#Mi limitavo ad amare te
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Mi limitavo ad amare te di Rosella Postorino: Un romanzo di guerra, amore e resilienza. Recensione di Alessandria today
La storia di due bambini nella Sarajevo del 1992, alla ricerca di una speranza in un mondo lacerato.
La storia di due bambini nella Sarajevo del 1992, alla ricerca di una speranza in un mondo lacerato. “Mi limitavo ad amare te” è un romanzo intenso e struggente di Rosella Postorino, finalista al Premio Strega 2023, che racconta la storia di Omar e Nada, due bambini che affrontano la brutalità della guerra in Bosnia. Ambientato durante il conflitto che devastò Sarajevo nel 1992, il libro segue i…
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iannozzigiuseppe · 1 year ago
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Cinquina Strega 2023
Cinquina Strega 2023 Rosella Postorino – Mi limitavo ad amare te (Feltrinelli) – 217 voti Ada d’Adamo – Come d’aria (Elliot edizioni) – 199 voti Maria Grazia Calandrone – Dove mi hai portata (Einaudi) – 183 voti Andrea Canobbio – La traversata notturna (La nave di Teseo) – 175 voti Romana Petri – Rubare la notte (Mondadori) – 167 voti
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lorenzospurio · 2 years ago
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“Mi limitavo ad amare te” di Rosella Pastorino, recensione di Gabriella Maggio
Recensione di Gabriella Maggio Mi limitavo ad amare te, il nuovo romanzo di Rosella Postorino edito da Feltrinelli, è ambientato durante il conflitto tra Serbia e Bosnia Erzegovina, nella primavera del 1992. Sulla trama della grande storia s’inserisce quella di tre bambini che per motivi diversi vivono in un orfanotrofio a Sarajevo, Omar, suo fratello Sen, Nada. Tra questi, Omar è il più…
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manoomagoo · 2 years ago
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Leggere "Mi limitavo ad amare te" mi ha fatto tornare in mente questa canzone.
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letteratitudine · 2 years ago
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✨Ecco il secondo gruppo di venti titoli proposti dagli Amici della domenica per la LXXVII edizione del Premio Strega:
▪ Matteo B. Bianchi, «La vita di chi resta» (Mondadori), presentato da Paolo Cognetti.
▪ Olga Campofreda, «Ragazze perbene» (NN Editore), presentato da Gaia Manzini.
▪ Maria Castellitto, «Menodramma» (Marsilio), presentato da Serena Vitale.
▪ Alessandra Fagioli, «Mistero allo specchio» (Robin Edizioni), presentato da Paolo Ferruzzi.
▪ Sara Gamberini, «Infinito Moonlit» (NN Editore), presentato da Chiara Gamberale.
▪ Giovanni Greco, «Bruciare da sola. Una notte di Nadja Mandel'stam con i suoi fantasmi» (Ponte alle Grazie), presentato da Francesco Maselli.
▪ Maria Malucelli, «L’amore nascosto» (Armando Editore), presentato da Antonio Augenti.
▪ Flaminia Marinaro, «L’ultima diva» (Fazi Editore), presentato da Ignazio Marino.
▪ Sebastiano Martini, «Il mare delle illusioni» (Arkadia Editore), presentato da Giovanni Pacchiano.
▪ Paolo Mazzarello, «Il mulino di Leibniz» (Neri Pozza), presentato da Gian Arturo Ferrari.
▪ Matteo Melchiorre, «Il Duca» (Einaudi editore), presentato da Marco Balzano.
▪ Sacha Naspini, «Villa del seminario» (Edizioni E/O), presentato da Paolo Petroni.
▪ Romana Petri, «Rubare la notte» (Mondadori), presentato da Teresa Ciabatti.
▪ Rosella Postorino, «Mi limitavo ad amare te» (Giangiacomo Feltrinelli Editore), presentato da Nicola Lagioia.
▪ Stefano Redaelli, «Ombra mai più» (Neo Edizioni), presentato da Daniele Mencarelli.
▪ Carmela Scotti, «Del nostro meglio» (Garzanti Libri), presentato da Chiara Sbarigia.
▪ Andrea Tarabbia, «Il continente bianco» (Bollati Boringhieri editore), presentato da Daria Bignardi.
▪ Maddalena Vaglio Tanet, «Tornare dal bosco» (Marsilio), presentato da Lia Levi.
▪ Carmen Verde, «Una minima infelicità» (Neri Pozza), presentato da Leonardo Colombati.
▪ Roberta Zanzonico, «La bellezza rimasta» (Morellini Editore), presentato da Giulia Ciarapica.
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#PremioStrega2023
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cignobiancocignonero · 11 months ago
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Lui non aveva capito che fosse anche debole, sue moglie. Se n'era innamorato perché era sicura, persino spavalda. Aveva scambiato il suo ardore per forza.
Durante la guerra il bisogno di proteggerla soverchiò qualunque altro bisogno annullandolo.
Ashra si lamentava; per quanto potesse toccare il corpo del marito, esserne avvolta, non lo aveva più avuto dentro. C'è nell'amplesso il paradosso di una prossimità massima proprio quando la consapevolezza della barriera si fa più netta. Ciascuno è isolato nel recinto del proprio isolato piacere e può entrare nell'altro, accoglierlo, solo se si percepisce separato, distinto. Dimenticare il confine è pericoloso.
Desideriamo unicamente ciò che è altro da noi.
Ecco che cosa era accaduto a Pedrack. L'aveva amata troppo.
Tanto da ritenerla una parte di sé, la più vulnerabile. Perciò aveva smesso di desiderarla.
D'altronde chiunque avrebbe potuto penetrarla, il cetnico che l'aveva fatta risalire in casa il giorno della fuga o qualsiasi combattente, per disprezzo, per astinenza.
L' atto sessuale non aveva nulla di sacro, di esclusivo.
Avrebbero potuto violentarla davanti ai suoi occhi senza che lui riuscisse ad evitarlo. Era come se fosse accaduto.
"Soffriva di mal di testa" - disse Pedrack - " e non ci facevamo caso. pensavamo fosse la guerra. Jagoda balbettava, era la guerra. Le era spuntato un ciuffo grigio tra i capelli rossi: sempre la guerra.
[...]
Soli nella stanza che era stata mio da bambino. Noi due non facevamo l'amore. Ed era per via della guerra"
Se la guerra fosse finita, tutto sarebbe tornato a posto.
4 anni senza fare sesso.
Da dove si ricomincia poi?
Sopraggiunge il pudore.
Jagoda non ha mai smesso di balbettare
Avevano fatto un altro errore di valutazione i suoi genitori, come nell'aprile del 92.
"Niente è tornato a posto" - disse il padre - " neppure la Bosnia Erzegovina"
"Perchè l'hai lasciata allontanarsi da te?"
"Per sentirne la mancanza, anche fisica."
Il padre si alzò in piedi, le ginocchia scricchiolarono. Disse
"Non ha funzionato"
mi limitavo ad amare lei (R.Postorino)
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s-memorando · 1 year ago
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Rosella Pastorino: "Mi limitavo ad amare te"
Ho terminato di leggere “Mi limitavo ad amare te” di Rosella Pastorino. Ieri sera ho saputo che non ce l’ha fatta a vincere il Premio Strega, ma per me è come se lo avesse vinto. Un libro appassionante, doloroso nelle storie dei tre protagonisti, non tanto per essere fuggiti alle bombe di Sarajevo e di una guerra fratricida, quanto per le profonde ferite che lo sradicamento, l’abbandono, il…
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Postorino guida la cinquina dei finalisti del Premio Strega
(ANSA) – ROMA, 07 GIU – Rosella Postorino con Mi limitavo ad amare te (Feltrinelli) guida la cinquina finalista del premio Strega, con 217 voti. Seguono la scomparsa Ada D’Adamo con Come d’aria (Elliot), Maria Grazia Calandrone con Dove non mi hai portata (Einaudi), Andrea Canobbio con La traversata notturna (La nave di Teseo) e Romana Petri con Rubare la notte (Mondadori).    La proclamazione…
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apsny-news · 2 years ago
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Rosella Postorino, per esistere ci dobbiamo separare - Libri
Omar e Nada, bambini a Sarajevo nel 1992, portati via una mattina di luglio su un pullman per scampare alle bombe. In viaggio verso l’Italia lungo strade piene di macerie, per salvarsi. A cinque anni da Le assaggiatrici, Premio Campiello 2018 venduto in tutto il mondo, Rosella Postorino torna con ‘Mi limitavo ad amare te’, in libreria il 31 gennaio per Feltrinelli. Ispirato anche questa volta a…
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Feltrinelli, gli appuntamenti della settimana di tutti gli store di Milano
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Feltrinelli, gli appuntamenti della settimana di tutti gli store di Milano.    Lunedì 30 gennaio  Ore 18:30 laFeltrinelli p.zza Piemonte: NICCOLÒ AMMANITI Maria Cristina Palma ha una vita all’apparenza perfetta ma un giorno riceve un video sul telefonino che cambia tutto. In La vita intima (Einaudi) Niccolò Ammaniti esplora paure, ossessioni e desideri inconfessabili della mente femminile. Insieme all'autore intervengono Marco Missiroli e Giulia Ichino. Letture di Lorenza Indovina.   Martedì 31 gennaio ore 18:00 laFeltrinelli p.zza Duomo: ASSALTO ALLA LOMBARDIA Assalto alla Lombardia (Laterza) di Michele Sasso è un duro e documentato atto di accusa alla classe politica che dal 1995 a oggi ha guidato la locomotiva d’Italia. Intervengono Pierfrancesco Majorino e Pietro Bussolati.   ore 18:30 laFeltrinelli p.zza Piemonte: GIAN ANDREA CERONE In Il trattamento del silenzio (Guanda) Gian Andrea Cerone fa tornare in azione il commissario Mandelli e l’ispettore Casalegno. Milano è buia, fradicia e pericolosa. Con l’autore intervengono Giorgio Fontana e Pietro Galeotti.   Mercoledì 1 febbraio  ore 18:30 laFeltrinelli p.zza Duomo: PIETRO CITATI La ragazza dagli occhi d’oro (Adelphi) è una raccolta di scritti che Pietro Citati ha curato minuziosamente fino alla sua scomparsa. È la letteratura il fulcro di questi scritti, che avvolge e contagia, che non può lasciare impassibili. Intervengono Andrea Cane e Gian Arturo Ferrari con la partecipazione di Giovanni Mariotti, modera Roberto Barbolini. ore 18:30 laFeltrinelli Portello Il Circolino del Portello si incontra per parlare di Città sola (Il Saggiatore) di Olivia Laing. Giovedì 2 febbraio ore 19:00 @Ostello Bello Grande via Lepetit 33: L'ULTIMA FORESTA DI MAURO GAROFALO In L’Ultima foresta (Aboca) una famiglia alle prese con l’attualità dei mutamenti climatici e la post-apocalisse. Le vicende umane di flussi migratori che fatichiamo ancora a immaginare. Con l’autore interviene Bruno Arpaia. Letture di Baby Campi Falcone. Per prenotare il tuo posto a sedere vai su biglietti-mauro-garofalo-presenta-lultima-foresta   Venerdì 3 febbraio  ore 18:30 laFeltrinelli p.zza Duomo: CLARISSA BEVILACQUA  La talentuosa violinista italoamericana, vincitrice dell'International Mozart Salzburg 2020, presenta Dream Catcher. ll nuovo album è una raccolta dedicata alla compositrice Augusta Read Thomas. Interviene Grazia Lissi.   Sabato 4 febbraio ore 17:30 laFeltrinelli p.zza Piemonte: ROSELLA POSTORINO CON MASSIMO RECALCATI E ALESSANDRA TEDESCO Nada e Omar sono due bambini che, nel luglio del 1992 a Sarajevo, un pullman porta via contro la loro volontà per allontanarli dalla guerra. In Mi limitavo ad amare te (Feltrinelli Editore) Rosella Postorino indaga sulle questioni private e sulle azioni degli esseri umani nel mezzo dei rivolgimenti storici più scioccanti. Insieme all’autrice intervengono Massimo Recalcati e Alessandra Tedesco. Domenica 5 febbraio  ore 11:00 laFeltrinelli p.zza Duomo: RITAGLIA LE TUE BAMBOLE Insieme a Laura Pasi letture e laboratorio da Le bambole di carta (Rizzoli) di Julia Donaldson, un’incantevole avventura di una bambina con le sue cinque bambole di carta. ore 11:00 laFeltrinelli c.so Buenos Aires 33: NERINO PULCINO Nerino pulcino (Brioschi) cerca la sua mamma in un viaggio alla scoperta di sentimenti e paure. La storia del piccolo viene raccontata con un teatrino in stile kamishibai.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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iannozzigiuseppe · 2 years ago
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Rosella Postorino Mi limitavo ad amare te Rosella Postorino indaga le contraddizioni dell’esistenza e sembra dire che salvarsi, a volte, significa perdere tutto. di Michela De Mattio “Omar ha dieci anni e passa le giornate alla finestra sperando che sua madre torni: da troppi giorni non viene, e lui non sa più nemmeno se è viva. Suo fratello gli strofina il naso sulla guancia per fargli il…
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manoomagoo · 2 years ago
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Un ragazzo che partecipa al mio stesso club del libro mi ha appena mandato una foto su Messenger del libro "mi limitavo ad amare te". Non è proprio il mio tipo, è un caro ragazzo ma è noioso.
Con che libro rispondo?
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letteratitudine · 1 year ago
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"Mi limitavo ad amare te" di Rosella Postorino (Feltrinelli) vince il Premio Asti d'Appello 2023
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cignobiancocignonero · 11 months ago
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Cosa facevi tu mentre accadeva la storia? Mi limitavo ad amare te
-Izet Sarajlic
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iraccontidiselene-blog · 8 years ago
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Tre cose
A volte c’è così tanta bellezza nel mondo, che non riesco ad accettarla… Il mio cuore sta per franare. Potrei essere piuttosto incazzato per quello che mi è successo, ma è difficile restare arrabbiati quando c’è tanta bellezza nel mondo. A volte è come se la vedessi tutta insieme, ed è troppa. Il cuore mi si riempe come un palloncino che sta per scoppiare. E poi mi ricordo di rilassarmi, e smetto di cercare di tenermela stretta. E dopo scorre attraverso me come pioggia, e io non posso provare altro che gratitudine, per ogni singolo momento della mia stupida, piccola, vita. Non avete la minima idea di cosa sto parlando, ne sono sicuro, ma non preoccupatevi: un giorno l’avrete. Avrete il fortuna e il coraggio di amare una meravigliosa creatura. Perché sì, nonostante tutto quello che ho scritto in questa lettera, lei resta bellissima e io sono pazzo di lei. Ora Rebecca parlo a te, sono seduto sui gradini della chiesa in piazza Orsini del Balzo, o ‘piazza del salto’ come dice mio fratello (si vede che non ha una maestra fissata con l’arte come era la nostra). So che è strano scrivere quello che da due anni cerco di farti capire, ma non sono bravo con le parole. Però tre cose di te mi fanno impazzire e vederti suonare il piano è sicuramente tra queste. Ti ricordi quel saggio che hai fatto proprio qui in piazza? C’erano file di sedie sistemate in cerchio e il pianoforte nero era al centro. Hai iniziato a muovere le dita sui tasti, incerta e poi sempre più convinta, tanto che il suono di Onde di Enaudi copriva anche l’odore delle tisane che i bambini servivano agli spettatori. E’ paradossale sì, ma nessuno pensava più a nulla, si sentivano solo quelle note muoversi nell’aria. Ad occhi chiusi sarei riuscito a vedere le onde di cui suonavi ma ero impegnato a guardare le tue mani sottili e delicate. Forse un po’ troppo pallide se messe a confronto con la pelle dei polsi. Anche questa completamente lattea se si faceva finta di non vedere i marchi seminascosti dalle maniche del maglioncino. Segni scuri di tagli decisi, alcuni cicatrizzati, altri freschi e ancora arrossati. E quando me ne sono accorto per me la musica era finita. Un giorno eravamo al mio bar e tu come sempre eri seduta a terra dietro il bancone a scrivere. Lo fai in continuazione e non credo sia una cosa che puoi controllare. Se hai qualcosa da dirmi e io sto servendo un cliente tu non perdi tempo e lo scrivi, ci costruisci una storia intorno. Come quelle che ho letto e non mi stancherò mai di rileggere perché sono tue davvero, nascono da te e sei tu stessa a dargli forma. Quella sera scrivevi di un nuovo personaggio e tutto era silenzioso nel tuo angolo privato. Nessuno ti disturbava e perfino io così calamitato da te mi limitavo a guardarti da lontano lasciandoti immersa nella tua aurea di spensieratezza. Avevi ingoiato una caramella e subiti eri corso in bagno. Ti sono corso dietro pensando stessi male, invece avevi due dita in gola e cercavi di vomitare. E quando ti ho vista per me l’aurea era sparita.Ieri poi eravamo da te, entrambi freschi di doccia dopo un pomeriggio scoppiettante, per così dire. Avevi un semplice asciugamano arrotolato intorno al corpo, io ero in boxer sul pavimento e tu davanti allo specchio. Mi fa impazzire l’immagine che lo specchio riflette. Ci siamo noi due, insieme, un po’ stanchi ma sorridenti inquadrati dalla stessa cornice. L’asciugamano è scivolato a terra e mentre ti guardavi allo specchio il tuo sorriso è diventato una smorfia di rabbia. “Sono grassa” hai detto e io non ho potuto fare a meno di guardarti. Pelle chiara perlopiù macchiata da tagli scuri, e giusto quanta ne basta per coprire le ossa. Nulla fuori posto se non i fianchi che stanno iniziando ad appuntirsi, come i gomiti e gli zigomi. E quando ho visto avrei preferito essere cieco. Io ci provo ad arrabbiarmi con te, ad andare via e a scappare ma non ci riesco. Mi ritrovo sempre in piazza Orsini, seduto sui gradini della chiesa proprio come nel giorno in cui ti ho conosciuta. E non faccio altro che disegnare il tuo viso che nonostante tutto mi sembra ancora quello di una dea proprio come nel giorno in cui ti ho conosciuta. Spartiti per pianoforte e un taccuino in mano, ti sei avvicinata per sapere se alla Sant’Anna si poteva entrare. Ci sono piccole meraviglie che non riesco ad intrappolare in un foglio, come ad esempio la tua voce o il tuo profumo. Tutto quello che ho scritto, da quel giorno mi ha fatto impazzire di gioia: il pianoforte, lo scrivere e lo specchio. Adesso queste cose hanno cambiato chiave di lettura: tagli, vomito e ossa. Ma tranquilla non è un problema perché io sono onorato di essere pazzo per te e di te. Sono due anni che sto cercando di fartelo capire: da quando ti ho vista per me sei la più bella. Ti prego sbrigati ad arrivare altrimenti passerò la notte intera a scrivere seduto qui. Ludovico @a-u-t-o-l-e-s-i-o-n-i-s-t-a- i'm with you! ❤️
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Rosella Postorino, per esistere ci dobbiamo separare
Omar e Nada, bambini a Sarajevo nel 1992, portati via una mattina di luglio su un pullman per scampare alle bombe. In viaggio verso l’Italia lungo strade piene di macerie, per salvarsi. A cinque anni da Le assaggiatrici, Premio Campiello 2018 venduto in tutto il mondo, Rosella Postorino torna con ‘Mi limitavo ad amare te’, in libreria il 31 gennaio per Feltrinelli. Ispirato anche questa volta a…
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