#Guerra civile russa
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gregor-samsung · 7 months ago
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" Un giorno - era di maggio - che la Città [Kiev] si svegliò risplendente come una perla nel turchese, e il sole rotolò fuori per illuminare il regno dell'etmano, e i cittadini erano già in moto, come le formiche, per i loro affarucci, e gli assonnati commessi dei negozi cominciavano ad alzare fragorosamente le saracinesche, un rombo terribile e sinistro attraversò la Città. Era di timbro inaudito - né di cannone né di tuono, ma così forte, che parecchie finestre si aprirono da sé e tutti i vetri tremarono. Il rombo si ripete, attraversò di nuovo tutta la Città alta, si riversò a ondate nella Città bassa, a Podol, e, attraverso l'azzurro e magnifico Dnepr, si perde nei lontani spazi moscoviti. I cittadini si svegliarono e nelle strade cominciò lo scompiglio. Dilagò in un istante, perché dalla Città alta, Pečersk, arrivò di corsa, urlando e ululando, della gente insanguinata e dilaniata. E il rombo si ripeté una terza volta e così forte che nelle case di Pečersk cominciarono a cadere fragorosamente i vetri e il terreno tremò sotto i piedi. Molti videro allora delle donne correre con la sola camicia indosso, gridando con voci terribili. Ben presto si seppe da dove era venuto quel rombo. Era venuto da Lysaja Gora, fuori della Città, sul Dnepr, dove si trovavano depositi colossali di munizioni e di polvere. A Lysaja Gora era avvenuta un'esplosione. Per cinque giorni la Città visse aspettando terrorizzata da Lysaja Gora l'ondata dei gas asfissianti. Ma le esplosioni cessarono, i gas non si sparsero, la gente insanguinata scomparve, e la Città riacquistò il suo aspetto pacifico in ogni sua parte, ad eccezione del piccolo angolo di Pečersk dove erano crollate alcune case. Inutile dire che il comando tedesco ordinò una severa inchiesta, e inutile dire che la Città non seppe nulla sulle cause dell'esplosione. Correvano voci diverse. - L'esplosione è stata provocata dalle spie francesi. - No, è stata provocata dalle spie bolsceviche. Si finì col dimenticare l'esplosione. "
Michail Bulgakov, La guardia bianca, traduzione di Ettore Lo Gatto, Einaudi, 1967; pp. 59-60.
Nota: la prima pubblicazione incompleta di Belaja gvardija [Белая гвардия] avvenne a puntate sulla rivista letteraria sovietica Rossija nel 1925 e l'opera teatrale ricavata dall'autore sulla base delle prime due parti riscosse subito un enorme successo (si dice che lo stesso Stalin vi assistette almeno una ventina di volte). Nel 1927 l'opera completa fu stampata a Parigi mentre una edizione censurata venne diffusa in Urss solo 1966. Come molte opere sgradite al regime La guardia bianca fu conosciuta nella sua interezza dai cittadini sovietici solo nel 1989.
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sauolasa · 1 year ago
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Russia: sull'orlo della guerra civile. L'Ue: "Questione interna russa"
"Monitoriamo da vicino la situazione, siamo in contatto con i leader europei e i partner del G7": lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Putin, intanto, fa la conta degli alleati più vicini: telefonate con il bielorusso Lukashenko e il kazako Tokayev
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curiositasmundi · 2 months ago
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Elena Basile
Vorrei che i cantori della propaganda occidentale, coloro che affermano che “la guerra in Ucraina l’ha creata Putin”, che inneggiano all’Occidente perché da sempre in grado di “aiutare i Paesi a combattere per la libertà”, che recitano il catechismo neoliberale senza mostrare alcun ripensamento: tutti questi vorrei fossero deportati a Gaza o in Cisgiordania o in Ucraina a combattere al fronte e rimanessero lì inermi ad osservare la realtà del massacro, vorrei che vedessero i corpi dilaniati o bruciati dei bimbi palestinesi, che assaporassero la verità alla quale sono tanto indifferenti. Ho un‘impronta cristiana e come ho imparato sui libri di Dostoevskij, c’è una umanità che ci accomuna, una pietas che trionfa. I Giuda odierni, dinnanzi all’orrore della guerra, cadrebbero in ginocchio e finalmente smetterebbero di fare sviolinature all’Occidente bellicista: una macchina mostruosa di abusi e di crimini impuniti. Ascolterebbero l’urlo delle vittime e cadrebbero in ginocchio di fronte ai bambini palestinesi, iracheni, afghani, libici, libanesi, di fronte alle vittime dei bombardamenti di Belgrado, di fronte ai diciottenni ucraini sterminati o mutilati.
Usciamo dal moralismo e dai commoventi miti cristiani. Torniamo alla politica internazionale. Le Nazioni Unite sono state distrutte dall’Occidente. Le risoluzioni relative ai soprusi israeliani avrebbero potuto essere imposte da una mediazione tra i membri del Consiglio di Sicurezza se gli Stati Uniti non avessero voluto assicurare l’impunità a Israele. Oggi il Segretario di Stato Blinken ha la faccia tosta di affermare in pubblico che le alture del Golan (terre considerate occupate dall’ONU) possono essere utilizzate per la difesa di Israele. Il Governo criminale di Netanyahu spinge per un conflitto allargato contro Libano e Iran, e con l’esplosione di “cerca persone” semina morte tra civili e non solo tra miliziani. Il conflitto non è ancora scoppiato in virtù della saggezza diplomatica iraniana, ma i titoli dei giornali più letti si limitano a descrivere l’escalation tra Hezbollah e Israele come se fosse un evento voluto dalla provvidenza e non determinato dai comportamenti concreti di uno Stato terrorista.
I Dem Usa non hanno  voglia di farsi trascinare nel conflitto a due mesi dalle elezioni. Sono impotenti di fronte alla lobby di Israele che decide di fatto la politica statunitense, molte volte contro gli interessi americani e del popolo di Israele.
In Ucraina la superiorità russa sul campo militare è un fatto che non sarà sovvertito dall’utilizzo degli Storm Shadow. Zelenski, l’ex comico assassino del suo popolo e distruttore del suo Paese, chiamato dai giornali mainstream, eroico, intrepido e via dicendo, tenta di portare la NATO in guerra. Con un gioco delle parti e una divisione dei compiti il Parlamento europeo, guidato da donne senza cultura e senza memoria del dolore, dichiara nei fatti guerra alla Russia autorizzando l’uso di armi letali, manovrabili soltanto da militari NATO, per un attacco in profondità nel territorio russo. Washington rimane dietro le quinte e prepara la destabilizzazione nel Pacifico. BlackRock e gli altri fondi speculativi che detengono l’80% della ricchezza mondiale attendono le nuove avventure, in vista di ingenti profitti futuri.
La guerra in Ucraina non è iniziata con l’attacco russo del 2022. I signori dei maggiori giornali oscurano le voci del dissenso e strombazzano slogan senza fondamento. Signor Ezio Mauro, possibile che non conosca la Storia, che voglia distruggere i libri e la cultura? Perché non racconta ai suoi elettori della dicotomia OSCE NATO? Della strategia USA iniziata nel lontano 1997 che provocò le accorate parole di G. Kennan? Perché non racconta della guerra civile in Ucraina e della mancata applicazione degli accordi di Minsk? Perché non afferma che il principio caro all’OSCE e all’ONU di “non ingerenza negli affari interni di un altro Paese” è stato violato infinite volte da Washington e dagli Stati colonialisti europei? Possibile che sia così strabico da vedere solo l’aggressione russa, pure da considerare secondo diversi studiosi alla stregua, quella sì, di guerra preventiva (“preemptive”), per impedire l’ennesima spedizione punitiva contro le popolazioni russofone e l’assalto al Donbass da parte di un esercito che aveva incluso tra le sue fila il famigerato battaglione neonazista AZOV? Come mai a suo avviso sui giornali di maggiore impatto non vi sono voci radicali di dissenso che possano informare i lettori su una narrativa alternativa basata sui fatti documentati e non su slogan ideologici? Condivide anche lei il trionfalismo col quale Molinari ha celebrato l’assassinio di civili libanesi grazie all’esplosione dei “cerca persona”, un atto terroristico considerato dal giornalista un avanzamento tecnologico in grado di rafforzare Tel Aviv?
Mentre poniamo queste domande, i cantori dell’Occidente alla Mauro, alla Mieli, e persino alla Quirico, tanto per indicare i nomi più autorevoli, restano silenti. Alimentando nel cittadino più consapevole la percezione che esista un “quarto potere” sempre più separato, complice e autoreferenziale.
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pettirosso1959 · 5 months ago
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L'attacco terroristico dei nazisti ucraini sulla Crimea. Le forze di difesa aerea russe hanno abbattuto quattro missili americani ATACMS. Poi un altro missile, a seguito dell'impatto dei mezzi di difesa aerea, ha deviato dalla sua traiettoria di volo nel tratto finale con la detonazione della testata in aria sopra il territorio della città di Sebastopoli.
Così, mentre i russi colpiscono solo gli obiettivi militari del governo criminale di Kiev, i nazisti del governo criminale di Kiev colpiscono i civili, mirano a far morire la popolazione civile, hanno colpito la zona della spiaggia di Sebastopoli, uccidendo 5 civili, di cui 3 bambini! Altri 5 bambini in ospedale, i feriti sono 124. Questo ennesimo barbaro omicidio degli ucraini rimane senza condanna, silenzio da parte della Meloni e affini politici venduti agli USA. Insieme ai nazisti dell'usurpatore zelenskij sono ovviamente colpevoli delle uccisioni mirate dei civili russi i criminali fornitori delle armi occidentali, in questo caso gli Stati Uniti.
Quanto concerne il comportamento delle Nazioni Unite si è espressa la rappresentante del ministero degli esteri russo Maria Zacharova:
"Il Segretariato delle Nazioni Unite ha dichiarato letteralmente quanto segue in relazione all'attacco terroristico del regime di Kiev contro i civili a Sebastopoli: "Come sempre, stiamo cercando di porre fine alla guerra in conformità con la Carta delle Nazioni Unite e le risoluzioni dell'Assemblea Generale".
Questo sembra più un'ammissione della propria inutilità che un commento sulla tragedia. Sicché, potrebbero dire pure "siamo per tutte le cose buone contro tutte le cose cattive" e chiedere di utilizzare questa citazione universale in ogni occasione.
E potrebbe anche andar bene che il Segretariato delle Nazioni Unite svolgesse le sue funzioni tecniche senza immischiarsi nella politica. Ma è il contrario! Da molti anni ormai c'è una politicizzazione totale di tutte le dichiarazioni e azioni nella questione ucraina per compiacere l'Occidente e in chiave esclusivamente anti-russa.
E dato che avete iniziato a giocare sul terreno della politica, siate così gentili da riuscire a vedere le persone uccise dal regime di Kiev con armi americane sulla spiaggia e condannare l'atto di terrorismo!
Marinella Mondaini.
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claudiosuenaga · 8 months ago
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Múltiplas fontes de informação: O colapso da ponte de Baltimore foi um "ataque estratégico absolutamente brilhante" à infra-estrutura crítica dos EUA – muito provavelmente cibernética – e as nossas agências de informação sabem disso. Em termos de guerra de informação, simplesmente dividiram os EUA ao longo da linha Mason-Dixon, exatamente como na Guerra Civil.
A segunda estrada estratégica mais movimentada do país para materiais perigosos está agora inoperante há 4-5 anos – que é o tempo que dizem que demorará a recuperar. A ponte foi construída especificamente para transportar materiais perigosos – combustível, gasóleo, gás propano, azoto, materiais altamente inflamáveis, produtos químicos e cargas de grandes dimensões que não cabem nos túneis – e esta cadeia de abastecimento está agora paralisada.
A filmagem mostra que o navio cargueiro nunca chegou à faixa de aproximação do canal. Você tem que estar no canal antes de entrar nessa curva. A localização foi precisa/deliberada: escolheu uma curva do rio onde você tem que desacelerar e se comprometer – uma vez que você está comprometido naquela área não há espaço suficiente para manobrar.
Deveria ter um piloto do porto para pilotar o barco. Você não deve atravessar nenhum obstáculo sem o piloto do porto...
"Eles descobriram como nos derrubar. Contanto que você fique longe dos dentes dos militares dos EUA, poderá destruir os EUA. Somos arrogantes e ignorantes – combinação letal. Obama disse que eles iriam mudar fundamentalmente a América e assim o fizeram. Estamos em queda livre em uma montanha-russa agora – sem freios – apenas ganhando velocidade."
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pensierodelgiornoblog · 6 months ago
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Non è possibile mostrarsi per sempre diversi da ciò che si è.
“Alla gran maggioranza di noi si richiede un’ipocrisia costante, eretta a sistema. Ma non si può, senza conseguenze, mostrarsi ogni giorno diversi da quello che ci si sente: sacrificarsi per ciò che non si ama, rallegrarsi di ciò che ci rende infelici. Il sistema nervoso non è un vuoto suono o un’invenzione. La nostra anima occupa un posto nello spazio e sta dentro di noi come i denti nella bocca. Non si può impunemente violentarla all’infinito”. – Boris Pasternak, ‘Il dottor Živago‘.
Spunti di riflessione
La citazione è tratta dal celebre romando “Il dottor Živago” di Boris Pasternak. Il personaggio fa una profonda riflessione sull’ipocrisia che spesso permea la vita quotidiana delle persone. Pasternak attraverso queste parole denuncia la società, che con le sue convenzioni, obblighi e aspettative, richiede a molti di noi di essere ipocriti, di vivere una sorta di doppia vita in cui ci si mostra diversi da ciò che si è veramente.
In queste frasi si trova tutto il conflitto interiore che si origina da questo modo di vivere, più che mai attuale. Mostrarsi diversi da ciò che si è veramente è un sacrificio interiore, un continuo “violentare” la propria anima, che come ben esprime la citazione, occupa un suo spazio reale dentro di noi. Questa violenza continua alla nostra essenza interiore, al nostro vero sé, può avere conseguenze dannose sul nostro benessere psicologico e emotivo.
Non a caso, Pasternak fa anche riferimento al sistema nervoso, spiegando che questo non è semplicemente un insieme di processi biologici, ma piuttosto un’entità che riflette il nostro essere interiore. E’ importante sottolineare come vivere in un costante stato di ipocrisia può portare a uno squilibrio nel sistema nervoso, una sorta di disarmonia tra ciò che siamo veramente e ciò che mostriamo al mondo.
La riflessione di Pasternak è molto forte e ci chiede di riconsiderare l’importanza di vivere senza compromessi (sia interiori che esteriori), di essere in sintonia con il nostro vero io. Le impalcature esterne, le maschere che abbiamo costruito per difenderci nella vita, non possono sostituirsi alla nostra anima, né soffocare i nostri veri bisogni come persone che hanno una propria unicità. Dunque, bisogna rimettere in discussione tutto, qualora ci si accorga che la vita che stiamo vivendo non rispecchia noi stessi.
Se sentiamo che di fondo c’è un’infelicità che non si può colmare con semplici antitodi di distrazione, è il caso di andare a fondo per scoprire se le nostre istanze interiori trovano spazio nella nostra esistenza.
Contesto storico e conflitti umani
Per comprendere meglio il senso della citazione, dobbiamo approfondire anche il contesto storico in cui fu scritto il romanzo “Il dottor Živago”, pubblicato per la prima volta in Italia nel 1957 e poi diffuso in tutto il mondo.
Il romanzo è ambientato in Russia, principalmente durante la rivoluzione russa e la successiva guerra civile, che hanno avuto luogo tra il 1917 e il 1922. Questo periodo storico è caratterizzato da una profonda agitazione politica, sociale ed economica, con la caduta dello zarismo, l’ascesa dei bolscevichi guidati da Lenin e l’instaurazione del regime comunista.
Nel contesto della rivoluzione russa, emerse uno scontro ideologico tra il nuovo ordine socialista e le tradizioni culturali e comunitarie preesistenti. Il regime comunista cercò di plasmare la società secondo i suoi principi, promuovendo l’uguaglianza sociale e la collettivizzazione dei beni. Tuttavia, questo portò anche a una forte repressione politica, a una limitazione delle libertà individuali e a una censura culturale.
Nel mezzo di questo scenario di tumulto politico e sociale, il protagonista del romanzo, il dottor Yuri Živago, un medico e poeta, naviga tra le sfide personali e le difficoltà esterne. Il romanzo esplora temi universali come l’amore, la guerra, la perdita e l’identità individuale, offrendo anche una critica implicita al regime comunista e alla sua influenza sulla vita quotidiana delle persone.
La citazione si inserisce perfettamente in quell’ambientazione, esprimendo il conflitto psicologico del protagonista e di molte altre persone nel dover vivere in un ambiente in cui l’ipocrisia è diventata la norma. Ogni qualvolta le esigenze umane individuali divergono in modo estremo dalle pressioni sociali e politiche, si genera una tensione che indica il livello di disarmonia tra la necessità di conformarsi alle aspettative della società imposte dal regime e il desiderio di mantenere un senso di integrità e coerenza interiore.
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thegianpieromennitipolis · 2 years ago
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SENSI DELL’ARTE - di Gianpiero Menniti 
IL DESTINO 
Non è mai esistito, nella storia umana, cambiamento di regime che non porti con sé il conflitto. Ogni ordine è destinato a essere superato: le classi dirigenti più salde nei loro fondamenti si formano nell’urto opponente che annuncia un nuovo ordine. È accaduto sempre. La storia moderna e contemporanea lo narra a fare data dalle rivoluzioni americana e francese del '700, negli afflati agli stati nazionali dell'Ottocento, nella prima rivoluzione russa del 1905 e poi in quella del 1917, in Italia dal settembre 1943 alla primavera del 1945. È drammatico. Scrive Giacomo Leopardi nello "Zibaldone":
«La storia dell'uomo non presenta altro che un passaggio continuo da un grado di civiltà ad un altro, poi all'eccesso di civiltà, e finalmente alla barbarie, e poi da capo.»
Così, l'arte, che assorbe il tempo come una spugna, racconta: il "realismo russo" è lo sprofondare nelle viscere di una civiltà affaticata, sofferente, insostenibile, che ha disperso lo scopo della vita in un freddo grigiore, negli occhi spenti di volti invecchiati. Così, "Le lavandaie", un dipinto del 1901 di Abram Efimovič Archipov, conservato nella Galleria Tret'jakov a Mosca, coglie e anticipa: la figura di donna in primo piano si sofferma e medita. È l'inizio.  È un manifesto di autocoscienza. Di lì a pochi anni, sarà la sollevazione e una lunga guerra civile. Gli esiti, in quel momento, erano imponderabili. Ma il destino correva già tra gli stracci e i miasmi del vapore: gli eventi erano già segnati da quei pensieri.
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abuqasimuhammadroleplay · 2 years ago
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Jalal Haqqani
(persiano: جلال حقانی)
è un pashtun talebano che succede al padre Haissam Haqqani come capo dei talebani e ha un fratello maggiore Hibatullah Haqqani e un fratello minore Osman Haqqani.
Breve biografia
Interpretato da Elham Ehsas, Jalal Haqqani è l'ultimo figlio vivente di Haissam Haqqani. Circondato dalla guerra durante la sua educazione, Jalal crede fermamente nella causa dei talebani e si oppone fermamente ai piani di suo padre di mediare la pace con gli Stati Uniti Dopo che suo padre lo ha esiliato per aver cospirato con l'ISI, Jalal viene trovato e curato dall'ISI. il direttore generale Tasneem Qureishi. Quando l'anziano Haqqani viene ingiustamente condannato a morte per aver causato l'incidente in elicottero che ha ucciso i presidenti Warner e Daoud, Jalal prende in ostaggio Max Piotrowski per negoziare il rilascio di suo padre. Quando suo padre viene giustiziato, Haqqani uccide Max e prende il controllo dei talebani in persona, rivendicando falsamente il merito di aver abbattuto gli elicotteri e usando la sua credibilità gonfiata per rafforzare significativamente i ranghi dei talebani. Tasneem tenta di persuadere Jalal a nascondersi, ma inverte la rotta e decide di proteggerlo dopo aver visto quanto siano cresciuti i talebani sotto la sua guida. Jalal si scontra spesso con Balach, uno dei fidati luogotenenti di suo padre che lo consigliava riguardo alla pace nella regione. Alla fine punisce Balach costringendolo a compiere un attentato suicida al confine tra Afghanistan e Pakistan, dove un certo numero di agenti della CIA vengono rilasciati dalla custodia.
Atto d'amore GDR:
Ha conosciuto in precedenza Asma Aslan con la quale iniziò una relazione amorosa e divenne il padre adottivo del piccolo Jafar.
Il giorno 5 giugno, si trasferisce a New York per stare insieme ad Asma rimanendo tuttavia il leader dei talebani.
Lo stesso giorno, firmò con la leadership cinese di consegnare a loro gli uiguri che creano problemi ai territori cinesi se dovessero esserci.
Il 19 luglio, Jalal lascia New York dopo aver scoperto il tradimento della sua compagna Asma Aslan con Abdullah Zhang, dopo il tradimento Jalal lascia Asma e smette di essere il padre adottivo per il piccolo Jafar trasferendosi a Kabul in Afghanistan.
Successivamente, il leader talebano Jalal Haqqani tramite i suoi uomini conquista città importanti afghane importanti inclusa la capitale Kabul facendo fuggire il locale governo.
Trama ufficiale libera:
Successivamente il leader talebano Jalal Haqqani riuscì a conquistare l'Afghanistan tramite i suoi uomini e rifiutò il femminismo radicale dicendo che i diritti delle donne esistono nella sharia (legge islamica).
Jalal respinse le accuse infondate statunitensi e israeliane che i talebani stavano uccidendo i cristiani afghani o la minoranza Hazara di religione sciita e in seguito accettò l'offerta del presidente russo Vladimir Putin per una conferenza a Mosca in Russia.
Il 10 gennaio 2022, Jalal dichiarò guerra contro il Daesh afghano e rifiutò l'aiuto degli Stati Uniti a causa del sospetto che gli Stati Uniti non sono affidabili nel distruggere il Daesh afghano.
Il 31 gennaio, Jalal denunciò gli Stati Uniti nell'aiutare il Daesh afghano e nel reclutare gli agenti intelligence del precedente governo afghano nell'organizzazione terroristica ostile ai talebani.
Nello stesso giorno, Jalal fece aiutare la popolazione civile afghana rimasta in Afghanistan nel ottenere il cibo e rimane in contatto con il vizier Ibrahim al-Askari dell'Iran.
Il 13 febbraio, Jalal festeggiò la morte di Asma Aslan in un incidente stradale avvenuto a Londra nel Regno Unito perché lei in passato l'aveva tradito con Abdullah Zhang.
L'8 marzo, Jalal condanna l"invasione russa dell'Ucraina e invita di risolvere il conflitto con diplomazia e in modo pacifico.
Il 4 maggio, Jalal inizia a collaborare con la Cina decidendo di non interferire negli affari dello Xinjiang e accetta che gli uiguri sono separisti che devono essere rieducati e integrati nella società cinese.
In seguito, Jalal litigò con la leadership iraniana perché i talebani erano stati accusati di curarsi dei loro abitanti ma oltre questo Jalal come un musulmano sunnita Deobandi non può accettare gli insulti e fabbricazioni sciiti contro i giusti califfi Abu Bakr,Umar e Othman ma nonostante questo, l'emiro dei talebani Jalal continuò a mantenere diplomazia con la leadership iraniana.
Successivamente, Jalal fece attaccare gli Hazara che sono un etnia minoranza sciita per impedire che loro rendono l'Afghanistan sciita e la persecuzione dei sunniti ma continuò a mantenere la diplomazia con l'Iran riguardo i rifugiati afghani.
Jalal con il suo gruppo dei talebani afghani continuò ad arricchirsi e prendere gli aiuti umanitari dalle nazioni vicine e si sposò in seguito con una donna afghana talebana di nome Nadia Alizadeh.
Jalal iniziò una negoziazione con gli Stati Uniti per liberare 4 prigionieri talebani da Guantamano bay.
Jalal in seguito ottene la liberazione di un membro talebano di nome Assadullah Haroon che era stato imprigionato a Guantamano bay senza processo e accusa.
Successivamente, Jalal revocò la persecuzione contro la minoranza Hazara per mantenere i buoni rapporti con l'Iran e continuò il negoziato con Guantanamo bay per liberare i prigionieri talebani che hanno sofferto e subito torture.
L'8 luglio 2022, Jalal annunciò l'uccisione dell'emiro del Daesh afghano Ramadan Wali e fece pubblicare una foto del suo cadavere.
Successivamente, Jalal rispose agli Stati Uniti sulla revoca dell'Afghanistan come alleato non NATO dichiarando che non gli interessa e nemmeno crede che la NATO abbia mai portato benefici piuttosto l'opposto.
In seguito alle tensioni crescenti tra l'emirato dell'Arabia e il califfato sciita di Abu Qasim Muhammad, Jalal si dichiara neutrale purché non creano problemi in Afghanistan e non supportato ISIS-K rimanendo in contatto e visitando entrambi.
Jalal fece poi listare ISIS-K (Islamic State of Khorasan) come organizzazione terroristica.
Il 3 agosto, Jalal condanna l'uccisione del suo alleato Ayman al-Zawahiri nel giorno 31 luglio da parte degli Stati Uniti condannandolo come un attacco che hanno violato gli accordi di Doha ma allo stesso lui decise di non attaccare gli Stati Uniti e accettò il premio dal FBI di 40 millioni di dollari per non causare tensioni sebbene lui iniziò a sospettare che alcuni membri talebani abbiano dato informazioni agli Stati Uniti dove si trovava Ayman al-Zawahiri e rimase in allerta.
Successivamente si rivela che la persona morta non era Ayman al-Zawahiri ma erano morti in realtà 10 civili e che la persona seppellita di recente era uno dei civili morti nel raid della CIA statunitense.
Il 13 agosto, Jalal smise di negare l'uccisione di Ayman al-Zawahiri non avendo altre scelte e fece sparare le proteste femminili poi fece congratulazioni a Yasser El-Sayed per essere diventato il nuovo leader di al-Qaeda.
Il 3 ottobre, Jalal per non rischiare di spaccare il movimento talebano continuò ad accosentire ai talebani ultraconservativi violentare e reprimere le donne afghane, il ministro dell'educazione si dimette a causa del fatto che non era d'accordo escludere le donne dall'educazione e fu messo invece un ministro più ignorante e che non riesce né leggere né scrivere ma solo parlare senza nemmeno comprendere quello che dice mentre il precedente ministro talebano dell'educazione è stato nominato capo della città di Dar al-Afta.
I talebani più moderati furono molto infelici ed estremamente delusi che ancora una volta i talebani ultraconservativi hanno avuto il sopravvento sulla leadership talebana e che le donne afghane sono state escluse.
Jalal si aspetta nel frattempo che l'intero Afghanistan collassa economicamente avendo ancora sanzioni dagli Stati Uniti da parte del presidente statunitense James Sawyer.
Lo stesso giorno, Jalal fece nominare un ex detenuto di Guantanamo-bay, Jafar al-Iraqi come comandante per un'unità militare talebana.
Il 16 novembre, Jalal fece installare la legge della sharia in Afghanistan e fece anche bannare le donne dalle palestre e bagni pubblici.
Il 15 dicembre, Jalal fece ospitare Walid Bin Attash a Kabul in Afghanistan sperando che sia collaborativo a fermare ISKP dell'Afghanistan prima che sia troppo tardi.
Nello stesso giorno, Jalal assiste alla nascita del suo primo figlio Omar Haqqani avuto da sua moglie Nadia Alizadeh.
Il 18 dicembre, Jalal fece inviare forze speciali talebane nella locazione appena trovata dove abita l'emiro dell'ISKP, Musa Abdullah Ghani e quest'ultimo viene ucciso.
Il 21 dicembre, Jalal fece ospitare Salman Kolbani a Kabul in Afghanistan  e fece bannare le donne dalle università permettendo l'istruzione solo agli uomini afghani e bambini maschi.
Il 20 febbraio, Jalal fece trasformare le ex basi militari straniere in zone speciali economiche.
Parenti:
Bunran Latif (nonno)
Haissam Haqqani (padre, deceduto)
Nadia Alizadeh (moglie)
Omar Haqqani (figlio avuto da Nadia)
Hibatullah Haqqani (fratello)
Warina Alizadeh (cognata)
Osman Haqqani (fratello)
Farah Alizadeh (cognata)
Asma Aslan (ex compagna, deceduta)
Jafar al-Sufyan (ex figlio adottivo, deceduto)
Tasneem Qureshi (zia)
Aayan Ibrahim (cugino, deceduto)
Nazionalità:
Afghano
Religione:
Islam sunnita Deobandi
Data di nascita:
15 giugno 1991
Lingue:
Pashto e arabo
Etnia:
Pashtun
Alleati:
-Abu Qasim Muhammad
-Akram Reza
-Walid Bin Attash
-Saif al-Adel
Ex alleati:
-Osama Bin Laden (deceduto, ex leader di al-Qaeda)
-Ayman al-Zawahiri (deceduto, ex leader di al-Qaeda)
-Yasser El-Sayed (deceduto,ex leader di al-Qaeda e successore di Ayman al-Zawahiri)
Prestavolti:
-Elham Ehsas
-Freddie Thorp
-Nick Massouh
-Jason Canela
-Artur Beterbiev
-Mehdi Merali
-Kori Sampson
-Daniel Feuerriegel
-Fawad Khan
-Javid Faisal
-Mustafa Sejari
-Raphael Spezzotto
-Stephen Hailo
-Farshad Farahat
-Mustafa Haidari
-Raffi Barsoumian (pv attuale)
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gcorvetti · 1 year ago
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Opinioni controverse.
Ieri quell'idiota dell'uruguaiano, che un giorno mentre ero dietro il municipio su una panchina con delle amiche e ci stavamo divertendo con la coda dell'occhio l'ho visto e appena mi ha visto è tornato indietro cercando di evitarmi al che l'ho brincato e lui ha subito detto "Sono al telefono", l'ho abbracciato per fargli capire che non ho nulla contro chi mi critica aspramente dandomi del fascista o del putiniano il problema è il tuo io non sono ne l'uno ne l'altro. Dicevo ieri ha fatto partire la solita solfa su un video che ho postato del Dibba che parla del problema del servilismo dell'UE verso gli USA, sicuramente non ha guardato il video, mi ha inondato delle solite frasi, dei soliti link, gli ho fatto anche notare sta cosa ma non gli è passato per la testa vuota che si ritrova. Gli ho fatto vedere come gli USA hanno sempre manipolato le elezioni Italiane e questo sembra che lo sa almeno l'avrà sentito dire, di Gladio, la P2 e compagnia bella; poi quando la discussione è caduta sul fatto che gli ho detto che dal 2014 gli ucraini con i soldi degli yankee hanno iniziato una guerra civile contro i russofoni del donbass è partito con dirmi che sono putiniano e che è una falsità, ma questo l'ho letto solo stamane. Gli ho raccontato della mia esperienza su twitter proprio a proposito degli Azov, nazisti, e lui ha tirato fuori che è propaganda e che non si sarebbe mai aspettato che io facevo dell'apologia di putin, a me, che mi sta sul cazzo sia lui che biden che se potessi li prenderei a mazzate sulle gengive entrambi, postandomi un video in russo (va bè poteva evitarselo) e un articolo di contro propaganda russa (in inglese sto qua) che dice che è una cosa che si è inventato putin. Quindi stamane ho risposto per le rime, ribadendo le cose che gli ho detto altre volte, quando uno è de coccio non ci puoi fare niente, ponendogli anche alcuni quesiti tipo :"Perché quando io parlo del passato tu dici che è passato, mentre quando lo fai tu è una cosa che si deve tenere a mente?" Nel senso che lui può e io no? Va bè, solite cose che si devono affrontare in momenti così tumultuosi dove chi è dentro la caverna crede che quello che vede e gli dicono sia vero e inconfutabile. La verità è che c'è paura da queste parti, paura che nonostante i rinforzi NATO (USA e UK) al confine russo, questi invadano lo stesso, ma per quanto stronzo putin non è scemo, invadere un paese dell'alleanza atlantica significherebbe tirarsi dietro tutti gli alleati e fino a quando si tratta di uno contro uno penso che lo possa gestire, ma una ventina contro uno armati fino ai denti non so quanto gli convenga. Poi mettiamo anche che lo faccia e invece di entrare qua in Estonia sfondi in Polonia, visto che sono stati così simpatici ultimamente, con l'appoggio della Bielorussia che sappiamo che è di parte, scoppierebbe il putiferio, una terza guerra mondiale ufficiale, ma questo non penso (spero proprio) non sia il piano di vladimiro, anche perché così taglierebbe i ponti completamente con l'Europa.
Aspetto comunque una risposta dal coglione, ho già pronta l'arma affilata bene, un video che ho visto stamattina dell'altro ieri di piazza pulita che fa la cronaca della controffensiva ucraina in russia, dove un militare dice chiaramente che è di destra e che non c'è niente di male, tranne il fatto che le armi che gli diamo sono per difesa e non per attaccare, va bè ma ci sta è una guerra e di solito si contrattacca, il servizio poi fa vedere il reparto ginecologico di un ospedale con le varie problematiche del momento, quindi un servizio bipartisan e non propagandistico, lo posto va e vado che ho da fare.
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gregor-samsung · 1 year ago
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" Per tutta la vita fino al 1914 Kozyr' era stato maestro di villaggio. Nel '14 era andato alla guerra in un reggimento di dragoni e verso il 1917 era stato fatto ufficiale. L'alba del 14 dicembre '18 lo trovò colonnello dell'armata di Petljura, e nessuno al mondo (lui meno degli altri) avrebbe saputo dire come ciò fosse accaduto. Era accaduto perché la guerra per lui era una vocazione, mentre la professione di maestro era stata soltanto un lungo e grosso errore. Del resto, così capita molto spesso nella nostra vita. Per una ventina d'anni, uno si occupa di qualche cosa, per esempio, di diritto romano, e il ventunesimo anno, ad un tratto, si accorge che il diritto romano non c'entra, che egli non lo capisce e non lo ama neppure, perché è un bravo floricultore e arde d'amore per i fiori. Ciò dipende, bisogna supporre, dall'imperfezione del nostro ordinamento sociale, per cui gli uomini il più delle volte trovano il proprio posto soltanto verso la fine della vita. Kozyr' lo aveva trovato verso i quarantacinque anni. E fino a quel tempo era stato un cattivo maestro, crudele e noioso.
- Dite ai ragazzi che escano fuori e montino a cavallo, - disse Kozyr', e si strinse sulla pancia la cinta che scricchiolò. Fumigavano le bianche case del villaggio di Popeljucha, e le quattrocento sciabole di Kozyr' uscirono in ordine di battaglia. Nelle file della colonna ondeggiava il fumo delle machorka e il massiccio stallone baio di Kozyr' si moveva nervosamente sotto il suo cavaliere. Le slitte della salmeria cigolavano e si snodavano per mezzo chilometro dietro il reggimento. Il reggimento dondolava sulle selle, e subito dopo Popeljucha alla testa della colonna sventolò sull'asta la bandiera a due colori: una striscia azzurra e una striscia gialla. Kozyr' non poteva sopportare il té, e a qualunque altra cosa la mattina preferiva un sorso di vodka. Amava la vodka imperiale. Per quattro anni non ce n'era stata, ma sotto l'etmano essa era ricomparsa in tutta l'Ucraina. Dalla borraccia grigia la vodka passò come una fiamma allegra nelle vene di Kozyr' e passò anche nelle file dei soldati dalle fiaschette prese nel deposito di Belaja Cerkov'. "
Michail Bulgakov, La guardia bianca, traduzione di Ettore Lo Gatto, Einaudi, 1967; p. 116.
Nota: la prima pubblicazione incompleta di Belaja gvardija [Белая гвардия] avvenne a puntate sulla rivista letteraria sovietica Rossija nel 1925 e l'opera teatrale ricavata dall'autore sulla base delle prime due parti riscosse subito un enorme successo (si dice che lo stesso Stalin vi assistette almeno una ventina di volte). Nel 1927 l'opera completa fu stampata a Parigi mentre una edizione censurata venne diffusa in Urss solo 1966. Come molte opere sgradite al regime La guardia bianca fu conosciuta nella sua interezza dai cittadini sovietici solo nel 1989.
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kneedeepincynade · 2 years ago
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Before we continue with today's post we would like to raise awareness toward the earthquake that happened today in Turkey and Siria, Russia and China as well as most of the world have already mobilized toward helping the affected countries,if you can find a charity and donate to the victims.
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
⚠️ AZIENDE DI STATO CINESI HANNO FORNITO APPARECCHIATURE DI NAVIGAZIONE, COMPONENTISTICA E TECNOLOGIE A DUPLICE USO ALLA FEDERAZIONE RUSSA ⚠️
📰 Secondo una revisione condotta dal Wall Street Journal (❗️) sui Dati Doganali della Federazione Russa, la Cina avrebbe fornito (e starebbe tuttora fornendo) attrezzature militari, Tecnologie a Duplice Uso, Tecnologia per la Guerra Elettronica e parti di Caccia da Combattimento a Compagnie di Difesa di proprietà del Governo Russo, poste sotto sanzioni dagli Stati Uniti e dall'Unione Europea ⚙️
💭 Per quanto riguarda i mesi precedenti (prima di questa notizia), sappiamo che:
🔺Le esportazioni cinesi in Russia di Ossido di Alluminio, essenziale per la produzione in certi settori militari, sono aumentate di oltre 400 volte - Fonte 📄
🔺Le spedizioni cinesi di Chip in Russia, utili sia in ambito civile che militare, sono raddoppiate - Fonte 📄
🔺La Changsha Tianyi Space Technology Research Institute Company Ltd, Società Cinese che si occupa della produzione di Satelliti, avrebbe fornito immagini satellitari di località in Ucraina di alta qualità alla PMC Wagner, permettendole di condurre le sue operazioni militari - Fonte 📄
📄 Secondo la Revisione condotta dal WSJ, la maggior parte delle importazioni russe di Tecnologie a Duplice Uso provenivano dalla Cina, segnale che l'aiuto che la Repubblica Popolare Cinese sta fornendo alla Russia non è solamente di natura economica, ma anche militare 🪖
🧾 Ecco ciò che fuoriesce dai Registri Doganali:
🔺La Società di Difesa "保利科技有限公司", di Proprietà Statale, ha spedito - in data 31/08/2022 - Apparecchiature di Navigazione alla Società Statale Russa JSC Rosoboronexport per Elicotteri Mi-17 🚁
🔺Il conglomerato "AVIC - Aviation Industry Corporation of China" - di Proprietà Statale, facente parte del SASAC, la Commissione per la Supervisione e l'Amministrazione delle Attività Statali, ha fornito - il 24 ottobre - numerosi pezzi per Caccia Multiruolo Su-35 (usati dalla Russia nell'Operazione Militare Speciale) ad una sussidiaria della ROSTEC, Holding Statale Russa operante nel Settore della Difesa e delle Tecnologie Avanzate, per 1,2 milioni di dollari 🇷🇺
🔺La "China Taly Aviation Technologies Corporation", Società Commerciale di Proprietà Statale operante nei Settori delle Tecnologia, dell'Industria e del Commercio relative all'Aviazione, ha fornito - il 04/10/2022 - componentistica alla "Almaz-Antey Corporation", Compagnia Statale Russa che si occupa di Sistemi di Difesa Anti-Aerea. Si tratta di componenti per il Sistema Radar 96L6E, utilizzato dalla Russia per rilevare Caccia, Missili e Droni nemici come parte del Sistema S-400 🚀
🔺La "SINNO ELECTRONIC CO. LTD", con sede a Hong Kong, già posta sotto sanzioni dal Dipartimento del Tesoro degli USA, ha inviato più di 1.300 spedizioni tra Aprile e Ottobre 2022 alla KRET, Azienda di Stato della Russia, sussidiaria della ROSTEC, per un valore di due milioni di dollari 📊
🤔 Alcune aziende citate però, hanno affermato di non avere inviato nulla alla Russia, tipo la "Fujian Nanan Baofeng Electronics Co., Ltd", che - secondo il Report - avrebbe fornito un'Antenna Telescopica per un RB-531BE, utilizzando come intermediario tra Cina e Russia un'Azienda Statale del Settore della Difesa dell'Uzbekistan, paese membro dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai 🇨🇳
💬 Wang Shaofeng, Direttore Generale dell'Azienda, ha affermato che il nome ufficiale della sua azienda non include "Nanan", e che un'altra azienda avrebbe potuto utilizzare illegalmente il nome della sua azienda, e che non produce antenne telescopiche, dichiarando che il Report "manca di basi fattuali, ed è incoerente coi fatti" - è certamente più probabile che siano state le Aziende di Stato ad aver fornito la componentistica, e non questa azienda 🤔
Silverado Policy Accelerator, Think Tank USA con sede a Washington, ha affermato - in un suo Report - che la Russia "fa sempre più affidamento sulle importazioni di Beni e Tecnologie a Duplice Uso dalla Cina, per soddisfare le sue esigenze militari" 🪖
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⚠️ CHINESE STATE COMPANIES SUPPLIED NAVIGATION EQUIPMENT, COMPONENTS AND DUAL-USE TECHNOLOGIES TO THE RUSSIAN FEDERATION ⚠️
📰 According to a review conducted by the Wall Street Journal (❗️) on Customs Data of the Russian Federation, China has supplied (and is still supplying) military equipment, Dual-Use Technologies, Electronic Warfare Technology and Fighter Fighter parts to Companies of Defense owned by the Russian Government, placed under sanctions by the United States and the European Union ⚙️
💭 Regarding the previous months (before this news), we know that:
🔺Chinese exports to Russia of Aluminum Oxide, essential for production in certain military sectors, have increased more than 400 times - Source 📄
🔺Chinese shipments of Chips to Russia, useful in both civilian and military fields, have doubled - Source 📄
🔺Changsha Tianyi Space Technology Research Institute Company Ltd, a Chinese company that manufactures satellites, allegedly provided high-quality satellite images of locations in Ukraine to PMC Wagner, allowing it to conduct its military operations - Source 📄
📄 According to the Review conducted by the WSJ, the majority of Russian imports of Dual-Use Technologies came from China, a sign that the aid that the People's Republic of China is providing to Russia is not only economic but also military 🪖
🧾 Here's what comes out of the Customs Registers:
🔺The State Owned Defense Company "保利科技有限公司", shipped - on 08/31/2022 - Navigation Equipment to the Russian State Company JSC Rosoboronexport for Mi-17 Helicopters 🚁
🔺The state-owned conglomerate "AVIC - Aviation Industry Corporation of China" - part of SASAC, the Commission for the Supervision and Administration of State Activities, supplied - on October 24 - numerous parts for Su-35 Multirole Fighter (used by Russia in the Special Military Operation) to a subsidiary of ROSTEC, the Russian State Holding operating in the Defense and Advanced Technologies Sector, for 1.2 million dollars 🇷🇺
🔺The "China Taly Aviation Technologies Corporation", a State-owned Commercial Company operating in the Aviation Technology, Industry and Commerce Sectors, supplied - on 04/10/2022 - components to the "Almaz-Antey Corporation", a Russian State Company dealing with Anti-Aircraft Defense Systems. These are components for the 96L6E Radar System, used by Russia to detect enemy Fighters, Missiles and Drones as part of the S-400 System 🚀
🔺The "SINNO ELECTRONIC CO. LTD", based in Hong Kong, already placed under sanctions by the US Treasury Department, sent more than 1,300 shipments between April and October 2022 to KRET, the State Company of Russia, a subsidiary of ROSTEC , worth two million dollars 📊
🤔 However, some companies mentioned claimed that they had not sent anything to Russia, such as the "Fujian Nanan Baofeng Electronics Co., Ltd", which - according to the Report - would have supplied a Telescopic Antenna for an RB-531BE, using it as an intermediary between China and Russia a State Enterprise of the Defense Sector of Uzbekistan, a member country of the Shanghai Cooperation Organization 🇨🇳
💬 Wang Shaofeng, general manager of the company, said that his company's official name does not include "Nanan", and that another company may have used his company name illegally, and that he does not produce telescopic antennas, stating that the Report "lacks factual basis, and is inconsistent with the facts" - it is certainly more probable that it was the State Companies that supplied the components, and not this company 🤔
Silverado Policy Accelerator, Think Tank USA based in Washington, stated - in its Report - that Russia "increasingly relies on imports of Dual-Use Goods and Technologies from China to meet its military needs" 🪖
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fredborges98 · 1 month ago
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George Washington Gale Ferris Jr. (1859 - 1896) foi o engenheiro civil americano que criou a roda-gigante original para a Exposição Universal de 1893 em Chicago. Ferris era pós-graduado no Instituto Politécnico Rensselaer e construtor de pontes em Pittsburgh, na Pensilvânia.
A roda-gigante foi criada para unir o público em busca de diversão e oportunidades de comércio. Ao longo do tempo, se tornou um símbolo de parques de diversões e ponto turístico de várias cidades.
A roda-gigante mais antiga do mundo ainda em operação é a Wiener Riesenrad, em Viena, Áustria. Ela foi construída em 1897 para homenagear o 50º Jubileu do Imperador Franz Josef I.
Os acidentes em parques de diversão podem acontecer por diversos motivos, como:
Falha mecânica.
Pode ser causada por desgaste, uso excessivo ou falta de manutenção. Por exemplo, uma montanha-russa pode descarrilar, um carrossel pode parar de repente ou uma tirolesa pode quebrar.
Erro humano.
O cansaço, a fome ou o sono podem afetar o desempenho dos operadores, especialmente durante a alta temporada. O uso de álcool ou drogas também pode aumentar a probabilidade de erros.
Falhas de projeto.
As atrações precisam ser testadas antes de serem disponibilizadas ao público para identificar falhas que possam causar ferimentos.
Escorregão e queda.
Podem ser causados por líquido derramado, destroços ou outros materiais.
Descarga elétrica.
A falta de cuidado com as ligações elétricas dos brinquedos pode causar descargas elétricas que podem ser fatais.
Choque com obstáculos.
Os brinquedos que se chocam com obstáculos podem causar fraturas na coluna e paralisia.
"Não existe mais o sonho, o que existe é a luta pela sobrevivência!"Moradora que está na eminência de perder seu lar nos EUA por conta da economia desregulamentada americana que permite que conglomerados econômicos por meio das " Private Equity" retirem seus lares e os governos pouco ou nada podem fazer.
A "Roda Gigante" traz indignidade à vida humana.
Por: Fred Borges
Esse é um texto provocante onde utilizo a roda gigante de um grande parque de diversões itinerante onde ninguém se diverte, os palhaços estão tristes e os palhaços são a própria população mundial, não importa se países desenvolvidos, "em desenvolvimento" há séculos, de primeiro ou terceiro mundo, por diferentes razões as pessoas estão perdendo seu lares, seus tetos, desestruturados recorrem a "táticas de fuga"; se drogam, até mesmo cometem suicídio, e diante dessa tragédia, fora as tragédias das guerras, vivemos direta ou indiretamente o empobrecimento, o flagelo, a tragédia.humana de Victor Hugo em " Les Misérables" sem perspectivas, com pranto, palafitas de pau ou papelão em ruas emporcalhadas, sem saneamento, sem saúde básica, sem segurança, sem empregos de qualidade onde só cabe a sobrevivência.
Aqui estão algumas estatísticas sobre moradores de rua em alguns países:
Estados Unidos: Em 2023, o país tinha mais de 650 mil pessoas em situação de rua, o maior número desde 2007.
Brasil: Em dezembro de 2022, 236.400 pessoas estavam em situação de rua no Brasil, o que corresponde a 1 em cada 1.000 pessoas no país.
Japão: 4.977 pessoas em situação de rua.
Alemanha: 262.600 pessoas em situação de rua.
Reino Unido: 227.000 pessoas em situação de rua.
França: 300.000 pessoas em situação de rua.
Itália: 96.197 pessoas em situação de rua.
Canadá: 235.000 pessoas em situação de rua.
Austrália: 122.494 pessoas em situação de rua.
Coreia do Sul: 11.000 pessoas em situação de rua.
Quase 24 mil maiores de 60 anos não têm um lar para viver no Brasil; em São Paulo, onde estão metade deles, o segmento já representa 12% do total de sem-teto.
Levantamento do Observatório Brasileiro de Políticas Públicas com a População em Situação de Rua, grupo ligado a Universidade Federal de Minas Gerais (UFMG), revelou que o Brasil possui 23.693 idosos vivendo nas ruas de todo país. O número representa quase 10% do total de pessoas nessa condição.
Outro problema, mas também dentro do mesmo contexto, é a ascensão social no Brasil que se revela uma das mais difíceis do mundo. Estamos numa roda gigante que só desce e estaciona lá embaixo mesmo, e pior, escava buracos sombrios, frios, inseguros da moradia em ruas, ela apresenta uma pane social em nível econômico, político e que dificilmente terá conserto. Há uma falta e falha( incompetência ) de políticas públicas que poderiam resolver ou pelo menos amenizar a situação, mas como conter o corte numa jugular interna com band-aid?
E o que dizer de países desenvolvidos onde esta roda apesar de funcionar se torna cada vez mais cara o acesso a questões básicas como a própria moradia.
A Alemanha soma mais de 600 mil pessoas sem moradia, das quais 50 mil são moradores de rua. Governo alemão quer erradicar problema até 2030, mas até agora tem falhado em cumprir suas metas.Junto com a falta de moradia vem junto outros problemas tão negativos quanto da moradia, para não dizer dramáticos como a insegurança alimentar, pessoas estão sofrendo de desnutrição, logo problemas como diabetes, problemas coronários, câncer dentre outros somam-se a tragédia daqueles que perderam seu lar, foras as doenças " invisíveis" como as psicológicas e psiquiátricas que enchem os consultórios e clínicas especializadas.E para àqueles que não recebem esses tratamentos especializados ficam tedenciosamente inclinados as drogas, ao alcoolismo, anfetaminas, jogos de azar( BETS), provocando uma onda ou um tzunami que retira toda a "água" da praia, avolumando o oceano das misérias prontas a ceifar vidas!
Alugueis cada vez mais caros, prestações exorbitantes, grandes corporações investindo no mercado imobiliário e especulando o preço destes aluguéis e prestações , desemprego, altas taxas inflacionárias, programas ou políticas públicas ineficientes fazem a roda gigante estar parada no alto para os ricos e embaixo para os pobres ou miseráveis.Onde não há mobilidade ou ascenção social não há acessibilidade a oportunidades de melhoria da qualidade de vida, logo a riqueza é concentrada, a desigualdade é crescente, quem nasce pobre, morrerá pobre ou miserável, talvez com a ilusão de que ter determinadas posses o façam ter a sensação de estarem melhorando de vida, um efeito oscilante promovido pela ignorância coletiva,mas são só as demandas educacionais, políticas ou sociais " apertarem o cerco" que toda a sensação de riqueza desmorona e o sonho torna-se um pesadelo pela sobrevivência , sem educação, sem saneamento, sem saúde, sem segurança todos estão trancados na luta pela sobrevivência, no elevador ou roda gigante social por falha " mecânica" , " erro humano", " Falha de projeto", " escorregão e queda" , " descarga elétrica" ou " choque com os obtáculos" da vida,tendo como responsáveis nós, população, que elegeu desgovernos, agentes públicos ou políticos incompetentes, sistemas disfuncionais, equivocados, debilitados não de recursos financeiros mas de recursos humanos que não sabem ou não querem, pelas próprias conveniências, que a roda rode, o dinheiro circule, enfim haja a distribuição da "riqueza" pelo "educação fundamental" " inclusiva" ," diversa" ou " reparadora",mas a pobreza é estrutural, e assim o acesso a liberdade democrática daquilo que Bill Gates declarou um dia: " Você pode nascer pobre e esse fato não é culpa sua, culpa é você morrer pobre!"Culpa da " Roda Gigante"!
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alephsblog · 2 months ago
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Il programma comune della prossima alleanza di destra nazional populista c’è già, e va dal posizionamento internazionale dell’Italia sul fuso di Mosca o di Trump, ammesso che sia diverso, al no alla maggiore integrazione politica ed economica dell’Europa federale, dal panpenalismo sulla giustizia ai decreti sicurezza, dal no al referendum sulla cittadinanza al deciso abbandono dell’Ucraina all’imperialismo russo, grazie anche alla tecnologia Starlink di Musk, la stessa per cui secondo il Foglio vale la pena investire i fondi del Pnrr, che secondo le ultime notizie provenienti dal fronte i russi usano per pilotare i droni iraniani lanciati per uccidere i civili ucraini. Tutto questo, ovviamente, mentre impediamo agli ucraini di usare le armi per colpire gli obiettivi militari russi e ci dimentichiamo che Musk staccò Internet agli ucraini quando si accorse che i droni di Kyjiv stavano per affondare la flotta russa sul Mar Nero.
La possibile vittoria di Trump ha già avviato l’allineamento delle forze populiste, ma non è detto che questo riposizionamento si interrompa in caso di elezione di Kamala Harris, e sempre che Trump non scateni la guerra civile americana come provò a fare il 6 gennaio 2021 (leggete il formidabile saggio “Insurrezione” di Robert Kagan edito da Linkiesta Books per capire in che guai si trova l’America).
Far finta di non vedere gli spericolati giochi di potere dei treccartari italiani è da incoscienti, perché la loro scommessa su Trump (e Putin) vuol dire spaccare l’Europa, costringerci a pagare con i nostri soldi la difesa continentale a discapito di sanità, scuola e pensioni, oppure consegnarci chiavi in mano alla Russia o alla Cina.
L’Italia, al contrario di altri Paesi occidentali, non è riuscita a creare un’alternativa credibile al populismo, mentre l’unico partito costituzionale e repubblicano, il Partito democratico, è guidato da apprendisti stregoni incapaci di padroneggiare il fuoco che continuano ad alimentare illudendosi di poterlo domare.
L’America è nei guai, noi di più. Gli americani almeno hanno a disposizione un’alternativa credibile al caos, noi no. Noi come sempre aspettiamo che arrivi la cavalleria a salvarci. Il 5 novembre sapremo se arriverà o se, un secolo dopo la prima famigerata esperienza, marceremo verso una Seconda Era Illiberale Italiana.
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aresdifesa · 7 months ago
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Improvviso cambio ai vertici della difesa russa Il Presidente russo Vladimir Putin ha annunciato la nomina di Andrei Belousov, un economista civile, come nuovo ministro della Difesa. Questa mossa a sorpresa, con l’offensiva di Mosca in atto in Ucraina, sembra rientrare nell’obiettivo di Putin di preparare la Russia per una possibile guerra economica di lungo periodo, sfruttando al meglio il bilancio della difesa e promuovendo l’innovazione per vincere in Ucraina. Putin ha anche proposto di promuovere Sergei Shoigu, l’attuale ministro della Difesa, a segretario del Consiglio di sicurezza russo al posto di Nikolai Patrushev al quale non è stato ancora conferito un nuovo incarico. Shoigu nella sua
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jacopocioni · 7 months ago
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Obbedire e combattere
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Avevo già parlato di questo autore fiorentino, Sergio Flaccomio, dopo aver letto il suo libro “I falchi del deserto”, che narrava delle sue esperienze in Africa come aviatore nel Secondo conflitto.
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Questa è la sua seconda opera, Obbedire e combattere- Nonostante l’inferiorità tecnica dei velivoli italiani, Sergio con i suoi compagni ha cercato sempre di assolvere ai suoi doveri di militare. Certo, ammette l’autore, volare e combattere su aerei da caccia come Spitfire (inglese), Messerchmitt (tedesco), o Mustang (americano) sarebbe stata sicuramente tutta un’altra storia… mezzi superiori, più potenti, meglio armati e non soggetti ai difetti che un’ economia autarchica come quella fasciata non poteva risolvere. Bisognava allora accontentarsi di aerei costruiti con progetti ormai superati, che prevedevano ancora l’uso del motore con i pistoni a disposizione stellare, dunque più lenti, ingombranti e raffreddati ad aria. Questo mentre sia nemici, che alleati, adottavano già da tempo motori con cilindri disposti in linea, ben più potenti ed efficacemente raffreddati a liquido. Quando le aviazioni nemiche nella loro flotta vantavano quadrimotori da bombardamento, gli italiani ancora insistevano sui vetusti, lenti ed ingombranti bimotori, o i meglio riusciti trimotori, ma pur sempre lentissimi e superati.
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Non va poi sottovalutata la confusione tutta italiana creata con l’adozione di ben sette tipi diversi di bombardieri e di cinque caccia, con quattordici tipi di motori, tutti ovviamente differenti tra loro, che mettevano in seria difficoltà sia la fornitura, che lo stoccaggio dei pezzi di ricambio. L'unico veicolo che avrebbe potuto fare la differenza sarebbe stato il Macchi 205, l’unico dotato di due cannoncini, veloce e agile. Teoricamente pronto a giugno del ’40 entrerà in azione solo nel ’43, con pochi esemplari, ma ormai il conflitto aveva già trovato i suoi vincitori
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Così per tutta la guerra, ancora si combatterà con il biplano CR 32 e CR 42 Fiat, aerei riesumati dal primo conflitto ed antiquati. Seppur affidati a piloti coraggiosi dalle indubbie capacità, la tecnologia di questi apparecchi era vergognosamente superata. Aerei che erano stati impiegati come pattuglia acrobatica, come la “Fougier”, che con essi eseguiva una complessa serie di evoluzioni. Pensate che per dimostrare la loro preparazione, i piloti volavano legati tra loro con un nastro azzurro, che univa ben cinque velivoli, nonostante fossero coinvolti in complesse evoluzioni, riuscivano ad atterrare con quel nastro assolutamente integro! Non dimentichiamoci poi delle transvolate oceaniche, vere e proprie imprese, con i raid di Balbo, di De Pinedo e di Farrarin, piloti famosi in tutto il mondo. Furono le loro imprese ad aprire le rotte per l’aviazione civile, che si sarebbero rivelate più efficaci e veloci della lenta navigazione navale transoceanica. Flaccomio difende a spada tratta i suoi compagni, che non si sono mai tirati indietro, anche davanti all’impossibile, combattendo per altro una guerra senza ideali, ma sempre assolvendo al proprio dovere con indiscutibile coraggio.
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Pensate che ancora nel '42 si montavano sugli aerei mitragliatrici calibro 12,7, completamente inoffensive sulle fortezze volanti americane, tanto che Superaereo (lo Stato Maggiore dell’Aereonautica), consigliava ai suoi piloti di colpire due o tre punti deboli in particolare per cercare di abbattere questi mostri volanti. Colpire questi punti si rivelava una fallimentare roulette russa che esponeva i piloti ad essere bersagliati sia dai caccia nemici che dalle mitragliere delle fortezze!
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Non parliamo poi delle bombe in dotazione, troppo leggere e costruite con pareti talmente sottili che le loro schegge erano assolutamente innocue, tanto da provocare danni risibili alle strutture colpite. Semplici inutili e rumorosi petardi. I piloti italiani erano nonostante tutto ben preparati, seguivano un addestramento all’altezza e imparavano tattiche di battaglia efficaci, ma avendo pochi aerei a disposizione, lenti, male armati, mal equipaggiati e con un endemica scarsità di carburante a disposizione, il loro apporto al conflitto risultava insufficiente.
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I piloti dei caccia adottavano con efficacia l’attacco frontale. Picchiando dall’alto su un bombardiere cercavano di colpirne i motori, i piloti o i serbatoi. Ma le velocità contrapposte riducevano il tempo per poter colpire efficacemente. Al contrario, attaccando la coda della fortezza volante, le velocità dei due velivoli si uniformano, ma c’era il forte pericolo di essere colpiti dai mitraglieri alloggiati in coda, solitamente armati con grossi calibri e canne binate. Lateralmente invece era molto difficile colpire l’obbiettivo a causa sia della velocità che della limitata esposizione offerta dalla sagoma nemica. Con l’attacco dal basso invece era possibile colpire il ventre, che risultava meno corazzato e dove per altro erano più esposti i serbatoi di carburante. L’azione doveva comunque essere repentina e il pilota doveva allontanarsi dai tiratori nemici cercando di mostrare il meno possibile la propria sagoma. I bombardieri Alleati nelle prime fasi della guerra non erano affiancati dai caccia, perché partendo da aeroporti lontani l’autonomia dei monomotori di scorta risultava insufficiente. Ma con le nuove conquiste terrestri gli aeroporti nemici si erano avvicinati agli obbiettivi da colpire, permettendo ai caccia di effettuare efficaci scorte armate. Immaginate gli esordi, quando questi enormi e lenti aerei non erano supportati da aerei a loro protezione. Le conseguenze sono immaginabili. Potevano solo stringere la formazione e scaricare un fuoco intenso verso i caccia nemici, utilizzando tutte le loro armi a disposizione, oppure cercare di nascondersi tra le nubi quando queste erano presenti. Troppo lenti, pesanti e goffi non potevano sfuggire con manovre evasive e rimanevano in balia del nemico. Inscenando una sorta di caccia al fagiano. La tattica dei caccia avversari prevedeva di attaccare i bombardieri sia al loro arrivo per scompaginarne le formazioni, costringendoli così a bombarde con poca precisione, per poi attaccarli, dopo aver fatto rifornimento, nuovamente durante il viaggio di ritorno.
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Poetica e drammatica è la descrizione dell’autore di un duello tra aerei Hurricane inglesi e i nostri Macchi 200. Dopo un incontro casuale nei cieli, avviene un serrato scambio di colpi. Tra attacchi e disimpegni alcuni aerei vengono abbattuti. Un pilota italiano precipita in mare, ma riesce a gettarsi con il paracadute e ad ammarare per essere poi recuperato da un idrovolante. Quello che colpisce è la delicatezza del linguaggio usato per descrivere tutte queste situazioni. I dettagli tecnici vengono semplificati e resi comprensibili anche ai profani, ma quello che spicca di più è l’aspetto umano dall’autore che emerge sempre provocando e trasmettendo forti emozioni al lettore.
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Il racconto continua con D.P. e V.V., due piloti fiorentini che si incontrano in Sardegna dove prestano servizio. Tutta la loro toscanità si manifesta nella loro conversazione. V.V. rivela che si aspetta di morire con i suoi compagni nella missione che lo vedrà partecipe l’indomani contro un convoglio inglese di passaggio nel Mediterraneo. I due si conoscono a malapena, ma sono accomunati dall’amore per la loro città, Firenze, luogo dove sono nati e vissuti. I due si siedono per un ultimo pasto insieme, chiacchierando ricordano le vie e i negozi di Firenze e discutono della bellezza delle ragazze fiorentine. Tra loro nasce immediatamente una vera amicizia che l’autore ci fa vivere rendendoci partecipi di questo incontro attraverso un racconto vivo ed emozionante. Il pilota è consapevole che presto la sua vita sarà troncata, ma si gode questo piacevole incontro. Dopo questa amichevole chiacchierata V.V. andrà verso il suo triste ed inesorabile destino, ma non prima di aver detto al nuovo amico queste parole: “Non voglio parafrasare Spadaro, ma… portami un bacione a Firenze…”. Il mattino seguente D.P. decide di andare a salutare l’amico aviatore e alle 4.00 del mattino è lì con lui, vicino al velivolo in partenza. L’uomo, grazie alla spensierata serata, ritrova tutta la sua spavalderia e tempra fiorentina. Decolla con il suo lento aerosilurante S 79 sorridendo e salutando l’amico per poi non fare più ritorno. Sarà inghiottito dai flutti del Mediterraneo insieme alla metà dei suoi compagni.
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Flaccomio dopo questo toccante aneddoto ci spiega come deve essere il carattere di un pilota aeronautico. Quello di un bombardiere è estremamente diverso da quello di un caccia. Calmo, ponderato, riflessivo, freddo, distaccato, deve avere più testa che fegato. Modesto, schivo e silenzioso, vola per migliaia di chilometri e per lunghi ed interminabili periodi, logorandosi nell’incertezza dell’esito del suo volo. Vola sopra le nuvole, con il timore di attacchi improvvisi ed in balia degli eventi atmosferici, sedendo su tonnellate di bombe e carburante altamente infiammabile. Non può e non deve essere una testa calda, come se ne trovano invece tra i piloti da caccia. L’altro pilota invece si presenta sicuramente come uno sbruffone, esibizionista e spavaldo affronta da solo il nemico, non ha la responsabilità del suo equipaggio e si rivela così più intrepido, temerario ed impavido. Tante, troppe volte si sono visti bombardieri tornare con la carlinga crivellata dai colpi nemici. All’interno macchie di sangue, compagni agonizzanti o morti. Il pilota ne usciva scosso ed emotivamente provato per non essere riuscito a salvare i propri compagni. I nostri bombardieri erano piuttosto lenti, pesanti, con poca autonomia e armati con bombe inoffensive da 60, 100, 250 kg, raramente da 500kg. Bombe che non reggono il confronto con quelle degli Alleati dal peso di 1.000, 2.000 o 3.000 kg! La nostra aviazione contava di pochi aerei, tutti usati alla spicciolata, con ondate di sette dieci velivoli al massimo. Di contro le formazioni alleate erano composte da centinaia di velivoli! Tra le tante assurde decisioni dei comandi italiani, svetta quella di mandare la nostra Aeronautica in Inghilterra, disperdendo così quelle poche risorse aeree ancora a disposizione. Con strumentazione inesistente, nel viaggio di andata si persero gran parte dei velivoli che volando alla cieca, non solo mancarono la destinazione, ma rimanendo senza carburante atterrarono nelle località più disparate ed impervie. Non da meno fu l’altra assurda decisione, quella che viene definita “la tragedia greca”, altra inutile impresa dove si sarebbe dovuto “spezzare le reni ai greci”. Infatti... L’aviazione fu purtroppo usata con la mentalità della Prima Guerra Mondiale, semplicemente come appoggio alla fanteria, o come mezzo di perlustrazione, relegandola così ad un ruolo secondario, in maniera dispersiva ed inutile. Atterrando su campi pieni di fango fu soggetta ad inevitabili incidenti, o costretta a mitragliare inutilmente le rocce montane senza mai colpire i greci, che rimanevano ben nascosti. L’apporto dell’aviazione anche qui fu pressoché inutile.
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Flaccomio è diretto e schietto nei suo commenti e senza troppi scrupoli incolpa pesantemente i comandi dell’Aereonautica di aver avuto un approccio bellico anacronistico, utile solo a creare nuove vedove, sacrificando inutilmente validi e coraggiosi piloti. In Russia non andò meglio, i nostri caddero come mosche stecchite mentre cercavano di portare vanamente rifornimenti a chi era rimasto circondato dai russi. Scene apocalittiche: motori congelati che non si accendevano, componenti essenziali per il volo che si ghiacciavano facendo precipitare interi equipaggi, aerei talmente lenti da essere continuamente abbattuti dalla contraerea russa. Quei pochi che riuscivano a sfuggire ritornavano crivellati dai colpi con l’equipaggio decimato.
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Non dimentichiamo la guerra del deserto, non certo migliore: caldo, scarsità di acqua e cibo, scorpioni, sabbia che divorava mezzi, uomini e armi; attacchi nemici repentini ed improvvisi, tutto per conquistare qualche centinaio di chilometri di sabbia. Insomma anche questo secondo libro si rivela interessante e piacevole, nonostante la drammaticità degli eventi riportati, che vengono descritti con tatto, discrezione e profondo rispetto, con la giusta dose di critica, inserita però sempre con ponderazione, per evitare di mettere in secondo piano l’indubbio sacrificio e l’impegno dei suoi compagni.
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Riccardo Massaro Read the full article
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abuqasimuhammadroleplay · 2 years ago
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Jalal Haqqani
(persiano: جلال حقانی)
è un pashtun talebano che succede al padre Haissam Haqqani come capo dei talebani e ha un fratello maggiore Hibatullah Haqqani e un fratello minore Osman Haqqani.
Breve biografia
Interpretato da Elham Ehsas, Jalal Haqqani è l'ultimo figlio vivente di Haissam Haqqani. Circondato dalla guerra durante la sua educazione, Jalal crede fermamente nella causa dei talebani e si oppone fermamente ai piani di suo padre di mediare la pace con gli Stati Uniti Dopo che suo padre lo ha esiliato per aver cospirato con l'ISI, Jalal viene trovato e curato dall'ISI. il direttore generale Tasneem Qureishi. Quando l'anziano Haqqani viene ingiustamente condannato a morte per aver causato l'incidente in elicottero che ha ucciso i presidenti Warner e Daoud, Jalal prende in ostaggio Max Piotrowski per negoziare il rilascio di suo padre. Quando suo padre viene giustiziato, Haqqani uccide Max e prende il controllo dei talebani in persona, rivendicando falsamente il merito di aver abbattuto gli elicotteri e usando la sua credibilità gonfiata per rafforzare significativamente i ranghi dei talebani. Tasneem tenta di persuadere Jalal a nascondersi, ma inverte la rotta e decide di proteggerlo dopo aver visto quanto siano cresciuti i talebani sotto la sua guida. Jalal si scontra spesso con Balach, uno dei fidati luogotenenti di suo padre che lo consigliava riguardo alla pace nella regione. Alla fine punisce Balach costringendolo a compiere un attentato suicida al confine tra Afghanistan e Pakistan, dove un certo numero di agenti della CIA vengono rilasciati dalla custodia.
Atto d'amore GDR:
Ha conosciuto in precedenza Asma Aslan con la quale iniziò una relazione amorosa e divenne il padre adottivo del piccolo Jafar.
Il giorno 5 giugno, si trasferisce a New York per stare insieme ad Asma rimanendo tuttavia il leader dei talebani.
Lo stesso giorno, firmò con la leadership cinese di consegnare a loro gli uiguri che creano problemi ai territori cinesi se dovessero esserci.
Il 19 luglio, Jalal lascia New York dopo aver scoperto il tradimento della sua compagna Asma Aslan con Abdullah Zhang, dopo il tradimento Jalal lascia Asma e smette di essere il padre adottivo per il piccolo Jafar trasferendosi a Kabul in Afghanistan.
Successivamente, il leader talebano Jalal Haqqani tramite i suoi uomini conquista città importanti afghane importanti inclusa la capitale Kabul facendo fuggire il locale governo.
Trama ufficiale libera:
Successivamente il leader talebano Jalal Haqqani riuscì a conquistare l'Afghanistan tramite i suoi uomini e rifiutò il femminismo radicale dicendo che i diritti delle donne esistono nella sharia (legge islamica).
Jalal respinse le accuse infondate statunitensi e israeliane che i talebani stavano uccidendo i cristiani afghani o la minoranza Hazara di religione sciita e in seguito accettò l'offerta del presidente russo Vladimir Putin per una conferenza a Mosca in Russia.
Il 10 gennaio 2022, Jalal dichiarò guerra contro il Daesh afghano e rifiutò l'aiuto degli Stati Uniti a causa del sospetto che gli Stati Uniti non sono affidabili nel distruggere il Daesh afghano.
Il 31 gennaio, Jalal denunciò gli Stati Uniti nell'aiutare il Daesh afghano e nel reclutare gli agenti intelligence del precedente governo afghano nell'organizzazione terroristica ostile ai talebani.
Nello stesso giorno, Jalal fece aiutare la popolazione civile afghana rimasta in Afghanistan nel ottenere il cibo e rimane in contatto con il vizier Ibrahim al-Askari dell'Iran.
Il 13 febbraio, Jalal festeggiò la morte di Asma Aslan in un incidente stradale avvenuto a Londra nel Regno Unito perché lei in passato l'aveva tradito con Abdullah Zhang.
L'8 marzo, Jalal condanna l"invasione russa dell'Ucraina e invita di risolvere il conflitto con diplomazia e in modo pacifico.
Il 4 maggio, Jalal inizia a collaborare con la Cina decidendo di non interferire negli affari dello Xinjiang e accetta che gli uiguri sono separisti che devono essere rieducati e integrati nella società cinese.
In seguito, Jalal litigò con la leadership iraniana perché i talebani erano stati accusati di curarsi dei loro abitanti ma oltre questo Jalal come un musulmano sunnita Deobandi non può accettare gli insulti e fabbricazioni sciiti contro i giusti califfi Abu Bakr,Umar e Othman ma nonostante questo, l'emiro dei talebani Jalal continuò a mantenere diplomazia con la leadership iraniana.
Successivamente, Jalal fece attaccare gli Hazara che sono un etnia minoranza sciita per impedire che loro rendono l'Afghanistan sciita e la persecuzione dei sunniti ma continuò a mantenere la diplomazia con l'Iran riguardo i rifugiati afghani.
Jalal con il suo gruppo dei talebani afghani continuò ad arricchirsi e prendere gli aiuti umanitari dalle nazioni vicine e si sposò in seguito con una donna afghana talebana di nome Nadia Alizadeh.
Jalal iniziò una negoziazione con gli Stati Uniti per liberare 4 prigionieri talebani da Guantamano bay.
Jalal in seguito ottene la liberazione di un membro talebano di nome Assadullah Haroon che era stato imprigionato a Guantamano bay senza processo e accusa.
Successivamente, Jalal revocò la persecuzione contro la minoranza Hazara per mantenere i buoni rapporti con l'Iran e continuò il negoziato con Guantanamo bay per liberare i prigionieri talebani che hanno sofferto e subito torture.
L'8 luglio 2022, Jalal annunciò l'uccisione dell'emiro del Daesh afghano Ramadan Wali e fece pubblicare una foto del suo cadavere.
Successivamente, Jalal rispose agli Stati Uniti sulla revoca dell'Afghanistan come alleato non NATO dichiarando che non gli interessa e nemmeno crede che la NATO abbia mai portato benefici piuttosto l'opposto.
In seguito alle tensioni crescenti tra l'emirato dell'Arabia e il califfato sciita di Abu Qasim Muhammad, Jalal si dichiara neutrale purché non creano problemi in Afghanistan e non supportato ISIS-K rimanendo in contatto e visitando entrambi.
Jalal fece poi listare ISIS-K (Islamic State of Khorasan) come organizzazione terroristica.
Il 3 agosto, Jalal condanna l'uccisione del suo alleato Ayman al-Zawahiri nel giorno 31 luglio da parte degli Stati Uniti condannandolo come un attacco che hanno violato gli accordi di Doha ma allo stesso lui decise di non attaccare gli Stati Uniti e accettò il premio dal FBI di 40 millioni di dollari per non causare tensioni sebbene lui iniziò a sospettare che alcuni membri talebani abbiano dato informazioni agli Stati Uniti dove si trovava Ayman al-Zawahiri e rimase in allerta.
Successivamente si rivela che la persona morta non era Ayman al-Zawahiri ma erano morti in realtà 10 civili e che la persona seppellita di recente era uno dei civili morti nel raid della CIA statunitense.
Il 13 agosto, Jalal smise di negare l'uccisione di Ayman al-Zawahiri non avendo altre scelte e fece sparare le proteste femminili poi fece congratulazioni a Yasser El-Sayed per essere diventato il nuovo leader di al-Qaeda.
Il 3 ottobre, Jalal per non rischiare di spaccare il movimento talebano continuò ad accosentire ai talebani ultraconservativi violentare e reprimere le donne afghane, il ministro dell'educazione si dimette a causa del fatto che non era d'accordo escludere le donne dall'educazione e fu messo invece un ministro più ignorante e che non riesce né leggere né scrivere ma solo parlare senza nemmeno comprendere quello che dice mentre il precedente ministro talebano dell'educazione è stato nominato capo della città di Dar al-Afta.
I talebani più moderati furono molto infelici ed estremamente delusi che ancora una volta i talebani ultraconservativi hanno avuto il sopravvento sulla leadership talebana e che le donne afghane sono state escluse.
Jalal si aspetta nel frattempo che l'intero Afghanistan collassa economicamente avendo ancora sanzioni dagli Stati Uniti da parte del presidente statunitense James Sawyer.
Lo stesso giorno, Jalal fece nominare un ex detenuto di Guantanamo-bay, Jafar al-Iraqi come comandante per un'unità militare talebana.
Il 16 novembre, Jalal fece installare la legge della sharia in Afghanistan e fece anche bannare le donne dalle palestre e bagni pubblici.
Il 15 dicembre, Jalal fece ospitare Walid Bin Attash a Kabul in Afghanistan sperando che sia collaborativo a fermare ISKP dell'Afghanistan prima che sia troppo tardi.
Nello stesso giorno, Jalal assiste alla nascita del suo primo figlio Omar Haqqani avuto da sua moglie Nadia Alizadeh.
Il 18 dicembre, Jalal fece inviare forze speciali talebane nella locazione appena trovata dove abita l'emiro dell'ISKP, Musa Abdullah Ghani e quest'ultimo viene ucciso.
Il 21 dicembre, Jalal fece ospitare Salman Kolbani a Kabul in Afghanistan  e fece bannare le donne dalle università permettendo l'istruzione solo agli uomini afghani e bambini maschi.
Parenti:
Bunran Latif (nonno)
Haissam Haqqani (padre, deceduto)
Nadia Alizadeh (moglie)
Omar Haqqani (figlio avuto da Nadia)
Hibatullah Haqqani (fratello)
Warina Alizadeh (cognata)
Osman Haqqani (fratello)
Farah Alizadeh (cognata)
Asma Aslan (ex compagna, deceduta)
Jafar al-Sufyan (ex figlio adottivo, deceduto)
Tasneem Qureshi (zia)
Aayan Ibrahim (cugino, deceduto)
Nazionalità:
Afghano
Religione:
Islam sunnita Deobandi
Data di nascita:
15 giugno 1991
Lingue:
Pashto e arabo
Etnia:
Pashtun
Alleati:
-Abu Qasim Muhammad
-Akram Reza
-Walid Bin Attash
-Saif al-Adel
Ex alleati:
-Osama Bin Laden (deceduto, ex leader di al-Qaeda)
-Ayman al-Zawahiri (deceduto, ex leader di al-Qaeda)
-Yasser El-Sayed (deceduto,ex leader di al-Qaeda e successore di Ayman al-Zawahiri)
Prestavolti:
-Elham Ehsas
-Freddie Thorp
-Nick Massouh
-Jason Canela
-Artur Beterbiev
-Mehdi Merali
-Kori Sampson
-Daniel Feuerriegel
-Fawad Khan
-Javid Faisal
-Mustafa Sejari
-Raphael Spezzotto
-Stephen Hailo
-Farshad Farahat
-Mustafa Haidari
-Raffi Barsoumian (pv attuale)
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