende un caffè con Salvini in giorni delicati, pre-elettorali, e diventano amici.
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Poco più di dieci anni fa, nel 2007, Davide Rondoni ha la stoffa di introdurre le poesie di Sandro Bondi, pubblicate da Edizioni della Meridiana con il titolo Perdonare Dio. Parlamentare, all’epoca coordinatore nazionale di Forza Italia, di lì a poco, dal 2008, Bondi sarebbe diventato Ministro dei beni e delle attività culturali. Oltre ad avere fiuto poetico, Rondoni ha anche un certo naso politico. Ad ogni modo, nonostante le poesie di Bondi siano rigorosamente brutte (esempio: “Tenero padre/ madre dei miei sogni./ Anima ulcerata./ Figlio mio/ ritrovato”, dedicata A Walter Veltroni), Rondoni ne scrive in questo modo, “L’uomo pubblico e poeta finalmente coincidono. Dopo alcune prove sotto un nome mascherato, l’onorevole Bondi esce dall’anonimato poetico e ci offre un suo diario di uomo di pena e meraviglia, tra sospensioni e deviazioni”. Cosa significhi non si sa – la retorica ti cava sempre dagli impicci –, certo, nel corso della Prefazione, Rondoni tira in ballo “Luzi e Caproni”, anche la spudoratezza è un’arte.
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Soltanto gli ingenui pensano che la poesia sia ribelle al potere dominante – ribellione ai poteri forti si pretende, almeno, dai giornalisti. Anche il disinteressato Orazio, d’altronde, ha steso il suo Carmen saeculare per Augusto (gli pagava lo stipendio) e pure l’avventuriero André Malraux s’è fatto paladino del ‘gollismo’. Quasi sempre la letteratura è al servizio del potere, altrimenti il letterato non potrebbe garantirsi lo stipendio. Si pensava, appunto, che i nuovi venti governativi avessero cambiato il sistema, ma così non è, tant’è. Il punto, sempre, è l’opera: su di essa il poeta e lo scrittore gioca tutte le sue carte, su di essa pretende scherno o salvezza. Orazio resta un poeta di genio e Malraux uno scrittore eccellente: il problema di Rondoni non sono tanto le amicizie, quanto l’opera, che vigili su quella.
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Tornando terra-terra. Un politico non è il male, al contrario, è un uomo. Un poeta, di per sé, non è il bene: chi siamo noi per giudicare? Non mi scandalizza che un poeta prenda un caffè con un Ministro, cosa c’è di male? E un Ministro può commuoversi davanti a Leopardi: perché no? Un poeta ha il dovere di rompere le palle alla politica per garantire una vita più poetica ai cittadini italiani. Non penso che Rondoni si candidi a scrivere il romanzo epico della Lega o che – come ha fatto Vladimir Majakovskij sul dorso di Lenin – voglia dettare un poema dedicato a Matteo Salvini. Se riesce a far foraggiare la cultura, applausi: vedremo come questi soldi sono usati e a chi arriveranno. D’altronde, non vedo altra ragione per strombazzare ai quattro venti una amicizia con Salvini: o vuoi fare il cortigiano, o vuoi soldi. Altrimenti: che differenza c’è tra l’amicizia con un Ministro e quella con un muratore, con un bambino, con uno che fa l’idraulico? Un poeta non ne fa mai una questioni di ‘ruoli’.
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Ma quando un poeta, anche lui, da cui attendiamo lo sguardo astrale e astruso, parla di “cultura del fare”… Ma ‘fare’ che cosa? In sé, il ‘fare’ è un fare a casaccio, rimestare nel niente, costruire il castello di sabbia del proprio ego.
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…e qui arrivo alla cosa più urtante di una notizia francamente banale. Al poeta non chiediamo l’innocenza – inesistente – ma la dignità. Il poeta può dialogare con il potere, deve parlare a tutti. Da pari a pari, in modo impareggiabile. Il poeta cerca la vita e la purezza – formale e sostanziale – per questo incute timore. Perché, allora, il poeta Davide Rondoni sente il dovere di comunicare al mondo, a mezzo stampa, che lui, beh, prende il caffè con il Ministro Matteo Salvini? Perché? Per far vedere che ha amici potenti, per dimostrare la sua virilità culturale, perché? Questo proprio non lo capisco. Perché questa ingordigia nell’ostentare amicizie importanti? Sarebbe ragionevole il contrario, il Ministro che si fa vanto di prendere il caffè con un poeta. Ma il poeta, il poeta, che dovrebbe frequentare la merda e l’Everest, annega in una tazzina di caffè… (d.b.)
L'articolo Matteo Salvini ha trovato il suo poeta. E il suo poeta annega in una tazzina di caffè. Ovvero: riflessione sui rapporti tra arte e potere proviene da Pangea.
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